non credo che sospinta / mai fosse a tanto ingegno, quanto in quella / mostrava
vorrei per mio compagno avere / a ogni cosa, eccetto ch'ai tagliere.
l'orchestra, frattanto, aveva riattaccato a suonare -, eccetto che di lanciarsi abbracciati
vivacità degli occhi in cui si ostina a germogliare il seme di una gentile allegria
toché), rar. eccetto se, a introdurre una proposizione limitativa o eccettuativa (
limitativa o eccettuativa (col valore di a meno che, salvo che, tranne che
di roma, i quali per insino a quel tempo erano stati fermi alla fede
stati fermi alla fede, si cominciarono a mutar la voglia e a pensar di
, si cominciarono a mutar la voglia e a pensar di ribellione, certamente non per
altra cagione, eccetto che si cominciavano a disperare dell'imperio. bruno, 3-80
legge del nazareo, quando si voterà a dio in quello tempo che vorrà essere
in difensione degli stati, eccetto che contro a braccio per niuno modo essere vogliamo.
bandello, 4-25 (ii-786): a la moglie accrebbe di dote cinque millia ducati
madonna del tutto, senza essere ubligata a rendere conto de l'ammi- nistrazione,
gli lasciava pensare ciò, allora si missono a cercare la seconda cagione di questa infermitade
ci volevano nelle onorevoli preminenzie del comune a compagnia. ariosto, 825: di
capitolo, che la magra non era a esser passata, né il duca di
regola comune; che non è soggetto a una comune condizione o legge;
molto più che'maschi desiderandolo, quasi a neun'altra cosa utili nate sieno.
il po e l'adda si ridusse a divozione di cesare, eccettuate cremona e crema
lino, ma tanto poco, che a pena si paia. sarpi, vi-3-19:
668): non si pensò più che a fare i fagotti, e a mettersi
che a fare i fagotti, e a mettersi in viaggio: casa tramaglino per
i ringraziamenti, le promesse d'andarsi a trovare furon molte. non meno tenera
nella locuz. congiuntiva eccettuato che: a condizione che, con la clausola che.
benché da principio rispondesse non volere obligarsi a salvare la vita de'soldati, pure
un capitolo, che la magra non era a esser passata..., anzi
. non ostante alla eccettuazione, pervenendo a notizia della signoria di firenze la nuova
comparire, e più eccettuazioni, appellò a * tribuni della plebe. eccezionale,
municipale, con elezione progressiva, sino a formare un consiglio di stato, e con
in via eccezionale: eccezionalmente; derogando a una consuetudine, a un regolamento.
eccezionalmente; derogando a una consuetudine, a un regolamento. bernari, 7-353
della commissione di sconto, può capitare a chiunque di riconoscere l'usura seduta dietro
comune, provvede con un'apposita disciplina a una particolare situazione (transitoria o permanente
leggi penali e quelle che fanno eccezione a regole generali o ad altre leggi non
uso che dai più si farebbe fatica a dire altrimenti ». eccezionalità,
quegli ardui modelli e persuaderci che solo a forza di studio e di riflessione avremmo
e di riflessione avremmo potuto veramente accostarci a loro. banti, 6-18: [la
, seguito da un agg., serve a esprimere con maggior forza il superlativo assoluto
si fa notificare, ed espressamente comandare a tutte le comunità e popoli, e
chi quelli rappresenta, che avessino il sale a basso pregio, e così a tutti
sale a basso pregio, e così a tutti li eccezionati o privilegiati, come
. -in partic.: deroga (a una legge, a un regolamento,
.: deroga (a una legge, a un regolamento, a una convenzione)
una legge, a un regolamento, a una convenzione). -fare eccezione di
per concedergli un privilegio. -fare eccezione a una legge, a una regola, a
. -fare eccezione a una legge, a una regola, a un'abitudine'.
a una legge, a una regola, a un'abitudine'. derogare, allontanarsene parzialmente
boccaccio, 21-24-9: con dritta lista a ciascun sua ragione / di dar le
biasimano. machiavelli, 1-iii-1112: obbligarsi a pagarli quaranta o cinquantamila ducati, e
: le verità generali sono sempre soggette a qualche eccezione. tommaseo, 3-ii-430:
626: monsignor vescovo non ha permesso a nessuno questo genere di visite; ha
» », 1-101: tutto fu permesso a filippo: per lui il vecchio faceva
, ma molte non ne fossero; a reverenza delle quali per diverse cagioni mostrava
propria sciagura; ma 'l fare spesso piacere a gli amici, è ufficio usitatissimo de
; la quale, non potendo mancare a le sue promesse ed al suo costume,
(93): quell'uomo era stato a sentire all'uscio del suo padrone:
bene? e fra cristoforo faceva bene a lodarlo di ciò? secondo le regole
eccezione? pascoli, i-637: sembra a quasi tutti di vivere in una tal
, dal rinascimento in poi, ripigliando a meditare sui problemi del linguaggio, abusarono
-anche: essere eccettuato, essere sottratto a una legge o condizione generale; scostarsi
1-475: i doni sembrano più convenirsi a chi è più scarso della materia donata.
regola hanno eccezione i libri: i quali a coloro nelle dedicazioni sono donati più degnamente
fascino. -locuz. prepositiva. a eccezione di, all'eccezione di,
può servire di guida ragionata e fedele a ridurre gl'innumerabili accidenti e bizzarrie di
: non tollera di vedere nessuno, a eccezione di me e dell'altra gente
, 5-110: dopo essere saliti, tornare a scendere non garba; ad eccezione di
eccezionalmente, in modo da contravvenire a una norma o a una consuetudine; per
modo da contravvenire a una norma o a una consuetudine; per caso straordinario.
] non si dee dire se non a coloro che volentieri l'ascoltano. per questa
fare, o no, perocché non vale a riprendere l'uomo sordo per natura.
ancor le cagioni; / e oltre a questo, sì le concedeo / termine a
a questo, sì le concedeo / termine a poter fare eccezioni / ne'patti fatti
poter fare eccezioni / ne'patti fatti a lei, se per men reo /
, insieme con altri, per andare a ferrara; vogliamo e comandianvi che, vedute
signoria nostra. bembo, i-81: quanto a quello che mi scrivete, d'uno
i-128: parlò anche con l'elettore di a un tratto, come se fossegli mossa da
se fossegli mossa da un avversario sassonia a parte, esortandolo a mandar li suoi ambascia-
un avversario sassonia a parte, esortandolo a mandar li suoi ambascia- invisibile una sottile eccezione
altri due direttori sono in tutt'altra disposizione a 3-212: la corte rientrò dopo un'ora
eccettuare '). criminale] a privare della sua libertà il cittadino, quanto
fazione cutanea di colore bluastro dovuta a 5. patto, condizione.
, sf. medie. macchia superiore a ogni eccezione, fuori d'eccezione: eccelemorragica
di sangue nei tessuti per fatti a le figliuole, che fatto l'aveva pensando
alcuni casi d'avvelenamento, per a suoi eguali, ma veggendo che egli,
che gli pareva convenevol dargli più dote che a chiunque taluni casi di sepsi e nelle porpore
livido o nero, molle, che cede a fizio / del naso faccia qualche eccezione
della putrefagrandi, eccezione che fa rabbia a sentirla dire anche zione, macchiati qua e
livida, dalla dugento anni dopo. a. cocchi, 4-2-221: grano buono rosellina
testimoni, e dar anche l'eccezione a più d'uno. monti, ecchimòtico,
son è proprio dell'ecchimosi. nulla a fronte del bello, che domina in tutto
agalotti, 23-94: [è] a mio credere una delle sue
caddono: e di vero gran pietà fu a vedere l'eccidio di vedere rigettare un
già assediati; / se è il a venir avversario, e quali siano le
gente, venuto nel processo civile, tendente a respingere / se non avea soccorso il dì
. carducci, 869: odoacre dinanzi a l'impeto / suale (eccezione processuale
dell'attore o il di molte persone perite a causa di calamità proscioglimento della imputazione.
statuto dell'arte dei vinattieri, 1-70: a loro sententia timo a compiangere l'
1-70: a loro sententia timo a compiangere l'eccidio de'suoi, li seguì
mancando la difesa per altre vie si ricorre a qual cui le vittime,
città, di un paese). -venire a eccidio: andare in rovina.
, 25: irrita ella armi e ire a sua mina, / misera, e
, / misera, e sé destina / a eccidio sì fier, ch'a le
destina / a eccidio sì fier, ch'a le pendici, / ov'ella s'
nacque la guerra delle province, non a caso detta italica, e, in
non contrassegnai il ramo, che verisimilmente a marzo sarà involto nell'eccidio della potatura
,... e che io sopravanzassi a questo eccidio per fare l'orazione funebre
comp. di caedo * tagliare, fare a pezzi ', al figur. *
o dotata di un'azione debolissima analoga a quella della sostanza medicinale a cui viene
debolissima analoga a quella della sostanza medicinale a cui viene associata, che serve a
a cui viene associata, che serve a incorporare medicamenti attivi, oppure a dare
serve a incorporare medicamenti attivi, oppure a dare al medicamento da somministrare la forma
. prezzi, iv-14-84: allor apparve a me l'apostol polo, / mostrando
lieto viso; / e poscia disse a me come a figliolo: / -hai vista
/ e poscia disse a me come a figliolo: / -hai vista quella che del
tutto disposta e organata', l'esperienza a questo risponde apertamente che no; ed
. targioni tozzetti, i-241: le piante a guisa degli animali hanno una vera.
eccitaménto, sm. l'indurre o incitare a compiere un'azione, a fare una
o incitare a compiere un'azione, a fare una determinata scelta, a seguire
, a fare una determinata scelta, a seguire una condotta, ecc.; incitamento
giordano [crusca]: questa memoria sarà a noi grande eccitamento al bene operare.
suoi fra poco tempo distrutti dagli avversari. a questi motivi s'aggiunsero gli eccitamenti di
. 2. incremento, incentivo a un'attività commerciale o industriale o artistica
tempi di tiziano, ed egli dava a questa rinnovazione eccitamento, anzi giovò co'
i raccoglitori delle sostanze che debbono ripartirsi a tutti, sono gli economi della pubblica
di mente et eccitamento dello affetto notificare a iddio i suoi desideri. d. bartoli
con una certa soddisfazione, appena lasciati a se stessi, a riflettere sulla miseria della
, appena lasciati a se stessi, a riflettere sulla miseria della loro vita.
, né verrà la disparità delle fortune a comprimere la virtù e i talenti. foscolo
induce, spinge, incoraggia, incita a qualcosa. - relig. grazia eccitante:
riscuote l'anima dal peccato e l'aiuta a compiere atti meritori. musso
questa grazia che i tuoi discorsi recheranno a chi t'ode, se procederan nella
coronante, o in qualunque altro modo a te piacciati di chiamarla. rosmini, xxii-100
cause degli errori sono di tre specie: a) altre si riferiscono all'intendimento.
/ sulla via del meriggio. / a colpi di frusta, con grida eccitanti,
grida eccitanti, / noi la sproniamo a passare. comisso, 1-52: le finestre
caso nostro. pallavicino, 11-81: a me parea, che in quel giorno fosse
ci godono ad ammatassare nuove teorie e a scoprire in quelle boiate fermenti suscettibili di
, equivocissimo). che si presta a interpretazioni diverse, a essere confuso, scambiato
che si presta a interpretazioni diverse, a essere confuso, scambiato con altro (
significando più cose, non è subordinato a un unico concetto, ma è unico
intenzioni dell'anima); in contrapposizione a univoco. savonarola, 8-i-308:
il quale in ebraico è vocabulo equivoco a 'costella ', ma qui e in
si parla ora, perché è equivoco a quello di che ragioniamo. b. segni
si suol dire equivoco lo stesso vocabolo applicato a cose diverse, o in un senso
ad essere equivocissimi. -indotto a confondere, a scambiare una cosa per
equivocissimi. -indotto a confondere, a scambiare una cosa per un'altra.
, quelle che, sempre in guardia a censurare le facezie anche più innocenti, portano
propri di custodia e difficilmente si ridurranno a lasciarsi vedere dalla piazza nell'atto equivoco
floscio. bacchelli, 3-203: attorno a estella s'erano raccolti e tenevano sospetti
per estella. alvaro, 13-85: a corto di denari e con una tale frenesia
tale frenesia di dare, vivian cominciò a frequentare una certa casa equivoca, dove
tale atto un sacrificio, era perciò pronta a tutto, con una intelligenza fredda e
paia egualmente propria di ciascheduna, non a cagion d'ornamento. galilei, 3-4-181
d. bartoli, 30-22: poiignoto dipinse a mezzo una scala con un andamento di
parlata è irregolare e negletta, ama a preferenza i termini originari, è sparsa
ciniche / baie all'ingrosso, / che a tutti trinciano / la giubba addosso;
il negromante o l'astrologo che vive a spese de'gonzi. l'intreccio nasce
comisso, 7-222: è curiosissimo come a roma, nel giro di circa mezzo
distingue otto specie, continuando e perfezionando a suo modo le partizioni che i comentatori
voce dotta, lat. tardo aequivócus 'a doppio senso ', comp. da
. (superi, equissimo). conforme a equità. collenuccio, 88
: esser equissima cosa e molto debita a li scrittori non così succintamente li gesti de
, è una ipotesi che faccio io, a spartirsi le prede. me lo fa
. foscolo, vii-16: come non a tutti la natura fu equa dispensatrice di
con la mite bontà, cercava d'accostarsi a lei, per ispirarle una maggior fiducia
maggior fiducia nella vita, per persuaderla a più equi giudizii, e più ella si
avea impetrata la mia liberazione, ed a più equi patti fui ristabilito nei dritti
: andavo, o era andato, a udire le sue lezioni, con un entusiasmo
non plasmisi, / né sorga su / a formar simulacri colossali / de'numi ad
in capo al berecinzio pino, / a sfidar nato su gli equorei campi / d'
regione). foscolo, iii-1-311: a pleuròne, ad oléno, ed a pilène
: a pleuròne, ad oléno, ed a pilène / e dell'equorea calcide a'
deledda, iii-627: gli pareva di attraversare a guado il fiume: realmente sentiva i
luce equorea, come piante di palude, a fili, viticci intricati.
idrozoi del sottordine campanulario-leptome- duse, a cui appartengono idromeduse di grandi proporzioni con
aequoridae, dal nome del genere aequor a (cfr. equorea).
fissato nel tempo, variabile da popolo a popolo (e generalmente in corrispondenza col
importanza), dal quale si cominciano a contare gli anni, allo scopo di
cioè 4 ab aere imperato 'a quelle province. l'uso ne durò
, 2-i-572: viene la notarella a dire, che secondo l'era costantino
primavera di bellezza. savinio, 10-334: a distanza di secoli, di epoche,
aleardi, vi-535: allora il lazio a tanta / ed unica sortito èra di gloria
si suddivide in periodi, e questi a loro volta in epoche, che si suddividono
area, suolo; piano. a. neri, 1-35: si tenga nell'
eracle (e le più importanti si svolgevano a tebe nel ginnasio di iolao).
-versione eracleense: versione siriaca della bibbia a opera di tommaso di eraclea.
e discepoli di platone, congiurarono contro a clearco e satiro, tiranni; ammazzarono
tina ma classica, e miti eraelei riportati a favole familiari. = voce dotta
che si ispira o si rifà a questa dottrina. b. croce
piacere che si facessi al popolo bastava a eradicarlo. saraceni, ii-342: venuto
calabresi,... lo tenga a dieta di latte e vegetali, gli
eradicativo, agg. ant. atto a sradicare. -al figur.:
. -al figur.: atto a eliminare le cause di una malattia;
, sul modello del nome volgare comune a diverse lingue europee, che significa *
l'entrata in senato o almeno m'invita a dimostrare che pago le 3000 lire d'
erariale perché convincesse i suoi colleghi magistrati a lasciar intervenire un amico del salvemini alla
. giamboni, 4-386: cesare venne a roma, e la pecunia dell'erario
la pecunia dell'erario di roma negata a lui, ispezzate le porte, as-
era di bisogno che fulvio pretore chiamasse a parlamento e manifestasse al popolo le pubbliche
cose necessarie all'esercito di spagna, a patto che, quando nell'erario fosse
fossero pagati. machiavelli, 148: a uno consolo non pareva potere trionfare, se
il dice, tenendo che sia disceso a * querendo ', imperoché l'ufficio
, imperoché l'ufficio loro principale presso a romani era di ricercare i denari pertinenti
la nazione avea allora un erario sufficiente a riempire il vuoto che ne'banchi si
che ne'banchi si faceva, o almeno a mantenervi sempre tanto danaro quanto era necessario
aumentare il diritto di licenza e sottoporre a quel diritto il valore effettivamente corrispondente alla
corallo in due parti diviso / angusto varco a le parole, al riso. testi
alighieri al leopardi, non si trova a gran pezza tutto l'erario della loquela vivente
gozzi, i-53: solo nel mezzo a persone che conosceva appena, aggravato da un'
li dona. ammirato, 1-24: ivi a poco tempo la cosa dei sedici anni
potuto reggere se li veterani s'avessero a rimunerare inanzi al ventesimo anno. d'
sostituire l'antica e rimanervi in perpetuo a commemorazione dell'eroe ligure. 5.
classe sociale e che non dovendo sottoporsi a oneri di guerra e di cariche,
e di cariche, erano soltanto tenuti a pagare un tributo in denaro per i
della guerra e dello stato (e a questi potevano essere trasferiti per pena cittadini
giudizi sotto due sorte di giudici, cioè a quelli dell'ordine equestre, ed a
a quelli dell'ordine equestre, ed a quelli del senatorio; levando via i tribuni
monti la stizza come fussi in quel logo a punto, fa stima ch'io sia
sapere se il tuo maestro t'insegna a leggere con la pronunzia erasmiana o con la
che subordina il potere della chiesa a quello dello stato.
dette anche piante erbacee), appartenenti a diverse famiglie, generi e specie, e
la terra nel principio de la primavera a ricevere in sé la informazione de l'
(incestuosi parti) alzano in fretta / a opprimer de la terra i miglior figli
. settembrini, 1-17: in mezzo a quegli alberi, a quelle erbe che
1-17: in mezzo a quegli alberi, a quelle erbe che mandavano mille odori,
, 4-166: la terra era lavorata a campo e vigna, e ci andavo sovente
sovente, in certe conche riparate, a raccogliere erbe e muschi. -figur
, par., n-105: per trovare a conversione acerba / troppo la gente,
de l'italica erba '; cioè a fare fruttificare l'erba d'italia, cioè
, coll'aiutorio della divina grazia, ha a divellere le spine de'vizi, e
che funno costrecti le persone di toscana a mangiare li erbi selvatici. cammelli,
(rumex acetosa), alta fino a un metro, con fusto striato e
ottuse, fiori separati, con calice a valve membranose, intere, e sepali
erbosi e freschi; fiorisce da maggio a giugno; il succo fresco è ricco di
verga, 3-69: se ne andò zoppicando a bere l'erba- bianca da compare pizzuto
campi e nei pascoli, con legume simile a un bruco peloso. o
; il peso proprio fa che vengano a posare su la terra e sembrino veri bruchi
maria desidera di esser piantata a solatìo, in luogo umidiccio e grasso
domenichi [plinio], 25-4: attribuiscono a ercole euforbiacee, con fusto alto fino a
a ercole euforbiacee, con fusto alto fino a mezzo metro, ancora quella [erba
pianta, preso di tanto in tanto a cucchiaiate, è stato sperimentato utile negli
m, con foglie ragnatelose, capolini disposti a corimbo, comune nei luoghi boscosi;
con radice tuberosa, fusto alto fino a 50 cm, foglie opposte, carnose (
preparare cataplasmi, e i fiori servivano a dare profumo a vini e gelati.
e i fiori servivano a dare profumo a vini e gelati. ricettario fiorentino,
gatta produce le fiondi del tutto simili a quelle dell'ortica. idem, 2-754:
gialla dai porri: erba marchesita. a guisa degli acidi, e fa passare il
frutto è un legume costituito da tre a sette articoli; è pianta perenne e
, rossi sul dorso dello stendardo, a tre a tre insieme, peduncolati, ascellari
sul dorso dello stendardo, a tre a tre insieme, peduncolati, ascellari.
peduncolati, ascellari. fiorisce da gennaro a tutta la state, ed è comune
pianta dei luoghi arenosi, con foglie a lancetta, calice diviso in quattro parti
erba lanaria in tanto volgare uso appresso a tutti gli uomini per lavar le lane
sono i pesci, i quali vengono a galla dell'acqua morti o storditi.
et efficacissimo ai tremolanti dei nervi et a tutti i paralitici, ugnendo caldo. pascoli
da noi erba mora. questa è a noi in uso per ammazzare il pesce.
frondi ugualmente in croce distinte, simili a quelle del sanguino, e nella sommità
frutto por- poreo, ritondo, simile a un piccolo acino d'uva, vinoso
pieno di minuto seme, bianco, simile a quello degli alcachengi. tramater [s
alcali turchino. era un tempo usata a preparare i filtri amatorii. le sue radici
si chiama erba sacra, perché portata a processione al collo, o legata, genera
sono le frondi distinte per intervalli simili a quelli delle quercie, ma però minori
e consolidante, essendo le radici buone a fare inchiostro. -erba santa barbara (
coronopo l'erba stella fatta oggi volgare a tutti gli orti d'italia per l'
riva della marina, dove si abbatte a essere con la rena mescolato terreno. garzoni
coltivata per foraggio; ha fusto alto fino a 3 m e foglie larghe.
appuntata al fianco la gonnella, / a tagliare una fetta d'erba sulla, /
tagliare una fetta d'erba sulla, / a fare un quadro d'erba lupinella.
alcuni erba turca, è notissima pianta a tutta italia. -erba veronica',
leguminosa perenne (colutea arborescens), a rami grigiastri; le foglie presentano da
grigiastri; le foglie presentano da sette a undici foglioline oblunghe, di colore verde-biancastro
un legume vescicoloso; fiorisce da giugno a luglio e fruttifica in agosto. -erba
boiardo, canz., 100: a te par forsi un gioco il mio tormento
tosca, e ti sta il padre a canto; / non hai tra l'erbe
era la sara di comare tudda, a mietere l'erba pel vitello. camerana,
: svaria su l'erbe un gregge a mano a mano, / e par la
su l'erbe un gregge a mano a mano, / e par la mandra dell'
monotona, / e presi gusto / a quella brama senza fine. quasimodo, 1-41
in sogno mostrata, e dato il sugo a bere a'fediti, guarendo, col
, corvo., i-1-8: coloro che a cosi alta mensa sono cibati non sanza
avventurate già l'antiche genti, / a cui il pasto delle giande ed erbe
ii-40: era stata durante il giorno a cogliere erbe mangereccio selvatiche, e veniva
cogliere erbe mangereccio selvatiche, e veniva a domandare un po'd'olio per condirle
erbe che vendea, la quale cominciò a gridare. macinghi strozzi, 1-30: vendono
.. e le bietole e ogni erbe a peso. ariosto, vi-457: pareami
d. bartoli, 2-2-148: si prese a passare in nul- l'altro che erbe
legge ecclesiastica ci asteniam dalle carni. a. cocchi, 4-1-38: il lesso
del mese di luglio la mattina e a vespro, disposto il calore, si
10. locuz. -a erba: intento a raccoglier erba. pasolini, 54:
che sbianca, sulle rosse bambine / a erba pei conigli. -al crescer dell'
anno sequente 1448, andò alfonso a campo a piombino. -andare all'
sequente 1448, andò alfonso a campo a piombino. -andare all'erba:
. -andare all'erba: andare a pascolare (cavalli, bovi, greggi
da le regie stalle, / ove a l'uso de l'arme si riserba,
gli armenti o al fiume usato o a l'erba. -andare per l'
-andare per l'erba: andare a falciarla. rinaldo degli albizzi, i-505
433: potrebbe dare una tal falzonata a don ateon, che lo manderebbe a l'
a don ateon, che lo manderebbe a l'erba. berni, 44-10 (
soleva / mandare al primo colpo ognuno a l'erba. -color d'erba
ancora maturi. -al figur.: esporsi a rischi, pericoli, ecc.
), crescere l'erba (addosso a qualcuno): essere morto e sotterrato.
che ti possa nascere / l'erba a dosso! monti, x-2-129: coprirà
tenebre / vagoleran gli spirti. -dare a qualcuno l'erba trastulla: tenerlo a
-dare a qualcuno l'erba trastulla: tenerlo a bada con parole vane, lusingarlo con
lusingarlo con promesse ingannevoli. a. pucci, cent., 5-6:
, /... / soglion ridursi a morirsi di fame. magodotti, 24-7
. magodotti, 24-7: si comincia a dubitare per alcuni ch'ella sia una
stimò tanto un poeta dozzinale, / ed a me l'erba cassia è stata data
imperatrice, la quale, se arriva a far questo tiro a lorena, non si
quale, se arriva a far questo tiro a lorena, non si vuol fermar qui
del re: risposta che si dà a un bambino che chiede con insistenza qualcosa
381: ci voleva la pazienza di cristo a tenerli, e non conoscevano che l'
, e non obbedivano volentieri se non a due soli ufficiali. -essere lontana
165- 30): canzone mia, a la nuda fiorenza / oggima'di speranza,
in su quest'otta / venir la tancia a far l'erba all'armento.
. nievo, 1-221: il padrone voleva a tutti i patti che in quel
deserte, io me ne andassi a pascolare o a far erba sui rivali e
io me ne andassi a pascolare o a far erba sui rivali e lungo
vicini. cassola, 6-148: era intenta a far l'erba vicino al leccio
, la quale,... anche a raccoglierla tutta insieme, e far d'
pure è un mezzo d'intenderci intorno a un certo numero di cose. e.
nel parlare o nello scrivere, badano a por su, e attendono a impiastrar
, badano a por su, e attendono a impiastrar carte; e di questi perché
-vivere da scapestrato. -anche: rubare a man salva, arraffare. cavalca
mariuoli, predando più tosto che predicando, a una certa villa, e d'ogni
degli uomini dabbene,... avvezzo a far d'ogni erba un fascio.
giusti, iii-108: non vada dietro a certuni che fanno di ogni erba insalata
non crescere un filo d'erba: a indicare uno stato di desolazione assoluta.
. leopardi, 395: via fuori a pascolar, che così fresco / fil
3-51: bisogna far più presto / a incendiare a distruggere a scannare, /
bisogna far più presto / a incendiare a distruggere a scannare, / impedire la
far più presto / a incendiare a distruggere a scannare, / impedire la fuga ed
il grano in erba, per alcuni diacci a tempo, non à alzato troppo,
in erba. beccuti, 48: a fragil canna ogni mia speme in erba /
-con uso aggettivale: che si prepara a esercitare una data professione; che aspira
esercitare una data professione; che aspira a raggiungere un dato grado, una data
: mirate il gran male che fanno a sé questi sposi in erba, quando
dagl'industriosi coltivatori nei campi sterili, a fecondar l'anima di questo buon frutto
fatto, da ragazzi, di capitare a ridosso dei bastioni in certe località disperate
, e la ghiottoneria arrivano bene spesso a fare atterrare una pianta di tanto frutto
collodi, 733: il romanzo sociale, a detta vostra, non può metter erba
detta vostra, non può metter erba a firenze. -mettere a erba,
metter erba a firenze. -mettere a erba, mettere in erba cavalli,
ecco messer alesso, / che viene a visitar questa figliuola. / i'so che
: se non mi credi, pon mente a la spiga, / ché ogn'erba
: le delicate e piacevoli donne postesi a sedere in seno di una minutissima e
una virtù d'una erbic- ciuola, a volerla perfettamente conoscere, darebbe a fare
ciuola, a volerla perfettamente conoscere, darebbe a fare a tutto 'l mondo. del
volerla perfettamente conoscere, darebbe a fare a tutto 'l mondo. del tuppo, 462
coltivazione; erba non mangereccia. a. pucci, cent., 59-62:
d'ogni paese ha fatto una gran classe a modo suo, denominandole erbacce, o
. disus. erbaggio. a. pucci, cent., 34-85:
petrarca volgar., i-45: a me pare questa vita certa arca di
e per tutto le loro ceneri. a. cocchi, 5-2-133: si dovranno allora
verdura (una dieta). a. cocchi, 4-1-82: separando l'ipocondria
sono arbori fruttiferi, sotto non vi hanno a essere erbaggi; e dove sono erbaggi
e dove sono erbaggi non v'hanno a essere sopra i frutti. tasso,
: l'ho trovato in ammirazione davanti a una cesta di superbi erbaggi. e
bionde, tingale in erbaggio / e a l'uovo, e po'vada a nozze
e a l'uovo, e po'vada a nozze e a festa. g
uovo, e po'vada a nozze e a festa. g. villani,
. villani, 9-241: ciascuno tartaro va a cavallo, e'loro cavalli sono piccoli
da risaldar ferute e cacciar morbi. a. verri, ii-305: è la diroccata
, 1-i-446: sui tetti alti, a ripido spiovente, delle due case, fatti
donna sopra ad uno erbaio, andò a vedere che avesse la fante. velluti,
ch'io dica, / son venuti a contesa. leopardi, 24-16: l'er-
tanta diversità, che io non saprei a chi di loro dovessero far fede gli
carne erbale, e sarà più aspro a filare. d'annunzio, ii-834:
sua professione e nella facoltà erbaria. a. cocchi, 5-1-179: i primi lumi
tozzetti, 7-151: castor durante, a c. 203 del suo erbario nuovo,
spezie, due sorti di fava grassa. a. cocchi, 5-1-201: lasciato ha
dal principio quasi si mostra non dissimile a quello che pur da natura nudamente viene
si simiglia. gioberti, 1-iv-269: rassembrano a cesti di alto fusto, come la
, come la zucca di giona, o a quelle erbate selvose, che paiono foreste
mazo, per l'erbatico, / a quel vilan selvatico / onna dì un castrato
). agric. raro. seminato a erba per uso di pascolo (un terreno
prati perenni, avvicendati, erbatici, a proporzione dei bestiami e dei loro produtti.
, agg. coperto d'erba, coltivato a erba (un terreno, il suolo
più luoghi della coltivazione i suoi muretti a secco, ovvero cigli di piallacci,
, frittelle erbate presso alla detta cella a cimquanta braccia. burchiello, 126:
momento, / e d'erino, che a piè de'monti erbeggia. monti
fan tenere erbette, / ch'invitano a posar chi s'appresenta. firenzuola, 428
/ ho rimirato il sol che dietro a 'l colle / si nascondea fulgendo. baldini
era suo cibo e suo bere. a. pucci, 4-272: erbette forti
ad arrosto... la portò a casa de questa civil famiglia. soderini,
aia, / vien con un pane a lui, che della croce / lento il
poi che, fatta di loro corona, a sedere in grembo dell'erbetta posti si
.., in questa guisa incominciò a dire. marino, 3-71: resta
che distrugge le erbe maligne, atto a distruggere le erbe maligne. -sostant.
erba. dolce, 1-30: oltre a ciò l'amitistino fu già in uso,
, 25-150: andammo agli orli della città a ricercare la grazia umile e desolata
folla rovinò tumultuosa verso la piazza a saccheggiare qualche botteguccia di panettiere e d'er-
ecco una erbivendola che si sgola a un canto di strada. deledda, iii-519
o speciale flora intestinale, atte a digerire le membrane cellu losiche
le conosciamo queste distese ariose tutt'a rettangoli di variato verde, che
fare acque di più sorte, sonniferi a tempo; erbolaia valentissima, stregona,
tra gli stillatori e gli erbolai / star a lisciarsi e colorir la pelle. passeroni
: non uscirà della materia per venire a qualche cosa che egli abbia per le
... fino al capo et a la barba pare a me che si facesse
al capo et a la barba pare a me che si facesse far verde..
con vari altri ingredienti. a. pucci, 4-269: altre vendono uova
in quel tempo più la tegghia / a far torte, migliacci et erbolati,
et erbolati, / che la scopetta a napoli e la stregghia. sassetti,
tali finimenti. ricci, 3-12: che a me già non è nascosto / bianco
amabile di continentia, 83: vene a capitare in dieta terra uno azurmadore o
prati, ecc.). a. cocchi, 8-438: avendo il celebre
iv-2-522: passava quasi tutti i giorni a erborare o a preparare e a disseccare le
quasi tutti i giorni a erborare o a preparare e a disseccare le piante raccolte.
giorni a erborare o a preparare e a disseccare le piante raccolte. -figur.
10-49: lo scandalo... venne a galla... ad opera di
raccolta di erbe medicinali. a. cocchi, 5-1-178: per continuare liberamente
g. b. doni, ii-139: a proposito del qual seme, se si
, col suo tubo di latta appeso a una spalla, col suo bastone uncinato
e d'artista / e per soddisfarli va a caccia / coi più impossibili tempi /
, perlustravo il litorale, per procurare a un mio vecchio maestro -che non
savinio, 10-208: nostradamo se ne andava a dorso di mula e a piccole tappe
ne andava a dorso di mula e a piccole tappe, erborizzando e studiando i
si conservava immutabilmente liscia, stèrile a qualunque erbosità lanuginare.
ruote più vaghi. ariosto, 12-57: a prima giunta in su l'erbose sponde
l'erbose sponde / del rivo l'elmo a un ramuscel consegna. p. f
si tragge, accommoda il destriero / a pascer l'erbosissimo sentiero. chiabrera,
delle antiche giostre, circondata dalle logge a colonne avvolte. comisso, 15-21:
colonne avvolte. comisso, 15-21: a grandi passi fausto saliva per il pendio
, il fier rotmano intese / che a me la luce si oscurò, che l'
. palladio volgar., 2-9: a me pare, che 'l sarchiare si
si debbia fare solamente al grano o a biade erbose. 3. erbaceo
da giovine; vecchie diventano angolari, fatte a cantoni, di sotto erbose, di
la ragazza, che sull'erboso siedette a inghirlandare il filosòfico muso di lampo.
seminata..., si misero a mangiare. bembo, 1-90: queste erbuccie
da siena, 603: incominciai a cogliere una insalata di cicerbite e altre
. folengo, ii-239: voi siete a tór de le decime sì caldi /
gli uni erbuccie / e l'aglio a spicchi e la cipolla a doppi. panzini
l'aglio a spicchi e la cipolla a doppi. panzini, iv-227: 'erbetta
, 9-10: sta acquattato nell'orticello a mondare parche seminagioni di erbuccie prelibate.
che chi 'l gusta, il valore a lui vien meno. 4.
. figur. aggiunta inutile e superflua (a discorsi, preghiere, cerimonie, ecc
quercie dell'ercinia selva, / cede a lui nella furia. marnioni, 1-308
sono due endecasillabi alternati con due settenari a rime alternate; seguono tre coppie di
vecchi e tardi, / quando venimmo a quella foce stretta, / dov'ercule
verde ornata, / benché attraverso, a guisa d'ercol, tiene / una
atlante, il quale abbandonava il peso a lui debito, sostennero l'edificio delle
ercole, e che non fosse pronto a farsi ammazzare per lei. dossi, 476
cotti come mattoni, arrivano in maglietta a striscioni verdi rossi e blu, ercoli
e blu, ercoli che cominciano leggermente a ingrassare. -uomo forte e muscoloso
della 4 troupe 'd'acrobati attendata a giffoni dietro il mercato bovino. =
, costituita da oltre duecento stelle visibili a occhio nudo, e comprendente uno dei
ognuno sa, altresì, come questo, a sua volta, insieme ad altri soli
franco, 1 -77: tu ch'ercoleggi a gambe larghe in gote, / catoneggiando
vote. ercolino, agg. simile a ercole, oltremodo robusto, muscoloso.
corte e un pochino torte, ma non a x che è segno di debolezza,
stile... massiccio, ercolino, a volte barocco, ma sempre per un
è proprio di ercole, che appartiene a ercole. cieco, 35-29: learco
re di media dopo loro / mandava a carlo l'erculee fatiche / in argento scolpite
: la grandiosità del torso erculeo bastava a riempiere le mie mura; perché era quel
/ cat- tuna erasi resa, ove a segreta / mensa s'assise al nuovo
/ mensa s'assise al nuovo adone a lato, / della conquista sua contenta e
èrcole fosse / allor che de la terra a soffrir ebbe / i duri affanni.
verga, 1-61: -ora vado'a prendere per le spalle questo piccino e te
divo bromio / che lasciva ti stringi a l'olmo erculeo / e custodisci i tuoi
questo secolo, non sarebbe forse possibile a noi il gittar le basi della filosofia di
era alle dodici, il sole accennava misteriosamente a desistere dallo sforzo erculeo di voler fare
-inoppugnabile (un argomento). a. f. bertini, 7-43: motteggiate
. che è proprio, che si riferisce a ercole i d'este. -addizione erculea
lepidotteri, con ali brune o rossicce a macchie scure, comuni nelle regioni mon
]. varano, 1-541: a secondar i voti miei / invita col più
. 2. figur.: a denotare oscurità profonda, luoghi intestato,
c. e. gadda, 6-20: a volte, ad ottobre, da quel
forse, da strani erebi cemeteriali risalito a popolo e ad urbe. =
le donne, oltre al marito, a volontà loro liberamente; e'figliuoli
gli eredi. carletti, 180: se a viene che una dell'altre [mogli
dell'altre [mogli] sia la prima a fare figlioli, questi ereda del regno
moderna, in quanto furono i primi a svolgere largamente il principio eredato dall'evangelio
egli avesse, la dimane, cominciato a spendere e spandere, oppure ad impiegare
costume sociale e dall'affetto familiare, a succedere al padre o ascendente (detto
che è (o sarà) chiamato a succedere nel patrimonio di una persona che
superstite) al quale la legge, a causa dello stretto legame di parentela col
in ogni caso (anche in deroga a una contraria disposizione testamentaria) una determinata
ereditario. -erede testamentario: quello chiamato a succedere dal defunto, mediante testamento.
o dello stato) chiamate dalla legge a succedere al defunto che è morto
): esso messer tebaldo ricchissimo venne a morte, e a loro, sì come
tebaldo ricchissimo venne a morte, e a loro, sì come legittimi suoi eredi,
e non avea alcun erede, né a chi legittimamente succedesse il suo. alberti
il suo. alberti, 157: a chi se arà affannato per acquistare ricchezze
acquistare ricchezze, potenzie, principati, troppo a costui peserà non avere dopo sé vero
erede della robba, al quale, a differenza dell'erede del sangue, si
dichiarò legittimi in grazia de'due genitori a lui cari, con grave danno degli
erede d'un terzo legittimo che toccava a mio fratello in ogni modo, e
morte di un sovrano, era chiamato a succedergli. -anche: chi succede per
pulci, 24-151: la cagion perché a te m'ha qui mandato, /
17-77: non si vedea virile erede a tanto / retaggio, a sì gran padre
vedea virile erede a tanto / retaggio, a sì gran padre esser successo. g
chiuso ne'suoi appartamenti e si rende a tutti invisibile. settembrini, 1-38: giunse
tutti invisibile. settembrini, 1-38: giunse a beffare sinanche il proprio figliuolo ed erede
di un figlio della marchesa, morto a ventott'anni. de roberto, 30:
di guglielmo ii, venuto ad atene a dare in isposa la propria sorella all'erede
del titolo baronale di rondò si mettesse a vivere di pubbliche elemosine mi parve disdicevole
dolore, di afflizione, di sentimenti comuni a una stirpe, a un popolo,
di sentimenti comuni a una stirpe, a un popolo, a una nazione, ecc
una stirpe, a un popolo, a una nazione, ecc.).
, 1-1: propuosi di scrivere, a utilità di coloro che saranno eredi de'
boccaccio, vi-137: e'c'è altro a veder che tu non vedi: i
costì veduto; volgi ornai / gli occhi a que'del mondan romore eredi. pulci
di sé sole ben piene, e a morti acerbissime gli conducono o d'eterno
, e sùbito con maravigliosa indole cominciò a promettere tanto di sé. campanella,
; e delle azioni gloriose di quelli hanno a mostrarsi non solo eredi, ma emuli
/ questi è rinaldo, il giovenetto a cui / il pregio di fortezza ogn'
opre de la maga diede, / ch'a bradamante dimostrar l'aspetto / si preparava
, 1-439: che giova un regno / a chi erede non ha? nievo,
melanconia, che lo ridusse in breve a fil di morte. carducci, iii7-
di paternità che l'aveva condotto alle cascine a cercare una moglie per il figliuolo,
poi di porpore vestire / e poselo a seder su 'n una sede, / e
(come sf., ma con riferimento a 'chi eredita ', cioè al
(fino all'ottocento), è dovuta a una presunta restaurazione della forma originale reda
presunta restaurazione della forma originale reda, a cui si rimanda (anche per le
o ai suoi eredi (in contrapposto a legato, che è costituito da
molti figliuoli e solo l'uno rimanga fedele a lui, a colui darà la eredità
solo l'uno rimanga fedele a lui, a colui darà la eredità. machiavelli,
partita fra dieci figliuoli, la parte che a ciascun ne toccò non poteva esser tale
-successione ereditaria, successione o acquisto a causa di morte. -per eredità: per
-ricevere in eredità: acquistare per trasmissione a causa di morte, per diritto di
. varchi, 18-1-128: era data a credere che in lei, dopo la
scadere. rosa, 1-91: ho voluto a perdere il cervello per questa vostra benedetta
poderi e la sua casa in paese, a condizione che lui prendesse una laurea.
acquistato per via ereditaria, o destinato a essere trasmesso agli eredi). giamboni
(316): io era pur disposto a venir qua a grandissime eredità che io
io era pur disposto a venir qua a grandissime eredità che io ci ho, state
negli amplissimi suoi stati e domini. a lui appartengono tutte le cittadi, terre,
[donava] un nappo d'oro a tondo / calice doppio, e ch'io
: la famiglia era vissuta poveramente fino a qualche mese prima, in cui le era
nella. particolare situazione in cui viene a trovarsi (e che richiede la nomina
8-156: per le dazioni di curatori a eredità iacenti, minori, assenti,
modo di acquisto della sovranità mediante successione a causa di morte; passaggio ai discendenti
c. e. gadda, 419: a distanza di anni, l'epilogo di
altre hae della eredità di vita eterna a quella del mondo, che quella del mondo
s. caterina da siena, iii-73: a questo modo sarete veri figliuoli, parteciperete
lingua volgare] fusse riccamente vestita. a. f. doni, i-272: la
puzzolente sepoltura. filicaia, 2-1-18: a te, cui piacque / salvar di nostra
fan plauso i venti, e tacque. a. verri, ii-258: vedi,
benevolenza per gli uomini non dovea indurlo a ristabilire libero imperio, affinché la sorte
uomo un ente sociale lo ha chiamato a reclamare la sua parte nella grande eredità
che l'educazione e l'esempio valgono a lottare con qualunque difetto ereditato. ojetti,
. ojetti, i-200: si cominciò a parlare della forza dell'eredità, nel
e misela in prigione acciocché non si rimaritasse a signore che gli togliesse l'impero e
carlo e madre del detto carlo martello, a cui succedeva per ereditàggio il detto reame
nobili, spesse volte più utile cosa a loro è la dispersione per lo mondo
ereditando, sm. dir. nella successione a causa di morte, il soggetto defunto
. aretino, 1-103: venendo a morire il vecchion detto, lasciò in
d'amore de eugenia, deliberò andare a vederla. g. bentivoglio, 4-16:
savonarola, 5-93: io voglio voltarmi a questi fanciulli, che sono quelli che
che hanno ad ereditare le grazie promesse a firenze. aretino, 1-32: perché
nobile, e maggior nobiltà lascia ereditar a suoi posteri. pallavicino, 1-8:
. -quota ereditaria: quella spettante a ciascuno dei coeredi. -divisione ereditaria:
. einaudi, 1-447: il proprietario, a cui canoni anche decupli dell'originario non
, nonché ad eventuali interessi ipotecari o a soluzione di quote ereditarie...,
darei ad abraham, ad isaac ed a iacob: e ve 'l darò per
alla sovranità di uno stato, derivante a un principe da successione ereditaria. -paese
sovrano ha acquistato la sovranità per successione a causa di morte. machiavelli, 5
. alfieri, 1-542: ei succedendo a cosmo, e a piero noi, /
: ei succedendo a cosmo, e a piero noi, / si ottenne assai nell'
nell'avvezzar gli sguardi / dei cittadini a ereditario dritto. botta, 4-23:
magistrato, già unico ed ereditario od a vita secondo le occorrenze. cattaneo,
prole degli spartani era una leva destinata a continuare quell'esercito ereditario, non era
, 1-89: non avendolo incontrato, domandando a tutti se visto avessero il principe ereditario
ribelle, perfido et ereditario inimico si dovesse a la morte dannare. m. franco
506: non erano necessarie molte parole a persuadere al duca che movesse guerra a'fiorentini
cattaneo, iii-4-15: la letteratura eziandio, a quei giorni innovatrice, operava a rompere
, a quei giorni innovatrice, operava a rompere le ereditarie tenebre, accennando a
a rompere le ereditarie tenebre, accennando a conciliare la religione colli studii e il cristianesimo
ereditario, tratto dai propri genitori. a. cocchi, 4-2-228: di queste cause
nome imperiale, in que'secoli potentissimo a cattivar l'ossequio degli italiani. cantoni
ditieri, di beati possidenti, destinata a trovar la propria fine nell'insipienza,
chim. alterazione di sostanze organiche dovuta a lenta combustione in seguito a contatto con
organiche dovuta a lenta combustione in seguito a contatto con l'ossigeno dell'aria.
gr. f) pé (i. a 'lentamente'e xaooit; 'combustione'; cfr.
/ ch'avea lunga la barba a mezzo il petto, / devoto e venerabile
nelle mani di vostra eccellenza, e vo a vivere in una grotta, sur
in una grotta, sur una montagna, a far l'eremita, lontano,
lo lasciavano entrare in noviziato sarebbe andato a fare l'eremita in cima a una montagna
andato a fare l'eremita in cima a una montagna. pascoli, 251:
da barberino, 173: una eromita fue a noion in piccardia, presso alla terra
noion in piccardia, presso alla terra a due leghe, sicché si ragionava di
questo professor guardoni... viveva a casarico, da eremita. de marchi,
fragile e un giovinotto non può tutt'a un tratto farsi eremita. d'annunzio
una volta / e da allora è restato a rifarsi le forze. / l'eremita
bocchelli, 9-154: una leggenda fa venuto a morire san romualdo in eremitaggio lagunare a
a morire san romualdo in eremitaggio lagunare a torre di caligo. pancrazi, 1-126
c. bini, 1-349: quando vennero a sciogliere i miei legami, quelle orride
. eccles. attributo di monaco appartenente a uno dei tre rami dell'ordine agostiniano
loro quei di sant'agostino, chiamati a eremitani », i quali, come credeva
* noli me tangere ', in ancona a s. agostino un s. francesco
. gli eremitani, mantegna; e a un passo, gli scrovegni e giotto.
carducci, ii-19-150: e perciò mi rassegnavo a compi lare eremiticamente le mie
scuole / e venuto son qui discalzo a piedi / più da lontano assai che
esser flemmatico, / non siate punto a consigliarlo stitico, / ch'ei la regia
cambiar voglia in salvatico / lido; giacché a cercar suol eremitico, / e a
a cercar suol eremitico, / e a portarsi a ricovro ermo e ascetico, /
suol eremitico, / e a portarsi a ricovro ermo e ascetico, / fa
infima salivano, in certe ore, a quella altezza e facevano tremare d'orrore
eremitica abnegazione e rinuncia e solitudine, a venerare il gran solitario, il potente
ponno delle genti i travagliosi / pensier salire a conturbar la mente. negri, 2-990
ermo, / che suole esser disposto a sola latria. cavalca, 19-99: quasi
scacciate da voi; fateli onore, a ciò che non abbia a fuggirsi da
fateli onore, a ciò che non abbia a fuggirsi da voi, e ridursi nelli
detto tutti i santi padri dell'eremo a lui ben noti. salvini,
santuari. bocchelli, 11-57: andavo a vedere gli eremi e monasteri rupestri, che
non mi manda l'angelo suo, a darmi qualche lume di lei, è
, svogliato, disgustato di una realtà a cui si sente estraneo, il poeta.
, e rimane solo con se stesso a fantasticare. d'annunzio, v-2-676: l'
un parco, formato da boschetti, a volte anche ombreggianti false rovine. b
nerone si servì delle rovine della patria a farvi la casa cotale stupenda, che le
della famiglia alaudidae, ordine passeracei, a cui appartiene l'allodola a gola gialla
passeracei, a cui appartiene l'allodola a gola gialla (eremophila alpestris).
caratteristiche infiorescenze con moltissimi fiori (fino a 300), in lungo e denso
questa eresia luteriana, tanto inimica a dio, tanto vi tuperosa
dio, tanto vi tuperosa a chi la può opprimere, tanto pericolosa a
a chi la può opprimere, tanto pericolosa a tutti i principi, ha già
cognome di lutero, dette principio a un'eresia, che da lui prese il
i vescovi siano destinati dal divino spirito a reggere la chiesa, il che è eresia
sia finto, in date circostanze, aderente a qualche eresia dominante, abbia protestato d'
l'eresia che corre in questa età circa a l'uso de la lingua. l
morta / e steril poesia / imparate a cantar sempre il passivo. / e tal
un po'di applauso ebri correte / a discoprir la vostra frenesia. milizia, ii-355
arcadia restai sbalordito in udire farsi applauso a certe poesie, che a me sembravano
udire farsi applauso a certe poesie, che a me sembravano stravaganze ed eresie di parnaso
. / di bere e di mangiare a due palmenti, /... /
dieci anni! non farti più sentire a dire di queste eresie o vedrai cosa ti
color che hanno una bella voce, / a tutti i pranzi, a tutte le
voce, / a tutti i pranzi, a tutte le allegrie, / e i
le allegrie, / e i rimatori a far segni di croce? nievo,
spirito'»? d'annunzio, iii-2-123: a volta a volta si leva dalla mensa
d'annunzio, iii-2-123: a volta a volta si leva dalla mensa taluno del clero
ovante, querelata di eresia, fu data a giudicare al marito. algarotti, 1-418
eresiarca e cerdo maistro di marcione vennero a roma. dante, inf.,
loro antecessori. nardi, ii-120: a tempo di papa leone era surta nella magna
dogmi da un eresiarca tedesco venuto espressamente a convertirle. d'annunzio, iii-2-99: sul
il villanello convien che s'adopre / a lavorar la terra tutto tanno, / non
dal tema di ótpxw 'comando, sono a capo '. erèsidi,
quando raccoglieva le testimonianze degli antichi intorno a frontone, non diede nell'occhio,
che vi sbattezzerete, e piaccia pure a dio, che non infilziate una quarantina
dispetto, che ella non sia sovvenuta a voi. pananti, i-407: un dì
. b. croce, ii-8-184: continuavano a muoversi ùl gusto e il disgusto estetico
formule ere ticamente descritte. a. f. doni, 131: non
se non s'attende ad altro, che a la gola, e si crede ereticamente
, gravandolo di più peccati disonesti contro a lui provati. cavalca, ii-21: anco
miscredenti, andavano intorno compagnie di frati a missione di predicare penitenza e ravvedimento.
: mostra che questi argomenti gli fa a dio, che sa quel che dice,
eretico e ogni nuova costruzione di templi a favor
savonarola, iv-564: io l'ho scritto a roma che, se io ho predicato
mi sia mostro, io son contento a emendarmi e ridirmi qua in pubblico.
. (e si può riferire anche a opinione o istituzione in contrasto con quella
gallina, scarruffata, e si mise a battere col piede nudo: « no,
sia di sì eretica opinione, che abbia a giudicare l'affezione dai segni che sono
fosse una cosa pessima, quasi che ostica a mangiare, e molto nociva alla sanità
come è: se van dal parroco a dirgli il nome eretico che volete mettere al
mettere al mulino, magari farà difficoltà a venirlo a benedire. 7.
mulino, magari farà difficoltà a venirlo a benedire. 7. spreg.
è greca pretta, s'è imbarbarita a noi passando di francia; e n'abbiamo
vincitore. latti, 2-29: pur a l'or, che 'l gran cavallo eretto
tutto n'andò sossopra il mar crudele. a. verri, ii-240: ecco mirabil
, dalle braccia di squallidi servi, a che? queste sono le carceri donde
, sollevato. tassoni, 12-64: a gian pietro magnan, ch'a lui rivolto
12-64: a gian pietro magnan, ch'a lui rivolto / già tenea per ferirlo
calle, / che agevoli il cammino a carri e a vegge. -ant
che agevoli il cammino a carri e a vegge. -ant. che è
strozzatura comprimendosi il cannoncino, si viene a chiudere da quella parte non totalmente,
non arrivando però all'altra base opposta a tre dita per traverso. 3.
d'intorno s'avvolgeva un serpente. a. cocchi, 4-1-124: producendosi dolore
/ ma riguardommi colla testa eretta / a guisa di leon queto e superbo. cantoni
caporali, ii-93: la cosa era a mal termine in effetto, / perocché
poi impunemente in di lui nome, a sfogo di personali animosità, la forza
istruzion pubblica i collegi privati, eretti a privato guadagno, favoriti dal governo,
odiosità delle imposte, la gretteria eretta a sistema. bacchelli, 1-ii-569: se l'
1-ii-569: se l'idraulica padana, a quanto ella mi svela, è dogmatica;
6. ant. chiamato, nominato (a un incarico, a un compito)
, nominato (a un incarico, a un compito). guittone, xxxvii-32
compito). guittone, xxxvii-32: a la chiesa tu defensione / e forte
26: degno è ben, però ch'a te potei, / lasso!,
ungheria. betocchi, 5-64: ma a te dolore, eretto emblema / ch'entro
gli sguardi ci precedi, / noi a te, fraterni, porgiamo il volto.
in quello anno s'andasse in africa a fare guerra, e il fine alla guerra
iesù, suo dolce figlio, / a la tornata avien le menti erette.
ti bisogna sempre o quasi sempre pensare a questo [al dovere verso dio] e
in actu 'o in abito eretto a dio e la mente fissa in lui,
di tututti erette / l'orecchie pure a lui umilemente, / dentro tenendo le lagrime
volean venire, / così parlando incominciò a dire. nardi, 6-5: gli occhi
tale, che vedevo il detto nonno a traverso lo stesso prisma che ora mi mostra
più segnalata. bottari, 5-158: a domenico fontana, dopo avere renduto immortale
in piedi. faldella, 5-133: a ludovico un brivido gelava le ossa;
quanto nostro signore concede per sue bolle a prete leonardo salenio sopra l'oratorio della
alcuni di loro di porsi un poco a voler promuovere un'opera di qualche gran
, di un monastero di vergini care a cristo. ti rispondono tosto che non è
, clitoride, capezzoli), in seguito a stimolo sessuale. salvini, 6-44
nobile famiglia che in atene era destinata a tessere il peplo di atena, in
ergastolo. rosa, 148: a questi tali amica forte in seno / stilla
elissir di nettare e di manna / a chius'occhi, a man piene,
e di manna / a chius'occhi, a man piene, a ciel sereno /
chius'occhi, a man piene, a ciel sereno / guida le reti sol,
reti sol, regge la canna / a ceffi da galea, schiuma d'ergasti,
, reduce da una passeggiatina di piacere a sapri, temibilissimo e temutissimo, mi
carro bestiame. gramsci, 33: a napoli, tra l'altro, assisto
. ergastolano. imbriani, 2-266: a me stesso ed agli altri esoso, inutile
s. borghini, 1-64: a guisa di malcontenti e di ribelli,
tende ad accentrarsi e la proprietà individuale a sparire; è più certo della mia
di schiavi e di gladiatori, tende sempre a migliorare? bacchelli, 12-256: avanzi
fu fatta la causa: alcuni condannati a morte, e per grazia all'ergastolo,
di pena dove si sconta la pena a vita. - in senso generico: carcere
, vii-194: i prìncipi, adirati contro a ieremia, ferito lo misono in carcere
anni nell'ergastolo fra ottocento malfattori condannati a vita. d'annunzio, iii-1-1219:
ranno arruolare i galeotti nell'ergastolo di nocra a mezza paga. pirandello, 6-529:
le finestre delle nostre camere sono altissime, a guisa di quelle di un ergastolo,
ergastolo addolcito? negri, 1-210: a cento a cento, i siculi /
addolcito? negri, 1-210: a cento a cento, i siculi / schiavi,
est operari statio. ergastula quoque et ipsa a graeco vocabulo nuncupantur, ubi deputantur noxii
xiv; ma d'uso più frequente a partire dalla fine del sec. xviii)
folengo, ii-14: va loro a tergo il giovinetto figlio / che fu
, sorella, / scegli per entro a le mie stanze un luogo / il più
luogo / il più remoto e solo, a l'aura esposto. / ivi ergi
e vi conduci / l'armi che a la mia camera sospese / lasciò quel disleale
ix-229: voi, le cui voglie sazie a pena rende / il mondo tutto,
, 12-26: il papa sa che a correr questa lancia / i danari di dio
lalli, 1-90: quivi didone, a la medesma giuno, / un tempio d'
calcati e piani / erger si denno a ciascun fosso in riva. parini, 388
mio, quanto più dolce fora / a l'ombra de'sacrati e verdi allori,
qui, dove trofei s'ergono ognora / a l'empia morte, ove i men
, ond'egli al cielo ascenda; / a voi ceda le spoglie, a voi
/ a voi ceda le spoglie, a voi mi renda, / nel duro campo
principe e signore indipendente, riguardo almeno a benevento e salerno, ergendo dalle rovine
ne vuoi. -promuovere, innalzare a un determinato grado. - anche rifl
venisse da roma tutto un papa in persona a consecrarla colle sue proprie mani ed ad
per levarmi talor, s'io posso, a volo. v. colonna, 1-304:
volto indegno / non ergo allor, ma a te, che sovra il legno /
naturai vezzosa, / torna col giglio a gareggiare la rosa. alfieri, 1-259:
sepolti, / i vetusti divini, a cui natura / parlò senza svelarsi, onde
indietro ed ergendo il seno volava intorno a un palo verso cui paolo l'aveva
cervi intanto egli rimira, / e appresso a lor minori altri infiniti, / ch'
/ ch'ergeano errando in su que'colli a schiere, / d'ogni cornuto a
a schiere, / d'ogni cornuto a par, le coma altere. pindemonte,
dal suol, paian del mar sorgere a pena. marino, 1-126: quindi il
ciel quasi confonde, / cotanto erge a le stelle il crin vicino. lalli
/ del nemico le sale, e a te d'incontro / le torri di
piacer leggiadro, ond'io sempre ergo / a lei ciascun pensier, che al cor
/ tanto profonde le radici avea. a. verri, ii-334: ecco, resistono
minacciare gli uomini, atterrirli, sentenziarli a perpetua servitù. leopardi, 5-59: ma
corpo né la sua anima, anzi erge a dismisura e l'uno e l'altra
risposta, non so perché, non piacque a irene che, d'improvviso, si
puoi ben cominciare / co li remi a vogare / se vuo'passar nascoso / vela
volte, e quanti / con voi dietro a tal duce ergon le penne / per
clemenzia in man tenea / di giustizia davanti a quel la spada, / timor d'
/ una scala, di man trasse a l'alfiere / l'insegna, e 'n
. delfino, 1-515: un braccio porgi a me, l'altro al pastore,
[cristo] ti ergerà per contrario a speranze certe di quella gloria che ti tiene
fiumi, / e questa nostra patria a tanta altezza / erge 'l bel nome.
gradite i carmi, / ch'io sacro a voi, ch'a me ciprigna inspira
/ ch'io sacro a voi, ch'a me ciprigna inspira; / in cotal
alto; ma per essi si toma a rieto, come dice il salmista.
forza, vigore, confortare, portare a salvezza. panigarola, 254: volendo
. lalli, 1-3-37: ecco, a pena da un male ergi e sollevi,
mira s'erge in piede, / chinando a quelli vergognosa, e tace.
turni- detti avori: / era a veder fra gli spumanti umori / di
una parte e dall'altra, cominciarono a fedire di loro bastoni detti godendac, alle
in alto (e può riferirsi anche a esseri inanimati o a concetti astratti)
può riferirsi anche a esseri inanimati o a concetti astratti). -anche al figur
col pensier vi s'erga / scorgendo a qual di etate amor me imfrene.
che 'l prostrato mio cor ergasi / a poner cura in gregge umile e povero,
tuo parlar però non fai / ergermi a speme o scemar pur l'affanno. v
bruno, 3-365: quindi tali sicure a l'aria porgo; / né temo intoppo
vetro, / ma fendo i cieli e a l'infinito m'ergo. barberini,
albergo, / deh chi mi toglie a sì funesta guerra, / e fa mie
ergendosi da non chiara condizione, arrivò a essere l'arbitra di un potentissimo regno,
aerei spirti, / che van dell'onde a disputar l'impero: / trema dal
/ ergersi il fiotto, e torreggiargli a fronte. alfieri, 1-1171: ecco mi
il foco scoppiettava fumigante e s'ergeva a spire vorticose fino alla spranga trasversale di due
svevo, 5-393: in quel momento a me importava piuttosto di ergermi dinanzi a
a me importava piuttosto di ergermi dinanzi a lui che fare il mio interesse. bocchelli
ereditieri, di beati possidenti, destinata a trovar la propria fine nell'insipienza,
, un incarico; arrogarsi. a. verri, i-247: niuno di noi
cardarelli, 3-125: recanati si ergeva a roccaforte del legittimismo; pare che napoleone
alzato. -giungere, arrivare (fino a un determinato punto o livello o grado
de'fregi non s'erge il merto a paro? garofolo, lvi-150: ne resta
al paro. mamiani, 1-83: voli a terenzio un inno, ed al celeste
custodiet haec, intelliget misericordias domini'. a. f. doni, 105: la
palo, ergo non portava nemmeno fortuna a toccarlo. bartolini, 17-271: ergo:
questione, tagliando corto ai preamboli o a troppo lunghi giri di parole. -venire
. lippi, 11-49: ma se a parole egli è spaccamontagna, / all'ergo
, / mi prese un dirizzone e venni a casa. de sanctis, lett.
? cicognani, 1-25: faliero seguitò a imprecare e a bestemmiare urlando come un
, 1-25: faliero seguitò a imprecare e a bestemmiare urlando come un ossesso: dalle
conseguenza di, perciò, dunque * (a indicare una necessità di risultato):
. gpyov * lavoro 'e ypdcpp. a 'segno '. ergologìa,
complesso delle nozioni e dei mezzi intesi a migliorare il rendimento qualitativo e quantitativo del
dei malati cronici, consistente nell'abituarli a particolari attività lavorative opportunamente adattate alle
sottoposto simultaneamente al lavoro intellettuale e a quello muscolare perde nel primo e gua
cilindrica con quattro piccoli lobi; frutto a capsula; verica scoparia, e verica
, perché supponevasi in essa la virtù a disciogliere i calcoli della vescica. fogazzaro
ove folate di farfalle grigie aleggiano intorno a quei cespugli a migliaia. pascoli,
di farfalle grigie aleggiano intorno a quei cespugli a migliaia. pascoli, 135: tu
solitari o in racemi o pannocchie; frutto a capsula o a drupa (e vi
o pannocchie; frutto a capsula o a drupa (e vi appartengono le eriche,
nome del genere erycina, che a sua volta deriv. dal nome di [
zione dell'emisfero meridionale, rappresentata a guisa d'un fiume.
/ di quel ch'io ti domando. a che fine hanno / qui sì grande
, 1-127: questa è la terra ch'a la dea, che nacque / da
... / e v'ebbe eretto a l'immortale essempio / de la sua
tempio. gemelli careri, 2-ii-75: a destra dell'attacco di lorena si eresse
, / e in carceri marittime / a greggi trar le vittime. dossi, 960
e d'oriente. alvaro, 7-166: a un certo punto è cominciato ad accadere
parte d'europa; si sono cominciati a erigere monumenti a uffici postali e telegrafici,
; si sono cominciati a erigere monumenti a uffici postali e telegrafici, a stazioni
monumenti a uffici postali e telegrafici, a stazioni ferroviarie, a ministeri.
e telegrafici, a stazioni ferroviarie, a ministeri. -figur. c
con lo scopo di erigere un contraltare a una funzione sacra che si svolge nello stesso
erigerà, o unirà commende alla religione a vita d'una persona sola, possa
una persona sola, possa il provveduto a detta commenda... godere l'
e cabalistiche,... s'imparò a delirare metodicamente in metafisica, in fisica
5-199: un concorso di circostanze eresse a parma, nell'immediato dopoguerra, una specie
, 32-45: poi ch'ebber li visi a me eretti, / li occhi lor
tempo. 4. elevare (a una più alta dignità, a un più
elevare (a una più alta dignità, a un più alto grado o incarico)
per l'aria, voglio che basti a noi per erigergli in buccheri, in
nazionalismo si professa naturalmente religioso, erigendo a trono l'altare, o abbassandolo,
di un regime politico che aveva eretto a sistema l'incomunicabilità così del dittatore con
consolidare. foscolo, 1-36: se a te in natio retaggio / veniva il
retaggio / veniva il soglio, sotto a te crollava. / io sol fermo l'
di ferocia ria, / tasta vilmente a imbelle colpo eresse. 6
qualità (che non si possiede o a cui non si ha interamente diritto)
congetturista del testo genuino, si eresse a uomo di scienza e di critica. g
3-106: non sempre è giusto erigersi a giudici. -levarsi contro, ribellarsi.
all'uso francese (s'eriger, a partire dal sec. xvii).
: 'erigerone ', genere di piante a fiori composti, della singenesia superflua,
. isidoro, 17-9-53: « erigeron a graecis dicitur, quod vere primo senescat
salvini, 15-1-87: o pure a i tardi mesi / nuova te
casa eril ciascun si piglia / a custodir con ineffabil zelo. rosmini, xxi-376
papilinacee, spinosa, con fiori azzurri a striature rosse, racchiusi in un calice ricoperto
di mam miferi insettivori, a cui appartiene il riccio. =
è mobile erba tra le spinose contro a serpenti e tutti e'veleni. mattioli
son giovanette, ma crescendo poscia intorno a i fusti diventano spinose, nelle cui
e fa fermare tutto il gregge, fino a che il capraio non glie n'ha
44 colica ', 4 cardone a cento capi '. la sua radice ritenuta
, come detto è ora, che viene a dire discordia, ovvero combattimento; alcuna
; alcuna volta eumenides, che viene a dire mancamento di beni: e ben dice
/ portò le maritali infauste faci. a. a dimari, 2-43: bieca riguardando
le maritali infauste faci. a. a dimari, 2-43: bieca riguardando erinni
miei adversarii, non arei faccia di venirmi a dolere alla tua presenza, di chi
, 3-99: così si fossero limitati a fare uscire, dal gruppo fotografico delle
ossessivo per la colpa commessa. a. adimari, 2-48: erinni sono le
una grande bellezza, la quale staccava a meraviglia sovra un fondo di quattrocentomila franchi
acquatico. nasce ferino appresso alle fonti et a rivi del- l'acque, con frondi
4 erino ', genere di piante a fiori polipetali..., così denominate
i peronzii grandissimi e pelosi di quattro a sei foglioline, e la capsula moltiloculare
con foglie strettamente lineari, talvolta ridotte a brattee; dalle glume
d'onde ha tratto il nome. a. boito, vi-927: penso:
erioforo ', vocabolo che s'applica a tutti quegli animali che portano o sono coperti
o lacertoli... ch'era venuto a mano a mano faticosamente eripiendo, e
... ch'era venuto a mano a mano faticosamente eripiendo, e con le
brillavano di bianchi rabeschi metallici condotti attorno a medaglioni di maiolica antica di faenza.
]: 4 erisife ', nome dato a diverse specie di funghi, appartenenti agli
], 501: ma innanzi a ogni altra come pare a ippocrate lo
: ma innanzi a ogni altra come pare a ippocrate lo erisimone, cioè la radice
, 1-605: ma per venire finalmente a dire qual sia oggi in italia 1'
quali è dentro il seme picciolo simile a quello del nasturzio, al gusto forte
.]: 'erisamo', genere di piante a fiori polipetali... la più
che si siano, i cancri toccano a loro, il fuoco di san lazaro,
sempre edematose, laonde fu costretta a munirsi di calze espulsive. erisipelato
con tumefazione fluttuante in apparenza, attribuita a deposito linfatico. erisipèlico, agg
-spesso in senso peggior.: che tende a vincere nella discussione anche valendosi di argomenti
senso peggior.: arte di ridurre a contraddizione un'argomentazione o di rilevarne le
. scient. erithdcus, genere di uccelli a cui appartiene il pettirosso.
eritàlide ', genere di piante esotiche a fiori monopetali, della pentandria monoginia,
). medie. arrossamento diffuso o a chiazze della cute: è sintomo iniziale
<; * rosso 'e dtop. a -aro? 'ordito, trama '
xxx10- 284: teco hai donna che a tutte il pregio invola, /.
famosa vola / da gl'iperborei lidi a gli eritrei. chiabrera, 121: spesso
tomi poi per così lunga strada / a ritrovare i persi e gli eritrei.
sidonio attribuisce somma perizia in questo mestiero a gli eritrei, popoli d'asia.
sole; è solubile in alcool a caldo. = voce dotta,
dalla colorazione rossa della pelle, estesa a tutta o a gran parte della superficie cutanea
della pelle, estesa a tutta o a gran parte della superficie cutanea, per
si forma per torrefazione di sostanze amidacee a temperature tra i 1600 e i 1800
iride (v.) e owp. a * corpo '. eritroleucemia, sf
che s'ac compagnano localmente a tumefazione, rossore e forte pulsazione
di sotto di una linea circolare a livello del pol paccio (
]: 'eritronio', genere di piante a fiori incompleti, deu'esandria mono ginia
della cute del glande, che dà origine a una piccola chiazza arrossata, persistente e
persistente e ben circoscritta, con tendenza a trasformarsi in epitelioma. = voce dotta
arrossamento della cute in generale, dovuto a un processo infiammatorio o a congestione
dovuto a un processo infiammatorio o a congestione o a pletora o poliglobulia. -eritrosi
processo infiammatorio o a congestione o a pletora o poliglobulia. -eritrosi facciale:
soggetti dopo i pasti o in seguito a ingestione di bevande calde o alcoliche.
. genere di uccelli dell'ordine passeriformi a cui appartiene un piccolo uccello, verythrospiza
, che emette un caratteristico grido simile a un debole squillo di tromba, per
laterali e degli organi genitali virili (a indicare l'attributo della fecondità):
confini dei terreni e degli stati (a indicare l'attributo della protezione della proprietà
scultura con la sola testa o a mezzo busto montata su un pilastro.
. salvini, 6-31: si paragona socrate a quei sileni sedenti nelle officine di scultori
in signoria di una erma quadrifronte intenta a una quadruplice meditazione, egli sostò;
meditazione, egli sostò; e si mise a sedere su l'erba, con le
fanno un uomo stazionario ed immobile, a uso di un'erma e di una cariatide
un gruppo come un gomitolo, era impotente a qualunque movimento. appariva come un'erma
movimento. appariva come un'erma dolorosa a cui siano state tronche tutte le membra
nel muoversi le si scoloravano: divenuta a un tratto, dopo il sussulto, più
quadri- fronti e sfingi con mille risposte a dieci dimande. = voce dotta,
, per cui l'altro sesso viene a essere simulato (ed è all'origine
ultimi, uno massiccio, d'intaglio a cesello..., con una
figura d'androgino; ed è, a giudizio del dissertatore, uno dei più
ermafroditismo idealistico - epperciò il divagare a occhi aperti mi ripugna. =
oriente, poi trasferita in grecia e a roma (e secondo un mito di origine
amore nell'acqua, spolliossi et incominciò a notare con lui et afferòsi a lui sì
et incominciò a notare con lui et afferòsi a lui sì strettamente, che di due
ermafrodito, che fe al padre et a la madre; cioè a mercurio e venere
padre et a la madre; cioè a mercurio e venere. leone ebreo, 136
e sm. per estens. essere umano a cui si attribuiscono i caratteri fisici dei
ermafrodita ha due vagine, così sarebbe a desiderarsi che qualche uomo alla maniera dei
: gli antichi non trovarono maggior difficoltà a comporre in un suggetto medesimo l'umanità
umanità e la divinità, di quel che a comporre i due sessi umani, il
l'altra della femmina, ma restano impotenti a poter rigenerare. lancellotti, 522:
poter rigenerare. lancellotti, 522: a siena avanti alla porta romana un cavalluccio
piante. giordani, ix-43:. preparò a lineo il sistema sessuale delle piante;
d'un maschio e d'una femina. a. f. doni, 1-72:
in ida. / i dolci amanti a dolce lotta sfida / con la beltà
, zampe brevi; il colore muta a seconda delle stagioni (bruno in estate
: puossi appropriare la virtù della moderanza a uno ermellino, ch'è uno animale il
al fango: / canta il cigno a la morte; io moro e piango;
maggiori stridori del verno, vi si va a la caccia de'zibellini, degli ermellini
più leale amante / che l'ermellino a la sua bianchezza; / che, anzi
fango, / si lascia prendere e condurre a morte. folgore da san gimignano,
cioché un'altra volta sappi governarmi, ma a me pare essere, in questo,
/ da qual clima sì foresto / venne a noi tuo bello innesto? g.
bello ed illibato galantuomo, vissuto fino a qui come un ermellino purissimo perché non
37: se è male appigliarsi / a quel che non è nostro, / non
abiti fu sol concesso a'cavalieri, cioè a que'che detti furono ancor paladini,
scena, uno scheletro mostra la clessidra a un re che agonizza fra le pieghe del
e poi duca vincenzo, su una carrozza a quattro cavalli ermellini, come una falda
solo sul terreno che l'ha prodotta e a cui bisogna riportarla, è stato cagione
giro di parole, staccato dal complesso a cui apparteneva e reso astratto.
in modo ermetico: senza che tari a penetri (e in origine si riferiva
ermeticamente da un capo, cioè sigillato a fuoco. magalotti, 24-370: un cannello
sopra sigillato ermeticamente. giusti, i-214: a tren- t'anni, chi non è
vedete come farfalle aggirarsi ogni momento intorno a una lucemetta, che dà calore ad
odori più spiritosi ed efficaci non passano a farsi sentire. baruffaldi, xxx-1-106: lasciali
; astruso, indecifrabile, comprensibile solo a chi ne possiede la chiave, la cifra
una dottrina, un metodo). a. verri, 2-ii-27: v'è un
robusti che fanno con i canapi i marinai a quelli che si piacque di disegnare l'
ed ermetiche, se sono verità, compenetreranno a poco a poco, per vie molteplici
se sono verità, compenetreranno a poco a poco, per vie molteplici e insospettate,
mosse della danzatrice maliarda soave. « a batticuore! » io esclamai cavandomi con
il proprietario,... doveva appartenere a una specie di iniziazione ermetica e alchemica
significazione massima. non tutti però riescono a interpretarla (1934). b. croce
tempo degli ermetici gli autori di edizioni a spese dell'autore erano presi da crisi
dio 4 ermete ', che corrispondeva a mercurio dei romani (cfr. ermetico1 e
di ermete trismegisto; essi tendono a riportare la filosofia greca alla religione
, dei pentacoli, non servì a leon battista alberti e non serve a gropius
servì a leon battista alberti e non serve a gropius o a le corbusier.
e non serve a gropius o a le corbusier. 2. l'essere
che in tanto vale in quanto riesce a esprimere l'intuizione lirica nella sua originaria
leopardi, v-259: soleano gli antichi offrire a mercurio le lingue delle vittime. si
cellini, 1-83-194: così partitomi andai a tagliare e'panni azzurri con una bella
poiché i drappi di seta eran tessuti a mille tinte, e sovra i rasetti bianchi
sovra i rasetti bianchi e gli ermisini a onde vedevi, sia ordite, sia ricamate
destinato allor ch'in caccia / venni a seguir la damma fuggitiva / per erma
che sovente cotai rustici ed ermi / ricovri a maghe o ladri esser infame /
ovunque muovi / per l'erma prussia a ingrati passi il piede. monti, x-3-428
calli / del sassoso apennino, ove a gran pena / ferino piede erme vestigia
fantasma ingrossa. manzoni, 12: a un lontano raggio / correndo e ansando
volto ermo, inflessibile e ritto dinanzi a lui [noè], badava a rispondere
dinanzi a lui [noè], badava a rispondere: « dormi, dormi »
addominali attraverso un'apertura del diaframma fino a invadere il cavo toracico. -ernia inguinale
caratterizzato dalla improvvisa costrizione del viscere erniato a livello del colletto, per cui
viene a trovarsi soggetto a processi necrotici.
viene a trovarsi soggetto a processi necrotici. -ernia del disco
un naso ignobile) approfittava per recarsi a certa buca: munito dove occorre di pesi
ant. hergne e hargne, che a partire dal sec. xv viene sostituito dalla
. bencivenni [crusca]: a cotali allentature giova l'erniaria pesta e
delle volte col consigliarlo in buona maniera a dedicarsi piuttosto alla fotografia o alla fabbricazione
, dal gr. èpvcosijt; 1 simile a pollone ', da gpvo <; '
suoi metodi politici (con riferimento sia a erode il grande sia al figlio erode
2. locuz. mandare da erode a pilato: rifiutarsi di assumere un atteggiamento
persona; liberarsene mandandola da un luogo a un altro, da un'autorità a
a un altro, da un'autorità a un'altra (con riferimento al modo in
gesù). galileo, 7-13-293: a che proposito... mandar questi
. mandar questi poveri uomini da erode a pilato a pigliare un foglio e una
questi poveri uomini da erode a pilato a pigliare un foglio e una bacchetta?
» >$7) <; ó 'avri ^ a?): entrambi celebri per il
) e il secondo per il processo a gesù (luca, 23, 7-12)
cui vasi sono teneri, e però facili a lacerarsi, massime quando il sangue
3-2-168: dal carcere profondo / destinato a color che, con mordaci / sali
erodendo i nomi altrui, fan onta / a la religione, a l'onestade.
fan onta / a la religione, a l'onestade. -con riferimento agli
lunghe frane di ghiaia che muoiono a poco a poco. = lat
di ghiaia che muoiono a poco a poco. = lat. erudire
può essere eroso, che è soggetto a un'azione erosiva. eròdio,
dotato di particolari prerogative e virtù, a cui si attribuiscono gesta prodigiose compiute a
a cui si attribuiscono gesta prodigiose compiute a favore dei suoi cultori e seguaci.
vastissime fantasie, di violentissime passioni. a. verri, ii-319: le immagini di
piero / ed altri eroi, ch'a dio fondàro il tempio / de'corpi lor
patti, / l'eroe de l'alpi a disarmar la destra, / e de'
distrussi / con sacrilega fiamma il tempio a giove? / amo alfine un eroe,
nudrì le rose / di tiranni lascivi a l'origlier. fogazzaro, 7-38:
ferdinando. viani, 14-255: dirimpetto a noi c'era la statua di garibaldi con
, da palcoscenico: chi si atteggia a eroe senza averne le qualità.