) e bel, dal nome di a. g. bell che negli stati uniti
], 298: v'era sfortunatamente vicino a lui un giovine alcibiade, altrettanto persuaso
lui. vano, decidente e ciarliere a tutta prova. decidere (ant
d'anni di tanti santi dottori sopra a questo degno articulo: niente di meno ancora
, la rigida e non iusta sentencia a l'innocente minore data insiemi con la verità
con la verità del fatto me inducono a decidere la questione d'un tale accidente.
(1833): mosse lite il servitore a giacomino per avere i venticinque ducati prestatigli
non in inghilterra, dove ogni cosa andrebbe a modo del re. sarpi, vi-2-82
, 2-118: egli riesce assai strano a pensare, disse la marchesa, come gli
la lettera diceva ch'erano in corso a torino, a parigi e a londra
diceva ch'erano in corso a torino, a parigi e a londra segretissime pratiche per
in corso a torino, a parigi e a londra segretissime pratiche per avere la cooperazione
ritirato, che 'l trasse fuori a combattere, e fu la mischia dalla notte
poco come alle volte una corbelleria basta a decidere dello stato d'un uomo per
di queste. alvaro, 7-124: a volte, la convalescenza d'una malattia ha
404: né ch'io presuma di contradire a quel che per bolla pontificale fu espressamente
i-315: -hai proprio deciso di andare a siena? -si capisce! non sono come
sono come te che non sei buono a deciderti. gozzano, 587: se per
la madre... voleva indurla a sposarsi, mentre essa aveva deciso di restare
. metastasio, i-71: qua dispiace a un delicato / il vestito mal tagliato:
, un mio padrone / si diverte a mormorar. goldoni, viii-1014; tocca
. goldoni, viii-1014; tocca a voi a decidere, a determinarvi; se
, viii-1014; tocca a voi a decidere, a determinarvi; se vi piace
tocca a voi a decidere, a determinarvi; se vi piace di seguir
... non si può stendere sino a decidere qual sia il luogo dove le
cesarotti, i-76: lascieremo ora decidere a chi sa ragionare qual sia maggior assurdità
obbligar tutti gl'individui d'una nazione a lasciar abortire le loro idee, piuttosto
perfetta e con questa idea si fa a decidere se una nuova tragedia meriti o
pretore: deve decidere se gli s'à a fare la necroscopia. landolfi, 2-132
, giacché uno scalpiccio si fece udire a poca distanza fra la mota e il pietrisco
, ii-76: passò il mattino appresso a dirsi chiuso in stanza che bisognava essere
ii-78: questo rovescio decise i cartaginesi a limitarsi alla difesa nelle spagne, e rincalzare
un'indolenza mai provata lo decideva ormai a rinunciare alla partenza, si sentiva debolissimo
, 5-87: un giorno decisi nuto a venire a gaminclla per guardare quella tina.
: un giorno decisi nuto a venire a gaminclla per guardare quella tina.
. villani, 10-226: non si convenia a papa di muovere le quistioni sospette contra
ha per estremo ed ultimo termine, e a quelle è vicina, la morte;
originalità d'alfieri più nociva che utile a chi si decida alla carriera drammatica. monti
ii-71: consola mia moglie. esortala a decidersi per roma, e a far
esortala a decidersi per roma, e a far valere colà le sue amicizie. foscolo
volle ima buona mezz'ora prima di decidersi a rientrare per la finestra, dopo essersi
spalla, non si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto da rebecca. pavese
si sarebbe mai decisa a farlo portare a letto da rebecca. pavese, 4-235:
due bende di capelli che non si decidevano a incanutire del tutto, sotto la cuffietta
gorani, xviii-3-528: il genere di vita a cui me decido e che sembra tanto
è però sì disastroso che l'altro a cui sarei naturalmente destinato da'miei genitori
, agg. medie. che è destinato a cadere; che cade dopo aver terminato
prima dentizione dei mammiferi difiodonti, destinati a cadere per essere sostituiti dai denti definitivi
decidue: quelle delle piante legnose destinate a cadere durante l'autunno nelle regioni temperate
trovava chi sapesse deciferarla, fu mandata a vinegia all'orator gualterotti. caro, 9-2-57
in cifra, andò tutto il giorno a farle diciferare. buonarroti il giovane,
fossero tolte alcune lettere di cifera agevole a diciferarsi, nelle quali scriveva egli al re
volte che gli sarà venuto un cifrato a parte di dieci righe, scrittoci sopra
ferd. martini, ii-1-1157: toccò a lui decifrare il telegramma che recava i
accaparra subito e mi mette con lui a cifrare e decifrar dispacci. bocchelli,
cesare, e con cifre e abbreviazioni note a lui solo, il testamento e le
2. per estens. riuscire a intendere i caratteri di testi antichi (
redi, 16-vii-73: bisognò che io corressi a casa il sig. marchese vitelli a
a casa il sig. marchese vitelli a decifrare quell'imbrogliatissimo pia- striccico di quella
la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di fare. rievo,
iii-9-341: che è ciò? domandava io a me stesso, in quel che stavo
era d'un pallore estremo, intenta a leggere un manoscritto di cui non riesciva a
a leggere un manoscritto di cui non riesciva a decifrare le parole, curva come in
antonio. « io stesso non riesco mai a decifrarla ». -risolvere un gioco
già troppo tardi per mettersi da capo a imparare a leggere quel che vi può essere
tardi per mettersi da capo a imparare a leggere quel che vi può essere di
. forse non gli avevano mai insegnato a decifrare questo alfabeto. cardarelli, 1-138
affiorano / quale ossame sospetto / ritrovo a volte, / delle mie fuggitive ispirazioni
cantoni, 329: io me ne andai a passeggiare sopra coperta col colonnello lasciando i
colonnello lasciando i due messicani tutti assorti a decifrare un giornale mercantile, raccattato a
assorti a decifrare un giornale mercantile, raccattato a livorno, dal quale stavano spremendo una
stanno ritte. bocchelli, 1-ii-63: a lei bastò imparar di lettere tanto da decifrare
, 7-24: tutte cose che venivo decifrando a poco a poco, e con le
tutte cose che venivo decifrando a poco a poco, e con le dita più che
pensa che nel mondo eguale / trovare a i merti suoi si possa onore, /
minore / non sia di quel che a lui dritto conviensi. g.
lettere: io credo, in quant'a me, che lo faccia perché non
m'è duopo però fare nuovamente ricorso a v. s. illustrissima. manzoni,
: si diliberò la mattina vegnente andarsene a roma, e cercar di qualche valentuomo,
diciferasse. varchi, 24-38: io dirò a loro tutto quello che ella ha detto
loro tutto quello che ella ha detto a me, forse, lo sapranno diciferare
potuti penetrare, siccome nel deciferarglieli più a basso si farà palese. d
impenetrabile profondità, il fa rendere, a domande pazze, pazzissime risposte. buonafede
etti, 2-1: quando io mi pongo a leggere un qualche libro italiano moderno per
cattivo che contiene, ma bado eziandio a dicifrare la tempra, o, come comunemente
...? » fouchet avvezzo a deciferare le frasi del suo padrone scrisse poche
frasi del suo padrone scrisse poche linee a gioacchino per dirgli ch'era necessario che restasse
leopardi, i-301: non si viene mai a capo di diciferare il mistero dell'uomo
o paradossi viventi, cui niuno riesce a deciferare e chiarire, se non è un
edipo? giusti, ii-418: senza perdermi a voler decifrare tutti gli enimmi dell'arte
sprovveduto di nomenclatura, da non arrivar a decifrare quelle battute che cadevan loro così
do di rado: / guarda s'a questa volta i'ti decifero. baretti,
, 573: è la persona più facile a de cifrare che avete accanto
che, io come più m'affatico a decifrare e meno riesco, comincio a credere
a decifrare e meno riesco, comincio a credere che
7. mus. leggere un brano musicale a prima vista, mentre si suona.
come si usa. caro, 12-iii-162: a lui l'ho lasciata in mano,
arte... gli spianò e ridusse a interpretazione diciferata; onde i numeri,
: se io mi fossi dato a quegli studi e li avessi seguiti con
ducci, iii-7-211: cosi parve a me e all'egregio socio dott.
mento per la costituzione dell'universo, e a suo tempo pubblicherò la deciferazione,
, 1-iii-139: ai tempi onesti s'andava a palmi di sacco. ma ora:
tutto quello che filippo gli chiese, insino a le decime di tutto il suo regno
-decima delle case: tributo che si pagava a firenze e a venezia sulle pigioni delle
tributo che si pagava a firenze e a venezia sulle pigioni delle case. -decima
degli imprestiti: tassa che si pagava a venezia sugli interessi del debito pubblico.
progressiva sul reddito dei cittadini, stabilta a firenze nel 1480. guicciardini, 2-10-353
2. tributo dovuto dai fedeli a enti ecclesiastici come corrispettivo dell'amministrazione dei
delle funzioni di culto o come onere a carattere reale per le concessioni su terre di
: l'altra operazione che tu hai a fare, si è che tu dia la
aveva ordinato loro dio per legge, a voler viver tanto suntuosamente come e'fanno,
ce le tengono ascose e ce le vendono a poco a poco, come si dice
tengono ascose e ce le vendono a poco a poco, come si dice, a
a poco, come si dice, a minuto. sarpi, i-29: quelli del
. giannone, 1-ii-316: furono ancora a questi tempi scoverti altri modi per dar
8: si deliberò porre una decima a tutto il clero fiorentino. machiavelli, 11-1-196
: paolo iii... impose a tutto il clero, o preti o frati
iii-3x1: li ecclesiastici non siano costretti a pagar tasse, gabelle, decime,
giannone, 1-iv-526: le indulgenze, che a questi tempi più del solito erano concedute
, era fatta dalle altre tribù ebraiche a quella dei leviti per il suo sostentamento
, per lo ministerio che loro fanno a me nel tabernacolo del patto. passavanti,
decime. baldelli, 5-6-359: guai a voi, scribi e farisei ippocriti, i
per decime e per centinaia, sicché a nove è posto uno decimo. garzoni
circa 700, di età dalli 17 fino a 25 e 30 anni il più,
antica unità di misura di superficie equivalente a m2 69, 986. 7.
a piangere e a trarisi li capelli e a squarciarsi li drappi di dosso, e
ch'un tempo amò costui, / a poco a poco si distrugga e péra.
tempo amò costui, / a poco a poco si distrugga e péra. alfieri,
.. in quanto potea si mise a distruggere in toscana e in lombardia i fedeli
la rabbia fiorentina, che superba / fu a quel tempo sì com'ora è putta
suoi eventuali nemici, di fare, a volontà di lui, cattivo o bel tempo
. burchiello, 199: femina a peccare adamo indusse, / femina ai fie-
pochi ricchi, tutto il pubblico è messo a discrezione di costoro pel prezzo, prolungandosi
: per distruggere il prete si rifecero a demolire cristo. imbriani, 2-54:
. imbriani, 2-54: tendevano a distruggere ogni autorità ed ogni morale.
4-28: io non ho fumi, grazie a dio! io sono rimasta quale mi
orno morto, / e 'l suo distruge a torto. m. villani, 9-56
alla nobiltà francese così fermamente fosse stato dato a credere che l'esercizio delle armi
. come avete fatto in sì poco tempo a distruggerla? giordani, i-2-41: tanto
nostro patrimonio avito fu distrutto in seguito a disgrazie di famiglia. 11
pressione di passioni intense); colpire a fondo l'animo, esaltare; deprimere
distruggeva le viscere, ch'andando a patire mi era aviso d'andare
patire mi era aviso d'andare a festa. forteguerri, 20-129: che se
il desi derio di venire a vedervi ed a portarvi qualche piccolo
derio di venire a vedervi ed a portarvi qualche piccolo aiuto; ma
risco, pur troppo, sempre a domani. carducci, ii-8-49:
pavese, 8-104: è accaduto a molti che un amore li ha distrutti e
perché non debba capi tare a me? -rifl. struggersi,
: il bel lauro... / a la cui ombra io mi distruggo e ardo
ariosto, 1-32: il destrier sordo a lui non riede, / anzi più
per desiro. baruffaldi, i-80: involiamoci a briglia sciolta: / folle è ben
la umanità continuò per un bel pezzo a costruire sopra le rovine, a distruggere ancora
pezzo a costruire sopra le rovine, a distruggere ancora, a ricostruire. -con
sopra le rovine, a distruggere ancora, a ricostruire. -con riferimento all'opera del
cose morse da'denti della vecchiezza, a poco a poco, colla lenta morte.
da'denti della vecchiezza, a poco a poco, colla lenta morte. della casa
32-6): avarizia le genti ha prese a l'amo / ed ogni grazia distrugge
sono le virtù, è quasi un gittare a terra quelli del mondo e richiamare l'
da niuno tempo cade e non viene a meno, se gli parlari degli profeti s'
tira con tutti i deliranti suoi pari a distruggere, se fosse possibile, la
... non solamente non servirebbe a comporre il bello, ma gli nuocerebbe,
nuocerebbe, lo distruggerebbe, e produrrebbe a dirittura il brutto. rovani, i-427
: questo doveva più tosto essergli stimolo a distruggerla [tale opinione] e manifestarla
: illustri e lunghe fatiche dei saggi a distruggere i vigenti errori e svenare i
tante / il sudor, la fatica. a. verri, i-90: tu m'
: un gran diplomatico contemporaneo ebbe già a dire che l'italia è una 4
pretesto trattenersi ancora, si alzò salutandoci a pena, come se volesse distruggere la
nessuna difesa. -recipr. escludersi a vicenda. tasso, n-iii-969: né
-revocare (una decisione); rinunciare (a un progetto). bibbia volgar
la promissione. davila, 275: veniva a distruggere da se stesso il suo primo
diritti de'nostri simili, perciocché verrebbero a distruggersi essi stessi per la naturale reazione
melena d'armodìa ultima figlia, / a cui la madre insegnò l'arte tutta /
sussio aveva fatto, pensò bene di andarla a trovare e proporle qualche accomodamento.
17. togliere un ostacolo; porre rimedio a un inconveniente; lenire una sofferenza;
tristizia, il cielo attinsi, e mente a conoscere la faccia del medico ricevetti.
prima del dolor la vita fugge. a. verri, i-250: chiarito ornai con
malattia, senza distruggerla, anzi aumentandola a più doppi. tarchetti, iv-53: la
sterpa? dottori, 146: pace promette a noi; che sia distrutta / dal
: come fuoco dal cielo scendesti / a distrugger la nostra viltà. c
. cicerchia, 1-222: omè, a che sono io condutta, / poiché
diventa spiccato che non cura niente. a. verri, ii-316: ella [
cavali per dare la morte e distrugimento a fiorenza. g. villani, 6-82:
. / fu dal franco isolier condotto a morte, / il che certo sarà
di tutta la sua corte. a. f. doni, i-33: fuggi
perfessione, com'e1 n'enpone, ma a visio e a torto e a nostro
n'enpone, ma a visio e a torto e a nostro distrugimento, s'el
ma a visio e a torto e a nostro distrugimento, s'el n'enponesse.
gli altri regi, che l'accompagnaro / a quel distruggimento dispietato. tesauro, 3-383
latini, rettor., 21-1: cuminciaro a mettere sedizione e distruggimento nelle cittadi e
ne sono seguitate alla nostra città e a tutto l'universo. tolomei, i-55
del principato e tirannide loro abbiano ora a essere da noi in danno e distruggimento
opere che non erano neiente castigate tornano a periculo delli omini ed a distruggimento de
castigate tornano a periculo delli omini ed a distruggimento de l'umana compagnia. iacopone
, 51-53: aguardace, segnore, a lo nostro tormento: / puoi la bontade
con pazienza un fuoco perpetuo, congiunto a un distruggimento e a un disperamento che
perpetuo, congiunto a un distruggimento e a un disperamento che non ha fine?
x-380: nella consumazione delli secoli, a distruggimento de'peccati apparve [gesù] per
anima sua per distruggimento di amaritudine. a. f. doni, 3-146: egli
la quale ci arreca un diletto mirabile a gli occhi, una suavità al cuore e
il potere di distruggere, che tende a distruggere. -anche al figur. (
al talmudde, distruggitivo di quanto intorno a dio rivelarono le scritture. gioberti,
, inf., 22-51: mia madre a servo d'un segnor mi pose,
mostra all'improvviso, divinamente, simile a un fascio di folgori silenziose. bocchelli
mille altre azioni nocive e vai tanto a moderare le passioni tormentatrici e distruggitrici dell'uomo
. pulci, 22-28: fatto sarebbe a cognoscer te, tristo, / distruggitor
/ distruggitor della fede di cristo. a. f. doni, 75: o
virtù mortai nemico ed unico corrompitore. a. verri, ii-363: qui giovani
ma di conforme disciplina, sono nodriti a questo sublime proponimento di propagare nell'universo
pene / preme il fragil mortale, a perir fatto / irreparabilmente: indi una
ginocchia. rimane per qualche attimo china a guardarla intentamente, raccogliendo nello sguardo tutta
abbandonati all'opera distruggitrice del tempo cadono a pezzi. 5. anche con
positiva: che porge un efficace rimedio a mali fisici o morali; che corregge
/ in domo su'è glori'a divizia. serdonati, 10-200: domatore delli
destruttivo), agg. che tende a distruggere, che è atto a demolire,
tende a distruggere, che è atto a demolire, a devastare, a cancellare
distruggere, che è atto a demolire, a devastare, a cancellare (cfr.
atto a demolire, a devastare, a cancellare (cfr. distruggitivo).
n'avesse punto, elli non verrebbe a quello atto ch'è distruttivo del suo
gli è presentato nell'animo come cosa a lui nociva, però non l'ama
umidità ardente e distruttiva costringono gli indigeni a esulare continuamente di luogo in luogo.
distruttiva. 4. che ha disposizione a criticare e scalzare principi, affermazioni,
-critica distruttiva: quella che si limita a indicare nelle opere altrui gli aspetti negativi
colgono sulla strada. -che sconvolge a fondo l'animo, togliendogli ogni equilibrio
un male apparentemente distruttivo et apportante danno a chi non è degno d'averlo. cuoco
inf., 24-103: poi che fu a terra sì distrutto, / la polver
quei, for ch'uno, / seguiterìeno a tua ragion distrutti. tasso, 4-17
limpida ai balconi / delle case distrutte, a illuminare / le tombe ignote, i
fumante. -devastato, guastato, messo a soqquadro. ordinamenti di giustizia, 1-26
buoni transumana, / mentre in sepolcro a lor pare distrutto. pascoli, 828
dalla violenza del suo sentimento, simile a quelle volute di sabbia sospese un istante
e fuggitive come lepri e ridotte presso che a nulla; insomma bonaparte è padrone di
tutta la germania, e la comanda a suo senno. nievo, 168: le
, 168: le falangi non cadono a schiere come sotto al fulminar dei cannoni,
faccino guerra, qualunche sia vincitore abbi a restare più potente di te, allora
, vinca chi vuole, tu resti a discrezione e non ha obligo di riguardarti;
di riguardarti; dove se ti accostassi a uno, hai pure da sperare che vincendo
guerra, / cader distrutta e fulminata a terra. longo, xviii-3-230: tolta
riferimento all'azione dissolvitrice del tempo o a forze cieche e incontrollabili).
ad esser poi sodo e durevole! a. verri, ii-270: eccovi quelle ruine
compagnia di soldati ed allora si cominciò a padroneggiare l'elemento distruttore e contenerlo.
che impresa sia trasformarli da mostri distruttori a sorgenti di energia e di vita.
. calvino, 2-218: si metteva a spezzar rami con furia distruttrice, e
, e in tutto cercavano essere simili a coloro i quali aveano avuto nemici e
. alfieri, 1-744: non puossi a lungo / al fianco aver d'asdru-
e spontanea, e con meno ostacoli a svilupparsi, oltre la minor forza della
, tutta fede e passione, si legassero a luì, con tanto reverente amore.
sì, col tempo si può giungere a cancellare tutta una pagina della propria vita
connotazione positiva: che porge efficaci rimedi a mali fisici o morali. campanella,
. molti dicevano: noi semo venuti a la distruzione che la sibilla ne impromise
aveva fatto soffrire anche quel foglietto, a lacerarlo e ridurlo così, in tutti quei
. michelstaedter, 791: provar piacere a distruggere una cosa o ridere della sua distruzione
qualche vetrina di negozio tedesco, reclamata a gran voce la distruzione, ch'ebbe
al tempo, agli uomini che andavano a farvi legna, ed ultimamente alla guerra,
in giorno. -decomposizione. a. verri, ii-313: quindi in ogni
tutta l'industria degli egizii si ridusse a squadrare con esattezza i loro massi, i
sono i licheni vitricoli. corse anzi a suo tempo i giornali l'allarme per
-con riferimento alla fine del mondo. a. verri, ii-322: ahi sentenza crudele
: ahi sentenza crudele di destruzióne, a quale empie il cuore di gelo, e
; crollo di edifici; il mettere a ferro e fuoco (ed è in
che cristo ha instituite per conservarlo. a. verri, ii-117: i pochi
. cecchi, 8-105: non meno che a delfo, le distruzioni ad olimpia avvennero
tanta forza ed impegno quanti erano occorsi a costruire. -con riferimento alla straordinaria efficacia
distruzione: azione di artiglieria che tende a porre definitivamente fuori causa determinati obiettivi o
2-1048: macchine infernali, naviganti nell'aria a favolose altezze, contenenti ordigni d'efferata
, 294: bene furo in sino a sessanta senatori che tutti giurarono la morte
di francia venuto / con tanta impresa a trarlo di prigione, / ed or chiedea
cesaria maestà ci mandò l'esercito spagniuolo a la destruzióne del nostro contado per ricompensa
, 3-162: fecelo [quel libro] a petizione del duca d'urbino, il
perché... papa sisto cominciò a perseguitarlo, infino a volerlo nelle mani
. papa sisto cominciò a perseguitarlo, infino a volerlo nelle mani, e torgli ancora
popoli non avevano prodotto frutto alcuno equivalente a tanto dispendio e a tanti apparati.
frutto alcuno equivalente a tanto dispendio e a tanti apparati. p. verri, i-15
2-1: la gente della città veggendosi a tal dolore e distruzione venuti, chi
nasce cattività, e conduce l'uomo a detrimento della legge, distruzione della famiglia
mandai bianciardin, poi falserone / in francia a carlo, a domandargli pace, /
falserone / in francia a carlo, a domandargli pace, / poi ch'io vidi
stupida e inconscia d'ogni energia che restava a un poveruomo che ha soltanto saputo straziare
in tal modo che ci leviam su a destruzione del peccato. marino, vii-185
. atteggiamento psicologico di chi, cedendo a suggestioni morbose e irrazionali, scorge il
in se stesso, e si ribella a una realtà che non approva e a cui
a una realtà che non approva e a cui non riesce ad adattarsi, e
il mondo antico, per la quale a molti pareva avesse il creato a ritornare
quale a molti pareva avesse il creato a ritornare nel caos. mazzini, i-126:
andare distrattamente curiosando per non dare sospetto a chi mi spiasse. in me è nato
crescere desiderio non è cagione di viltade a le ricchezze. b. cavalcanti, 2-92
, 2-92: abbiamo per tanto fino a qui due regole universali di fare il sillogismo
francia con tutto lo sforzo che può fare a morte e distruzione di tutto el
. boiardo, 2-25-35: giù callando a gran destruzione / tutto lo fende insin
insin sotto al gallone. -andare a distruzione: perire. longo, xviii-3-264
delle facoltà de'privati, tutto anderebbe a distruzione, troppo essendo naturale che gli
. -menare, mettere, recare a distruzione: guastare, rovinare definitivamente.
giammai, se noe come potesse menare a distruzione la città di troia. francesco da
: pensi e confortisi che maggior diletto è a dimorare con donna fatta che non è
dirizzare la magione, quelle la mettono a destruzione. ariosto, 16-59: l'esercito
piove, / taglia et uccide e mena a destruzione. d. bartoli,
correndo il paese, tutto il recavano a distruzione. -portare, seminare la distruzione
distruzione: distruggere, devastare. a. verri, 11-66: vedemmo allora la
/ una ruota di pane gigantesca / a braccia aperte come l'orizzonte? =
specialmente un letterato, prima di porsi a un'opera originale dovrebbe intromettere, fra
disturbamento del suo avviso, che essi avanti a tutte l'altre cose dovessero visitare roma
disturbamento assai maggiore riuscirti debba il recarti a petto l'ingiuria, che il trascurarla,
.. che voi ogni accidente possibile a disturbare la proposta tornata del mio panfilo
236: molti ancora erano già disposti a sollevarsi ed a prender l'armi per disturbare
ancora erano già disposti a sollevarsi ed a prender l'armi per disturbare l'iniquità
diavolo vuole. mi dispiace che va a pericolo di disturbare la cena. e
egisto, / pria che raggiorni, a disturbar non venga / il mio pianto
miserie; ma ci vuol così poco a disturbare uno stato felice! fucini,
417: avrei fatto volentieri qualche interrogazione a quei disgraziati, ma mi guardai bene dal
bravacciate. sbarbaro, i-ii: a volte, a disturbare l'inerzia in cui
, i-ii: a volte, a disturbare l'inerzia in cui mi compiaccio,
da che piega di me, un mondo a ima sola dimensione e, smarrita per
turba. firenzuola, 283: avuto a sé quel suo figliuolo,...
qualche cosa che vi disturbi, perché a me vorreste nasconderla? leopardi, iii-762
mamma. spero e prego iddio, che a quest'ora sia guarita affatto. carducci
lealmente. bibbia volgar., viii-460: a chiunque loro vogliono essere in aiuto che
/ che come un pazzo andò più volte a tomo. ariosto, 21-68: quando
guardia l'avea presa, / promesse a sua possanza di salvarla / contra ognun che
possanza di salvarla / contra ognun che venisse a disturbarla. tasso, iv-76: non
nella stanza vicina; e tu manderai a prendere qualunque cosa che
: poiché il terrore mi rendeva esitante a rispondergli, egli continuò con dolcezza: «
la prima volta che la disturbo. ma a me occorrono assolutamente per domani diecimila franchi
adottare queirinatteso voi. -mi manda papà a chiedere sue notizie. temevamo che non stesse
far desistere; tenere lontano, evitare a qualcuno un pericolo, un dolore,
dal conquistarla. 6. impedire a qualcuno di fare un atto, di
di fare un atto, di portare a termine un'azione, negargliene la facoltà;
/ ma troppo è cosa grave / a disturbar la morte, -ch'è sì forte
potea, penò più d'uno mese a essere ordinato il danaio per le sue paghe
i prencipi collegati... più miravano a disturbare a cesare l'intiero acquisto del
... più miravano a disturbare a cesare l'intiero acquisto del ducato di milano
intiero acquisto del ducato di milano che a far lui re di napoli. marino,
la man forte le prende, / ed a tempo la madre anco v'è giunta
... / e 'l morir disturbando a l'infelice / la riconforta umanamente.
in cattive condizioni di salute. a. f. doni, ii-43: non
. d'azeglio, 2-240: ho tardato a risponderti, per essere stato disturbato,
quale si vedeva ogni giorno più pronta a non dover preterire qualsivoglia opportunità di tentar
della vanità e della boria donnesca cominciò a disturbarsi un sì lodevol concerto.
ragazzo urtò nella porta reggendo l'anfora a due mani. stefano si chinò, gliela
meglio disturbata, che non ho tempo a far niente. 4. interrotto
è fìssile, della specie detta coltellina, a strati disturbati indicanti un'antica rovina del
istesso gli diede argomento di dare effetto a quello, intorno al quale zelimo avea
prigione. 2. che interviene a turbare un ordine, una condizione di
aver l'ardire di presentare il diretano a quella panchetta, perché ella corrispondeva ad
soprastante; e in furia si diede a caricar di contumelie e di imprecazioni il
ingiurie fatte prima al padre e poi a lui: il quale, come disturbatore
messo finalmente il gran disturbatore del mondo a sant'elena. = deriv. da
, ii-309: avere un suo compagno, a cui dica le sue credenze, come
fosse alcun distùrbio nel suo amore, a lui se ne dolesse. =
cala in fretta / da la finestra, a un canape s >spesa. da porto
salvammo. di poi ce ne andammo insino a parigi sanza un disturbo al mondo.
omero per oggetto il ritorno d'ulisse a la patria, e virgilio la venuta
in italia, tutte le cose sono drizzate a questo segno, perché son mezzi di
alla sua pubblicazione. alfieri, v-2-500: a convalidar quant'io dico, mi si
tregenda. giannone, 1-ii-275: sopra a tutti gli altri pontefici [urbano] fu
turbamento dell'ordine pubblico, sollevazione. a. f. doni, 40: per
commodità d'andare due ore del giorno a spasso a cavallo, quanta spesa di
andare due ore del giorno a spasso a cavallo, quanta spesa di tempo,
avea presupposto al popolo che, partecipata a v. a., non resterebbe più
popolo che, partecipata a v. a., non resterebbe più reliquia insigne.
: cattan monaldo e i suoi venivano a farvi stormo e cavalcate e scorribande per
né deve il buon predicatore stoltamente detrarre a maggiori, per non generare scandalo e sedizione
nel popolo, il qual è atto a appigliarsi sempre più tosto al male che
74- 29: né anco voglio rispondere a quella parte dove dubitate che le vostre
domandi perdono del disturbo che le vengo a recare. fucini, 486: chiese
che ci dispiace, ma del disturbo recato a noi stessi. -rumore molesto.
è già vicino / che n'ha a venire la piena de'disturbi; mentre
per fame un buon bottino, / andrem a dare addosso a questi furbi.
bottino, / andrem a dare addosso a questi furbi. 7. alterazione
m'interveniva questo disturbo io avrei avuto a quest'ora il tanto desiderato piacere di
non sempre si può riuscire... a far che... la macchina
buzzati, 3-250: anche l'aiuti a casa aveva una piccola radio, ma
disturbo, che principiava con un colpo a tempo, di verifica e garanzia del puntamento
poetessa pastora di pian degli ontani, a improvvisare fioriti rispetti e disturne argute,
d'arcidosso. cicognani, iii-2-127: a mezzo, a un crocicchio piano,
. cicognani, iii-2-127: a mezzo, a un crocicchio piano, stavano le bigonce
pranzo i padroni erano passati nei salotti a giuocare, fra i domestici rimasti liberi intorno
, fra i domestici rimasti liberi intorno a lui incominciava la disturna in cucina.
si rifiuta di ubbidire, che trasgredisce a un ordine; che non rispetta l'
): bestemmiò tacitamente sé, che a lui la guardia delle sue cose aveva
messer luigi aveva fatto fermo giudicio avessi a fare cattiva riuscita. m. adriani,
è « gelida »: più soggetta a logorarsi e sfaldarsi al gelo ed altre
riuscirono sempre disubbidienti, l'hanno condotto a diffondersi tanto in parole. disubbidienteménte
disubidènza, di- sobbediènza). attitudine a non ubbidire, a trasgredire un ordine
sobbediènza). attitudine a non ubbidire, a trasgredire un ordine, a non rispettare
ubbidire, a trasgredire un ordine, a non rispettare l'altrui volontà, le
atto con cui si disubbidisce; trasgressione a un ordine, insubordinazione, ribellione.
, iii-9: non ti parrebbe egli a te che questo servo avessi fatto prudentemente
rifiuta, omette o ritarda di obbedire a un ordine, attinente al servizio o
(e viene penalizzato in modo diverso a seconda delle gare). = comp
che ciascuno ubedisse lo suo gomfa- lonieri a pena della testa; dicendo che meglio era
ubbidire, rifiutarsi di ubbidire, trasgredire a un ordine, a una disposizione;
ubbidire, trasgredire a un ordine, a una disposizione; non rispettare, non
quale egli possa fare penitenzia e tornare a lui, et egli l'usa superbamente,
usa superbamente, peccando, e disubbidiendo a dio. boccaccio, vii-203: ben
. boccaccio, vii-203: ben ch'a me sia grave tal ventura, / per
. di costanzo, 1-401: il disobedire a un re è tanto quanto levarsi la
e il dominio sopra noi, togliendola a se stesso; ond'essi abbiano il
piacimento, ma per fin che disubbidiamo a dio? monti, ii-180: si
furono sì potenti in roma, che giunsero a disubbidire temerariamente agli editti degli imperatori,
d'annunzio, v-1-1153: non disobbedivamo a nessuno poiché obbedivamo all'amore. manzini
amore. manzini, 12-20: disubbidendo a tutto se stesso, giovanni mette in
, più sovente la disubbidisce, e a mezzo de'seguaci comandati fantasimi imbizzarrisce e
me questo istinto, eppure mi risolvo a disubbidirlo. pea, 7-275: disubbidirla
cresciuta ogni dì più la licenza e degenerando a poco a poco il predare in disubbidire
più la licenza e degenerando a poco a poco il predare in disubbidire, ne risorsero
1-203: le leggi che s'estendono a pochi individui d'una società presto sono
varchi, 24-36: dubito non abbiamo a ire in voce di tutta firenze,
disode. g. gozzi, 378: a urvdipresso, chi esaminasse la verità delle
della cartilagine di prolungamento dell'ileo dovuta a traumi (è una tara ereditaria negli
uggia, la noia; interessare attivamente a qualcosa. tommaseo, 1-127:
per la scala. io lo consiglio a prender moglie. è l'unica via
pato, e tale / da fame a modo suo qual d'una cera. /
di tutti, il quale è ricco a tutti coloro che a lui chiamano. capellano
il quale è ricco a tutti coloro che a lui chiamano. capellano volgar.,
manifesta fosse. masuccio, 445: a lei dava il core... ottenere
ottenere averlo per sposo, corno che a bastanza cognoscesse la disgualanza de loro sorte
alla sfuggita investendo, senza avventurarsi mai a cimenti maggiori, per la troppa disuguaglianza
ciascheduno trovasse negli altri ciò che mancava a lui stesso, e giovando a tutti,
che mancava a lui stesso, e giovando a tutti, giovasse a sé. leopardi
stesso, e giovando a tutti, giovasse a sé. leopardi, i-433: il
è molto più simile ad annibaie e a scipione africano di un gorilla, ma
2. il non essere sempre eguale a se stesso; mutevolezza, volubilità.
è male che la gioventù si avvezzi a stentare qualche poco, perché la si avvezza
stentare qualche poco, perché la si avvezza a vivere e a conoscere le disuguaglianze della
perché la si avvezza a vivere e a conoscere le disuguaglianze della fortuna. nievo,
] pativa di tremende disuguaglianze da sera a sera, da scena a scena.
da sera a sera, da scena a scena. -incostanza, discontinuità di impegno
ondeggiando, crollandosi, barcollando, e a ogni poca diseguaglianza di strada acconsente al
e complessa, e la moda aiutava a stringerla in vita e a darle attraenti
la moda aiutava a stringerla in vita e a darle attraenti disuguaglianze. bocchelli, 6-302
larghe e dalla fatica che pareva durare a mantenersi affacciato, pareva un gobbo.
può far l'amante che servir per ombra a i lumi delle bellezze di chi ama
di tal disuguaglianza che per se stessa venisse a costituire il luogo principale.
tanto era contrario lo spirito di quel secolo a quello del secolo presente; in allora
.. vien ciò che da luce a luce, cioè da stella a stella,
luce a luce, cioè da stella a stella, par differente, cioè disguagliantesi
volgar., 846: si maravigliava molto a vedere il padre suo e la madre
altro, secondo la grazia ch'è data a voi. zanobi da strata [s
grande differenza e disuguaglio è fra servire a dio e servire al peccato. albertano volgar
e colui che risponde oscuro, quanto a questo ch'è lasciare colui in dubbio
1-1-176: dai quali beni [eterni] a questi [transitori] è tanta differenzia
antica, introdotto dalle prep. a, di). latini,
testa ravvolti e con sottile oro, a quelli non disuguale, essere tenuti con piacevole
prendavi pietade / del mio dolor, che a tutti è disequale / che sia in
imposta generale, nella quale facendo pagare più a uno e meno a un altro,
facendo pagare più a uno e meno a un altro, secondo che hanno maggiore,
indefinita virtù di mantenerlo disteso, la quale a cose distese, quantunque disugualissime, vi
, ii-4-69: la direbbe diseguale / a me al qual vuol dar donna reale.
numero, e anche perché lodovico mirava piuttosto a scansar i colpi, e a disarmare
piuttosto a scansar i colpi, e a disarmare il nemico, che ad ucciderlo.
lui. -ant. che non risponde a equità. ariosto, 4-67: son
. 3. letter. impari a uno scopo, un compito; inadeguato
inadeguato; inferiore (e si riferisce sia a persone sia a cose).
e si riferisce sia a persone sia a cose). maestro alberto, 80
abbandono, / ben che sia disequale a tanta empresa. caro, 12-ii-67:
con quanta mia poca laude sarà letto a paragon d'esso. tasso, 1-14-43:
sforzi temerari; ed è somma e inevitabile a chiunque osa delle cose grandissime con disuguale
parlare. bocchelli, 12-233: ho pensato a un solo rischio: che il ragazzo
: che il ragazzo si mostri disuguale a quelli che deve affrontare: che abbia
carico alle mie forze disequale, che a me averlo accettato. tolomei, 1-8:
l'umore, i propositi, l'applicazione a un lavoro). m. adriani
m. adriani, vi-148: l'odiava a morte, non essendo peraltro persona stabile
: si potrebbe definire il pascoli press'a poco così: uomo di facoltà poetiche ammirabili
giuoco. lucrò tesori. non pertanto a cagione delle sue perdite era sempre in
il suono, / fia meglio differirlo a un'altra volta, / acciò men sia
altra volta, / acciò men sia noioso a chi l'ascolta. serdonati, 9-452
è soggetta questa mia composizione... a qualche disugualità di narrazione.
l. salviati, 9-216: oltr'a ciò che s'è detto della naturai
ma rivolse la sua naturai rabbia contro a se stesso. 4. ant.
ricomincerò con questo fascicolo, credo, a conversare molto disugualmente, di letteratura, con
volgar., 3-104: se tu torrai a uno uomo, disutile a ogni cosa
tu torrai a uno uomo, disutile a ogni cosa, qualche cosa per tuo utile
esercita. nievo, 450: in quanto a voi che avete pervertito la coscienza vostra
. onofri, 11-177: o luce a cui parlo, / sii tu la sua
-ant. disumanato di sé o contro a sé: degradato al punto di odiare
e al nome d'un uomo contr'a se medesimo disu manato.
credervi così disumanato, che, abbattutovi a vederne qualcheduno in un tale estremo,
fusse stato tocco da grande pietà e cordoglio a vedere uomini santi e onorati vecchi prostesi
6-1-247: aveva maggior venerazione che affezione a quella quasi disumanata bontà di un tal
buone madri, se danno i figliuoli a balia. goldoni, vii-409: farò forza
balia. goldoni, vii-409: farò forza a me stessa, cercherò che il conte
). bontempelli, 8-190: tutt'a un tratto s'udì un gemito disumano
: quando il segnale di arrivo cominciava a tintinnare, il prestigio ancor fresco della
, il prestigio ancor fresco della macchina a vapore non mancava di rimescolare gli animi
di viggiano. -scherz. riferito a una virtù incensurabile e talmente perfetta da
di subinquilino, io vivo in mezzo a loro in una solitudine irrimediabile, circondato
morte e disumano / strazio d'offese membra a te non chiede / l'agevol pesca
re di giuda incomparabile poste le mani a spegner le bestemmie, a desolar gli
poste le mani a spegner le bestemmie, a desolar gli altari, a disumar e
bestemmie, a desolar gli altari, a disumar e arder l'ossa de'sacerdoti
ossa de'sacerdoti di baal, e a roinar a fatto l'idolatria. =
sacerdoti di baal, e a roinar a fatto l'idolatria. = da inumare
] nascere di seme, s'hanno a cogliere le ghiande mature...;
disuna / da lui né dall'amor ch'a lor s'intrea. ottimo, iii-315
ritegno sia per sé solo bastante a tenere unite le parti disunibili dei corpi con
una sostanza). a. f. bertini, 3-119: chi
disgiuntesi, [la nave] naufragò a mar tranquillo. -in senso concreto:
costituisce un'unità; frammento. a. f. doni, i-105: il
[vedete] voi questi tempi apparecchiati a tante fadighe e disponere i nostri paesi
di quelle lusinghiere serventi, che aspirano a dominare. leopardi, i-169: la
egoismo. fogazzaro, 5-270: stettero a lungo abbracciati,... gustando
volergli fare passare in italia... a fine che s'unissino colla chiesa romana
che non si possa sperare d'aveme a raffreddare o a disunire dagli altri qualcuno.
possa sperare d'aveme a raffreddare o a disunire dagli altri qualcuno. guarini,
disunire i voti, / comandarli volevi? a te sommessi / qui ad uno ad
questo, esterne e convittrici erano unite a coppie, a gruppi, così saldamente
e convittrici erano unite a coppie, a gruppi, così saldamente che nessun castigo
esercizi militari, 1-173: questa operazione serve a far fronte dove bisogna, senza mutare
dette in un modo sono più acconcie a congiunger gli animi ne l'amicizia che
artigliarla uccise marcantonio colonna, andando egli a spasso là dove fioccavano i suoi colpi
suoi colpi, e il medesimo intra venne a giovanni de'medici; e così la
loro terribilità nel disunirsi dal consiglio tolse a italia la speranza della gloria, e agl'
umano del corpo vivente, sia soggetto a disunirsi dagli altri liquidi che lo teneano
mano si disunì e l'indice cominciò a battere come un martelletto, ritmicamente, sul
la smisurata grandezza principiò da se medesima a disunirsi, o per la mutazione degli antichi
la mutazione degli antichi costumi cominciò manifestamente a declinare. milizia, ii-148: finalmente
apposito, disordinati e disuniti, attendevano a saettare a la usanza loro ed a
disordinati e disuniti, attendevano a saettare a la usanza loro ed a gridare il
a saettare a la usanza loro ed a gridare il più che e'potevano orribilmente.
et ancora in tutte le province volte a tramontana molti cavalli e cavalle pezzati,
. savonarola, 7-i-226: dico adunque a voi, cittadini, che avete a
a voi, cittadini, che avete a governare la vostra città: fatti innanzi,
e per appetito di prevalere l'uno a l'altro tirano chi in qua chi
, in modo che per difetto loro viene a indebolirsi tanto più la sua potenzia.
stati poi disuniti di quel aiuto ordinariamente sono a chi li possiede, che a qualsivoglia
sono a chi li possiede, che a qualsivoglia robusto corpo sarebbeno le braccia che
la pietra e la fece sentire anche a me. = voce dotta, lat
sempre dei avere l'amico tuo presso a te, secondo che tu puoi, e
, i-ix-5: lo volgare servirà veramente a molti. ché la bontà de l'animo
disusanza del mondo hanno lasciata la litteratura a coloro che l'hanno fatta di donna
per le nascosaglie silvestre; e inducendo loro a sapere le cose utili e oneste,
praticare. - in partic., riferito a voca boli: cessare di
colonne, 1-7: amor m'à usato a tal uso / che m'à sì
l'amistà loro; ma quella lasciando a poco a poco disusando pianamente, lascialo
loro; ma quella lasciando a poco a poco disusando pianamente, lascialo al tutto
.. disusandolo dalla profondità, avvezzandolo a sfiorare gli oggetti, anzi che a
a sfiorare gli oggetti, anzi che a sviscerarli. - raro.
affatichiate in questa piccola cosa, la quale a lui saria grande, per essersi disuso
per speranza che, assuefacendosi lo stomaco a non cenare..., possa
cenare..., possa anco a poco a poco disusarsi dal desinare. giordani
.., possa anco a poco a poco disusarsi dal desinare. giordani,
venerazione. vico, 470: incominciando a disusarsi il diritto eroico e invigorendo l'umano
, non avvenissono mai per altri tempi a dietro. -in modo eccezionale,
del tempo, che non veniva mai a disturbare. - smesso (un
: ma come potemo u savemo venire a ciò? desusato è noi el suo camino
con un involto sotto il braccio entrare a passi frettolosi in una casa.
sé ricevuti. boiardo, 1-26-51: a disusato modo e troppo orribile / tra loro
luogo si soffermava con grande ammirazione intorno a quelle carrozze, e si udivano mormorare
4. disus. disavvezzo (riferito a persona e, al figur.,
persona e, al figur., a cose). giamboni, 7-105:
varchi, 18-3-15: dispiacque quest'atto a ognuno, e parve brutto e disusato
aria iemale crudissima inimica alla mia testa e a tutto il resto del corpo.
da l'ora in qua son io visso a la terra / disutil peso, ed
per li luoghi grassi facci le calurie a biada: i luoghi sterili lascia stare,
frutto alcuno, ma solo son buoni a far ombra; così io nella gran
con cui castighe color che son pronti a gli delitti, e son disutili ed infruttifere
cui gracidano tutti i ranocchi in odio a febo e al santo coro, vedrai una
: consumavano il tempo disutilmente, o a giuocare o a cose vane e disutili.
tempo disutilmente, o a giuocare o a cose vane e disutili. d. barloti
, 9-31-2-164: imputò ad ambizione e a disutile vanità l'aver fatto pompa
d'anni da molti, notissime anche a chi non avrebbe voluto saperle mai,
/ ma paziente solo sta suggetta / a ciò che i corporal conoscimenti / dicernono
poco manco sciapiti e disutili che sieno a queste monache i trastulli dei lor passatempi
senza produrre (una persona). a. f. doni, 2-46: aveva
xviii-3-872: ciò che è utile al popolo a, sarà disutile al popolo b.
al popolo b. carducci, ii-18-306: a roma, oggi mai, a 59
: a roma, oggi mai, a 59 anni, non mi piace, e
intole- rabil molestia ei non si conduce a dire ima lieve bugia, e tal
e tal che non ne torna disutile a veruno. 3. inadatto,
arnesi e di cherici e di gente disutili a battaglia. m. villani, 7-38
, 171: li todeschi che erano a la guardia di corradino, lasciandolo solo
suoi cortegiani, corseno ancor loro disordinatamente a rubare. machiavelli, 222: non
non poteano portare arme, e rimanevano a casa come disutili. -bocca disutile
linguaggio militare, chi non è atto a partecipare alle operazioni belliche e comporta,
. sozzini, 312: sotto pena a chi trasgrediva d'esser mandato via per bocca
4. incapace di lavorare, di provvedere a sé, di tutelare i propri interessi
negativa: scioperato, inetto, buono a nulla. - anche sostant. lancia
è chi faccia bene, non insino a uno. leggenda di s. domenico,
roseo e delicato. come ha fatto a sposare questo disutile dal faccione grasso di
. 5. disus. riferito a cose: privo dei requisiti necessari;
: privo dei requisiti necessari; inadatto a essere utilizzato in un dato modo;
da samminiato [petrarca], ii-207: a costoro e per costoro, che dovrebbe
e rivolto in rabbia e ira, a quello numida rose lo naso e parte
, modesto, dimesso (riferito sia a persone, sia a cose).
(riferito sia a persone, sia a cose). sacchetti, 37-68:
. confuse questi tre con cui venne a questione. giov. cavalcanti, 393:
la legge non condusse mai uomo a perfezione. = deriv. da
l'abbondante utilità ben che rada ristora a gran vantaggio la poca nociva disutilità ben
volgar., v-235: senza cagione puoseno a me la morte del lacciuolo;
, e si disvaghi / correndo a valle e convenendo a'fiumi.
, non vale ma disvale le grandessa a vii e nescent'omo, e disnor li
francesco da barberino, i-330: pensa a che ti convieni / e quale hai
convieni / e quale hai forza ed a che tu se'destro / che se 'l
valer alcuno, disvalere io e contro a me pensare? = comp.
ogni valore si oppone... a un disvalore, che è il suo
, che è il suo contrario, a cui è da preferire: il bello al
om ch'è desvanito, / dentr'a lo cor ferito, non se sente da
. serdonati, 6-294: oltre a queste noie che erano comuni all'una
. erizzo, 82: andando a ritrovare il nimico, provi tutte queste
127: gli un- gheri, veggendosi a petto una moltitudine tanto grande, così
così armata e sì ben disposta, cominciarono a mancare di animo, e a non
cominciarono a mancare di animo, e a non sapere troppo bene che partito doves-
doves- sino prendere, non volendo combattere a disvantaggio sì manifesto. l. salviati
interpretate, mia signora, quest'azione a disvantaggio di chi vi ama! io gli
disvantaggi della maniera di studiare nostra, messa a confronto di quella degli antichi in tutte
proposito:... e così ritornando a noi i detti messaggi nostri con questo
cape. sacchetti, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte
. sacchetti, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte.
l'a a l'o disvaria marte a morte. 2. ant.
/ ne tien confusione, / udendo a puncti gravi / disvariare i savi. s
/ e solo amore m'à condotto a tale / che 'n sua propia natura tuttor
: grande disvario è tra lo servire a dio e a mammona. cavalca, 19-324
è tra lo servire a dio e a mammona. cavalca, 19-324: nell'evangelio
caro, / e 'l conte orlando a te si raccomanda, / astolfo,
2-40 (ii-44): dal poter a tesser è un gran disvario e larga differenza
sul solaro / con do bazili d'aqua a tal disvaro. = deverb
. questo adunque me ha dato baldanza a repigliar tarme da terra, e rassicuratomi
repigliar tarme da terra, e rassicuratomi a pur scriverti la presente. =
ignorare. salvini, 30-2-152: a volere che si conosca il buono,
il giovane, 9-619: non credete a chi sospira, / giovanette, /
disvegliato, / e la donzella ha sopra a sé veduta, / che salutando l'
per grazia fa noi grazia che disvele / a lui la bocca tua, sì che
, e scapigliatevi; f eiioè; a questo sacrifìcio / ne venite con me,
. carducci, 915: disvelasi lunge superbo a veder l'argentaro / lento scendendo nel
, se tu disii / trovar del filo a tesser la tua tela. p.
guisa adopera, viene senz'alcun dubbio a disvelare quel genio. parini, 277
la forza / ch'io fo per disvelare a te mie fiamme / toglie la lena
voce di mio padre, già docile a seguire il canto, diventava calda, come
il giovane, i-38: propizio il cielo a queste note, / che dall'interna
io sto con giuramento espresso / per disvelare a voi? -vero mio padre /
quelle che volte alla germania o piuttosto a tutta l'europa, sì quelle che
dall'autore sono messe in luce (a chi ben riflette) molto più per disvelare
che non certamente per insegnare ai principi a praticarle. monti, iv-288: esaminando
, vi ho scorto, in mezzo a molte bellezze, tai vizi che il
. botta, 5-17: esortavansi le genti a levarsi, a disvelare, a punir
5-17: esortavansi le genti a levarsi, a disvelare, a punir gli oppressori.
genti a levarsi, a disvelare, a punir gli oppressori. viani, 13-315:
chiunque mortale... si disvela dinanzi a te, forse t'avvezzerai a guardare
dinanzi a te, forse t'avvezzerai a guardare assai meglio dentro di te. g
donna, e la lascio singhiozzare, a lungo; poi lentamente, il singhiozzo si
disvelati. pallavicino, 1-192: ciò che a zeusi parea velo il qual coprisse l'
oh disvelate rose, / oh accorti a fulminare occhi fuggenti. -che si
/ risorgerai con giovanili tempre / pur a l'amplesso de l'eterna idea / che
l'eterna idea / che disvelata rise a te primiero. disvelatóre, agg
.. / e disveltene, andando a quel mo'in furia, / le ciocche
l'indubio tuo ricco domino, / che a te, piccol fantino, / io
tanti, e baldo e festoso intorno a me saltelli; / e con que'tuoi
tuoi pietosi allegri pianti, / lagrime a me di gioia anco disvelli?
, 4-1-88: sarebbe un non mai finire a volerle qui mettere per isteso..
d. sebastiano, veggendolo, penò a raffigurarlo. -apparire spossato, macilento,
dell'orazione] non pare si disvegna a la fiata levare la mano o per
/ de'feaci, che il fato a lui per meta / delle sue lunghe disventure
: allor col ferro impresero i taurini / a perigliar la cara vita, e sempre
volgar., 2-3: o disventurata, a me parve un'altra volta essere
. giov. cavalcanti, 28: disventurati a noi! costoro hanno posto le gravezze
par ch'ella ne mostri, / a noi disventurati, / a tornare alla patria
, / a noi disventurati, / a tornare alla patria, a i cari figli
disventurati, / a tornare alla patria, a i cari figli, / alla moglie
e solingo / in terra altrui, a far novella impresa; / né so
nel recinto / della città, devoto a la memoria / di giu
sì disvenuto..., il costrinse a giacer nel suo medesimo letto.
ottimo, i-109: dice superbo strupo, a denotare che come strupo è inlicito
membra aggian riposo, / fa che a tenero letto ei si disvesta. sarpi,
cantano la pena de'suicidi, a cui né pure nel giorno del finale giudizio
i-318: l'ipocrita ridotto dalla sua viltà a fare a meno per certo tempo degli
l'ipocrita ridotto dalla sua viltà a fare a meno per certo tempo degli adescamenti della
adescamenti della corruzione, se ne disvezza a poco a poco. cattaneo, iii-1-118:
corruzione, se ne disvezza a poco a poco. cattaneo, iii-1-118: si pose
delle tribù irlandesi si disvezzassero dal toccare a tutti la mano. 2. slattare
f. baldelli, 4-349: davano a poco a poco a'corpi da essi
. baldelli, 4-349: davano a poco a poco a'corpi da essi disvezzi i
necessità gran cose insegna. ci avvezziamo a tante cose per non poterne fare di
.. vo'avvezzare il mi'somarello a star senza mangiare; vo'un po'vedere
2. cattiva abitudine. a. verri [il caffè], 176
un suo raggio disvia, / e a la fanciulla va che i giovinetti / dì
scagliò: la palla / desviossi dal segno a cui volava, / e nel profondo
da gli stati suoi, veniva anche a difendere et a conservare la religione in
stati suoi, veniva anche a difendere et a conservare la religione in quel regno.
stava / nella tua casa il ferro. a disviarlo / da te che pronto se'
disviarlo / da te che pronto se'a svenarmi ognora, / mel tolsi a forza
se'a svenarmi ognora, / mel tolsi a forza. -intr. (anche
, ii-73: currado imperadore sendo ito a cacciare, disviatosi dagli altri, e sopragiugnendolo
all'incendio e alla rapina, / a desviar lungi da'patrii tetti. forteguerri
, dal coltivare determinati sentimenti; indurre a desistere dal porre attenzione a determinati oggetti
; indurre a desistere dal porre attenzione a determinati oggetti o da propositi, desideri
altrove volto, / ne la fronte a madonna avrei ben letto. benvenuto da imola
feroce popolo con disviarlo e non continuarlo a l'armi. leone ebreo, 7:
vengo, o sofia, per domandarti rimedio a le mie pene; e tu mi
era il meglio per me lo attendere a la bottega, da la quale mi ha
nuovo risplende / e la sua luce a noi tolto ha fra via, /
altro obietto spesso il cor disvia / et a cantar l'alte sue lode incende.
gr., ii-13: qui galileo sedeva a spiar l'astro / della loro regina
. boccaccio, vi-128: io dico insino a qui, se là t'invii,
/ in cose vane l'anima disposta / a bene oprar convien che si disvii.
1-2: quand'io volgo la mente a dire in rima / alcuna lode della donna
, i medesimi signori della affrica passarono a la impresa di spagna. pallavicino,
la favola di quest'autore non mi disvii a troppo lungo episodio. manni, i-257
, vi farà far via / dal borea a l'austro e dal mar indo a
a l'austro e dal mar indo a tile: / e quanto i chiari onor
disvia. mazzini, ii-643: possiamo rallentare a seconda dei casi l'opera nostra,
. tasso, n-ii-503: agevolmente perdonerei a quel gentiluomo ogni colpa, dove non
ad altra donna portasse, la qual a sé l'avesse chiamato e da voi per
di commines... piacque talmente a luigi, ch'ei non ebbe bene,
saggi, / e chi più ama a pena à in sé misura. latini,
, / che poi l'abbraccia, quando a lui reverte. capellano volgar.,
ii-653: marco lombardo... insegna a dante che due sono le strade,
. / et ho sì l'alma a questo cibo avezza, / ch'a lei
a questo cibo avezza, / ch'a lei piacer non pò né la desvia
poliziano, 198: è ben buona a dar la salda / qualche po'di
poco la mia malinconia una poetica occupazione a cui mi ha condannato il dovere d'un'
fuggitivi di firenze sogliono fare, fu a prato. arici, i-47: riparar le
/ acciò non v'entri disviato gregge / a pascerne i virgulti. -storto
. bracciolini, iii-262: l'umido corso a te [rio] non frena /
petrarca, 322-8: spirto già invitto a le terrene lutte, / ch'or
dal ciel tanta dolcezza stille, / ch'a lo stil, onde morte dipartine /
è di peggio, per togliere coraggio a un uomo, di quel continuo ripassare
, xxvii-n: poi fui dal mio principio a mezza etate / in loco laido,
guai, / me disviato stanco peregrino / a te richiama; ed è ben tempo
non solo valensa e sapienzia non aiutano a fare ove non è, ma dov'è
re del cielo invisibile immortale, / soccorri a l'alma disviata e frale, /
alto motore, / la cui pietà precorre a nostre offese, / per quel non
che in noi ti accese, / drizza a buon corso il disviato core. oddi
, che peccato ch'ella fosse disviata a questa foggia; eh, che c'
disviévole, agg. ant. atto a deviare. - anche al fìgur.
fìgur. maestro alberto, 101: a niuno è dubbio, che queste disvievoli
, che queste disvievoli vie non sono a beatitudine pervenire, né menare alcun possono
.. bollendo tanto quanto posson durare a bollire, perdono la maggior parte di queste
. genovesi, 1-205: io avrei a stimare altresì, che questo primo essere
boccaccio, iii-9-9: i quali a pena lui disvilupparo / da'fieri arcioni
baciandola, col capo / vertiginoso, a strascico le membra / disviluppando, di colà
schiariva. i nevai in alto cominciavano a disvilupparsi dalla foschia. 2.
penosa, difficile, imbarazzante; sottrarre a pericoli, a minacce. dante
difficile, imbarazzante; sottrarre a pericoli, a minacce. dante, par.
deturpa: / e venni dal martiro a questa pace. boccaccio, dee.
l'esca di lor bocca / e dame a chi patisce fame e sete, /
impugnazioni sottili e nodose, da cui a stento valentissimi dottori sappiano disvilupparsi. pindemonte
sono sterili alberi, curvati / come a fuggire; ma li tiene il suolo /
aratro, che quelli inesperti fecero trarre a un toro e a una giovenca disvincolantisi
inesperti fecero trarre a un toro e a una giovenca disvincolantisi sotto il giogo e
amore e di terrore, e condussero a tracciare il solco quadrato della città futura,
il solco quadrato della città futura, a quell'aratro improvviso posero per vomere una prua
tori; di qualunque luogo a cui più persone andavano, e
vitami nica per incapacità deltorganismo a utilizzare le vitamine ingerite.
/ col viso quel che vien sotto a quei sassi: / già scorger puoi
: guarda fiso là, dice virgilio a dante; 'e disviticchia', cioè distingue
. bartoli, 9-31-1-46: aria più somigliante a quella del cielo, in quanto più
. lanzi, i-263: due pitture a fresco di questo iacopo loda il signor
buonarroti il giovane, 9-477: ma posto a mensa, in breve d'ora /
e non meno che ad altrui, a noi stessi cari e increscevoli, amabili
il castello non avea quella robustezza che a que'tempi cercava roma, disvogliata di
sento or sì infiammato; / ond'a me in questo stato, / altro voler
due passioni fra loro contrarie, a vicenda vuole e disvuole una cosa stessa
mondo vecchio e nuovo; e tornato a ferrara diceva: -ognuno desidera soltanto quel
cui parlo, e ciò è il disporsi a mettere in opera essa volontà o molto
/ e sprone insieme e fren fatta a se stessa, / vuole e disvuole,
e disvuole. quello che s'ha a fare, finché lo vede da lontano,
/ non desvoler che 'l tuo devoto, a cui / sempr'hai concessa tua misericordia
sforcio il cuor m'assale / che a suo voler e disvoler m'ha facto /
mondo si risolve. tesauro, 1-65: a tal pericolo sopraggiunge opportunamente per fianco il
se alcuno si rompe la gamba o a sé disvolga alcun membro. -intr
tato, molto più gli sarebbe fatica a disvolgerlo. = comp. da dis-con
anco molto discreto ne l'azioni sue, a ciò che le troppe passate che facesse
iii-101: sessione prorogata per quindici giorni a instanza di questi: e ciò prima voluto
delle condizioni climatiche e meteorologiche, dovuta a deficienza di impressionabilità fisica. «
, è velenoso e ha azione simile a quella del curaro. = deriv.
riordinava gomitoli, forbici, ditale, metteva a suo luogo quei mille nonnulla indispensabili alla
nell'aria ingenua d'isabella che scendeva a cercare le forbici o il ditale quando per
come un ditale, basta una goccia a riempirlo, mentre io ho sete,
; che si vede che si nominavano così a que'tempi certi come guanti, ma
esercizio / della palla, e s'adopra a far ditali, / e di piastrelli
ha fatto i ditali / d'intorno a innumerabili mortali. 3. strumento
di cannello di penna: anche suonasi a mano, cioè col nudo polpastrello delle dita
degli occhi. -dial. cartuccia a polvere per pistola a ripetizione. -masturbazione
-dial. cartuccia a polvere per pistola a ripetizione. -masturbazione femminile. =
vi affondo una ditata e poi sto a guardare come a poco a poco rivenga su
ditata e poi sto a guardare come a poco a poco rivenga su. viani,
poi sto a guardare come a poco a poco rivenga su. viani, 10-200:
e. cecchi, 5-190: bisognava rispondere a cazzotti; ma quello era tipo da
; ma quello era tipo da metterci a terra con una ditata. 2
certi cogoli sferoidi di gesso con ingemmamenti a aghi, tutti scabrosi nella superficie,
sbarbaro, 5-54: le donne procedono a scossette come sospinte da un congegno di
la ditata di porporino delle guance; a pochi passi, si scambiano ancora per
e col nostro sangue libera coloro, a cui dite è stato così lungo carcere
25: ma perché pria del tempo a sé il mortale / invidierà l'illusion
, 9-56: morremo. il velo indegno a terra sparto, / rifuggirà l'ignudo
terra sparto, / rifuggirà l'ignudo animo a dite. = ^ voce dotta,
di sbornia digiuna non avevano come lui a soffiare l'ottavino, a battere la
avevano come lui a soffiare l'ottavino, a battere la solfa, a diteggiare e
ottavino, a battere la solfa, a diteggiare e a pestare l'organo.
battere la solfa, a diteggiare e a pestare l'organo. 2.
foglio del touring, e si mise a diteggiarvi sopra. cardarelli, 494:
. cardarelli, 494: una propensione a ridurre la realtà in termini matematici più
e. gadda, 2-1 io: diteggiavano a un loro tavoletto, come a un
diteggiavano a un loro tavoletto, come a un cembalo strano, senza suoni.
sempre in lotta fra loro (opposto a monoteismo). d'alberti,
quella divina e quella umana (contrapposto a monotelismo). = voce dotta,
passi all'acromio, ond'egli vada / a casa, e di cerusici un drappello
, e di cerusici un drappello / a curar corra il piagato ditello. =
diterpène, sm. chim. nome dato a idrocarburi di peso molecolare doppio di quello
ditiàno, sm. chim. nome dato a composti chimici eterociclici contenenti due atomi di
lo raddoppiamento de le parole è utilissimo a i ditirambici, percioché vogliono aver del sonoro
imperoché gli esordii de'ditirambi son simili a proemii dimostrativi. m. adriani,
quei ditirambi rinnovati ad ogni anno presero a poco a poco la forma di dialoghi
rinnovati ad ogni anno presero a poco a poco la forma di dialoghi recitati dai
; dalla significazione esoterica del corpo astrale, a quella occultistica dell'ararat.
angeli, che induce i la musica a svelarsi genuflessa. 2. figur
ditirambàccio. redi, 16-viii-30: ecco a v. sig. illustrissima un esemplare
, 1-6: fu questo arione citaredo sopra a ogni eccellenza, e fu il primo
bartolini, 4-142: mi inginocchiavo a tentare di pescare notonette acquatiche e
volte udito / che pigliar vi lasciate a ogni uncino, / piacemi di prestare
/ piacemi di prestare un pocolino / a questa penna lo stancato dito. idem,
, i-vn-9: la natura particulare è obediente a la universale, quando fa trentadue denti
la universale, quando fa trentadue denti a l'uomo, e non più né
più né meno. simintendi, 3-6: a ciascuna fece distendere 1 diti de'piedi
e l'angeliche deta, / che a nobil opre a punto si riserba.
angeliche deta, / che a nobil opre a punto si riserba. del tuppo,
dete postese alla bocca, incomenzò fortemente a vomicare. lorenzo de'medici, i-62
obbligate, per i conti del mese, a ricorrere ai diti della fantesca. d'
d'erinni che procedeva scalza, piedi a ventaglio, dieci dita libere, se dio
dell'intelligenza si riconoscevano fra di loro a un anello con una turchese al dito
della man zauca, e gentilmente, a poco a poco, scarna e taglia quella
zauca, e gentilmente, a poco a poco, scarna e taglia quella puntolina
di mezzo per più loro scorno. a. f. doni, 1-10: afferma
il sito / dove l'indice siede a dritta stanno, / e del più grosso
tuo maestro dito / ne le radici a terminar si vanno, / tal qual
stavano già sotto la mia tavola, a ricoglier ciò che ne cadea. nieri
ne rimanga abbastanza. leopardi, 4-77: a te la molle / gota molcea con
indice della mano. -mostrare, segnare a dito: indicare. -per estens.:
, v-322-40: tuta giente par mi mostri a dito! / così sono disorato ed
'n questa guisa desprezare: / fanne a deto demostrare: 'ecco l'omo
, / e non sia per alcun mostrato a dito, / né fatto di lui
., 29-16: io vidi lui a piè del ponticello / mostrarti, e minacciar
le stava, / che l'una a l'altra a dito la mostrava. poliziano
/ che l'una a l'altra a dito la mostrava. poliziano, st.
è in compagnia: / beltà la mostra a dito e leggiadria. canti carnascialeschi,
i popoli mi mostravano con il dito a questo et a quello, come cosa mara-
mostravano con il dito a questo et a quello, come cosa mara- vigliosa e
gli ugonotti..., mostrati a dito da qualcheduno per le strade o in
, 25 (429): eran mostrati a dito, e guardati con occhi torti
105: il duca si vedeva segnato a dito, bollato col nome di traditore
per girare tra la folla, segnati a dito? 3. medie.
? 3. medie. dita a martello: deformità acquisita a forma di
. dita a martello: deformità acquisita a forma di uncino in corrispondenza della
interfalangea delle dita dei piedi. -dito a scatto: dito della mano che nel
flessione o di estensione si arresta davanti a un ostacolo, che subito dopo supera
: se s'ha mai, nanni, a venire alle dita, / le prime
. 7. figur.: a denotare volontà, determinazione, intento,
28-58: se li tuoi diti non sono a tal nodo / sufficienti, non è
guido da pisa, 1-38: disseno a faraone: lo dito di dio è
il regno di dio è adunque giunto a voi. gemelli careri, 2-ii-347: in
quella battaglia, che un certo autore a ragione chiamò * decretoria ', o sia
un dito: assolutamente nulla. -essere a un dito di far qualcosa: essere
il casso vitale. iacopone, 5-13: a l'entrar de la mascione dui deta
, 19-62: noi siamo / stati a un dito per dar nel bargello. galileo
le parti! ma io son preparato a tutto, e non piego d'un dito
se si dica il diametro della luna a 12 come la parte ecclissata al quarto,
10. matem. ant. numero inferiore a dieci, numero semplice. c
per la differenzia che è da loro a gli altri, che dependono da loro,
angiolieri, 14-11: s'ella s'umiliass'a comandarmi, / non avrebbe ch'a
a comandarmi, / non avrebbe ch'a levar lo su'dito. petrarca, 128-67
in sulla via. pascoli, 239: a letto, il buio li fasciò,
le dita: conoscerla assai bene, saperla a memoria. -porre qualcosa sulle punte delle
da noi supposto, innanzi di porsi a scrivere, perfettamente impari questa lingua infinita
-da potersi contare sulle dita: a indicare scarsità. ariosto, 20-61
prendere la mano: fare un favore a qualcuno o dargli confidenza, tanto che
troppo liberale; / tu pigli il braccio a chi te porge il dito. aretino
. -dare un dito, un ditino a tutti: cercare di accontentare tutti.
preso il vezzo di dare un ditino a tutti, e credendo di stare a
ditino a tutti, e credendo di stare a cavallo dei due partiti, era cavalcato
amico suo biasimare palesemente, però che a se medesimo dà del dito ne l'
-leccarsi, succhiarsi le dita: a denotare piacere vivissimo (in partic.
richiede di nulla che sia peccato contra a natura, non li consentire mai.
, 24-13: io ti protesto, tienlo a mente, e legatelo al dito,
periglio. pananti, i-228: mettersi a urtar coi preti? f preti a
a urtar coi preti? f preti a dito / se l'han legata e andare
dito / se l'han legata e andare a capo rotto / toccherà a voi.
e andare a capo rotto / toccherà a voi. bartolini, 5-113: dev'essere
il dito i gesuiti, voleva concorrere a cacciare lo straniero. dossi, 45:
temere, fuor che l'autorità vi venisse a mettere il naso o il dito
piaga. -mordersi le dita: a indicare rabbia, dispetto, delusione,
: non dubito punto ch'egli non abbia a mordersi le dita per pentimento d'esser
, quando questa sua lettera carissima è venuta a tempo a levarmi la pena. pavese
sua lettera carissima è venuta a tempo a levarmi la pena. pavese, 1-66:
gli comporta che né pur muova un dito a camparcene. gioberti, i-104: chi
verga, i-265: sapeva che di lì a cent'anni, morto lui, sarebbe
sentiva venirle meno le forze: impotente a muovere un dito. moravia, i-506
asconder sotto il dito / mostrando avere a me le voglie tue, / ché sai
dito: non fare alcun male (a persone); non volere aver nulla
persone); non volere aver nulla a che fare (con cose).
loro gioventù, vogliono dar leggi et ordini a i loro figliuoli, imponendoli carichi che
. leopardi, 255: e certo quanto a se che pur col dito / lanzi
prima mancar, che mai patire / che a gilippo sia pur torto un dito.
dessi, 6-45: susanna si voltò a guardarla di sopra la spalla picchiandosi col
avvelenati dallo scorpione ad un pover uomo, a cui parve di toccare il cielo col
arno corresse broda, non ti toccherebbe a intignere un dito: frase usata per
... e'non ti toccherebbe a intignere un dito, se tutto amo corresse
: costoro con la donna si tornarono a piè zoppo col dito nell'occhio.
ditino di confidenza s'ebbe ben presto a pentire. capuana, 4-189: versava
capuana, 4-189: versava il moscadello a goccia a goccia, per risparmiare mezzo
4-189: versava il moscadello a goccia a goccia, per risparmiare mezzo ditino da
per risparmiare mezzo ditino da berselo lui a messa finita. dossi, 334:
... squadrò renzo da capo a piedi. dossi, 389: oh quanto
. de marchi, i-109: doro a quella scempiaggine gli dava un golino colle
, 44: come fan certi ditoni / a schimbesci, tondi e grossi, /
e grossi, / da colossi, / a carpirne, senza dentro / impegnarvi ginocchioni
la proprietà del terreno, nata atta a generargli o arbori simili. redi, 16-iii-
scopeti nell'autunno, e sono portate a vendere al mercato, essendo buone a
a vendere al mercato, essendo buone a mangiarsi cotte con formaggio e burro.
svevo, 6-95: la casa è a tuo nome. ho sempre pagato il fitto
tuo nome. ho sempre pagato il fitto a tuo nome. dopo scriverò anche la
nome. dopo scriverò anche la bottega a tuo nome. pensa che tu figurerai
palazzo vecchissimo con la nera facciata tappezzata a ogni piano di grandi lettere d'oro:
un cancello e un capannone in fondo a un prato -veniva il cigolìo e il
paciolo, 204: ma quando hai a far pagamento a parte banco e ditta
204: ma quando hai a far pagamento a parte banco e ditta, fa che
di firenze di fiorini 120, tocca a loro, f. 78, 15;
un poco duraturi; ma gli altri 995 a chi sono da accreditarsi? all'ignoranza
conteremoti quanto sia bene il carcar sopra a chi tiene assai scudi a canto, e
carcar sopra a chi tiene assai scudi a canto, e il sapersi levar da
prosperità della fortuna, la qual si conosce a molti indici, de'quali alcuna certa
secondo e dopo il primo danno a gran ragione del secondo suol dubitare.
. pea, 7-656: annessi, a quella villa, vigneto, uliveto e
per « dittàggio »: (intendi a paragone) ad ammirazione ed a invidia.
intendi a paragone) ad ammirazione ed a invidia. = voce di origine
volgare), alto da 30 cm a un metro, con radici bianche, rizoma
è un insieme di cinque follicoli riuniti a stella; contiene un olio essenziale, aromatico
frassinella, perocché ha le sue fiondi a modo di frassino, è caldo e secco
vedere. le cui foglie sono simili a quelle del frassino, onde da alcuno
mitologia e che terminava con l'invocazione a giunone lucina incoronata di dìttamo. 2
, impiastrato e beuto, vale contro a tutti e'morsi velenosi. guido da
li cervi, che, quando sono feriti a caccia ed hanno le saette nelle carni
saette nelle carni o nell'ossa, vanno a mangiare questa erba ed incontanente lo ferro
rosa, 132: le piaghe a saldar di mie disgrazie / altro ci vuol
mi si scavezzò una stanga della carrozza a desenzano, e con santa rassegnazione lessi
la vettura. manzoni, 24: a le sue piaghe / sarà dittamo e latte
. tantae enim potentiae est ut ferrum a corpore expellat, sagittis excutiat; unde et
unde et eius pabulo ferae percussae sagittas a corpore inhaerentes eiciunt. hanc quidam latinorum
de l'officio, spontaneamente quello rifiutando a lo arare essere ritornato? intelligenza,
questo dittatore non si eleggeva se none a grandi bisogni. machiavelli, 101:
i romani... si volsono a creare il dittatore: cioè dare potestà
creare il dittatore: cioè dare potestà a uno uomo che sanza alcuna consulta potesse
. frugoni, 615: poche reliquie ed a pugnar mal pronte / di roma seco
potere, si fece attribuire dal senato a roma, dapprima per la durata di dieci
la durata di dieci anni, poi a vita (dittatore perpetuo). boccaccio
uomo nuovo, che non abbia servito a nessuno. carducci, iii-6-397: nell'83
era stato eletto dittatore il signor persi, a velletri 11 conte ettore borgia. carducci
, 874: il dittatore, solo, a la lugubre / schiera d'avanti,
. il capo politico di uno stato retto a forma di dittatura (cfr. dittatura
: gli antifascisti... si ostinano a fare confronti tra i due dittatori,
confronti tra i due dittatori, e tutti a danno di mussolini. saba, 1-23
dall'idea unica (dittatore) sta a galla solo per quel poco di sughero
forme,... ha fatto assistenza a mille congregazioni; direttore fra le famiglie
che ad ogni modo vuol essere fatto a firenze o a siena dove la lingua spira
modo vuol essere fatto a firenze o a siena dove la lingua spira fresca eleganza
liberale ma di realtà comunistica o, a ogni modo, dittatoriale, che, non
così dittatoria che tu ne rimani sbalordito e a bocca aperta. gobetti, 1-46:
. gobetti, 1-46: l'italia deve a giolitti dieci anni di pace sociale
. donna che esercita, o aspira a esercitare, la dittatura (cfr. dittatore
, i pieni poteri civili e militari a una sola persona, affinché potesse provvedere
questo dittatore non si eleggeva se none a grandi bisogni;... e durava
libertà e 'l consolato: le dettature erano a tempo. peregrini, xxiv-115: si
novello, in pien senato, / a rinunziar la dittatura? è presto / senza
dittatura? è presto / senza esercito a starsi? pisacane, i-46: il disprezzo
comandamenti del generale putnam, ciò era a causa della sua anzianità; e quest'
vigorosa e leale. carducci, i-1029: a me la dittatura non par mica abbominevole
di tanti e che vi credete superiori a tutti? carducci, iii-6-473: nata
bocchelli, 6-242: chi si fosse trovato a bordo durante quel viaggio,..
colpito da una comune propensione dei ragionatori a considerare le cose del mondo sotto specie
escito da una dittatura di classe sia impotente a creare condizioni di vita sopportabili. gramsci
la dittatura, e do questa autorità a chi la vuole di questi altri miei amici
. mascardi, 1-46: s'ho a dire il vero, la dittatura d'amore
, la dittatura d'amore fa paragone a quella di siila, sotto di cui,
e incomodi bizantini fosse venuta... a soffiare tra noi quell'umore d'intolleranza
italiano non può di certo sopportare più a lungo la dittatura bizantina che ogni giorno
dictaeus, gr. aixraìo? (da a ber /) 'il monte
è oscura: si suppone un accostamento a lectorium 1 leggio, lettorino '(attestato
fondamentali, succhiatore e pungente, simile a un lungo rostro (come nelle zanzare
, oppure lambente, per lo più a proboscide (come nelle mosche);
, benché solamente convesso anzi che scolpito a foggia del mistico insetto; e porta,
ha procacciati tanti encomi in iscritto a tanti nostri etruscai, e ditticai, e
, iii-2-123: -l'anàtema / a temistio! -che il sangue del signore /
! ojetti, ii-608: vorrei andare a rivedere nel tesoro della cattedrale il dittico
2-235: fra le notizie generali spettanti a i dittici... non si dee
una condizione di preponderanza della fantasia a una condizione di mag giore
giore riflessione, da una forma a un'altra di civiltà. la
. 3. intr. dar luogo a un dittongo. = deriv. da
soldati, ix-257: fosse ben chiaro a tutti che lui era torinese: un
che lui era torinese: un torinese a roma! non aveva mai perso l'
o sbagliate ed aperte, aperte fino a un sospetto di dittongazione. qualche volta,
vocali (di cui una forte: a, e od o, e l'altra
delle vocali sieno gli accoppiamenti, che a quarantanove aggiungono, s'io non sono
annunzio, iv-2-85: la prima classe diceva a voce alta le vocali e i dittonghi
'quando nei derivati l'accento viene a cadere su altra sillaba... così
viani, 4-26: jouta per immedesimarsi a parigi e per esserne convenientemente assimilato aveva
anche di più vocali che dànno origine a un nuovo suono (come, per
barbara, dura ancor e difficile a comporre le consonanti con le vocali. lami
dittonghi greci e vocali lunghe, avanti a vocali brevi, spesso divengono brevi perché si
da'medici son chiamate diuretiche, cioè a dire che hanno facoltà di muovere l'
di confortar lo stomaco digiuno / propose a osmida il cavalier d'ir- landa;
emetici, nulla più sono che un sollievo a tempo. redi, 16-vi-235: l'
gesuitico esatto, che gioveria non poco a disingannare quei semplici, che credono ancora