senso figurato di * non riuscire, andare a vuoto, fallire ', detto d'
di rivoluzioni abortive, che inducono i governi a ristringere il freno in vece di allargarlo
. -trattamento abortivo: cura medica intesa a interrompere una malattia agl'inizi.
-espulsione abortiva completa o incompleta: a seconda che l'uovo sia tutto espulso o
, 2-202: poi [gesù] apparve a jacopo; e poi a tutti gli
] apparve a jacopo; e poi a tutti gli apostoli; e dopo tutti,
e dopo tutti, è apparito ancora a me come all'abortivo. perciocché io sono
da quell'abor- tino era venuto fuori a sorpresa un bellissimo bimbo. 4
. pratolini, 5-67: « torniamo a bomba », dissi. « come?
cioè: un buon poeta non comincia a raccontare la storia della guerra di troia
sm. formula misteriosa e incomprensibile, a cui i cabalisti attribuivano virtù magiche (
ed era scritta su undici linee parallele a lettere decrescenti e disposte a triangolo (
linee parallele a lettere decrescenti e disposte a triangolo (sicché il vertice in basso
in basso era costituito dalla sola lettera a): a significare la progressiva riduzione
era costituito dalla sola lettera a): a significare la progressiva riduzione del male.
= di etimo controverso; si suole riconnettere a un'altra formula medievale: abracadra (
(famiglia ciprinodonti), lungo fino a 80 cm, con corpo compresso,
è simile alla carpa (può pesare fino a 506 kg); abita l'europa
tozzetti, 12-3-352: penso che io zolfo a crostoni si generi dalla soluzione dello zolfo
dello zolfo minerale e sotterraneo, aiutata a salire in alto per l'aria elastica,
genere da trauma di lieve entità. a. cocchi, 4-1-48: la soverchia e
hanno nell'alfabeto greco, cioè 365 (a = 1 tre volte; 8
. esprimere improvvisamente, dar sfogo a un'emo zione, a
a un'emo zione, a un impulso. = voce dotta
. subitanea espressione di emozioni dovute a uno choc pregresso e ri
all'atto del battesimo si impegna a rinunciare a satana, alle sue
del battesimo si impegna a rinunciare a satana, alle sue pompe,
da tali principi e fondamenti vennero a così eccellente professione. abrina,
e ogni altro decreto contrario, seguito sin a questo presente giorno, abrogarono e annullarono
; chi abolisce la legge, tende a cancellarla dall'animo e dalla memoria degli
, aromatico, con fiori gialli a corimbi e foglie sottili, quasi
*. absidato, agg. a forma di abside, fornito di abside
o poligonale, coperta da una volta a calotta (catino); chiude a
a calotta (catino); chiude a un'estremità la navata centrale (o anche
abside, o tribuna, fatta, a cordoni, simile a quella del cappellone
tribuna, fatta, a cordoni, simile a quella del cappellone del duomo di firenze
tondo con una pecora o agnusdei a basso rilievo. pascoli, 30: dalla
parte apside, che d'ordinario viene a dire arco o volta. 3.
, 1-168: i due punti a p si chiamano con nome comune
, ora de nuovo le vuol far montar a gli astri. = forma secondaria di
tutto absona dal vero, niente di meno a sì alto poema par che si richiega
lo più con tono spregiativo, riferendolo a persona sana che non abbia forza di
copto d'egitto; è anche attribuito a monaci e ad abati. =
i romani poca stima facessero della geometria a chi considera che le leggi loro tanto
matematici, accoppiandolo co'malefici, e storcendolo a significare impropriamente i superstiziosi indovini e i
una carica; altri perché si dia a chi ne abusi in favor loro. lambruschini
sue funzioni, costringe o induce taluno a dare o promettere indebitamente... denaro
s'indusse solo per non abusare più a lungo la cortesia dell'amico.
e perfezione di tal lingua, bastevole a trattare e spiegare concetti di tutte le
. segneri, i-105: lo necessitarono a dar loro in preda la moglie per
un solo marinaio aveva passata la notte a terra, e abusivamente. marotta, 1-203
foscolo, ii-2-180: sono più facili a nascere e a stabilirsi quegli abusi e
ii-2-180: sono più facili a nascere e a stabilirsi quegli abusi e que'vizi che
testimonio che testimoniare vuole quello che appartiene a iustizia, quello che appartiene ad abviazióne di
nella parte legnosa, con fiori riuniti a globi vellutati, variamente colorati e odorosi.
circa 450 specie { acacia arabica; a. dealbata: mimosa; a. decurrens
arabica; a. dealbata: mimosa; a. decurrens; a. catechu,
: mimosa; a. decurrens; a. catechu, ecc.): e
presso i canali..., a rappe che sembrano lillà, il loro pro
... con la reclusione fino a un anno... chiunque, avendo
non faceste tanta degna cosa, quanto a levare di terra quel mal uomo,
terra quel mal uomo, che mandaste a decapitare; però che tra l'altre cose
: con ragione e con parole appropia a te quelle cose che sono in altri
. boccaccio, i-396: niuna cosa a fin di servigio ricevuta è, o che
per inanzi si deggia: avvegna che questo a me non posso appropriare, però che
resuscitare, occorse al ditto ieronimo intorno a questo un faceto motto appropriare. savonarola
il rimedio non è bello; ma a me si confà molto: e lo propongo
si confà molto: e lo propongo a lei, che ha molto più ragione di
di qualcuno; annettere (un territorio a uno stato). g. villani
. sacchetti, ii- 183: a la invidia si truovano poche medicine, e
noi può ferire saetta del cielo. a. f. doni, 63: a
a. f. doni, 63: a me piace uno di questi animi virtuosi
lor sapere non appropriano ad altro che a dio, e che desiderano veder colui
discendea per modo, che forte cosa parea a quelli che 'l voleano dipignere, o
: la lode che si dà per usanza a una cosa bella, non cade appropriatamente
.. ma sempre si dee riferire a colui che il bello ha saputo darle.
uomo, ma non de li appropriati a la generazione. ariosto, 20-139:
/ o che fa incanto appropriato a questo. castiglione, 201: porrà
scarpelli e lime, leva dove bisogna. a. f. doni, 3-31:
tutte le radici dell'erbe erano appropriate a le famiglie e mostravano donde le fossero
il più che si può, appropriate a quello che altri vuol dimostrare, e meno
da esse isole per quel mare, tutte a vela..., le quali
fecero alla nostra... e cominciomo a mostrarci quello che loro portavano..
che noi li gettavamo... et a pochi ne danno il cambio, e
l'infinita chiarezza di dio, appropriato a l'uomo per farlo razionale, immortale
borgia, s'istituiva marchesato, appropriato a lui e a tutti i primogeniti della sua
istituiva marchesato, appropriato a lui e a tutti i primogeniti della sua discendenza.
elli hanno, che elli sono appropriati a servire dio in suo tempio, e trattano
sacchetti, ii-187: il loto è apropriato a la lussuria, però che il loto
, sf. l'appropriarsi: riduzione a proprietà personale e individuale (di qualcosa,
possesso della cosa da parte dell'agente a titolo diverso dalla proprietà. arila,
appropriazione indebita: chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto,
cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso è punito,
qualsiasi titolo, il possesso è punito, a querela della persona offesa, con la
persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino
tre anni e con la multa fino a lire diecimila. 3. teol
. 3. teol. applicazione a una delle tre persone della trinità di
buti [crusca]: incomincia l'aere a noi a lasciar la rigidità del freddo
crusca]: incomincia l'aere a noi a lasciar la rigidità del freddo, e
né lasciavano approssimare a'sacrifizi quelli, a cui, come morti, s'era fatto
, 3-16: [l'uomo] confugge a corporale deletta- zione, della quale approssimava
corporale deletta- zione, della quale approssimava a sperienzia. leggenda di s.
asomigliato quel tempo [l'inverno] a la femina ignuda la quale s'aprossima
la femina ignuda la quale s'aprossima a la morte. crescenzi volgar., 9-6
ente matematico con un altro più semplice a studiarsi e insieme abbastanza simile al primo
simativo, con approssimazione; a un dipresso; press'a poco
; a un dipresso; press'a poco. manzoni, 187:
35: approssimativamente, invece di * a un di presso, quasi, circa,
quasi, circa, in circa, presso a poco ', e altri molti,
.. inculcandomi l'orrore delle esaltazioni a vuoto, dello stile troppo concitato e
approssimato al monastero, levò le mani a cielo, facendo questa orazione con lagrime a
a cielo, facendo questa orazione con lagrime a domenedio: signore idio,..
denza non perfetta, avvicinamento a un dato non esattamente misurabile.
di esso, la cui differenza sia inferiore a un numero anche minimo, a piacere
inferiore a un numero anche minimo, a piacere. mascheroni, 2-12: gli
per la mia eccessiva beltade mi propose a tante idee. tasso, 8-79:
la mia difesa, se vi terrete a mente quel che iscordarvi non potete, che
varchi, 18-2-365: tornarono la sera a sei ore di notte co'capitoli, i
capo del pollo si trova, / ed a portarla in bocca ha meritorio, /
in bocca ha meritorio, / ed a color di cristallo s'approva. /
sua costanzia, per approvar quella venne a dire ciò che fatto avea. torini,
, sono dal principio della nostra nattività a noi dati da dio, come s.
una volta ma cento, tanto è a dire quanto molte volte, e in molti
/ avute ho quante noie posson dolere / a chi con lui vivendo vuole stare,
bisticci, 2-476: parendogli una estrema pazzia a dubitare d'una sì degna cosa [
] mai letto in approvato autore. a. f. doni, 3-54: l'
in conto; e l'altre, a chi l'avea fatte, diceano che le
minimo cenno d'approvazione né d'invito a proseguire. cattaneo, iii-4-162: quel
d'opposizione, sì molle e inefficace a primo aspetto, aveva conciliato a poco a
inefficace a primo aspetto, aveva conciliato a poco a poco l'approvazione e la
a primo aspetto, aveva conciliato a poco a poco l'approvazione e la fiducia dei
. che non citi scritture (almeno a diretta approvazion della causa), non
/... tu t'approvecci a bere. fagiuoli, 3-1-57: del resto
. aprovechar, deriv. da provecho, a sua volta dal lat. profectus '
. nelli, 19-2-12: e come averemmo a fare noi altre poverette ad andare un
, e andando contra gli nimici, a tanta chiarità e lode venne in brieve tempo
che... agli numantini era a grande paura. giov. cavalcanti,
tre condottieri molto approv- vedutamente si arrecarono a stare ad anghiari. = comp
arnesi, le cataste, e spiegava a rambaldo quali erano le incombenze d'un
strategici che sconcertano il nemico, costringendolo a mutar subitamente l'ordine di marcia e di
pillerò / ha tolto loro, e posti a questa zuffa: / qual ella sia
appulcro, cioè, non ci abbellisco parole a dire com'ella sia fatta. gelli
aria che senza ordine o regola vanno a ferire sul timpano. 2.
, la descrizione di un'orbita rispetto a un suo punto determinato). accolti
appuntaménto1, sm. il fare a punta, l'aguz zare
nell'uso moderno da un significato generico a un significato particolare. bontempelli, 9-127:
*. moravia, vii-105: arrivava a corteggiare la ragazza in mia presenza; a
a corteggiare la ragazza in mia presenza; a darle degli appuntamenti sotto i miei occhi
promettere che sarei tor nato a vederla la notte seguente. ahimè! insensata
alcuno. nardi, 5-48: furono costretti a fare nuovi appuntamenti con la nostra repubblica
furono per interrompere l'appuntamento già condotto a perfezione. -restare, rimanere in
restati in appuntamento alcuni accademici d'andare a casa delltmperfetto per passar le ore del giorno
è rimasto in appuntamento di venir subito a firenze. 4. disus.
stella, non è altro che un a conto per i lavori letterarii che io
è veramente l'appointement de'francesi e a noi affatto inutile, sebbene scorso nell'
, unire, congiungere mediante un oggetto a punta (aghi, spilli, con
carena, ii-476: appuntare, è dare a ogni pezza di panno rifinita e ripiegata
d'intorno somiglia alla trama d'un ricamo a cui la primavera appunterà i suoi fiori
che seguita ad appuntare uno spillo, a dare un buffetto a una piega,
uno spillo, a dare un buffetto a una piega, mentre la signora corre allo
allo specchio. 2. fare a punta, fare la punta, rendere aguzzo
. baldinucci, 2-5-111: trovavasi spesso a vedervi comparire due giovani forestieri assai nobilmente
mirare. -anche al figur.: tendere a uno scopo, volgere a una meta
: tendere a uno scopo, volgere a una meta precisa (gli sforzi, le
della croce] / che eo so reformato a tua figura: / veden- nome signato
il saracino avanza: / la spada a mezza la pancia gli appunta, /.
, 304: i soldati continuano a fuggire. desiderio appunta la spada
a'colui di cui più temeva, e a lui tutto si riserbava. caro,
capo e mani, e fece sopr'a cesare, di sé arco e riparo alla
... me appuntano con gli occhi a che supplicio mi vogliono sottomettere. d
, e lo sguardo, non giugnevano a vedersi un passo innanzi. leopardi,
. leopardi, 34-167: gli occhi a quelle luci [le stelle] appunto,
le stelle] appunto, i ch'a lor sembrano un punto, / e sono
, in guisa / che un punto a petto a lor son terra e mare.
guisa / che un punto a petto a lor son terra e mare. collodi,
infilano l'ago. ojetti, 1-8: a chi rincontra e lo guarda, egli
. f appuntar ben gli orecchi / a succhiellar per tutto. 6.
7. rifl. farsi aguzzo, a punta, essere a punta. -al
. farsi aguzzo, a punta, essere a punta. -al figur.: essere
sopracciglia s'appuntavano gli occhietti grigio-azzurri, a volta astuti, a volta dolenti.
occhietti grigio-azzurri, a volta astuti, a volta dolenti. 8. rifl
ove s'appunta l'anima tua, cioè a che fine viene lo desiderio dell'anima
legittimi oggetti su cui appuntarsi non esitava a investire persone e cose anche indegne pur di
, par., 6-28: or qui a la question prima s'appunta / la
carta appuntando il suo sentiero, / a lume di lanterna piccolina. galileo, 711
piccolina. galileo, 711: si fecero a mia richiesta osservazioni di tutto il transito
disteso in carta il disegno, appuntativi a giuste misure i luoghi a lui soggetti.
, appuntativi a giuste misure i luoghi a lui soggetti. salvini, 30-1-114:
allora appuntare le cose, per poi digerirle a sangue freddo la mattina seguente. manzoni
... il lavoro, da cima a fondo, a passo a passo,
il lavoro, da cima a fondo, a passo a passo, appuntando i vocaboli
, da cima a fondo, a passo a passo, appuntando i vocaboli e i
desiderio, non è gran fatto. a. f. bertini, 5-48: se
, appuntatissimo). appuntito, aguzzo, a punta; che termina a punta,
aguzzo, a punta; che termina a punta, che si restringe a forma
che termina a punta, che si restringe a forma di punta. novellino
): l'altro li corse di dietro a tradimento, con un appuntato coltello,
con un appuntato coltello, ed ucciselo. a. pucci, ix-395: e ha
]: poi fecero una schiera appuntata a guisa d'uno conio, e foraro per
, 70-86: con uno coltello appuntato a spillo... gli uccise. lorenzo
... un giocatore di bagatelle a cavallo per ghiottornia di pochi quattrini inghiottirsi
accadesse che la punta della lingua si avesse a vedere,... porgerà vaghezza
39-ii-206: gli adulteri con appuntate canne a membro a membro lacerando, e vivi lasciandogli
gli adulteri con appuntate canne a membro a membro lacerando, e vivi lasciandogli,
artiglierie d'ottimo bronzo cinese, appuntate a fior d'acqua. manzoni, pr
, 1 (23): ritta dinanzi a lui, con le mani arrovesciate sui
, l'immane prua di mattone appuntata a levante dallo smugnitore gualtieri fatto tiranno.
dello sguardo: rivolto con estrema attenzione a un oggetto. d'annunzio, iv-2-1178
boccaccio, v-217: esse sono arrendevoli a lasciarsi provare il lor diletto e spezialmente
fu così... tu farnetichi a santà e anfani a secco, -e
.. tu farnetichi a santà e anfani a secco, -e cotali altre lor parolette
ch'ella portava appuntato molto in alto, a sinistra del collo. deledda, ii-124
, pettinati ancora alla sarda, cioè a trecce strette appuntate fortemente sulla nuca,
alla testa e appuntati sul colmo petto a nascondere le brune mammelle. g. bassani
d. bartoli, 40-ii-32: troppe a riferirle sarebbono le particolarità e geografiche e
un nuovo congresso per un'altro giorno. a. segni, 2-3: venuto il
appuntato)... venne condannato a sei mesi per ricettazione. =
. puntatore; chi era o è incaricato a puntare le artiglierie. dizionario
palazzo. 2. chi fa osservazione a qualsiasi cosa, chi è facile al
appuntatura1, sf. disus. riduzione a punta di oggetti (aghi,
consegnin subito per debitori di tali appuntature a chi s'aspetta. fagiuoli, 3-4-152
dieci lire d'or, gastigo imposto / a chi di non v'andar manca e
[la cava], e dippoi quando a lor pare, levando li puntelli,
legni, tre per parte, che tengono a posta preparati, e prima le avevano
tranelle e le sue girandole per venire a colorire e'suoi disegni e le appun-
da appunto2. appuntino (anche a puntino), avv. esattamente,
e'non paghi il sabato appuntino. a. f. bertinì, 7-87: aveva
ciascuno che da torino se ne viene a londra. [sostituito da] manzoni
solo; e la storia è costretta a indovinare. [ediz. 1827 (225
; o, per dire la cosa proprio a un puntino, che pensasse a dimenticarla
proprio a un puntino, che pensasse a dimenticarla. [ediz. 1827 (469
la cosa appuntino, ch'egli pensasse a dimenticarla]. leopardi, i-27: appartiene
. leopardi, i-27: appartiene appuntino a quello che si chiama cattivo gusto. idem
, 2-139: la contessa volle sapere a puntino in quali acque navigasse. faldella
appuntisci). rendere aguzzo, fare a punta. = deriv. da punta
(ant. appontuto). fatto a punta, aguzzo. tommaseo [s
e più appontuti? appunto1 (anche a punto), avv. (superi,
die avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo. idem,
purg., 9-142: tale immagine a punto mi rendea / ciò ch'io udiva
, qual prender si sòie / quando a cantar con organi si stea; /
avventura avvenne che... fu messo a sedere appunto dirimpetto all'uscio della camera
nessuno negherà che la cosa non fusse successa a punto come io m'ero imaginato.
questo luogo, / in questo luogo a punto io farò il colpo. tesauro,
è in essa che l'istinto va innanzi a qualunque studio. nievo, 209:
senza qualche aiuto dell'arte. l. a dimari, 1-84: trascorreva per appunto
qui con noi. per appunto andàvamo a desinare ora. panzini, ii-207:
battista, 26: comincia messer iesù a raccontare tutte le ingiurie... e
3. convenientemente, opportunamente; proprio a proposito. boccaccio, dee.,
e lo trova che ancora egli era a letto, / e che dormiva appunto in
.. appunto. si è valuto a sì grand'acquisto non d'altro che della
che della lingua di dodici pescatori. a. f. ber tini, 2-122:
fine il discorso? -appunto! anzi a tal risposta riscaldatosi, oh! aspettate
appunto. = comp. da a e punto (v.).
b. croce, ii-6-408: abituato a prendere appunti e fare schede per gli
: costellava d'appunti i fogli davanti a sé. 2. nota di biasimo
4-192: quando l'ora mattutina di ritornare a casa fu diventata normale,..
più il nipote né alla finestra né a lavorare; né osavano il minimo appunto su
talvolta un poco del disordinato e dell'a caso. b. davanzali, i-159:
, alla più scrupolosa precisione. a. neri, 50: bisogna nel farli
. esatto, preciso, puntuale. a. f. doni, 2-176: chi
domani; e di queste di caterina, a chi ne piace, può restare;
, può restare; delle mie, a dirvi il vero, non so il giorno
colla tua matrigna me ne scesi giù a quest'uscio, per istangarlo e appuntonarlo.
. il quale non poteva non essere stato a parte della faccenda. soffici, v-1-108
per quali motivi ella rinvìi l'obbedienza a una vocazione alla quale, senza alcun dubbio
, 4-44: potrebbe benissimo non raccontare a nessuno i fatti suoi... o
, 63: ciò che agl'itali spesso a torto ascritto / vien da infallibii gallica
ch'or mi si apponga e a giusto dritto, / in questa breve mia
notizia] con qualche curiosità, venne a intendere [ecc.]. alfieri,
]. alfieri, 4-55: quasi a pieni voti decietasi non esser bene appurata la
eseguire certi atti, afferrare oggetti (dovuto a lesioni del cervello o ad alterazioni affettive
, 93: il chiavello forante è fatto a me chiave aprente, acciò ch'io
una sedia dall'alto schienale, accanto a un tavolino apribile con oggetti da cucito.
industr. strumento di acciaio (foggiato a scalpello a un'estremità, con intagli
strumento di acciaio (foggiato a scalpello a un'estremità, con intagli dall'altra
, 2-78: aprico: loco volto a mezzodì. poliziano, st., 1-70
beati e piagge apriche, / ricordate a narcisso il suo dolore. ariosto,
pianeta fervido di deio / i raggi a piombo in su le piagge apriche /
, 185: un ombreggiato sedile in fondo a vasto ed aprico giardino invita al riposo
] apriche e rossovive nei tratti volti a mezzodì. 2. limpido, luminoso
. rucellai, 91: ancora stian lontane a questo luoco i lacerte apriche e le
pecchie apriche. leopardi, 9-28: a me non ride / l'aprico margo,
, 6-12: e vedemmo continovamente infino a mezzo aprile serenissimo cielo. intelligenza, 2
petrarca, 211-13: mille trecento ventisette, a punto, / su l'ora prima
a tutto giugno. tasso, 14-71: fonda
crine, / ed il volto simile / a viole che aprile / nudrisca in spiaggia
hanno la loro fioritura; e tutti finiscono a aprile. targioni tozzetti, 1-18:
messe delle piante. carducci, 31: a te dolci aure, a te perenne
31: a te dolci aure, a te perenne aprile / veston di verde il
nel dolce aprile. idem, 469: a noi rida l'april, / l'
[men- sis]... a venere quod ea sit aphrodite; quoius nomen
collo accrescimento e apriménto de'sua rami, a occupare tutti i rami del salice.
[del concilio] s'intendesse prorogato a quel giorno, ch'egli fosse per
nell'istituto [ecc.]. a prióri (anche apriori), locuz.
avverb. lat. filos. anteriormente a ogni esperienza, indipendentemente dalla considerazione dei
avverb., ma anche qualificativo, e a volte in funzione di sm. invar
): in antitesi alla locuz. a posteriori (v.).
(v.). -conoscenze a priori: sono quelle concettuali, in
quelle concettuali, in contrapposizione alle conoscenze a posteriori, che sono quelle empiriche,
[argomento] si provò la minore a priori, e ora ve la voglio provare
priori, e ora ve la voglio provare a posteriori. grandi, i-169: la
. grandi, i-169: la ragione a priori si è perché sul medesimo declive
degli esempi, si suppone una ragione a priori di qualunque loro abitudine indifferente,
ragionar diritta e sana, / che a priori in iscuola ancor s'appella. tommaseo
s. v.]: le dimostrazioni a priori sono le più dubitabili agli spiriti
nei ripetitori di lui, diconsi forme a priori le nozioni di spazio e di tempo
comune della gente colta dicesi: arguire a priori, quando un fatto s'arguisce non
ma dai principii che governano tutti i fatti a quello somiglianti. b. croce,
necessarie e verità contingenti, tra verità a priori e verità a posteriori, tra
, tra verità a priori e verità a posteriori, tra ciò che si afferma logice
o, se piace meglio, una sintesi a priori. cicognani, 3-249: io
di spettanza di lui. cade perciò « a priori » nel fallimento. = locuz
. = locuz. avverb. latina a priori, formata da a * da '
avverb. latina a priori, formata da a * da '(indica provenienza,
ex causis ad effectum et vocatur demonstratio a priori,... alia est demonstratio
tibus ad causas et talis vocatur demonstratio a posteriori »). cfr. priorità
apriorismo. = v. a priori. apriorista, agg.
e questioni. = v. a priori. apriorìstico, agg.
-ci). filos. che è a priori. - per estens.: astratto
questa forma di rinuncia aprioristica e ripetevano a sazietà, fanatiche, gli argomenti della speranza
apriorità, sf. filos. l'essere a priori, il non dipendere dai dati
, 5-78: [gli assalitori] cominciarono a percuotere le mura co'bolcioni tanto che
delle granate, che avendo il fuoco a tempo, come melagrane poi s'aprono,
18-134: prima fue / morta la gente a cui il mar s'aperse, /
giù rapide e innumerevoli saette, quasi a sommergere i continenti rimasti in un diluvio
chi schiuse / i modi, ond'amo a non più alzar s'astringa / l'
. 3. figur. riuscire a farsi strada tra una folla di persone
: aprire quella prima folla, rovesciarla a destra e a sinistra,...
prima folla, rovesciarla a destra e a sinistra,... sarebbe stata la
un gran rumore e s'apersero la strada a salire sul palco i suonatori. landolfi
nemico, aprirlo, / e spingerci a maclodio.
apri un'altra buca vicina e contigua a questa, e riempila d'un altro conio
gloria apre ben spesso / il precipizio a non mature imprese. targioni tozzetti,
torrenti montani... diresti [a volte] che apra dei gorghi improvvisi e
, 2-298: vedi laggiù le gru aprire a forza di genuflessioni delle nicchie per gli
drizza la testa, drizza, e vedi a cui / s'aperse alli occhi de'
, 30-47: e venner con tal impeto a ferirsi, / che parve il ciel
'l cor prese con mano, / dicendo a me: di ciò non far parola
raffreddato, la notte gli era cominciato a enfiare. a. f. doni
notte gli era cominciato a enfiare. a. f. doni, 74: dormendo
oimè), rendè lo spirito suo purissimo a dio. magalotti, 4-9: di
la parti- cella pronom.: giungere a maturazione (un ascesso, un bubbone
di una porta, levando il coperchio a un vaso, a una scatola,
levando il coperchio a un vaso, a una scatola, tirando a sé un
vaso, a una scatola, tirando a sé un cassetto). - anche al
cavalieri e genti che veniano in aiuto a lucca, e perciò fue accusato che dovea
: anema, che desideri de gire a la gran corte, / adornate ed acconciate
ch'i'erri / anzi ad aprir ch'a tenerla serrata, / pur che la
aprasi la pregione ov'io son chiuso. a. pucci, ix-394: e ha
che par, quand'ella l'apre a un sorriso, / che s'apra il
: aprite il vaticano. io piglio a braccio / quel di se stesso antico
specchio. montale, 63: poi a un crocicchio / le anime, le
per la toppa * / diss'elli a noi, « non s'apre questa calla
capire quel ch'io sento ripensando a quel ritorno. baldini, 6-97: usci
6-97: usci e finestre s'aprivano a corrente. -aprire una stanza:
: tosto, alessandro, / andate a aprir la camera, e farete /
comandò alla fante che andasse ad aprire a messer lambertuccio. -assol. dischiudere
ciel del suo lungo divieto, / dinanzi a noi pareva sì verace /..
caver- netta,... / a cui dà lume un picciolo pertugio, /
alpi, ma sogliono per lo più aprirsi a valle in un basso orizzonte di cielo
fiori s'aprivano: orchidee selvatiche, simili a piccoli mostri mirabili. serra, i-45
si apre davanti, e mi fermo a tempo, sull'orlo. frocchia,
calce insudiciata dal tempo: sulle porticine a muro che s'aprivano qua e là,
e là, si leggevano delle scritte a stampini neri. buzzati, 1-208: adesso
: il volo è lento, penetro a fatica / nell'azzurro che s'apre
beccaio. gelli, iii-69: voglio a ogni modo veder se e'mi vuol prestare
. jovine, 2-39: era tornato a guardialfiera e vi aveva aperto una scuola
pavese, 4-146: con gallo andavamo a ballare, andavamo in collina...
, inselvatichite da sette generazioni, impararono a conoscersi, e conobber le dolcezze del viver
così risolvendosi, e simboli altri vengono a delinearsi, a coordinarsi in nuovi organismi
e simboli altri vengono a delinearsi, a coordinarsi in nuovi organismi espressivi: il
nella mia casa un immenso let- terone a me diretto. non conobbi il carattere della
., '7-g (212): menatolo a una finestra, gli fece aprire la
, canz. 75: e vidi a la stagion prima e novella / uscir la
chiude. parini, giorno, i-78: a te soavemente i lumi chiuse / il
678: al tuo passar, siccome a la tua dea, / il bel pavon
/ guardando, e un rauco grido a te mettea. pascoli, 327:
le dita e cercai di aprirgli il pugno a forza. idem, i-296: si
uncino, per poi drizzarsi e aprirsi quasi a ventaglio, col solo aiuto dell'acqua
: lo smalto roggio,... a questo ultimo fuoco,...
in nell'arte si domanda aprire. a. neri, 47: ogni giorno più
e qui spunta la rosa. a. adimari, iii-273: erba che manca
suoi servigi uomo,... e a lui senza alcuna vergogna ogni parte
16-vii-50: qui pianser gli occhi, e a lagrimare intenti / sparser di perle orientali
tesor dei denti. leopardi, 16-95: a me sempre benigno il tuo cospetto /
: e non pur quel che s'apre a noi di fore, / le rive
1-172: pendono or questi or quelli a tonde in cima; / or a questi
quelli a tonde in cima; / or a questi or a quei s'apre la
in cima; / or a questi or a quei s'apre la terra / fra
de pisis, 54: s'apre a un tratto / un largo orizzonte di
98: tempo che fu misurabile / fino a che non s'aperse questo mare /
, fiancheggiato di giovani lauri, vide a cinquanta passi circa, dove il viale
cessare disconvenevoli disordinamenti, converrebbe, [a le] nominate canzoni aprire e mostrare
iii-53: dispiacesi tanto, che comincia a conoscersi, ed a aprire il peccato
, che comincia a conoscersi, ed a aprire il peccato, che prima soleva difendere
che ella senza alcuno indugio darebbe opera a fare che egli il suo piacere avrebbe
morando, iii-228: con le voci a intenerir più destre / apre a lei del
le voci a intenerir più destre / apre a lei del suo cor l'alto cordoglio
i-134: t'accosta /... a me più presso, e nudo / aprimi
iii-281: anco allor che più chiari a me vi aprite, [occhi],
cui... l'animo si apre a tutti, spensierato e fidente. nievo
70: tedaldo aveva disegnato, innanzi che a mensa si ponessono, di far lieti
mar rimbombar féo / pluto col carro a cui splendeano innanzi / le tede de
): il volto del frate s'aprì a una gioia riconoscente. baldini, 6-177
, inaugurare. tasso, 818: a te le luci mie / volgo, o
e diversi, / marin, qual diede a te, darammi dio / ch'ivi
153: nel mar tireno, en contro a la prima operazione a credito o
en contro a la prima operazione a credito o a debito. gorgona
la prima operazione a credito o a debito. gorgona, / dove
quasi cercando oltre la terra il passo / a l'inamabil cieco ultimo ostello. beltramelli
quinci la strada / che s'apre a la vittoria. tasso, ii-46: ora
. tasso, ii-46: ora io vengo a ragionar del vostro debito...
debito... per aprirmi la strada a parlar de gli altri. marino,
in questo modo s'apre la strada a conoscersi la verità, tanto più debbo
4-555: si vedevano oramai costretti o a chiedere mercede ai nemici, o ad
, verso un dato luogo: riuscire a penetrarvi, superando ogni sorta di ostacoli
bentivoglio, 4-727: apertosi il passo a viva forza tra alcune compagnie alemanne del
. barilli, 2-136: la locomotiva prese a fischiare disperatamente aprendosi adagio adagio il varco
nebbia, spossato e demoralizzato non riusciva a riprender lena e ad aprirsi la via
su ferrate porte, oscure soglie, / a la diletta moglie il passo aprite,
crearmi uno stato, non posso continuare più a lungo così. -aprire ad alcuno
che questa ragione del tutto non risponda a la questione mossa di sopra, almeno
di sopra, almeno apra la via a la risposta. petrarca, 53-92: quanto
la via / per farsi, come a te di fama eterno, / che puoi
soprastante, ma s'aperse la via a poter fare nel tempo avvenire ogni suo
cecchi, 1-1-195: il giovane venuto qui a studiare, / ci aperse casa.
al re la porta / e che venezia a pena vi rimagna. -accogliere con
coscienza di circostanze che si vanno maturando a nostro danno e a nostra insaputa.
si vanno maturando a nostro danno e a nostra insaputa. boiardo, canz.
, canz., 120: lassai portarmi a la sfrenata voglia, / e tardi
dei dieci di balia, 2-69: e a questo aprite bene gli occhi. berni
: consigliavali adunque ad aprire gli occhi a vedere com'erano vicini all'ultima perdizione
invece il ranzoni ad « aprir gli occhi a lui » ottenebrati ancora dalla scipita accademia
, 4-167: doveva averci colleghi, a torino, che gli aprivano gli occhi.
gli occhi. pratolini, 9-862: a proposito di tuo marito, se te ne
-aprire gli occhi dell'intelletto: cominciare a ragionare assennatamente. boccaccio, dee
l'occhio, gli occhi verso qualcuno, a qualche cosa: fissarli, esaminarli con
... e perciò apri l'orecchie a quello che io ora ti dirò. lorenzo
. gozzi, 4-73: terribil volgendosi a marfisa, / disse: aprite gli orecchi
marfisa, / disse: aprite gli orecchi a quel ch'io parlo.
egli, in fervore di spirito, comandò a uno di loro, che nel nome
mente, la bocca t'aperse / infino a qui come aprir si dovea. fioretti
legazione, si fecero le due cerimonie solite a separarsi in due concistori distinti co'nuovi
né sì da aprire, che sia manifesta a uomo. idem, 57: è
avaro, il quale chiude sì la mano a sé e ad altrui, che quando
creasse amanti. morando, iii-231: a lieti versi in dolce mormorio, / tra
più che quieti / l'anima, volta a quell'amor divino / ch'aperse,
quell'amor divino / ch'aperse, a prender noi, 'n croce le
suoi compagni un dardo, correndo cominciò a seguitare, e già parendogli essere al cervo
aprirsi e 'l dar del ciotto del calcagno a calandrino fu tutto uno. firenzuola,
allegrezza della vita è che tu abbi a cui tu apra il tuo petto. della
il favellare è uno aprir l'animo tuo a chi t'ode; il tacere per
: non fa di mestiero... a chicchessia, non bene prima conosciuto,
, 1-3-201: apri il tuo cuore a tito, / confidati all'amico. manzoni
virtù: aprirà egli il suo core a loro, che ne profitteranno per fargli sentire
il cuore alle sorelle nelle quali, a mano a mano che accoglievano la confidenza
alle sorelle nelle quali, a mano a mano che accoglievano la confidenza attraverso quella
tempio. -aprire vanimo, il petto a qualche cosa: accoglierla in sé.
apostoli il labbro apriva. -aprirsi a mezza bocca: confidarsi, ma con
passo] è stato l'aprirmene così a mezza bocca con due o tre amici,
un po'poco l'intelletto; e a chi non l'aprirebbe egli mai?
egli mai? deledda, ii-63: a misura che egli cresceva,...
chiarezza celeste di poco prima, già oscurarsi a tratti e impallidire per questo nuovo travaglio
. -aprire la mente, vintelletto a qualcosa: considerarla con fervida attenzione.
par., 5-40: apri la mente a quel ch'io ti paleso / e
entro. -aprire la mente, vintelletto a qualcuno: renderlo più aperto, penetrante
virtù » morali, 240: uom che a mal far cieco è per suo difetto
mercè delle vostre alte dottrine, / a rozza gente l'intelletto aprite. -aprire
l'intelletto aprite. -aprire il volto a un sorriso: sorridere, dando al
infantile. -aprire il riso: mettersi a ridere, a sorridere. -aprire
-aprire il riso: mettersi a ridere, a sorridere. -aprire il riso ad
riso, / con questi detti, a lui la musa aperse. -aprirsi
-aprire il fuoco: sparare; dare inizio a una azione di fuoco di artiglieria
momento storico... apre innanzi a me il problema della civiltà ellenica.
i-69: per due minuti fissi / stansi a squadrare e dopo la quiete, /
aperto gli occhi. varchi, v-49: a coloro che sono bari...
: e poi staremo in orazione, infino a terza, pregando iddio che, nelle
messale, ci dimostri la via che a lui piace che noi eleggiamo. c.
quel boato, quella apritura delle due a a, non mette a leva le ganasce
boato, quella apritura delle due a a, non mette a leva le ganasce?
apritura delle due a a, non mette a leva le ganasce? 5.
tempio greco che non ha il porticato a colonne sui due lati. =
con corpo tarchiato, coperto di penne a forma di peli, testa piccola,
di curvatura di organi vegetali in seguito a uno stimolo tattile. = voce
d'altitudine, nelle fenditure delle pareti a picco o sugli alberi isolati (alpi
descrive nello spazio vasti cerchi, gettandosi a freccia sulla preda; ha grido assai sgradevole
alto, cioè che non può venire a perfezione. tesoro volgar., 5-8:
seguitare gli escellentissimi uomini non è sicuro a tutti: non ogni uccello che abbi
, che non lasci parte della sua preda a quelli uccegli che le son dintorno;
rapace aquila di non so onde scesa giù a piombo, prima quasi che alcuno aveduto
/ farle vincigli a'piè, volumi a l'ali; / e questo con la
trapassar secura / e sorvolando ir tanto a presso il sole / che nulla vista
quasi colomba / 0 com'aquila poggia a le supreme / nubi e rimira di
si fere, / va 'l picchio a scosse e l'aghiron volteggia, / la
tremar fa gli altri augei, questi a riposo / stansi allo schermo de'materni
sorvolando fiede / l'aquila e insorge a battagliar coi venti, / truce istinto
volo solenne. idem, 1027: a te ritorna, sì come l'aquila /
sbramatasi / poggiando su l'ali pacate / a l'aereo nido torna e al sole
nido torna e al sole, / a te ritorna, cadore, il cantico /
, cadore, il cantico / sacro a la patria. pascoli, 796: l'
l'aquila nella valle arenosa non balza a volo ma parte con rapido passo, come
la sua testa macignosa, dal nasone a rostro d'aquila, ricorda i profili umani
: rapidamente, per sommi capi, a volo d'uccello. -anche al figur
voi... vi siete affaticato correndo a vedere il paese col volo e l'
di rame o d'argento in cima a un'asta); simbolo dell'impero
277: talora fu che cesare cominciò a ferire suo gonfaloniere che portava l'aquila
anni, / ch'egli s'oppone a l'empio augusto e 'l doma, /
bastone. carducci, 712: in cospetto a l'aquila gli animi ed i vessilli
lo 'ntelletto illustrato di scienzia è leggeri a volare come aquila alle cose sublimi. baretti
ii-149: il tuo cervello d'aquila aggiungagli a tutto questo? pigli tu..
gli artigli aperti. -aquila bicipite: a due teste, che guardano in direzioni
, che guardano in direzioni opposte (a indicare un duplice dominio: adottata nel
, ii-915: la schifiltà dell'aquila a due teste, / che rivomisce, come
costellazioni del sagittario e del delfino, a sud del cigno e della lira;
della natura non si debba cominciare [a potare] innanzi che nasca l'aquila
redi, 16-iii-393: mi sono imbattuto a vederne un'altra volta negl'intestini di
di francia, in cui questa figura a manritta non ha il pileo, ed
ii-63: stampata (notate bene; non a capolago né a lugano) in milano
notate bene; non a capolago né a lugano) in milano, sotto le ali
« aquilus color est fuscus et subniger, a quo aquila dieta esse videtur *)
aquila. aquilato, agg. a forma d'aquila; che ha il
dell'aquila, ma presso / a lui di giove la gran messaggera / aquileggia
della famiglia ranuncolacee, che giungono a un metro di altezza, con
foglie frastagliate di colore verde-glauco, a fiori di varie tinte (dal viola
, al rosa, al bianco), a forma di cornu copie pendenti
ombreggiati (dove fioriscono da maggio a luglio); molte specie si
; molte specie si sogliono coltivare a cespugli per ornamento. mattioli,
ne volassi al mio dolce nido. a. f. doni, 208: accesa
anima dura e inamabile, s'inganna a partito. dante fu il vero cavaliere del
252: viso tutto aquilino, primo a scoprire la nuvola, il vento, il
d'aquila; adunco. cecco d'a scoli, 917: l'empia forma d'
ancora instabilmente ora succedono i venti aquilonari a gli australi, ora gli australi a
aquilonari a gli australi, ora gli australi a gli aquilonari, instabile è parimente la
toscana trasportar! papini, 8-138: a te [debbo] carducci di maremma,
futuri. 2. settentrionale, posto a settentrione. crescenzi volgar., 2-9
aquilonare,... è il primo a sentir l'inverno. 3.
163: « noi non avemo a passare per inghilterra, anzi terreno dritto
, e il giovane pioppo non può resistere a veloci aquiloni. leggenda aurea volgar.
, e le robuste piante / svelte a terra spargendo. idem, 8-3-452: là
il ciel sempr'adirato e piove / a lo spesso ruggir de gli aquiloni. zazzaroni
esalazioni. zito, i-346: vadano altrove a scaricar tempeste / gli orgogliosi aquilon,
ingombri il cielo, / cresca il monte a le stelle irto di gelo, /
le stelle irto di gelo, / fissi a la sponda il piè stupito il fiume
travi che valente architettore / congegna insieme a sostener d'eccelso / edificio il comigno
e rompe. gioberti, iii-276: a lei [l'italia] sogliono rifuggire
brume perpetue e dei gelati aquiloni, aspirano a fruire di un'aura balsamica e di
/ per le foreste, / mugghiando a fascio ne la valle. papini, 6-220
. scorrere per l'aria da oriente a occidente, da aquilone a meridie. nannini
da oriente a occidente, da aquilone a meridie. nannini [olao magno]
: mostragli poi foresto che s'oppone / a l'unno re- gnator de l'aquilone
mascione, / e nullo se trovòne a poter te guarire. pulci, 11-74:
fuggite della terra di aquilone, venite a cristo; o grandi, o mezzani,
sua veemenza (festo: « aquilo ventus a vehemen- tissimo vola tu ad instar aquilae
fisse su quel pezzo di stoffa colorata che a me pareva un aquilone. bartolini,
verde e rossa, con la coda a lunghi anelli multicolori. anelli, d'
più? pratolini, 9-670: da parete a parete, strisce rosse di cartavelina,
]: l'aquila allora solamente intenta a procacciare il pasto ai suoi aquilotti del nido
figli migliori dal tuo grembo, incitandoli a disertare, come aquilotti, il nido
apparve un'altro ragazzo che portava legato a un laccio un aquilotto appena piumato.
aquilotto si fermava di quando in quando a inseguire una lucertola che attraversava la strada.
de roberto, 170: si metterono a giocare a rimpiattino, alle bocce,
roberto, 170: si metterono a giocare a rimpiattino, alle bocce,..
altri avvinati e tinti di acquerelle vaghissime a vedersi. = voce dotta, lat
e altri, me maladicendo, / davanti a l'are staranno turbati. idem,
bidente / gregge e d'armenti, quali a l'ara pia / si richiedea di
, 2-842: era nel mezzo del palazzo a l'aura / scoperto un grand'altare
,... /... a l'ara intorno / avea le care
, giorno, iv-196: largo dinanzi a voi fiammeggi e grondi, / sopra l'
onesti e saggi. carducci, 114: a le paterne / are affiggean le belle
armi votate. idem, 373: pietra a i servi le tombe, a noi
pietra a i servi le tombe, a noi son ara. idem, 1007:
: le donne / tendono in vano a tare di maria / vergin le mani,
: e poi tutti s'incolonnarono per andare a san giusto a compiere il rito di
s'incolonnarono per andare a san giusto a compiere il rito di ricevere la bandiera offerta
vetraio, laggiù, in fondo a un corridoio ingombro di legna.
. agrim. misura di superficie equivalente a cento metri quadrati. tommaseo [
sul lato di io metri, ossia a 100 metri quadrati; e così il
ossia 34 are di terreno si danno a fitto per altrettante lire. jovine,
stato di cattività: e suole abbandonarsi a continue capriole, reggendosi ai sostegni del
e col becco robusto, e continuando a sgusciare con destrezza baccelli di arachidi.
drapperia, e dal giorno d'ara gridata a 15 [dì] appresso si è
sulo tanti ne cacciava, comandò a dui suoi avantaggiati fa- megli che
arabeschi, o ebraici, / lavorati a grotteschi ed a musaici. = deriv
o ebraici, / lavorati a grotteschi ed a musaici. = deriv. da arabo
plur. -chi). disegno stilizzato a intreccio (di piante, rami, fogliami
. caro, 9-3-93: mando a v. eccellenza tre carte con quattro
pur semplici paesani coloro che noi vedemmo a cronstat intagliare con la loro accetta ogni
batteva nel tremolio dell'acqua e andava a riflettersi sulla parete dipingendovi un fluido scompiglio
, e se non sapevano leggere seguitavano a guardare perdendosi golose in quegli arabeschi.
. arabesco o arabesca: composizione musicale a ritmo bizzarro (caratterizzata da ripetizioni insistenti
in mano, fender il cielo a le mia volta,... più
: si deveno intro durre a loro [gli eretici] le lettere arabiche
dalle greche ed ebree, dove fanno guerra a noi e farli guerreggiare con macomettani
spazi rotondi del primo colore, a maniera di stelle, oltre le quali resta
. in lui ritrovano, / a dismisura, / una balsamica / forte natura
e mescolare le predette cose tutte insieme a maniera d'unguento. leonardo, 1-262:
, 1-262: non bastano li naviganti a condurre dalle orientali parti
: terra... lavorativa, atta a lavorarsi,... arabile.
dappertutto sì tenue, che male incoglierebbe a chi approfondasse l'aratro a più di 15
male incoglierebbe a chi approfondasse l'aratro a più di 15 centimetri. =
; abitante dell'arabia. a. f. doni, 147: l'
de'fiori, / e sì come a lor dea, chini e devoti, /
dall'apparenza, capita ti volti sorpreso a udirli parlare come te. ungaretti, i-24
. ungaretti, i-24: mi è venuto a ritrovare / il mio compagno arabo /
delle equazioni di terzo grado, riprodotte a varie copie in manoscritti medioevali di evidente
rozza mente, ch'io mi diedi a voler conoscere quelle, e non come arabo
d'annunzio, iv-1-240: il sole entrava a traverso le tendine di merletto, facendo
sa. dossi, 61: s. a. che mangia lingue di araba fenice
. idem, iii-734: tale sembra a me la storia della coscienza e della giustizia
o di bulbo, con foglie a nervature ramificate, fiori binari o trinari,
binari o trinari, talvolta ridotti a uno stame e a un carpello, per
talvolta ridotti a uno stame e a un carpello, per lo più
lo più unisessuali, riuniti in infiorescenza a spiga o a spadice, e
riuniti in infiorescenza a spiga o a spadice, e avvolti in una grande brattea
e dell'africa: erbacea, annua, a cespi, con fusti eretti (fino
cespi, con fusti eretti (fino a 35 cm), con foglie paripennate
nacei (piccoli e gialli), frutto a sviluppo sotterraneo in forma di legume oblungo
indeiscente), di colore giallo paglia, a rughe irregolari, con una o due
, entro cui si contengono da uno a tre semi ovali della grandezza del pisello
, da ciascuna parte ornate di drappi simili a quelli d'aragne, tutte ridevano.
acerba; / ai lavori d'aracne, a l'ago, a i fusi / inchinar
lavori d'aracne, a l'ago, a i fusi / inchinar non degnò la
e di superbo orgoglio, / simile a tela d'infelice aracne, / che ne
aracne, / che ne la sua testura a pena involve / e 'ntrica l'ali
pena involve / e 'ntrica l'ali a l'importuna mosca, / ma se
e libra. idem, 336: a suo grand'agio / lascia aracne cader
leptomeningi), ma non aderisce (a differenza delle altre due) alle varie
, sulle quali rimane diritta e distesa a ponte, come una tela di ragno
dal gr. dpa- xvoeisfjs 4 simile a tela di ragno '. aracnoidèo,
d'aracquistare l'omo è en piacire / a tutto quanto lo nostro convento ».
nelle budella, e costrigne il cavallo a mandar fuor lo sterco indigesto e liquido
mandar fuor lo sterco indigesto e liquido a modo d'acqua. = lat
. causati dalla puntura di ragni velenosi. a lui spezza e fracassa l'armadura, /
, usi di consumarsi in esse, cominciarono a essere rubati da cupide mani.
cinque paia di zampe), lungo fino a 45 cm, con una robusta corazza
con una robusta corazza irta di tubercoli a spina d'un bel colore mogano chiaro
ad un tratto si impazientiscono e cominciano a picchiarsi schiaffi rabbiosi con la spatola della
rabbiosi con la spatola della coda, a colpi secchi come se suonassero le nacchere.
una via speronari piena di luce elettrica pur a mezzogiorno su odori fumanti di aragoste.
, 134: aveva la testa informata a modo che non la potea reggere sul
come stesse di fronte al sole in cima a un campanile. beltramelli, i-431:
le massaie ad acquistare la pergamena che assegna a ciascuna famiglia illustri ascendenze. 2
dell'ira di dio. * a la commissione araldica (istituita, sai?
: e manifesto / quinci gli araldi a suon di trombe fèro / ch'essere a
a suon di trombe fèro / ch'essere a l'arme apparecchiato e presto / dèe
le guerre. forteguerri, 4-14: a loro venne di francia un araldo /
, in verona; e al duca, a tutti / i suoi guer- rier questa
ad essere interprete del volere de'numi a i mortali. carducci, 334:
disperse al piano. carducci, 432: a l'un vent'anni / schiudon,
rai là sull'aurora / sfida l'ombre a tenzon del dì l'araldo.
, fiori ermafroditi o poligami, infiorescenze a ombrella o a capolino; il frutto
o poligami, infiorescenze a ombrella o a capolino; il frutto è una bacca dolce
edera; molte araliacee sono inoltre coltivate a scopo ornamentale. = voce dotta,
fosse de'campi farai dirivare e discendere a una fossa maggiore e più china ovver
collina risale erta e vicina, tutta a orti e ad aranceti. bacchetti, i-175
arància, sf. frutto dell'arancio: a forma globosa, con buccia e polpa
aranciato, cerchiato di rosso da cui a cono folgoravano scintille violette sopra un serpente
per non occupare tanto terreno, si pone a piolo. 4. ant
(citrus aurantium), alto fino a 12 m, con rami spinosi, fiori
isolati o riuniti in gruppi di 2-6 a grappolo, frutti [arance) globosi
) globosi o subsferici, aranciato-rossastri a maturità (ne esistono varietà a polpa
aranciato-rossastri a maturità (ne esistono varietà a polpa bionda e sanguigna); la
lor buccia propria, et alcuni fatti a uso di occhi divisi, et alcuni,
sicilia, con una scorza variegata, distinta a verghe più grosse e più belle di
ricinto / vive e germina il cedro e a fin matura / l'agro limon suoi
tali flutti di profumo che l'aria a intervalli assumeva un sapore dolce e possente
bigaradia): albero alto da 5 a io m, slanciato, spinoso,
spinoso, con frutti globosi, simili a quelli dell'arancio, ma con la
(deriv. dal persiano ndrang, a sua volta dal sanscrito ndranjia 4 frutto preferito
molte derivazioni vi raccolga, per quanto a me pure poco quadranti, non seppe
le grandi vele, arance, rosse, a strisce. idem, iv-2-67: il
che chiamano aranea, perché è fatta a guisa di rete di ragno, nella
è levata là 've tu stave a dire. = rafforz. di
, èi de color vermiglio, / ed a la tre- netate sì arapresente odore
. sacchetti, 36-55: standosi a fare l'arte loro, dicono:
; imperocché allora non si riduce a polvere. giovanni da samminiato,
araro, / volgonsi in brandi a funestar la terra. p. della
tutta in minutissimi solchi che vengono a farla per tutto piena di piccoli cana
alme aurati e belli, / eh'a ciocca a ciocca in su la fronte errate
e belli, / eh'a ciocca a ciocca in su la fronte errate, /
turbine delle eliche in prova, apparivano a quando a quando le strane forme delle chimere
eliche in prova, apparivano a quando a quando le strane forme delle chimere senza
virtù,... condannate irremissibilmente a sollevare la polvere e ad arare il suolo
di movimento, che può essere conservata a lungo dalla disciplina. ma l'età e
molto diritto. fagiuoli, 1-3-390: guai a colui stamattina che mi darà fra mano
chi non avesse arato dritto, avrebbe a far con lui. -arare il mare
certi vagheggioni sciocchi, che si pongono a riscontro delle donne e vanno loro fino
lavorato con l'aratro; messo a coltura. g. villani,
nel virgulto / la matura stagion mista a l'acerba. rolli, 507: gli
bionda. carducci, 679: oh a le bell'ombre in su 'l sacrato /
, 142: l'uomo solo ripensa a quei campi, contento / di saperli già
nella sala deserta / sottovoce si prova a cantare. rivede / lungo l'argine
si distingueva da quello non ancora messo a coltura. 2. per simil.
tanti / e tanti arati mari, a servir nata. 3. segnato
annosi il volto arata, / dentro a reggia sabea cavalca odori, / e col
odori, / e col volto rugoso a fuga alata / sollecitava i cittadini amori.
l'aratolo, sicché 'l giogo si sollevi a refriggerio de'loro colli. crescenzi
l'arator protende / l'occhio vago a le terre inculte e sole, / ed
i bovi aggiogati... gareggiavano a compiere il più diritto solco dalla cima
. cecchi, 6-25: progettava un'aratrice a vapore; ma non veniva a capo
aratrice a vapore; ma non veniva a capo di costruirne la caldaia. aratro
, sm. macchina agricola che serve a preparare il terreno per la semina.
il bure, o stanga, a cui il coltro, il vomere e il
grandi aziende agricole si usano anche aratri a trazione meccanica). tipi primitivi,
iddio e il luogo da'ricurvi aratri a qualunque morso con sollicitudine illeso servarono.
è il tempo miglior soletto adopri. a. f. doni, 134: o
pastori, tornate, vi prego, a mungere le capre, tosar le lane,
aratro duro, / né fea il pastore a i prati anco ritorno. chiabrera,
vilmente in mandra nato, / nato a l'aratro o al carro, / ma
esso [re] ridutte quelle terre a coltura, e sì averle dome e
mi mandasse un disegno in misura dell'aratro a taglietti, che mi viene premurosamente richiesto
: vecchi bifolchi... abituati a profondare l'aratro gravandovisi su con tutto
pulita, luccicava; quasi gli rispondesse a quel modo. govoni, 3-74: e
bocchelli, i-165: ebbe l'aratro a buon prezzo; e si riprometteva di
mettere la mano all'aratro: accingersi a un lavoro, a una missione.
aratro: accingersi a un lavoro, a una missione. bibbia volgar.,
maggiore. ariosto, 20-82: a pena avea la licaonia prole / per
il cimitero, un vecchio contadino, a capo scoperto, tracciava linee brune con
il terreno più morbido e più adatto a ricoprire le sementi, a favorire lo sviluppo
più adatto a ricoprire le sementi, a favorire lo sviluppo delle radici e ad
1-2-87: l'aratura dee farsi come dicono a cigna, cioè coll'alternativa di sei
venne l'agosto e l'aratura, che a quell'epoca si faceva ancora con le
con le bestie. pavese, i-512: a guardar l'aratura d'ottobre mi annoiavo
), l'araucaria grande { a. excelsa), l'araucaria embricciata {
. excelsa), l'araucaria embricciata { a. embriciata), e l'araucaria
, 2-36: un sole si bilancia / a stento nella prim'aria, / su
aria, / su domi verdicupi e globi a sghembo / d'araucaria. =
del gaglioffo, che, ultre a quello che de fornire intendea, recevendo
gelli, 14-16: andò... a veder le città di fiandra celebratissime da
? arazzo, sm. tessuto eseguito a mano con tecnica particolare (avvolgendo i
. piovano arlotto, 184: ritornati a firenze vengono li amici e dicono:
marchese istava ritto da canto, appoggiato a un panno d'arazzo, e or si
l'orgoglio delle industrie nazionali, vennero a suntuoso dispendio allevati, le porcellane,
la storia di narcisso, pendevano fino a terra. idem, iv-1-238: un piccolo
-figur. carducci, 960: a tutti omero s'apre e svariati / gli
sì gradito, / e sì grato a l'appetito, / e sì sempre sull'
offerto, ma nessuno poi è disposto a pagare le spese. grazzini, 4-270
esci per questa fenestra, e pònite a sedere a questo arbarétto de erbecciole che è
questa fenestra, e pònite a sedere a questo arbarétto de erbecciole che è qui,
terzi, detti arbitratori, sono chiamati a integrare il contenuto di un negozio giuridico
praticano sui cambi un traffico pari a quello che sulle mercanzie operano i
sentenza arbitrale è data dagli arbitri eletti a ciò dalle parti o dall'autorità..
i-176: la sentenza arbitrale è pronunciata a maggioranza di voti ed in seguito a conferenza
a maggioranza di voti ed in seguito a conferenza personale degli arbitri. codice di
e arbitraméntó... possa esser condotto a * soldi suddetti per andare a cotale
condotto a * soldi suddetti per andare a cotale castellanerìa o guardia. -ad
-ad arbitraméntó: ad arbitrio, a piacere. galileo, 1-2-171: ed
. boccardo, i-175: sappiamo che a roma esisteva una specie di arbitraméntó
non essere giusto costringere un socio a nominare arbitri contro il proprio interesse
e sm. disus. che giudica a proprio arbitrio; che compie un calcolo
alle vedette e sugli avvisi, vedrebbono che a pigliar a cambio que'cento scudi e
sugli avvisi, vedrebbono che a pigliar a cambio que'cento scudi e mandarli a firenze
pigliar a cambio que'cento scudi e mandarli a firenze contanti, si guadagnerebbe. tommaseo
v.]: la potestà arbitrante a capriccio non s'accorge di scemare così autorità
non s'accorge di scemare così autorità a se medesima. boccardo, i-173: due
ordine al pigliar que'libri, ella arbitri a suo talento; perché in questa e
etichetta d'un'età dell'oro declinante a qualche principio di corruttela. 5.
facesse tanto onorare, perché lo feciono a gara. maestro alberto, 104: or
. alberti, 98: posso arbitrare che a ni uno padre non inerte et supino
. tr. ant. calcolare, valutare a proprio arbitrio. leggi di toscana,
, 2-180: i contadini pensavano che a loro ne era toccata troppo poca di roba
del tolto o sua valuta, o a risarcire il danno e l'interesse all'offeso
arbitrarie. botta, 5-17: passò ben a ragione ad abbomi- nare con pubbliche scritture
arbitrarie e violente era già principiato, quasi a un tratto con la rivoluzione, a
a un tratto con la rivoluzione, a rattenere, col mezzo d'attentati sanguinosi
o per violenza o per frode tende a non essere contenuto da limite alcuno. mazzini
psicanalisi fu duramente ripudiata, e press'a poco come un ritrovato arbitrario, denigrante
i-3-120: col concetto della libertà si tolgono a un colpo l'inerzia del determinismo e
dobbiate mandar que'vostri sindichi con mandato a com promettere la detta questione
mondo,... aggiunsi e ripetei a lungo in questo e in tutti gli
può essere legittimo, né possibile, a ottenersi e a conservarsi, se non
legittimo, né possibile, a ottenersi e a conservarsi, se non vien conceduto liberamente
istituto in virtù del quale viene affidata a giudici privati (arbitri), scelti dalle
i maggiori dubbi di carattere generale sorgon a proposito di certe norme messe innanzi relative
4. ant. magistratura comunale, a cui erano affidate riforme legislative.
. lustrazione a'cancellieri, 45: a ciascun capo di essi si assegni un'
dir. chi è chiamato dalle parti a integrare il contenuto di un negozio giuridico
]: sommariamente e di fatto costrignere a chiamare arbitri e arbitratori e amici comuni
arbitrio, / e fallo fora non fare a suo senno. petrarca, 29-5:
tal nodo slegare, se non quando a lui piace. bembo, 1-30: essi
5-5: e tra voi scelga i diece a suo talento, / non già di
/ ch'in questo il sommo imperio a me riservo: / non fia l'arbitrio
. battista, iii-398: m'alzo a pensieri arcani e lascio intanto / all'arbitrio
1-46: ecco ch'io ho menato a te tre dee, imperocché tra loro ora
477: sarebbe firenze governata, o a caso, sotto l'arbitrio della molti
stessi del banco di napoli, per ovviare a questo funesto incremento di capitali, per
di capitali, per ritardarlo, sono costretti a spender parte de'lucri, ogni anno
in opere di beneficenza... a loro arbitrio e senno. 4
stare. della casa, 550: a te convien temperare ed ordinare i tuoi modi
o de le care / spose, a l'arbitrio del volubil mare. cattaneo,
p. della valle, 1-31: a tali ambasciatori dà pochissima auttorità, riserbando
aver più alcun arbitrio, tuttavia vi prego a concedermi per pochi giorni il libro.
guardia al conte non si faccia, e a lui / si dia l'arbitrio dello
, ponendo fra le angustie, dà a conoscere quello che si può fare:
al governo, e però non inclinati a rigore per acquistar merito; anzi usati
annunzio, iv-2-299: la ribellione cominciò allora a fermentare..., contro gli
, avendo ciascuno parimente il libero arbitrio a quello operare che più gli piacesse,
arbitrio, e libero arbitrio da dio a tutti \ è dato, seguirebbe che
che donato m'hai, / poi che a mio danno per sciocheza lo uso.
parte di quella gloria che tocca a noi. tasso, ii-91: io più
arbitrio di operar bene o male a proprio talento. manzoni, 119: la
venne applicata, in alcuni periodi, a firenze; così chiamata perché il suo
ammontare era calcolato dal comune in base a una valutazione arbitraria del reddito del contribuente
11. locuz. -ad arbitrio: a discrezione, a piacere, a capriccio
locuz. -ad arbitrio: a discrezione, a piacere, a capriccio. giamboni
: a discrezione, a piacere, a capriccio. giamboni, 7-51: se
commettesse,... il tribuno a suo arbitrio lo punisca. masuccio,
fianchi e appicciatosi con ambedui le mani a l'imbasto, lassata la briglia, commise
colpi eran dati ad arbitrip, e a tradimento. -d'arbitrio, di proprio
daranno [essi] orecchie o arbitrio a raportamento o gare di qualunque si sia
suo stato uomini savi, e solo a quelli debbe dare libero arbitrio a parlargli la
solo a quelli debbe dare libero arbitrio a parlargli la verità. foscolo, v-174
de'popoli. baldini, 4-172: fino a qualche anno addietro era in arbitrio dell'
si fosse fatta vedere un attimo in pubblico a viso nudo. -ant. essere
..., niun fu che mai a casa mia capitasse, che io noi
mia capitasse, che io noi contentasse a mio potere di ciò che da lui mi
io fossi soprintendente non porterei la paura fino a quel grado; né il prendersi un
ad altri. boccaccio, i-446: a filocolo e a'compagni piace tale diviso
(femm. -a). cittadino privato a cui due parti in lite affidano
. segneri, iii-1-207: con offerirsi a qualsisia sommissione o soddisfazione, che gli
ivi la coppia de gli amanti, a lato / dell'arbitra sagace, 0
ii-62: -è vero che mettono in prigione a cantare: « su venite in fitta
fu, né niuna sacrata pietra fu arbitra a dividere i campi alli primi popoli.
libero e inappellabile; chi può disporre a suo talento d'una cosa: padrone
capitolino] fu difeso dal popolo infino a tanto che non ne diventò giudice; ma
arbitro nella causa sua, lo condannò a morte. giannotti, 2-1-83: ma
9-1-4: penso di presentare un ricordo a monsignor marcellino, che oggi è arbitro
e donno / delle menti il capriccio, a la medesma / natura insulta. manzoni
contro l'altro armato, / sommessi a lui si volsero, / come aspettando il
, ed arbitro / s'assise in mezzo a lor. leopardi, i-1307: il
: osservate quel vecchietto che si strascina a stento col bastoncello: fu già un
forma da questa stabilita in precedenza) a decidere la vertenza (v. arbitrato1)
. marotta, 1-143: stava dettando a un gruppo di sportivi qualche nuovo e
firenze arbitri sopra gli ordini e statuti a correggere e fare di nuovo. stefani,
di firenze, cioè i priori, mandarono a lucca per soccorso; onde essendo in
sm. tose. arnese di legno, a forma di vaglio, con cui si
e tepor per l'alta notte / salìano a te da gli arborati colli! d'
di lucca circondano la città, non a tondo: a « cerchio arborato »,
la città, non a tondo: a « cerchio arborato », come per luogo
e ben pensato / che l'om perfetto a l'arbor se figura, / che
abbondevole di bianchi pomi, era quivi allato a una gia- lata fonte. fatti di
o più che 'l vento senza arbori a cui possa percuòtare. ammaestramenti, 250:
/ mentre i bei rami non m'ebber a sdegno / fiorir faceva il mio debile
fiorir faceva il mio debile ingegno / a la sua ombra. idem, 72-36:
] li arbori e l'erbe piegate a terra quasi mostrarsi voler seguire il corso de'
di macchie ombroso e folto, / opportuno a l'insidie il loco è molto.
degno verso celebrar, se tanto / lice a lingua mortai, de l'arbor sacro
aura sospira: / tale il tuo verso a me, divin poeta. idem,
: issa! issa! la croce a poppa, a prua / l'evangelio e
! issa! la croce a poppa, a prua / l'evangelio e la vergine
pagliuche, vitalba e musco arboreo. a. cocchi, 8-28: alcuni filamenti di
alto cervo / d'arboree corna era disceso a bere. = voce dotta,
quale veramente si può chiamare sterile. a. f. doni, 3-255: sotto
. f. doni, 3-255: sotto a l'arboro stavano all'ombra un branco
senza punto offendere il legno, la scorza a questa misura dell'arboretto del vaso.
, giungendo, intorno gira / l'occhio a veder donde incominci il taglio. arici
sua vi odori, / e li arborselli a verde rivestiti, / sòlveno altrui ben
idem, 6-ii- 107: cingete a laura voi [ninfe] le trecce d'
monnorar tonde / e tremolar le fronde / a l'aura mattutina e gli arboscelli.
qual foglia la produce una pianta simile a quella de'fagiuoli e coltivata propriamente come
e coltivata propriamente come quelli, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscèllo,
io scorreva teco queste campagne aggrappandomi or a questo or a quell'arbuscello di frutta
queste campagne aggrappandomi or a questo or a quell'arbuscello di frutta. zanella, i-109
rupe orrenda / avido si protenda / a ber la luce e il sol, tu
questi arboscelli schietti d'aprile / che a l'aura dolce dànno il bianco roseo fiore
ojetti, i-319: io m'attaccavo a un ramo qualunque del mio arboscello genealogico
[i panni], gli tese a rasciugare in su certi arbuscellini di grandezza di
. di arbusculum, dimin. a sua volta di arbor -óris 'albero '
arbustàceo, agg. che si riferisce a un arbusto; costituito da arbusti.
nebbia è perfida: / non crescono arbusti a queltaure, / o dan frutti di
verga, i-47: s'erano messi a sedere lontano dalla folla, nel cantuccio
di fronde. pea, 5-134: ma a differenza delle viole, questo è un
fragile, ed era fortissima; simile a quegli arbusti che per una possibilità di ripiegarsi
, e imperò sono ruffiani degli uccellatori a far fruttare i lacci, che ascondono
: altri al suo corpo, / altri a la bara intenti avean di quercia,
non è più, che legne crescere a fuoco. unde come più arca s'
di sassi?... così interverrà a molti, che si credono avere fatte
paolo da certaldo, 365: « a l'arca aperta giusto ci pecca *:
le vestimenta, si cuoca la morchia a mezzo, e ungasi di quella il fondo
non sanno metterle in atto! e a chi fa così, questa intelligenza è inutile
muro / pendan avi dipinti, altri che a lui / ridan da parca impenetrabil molti
d'aromi oltremarini, / il santuario, a mezzo la scogliera, / esala ancora
le scarpe coi chiodi e il cappello a cencio, si vestì per la santa messa
biancheria e i libri e un astrolabio a quadrante e tante carte. viani,
di biancheria lasciati dalla mamma in fondo a un'arca dove nessuno andava mai a
a un'arca dove nessuno andava mai a frugare. -figur. morando,
in quelle arche ricchissime, che foro / a seminar quagiù buone bobolce! esopo volgar
ii-27: tante formiche, che vanno a schiere con tanto ordine ratte ratte,
pareti rassodate da pietra o assi, a sostegno del muro o gola del pozzo)
li sospir dolenti? * / ed egli a me: « qui sono gli eresiarche
sepolture e arche di marmo ch'erano intorno a san giovanni per più bellezza della chiesa
fu onorevolmente in una cappella, ed a mano a mano il dì seguente vi cominciarono
in una cappella, ed a mano a mano il dì seguente vi cominciarono le
o anni avversi, / come mi conducete a mortai arca / sanza veder mai ora
bradamante], / che la condusse a quella sepoltura / che chiudea di merlin
, / di candor, di durezza / a la lor fè sembiante, / furo
; perfida tu, dèi farmi / scorta a trovarlo, a scoperchiar quell'arche,
dèi farmi / scorta a trovarlo, a scoperchiar quell'arche, / a sovvertir le
, a scoperchiar quell'arche, / a sovvertir le ceneri. manzoni, 36
lampade. ojetti, i-441: ripenso a cangrande in armi che ritto sul
è cinto da una mobile cancellata a maglia. quasimodo, 4-21:
cristo e tutti i buoni cristiani accetti a dio, i quali, peccatori essendo
volgar., i-46: disse il signore a noè: -fatti un'arca di legni
, 162: ci partimo da damasco a dì xxix di gen- naro [1385
quel luogo dove noè fece l'arca a tempo del diluvio. fioretti, xxi-
sirocchie mie uccelli, voi siete molto tenute a dio vostro creatore, e sempre e
savonarola, i-67: il signore disse a noè che togliesse di tutti e semi
abbiamo mostrato di che cibi vi avete a cibare, cioè del ben vivere. imitazione
, uomo giusto, s'affaticò cento anni a fabri- care l'arca, acciocché con
ammazza i pulcini... ubbidisce a chi sa quali leggi che furono insegnate ai
ziana nuovo fiammante che avevo legato a un trave con uno spago e
dessi, 7-69: ogni casa, a norbio, era come un'arca piena
un'arca piena di animali, pronta a salpare. molti, oltre i buoi,
acciò che sia quivi per testimonio contro a te. fazio, vi-6-29: monte
disse: -da'qua una veste bianca ancora a me, -e missesi là atorno
me, -e missesi là atorno a l'arca e saltava alto e ballava
alto e ballava ed eccitava li altri a saltare. imitazione di cristo, iv-1-5:
: il luogo eletto / onde servire a dio di ricettacolo, /...
giù il sacco e para, e lei a belle palettate ci tirava dentro la farina
verbo arcère * tener lontano, mantenere a distanza, respingere, contenere ', con
questa 'arca', perciò che ella ha a rimuovere il vedere delle cose che dentro vi
patulo appoggio; e il volge a i lati, / come far soglion flessuosi
come verdeggia il zucchero tu vedi / a canna arcade simile. zanella, i-208
di mattone. rajberti, 2-131: e a pensare che quelle bestie di poeti arcadi
molto spazioso. rajberti, 3-122: a me pare che, salvo poche eccezioni,
algarotti, 2-71: venite terzo tra noi a ragionar della luce e de'colori che
in vuote esercitazioni di stile, dediti a una frivola letteratura idillica e sentimentale.
: ogni arcadia spedì suo pastorello / a trottolar sul « genio della schiatta ».
tutto il repertorio di un'arcadia dura a morire. pasolini, 2-94: ma tu
non ti farò esclamazioni arcadiche, mi limiterò a dirti che me ne sento crescere la
gallica. d'annunzio, iv-1-35: a questa classe, ch'io chiamerei arcadica
ruine di quel fuoco, e riparando a quelle con richiamare i fiumi che timidi
fiumi che timidi e fugaci erano ristretti a le caverne, e ciò effettuando nel
arcaici, / oblunghi, d'oro lavorato a màlia. fr occhia, 704:
strade donne dal viso largo, dai capelli a corona, dai grandi lunghi occhi,
èva colpevole e punita vi serpeggiava, a insinuare che certo la donna aveva peccato più
1-43: l'aria è questa, anche a sassari, arcaica e spagnolesca, e
arte greca, quello anteriore al 480 a. c.; nella letteratura latina
latina, quello compreso tra il 240 a. c. e l * 8o
. c. e l * 8o a. c. 5. geol.
sm. tendenza artistica e letteraria a riportare in vita forme e stili di età
79: e gli arcaismi e gl'idiotismi a lor prode usavano [i poeti]
usavano [i poeti], e a diletto altrui. cesarotti, i-145: bandirne
sullo stile del trecento, con arcaismi a bella posta, per farla passare come
, ii-1043: istoria equivale in certo modo a filosofia, e. spesso si
. che si rifà, che arieggia a forme stilistiche arcaiche o primitive. soffici
, agg. che si ispira a stili e forme arcaiche; che rivela
: una piccola pamela nera conferisce a talune una squisita grazia arcaizzante.
, ii-189: gli arcali sono lunghi a proporzione, e così i puntoni di ciascun
. ar califfo (arcalif, arcaliffi a, arcali ffiì, argalif),
tesauro, 158: ora io ti vengo a introdurre ne'più in croce e con
sì, abbiamo capito, ma buttar giù a bacco. vico, 276: i nobili
vecchia. parini, giorno, ii-545: a lui non valse / merito quadri- buonarroti
: ve'che arcaliffa è quella lustre; a lui non valse / zelo d'arcani ufici
in tutto / cappone. a capelluto fungo od afrodite. manzoni, 18
lambruschini, 1-57: tutti servono a disposizioni arcane, fu combusto /
parole del giovane. carducci, 284: a me arcangeli co, agg.
grazia, 15: ciò farai a l'assempro del gabriello arcangelo 2
... quando mandato fue da dio a la beata vergine maria. fioretti
arcangelo. pulci, 18-85: ma innanzi a questi che grida l'arcano / di qui
ciel se ne venia / dei ella ha a rimuovere il vedere delle cose che dentro vi
fremere come stà non fosse stata ben consigliata a divulgar un tanto le corde d'uno
più bell'arcano per adoperare la religione a far gli gelo gabriello. c.
cielo di quarzo. or, signore, a te riedo. ah non sia colpa /
riedo. ah non sia colpa / dinanzi a te pratolini, 9-769: era un
ratorio, lei e fernanda stavano inebetite a ridosso del de'maligni lontane, a i
inebetite a ridosso del de'maligni lontane, a i fidi orecchi / si mormoraro i
?, comp. da &px
gioberti, ii-207: la maestria di galileo a nibus appellantur, ut per vocabula ipsa
in opere suo quid legger ne'cieli e a svelare gli arcani della terra fu aiutata
, 14-109: se qualche stella cadente simile a uno scandaglio d'oro s'arca nel
e saette, correndo e arcando contro a noi. arcaréccio, sm.
]: davasi pure il nome d'arcario a quello che aveva in custodia gli abiti
sf. archit. struttura ad arco, a volta. 5. maffei,
salgono chete, si slanciano / quindi a voi rapide, poi si rabbracciano /
avanzi delle dorature. camerana, viii-667: a quest'ora, o lorenzo, il
apertura rettangolare onde si scopre un vestibolo a tre arcate in vista d'un giardino simmetrico
, 1-24: e1 padre lo chiamò a uno balcone del palazzo, e mossogli
primo castel forse una arcata / smontarne a terra e franchi campioni. guicciardini, ii-158
, 53-4 (iv-260): vengon innanzi a gli altri i due campioni / più
pezzo io lo... dirizzai benissimo a questo uomo rosso, dandogli un'arcata
buie. idem, i-140: salgono a pariarei giovani:... ultimo
un pilota alto e biondo con una cicatrice a croce sull'arcata dell'occhio destro.
, 87: avrà imparato da principio a suonar da ballo sui numeri, non
ballo sui numeri, non andando mai a tempo, né avrà buon'arcata,
un gran re dell'archetto può tornare a impugnarli [i violini], e loro
violini], e loro, felici, a rivivere con la stessa voce argentina sotto
al bersaglio. -al figur.: operare a caso, tirare a indovinare.
.: operare a caso, tirare a indovinare. sacchetti [crusca]:
quel che m. bonaventura ha detto a m. ercole, perché trae in
perché trae in arcata, e misura a occhio. varchi, 18-2-448: sapevano
gettare la polvere negli occhi, nondimeno a loro bastava... trarre in arcata
facoltà naturale... dell'imbroccarlo a chius'occhi [il bene],
). fagiuoli, 1-5-75: cominciai a tirare in arcata e a far certi
1-5-75: cominciai a tirare in arcata e a far certi discorsi a mio modo,
in arcata e a far certi discorsi a mio modo,... e lo
,... e lo feci calare a dir tanto, che io raccapezzai che
arcatèlla, sf. archit. struttura a piccoli archi disposti in serie (con
incurvato, inarcato. cecco d'a scoli, 817: sta genuflesso [il
: e mal si regge / sopra a gli arcati femori, e vacilla. carducci