del vii téutono / che l'edùchi a servitù. leopardi, 8-114: i lidi
io credo che un pubblico che si educherebbe a un teatro dove in grado perfetto questa
non si potrebbe poi piegare mai più a sentir rappresentazioni che non avessero questo carattere
3. figur. con riferimento a concetti astratti: confermare, rafforzare (
come noi ci fatichiamo con la ragione a promuovere il sentimento, così gli antichi si
adopravano, col dirigere il sentimento, a educare la ragione. cesarotti, i-409
di stanchezze e di silenzi, / parranno a un fraterno cuore / sapide di sale
membra). parini, iv-82: a la lotta, al corso, / io
: le femmine gli parevano uccelli, a cui educhiamo le ali perché lascino il nido
e più proficuo educare le proprie dita a un disperato acrobatismo, che intendere ciò
sanno pensare. basta educarle, mandarle a scuola ed esse potranno eguagliare 1 nostri
,... li aveva educati a scansare gli estranei, i guastamestieri, a
a scansare gli estranei, i guastamestieri, a odorare mirabilmente i guardiani.
: fummo educati insieme, / e a me diede fortuna / il nome di
il nome di pastore, / e a lei di schiava. foscolo, xiv-188:
e vanno in estasi sante quando li veggono a covare. 7. letter.
/ sacerdote, o talia, che a te cantando / nel suo povero tetto educò
l'anno. carducci, 410: a voi saggi ed industri i patrii monti /
/ gustati, 10 li pongo 'nanzi a 'l campestre nume. 9.
. figur. ordinare, regolare, ridurre a una condizione predeterminata, preparare, predisporre
: un campo s'educa tutto intiero a vari prodotti per l'assistenza d'un uomo
. ojetti, i-74: mastica a lungo, educatamente, devotamente, a
a lungo, educatamente, devotamente, a bocca chiusa, guardando fisso davanti a sé
a bocca chiusa, guardando fisso davanti a sé. savinio, 76: educare
che ha il fine di educare, atto a educare. campanella, i-49: può
è, come si va affermando, a dirittura immorale e antisociale. pavese,
, la goffaggine del mal educato. a. verri, ii-292: i bambini stavano
, ii-292: i bambini stavano sottoposti a fiere discipline, ed educati nel dolore e
educata dalla propaganda politica, che tende a sopraffare i centri cittadini d'inclinazione moderata.
: la lingua francese è ormai comunissima a tutta l'italia: non v'è persona
non v'è persona un poco educata a cui non sia familiare e pressoché naturale.
il pubblico italiano non è ancora educato a sentir recitare. berchet, cotte.,
trovarci -illuso! - / altri a me stesso eguali / amici fedeli, educati
si mostrasse così male educato in faccia a quella plebaglia? 4. proprio
gozzi, i-7: [ha urlato] a tutto l'universo ch'io sono un
: scendeva quindi verso di loro seguitando a canticchiare fra i denti l'aria del barbiere
l'aria del barbiere, per interrompersi a metà della scala con una breve tosse
creature ben educate in un circolo, a me fanno tanta compassione, quanto i
educante. 7. figur. ridotto a forma determinata; disposto, acconciato in
barba garibaldina e da carbonaro, educata a pizzo sabaudo colla presa di gaeta.
: dopo mia madre furono educatrici amorose a me l'ombre e tacque. giusti,
virgilio e di orazio, spira sempre a un modo, sebbene le corde dello
. piovene, 5-151: sono andato a trovare un educatore di cani.
lanzi, i-280: di uzzano vicino a pescia fu alessandro bardelli, nel cui
magnanimo, / dall'antico soggiorno / a che mostri la fronte, o nobil istro
culturali (e in senso ristretto, indica a volte la formazione della coscienza etica,
volte la formazione della coscienza etica, a volte la formazione intellettuale e culturale,
cioè, propriamente, l'istruzione, a volte la formazione mondana, l'affinamento
fra giordano [crusca]: renderanno conto a dio della negligente educazion de'loro figliuoli
una realtà spirituale, è una sintesi a priori, per adoperare una concettosa frase che
immagina difficile e avversa. e per sfuggire a cotesti pericoli, per conciliarsi gli uomini
che v'erano in educazione, lasciata eziandio a mezzo la cena, correvano a sentirlo
eziandio a mezzo la cena, correvano a sentirlo. goldoni, iv-171: signore mie
, iv-171: signore mie, vengo a riverirvi per ordine di mio padre. egli
estero. 2. opera che tende a sviluppare nell'uomo determinate facoltà e attitudini
nell'uomo determinate facoltà e attitudini, a prepararlo a determinati compiti; addestramento tecnico
determinate facoltà e attitudini, a prepararlo a determinati compiti; addestramento tecnico, professionale
abbandono e di noncuranza, che basta a far languire i nostri teatri ed a fissare
basta a far languire i nostri teatri ed a fissare loro il disprezzo. romagnosi,
complesso di norme e di esercizi atti a irrobustire il corpo e a favorirne l'
esercizi atti a irrobustire il corpo e a favorirne l'armonico sviluppo, per fare
atletica o militare, o semplicemente a scopo igienico); è materia d'insegnamento
avesse tolte dagl'inglesi, in mezzo a cui visse qualche tempo, le idee
ginnastica degl'inglesi è quasi tutta applicata a cose utili. rigutini-cappuccini, 191:
rigutini-cappuccini, 191: si è esteso anche a chiamare * educazione fisica ',
partic.: insegnamento scolastico) tendente a determinare la formazione della coscienza civile,
della vita sessuale, contemporaneamente guidandolo a un equilibrato e armonioso sviluppo di essa
il provvedere ai suoi bisogni materiali, a tutto ciò che occorre per allevarlo.
non gli lasciasse mancare nulla, né a lei né al fanciullo...,
fanciullo..., e mandògli a donare per la sua educazione danari, per
terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini,
anzi alle balie e a'medici che a me. 4. l'essere
di non dover essere un zelante declamatore contro a quelli. mazzini, i-290: i
non potea produrre che un mondo simile a sé, un mondo di pura immaginazione.
medesimo padre e madre, ma, avvenutisi a diversa educazione, l'uno riuscì goloso
gli antichi dicevano camangiare, cioè buono a mangiare. panzini, iv- 214
prodotti della terra o del mare, buoni a mangiarsi. c. e. gadda
: questi sono coloro, che favellarono a faraone re d'egitto, acciò edùcano i
etica sembra al vico la platonica, risalente a un principio metafisico, l'idea eterna
o disapprovazione, rimprovero, dubbio, a seconda del contesto in cui si trova
per sottolineare maggiormente la propria reazione a ciò che si sente dire o si vede
) usata dagli antichi ebrei: equivale a 1 39 circa. diodati [
dotta, gr. ècp7) 3 [a (ècp7) 3ria), da
quasi femmineo (e può anche essere riferito a giovane donna di forme acerbe e di
carducci, ii-n-315: non penso altro a far versi: una delle ultime brutte
. pascoli, 721: gli efebi intenti a contemplar la gara / ressero sul perfetto
in una schiera / i bianchi efèbi a la sua chioma avvinti, / ridevan
ridevan essi di lor sangue tinti / a l'ugna e a 'l bacio de
lor sangue tinti / a l'ugna e a 'l bacio de l'ardente fiera;
tempo, al termine del quale entrava a far parte dei cittadini (cfr.
sassetti, 233: non si metta a modo nessuno a passare sopra navi in
233: non si metta a modo nessuno a passare sopra navi in ispagna, se
mi chiedi, che naturalmente avrai veduto a roma chissà quante volte, tiridate si
: sono arbusti (alti da 50 cm a 1 m), simili agli equiseti
, con fusto gracile e foghe ridotte a piccole scaglie membranacee inserite ai nodi;
un loro evangelio, che si fa sentire a suono di trombe e di tamburi,
anche in italia i letterati della scuola romantica a far raccolte; ma sbagliarono a dar
romantica a far raccolte; ma sbagliarono a dar quelle raccolte per tanti evangeli di
evangeli di estetica e di morale, a esercitare della poesia popolare una propaganda,
, elumbe, sparuto, che è a un dipresso il medesimo in tutti gli scrittori
una cotale nuvoletta in aria, e a mano a mano non v'è, si
cotale nuvoletta in aria, e a mano a mano non v'è, si è
gli occhi, e tutto tremolava dinanzi a lei in un albore indistinto come se
più incolore o bianco latteo (e a volte anche giallo o blu)
/ bisce di sole: s'increspa a un tremito / gentil la narice da'succhi
caverne è quasi sempre acqua, a quale, evaporando e umettando le parti
della terra i sali / anziché convertirli a prò del seme. pascoli, 1219:
cute, / o d'atroce emicrania a lui le tempia / trafigger anco. govoni
e i buffi di fumo, uscendo a globuli densi, davano immagine di pensieri
stuparich, 5-87: la sapienza si distillava a goccia a goccia dalle molteplici umane esperienze
5-87: la sapienza si distillava a goccia a goccia dalle molteplici umane esperienze e le
per lo innanzi nella solitudine, evaporò a poco a poco in una folla di
lo innanzi nella solitudine, evaporò a poco a poco in una folla di parvenze bizzarre
le une alle altre tumultuando e sfumavano a un tratto. d'annunzio, iv-2-519
converta e muti ad arenosi- tade e a sabbione, imperciocché allora la durezza di tal
sentimento); dar libero sfogo (a una passione); calmare, sopire
il dolore, la sofferenza). a. degli albizzi, xiv-96: lascia evaporare
sostant. (e con riferimento a medicamenti). pietro ispano volgar
-legno evaporato: che è stato sottoposto a stagionatura artificiale. 2. figur.
, sm. tecn. apparecchio destinato a separare, mediante l'evaporazione, un
liquido o da un solido, oppure a concentrare una data sostanza mediante l'eliminazione
frigoriferi e nella produzione dell'acqua dolce a bordo delle navi).
42-i-71: sia beneficio dell'aria più somigliante a quella del cielo, in quanto più
incessante evaporazione del globo terracqueo, cioè a dire una materia sottilissima, e radissima
della terra e per evaporazione, si va a perdere: ma cresce per altri rivi
domandato da chi cercava di lui, a che fare quivi dentro?...
... le evaporazioni salse vanno a infettare i marmi e i metalli sino sulle
fanno, ch'è proprio una maraviglia a vedere. savinio, 461: tra le
medici antichi credevano passasse da un organo a un altro del corpo animale, e
nievo, 4-144: cose incongruenti a prima vista, ma congruentissime, ove
orioni, x-20-30: poi intervennero i medici a misurare la respirazione, la combustione,
morelli. -letter. con riferimento a esseri inanimati: fuoruscita, sfogo,
evasione, -ma io m'attento poco a proporvelo. d'annunzio, iv-2- 1227
iv-239: * evasione fiscale 'il riuscire a non pagare le tasse. einaudi,
-in senso generico: il sottrarsi a un obbligo morale, a un impegno
il sottrarsi a un obbligo morale, a un impegno giuridico; scappatoia, sotterfugio
. 4. figur. tendenza a sottrarsi a un serio impegno di fronte
4. figur. tendenza a sottrarsi a un serio impegno di fronte ai problemi
e spettacoli di evasione) ', impulso a uscire dall'ambiente consueto, a liberarsi
impulso a uscire dall'ambiente consueto, a liberarsi da una condizione di vita che
condizione di vita che sia giudicato, a torto o a ragione, intollerabile.
vita che sia giudicato, a torto o a ragione, intollerabile. -anche: svago
514: cose più belle della vita a lungo / cercavi, fanciulletta, nel suo
evasioni. serra, iii-548: penso a certe abitudini di lavoro, ad esercizi di
di evasione ', che mirano solo a distrarre, evitando i grandi problemi morali e
atto di chi sbriga un affare, risponde a una lettera, dà corso a una
risponde a una lettera, dà corso a una pratica. beccaria, ii-629:
lettera del sig. ingegnere cadolini, a cui prego dare evasione. arila, 209
badare all'andamento degli esami, dar evasioni a professori ed alunni. comisso, 12-34
12-34: un giorno venne questo capitano a visitare la mia compagnia e a farmi
questo capitano a visitare la mia compagnia e a farmi un fenomenale rimprovero per la mia
non evasione delle pratiche da lui sottoposte a me con le sue circolari. =
. -al figur. chi è abituato a vivere in un mondo irreale.
i luoghi soliti; rispondevo sempre evasivamente a qualunque domanda. moravia, i-230: sospettoso
evasivo. evasività, sf. propensione a evadere; tendenza abituale a sottrarsi alle
. propensione a evadere; tendenza abituale a sottrarsi alle proprie responsabilità,
a divagarsi, a rifiutare risposte chiare e
a divagarsi, a rifiutare risposte chiare e precise; ambiguità
e servili, la loro evasività arriva a un punto che vi scoraggia e disarma
evasivo, agg. che rivela la tendenza a sottrarsi a un serio impegno, a
. che rivela la tendenza a sottrarsi a un serio impegno, a nascondere il proprio
a sottrarsi a un serio impegno, a nascondere il proprio pensiero, a liberarsi
, a nascondere il proprio pensiero, a liberarsi da una condizione giudicata insopportabile,
condizione giudicata insopportabile, ad appartarsi, a svagarsi, a distrarsi. -anche:
insopportabile, ad appartarsi, a svagarsi, a distrarsi. -anche: che è indizio
. carducci, ii-1-52: ne scrissi a mio padre con parole sì leggiere e
avevano quei modi dolcissimi ed evasivi che a forza di tacere rendono gli inglesi così
di dieci anni fa, quando ero soldato a roma, e andavo col mio cappottane
duro e con la mia modestia evasiva a sedermi davanti a un gelato, fra gente
la mia modestia evasiva a sedermi davanti a un gelato, fra gente che parlava
quella dolcezza di sguardo non bastasse più a catturarlo, come una volta, trovandone
alle difficoltà; che è abitualmente propenso a nascondere il proprio pensiero; che evita
di dare una risposta chiara e diretta a chi lo interroga. -anche: timido
da un determinato ambiente. -con riferimento a esseri inanimati: asportato, allontanato;
canigiani, 1-37: riempi dentro a te le vote vasa / di sì
/ di sì fatto liquor, ch'a viso aperto / mostri la mente tuo
trae alle proprie responsabilità, a un impegno serio e costante,
un impegno serio e costante, a risposte chiare e precise. papini
del filosofo greco evemcro (iv-iii secolo a. c.); cfr. fr
209: * all'evenienza farò capo a v. s. ', si può
gente che sta bene ovunque, pronta a tutte le evenienze e sicura di sé.
d'ogni evenimento; ma il determinar a che fine siano da quella somma sapienza
evenire quando una ribalda femena voi satisfare a sua sfrenata e temeraria voluntà. amabile di
dispetto / avesson la mia gloria, a l'altre genti, / sì com'io
più che il serto / di berengario! a lor servono gli eventi / e le
era di temerario consiglio, ma riuscì a felicissimo evento. lorenzo de'medici,
che bisogna fame / giudizio in capo a l'anno, essendo cosa / che da
il mio signor, io l'abbandono? a. verri, ii-344: quindi se
: udranno i popoli futuri / come a lungo pugnò tanto e sì forte / esercito
scalzo cittadino / dà co 'l sangue a la ruota il movimento. d'annunzio,
alfieri, i-169: un trono, a cui da sì gran tempo avea /
padula, 541: la nostra pastorizia procede a danno dell'agricoltura; addetti a pascoli
procede a danno dell'agricoltura; addetti a pascoli sterili e montuosi terreni, gli
lieto evento ». un tuffo a tutti i bianchi e a tutti i rossi
un tuffo a tutti i bianchi e a tutti i rossi. e su questa
ciascuno dei casi che, nel calcolo -pronto a ogni evento: disposto ad affrontare fortunata eventualità
e un paio d'ore del pomeriggio a letto, studiando suoi elenchi di numeri o
delinque, considerata dalla legge come necessaria a integrare il reato (se questo appartiene
è voluto dall'agente e si verifica a causa di negligenza o imprudenza o imperizia,
temporale. 6. locuz. - a ogni evento, in qualsiasi evento:
qualsiasi evento: in ogni caso, a ogni modo, in qualsiasi circostanza.
mio padre, e ad ogni evento andrò a vivere con esso lui nella nativa mia
carducci, iii-9-254: questo canto, a tempi che i bei versi erano un
e. cecchi, 5-89: aspettavamo a veder l'effetto della prima forchettata.
all'evento, nasca ciò che ha a nascere. d'annunzio, i-128: voi
annunzio, i-128: voi che meco a sfidar qualunque evento / mandino i numi avete
l'alma pronta, / questi brevi recate a la mia bella / acerbi detti.
. galileo, 1-1-233: questo dico a v. s. illustrissima in evento che
poi i primi ad abbandonarlo, anzi a portargli le armi contro, come seguirà
potrà fare il favore di scrivermene lettera a parte per poterle in evento mostrare.
che può o non può verificarsi, a seconda dei casi; probabile, non
fare di meno. barilli, 5-9: a poppa faccio disporre tutto per un eventuale
per un eventuale rimorchio. -subordinato a determinati patti e condizioni. magalotti,
eventuale di ceder la savoia e il piemonte a un figliolo della contessa. balbo,
. delle piccole somministrazioni da me fatte a vari soldati, né d'altre spese
l'arrivo del treno di taranto, a prendere gli eventuali passeggeri.
accadere; trattamento regio, consentito a tutta l'agnazione de'neri, ad
, come: 'bisogna prepararsi a tutte le eventualità '. e tanto meno
tanto meno è regolata quando la tiriamo a significare 'caso non più possibile, ma
ora miracolosa che almeno una volta tocca a ciascuno. per questa eventualità vaga,
campo, e può eventualmente anche servire a un pittore negli studi preparatori per un
cui vive l'uomo, e quindi a determinarne nuovi orientamenti, nuove attitudini,
sul mondo quale è stato concepito fino a oggi. 2. figur. sovvertimento
collenuccio, 4: pare che fatai sia a quelle provincie che in essa si contengono
eversite, sm. chim. esplosivo a base di acido picrico usato in artiglieria
tende ad atterrare, ad abbattere, a distruggere. -soprattutto con uso figur.
con uso figur.: che tende a un sovvertinento radicale d'istituzioni, idee
insino da'fondamenti furono everse e cacciate a terra. 5. giovanni crisostomo volgar
, agg. letter. messo a soqquadro, sconvolto, distrutto.
gadda, 5-213: quella donna senz'uomo a lato e senza farmaco a mano,
senz'uomo a lato e senza farmaco a mano, così prossima al campo di concentramento
: con quella commediola egli sperava dar a bere ai gonzi di non essere un egoista
baccante. carducci, 813: a me la strofe vigile, balzante / co
ritmico ne'cori: / per l'ala a volo io colgola, si volge /
i-x-3: però si mosse la ragione a comandare che l'uomo avesse diligente riguardo
possono acquistar dalli ecclesiastici, manco comprando a giusto prezzo, imperocché oltra la licenza
vile. pallavicino, 7-87: se a questa autorità della natura, quasi d'ingannatrice
tosto che si presenta allo spirito mostra a questo la verità. de sanctis, petr
in cielo e in terra manifestare maraviglie a coloro che le boci dei profeti non
fu delli suoi compagni che nonne indovinasse a lui il male che gli avvenne,
d'amore e di grazia, oltre a molti altri evidentissimi segni, mi accade
fare menzione di uno singularissimo dono e a me gratissimo. ariosto, 34-4:
o di ben ch'indi può avvenire a cui / par bello, o d'ambi
questa, per essi, dimostrazione, a renderli persuasi che la legge di cristo
): santo grigoro orò per lui, a dio. e dicesi, per evidente
la debolezza del ponte non voleva ponersi a rischio evidente che rompendosi si affogassero nell'
): lo 'mperadore donò una grazia a uno suo barone, che qualunque uomo passasse
magagna evidente un danaio di passaggio. a. pucci, cent., 4-18:
detto campo, che era troppo evidente a passarlo, però che ciascuno sapea il
e's'avrebbe in poco tempo preso a poco a poco. leonardo, 7-1-6
s'avrebbe in poco tempo preso a poco a poco. leonardo, 7-1-6: se
fotografie] di una così evidente verità come a guardare gli oggetti in uno specchio.
, sì perché il capitano e i soldati a quel numero più facilmente le riconoscano.
distinguano il grado di probabilità difficile assai a misurarsi, egli è evidente che sarà
varii luochi del contado e corno carne a beccaria, macellata, e da qualcuno arrostita
mistici passivi, / ch'è bastante a ingannar la retta mente / de'giusti
multitudine che per virtù de'nemici, torna a neente, perché a molti pericoli è
nemici, torna a neente, perché a molti pericoli è disposta. boccaccio,
se dechiara per quello che è proprio a l'omo d'usar de favellare, per
i-i: per innumerabili esempli evidentemente apparirà a quanta instabilità... siano sottoposte
il sommo grado di quest'ordine, viene a essere il primo di tutti gli esseri
ordini, don rodrigo se n'andò a dormire, e ci lasciò andare anche il
da dio, per aiutare donna caterina a compiere le sue vendette. -con
, 1-414: la più parte chiaramente procedono a caso, e sono evidentemente falsi.
7-358: evidentemente questa evoluzione, messa a base la libertà, sarà più o
per apparire cose le quali debbono essere a noi assai manifeste e chiare dopo questi
solitario alla villa... insino a quando piacerà a colui che, fermo stando
villa... insino a quando piacerà a colui che, fermo stando, tutto
e disfanno le nuvole, e resistono a tuoni e tempeste, evidentissimamente. svevo,
in possesso della verità (e corrisponde a una profonda convinzione). -evidenza sensibile
la verità (e può anche andar soggetta a errore, come nel caso delle illusioni
di cicilia di qua dal faro, a noi già lungo tempo per debito di ragione
conceduto, siccome la evidenza del fatto a tutto il mondo fa manifesto e dichiara
morale, tanto sarebbe in un morale aspirare a quell'evidenza che chiamasi mattematica. muratori
, convinto dall'evidenza dei fatti, a mettere in giro la voce. -in
, chiudendo gli occhi e gli orecchi a numerose evidenze, per motivi non so
disillusioni? io non dovevo credere più a nulla, nemmeno all'evidenza dei miei
acerbo e propinquo male futuro vale spesso a rattener gli uomini da una leggiera dilettazione
o dello scritto (con particolare riferimento a parole, a frasi, allo stile,
(con particolare riferimento a parole, a frasi, allo stile, alle espressioni
: la evidenza ti fa vedere dinanzi a gli occhi le cose immaginarie, ti
aver tu dei le voglie accinte / a far ch'abbia evidenza il tuo poema
le braccia aperte non lascian proprio nulla a desiderare, come pure l'esattezza nella
; e crepati, le loro divisioni a poco a poco si fanno in polvere
crepati, le loro divisioni a poco a poco si fanno in polvere e fanno
in tutta la sua militare evidenza la figura a stella dei bastioni di pio iv.
locuz. -a evidenza, all'evidenza: a dimostrazione, a prova, a conferma
, all'evidenza: a dimostrazione, a prova, a conferma (di una verità
: a dimostrazione, a prova, a conferma (di una verità, di
di walkiria. -dare evidenza a qualche cosa: darle risalto. leopardi
suo sguardo, alla sua presenza, a suo ammaestramento. m. villani
della divina indegnazione, e dimostri contro a te e'tuoi successori, e in
in evidenza i loro errori, chiarissimi a comprendersi nel contrario dimostrato. romagnosi,
manifesto ', e figuratamente riferito tanto a cosa quanto a persona, per 4 mettere
e figuratamente riferito tanto a cosa quanto a persona, per 4 mettere in su
parti dell'insegnamento stenografico sono ivi ridotte a un piccolo numero di precetti intelleggibili
un piccolo numero di precetti intelleggibili a chicchessia, e tre tavole aggiuntevi pongono
mettere in evidenza i polsini, specialmente a tavola, e noi, per celia
per celia, lo imitavamo, gareggiando a chi scoprisse più biancheria. barilli,
fertile e opulento di tutte le cose che a la vita de li uomini sono necessarie
'l quale », imperio, « a voler dir lo vero, / fur stabiliti
primi e ineffabili d'ogni pittura che aspiri a vivere, che voglia dire la sua
. segneri, iv-133: si segue a difendere da due altre imposture ereticali i
castrare. arici, i-210: come a tempo adoprar vuoisi l'acuto / ferro
selvaggia demenza di sangue, erano trasportati a massaua, tagliuzzati, evirati, deformati.
aver sangue nelle vene, ciò torna a lode de'suoi padroni, la cui clemenza
, ii-405: lo stato fu ordinato a modo di casta, contrapposto ai cittadini
, evirato dall'ubbidienza passiva e avvezzo a ufficio più di gendarme che di soldato.
evirato in firenze, non adempie a quel che prometteva co'suoi primi
foscolo, sep., 74: a lui [parini] non ombre pose /
/ ai suoi drungarii. -simile a quella di un castrato (la voce di
infanzia, perché conservi la voce adatta a cantare parti di soprano o di contralto
: li consegnano [i fanciulli] a quelle scuole dove a null'altro s'iniziano
[i fanciulli] a quelle scuole dove a null'altro s'iniziano che ad evirate
, 8-247: posso dare agli altri, a molti, l'impressione d'essere un
-trice). che evira, atto a evirare. -al figur.: che rende
. fuoruscita di organi addominali in seguito a ferite. c. e. gadda
agg. che si può evitare, facile a evitarsi. pallavicino, 1-340
confusamente e senza neppure accorgermene, dava a me stesso. b. croce, i-3-47
i disprezzi che mi fanno odioso intimamente a me e inamabile ed evitabile e pauroso
sicurezza in uso nelle miniere, atto a impedire alle gabbie, sollevate dalla bocca
, tr. (èvito). sottrarsi a situazione o circostanza molesta, sgradevole o
mandaro incontro li più vecchi della terra a chiedere perdono e pietade, e a patteggiare
a chiedere perdono e pietade, e a patteggiare per evitare il sacco. rosa
si può far la traversa (anche a cavallo) dal cesenatico a sa vignano
(anche a cavallo) dal cesenatico a sa vignano; il che piacerebbemi sì perché
che combattuto. leopardi, ii-52: a me, se di vecchiezza / la detestata
di non incontrarsi, di non venire a contatto. verga, ii-241: una
ii-241: una sfumatura d'amarezza accennavasi a volte nelle parole più semplici, nei sorrisi
. scansato, sfuggito. a. verri, ii-188: erano fuggite le
lontana dalla riga dei velivoli leggeri, a due braccia dal canaletto evitato per miracolo
4-77: constretto di nominare il mese a greggi ed a pastori dannoso, sì come
di nominare il mese a greggi ed a pastori dannoso, sì come saggio evitatóre
che (presso molti popoli primitivi) vieta a uno dei due coniugi di avere qualsiasi
'eviterno 'è chiamato da noi, a parlar propiamente, perpetuo, e non
, e ch'io v'abbia a stare in perpetuo di questa pensione, non
del catasto, che si averà a fare per levar l'occasioni delle liti,
obbligarono questi d'armare 29 galee a servizio della repubblica, e concertarono di aver
ognora sotto l'incubo della possibile evizione, a cui lo poteva sottoporre uno sconosciuto
recideva e lo strappava alla radice, a questo strappo lui... andava gambe
. carducci, 364: bevo a quel di / che, su le mine
volger d'evi. -letter.: a denotare periodi remotissimi, che si perdono
già il fine; onde non viene a essere quel medesimo che il tempo. speroni
. cicerone volgar., 1-227: a tutti coloro, che avranno conservato,
talenti, cioè 54 mila scudi. a. verri, ii-7: talvolta mi si
io stesso, io vidila / sovente a l'ombra di notte oscurissima / dissotterrar
rossetti, vi-8: evocherò dai secoli / a trarsi in mia presenza / il fasto
1-149: il poeta [giusti] versò a piene mani lo scherno su tutto quel
6-10: di rado mi spingevo fino a quella strana, disabitatissima villa, chiamata
la padrona di questa osteria, cominciarono a evocare i nomi degli alimenti che potevano
i-673: soltanto un grande pino, a mezza costa, il verde cappello librato
? perché non sappiamo ancora evocare intorno a lui tutto il quadro contemplativo di una
. evocativo, agg. atto a evocare. -per estens.: che
cecchi, 9-160: il suo disegno è a bastanza solido, ma bonario; sopratutto
che basta, in pochi tratti, a far vivere una proda d'alberi, uno
, ii-2-217: il sig. humboldt inclina a credere che il grifone, e 1'
uscito all'improvviso dalle tenebre, tornava a mostrare la sua pallida faccia, lo
..., evocato di soprassalto a cognitiva empirica dal profondo raccoglimento del luogo
profondo raccoglimento del luogo, che è sacro a minerva chilifera. evocato2, sm
che acconsentiva di riprendere servizi in seguito a promesse di premi. borghini,
, evocatrice / di fantastiche larve; a sé li chiama, / invisibili e muti
piagati e imploranti, dei gesù flagellati a ogni crocevia, offriva uno spettacolo che
la interpretazione di questo nome cloto è tanto a dire quanto « evocazione »; percioché
dire quanto « evocazione »; percioché a questa fata s'appartiene dare ad ogni
accrescimento, tanto che esso sia atto a dover venire in luce. foscolo,
1'evocazione dello spettro venuta in mente a laodamia, e sì facilmente veduta da ificlo
risponderanno alle mie evocazioni né si mostreranno a me. pirandello, 5-376:
-stor. rito diretto a chiamare una divinità dalla sua sede abituale
mura. d'annunzio, iv-2-575: quasi a favorire 1'evocazione dell'autunno, passava
fila di barche ricolme di frutti simili a grandi canestri natanti. serra, i-288
nostro tempo sembra non debba poter fare a meno d'una evocazione di civiltà tramontate
, dicendo che si ritrovavano li vescovi a fatto privati di quella, parte con
con tono di voce evocativo, atto a richiamare alla memoria. comisso, 7-16
entrò un generale [peppino garibaldi] a capo scoperto, con una larga sciarpa di
evoè / evoè: / evoè replichi a gara / quella turba sì preclara.
dolcissimo ed allegro. ne feci bevere anche a lessona e poi gettai la bottiglia nelle
terrestri, marittime o aeree (particolarmente a scopo tattico o strategico). dizionario
. 2. per estens. muoversi a proprio agio, disimpegnarsi con disinvoltura.
e tutto giorno è un gran piacere a sentirli sbraitare, per es.: '
la sua meta '. senza tanto anfanare a secco, 'progredire 'non significa
compagne. agnesi, 1-2-449: la curva a q r si chiama l'evoluta,
q r si chiama l'evoluta, a c t la generata dell'evoluta, cioè
cioè nata dallo scioglimento del filo della a q r. d'alberti [s.
evolutivo, agg. che tende a sviluppare o a svilupparsi, a perfezionare
, agg. che tende a sviluppare o a svilupparsi, a perfezionare o a perfezionarsi
tende a sviluppare o a svilupparsi, a perfezionare o a perfezionarsi; progressivo.
o a svilupparsi, a perfezionare o a perfezionarsi; progressivo. -età evolutiva:
, perfezionato; civilmente maturo; passato a uno stadio superiore di vita e cultura
. svevo, 6-511: i ladri a trieste sono tanto evoluti che sarebbero capaci
195: le donne che giravano sole a quei tempi erano o le straniere,
degli evoluti. -con riferimento a esseri inanimati e a concetti astratti.
-con riferimento a esseri inanimati e a concetti astratti. svevo, 5-93
astratti. svevo, 5-93: a me lei dà del filosofo nello stesso istante
le evoluzioni. papi, 1-3-18: ordinavansi a un tempo stesso ed esercitavansi nelle guerresche
, i-157: ceravamo un po'dati a credere che fosse definitivamente scomparsa la guerra
debbono compiere per passare da una formazione a un'altra, sono delle evoluzioni.
nello spazio, per lo più ordinati a un fine determinato (come l'esercizio
castello. alvaro, 7-203: si misero a scalpitare [i cavalli], altri
e decorative. moravia, iii-298: a conclusione del suo lungo ragionamento, essa
, dopo alcune evoluzioni perlustrative, andò a posarsi sulla verdeazzurra foglia tutta bolle,
evoluzioni, sorpassandoci talvolta, e tornando poi a seguirci. cassola, 6-62: si
, 6-62: si metteva lì, distraendosi a seguire le evoluzioni delle foglie che cadevano
sua evoluzione. bacchelli, 1-iii-693: a quei tempi, una famosa teoria scientifica
scientifica spiegava ogni cosa e procurava cattedre a iosa, coll'evoluzione delle specie animali
graduale di una realtà da uno stato a un altro, per lo più migliore
, quasi per un addentellato, o a dir meglio, per una evoluzione spontanea
poesia. palazzeschi, 3-130: si faceva a piedi un tratto del viale, poi
evoluzioni della moda. alvaro, 7-267: a mano a mano che la società si
. alvaro, 7-267: a mano a mano che la società si stringe in nuclei
, per evoluzione e rivoluzione, passò a bologna. fogazzaro, i-122: 'otello'
.: passaggio da una posizione politica a un'altra, compiuto per lo più
del dogma: progressiva chiarificazione che tende a preparare la definizione esplicita di verità contenute
che esprime la tendenza di un fenomeno a crescere 0 a diminuire nel tempo.
tendenza di un fenomeno a crescere 0 a diminuire nel tempo. = voce dotta
da condizioni di semplicità e di omogeneità a condizioni di complessità e di eterogeneità,
evoluzionismo e il darwinismo, si prese a giustificare l'ideale liberale coi concetti della
si sarebbe evoluta lentamente dalla forma originale a quella attuale, a causa degli stessi
dalla forma originale a quella attuale, a causa degli stessi sommovimenti che ancor oggi
promosso dalla setta dei fondamentalisti, fu a dayton, tennessee, un processo che
nemico... giochiamo una grande partita a scacchi con fermo e freddo calcolo
antecedente allo spirito dello storico, basta a chiarire l'assurdo della concezione evoluzionistica della
. 2. meccan. dentatura a evolvente: quella nella quale il profilo
, / el qual è posto per dar a dio loda; / secondo in vanagloria
dagli attori d'allora aveva altresì imparato a modular la voce aurea evolvendola come un
movimenti tattici o strategici (con riferimento a forze militari terrestri, navali o aeree
(e può riferirsi anche al passaggio a superiori stadi di vita e di cultura)
. idem, 1220: ti spiegherò poi a voce come dal materialismo paganeggiante d'un
specie; è un arbusto alto da uno a quattro metri, con foglie oblunghe e
7-194: la pecora si getta inconsideratamente a mangiare anche dell'erbe per essa malsane
marchi, ii-816: pensò di mettersi a sedere sur una panchina che l'invitò
, dentate; i fiori bianchi, a corimbo quasi globoso, e terminante. è
di evèllere), agg. strappato a viva forza, separato, sradicato.
, cioè regno intero e assoluto, risponde a quel regno che platone pose nella settima
l'ora è fatta per i condannati a morte. 2. ebbene.
dal nome della persona o della cosa a cui è indirizzata). colombini
scese. carducci, 349: evviva a te, magnanimo / ribelle! a la
evviva a te, magnanimo / ribelle! a la tua fronte / più sacri lauri
, i-183: poi un agitar di berretti a dimostrazione di gioia, e un battersi
! -gridava il popolo impaziente di mettersi a tavola. jovine, 2-178: incontrò
e la loro onestà, non sono preferiti a certi sciagurati che fanno il ruffiano alle
! per me darei la buona sera a tutte le società e a tutte le belle
buona sera a tutte le società e a tutte le belle se dovessi infangarmi con
più grave parola. rebora, 164: a cena intanto. olà, / del
senza che la scolaresca non m'accompagni a casa tra gli evviva. manzoni, pr
voci, gli evviva stessi che si facevano a lui, lasciavano ben poco e a
a lui, lasciavano ben poco e a ben pochi sentir le sue parole.
tra quel frastuono. giusti, 4-ii-400: a questo punto / suonò d'evviva la
, le vie piene di gente parate a festa donne eleganti coronate di fiori che sventolavano
grande gazzarra... l'italia fa a ogni più piccola occorrenza: sempre feste
. baretti, 2-255: gridiamo evviva a quegl'intelletti acuti. casti, ii-4-92
acuti. casti, ii-4-92: ecco a un tratto cangiar la prospettiva, /
cheggia. giusti, 4-ii-404: ti vedemmo a sera / tra gente e gente entrato
, 3-158: aspettiamo la fine, a dire evviva. = comp.
severino, per difensione di giustizia, a sbandimento ed alla morte fu mandato.
, lv-408: si cerca di ridere a spese dell'ex-papa, dell'ex-re di torino
fra praterie scrofolose i suoi ex-contadini scontenti a salario quindicinale, le sue donne-soldato macchiate
e da quei riflessi inconsci egli riapprende a compitare il libro della vita. brancoli
attesa, m'assorbo nelle cornici che, a mo'di una via- crucis, corrono
l'atleta ormai anziano. -con riferimento a cose che hanno cessato di servire per
officina dove lavoro è una piccola azienda a base artigianale. la dirige il signor
staccata. 3. commerc. a indicare la provenienza e la composizione di
lat. aw. improvvisamente, tutto a un tratto, precipitosamente, senza por
dissero non essere caso che s'aspettassi a loro. pananti, i-295: come,
come, così 'ex-abrupto ', a sua bell'arte, / 'insalutato hospite
[il gonfaloniere], e cominciando a favellare 'exabrupto 'disse [ecc.
4-1-188: sfacciatissimamente cominciò 'ex abrupto'a dime cose da vergognarsene ogni altro, fuor
esabrutto ', disse in cotal guisa contro a parrasio: povero vecchio! vide le
affatto nulli. 2. sport. a pari merito nella classifica. = lat
di più opere di un autore pubblicati a parte. carducci, ii-17-41: intanto
dico, che del colletta la pregherei a dare degli 'excerpta ', in considerazione
excerpta ', in considerazione della mole a che verrebbe l'opera intiera, che ha
opera intiera, che ha già edizioni a buon mercato. = part. pass
, figlio e corvo infranto passano davanti a quello spettacolo più unico che raro,
, o la nomina di un prelato a un ufficio ecclesiastico) proveniente da un'
exequatur: quello concesso dal re o a suo nome. giannone, 2-i-56
abolire affatto l''exequatur regium 'a tutti li decreti e bolle. botta,
prepara ad annullare il giuramento dei vescovi, a rinunciare all'* exequatur 'a far
, a rinunciare all'* exequatur 'a far tornare i vescovi nelle antiche loro
, di bologna e simili, se a questo privilegio non si concede 1'*
e dal procedere utilmente contro i rei a norma di legge (e si tratta
che è tangente (un cerchio) a uno dei lati di un triangolo e ai
lat. teatr. didascalia che serve a indicare l'uscita dell'attore o degli attori
persona); ed è il nome dato a eti chette o cartigli,
pertina dei libri, indicano a chi essi apparten gono (
ad indicarne la proprietà: da prima a penna, indi a stampa con
proprietà: da prima a penna, indi a stampa con bellissimi fregi, disegni
motti. tale antico costume tende a rifiorire fra i bibliofili. =
tal caso sono obbligati 'ex officio 'a servire il podestà. leggi di
'ex officio ', contro ogni trasgressore a dare dette denunzie o portate.
dei due angoli la cui differenza corrisponde a 1800. -anche: dei due angoli la
le più sottili e par- ticulari considerazioni a chi 'ex professo 'tratta queste
1-221: con che occasione poteva egli entrare a parlare di proserpina, quando in tutto
periti alquanto; e s'e'n'esce a bene, quel- l'aver temuto gli
comune, insolito, raro, superiore a tutti. savonarola, iv-117: essendo
'extra'. baldini, 5-172: apparteneva a quel genere 'extra 'che si
nostra flotta, ha invece dato l'occasione a marco ballanzin di diventare qualcosa di alto
. manzini, 16-154: è pronto a sacrificare qualsiasi sentimento al gusto della battuta
un * extra ', un'acrobazia fine a se stessa. montale, 4-311:
. cecchi, 5-78: dopo essersi affaticato a rimetterci a nuovo, con elaboratissimi lisci
5-78: dopo essersi affaticato a rimetterci a nuovo, con elaboratissimi lisci e contropeli,
, iv-241: * gli extra persone assunte a giornata per rappresentazioni cinematografiche di masse e
spese) imprevisti o che si riferiscono a qualche attività straordinaria. = lat.
femmine, dame o pedine, che servono a sfogo degli amoreggiamenti extraconiugali e della fantasticante
), agg. dir. estraneo a rapporti contrattuali. -danno extracontrattuale: quello
extracorrènte, sf. tecn. corrente dovuta a un fenomeno transitorio che ha luogo all'
e al chiudersi di un circuito elettrico a causa dell'autoinduzione del circuito stesso.
fo d'ogni mio estradotale, che a somma considerabile arriva. idem, 1-7-224
/ tutto gli voglio dare, / tutto a lui vo'donare. -figur.
idealismo metafìsico e il positivismo l'avevano a gara asservita e straziata [la storiografia
: nella letteratura extrafilosofica basta por mente a tucidide, per persuadersi di quanto poco
caro, 3-3-327: è poi piaciuto a nostro signor che s'elegghi uno
. extraistituzionale, agg. estraneo a una data istituzione e ai suoi
pote vano essere considerati relativi a spese transitorie ed extra istituzionali.
, 1043: il giorno seguente, vennero a farsi riconoscere dalla assemblea, in una
esempio, un pensiero che proceda astrattamente a priori: fichte), il quale non
superiore al prezzo di mercato, costringendola o a lavorare in perdita o ad abbandonare il
, essa... non riesce a serbarsi umana, cioè a svolgersi come razionalità
non riesce a serbarsi umana, cioè a svolgersi come razionalità. = voce dotta
aumento praticato sul nolo base in seguito a nuove circostanze o a sopravvenute
seguito a nuove circostanze o a sopravvenute difficoltà; sopranolo. = voce
. di ogni qualità e grandezza. a pendolo e a molla, da tavola
ogni qualità e grandezza. a pendolo e a molla, da tavola e tascabili,
monopoli, quasi-monopoli, privilegi, extraprofitti a vantaggio di coloro che riescono con quello strumento
di coloro che riescono con quello strumento a liberarsi dalla concorrenza od a far pagare cara
quello strumento a liberarsi dalla concorrenza od a far pagare cara la scarsa merce riuscita
bassani, 4-31: dei due, a prendere l'iniziativa in tutto, nei giochi
rimarrebbe in questo caso che periore a quello normale. il diritto extrasociale
ecc.), persisteva una repugnanza fortissima a identificare linguaggio e poesia. soffici,
significa solo che l'attore è riuscito a costruire un'apparenza di bellezza, che
solito è soltanto apparente, perché dovuta a spostamento extrascellare dell'organo, causato da
tempo, la nostra sopportazione è messa a dura prova. = voce dotta,
è munita di un'inviolabilità particolare uguale a quella del territorio della nazione rappresentata dah'
dante col conte ugolino: in mezzo a quei sentimenti extraumani quanta dolcezza, quanta
extra vocale; città dove sei costretto a parlare, su una scala di non
sostant. dono votivo che si offre a dio, alla vergine, ai santi per
suscepto ', cioè * per promessa fatta a dio ', e per metonimia significa
e per metonimia significa l'oggetto offerto a dio o ai santi per la grazia
dal lato di varano; chiesa « a divozione dei navigatori », dove gli
gli 'ex-voto 'appesi dietro l'altare a decine, dipingono grazie ricevute in mare
, 341: era contento, oltr'a quello, di fare la cappella maggiore,
. sarpi, i-412: le unioni a vita,... quando si desideri
può concederlo, purché si dia spacio onesto a chi possedè li benefìci di poter dispor
parentado, con animo deliberato d'interromperlo a qualsivoglia costo, etiam della vita,
qualsivoglia modo possa pretenderei soggetto o soggetta a s. a. s.
soggetto o soggetta a s. a. s., eziam che per altro
battezzare eziandìo uno saracino, intendi facciendo a questo modo, che dicesse: io
, non solo intra tessercito, ma eziandeo a roma, nondimeno l'animo suo era
cavalieri: ed anche il giudizio era rimesso a soli cavalieri e trovadori, ed eziandio
ma solo faremo menzione del primo chiarito a noi per nostri libri e scritture. guicciardini
: tu solo di tutti se'potente a salvare, eziandio sanza nave, chi
non v'ha popolo, eziandio ordinato a vita barbara e selvaggia, che non abbia
i gigli,... a volerli miniare, eziandio se fosse con tutto
10-8 (457): questo a che tu seguir ti disponi, eziandio essendo
lei, il suo cuore sempre era a dio. machiavelli, 217: un'altra
. din 1 per lungo tempo affine a dum 4 ora, ancora * (cfr
regole nasce, si fa ella bene a tutti sentire, cosicché tutti diletta e rapisce
tale manchevolezza e si pensò di sottoporla a un'analisi e a un'eziologia adeguate.
pensò di sottoporla a un'analisi e a un'eziologia adeguate. = voce dotta
giudiciale e rimediale, le quali appresso a greci son state dette fisiologica, igiena,
voce dotta, comp. dal gr. a irta * causa 'e patogenesi (
, iii-26-311: ferdinando borbone diceva che a tenere un popolo tre f bastano,
tono intenso (e ff o fff equivale a fortissimo, mf. a mezzo forte
fff equivale a fortissimo, mf. a mezzo forte, fp. a forte-piano)
mf. a mezzo forte, fp. a forte-piano). carducci, iii-28-105:
di misura delle temperature, e, a volte, simbolo del faraday; e
annunzio, i-812: ne la prossima stanza a 'l pianoforte / nina cantava con la
quarto semiverso dell'inno di paolo diacono a s. giovanni, dal quale ebbero origine
di denaro che occorre allo stato o a un altro ente pubblico per l'adempimento
la somma che viene preventivata come necessaria a soddisfare le esigenze di tesoreria di un
e dei manzi che la requisizione adesso voleva a peso morto, per il fabbisogno giornaliero
finita e pronta, e penso io a provvedervi d'ogni fabbisogno. soldati, 2-282
g. c. croce, 2-14: a una fabraria su 'l medesano / ci
, 12-17: l'ontano non è utile a fabbrica di casa; ma è necessario
umido, là dove si mettano pali a far su il fondamento. ariosto, 40-15
porto, 1-110: vi erano quasi a tutte le parti de'borghi lunghissimi di
fabrica mirabili, che tutte sono andate a terra. lottini, 206: come
399: presso questa porta, ed a sua difesa, scorgesi secondo l'uso
4-188: don ferrante si mise incontanente a tirare innanzi la fabbrica del castello cominciata
intendimento e di scienza in ogni lavorìo a fare di fabbrica, cioè che fare si
, bolliva incessantemente una fervidissima operazione intorno a tutti questi apparecchi, e specialmente nella
è vexata e continuamente costrecta ad andare a le fabriche, et ultra questo paga
esenti e non esenti... abbino a contribuire alle fabbriche di quella città.
, 406]: dichiariamo che a tutti gli ufficiali del senato e del
, che non ha fine. così a roma si dice 'la fabbrica di san
la fabbrica de'pomi si son messi a descrivere. marchetti [lucrezio],
e peripezie delle azioni umane. a. cocchi, 8-225: in tutti questi
di fuori appaia: appena -ora, a guardare -un appannamento negli innocenti occhi sbarrati
: altre notizie arreco, che servono a gustare delle maraviglie delle fabbriche arti- fiziali
[il caffè], 307: sentendo a dire nel 1609 che un olandese avea
, ii-73: avvenne, come piacque a dio, che andando egli a caccia
come piacque a dio, che andando egli a caccia per la contrada di buon sollazzo
, e capitò, alla sua visione, a ima fabrica e quivi trovando uomini isformati
bisticci, 3-217: era cosa incredibile a vedere il governo suo; tutti i sudditi
hagli fatti ricchi, con dare loro a lavorare a tante fabbriche quante ha fatte.
ricchi, con dare loro a lavorare a tante fabbriche quante ha fatte. palladio,
: presso noi non disdicono le fabbriche a mattoni nudi, anzi son ridicole imbiancate e
fabbriche e piantagioni, nell'aspettativa che a ben pensati progetti presto o tardi non
tardi non mancheranno persone e società che a loro profitto ne intraprendano il compimento.
corteccie di sugheri e di quercie. a. f. doni, 3-41: in
in procinto di stamparsi, e finalmente ridotto a tale ch'è quasi maggior del '
per costruirne un altro, già incominciava a tirar su fabbriche complicate e chimeriche di
partic.: il corpo umano. a. f. doni, 13: sopra
, per ciò gli animali con quatro a pena si sostengono. -fabbrica del mondo
parte si sfenderà; perché aggiungesi nuova a vecchia fabbrica. b. galiani
, 4-2: capitò alla sua awisione a una fabbrica, dove s'usa di fare
le montagne con la sua compagnia pervenne a una fabbrica di fondere il ferro.
in quella ricca fabrica ch'aduna / a l'essequie, a i natali,
fabrica ch'aduna / a l'essequie, a i natali, ha tomba e cuna
fabbrica. alberti, no: e1 figliuolo a persio re di macedonia non fu egli
, delle proprie sue fatiche, et a grande stento, a tucte le sue necessitudini
fatiche, et a grande stento, a tucte le sue necessitudini satisfare. carena
una o più arti fabbrili, intorno a una materia per lo più inorganica, che
monete], se gli uficiali stessero a vederle fondere, allegare e gittare corampopolo
, allegare e gittare corampopolo, dentro a que'ferrati fine- stroni, ordinati da
privata, / d'un estratto / a montano ignoto affatto. lanzi, i-2-93
comprai. palazzeschi, 4-168: iniziare a santa maria coltivazioni sconosciute, impiantarvi grandi
noci di tuoni. bartolini, 17-269: a parigi, mente una 'ouverture
concreto: opera, prodotto della capire, a chi richiede con troppa insistenza qualcreazione divina
ogni cosa è piena della scire a campare, per procurarsi da mangiare.
quali molto prima risguardi la natura, prego a col la vostra approvazione vi dimostrarmelo
non co'vecchi, / riposa volontieri e a tempo accogliere maestranze e strumenti per
strumenti per la pro e a loco. / il padre fabro ha la
e dalle of scana, a prato e ad arezzo, indica grandi
opifici). gettata a casaccio sopra una spalla, un mozzicone di
stupire e nere; vengon giù a stormi per la via, dimenando le spalle
far crocioni. orioni, x-19-199: a roma scende ad un quel certo
e martello. sant'angelo, terreno messo a fabbrica solo in questi gobetti, 1-61
meccanismo, gramsci, 7-144: a questo concetto di grandezza del
aspetto dell'artigianato, del lavoro a domicilio, e della corrompimento della
moli artificiali, pe'loro diversi ingegni atti a muoversi, -nome, marca, marchio
marchio di fabbrica da tenere fabbricante a chius'occhi? sempre in mostra con
un opificio (ed è spesso contrapposto a cliente o a operaio, a negoziante)
ed è spesso contrapposto a cliente o a operaio, a negoziante);
contrapposto a cliente o a operaio, a negoziante); -prezzo di fabbrica
estorsioni e le tirannie de'fabbricanti a danno dei miseri, che da loro dipendevano
lavoro. collodi, 314: mandarono a chiamare la pettina- tora di gala
fabbricanti d'uccelli artificiali, mettevano a guadagno le ossa e l'ardire, avendo
fischiet tando faceva gl'incastri a coda di rondine, allogato in
un dotto genealogista di pastru- fazio, a cui altri, però, davano del visionario
: ciò bastò perché vari compagni ricorressero a me abitualmente per farsi fare la tirata
xv; ma nell'accezione attuale, a partire dal 1740). fabbricare (
delle sua sustanze fece fabricare una libraria, a fine che così potessino mettere i detti
per onore di messer giovanni, e a fine che fussino comuni a chi n'avesse
, e a fine che fussino comuni a chi n'avesse di bisogno. machiavelli
gente. tasso, i-41: in quanto a le case de'particolari, lascio stare
e perché con tante porte? / a quanti mali ei volle dare albergo. bocchelli
: son contento che innanzi di andare a far terra da pignatte, ho fabbricato
(e per lo più con riferimento a teorie, a piani logici, a
lo più con riferimento a teorie, a piani logici, a opere dell'intelletto
riferimento a teorie, a piani logici, a opere dell'intelletto, a situazioni morali
logici, a opere dell'intelletto, a situazioni morali, ecc.).
e posta questa scala di questi gradi a salire alla perfetta quiete; però ciascuno
e quanto alla istoria: cominciamo ora a fabricare qualche cosa sopra l'allegoria. achillini
, che un gran felice ingegno possa arrivare a comprender coll'anima e possedere, se
e la domestichezza d'essa parte gli basti a poter sulle fondamenta, sull'ordine,
d'edificio la moderna; veggasi quanto a costui convien travagliare innanzi di poter far
quand'anche e cielo e terra cospirassero a fabbricare per me il più magnifico edifizio
come i palazzi di pietra e non corro a una meta cavallo al traguardo.
erigere, innalzare edifici; farli costruire a proprie spese. -materiale da fabbricare:
e da manovale i fratelli eran riusciti a diventar accollatari. e avevano fatto quattrini
diventar accollatari. e avevano fatto quattrini a palate, a forza di fabbricare alle cure
e avevano fatto quattrini a palate, a forza di fabbricare alle cure: il
attuare progetti o opere, dar opera a programmi, intenzioni (con riferimento a
a programmi, intenzioni (con riferimento a persone o anche a cose). -fabbricare
(con riferimento a persone o anche a cose). -fabbricare sulla sabbia:
lo scoglio e prego il vento. / a l'aspe egizio ed a la tigre
. / a l'aspe egizio ed a la tigre armena / scopro la piaga mia
in giudizio dar conto: fabbricare fuscello a fuscello, economizzare dentro a te lentamente
fabbricare fuscello a fuscello, economizzare dentro a te lentamente lo spirito. 2
: per queste cose appare che natura è a dio siccome il martello al fabro,
per raguardare le case nostre, e venire a soprastare alla cittade. m. villani
di sopra, non di manco cominciarono a dubitare e temere, e cominciarono a fare
cominciarono a dubitare e temere, e cominciarono a fare sgombrare loro contado. boccaccio,
di quel ch'io ti domando. a che fine hanno / qui sì grande edificio
galileo, 3-4-207: m'applicai poi subito a fabbricarne un altro [telescopio] più
, il quale sei giorni dopo condussi a venezia, dove con gran maraviglia fu
continovo. testi, i-57: superba nave a fabbricare intento / dal libano odorato i
di svezia, così è convenuto farli fabbricare a posta, e mi sono stati promessi
. buzzati, 3-113: si è messo a fabbricare dei cucchiai di legno e si
cucchiai di legno e si diverte anche a fare dei pupazzi. -assol. -fabbricare
, e operava quello che era bisogno a i frati nel predetto mestiere.
o per tromba, corre l'aria a fabricar la voce. loredano, 1-98
gran madre / alimento che basti / a conservar le cose nate in vita. de
che ben vive, se stesso fabbrica a dio, aiutantelo iddio. c. e
ché fabricate / ho rete mante e lacci a voi lacciando: / di che merzé
vi guardiate ad onne laccio / ed a li miei più avaccio. bencivenni, 4-14
fabricasse mai natura, / ed io presumo a scriver sua figura / perché d'ognor
fabbricarsi ruote che aiutino i lor pensieri a salire in cielo. s. maffei,
conobbe d'ogni cor regina, / possente a fabbricar dorati nodi / pei più schivi
nodi / pei più schivi intelletti, e a lei dal labbro / stil- lavan dolci
cinquecentisti, che pur si trovavano d'accordo a non voler nella lirica oltrepassare i segni
da siena, iv-267: tanto gli [a dio] fu spiacevole il peccato,
moti di quelle stelle [medicee], a fine di fabbricarne le tavole e calcular
l. salviati, ii-n-106: oltr'a ciò, sono spesse fiate [i
turchi sì terribili. -con riferimento a opere di finitura a mano, di
-con riferimento a opere di finitura a mano, di cucito, di ricamo
: sopra il qual minimo difetto, se a sorte ve lo ritrova, vuole screditar
dichiarò che monica non era soltanto brava a fabbricare merletti, ma sapeva anche danzare
che vi voleva qualche giorno di tempo a fabbricarlo [il giulebbo]. lemene,
amor crudele / scherzava un giorno / a l'api intorno, / ch'erano
api intorno, / ch'erano intente a fabricare il mele. s. maffei,
aver per complimento / da star tre ore a tavola, siccome / avrai veduto appunto
vieni? e dover stare osservando / a fabricar le salse ed aspettando / che
: ora le fanciulle se ne vanno a pregare al pilerio, e se lungo la
fabbrica; produrre industrialmente (con riferimento a uno stabilimento, a un opificio)
(con riferimento a uno stabilimento, a un opificio); formare, produrre in
oggetti o parti di essi (con riferimento a macchine). magalotti, 1-76:
giusti, i-375: sono stati i primi a introdurre in italia la macchina, che
macchina, che fabbrica la carta continua a guisa d'una tela. alvaro, 13-164
al commercio dei medicinali. poi aveva intrapreso a fabbricarli moltiplicando il danaro in maniera miracolosa
anima nostra di diverse forme, e specie a guisa di proteo hanno fabricata.
i precetti], per essere intorno a cose, che il nostro razionale intelletto fabrica
, il cervello di lui si die'a fabricare romanzesche avventure. svevo, 1-92
con mente incerta e varia, / a fabbricar mille castelli in aria. foscolo,
connessa una notazione di biasimo con riferimento a processi o a inchieste a bella posta
di biasimo con riferimento a processi o a inchieste a bella posta istituiti).
con riferimento a processi o a inchieste a bella posta istituiti). masuccio
quale confessione ià fattele da tutti dui a pieno populo ratificare, e de quelle con
autentico processo fabricare, e de quello a tutt'i prìncipi cristiani copia mandatane a
a tutt'i prìncipi cristiani copia mandatane a porificazione del suo onore, la matina
delegati per commissione della santa sede di roma a fabbricare i processi necessariamente richiesti a promuovere
roma a fabbricare i processi necessariamente richiesti a promuovere la canonizzazione. a. f
necessariamente richiesti a promuovere la canonizzazione. a. f. bertini, 4-177: in
9-i-23: fabbricate quanti volete processi, a patto però che il malfattore sia impiccato
ancora, quando da buono artefice son fabbricate a quel fine. marino, ii-71:
livore più che di vendetta ella sia spinta a molestar la mia pace, non potendo
buona poesia eroica. rosa, 56: a fabbricare elogi ognun si sbraccia, /
odan da socrati / i tiranni adulare a faccia a faccia. leopardi, i-1014:
socrati / i tiranni adulare a faccia a faccia. leopardi, i-1014: mancano
. cassola, 8-39: se continuano a farci aspettare, si fabbrica un figliolo,
procurarsi, garantirsi con tutti i mezzi a disposizione. cino, iii-103-21: increscati
fabricare la fortuna è alcuna arte simigliante a quella de'fabri o de gli architetti
loredano, 1-95: il ragno fabrica a se stesso la morte, se lavora
pretendi da me? se fosti solo / a fabbricarti il danno, / solo al
e complicando i piaceri dell'amore sino a farne risultare dei dolori. pascoli, i-205
virtù dell'uomo consiste nella grande capacità a fabbricare errori. 6. intr
con riferimento ai cavalli deboli, predisposti a tale andatura difettosa). = voce
aveva preso il forte fabbricato dal duca vicino a gra- nopoli, e, tagliato a
a gra- nopoli, e, tagliato a pezzi il presidio, l'aveva spianato
31: quei suoni venivano di fondo a una lunghissima strada traversa che conduceva a
a una lunghissima strada traversa che conduceva a un piccolo paesetto fabbricato sulla spiaggia del
. costituito, composto (con riferimento a un complesso edilizio e anche alle parti che
che i capitalisti trovano il loro conto a convertire i propri capitali in tanti mattoni
d'oro e d'argento, che a modo de bossola se apriva. ariosto,
rasigno. varchi, 18-1-17: il primo a sparare partigliene fu il castellacelo, dopo
merci, fa sì che talora esse giungano a minor prezzo di quanto costerebbero fabbricate da
fumava di tanto in tanto delle sigarette fabbricate a mano con fortissimo tabacco da pipa,
in peso ed estensione, lavorati separatamente a terra. -per simil. e al
, architettato, combinato (con riferimenti a produzioni della mente o della fantasia)
tutte le bocche che appena fossero abili a proferirla. cattaneo, ii-1-56: versi
stimano alcuni che si possano degnamente usare a farvi amiche l'intelligenze celesti, essendo
grande iddio fabbricati con un intelletto abile a sapere tutte le cose, ma in
dio in tante fatture, che vengono a dirittura, come siam soliti a dire,
vengono a dirittura, come siam soliti a dire, dalla di lui mano,
soprattutto se di grandi dimensioni) destinato a scopi sia civili sia rurali sia industriali
l'incendio si propagò per le cortine a tutto il fabbricato. verga, 2-257:
e casalingo di fuoco di legne, grato a respirare.] ovine, 2-69:
ovine, 2-69: abitava in una stanza a terreno che dava sul cortile, separata
in treno come chiunque altro: tutto sta a cominciare. -dir. tassa
, dove gli agenti delle tasse mettono a purgare i ricorsi contro la ricchezza mobile
tocca né cielo né terra, mandateme a me li fabricaturi che la edificano.
, conc., ii-460: l'isolamento a cui fu per molti anni ridotta la
anni ridotta la francia costrinse i suoi manifattori a produrre quelle merci che tirava un tempo
fabbricatore e operoso di brighe, studiava a novità. ugurgieri, 46: il
, i-376: qui esemplifica questa bolgia a uno luogo nella città di vinegia detto
pane di mistura che oltre all'essere a più buon mercato del panbianco non si discosti
i segreti di fabbricazione e li ha comunicati a popoli inferiori, ai quali non ha
, 1-194: ogni fabbrica è già sottoposta a vigilanza all'entrata e all'uscita,
vigilanza all'entrata e all'uscita, a causa della necessità in cui lo stato
buona fabbricazione delle leggi che importa ugualmente a tutti, all'una come all'altra
ii-732: lo studio dell'antico, a cui intesero gli artisti del secolo xv
la percentuale delle aree libere è superiore a quella delle aree coperte. 5.
ingegneri, non abbiate tanta fretta; aspettate a far la guglia; aspettate a far
aspettate a far la guglia; aspettate a far la facciata. c. boito,
cura, per mostrare con false calunnie a sua santità che michelagnolo aveva guasto quella
nelle beghe amministrative e politiche, fino a rifiutare l'onore di essere fàbbriciere del
su la prora / nel suo convesso è a ripiegarle intento. -figur
e umil maniera / le nostre ardenti brame a fargli note. campailla, 1-7
, che appartiene o si riferisce a fabbro. ugurgieri, 271:
non è tanto caldo quanto bisogna a lavorarlo, non se ne può fare
alberti, 216: sonci ancora apte a guadagnare le operazioni del corpo, come
dubito che la nostra città, oltre a gli doni e premi che se gli convengono
se gli convengono, non l'abbia a far primo maestro dell'arzanà e delle marinaresche
che, con continua sollecitudine, stavano a battere i durissimi ferri alle caliginose e
32-112: i rozzi panni / lasciando a prova agricoltori e fabbri, / chiuderanno in
martello di fabbro ferraio, che batteva a cadenza sull'incudine. c. e
prima questo ferro rozzo, ma atto a essere quello che volevano quelli occhi.
asconde sue bellezze nove, / le braccia a la fucina indarno move / l'antiquissimo
contristar de'numi; e in mezzo a loro, / gratificando alla diletta madre,
/ vulcan, l'inclito fabbro, a dir sì prese. 2.
borse / tre quarti d'accia mi vendè a ritaglio. guarini, 38: cingea
/ che d'animati sassi / canoro fabro a la gran tebe eresse. diodati [
[bibbia], 2-19: onde viene a costui cotesta sapienza, e coteste potenti
maria? testi, i-57: superba nave a fabbricare intento / del libano odorato i
son viste / catapulte, monton, gatti a baliste. battista, vi-3-141: miracoli
spirar de'venti, / archi- tettata a melodie correnti, / fa scorno alla sambuca
etimologica latina, si può applicare ugualmente a ogni artefice che dia forme determinate a materia
a ogni artefice che dia forme determinate a materia soda, come legno, pietra
. manzoni, 38: tacita un giorno a non so qual pendice / salìa d'
livio volgar., 4-299: fatta venire a dare effetto a quella opera gran moltitudine
, 4-299: fatta venire a dare effetto a quella opera gran moltitudine di fabbri navali
questa altera immago, / oscuro fabro a sì chiara opra eletto? bruno, 3-232
. tasso, 2-58: l'inalzaro a i primi onor del regno /..
vario ingegno / al finger pronto, a l'ingannare accorto: / gran fabro
d'un ornato ostello, / che a lei, d'arno futura abitatrice,
7-489: oramai la perfezione tecnica è giunta a tale che se non un poeta,
lice nostra umana condizione, la quale a quella stessa gran fabbra de'nostri corpi
: con che coraggio, oseremmo starti a fianco o, divino fabbro infallibile?
anche se agli antichi riusciva naturale riferirlo a facère e a ferrum (cfr.
antichi riusciva naturale riferirlo a facère e a ferrum (cfr. isidoro, 19-6-1
cfr. isidoro, 19-6-1: « faber a fadendo ferro inpositum nomen habet »)
, che si chiama anche fabro, a cadice. salvini, 23-185: il fabro
. bocchelli, 6-40: misero capo a costituire un'associazione, base di un
graduale, prudente, moderato, simile a quella società inglese che dal suo metodo temporeggiatore
; è un liquido giallastro che bolle a 2750 c. fabòlico, agg
maffei, 4-31: ora però ben verrà a intendersi perché i diplomi imperiali fossero detti
temistio libretti fabrefatti, o sia lavorati a martello. fàbrica e deriv.,
allora innanzi non si narrerà la fabula a se medesimo. ariosto, 25-27: io
sarai posto in proverbio e in fabula a tutti i popoli ai quali ti menerà iddio
continentia, 40: non se avèsseno a fidar de gente incognite e aliene, mediante
. ariosto, vi-423: brigata, a dio. siat£ contenti, essendovi /
voleva nelle fabule essere il primo che a recitare uscisse. -figur. letter
misericordia t'ha prestato, e conceduto a fare penitenza? c. e
in giallo... -c'indurrebbe perfino a delle analisi e a dei sondaggi nel
-c'indurrebbe perfino a delle analisi e a dei sondaggi nel segreto della sua figura,
potesse intrarvi dentro se non ingegno atto a le cose divine e intellettuali. ariosto
5-48: però non sia maraviglia se a quello [dio fabulano], che
(43): e però che soprastare a le passioni e atti di tanta gioventudine
papini, e contro de robertis, che a quel tempo dirigeva la « voce »
alle cose esteriori; cioè il religioso a ornar bene la chiesa di fuori, e
immortali facende di v. ecc. a. piccolomini, 144: oggi il mondo
e poi le dite, / ed a chi non le cura le ridite, /
volevo arrivare per l'ovo di pasqua a milano; ma i posti del corriere sono
i posti del corriere sono presi sino a mercoledì. rovani, i-164: dopo il
. goldoni, iii-23: se facessi a modo di mia moglie, le faccende di
ho deliberato di cedere per carta privata a mia moglie l'amministrazione delle mie rendite.
tue stanze / tu riedi, ed abbi a cor le tue faccende, / la
8-96: volentieri si fermava in cucina a spianar tagliatelle o a mostrare come si
si fermava in cucina a spianar tagliatelle o a mostrare come si condisca il risotto,
: mara, come se ne fu andata a marineo, in mezzo alla gente nuova
., 49: la giustizia era bisogno a coloro che vendono, comperano, fanno
bibbia volgar., viii-597: scrisse a tolomeo, duca di celesiria e fenicia
re. sacchetti, 16: vadansi a letto ornai tutte facende / del gran
gran notaio de le riformagioni; / vadansi a letto l'ado- mandagioni / fatte a
a letto l'ado- mandagioni / fatte a ser paladin dove s'attende. lorenzo
alle faccende della propria città s'affrettasse a promovere i diritti de'popoli e la prosperità
. non molta, però valorosa e atta a fare molte facende. 2
partì, sconosciuto, armato e bene a cavallo. berni, 216: nelle
dello stato, furono distribuite e applicate a più magistrati. lippi, 3-45:
schiere, finch'ei non intenda / a che fine son là cotante genti; /
cicognani, 9-155: poi s'era prestato a tutte quelle faccende che tengono dietro a
a tutte quelle faccende che tengono dietro a una morte: così aveva finito col
quanto la fortuna in una medesima faccenda dà a li uomini diversi finì. guicciardini,
eleggere el grado in che l'uomo ha a nascere, non le faccende e la
la sorte con che l'uomo ha a vivere. davila, 2 7: in
buglio una pressa una faccenda / mirabile a vedersi. altri devolve / dai fervidi
ci fu uno scandalo terribile una volta a verona. fu trovata uccisa una ragazza di
volgar., vi-22: molti sogni consèguitano a molte faccende, e nella moltitudine del
più vivere bene che li seculari. a. f. doni, 183: in
ne'letterati, la quale gl'induce a lasciar dormire il proprio giudizio quando nel
la bagnatura di villa torlonia, ebbi a star cinquanta giorni tra letto e sofà.
. poiché non ne avevo altri, a quest'ultima faccenda era giuocoforza porre rimedio
capì subito la faccenda, e cominciò a tremare come una vergola. -passione amorosa
, una idea che l'anima forma dentro a se stessa; ché pur panni che
, ossia quello che più frequentemente aveva a che fare col signor conte padrone;
signor conte padrone; non tanto, a dir la verità, per le faccende
37 (655): e tanto affannarsi a bruciar de'cenci! povera gente!
che io pensavo non sarei mai riuscito a scrivere una pagina leggibile, e questa
una faccenda, / non si scapiglia a dirti villania, / dandoti un pezzo
, 4-187: comincia filinor pubblicamente / a narrar per la piazza le faccende.
venga simone: dove, dove sì a buon ora? -a cercar di te
del vangelo, e si sono cominciate a scoprire volgarmente, e ributtare le frodi
». ella rispose all'ora: a donne mie care, non mi ascondo da
8-34: una volta veniva la suora, a premere la faccenda del piovano, et
del piovano, et una volta il piovano a premere la faccenda de la suora.
che questo marito... divenne oltre a modo geloso, dubbitando perché egli non
re di coccino... viene talvolta a visitare il capitano, o un altro
., 1-277: egli commise la faccenda a m. claudio suo famigliare, che
suo famigliare, che facesse citare la pulcella a corte. f. d'ambra,
poteva il mìo padron commettere / faccenda a cui più volentieri attendere / potessi.
protesta, c'era tosto chi gl'invitava a liquidare la faccenda a pugni. serra
chi gl'invitava a liquidare la faccenda a pugni. serra, iii-399: tanto per
ritiromo chi in qua e chi in là a sue faccende. grazzini, 4-324:
e fa'che mai / non t'abbia a veder più presso a costei. g
non t'abbia a veder più presso a costei. g. gozzi, 1-55:
tutte quante dire, / avria facende insino a domattina. ricchi, xxv-1-177: ecco
cupido, / hai pur poca faccenda a travagliarti / con simil manigoldi!
faccenda, vien meco, e aiutamela accompagnare a casa mia. lippi, 2-35:
faccenda: eseguire un ordine, portare a termine un incarico. a. f
, portare a termine un incarico. a. f. doni, 2-31: dal
2-31: dal re fu mandato il barone a cesare per ambasciadore; e dimorando più
volta alla più calda regione del cielo a canto la piazza, si farà la basilica
da faccende. carducci, 1042: a te [ferrara] gli strozzi vennero da
di guerra / e di faccenda, che a stupor del mondo / dièr la sirena
dico che 'l sia, tu andrai a scriver poi a roma; io non ho
'l sia, tu andrai a scriver poi a roma; io non ho cancellieri,
ho cancellieri, io ti darò faccenda a te che scrivi a roma. machiavelli
io ti darò faccenda a te che scrivi a roma. machiavelli, 641: ora
, divenire faccenda di qualcuno: spettare a lui, essere di sua competenza.
ho abbastanza, polideute. non tocca più a noi. ora è faccenda degli atridi
in grande dispesa e in grande facenda, a cagione de la guerra che noi avemo
diritto; stan quieti, e, a buon conto, si mettono all'erta.
sordi / tonfi; il camin fumante a tratti splende. -essere la stessa
lavoro, disimpegnare una mansione, portare a termine un'iniziativa. livio volgar.
leonardo, 2-116: se io avessi a fare tanto viaggio e faccende quanto lui,
. machiavelli, 322: occorse ancora a siila che, avendo mandati certi soldati a
a siila che, avendo mandati certi soldati a fare alcuna faccenda, ed essendo stati
, mandate le sue donne per casa a far faccende, entrò in camera e scoperse
20-9: eh che s'ha / a tenerne anco un'altra, che ci faccia
come noi che stiamo sempre in casa a lavorare o a fare le faccende, sono
stiamo sempre in casa a lavorare o a fare le faccende, sono emancipate, fanno
amici, perché fanno le loro facende a londra con nostri. s. degli arienti
, 4-140: io arei fatto una faccenda a pormi con un tuo pari! che
... onde coloro che stanno a bottega, quando dopo averla aperta vendono
villano e lionardo aretino fecero una faccenda a dimenticarselo. -con allusione al
faccenda / fece con geppa e dedicolla a lisa. palazzeschi, ii-834: anderò
. palazzeschi, ii-834: anderò anche a pompei, e i solerti ciceroni mi sveleranno
, carucce, e dove si facevano a quei tempi remotissimi certe faccende.
e stette fuori, e mangiò e tornò a letto. fagiuoli, 1-7-106: in
per gire io m'era mosso / a far una faccenda, e apposta v'
contadino. ma s'egli dice: vado a fare una faccenda, intende altra opera
voglia spiegare, e che è facile a capirsi. -fare le faccende di qualcuno
d'intrigarsi nelle faccende altrui e perturbarle a suo profitto. fogazzaro, 5-111: la
la mamma in faccende i ragazzi / a sbadigliare sui loro quaderni. -lasciare
che ad andreuccio non potesse tornare. a. f. doni, 1-70: essendo
di servizio, o suoi dipendenti, a preparar nel castello alloggio a quante più persone
dipendenti, a preparar nel castello alloggio a quante più persone fosse possibile. [
donne della famiglia e della dipendenza, a preparar nel castello alloggio a quante più
dipendenza, a preparar nel castello alloggio a quante più persone fosse possibile].
e col pane e col sale o vuo'a merenda / o asciolver, come
doveri, espletare un incarico, portare a termine una pratica. s. caterina
ogni sollecitudine brigherai di spacciarti e trarre a fine tutte le faccende che ti restano a
a fine tutte le faccende che ti restano a fare, acciò che, sciolto,
con troppo detrimento della sua famiglia, a finire quelle faccende. rajberti, 2-232:
che ci vada a far merenda. pirandello, iii-120: qua
periferiche della città offrendo l'umile mercanzia a soldati, a serve, senza faccende.
offrendo l'umile mercanzia a soldati, a serve, senza faccende. -ser
risposta. firenzuola, 712: andremo a far due faccenduzze insino in piazza.
. gemelli careri, 2-i-111: condotte a fine le mie faccenduole, posimi a
a fine le mie faccenduole, posimi a cavallo per venire a bergamo. manzoni,
faccenduole, posimi a cavallo per venire a bergamo. manzoni, pr. sp
, 14 (245): tutt'intento a vedere come andassero gli affari pubblici,
tributo per la forma italiana si pensi a faccio, dal lat. facio (
tanto affetto, e tosto si diede a faccendare per me con sì gran festa,
gran festa, ch'io m'appigliai a lasciar pure che mi colmassero d'ogni gentilezza
che di rado la trovava in piedi a faccendare, ma sempre seduta a cucire
piedi a faccendare, ma sempre seduta a cucire. = deriv. da
. faccenderìa, sf. inclinazione a darsi da fare fuor di misura (
con una connotazione di faciloneria), a brigare, a intrigare. salvini,
di faciloneria), a brigare, a intrigare. salvini, 41-331: plutarco
le cose che vanno attorno, è molto a proposito farsi amico di tutti per potere
dell'imbroglio. nievo, 1-344: cominciò a prestare ad usura...
ad usura... e a vivere tra faccendieri e manutengoli sicché
catucoli, quanto certi faccendieri arrivati a roma dalle estreme province. fracchia
. gozzi, i-16-177: si rivolse hagiage a cotesta faccendiera..., col
minato faccendier di parti, / perfido a tutti, non mi porre assedio / con
nel fatto però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento di
, 102: sempre si getterà uno faccendiere a negoziare in que'luoghi dove egli è
indice faccendiere, snello ingegnoso, abile a tutto, in tutto si mesce e
naviganti faccendieri, / che il carico a memoria tenga, e sia / pratico de'
, la bocca carnosa e vermiglia ispiravano a chi la vedeva vivere tra l'austerità
stradine nere, con le alte case a picco, circola in molte ore del
agitato frenetico (e può riferirsi sia a concetti astratti, sia a esseri inanimati)
riferirsi sia a concetti astratti, sia a esseri inanimati). soffici, v-3-178
soffici, v-3-178: seduti, in mezzo a quel turbine faccendiero, casati ed io
aveva indotto ad accordare il suo teatro a quella. alfieri, v-1-917: qui
un certo faccendiere; avea promesso mance a parecchi se gli trovavano una casa da comprare
toscana, 7-89: concede in primo luogo a tutti li faccendieri ed a chiunque altro
primo luogo a tutti li faccendieri ed a chiunque altro che farà sementa nella maremma
facoltà in perpetuo di poter estrarre, a voglia sua, per fuori di stato,
si chiamano in maremma coloro che intraprendono a fare le semente, affinché possano ricavare
. la misera faccendiera costretta tutto giorno a scender le scale, a recarsi alla porta
tutto giorno a scender le scale, a recarsi alla porta, a conteggiare,
le scale, a recarsi alla porta, a conteggiare, ad assaggiare, a contrattare
, a conteggiare, ad assaggiare, a contrattare, a vendere, a comprare
conteggiare, ad assaggiare, a contrattare, a vendere, a comprare, a cambiare
assaggiare, a contrattare, a vendere, a comprare, a cambiare, in colloqui
, a vendere, a comprare, a cambiare, in colloqui perpetui col droghiere,
7-2-2: mi vien la rabbia anche a me quando lo sento chiamare il faccendon
: nel fatto però, veniva anche lui a essere il faccendiere, lo strumento di
, perché vivono al principe e non a dio. linati, 30-129: il proprietario
una chioccia impettita e faccendona cacciava davanti a sé i pulcini, e al loro
/ un formicaio, / dove bolle gente a iosa, / faccendosa, / gaia
mussolini tanto farà che darà fastidio anche a me. ti manderà in etiopia.
sono cristalli passati per su la ruota, a prenderne faccette, tavola e punta;
la lavorazione di pietre di peso inferiore a un quindicesimo di carato ed hanno 16
nel detto bottone io legai in mezzo a esso un diamante in punta e faccette.
guardo un oggetto per uno di questi vetri a facette, che mel rappresenta in più
era la metà d'un ottagono lavorato a faccette. carena, 2-19: 4
col pulimento una bella lucentezza, atte a rifrangere e rimandare una vivissima luce,
articolare. 4. locuz. -essere a faccette: essere mutevole, imprevedibile.
donna bizzarra, tutta nervi, tutta a faccette, come un richiamo da allodole
figure di ardimento umiliante, che espongono a rifiuti e rimproveri non ingiusti. -bisogna
conto del danaro, per non trovarsi a far delle faccette chiedendolo altrui. crusca
tanto riso degli astanti, che n'ebber a smascellarsi squaccheratamente. targioni tozzetti, 12-10-64
[faccètto). sfaccettare, tagliare a faccette. cantini, 1-27-57: poter
il giorno soavemente affaticato... a faccettare il vetro della frase per incastonarlo
sfaccettato. marnioni, i-lvii: a me sembra avere memoria che alcuni naturalisti
è fantastica, questa trasformazione del sensualismo a passione sublime,... questo
in un foro accanto all'augello, ed a cui s'attacca la loppa per conoscere