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vol. IV Pag.89 - Da DECLINOGRAFO a DECLIVITÀ (35 risultati)

perché e come nel secolo seguente cominciasse a prodursi un rapido declino, tanto col

sempre i dèmoni beffardi / della morte a morire! bocchelli, 6-88: amministratore di

cecchi, 5-196: e l'appartenenza a un antico, austerissimo lignaggio ormai sul

mio declino abbellirò, stasera; / a foglie secche si vedrà congiunto / un bagliore

venne al dichino, e diede speranza a quelli d'atena di ricoverare potenzia. cecco

. villani, 11-130: e però cominciò a andare al dichino il nostro comune al

], over al dichino, e a scemar la sua signoria. bianco da siena

perché la tuo bellezza / non venisse a dichino, / che di mutarti non ebbon

mondo che tristano è al dichino. a fine sono venuti tutti li miei fatti.

reame al dichino e ad aventura. a. pucci, cent., 5-69:

cent., 5-69: si partirò a priego de'romani, / e in quel

addietro andar usato / pe'cieli aperti a lui splendienti, / i lumi dicernea del

, essendo proprio dell'acqua lo scorrere a luoghi declivi e bassi, e vedendo noi

e spedito e declivo e facil varco / a l'entrare, e a l'uscir

facil varco / a l'entrare, e a l'uscir abbia il rigagno. pindemonte

, 31: camminando in fretta, a fatica si difendeva dalle acacie meno alte

, 570: il declive comincia a scendere verso quella strada che si dice

ad andar per un fosso piano. a poco a poco ella si aprirà strada tale

per un fosso piano. a poco a poco ella si aprirà strada tale che saprà

awezzi ad andare per un declivo, a poco a poco si formerà un precipizio.

andare per un declivo, a poco a poco si formerà un precipizio. magalloti

sopra di quella macchia, una collinetta a lento declive, bassa, verde e

camerana, vi-932: sul cretoso declivio a piombo sfolgora / il sol meridiano;

le frane d'odore delle piazze / a cui vanno a lavarsi le correnti /

d'odore delle piazze / a cui vanno a lavarsi le correnti / delle tortuose strade

annunzio, v-3-206: chi sale contro a me, dall'altro declivio del secolo,

declivio della vita: s'era messo a discendere: temeva di precipitare; sentiva

precipitare; sentiva il bisogno d'aggrapparsi a qualche cosa. -per metonimia:

784: la folla si rimescola e seguita a scorrere nel declivio dolce e potente della

tre braccia: dipoi va acquistando declivio a proporzione, fino allo sboccare in arno.

: su l'ultimo prato in declivio stavano a guardia d'alcuni giovenchi due brutte vecchie

brutte vecchie rugose e rinsecchite, intente a filar la lana all'ombra dei primi castagni

da quel mondo di rose, scendevano a perdita d'occhio uliveti e vigneti, in

: la linea ferroviaria va giù, a serpente, lungo il lento declivio fra groppe

, cullati dal concitato andare di un animale a loro nuovo e fantastico. ungaretti,

vol. IV Pag.90 - Da DECLIVOTERAPIA a DECOMBENTE (28 risultati)

di grande ingegno, invitogli che venissono a desinare con lui: e quando veniano

con lui: e quando veniano, a uno a uno gli facea tutti decollare

lui: e quando veniano, a uno a uno gli facea tutti decollare e cacciare

ima bestia, e gittavala d'intorno a quelle idole; e pòi l'ardevano tutte

e per la parola di dio. a. pucci, cent., 10-6:

a'suoi portieri / che sia tratta a dicollar, / proprio là dov'ella ha

d'un can. -ma non arriva a decollarlo. ungaretti, xi-193: da corradino

svevia che vi fu decollato... a quei sognatori che per primi, nell'

credono di fare una gran bella cosa a decollare in fantasia colle loro ipotesi la

quando le gemme della vite innestata cominciano a crescere, si dee aiutar con palo,

/ e pose lui e 'l cavallo a giacere / ed una staffa perdé nel cadere

. dicollato). decapitato. a. pucci, cent., 51-29:

, che non si dice, / ecco a terra la cervice, / e il

salvate le persone da'nimici, condotto a firenze, e giudicato traditore del comune

de offizio. vasari, iii-124: a olio ha dipinto la tavola principale della

carnefice stesso portato al luogo della decollazione a lui destinata. monti, i-22:

due, che camminaron l'appia insino a babylon, verso la decollazione o la

, verso la decollazione o la crucifissione a capo giù. = voce dotta

in modo che un territorio già ridotto a colonia, acquisti indipendenza e si costituisca

colonia, acquisti indipendenza e si costituisca a stato sovrano. -per estens.

lugubre rullar dei tamburi dei soldati che a quattro a quattro escono dalle caserme con una

dei tamburi dei soldati che a quattro a quattro escono dalle caserme con una certa

popolana... con la manciola continuò a reggersi sulla pancetta il cappotto che teneva

ant. e letter. che giace (a letto), degente a letto (

giace (a letto), degente a letto (per malattia).

e, sviluppandosi orizzontalmente, si adagia a poco a poco sul terreno. tramater

sviluppandosi orizzontalmente, si adagia a poco a poco sul terreno. tramater [s

sta alquanto ritto e poscia si stende a terra.

vol. IV Pag.91 - Da DECOMBERE a DECOMPOSTO (30 risultati)

. e letter. coricarsi, mettersi a giacere. fr. colonna, 2-27

col sangue..., andarono a decombere verso il fondo del lobo sinistro

, lat. décumbére 4 coricarsi, mettersi a letto \ decombinazióne, sf.

, 6-77: la morte gli apparve, a don ciccio, una decombinazione estrema dei

'. di quelle sostanze che servono a decomporre. decomponibile, agg.

. possibilità di essere decomposto; tendenza a decomporsi. = deriv. da decomponibile

temendo che l'incandescenza sofferta dal sale dedicato a quest'esperimento non fosse bastata a decomporre

dedicato a quest'esperimento non fosse bastata a decomporre i sali muriatici terrosi che potevano

in qual modo le favelle aborigene riagiscono a decomporre le lingue importate. tommaseo [

'. indurre un corpo composto qualsivoglia a dividersi nei proprii elementi, ovvero in

complicata, ovvero anche, assolutamente, a soffrire un'alterazione, per cui risolvendosi

da ogni forza profana, e superiore a tutte le vicissitudini degli imperi.

che decomporrebbe la faccia di chi preparandosi a gustare la consueta minestra, scoprisse, scodellata

né una lettera né un volume basterebbe a 'decomporre 'gli elementi delle frenesie politiche

s'è detto precedentemente, ma sostituendo a * forza ', * movimento '.

disgregarsi, disfarsi, dissolversi; andare a male, corrompersi, putrefarsi. -

, o mal custodita, è soggetta a decomporsi mediante la fermentazione. porro lambertenghi

stesso delle loro rapine, e mandarono a perdizione il popolo italiano, nel quale,

decompongono in umili sorrisi e inchini dinanzi a un neonato di sangue reale, per

idea delle cause che hanno potuto influire a portare nei vegetabili una modificazione tale per cui

la decomposizione di colui che essa piglia a modello. quegli è la sintesi; la

il mercoldì (ieri) si cominciò a sviluppare la infiammazione intestinale. la decomposizione

di decomposizione e qualcosa di morto rispetto a una forma particolare di vita. bontempelli,

nutriamo, / vivi, ma preparandoci a morire. gramsci, 9-8: la compagine

la compagine umana stessa si era ridotta a... materia opaca di una immensa

processo di decomposizione, giaceva rovesciata simile a una donna a gambe in aria la

, giaceva rovesciata simile a una donna a gambe in aria la grande poltrona del

in due componenti, l'uno parallelo a una retta, e l'altro a un

a una retta, e l'altro a un piano assegnati, o tutt'e

assegnati, o tutt'e due paralleli a un medesimo piano: regola del parallelogramma

vol. IV Pag.949 - Da DONNA a DONNA (25 risultati)

per poche ore della giornata. -donna a tutto servizio: assunta stabilmente. -donna

tutto servizio: assunta stabilmente. -donna a tutto fare, donna tutto fare:

si diede ad ingrassare di contentezza e a torcer anche il collo per mantenere la divozione

, 3-15: voleva correre in cucina a sorvegliare la donna (avevan preso, i

primi anni di matrimonio, una vecchia a servizio). 12. ant

cercava di consolarme, trovai non solamente a le mie lagrime rimedio, ma vocabuli d'

: che sostiene la parte immediatamente inferiore a quella della prima donna. marcello

70: la prima donna insegnerà l'azione a tutta la compagnia. giusti, i-15

in donna, / senza far moto a chi le inchina e cole.

donna crisi ', felice espressione nata a riccione (estate 1932) per significare la

sua spesa e disagio se n'ebbe a provvedere. grazzini, 572: costui è

di se stesso, / poi ch'a lodar una donna di mondo / con tutto

è messo. salvini, 10-3-220: faceva a bello studio gli scapponei alle donne pubbliche

che fossero incaricati i custodi delle contrade a non permettere che tali donne di cattivo

... che fu lei stessa a consigliarmi di tingermi i capelli ».

certa dorotea, donna galante, ebbe a confessarmi d'essersi incontrata con lui,

discuteva di cifre, con una fibra temprata a tutte le prove. baldini, 8-36

occhio. 17. prov.: a esprimere giudizi morali, per lo più

penello, del capriccioso ludione, appresso a lungo studio avrai potuto animare più ridi-

in casa, e si guadagna la vita a filare e a far la guardadonna.

e si guadagna la vita a filare e a far la guardadonna. -donnina

io, per fargli intendere / che a questa volta una donnuccia debole / ne saprà

, credo, alle due tende tessute a farfalle dello studiolo. cicognani, 9-61:

9-61: era lei che doveva accudire a tutte le faccende: appena una donnuccia

tutte le faccende: appena una donnuccia a mezzo servizio. -donnùcola. tommaseo

vol. IV Pag.950 - Da DONNACCHERA a DONNESCO (43 risultati)

... adesso si rivolterebbe anche a sua madre, per quella donnaccia forestiera.

peccatori, e vomitavano eresie, andavano a letto con le donnacce. moravia, 12-

che ha rovinato andreina dandola in mano a tanzillo, facendola diventare una ricettatrice di

donnaccinare, tr. raro. rendere simile a donna di poco cervello e pettegola.

foscolo, xvii-403: inoltre bisognerebbe a far quella visita a giogoli pigliar la

: inoltre bisognerebbe a far quella visita a giogoli pigliar la carrozza, ed io son

onde credo che l'anima mia cominci a donnaccinarsi. donnaccinata, sf.

non la rifiniva più di chiac- colare a mo'delle donnacole del villaggio. carducci,

: non mi vo far vedere / qui a bella prima infra du'donne: avrei

e tresca. pirandello, 8-134: trovò a casa il marchese nigrelli, venuto apposta

move- riano il piede / per donneare a guisa di leggiadro, / ma come

al furto il ladro, / così vanno a pigliar villan diletto. a.

vanno a pigliar villan diletto. a. casotti, 1-8-52: dicea summissa voce

casotti, 1-8-52: dicea summissa voce, a dommeare / non stiam più qui,

mente, la bocca t'aperse / infino a qui come aprir si dovea. idem

più presso, alla quale erano venute a donneare tre dee, l'una delle quali

piacesse, quella il servia ed accompagnava a tavola ed a letto. 3

quella il servia ed accompagnava a tavola ed a letto. 3. divertirsi,

che furo levate le tavole. menàronlo a donneare; mostràronli loro gioielli e loro

vedemmo in piccol cerchio / torreggiar lucca a guisa d'un boschetto / e donnearsi

donnear costoro, / e talora danzare a mano a mano. c. rinuccini,

costoro, / e talora danzare a mano a mano. c. rinuccini, ix-257

vaghe donzelle: / tutto è niente a veder questa dea. aretino, 8-60

aretino, 8-60: quando ella andava a messa, non poteva passare per la

beltramelli, ii-576: gran donneatore, a parole, pareva avesse ancorata la

avesse ancorata la navicella del suo desiderio a tutti quanti i porti dell'immensa terra

conquisteremo più finché si avvezza la prole a donneggiare col rosario! * = deriv

alcuna erba, conosciuta da lei utile a ciò, fregandosi, medica le sue

snervarle ed effeminarle, come talora interviene a guisa di certi eroi donnescamente adornati.

eziandio la gravità delle parole, e a favellare cominciò con servile voce; la

di servaggio liberandosi ha potuto intendere a ragionare donnescamente. giraldi cinzio, ii-166

ora parla donnescamente, non sia costretta a parlare con voci servili. genovesi,

ragione sopra altissimo trono sedente e guardante a destra e a sinistra, su e giù

trono sedente e guardante a destra e a sinistra, su e giù, donnescamente

/ la bella donna mossesi, e a stazio / donnescamente disse: « vien

e s'ingegnava / di più piacere a chi la riguardava. straparla, 4-4

e voltato il viso verso lionora, a cui l'ultimo ragionamento della presente notte

che è proprio della donna; conveniente a donne; simile a donna; composto da

donna; conveniente a donne; simile a donna; composto da donne.

nardi, 239: non solamente tolse a tutte l'oro, ma finalmente le

mente diletta gli occhi nostri, e tira a sé l'anima con forza inestimabile.

2-103: in inghilterra si vuole, a dispetto marcio della natura, che la

cattive e tristi citazioni di relazioni altrui fatte a suo carico. d'annunzio, iii-1-821

vol. IV Pag.951 - Da DONNESSA a DONNOLA (29 risultati)

. proprio di signora, che si addice a una signora; nobile, signorile.

e con costume donnesco tutte le donne che a quelle ven nero, e

fui tutto smarito / me n'andai a trovar certe donnesse / ch'erano intorno a

a trovar certe donnesse / ch'erano intorno a tutte le lupesse / ch'ai universo

. bargagli, xli-1-432: come si cominciasse a bucinare di questi strani capogirli che le

i parenti di lei sarebbero i primi a tacciarvi d'indiscreto, irragionevole, avaro e

terrà forte il cuor di una donnetta a tanto di utilità, e sperate,

. pavese, 8-407: sembrava facile, a pensarci. eppure donnette l'hanno fatto

: averò caro che vostra signoria visiti a nome mio il signor compare mons. giovachino

. pascoli, i-701: lo condusse a vedere la sua amica, una donnetta assai

nella forma: donnetta allegra. a. f. doni, 4-22: per

di donnette altrettanto allegre e di cantanti a spasso. 4. per simil.

, 251: a'tu mai posto mente a queste donnic- ciuole vedo vette? elle

quella donnicciolata sul fischiare degli orecchi, a quest'ora tu dovresti essere acciocchettito a

a quest'ora tu dovresti essere acciocchettito a conto mio. donniccioleria { donnicciuolerìa)

io so che m'ami / ed operi a buon fine; ma il cervello /

sanguinari ed agli audaci / enea reinesio a massacrare attende. = modellato su

. pea, 7-442: già tagliate a donnine, non mancava loro che la crescita

saccenti, 1-1-148: sarebbe peggio a dirvi cicalone, / prete donnino

, inf., 33-28: questi pareva a me maestro e donno / cacciando il

tuonò su 'l mondo, e tutti a sé d'intorno / i secoli evocò.

de la luce è donno / le stelle a tor del ciel, di terra l'

, / or che incomincia nel sangue a tuffarla. pirandello, 6-407: seduto lì

pirandello, 6-407: seduto lì davanti a quella scrivania, maestro e donno, in

, in pochi anni si sarebbe fumati a uno a uno tutti i suoi biglietti di

pochi anni si sarebbe fumati a uno a uno tutti i suoi biglietti di banca.

(396): l'altr'anno fu a barletta un prete, chiamato donno gianni

. beicari, 6-311: fece venire a sé il dispensatore della santissima chiesa, e

ma sempre gli vanno trasportando di luogo a luogo. anguillara, 9-127: odo

vol. IV Pag.952 - Da DONNONE a DONO (40 risultati)

, il muflone dagli occhi tondi simili a biglie. -per simil.

, pareva una donnola fremebonda, inarcata a spiare, a odorar per qualche pertugio

una donnola fremebonda, inarcata a spiare, a odorar per qualche pertugio la preda.

netto. campailla, 12-19: tirata a forza, involontaria corre / la donnoletta

rosso apoplètico, un donnone di que'destinati a soffocare nella lor ciccia. pirandello,

è altro che legare la tua libertà a coloro che ti servono. storia de

la faccia del dono dee essere simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire che

simigliante a quella del ricevitore, cioè a dire che si convegna con lui,

grada gli chiedere, che te corno a minimo duono a schivo non prenda.

, che te corno a minimo duono a schivo non prenda. bandello, 1-8

, 1-8 (i-iio): volendo cominciar a parlar del ferrarese, le mostrò i

di chi la dà, perché rende a sé in. una cotal maniera soggetto e

sarà grande se m'aiuti, / e a me ricco dono, / tanto quanto

il quale è questo: che io a questa legge non sia costretto di dover

, 8-42: quella persona mi sapeva legare a una disciplina, a un sacrificio,

mi sapeva legare a una disciplina, a un sacrificio, col semplice dono di sé

necessario, tuttavia con un'atroce lucidità a traverso la fiamma da cui era compresa

cieli e loro aspetti le stelle donano a noi molti e gran duoni. tasso,

cari e preziosi doni fatti da iddio a la natura umana è stato quello del

per opinion di tutti è regalo conceduto a pochi, essendo esso dono della natura,

così naturale: è un dono. a me non è mai riuscito d'improvvisare due

non è mai riuscito d'improvvisare due parole a garbo. moravia, xi-143: ci

doni, e la divina caritade sia appropriata a lo spirito santo, quindi è che

scienza, pietade e timore di dio. a. f. doni, 206: il

206: il lume dell'evangelio venne a illuminare il mondo con sette doni dello

, 150: quando noi stessi ci prepariamo a ricevere quel don della grazia gratificante,

da imola volgar., 1-66: cominciò a recare a sé l'animo de'giovani

., 1-66: cominciò a recare a sé l'animo de'giovani con doni,

farsi propizii quegli che erano di momento a questa deliberazione. a. verri, ii-244

erano di momento a questa deliberazione. a. verri, ii-244: io spensi

fior ghirlanda sono, / ed enotria a le dee m'appese in dono,

4-123: sia mio genero, / a ogni modo, con quella dota e donora

. tributo, gravezza; abbuono concesso a chi pagava un tributo in anticipo. -dono

clero, eccessivamente moltiplicato, aveva tirato a sé e tirava continuamente i patrimonii delle

dare per dono e per guadagno infino a die x uscente febraio nel lxxv, in

1-829: de'begli occhi / dono a me mai non fa;...

l'era tolta di bocca per farne dono a lei. -fare un favore.

fece dono. -in dono, a dono: senza ricever compenso, gratuitamente

fortuna in basso / ed ò servuto a dono, / c'al bisogno che sono

, che venga regalata. cecco d'a scoli, 1279: più tosto dare,

vol. IV Pag.953 - Da DONOSO a DONZELLO (47 risultati)

orfeo, 2 77: dunque rendete a me la mia speranza: / io non

è prestanza. caro, 5-354: poscia a ciascuna delle navi in dono / diè

. preti, iii-174: ite in dono a colei, pallide rose, / a

a colei, pallide rose, / a cui l'alma donai senza mercede.

nelle loro capanne, restiamo poi insensibili a tanto dono quanto è dio stesso?

cfr. isidoro, 7-3-15: « a dando enim donum est nuncupatum »; idem

fu quello suo grande legato che venne a maria, giovinetta donzella di tredici anni,

. beicari, 5-113: chi serve a tal donzella / diventa gran signore. michelangelo

/ fatto ha per imparare, insino a quella / c'oggi in un punto m'

: l'invaghir donzella / senza nozze a le nozze, / è grave offesa.

: climene intanto sospirando è giunta / a una spelonca, dove una donzella / vede

all'inquieta donzella smarritasi in una parte a lei mal nota della città. 2

donzelle, or v'adomate, / tutte a madonna andate / e mercede le chiamate

così fiorite schiere di cavalieri e di donzelle a cavallo. boccaccio, iv-177: calisto

marino, 14-224: scender assai sovente ivi a diporto / le donzelle di corte hanno

d'orlando / sorgevano i palagi, aperti a 'l giorno. /...

e donzellette accorte / rallegrando si vanno a le gran feste / tanto leggiadre e preste

, ii-44: or una donzelletta, a l'altre pari / di fresca età,

di santimonia, / stava nel tempio. a. f. doni, i-162:

si spruzzano il volto, or fanno a gara / chi prima a un segno destinato

or fanno a gara / chi prima a un segno destinato arrive. tassoni,

destinato arrive. tassoni, 274: a cui piacea la tenerella etate, / donzellette

amore. fontanella, iii-364: vengon a esercitar musiche danze / donzellette lascive in

: la porzione di benessere terreno toccata a nostradamo si presentò in ispecie di donzelletta

la donzelletta: mostrare ritrosia, atteggiarsi a timida, riservata. beccuti, 189

pasta lievitata, spianata sottile e tagliata a forma di nastro. artusi, 180

occupazioni o conversazioni futili; non impegnarsi a fondo, trattare con leggerezza argomenti seri

ragù- nate d'un mogliazzo, o a starci tutto dì in sulla panca del

tutto dì in sulla panca del proconsolo a donzellarci. g. m. cecchi,

cecchi, 1-1-3: ti stai sempre a donzellare; e intorno a tuo codesto tuo

stai sempre a donzellare; e intorno a tuo codesto tuo capo, ci vuole

, 9-i-165: o che vi state a donzellare? = deriv. da donzella

m. -chi). che appartiene a donzella; che è proprio, che si

che è proprio, che si addice a una donzella. aretino, 8-227

donzella. aretino, 8-227: a quel cociore che ti abbruscia grattata che

. cattaneo, ii-1-288: si vedevano a quel tempo nobili e facoltosi donzelli,

di varie imbandigioni, / donzelli accorti a servire e ancora / più damigelle,

servire, / secondo e gradi, a mensa, in ogni loco: / di

: / di molte cose, ch'a viltà t'è dire, / falle 'l

, / con le tazze augurando, a tutti in giro. faldella, iii-

, iii- 94: mi diedero a lustrare gli stivali. non ci riuscivo:

buono delli stallaggi, si stava rimirato a godere quel su e giù della brusca nella

donzello della parte, m'è venuto a vicitare. varchi, 18-3-61: le quattordici

: le quattordici minori arti si riducessero a quattro, in questa maniera: che

beccai, fornai e oliandoli, si riducessero a un'arte sola, e così avessero

, come se fossi un donzellone eguale a sofifilo nonacrio. beltramelli, i-633:

fino alla cinquantina, senza sapere rassegnarsi a portarselo con dio? =

vol. IV Pag.954 - Da DOPA a DOPODOMANI (32 risultati)

lo più accompagnato da di o anche da a). -una cosa dopo l'

-una cosa dopo l'altra: a indicare una successione rapida e continua.

appoggia, / quali io gli vidi a l'ombra d'un bel velo. boiardo

amor m'ha dato pace, / a cui dispiace -che un suo servo péra.

vi solavàno ogni sera doppo la compieta andare a processione, e farvi cantare ogni sabato

le lascia giù cadere / l'orologio a martello / in colpi secchi / uguali

, 3-26: azzo è quell'altro, a cui resterà in mano, / dopo

-in cambio di, in seguito a. iovine, 2-133: bell'azione

abbiamo voluto. -in aggiunta a, oltre a. ottimo, i-61

. -in aggiunta a, oltre a. ottimo, i-61: questi [

venus. boccaccio, vi-153: retro a costor sopra un cavallo assiso / rubesto

le costruzioni, dopo qualche curva cominciavano a infittirsi. -disus. e letter

. marcello, 55: si porrà a discorrere [il virtuoso]...

ripreso d'assalto la montagna si era messo a sedere con la fiataccina.

328: almen volesse iddio, doppoi che a tale / disonestà giungesti, avesti preso

, iv-65: io non ho scritto a vostra signoria illustrissima doppo ch'io sono

io sono in napoli, credendo di venire a farle riverenza di giorno in giorno.

: il clero, doppoiché ha attribuito a sé solo il nome di chiesa,

nome di chiesa, ch'era comune a tutti li fedeli, s'ha ancora attribuito

, caduta in rovina, fu costretta a farla monaca per darle un tozzo di pane

-avv. di luogo. con riferimento a un ordine, a una successione:

. con riferimento a un ordine, a una successione: in una posizione successiva

: in una posizione successiva (rispetto a ciò che precede). dante,

i dottori. -indietro, dietro a sé. petrarca, 86-14: vattene

veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a messina. moravia, vii-425: il

un meno, ecc. detti in rapporto a questa ragione. 7. locuz.

del mondo avea già posto, ritrasse a dietro. petrarca, v-1-633: ché quant'

guerra. pulci, 27-148: rinaldo dopo a te nel mondo resta, / per

signora vanelli, e con quel suo fraseggiare a rilento, però stavolta un po'brusco

-chiese -che la idro- patìa possa giovare a sua figlia? banti, 6-12: risalì

già lontano col pensiero, egli cominciava a sentire che gli fluiva dentro come un lete

i-212: il dopo desinare se n'andò a gualtiero, né più è ritornata,

vol. IV Pag.955 - Da DOPOGUERRA a DOPPIA (30 risultati)

per bologna, donde fo conto di passare a firenze, e starvi tutta l'estate

domani, o cari giovani, del domani a cui voi assisterete, almeno del dopo

invar. il periodo storico che segue a una guerra. - in partic.

inevitabili, al commercio intemazionale hanno consentito a troppa gente non seria di impiantare imprese

incasso nella forma di accredito 0 rimborso a incasso avvenuto (un effetto).

riunire la piccola maestranza in un locale adibito a ritrovi e trattenimenti « dopolavoristici ».

teatro all'aperto da dopolavoro di campagna, a sipario calato. buzzati, 4-305:

. periodo di tempo che segue immediatamente a un pasto. bartolini, 22:

, ma quel- l'oberdorfer mi costrinse a promettergli di andar con lui e tre

di andar con lui e tre altri a vedere una villa reale nei dintorni di

-ant. grado militare superiore (a cui corrispondeva un maggiore stipendio).

giamboni, 7-49: doppia armadura sono coloro a cui doppia annona è data..

appellati i principali cavalieri, cioè capitani a cui sono dati molti privilegi.

doppie: ripetuto tre volte, triplice, a tre a tre. preti,

tre volte, triplice, a tre a tre. preti, ii-244: 4

ii-244: 4 porticus triplices', cioè logge a tre doppie, o tutte al piano

, o tutte al piano distinte in colonati a guisa di tre navi.

ch'io / per vergogna nascondo, a mille doppie / la notte io rendo

il disio. groto, 242: essendosi a mille doppie accresciuto il mio desiderio e

lorenzino, 135: dov'e'm'hanno a dare venticinque ducati, voglion con una

il tuo fallo, io: e quanto a me, benché tutta ne sia dolente

lat. medievale dupla 4 cristallo lavorato a imitazione di una pietra preziosa '.

. numism. moneta d'oro coniata a milano da carlo v nel 1548, con

tu di quei piombi, / barattagli a cotoni: / tu di quelle tue

mia, queste sono dieci doppie, a chi vanno? -e queste di chi sono

ben pubblico e del giusto; / ché a queste scioccherie non penso un pelo.

di spagna: non si dà importanza a persone o cose volgari, ma a quelle

a persone o cose volgari, ma a quelle di valore; più in alto

alto si sta, più si è esposti a pericoli e disgrazie; le disgrazie capitano

pericoli e disgrazie; le disgrazie capitano a chi meno se le merita.

vol. IV Pag.956 - Da DOPPIAGGIO a DOPPIATO (40 risultati)

4. dimin. doppiétta. a. zeno, xxx-6-188: -col danaro,

di mancia. -numism. doppia coniata a torino per la sardegna nel 1768 e

in doppia proporzione; due volte; a due a due. -anche al

doppia proporzione; due volte; a due a due. -anche al figur.

, 7-18: uno scudo ritondo, tessuto a modo di graticci intorno di vimi,

, iii-144: doppiamente pecca quegli che a malizia non sa quello che dee sapere

avuta così poca costanza in te, che a sì vile passione, come è amare

uccellata doppiamente da te) sarei forzata a scoprir questi tuoi errori a ognuno.

) sarei forzata a scoprir questi tuoi errori a ognuno. marino, i-157: non

. acquisti in città, lavori suoi a maglia; la nonna che tornava madre.

: se tu sei capace di mettergliela a posto sarai doppiamente brava. 4

, il meno alterabile, rimanga sul secondo a coprirne la superficie ed a preservarlo dall'

sul secondo a coprirne la superficie ed a preservarlo dall'irrugginimento. tale è il

aumentare, accrescere, moltiplicare. -doppiare a mille doppi, doppiare mille volte:

'l suo stuolo / fiamme cadere infino a terra salde: /... /

accendea, com'esca / sotto focile, a doppiar lo dolore. petrarca, 255-3

soglion questi tranquilli e lieti amanti: / a me doppia la sera e doglia e

signor facelle ed arco, / doppiate fiamme a l'alma e strali al petto,

. tasso, 20-58: qual vento, a cui s'oppone o selva o colle

occhi i rai. marino, 214: a l'aura il crin ch'a l'

: a l'aura il crin ch'a l'auro il pregio ha tolto, /

dottrina da predicare... per doppiare a mille doppi i vantaggi e i diletti

prescrivendo che le ascolte fussero doppiate, pose a fianco di un popolano un congiurato.

crude braccia, / che m'ancidono a torto; e s'io mi doglio,

l'altra stagion sempr'è più fella / a queste afflitte ogn'or genti meschine;

ogn'or genti meschine; / ch'a le nascenti, a le cadenti foglie,

meschine; / ch'a le nascenti, a le cadenti foglie, / manca il

figur. zinano, 1-17: s'a nave, che va a remi, è

1-17: s'a nave, che va a remi, è aggiunto il vento,

.. i più tosto al porto ed a la meta giunge. / così eraclio

. menzini, 6-113: non starò a doppiar cordoglio a cordoglio. -assegnare

6-113: non starò a doppiar cordoglio a cordoglio. -assegnare una seconda nutrice

chiara luce alle mie fosche notti, / a che doppiare il doloroso stile / mi

, per la noiosa guerra, / ch'a l'alba ordisce e doppia in su

cominciò, con la testa rilevata, a passeggiare. -intr. con la

all'altezza del capo di buona speranza a cinque leghe di distanza da esso. se

3-23: tutte le vele furono spiegate a prendere il poco vento, e la nave

poco vento, e la nave si preparò a doppiare l'estrema punta dell'isola.

con uno o più bastimenti da destra a sinistra d'una armata nemica, d'

aurata vesta / la lunga falda, a un suo braccio accolta / con doppiate rivolte

vol. IV Pag.957 - Da DOPPIATO a DOPPIO (29 risultati)

in cima del doppierò, / splende a lo suo diletto, chiar, sottile.

altre cantare infin che già ogni stella a cader cominciò che salìa. masuccio,

boiardo, 3-2-25: lucea un carboncio a guisa de doppierò, / qual rendea

da porto, 1-152: erano innanzi a essi molti doppieri di color nero, legati

alcuni legni neri e portati da alcuni uomini a ciò deputati, vestiti di nera tela

si fa nero / nell'occidente, a voi ben per tre ore / luce quassù

bocchineri, 1-9: camminammo tutta notte a lume di doppieri. b. davanzali,

spalcomo tutta la chiesa di santa maria a tressa e si caricorno di doppieri,

di boti; ed ogni cosa portomo a siena per ardere. marino,

grandissimo lume ad un'arme. g. a. papini, 174: la croce

papini, 174: la croce in mezzo a due doppieri o viti, che così

e di capitelli intagliati, in cima a i quali si portano le candele accese

squallor della viola: / l'oro usato a splender tomi: / sacerdote, in

doppiétta, sf. fucile da caccia a due canne, che può sparare due

doppiette. d'annunzio, iv-2-1093: a mezza macchia, il pastore si fece innanzi

1-85: andò al fienile e prese a rovistare sotto il fieno. c'era nascosta

. due vittorie riportate di seguito o a breve intervallo nella stessa gara; due reti

occhia, 887: un tasso bigio viene a far capolino fra due pietre, muove

sport. conseguimento di due vittorie consecutive a breve intervallo di tempo una dall'altra.

nobili, 4: malagevoli a comprendere sono gli affetti umani per la

dell'anima e del corpo, manifestissima a tutti. marino, vii-156: chi sa

? leopardi, v-640: aveagli insegnato a detestare la invidia e la doppiezza propria

: vi sono tipi d'italiani che a sessant'anni l'esercizio della furberia e

perfida doppiezza di creonte, e s'induce a dar veleno al fratello. de roberto

un doppino per formare l'occhio necessario a fermarle). tommaseo [

per prendere la scala penzola. l'attaccò a mezza- poppa. era fatta d'alcuni

cavigliotti consunti e d'una sola corda a doppino logora. -permanenza in mare

giamboni, 7-49: doppia armadura sono coloro a cui doppia annona è data. semplice

è data. semplice armadura sono coloro a cui l'annona è semplice data. g

vol. IV Pag.958 - Da DOPPIO a DOPPIO (47 risultati)

giornata doppia, per far più presto a tornar nella legge della montagna che è libertà

due figure esser quella che ha venti a dieci, cioè doppia. grandi, 1-118

velatura intelaiata. barilli, 2-39: a volte, nel nereggiante fondo della conca

levi, 2-145: un atrio, selciato a grossi lastroni, con una doppia guida

-col compì, di limitazione. a. f. doni, i-228: qua

settentrionale, signori nobilissimi, è nato a un corpo una bambina e un bambino

punte ricamate e la frangia di seta fino a terra. jahier, 29:

modo la vera causa di quel riso a doppio indirizzo, soggiunse: -quel

5-159: una civiltà creatrice è sempre a doppia faccia, e porta seco un

n. 1. 3. equivalente a due, a entrambi; ambedue,

. 3. equivalente a due, a entrambi; ambedue, l'uno e

cinque anni sono, che noi avevamo a combattere contra doppia potenzia [temporale e

malizia. del bene, 53: stava a sinistra ancor gemino sasso / che fulminato

e paralleli. -con valore distributivo: a due a due, a coppie.

. -con valore distributivo: a due a due, a coppie. machiavelli

valore distributivo: a due a due, a coppie. machiavelli, 334:

degli uomini fece un gesto doppio come a dire: qua e là per la montagna

la montagna. -a doppio giro, a doppia mandata, a doppia chiave:

-a doppio giro, a doppia mandata, a doppia chiave: con due giri di

i-169: troppo io ti diedi ascolto; a doppia chiave / ti chiuderò nel sen

. deledda, ii-533: aveva chiuso a doppio giro la porta. fracchia,

e ve ne manderò de l'altre a la giornata. t. alberti, 149

1-2-261: gli attrezzi ed utensili necessari a lavorar le olive, a raccoglier l'

ed utensili necessari a lavorar le olive, a raccoglier l'olio, i vasi da

o si renda inservibile, non s'abbia a pensare a provvedersene nel tempo del lavoro

inservibile, non s'abbia a pensare a provvedersene nel tempo del lavoro. tommaseo,

di sebenico. -tenuto in serbo a scopo di frode (dado, carta

amore o morte non dà qualche stroppio / a la tela novella ch'ora ordisco

sermon prisco, / che, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma

, paventosamente a dirlo ardisco, / infin a roma n'udirai lo scoppio. boccaccio

doppia potenza, / colli qua'fere a dèi ed a mortali. guicciardini,

, / colli qua'fere a dèi ed a mortali. guicciardini, 108: da

guarini, 47: se t'assale a la canuta etate / amoroso talento,

di queste operazioni sia fatta giudiziosamente e a proposito. rajberti, 2-87: in

del normale, troppo (e, a seconda del sostantivo a cui si riferisce

troppo (e, a seconda del sostantivo a cui si riferisce, può indicare grossezza

messer francesco e la sua brigata fosse venuta a cena qui, la tua parte sarebbe

è da addoppiare la gloria e la laude a quelli capitani che non solamente hanno avuto

quelli capitani che non solamente hanno avuto a vincere il nimico, ma, prima

che, se tale ferità fosse stata data a molti, ne sareb- bono stimati e

michelangelo, 1-66: e doppia morte a chi per morte ha vita. marino

ha vita. marino, 11-28: a guisa di carbon, che si raviva /

. maffei, 6-390: il dar però a queste nostre ciance quel prezzo, è

che un poco migliori. non si può a meno di non sperare un poco:

: poco però, per non aver poi a disperar di nuovo, con doppio dolore

1-3-228: -due campanacci. -per attaccatti a il collo: imo basta. -lasciagliene star

collo: imo basta. -lasciagliene star tutt'a due, perché gli è un bue

vol. IV Pag.959 - Da DOPPIO a DOPPIO (30 risultati)

di cordino di quelle doppie, e torna a casa coll'idea positiva d'appiccarsi.

sembra esilararlo. montale, 3-261: a parte una tazza di doppio brodo con

i-58: abbi [il cavallo] assai a proporzione del resto dalla punta della spalla

, o di polso, usasi comunemente a denotare la straordinaria grossezza di quelli,

ti dimostra tutto come ad amico e a persona ch'ama in tutto; onde non

anche riferirsi, in senso positivo, a lecita o doverosa dissimulazione della verità oppure

balestra che gli passò la gola. a. f. doni, 3-93: furon

immascherato, / la mia lingua verace a dir si scioglia. g. bentivoglio,

da voi l'affronto di essere denunziato a testi e a birago come un impiegato

affronto di essere denunziato a testi e a birago come un impiegato di doppia fede

impiegato di doppia fede, ed esposto a perdere il pane, e ciò ch'

di condotta doppia o d'inganno anche a dosi infinitesime. moravia, xi-85: e

che la favella sua si possa trattare a due intendimenti. cavalca, ii-94:

molti luoghi parlarono doppio, sicché intendevano a loro modo. e questo è lecito

questo è lecito, quando si fa a buona intenzione per campar sé o altrui

parte e gloria nella guerra, scriveva doppio a primo e varo; ora che s'

le porremo soltanto negli angoli degli edilìzi a maggior robustezza della fabbrica. prati,

quello dei malati che gavina aveva conosciuto a roma. moravia, xi-61: ero stato

in poche tappe la febbre di michelaccio crebbe a terzana doppia: talché una sera si

doppia: talché una sera si vide costretto a fermarsi in mezzo alla campagna.

che si alternano nello stesso soggetto, a seconda delle circostanze. soldati,

seta, 9: se tu avessi a lavorare peli doppi o orsoi, a

avessi a lavorare peli doppi o orsoi, a questi non ti bisogna durare troppa

iii-1-815: vieni, splendore, aiutami a distendere / meglio la coltre; che di

signori malavet e dombasle intorno alla scrittura a partite doppie ad uso delle amministrazioni di

scrivendosi con una sola lettera, corrisponde a due suoni (come <] >

, [credo] si continuassero quelle lettere a pronunziare secondo la derivazione grammaticale o l'

angelo! batteva le doppie, parlava a filo per maggiore, minore e conseguente;

. -per estens.: con riferimento a chi parla o scrive in modo da

ed omero... molto mancarono a specificare la veritade della struzione di troia

vol. IV Pag.960 - Da DOPPIO a DOPPIO (48 risultati)

tanto appresso i greci quanto i latini, a noi però non pare semplicemente vero.

). varchi, v-m: fino a qui avete veduto solamente gli affissi scempii

o pronomi o relativi. -riferito a due parole che hanno il medesimo significato

5-7: bastino adunque gli esempi posti a conoscere che le dette cose fossero cagione di

quella che attraverso il suo intreccio arriva a conclusioni diametralmente opposte alle premesse, oppure

: i piedi del genere doppio sono: a) il trocheo (lunga e breve

parole che la compongono, dà luogo a un'altra frase. 22. sport

e veicoli si muovono in direzione opposta a quelli dell'altro. c. bartoli

bartoli, 1-112: nella via che va a porto... vi feciono la

vi era un filare di pietre rilevate a guisa di un termine che sopravanzava un piede

un termine che sopravanzava un piede, a ciò che da un lato andassero e dall'

, / o finto di comprarla; e a mio giudizio / la serba a vostro

e a mio giudizio / la serba a vostro padre. ora io disegno / di

disegno / di farla doppia di figure a i vecchi. -scala doppia, gradinata

. -scala doppia, gradinata doppia: a due rampe. palladio, 1-28

il venire dei devoti. -suonare a campane doppie: suonare a doppio (

-suonare a campane doppie: suonare a doppio (cfr. doppio2, n

nel resto del villaggio si tirava giù a campane doppie sullo stesso soggetto.

poco chiaro. botta, 5-430: a quello la vista si pervertiva, o doppio

misura del nome, aggettivo o verbo a cui si riferisce). rainerio

, 7- 131: allotta sicuro a tuo arbitrio combatterai co'nemici, perché

s'era. bisticci, 3-337: a doppio fu perdita sua. machiavelli, 781

volte tanto; sotto due aspetti, a due a due, in coppia.

tanto; sotto due aspetti, a due a due, in coppia. giamboni,

i-40-108: di male bono rendèo quazi a doppio. bibbia volgar., i-362:

starei con voi se voi mi pagassi a doppio. bracciolini, 1-17-62: per far

giunco all'altro raccomanda: / passali a doppio, e cuce fitto fitto, /

fitto, / e il cucito riesce a sopraggitto. f. negri, 121:

. / [le labbra] spiegare a doppio, scaltre, / un bel filo

, / un bel filo di perle. a. f. berlini, 4-28:

, vecchio sudicio, pigliandomi, pensava a più che a compagnia: e alla

, pigliandomi, pensava a più che a compagnia: e alla moglie, più

dovevo distrarre lui, e lei aiutare a distrarsi: servire a doppio. proverbi

, e lei aiutare a distrarsi: servire a doppio. proverbi toscani, 32:

. grazzini, 2-129: il mangiare a macca mi piace sempre più il doppio

, 78: mi recai per ultimo a quella conversazione dove soleva essere condotta la

la molta utilità che ne seguita, a chi ben la guarda, perciocché con essa

per essa l'uomo molto può meritare a doppio. a. pucci, 5-25

l'uomo molto può meritare a doppio. a. pucci, 5-25: a doppio

. a. pucci, 5-25: a doppio punirò qual sarà quello / che faccia

grave antico foco, / tal ch'a doppio ardo e par che non m'incresca

i poveri feriti, rintronati, senton dolere a doppio le ferite. 3

senso generico in locuz. avverb.: a due, tre, sette, dieci

ad usura agli uomini, potendo prestare a dio queste cose, e lasciarle,

non ci si venia la metà che a nostro padre. masuccio, 82: quale

: s'io non mi vendico / a sette doppi, che mi venga un canchero

sostenesse l'impeto loro, ch'erano a quattro doppi. galileo, 3-4-244:

. galileo, 3-4-244: specchi moltiplicati a molti doppi e diffusi per grande

vol. IV Pag.961 - Da DOPPIOGIOCHISTA a DOPPIONE (64 risultati)

vedrai: superbi doni / ti verranno a tre doppi un dì per questa /

ih-158 ^: la spesa è stata maggiore a più doppi di quello ch'io mi

», egli si diceva, traboccandogli a mille doppi dal cuore una gratitudine che ogni

che ogni volta si rinnovava, davanti a quella presenza fìsica. 4.

eccole qui accluso il doppio della supplica a cui già ho dato corso.

frati d'un convento... venivano a due a due come fanno i frati

un convento... venivano a due a due come fanno i frati che sembra

di loro stessi, e gli parlano quasi a un'immagine in uno specchio, a

a un'immagine in uno specchio, a un'eco. 5. piega

la corda di tre doppi è difficile a rompere. caro, 6-423: in su

[le brache] poi di stringhe a quattro doppi, talché se per maledetta disgrazia

coperchio era un semplice foglio di carta a doppio, traforato con un punteruolo.

di corde intrise nel catrame, avvolte a molti doppi, capaci di trentamila rotoli di

le involgeva la testa con una coperta a più doppi, sovrapponendovi il guanciale,

2-178: apparve nel riquadro della porta a testa alta: brandiva una corda a

a testa alta: brandiva una corda a doppio, tutta nodi. 6

-fare un doppio: suonare le campane a doppio, all'unisono. nieri

di tutte le chiese di roma, a una certa ora fissata, ci diano

grandissimo doppio. -suonare doppio o a doppio: suonare contemporaneamente due (o

in modo che i rintocchi si susseguano a due a due con intervalli regolari.

che i rintocchi si susseguano a due a due con intervalli regolari. citolini

da festa, da morti, campana a martello, doppio e simili. caporali,

e chiari; / talché, sonando a doppio or gli altri or gli uni,

suono molto bello, massimamente quando suonano a doppio in un certo modo di musica

carena, 1-24: * sonare a doppio ', vale sonare una campana in

. nevica. alla pieve / suonano a doppio; suonano l'entrata. d'annunzio

annunzio, iv-2-1022: le campane sonavano a doppio. a quando a quando la

iv-2-1022: le campane sonavano a doppio. a quando a quando la raffica simulava più

campane sonavano a doppio. a quando a quando la raffica simulava più alto quel clamore

. pea, 1-266: intanto suonavano a doppio le campane per la terza volta

/ lascia ch'io suoni col battaglio a doppio; / al primo colpo il farò

di quindici / persone, che tutte a ferro lucevano, /... /

... / fui circondato, che a doppio sonandomi, / m'han tutto

, / così dicendo, va sonando a doppio, / dà sul viso a cornacchia

a doppio, / dà sul viso a cornacchia un manrovescio, / che un

365: traversando il palazzo fiano, a metà del cortile, una delle due

cortile, una delle due mascherine cominciò a suonar a doppio sul giovane; e

una delle due mascherine cominciò a suonar a doppio sul giovane; e l'accompagnò

doppio sul giovane; e l'accompagnò a pugni e scappellotti fino a piazza di

l'accompagnò a pugni e scappellotti fino a piazza di pietra. -festeggiare un lieto

questa faccenda che si pensava non avesse a esser terminata mai. -comportarsi ambiguamente

. / e dubitò che non sonassi a doppio, / perché pur era stato in

, / perché pur era stato in francia a carlo. -danneggiare due persone contemporaneamente

sassetti, 73: la cosa sonerebbe a doppio, ché s'ingannerebbe la fanciulla

per acqua, e sempre che era a la fontana averebbe voluto che il griffone

fosse comparso per sonar ella la campana a doppio; e quando sentiva i bòtti subito

sentiva i bòtti subito andava di fitto a dar de la testa nel pagliaro.

, più gli aviluppi e stracci. a. m. cecchi, 1-i-45: le

più cotesti nomi / doppi e doppioni a noia, che non ha / il diavolo

la croce. cantini, 1-15-220: quanto a tutti li suddetti rasi si dichiara che

più nobile e solenne (in contrapposizione a semplice', e si distingue in doppio

, quelle umili reverenze, e così a tempo ch'e'pareva che ogni loro

doppiezza; fingere; tradire. a. f. doni, 4-20: che

tante paroline non mi vanno. -madre a doppio: matrigna. tommaseo [s

[s. v.]: 'madre a doppio': chi ha figliuoli di due

eventualmente, l'uno e l'altro, a se conda delle circostanze)

gioco che egli si era andato a fare, dirò una sua mossa

facce molli, senza barba e a doppio mento, in abiti solenni,

là gli unni in iscompiglio, a bisdosso di cavalli impennati. ojetti

onorevole aveva il doppio mento e il naso a punteruolo. doppiomerlato (

doppióne1, sm. cosa in tutto uguale a un'altra; duplicato; copia

più codesti nomi / doppi e doppioni a noia, che non ha / il diavolo

si volesse innalzare il « primitivo » a categoria suprema, a eccellenza di poesia

il « primitivo » a categoria suprema, a eccellenza di poesia o di arte,

vol. IV Pag.962 - Da DOPPIONE a DORATO (37 risultati)

prete allegramente prese il doppione e andossene a la camera, ove, come se avesse

aretino, 8-151: mandammo il ladroncello a scambiare un doppione per dare un ducato

. cellini, 1-45 (121): a me impose che io facessi un modello

cappe erano di velluto doppione o a soprarriccio: in una confraternita cilestre, in

doppisènsi). frase che si presta a una duplice interpretazione; modo di parlare

altre [risposte] erano al solito a doppio senso, oscure e a forma d'

solito a doppio senso, oscure e a forma d'indovinelli, che dopo avute

oratore parlava su di un palco, davanti a un tavolino; e il discorso procedeva

pace universale, tediosamente inzeppato di frasi a doppio senso, per congiungere il tema

cadenza, colore alle immagini e sapore a tutti quei nonsensi e doppisènsi che sono

vederli... mutuarsi una occhiata a doppio senso: « ehm! sarà per

distacco era divenuto totale, egli cominciava a parlare della bella abbandonata al caffè,

giocatore o giocatrice di tennis che partecipa a gare di doppio. dóppo

: nel detto anno 1330 si cominciarono a fare le porte del metallo del santo giovanni

maestro andrea pisano, e gittate furono a fuoco di fornello per maestri viniziani.

non si potrebbe condur sottile né dorare a fuoco. cellini, 642: volendo dorare

. baldinucci, 53: * dorare a bolo '. mettere a oro, adoprando

: * dorare a bolo '. mettere a oro, adoprando per attaccarlo il bolo

asciugare. idem, 53: 'dorare a fuoco '. mettere l'oro sopra la

lustro e grattabugiato, il che fanno a forza di fuoco e argento vivo. idem

. idem, 55: 'dorare a mordente'. mettere a oro sopra mordente:

: 'dorare a mordente'. mettere a oro sopra mordente: e si fa

oro sopra mordente: e si fa a quel lavoro che non si può o non

oro. idem, 55: 'dorare a orminiaco'. mettere a oro cosa che non

55: 'dorare a orminiaco'. mettere a oro cosa che non s'abbia a

a oro cosa che non s'abbia a brunire, sopra materia detta orminiaco. g

cotanto dozzinale, e che pensasse almeno a farla dorare. bresciani, 1-ii-90:

farla dorare. bresciani, 1-ii-90: a tempi vostri per dorare i metalli si

spinge / le nubi e, sceso a terra, al ciel ritorna, / spiega

d'avergli quasi dorati i capelli [a vittorio alfieri] pare che si diffonda

/ poi si nascose; e piovve a catinelle. negri, 2-953: braccia nude

, mio giovane emblema, / tornato a dorare la terra, / diffuso entro

cose le quali hanno loro sustanza contradia a loro apparenza, che loro è imposta;

dai dorati palchetti e dall'arena / a te fa plauso la leggiadra gente,

fasto / delle dorate fulgide carrozze, / a cui con funi, per gentil contrasto

, 22: adornerà la cornice / dorata a capo del letto / l'ulivo ch'

che benedice. baldini, 4-40: a vedermi marciare incontro negli ambulacri del teatro

vol. IV Pag.963 - Da DORATO a DORATURA (21 risultati)

che, dolce mia figlia, / toma a voi 'l pregio del dorato pomo,

di minuta piuma / di strani augelli a lista a lista ordito, / tutto squamoso

piuma / di strani augelli a lista a lista ordito, / tutto squamoso di

. landolfi, 7-204: ora di fronte a me è seduta una ragazza atticciata alquanto

195: di marini / giochi sazio a fine, o stanco almeno, / lungo

: oscilli in piena luce, / e a lampi, a strisce / di carezze

piena luce, / e a lampi, a strisce / di carezze dorate, la

te ci sepàra, sminuisce / fino a prenderci in te, per tua sostanza.

7. che ha gradevole apparenza (intesa a occultare una spiacevole realtà).

d'ogni cor regina, / possente a fabbricar dorati nodi / pei più schivi

/ pei più schivi intelletti, e a lei dal labbro / stillavan dolci d'eloquenza

fetore di quella cloaca dorata chiese licenza a sua maestà e ottenne di potersi recare

quando è chiaro, che si tarda a proclamare a cantina il più grande laboratorio

chiaro, che si tarda a proclamare a cantina il più grande laboratorio della salute

, eccetto gli occhi. serve a'doratori a fuoco per difendersi dalle male evaporazioni e

metodo seguito per tale rivestimento. -doratura a foglietti: quella adoperata per gli oggetti

metallici attualmente si pratica: la doratura a placca comprimendo fortemente, a caldo,

la doratura a placca comprimendo fortemente, a caldo, una sottile lamina d'oro

sulla superficie da rivestire; la doratura a fuoco, stendendo sull'oggetto uno strato

fa poi evaporare il mercurio; la doratura a guazzo (per il rame),

dieci foglie di oro, che vengono a far notabile grossezza. gemelli careri,

vol. IV Pag.964 - Da DORCADE a DORICO (30 risultati)

le dorature nelle statue non servono che a guastarle se sono buone, ed a renderle

che a guastarle se sono buone, ed a renderle peggiori se cattive. giordani,

fatti di pasta metallica la più acconcia a ricevere e a ritenere la doratura. bartolini

metallica la più acconcia a ricevere e a ritenere la doratura. bartolini, ii-255

nonché della copale, da darsi alla statuina a doratura ultimata. 2.

veramente gustare la virtù sua, vada a vedere 'l palagio de'nostri priori;

] del palagio fornite, e quelle a cui non manca se non le dipinture e

p. verri, i-98: in mezzo a una galleria di pitture, in mezzo

dorature. ungaretti, viii-36: tornava a distendersi la notte / con i sospiri

di sfumare in prato, / e a prime dorature ti sfrangiavi, / incerte

; eppure sembravan colori villani, accostati a quelli di lui, biondo, con

,... e ne affidava a me il manico perché lo girassi con buon

e ciò è rinunzia. deve fare a meno di tanti ghirigori, così facili a

a meno di tanti ghirigori, così facili a farsi, di tante bellurie, così

calda: « verremo, verremo anche a te, bedda. non dubitare ».

, 1-6: di raso dorè fiorito a palle / rosse ha legato un gabban

ponsò, mavì, dorè, / a scacchi, a schizzi, a sbarre,

, dorè, / a scacchi, a schizzi, a sbarre, a spicchi,

/ a scacchi, a schizzi, a sbarre, a spicchi, a fiori,

scacchi, a schizzi, a sbarre, a spicchi, a fiori, / a onde

schizzi, a sbarre, a spicchi, a fiori, / a onde, a

, a spicchi, a fiori, / a onde, a righi infin delasolre.

a fiori, / a onde, a righi infin delasolre. baruffaldi, i-223:

baruffaldi, i-223: noi vedrem pastorelle a tu per tu, / vestite di color

.. i e noi godiamo insieme / a bever, a cantar. dorianto,

e noi godiamo insieme / a bever, a cantar. dorianto, sm. bot

originarie dell'australia (e sono coltivate a scopo ornamentale). tramater [

di raggruppato e di popolare e acconcio a questa spezie d'urbanità. dorìcnio,

overamente calea, è una pianta simile a uno olivo, che nasca di nuovo.

morfologiche e sintattiche. -alfa dorico: a, corrispondente all'attico 7).

vol. IV Pag.965 - Da DORIDACEI a DORMENTARE (21 risultati)

ii-601: bello è quel che piace: a chi non piaceva la lingua attica,

che viene dal dialetto marchigiano e che a sua volta viene dal dialetto antico dorico

aspro sia il sibilo della britanna lingua a fronte del lezioso dorico e dell'elegante latino

donde che dicono che, essendo alessandro a mensa e sonando uno il suono frigio,

aveva più del grave e serviva meglio a frenar gli affetti e le passioni dell'animo

musa dorica ispira su i flauti dispari « a cui la cera diede l'odor del

piedritto scanalato, capitello con echino svasato a pianta circolare, e abaco a prisma

svasato a pianta circolare, e abaco a prisma con base quadrata, trabeazione con

con fregio composto da metope lisce o a bassorilievo e triglifi. cellini, 715

o lavoro, secondo la qualità del dio a cui era dedicato. carducci, iii-7-113

. carducci, iii-7-113: su le pareti a bozze che rammentavano i castelli feudali cominciava

bozze che rammentavano i castelli feudali cominciava a ridere la finestra del rinascimento col suo

.. è quello che si aspetta a gli edifìzi più massicci... feciono

gregge lanoso. piovene, 5-524: a capo colonna, sul mare, in vicinanza

658: amore, amore, de'poeti a i canti / ricantan le cittadi,

mascellari terminati da un articolo trasversale fatto a lancia. comisso, 7-243: i

; li dorifori incontinente giettarno le lancie a terra e fecero riverenza al nome del

/ e tacean gli usignoli. a quella riva, / o chiusa in un

, con le sue conversioni, ed a ciascuna ancora diede le sue leggi.

1-1-204: e si pensa ch'io abbia a chiuder gli occhi, / ed a

a chiuder gli occhi, / ed a fare il buon uomo e 'l dormi al

vol. IV Pag.966 - Da DORMENTATO a DORMIENTE (27 risultati)

, 24-150: stanco lo iorno, gìamene a letto, / pensava l'affetto nel

ov'era retto, / aveanme costretto a non dormentare. g. m.

: -così stando, / si venne, a quel che se può comprendere, /

quel che se può comprendere, / a dormentare. = deriv. da dormente

esiger riguardi. govoni, 569: batte a furia sull'incudine / seminandosi intorno spighe

: quando i cittadini andorno poi ognuno a rivedere i loro luoghi, pareva che

dormienti ', è locuzione proverbiale usata a significare grande e quasi non credibile mutamento

dormenti, forse ridotti... a quattro sfilacele d'oro di tutta la veste

e sveglia e conduci teco i dormienti a migliaia, ma lascia in pace me

o rivista non oscura, ad annunziare a tutti i sordi e i dormienti d'

e d'alberi dormenti che paiono stare a quel modo da trenta secoli.

: il canto lontano del gallo chiamava a destarsi la natura dormente: e molti uccelli

e si confonde / co 'l pian nevato a l'orizzonte estremo. pascoli, 671

, 1-iii-35: il venerdì 4 fui a vedere la chiesa dei pp. gesuiti.

pp. gesuiti... passai poscia a vedere il dormentoro e 'l chiostro,

... il sabato 5 andai a vedere il convento de'pp. domenicani,

. roberti, iv-191: andavalo io a ritrovare dormicchiante presso il domestico focolaio della

duca: e molte volte lo trovavo a dormicchiare doppo desinare con quel suo lorenzino

campagna tra le vigne cariche d'uva a rischio di buscarsi una schioppettata da un contadino

1-99: qui nel treno che mi porta a sant'ellero c'è contadini che appena

, ciò nulla ostante dovutagli, come a principe de'poeti. gioberti, 1-i-508:

inerte, silenzioso, nascosto; stentare a manifestarsi. giocosa, 77: un

la speranza di farmi amare da lui a forza di remissività, di pazienza e

, quelle immagini e quei sentimenti tornavano a visitarlo, a pungerlo. = deriv

e quei sentimenti tornavano a visitarlo, a pungerlo. = deriv. da dormire-

membri della nave, e si applica a tutti due i bordi di essa, per

pemati alle coste, corrono orizzontalmente da poppa a prora per sorreggere le teste dei bagli

vol. IV Pag.967 - Da DORMIGLIARE a DORMIRE (39 risultati)

una fune è fissa e stabilmente annessa a quel sito. = propriamente, part

d'argento, coppe d'oro, oriuoli a sveglia, e poi certi fascetti di

. -a). chi ama dormire a lungo, chi si lascia vincere dal sonno

volevi dormire, tu te ne dovevi andare a casa tua e non venir qui.

(1-753): tornò la vecchia a la camera dicendo che fu dentro: -su

g. gozzi, 89: destarono a forza i mariti... vollero partirsi

/ ch'era una dormigliona, e a scender s'affrettò. tozzi, iii-81:

in braccio il dormiglione e l'andarono a riporre nel bosco, nel punto dove

tornasi di lampedusa, 211: ho conosciuto a torino dei siciliani emigrati, crispi per

lungo sonno è così leggero, che a un minimo moto o del cacciatore o

3. agg. pigro. a. f. doni, 191: dirotti

dormiglióso, agg. letter. che comincia a sentire gli effetti del sonno; che

dell'oste... che lo conducessero a casa; e così, dormiglioso et

un uomo, si lasciava guidare dove a coloro veniva bene. tassoni, 8-55

? i'son la luna, / ch'a dormir teco in questa piaggia erbosa /

. papini, 20-365: aveva messo a rumore la bracata puttaneg- giante città,

e van con ferro e foco / a destar quelle genti dormigliose. crudeli,

il piè non falle, / però che a lor con luci dormigliose / volsi invece

gli veniva dalle palpebre abbassate più che a mezzo sull'occhio scialbo.

dormigliosi, e accrescere coraggio e stimoli a chi già veglia e corre.

di quelle due anime dormigliose faceva compassione a lametta, la quale non aveva ancora imparato

dissipati o dormigliosi o mercanti, avrebbero a essere ammoniti dapprima, gasti- gati poi

: i predicatori... s'affannarono a scuotere la cristianità dormigliosa col ricordo della

: -giuliana, giuliana! - prese a gridare la moretta. -via, non incomodate

-rispose la morosina. -già io sto qui a tutto mio agio. -no,

dei peccatori, 28: non essere sollecito a la mensa e pigro a la chiesa

essere sollecito a la mensa e pigro a la chiesa; sollicito al bere, pigro

la chiesa; sollicito al bere, pigro a l'orare; vigilante a le favole

, pigro a l'orare; vigilante a le favole, dormioso al laudare iddio.

fazio, vi12- 90: bello è a sapere a'signori il giudizio / che fece

tra quelle due / ch'eran dormite dentro a uno ospizio. boccaccio, dee.

quando è giorno, / e talor dormo a mezzodì, credendo / che sia di

, i-9: -ohe! non ti vergogni a dormire! è tutta la mattina!

da barberino, ii-191: non ti dormir a fidanza che dio / ti porti al

un liofante, / che si dormiva a sua consolazione; / ch'era già

-far tappa per riposare, fermarsi a dormire, pernottare. bibbia volgar

e cavalieri; e sì andarono incontro a cendebeo, e dormirono in mobin. de

, i-198: arrivò nella città vicina a casa sua la sera prima del giorno

dolci sonni senza pensieri e poi si levano a laudare dio. parini, giorno,

vol. IV Pag.968 - Da DORMIRE a DORMIRE (53 risultati)

1-34: un vecchio stanco / dorme accanto a un alare / il sonno dell'abbandonato

886: quindici anni che io sono stato a studio all'arte dello stato, non

/ i leoni più ardenti, / a sbranar tigri, a strangolar serpenti, /

ardenti, / a sbranar tigri, a strangolar serpenti, / perché sparso d'

imperadore federico, il quale non dormiva a perseguitare la santa chiesa, sì mandò

bastardo con galee armato dello reno infino a pisa. petrarca, 125-6: se 'l

facciamo noi adunque? che stiamo noi a dormire? eccitiamo un poco el fervore

un sol s'appropia quel ch'è dato a tanti. folengo, ii-189: oltre

trova ne'letterati, la quale gl'induce a lasciar dormire il proprio giudizio quando nel

, non dormire, né rimandare sempre a un nuovo domani. -distrarsi;

opera). equicola, 58: a marco tullio par che spesso omero dorma

satisfà. muratori, 7-iii-400: quanto a me, temo che qui dante dormisse.

20: se tu m'ài a torto offiso, / per amar no me

tosca, e ti sta il padre a canto; / non hai tra l'erbe

/... / dove andrò presto a non più udire, / a non

andrò presto a non più udire, / a non vedere, a non pensare,

udire, / a non vedere, a non pensare, a non sentire, /

non vedere, a non pensare, a non sentire, / a non più vivere

non pensare, a non sentire, / a non più vivere, a non più

, / a non più vivere, a non più morire, / e per sempre

non più morire, / e per sempre a dormire, / a dormire. cardarelli

/ e per sempre a dormire, / a dormire. cardarelli, 3-138: i

/ dormia, fa ornar per gire a l'altro lido. achillini, iii-171:

culle. d'annunzio, i-694: a casa, più tardi, verso sera,

.. malinconia non greve, pronta a sfumare sotto il sole. case e alberi

telemaco portò l'asta, e appoggiala / a sublime colonna, ove in astierà /

esattezza e per ordine ciò che feci a parigi..., occorrerebbe rovistare tra

racchiuso in potenza; nascondersi (pronto a venir fuori); riposare celato,

ti persuado e per penitenzia impongo, a tal che sì fatte insidie supra de te

sì fatte insidie supra de te non abbiano a dormire senza lo approbato remedio de la

; 1 ma, del suo amor a far lieta e felice / un'altra donna

/ ch'abbia in sì fresca età sola a dormire. 9. zool.

. imperoché dormono tutto il verno e a primavera diventano giovani. il che fa ancora

: come il giorno apparve, currado, a cui non era per lo dormire l'

bellissima elezione, da far venir voglia a le pietre, non che agli omini,

, non che agli omini, de stare a ragionare cum voi, ché più bella

dormiri, che si patiscono nell'andare a prender tacque della villa e della ficoncella

., 33 (565): vada a letto subito, ché il dormire le

11. locuz. -andare, andarsene a dormire: andare a letto, coricarsi

-andare, andarsene a dormire: andare a letto, coricarsi. libro di sydrac

lo re coll'altra gente s'andarono a dormire con grande allegreza. boccaccio, dee

e chiusi, con licenzia del re, a cui piacque, si potè andare a

a cui piacque, si potè andare a donnire. guido delle colonne volgar.

se 1 vigilanti ragionino ancora d'andare a dormire. firenzuola, 205: andiamocene

. firenzuola, 205: andiamocene tosto a dormire, e levatoci col sonno la

sole, e tanto ci piaceva che andare a dormire ci pareva di perdere davvero tempo

, gettarsi, darsi, porsi, posarsi a dormire: sdraiarsi, stendersi su un

: o pigro, se tu ti poni a dormire, dio il sa quando tu

grotte / ogni uomo, ogni animai dassi a dormire. bocchelli, 1-i-14: generale

le armi ai soldati che si son buttati a dormire, se ne servirebbero contro di

da dormire la state. -dormire a giacere: dormire comodamente sdraiato sul letto

ciascun dì digiunava e non dormiva mai a giacere. -dormire coi propri padri:

bibbia volgar., ii-363: disse iddio a moisè: ecco che tu dormirai co'

vol. IV Pag.969 - Da DORMITA a DORMITO (47 risultati)

già formulato il suo progetto: -aspettiamo a pigliarci per i capelli, dormiamoci sopra

all'otto e mezza, ne riparliamo a mente calma. -figur. temporeggiare

da ccrtaldo, 354: non credere mai a le male lingue o a'ridicitori quando

ti dicono alcuna cosa per farti correre a furore in follìa, anzi pensa e ripensa

e nei seminati ci si affondava fino a mezza gamba. landolfi, 3-109: non

i miei dormivano della grossa, principiai a darmi attorno, se ci fosse modo di

gli scolari (vero affarucolo), fino a qui non aveva avuto luogo di farsi

la può dormire tra due guanciali, creda a me. grazzini, 2-92:

perché più sia sol- licita la guardia a non dormire nel letto della negligenzia,

rompicolli... si divertono di notte a sonare i campanelli delle case, per

sciogliessero le palpebre al sonno. abituato a dormirsela a tradimento, non poteva assaporare

le palpebre al sonno. abituato a dormirsela a tradimento, non poteva assaporare il letto

suoi sonni tranquilli. -dormir sopra a un fatto, a un'azione, a

-dormir sopra a un fatto, a un'azione, a una decisione:

a un fatto, a un'azione, a una decisione: far seguire o precedere

una decisione: far seguire o precedere a essi un sonno ristoratore e distensivo.

... io duro talvolta due mesi a beveria ogni mattina, e vi dormo

mercoldì e il -essere, stare a dormire: stare dormendo, dormire.

pulci, 18-97: rinaldo si stava a dormire. varchi, 18-2-270: era

: era [il campo] quasi tutto a dormire. palazzeschi, ii-56: centanni

giorno. / sovente la gente la trova a dormire / vicino alle fonti: /

medicare, dovendo attendere in sul vespro a questo servigio, fe'la mattina d'una

quale l'avesse, bevendola, tanto a far dormire quanto esso avvisava di doverlo

una inghistara de aqua fresca, artificiata a farlo dormire. muratori, 5-ii-351: dee

vi vada. -scherz. mandare a dormire: dar commiato, accomiatare,

prete al momento di mandar gli sposi a dormire mi salta fuori improvvisamente con tante

. -mettere, porre, portare a dormire: mettere a letto, condurre

, porre, portare a dormire: mettere a letto, condurre a dormire. -anche

dormire: mettere a letto, condurre a dormire. -anche al figur.:

, 156: quando fue tempo d'andare a dormire, furono messi [in ricche

in ricche camere] e onorevole- mente a dormire in bellissimi letti. pulci, 1-66

dell'esca), / e posono a dormire i breviali. fogazzaro, 5-45:

, friend in braccio e di portarlo a dormire. 12. prov.

, laggiù, dov'è alta, fino a mezzogiorno. baldini, 7-44: noi

può essere facilmente disdetto e dà sicurezza a chi dubiti dell'onestà altrui.

altrui. giusti, ii-55: ricorra a lui liberamente che aggiusterà tutto: ma

sostanzioso, deve vegliare e spesso affaticarsi a lungo. pulci, 21-160: chi

-chi dorme d'agosto, dorme a suo costo: testate è tempo propizio

25: chi dorme d'agosto, dorme a suo costo. -chi dorme

-chi ha accordato l'oste, può andare a dormire: chi ha sbrigato gli affari

ha accordato l'oste, può andare a dormire. = lat. dormire

, penna e calamaio e si mise a scrivere con più garbo la lettera suggeritagli

5- 55: giulia era arrivata a olmedolo assai stanca, e aveva fatto

sento sento »; / e torna a chiuder gli occhi e il capo china /

iv-102: avete fatto una dormitona fino a mezzogiorno, sognando baffi neri e baffi biondi

che è in funzione del sonno, adatto a conciliare il sonno. savinio,

il sonno. savinio, 328: a mio parere, un buon armadio arredato

vol. IV Pag.970 - Da DORMITORE a DORSÈ (13 risultati)

addormentato. e 'i nocchiero s'accostò a lui, e gli disse: « che

dormilòro), sm. locale destinato a ospitare i letti per dormire in comunità

per antonomasia la signorina; posto distinto a tavola, nel dormitorio; la sua condotta

. cecchi, 6-153: i dormitori a cinque centesimi, dove la gente giaceva

aretino, 8-238: il re è obbligato a dormir teco la sera de la sua

, s'era ridotta sopra una poltrona a dormivegliare e a rimpiangere gli allori del

ridotta sopra una poltrona a dormivegliare e a rimpiangere gli allori del palcoscenico.

settimo dì della sua dormizione, prese a sé lo portinaio del monasterio, però che

il passaggio della vergine dalla vita terrena a quella celeste (inteso come avvenuto quasi

tutto ciò i primi non si avanzarono a chiamarla dell'assunzione, ma della dormizione.

mattioli [dioscoride], 1-355: simili a i trasi sono quelle picciole radicette,

disus. abito lungo da cerimonia (a falde). linati, xvi-217:

sala. = dal nome del conte a. g. g. d'orsay,

vol. IV Pag.971 - Da DORSIFISSO a DOSAGGIO (42 risultati)

« così chiamano i sarti l'abito maschile a falde: dal nome di un

caro, 5-283: tutti insorgendo, a gara / steser le braccia, ed innarcaro

petto, / tra i neri massi, a piè dei neri pini. bontempelli,

7-244: ora strisciava col dorso attaccato a una parete. saba, 305: nuda

alvaro, 12-142: due soldati accanto a lui si divertivano a far correre a

due soldati accanto a lui si divertivano a far correre a gara due pidocchi, che

a lui si divertivano a far correre a gara due pidocchi, che avevano qualche

strada del nilo... la facemmo a dorso d'asino. boine, ii-58

aspettava; s'occupò del fieno che giù a dorso di mulo tutto il giorno scendevan

cieco morso / frenò gl'impeti arditi a roma in petto; / e grave le

passato... ebbero sulle spalle a mio credere il peso più imponente che

che lo compongono sono cucite, opposta a quella dove si aprono i fogli.

dell'autore, il titolo, e, a volte, anche la casa editrice)

-dorso del coltello: la parte opposta a quella tagliente. del bene, 79

nel dorso apre due fosse / eguali a quelle del grametto, e in tutto /

mano della più bella scultura, che a me sembra di discobolo, sì dal

era voluminoso, circa mezza risma di carta a mano, raccolta in una custodia di

i dorsi aridi e pietrosi dei muretti, a fianco delle vie. landolfi, 7-153

sgorgator, più non indugi, / a ciò, libero avendo il corso, a

a ciò, libero avendo il corso, a un tratto / possa tonda a l'

, a un tratto / possa tonda a l'ingiù portar veloce / sopra il dorso

vinegia, / maraviglia dell'onde; a cui nettuno / prestò l'altero dorso.

sotto il ciel meridiano / la nave a galleggiare. -letter. la superficie

. bartoli, 1-23: non avendo pietre a bastanza, fece, per reggere il

, 19-41: videro il mare scoprir sotto a girona / ne lo smontar giù dei

curvo seno / in guisa d'arco, a cui di corda in vece / sta

esposti alla vista del sole e accomodati a ricevere i raggi assai meno obliquamente, e

i raggi assai meno obliquamente, e perciò a mostrarsi illuminati quanto il resto? marino

inosservabili del bosco, / tornò stanca a l'albergo. alfieri, 50: fra

. boito, iv-117: in mezzo a quelle due chine brulle d'un colore cupo

, ancide e sbrana. -dare a qualcuno il dorso dei nemici: concedergli

o signore] mi cignesti di fortezza a combattere; e incurvasti sotto di me gli

di me gli miei avversaria tu desti a me il dorso de'miei nemici; e

della battaglia, per forza furono costretti a dare i dorsi, e così alla fuga

, e non mai deve il dorso / a fortuna mostrar nemica uom saggio.

, 7-118: quei lasciando il campo a tutto corso / volgono al ferro, a

a tutto corso / volgono al ferro, a le procelle il dorso. manzoni,

, 6-25: ecco, io diceva a me stesso, giunse nella terra dei

isidoro, n-1-91: « dorsum est a cervice usque ad renes. dictum autem

anat. asse dorsoventrale: negli animali a simmetria bilaterale, quello che si estende

che hanno il ricettacolo carnoso (simile a quello del fico), molto aperto in

; i frutti, molto piccoli, a maturità escono fuori di scatto; le

vol. IV Pag.972 - Da DOSAMENTO a DOSE (39 risultati)

, di asma, non siano dovuti proprio a un avventato dosaggio degli arredi nei vani

adeguatamente scelta sottile e recentissima, preparata a dovere e propriamente dosata, io la

] anco l'uomo; e per farlo a modo e verso con tutti i timpani

continuo alla verità del sentimento, e a un senso di tempo assorto e malinconico.

i un riassunto essenziale del rovescio, / a singhiozzi dosati e ingentiliti / che l'

glione dello stillicidio. bocchelli, 1-i-176: a questa perpetua ma dosata mangiatrice, la

chimica o dolciaria, compie operazioni volte a determinare la dose più opportuna di una

dosata e opportunamente regolabile di materiale a intervalli di tempo predeterminati e, normalmente

. correttore o economizzatore (nei motori a carburazione: e serve a dosare la

nei motori a carburazione: e serve a dosare la miscela). =

concepita come una serie di forme gradevoli a cui si aggiunga un contenuto espressivo,

li dà titolo di « cristiano ». a. neri, i-xx: avvertisi)

giudizio conoscere, quando un vetro è colorito a bastanza. redi, 16-iv-289: la

v-2-766: mi faccia grazia di domandare a quel cioccolattiere che m'ha provvisto quell'

gettarle. / e le guardava contro luce a una / a una, e le

e le guardava contro luce a una / a una, e le agitava / e

e le agitava / e le versava a gocce / nel cavo della mano, e

quali diverse doti e dosi bisognino meglio a tutti noi sue creature uomini e bestie

uomini, eccetto che le gotte; a tal che alla più parte d'essi si

il giovane, 9-39: in applicando a i mali i lor rimedi, /

, e 'l pondo, / e guarda a non smagar. redi, 16-v-295:

talvolta questi tali medicamenti non gli muovono a suo piacere il ventre, ne va

x-5-79: mesci farmaco, e ignori a qual convegna / punto fissarne della dose il

avvelenata, avvelenata con l'arsenico, a piccole dosi. negri, 2-810: s'

da stanotte il pensiero delle medicine somministrate a dosi velenose al marito! -per

6-1-31: diporti e usar gioviale, che a fabio giovinetto, e fisso negli studi

, 1 (12): ripetendo a un dipresso le prescrizioni e le minacce,

colpa] gradualmente, come narcotizzando, a piccole successive dosi di viltà, la mia

cose: ma più spesso si riferisce a un aspetto molto significativo o a una

riferisce a un aspetto molto significativo o a una componente essenziale di una personalità,

6-71: esclamò / il sacerdote: « a naso or non è data / cotal

e l'ho trovata, benché mista a qualche fastidio, nell'usare pienamente e

ha dato variamente e in dose diversa a ciascuno de'suoi tanti figliuoli. d'

di condotta doppia o d'inganno anche a dosi infinitesime. giusti, 2-79: questa

scopo; per dargli una destinazione riandiamo a giorni e ore della nostra vita,

-a piccole dosi: poco per volta, a poco a poco. gozzano, 466

dosi: poco per volta, a poco a poco. gozzano, 466: spezzò

mani avide e tremanti. -anche questo a piccole dosi. non t'affaticare.

infelicità per avere il gusto di combatterla a piccole dosi. 4. disus

vol. IV Pag.973 - Da DOSIMETRIA a DOSSO (30 risultati)

odorosa / fu famosa / dacché prima a noi portolla, / là dai gallici

là dai gallici confini, / dentro a i nostri magazzini, / il gran chimico

sm. radiol. apparecchio che serve a misurare l'intensità di radiazione di un

, 2-3-53: fecevi anche la tavola a tempera, e il dossale dell'altare

ancora la faccia nel fazzoletto e continuava a singhiozzare. carducci, ii-6-17: attorno

è fornito di dossali architettati e ornati a stile ogivale. dossi, 655:

e fornite di bancali, dossieri e tappeti a modo reale. berni, 62-31 (

, perché commosso / di questa cruda a la vermiglia vista, 1 mandi avvolta

« oimè » l'anima trista, / a insanguinarsi in quel purpureo dosso? g

m'accorsi di due signore, l'ima a braccio dell'altra, col dosso al

ingegno? bencivenni, 4-60: certo a dritto sarà cui pietà chiuderà la porta,

la porta, e volgerà il dosso a quel giorno, quando dio darà la sua

cadrebbe là oltre nel mare oceano, a punto in su quel dosso del mare dove

per lo dosso sfuggevole del cristallo sdrucciolando a mano a mano [l'umido]

dosso sfuggevole del cristallo sdrucciolando a mano a mano [l'umido] distilla. trinci

che viene, entra ed esce, a piedi e a cavallo, coi suoi

, entra ed esce, a piedi e a cavallo, coi suoi vestiti di colore

cordovano fulvo, una vecchia legatura vedova a cui non eran rimasti se non il dosso

sopra il dorso di cuoio, inciso a fuoco, in campo nero, spicca la

, che non ci basta / luogo a veder sanza montare al dosso / dell'arco

/ per lo qual molte volte vommi a spasso / purgando gli umor freddi secchi e

l'ampie greggie / da l'uno a l'altro mare, e per li lieti

bartoli, 26-47: succedono praterie allegre a cielo aperto, e falde, e

/ subitamente s'incurvò la scena / a foggia di scalee d'anfiteatro. d'annunzio

anfiteatro. d'annunzio, iii-2-1145: a levante, in un alto dosso di tufo

, s'aprono profonde buche, simili a spechi abbandonati d'antichi padri solitarii,

da chiusure d'assi e di canne a ricovero di armenti. ungaretti, i-63:

facendosi dossi, sforzano questi la corrente a voltarsi da quel lato, ove..

di vaio, che mi vergogno averlo a scrivere. canti carnascialeschi, 1-152: voglion

i medici in questa città andavano a ordine come san giorgi: sopra quelle

vol. IV Pag.974 - Da DOSSOLOGIA a DOTALE (4 risultati)

, che li diede in uno sottano a suo dosso. boccaccio, dee.,

, li quali come vestiti s'ebbe, a suo dosso fatti parevano. caro,

ultima lettera, non è punto fatta a mio dosso, né manco l'aspettava da

convenne aspettare l'opportunità di mandarlo nunzio a venezia. rosa, 1-150: a gran