benché magre e slanciate... arrivavano a prendere gli accordi di decima con grande
. 8. locuz. tirare a decima: far registrare nei libri della
si comparissi avanti ai detti signori ufiziali a veder detta accusa, e di tirare
veder detta accusa, e di tirare a decima, non li avendo tirati, i
li avendo tirati, i beni posti a farneto. = femm. sostant.
, agg. che può essere sottoposto a decima (un podere, un raccolto,
. borghini, 6-iv-435: ci era oltre a questo lo staio decimale con un altro
1-ii-598: voi mi ricordate quanto stenta purtroppo a diffondersi fra le nostre plebi, per
riscuotere la decima; chi sottopone altri a decima. galanti, xviii-5-1034: il
la diligenza e discrezione delli capiggi destinati a questo ufficio. = forma sostantivata del
terribile il decimare gli eserciti, dove a sorte, di tutto uno esercito
bambini dell'istituto e lei dovette tornarsene a casa. piovene, 5-346: il
paura che il pubblico non avesse pazienza a seguirlo. -recipr. uccidersi a vicenda
pazienza a seguirlo. -recipr. uccidersi a vicenda. bocchelli, ii-280: se
, che li [i topi] spinge a decimarsi fra loro per fame e ira
, tr. [dècimo). sottoporre a decima; obbligare a pagare la decima
). sottoporre a decima; obbligare a pagare la decima. leggenda aurea
, 316: abraam offerette le decime a mclchisedech sacerdote. ché, secondo che dice
diatessaron volgar., 321: guai a voi, scribi e farisei, ipocriti
leggenda aurea volgar., 1314: guai a voi, farisei, i quali decimate
5-6-359: nel vangielo dice: guai a voi scribi e farisei ippocriti, i quali
, che quelli consigli che non hanno rispetto a la tua arte e che procedono solo
), tu non li dei vendere a li figli di colui che te l'ha
ha dato: quelli che hanno rispetto a l'arte, la quale hai comperata,
si convegnano alcuna volta decimare e dare a dio, cioè a quelli miseri a cui
volta decimare e dare a dio, cioè a quelli miseri a cui solo lo grado
dare a dio, cioè a quelli miseri a cui solo lo grado divino è rimaso
de'sacra menti, cioè a quale spetti questa ragione di decimare.
nate folte [le carote] s'hanno a dira dare e zapparle sì
libro in cui erano elencati, a nome del rispettivo possessore, tutti i beni
decimazione. -per simil.: sottoposto a una punizione. - anche sostant.
i ricchi... sono anzi avvezzi a ricevere sotto vari colori e già sono
capitani: quanto meglio potevano s'industriavano a ricomporre le compagnie, tanto crudelmente decimate
168: le falangi non cadono a schiere come sotto al fulminar dei cannoni
dieci, il cui nome veniva estratto a sorte (ed è stata adottata talvolta
: i medi con bella sortita corsero a quell'argine alzato di terra, e cacciatine
e 'l pericolo faceva gelare il sangue a tutti. d'annunzio, v-1-766:
soffici, v-3-446: sempre in ordine a questa pretesa
, ecc. mazzini, i-539: a fronte della decimazione progressiva dei nostri,
decimazióne2, sf. ant. diritto a riscuotere le decime. targioni tozzetti
limiti assai stretti d'un metro 3 a 4 decimetri a due metri e alcuni
stretti d'un metro 3 a 4 decimetri a due metri e alcuni centimetri. cattaneo
altro materiale usata per misurare lunghezze fino a io centimetri. -doppio decimetro: riga
riga centimetrata che misura lunghezze fino a 20 centimetri. ojetti, i-486:
atteso che... son suti descritti a gravezza in firenze ne'libri e tra
primo, secondo, ecc.) o a quella tratta dai numerali cardinali { undicesimo
anno ch'io sono quasi un segno esposto a tutti gli oltraggi di tutti gli uomini
in balia, ma nel decimo, a notte / nera, ad ogigia gli dei
divisione dell'intero in dieci (e a volte viene usato con valore indeterminato per
in numero de la decima parte; a la quale restaurare fu l'umana natura
la decima parte delle tabulazione che hanno a venire, voi tremeresti e forse andresti ascondervi
e forse andresti ascondervi in una spilonca a fare penitenzia. machiavelli, 126:
. leopardi, v-450: noi dunque ristringendoci a considerare i pregiudizi, abbiamo assunto l'
: la sola decima parte dei ricoverati giunge a guadagnarsi la sussistenza. gozzano, 354
spese; e però non si farà a questi tempi, ma predicherassi prima la
: e trovamo diviso da li savi perfine a li decimi. g. villani
decimi. galileo, 4-1-231: torneremo a misurar questa distanza rettamente, e la troveremo
fin dove si vuole, e fino a raggiungere non solo gli oggetti più microscopici
di miglio / dalla sua strada in mezzo a tanti ostacoli / sospesa sopra abissi spaventosi
ora il mio stato d'animo è press'a poco come dev'essere quello di una
di lingua, se non quanto bastò a parlare di stelle, di ciffre,
inoltre al ministero del pulpito, e a leggere solo opere di amena e frivola letteratura
: i miei connazionali non arrivano forse a un solo milione, dei quali nove
viene in quest'ignobile cantina del brunetti davanti a un pubblico, nove decimi del quale
. agostino volgar., 1-9-26: crediamo a lui [dio] predicente il quale
ovvero la piedica, che non è altro a dire che il lacciuolo, si pone
decirème, sf. stor. nave a dieci ordini di remi. =
decisamente finita ogni cosa, né finirà sino a che io non abbia veduto il vice
non abbia veduto il vice re che è a monza. manzoni, 410:
e i papi, è decisamente favorevole a quest'ultimi. leopardi, ii-173:
boccaccio, 21-38-73: pensata nuova maniera a decisione della presente quistione, così parlò
de particolari accidenti, rade volte discendono a quel sommo e universal intendimento di esse
e volle onorarmi col rimettere la decisione a me, ed io lo dichiarai tragedia.
saranno sempre annullati dalla volontà collettiva, a cui deve riconoscersi come diritto inalienabile, inerente
) risolve una controversia; sentenza emanata a conclusione di una causa giuridica.
consigli di leva viene esteso da quindici a trenta giorni, per agevolare gli inscritti specialmente
provincie. cicognani, 9-28: venne proprio a portarmi la decisione del tribunale.
: non v'è niente di più difficile a questo mondo che di fare un matrimonio
mi voglia bene, altrimenti mi butto a decisioni disperate. soldati, iii-131:
agire in un certo modo; risolversi a fare qualcosa. svevo, 6-590:
uomo di grande autorità, e assuefatto a profferire la sua sentenza decisivamente. magalotti
di svanimento... credo simile a tutti quegli che si sentono da chi
su i rami i contorni. a. verri, ii-134: e siccome tu
919: assunse l'impiego di scrittore diurnista a tre lire il giorno presso la biblioteca
che presta l'opera sua per assunzione a giornata. = deriv. da diurno
: quella stella crinita... a mezzo il cielo splendidissima e diurna continuati
case e dalle grotte / tutti i mortali a l'opere diurne. tasso, 8-3-292
del maggior pianeta? / ecco svanirò a un punto, / e figurato è il
dalla realtà diurna, ma come appiglio a una prenatale esperienza. -astro diurno
lo spuntar de la diurna luce / a trino arriva e la gran porta assale.
candore diurno diveniva anche più mite passando a traverso il velo delle tende. borgese
... cominciava ad aggiunger nebbia a nebbia, che il sole diurno imbiancava e
ne vo'dire pur quello che mi pare a conscienzia. sai quale è il denaio
condizione di schiavo, ma surge dapprima a quella di mercenario, verso le cui
xxx-1-89: perciò le vedi, che tornando a sera / al lor, quantunque misero
e divani. ebbi la fortuna di andarvi a caso nel secondo giorno di mia dimora
giorno di mia dimora in parigi: e a quello spettacolo inatteso, esclamai: «
il bisogno / tuo 'l chiegga, a offrirti il vicin pronto avrai / di quel
balìa la più gran parte, / dove a fatica, e per lung'ora forse
notte, le squadre diurne si succedono a le notturne. savinio, 10-210: due
e di fronda in fronda, da tronco a tronco e fra cespi ed arbusti ed
e serpendo e saltando. -destinato a vivere di giorno. d'annunzio,
cameretta che già fosti un porto / a le gravi tempeste mie diurne, / fonte
bellissima elezione, da far venire voglia a le pietre, non che agli omini
non che agli omini, de stare a ragionare cum voi, ché più bella,
719: tornar nell'ombra io volli a te, sileno, / ora che tace
diurna, due paghe debbono essere corrisposte a tutta la compagnia. palazzeschi, 7-95:
persona vi trovò. nannini, 1-189: a tizio il petto, a me consuma
1-189: a tizio il petto, a me consuma il core / empio pensier d'
galileo avessero cominciata la loro vita letteraria a scarabocchiare nei fogli diurni, settimanali,
ratto corso, / e da la destra a noi giove e saturno, / contra
accoglie, / nel diurno rotar si volve a febo, / chiaro lampeggia il dì
che ne traeva. cerracchini, 1-1-30: a bello studio le ha fatte collocare [
non riescano [le forze dei potentati] a impedire, almeno diuturnamente, la loro
e longanimo; ché elli ci giudica prima a dirittura; ma elli prima che giudichi
aspetta pure, perché noi torniamo a lui. giov. cavalcanti, 352:
tempo mancherà di vita... ma a me, né a perpetuità né diuturnità
.. ma a me, né a perpetuità né diuturnità guardando, basta che sia
guardando, basta che sia per giovare a qualcuno. beccaria, ii-718: le leggi
, ii-3-386: sopra tutto ti prego a non imitare la diuturnità del mio silenzio
la diuturnità del mio silenzio fiorentino e a rispondermi presto. = voce dotta
o diuturna o breve che abia a essere, a la beatitudine. sannazaro
diuturna o breve che abia a essere, a la beatitudine. sannazaro, iv-190:
diuturni e spessi tremori lagrimevolmente assalite. a. verri, i-84: non si
appassionata, aspra e diuturna è necessaria a ritemprare all'antico vigore i popoli e
volontà sua, era divenuto assai simile a loro. -perenne (una pianta)
preterita vita. scalvini, vi-69: a te la diuturna / fatica molce i sonni
, ii-302: egli ha salvato dinanzi a se stesso il diritto di scrivere ancora,
poetando scrive, / i'era amico a queste vostre dive, / le qua'
ideo / tra le dive, che pari a mirar ebbe, / venere gita lieta
cadeo. muzio, ix-74: ella a seder qui presso tacque vive / si
tacque vive / si porria in grembo a l'erba, io in grembo a lei
grembo a l'erba, io in grembo a lei, / e da i boschi
canzoni grasse da la languente rima; / a me la strofa breve concedi, che
morte. carducci, 908: quando a le nostre case la diva severa discende
che il ciel sereni, / che a torto gelosia veder mi priva, / mi
doveva notare per male usata daltariosto, ritorno a dire, ecc. tansillo, 175
. montano, 263: « eccentrica a trasformazione ». così si chiamavano nei caffè
era cresciuta! la smania di divagamento, a cui guido alludeva infine, non significava
). carducci, iii-7-408: ridusse a mano a mano alla determinatezza classica e
carducci, iii-7-408: ridusse a mano a mano alla determinatezza classica e alla più
e confortevoli del campo cristiano, provava a tenersi supino, e continuava a pensare:
provava a tenersi supino, e continuava a pensare: non i pensieri oziosi e
madre e passino negl'intestini del feto a rintanarsi nelle lor rughe, dove appiattati si
, doveva alla per fine ridursi sempre a questo passo tra la riva sinistra..
sforza e porta tosa, stracco, a stomaco vuoto. strascinava le scarpe verso
proporzionata alla nostra visiva potenza, sono a noi visibili i lumi che in lei divaghino
attratti dal centro. cardarelli, 1-68: a volte il destino divaga. / attese
/ attese di anni non bastano / a dar tempo di giungere a un momento.
bastano / a dar tempo di giungere a un momento. sbarbaro, 1-239:
immenso pelago dell'erudizione, si riconduce a se stesso, alla società degli uomini
saba, 73: se tu non vivi a quei pensieri in cima, / pur
: dalle prime ore del mattino fino a notte, gli sceneggiatori non fanno che
e ritornò al medio evo e intese a ritrarre il reale, ma presto divagò dal
, l'arimmetica non servire ad altro che a divagarlo, a dissiparlo. carducci,
servire ad altro che a divagarlo, a dissiparlo. carducci, ii-10-90: addio;
amiche di lucrezia, parlavano d'abiti a quest'ultima, per divagarla, quantunque ella
, sofferenre); porre rimedio (a inconvenienti, a disagi). rovani
; porre rimedio (a inconvenienti, a disagi). rovani, ii-901:
il quale in quella babilonia era andato a cercar nuovi amori per divagare gl'importuni
balla s'era mostrato volenteroso capro espiatorio a divagare l'inasprita uggia dei detenuti.
questa digressione. cattaneo, iii-2-73: a noi pare che intorno a ciò gli
, iii-2-73: a noi pare che intorno a ciò gli scrittori si divaghino troppo in
,... poteva dirsi che a nulla pensasse fuorché a le fever.
. poteva dirsi che a nulla pensasse fuorché a le fever. collodi, 547:
copiava i primi cinque minuti col cervello a segno, poi si divagava, poi
come posso per divagarmi, e giovare a questa gioventù. d'azeglio, 1-112:
sul primo, poi sempre più inchinevole a ricadere sopra me stessa in pensieri men
vedere né sentire, quasi divagate imprecisamente a guardar per aria. -per estens
incorreggibile ragionatore e divagatóre, il che fa a pugni con la sua professione. comisso
. divagatòrio, agg. che tende a divagare, a distrarre, a eludere
, agg. che tende a divagare, a distrarre, a eludere.
tende a divagare, a distrarre, a eludere. g. bassani,
* o sacrum con- vivium ', a sole voci, che richiamò la mente di
demetrio dalle strane divagazioni in cui incominciava a perdersi. moravia, 12-225: queste
nera diventava per me un ottimo pretesto a divagazioni politiche, filosofiche, teologiche. montano
teologiche. montano, 396: dentro a questa cornice il racconto svaria con episodi
barocche; nel secondo appare la cupola a tazza; il terzo avvia la soluzione
conforto. cicognani, 13-425: appena a casa si chiuse nella sua stanza e
venuto dalla campagna senza divaghi, tenuto a stecchetto nella stagione della sensualità prepotente,
troppo. il teatrino era issato in fondo a un gran salone a colonne.
issato in fondo a un gran salone a colonne. = deverb. da
giamboni, 8-i-132: ricomincia el dì a menomare per lo divallaménto che 'l sole
. disus. e letter. scendere a valle; scendere dall'alto in basso.
, 21-52: pavido ed afflitto / a nasconder si va dentro alla stalla. /
parte per la strada del monte gavardo a brescia, parte si conducesse a desenzano
gavardo a brescia, parte si conducesse a desenzano ed a lonato. bresciani, 1-ii-585
, parte si conducesse a desenzano ed a lonato. bresciani, 1-ii-585: come
: come dio volle, divallammo interi a s. remy, e di là a
a s. remy, e di là a s. oyen e ad estrouble sino
ingombri col solo impeto che lo porta a divallarsi nel mare. carducci, 1022
la perenne fuga de'secoli / divalli a percuotere l'adria / co'ruderi de
più divallava stretto, riciso e quasi a piombo. ojetti, i-526: le ignote
tozzi, i-50: la campagna, a destra, divalla dentro un collineto lunghissimo e
. nievo, 582: giunto poi a pratolino donde l'occhio divalla sulla sottoposta
a'bambinelli pomi, / non possenti a soffrire il divampante / furtivo ardor colla non
indicava nel buio come lui l'aspirasse a lungo e con forza. -per
, bruciare (e si riferisce ordinariamente a un fuoco che si sviluppa rapidamente mandando
spera, / tanto che si conducie a divampare. menzini, i-310: non è
eccelse, nel riflesso dell'opposto sole a tramonto. e. cecchi, 6-333:
. cecchi, 6-333: di fondo a una stanza, il drappo rosso divampava crudelmente
ahi mio signor, mio dio, chi a me ti fura? » / dic'ei
i-2-130: egli, per verità, pronto a divampare in isdegni,...
divamparono, mentre le membra ancora stentavano a srigidirsi. -agitarsi, ribollire (il
). guerrazzi, 6-142: fino a quel punto, di ciò caldamente supplicato
: seppe che la contessa era andata a torino col marito. a quella notizia,
era andata a torino col marito. a quella notizia, al sapersela cotanto vicina
muratori, 7-iv-442: allorché erano per venire a battaglia i cittadini fra loro, saltava
dell'impazzito popolo; ma non giungeva a smorzare affatto il fuoco,...
le ceneri, tornava dopo qualche tempo a divampare. cattaneo, iii-4-198: il
. de roberto, 135: di lì a qualche giorno, non si parlò più
, non si parlò più di casi sospetti a siracusa, ma del divampare del morbo
siracusa, ma del divampare del morbo a noto. barilli, 2-141: pareva
provincia, veri sacchi di segatura destinati a spegnere qualunque incendio. 8
, immantenente fu divampato et arso. a. pucci, cent., 89-84
involse e 'l batté divampato e morto a terra. magalotti, 23-215: voto [
: la vital terra divampata i strepitava a l'intorno, e pel gran foco /
(chiamano questo i turchi 'divano a cavallo '), cominciò con esso
'), cominciò con esso loro a consultare di questa impresa. leti, 3-158
lingue,... fu pronunziato a frullone battente che si mutassero.
, / c'insacca al circolo / a mano a mano. gnoli, vi-1204:
c'insacca al circolo / a mano a mano. gnoli, vi-1204: sul divano
savinio, 1-83: venni sospinto davanti a un piccolo divano tozzo che dalle bocche
sporca, eravamo condotti da enormi matrone a ammirare divani alla turca. -divano-letto
piazzatura cospicua, il quale, soltanto a vederlo, dava idea d'essere piuttosto soffice
dalle fatiche invocava il riposo, andava a buttarsi sul divanetto del salottino e subito
. pirandello, 7-592: andava allora a buttarsi, spesso vestito, su un
dall'angolo di un divanèllo vicino, riprese a lavorare al suo golf.
lite con qualche amico, m'affretto a rappacificarmi con lui, io pel primo
pur sol un perpe: / contr'a leon chent'à potenza capra? / così
potrebbono, senza che il sovrano dispositore a ciò una volta gli condizioni. idem
e più corti, e più alti. a. pucci, ix-1000: signor, ciascuno
. mutato, cambiato, alterato. a. pucci, cent., 60-48:
. soffici, i-126: camminava a balzelloni appoggiando tutt'e due le
appoggiando tutt'e due le mani a un bastoncello ch'egli puntava via
povere membra. pirandello, 7-572: a ogni risposta, arricciava il naso,
bocchelli, 1-ii-608: il fiume veniva a investire di furia le prore dei sandoni.
1-30: guardavano... in fondo a quell'acqua, un luccichio nero di
le zampe sul tronco; poi piomba a terra con lui. 2.
di legno che tengono i razzi divaricati a raggiera dal centro in alto, erano di
è inserito un angolo non molto inferiore a uno retto (un organo vegetale,
essendo più grande che retto, sottende a più di 90 gradi interi.
diversità disparità; distinzione. a. pucci, cent., 49-96:
la forma e l'atto / risponde a te sanza nessun divaro. boiardo, 2-6-23
poco divaro / di ardire e forza a questa sua germana. cellini, 2-60 (
(405): gli era divario a gioielleri a il pregiare una gioia, di
): gli era divario a gioielleri a il pregiare una gioia, di poi che
modificasse la sua esistenza, luca incominciava a sentire, pesantemente, il divario tra
se un avvenimento improvviso non fosse venuto a mettere un po'di divario nella loro vita
sottile come un capello, tanto che a tutta prima scambiai l'una cosa con l'
190: tant'è, dama, a parlar chiaro: / tu vagheggi troppo
alla casa movimento e divario, passatempo a tutte l'ore, festa permanente.
da barberino, 3-1006: quando si seppe a parigi che la reina tornava, si
si potesse porre da soldi uno per insino a soldi sei; ma questa così fatta
, tr. solo nella locuz. dare a dive dere: mostrare,
dere: mostrare, manifestare, dare a conoscere (con parole o atti,
trasse lo barbone di sotto, per dare a diveder ch'elli era suto. cavalca
ignudo in croce. sicché ben diè a divedere quanto egli amasse la povertà.
non so donde, / per darmi a diveder ch'ai suo destino / mal chi
potessi cavare, / me sparere'per darti a divedere / ch'i't'ho 'nto
sono messo questa spada e questo pugniale a canto per dargli a divedere che anche la
e questo pugniale a canto per dargli a divedere che anche la mia spada taglia
freddo e de'sudori colliquativi che dànno a divedere un gran dilargamento de'vasi escretorii
, 346: se le sta a cuore la riuscita di questo pio disegno,
parola, non faccia cenno che possa dare a divedere nulla a costoro, né di
cenno che possa dare a divedere nulla a costoro, né di quello che si vuol
, anche uno straccio, come fa figura a chi à il personale che si presta
à il personale che si presta e dà a diveder la razza signorile. c.
animo davanti al pericolo, senza darlo a divedere. -rifl. dare a divedersi
darlo a divedere. -rifl. dare a divedersi: mostrarsi, apparire. muratori
io so ch'egli si dà qui a divedere più scaltrito che non fu il costanzo
tasso, 12-721: il medesimo ci dà a divedere ne 1'* odissea 'con
antichissimo tra'greci, il quale cantava a la tavola del re de'feaci.
saggio non dia ancora... a divedere la conchiusione; pur mi pare di
di scorgere che tu aggiungi troppa importanza a quel libro. -insinuare.
: più avanti il signor zendrini dà a divedere, così di straforo, che io
, / ch'i'ho donat'una cos'a becchina, / che, s'io
l'ho staser'o domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. cavalca
: dammi, sposo mio gesù, a divedere dove ti pasci e dove ti riposi
desideri delle mie voglie, e atteso a compiacere a tutte le voglie vostre:
delle mie voglie, e atteso a compiacere a tutte le voglie vostre: sì che
questa sorte, io vi darò poi a divedere come io uso di fare, quando
, quando io voglio che si faccia a mio modo. magalotti, 21-58:
, protestandoci di riferirlo più per dar a divedere il modo col quale abbiamo pensato
ii-1-33: quantunque... mi diate a divedere che alessandro doveva adirarsi contra di
tutto ciò, essendosi per noi avanti dato a divedere che generalmente il dolore scaturito da
4. ant. dare a intendere, far credere (cosa non
esti che gli facea guerra; e dandogli a divedere che l'ha morto, riceve
voi prendete gioco di me e volete darmi a divedere ch'io sappia quelle cose de
ignorante. lalli, 1-142: egli diè a diveder bianco per nero, / accarezzato
sradicare; estrarre con violenza, rimuovere a forza, scardinare. diatessaron volgar
dissero i servi: vuogli che andiamo a coglierle [le zizanie]? e quelli
risplendiente in arme, tolta una mannaia a due tagli, taglia le dure porte,
di nembi / mi dorrò; non se a me gli occhi dal capo / divelga
le poppe dal petto. -fare a pezzi; lacerare, dilaniare (le carni
, / ch'ella diveglie il cuore a molta gente. berni, 26-32 (ii-285
. figur. staccare con violenza, allontanare a forza; scacciare (una persona o
per la città, e trovatolo, a fatica ne lo divelsero. giusti,
fortuna, che m'ha divelto così a un tratto da te. negri,
ce ne porta subitamente, ma divelleci a poco insieme. chiabrera, 500:
possan di luogo, ma divellerlo e a loro tutto stirparlo non possano. albertano
, e per amore di guadagno spirituale induce a desiderare il santo ufficio delle chiericie,
non cale. campanella, i-20: a diveller l'ignoranza io vegno. s.
. giannone, 1-i-256: non disconveniva a giustiniano di ricuperare quelle provincie, le
di ricuperare quelle provincie, le quali a tutti era noto essere state tolte all'
state tolte all'imperio, e che a lui, al quale era commessa la
commessa la cura del medesimo, conveniva a fare tutti gli sforzi per restituire là
donde furono divelte. lanzi, iii-202: a poco a poco si cominciarono e divellere
. lanzi, iii-202: a poco a poco si cominciarono e divellere queste parti della
divellere queste parti della pittura, e a trattarsi separatamente. 7. agric
buon fondo, e che sia simile a se stesso da imo a sommo, e
sia simile a se stesso da imo a sommo, e divegliasi a dentro due
stesso da imo a sommo, e divegliasi a dentro due o tre puntate, ché
lavoricchiato, e poi più volte lavorato a fondo per iscasso e divelto, finché
frantumare tutto quanto avessero via via incontrato a una certa profondità. 8.
, scoppino e divellansi li cuori nostri a vedere in che stato e dignità la
morbidelle. bembo, 1-255: come a sì mesto e lagrimoso punto / non ti
/ per atterrarlo, e gli dan colpi a gara, /
da cui vinto, e dal peso, a poco a poco / crollando e balenando
vinto, e dal peso, a poco a poco / crollando e balenando, il
diss'io quando fui dritto, / « a traimi d'erro un poco mi favella
persuasione che roma sia loro nemica valga a impedire che un grandissimo numero di traviati
di traviati tornino al suo seno, e a fare che altri moltissimi se ne divelgano
scogli ciechi, la nave improvvisamente investì a imo d'essi, e...
trinci, 1-162: se ne cominci a scavare adantemente un'altra [fossa]
diveltare il terreno, ma bisogna tornare a visitare la terra dopo una pioggia,
sradicato, estirpato; estratto, rimosso a forza; scardinato. -anche al figur
cigni], e i rostri / spalancan a le prede, e con gli artigli
divelte penne! pindemonte, 9-624: a queste voci polifemo in rabbia / montò più
pochi che partivano mettevano un giorno intero a compiere il percorso, ancora interrotto in
2. figur. strappato, allontanato a forza (una persona o un animale
dolorosa vista, / che tu divelta a forza / dal corpo, ch'or abbracci
e 'n vano stringi, / caggia a tema, e la chioma / canuta e
egli falsare maggiormente un autore che a mettere in filza tutti i gravi rimproveri
tutti i gravi rimproveri da lui dati a un delinquente divulsi dalle ragioni che li
, i-151: avvezzi [i re] a reggere il piemonte come uno stato divulso
padula, 353: la zappa a piccone (pinnolo), la gruccia per
permanente, inerente alla sostanza o a qualità accidentali, con processo lento o in
più comune), farsi, venire a essere (può essere riferito sia a
a essere (può essere riferito sia a esseri animali sia a oggetti concreti sia
essere riferito sia a esseri animali sia a oggetti concreti sia a entità astratte,
esseri animali sia a oggetti concreti sia a entità astratte, ed è seguito dal complemento
, 129-n: noi nobili, noi potenti a cui convengono li onori, siemo divenuti
reina, ma ancilla conculcata e sottoposta a tributo. chiaro davanzali, xvii-557-9: il
spera, / tanto che si conducie a divampare; /... / così
liquido. tasso, 20-61: noto a più segni, egli è da lei mirato
, co'quali ora viviamo, rispetto a quel che diverranno. casti, ii-3-19
casti, ii-3-19: se l'occhio a riguardar lungi si tiene / picciol l'
, per lieve forza, / sozzo a vedere, abominoso, abbietto / divien quel
, io non so. -divenire a qualcuno: divenire sua proprietà, venire
predicativo espresso dal pron. che): a esprimere viva curiosità o preoccupazione o
? lacopone, 51-49: oi lasse a noi dolente, e che sim devenute!
(112): essendo poi davanti a currado e ad alcun suo forestiere messa la
. assol. nel linguaggio filosofico, a indicare il necessario e incessante mutare delle
). -anche: accingersi, disporsi (a un'impresa); acconsentire (a
a un'impresa); acconsentire (a una proposta, a un'opinione).
; acconsentire (a una proposta, a un'opinione). arrighetto, 228
, fortuna puttana...? a nulla sono divenuto; lo spirito ch'è
divenuti in una grandissima reputazione. a. verri, ii-341: le consolatrici arti
non dovere divenire meno. -divenire a notizia: venire a conoscenza. lettere
. -divenire a notizia: venire a conoscenza. lettere e istruzioni agli oratori
della repubblica di firenze, 12-123: a nostra notizia è divenuto, non senza
tal fiata di male in peggio; voglio a te, figliolo mio iovanni, lo
co la grazia di dio tu possi a que'cotali uomini dare medicina...
. -divenire in parole: venire a parole. zanobi da strada [s
erano venuti per consolare, lo cominciano a riprendere: e divenendo in parole di contenzione
.. / per me lo dico, a cui è dovenuto / ch'aggio perduto
in piccolo termino. guittone, xix-68: a voi, che siete in fiorenza,
, 3-4-1 x: all'uomo, che a molte cose intende non va mai sì
par non ne potia, / c'a la nave li fui dato [un filtro
sostanza primordiale, nell'unità originaria, a cui egli ritornerà confondendo la gioia del
l'impulso profondo e incoercibile dell'essere a evolversi in stadi più alti.
, intr. (divènto). venire a essere, farsi, trasformarsi, divenire
guicciardini, i-191: le cose dentro a novara diventavano ogni dì più dure e più
la passo in casa, senza parlare a persona vivente, con una pertinace flussione
v-2-871: il canto degli uccelli perde a poco a poco la sua divina spontaneità
: il canto degli uccelli perde a poco a poco la sua divina spontaneità, la
diventare di stucco, di sasso: a indicare stupefatta meraviglia; diventare matto:
pron. che (che cosa): a esprimere dolente stupore o ansia per la
sodalizio, di un'associazione: iscriversi a esso, aggregarvisi. beicari, 3-1-102
tose, doventato). che è venuto a essere in un dato modo, a
a essere in un dato modo, a trovarsi in una determinata condizione (espressa
con cui il cielo diventato grigio principia a piangere l'estate che se ne va
, poi, diventato dottore, comincerai a guadagnare. diventilare, tr.
uman divenuto restio / se forse il tratti a maniera del rio. dante, par
ogni umor daddosso, che... a niuna pietra divenuta calcina mai nelle vostre
9-51: il popol di gesù, dietro a tal guida / audace or divenuto,
oltre non può gir pena d'amore. a. verri, ii-170: vedemmo divenuti
divenuto; le leggi politiche... a indirizzare la storia futura, il divenire
il tridentier nettunno invan di ver ber a. = voce dotta, lat.
. (divèrbio). letter. venire a diverbio, litigare, altercare.
far l'elemosina; ma la fecero a un punto tutte e due, e
più gran male non l'avevano fatto a me. calvino, 1-193: dalla piazza
chiasso d'un diverbio. -entrare a diverbio, venire a diverbio: altercare
. -entrare a diverbio, venire a diverbio: altercare aspramente, litigare.
serva chiamata -guarda combinazione -vittoria. entra a diverbio con pulcinella, il quale sfodera
subito l'asso di bastoni e comincia a farlo rimbalzare sulla zucca del « primo
, 3-176: uscendo dall'osteria vennero a diverbio per futili motivi con due passanti.
, mi pare di potervi dire intorno a ciò ch'io mi maraviglio che si ritrovi
; ma i diverbi, cioè ragionamenti a vicenda, semplicemente si recitavano o proferivano.
. di due o più semirette appartenenti a un fascio o a una stella di
più semirette appartenenti a un fascio o a una stella di raggi uscenti da un
torpedini o la bocca di una rete a strascico. divergènza, sf. il
grande e sandoncello, mastro subbia diede a quest'ultimo una forte divergenza au'infuori.
flusso uscente da una superficie chiusa intorno a un punto di un campo vettoriale,
manzoni, 418: per portar via a chi non può difendere il suo,
queste operazioni può bensì essere un ritardo a ottenerlo, ma di rado lo rende impossibile
, psicologi, umanismo puro, tendere a stabilire sull'uomo e sulla natura l'essere
la nostra rovina: perché essa fornì a ramorino il pretesto di divergere.
, quando anche per torta via, a rinvenire questo principio, e da esso divergendo
andatura commossa... altri teneva a presentare una scena intransigente. moravia,
il senso delle parole, ma, a momenti, sembra divergere e annegare nello smarrimento
* salone margherita come vedi fare adesso a qualche insensato che va trascinando il suo
. tendere all'infinito (con riferimento a variabili continue e discrete, alla successione,
, 1611), foggiato in contrapposto a convergere (cfr. lat. tardo dèvergère
nel suo lieto aspetto / creando, a suo piacer di grazia dota / diversamente
, deversamente però da quelle scienze, a cui sono proprii quei soggetti, procedendo.
! magalotti, 9-2-90: in amsterdam, a non voler restare alla stiaccia, bisogna
alla stiaccia, bisogna fabbricar diversamente che a roma. goldoni, vii-1254: ha colto
andata la cosa diversa- mente. ma a questo si rimedierà. manzoni, pr.
: il qual mulo... cominciò a trarre e a tempestare sì diversamente,
mulo... cominciò a trarre e a tempestare sì diversamente, che dando tra
. leonardo, 2-199: va diversificando a ciascuno le sue pieghe, e non fare
dell'uomo, la quale ha dentro a sé quello che fa e quello che riceve
gozzi, 400: quanto è a me, sono di opinione che il poter
la differenza delle condizioni dovea pur conferire a diversificare in qualche parte le azioni e
non erono per diversificare, né circa a questo, né circa a nessuna altra
, né circa a questo, né circa a nessuna altra cosa, dalle capitulazioni fatte
diversificativo, agg. disus. adatto a diversificare, che serve a distinguere,
. adatto a diversificare, che serve a distinguere, che esprime diversità.
. f. giambullari, 2-131: succedono a questi gli ad- verbi ordinativi,.
10 non ho il minimo dubbio che a firenze non sia per venire un tempo
come nel prometeo d'eschilo, vengono a parlare col protagonista, il quale risponde a
a parlare col protagonista, il quale risponde a tutti e non si parte mai dalla
e ima certa qual diffidenza da straniero a straniero, che sul principio aveva dimostrato
sascia, aveva così dato invece luogo a una franca cordialità come fra colleghi,
. fra giordano, 5-84: a mettere mano in tutte queste diversificazioni sarebbe
in tutte queste diversificazioni sarebbe lunga mena a dire. ottimo, iii-555: 11
divertiscono ne la qualità passiva da secco a umido, come è la diversificazione de la
da panno, come verbigrazia il campo a. b. c. d.;
. d.; del quale il lato a. b. è 84 braccia, il
. è 84 braccia, il lato a. c. 76, et il lato
del pensiero, dell'animo dall'oggetto a cui dovrebbe rivolgersi; applicazione, impegno
difficile il divertir l'anima dal pensare a quell'oggetto che la fantasia sì vivamente
chi sapesse far questa diversione, risparmierebbe a sé dei grandi affanni. foscolo,
di opinione, di partito. a. verri [il caffè], 519
in luogo che possa costringere il nemico a dividere e ripartire le sue forze (
e si intraprende per costringere il nemico a mutare i suoi piani, ad arrestare
, ad arrestare la sua marcia, a sguernirsi). machiavelli, 611:
armata potente di rimettergli dentro, solito a dire che con le prevenzioni e con
obbligava con venticinque o trentamila uomini uniti a ventimila russi di fare una diversione sulle coste
assediate mediante attacchi che costringano il nemico a distrarre le proprie forze dall'obiettivo in
per far almeno una diversione fece intender a cesare che li occupatori di piacenza,
desidera affrontare; evento imprevisto che interviene a interrompere il corso dei pensieri, 0
allora » disse « sarà forse venuto a far provvista di mascherponi ». « neanche
. mi par che piova adesso ». a questa impreveduta diversione il professore ebbe paura
, dopo questa brusca diversione, torneranno a guardarsi tra loro, più che mai
per quanta buona volontà ci mettano, a far entrare quel calessino e quell'insetto
classe, categoria, varietà (e a volte vi è sottolineata l'idea di
xxviii-313: ora è elli leggier cosa a intendere come l'uficio della natura è in
. redi, 16-vi-61: ho cominciato a confrontare nella libreria di s. lorenzo
gli aragonesi non sarebbono accompagnati da altri a tentare contro a lui quello che soli non
sarebbono accompagnati da altri a tentare contro a lui quello che soli non erano bastanti
lui quello che soli non erano bastanti a ottenere. varchi, 18-2-92: tutto l'
perché la massa non si fece tutta a un tratto in un tempo medesimo.
. muratori, 5-iv-18: animosamente prendono a giudicar tutti gli altrui componimenti, quantunque
, 45: rimanendo gravati più che a loro non pareva si convenisse, facevano
tu corri alcuna diversità, domanda aiuto a quelli che sono tuoi conoscenti. dominici,
sospiri e lamenti vedendolo da te partire a tempo; quanta pazienzia nelle sue diversità,
espellere dal corpogli umori nocivi; atto a deviare, ad allontanare. bencivenni
a questo canchero, che gl'inimici miei chiamano
. sm. idraul. alveo artificiale destinato a sottrarre parte delle acque di piena da
medesime chiaviche o tagli di argine avessero a servire per diversivi, diretti al fine
del fiume, bisogna porre le foglie a quell'altezza, che si può credere necessaria
naviglio di bologna ha sotto all'imboccatura a diverse distanze cinque diversivi sempre aperti a
a diverse distanze cinque diversivi sempre aperti a fior d'acqua, e sei paraporti,
poema, né importerà, che anche a biserta si combattesse, poiché quello fu un
svago, passatempo; espediente che vale a sviare un argomento che non si vuole
poiché gli era come un sasso intorno a cui le onde del torrente gorgogliavano più
gioco, e tanti altri pretesti, a gente di cotesto stampo servono come innocui
questa raggione un corpo non si muove a l'altro, perché quanto è rimosso da
. sacchetti, 178-109: che è a vedere le giovenette che soleano andare con
. corsini, 7-5: deh vieni a santa dea, ch'indi a tua gloria
deh vieni a santa dea, ch'indi a tua gloria, / se tu gli
nasucci!... arricciati, a peperone, aguzzi. bocchelli, 10-49:
e raro udite astuzie, molto utilissime a conversare con buona grazia in mezzo el
diverso e tortuoso calle / s'insinua a lei per infinite strade. d. bartoli
, e dilettozo onne giudica e prende a bono, e onne non delettoso fuggie e
e men vicine; / onde si muovono a di versi porti / per
, e ciascuna / con istinto a lei dato che la porti. petrarca,
tanto è che 'l caso a ciascuno è molesto. b. davanzali,
. g. gozzi, 1-27: sentì a tirarsi dietro con forza il mantello:
il mantello: vide un uomo; cominciò a gridare: lasciami il tabarro. quegli
diversi allo oceàno, / così van loro a furia di ronzoni. campanella, i-21
caro, i-188: bastivi per ora a sapere che di questi tre semplici principali
mio ritorno / non ritardar cotanto / a gente che di là forse m'aspetta.
il mio verso / ch'aiutaro anfione a chiuder tebe, / sì che dal fatto
tutti tre sempre ad un giogo; / a questi le mie piaghe tutte apersi.
e osservati molti accidenti è cagion potente a produrre una gentil disposizione di metter freno
sonno dormendo si levava in su il letto a sedere, e parlava diverse maraviglie.
reputarsi colui, che non prestando orecchie a quel suo divino cantare, l'aborre e
i-190: io in tal corrotto / pensando a capo chino, / perdei lo gran
g. morelli, 144: pagolo ebbe a dire a nostra madre che questa sua
morelli, 144: pagolo ebbe a dire a nostra madre che questa sua balia era
agli estrani, / ma fra lor pronti a straziarsi: e tante / non s'
e tante / non s'aggiran zanzare a mezzo il luglio / sulle maremme,
che d'una e da altra parte hanno a morire? g. gozzi, 1-267
è male che la gioventù si avvezzi a stentare qualche poco, perché la si avvezza
stentare qualche poco, perché la si avvezza a vivere e a conoscere le disuguaglianze della
perché la si avvezza a vivere e a conoscere le disuguaglianze della fortuna e ad assuefare
della fortuna e ad assuefare il cuore a que'diversi colpi, coi quali essa ci
di tempo in tempo, e impara a poco a poco dalla necessità a moderare
tempo in tempo, e impara a poco a poco dalla necessità a moderare le sue
impara a poco a poco dalla necessità a moderare le sue voglie spontaneamente. -tempestoso
scontràr due troni, / da levante a ponente, al cel diverso, / così
e il diverso silenzio, si lasciava andare a testa in giù e il giardino capovolto
). maestro alberto, 7: a giovanni, diacono, scrisse diversi libri
lietamente cenato, cominciarono di diverse cose a ragionare e d'un ragionamento in altro travalicando
un ragionamento in altro travalicando, pervennero a dire delle lor donne, le quali alle
apparecchiato. tasso, iv-328: ho raccomandato a vostra signoria in diverse volte diverse mie
la qual cosa da diversi fu cominciata a vagheggiare. alberti, 197: questa felicità
diversi me n'hanno offerte. io sto a sentire, con le mani dietro la
o ad altro non potea riuscire che a un diversorio estetico per i * turisti '
mosso dal tedio... cominciai così a caso... a schiccherare una
. cominciai così a caso... a schiccherare una scena di una non so
0 di dieci; ma insomma delle parole a guisa di dialogo. manzoni, pr
anzi smanioso, di vendere, anche a mezzo prezzo. d'azeglio, 2-276:
e molti spropositi di grammatica, anzi a punto per cotesto, divertente. svevo
nell'aria la primavera che le invitava a andar, le domeniche, a fare all'
le invitava a andar, le domeniche, a fare all'amore lungo il san gervasio
largo? -e le prode, così divertenti a scendere e a salire, e i
prode, così divertenti a scendere e a salire, e i sentieri alti sugli argini
certe rapide che sono divertentissime da passare a nuoto. 2. curioso, di
e delle cupole di rame patinato verdissimo, a cominciare da quella della vecchia borsa,
divertente mole di seicento olandese, impennacchiata a code di draghi. boriili, 2-242
essere ai campi elisii, essendo arrivati a la grande ed ordinaria strada; e
/ che ogni tristo umor dissecca: / a far corte al baccanale, / su
scavalcando i monti di livorno, conduceva a pisa. -per simil. e
più severi che gli antichi, imponendo a noi stessi certe nove leggi fuor di proposito
il che dovea far prima, / a cicerone. gioberti, 1-i-84: qual
viae, sive semitae transversae quae sunt a latere viae *. diverticolopessìa,
per lo più la loro presenza è a carico dell'intestino e della vescica).
che noi ci troviamo, molto malagevole a sporsi, e che non ammette divertimento
l'impresa; fu per risolversi d'andare a milano, allungando anche la strada,
per non passar neppure da monza; e a milano, gettarsi in mezzo agli amici
quando il pollo fu finito, presero a fare il giro del parco dei divertimenti,
parco dei divertimenti, dove leni ribaltò a colpi di palla di straccio molti fantocci
divertimenti? -esercizio, gioco fine a se stesso (del pensiero, della
4-40: niuna riflessione ordinariamente noi facciamo a i nostri sogni, perché li consideriamo,
riconoscere che l'arte stessa tende insomma a una liberazione suprema, col divenire,
come se il fine principale di andare a queste funzioni fosse il divertimento nostro, non
« divertimento » che provavano tutti standolo a sentire. -iron. russo,
tolse dalle mani per dannarmi qua, a questo bel divertimento, e andarmene come un
cieco, di porta in porta, a far le sonatine, per dare un tozzo
d'un genere leggero e facile, atto a blandir l'orecchio. idem [s
e raffinato, composta quasi come diversivo a temi più importanti e abituali. montano
forza / di tutti insieme, insiememente a tutti / dal sentier divertendoli e dal
padre] un bastone, e principiò a batterla [la fanciulla] con molta severità
, iii-260: noi siam talora costretti a divertire il guardo da certe tele,
costituito che vi si possa resistere con pochi a molti, si operi per diversione,
impedire che qualcosa possa verificarsi o giungere a effetto (un pericolo, una minaccia
: vi conforta el s. duca a mandare ad ogni modo decte squadre perché,
due primi contendenti, « animo, a voi, che, per dar ragione a
a voi, che, per dar ragione a tutti, siete un uomo. vediamo
per dar qualche sodisfazione a'spagnoli. a. m. ricci, 1-53:
. -lasciar andare, abbandonare (a passioni, a riprovevoli inclinazioni).
-lasciar andare, abbandonare (a passioni, a riprovevoli inclinazioni). leone ebreo
ebreo, 58: chi diverte se medesimo a amor lascivo e brutto, qual nasce
molti l'entrate stesse del signore divertono a prò di casa senza rispetto?
g. bentivoglio, 4-1048: costretto a divertirsi più volte in francia, bisognò
il saverio..., conosciuto a pruova il giappone, qual di poi
divertissi, e girò, per farsi a prendere un posto sì eminente che dominava
vaghezza di ragionare delle agape, cioè a dire all'osservazione del nostro vetro,
distogliere qualcuno dal fare o dal dedicarsi a qualcosa o la mente di altri dall'oggetto
o la mente di altri dall'oggetto a cui dovrebbe o vorrebbe rivolgersi. livio
aveva divertito dal volermi ammazzare, venne a me pure invisibilmente ma con voci chiare
difficile il divertir l'anima dal pensare a quell'oggetto, che la fantasia sì
chi sapesse far questa diversione, risparmierebbe a sé dei grandi affanni. bacchetti,
, l'attenzione o l'animo costringendolo a rivolgersi ad altro oggetto, per sollevarlo
che ora è in voi: vale a dire per volgere altrove o distruggere
ultimo [pensiero] diminuì di carezza a furia di seguitare tutta la notte a divertirmi
carezza a furia di seguitare tutta la notte a divertirmi coi sogni. 3.
buon umore; rendere allegro, aiutare a trascorrere il tempo tenendo compagnia; interessare
e franceschi, come allora dicevano, a divertire il mondo ne sorsero, ne'quali
la verità con favolose maraviglie mescolata porgeva a i volgari e talora agli scienziati non
senza piangere. il padre pensò presto a divertirlo; e mise su un castello
che nascono e muoiono il dì medesimo a parigi, fa un divertimento. carducci
qualcosa. goldoni, viii-383: siamo a parigi, siamo in una città dove
molto da divertirsi, ed io sono condannata a stare in casa o a sortir con
sono condannata a stare in casa o a sortir con mio padre. alfieri, v-2-743
m'assalì così vivamente, che tutto a un tratto mi risolvei a venir qui per
che tutto a un tratto mi risolvei a venir qui per stordirmi, non per
convenivano in dati giorni e si divertivano a declamarsi in faccia l'uno all'altro
annunzio, iv-2-201: ella si divertiva a guardare il concorso della gente verso il
svevo, 6-35: allora rimani tu a fare loro la guardia! dopo mi
manzoni, 826: chi si divertisse a farne il confronto intero, per tutto
ci sarà sempre la lingua che si diverte a mettere male. negri, 1-468:
negri, 1-468: tu ti diverti a torturarmi, e i brividi / misuri
pontificio, si divertirono... a scalpellare lo stemma del palazzo sacchetti. landolfi
i suoi sentimenti, e vi divertivate a farlo soffrire. -prendersi gioco,
nella locuz. divertirsi alle spalle o a spese di qualcuno o qualcosa).
, ii-304: sembra alle volte parlar a caso, e senz'altro disegno che di
, e senz'altro disegno che di divertirsi a spese della filosofia. giusti, i-43
della filosofia. giusti, i-43: a chi vorresti aprire il tuo cuore?
il tuo cuore?... a chi vuol divertirsi alle tue spalle, o
chi vuol divertirsi alle tue spalle, o a chi cerca trar partito dalla tua dabbenaggine
un umorista senza lavoro che vuol divertirsi a mie spese ». -darsi a
a mie spese ». -darsi a una vita ricca di piaceri, di distrazioni
. « non vorrà mica dirmi che a ventotto anni la sua fidanzata non si sia
vostro, al qual piacque, passando egli a vinegia, pigliar sinistro di divertir fin
veruno di quei punti intermedi si diverte a destra o a sinistra. di breme,
punti intermedi si diverte a destra o a sinistra. di breme, 11:
1-903: mentre volgo tra me, che a dir non merto / di sì rara
ch'aveva predicato che la stella apparsa a i magi avea forma d'un putto picciolo
cosa infinite da dire, senza divertire a favole ignote e incerte. -volgersi
divertiscono ne la qualità passiva da secco a umido, come è la diversificazione de
sanhoai, e ben avvisando non bisognargli a convincerlo il sottilizzar con ragioni, ma
il detto da lui e si fece a condurlo più avanti. = voce dotta
iii-n-80: giunse il laureando in roma a 6 di aprile non senza aver perduto
via che mena più diritto da napoli a roma era stato assalito presso anagni dai
anagni dai ladri, e quindi erasene rifuggito a napoli. -attratto in altra parte
battoli, 9-30-104: chi si è riempiuto a crepacorpo, astengasi dal faticare acciocché gli
tace la guerra, / qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
di gente, povera gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il
e di piaghe, / dall'adunanze a urlar dentro le navi. -figur
; scuotersi, ondeggiare violentemente. a. segni, 1-157: improvvisa maraviglia.
e spelata [la lana] fannola divettare a dì a uomini salariati a ciò che
[la lana] fannola divettare a dì a uomini salariati a ciò che la divettono
fannola divettare a dì a uomini salariati a ciò che la divettono cioè tragonne se vi
dalle lettere, /... / a che gli ha atteso insino a ora
/ a che gli ha atteso insino a ora, avesse / a darsi al divettar
atteso insino a ora, avesse / a darsi al divettar, o al tener scuola
al tener scuola, / o a qualche esercizio più meschino. = comp
di conti pratesi, 161: rende insino a dì xj di marzo libre tredici di
per divetatura di lana di più sorte divetata a giuliano. divettatura, sf.
divetatura di lana di più sorte divetata a giuliano. = deriv. da
: bonacorso di chelo divetino rende insino a di xj di marzo libre tredici di detta
al seno della madre o della nutrice a una forma di alimentazione latteo-farinosa e carnea
mantengono la frescura il bisogno, massime a quelle piante che si voglino divezzare dall'
tenuto un pezo / già colla ciriegia a bocca; / ma pur poi mi son
. fagiuoli, 3-3-36: di me a ricordarsi s'è divezzo. foscolo, xviii-
., 9 (164): cominciò a poco a poco a tornarci più di
9 (164): cominciò a poco a poco a tornarci più di rado,
164): cominciò a poco a poco a tornarci più di rado, a respingerne
poco a tornarci più di rado, a respingerne la rimembranza, a divezzarsene.
di rado, a respingerne la rimembranza, a divezzarsene. pascoli, i-437: e
la cameretta in cui morì, come presso a poco quella in cui nacque.
bambino ritira la bocca, poi toma a provare, ma finalmente se ne stacca
già grande, et elli è avezzo a quello latte, e tu madre per farlo
assenzio? -figur. emancipare; avviare a nuove esperienze. - anche rifl.
, dalla loquela nudrice si divezzarono, a lieta pubertà arrivarono, dalla tutela di
dissi che cercavo una donna per andarci a letto assieme... fece delle
fece delle obbiezioni, che capii finte, a causa della mia poca età. poi
, divezza la gente de'sanniti pure a resistere alle grida de'romani. b.
al seno nòmida, ch'era tornato a lei e le dimostrava lo stesso amore,
, xxi-1009: or quando fuoro giunti a monte gaivario, puoi vedere quei maledetti
un pezzo, e or veniva diviato a trovarti in casa. salvini, v-449:
uno legge diviato senza fermarsi, e a un fiato,... farà riuscire
di lui nemmeno un cane / restò a guardar le case: diviato / ciascun
un salto diviato, / o impetone, a chiamarmela? giusti, 3-161: dalle
era entrata senza salutar nessuno; diviata a mia madre, come se in quella
. immediato, preparato in gran fretta, a portata di mano. pananti,
fra giordano, 3-37: chi volesse andare a uno termine, e gli convenisse
, 2-28: osservando di applicare il divisore a tante note del numero dividendo, che
. finanz. la parte di utile assegnata a ogni azione (ed è pagato solo
pubbliche. dossi, 373: incontentabile a dividendi e interessi, stai irresoluto fra
anco la siccità della medesima falda, a cui repugna l'umidità dell'acqua.
, e ognuno ne pigliassi uno pezzo, a fine che quello fussi per fede,
accolti insieme / confuso un monte, a la fanciulla impera / che prenda a
a la fanciulla impera / che prenda a separar seme da seme / e sia l'
essere diviso in due modi, o a caso, e allora non si fa che
è una divisione puramente materiale; ovvero a quel modo come si divide coll'analisi
la schiera divisero in centurioni, ed a ciascuno centurione diedero il gonfalone della sua insegna
divisero, ed una parte se ne mise a guardia dell'uscio della cella dell'isabetta
in due bande, le quali giocavano a lanciarsi dei sassi colla fionda. alvaro,
sia costante e fermo, / in mezzo a tacque, il ciel sparso di stelle
si dividesse il regno o che pervenisse a principe forastiero. trivulzio, iii-239:
iii-13: l'impero de'califi cominciò a dividersi in varie frazioni. pascoli, i-549
si dilatò ancora. e poi si cominciò a ristringere, a dividere, a dissolvere
e poi si cominciò a ristringere, a dividere, a dissolvere. 4.
cominciò a ristringere, a dividere, a dissolvere. 4. matem. cercare
xs + h x4 — aax3 — a a h x x + a 4x +
+ h x4 — aax3 — a a h x x + a 4x + a
aax3 — a a h x x + a 4x + a 4h, che divisa per
a h x x + a 4x + a 4h, che divisa per x + h
x + h ci dà x4 — a a x x + a4. piazzi,
+ h ci dà x4 — a a x x + a4. piazzi, 1-61
, per così dire, in corpo a questa [alla natura], ella non
5-81: da la fronte agli occhi a quello anseimo / divise il capo,
sostengano tanta immondizia, e offesa fatta a dio e all'anima vostra. serdonati
lo mare. chiabrera, 311: a tragittare ei piglia / il mar per terra
varco; / eterna meraviglia! / a piè dell'onda ei misesi, /
lui divisesi. marino, vii-371: a sì fiero spettacolo vacilla la terra, traballano
. trinci, 1-68: si comincino a potare e disporre le viti in maniera che
queste altresì si dividano e vadano facendo a poco a poco altrettanti rami, che
si dividano e vadano facendo a poco a poco altrettanti rami, che sieno di
rami, che sieno di numero corrispondente a quelli degli oppi. g. raimondi
non sarà più diviso [il tempo] a poco a poco, / ma tutto
diviso [il tempo] a poco a poco, / ma tutto inseme; e
piombati altrui recide, / del volubile ordigno a un punto immote / fermar sì ratto
scritto di fuor con fosche note / a chi legger le sa: * sempre si
tanno si divide in quattro parti, a similitudine della nostra età? svevo,
in due fasi. -con riferimento a un intervallo di tempo che debba trascorrere
fatto determinato. simintendi, 3-38: a! come sarebbe stata utole cosa essere
vetri di una camera d'albergo, a tanta distanza di qui. pratolini,
. pratolini, 1-131: vuole vada a passare questi ultimi otto giorni che ci
successive parti di un periodo di tempo a occupazioni diverse; distribuire nel tempo la
propria attività; dedicare il proprio tempo a un dato scopo. castiglione, 85
domando risponsione, ne la seconda significo a che si dee rispondere. -regolare
lungo infinito, e atto non pure a straccare, ma certamente a suffocare il parlatore
non pure a straccare, ma certamente a suffocare il parlatore. -ortogr. spezzare
fa di mestieri, si tronca; ed a guisa delle morse alla muraglia non ancor
dalle tenebre. petrarca, i-2-87: a tanto, il nostro e suo amico si
quei dannati al foco, / questi a la gloria destinati in cielo. davila,
154: la principessa chinò gli sguardi a terra, non osando replicare, ma non
. fazio, i-21-50: qui passo a dirti come fu trovato [cin
bollore degli anni giovenili mi trovai costretto a dividermi da ima qualche amata mia.
divisione del nostro patrimonio. io lascio a te tutta la responsabilità. egli abbassò la
che hai avuto questa bella ispirazione di venirmi a trovare, bisogna giuriamo di non dividerci
stanno litigando, o che sono passati a vie di fatto. pulci,
corsi a dividere? -questo è vero, il signor
dividerli, buttava piatti e bicchieri addosso a don tinu, gridando: -birbante!
accorre gente, interviene ima guardia, a fatica li divide, finalmente si fa
. perché dividersi? io voglio bene a te e sopratutto al bambino. negri
modo che si appone la marca da bollo a un conto saldato. d'arzo,
vuole? -figur. con riferimento a concetti astratti, e in particolare a
a concetti astratti, e in particolare a quello della vita, delle distinzioni sociali
gli mise; / ne l'altra zuffa a l'altro, il quale in frotta
: i suoi fidi seguaci / volto a la terra avean il petto e 'l
e 'l viso, / quasi dando a la madre estremi baci, / quando
/... repugna / troppo a ciò la natura. / amor non è
hanno dovuto comandare ai soldati d'andare a morire. michelstaedter, 404: costeggiar
golfo, quindi uniti / navigheremo, poiché a me t'affidi: / sì breve
fiotto con suo ritornare rendeo lieve a guadare quello spazio per lo quale si
i capelli; fare la scriminatura. a. verri, ii-12: erano alcune fronti
questi pertanto li divideano con le mani a mezzo del volto; altri li gettavano
di giorgio dentro la bottega. sorrideva a quel viso, un tantino effeminato,
, che stretti e serrati insieme cominciarono a penetrargli, che per forza al fine
un bottino, un'eredità); assegnare a ciascuno la porzione che gli spetta.
destinai de'pani / il più piccolo a me ch'ero il più grande. svevo
: non si potendo convenire i cardinali a creare papa uno di loro che erano
parte di un bene materiale; fare a metà. testi fiorentini, 19:
insino al finocchio, / se s'avessi a dovider solo un fico, / una
le vesti i suoi crocifissori, e a lui ne rimane una vergognosa nudità.
oso sia ancor con pòlizza infinita / a te chieder mercede. manzoni, 310:
. palazzeschi, 7-14: la colazione assurge a vero e proprio gaudio quando nei giorni
, 2-389: la società colonica è a questo modo: il proprietario somministra tutto
lì. -figur.: con riferimento a concetti astratti (come pensieri e sentimenti
egli abbia diviso le faccende della repubblica a tali magistrati, nondimeno vuole ancora egli
martelli, 1-181: la mente veloce a dramma a dramma / divide in una
1-181: la mente veloce a dramma a dramma / divide in una e ora
non si lagni alcun recitante, quasiché a lui si sia data parte o minore o
parte o minore o di forza inferiore a quella degli altri. parini, 216:
, 216: maestosa e gentile: a le seguaci / come umana sorride, /
ti divide per mezzo un uomo, metà a dio, metà al diavolo. tecchi
e due discrete e abili e pronte a rispondere al telefono, a « dividere »
e pronte a rispondere al telefono, a « dividere » gli appuntamenti, anch'
3-4-4: quando l'animo si divide a cose molte, diventa minore a ciascuna;
divide a cose molte, diventa minore a ciascuna; perocché tanto gli è tolto
in ciascuna cosa, quant'egli è occupato a molte cose. marino, 1-15:
1-200: io non potei mai più fare a velo lunghi soggiorni dovendo dividermi fra la
fratelli,... né abbiamo a dividere alcuna cosa insieme. castiglione, 80
, se pur si po dir errore, a me è commune con voi, acciò
con voi, acciò che, se biasmo a venir me ne ha, quello sia
: affinché l'uomo redento non avesse a dividere mai con altri le obbligazioni,
): noi cominciamo... a temere di non aver già buscato il titolo
: se ci sono affetti veri disinteressati a questo mondo vi sono fra marito e
metà per uno, non solo, ma a dividerla anche con altri.
'ntelletto de la quale [canzone], a più agevolmente dare a intendere, mi
canzone], a più agevolmente dare a intendere, mi conviene in tre particole dividere
; e come le lingue si hanno a dividere, e poi come le divise
dividere, il domandare, il pigliare a contradire, sono molto simili al modo
per la ischiatta sua; e sopra a qualunque ischiatta verrà la sorte, sì venga
. vangeli volgar., i-44: venni a dividere il figliuolo dal padre, e
, per quanto m'era possibile, a calmare quell'incertezza e quelle oscillazioni che
di te si compiace, uomo, che a un'esca / -ahi, troppo irrecusabile
popolo lombardo all'alemanno, / giova a chi regna dividendo, e teme /
, 28-133: dionisio con tanto disio / a contemplar questi ordini si mise, /
. guido da pisa, 2-23: a queste parole il popolo, che di sua
scaricare, / e disse: « a questo modo si divide ». ariosto,
pulci, 22-252: quand'io ripenso a tanta crudeltade / de'pianti, de'
l'alma divide, / non prima usata a quei diletti immensi. leopardi, 17-47
carro, / grave carro di giove a noi sul capo, / tonando, il
e ne'dirozzamenti della cavalleria spirituale fu a me non dividevole compagnia altresì nel monastero
o vero maestri, di sé presuntuosi e a sé più vivendo che al sommo bene
3. che distribuisce; che assegna a ciascuno la sua parte. diatessaron
., 282: disse alcuno della turba a gesù: maestro, di'al fratello
meco la eredità. ed egli disse a lui: uomo, chi m'à posto
, ma imagine del vero amore, a la quale s'appigliano coloro che sono
se 'l vin si divietasse di toscana. a. pucci, cent., 52-41:
vede che altri si prende piacere ora a un modo ora a un altro, diliberò
prende piacere ora a un modo ora a un altro, diliberò tali giochi divietare.
, lunge da loro, / che danno a peso d'oro / un detto d'
dotti, iii-259: tu il foro a tal follia mai non istiga. / gli
: io credo che voi vogliate andare a venezia ed a roma com'io.
credo che voi vogliate andare a venezia ed a roma com'io. ora consigliereste voi
piace; e divietato han pace / solo a confuslon d'omini 'n parte. petrarca
superba. g. morelli, 419: a noi era lecito la vendetta contro il
cinque canti, 3-56: quel ch'averria a un nocchier che si trovasse / lontano
et oscurarsi il giorno; / che mentre a divietar s'apparecchiasse / di non aver
quell'ira, quel dispetto grave / a carlo vien, come l'aviso n'have
1-23-92: minaccia, e 'n tento a divietargli ei stassi / furtive entrate e
mi presento amica, / e ben disposta a divietar tuoi danni. diodati [bibbia
delle parole di lei precise e pure amabili a un tempo. perché, la serva
loro, lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non gli divietate:
sopra i detti capitoli feciono uficiale forestiere a cercare e donne e uomini e fanciulli delle
avere, ma eziandio la persona, perché a campo era in questi tempi divietati.
consoli della detta arte,... a richiesta del creditore... che
: veruno de'compagni della detta arte a quello cotale così divietato non debbia né
cotali divietagioni o ricusagioni, ma contro a lui e loro procedano, e lui e
troiani / prendano ausonia? non lece anco a noi / cercar de'regni esterni?
divieto tuo; forse anco i duci / a obbedir eran lenti. monti, v-437
e come altro si chiami il concetto correlativo a quello di comando, divieto o dovere
nella zona, terrestre e fluviale, intorno a marracuene è divieto di caccia. levi
finirà il divieto, / pensa se anderò a caccia volentieri! -segnale che indica
sublimi ecclesiastici le canoniche preci, consacrate a dio tante feste nell'anno con divieto
che dal tempio / e da le selve a trivia consecrate / i cavalli han divieto
determinate merci o monete da un territorio a un altro; blocco. g.
. temendo non calasse troppo il fiorino a moneta, sì si ordinò divieto che niuno
, non mancando mai lettere di cambio a chi le domanderà. cattaneo, ii-1-246:
l'elezione al papato di un cardinale a loro non gradito. gioberti, 1-v-130
austriaco esercita nei conclavi, si ridurrebbe a piccola cosa; perché dove i buoni abbondano
fu la disubbidienza, ma la disubbidienza a un divieto che proibiva appunto all'uomo di
o presso le chiese, o andando a messa, o dal giovedì sera al
, / faran che 'l generoso entro a i divieti / d'abila angusti l'alta
fantasia ferace e bambina dei greci dettero a pascer tutti i mostri e i divieti
stor. interdizione temporanea o perpetua (a essere eletto), esclusione (da una
in quello quartiere, e così era a l'uficio de'dodici. statuto dei mercanti
9-6: 'chi avea col masticar divieto a chi era vietato il mangiare, perché
onta, in barba al divieto; a dispetto del divieto: senza tenerne conto
dispose le guardie intorno al macello e a quelli ch'avessono comperate cose contra divieto
cose contra divieto, che fossono portate a lui. caro, 10-16: non
gli ausoni incontro a'teucri / sorgere a l'armi? che discordia è questa
divieto mio? qual ha timore / a la guerra incitati o questi o quelli?
1-18: ove apprendesti dunque / te a frapporre a'miei cenni? e il
qual mai t'indusse / pensiero a ciò? guerrazzi, 5-107: niccolò capponi
7-344: non sarebbe sfuggita una parola a noemi, malgrado tutti i divieti?
di amoreggiare con chi garbava loro, a dispetto del divieto dei genitori. bacchelli
al caldo delle stufe elettriche in barba a limitazioni e divieti. -essere in
in campo venut'era / l'araldo a far divieto e metter leggi. forteguerri
e al valor civiltà mette divieti, / a te, scandian, faro gentil che
-stor. impedire l'ingresso in un paese a persone o merci; mettere al bando
: lor non posson far diveto / a malatesta l'unico signore, / qual
in divieto / e sbandir del reame a gran romore. m. villani, 9-78
però che in qua si va contro a divieto ». berni, 58-6 (v-
, / con tutta spagna ed affrica a le spalle, / spezzò l'alpi col
bartoli, 9-23-322: nel meglio del condursene a salvamento, [lot] contrafece al
tasso, 1-7-100: in tale stato a lei senza divieto / spesso venia, lasciando
casa,... non tardò a ricondursi... alle sue stanze.
e divinali. -che è rivolto a dio, che si occupa di dio,
quando andorono e'soldati mandati da'farisei a pigliar cristo, che a una parola
da'farisei a pigliar cristo, che a una parola sola tutti gli convinse, e
in quella / beata bianca via che a dio conduce. paruta, 2-1-448:
, xviii-263: apollo poteva bene schittarare a sua voglia divinamente facendo il bifolco in
, e la sua cetra gli verrà subito a noia, e con la cetra la
nasce ima ottima dottrina nelle figliuole: a tutte insegnano rubare i mariti; come
-nel modo che spetta, che è dovuto a dio. d'annunzio, v-3-654:
mostra all'improvviso, divinamente, simile a un fascio di folgori silenziose.
candida, decise di rimandar la pratica a quando avesse più chiara visione e informazione
che il calabrese e io fossimo i soli a non portare nulla di illecito, e
non portare nulla di illecito, e a poter stare con la coscienza tranquilla,
sentirsi in qualche modo rei di fronte a quei rappresentanti dello stato, alle loro
8-69: soggiunse divinamente: « tanto, a codesto è inutile ci pensi: codeste
maravigliose sue virtù, e lo fece a gara con uno altro che lo faceva;
ne'colori dell'aurora, incominci pian piano a miniare il cielo; come, divinamente
, ii-9-67: come ti amerei divinamente a quest'ora! come ti chiederei in
più beveva; così che era costretto a mettere in pegno il suo dio,
giovane, quasi una bimba minuscola accanto a quella donna alta e possente, in
- anche assol. cecco d'a scoli, 3062: chi vuole divinar seco
affare / ch'el ti comanda con periglio a lui, / o disonesto altrui.
maestà sua divina, che farà terminare a buon fine e queste e coteste cose,
le intenzioni della provvidenza, che a me tocca divinare. de roberto, 622
e che i nostri padri ci diedero a costo di sangue. palazzeschi, 3-187
gente si fecero ancor più vivaci per indurmi a trascrivere le liste che io soltanto potevo
o divinare, crebbe la mia ripugnanza a mettere in balìa degli estranei una parte
/ per ch'i'vi dico, a voi divinatori, / che questo fatto
li divinatori, maghi e incantatori di caldea a me, narrai lo mio sogno nel
colloquio con un spirito, che l'aveva a morire in fiorentino. nardi, 3
e divinatori ed altre tal cose. a. verri, i-i77: andò al
tempi, / si dàn tutta la state a le fatiche, /. riponendo in
pelago colora / l'ultime plaghe. a. boito, vi-910: venne il paleologo
, / divinator de'segni, / a ordir sul tuo sarcofago [o mummia]
la virtù dell'intelligenza non si volgeva a contemplare la verità, ma a disputare
si volgeva a contemplare la verità, ma a disputare di argomenti sciocchi e vuoti,
disputare di argomenti sciocchi e vuoti, a vincere l'avversario, a sorprendere tutti
e vuoti, a vincere l'avversario, a sorprendere tutti con furberie divinatorie. bontempelli
solo ima striscia di luce. riempì a mezzo d'acqua una bacinella e la consegnò
mezzo d'acqua una bacinella e la consegnò a europa che la reggesse con le due
, fondate su credenze magiche, volte a prevedere il futuro. passavanti,
... alcuna volta s'adopera a sapere certe cose occulte, o che debbono
nel segreto della cella quando s'adoperava a sapere le cose occulte e le venture con
lucida ci congiunge; si formò intorno a noi un'atmosfera divinatoria simile forse a
a noi un'atmosfera divinatoria simile forse a quella in cui respirano i mistici; e
agevolmente in questo discorso de gli indovini a gli ignoranti manifestare. gioberti, i-i -ded
del bachofen, che era la virtù a divinatoria », virtù affatto diversa da quella
vittoria. 3. che mira a indovinare, vagamente intuitivo. carducci,
contenti, dopo la coscienziosa fatica, a riprodurre esattissimi, col solo aiuto della
natura del pontefice, inclinata e solita a prestar fede alle divinazioni, la quale
moto incomposto fatto nel tentativo di sfuggire a una stretta o di assestarsi con più
e divincolamenti, colle giunture disnodate, a ciò non paiano pezzi di legno.
nel dorso, dalla qual fessura, a forza di vari divincolamenti, ristri- gnimenti
riscossa. e con divincolamento furioso riuscì a prendere coi denti il naso del lupo
. de bosis, 100: ho pensato a te, buon condottiero [del treno
govoni, 1-230: vento che scendi a rapina / dal turrito temporale, /
cime che stronchi, / snida e sradicami a sangue / dal vecchio cuore il mio
. bellini, i-59: ed ecco che a un tratto il riso si fa vedere
e le stiracchia, e le fa scagliarsi a saltelli in qua e 'n là,
'n là, e le fa scoppiettare a una foggia, ch'e'pare che dentro
del riso sia scoppiata una bomba carica a razzi matti. baruffaldi, 1-8: le
strada risuona. govoni, 8-39: a un tratto levò il vento, / polverizzò
gli alberi. moravia, xi-33: a me piacevano anche le foche: nuotavano felici
le foche: nuotavano felici, due a due, come se avessero ballato, saltavano
monelleria contegnosa, rattenuta, che pure a volte le divincolava tutto il corpo.
, perché tossa sue non erano use a tanta fatica d'arme. rinaldo degli
va pur tuttavia divincolando, per dare a credere a'viandanti d'essere ancora sana
e lento / isviluppa le gran membra a fatica. manzoni, pr. sp
: « che tradimento è questo? a un galantuomo...! ».
si smarrivano come due piccoli ragni e a volte bisognava cercarle con lo sguardo perché non
perché non si sapeva dove fossero andate a divincolarsi. -figur. darsi da
facete. bar etti, 3-127: a voi dunque tocca il divincolarvi per avere
si divincolò e dimenò, che riuscì a liberarsi di chi lo opprimeva e ridi
egli era l'uomo d'azione condannato a non agire, e a divincolarsi rabbiosamente e
azione condannato a non agire, e a divincolarsi rabbiosamente e a imprecare e maledire
non agire, e a divincolarsi rabbiosamente e a imprecare e maledire! 2
e maledire! 2. muovere a strappi, snodare. marino, 4-137
, 10-839: tra via combattendo, incontr'a mago / tirò d'un'asta,
mago / tirò d'un'asta, a cui sotto chinossi / l'astuto a tempo
, a cui sotto chinossi / l'astuto a tempo sì che sopra al capo /
si divincola dal professore toti, riesce a liberarsi con uno strappo violento. pea,
pananti, ii-282: chi non antepone a ima grassona che va come le anatre
braccia, che piegavano alle volte fino a terra. = comp. da di-con
viani, 4-50: le scarpe esposte a punta in fuori e gli abiti appesi
. getti, 15-i-241: accostandosi a gregorio nazianzeno,...
'che servì di modello, giovarono a contrastare un unico grado dell'immensa preeminenza
mia grave fatica. / e il mare a noi, spirante ancor l'antica /
se bacco o qualche altra divinità cominciasse a scaldarle un pochetto il sangue. dopo
di alto rango o di grande distinzione a cui sono dovuti onori o sono prestate
: i suoi dritti il merto cede / a la tua divinitade, / e virtù
mia fantasia e il mio cuore cominciano a crearsi di te una divinità. carducci,
faldella, iii-113: essa si gettò a fiaccacollo nei divertimenti, e diventò la divinità
. bettinelli, vi-67: un idolo è a lei necessario, se tal non fosse
per questa grazia divinizzato. -attribuire a un dio, considerare opera di un
. salvini, 39-v-191: avea davanti a sé l'esempio di dante, il
le aveva ancora in tal modo rapite a sé; e però se allora esse lasciano
vi-85: il principio universale della morale applicato a dio non si restringe né si cangia
. 5. intr. tendere a farsi divino; parere divino, avere
, sf. elevazione di un mortale a onori divini, deificazione. -al figur.
uomo,... erano costretti a piantar là di continuo la costruzione delle
è proprio di dio, che appartiene a dio; che si riferisce a dio.
che appartiene a dio; che si riferisce a dio. laiini, i-330: eternalmente
ragione, partecipa de la divina natura a guisa di sempiterna intelligenzia; però che
alti diletti e l'allegrezze immense / venne a contaminar di quelle mense.
lo stuol de'beffardi / baldo insulta a quel volto divino, / ove intender
viani, 14-49: san nicodemo, unitosi a giovanni da arimatea, dimandò il divino
pur di quando in quando cantava, a crescere fra tutta una gente irosa,
forme, un costante salire di carne a spirito, l'emancipazione della materia e del
e sciolta. -che è prossimo a dio (e gode della sua presenza
di quello nono cielo, che è immediato a quello, d'essere congiunta con ciascuna
.. / mercé grida la misera a gran voce, / e le ginocchia al
; che si rivolge o si tributa a dio o alla divinità in genere;
genere; degno di dio, che spetta a dio. 6uittone, i-3-230: non
acciò che le cose divine non vengano a mano de'nimici, troia ti raccomanda le
dio; che risale per via diretta a dio; che richiede l'intervento di dio
buon re, chiedilo altrui, chiedilo a questo / popolo afflitto, che tuttora
azeglio, 2-69: stamattina ho detto a rina: a bisognerà scrivere alla povera mammina
: stamattina ho detto a rina: a bisognerà scrivere alla povera mammina ». sai
ruine delle città disparite i popoli spenti a cantare le origini divine e gl'instituti civili
. e. gadda, 17: arrivava a cavallo; disfatto dall'angoscia e dal
che si occupa della divinità, che mira a indagarne il mistero. -scienza, filosofia
n-iii-603: navighiam dunque da la naturale a la divina filosofia, se pur questa non
40-12-6: lo divino imperadore augusto, a cui dio più diede che a neuno altro
augusto, a cui dio più diede che a neuno altro, non restava d'ottarsi
che la reale da la sua cominciò a dipendere, e quel nome di divino,
7. puro, pio; tutto dedito a spirituali occupazioni; santificato. dante
fattogli reve- renzia e di berretta come a persone sante e divine. michelangelo,
, / ma cresce, poi c'a miglior loco sale, / se per gli
, onesta e bella, / com'a sé simil vuol cosa immortale. mascardi,
-che nasce da un animo rivolto a dio; che dimostra entusiasmo, aspirazione
se l'uomo in prima non sale a quella altezza con uno volo divino, non
tasso, n-iii-772: aristotele ancora oppose a la ferità la virtù eroica, la quale
de furori, li quali tutti si riducono a doi geni: secondo che altri non
i soldati, e dando loro animo a combattere. gobetti, i-51: si sforza
l'eredità di un passato, dolorosamente anelante a una stessa divinità. -che unisce
divinità. -che unisce, che collega a dio. flaminio, 5: poiché
tasso, 1-14-4: il suo pensiero a dio converso, / sarà quasi divin,
mattina, / che la pace scendeva a chi lavora. / or vedo: scende
emancipata, da bruto primo consolo infino a cesare primo prencipe sommo, noi troveremo lei
passano per questo camino de la difficoltà, a fine che sii costretta la necessità a
a fine che sii costretta la necessità a concedergli la palma de la immortalità.
la immortalità. algarotti, 1-155: bene a raffaello si compete il titolo di divino
parlarmi spessissimo, e con entusiasmo, a me ragazzaccio ignorante d'ogni arte ch'
di nulla mai chieggavi ragione / credendo tutto a tutte le persone. verga, ii-301
della seratante ammessi all'onore d'esprimerle a viva voce i loro entusiasmi. baldini
e giudicio tanto divino togliesse la speranza a tutti i posteri che alcun mai potesse
il processo, per cui siamo arrivati a concepire l'infinito e l'eternità, è
è quello stesso con cui si riesce a comporre la quinta sinfonia o a
a comporre la quinta sinfonia o a disegnare la cupola di santa maria del fiore
prezioso. petrarca, 71-62: s'a voi fosse sì nota / la divina incredibile
bellezza / di ch'io ragiono, come a chi la mira, / misurata allegrezza
sue donne con gran festa, / a sé chiamò una stella divina / che