il cui organismo sia tale che sembri come a traforo, con fughe d'archi e
puote vedere nella materiale spera. a. f. doni, 20: discorse
f. negri, 237: essendo stokholm a sessanta gradi d'elevazione, o pochi
accomodare in essa un balestrone da bolzoni a mezza elevazione. gemelli careri, 2-ii-19
. ant. designare i candidati destinati a essere eletti a una carica, a
designare i candidati destinati a essere eletti a una carica, a un ufficio (
a essere eletti a una carica, a un ufficio (negli antichi comuni italiani)
morelli, i-200: di giugno 1495 andarono a partito nel consiglio grande...
zionati e nominati da quegli che furono tratti a elezionare e nominare e'cittadini da mandarsi
elezionare e nominare e'cittadini da mandarsi a partito in detto consiglio per essere de'
antichi comuni italiani (in partic. a firenze), era scelto in anticipo
scelto in anticipo per designare i candidati a una determinata carica o ufficio.
che ad essi elezionari pareva doversi squittinare a quelli offici di fuori, o di
borsa generale del consiglio grande sessanta elezionari a sorte di quelli che presenti fussono,
ogni anno si mandassero nel consiglio grande a partito, per acquistare lo stato,
nominati da ventotto ele- zionarii, tratti a tale effetto, ventuno per la maggiore
. elettore. gioberti, 6-ii-272: a mutar politica ci voleva un papa animoso
deliberato col quale una data possibilità, a preferenza di altre, viene assunta o
dal grado in giù che fiede / a mezzo il tratto le due discrezioni,
sono per elezione, fra le quali a mio giudicio è l'amore; per-
l'uno e senza l'altro e quasi a l'improvviso. achillini, ii-125:
le forze dell'ingegno apparecchiandomi per essere a suo tempo tutto nel servizio loro. parini
giunse al sommo della via / ch'a doppia elezion in due si scioglie, /
d'elezione, / per recarne conforto a quella fede / ch'è principio a la
conforto a quella fede / ch'è principio a la via di salvazione. ottimo,
giordano, 2-148: oggi nella santa ecclesia a onore di questi santi apostoli si canta
l'apparirci davanti svelata e chiara quella a chi non la vede presente, incomprensibile
mammelle floride, versò due rivi lustrali a mondare tutte le turpitudini intorno, essendo
, i-52: continuava [giuda] a chiedere il miracolo come il più naturale dei
nuovo, risorge l'eterodossia, e a costa di essa il popolo dell'elezione,
, v-1-548: paul claudel fu celebre a parigi (in un certo ambiente d'elezione
vecchio lascito dell'umanità, riservato ormai a una categoria formata da individui distinti,
. atto con cui una persona è elevata a un incarico o ufficio, specie a
a un incarico o ufficio, specie a una carica pubblica, mediante scelta discrezionale
/ ch'essi un di loro scelgano a sua voglia, / che succeda al
mostra costantemente un poetastro da star appetto a qualunque d'essi, doveva molto prima
il diritto canonico, di un ecclesiastico a un ministero, ufficio o carica della
pubblica. malispini, 43: parve a sergio papa quarto e agli cardinali e
di milano. guicciardini, vii-43: a me pare che avendo voi, o per
: atto, decreto di nomina (a una carica pubblica). novellino,
ser niccolò fece una elezione, come a lui parve, e con un suggello grande
capitanato di san miniato], cominciò a pensare, e dall'una parte il
il tirava il bisogno, e dicea: a io voglio andare »; dall'altra
altra dicea: « io non voglio andare a morire ». 4. atto
viene designata fra più candidati una persona a una carica pubblica o privata mediante votazione
voti; proclamazione dei risultati) attraverso a cui si giunge a scegliere la persona
risultati) attraverso a cui si giunge a scegliere la persona da preporre a una
giunge a scegliere la persona da preporre a una carica pubblica; i risultati di
sia eletto uno, il quale sia officiale a apa- recchiare le laude la sera,
quattro elezioni di che quello si avesse a pentire. giannotti, 2-1-2: facendosi
, se bene le monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'
monarchie d'elezione venivano a gusto e a diletto, poiché l'unione de'popoli si
popoli si formava e creava un re a sua voglia, erano però da l'altra
erano però da l'altra parte sottoposti a mille rischi e danni. monti, ii-287
municipale, con elezione progressiva, sino a formare un consiglio di stato, e
: guardavo, sgomento e immobile innanzi a uno schermo televisivo, i riti e le
sostituire qualcuno di essi che è venuto a mancare per morte o dimissioni. -elezione
assemblea di « grandi elettori » eletti a loro volta dai cittadini. -elezioni primarie
re sciogliesse domani la camera e procedesse a elezioni generali con un decreto che nel
con un decreto che nel preambolo accennasse a nuovi urgenti doveri nazionali da compiersi,
5. locuz. -a propria elezione, a elezione di qualcuno: a propria scelta
elezione, a elezione di qualcuno: a propria scelta, secondo la volontà di
. machiavelli, 11-2-139: davano bene a sua eccellenza per securtà, loro figlioli
sei de'principali cittadini di firenze, a elezione del re, per dimorare certo tempo
, gli donasse alcuna delle sue anticaglie a sua elezione. sagredo, 46:
46: ognuno dica qualche bella comparazione a sua elezione. -fare elezione:
gli dei e viventi in società, a gruppi, sulla terra, nell'aria
di gnomi), che operano ora a favore ora a danno dei mortali; anche
, che operano ora a favore ora a danno dei mortali; anche sinonimo di
ordine rincoti, scudato, con capo a cono aguzzo, corpo giallo pallido solcato
o il sole da lei tanto che cominci a potersi vedere, allora si chiama nascere
o il sole da lei tanto che cominci a potersi vedere, allora...
.]: 'elianto', genere di piante a fiori composti... le specie
nostro regno, le cui radici buone a mangiare chiamansi volgarmente * tartufi di canna '
-eliattino cornuto: con due ciuffetti simili a corni. = voce dotta,
da un moto uniforme di rotazione intorno a un asse e da un moto uniforme
asse (ed è cilindrica o conica a seconda che l'elica si avvolge su un
lo bagni e scaldi, / riponesti a finar gran tempo innanzi, / sopra i
. 5. tr. portare a termine, porre fine (a un'
. portare a termine, porre fine (a un'azione; anche a un periodo
fine (a un'azione; anche a un periodo di tempo). ritmo
ma il danno sarebbe peggio. e a tanto, finano lo loro parlamento.
, dolce, avara notte, / a che pur tardi, a che non fini
, / a che pur tardi, a che non fini il giorno, / col
di darci. -rifl. impegnarsi a pagare un debito entro un dato termine
finò in seiciento marchi di steriino, a pagarne vinti marchi ne la fiera di
misser guido commandate far carta di vendita a razone di propria a ra- niari et
far carta di vendita a razone di propria a ra- niari et a le sue redi
razone di propria a ra- niari et a le sue redi in perpetuo d'una peza
coll'entramenti e coll'escimenti soi fin a la via publica. = deriv
sobietto finato. 2. portato a termine. zanobi da strata [tramater
tuo amore. finattantoché [fin a tanto che), cong. finché,
doversi muovere del luogo suo, fin a tanto che io non ho la mia novella
prigione, fusse consegnato subito in mano a due senatori,... fin a
a due senatori,... fin a tanto ch'egli, tornato da quella
anch'io di quest'opinione, fino a tanto che mi capitò alle mani un
capitò alle mani un antico dialogo scritto a penna. giusti, 4-i- 204
, 4-i- 204: ma fino a tanto che ci sta sul collo, /
= comp. per giustapposizione da fino2, a, tanto e che. filiazióne
giore, sì perché se ne vedano a primo tratto le singole parti.
primo tratto le singole parti. a queste divisioni e suddivisioni è stata appli
loro or dinaria figura, a cui si aggiungano 4 spartimento, divisione,
sue risposte, sfogliava i libricini fino a che scopriva e decifrava l'annotazione fatta
e decifrava l'annotazione fatta in margine a un foglio e la riportava nel registro
[fin che), cong. fino a che, fino a tanto che
, cong. fino a che, fino a tanto che, fin quando,
tanto che, fin quando, fino a quando (regge una prop.
che assegna un rapporto di anteriorità a quanto viene espresso nella prop.
: unqua non voi pentire, finché vene a lo morire. dante, inf.
altra, fin che 'l ramo / vede a la terra tutte le sue spoglie.
amor già mai soffersi, / et aggio a soffrir anco, / fin che mi
fia. lorenzo de'medici, 11-88: a lui botai la mia ver- ginitate,
fin che, dall'invidioso morso del tempo a poco a poco consumate, giungono poi
, dall'invidioso morso del tempo a poco a poco consumate, giungono poi esse ancora
stelle, finché il giorno / dà commiato a loro ed alla luna, / correndo
286: dormì finché in levante / a risvegliarsi incominciò l'aurora. massini,
: nel fianco / non punto inerme a viva forza impresse / il tuo braccio
, che poscia fitto / ululando portai finch'a quel giorno / si fu due volte
formidabili, finché la pioggia si metteva a piombare a rovesci e non cessava che
finché la pioggia si metteva a piombare a rovesci e non cessava che verso l'
il filo. comisso, 15-15: rimase a guardare ritto finché la luce disparve.
. alamanni, 5-1-133: avanti a tutti il pio bifolco truove / il più
ed ella rimase colla falce in pugno a guardare finché il treno non si mosse
la dolce spica: / e poi chiamami a te, che verrò lieto. monti
lieto. monti, x-3-137: finché a quella, a cui t'invio, davanti
monti, x-3-137: finché a quella, a cui t'invio, davanti / tu
, allorché cominciarono ad unire la pastorizia a qualche genere di coltivazione.
si vada gradatamente impicciolendo, finché giunge a quest'ultimo grado di piccolezza generale e
cessazione, estinzione, annullamento (opposta a principio). guittone,
primo e 'l mezzo fue niente a dire / apo la fine, tant'è
girandola di castel s. angelo, a cui i nostri virtuosi dan fuoco in sul
nobiluomini, il dì che statuito / fu a risolver da voi. leopardi, 22-6
io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti,
d'oro per quello che varrano comunemente a le tavole. dante, par.
dimenticato appo te, signore? e persino a quanto starà la faccia tua rivoltata da
mato il nome di dio che laudato. a. f. doni, 3-78:
3-78: noi avemmo un notaio già a firenze, il quale era un nuovo
riputò meglio attenersi agli anni di cristo che a quelli del giubileo ebraico, onde abbreviò
onde abbreviò il tempo del suo ritorno a trentatré anni e non volle aspettare il fine
di tutti i giorni fa le lire a fin d'anno, è veramente una guerra
veramente una guerra sorda e inesorabile fatta a coloro de'quali per obbligo di giustizia,
pea, 7-85: avete fatto bene a venire, almeno vi pago e vi restituisco
di questo. sbarbaro, 1-55: a fine cena restiamo in tre a guardarci;
1-55: a fine cena restiamo in tre a guardarci; un po'delusi. alvaro
... il diritto di acquistare a prezzo di favore i modelli alla liquidazione
sei e quarantacinque e arrivare in tempo a firenze per il mercato e gli affari
inf., 17-6: accennolle che venisse a proda, / vicino al fin de'
i-n-14: è questo un monte ignoto a questa gente, / alto, che giunge
l'ultima pagina delle annotazioni degli editori a essi frammenti, nel fine, e,
è posto fine al nostro ingegno, a ciascuna sua operazione, non da noi ma
ampi sono li termini de lo 'ngegno a pensare, che a parlare, e più
termini de lo 'ngegno a pensare, che a parlare, e più ampi a parlare
che a parlare, e più ampi a parlare, che ad accennare. simintendi,
: o quante donne sono state condotte a disonestade per lo leggiere andare e tornare
festerecci! oh, come debbono essere a grado alle femmine li termini de le case
frontiera, / da lui gran tempo inanzi a i turchi tolta. vendramin, lii-n-132
eterno e velocissimo che discorre da fine a fine. mamiani, 1-311: ma stolto
ogni minor natura / è corto recettacolo a quel bene / che non ha fine e
n'avete lettere centomila maggiori, venute a voi insino dalle fini della terra. 5
.. che tutti coloro li quali vengono a dire, overo udire, le laude
tanto quanto le laude si dicano, a rendere laude a dio e ala gloriosa
le laude si dicano, a rendere laude a dio e ala gloriosa vergine madonna santa
, iv - canzone, 138: a dio si rimarita [l'anima] /
quante gente / per tua cagion son giunte a miser fine? aretino, ii-115:
quanto io l'amo, terrassi forse a vile d'esser da così bassa persona
, il celar cotanta passione mi condurrà a l'estrema fine. campanella, i-404:
atto di fornicazione consumare, non muoverebbe a compassione troppo. delfino, 1-183:
alfieri, 5-115: non torran perciò a me libero il fine / né i
rantolo, e anche quello si affievolì a poco a poco. -alla fine
e anche quello si affievolì a poco a poco. -alla fine, nella
spesse volte la grazia sua nella fine a molti, che la rifiutarono quan- d'
che nel fine albergo e fossa / neghi a l'anima il ciel, la terra
l'anima il ciel, la terra a l'ossa. -per simil.
d'altrui peccato, che giudica e a lui non tiene, e'non si guarda
già pure che gli possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore,
possa bene avvenire a tale cosa, o a peggiore, innanzi che vegna alla fine
corpo suo sì macero e sì venuto a fine per la lunga e aspra penitenza
neri non ti scrive perché è stato a fine di morte; ma ora è guarito
. morelli, 455: come piacque a dio, e'vivette infermo sedici dì
fine. nieri, 309: si mise a letto d'una malattia mortale e in
che oggi sono popolari e quasi venuti a fine. -esaurirsi, venir meno (
signore / se non star seco infin a l'ora estrema? / ché bel
-fare buona fine: morire santamente, a posto con la coscienza, in grazia
2-15: conceda [gesù cristo] a loro fare buona fine. -giungere
: morire. caro, 1-351: a ragion si diero, / con voce or
tante volte non si fa in tempo a scrivere, il libro in cui si vorrebbe
. libro di sydrac, 507: a questa gente franca non rimarrà poi gente
vostra mi sono stati come due folgori caduti a un tempo presso al pastore che uno
molti secoli è raro assai e malagevole a fare uno stato nuovo;..
che per 99 anni. se sopravvive a questo termine rimane al padrone del suolo
. accade dunque di rado che giungano a una gran longevità, ma per lo
un tempo orrendo e strano / minaccia a ogni terra / peste, diluvio e guerra
-per simil. e con valore iperbolico: a indicare un fenomeno atmosferico, una sciagura
tutti i romani, e combattasi meco a corpo a corpo, acciò che la fine
romani, e combattasi meco a corpo a corpo, acciò che la fine della nostra
di bere: o buon principio, / a che vii fine convien che tu caschi
, / e la mia torta via drizzi a buon fine. paolo da certaldo,
tasso, 1-51: e pur quasi a spettacolo sedesti, / lenta aspettando de'
lascia la via di veritade e mettesi a fare male; e massimamente quando l'
, della natura o della fortuna non stà a diterminare agli uomini, perché non sanno
ora il suo morire fa ch'io pensi a me stesso, a la partenza di
ch'io pensi a me stesso, a la partenza di questo mondo. percioché essendo
-andare, riuscire, terminare, uscire a buono o lieto o glorioso fine:
e positivo (e può riferirsi sia a persona sia a cosa). -venir a
e può riferirsi sia a persona sia a cosa). -venir a mal fine
a persona sia a cosa). -venir a mal fine: fallire. dante
., iii-xn-9: tanta fu l'affezione a producere la creatura spirituale, che la
, che la presenzia d'alquanti che a malo fine doveano venire non dovea né potea
l'abate come queste cose erano andate a sì buon fine, conciossiacosaché egli avesse così
una brieve paura con vergogna mescolata, a lieto fin pervenuto,... intendo
. marsili, i-16: tutto riuscirà a buon fine, non ostante li vostri
sono, oltre la speranza, riuscito a lieto fine, e presto voglio fare della
segno / ne mostra il ciel ch'a glorioso fine / i tuoi n'andranno
negozio, e per poter riuscirlo prosperamente a fine pone grandissimo studio nel raccorre tutta
letterarie, le quali non terminano mai a buon fine. alfieri, 1-500: s'
consiglio avria; da sé lasciarlo / precipitarsi a forza in mille e mille / palesi
mille e mille / palesi danni: che a buon fin (purtroppo!) /
-dare, concedere lieto fine: portare a felice compimento, a prospera riuscita.
fine: portare a felice compimento, a prospera riuscita. livio volgar.,
li guardassero e salvassero, e concedessero a loro di quell'impresa lieto fine,
in questa parte del testo procede tulio a dimostrare ordinatamente ciò che elli avea promesso
il bene comune del mercatare. a. f. doni, 14: dico
nostro che conoscere iddio è via perfetta a salire al cielo da questo mondo.
sconsolata donna, veg- gendo che pure a crudel fine riuscivano le parole dello scolare
riuscivano le parole dello scolare, ricominciò a piagnere. sacchetti, 2-71: così seguirono
del fine di sì notabile istoria, a proposito detta per un vecchierello, a
a proposito detta per un vecchierello, a cui la mente già difettava. s.
e l'intreccio e l'ultima fine a cui mena. -lieto fine:
finale romantico come si usa nei drammi a lieto fine. e. cecchi, 6-225
, 6-225: seguiva un filmetto, a fine lieto e morale, sulle avventure d'
di un'opera d'arte). a. manetti, 90: ma quando vidono
tutte le dette diligenzie, io mi messi a dargli il restante della sua bella fine
si dà in questo modo. cominciando a dar primamente la sua fine a tutte
. cominciando a dar primamente la sua fine a tutte le parti che sono scoperte,
di pietre. vasari, iii-459: oltra a ogni bellezza straordinaria è il vedere tanta
altra imagine e quasi un'altra faccia a l'azione ed a le cose.
quasi un'altra faccia a l'azione ed a le cose. -condurre alla fine:
e disegnato quello gli parea, disse a un suo discepolo, desse fine alla
ci paia molto bella, ell'ha anche a piacere ai populi; sì che,
29: demone soldi due e denari sei a ser iacopo doni per una fine che
avea fatto loro fine, sì ch'a me lo convenne fare di tutto. fatti
sopradetta madonna lagia fecie fine e chetanza a sopradetti. sacchetti, 52-9: sentendo che
, 1-241: io non so che avermivi a ricordare, se none la fine delle
fine, le mandò per detto giovanni a ferrara. corrispondenza di una filiale dei
ricordarvisi che... metiate fine a le peze io... e
e la transazione giuridica e commerciale necessari a estinguere il debito pubblico. provvisioni de'
72, 000. idem: né abbiamo a fare durante la presente riforma altre fini
: formula usata nell'accreditare una partita a un conto per indicare l'annullamento dell'
libbra in lire dodici e soldi quindici a fiorino. 14. per lo più
: perseveranza è virtù, la quale reca a fini di bene, li quali l'
necessità de la umana civilitade, che a uno fine è ordinata, cioè a vita
che a uno fine è ordinata, cioè a vita felice. idem, par.
. croce, i-1-175: abbassata l'arte a semplice illusione piacevole, a una ebbrezza
l'arte a semplice illusione piacevole, a una ebbrezza dei sensi, conveniva sottomettere
fatti. -in partic.: scopo a cui l'uomo e le cose create
. gelli, 15-ii-214: ei cammina a lo indietro, cioè non va verso il
i-77: io ho pur sentito dir sempre a quei nostri savi della grecia, che
data al tutto. -con riferimento a dio. fra giordano, 3-210:
, iv-21-11: questo amor va sempre a dirittura, / quando elegge per fine
dissolvere, ogni impazienzia levare, e venire a perfetta pazienzia. lorenzo de'medici,
quella pietà verso dio, che è debita a tutti, e massimamente ai prìncipi,
debbon amarlo sopra ogn'altra cosa ed a luì come al vero fine indrizzar tutte
che ovunque gira / l'anima, sempre a dio suo fine è presso. pascoli
la quale [immoralità] abbassa a mezzo delle proprie voglie lo spirito,
che è il fine che muove l'agente a fare, di tutte la materiale è
si può dire che si aggiri intorno a questa ricerca: dibattuta, come fra opposti
'acquistare il suo fine', per me sta a indicare il punto del possesso; '
suo marito e che essa ad onesto fine a far ciò si mettea. livio volgar
[quei tribuni della plebe] piuttosto a fine di speranza che per meriti. seneca
beneficio e adopera secondo il proposito e a buono fine, non è pazzo; imperocché
, discreto di virtù capace, / a buon fine ha ciò fatto, o
vaina, e mostra dubitare non sia a malo fine. m. adriani, i-265
pregò epicle... che venisse a sonare in casa sua, non ad altro
nondimeno fossero per incoglierci noi le terremo a buon fine come tanto di purgatorio risparmiato
-a fine di, per fine di, a fine che: perché, per,
medesimi la tradirono [la città] a fine di rimanere signori. b
, la tolse per moglie bartolomeo, a fine che quella eredità non uscisse di
che molto danneggiava i suoi compagni, / a fin di vendicar tutti coloro. b
bene. lalli, 1-5-17: poscia a fin che la puzza e 'l gran fetore
la formazione [della lingua italiana] a fine di conoscere per via di analogia i
(e per lo più ha riferimento a interessi egoistici e malvagi celati sotto un
: non più amore. -fine a se stesso: ciò che ha in sé
era un essere autonomo e di fine a se stesso: era ristrumento della patria
: il supplizio ha da esser fine a se stesso; distaccato da ogni realtà
. sbarbaro, 1-210: quante volte, a questo modo, fa la strada!
! è gratuito il suo andare: fine a sé, contentezza d'esser vivo,
un titolo di studio che dia accesso a una qualunque carriera. si noti che questo
la cultura era professata un tempo come fine a se stessa. -a fin di
con dio, noi siàn qui; a fine di meglio ogni cosa. -per
. -a ogni buon fine: a ogni buon conto, per ogni evenienza
sbarre, li feci tutti ritornare indietro a pisa, eccetto lui a buono fine,
ritornare indietro a pisa, eccetto lui a buono fine, dal quale sono stato
fine, dal quale sono stato ragguagliato a lungo delle cose di pisa. de roberto
fini, ma non ha avertito particularmente a tutto quello che bisognava. della casa,
centomila fini / per celar le persone a questi e quei. -per estens
-per estens.: con riferimento a dio, alla natura, alla provvidenza
fece l'uomo e la femmina, e a che fine volle che l'uno e
questione, se i mostri sono prodotti a caso e fuor della intenzione della natura
già altro che dipartire da male e venire a bene. dante, conv.,
che diversi offici e diversi fini di quella a uno solo fine sono ordinati, cioè
uno solo fine sono ordinati, cioè a prendere loro desiderato porto per salutevole via
tutti; e questo è lo nocchiero, a la cui voce tutti obedire deono.
volta di dieci grazie le quali idio diè a adamo nel tempo della innocenzia sua,
, 369: la ostinazione che tende a fine virtuoso si dee chiamar costanzia.
, iii-165: aristotile pone l'etica a fine supremo della scienza, e perdona
le cose dell'arte non siano distratte a fini malvagi, alieni dalla natura di essa
mezzo non fine, strada aperta a sbocchi / di rigagnoli, lento franamento.
. -al fine, alla fine, a fine: finalmente, da ultimo,
, ma spero allegranza: / ch'a la fine sereno e dilettoso / vene tempo
, / prendete [occhi miei] or a la fine / breve conforto a sì
or a la fine / breve conforto a sì lungo martiro. boiardo, 1-29-22:
voce amara / l'orgoglio e 'l fasto a raccontar mi prende, / e come
: in definitiva, tutto sommato, a conti fatti. grazzini, 4-38:
arrivare alla soffitta, / si condusse a fin di salmo / a procedere d'
/ si condusse a fin di salmo / a procedere d'un palmo. baldini,
non mi avete mai più visto? a. f. doni, 94: io
quei corpi: perché noi pigliamo un granchio a impacciarci con sassi che alla fine alla
e i filosofi germani fanno tanto rumore a sbattere un albume d'uovo e innalzare
altro. praga, 4-68: se narro a voi, proprio perché siete voi,
e per non dare al corpo da invidiare a l'anima, un dì fra gli
salto di vetta all'albero, e via a correre. palazzeschi, ii-504: una
ha fatto? -giungere, venire a fine: arrivare al termine, venir
menoma, sì ti diremo come vegna a fine. morando, iii-229: or che
bramo? ahi, che non giunge a fine / il desio sitibondo innamorato.
: in capo delle fini (se giova a dime il vero) l'uomo dall'
sempre. -lodate il fine: a esprimere la convinzione che il risultato di
poi lodatemene / il fine. -menare a quieto fine: sedare. m.
. adriani, v-79: avendo menato tutto a quieto fine tiberio e senza opposizione,
un certo muzio suo cliente. -menare a fine, recare a fine, trarre a
cliente. -menare a fine, recare a fine, trarre a fine: condurre
a fine, recare a fine, trarre a fine: condurre alla morte, uccidere
loro principe né aiutatori; combattiamo contro a loro e meniamli a fine e togliamo
; combattiamo contro a loro e meniamli a fine e togliamo a questi uomini la
loro e meniamli a fine e togliamo a questi uomini la loro memoria. petrarca,
sangui, e ch'egli non si recassero a fine per niente. andrea da barberino
questo, gli faceva cerchio per trarlo a fine. -mettere a fine: metter
cerchio per trarlo a fine. -mettere a fine: metter in pratica, effettuare.
.. o fortuna non mi lascierà mettere a fine la mia provve- denza. b
, ripresono animo e tentarono di mettere a fine i disegni loro. -nella
nella fine. -non venire mai a fine: essere immenso, lunghissimo,
senza fine (con valore iperbolico riferito a tempo, operazione, lavoro).
l'omo vivesse mille anni, non basterebbe a cercarne pur uno. ser giovanni,
conseguenze delle proprie azioni, il risultato a cui si vuole arrivare. albertano
no lo cominciare, ché meglio è a non far la cosa, che cominciarla,
istrumenti sul lavoro, se ne fu ito a casa, la scimia, senza discorrere
danaio piccolo che s'egli mi desse a un tratto tutt'uno monte d'oro;
iii-22-250: lotta che mai non giunge a fine. -avere fine a qualcosa
giunge a fine. -avere fine a qualcosa: smettere, cessare. ariosto
al fine. -condurre o condursi a buon fine, menare a buon fine
-condurre o condursi a buon fine, menare a buon fine: concludere con esito positivo
umana operazione, e che più dirittamente a buon fine la mena, sì è l'
abito di quelle disposizioni che sono ordinate a lo inteso fine. livio volgar.,
, 5-202: imprese di guerra condotte a buon fine. d. bartoli,
: come questa semplice donna, per condursi a buon fine, errava ne'mezzi,
che per sua propria colpa, piacque a dio averne pietà. bocchelli, 3-10
quale egli sbaragliava gli avversari, menava a buon fine i contratti, e vinceva astuzie
, imporre, mettere fine: portare a termine, compiere, concludere; far cessare
quando ebbero così parlato, e'cominciaro a corrare per le tende in qua et
loro discordia non mise la guerra di cesare a fine; ciò che fede né pietà
non potea / far altri, è nulla a la tua gran vertute, / por
por fine al mio dolore; / ch'a te onore, et a me fia salute
; / ch'a te onore, et a me fia salute. boccaccio, dee
nello spazio o nel tempo, da cima a fondo. -condurre, menare, mandare
dovrà essere recare, tirare, trarre a fine: portare a compimento, attuare
, tirare, trarre a fine: portare a compimento, attuare, completare; concludere
v-698: i pensieri, che sono tratti a fine per buono consiglio, saranno in
boccaccio, i-5: disideroso di dare a sé e a'suoi simile scanno,
e co * promessi aiuti la recò a fine. livio volgar., 5-384:
, disse, se con- stantemente perducete a fine i consigli i quali incominciaste,
ogni sollecitudine brigherai di spacciarti e trarre a fine tutte le faccende che ti restano a
a fine tutte le faccende che ti restano a fare, acciò che, sciolto,
con la sua furberia so che tirerà a fine ciò che ha da fare con giubilea
quali... s'erano condotte a fine costantemente poi da filippo. davila,
, 314: cominciò senza dilazione a fabbricare trincee ed alzare ridotti e cavalieri
giorni, ma di ore, ridotta a fine. leopardi, i-72: si suol
e dà forze di compire, e condurre a fine quello che si è tentato.
: ogni città, ogni stato imporrebbe a questo principe patti, chiederebbe tali guarentigie
de'popolari rivolgimenti, né potrebbero menare a fine guerra lunga e terribile. -condurre
lunga e terribile. -condurre, trarre a fine: compiere, esaudire (un
buti, 1-170: molti innamorati trarrebbono a fine il loro desiderio, se conoscessono
giovai, / tu questo voto mio conduci a fine. -condursi al fine:
[ecc.]. -essere a fine: essere ridotto all'estremo.
che perdere non è maraviglia già se sarae a fine; ché uomo ozioso e povero
ozioso e povero che tosto s'abbandona a fare follia. -fallire a buon
a fare follia. -fallire a buon fine: non ottenere un risultato
, ii-1-170: è impossibile che tu falli a buon fine, perché hai saputo cominciar
guittone, i-20-135: ma facciamo fine a tanto. g. villani, 4-8
in che abito, e quando e a cui egli debba andare, e da cui
: farò fine con avvertire i giovani studiosi a non si fidar mai di alcuno di
al ritirarsi, finché wukassowich non giunse a lavisio. -fare le male fini
ci ha a costar un poco di cinguettare, che sarà
. -porre, mettere fine: portare a compimento. livio volgar., 3-252
. livio volgar., 3-252: a roma i consoli, posto fine a
: a roma i consoli, posto fine a tutte le cose ivi necessarie insieme cogli
si moveano. sarpi, vi-1-86: a lui particolarmente ha commesso che ne preghi la
republica, accertandola che tutto quello che a lei pareva fare per metter fine a
a lei pareva fare per metter fine a questo negozio, sarà gratissimo a sua
metter fine a questo negozio, sarà gratissimo a sua maestà. -porre fine
-porre fine di fare una cosa: limitarsi a fare una cosa. leggende di
capo dell'altro. -portare a buon fine una cosa: compierla nel
per gli agricoltori moderni, e andò a siena per portarla a buon fine.
moderni, e andò a siena per portarla a buon fine. -rapportarsi al fine
: accine tanti, che sanza fine, a colpa de'loro padri e madri,
sanza riposo da'principii del mondo insino a questo dì; e mi pesa delle fatiche
suo sangue, e le membra presero a inverdire, / e i capelli, prima
/ vi chiamai muto, esangue, a uno a uno, / dalla più grandicella
chiamai muto, esangue, a uno a uno, / dalla più grandicella alle piccine
monotona, / e presi gusto / a quella brama senza fine, / grido torbido
la fan grande e aduconla quazi infine a frutto, e, per negrigensia a
infine a frutto, e, per negrigensia a colt'o altro, villano lasciano el
frutto! e quanti sono che coltano fin a fine, ma non coltanla retta né
se un epigramma od un'elegia non riusciva a noi felicemente, noi la davamo al
parole aggira sé e altrui senza venire a capo di conclusione nessuna, si dice:
fu insegnato la fine '; e a questi cotali si suol dire: 'egli
spedirla, finirla, liverarla, venire a capo, toccare una parola della fine
è condotta allo scorcio. -trarre a fine: far cessare, troncare.
troncare. malispini, 1-217: tratte a fine le guerre della magna, [
, via corta e spedita / trarrebbe a fin questa aspra pena e dura; /
cura. -trovar fine: riuscire a concludere, a compiere. livio volgar
-trovar fine: riuscire a concludere, a compiere. livio volgar., 4-123
trovò fine alla bisogna. -venire a fine: giungere a compimento, essere
. -venire a fine: giungere a compimento, essere attuato (un'intenzione
salvini, ix-27: se le cose pensate a fin non vennero, alle impensate trovò
impensate trovò modo iddio. -venire a fine che (seguito da prop. consecutiva
, 146-117: però non si puote errare a lasciare stare le cose altrui; ché
se non che costui morì da ivi a poco tempo, e'venia a fine che
ivi a poco tempo, e'venia a fine che avrebbe vituperato sé e tutta
progenie. -venire al fine, a fine: attuare, ottenere un risultato
attuare, ottenere un risultato; giungere a una conclusione. fra giordano, 3-217
, e non se ne viene mai a fine in tutta la vita dell'omo.
essere il maggiore, e per venire a questo fine sotto nuove coverte si combatte.
azione). rajberti, 2-204: a volervi parlare brevissimamente di quanto mi ha
fine loda l'opera. così arrivi a chiunque pensa il fatto solamente nel principio.
fine; che eglino son pur soggetti a lor dispetto. luca pulci, 1-3-10
che i fiori ancor faranno frutto / a luogo e tempo: e 'l fin giudica
dell'etica). gli antichi accostavano finis a funis (la 'corda'che segnava il
rini, / e van per l'aria a spasso a passo lento. spolverini,
/ e van per l'aria a spasso a passo lento. spolverini, xxx-1-176:
da le bianche spalle, / a coprir il bel corpo in fino al piede
mai filarsi sì sottilmente, né ridursi a tale candidezza da formarne una tela veramente
e lo sfondo della vecchia casa inquadrano a meraviglia la sua figurina gialla e nera
rossi d'uova fresche, zucchero fino a sufficienza, un poco di cannella fina
. moravia, xi-204: aveva incominciato a cadere qualche cosa tra la neve e
non era spiovuto mai; ma, a un certo tempo, da diluvio l'era
punta, da far imaginare che servissero a fissar veli. pea, 7-428: con
rinaldo, figliuol del duca amone. a. f. doni, 4-16: il
fosse de'fini), non pescando tanto a fondo in quel subito, si lasciò
. campanella, i-m: nessun ti venne a dir: -io son tiranno -
parlato? « non c'è, è a roma da parecchi mesi; e anche
del fino assai, da renderlo sospetto a chiunque non si lasciasse portar via da
fine poltronerie ch'io leggessi mai, a vedere che operano come gli asini, senza
): essendo venuto il residente di venezia a fargli un complimento, e ad esplorare
da uomo che ha già messo riparo a tutto; fece quel fracasso che sapete
tutto; fece quel fracasso che sapete a proposito di renzo. gobetti, ii-284:
, incisivo, perspicace (con riferimento a persona o anche ai sensi, airintelligenza
, il vannetti,... ebbe a lodare il garbo dell'ironia e la
del vero. gozzano, 923: fa a parigi due viaggi all'anno per togliervi
essersi più, e più fiate trovato a udir celebrare fino al cielo componimenti tali
, per arrestare l'udienza e potere a tempo introdurre una fina ironia e una satira
cosa / -levati da maitino - / davanti a la più bella, / fiore d'
l'erba e da li fior dentro a quel seno / posti ciascun saria di color
venne in questo viver basso, / ch'a dir il ver non fu degno d'
fu degno d'averla, / cosa nova a vederla, / già santissima e dolce
non mancar ministri e servi, / ch'a l'ombra d'un bel faggio e
, iii-1-578: andiamo, andiamo dunque a guerreggiare / per le castella, donna!
indigestione di corbellerie di cui si va a poco a poco liberando addosso ai veneti
corbellerie di cui si va a poco a poco liberando addosso ai veneti che lo
libbra in lire dodici e soldi quindici a fiorino. v. borghini, 6-iii-279:
12. %, vien con tal misura a dividersi una libra di argento in ducati
per servirmi di una metàfora, che, a volta sua, può veramente dirsi di
mara- viglioso condotto delle montagne di sopra a fiesole acque di fontane finissime e sane
. g. morelli, 95: intorno a queste castella,... ha
lo spiazzo. cassola, 1-11: respirò a pieni polmoni l'aria fina, purissima
esser fino, / da poi ch'a voi son dato. guido delle colonne,
leale e fino, / che non è a suo segnore l'asses- sino. mazzeo
amadori, / da voi partendo e lassovi a un amante. rustico, vi-1-179 (
, vi-1-179 (41-2): amore, a voi domando per- donanza, / sì
s'eo dico cosa che vi sia a pesanza, / ché sofferir non pò la
, ed era tredichi leghe di lungi a tintoille; e quivi si dimorano gli
mi pare che sia / che fino amore a vostro cor mi manda. giacomo da
; / levati suso e vattene, tornaci a lo ma- tino. / se ciò
, / più ch'assessino al veglio o a dio il presto. poesie bolognesi,
del mio grande e sì fino amore a voi da me portato? pallavicino, 11-634
tiene la sua amicizia per la donna a una tale altezza, dice lui, che
ogni cosa. anonimo senese, xxviii-501: a giunte mani e di fino cuore,
di gioia e d'allegrezza, rendendo grazie a la reina di paradiso. anonimo,
, ed è di fino acciaio forbito a spada. cantari cavallereschi, 123:
temprato. macinghi strozzi, 1-277: a giovanni bonsi farò comperare gli occhiali e
iii-364: attuffato nel ghiaccio, esposto a l'oro / generoso lieo spumante brilla
il primo ad incidere in grande. fino a lui l'incisione era in lavori fini
, di un'arte raffinata (con riferimento a un artigiano, a un artista)
(con riferimento a un artigiano, a un artista). giamboni, 7-116
strolago fino: / ché, dico questo a voi non per novella, / ch'
da gubbio, 36: aveva da mille a cavallo, che solamente loro armadura era
: feron patir la pena amara / a molti saracini, a non mentire, /
pena amara / a molti saracini, a non mentire, / ché a'lor dì
, iii-15: lavorando... costoro a concorrenza l'opera di questo fregio,
e l'altro, che cristofano imparò a finire da stefano, e stefano imparò
stefano, e stefano imparò da lui a essere più fino e lavorare da maestro
. b. davanzati, i-320: contro a mille finissimi arcadori non vale qualunque moltitudine
fine, / levasi ritto e, vólto a quei paurosi / buon pegorari, estende
argento, collari di tela fina ricamati a giorno. pirandello, ii-282: il marchese
letter. rara, preziosa, superiore a tutte le altre (la donna amata,
lo comanda, / non tornare e vanne a la più fina. giacomo da lentini
. vai perfetto, cioè cosa ridotta a sua perfezione. caro, 2-3-276: ma
e per questo... si disponga a compiacerlo e favorirlo,...
mercanzia dài molte volte la cosa gattiva a colui che la paga, come se fosse
o forse la cottura non era stata fatta a dovere, o la frutta non
assaggi queste focacce, lei sarà abituato a cose più fini. la sua mamma
spico / di fine odor cosa ventata a forno. redi, 16-i-18: ei
voi sapeste bene ricorrere alle orazioni, a dio, questa è la fine medicina.
sono i bagni sani e tanto fini / a tutte infermità che tu li vuoli,
più fina ma ingiusta rettorica, cominciarono a rappresentarle la buona disposizione verso di lei del
uso avverb. pavese, 1-90: a quelli di torino che parlano fino,
parlano fino, non gli davano credito a monticello. 17. leggiadro,
cucina, / e dà di mano anche a girar l'arrosto: / che vuol
avvede com'egli ha la pelle fina. a. verri, xxiii-119: egli è
per scusare l'uscita della gilda, prese a dire che quella ragazza era di gusto
sinisgalli, 6-233: scipione seppe dare a tutti quegli ingredienti un sapore che fu avvertito
: non era mai spiovuto; ma, a un certo tempo, da diluvio era
uguale. carducci, iii-24-153: ricominciò a piovere: un'acquerugiola fina fina e
di ciliege lustre e rosse col gambo a forcinella. moravia, ix-115: mi
linati, 11-63: non avrebbe saputo dire a quale dei cinque continenti appartenesse, ma
dei cinque continenti appartenesse, ma, a guardarvi di fino, distingueva la macchia
inventò alquante storielle di svenimenti ai quali, a suo dire, era andata soggetta fin
prov. scarpe grosse e cervello fino: a india sorridere finemente, guardando la contessa
, qualche asinelio, e dietro quello a gran passi il carbonaio nero, un cappellaccio
laonde sapea che sarei domandato, montammo a cavallo per compiere nostra giornata. novellino
96 (156): sì, posai a un bel cavaliere, e pagommi finemente
xxviii-206: la figliuola tua, s'a dio piace, guarrà bene e finamente
che qualche cosa di sgradevole dovesse contenere a suo riguardo, non appena le fu davanti
italiano, perché non manchi loro nulla a parer di quegli, sì prestamente sei prendono
, 24-301: uno di quei corpetti pretesi a colpo di pistola...,
di pistola..., fatti a un'infinità di doppi di taffetà finissimamente
bel frumento, e così finamente e a giustizia di peso che l'era salito a
a giustizia di peso che l'era salito a gran rinomanza. serao, i-1116:
rinomanza. serao, i-1116: cominciò a piovere, finamente, come da un
da un motivo ornamentale e può essere a una o più luci (monofora o
modo da poter essere aperta o chiusa a piacere. -per estens.: l'
è lo comforto / membrando ch'èite a lo mio brazo, / quando scendesti
lo mio brazo, / quando scendesti a me in diporto / per la finestra de
una finestra mi riguardava sì pietosamente, quanto a la vista, che tutta la pietà
petrarca, 323-1: standomi un giorno solo a la fenestra, /...
superbe gonne. grazzini, 4-546: a me comanda che lasci la finestra socchiusa
, iii-78: aiutò [il mosca] a piero di sobisso... in
porte, finestre, ed altre cose attenenti a quel me * stiero. in sulla
appresso ne la medesima fenestra del palagio a la quale tutto solitario e pensoso m'era
vestito, e di lingua, come a me parve, cortegiana. marino, 212
che avrò spedite le lettere, mi metterò a conversare dalle mie finestre con le stelle
la stanga, metton puntelli, corrono a chiuder le finestre, come quando si vede
io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti,
v'aveva un'imposta che si saldasse a tutti e quattro i gangheri. verga,
annunzio, i-712: le suore, a le finestre / del convento, sul fiume
felice musica della famiglia che si mette a tavola. pavese, 141: ci si
scorrere dall'alto in basso. -finestra a quadrelli: che ha l'intelaiatura,
l'intelaiatura, quindi i vetri, a piccoli riquadri. comisso, 15-23:
e bassa, con la larga finestra a quadrelli, il divano, dove se ne
, dove se ne stava con lei a bere un pessimo caffè. -finestra
bere un pessimo caffè. -finestra a tetto; che è situata proprio sotto
proprio sotto il tetto. -finestra a tramoggia: protetta da un riparo che
cieche del casino degli spiriti, murate a una a una per impedire che vi
casino degli spiriti, murate a una a una per impedire che vi si riaffacciasse
, di occhi, e di piastre, a similitudine od imitazione di quelle che gli
. sacchetti, 52-53: sandro era a una finestra ferrata della prigione, che
sopra al tetto sono / le finestre ferrate a questa casa / qui del vicino.
di cosa molto importante mi vuol parlar a certa finestra, che risponde qui,
le persiane verdi; con rappezzature fatte a calce, come patacche bianche.
,... sebbene ella pare a molti alquanto crudetta que'due mesi del
alzata di muro coperto per dar lume a stanze, le quali per altro modo non
uscire sopra i medesimi tetti. g. a. papini, 71: per
71: per dar lume alle stanze a tetto delle case, che per altro
queste puote l'anima essere passionata che a la finestra de li occhi non vegna
del ciel lucente altera, / venne a salvarne in su li estremi giorni. folengo
mio corpo, se mi sei / più a cor d'ogni cagion ed accidente,
l'umor delle piante corre alle barbe a nutrire il calor naturale, che quivi si
i banchieri, i professori in una chiesa a una funzione di festa; si trovino
e gli annoiati, in un teatro a una bella musica: ecco tutti i
, ii-2-314: la conca fu perfezionata a poco a poco; lo scontro delle
ii-2-314: la conca fu perfezionata a poco a poco; lo scontro delle porte si
l'impudica, empia candace / fece a forza non già della sua destra,
ferir maestra, / e sì ruppe a mordrèc le due pareti / del cuor,
o di fianco, in basso, a chiusura della pagina di un giornale.
una finestra da uscirsi di questi capituli a sua posta, e se non fia accettato
10. locuz. -aprire la finestra a qualcosa: renderne possibile l'inizio.
l'inizio. sarpi, iii-399: a molti cattolici, e già e allora,
... era toccato allo stesso annibaie a portarne a casa rotta la testa;
. era toccato allo stesso annibaie a portarne a casa rotta la testa; onde rimasero
che da quel tempo incominciarono i procaccini a nausear la patria, ed a meditare di
procaccini a nausear la patria, ed a meditare di portarsi in altro luogo,
busini, 1-97: e ragionando un dì a venezia il conte guido col bartolino e
: in fatti e'vi sarà difficile avere a entrare per le finestre, essendo usciti
uscimmo per la finestra, e ci tocca a entrare per l'uscio; ma voi
per l'uscio, o vi toccherà a entrare per le finestre. g. raimondi
rientrare dalla porta gli spiritelli romantici cari a nerval, cacciati dalla finestra del tempo
finestre e non per vuscio: giungere a qualcosa, riuscire a conseguire uno scopo
vuscio: giungere a qualcosa, riuscire a conseguire uno scopo per vie traverse, con
varchi, 18-1-142: per ischiudeme tutti quelli a cui i medici avessono lo stato per
nel consiglio fussero), proibirono che a nessuno di coloro... fusse lecito
. -far una finestra sul tetto a qualcuno: recargli danno, beffarlo,
quando meno se lo aspetta, avvantaggiarsi a sue spese. pananti, i-118:
una finestra, / e che vado a por l'uova nel lor nido. giusti
giusti, i-417: se ho date là a pubblicare quelle strofe, immagini se non
strofe, immagini se non vorrei darle a lei; ma ormai sarebbe un fare a
a lei; ma ormai sarebbe un fare a quelli la finestra sul tetto, e
sia stato mai alle prese, grazie a dio, coi tipografi, conosco, per
cacciato o escluso (con riferimento sia a persone sia a cose). -serrarsi
(con riferimento sia a persone sia a cose). -serrarsi le finestre:
; ah quando le finestre si cominciano a serrare, è segno ch'e'si
alla finestra, / e conchiudi, a dire il vero. -stare alla
festa: la donna che spreca il tempo a mettersi in mostra non è degna di
di fiducia. verga, 3-25: a donna alla finestra non far festa.
cui le donne adattano il loro comportamento a seconda delle circostanze e delle occasioni.
: la necessità costituisce una forte tentazione a calpestare l'onestà. proverbi toscani,
pure el signor marchese con una fenestretta a mezo tetto, con un beccaio apresso.
mi fosse moglie amorosa, e venisse a trar d'ago alla mia finestruòla. verga
anch'io mi sedetti e rimasi un poco a guardare quella facciatona pretensiosa della chiesa,
per ira, per disprezzo, in faccia a qualcuno che si trovi sulla strada o
che si trovi sulla strada o affacciato a un'altra finestra. 2.
affaccia ai cristalli della « finestrata » a sei bifore, né compare sui gradini dell'
iii... condotto il detto palazzo a bonissimo termine, e nella facciata dinanzi
francesco da barberino, 172: guardi a cu'parla dalla finestrella. boccaccio, v-110
cara fenestrela / che eri rimedio e spechio a gli ochi miei, / dov'è
che lui cautamente entrarà nel suo orto drieto a casa tua alle tre ore, e
imperocché... quelle loro facciate a bisquadro, piene di fenestrelle archeggiate e
i toni cupi del loro verde, pendendo a corimbi tra l'intercolunnii, slanciandosi audacemente
quelle membrane lucide e graticolate, e che a guisa di tante fenestrelle pare che ricevano
averanno le immagini in questi innumerabili specchi a facette? ojetti, i-427: i più
: vicino al picchiaporta, una finestrella a spia, per vedere chi bussa, prima
5. locuz. apparire, mostrarsi a finestrelle: apparire a sprazzi, tra
apparire, mostrarsi a finestrelle: apparire a sprazzi, tra le nuvole (il sole
cornacchia: / il sole si mostrava a finestrelle. 6. prov.
. 6. prov. sole a finestrelle, acqua a catinelle: '
. prov. sole a finestrelle, acqua a catinelle: 'apparire del sole a
a catinelle: 'apparire del sole a sprazzi, tra le nuvole, annuncia
proverbi toscani, 196: sole a finestrelle, acqua a catinelle. =
, 196: sole a finestrelle, acqua a catinelle. = dimin. di finestra
tanti giri che facemmo, svoltando rapidamente levai a caso lo sguardo ad un finestrelle mezzo
nascosto nel fogliame di un melo tirato a spalliera. bocchelli, 9-139: dal
), sm. piccola finestra a luce regolare per lo più chiusa da un
mandava filomena, la sua figliuola, a scopare la chiesetta, e a raccattare i
, a scopare la chiesetta, e a raccattare i soldi che i devoti vi
calda come un fornello quando il treno cominciò a muoversi nella crescente oscurità della sera,
appoggiò la faccia al finestrino e stette a bevere l'aria colle labbra aperte.
finestrino del cielo. faldella, iii-113: a trent'anni illuminata cominciò a perdere un
iii-113: a trent'anni illuminata cominciò a perdere un dente incisivo; quindi le
bar etti, 2-237: s'insegna a ridurre il canape a tal finezza, che
: s'insegna a ridurre il canape a tal finezza, che s'assomigli al lino
al lino. serao, i-149: a guardar minutamente, si vedeva, sotto
colore e lustro del pelo, monta a prezzi altissimi, da non credersi ne'
, / et è un condurre amore a più finezza. malvezzi, iv-268:
. ariosto, 24-66: quivi poco a zerbin vale esser mastro / di guerra
degli organzini di seconda finezza (da 22 a 24 denari) si marcano ancora da
si marcano ancora da 30, 10 a 31, 10; e i più grossolani
suo e nello stil suo, arriva a ogni maggior finezza di pregiata eccellenza.
disposizione. g. gozzi, 1-226: a poco a poco pel mezzo di esse
g. gozzi, 1-226: a poco a poco pel mezzo di esse [arti
. magalotti, 1-278: non arrivano a discemere quell'ultime finezze dell'arte,
, qual maraviglia se non giungono dipoi a quelle finezze ultime, che l'arrivarvi
che avevo una mente matura, adatta a cogliere le finezze delle passioni.
, 1-62: voi siete un solennissimo coglionone a mandarmi sì fatti regali come voi non
. de sanctis, ii-13-271: sappiamo a quale finezza dovè aver ricorso kant per conciliare
opposero il sarcasmo e la finezza del dileggio a questo tuono imponente. fogazzaro, iv-263
tuono imponente. fogazzaro, iv-263: continuò a lungo su questo tono misto di fuoco
diplomatiche, né ci vuole grande sagacia a prevederle. orioni, i-57: per
ella non vede l'ora di essere a brescia. manzoni, pr. sp.
e con quelle finezze che potessero allettarla a scegliere quel monastero per sua perpetua dimora
dimora. nievo, 339: o stentò a conoscermi o ne fece le viste,
carbone. pirandello, ii-1-1110: usa a nascondere tutta la sua intima vita sotto una
volume della carena e quello del parallelepipedo a essa circoscritto. 11. al plur
séte bugiardi, fingardi e disleali (a le donne, dico), e parvi
finto). far credere, dar a vedere (mediante parole, atti,
con parole che 'l reame d'egitto era a obbedienza di pompeio, li disse
: -innanzi ad ogni cosa io t'ho a dire questo: queste nozze non
/ quasi dogliosa. testi, ii-31: a maestà sovrana / adotta i portamenti e
li finge / ch'ai volto austero, a l'incurvate ciglia / del fier mesenzio
: la notte se n'escono per andare a trovare le amiche, e certe volte
nella faccia di teresa, che cominciava a lacrimare; e le lacrime cadevano su
finge, / deh! che fora a mirar viva e sincera / di quel corpo
femina. savonarola, iii-36: state a scrivere lettere a roma... e
, iii-36: state a scrivere lettere a roma... e fatene scrivere
autore certo, vi sto più sospeso che a queiraltre. aretino, 1-112: quando
nel turbato stagno. giusti, 3-145: a questo punto... finsi un
cercarlo in due mesi che stetti fisso a livorno. serra, ii-388: egli
ii-388: egli correva dunque molto francamente a confondere la storia dell'uomo con quella
. tasso, 2-58: l'inalzaro a i primi onor del regno / parlar
vario ingegno / al finger pronto, a l'ingannare accorto: / gran fabro
che s'erano finti di fuggire, a faccia a faccia loro fortemente contrastavano.
erano finti di fuggire, a faccia a faccia loro fortemente contrastavano. anonimo,
. giambullari, 421: venuti poi a dormir la matrigna e il padre, ella
diceva messa ed era religioso, capitò a roma tutto pieno di puntali e di
finto, che perduta opra sarebbe il farsi a mostrarne l'insussistenza. 2
iaze, / imperiale, ve dico, a non ve fingiere; / per modo
la notte raro / immortai pregio, a cui le stelle intorno / guidan lascivi balli
, si ferma, discende, viene a noi » io mi fingeva con un'ansietà
con il medesimo modo di argumentare destruggere a fatto tutte le opinioni del vacuo. mascardi
forma fingendo che qualche persona parli come a lei si conviene, o consigliando o
amato nome io temo. l. a dimari, io: col dilettar, la
parliam del poeta, il quale è simile a colui che forma le parabole, e
e ne la nostra religione: e s'a lui non sarà lecito il fingere,
[dei poeti] e più dolci a cantarsi. muratori, 5-i-125: a chi
dolci a cantarsi. muratori, 5-i-125: a chi non è noto che proprio de'
, 109: nostro boccaccio, che fingendo a caso / dona al suo bell'idioma
veniva, quantunque poco acconcia e malagevole a caper nel verso, egli molto spesso
l'esempio d'eccellente poeta, fingono a quella similitudine i versi loro. annotazioni
favilla pura / fu finta una cavalla a compimento, / benché sia cosa fuora de
una figura / formò (cosa mirabile a vedere!) / in sembianze d'enea
fumo ambedue prodotte da l'intelletti umani a uno stesso fine ed a un solo
l'intelletti umani a uno stesso fine ed a un solo effetto: per imitar e
, o fingendola in colori 0 colorandola a guisa di quadro colla maestrevole simmetria.
dentro non dichiari; / e atto a guerra far mi forma e fìngi.
, i-108: stando così una notte incominciò a udire come pianti di fanciulli piccoli,
canto non contrafecesse, di maniera che a tutti i reggini egli era carissimo. garzoni
ugne, sull'aperta fronda / stavi lieto a garrir, nulla veggendo / intorno a
a garrir, nulla veggendo / intorno a te; non tra le frasche ascoso /
il tremante suon delle trombe, che a punto paiono destare et accendere i ca
i-259: gli incanti lunari / mi fingeano a la vista lunghi ordini lontani / di
dee contendere, benché vairone stimasse utile a le città che gli uomini mentissero, fingendosi
cose grandi e porge ancora maggiore ardire a gli altri. campanella, i-23:
fa l'uomo inerte, / ma a forza, s'e'vuol vivere, si
, i-248: egual fingersi tenta / salmoneo a giove allor che tuona ed arde.
allor che tuona ed arde. l. a dimari, 40: la verace bontà
,... s'introducevano nelle case a fame di tutte le sorte. giusti
/ ed un testone / le offersi a titolo / di compassione. / la vecchia
grazia. -adattarsi, conformarsi (a un'usanza). alberti, i-297
sapea [alcibiade] se stessi fingere a quello acadea in taglio, che sendo in
m. cecchi, 1-2-4: si metta a travestirsi e fingersi / per compiacere al
piovene, 5-622: ma basta probabilmente a spiegarlo [il giardino dei mostir] il
. bembo, i-379: panni vedere a queste parole v. s. ridere
qui va a'ciclopi, ove è sforzato a finger di achemenide cosa non fingibile
figure, e con diversi fingimenti più a lodare quel reggimento e mordere il pontefice
perticari, ii-146: veramente le cose a noi più prossime ci toccano meglio l'
intenditore delle cose politiche e gran fingitore a benefizio di chi legge. salvini, 41-178
finibile, agg. che è destinato a finire; ca duco,
questa finibile luce addormentata, si svegliò a dio, col quale felicemente giubila.
2. che può essere portato a termine. tommaseo [s. v
. v.]: 'finibile', possibile a finirsi. 3. che può essere
avere poco camminato il dì ed avere a fare lungo viaggio, e ode di
e ode di lunge sonare alcuna campana a compieta fino allora del finente dì,
, o similmente finienti, così venuti a caso fatti da i poeti migliori,
fatti da i poeti migliori, piacesse a un tratto quella assonanza. manni,
piu gioiosamente / quand'è piu presso a lo so finimento. antonio da ferrara,
collocavano, s'apriva uno spazio più largo a guisa di piazza. d. bartoli
quando l'ombrello chiuso portasi capovolto, a foggia di mazza o bastone.
bastone. 2. il portare a termine; esecuzione, compimento, attuazione
andar sabbato ad un finimento di nozze a ca'z. e credo che si farà
godevole. pallavicino, iii-604: supplicava a sua beatitudine... di tener
: il solo ricamo de'due giustacori va a 966 fiorini, e il finimento di
-l'ultima mano che si dà a un prodotto dell'ingegno o dell'arte
et altre sorte di limuzze che s'adoperano a cotal finimento. vasari, i-128:
. marino, vii-92: parrasio insegnò a dipingere con simmetria, espresse la venustà
non solo di maggior finimento, ma anche a prezzo più moderato. d'annunzio,
dire prende quasi naturalmente nel ripassare davanti a occhi non più turbati dal calore dell'
dei palchi e dei tetti, mancano a render compiuto l'edi- fizio.
quasi finimento ad altra voce, forse a fine di dar modo più agevole alla rima
, fedele ', male ho fatto a fornirle non seguendo vocale, e bisogna che
bembo, 2-70: gran maestro fu, a fuggirne la sazietà, il boccaccio nelle
nelle sue novelle, il quale, avendo a far loro cento proemi, in modo
gli variò, che grazioso diletto danno a chi gli ascolta; senza che in tanti
e tempo di pigliar spirito, ed a quello che dice ed a quello che
spirito, ed a quello che dice ed a quello che ascolta, senza che s'
] da nobil capitello, riccamente intagliato a fogliami, riceveva suo finimento. l.
è ancora lì: e nessuno penserà a mandarlo a riparare. -strato esteriore
lì: e nessuno penserà a mandarlo a riparare. -strato esteriore del muro
sono quelle che noi dicemmo che communicano a tutto il muro, cioè le cortecce
o altra parte della persona; come a dire pettine di gala, collana, filze
ognuno di loro fino a quattro mille e più scudi al giorno,
; guarnizione. goldoni, iii-196: a napoli ho data la commissione, perché
. io vedrò quel che sarà meglio a fare se rimanerlo come è, o fame
grandi ventaglioni di piuma che innalzano intorno a lui i zorbazi,... forma
. manzoni, 780: non si lavora a fare e a tagliar finimenti al cavallo
: non si lavora a fare e a tagliar finimenti al cavallo che si vuol lasciar
al cavallo che si vuol lasciar correre a suo capriccio. pesci, ii-1-406: era
era un calesse col mantice e una cesta a due ruote. e c'erano i
briglia con i paraocchi quadrati, quasi a incassare il muso dei cavalli perché non ombrino
il sindaco] si affacciò alla finestra a dare un'occhiata. verga, i-394:
lui e la ghita, la quale continuava a far figliuoli, che non pareva vero
licenza di parlare e dire la sua ambasciata a finimento per parte del suo signore.
alcun tempo finimento. -giungere a compimento, essere ultimato. a.
-giungere a compimento, essere ultimato. a. pucci, cent., 1-6:
. -dare, fare finimento: portare a termine un'azione; porre fine a
a termine un'azione; porre fine a una situazione; concludere un discorso,
la fine di quell'ira diede finimento a i danni de'greci, sì come
. bartoli, 42-iii-191: per dare a questa parte il suo finimento, altro
suo finimento, altro non mi rimane a ricordare se non sol questo.
, che cose ogne sostene, / ch'a monti può legger dar mutamento, /
-dare finimento, dare vultimo finimento a qualcosa: portarla a compimento definitivo e
dare vultimo finimento a qualcosa: portarla a compimento definitivo e perfetto; abbellirla,
: era sul dar l'ultimo finimento a un maestoso tempio, fatto da lui
, iii-169: quel che più mi sta a cuore, si è di dar pulimento
, si è di dar pulimento e finimento a quel che nella mia cultura ancora è
di incerto fiacco bastardo. -venire a finimento: venir meno, cessare,
/ ch'avea cominciamento, / venia a finimento. bondie dietaiuti, 291:
, / se sen parte, che viene a finimento; / così tanto mi vale
me: credo che noi siàno presso a finimondo. sì che è buono acconciarsi dell'
me dubito che noi non siam presso a finimondo. sassetti, 230: io ho
l'altra e non fu dio stesso a prometterlo? rapisardi, vi-792: mira
storia, alcuni decenni, quanti bastavano a tenere il finimondo in una distanza sufficiente
tenere il finimondo in una distanza sufficiente a non incutere terrore. 2.
dei, / mai con me non venne a gara / per lo primato / sì
vii-236: non siamo noi forse mostrati a dito dagli uomini gravi come precursori del
ecclesiastico. qualche secolo fa, poneva a soqquadro per le piazze la tranquillità pubblica
stanco. ha ragione. fa benissimo a mandare il finimondo. de roberto,
7-1 io: la terra ha appena incominciato a rimarginare le sue ferite e..
cupi i valloni. il sorpreso viandante a quel finimondo ebbesi morto. ojetti, i-321
passa gente, / che si dolgono a testa assassinati; / ma 'l popolo per
alza le grida, / e viene a i finimondi e agli anticristi. lalli,
era arrampicato sul campanile, e suonava a distesa. le grida e lo scampanìo
scampanìo giungevano sino all'alia, sino a monte lauro, come delle folate di
lei, con me che volli presentarla / a lei; non mi saluta, non
3-254: una caligine rossastra, come a riverbero d'un inestinguibile incendio, è
finimondo che non ce la faccia più a vincere la tenebra. -essere, arrivare
-essere, arrivare, giungere, venire a finimondo: venirsi a trovare in una
giungere, venire a finimondo: venirsi a trovare in una situazione disperata. nardi
e lamento: / diavol, siàn noi a finimondo ancora? allegri, 90:
tanto, che noi siam quas'arrivati a finimondo. girolamo leopardi, 2-74: oramai
, 2-74: oramai noi siam giunti a finimondo. -morire, estinguersi,
argomentassi che voi foste costà venuti a finimondo. -fare, gridare,
capuana, 4-393: fuori la pioggia cascava a rovesci e il vento urlava e i
, 1-i-12: -il ponte dev'esser finito a tutti i costi, -diceva intanto il
si permetteva di recarmi per qualche giorno a grassano, per finirvi dei quadri.
(finisco, finisci). portare a compimento (un'iniziativa, un'operazione)
iniziativa, un'operazione); condurre a termine (un lavoro, un corso di
sudore ansando, / tanto che truova a quella fonte orlando. ariosto, 7-22:
sposa in carrozza, e vien menata a casa lo sposo fra festevoli grida e strepito
buttar le mani sulla roba, e darsela a gambe. cicognani, 9-65: finite
era, finiti gli studi, tornato a casa. fece molto rumore in paese.
necessario, signore, la tua grazia a cominciare il bene, ed a fare profitto
grazia a cominciare il bene, ed a fare profitto, ed a finirlo!
bene, ed a fare profitto, ed a finirlo! lorenzino, 225: io
non la finite. poche donne vi sono a parigi che non abbiano principiato ad apprendere
lingua straniera, e pochissime sono arrivate a capirla. manzoni, pr. sp
finirlo bene. -dare forma definitiva a un prodotto del lavoro materiale. -in
, 3-416: avendo allegato careggi in somma a uno maestro intendentissimo, e avendo finito
metà, cosimo conobbe che, averlo a finire, vi perdeva drento parecchie migliaia
): inmentre che io davo ordine a queste cose, si finiva il vasetto
la ruota, per dare più occasione a quella sua polvere detta che lo consumi;
iii-15: lavorando... costoro a concorrenza l'opera di questo fregio,
l'altro, che cristo- fano imparò a finire da stefano, e stefano imparò da
stefano, e stefano imparò da lui a essere più fino e lavorare da maestro.
/ qui con più fretta i piedi a terra frego / in verso lui e,
fu chiaro, / con reverenza tutto a lui mi piego. boccaccio, v-88:
voglio finire la canzona, che l'ò a buon porto. ariosto, 12-94:
dieci ne potrà tessere, né più a questo numero che a quello è obbligato
tessere, né più a questo numero che a quello è obbligato. leopardi, iii-123
io fo risparmio di giorni per arrivare a finire quella lettera che di sopra v'
saltare di palo in frasca, fare a pugni colla logica e col buon senso,
, mi sento una tal quale baldanza a perseverare nello sforzo inglorioso. 3
l'avea. ariosto, 38-63: a me par, s'a te par,
38-63: a me par, s'a te par, ch'a dir si mandi
par, s'a te par, ch'a dir si mandi / al re cristian
. giraldi cinzio, 11-88: va a dire a simone ed a critone suoi
giraldi cinzio, 11-88: va a dire a simone ed a critone suoi vicini,
11-88: va a dire a simone ed a critone suoi vicini, che l'avevano
che non può essere per quel giorno a finire le lor differenze. galileo,
o seduti negli aulici scanni, / a che i patti mentite e la pace?
sessant'anni: / ché tanta fretta a entrar in quest'affanni? -trascorrere l'
nievo, 1-373: con loro si mescevano a variar lo spettacolo i devoti che accorrono
variar lo spettacolo i devoti che accorrono a processione di barche al vicino santuario di
al vicino santuario di barbana, donde passano a grado, a finire in festa la
barbana, donde passano a grado, a finire in festa la giornata. carducci,
viii-7: ha proposto di finire la serata a casa sua e noi abbiamo accettato.
, 4-154: finii la mattina andando a zonzo, nel disordine e nel sole.
112): andronne in altri parti a finir li miei giorni. velluti, 177
7-18: si ridusse quella savia principessa a finire i suoi giorni 'n un monastero.
5. raggiungere i limiti di tempo assegnati a una dignità, a un ufficio;
di tempo assegnati a una dignità, a un ufficio; adempierne gli obblighi,
, iv-142: non ti abbandonerà, insino a tanto che tu avrai compiuto e finito
signore. bisticci, 3-20: ricominciò a seguitare il suo ufficio, e finitolo,
avendo il suo soldo co'pisani finito, a firenze se n'andò. b.
e delle piazze finiscono il loro ufizio a capo di tre anni. buzzati, 1-78
le paludi stigie, che costei mai più a lei non sarà cagione di dolore.
sannazaro, ii-187: venite tutti meco a pregar morte, / che, se esser
e forte, / corro per gir a morte, / così sperando i miei danni
francesco di vannozzo, 219: venesia bella a 'sto ponto abandona: / come per
, 3-201: difesero la vita a parecchi caduti nelle mani del popolo che
nelle mani del popolo che voleva finirli a ogni costo. de amicis, i-130:
e officio umano da lo imperiale è a certi termini limitato, così questo [
così questo [imperio] da dio a certo termine è finito. livio volgar
esofio volgar., 2-114: traeva a sé i giovani con sue arti,
viltà le fea sicure, / entraro intente a la commune offesa, / quai bramosi
quell'acque così congelate tolgono la speranza a gl'inimici d'aver a finir la
tolgono la speranza a gl'inimici d'aver a finir la vittoria lungamente bramata.
:... lasciatene el pensiero a me, e quando saranno finite v'
: così arricchiti fuor di misura, attesero a finire a'mercanti gli schiavetti che avevano
o quanto al fatto, è obbligato a sì grande usura ch'elli non v'ha
parte si rimasono al paese come di prima a prestare. a. pucci,
come di prima a prestare. a. pucci, cent., 46-43:
egli me liberò la bottega detta, a parole, in presenza di antonio.
le dote delle fanciulle, chi l'aveva a fare, facessi che, s'ella
re d'inghilterra suo cugino, promettendo a don afuso figliuolo del re
o avvenimenti che di per sé tendono a una conclusione, come cerimonie, feste,
... tutti se ne tornano a casa. redi, 16-vi-41: quando
troiano / avviasi in verde campo, a cui fan cerchio / selvosi colli.
dietro, non capiva che cosa facessimo a una cert'ora, finito il cinema,
bene. levi, 3-176: andavo a raccogliere le olive, finite le olive cominciavano
, ecc. landolfi, 2-51: a p. tutti i buoni nomi finiscono in
questa partita diretana vuole mostrare brunetto latini a compiere al suo amico ciò ch'elli
libro finirebbe in politica, questo è a dire lo governamento de la cità,
iii-4: ultimamente come emilia conceduta fosse a palemone, e le sue nozze,
/ per aver pace e per addurla a voi, / nobilissimi eroi, / che
/ s'amor non pon qui fine a tanta lite. g. m. cecchi
il dì, quando egli era andato a posare, domandava l'animo suo e diceva
questi dua cittadini, che gli bastava a ritornarsi a bologna a'sua istudi. ariosto
cittadini, che gli bastava a ritornarsi a bologna a'sua istudi. ariosto, 9-11
/ ch'ai re d'ibernia v'andarete a unire, / appresso al qual la
. carducci, ii-19-33: io verrò a roma, solo il 26; e l'
è uscita di casa: si sposò a un professore di morale e da undici anni
o penar, non sai fenire, né a fin ià mai venire. fra giordano
158: tanti sono gli angioli diputati a nostra guardia, quanti sono gli uomini e
la morte / voi mi schivaste, grazie a riferire, / o da dolermi che
ho vista tra voi due, abbia a finir qui per una debolezza di non
per una debolezza di non nulla. a. f. doni, 22: in
; da che vincenzo gioberti, difensore a oltranza in sua gioventù di quelle dottrine,
serpent'e fiere, / e pesci a grandi schiere. /... /
. uno, che non è congiunto a carne. l'altro che è congiunto a
a carne. l'altro che è congiunto a carne, ma non si finisce con
. lo terzo, che è congiunto a carne, e con la carne finisce.
ix-61: io prego morte di finirti a canto. tasso, 13-i-399: amatemi,
d. bartoli, 4-3-226: sentendosi a poco a poco finire, non per violenza
bartoli, 4-3-226: sentendosi a poco a poco finire, non per violenza di male
in dio. goldoni, viii-815: venite a vedere i vostri amici, lasciatevi godere
rispetto il debito suo, disse che a qualunque ora chiamassero, tornerebbe. sbarbaro
con pianti e con sospire, / ch'a me convien gire all'estranìa. soldati
, esaurirsi (e può riferirsi anche a concetti astratti). dolo, 344
un purgatorio. 18. venire a mancare perché consumato (cibi e bevande
, viii-830: voi ci avete obbligati a metterci a tavola, facendoci sperare ad
: voi ci avete obbligati a metterci a tavola, facendoci sperare ad ogni momento
momento che gottardo e placida sarebbero venuti a casa; eccoci di già al desere,
finito, e non si vedono ancora a venire. giusti, 2-160: sembra
subito in camera per finir di fumarsi a letto il suo cavour da sette centesimi.
-non bastare, non servire più a un determinato uso. landolfi,
, o un avv. di moto a luogo reale o figur.).
d'azeglio, 2-471: la lettera a matteucci... è finita in mano
i discorsi... gira gira vanno a finire nel manzoni e nel grossi,
carne e pelle come le altre, andrai a finire in un tizio che ti sarà
, 5-182: di quelli che erano scesi a savona per finire neh'ilva rifluiscono alle
poi cominciano nelle basi da man destra e a poco a poco vanno verso la cima
nelle basi da man destra e a poco a poco vanno verso la cima e quindi
lunghe quanto un dito d'uomo e larghe a proporzione. rajberti, 2-169: trattasi
: trattasi di un volume che rassomiglia a una grossissima coda da cavallo, la quale
quale si espande sul petto e anderebbe a finire non so fin dove, se il
se il proprietario non occupasse la destra a piegarla e farla deviare dalla regione dello
: acciocché la diceria ritorna e finisca a quello ond'ebbe cominciamento, tutti noi
si veniva sul canto della via ch'è a riscontro,... la quale
. la quale finisce nella strada che va a s. maria ughi dalla mano destra
veletta gialla e da uno scialle aranciato a gran papaveri rossi e finiva in una
ad imitazione di una face accesa, a sostegno di un baldacchino con festoni di
essi della lor legge contavano i volumi a montagna. 20. giungere al pieno
scienza successivamente finiscono li desiderii e viensi a perfezione, e in quello de la
/... / stavomi sempre a contemplar quel volto: / ogni pensiero,
finito. -piacere, andare a genio. nievo, 1-389: ma
in un certo modo; andare incontro a un particolare destino. guittone, i-14-265
. pascoli, 89: canta una sfogliatrice a piena gola: / amor comincia con
un uomo. madonna mia, dove andremo a finire. -impers. forteguerri
, 3-1: chi campa, si ritrova a cose strane, / e niun sa
2-102: la sala del ristorante finisce a poco a poco in un asilo notturno.
la sala del ristorante finisce a poco a poco in un asilo notturno.
pretensioni il romanzo sperimentale, che andrà a finire, né favola né scienza.
battaglia della certezza, e piegare e frustare a scudisciate nel culo il destino, che
-in partic. finire di: portare a compimento un'azione, terminarla, perfezionarla
19-90: partendosi gli messi, severo stette a finire di potare la vigna che un
leggere, e balante da capo cominciò a dire: « o re carlo, arrenditi
, arrenditi al mio signore e vieni a mettere il collo sotto la sua spada
venne l'ultima dopo la prima che a gran pena avevo finito di deciferare la prima
importante posto, entro una stanza nuova a cui gli operai finivano di attaccare il filo
che crizia viene; tiriamoci qua, a tempo finimo, rassettati un poco che
vero teatro, in cui si assegni a ciascuna arte il suo debito luogo.
/ simone, ma ben finire, / a fine bon persevrare. arrighetto, 250
le vendette del non aver mai scritto neanche a lui. galileo, 1-1-92: è
carducci, ii-1-116: finisco col pregarla a volersi ricordare di me che fra qualche tempo
di me che fra qualche tempo sarò a giro per firenze in cerca di pane e
, e abbattutosi il p. francesco a vederla, tutto fuor della materia di
taccia alcune poche cose, le quali a me non finiscono assai di piacere. baretti
... non aveva finito di risolversi a credere o a non credere. e
non aveva finito di risolversi a credere o a non credere. e. cecchi,
materiale alla deriva. -andar soggetto a una determinata conseguenza (per lo più
-finire a o in: tendere a uno scopo,
-finire a o in: tendere a uno scopo, riuscire in un intento
aveva prima;... si finisce a diventare insopportabili a chiunque ci ascolti.
.. si finisce a diventare insopportabili a chiunque ci ascolti. rovani, ii-492:
finisce ad assorbire tutta l'attenzione e a far passare ogni altro fatto in secondo piano
sera insieme, e poi erano finiti a far l'amore in un prato delle mura
-finire con: riuscire, ridursi, risolversi a compiere una data azione, a seguire
risolversi a compiere una data azione, a seguire un determinato comportamento. lottini
pare che non serva ad altro che a scusare alcuni, li quali, con mostrare
: siccome io non sapeva dove andarmi a raccapezzare il seguito del fatto, finiva
sono i parigini, una classe la quale a forza di civiltà ha finito con estinguere
tentati tutti i mestieri, da marinaio a facchino di porto, da cacciatore di
di porto, da cacciatore di camosci a guardia di dogana, aveva finito con
sia buono sia cattivo), risolversi a un determinato atto (per lo più
: batti oggi e batti domani, a forza di dar sempre del capo contro un'
.. come tutti i grandi uomini, a furia di ragionare ha finito che non
gridò di smettere. cassola, 2-172: a forza di respirare carbone, finisce che
per l'altro mondo. -va a finire che, andrà a finire in:
-va a finire che, andrà a finire in: indica tesito che probabilmente
modi la cosa, tutto poi va a finire in cercar gloria e fortuna.
cose di questo gusto, e tutto andava a finire nello stampare foglietti di sotterfugio,
una minaccia sul muro, nel fare a caponascondi colle spie. pavese, 5-136
5-136: questa ragazza... va a finire che si veste da uomo,
* lambde 'e * dilambde 'a non finire, dissepolte dai cimiteri del