più a chi sta molto esposto al sole, che
fiorisce, rende buono odore et è bello a vedere. = alterazione di efemero
cavalca, iv-104: incominciarono tutti a gridare con grande boce: grande
volgar., ix-715: incominciorono tutti a gridare e a dire: grande
, ix-715: incominciorono tutti a gridare e a dire: grande è diana,
chio, e convenevole al corpo. simile a questo è l'efesio, chiamato
rosa, no: ripon nell'esser simile a tiresia / la schiera de'narcisi effeminata
nell'antica efeso in onore di artemide, a cui era consacrato nella città un famosissimo
, accende il fuoco in materia atta a riceverlo. domenichi [plinio], 37-10
sue leggi; ma sempre addrizza le parole a gli efeti, quando tratta d'omicidi
agg. raro. che si può esprimere a parole, dicibile. magalotti,
chiara d'uovo, ch'elle erano, a esser quel che elle sono?
11 gr. d££co (i. a), deriv. da effàri 'parlare
col quale si marchiavano i delinquenti. a. m. ricci, 3-140: l'
fatto ancor si truova / allo spedale a santa maria nuova. alfieri, 8-261:
anco i tormenti / del duol che a torto morte non si chiama; / cioè
fate beffe / se vi mostra tutti a dito. -non andare fino all'
: le stesse due lunghe 'esse'intagliate a destra e a sinistra del ponticello [del
due lunghe 'esse'intagliate a destra e a sinistra del ponticello [del violino] sono
non è altro che una narrazione o descrizione a giorno per giorno di quanti successi un'
per giorno di quanti successi un'autore piglia a esplicare. m. ricci
quello anno. sarpi, iii-4: a questo mio parere s'attraversarono due opposizioni
anni che scorsero per preparar il nascimento a questo concilio, né meno quelli de
figliuoli. parini, giorno, iv-508: a i belli spiriti /...
erudita efemeride distilla / volatile scienza entro a la mente. perticari, ii-327: ti
non sapere il nome degli altri collaboratori a queste effemeridi: perché dalla qualità de'
attuali d'italia non consentono di mandarci a stampa queste curiose effemeridi, non mancherebbero
, v-2-60: quelle effemeridi rispondevano egregiamente a questo suo nuovo bisogno. specialmente i
dati riguardanti le posizioni degli astri succedentisi a intervalli regolari di tempo (sia nel
.. dentro a'tempi determinati ritornare a farsi visibili, e potremmo noi in conseguenza
di modena si è diligentissimamente osservato ed a forma delle osservazioni della reai accademia di
dirà che io avrei fatto meglio assai a notar esattamente l'efemeridi meteorologiche di firenze
e lontani tra frascatano e tiburtino, soffiata a le ragazze del pinelli tra le rovine
privare di ogni vigore di pensiero, ridurre a futile intrattenimento, a gioco lezioso (
pensiero, ridurre a futile intrattenimento, a gioco lezioso (un'arte, una
animi, corrumper la gioventù e ridurla a vita lascivissima. guicciardini, 146: la
però snervarle ed effeminarle, come talora interviene a guisa di certi eroi donnescamente adornati.
petto, or che più viene astretta / a mostrarsi virtù. balbo, ii-83:
. d'annunzio, iv-2-620: come a un rifugio benigno non vengono qui le
nate dapprima gravi e severe quali convenivano a fondatori di nazioni, effeminarono piegan
. boine, ii-47: la musica a lungo, se non t'arrobustisci di più
tutte l'altre sorti d'uomini deputati a la guerra cominciarono stranamente a mormorare,
uomini deputati a la guerra cominciarono stranamente a mormorare, parendo loro che l'imperadore si
, che mai più non devesse attendere a le cose militari. mascardi, 1-302:
, 1-302: il mare, avvezzo a portar argo, nave guerriera e carica più
spada. vico, 477: ercole, a capo di età, si effemmina e
riferimento all'aspetto, alla persona: a indicare cura minuziosa e gusto un po'femminile
chi per effeminar le sue mascelle / a tarmi de la morte offre la pelle.
in modo effeminato, che non si addice a un uomo; mollemente.
è altro che vedere ercole filare in grembo a omfale, cioè la virtù e 'l
corpo fra continue delizie, attribuivano poscia a miracolo il non poter generare figliuoli maschi
14: in tende più alte e drappeggiate a chiosco, gli ufficiali s'incipriavano le
-anzi: vogliono mostrare di trovarsi completamente a loro agio nelle asprezze della vita militare.
di tenerezza; leziosità (in particolare riferito a un'espressione artistica). muratori
tutti gli stati stretti, attese sempre a cavare l'arme di mano a'cittadini
ozio molle / su le morbide coltri a l'ombra siede. nido eritreo, i-133
sulla fronte..., gli occhi a mandorla lunghi lunghi, che non finivano
uomini di questa portata li avresti detti a primo sguardo degli effeminati; ed erano,
effeminato e guasto di quel vizio che a cesare giovane era stato attribuito in corte
goldoni, iii-12: sarà in casa a carezzare la moglie. che uomo effeminato
in un uomo, anche stabilita sopra a delle false supposizioni, rovina la riputazione del
di qualunque saggia, morigerata femmina privata a cui egli s'accosta con una domestica
umani disegni. guarini, 48: a te dunque commessa / fu la mia verde
effeminati e molli / tu l'avessi a nudrir? pananti, ii-308: se vi
una volontà. -raro. riferito a donne e ai loro sentimenti (sempre
/... /... a l'aspra celata / lasciar l'orror
, coi quali l'educazione le avvezza a concorrere e vincer nel concorso gli stessi uomini
, mira / dal troppo lusso effeminato a canto: / guemito è sì ch'
, e se la passava sulla guancia come a farsi una carezza. 4
loro politica alla dignità di vera nazione a un tempo stesso s'innalzino. giordani,
.. si lasciava di lunghissimo intervallo a dietro tutta la effeminata e degenerata poesia
che dovendo fare, come hanno tempo a ire a caccia? a udir buffoni,
fare, come hanno tempo a ire a caccia? a udir buffoni, a
come hanno tempo a ire a caccia? a udir buffoni, a vivere con tante
a caccia? a udir buffoni, a vivere con tante effeminazioni, quanto vivono?
la particella pronom. imbarbarirsi; ridursi a uno stato quasi ferino. tassoni
un vero bandito tradizionale, che usava tagliare a pezzi 1 prigionieri sequestrati per le taglie
immenso, è poco / il tuo amore a combatter l'efferato / odio di lei
odio di lei. foscolo, viii-54: a molti dei guelfi furono dai patrizi di
: macchine infernali, naviganti nell'aria a favolose altezze, contenenti ordigni d'efferata
scagliano su città inermi i loro proiettili a scopo di strage, di nul- l'
, il quale dava gli infelici ospiti a divorare a gli efferati cavalli.
quale dava gli infelici ospiti a divorare a gli efferati cavalli. 2.
loro moltitudine levavano mugghio efferato; quando a cesare, allibbivano. alfieri, 1-480
bocchelli, 2-84: chi può costringermi a chiamar capolavori i ritratti delle concubine regali
, smodato. magalotti, 19-56: a lungo andar d'un efferato bere /
quale esce vapore con il recipiente destinato a riceverlo. -anat. nel sistema nervoso:
bachi? che ne è? si va a vederlo. effervono i bachi: corriamo
. effervono i bachi: corriamo subito a comperare della foglia. in un attimo
primo verde / sui grandi olmi fioriti a ciuffi / dove il germe già cade
polveri o granuli, per lo più a base di bicarbonato di sodio mescolato con
in dogana sgabellando merci e che va a profitto de'facchini. crusca [s
già, quella del sorice. ma sai a che siamo ridotti? a facchinaggio puro
. ma sai a che siamo ridotti? a facchinaggio puro e semplice.
facchinare, intr. sfacchinare, sottoporsi a pesanti fatiche. marnioni,
fare solamente le cose facili e lasciare a me le facchinate, questo è il
2. festa carnevalesca che si celebrava a milano con maschere di facchini; mascherata
esercitare il mestiere del facchino; sottoporsi a grandi fatiche; sfacchinare.
inferno affanno, / che s'agguagli a la vita d'un tiranno. g.
altri poveri villani, prima di veder a spuntare un gambo di lattuca. mamiani,
mamiani, 1-386: innanzi di condannarci a quella facchineria della prosa, non soffre
berni, 258: volse che chi giocasse a quel gioco fusse... bestemmiatore
.. che solo questa facchineria basta a chiarire chi non sapesse bene che cosa
di parlare, di comportarsi). a. f. doni, 2-11: il
no. dichiamo ben « pevero » a una sorte d'intriso fatto di varie cose
e ligadori... e simili, a chi un soldo, a chi 2.
e simili, a chi un soldo, a chi 2. berni, 152:
lunga egli fu posto; / e facendo a quel puzzo il popol ala, /
popol ala, / il portar due facchini a casa tosto. annotazioni sul decameron,
da grano, egli non potrebbe occuparsi a trasportare carbone se le faccende in questo
raccoglieva intorno gli scontrini del bagaglio. giac a cassetta, stimolava e ratteneva tre cavalloni
portano sopra il collo un duro legno a traverso, che taglia loro la carne.
: sarebbe cosa assurda... se a ganimede fusse la fronte crespa o le
: come un facchino carico se ne tornò a casa. guicciardini, 141: quello
, 141: quello tempo che s'arebbe a mettere in speculare, si consuma in
modo che l'ha quasi più similitudine a una fatica di facchini che di dotti.
4-81: parole che non si direbbono a un facchino. g. m
g. m. cecchi, 18-19: a quel che si sente, e'rompe
fatica, / solo, che sare'troppa a sei fachini. piccolomini, 82:
: più vile di un facchino cominciai a riputarmi. latti, 2-3-25: ma
facchino, /... / messosi a letto, fu dal sonno oppresso,
sei facchini potrebbero giuocare al maglio. a. verri, xxiii- 134: la
/ in sì gran folla d'anime a dividerle / l'una dall'altra. carducci
grossa, gli occhi loschi e il naso a becco. -ant. fattorino, corriere
lorenzino, 223: avevo io dunque a levarmi in ispalla quel corpo morto a
a levarmi in ispalla quel corpo morto a uso di facchino, e andare gridando
poi talun che col pennel trascorse / a dipinger faldoni e guitterie, / e
noi italiani... non abbiamo a scrivere nella nostra [lingua] come le
, / che il paese ha messo a rubba, / un vilissimo facchino / si
, / e dal banco salta fuori / a impancarsi co'signori? de roberto,
rosso come un gambero e, levatosi a sedere, quasi una molla lo avesse spinto
tempo ai bergamaschi emigrati in altre regioni a farvi i facchini (o anche a
a farvi i facchini (o anche a esercitarvi altri mestieri). iacopo d'
gran quantità di facchini e frullani [a venezia] / che van facendo servizi
4. tipo di maschera adottata a milano per la facchinata (cfr.
fecero omaggio delle primizie di loro terre a maria beatrice d'este, nel 1785 a
a maria beatrice d'este, nel 1785 a maria carolina. 5.
saracino. -al figur.: abbandonarsi a corse e salti sfrenati. boterò,
e la « quintana », / giuocano a capriole ed a 0 moresche » /
», / giuocano a capriole ed a 0 moresche » / ed al pallon come
frugoni, xxiv-988: il difenditore si diè a perorare sopra l'assunto di quella disputa
i-i7: più non posso / star saldo a sì gran soma di tormento, /
addosso. dossi, 504: innanzi a loro, magri ed esangui, passano le
poveri diavoli!... vi pagano a misura di facchini, con un meschinissimo
di fattorino. -per estens.: sottoporsi a lavori faticosi, a umili servizi.
.: sottoporsi a lavori faticosi, a umili servizi. boterò, 1-109:
? verga, i-438: s'era messo a fare il facchino in una drogheria.
la sua valigia da portare, intanto, a casa; ma subito mi vergognai fino
foscolo, xv-382: mi aspettano; corro a gittare confetti, e traggea, a
a gittare confetti, e traggea, a sudare, a stancarmi da facchino. carducci
, e traggea, a sudare, a stancarmi da facchino. carducci, ii-5-37
come un facchino; non ha pensato che a lavorare, sempre. 8
veda di ridurre la numerazione del i° a 100. e così poi degli altri libri
145: la pallida faccia cominciò a riprendere il perduto colore, e la
colore, e la partita grassezza cominciò a ritornare. boiardo, canz.,
l'abito della sua faccia gli riduceva a memoria la figliuola sua, per la
, 9-60: i tori si conoscono a questi segnali, cioè: che sieno
tosto si disperse, / volse il corpo a la terra, al ciel la schena
, con due teste di cane minacciose a i gomiti delle braccia. tassoni,
: se di me, madonna, a voi sowene, / la mia faccia dogliosa
di bimbi, facce consuete / di nati a faticare e a riprodurre, / facce
consuete / di nati a faticare e a riprodurre, / facce volpine stupide beate,
viste io quelle facce, scappò detto a don abbondio. nievo, 1-317:
che lo squadravano minutamente, erano facce a lui così sconosciute, come quelle dei lontani
le frasi; non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersi te, come egli
. bocchelli, 2-14: facce sospette a quella maniera, la polizia non le avrebbe
, 7-196: al registro mi diedero a un tale in borghese, una faccia da
chiamata dardania: la quale fece fare a sesta appuntata come scudo, tre canti
la cera / tiran certi anguletti equali a filo, / lineando sei faccie;
145: pini o abeti, piallati a quattro faccie. rasori, conc.,
di chiamarlo [il formaggio] parmigiano-reggiano a parma, reggiano-parmigiano a reggio. il
formaggio] parmigiano-reggiano a parma, reggiano-parmigiano a reggio. il marchio è disegnato in
e questi denari pagò amadore per noi a coloro che diraie in questa medesima faccia
faccia. testi fiorentini, 28: ponemo a loro ragione ove doveano dare in questa
, 331: lo scopritore dell'inno a nettuno... m'ha insieme trasmesso
quella accanto al testo greco e questi a piè delle facce. carducci, ii-16-19
per più di venti tagli ha continuato a dare la faccia vecchia ».
un tessuto. -a due facce, a doppia faccia: a due dritti.
due facce, a doppia faccia: a due dritti. govoni, 2-19:
govoni, 2-19: fruscia come una veste a doppia faccia: / di fuori è
villani, 11-12: nel detto anno, a dì 18 di luglio, si cominciò
dì 18 di luglio, si cominciò a fondare il campanile nuovo di santa reparata,
della camera e 'l terzo di rincontro a quegli dall'altra, che altro che
era... / di loggia a guisa, o padiglion, ch'in otto
sopra il canal grande, fu allogata a tiziano, come dicemmo, quell'altra
ricoperta da una falda di terra, a uso di volta, la sua sboccatura.
: questa terra fiorita / che verdeggiando a la stagion novella, / or si
non prima il primo gelo / verrà a fioccar dal cielo, / che con arida
, ii-439: che diavol mai venivano a fare tutti costoro sulla faccia del mondo
fùmido le piante / per poi spogliarle a ringrassar la mota. cassola, 3-209:
la madre... s'era messa a piangere, a disperarsi; diceva che
.. s'era messa a piangere, a disperarsi; diceva che una donna disgraziata
, 1-98: alla mia destra, a mezzanotte, scendeva la frana sul burrone
regina, e gittandosi per tedio e fatica a giacere sotto un ginepro nella solitudine,
ginepro nella solitudine, s'addormentò, e a lui venne un angiolo e destollo,
/ che da tutti costretto / mi riduco a soffrirlo; e, con mio affanno
faccia. -con riferimento ad animali, a esseri inanimati o immaginari, a concetti
, a esseri inanimati o immaginari, a concetti astratti. dante, conv.
: caggiono, quasi come nebulette matutine a la faccia del sole. bibbia volgar.
e renda il tetro carcere dell'ombre / a queste luci mie più grato aspetto.
vedendola così andare [la meretrice] a capo iscoperto, e con tanta faccia e
bronzina per aver l'impudenza di avanzarsi a tanto. manzoni, pr. sp.
congiunzione così maligna, e poi venirci a dire, con faccia tosta: non toccate
: giammai citrullerie più solenni furono sputate a faccia più tosta; giammai impertinenzuole furono
signore. b. croce, iii-15-211: a bonaparte... s'inchinava alessandro
la faccia del dono dee essere simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire
simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire che si convegna con lui, e
sarìeno ancora / in co del ponte presso a benevento, / sotto la guardia della
stessa assai manifesta l'asprezza della fortuna a noi crudele? or non t'ha mossa
non guardare, ti dico io, a quella bella faccia di quelle parole, ma
sol cangiando stile / la faccia oscura a le campagne ha tolta. ariosto,
1-7: vedo bene che io intraprendo a difendere una causa di pessima faccia.
fitte le vigne. -con riferimento a esseri, a situazioni, a circostanze
. -con riferimento a esseri, a situazioni, a circostanze che si presentano
-con riferimento a esseri, a situazioni, a circostanze che si presentano sotto due o
due o sotto diversi aspetti, o a parole o discorsi suscettibili di due o
interpretazioni, o anche ad argomenti, a problemi complessi. fra giordano, 1-69
dei denari, e possessioni. a. f. doni, 3-33: la
sempre in piedi, per esser pronta a volgere per tutto, come femina astuta:
quell'altra faccia, la non fosse pigra a mostrarsegli sempre a un modo. rosa
la non fosse pigra a mostrarsegli sempre a un modo. rosa, 42: quando
ha due facce ed è fallace, / a maligna bugia l'attribuiva. cesarotti,
profondamente diverso dall'altro e ciascuno rispondente a facce e manifestazioni diversissime della natura e anima
, quale era un san giovanni in profilo a sedere con un libro in mano.
con un libro in mano... a presso a questa io feci la stampa
libro in mano... a presso a questa io feci la stampa per i
sia di proporzione uguale, avendo ella a ogni girata e veduta a rappresentarsi ben disposta
avendo ella a ogni girata e veduta a rappresentarsi ben disposta per tutto. galileo
sono di assai maggior grandezza che altri simili a loro, ma posti nella circonferenza;
... mi faccio dipingere » a sentire la voce, pareva uno scherzo,
; effigie, immagine, ritratto. a. pucci, cent., 62-87:
la fortuna], e che dipinta a caso / non fu toccasion coll'ali,
qualche pittura / di quelle usate farsi innanzi a giotto, / o statua antica in
il volgo indotto, / di quelle che a mirar fanno paura, / con le
da cute giallastra e da congiuntive a tinta subitterica; si manifesta nella cachessia
occhi piccoli e obliqui, rima palpebrale a mandorla, naso infossato, bocca semiaperta
da tonda del mare, / stella ch'a venere è cara su gli altri ardori
faccia del fermamento, correnti per infino a levante. zanobi da strata [s.
dita quadre. mascheroni, 8-6: a un regolar poligono equivale / descritto in esso
mortella, portavano nel mezzo, disegnati a fiori freschi, quattro grandi scudi della
c. bartoli, 2-89: restaci adunque a trattare delli altri tre [corpi regolari
e rompessono quello giuoco appena assai forte a dovere le femmine e'fanciulli ritenere.
, traversano gli ordini, e vengono a ferir nella faccia il nemico già stanco
quei lati che vengono col loro incontro a formare l'angolo saliente del bastione,
le facce concave, le convesse, a denti, a risalti, secondo la figura
concave, le convesse, a denti, a risalti, secondo la figura che offrono
dei piani più facilmente divisibile dalle rocce a struttura scistosa. - faccia di sfaldatura:
; faccetta (e prende nomi diversi a seconda della forma e della posizione:
posizione: faccia di padiglione, faccia a stella, faccia di traverso, ecc
pensava egli essere due di que'vetri a tre facce, che più volte ho
filicaia, 2-1-167: qual gemma / che a più facce intagliata, esulta e brilla
scintilla. algarotti, 2-37: quel vetro a tre facce che voi dite, fatto
o di avvicinamento: quelle che, poste a destra e a sinistra del carattere,
quelle che, poste a destra e a sinistra del carattere, combaciano sempre con
prodiera in modo da farle 'prendere a collo '. 19. aeron
: avendo marco tullio arringato sì mortalmente a faccia di catilina nel pubblico consiglio di
s'era proposto in cuore di passar a bologna,... per esser pronto
.. per esser pronto d'ire a trento, di conferir quivi a faccia coll'
d'ire a trento, di conferir quivi a faccia coll'imperadore. e.
ci venivano incontro. c'erano quasi a faccia. — a faccia a faccia
c'erano quasi a faccia. — a faccia a faccia: di fronte, dinanzi
quasi a faccia. — a faccia a faccia: di fronte, dinanzi, alla
popoli, e sarò giudicato con voi ivi a faccia a faccia. savonarola, 8-i-394
e sarò giudicato con voi ivi a faccia a faccia. savonarola, 8-i-394: fatti
dio come se tu fusse con lui a faccia a faccia. ariosto, 46-29:
se tu fusse con lui a faccia a faccia. ariosto, 46-29: più
, / tanto che se gli accosta a faccia a faccia. capuana, 4-128:
tanto che se gli accosta a faccia a faccia. capuana, 4-128: era la
4-128: era la prima volta che a nino accadeva di trovarsi davvero quasi a
che a nino accadeva di trovarsi davvero quasi a faccia a faccia con un lontano accenno
accadeva di trovarsi davvero quasi a faccia a faccia con un lontano accenno di terremoto.
: come quei galantuomini si trovarono faccia a faccia, dopo tanto tempo che litigavano,
dopo tanto tempo che litigavano, cominciarono a guardarsi nel bianco degli occhi, quasi sentissero
quasi sentissero una gran voglia di strapparseli a vicenda. dessi, 3-67: non
neppure,... quando la incontrava a faccia a faccia per la strada,
... quando la incontrava a faccia a faccia per la strada, come se
né conosciute. -a corpo a corpo, all'arma bianca, in scontro
che s'erano finti di fuggire, a faccia a faccia loro fortemente contrastavano.
erano finti di fuggire, a faccia a faccia loro fortemente contrastavano. pulci,
questi due giganti / provarsi quivi insieme a faccia a faccia, / maravigliato sare'
giganti / provarsi quivi insieme a faccia a faccia, / maravigliato sare'ne'sembianti
ne'sembianti. tasso, 13-i-1126: a faccia a faccia / europa asia minaccia
sembianti. tasso, 13-i-1126: a faccia a faccia / europa asia minaccia; /
/ son fulminati duci; e sponde a sponde, / venti a venti contrari,
e sponde a sponde, / venti a venti contrari, ed onde ad onde.
, 700: vii tiranno! dieci anni a faccia a faccia / gli stetti contro
: vii tiranno! dieci anni a faccia a faccia / gli stetti contro in guerra
: contro di lui, apertamente, a faccia a faccia, con gli occhi
contro di lui, apertamente, a faccia a faccia, con gli occhi negli occhi
tranquilla e consapevole! -direttamente, a quattrocchi, senza bisogno di intermediari.
. bibbia volgar., ii-226: a faccia a faccia sì ci parlò nel
bibbia volgar., ii-226: a faccia a faccia sì ci parlò nel monte,
petrarca, vi-2-62: poi quel ch'a dio familiar fu tanto / in grazia,
dio familiar fu tanto / in grazia, a parlare seco a faccia a faccia.
/ in grazia, a parlare seco a faccia a faccia. savonarola, 7-i-3:
grazia, a parlare seco a faccia a faccia. savonarola, 7-i-3: signor mio
fussi presuntuoso, desidererei parlare con teco a faccia a faccia; ma non è
, desidererei parlare con teco a faccia a faccia; ma non è possibile perché
. non sarà distanza da potersi parlare a faccia a faccia. caporali, ii-15
sarà distanza da potersi parlare a faccia a faccia. caporali, ii-15: con
ii-15: con voi si può parlare a faccia a faccia, / ma chi
: con voi si può parlare a faccia a faccia, / ma chi vuol ragionar
spiegarle che l'amo. credimi, se a faccia a faccia giungessi a dirle qualche
amo. credimi, se a faccia a faccia giungessi a dirle qualche cosa delpamor
, se a faccia a faccia giungessi a dirle qualche cosa delpamor mio, morirei
, dopo aver conversato con la morte a faccia a faccia. -immediatamente, per
dopo aver conversato con la morte a faccia a faccia. -immediatamente, per esperienza diretta
io hoe veduto l'angelo di dio a faccia a faccia. lambruschini, 2-123:
veduto l'angelo di dio a faccia a faccia. lambruschini, 2-123: le somme
le soprarazionali noi non le possiamo contemplare a faccia a faccia, ma dobbiamo spiarle
noi non le possiamo contemplare a faccia a faccia, ma dobbiamo spiarle sotto un
ostacoli che potessero impedirgli di vedere faccia a faccia le cose. -con riferimento
vita eterna... veggiono iddio a faccia a faccia, e vedendo lui veggono
... veggiono iddio a faccia a faccia, e vedendo lui veggono tutte le
per figura; ma allora vede- remo a faccia a faccia. savonarola, iii-35:
; ma allora vede- remo a faccia a faccia. savonarola, iii-35: e però
io desidero conoscer te [dio] a faccia a faccia e non desidero questi
desidero conoscer te [dio] a faccia a faccia e non desidero questi beni temporali
al coro più alto de'serafini, a cui per l'eccellenza dell'essere venne largita
la qual consiste nel contemplare perpetuamente ed a faccia a faccia dio ottimo massimo.
consiste nel contemplare perpetuamente ed a faccia a faccia dio ottimo massimo.
cavalca, 6-2-130: l'angelo passò a faccia aperta. buti, 1-286:
togliere via fiorenza, colui che la difese a faccia aperta. ariosto, 13-27:
giovarli, / si ridusse alla forza a faccia aperta. -a faccia scoperta
amata sempre questa libertà di far bene a faccia scoperta? bandini, 2-i-115: niuno
di contrastarle [queste verità] distesamente ed a faccia scoperta. -alla faccia
del sole: in pubblico, dinanzi a tutti. manzoni, 11-539: non
dissi alla fine: « beh sei andata a trovarlo? ». lei si voltò
di prima faccia: in principio, a prima vista, secondo le prime apparenze,
strozzi, 1-594: di prima faccia, a chi lo sentirà, parrà che noi
i-326: sono utilissime [le parabole] a chi la moltitudine ammaestra e ancor quando
ad uomini grandi, i quali riprendere a prima faccia è villania: però con
forse ti parrò maligno e tristo / a prima faccia, e dannerai 'l mio
valenti sempre come lepre in caccia / a riscontrare in mare i genovesi, / e
adversarii, non arei faccia di venirmi a dolere, alla tua presenza, di chi
, i-397: di dare il comandamento a seneca non ebbe faccia né voce. fagiuoli
, inf., 16-125: sempre a quel ver c'ha faccia di menzogna /
la piega; / né muta faccia a doglia, né a dolcezza. boiardo,
né muta faccia a doglia, né a dolcezza. boiardo, 2-12-37: astolfo
/ che il conte era pur gionto a quella traccia. ariosto, 2-11:
/ la tua voce. -con riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti:
. -con riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti: assumere (o conferire
suo vincastro, / e fuor le pecorelle a pascer caccia. ariosto, 44-88:
-chiudere, sbattere la porta in faccia a qualcuno: tenerlo fuori, impedirgli di
quella carogna... s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia
de roberto, 547: il vecchio ricominciò a chiedere aiuto. ma il duca,
: la pecora negava con buona faccia a suo potere. segneri, i-489: uscendo
diventassero bianchi, perché nostra figlia venisse a imbrattarceli di fango! -conoscere,
diretto, seduto alla scrivania ordinatissima difaccia a me, pieno di zelo. soffici
ancora una volta si trovò di faccia a una grave difficoltà. bonsanti, 2-11:
direi sbattuta, da qualcuno che sedeva a me di faccia. -contro,
o in tondo, le persone che hanno a staccare [i bozzoli]. verga
freddoloso uccelletto del novembre, si mise a cantare fra le frasche e i rovi che
faccia, un uscio di comunicazione chiuso a catenaccio. -dire in faccia a qualcuno
chiuso a catenaccio. -dire in faccia a qualcuno: esprimergli con estrema franchezza ciò
ch'io ti porto, mi forza / a dirti il vero in faccia, e
ghignano in bocca, / poi ti tengono a loggia. settembrini, 1-164: consigliavano
verità in faccia alla gente. -faccia a terra!: esprime un perentorio invito
). fanzini, iv-243: 'faccia a terra! ', tipica locuzione del
: mi alzo in piedi e mi metto a ridere, per farmi una faccia.
cecchi, 18-2: dandola per mezzo, a braccia squadre / senza tener più conto
carri; e io vi so dire che a certe faccie che facevano, a certi
che a certe faccie che facevano, a certi sgarbi un po'all'uso dei
7-16: vi prego, non state a fare quella faccia da funerale. moravia,
di cose sessuali. -con riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti:
-con riferimento a esseri inanimati o a concetti astratti: conferire un certo aspetto
la stagione oramai ce l'ha fatta a superare il punto più crudo e dolente
finalmente il libro non è toccato né a me né a lei. foscolo, xiv-225
libro non è toccato né a me né a lei. foscolo, xiv-225: hai
hai fatto bene, mia dolce amica, a non venire in giardino: faceva freddo
.. voltarono le spalle correndo infino a incorporarsi con una truppa che si scopriva
. -gettare, rigettare qualcosa in faccia a qualcuno: lanciargliela contro; rifiutarla,
faccia tanto puzzolenti che giudicherà essere insopportabili a soffrirsi da sua figlia. goldoni,
e quando / il sol nuovo la plebe a l'opre caccia, / uscite e
..., 10 ti prendo a pesci in faccia e tu invece di avercela
poco in faccia, / assai meno a le man, quanto al mangiare, /
o, fuori di metafora, ridurlo a problema mentale e risolverlo in una proposizione
rimasero col manico dei coltelli in mano a guardarsi in faccia. serra, iii-564:
molto, non l'avevo ancora trovato, a modo mio. -in faccia
., 3-87: sì vid'io muovere a venir la testa / di quella mandra
ne fa beffe, e provoca gli altri a fare il simile. s. caterina
da siena, iv-288: non si pone a giudicare per detto delle creature, né
bada bene. vi vuol poco, che a cagion di tua moglie non ritratti la
, / se ti piace così, vanne a arrossire. compagnoni, i-32: la
avete commesso, ma solamente in faccia a dio, e quel proprietario non ne
la restituzione, il compenso va fatto a dio. calvino, 1-40: sparì una
di fronte (con partic. riferimento a un concetto di luogo, o anche di
cui si punteggiava la collina, / facendo a gara a chi vedeva primo, /
punteggiava la collina, / facendo a gara a chi vedeva primo, / perdono non
. -in paragone, in confronto; a imitazione. salvini, 39-ii-128: taccia
son fredde le sue reflessioni in faccia a i platonici entusiasmi. lanzi, ii-345
ii-42: spettacol solo, e in faccia a cui son nulla / quanti ornar il
cavalca, ii-116: debbesi dunque mostrare a questi tali la faccia turbata; perocché
interpretazioni e limi tazioni, a guisa di veterano soldato premuto dagli avversari,
el si voglia, tu di'la verità a ciascheduno. caporali, ii-99: scoperta
perder la faccia ', venir meno a dignità. locuzione dell'estremo oriente. il
da cui è partito con dolore e a cui ritornerà con piacere? pretenderei che
ritornerà con piacere? pretenderei che continuasse a fare il soldato per la mia bella faccia
un egoista. -ridere in faccia a qualcuno: manifestargli disprezzo, deriderlo.
/ la vasta palude sogghigna in faccia a 'l sole. -salvare la faccia
quando dal campo dell'intendimento è trasferita a quello che non le spetta, della
, 5-136: né alla mora né a crevalcuore quel matteo si faceva vedere con silvia
-non era mica per salvare il nome a lei ma per non essere preso di
ma per non essere preso di mezzo a doversi impegnare. sapeva di non voler
, 9-2-148: non ho cuore d'andare a riconoscere sulla faccia del luogo l'estenninio
... / un dì verrà poscia a trovarvi; e là, / su
e i vostri fratelli, ogni cosa andrà a finire in termini di tutta pace solo
pace solo che una volta vi risolviate a venire in persona sulla faccia de'vostri interessi
de'vostri interessi. -tenere faccia a qualcuno: fronteggiarlo, resistergli. beltramelli
. e mi sento ancora di tenergli faccia a questo cane!... sì
su l'ardita faccia, / gridando a dio 'o mai più non ti temo
. 7. cecchi, ix-182: a te conven cbio'drizzi la mia face /
d'annunzio, i-591: da la tela a quando a quando, / me d'
i-591: da la tela a quando a quando, / me d'un fraterno riso
, 148: dei adunque far bene a tutt'i poveri, non togliendo la faccia
: i vincitor davan la caccia / a i vinti, a cui fortuna empia e
davan la caccia / a i vinti, a cui fortuna empia e ritrosa / avea
ira. panigarola, 2-32: fino a quando, o signore, dal tuo canto
, / con l'archibuso in man andare a caccia. -milit. fare improvvisamente dietro-front
fuga e fè voltar la faccia / a quelle genti, rotte e spaventate. roffia
. settembrini [luciano], iii-3-169: a mio talento incuorerei chi perde, sgomenterei
sgomenterei chi vince, darei la vittoria a chi fuggiva e poi volta faccia.
: non poteva dirsi bella: capelli a coda di cavallo, faccina aguzza,
. cicognani, 1-249: egli principiò a vedere e a sentire la signorina di
, 1-249: egli principiò a vedere e a sentire la signorina di carne: la
apatia serena / di quel caro faccione a luna piena. rovani, i-104: il
1118: trasse la medaglina e si mise a baciarla, a baciarla, tra i
la medaglina e si mise a baciarla, a baciarla, tra i singhiozzi irrompenti e
-spreg. facciàccia, facciazza. a. f. doni, 2-17: pareva
6-78: « proprio nomine dicitur facere a facie, qui rei quam facit imponit
la misurazione del cranio; in base a esso si determina la differenza delle razze
di sotto del muscolo digastrico e somministra rami a quasi tutte le parti della faccia.
fuori pel foro stilo-mastoideo, e va a distribuirsi alle varie parti della faccia.
quella che nasce dalla fronte e va a gittarsi nella giugulare interna. d'annunzio
per la paralisi facciale parve si rifiutasse a continuare nella fatica di parlare. bocchelli
faccia, di fronte; di presenza, a faccia a faccia. esposizione dei
di fronte; di presenza, a faccia a faccia. esposizione dei salmi [
bibbia volgar., iv-159: cominciò a edificare [la casa del signore]
mio, in questa facciata, che a voi tanto par sporca, gl'intendenti dell'
pneumatici, del palazzo delle poste, dietro a cui la gente si pigia ai pochi
indietro, e si trovare avanti / a la facciata principal di corte; /
i-170): posesi il conte la loggia a guardare / ch'ha tre facciate,
le facciate poi che son due mi servirei a farvi su due conflitti di questi animali
1-73: newton... poteva leggere a suo beneplacito la facciata immensa del firmamento
, 14-117: tutte giovani, tutte belle a roma, ma nessuna con la vera
antichi autori, / che stanno innanzi a quella donna diva. paciolo, 201:
, 1-400: che venga il fistolo a tutti gli epiteti... quando
gli epiteti... quando abbiano a esser cagione a un povero leggitore di tanta
.. quando abbiano a esser cagione a un povero leggitore di tanta seccaggine quanto
leggitore di tanta seccaggine quanto lo sono a me in quasi ogni facciata di questi
e col capo sulla carta arrotondava certi a e certi o che empievano mezza facciata
: ho pensato molto; ho cominciato a scrivere: ho scritto undici facciatine, come
ojetti, iii-481: [l'arco] a sinistra va verso la rotonda del museo
anch'io mi sedetti e rimasi un poco a guardare quella facciatóna pretensiosa della chiesa.
terrore de'litiganti e degli avvocati, a sedere sur una seggiola coperta di velluto
. bresciani, 1-ii-492: sento che a mano a mano si calerà il cappello a
, 1-ii-492: sento che a mano a mano si calerà il cappello a tese riboccate
a mano a mano si calerà il cappello a tese riboccate, e cesseranno a'borghesi
cappella alle mura de'canti, costrinse filippo a fare certi sonetti... che
liccio e il subbio, che viene fatta a mano a mano, fra un'operazione
il subbio, che viene fatta a mano a mano, fra un'operazione e l'
segno tangibile di onore e devozione a dio o a una divinità pagana);
onore e devozione a dio o a una divinità pagana); fiaccola
, 5-205: quei del corteggio si diedero a fug gire gridando accorr'uomo
accorr'uomo, sicché il popolo si levò a rumore, e con faci per
ferro e con la face ardente / a distrugere il popul mal condotto. caro,
caro, 9- 830: avanti a tutti / si spinse turno; ed una
miei cari seguaci, / faci giungete a faci / si che la fiamma illustri
l'oscura notte, e giunga in fin a 'l cielo. fed. della valle
in ebbrezza absorti, / di faci armati a divorar gli argenti; / resi d'
. carducci, 720: così giunge a san friano / la feroce cavalcata. /
recando nella man funeree faci / tutte a giallo dipinte, i peccatori / s'avviano
e quella che pria venne / incominciò a farsi più vivace. buti, 3-712:
fasciate di luce e di splendore. a. verri, ii-279: quindi il pianeta
/ d'ardenti faci armata, / a denotar che lume al mal ne dia.
del ciel con man rosata / vibri face a scacciar l'ombra notturna. baldi,
, 73: ruinan, vedi, a soffrir tutto audaci / le menti umane
forteguerri, 30-106: felici amanti, a voi di verde persa / tomi imeneo
fugace / chiama fra i lieti giovani / a cantar d'imeneo l'accesa face /
audace scuola boreal, dannando / tutti a morte gli dei, che di leggiadre
imeneo la face, / il cinto a citerea. -la fiaccola che amore reca
lampo / e 'l suon dell'arco ch'a piagar mi vene. caro, 16-16
tante faci altrui risplende / questo sacrato a dio sereno tempio. battista, iii-391
, par., 33-10: qui se'a noi meridiana face / di cantate,
il novo giorno: / cotale è dolce a me, che al porto tomo /
lumera. bonfadio, ix-284: forse che a laura tua punto non piaci / e
e infelice, / che tanto alto sperar a te non lice. tansillo, 93
e 'n terra sole, / invidia a le altre età, gloria a la nostra
invidia a le altre età, gloria a la nostra, / face d'amore.
il mio cor per altra face. a. verri, ii-360: oh face delle
mentre veggo in ogni parte orgogliose tombe a dignità, ricchezze, fortune più splendide
cecco d'ascoli, 1487: la ricchezza a gentilezza è face / e più gentil
/ trista del bene altrui, che a te non noce; / tu porti dentro
la funesta face, / e che roma a se stessa al fin pietosa, /
: sovrasta [la nazione italiana] a tutte in ragione di merito, avendo
civiltà novella, e conservandola tuttavia accesa a comun benefizio. pisacane, iii-80:
, o per indole del principe, a proteggere le scienze, ed avvalersi de'
sì poco, che manca fino il pretesto a divaganti ricerche. raccoglierò quel poco o
/ che per l'ondose strade / a la patria portò funesta face, / allor
., che bruciando fa luce, serve a portare il fuoco o viene accesa a
a portare il fuoco o viene accesa a fini devozionali. bibbia volgar.
il regno come una facella / mena a roina e mette a foco ardente. ariosto
facella / mena a roina e mette a foco ardente. ariosto, 23-46:
non molto la bara funèbre / giunse, a splendor di torchi e di facelle.
, 7-608: la regina in mezzo / a tutte l'altre una facella in mano
guancie e con l'inchino degli occhi a terra vergognosetta a maraviglia si dimostrava.
l'inchino degli occhi a terra vergognosetta a maraviglia si dimostrava. -facella funesta,
d. bartoli, 21-298: veggendosi innanzi a gli occhi la morte, che a
a gli occhi la morte, che a guisa di una furia col flagello, e
una facella, / formata in cerchio a guisa di corona. maestro alberto,
signor facelle ed arco, / doppiate fiamme a l'alma, e strali al petto
che tu movi e spiri, / a formar chiari angelici concenti. guidi,
costumi / soavemente alteri: / ed a le grazie di mia voglia ancelle / io
palpebre, l'altra dagli occhi tagliati a mandorla, e posti così in linea obliqua
, e posti così in linea obliqua a mò delle caprette, avventava facelle. negri
, quante facelle / e surgendo e cadendo a pruova fanno / chi più nevi,
; / dico fra me pensando: / a che tante facelle? / che fa
: le quali cose sono due faccelle accese a chi fa novità, atte ad infiammare
al nome portoghese, cominciò da prima a non portare a vendere al castello le
, cominciò da prima a non portare a vendere al castello le cose da mangiare
-recare la paglia e la facella: mettere a contatto le pericolose cause di un probabile
chi con sua cieca facella / dritto a morte m'invia, / pur come suol
in gentil core amorosa facella / ardesse a caso, e non con bel disegno
intrica e prende / amor quest'alma, a lui fidata ancella, / ferro recide
di omaggio. caro, 16-54: a voi, donna reale, al vostro immenso
/ erge quest'ara universal consenso, / a cui sacra d'intorno e la virtute
il detto fuoco santo per la città a modo che si faceva in gerusalemme,
di tempo era chiamato lustro, cioè a dire tempo di cinque anni. cellini
che ardeva un monte di arme legate insieme a guisa di un trofeo. g.
tu puoi fare che la sua luce somigli a quella del sole, sì la farai
mercé di coloro che vi erano posti a spegnerle. -luce, lume,
le tue stellette spente / sei l'occaso a te stessa e l'oriente. lubrano
: vivi baleni e facelline erranti / fanno a l'ombre più cieche un chiaro oltraggio
. cicerone volgar., 1-443: a quale giovane, cui tu prendessi per
o ferro ad ardire, o facellina a lussuria? nardi, 297: la sua
senz'ira o dolor porgon ridenti / a gli strali arrotati ignudi i petti.
oramai venerandi modi dell'alighieri, adoperati a fare più facetamente grave la burla sopra
continuo lo conoscemo facetissimo, ma avemo a memoria che di questa materia più volte
le guance asciutte; / solito sempre a dar la baia altrui, / che sapea
. d'annunzio, v-2-829: vado a versa col colonnello pe- tella, che
, né la faceta continenza di costui; a che ora avrebbeno lasciato di scrivere.
i più faceti / sali, ch'a le sals'acque in preda andranno. muratori
facezie. giusti, 4-i-156: sbrigliando a tavola / l'umor faceto, /
aspetto umano. tozzi, iv-24: a scuola pietro motteggiava i più vicini di banco
con la sua ilarità nervosa; li constringeva a dargli retta, 11 chiamava con soprannomi
faceto, riscaldato dai primi bicchieri incominciò a scherzare a suo modo e accese in un
riscaldato dai primi bicchieri incominciò a scherzare a suo modo e accese in un angolo
, de l'istessa maniera come suole a venire fra i faceti ne la piacevole
meschina: / un faceto, ch'a sorte era con essi, / allegro
sorte era con essi, / allegro a mangiar diessi. / e chiesto: perchè
? / mangio rispose, perc'ho a bere assai. bocchelli, 13-82: -
lordura ed oscenità. carducci, iii-6-235: a chi poi domandasse di che qualità sia
le aveva proposto di proseguire con lui fino a roma. 5. acer. facetóne
et lusus gestis et factis conmendat, a faciendo dictus »). facetùdine
frugoni, vii- 426: risero a quella frizzatura d'arguta faccetudine i cinici.
, 309: benché le facezie inducano tutte a ridere, fanno però ancor in questo
pungono talor copertamente, talor publico. a. f. doni, 3-219: facezie
degli arlotti. calepio, 16: restami a dire qualche cosa della veracità e delle
ascetiche dei fachiri. -anche: tendenza a compiere atti simili a quelli dei fachiri
-anche: tendenza a compiere atti simili a quelli dei fachiri, a presentare stati
atti simili a quelli dei fachiri, a presentare stati psichici come catalessi, sopportazione
ato, agg. raro. diventato simile a un fachiro; oltremodo dimagrito, assolutamente
cabina, ora rivoltolandosi sul lenzuolo ridotto a forma di maccherone, ora supino e
teurgiche che giungono fino al digiuno, a mutilazioni, alla catalessi.
1-iii-206: portano tal venerazione i gentili a questi penitenti, che si stimano fortunati coloro
ltndie. massaia, i-137: in quanto a religione questo principe aveva un misto di
preghiere dei preti e monaci cristiani, quanto a quelle dei fachiri mussulmani. cagna,
fame avevano quei due fachiri, chiusi a chiave là dentro. = voce
per qualunque di questi passaggi avanzatosi dentro a uomo o donna, fa far loro ciò
affaccendamento disordinato e confuso che non porta a nessun risultato. tommaseo [s.
o fitocenosi in un determinato luogo, dovuto a particolari cause climatiche, di esposizione,
maestà, tutte le grande imprese si vengono a facifìcare. = comp. da
sono fuggitivi e fantastici, e facili a dispregiare. livio volgar., 2-258:
hanno el maggiore inimico che el parere a chi le comincia che le siano vinte;
mostrino facillime e sicurissime, sono sottoposte a mille accidenti. b. segni, 9-27
perché elle son più rare. et a rovescio le più facili delle più difficili,
non si muore, / sia facil a soffrir. foscolo, xvi-273: certe virtù
di prove. nievo, i-19: a ver dire sarebbe d'uopo a ciò d'
i-19: a ver dire sarebbe d'uopo a ciò d'uno sforzo universale e simultaneo
sforzo universale e simultaneo, facile tanto a pensarsi, quanto impossibile ad aver effetto
, ii-19: adesso ch'era conciato a quel modo per le feste, voleva
poca fatica. dossi, 770: poiché a strofinarsi attorno la nobiltà, come attorno
quel del sole! baldini, 7-26: a quel tempo, le ragazze perbene erano
accademie letterarie... con invito a trattare quelli argomenti, o anche solo
trattare quelli argomenti, o anche solo a sceglierne tre o quattro dei più facili
cristo? -e quello restò lì melenso a bocca aperta senza risponder nulla. pea
cavalieri nostri si adusino alla fatica, e a sostenere ogni increscimento ed affanno al bisogno
o felici quei primi uomin rozzi, / a cui davano gli antri albergo e tombre
e spedito e declivo e facil varco / a l'entrare e a l'uscir abbia
e facil varco / a l'entrare e a l'uscir abbia il rigagno. p
e l'agricoltura danno più facili mezzi a sussistere, ivi non mancano giammai gli
legno, e dipinte internamente ed esternamente a olio, li rendono facili e frequenti.
dalla natura di facilissimi sbocchi, prepara a noi, giovani cittadini, nuove incalcolabili
contro gl'inermi, e fida allor che a certa / e facil preda la conduci
la lingua ionadattica facile, non abbisogna a chicchessia, per discorrerne, una perfetta
, evidente. -anche sostant. a. f. doni, ii-188: io
essere quegli studi da me fatti fino a quel punto; poiché io...
ovvia, e primitiva l'idea che a qualunque società, per poco ch'ella
di società, comune si può dire a tutte le specie viventi, è necessaria
io possa per più facil via / condurlo a posseder tanta fortuna, / mercé di
fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta / siami nel regno
è il 'brougham', così facile a salire, così basso, così a livello
a salire, così basso, così a livello dei pedoni. sbarbaro, 5-105
colle quali faceva facili gite, giocavano a carte, fumavano, ascoltavano il fonografo
combattendo la parte del mare, cominciarono a passar dentro, come per luogo meno
pagani fratanto erano ascesi / là dove a i sette gelidi trioni / si volge
facile che uno di questi giorni càpiti a monticello. 5. pronto,
5. pronto, disposto (a fare una determinata cosa); propenso
uomini, quali sono facili e quali difficili a convertirsi. barbaro, xxxi-113: non
. castiglione, 116: né sia facile a questi combattimenti, se non quanto per
iv-1-49: i popoli sempre sono facili a la ubbidienza, quando il ministro loro
medicamenti agli altri, ancorché siamo difficilissimi a pigliarli per noi. metastasio, i-103
, iv-69: ricordate sopra tutto a giulio che il cuor di sua moglie
facile ad accendersi, altrettanto lo è pure a spegnere le sue subite vampe. manzoni
manzoni, 78: direte ancor che a presagir perigli / troppo facil son io?
giudicava dovere essere gli uomini tanto meno facili a gittare volontariamente la vita, quanto più
la vita, quanto più fossero pronti a spenderla per cagioni belle e gloriose. de
tutti i fatti miei, come si fa a vecchio amico. serao, i-1047:
pronto all'emozione, ma non facile a dimenticare. alvaro, 5-129: egli non
. alvaro, 5-129: egli non riusciva a mettere insieme questa mutabilità della natura umana
mutabilità della natura umana, così facile a umiliarsi e ad adorare e ad essere caritatevole
basso, di granello tenero, e facili a marcire. stigliani, ii-352: cotesta
: cotesta salita di montescaglioso, facilissima a convertirsi in discesa, ora che 'l cielo
di sopra tanto fangheggia di sotto. a. neri, 1-22: si deve annaffiare
soffici, iii-25: torbidi occhi bovini a fior di testa facilissimi alle lacrime.
alle lacrime. 6. disposto a cedere, compiacente, condiscendente, tollerante
sempre era stata inante, / si tornò a lui. f. d'ambra
ad esser più facile nelle udienze, ed a mostrare viso più benigno a chi gli
, ed a mostrare viso più benigno a chi gli compariva innanzi. leopardi,
: il miser suole / dar facile credenza a quel che vuole. ammirato, 1-296
/ sia giudicata sola / facil materia a fiamme impure e infami? guerrazzi,
essa appare facile e felice, propizia a nascondere qualsiasi male e addirittura il delitto
, e nelle severe manca la compiacenza. a. verri, xxiii-117: mi hanno
e trattabile, e porge sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a svegliargli
sue fauce a certi uccegli, quali accorrono a svegliargli e mundarli ciò che superfluo era
natura facile. della casa, 751: a noi fa di bisogno di uomo mansueto
esser più facile, bisogna / stomaco avere a digerir più atto / così fatti boccon
così fatti boccon che vanno in volta. a. mocenigo, li-1-640: presiede il
lusingata. 7. che riesce a fare una cosa senza fatica, senza
di prodigio. muratori, 4-163: oltre a questi parimente il famoso leibnizio, che
276: non avendo modo più facile a sfogare la collera sua, ragunato un esercito
ragunato un esercito assai gagliardo, venne a correre e predare la castiglia. tommaseo,
poeta, ebro di morte, / viene a patti / con la disperazione / che
par di vederti avvoltolato fra i giornali a bevere la facile sapienza del giorno, venduta
bevere la facile sapienza del giorno, venduta a un tanto la colonna.
si va, ne'tempi difficili, a trovare; e ne'tempi facili, non
. mazza, 800: s'ella a nuoto il facile / corpo traea, di
di beata stanchezza. bocchelli, 1-i-172: a lui piaceva d'ascoltare...
ci essendo che il naturale che oltre a una certa grazia e vivezza abbia in sé
fluido (un liquido). a. cocchi, 4-1-18: queste preparazioni devono
, 1-85: era l'insegna tua che a facil vento / il grembo dischiudea,
e fiorita loquela ella si strinse viemmaggiormente a quei tali che col loro brio attizzavano
gelli, 15-i-328: gli bisogna [a dante] usare quando stile basso, quando
tutto ire alla troppo facil vena. a. verri, i-65: ascoltava il
col tempo, ch'egli era facile a farle e difficile a uscirne. ariosto,
egli era facile a farle e difficile a uscirne. ariosto, 32-39: facil
nessuno in lei di quei segni caratteristici a cui è tanto facile scoprire la depravazione
77: ogni superchio carco sta difficile a reggiere; quel el quale non si può
t'accosta, o tu che addestri / a modular con la flessibil voce / teneri
, vergine di fango, / scendo: a voi sgorgo facile; ma, pure
, la quale ebbe facilissima, solo a fine di sapere bene i testi della santa
cardarelli, 6-99: mi sarei messo a piangere se mai avessi avuto, in
isidoro, 10-98: 0 facilis, a faciendo, nec tardus ». la forma
facilismo, sm. raro. tendenza a trovar tutto facile, e, nei
e, nei letterati, negli artisti, a far presto, senza una seria elaborazione
stati, quali acquistandosi si aggiungono a uno stato antiquo di quello che acquista,
e'sieno, è facilità più grande a tenerli, massime quando non sieno usi a
a tenerli, massime quando non sieno usi a vivere liberi. castiglione, 124:
vii-616: essendo cieco componeva un canto a quattro alla mente con l'istessa facilità che
difficoltà ad essere buono e la facilità a divenir cattivo. p. verri, i-412
iii-179: quando m'avviene d'apparecchiarmi a qualche fatica in genere di scritture, che
cosa senza sforzo; inclinazione, disposizione a fare agevolmente una data cosa; prontezza
bisticci, 3-316: fu molto vólto a fare versi, ne'quali ebbe grandissima
costituir particolari di specie innumerevoli, viene a contraerei, a costituir un individuo.
di specie innumerevoli, viene a contraerei, a costituir un individuo. buommattei, n
discopre più chiaramente la facilità del cristallo a strignerei e dilatarsi per virtù di caldo
effetto, che miriamo prodursi in mente a i giovanotti spiritosi e di buon cervello
molta dottrina; e dalla sua facilità a parlare toscano vi accorgerete quanto egli ami
fare. sarpi, vi-1-144: per corrispondere a romper il ghiaccio, che già mosso
e altri luoghi, deputa la magona a vendere il ferro persone alle quali fa
trovò un rivendugliolo che dava libri vecchi a prezzo vilissimo. allettato da tanta facilità,
furono avvicinate le batterie in luogo più adatto a battere il lato nord del forte,
ogn'altro nella libertà della lingua? a. verri, ii-29: il dittatore,
alla clemenza, allora stese la mano a quella destra che lo avea trafitto. guerrazzi
parecchi cospiratori, anche dei principali, a mo'di esempio il mazzini, si commettano
: e ogni facilità le era buona a impegnare (dicev'ella) l'uomo.
che è l'altra forma particolare che a formare la chiarezza si richiede, dico che
parte, come io dissi, difficile a conseguire. tasso, i-124: credo
: con quanta difficoltà sia giunto il bemio a quella sua facilità maravigliosa, egli è
. serra, i-370: si diede a imitarli, a gareggiar quasi con loro
, i-370: si diede a imitarli, a gareggiar quasi con loro, con quella
di certi ingegni, che arrivano subito a una relativa e pericolosa perfezione. 6
apprende tutto con facilità, e disceme a prima vista il vero, il bene,
. ant. facilitazione, mezzo atto a facilitare. l. bellini,
l. bellini, 1-24: facilitaménto a imparare una lingua è il trascrivere.
guicciardini, i-94: l'andata sua faciliterebbe a carlo il ridurre le cose di firenze
iscritto. cesarotti, i-60: quanto a me crederò sempre che tutto questo ammasso
questo ammasso di regole non serva che a facilitare i solecismi, e a difficoltar
che a facilitare i solecismi, e a difficoltar le lingue, senza aggiunger loro
, 2-87: dopo alcuni giorni incominciò a sussurrarsi dietro il ventaglio che il matrimonio
l'esercizio delle funzioni fisiologiche. a. cocchi, 4-2-5: potrebbe darei ancora
ma quando s'entrò da lei, cominciava a diradare la gente. 2
universale degli altri, per facilitarsi la via a venire a una suprema grandezza. soderini
altri, per facilitarsi la via a venire a una suprema grandezza. soderini, i-222
venuta a'forestieri che vi s'hanno a ricevere e che vi capitano. gemelli
di facilitarne l'accesso e di ampliare a settentrione quella passeggiata a mare, che
e di ampliare a settentrione quella passeggiata a mare, che in fondo si prolunga fino
che i suoi inviti contribuiranno non poco a facilitarmi le lagrime e le tristi immagini
soffici, v-1-131: s'era rivolto a sua madre affinché gli venisse in aiuto,
mezzo alla galloria. -aiutare una persona a compiere una data impresa. casti
frodolenti de'preti russi, aveva incominciato a introdurre nel suo impero quel sistema di
tanto utile alla russia facilitando gli stranieri a traspor- tarvisi. -intensificare,
come sacrare il tempio di castore e polluce a s. cosimo e damiano.
libro della banca. giordani, xiv-13: a facilitare gli acquisti, conviene che siano
facili i cambii della industria; e a ciò si richiede sicurezza ne'mari, equità
alla letteratura. einaudi, 1-593: a priori si deve dunque supporre che il
deve dunque supporre che il mercato, a norma del suo compito naturale, faciliti
e amarlo, mandò il suo figliuolo a pigliar carne umana... e però
essendoci fatto per questa via più facilitata a conoscer dio, dobbiamo imitare cristo.
boriili, 2-40: anche jugoslavi vanno a gara nell'offrire facilitazioni e vantaggi di
questi sistemi di facilitazioni son fatti per allettare a spicciolare le mille e le diecimila lire
di un credito di breve durata concessa a un cliente per sopperire a un temporaneo
durata concessa a un cliente per sopperire a un temporaneo e urgente bisogno. facilménte
alti otto dita, / racchiuse il volto a fin di facilmente / non esser conosciuta
sopportare facilmente ognuno; andare a'versi a coloro con chi ei conversava.
-con frequenza, con immediatezza (a indicare la facilità con cui si compie
aveva messo di mal umore, cosa a cui da qualche anno vado soggetto facilmente
, avrà un incarico alla scuola navale, a 150 lire il mese.
del compagno e non il suo, ed a tutti ci pare essere molto savi,
due parole semplici, e facilmente intelligibili a tutti. pirandello, 7-123: dall'
potè facilmente argomentare chi fra essi veniva a saldare il suo debito. 4
comprensibilmente. aretino, iv-1-66: cominciai a leggere le cose difficili che la facondità
dire facilmente anche le cose più facili a dirsi è cosa tutt'altro che facile,
[dei derivati] si rende atta a dir tutto e chiaramente e propriamente e puramente
leopardi, i-440: l''appresso a poco', il 'facilmente'e simili altre
amici pedanti', e savi propositi. a. soffici, iv-265: esser ritenuto
coscienza e senza verecondia, ed esser portato a quel posto da giudici incompetenti, faciloni
mi fosse dato di vederti correre appresso a me, anche tu, l'unico
esaltazione del sindacalismo giuridico, in omaggio a un vagheggiato governo dei produttori.
zesi, che teneva quel cardinale in palazzo a dipignere grottesche per entro il giardino,
. bellini, 1-73: avanzatosi dentro a uomo o donna, fa far loro ciò
ordinata una lunghissima filatera, e davali a meditare l'un dopo l'altro, a
a meditare l'un dopo l'altro, a fine di ben radicarsi in capo questo
altri diti, quello di mezzo distendevano, a ciò che ciascuno si guardasse di praticare
sapere, o rammentarsi che, a quel tempo, i bravi del mestiere,
religioso. -per estens. che spinge a commettere crimini. piovene, 5-294:
è nei caratteri un trasporto facinoroso, a cui si deve la leggenda, certo non
ferrita subitamente moritte. il che parendo a epsi fratelli mal facto, e già
. e. cecchi, 6-371: a un'osteria di villaggio, il tavoleggiante
, niente facinorosa, se si paragoni a taluni dei nostri vicini; ma è
uccidevano, o si davano volontariamente in preda a chi voleva il sangue loro. guerrazzi
, 4-354: i più facinorosi erano partiti a cercar fortuna in città, con bandiere
avrebbe detto che quel cherubino era destinato a rappresentare un giorno gli elettori del più facinoroso
c'abbiam'ucciso / elidoro, che a noi col proprio bene / la sua vita
la sua vita ricambia; in tanto a sciorlo / m'adatto, per celarlo in
isidoro, 5-26-2: « facinus dictum a faciendo malum, quod noceat alteri ».
chi fa, chi lavora, chi porta a
amistade che costrignate il facitore dell'ingiuria a ragionevole ammenda. 5. caterina da
facitori del micidio, presi e giudicati a pena capitale, alla richiesta de'fiorentini
, 1-28: parti, lisa, che a questi miracoli si convenga che il lor
industria umana, appena gl'insegnamenti vagliono a formare allievi spirituali e facitori d'opere
parole, può dar ragione di credere a un equivoco. -chi osserva,
, 264: il padre maritolla a uno mercadante fiorentino, facitore di panni
generante e non dall'atto fatto da lei a rigenerare, sia stato prima creato il
una civetta / tutta arruffata era nel pugno a gryllo / figlio di gryllo facitor di
, ii-793: non negò il duca a nessuno il fare il modello né tolse la
più tosto che sia facitore de l'imagini a guisa d'un parlante pittore, ed
di * poeta 'fu propriamente attribuito a chi fa versi; perciocché il perfetto
ostinino certi facitori di storie letterarie, a cui tante altre cose bisogna permettere.
suo comporre metrico restava di solito inferiore a se medesimo. -compilatore.
risponsioni,... maggiormente s'ausano a pigliare la pericolosa dottrina della vita eremitica
provocarle mai. tommaseo, 3-i-404: a sentire i facitori di codici, e
, i-246: ordinoe di disfare infino a le fondamenta il senato di capova;
, 1547: se tu di'ch'a gli angeli è allegrezza nel cielo sopra uno
opera, pone in essere, dà vita a qualcosa; creatore, produttore. -facitrice
o sia il fracido cadavere, incominciossi a fiutare un mal odore che fè dileguare gli
5. disus. creatore (con riferimento a dio). bibbia volgar.,
dei santi barlaam e giosafatte, 73: a te mi confesso, e te cognosco
[il filosofo] qui si diè a discorrere tutte le nature degli animali, tanto
disse aver veduto il facitore eterno avere a lui dato spirito e intelletto divino. manso
i facitori delle nostre genti, commossi a pietà de'tanti mali, si ritennero.
facitori delle cose nostre abbiano voglia d'arrivare a cose fatte. 8.
. ant. chi investe, elegge (a una dignità, a una carica)
, elegge (a una dignità, a una carica). giannone, 1-i-484
, pentitosi del fallo suo si convertitte a dio. paleotti, l-n-150: quell'arti
carpentiere. monti, iv-247: mandato a chiamare il facocchio, mi disse che
153: 'faccocchio'non è voce italiana a indicare il legnaiuolo che fabbrica i carri.
/ il richiamo intorno si diffonde, / a rallegrare la lunga giornata / del calzolaio
lo altare de essa capella la mane a rapicciare... cinque facolecte le quale
, xxi-329: dà, signore, a tutti li auditori della tua santa dottrina,
energia ed in gara, devono confluire a moltiplicar i prodotti, a perfezionar i lavori
devono confluire a moltiplicar i prodotti, a perfezionar i lavori, ad animar le
male in un giorno, che non valga a ripararlo un secolo. carducci, ii-10-68
in ciascuna dottrina si dee avere rispetto a la facultà del discente, e per quella
e per quella via menarlo che più a lui sia lieve. m. villani,
, carissimi amici, di mettere opera a scrivere le storie e le novità che
pensai la mia piccola facultà essere debole a cotanta e tale opera seguire. ugo
delle facoltà animali, consecrato e dedicato a gli organi de'sensi, e tiene
, e le facoltà corporali mi abbandonano a una a una. mamiani, 1-2:
le facoltà corporali mi abbandonano a una a una. mamiani, 1-2: fu vostro
faenza per la commemorazione di garibaldi, a cui interviene don giovanni. montale, 3-101
, ii-198: entra poscia l'autore a calcolare più specialmente la forza della facoltà
le loro facoltà naturali, li porta a mantenersi tesser che hanno. romagnosi, 17-103
: ella [la storia] ci dimostra a qual segno di perfezione e di energia
dividere le sue attività o i princìpi a cui tali attività sono attribuite. -
quali cause non solo non sono accomodate a commuovere in noi alcune altre virtù,
facoltà o funzioni dello spirito, corrispondenti a due diversi ordini di oggetti o prodotti
; la capacità di pensare. a. cocchi, 4-2-63: si concepisce che
abbiam l'obbligo del poco che siam giunti a discemere della origine e della formazione delle
uno stucchevole trastullo all'orecchio, che a poco a poco li ha poi fatti incapaci
trastullo all'orecchio, che a poco a poco li ha poi fatti incapaci di
soda maniera di critica, che avvezza a penetrare nell'intime ragioni del * l'
aveva stordito, la fibra si rinsanguava a poco a poco, ma le facoltà della
, la fibra si rinsanguava a poco a poco, ma le facoltà della mente
le facoltà della mente erano più tarde a ripristinarsi. calvino, 2-214: l'
esercizio eroico: il piacere si mescolava a prove d'ardimento e generosità e dedizione e
, ecc.) che rende atti a esercitare una determinata azione o a produrre
atti a esercitare una determinata azione o a produrre un determinato risultato; forza,
persistenza non meno par che si convegna a cotal forma, che a la materia.
che si convegna a cotal forma, che a la materia. questa intendo essere una
de'principii materiali attivi e passivi, viene a produr diverse figurazioni ed effettuar diverse facultadi
. magalotti, 21-144: tornano tutte a capello [l'alterazioni] anche nelle
attrattrice della parte superior della terra, a guisa, dicono, d'una spugna,
rende possibili determinati effetti (con riferimento a un'arte, a una lingua);
effetti (con riferimento a un'arte, a una lingua); qualità (di
chiàbrera, 510: si diede ancora a far vedere se i personaggi della tragedia
esposta all'orca in ebuda, quasi a fronte di andromeda; ed anche alcune egloghe
insieme tragedie ed egloghe, ma per dare a giudicare i suoi pensamenti. baretti,
agire. -dir. canon. potere concesso a un'autorità ecclesiastica inferiore da un'autorità
è naturai facultate di quello / ch'a ciascun piace di fare, / ch'a
a ciascun piace di fare, / ch'a lui ragione o forza non contende.
permettono. muratori, 7-ii-309: cominciarono a godere la facoltà di fabbricar moneta.
sovrano o da chi è da esso delegato a tal fine, promulgandole però sempre in
i deputati d'ogni quartiere, muniti a questo d'ogni facoltà più arbitraria, potessero
generali austriaci, porgendo loro un titolo a chiamar da vienna straordinarie facoltà; perocché
chiamar da vienna straordinarie facoltà; perocché a raffrenare un popolo tumultuante, il governo
diritto di vendere o di comprare, a sua scelta, una determinata specie e
una determinata specie e quantità di titoli a un determinato prezzo. -facoltà di firma
il comune al papa e a'cardinali a impetrare previ legio di potere conventare in
, considera e quasi sanza intermissione intorno a ciò si fatica, e talora in
di facoltà, conduce gl'ingegni curiosi a morirsi di febbre etica. marino,
, 9-6: quegli, che insino a ora hanno trattato della facultà del dire
una straordinaria facoltà verbale, egli riusciva a tradurre istantaneamente nel suo linguaggio pur le
: quella che riunisce i volumi appartenenti a una facoltà universitaria. -decano di facoltà
al preside di facoltà universitaria. -iscriversi a una facoltà: iscriversi a un corso
. -iscriversi a una facoltà: iscriversi a un corso di laurea. -preside di
. -preside di facoltà: professore eletto a dirigerla. g. bentivoglio, 5-i-58
giustamente inclinatissimo ed obbligato ad amarla e a venerarla, tolleri ancora, la prego,
in brisgovia aveva proferito una sentenza tutta a loro favorevole, sebbene non provocata. rajberti
passato nei miei studii dalla facoltà di legge a quella di chimica per ritornare -purtroppo!
di solito insegnante, e uso perciò a identificare la scienza eterna e ideale con
perché io vorrei dare quella mia figlioletta a benvenuto, non trovando migliore mezzo che
delle mie facultà gli facciate quella dota che a lei piace. tasso, n-ii-353:
che la cura del padre di famiglia a due cose si stende, alle persone
cose si stende, alle persone e a le facoltà, e che con le persone
le facoltà d'europa, dicendo ch'a lui bastava la speranza dell'im- perio
, iii-21: -non so come faccia a parlar sempre de'fatti altrui. -le dirò
suoi, e per questo pensa sempre a quelli degli altri. rovani, 1-496
che con la lontananza fu parimente sforzato a dar luogo all'avversità della fortuna.
., x-109: vorrei che voi perveniste a quelle cose che son oneste, e
quelle cose che son oneste, e a quelle che vi dànno facoltà e agevolezza
porgendo facultà di guerra e di tirannia a chi era sconvenevole che se gli desse tanto
peccato di uno altro innocente. a. verri, ii-372: un potente monarca
mostrando quello [il sommo bene] a chi facultà manca / aver non può virtù
io avessi facoltato il pigli nel 16 a preporre la cecilia a 2000 uomini, o
pigli nel 16 a preporre la cecilia a 2000 uomini, o com'avrebb'egli
siano: il che non lo facultava a escludere quegli imperativi o a ridurli a pseudoimperativi
lo facultava a escludere quegli imperativi o a ridurli a pseudoimperativi, a imperativi ipotetici
a escludere quegli imperativi o a ridurli a pseudoimperativi, a imperativi ipotetici e a
imperativi o a ridurli a pseudoimperativi, a imperativi ipotetici e a regole empiriche.
a pseudoimperativi, a imperativi ipotetici e a regole empiriche. facoltativo, agg.
nella « giovine italia » interamente facoltativa a ciascuno. rigutini-cappuccini, 76: * esame
: che hanno luogo soltanto in seguito a richiesta dei passeggeri. -fermata
pubblico, quella che si effettua soltanto a richiesta dei passeggeri. -rar
vi acchiudo la lettera facoltativa per tenere a battesimo il figlio della bettina. fate che
. 3. biol. con riferimento a quegli organismi che si comportano, a
a quegli organismi che si comportano, a seconda dei casi, in due modi
nel loro metabolismo (ed è contrapposto a obbligato). -parassita facoltativo:
rione, facoltati ad armarsi ed a percorrere come forza pubblica la città.
guerrazzi, ii-97: curio si tenne facoltato a baciarle la mano soltanto; però
baciarle la mano soltanto; però a lui solo, mentre passava la soglia,
mentre passava la soglia, riuscì a voltarsi indietro a dirle: -a rivederci,
soglia, riuscì a voltarsi indietro a dirle: -a rivederci, eufrosina.
qual diritto noi ci eravamo creduti facoltati a discutere la forinola ministeriale. facoltizzare
fil. ugolini,, 154: quanto a 'facoltizzare ', dice [il
spedito discorso in quanto si riferisca passivamente a persona, come dicendo: 'era facoltizzato
persona, come dicendo: 'era facoltizzato a quell'atto '; nel quale modo non
istesso facoltizza s. m. tanto a proibire assolutamente, quanto a colpire d'un
. tanto a proibire assolutamente, quanto a colpire d'un dazio addizionale del 20
gregge adoperate in tutto od in parte a fabbricare quegli oggetti medesimi. rigatini,
cavaliere e in grado di cercar fortuna. a. verri, ii-376: le ricchezze
trovavano inabili, in una tale annata, a mantenere quella solita pompa di seguito.
una immancabile facoltosa eredità, sian arrivati a distinguersi nelle scienze. =
ma ancora lo infestissimo nemico facundamente parlando a sé conciliò. valerio massimo volgar.,
ardir presta ai men forti; / che a te facondia alta, viril, feroce
giovanni boccaccio dotato dalla natura di facondia a descrivere minutamente e con maravigliosa proprietà ed
ciel foran ben degni, / entra pur a la vista occulto coro, / sceso
/ concordando lo stil dolce e canoro / a la facondia de gli arguti legni.
i-59: con tanta facondità ti sforzi a difendere i tuoi errori, che non
errori, che non mi sarebbe lieve a rispondere alle tue vane parole. cieco
dubitar che voi non foste per giungere a i miei meriti favellando: massima- mente
il libro] in mano, cominciai a leggere le cose difficili che la facondità de
cinciglioni che non sanno tacere e parlano a caso; ma era uno scapigliato facondo
perorava in mezzo a'giovani, e presso a morte lasciava loro in legato i suoi
con certo suo vi saccio a trappolare. dottori, 1-120: tra'facondi
il punto / che 'l nostro sole a l'oriente è giunto. alfieri, 1-892
tenero di pietà, da costringere tutti quanti a riconoscere la necessità del divorzio. piovene
retorica baroccoumanistica. -letter. con riferimento a lingua, a labbro, a penna
-letter. con riferimento a lingua, a labbro, a penna, ecc.
riferimento a lingua, a labbro, a penna, ecc. boccaccio, iv-94
le faconde / tue gioie si dimostrino a coloro / che aspettano. baldi, ii-23
: da l'aonia balza / scioglie a lusso facondo il biondo dio / stille sonanti
lusso facondo il biondo dio / stille sonanti a la pieria arena. lemene, ii-69
arena. lemene, ii-69: come luce a luce, ed oro a l'oro
come luce a luce, ed oro a l'oro / così somigli a l'improdotto
oro a l'oro / così somigli a l'improdotto aspetto: / figlio di
d'ogni cor regina, / possente a fabbricar dorati nodi / pei più schivi intelletti
nodi / pei più schivi intelletti, e a lei dal labbro / stillavan dolci d'
persona o cosa che è tanto simile a un'altra da essere difficilmente distinguibile da
la sua fiso- nomia con una penellata a guazzo, diremo che, s'egli
con mezzi elettrici o radioelettrici, trasmettere a distanza un'immagine originale (disegno,
numerose e diverse mansioni e si trova a disporre di tutto; faccendone.
primo lavorante, sai? e poi a dirtela, sono il factotum. padula,
, il massaro è il factotum. a. boito, iv-135: chi suona la
un luogo, faccendone. ha contribuito a diffonderlo la novatissima cavatina di figaro. panzini
trissino, 2-2-80: stat'era corsarmonte a quel sermone / intento molto, ed
attribuiti dai parenti della donna che passava a nozze, e di cui la donna
siccome l'acqua è fada, cioè sciocca a colui ch'è avvezzo a buon
sciocca a colui ch'è avvezzo a buon vino. = dal fr
piombi vi si vende [in inghilterra] a un peso che si chiama fadra che
agg. di faenza; che abita a faenza; fabbricato a faenza. -
faenza; che abita a faenza; fabbricato a faenza. - anche sm.
ritomorono nel contado di ravenna; intenti a tutte le cose che potessino dare loro
3-12 (ii-315): gli [a fra tomaso donato] dispiaceva che i
passarò leggiermente con loro, avvertendo tutti a non si lasciar gabbare in questo, che
diè alle stampe un commento d'altri a galeno. bocchelli, i-120: la
. genere di ceramica smaltata e policroma a pasta argillosa, giallastra o rossiccia,
rossiccia, ricoperta di vernici o smalto a base di ossido di stagno e di
che dall'evo medio va progredendo sino a tutto il '500 nell'umbria e nelle
(anche faèton), sm. vettura a quattro ruote leggera e scoperta, adatta
antico fetonte, e indica vettura simile a quella nella quale è figurato il mitologico personaggio
. citolini, 230: oltre a ciò molti altri ve ne sono [pesci
e grato a'giapponesi, i quali usano a questo uopo la scorza, le foglie
. di ulcera che ha tendenza ostinata a estendersi invadendo sempre nuovi tratti di tessuto
sempre nuovi tratti di tessuto; relativo a fagenedismo. tramater [s.
indi * phagedenicos 'che vai simile a quest'ulcera, cancrenoso, corrosivo).
speziali una specie di acqua artifiziata atta a corrodere e consumare le escrescenze carnose.
una specie d'acqua artifiziata, atta a corrodere e consumare le escre
, e ti ripete: / 'tient'a su! tient'a su! tient'
: / 'tient'a su! tient'a su! tient'a su! '
su! tient'a su! tient'a su! '. bocchelli, i-108:
sui margini delle conche. = rispetto a faggeto, la forma femm. è da
libera dalla foresta ci si trova a ridosso delle cime. = lat
ritrovano sono di dolce sapore, buone a mangiarsi, e nutritive. = deriv
e con facoltà di giudicare limitata a una deter minata somma.
fagina, che quando / con essa suono a pan farei vergogna. soderini, iv-346
(tra 700 e 1600 m circa a n e tra 100 e 2000 m a
a n e tra 100 e 2000 m a s) dell'europa centrale e meridionale
maschili in amenti penduli, i femminili a due a due entro una cupola;
amenti penduli, i femminili a due a due entro una cupola; i frutti
petrarca, 54-7: allor mi strinsi a l'ombra d'un bel faggio,
gnol farà ritorno, / non imparate a scior musiche voci, / gli amor
tafferia di faggio, che stava apparecchiata a riceverla. pascoli, 383:
levante, e l'altro verso ponente a piè d'un faggiottolo segnato.
isidoro, 17-7-28: « fagus vero a graeco vocabulum traxit; cpayeiv autem graece
nostri faggiuola, e sono cibo gratissimo a molti animali e particolarmente ai ghiri e ai
ritrovano sono di dolce sapore, buone a mangiarsi, e nutritive; ma è
), agg. frollato e cucinato a mo'di fagiano. buonarroti il
ha coda lunga, con penne terminanti a punta, voce forte e sgradevole
egli porge / riposo ai membri in mezo a la foresta, / erger vago fagian
18-123: la gola ne vien poi drieto a questa arte; / qui si conviene
tutti i segreti, a quante carte, / del fagian, della
del cappone / di tutte le vivande a parte a parte, / dove si
cappone / di tutte le vivande a parte a parte, / dove si truovi morvido
e se le prove del letto si assomigliassero a quelle che fanno intorno a fasciani et
si assomigliassero a quelle che fanno intorno a fasciani et a la malvagia, ne incaca-
quelle che fanno intorno a fasciani et a la malvagia, ne incaca- rebbero orlando
2-20: se non mi difendessi, a piatti di lasagni, di maccheroni, caponi
più certe, e più massicce, / a stabilirsi una futura calma / chirografi pescar
la forcina ili alto / sospeso, a un colpo il priverai dell'anca / mirabilmente
un ristorante, in cui sono entrato a caso, ed ho chiesto un arrosto
. nieri, 144: che s'ha a morire è un fatto, e sarei
e sarei un gran fagiano se venissi a darvi questa bella notizia.
questo fagiano / dimesticato, e fatto a nostra mano. panciatichi, 102: di
e d'ammazzare, era il primo a tutto. e i chiodi come ci aveva
. e i chiodi come ci aveva gusto a piantarli, e che atto ci aveva
un progetto, un'impresa, mandandola a vuoto. giovio, 1-68: veramente
betelemme / il profeta dicea che ha a nascer cristo: / onde per non
fagiano, e per averlo, / a man salva, mandò li magi là,
fagianétto. caro, 3-1-244: mando a vostra signoria reverendis sima cinque
cinque fagianotti. idem, 1-245: mando a posta al cardinal di ferrara cinque
compagnia della lesina, i-77: a un'altro, che tu sappia, che
cfr. isidoro, 12-7-49: a phasianus a phaside insula graeciae, unde
isidoro, 12-7-49: a phasianus a phaside insula graeciae, unde primum
una banda bianca sull'ala e coda foggiata a lira; la femmina è giallognola,
sconvolgere la coda; cala ogni tanto a visitar le femmine, e poi risale
visitar le femmine, e poi risale a continuare le sue amorose pazzie. fàgico
della fame; che concerne l'inclinazione a mangiare. c. e.
fagiolate, / ch'or son ridotte a nulla, nomi vani. 2
me. che atti son quegli, e a che proposito dice queste fagiolate! buonarroti