Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.33 - Da DARE a DARE (71 risultati)

de lombardi lumaconi e farfaloni, tratta a la puttanesca, carpendone quel che tu

senten darsi della signoria e della eccellenza a ogni parola. della casa, 4-260

nelle quali [lettere] dà di voi a suo figliuolo, e pregalo, e

fé'testamento pieno di parole brutte contro a macrone e a * principali liberti di

pieno di parole brutte contro a macrone e a * principali liberti di cesare, al

insegna gli poteva scansare, e non a quelli che gli poteva tirare addosso.

cameriere e i cocchieri hanno sempre continuato a dare del don e della donna e

i critici virtuosi... seguiteranno a dar del porco al guerrini e anche a

a dar del porco al guerrini e anche a me. de roberto, 84:

della ma- lafemmina. -dar dentro a una cosa: urtarvi contro con violenza

e non vi potea dormire persona. a. f. doni, 4-33: io

con la barca dentro la rena, saltai a terra e m'arrampicai sull'argine.

prolungato; fare una cosa (o mettersi a farla) con impeto, con energia

aretino, 1-58: si è mai imbattuto a vedere i visi che fanno certi bravi

la vergogna e la forza gli sospinge a darci dentro. caro, 12-ii-270: vi

. caro, 12-ii-270: vi prego a scrivermelo subito, perché sono risoluto di darvi

fatto, si mise con gli altri a far far largo. [ediz. 1827

fatto, diè dentro con gli altri a far far largo]. nievo, 1-292

, in un campo che dovea ridursi a prato, dandoci dentro di schiena..

, 19-88: invitiamo i poeti lirici a darci dentro con la poesia dell'autunno

dentro, da disperati e accaniti, a segare, cantare, bere e sudare.

mangiassimo più di due o tre cucchiaiate a testa; ma gli altri ci diedero

pieretto preparavamo legge e anzi avevamo rimandato a ottobre 10 sforzo più grosso: si

uno e l'altro ritornato, / ed a le schiere d'india danno drento,

india danno drento, / de'colpi ricevuti a far vendetta. b. davanzali,

dentro anche lei. -metter mano a un'impresa. b. davanzali,

. davanzali, ii-250: già siamo condotti a deliberare; che è il più difficile

16-11: sì come cieco va dietro a sua guida / per non smarrirsi e per

forse ancida. possavanti, 4: a coloro, che rompono in mare, conviene

mare, conviene che fieno molto accorti a dar di piglio, e fortemente tenere

. petrarca, 331-18: così mancando a la mia vita stanca / quel caro nutrimento

cadere. ariosto, 16-62: venne a zerbino, e pensò dargli d'urto

; / ed impiaga la man ch'a dar di piglio / venia più fera che

cicognani, 3-194: détte di piglio a un par di tanaglie che eran lì da

fesso / dà degli occhi in un libro a lui vicino, / che forse non

lui vicino, / che forse non a caso ivi fu messo. -dare

terra cavando [ecc.]. a. f. doni, 4-39: poi

e dati de piedi in terra si levarono a volo in aere. -dar

. -darsi di petto: urtarsi fronte a fronte. - anche al figur.

i leoni o i tori in salto / a dar di petto, ad accozzar sì

. anguillara, 3-60: atteon, ch'a diporto via soletto, / venne a

a diporto via soletto, / venne a caso in quest'antro a dar di

, / venne a caso in quest'antro a dar di petto. boccalini, ii-108

di petto. boccalini, ii-108: andò a fracassarsi, dando di petto nel duro

fin ne'propri lacci / andammo follemente a dar di petto. -dare di

: ogni poco d'occhio che si dava a i fessi, si potea vedere ciò

napoli, datogli d'occhio, prese a favorirlo. brusoni, xxiv-838: datogli

cecchi, 20-26: e gli hanno dato a dietro; ma a lor posta /

gli hanno dato a dietro; ma a lor posta / i'non curo ora più

o una donna che si lasciasse andare a più d'uno erano pedinati, presi

. de amicis, i-24: e a sentir certuni noi siamo gente che non

spiccò la corsa, e gli offesi a sangue gli detter dietro. -dare fuori

gli scritti ch'esso volea dar fuora. a. f. doni, 295: gli

altrui dal laccio. carducci, iii-24-25: a quegli anni s'era cominciato in toscana

quegli anni s'era cominciato in toscana a dar fuori i testi classici con miglior

altri aderenti, quali erano convenuti di contradire a tutto quello che si proponesse, come

tutto quello che si proponesse, come a cose che non servivano a levar le

, come a cose che non servivano a levar le differenzie, ma solo ad assopirle

(183): ben tosto tornarono a dare in fuori i soliti dispetti e le

lui in venezia, come quando torna a dar fuori una macchia untuosa non ben

linati, 11-81: gli era tornata a dar fuori l'immensa albagia d'un

e chi me lo fa fare, a me, di star a perdere il mio

fa fare, a me, di star a perdere il mio tempo? e ad

figliuol alcide. -dare giù: scendere a precipizio, cadere. -al figur.

esser certa di qualche cosa disonesta. a. f. doni, 138: a

a. f. doni, 138: a i tre pasti tu sei pieno, alle

. bartoli, 2-4-74: la tempesta, a occhi veggenti di quanti erano in quella

bonaccia. rovani, ii-382: continuando a fumar le loro pipe, aspettarono in silenzio

bambino forte che non ha nessuna disposizione a star molto tempo giù. cantoni, 425

-dare in, dare su, dare a: mettere in comunicazione con un altro

di salino venivano dai portichetti che davano a mare. g. raimondi,

vol. IV Pag.34 - Da DARE a DARE (52 risultati)

nel genio, dare nell'umore: andare a genio, piacere. buonarroti il

cosa bellissima, da dar nel genio a v. s. illustrissima; perciò

: quando inaspettatamente mi trovo in faccia a un bel quadro in casa d'amici

una cosa che proprio dava nel genio a barberina: parlare francese. -dare

l'olfatto (un odore). a. f. doni, 168: avea

. f. doni, 168: avea a venire una grandissima acqua, ond 'l

, ond 'l gran puzzo, ch'avea a fare il terreno, dando loro nel

dando loro nel naso, gli avea a far diventar matti. pascoli, i-614

potendo sboccare nel po, furono sforzate a dare a dietro. g. gozzi,

nel po, furono sforzate a dare a dietro. g. gozzi, i-m:

tedeschi ne ebbero abbastanza, e cominciarono a dare indietro passo passo. i cappotti

passo passo. i cappotti grigi li inseguivano a stormi. de amicis, i-249:

. -disdirsi, ritrattare, rinunciare a compiere una data azione. pavese

, e lo lasciò nel lito dandolo innanzi a due ferocissimi cani mastini, perché lo

volta della ragna, e non avesse a inalberare e dare alle vette. berni

veduto i putti il carnovale / fare a firenze in una strada a'sassi, /

in una strada a'sassi, / s'a la contraria una parte prevale, /

da pisa, 2-113: e correndo dietro a turno, turno diede dieci volte per

tra'corpi morti. -dar sotto a: mettersi a fare una cosa (per

. -dar sotto a: mettersi a fare una cosa (per 10 più

poi fu in sul pulpito, dà sotto a una predica di nuovo conio. bartolini

quei cinque ignudi rossi giovani chini / a dar sotto a remare, e raggiungere

ignudi rossi giovani chini / a dar sotto a remare, e raggiungere / dove già

per lo più in modo poco vantaggioso, a basso prezzo); distribuire,

diano via il superfluo, e insurgano a contradire. soderini, ii-208: e

e come stasera la portò nel luogo a arare. quella povera bestia, qualunque

fin ch'i'sia dato in preda / a chi tutto diparte. livio volgar.

: e tutto il regno in preda a costor diè. ariosto, 24-36: che

, 236: ho pensato talor da me a me che sia ben non fidarsi mai

, perché io le dessi in pegno / a qualche amico mio. caro, 4-925

gli affannati augei diero in governo / a quelle stesse dee, soggette ancelle / di

in dono quella schiava che fu iersera a cena teco e che parve darti nel

e che parve darti nel genio. a. verri [caffè], 498:

[caffè], 498: è lecito a qualunque uomo il darsi in servitù,

provenza diè sua figlia matilde in donna a ruggiero di sicilia. nieri, 220:

-prorompere, irrompere, scoppiare; mettersi a fare una cosa all'improvviso, applicarvisi.

. dante, par., 6-24: a dio per grazia piacque di spirarmi /

voglio bere. carducci, ii-6-250: a un tratto si sveglia, dà in orribili

furie, non tanto contro di lei, a vero dire, quanto contro mio padre

andando il leone poco dopo queste cose a diletto, isprovedutamente gli venne dato nel

savonarola, 8-i-171: fa'penitenzia, torna a dio, che 10 veggo che

che 10 veggo che tu vai a dare in iscoglio. ariosto, 20-126:

danno in una di queste voci nuove a loro, o che hanno più d'

spaventevoli per la loro grandezza, che a ogni passo per tutte le strade si rincontrano

per evitar questa scilla, si riducono a dire che sia accidente prodotto, danno

più indecenti pose. landolfi, 8-196: a forza di scervellarmi sulla pianta dei fabbricati

costà più che qua e vi sono a miglior derrata, era un dare nell'ordinario

; il che è errore maggiore che parlare a caso. mascardi, ii-200: non

in faccia eran d'oro. in mezzo a questa gioia il palazzo già abbandonato da'

foscolo, xvii-138: solo quando cominciano a dar nel maligno, rispondo sacerdotalmente:

dò un po'nella malinconia; che a me non giova. giusti, iii-350:

del volto, che pareva sempre sottoposta a un riflesso misterioso.

vol. IV Pag.35 - Da DARE a DARE (73 risultati)

-indovinare. a. casotti, 1-4-29: vediamolo nel povero

-darsi da fare: affaccendarsi, dedicarsi a varie attività (con tenacia e ostinazione

... / e la cucina assetta a poco a poco. celimi, 1-64

/ e la cucina assetta a poco a poco. celimi, 1-64 (158)

già. -dare per il mezzo a qualche cosa: mettersi a farla senza

il mezzo a qualche cosa: mettersi a farla senza ritegno. b. davanzali

competitore, la dieder pe 'l mezzo, a uso de'barbari, ad ogni crudeltà

poco me se dà. -dare parole a qualcuno: adularlo, lusingarlo. maestro

i-476: la fanciulla, senza penzare a cosa veruna, tirata da un fanciullesco

diate loro fine [ai panni] a denaro o tenpo che l'uttile d'

come fattezze dava un po'l'aria a un cavallo. -darsi varia:

loro le reni, ci faranno morire a gran tormento. boccaccio, i-19: non

22-4: prima dar le spalle / a francia voglio, e girmene in levante

l'azzio apollo / saettava di sopra: a gli cui strali / l'egitto e

sedendo, accavalciò le gambe e diede a tutti le spalle, infastidita.

. mano. -dar morte, dare a morte: v. morte. -dare

terra: v. terra. -darla a bere, darla a intendere: far credere

terra. -darla a bere, darla a intendere: far credere una cosa non

e per addormentare, o si tira a scuoprire terreno: ma l'hanno a

a scuoprire terreno: ma l'hanno a dare a bere a'gonzi, e prima

terreno: ma l'hanno a dare a bere a'gonzi, e prima la vo'

: fate al prossimo quello che vorreste fatto a voi stesso, e non cercate darmela

voi stesso, e non cercate darmela a bere colla vostra fintaggine, caro simone

carducci, iii-24-123: ci ammiccavamo accennando a gesti, che, mentre napoleone iii

, mentre napoleone iii credeva di darla a bere all'italia, l'italia la dava

bere all'italia, l'italia la dava a bere a napoleone iii. jovine,

, l'italia la dava a bere a napoleone iii. jovine, 105: ci

diniego con le mani per dirci che a lui non era facile darla ad intendere

ha bisogno di elementi intellettuali. ma a me non la danno a bere quelli che

. ma a me non la danno a bere quelli che hanno le mani pulite,

un badile in mano. -darla a qualcuno: fargli una beffa. g

cecchi, 1-ii-42: forsech'io penai troppo a dar- gnene una? ed è stata

giunterei. -darle, darne: prendere a pugni, a schiaffi, a botte

-darle, darne: prendere a pugni, a schiaffi, a botte; picchiare.

prendere a pugni, a schiaffi, a botte; picchiare. -darsele: prendersi a

a botte; picchiare. -darsele: prendersi a botte, fare a pugni, azzuffarsi

-darsele: prendersi a botte, fare a pugni, azzuffarsi. francesco da barberino

, 196: gàrrigli quando corre dietro a uccelli /... / e quando

. pavese, 1-8: ho preso a pugni un milite..., gliele

cassola, 3-9: vinicio si sarebbe messo a strillare, e poi la sera lo

dopo, gliele avrebbe anche date, a vinicio. -dimostrarsi battagliero, polemico

di buscarne. -darsela, darla a gambe, darsela a gambe: fuggire

-darsela, darla a gambe, darsela a gambe: fuggire a precipizio.

gambe, darsela a gambe: fuggire a precipizio. machiavelli, 7-8-214: la

la più parte della sua compagnia dette a gambe. firenzuola, 379: e rotta

quale io era legato, subito la diedi a gambe. g. m. cecchi

cecchi, 1-1-249: io la detti a gambe ratto ché / io non vi

grazie, le lascio, e dolla a gambe. manzoni, pr. sp.

fare? tornare indietro, non era a tempo: darla a gambe, era lo

indietro, non era a tempo: darla a gambe, era lo stesso che dire

cani magri spelati che se la danno a gambe da chi mostri di gittar loro un

le mani sulla roba, e darsela a gambe. sbarbaro, 4-29: senza

lo zio..., credendo a briganti, se la dette a gambe.

credendo a briganti, se la dette a gambe. pancrazi, 2-96: entrato

usciva da questo impegno? dandola vinta a un villano e a un frate! giacosa

impegno? dandola vinta a un villano e a un frate! giacosa, 17:

discese poi finivano sempre per darla vinta a giac, il cui polso di ferro reggeva

atto di sfida, per non darla vinta a suo padre che aveva per forza voluto

, e dettila / fuor per venirvi a ragguagliar. -dar essere, forma,

2. -a chi ne dà e a chi ne promette: indica un individuo

lippi, 9-32: maso di coccio a questo e quel comanda, / ed

/ ed all'un danne, e a un altro ne promette. note al mammantile

2-708: * e all'un danne e a un altro ne promette '. diciamo

fagiuoli, 1-2-20: hanno nobiltà da dare a da serbare. -dare a qualcuno

dare a da serbare. -dare a qualcuno quello che va cercando: trattarlo

n. 4. -dare le orecchie a un nano: v. nano.

giannotti, 2-2-336: credi tu dare a me bianco per nero? alamanni,

inteso: era sicuro che sarebbe riuscito a dissipare il malumore di mara. -tu

me la daresti buona: risposta scherzosa a chi ha riferito cosa che, se

ironico e scherzoso di rifiutare di accondiscendere a una richiesta o di minacciare.

i. nelli, 15-2-11: -matto scimunito a me? a un uomo dotto?

, 15-2-11: -matto scimunito a me? a un uomo dotto? -che uomo dotto

lippi, 1-40: con quel batocchio zomba a mosca cieca, / senza riguardo,

vol. IV Pag.390 - Da DIFFERITO a DIFFICILE (15 risultati)

viene a farsi / l'abito poi difficile a mutarsi. bandello, 3-17 (ii-341

una di quelle persone che sono difficilissime a contentare; e se per aventura elle

se per aventura elle s'abattono mai a vedere qualche cosa che piaccia loro,

son più d'ogni sventura / difficili a soffrir. parini, giorno, ii-445:

sp., 1 (20): a chi messosi a sostener le sue ragioni

1 (20): a chi messosi a sostener le sue ragioni contro un potente

né credito né sperienza, incontra infiniti ostacoli a scrivere ed a stampare,..

, incontra infiniti ostacoli a scrivere ed a stampare,... allora può darsi

ch'era la vera trebbiatrice, tutta fatta a trabocchetti che si muovevano per trasmissione.

bene e d'allegrezza che saria difficile a contare. bibbia volgar., iii-70

iii-70: non è difficile al signore a salvare con moltitudine, ovvero con pochi

o uno alloggiamento, è lo avere a tenere disunite tutte le forze che tu hai

bocchelli, 6-13: persuadere il popolo a far la rivoluzione, sarà facilissimo;

3-149: io saprei bene che rispondere a costoro che hanno per cosa difficile che

. pulci, 28-123: diletta vasi a caccia andare spesso, / sempre l'ozio

vol. IV Pag.391 - Da DIFFICILE a DIFFICILE (43 risultati)

trasse il mio custode angiol pietoso / a la diffidi erta di vir- tude;

(un'età); duro, gravoso a essere tollerato (una condizione di vita

navigazione molto difficile e pericolosa, arrivò a una scala nomata cosmi. davila, 78

. loredano, 1-50: dispiace il morire a gli amanti, perché per lo più

perché per lo più sono giovani, a quali riesce molto difficile la morte,

più diffidi tempo / io non dispiacqui a me, fu sol tuo dono.

e i vostri doveri, avete voi pensato a prepararvi ai passi difficili a cui potevate

voi pensato a prepararvi ai passi difficili a cui potevate trovarvi, a cui vi siete

ai passi difficili a cui potevate trovarvi, a cui vi siete trovato in effetto?

ha bisogno. -che mette a disagio, imbarazzante, spiacevole. tecchi

. 4. che richiede sforzo a essere compreso o appreso; oscuro,

la filosofia o de l'istorie è simile a coloro i quali caminano per via conosciuta

5-203: già per l'aria cominciavano a incrociarsi le parole difficili, gioia e vanto

fosse difficile o paresse, riportatela a me, e io l'audirò e giudicherò

ti disponga e ti dilibri, / difficile a me, rozzo e maestrevole. p

, e che hanno bisogno d'assai tempo a studiarli. muratori, 7-v-79: qui

delle armi, si accinsero i signori sindaci a regolare quella non meno importante delle monete

snodature / difficili; che m'ha battuto a freddo / un fabbro di metàna /

7. che avviene o si sviluppa a fatica e in modo irregolare: stentato

il tempo della vita che mi rimane a soddisfare i doveri dilicatissimi della discordia nelle

3-i-33: in altri paesi la docilità servile a chi parla in nome della libertà,

, 5-96: era apparso qualche volta anche a lungolago, in borghese, in difficile

la sua bottega di tabaccaio e s'arrestò a guardarlo come sorpreso. -farla difficile

elia sta comperando, tutti vi correranno addosso a chiedervi roba; perché secondo loro se

e voi la farete difficile. vendete a goccia a goccia, facendo finta che non

la farete difficile. vendete a goccia a goccia, facendo finta che non vi volete

tenace (una materia); ribelle a ogni cura (una malattia).

de una infer- metate multa deficele, a non c'è miedice sufficiente de li

innol- trandosi il novembre, s'incominciarono a perdere di nuovo i sonni,

dice, la barba difficile; cioè restia a lasciarsi radere senza l'accompagnamento di rossori

9. poco incline, restio (riferito a persona e, al figur.,

e, al figur., anche a cosa). boccaccio, v-106:

uomini, quali sono facili e quali difficili a convertirsi. davila, 108: il

, con minacce di diseredarlo, astretto a consentirvi. dottori, 82: o

medicamenti agli altri, ancorché siamo difficilissimi a pigliarli per noi. c..

parole e di pochissime amicizie; difficile a dar la mano, difficilissimo a dare

difficile a dar la mano, difficilissimo a dare e ricevere il 'tu '.

, e quando lo sono e si rassegnano a presentarsi al medico, temono un pronostico

verri, i-153: gli uomini sono difficilissimi a contentarsi delle cose, e facilissimi a

a contentarsi delle cose, e facilissimi a contentarsi delle parole. cesarotti, i-317

il gusto delicato, difficile, e a dir vero un po'schizzinoso e sofistico,

il difficile: corron tre giorni quando a genova c'è del wagner a teatro.

giorni quando a genova c'è del wagner a teatro. bocchelli, 1-i-172: se

vol. IV Pag.392 - Da DIFFICILMENTE a DIFFICOLTÀ (41 risultati)

deisti, che il pretender di distruggere a dirittura iddio, è una cosa un po'

difficoltà, con sforzo; faticosamente, a stento. cavalca, i-149:

. l. frescobaldi, 2-124: a questo monte si sale difficilmente e per viottole

. guicciardini, 1-69: essendo oltre a questo nel tempo medesimo infestati gli aragonesi

al lito quanto poteva, comincio- rono a sostenere difficilmente l'impressione degli inimici.

, 2-52: il re, bench'a pietade / tirato cor difficilmente pieghi,

. è un gran progresso l'imparare a fare difficilmente. -ant. con

ogni cosa per parere buoni, ché serve a infinite cose: ma, perché le

55: anderà difficilmente il virtuoso moderno a cantare a veruna conversazione, dove però

anderà difficilmente il virtuoso moderno a cantare a veruna conversazione, dove però capitando, si

crescendo gli anni. carducci, iii-6-158: a un re, che si lascia

è molto maggiore el frutto che ne resulta a chi lo sa fare. sarpi,

le difficoltà ad essere buono e la facilità a divenir cattivo. giusti, i-73:

apprensione. levi, 3-24: continuò a dirmi, con l'accoratezza di un

. b. davanzali, ii-251: ebbe a combattere con le difficultà de'luoghi,

questo libro di iob è molto difficile a intenderlo bene, e massime questo terzo

, parte, come io dissi, difficile a conseguire. tassoni, 261: l'

5-iv-146: questi due sonetti [di a. caro] d'un gusto particolare,

-ant. l'essere ostinato, ribelle a ogni cura (una malattia).

volgar. [tommaseo]: che giova a non usare olio, e cercare certe

con difficoltà: difficilmente, faticosamente, a stento, a mala pena; senza

difficilmente, faticosamente, a stento, a mala pena; senza difficoltà: facilmente

consideriamo] la difficoltà la quale è a quelli che vogliono intendere la narrazione delle

con piccola dificultà navicare. s. degli a rienti, 329: le cose

, come voi dite, dariano fatica a chi le dicesse ed a chi le udisse

dariano fatica a chi le dicesse ed a chi le udisse e non senza difficultà

da molti intese. vasari, i-331: a costui giovò molto quella difficultà che avevano

nella scultura i maestri che erano stati avanti a lui, le sculture de'quali erano

e sì dozzinali che chi le vedeva a paragone di quelle di quest'uomo le giudicava

un miracolò. serdonali, 10-135: a tempo ci vennero incontro del castello uomini

marino, 2-55: le cose belle, a lor rivolto disse, / son sempre

mi diverta. io trovo più difficoltà a divertirmi, che a far denari. cuoco

trovo più difficoltà a divertirmi, che a far denari. cuoco, 1-144: non

il fanciullo, con la sua difficoltà a discernere il reale dal finto, la

del loro principe sono assai minori difficultà a mantenerli che ne'nuovi. tasso,

, 2-87: dopo alcuni giorni incominciò a susurrarsi dietro il ventaglio che il matrimonio

e'non ti fia difficultate, / a lor donar perfezion t'ingegna. savonarola,

molti e diversi obietti che tirano in terra a molti peccati. equicola, 69:

sonetto, della prima rima de'quadernari a mezzo il secondo il quarto e il

verso e della seconda de'ternari, a mezzo l'undecimo e il decimoquarto è una

qualunque. 6. situazione difficile a superarsi; circostanza avversa, dolorosa (

vol. IV Pag.393 - Da DIFFICOLTARE a DIFFICOLTOSO (47 risultati)

1-i-109: la testa gli si stancava a studiare difficoltà senza uscita, progetti impossibili

(85): venne... a tanta chiarità e lume d'intelligenzia, che

, che eziandio i grandi cherici correvano a lui per soluzioni di grandi quistioni e

della volgare eloquenzia, nel quale insegna a scegliere da tutte le lingue d'italia una

del più dei filosofanti non giungono mai a tonni via un numero incredibile di difficultadi

, un formolatore di problemi, intento a togliere dubbi, ad appianare difficoltà,

togliere dubbi, ad appianare difficoltà, a risolvere problemi. -in un testo

il testo speditamente senza fermarmi nelle difficoltà a cercare altri libri. 9.

ii-146: promesse ancora il re, a instanza sua, la restituzione de'fuorusciti

difficoltà. lambruschini, 2-25: quanto a me confesso che non trovo difficoltà alcuna

: avendo non so che di difficultà con a. c., e passandosi fra

, 101: se il forestiere ha difficoltà a correr così veloce, fanno andar piano

via, io non ci ho difficoltà a pigliarti con me. b. croce,

ammettere che il pensiero rimandi, come a proprio antecedente, alla sensazione: dottrina,

una commiserante sopportazione, avevano proprio difficoltà a non uscir dai gangheri. -fare

perciocché 10 mi pensava che egli avesse a far mille difficultà. s. caterina

76: mette difficoltà e interpone dilazione a sottoscrivere i capitoli che d'ordine del

, e copiandone gli originali, venne a tale, che le sue tele,

ogni verso ad attraversarli el cammino e a, difficultarli questa impresa. guicciardini,

scorgesse che il traffico di toscana togliesse a quello, forse che e'verrebbe loro

redi, 16-v-245: come ha fatto a scender dalla testa in un momento tanta

bocchelli, 1-iii-143: questo potè molto a difficoltare da noi nella vita pubblica l'abitudine

partiti. -rendere oscuro, difficile a intendersi. cesarotti, i 60:

. cesarotti, i 60: quanto a me crederò sempre che tutto questo ammasso

questo ammasso di regole non serva che a facilitare i solecismi, e a difficoltar

che a facilitare i solecismi, e a difficoltar le lingue, senza aggiunger loro

dove tutti l'importunavano, perché sollevasse a qualche carico principale i loro congiunti,

legittimamente di tale divertimento, o fornire a noi selvaggina presa al di là dei nostri

insino nel principio di questo anno cominciato a difficultarsi. boccalini, ii-187: il

[i vapori] sieno sempre sforzati a mutar direzione, difficultandosi con ciò l'

nostra casa di napoli, facendola odorare a diverse persone, quali tutte confermavano lo

2-15: io per me non difficultò a confessare d'aver tenuta questa regola molte

. boriili, 6-66: siam costretti a scendere e a marciare difficoltosamente sotto la

, 6-66: siam costretti a scendere e a marciare difficoltosamente sotto la pioggerella veleggiante che

, pieno di difficoltà, che avviene a fatica; che impone sforzo, che

che richiede abilità, attenzione, difficile a sistemarsi, a farsi, a credersi.

, attenzione, difficile a sistemarsi, a farsi, a credersi. g

difficile a sistemarsi, a farsi, a credersi. g. m.

la nazione animosa per indole propria, era a quei tempi talmente accesa, per qualunque

sp., 14 (254): a poco a poco, quella faccenda di finir

, 14 (254): a poco a poco, quella faccenda di finir le

quella faccenda di finir le frasi cominciò a divenirgli fieramente difficile. [ediz.

ediz. 1827 (254): a poco a poco, quella faccenda di compier

1827 (254): a poco a poco, quella faccenda di compier le

quella faccenda di compier le frasi cominciò a divenirgli fieramente difficoltosa]. serao,

la studiamo da una settimana, senza arrivare a penetrarla. bocchelli, 1-ii-344: per

scoli in un fondo come quello, a ridosso dell'argine del po, d'

vol. IV Pag.394 - Da DIFFIDA a DIFFIDATORIO (37 risultati)

botta, 4-270: l'estensione del calice a chi il domandava, sarebbe stata scala

2. di persona: che è difficile a contentarsi, pieno di suscettibilità, scontroso

pensieri da grande: una bambina difficoltosa, a quanto capisco. -ritroso.

. di persona: che soffre di disturbi a un organo o a un apparato;

soffre di disturbi a un organo o a un apparato; che ha un organo del

un privato o una pubblica autorità intima a un soggetto di adempiere un suo dovere

ingiunzione stessa; atto con cui si porta a conoscenza di un soggetto una certa situazione

, con la formula, sia pure a stampa, di diffida. palazzeschi, 4-267

e il podere, non siamo disposte a ridurci all'elemosina per te. bocchelli

divieti e le diffide del magistrato, riuscivano a impedire l'imprevidenza di quegli scavi.

povero vecchio singhiozzando. -e il conte sta a quel che dice il sor giacomo.

, i- 121: s. a. ha promesso a cento persone di liberarmi

121: s. a. ha promesso a cento persone di liberarmi. pure non

paxe chi era da questa excelsa communità a quella signoria, et cum ogni desonestade loro

è deliberato per contra de fare guerra a loro in ogni loco. =

, quand'io vidi / solo dinanzi a me la terra oscura; / e

: « perché pur diffidi? » / a dir mi cominciò tutto rivolto: /

. verri, i- 336: imparate a diffidare dell'irreligione e dell'ipocrisia,

onde. alvaro, 7-30: più che a idee generali, l'uomo oggi è

/ quando ella cominciò di sua possanza / a difidarsi e perder la speranza. firenzuola

, 15-ii-116: non per questo v'avete a diffidare né dell'amore, né dell'

torrismondo, 3135: ahi, troppo a torto / tanto si diffidò nel fido amico

opinioni, perché molti non prestavano fede a questo avviso, altri si diffidavano delle

désse a'suoi nemici, si diede a detti pretori. bianco da siena, 31

diffidarsi di oltrepassarli, e aspirare solo a imitarli con facilità. alfieri, 49

ercambi, iii-41: e subito il mandò a diffidare. andrea da barberino,

: el re comandò che fosse scritto a tutti e'baroni ch'ognuno s'apparecchiasse d'

e'baroni ch'ognuno s'apparecchiasse d'essere a corte con tutto suo sforzo; e

lo altro per trombetto, di quivi a cinque dì si possono offendere l'uno

diffidarono. -per estens. intimare a qualcuno di non compiere determinati atti,

che diffidava i combattenti di farsi vedere a braccetto delle belle ragazze, che proibiva

adesso che il circolo l'aveva diffidata a frequentare le sale, come un punto

, sono d'opinione che voi proseguiate a tenerla per tutto l'anno, e

la scienzia. fai che non intervenga a te, come intervenne una volta a un

a te, come intervenne una volta a un altro speziale. = voce dotta

al papa il governo della città liberamente come a signore. boterò, 6-45: non

altra via di scampare, si raccomandò a un solimano rinegato, promettendogli grandissima taglia

vol. IV Pag.395 - Da DIFFRAZIONE a DIFFLUENZA (25 risultati)

de'mercanti, ma si riterranno obbligati a condurre grani, previa diffi- dazione al

di ciò tutta la nobiltà, andò a giugurta e lui, timoroso e per la

più ricca di quanto credeva, istigarla a far valere la propria volontà, gli dava

alla voltata, o si fa cogliere a frugare in qualche secchio, su un

governo, v'è sempre il pusillanime a cui ogni moto un po'vivo mette spavento

il vecchio affarista, mezzo febbricitante, percorse a galoppo la storia della sua vita,

un diffidente, attonito, intimorito davanti a una coscienza nuova, che sorgeva a

a una coscienza nuova, che sorgeva a rimproverarlo. a. che mostra

, che sorgeva a rimproverarlo. a. che mostra diffidenza (l'aspetto esteriore

: e l'occhiata colla quale si volse a celio, quando questi gli fu da

benevola. carducci, ii-8-187: chi dice a te, sciagurata, che non volessi

. pirandello, 7-422: il mondo seguitava a vivere intorno a lui; col tramenio

: il mondo seguitava a vivere intorno a lui; col tramenio incessante, con le

principi discacciar da'loro stati i prelati a sé sospetti e diffidenti. botta, 4-407

casale, restasse in mano di principe a quella corona diffidente, ed alla nazione francese

essere la repugnanzia e tentazione del diavolo a farti disperare, però non ti disperare

concorrere, né direttamente né indirettamente, a uno stesso fine. verga, 4-32

vene e la casa messa insieme pezzo a pezzo colle loro mani. d'annunzio

, 10-249: i topi li vengono a fiutare con diffidenza, a.

vengono a fiutare con diffidenza, a. ant. mancanza di fede.

locuz. -entrare in diffidenza: incominciare a diffidare. c. vannetti, xix-4-767

forti in italia, per contrastare soli a tutte le forze del greco imperatore,

mettevano in diffidenza. -ridursi a diffidenza: dar luogo al sospetto,

cose fra il re ed i sollevati a troppo gran diffidenza. -trovarsi in diffidenza

, i... i e a lieve scaramuccia l'invitassero, / questi serbano

vol. IV Pag.396 - Da DIFFLUSSO a DIFFONDERE (37 risultati)

sparsamente ', al figur. 'ridursi a nulla, disfarsi '.

le sponde; / mischiando quelle sacre a le mie liete / farò che tra le

questo sangue /... / solo a onor di voi diffondo e spargo.

apri i fonti superni, e larga a queste / sitibonde campagne acqua diffondi,

tenebroso velo, / onde giugno la pioggia a noi diffonde. giordani, i-15:

/ che il suo pianto silenzioso / a stille su le fronti de gli uomini

nasce nei fertili colli che presso sono a napoli un limpidissimo fiumicello detto sebeto,

redi, 16-ix-358: si potrà dare a bere a sua sig. illustrissima quattro

16-ix-358: si potrà dare a bere a sua sig. illustrissima quattro o cinque

. boiardo, 1-131: il tiaranto a ponente dechina, e gli altri tre

diffonde. milizia, ii-256: per giunger a quest'approssimazione il pittore ha in ciascuna

niveo fulgente, ond'ella / ride a l'aurora da le rosee braccia, /

voce. arici, ii-16: e a lei che indarno diffondea lamenti, /

diffondea lamenti, / con ontose parole a dir sì prese: / or converrà che

faccia di teresa un patetico raggio simile a questo che tu diffondi nell'anima mia

l'alba della libertà fia che tomi a diffondere raggi vitali sul fiore appassito della

suo uffizio di poeta. egli mirava a rivendicare tutti gli elementi morali della nazione

morali della nazione, e però seguitava a diffondere il suo riso schernitore su tutte

tutte parti entra, per tutto penetra, a tutto si diffonde. chiabrera, 209

oriente / l'almo sol s'appresta a scorgere, / giù dal mar la veggiam

(215): molte mani l'afferrano a un tempo: è in terra;

felicita, è il tuo giorno! / a quest'ora che fai? tosti il

scintilla si diffonde agli umani intelletti, a chi maggiore, a chi minore, conforme

agli umani intelletti, a chi maggiore, a chi minore, conforme alla diversità individuale

, /... / tutto a te deggio. guerrazzi, 5-55: tu

che questo aere di bizzarria, diffondendosi intorno a lui, aveva a lungo andare viziato

, diffondendosi intorno a lui, aveva a lungo andare viziato tutta la famiglia. pascoli

: ma tu, lasciando i più spediti a tergo, / ricerchi il cielo,

/ ricerchi il cielo, e quanto a noi diffonde, / e le prime

: or sì m'awiso, / ch'a te fra i ghiacci suoi desse la

o se tu amasti vanto / dare a i mobili plettri o pure al canto.

iv-304: le nuvole dorate e dipinte a mille colori salivano su la volta del cielo

non dire di metterti in ginocchio: a me solo appartiene di starmi ginocchione innanzi

me solo appartiene di starmi ginocchione innanzi a te, in atto continuo di ringraziamento

sarebbe bastato un colpo di mano simile a tanti che dal 1943 diffusero poi il

e chiamandosi quello maggiore bene che maggiormente a diverse cose si diffonde... mi

, perché del piacer loro infiniti, a dir così, sono i partici- panti

vol. IV Pag.397 - Da DIFFONDERE a DIFFONDERE (39 risultati)

fonte o pregio il qual sia comune a ciascuno; quindi scorgiamo che tutti si

; quindi scorgiamo che tutti si riducono a quel buon gusto che dimandiamo universale,

buon gusto che dimandiamo universale, come a quello che si diffonde per gli componimenti di

costume); cercare di indurre altri a seguire un movimento, un partito; propalare

la coltura e la istruzione, sicché impari a stimare non quel che viene dalla fortuna

collenuccio, 33: li principi cristiani passomo a la recuperazione de la città santa e

la recuperazione de la città santa e a lo esterminio de la setta maumettana;

setta maumettana; et allora cominciò molto a diffondersi per l'europa e intendersi in

favore del tempo e degli urti ripetuti a molte riprese. torti, xix-4-861:

nuovo e più preciso, poiché cominciava, a bologna fra l'altro, e si

negli altri, si diffonde agevolmente, a guisa di peste o d'altro male contagioso

voglia: / e da l'un sesso a l'altro si diffonda / il pravo

diffonde sino nel più piccolo possidente. a. verri, ii-381: tanta è

, esprimere. marino, 318: a sì novo spettacolo e sì strano / gli

sì strano / gli occhi girò meravigliando a caso / greco nocchier, che '

, / non conosciuti, non saputi a pena / o per nome o per sangue

mano sua ricchezze e stati, / sino a farli beati? marino, vii-193:

: tutto quello che compartito era distintamente a molti, è stato prodigamente diffuso insieme

molti, è stato prodigamente diffuso insieme a uno. menzini, 1-68: le sacre

dei cittadini industriosi, per diffonderlo contemporaneamente a tutti gli individui della nazione.

; / molte al panico, ed a l'avena molte / simili il seggio altrui

e 'l cibo. -gettare a piene mani; gettare via. tasso

-intr. con la particella pronom. a. verri, ii-207: le turbe degli

: le turbe degli spettri, che fino a quel luogo mi avevano seguitato, sommesse

quel luogo mi avevano seguitato, sommesse come a duce da loro scelto, poiché giunsero

duce da loro scelto, poiché giunsero a piè del colle, turbate da subita

una competenza, ecc.). a. verri, ii-266: quindi l'umano

lancia ne'due estremi, ed aspira a vasto imperio, e tenta sempre diffondere

180: quando soverchia e sovrabonda / a quanto cape e può capir il petto,

che i fanciulli. l'espressione si ha a diffondere per tutti i tratti e membri

si diffuse dentro il corruccio: pensò a sua madre. moravia, viii-

d'etiopia, alcuno ha detto / ch'a nettuno ir più inanzi ivi è interdetto

del primo, nel quale comincia maggiormente a diffondersi giace la terra di san gertrudemberghe

ella lo conosce, né occorre diffondermi a lodar la bontà sua. sassetti, 437

bontà sua. sassetti, 437: e a questo inconveniente [dell'esagerazione] se

ritornar poi che con l'ingegno fece a casa, non si ricordò del soggetto principale

spesso e con quanta facondia vi diffondete a difender la lingua italiana dalle tacce pedantesche

169): allora il principe si diffuse a spiegar ciò che farebbe per render lieta

. dall'ongaro, vi-259: ma mentre a miserarla io mi diffondo / ella già

vol. IV Pag.398 - Da DIFFONDIBILE a DIFFORME (26 risultati)

che è in contrasto; non confacile a diffondersi, diffusibile. vastato tanta

che facevano gli etiopi, per rendersi simili a coloro piacevono e quali gli dispiacevono

luce. serva e divisa. a. verri [il caffè], 129

sostanziali. de roberto, 2-123: dinanzi a quella donna, nessuna via.

di colui che è forte un'esistenza difforme a quella che il mio amore e la

han fatta poi [firenze] / difforme a tutti i = comp. di

, ed i mariti combattendo, da occidente a levante, e quale lo compie più presto

uniletter. che deforma, deformante. a tempo difformato, che, intera la loro

giammai le sue viscere porteranno il peso dinanzi a questo tiranno nicolao. bandello, 2-5 (

poi le qui reo / commise a tal che 'l suo bel nome adora,

diffórmo). ant. fece un lavoro a la moresca col rasoio sul volto, e

diformato 2. letter. brutto, spiacevole a vedersi; de corpo;

università delle cose con li peccatori è bella a chi di che scheletro col labbro destro questa

questa donna. frezzi, iii-5-47: così a me carne uno pareva, di

guar ciava... a fare un ceffo molto difformato. carducci,

le lor persone, come uomini a i quali non cale d'altro strana,

le mani / verso il lito distese, a lento passo è quella che forma

paleotti, l-11-267: ora, per cominciare a discornaso, pieno di gomme, di

doglie). marino, lora cominciò a difformare gli occhi, e avvolgerli come rere

gli occhi, e avvolgerli come rere intorno a questi abusi, acciò, scoperte le sordidezze

paterno / prende con risi e con disprezzi a scherno. zioso. necessario pigliare

capo generale, augustini, iii-196: volgiti a quelle / che di poch'ore capellano

si devono estirpar dal mondo, sia facile a. cocchi, 8-227: massime se tale

viziato scimmia è animale laido e diforme. a. f. doni, ii-131.

di dentro lavora e rifoggia la materia fino a tanto che non si lavorano e seperansi dalla

si lavorano e seperansi dalla sua mente a non diformare i suoi versi. monti,

vol. IV Pag.399 - Da DIFFORMEMENTE a DIFFRAZIONE (26 risultati)

impazzita per la presenza del cadavere e calata a furia di sull'armadio, venne un

di sull'armadio, venne un momento a chinare il proprio viso difforme, con

proiettava sulla neve ombre difformi, che a volte il lume di lima rendeva grottesche.

/ avea smarrite, onde si poggia a dio. lottini, 8: egli non

privato. bracciolini, 1-9-54: troppo a madonna giuno e messer giove / vent'

vent'anni ho fatto qui diformi prove. a. guarini, ii-142: a cotanta

. a. guarini, ii-142: a cotanta meschinità di gusto sono ridotti che nissuna

/ da'cor difformi; e ornai / a noi disnaturar fatti siam pronti, /

altra inezzia del pittore, eccitano il riso a chi ha qualche giudicio; imperoché questo

dee rendere danno all'amante valentre? a. f. doni, 177: un

età nostra, e porre uno specchio dinanzi a gli occhi a questi particolarmente, che

porre uno specchio dinanzi a gli occhi a questi particolarmente, che presumono tanto in cui

c'hanno in se stessi e appresso a gli altri, mentre si reputano i

dirittamente fanno quelli di licia. quando a costoro accade il corrotto de'morti,

tra molte difformità, e insieme diede a vedere una immensa erudizione, un ingegno mirabile

tratto qualche scintilla di luce, che a chi avesse saputo accorgersene, serviva a

a chi avesse saputo accorgersene, serviva a rilevarne meglio la difformità. longo,

che al vero aggiugnere mostruose difformità, a seconda della torta fantasia. rosmini,

peccato possono concorrere più difformità e, a modo d'esempio, riportare che egli dice

lus suria ma sì anche a quello d'ingiustizia. = voce dotta

oriani, ii-23: proibito di viaggiare a tutte le persone sospette, diffranta la

diaframma opaco, su uno schermo posto a conveniente distanza si osserva, invece dell'

coltello bene affilato si presenti per taglio a una sottil striscia di luce nella stanza buia

si vede i raggi, che passano a una picciola distanza dal taglio, buttarsi

e così di mano in mano, fino a tanto che a una certa distanza dal

in mano, fino a tanto che a una certa distanza dal taglio vanno oltre

vol. IV Pag.400 - Da DIFFUSAMENTE a DIFFUSO (36 risultati)

de'compagni ne'campi de'nemici mandò a predare. i quali, essendo diffusamente sparti

assalì, e non molto minor danno che a benevento avesse ricevuto diede ah'inimico,

boiardo, 1-324: diffusamente fuggì chi a un e chi a un altro loco.

: diffusamente fuggì chi a un e chi a un altro loco. dolce, l-1-204

materia di questo salmo, le quali a me non appare necessario da ricordare in

, la quale il profeta vigilantemente recò a comparazione dell'avvenimento di cristo. cieco,

mente dimostrata l'incertezza della lor arte. a. verri, i-98: poi diffusamente

sossopra fino al paglione, agilulfo prese a rifarlo secondo le regole. era un'operazione

operazione elaborata, nulla deve essere fatto a caso, e vanno messi in opera

che si può diffondere, che tende a diffondersi. = deriv. da diffuso

diffondersi. - in partic.: attitudine a comunicarsi, a contagiare (una malattia

partic.: attitudine a comunicarsi, a contagiare (una malattia).

simil. e al figur.: a indicare l'estendersi sciolto, libero,

lumi suoi, sua inestinguibil facella più a lui si scema, di quel che

che scemino i rai sparsi dal sole a lui la sua luce. torricelli,

maggior numero di persone, il venire a contatto e a conoscenza di molti (una

persone, il venire a contatto e a conoscenza di molti (una lingua,

l'italia è, quanto alle opinioni, a livello cogli altri popoli, eccetto una

diffusione della cultura e della istruzione, progresso a compiuta libertà politica con savie riforme,

, e di diffusione, serve soltanto a imbrogliare le idee e creare distanze quali

al tempo della diligenza e del lumino a olio. 3. epidemia,

di danaro e di ricchezze in mezzo a queste lagune, ove di continuo andrebbe a

a queste lagune, ove di continuo andrebbe a ristagnarsi tutto il commercio dei popoli?

di loro miscibili, sussiste, rispetto a un componente, una differenza di concentrazione

fra zone contigue, la concentrazione tende a uguagliarsi in tutto il sistema mediante una

di quel componente dalla zona più concentrata a quella meno concentrata. = voce dotta

grazie, i propri beni; che tende a partecipare 11 proprio valore. buti

e chiamandosi quello maggiore bene che maggiormente a diverse cose si diffonde...,

, perché del piacer loro infiniti, a dir così, sono i participanti,

disutil gioco in esse, sia pur stretto a sua posta, che riceva men di

la causa de'beni più diffusivi, a visitare i miseri e desolati tuguri de'

de'lor villani. -che tende a espandersi, a dilatarsi (nello spazio

. -che tende a espandersi, a dilatarsi (nello spazio, territorialmente)

, 1-498: la perpetuità della schiatta, a cui tende l'uso carnale, il

chiome, ecc.). a. f. doni, 210: la

fronte una catena / vaga di perle a cingerne l'augello. / quei lento,

vol. IV Pag.401 - Da DIFFUSO a DIFFUSO (26 risultati)

: l'odore diffuso lassù assomigliava un po'a quello del carburo. alvaro, 2-44

che accordi / ima lira; ed a te l'ombre dei neri / capelli in

amore, mio giovane emblema, / tornato a dorare la terra, / diffuso entro

questo [locale]? -disse linda a lubrani... -lo terrei molto

, luce diffusa. -che echeggia a lungo, che dura a lungo (

-che echeggia a lungo, che dura a lungo (un suono).

: casa b. respirava ancora, a quei tempi, un diffuso buon senso,

un gran numero di persone, venuto a contatto, a conoscenza di molti;

di persone, venuto a contatto, a conoscenza di molti; partecipato da molti

molti; partecipato da molti, comunicato a molti. petrarca, 203-10:

lo stesso granduca... dovè rassegnarsi a quel proverbio che dice « paese che

carducci, iii-12-27: il non trovarsi a stampa la « storia » del forestani

non sarebbero bastate [quelle misure] a rimediare e a fermare un male già tanto

[quelle misure] a rimediare e a fermare un male già tanto avanzato e

il fisico divin volea seguire, / quando a mezo il discorso il bel garzone /

, 2-313: ben si farebbe adunque a far quello che il caro fatto non

diffusissima fuga il campo loro ricercarono. a. degli alberti, 1-304: no'siamo

: tutti i razzi che son intorno a quella linea forte e perpendicolare che si chiama

frammenti per incastrarsi diffusa, e riaffiorare a vincere nella sua fame di terra le

o confini precisi, che si estende a perdita d'occhio; infinito. livio

de'regi, il cui diffuso impero / a gran pena del sol l'occhio misura

: ivi colombo, / come inspirato a divinar da quella / libertà di diffuse

favoleggiava altrui d'un'altra terra / a lui sol certa. c. bini,

benigna letizia, in atto pio / quale a tenero padre si convene. erasmo da

di quella malinconia profonda, e serena a un tempo, che accompagna sempre l'

diffuse da quella notturna), rimaneva a lungo su un gradino della scala esterna,

vol. IV Pag.402 - Da DIFFUSORE a DIFILARE (36 risultati)

circolari d'un rosso più vivido, simili a un diffuso esantema che talvolta s'orlava

: noto di passaggio, per conferma a quel che dissi in principio sulla tendenza de'

2. ott. dispositivo atto a modificare la distribuzione spaziale del flusso luminoso

di luce (generalmente una lampada elettrica a incandescenza) utilizzando il fenomeno della diffusione

converte l'energia d'una corrente elettrica a frequenza acustica in energia sonora (ed

primieramente et anzi che metta le mani a farla, sì pensa nella sua mente

: l'altra, che si fa a onore di dio e a dificazióne del prossimo

che si fa a onore di dio e a dificazióne del prossimo...;

. -chi). zool. a coda doppia. -coda dificerca: è la

de le torri de'gran difici se perbene a soperbia. fazio, i-19-46: ricchi

fece farmi. anonimo, ix-439: a ben far difìzio / si vuol sì provveder

non avesse accesa la lucerna; cioè a dire, se la sapienzia non fosse sparita

duole ch'io son ito altrove / a far dell'olio: e sfavasi laggiuso;

se per arte sono diligentemente temperati, a tutte l'altre cose vanno innanzi,

né neuno guer- nimento vale i combattitori a difendere, perché ad usanza di saette-folgori

per la lunga guerra, volendo tornare a casa, e da'fati essendo impediti

al quale posero nome cavallo di pallade. a. pucci, cent., 30-50

armato, grande di comune statura, a cavallo; ogni cosa di legname con

: in buona verità io vo infino a città per alcuna mia vicenda, e porto

alcuna mia vicenda, e porto queste cose a ser bonaccorri da ginestreto, che m'

i-281: il giudice / del difìcio, a chi fu questa tenzone / delegata ne

; precipitarsi in una direzione. a. pucci, cent., 23-64:

buti, 2-106: e come elle tomonno a dare la risposta, e come tutte

la risposta, e come tutte si difilonno a loro. pulci, 5-44: intanto

fianchi; / acciò che 'l suo disegno a colui manchi. b. davanzali,

andò grida: « ciascun si difili a tacfarinata: per tante battaglie lo conosce

diffilar nella fuga, cominciò anch'esso a dismagliar la sua diamantina catena. monti

diamantina catena. monti, 17-915: a cotal vista / urlò la troica turba

in asso la duchessa e difilò dritto a milano, ad affrontare l'ignoto e la

su verona. panzini, iii-292: a sogliano passò garibaldi con anita; e una

alla marina. paolieri, 78: a passo fermo e come sicuro del fatto

, che l'aveva com'un mastino a mano, il quale si difilò verso penetras

penetras, come la donna gli mostrò a dito. grazzini, 2-228: quel colombo

careggi, e docciando poi si difilò a quella volta, dove fu in meno d'

xxx11- 38: picchia teglie e padelle a più non posso, / di raccattarle

tutto forato. paolieri, 2-137: a un tratto si sentì un muggito,

vol. IV Pag.403 - Da DIFILATAMENTE a DIFTERICO (32 risultati)

davanzali, ii-107: l'ira de'soldati a t. ampio flaviano, come autore

ladro del donativo. 4. mettersi a fare un'azione con decisione, rapidamente

in mezzo. salvini, 23-140: a tracciar si difila [il leone] nel

armati, / e tutti quanti usati a guerreggiare / alla badia ne vengon difilati,

, 2-31 (358): io sentitomi a questo modo offeso et a così gran

io sentitomi a questo modo offeso et a così gran torto, e veduto tormi un'

... difilato me n'andai a trovare il bolognia. l. salviati,

19-84: e'se ne va / a casa mia difilato. che fo? /

medici? lippi, 7-5: e difilato a cena se la batte / a casa

difilato a cena se la batte / a casa, o dove più gli viene il

veduto questi compagnoni. / l'imo a orlando ne vien difilato, / apre

difilato: con valore superlativo. a. f. doni, 2-70: la

e poi me ne venni diretto difilato a como dove ho trovato tutti sani ed

/ lancia squassando, difilato incontro / a satana movesti. de sanctis, i-163:

che dalla disubbidienza del primo uomo provenne a tutta la sua generazione, viene difilato

tutta la sua generazione, viene difilato a rappresentarsi alla mente quanto per redimerla dovesse

ritrovasse mai il coraggio di mandarli difilato a qualche santuario, come gli predicava io

meglio; ma bisognava pure evitare che, a furia di mortificazioni, i penitenti non

momento dimostrarla. borgese, 1-142: a taramanna, che era sulla strada di

principio alla fine in gran fretta. a. f. doni, i-28: poi

, che possiedono nello scolice due botridi a forma di foglie confluenti nel mezzo,

di francia, ch'è tutta a gigli. = comp. da

due suoni di tonalità o altezza diversa a causa di lesioni laringee.

oleoso, incolore, di odore simile a quello del fosgene (e fu usato

dee esser sepolto un cadavere. -il giorno a presso il detto medico pigliò seco il

il cancelliere con due scavatori, andò a quella volta, e li fece difossare:

difossare: ma non giunsero colle vanghe a un palmo, che ecco trovano un uomo

. precipitare verso il basso, scendere a precipizio. prati, i-87: anch'

i-96: ma stando quivi zacheo disse a gesù: ecco la metà de'miei

presepio, il medesimo; se presta a usura, lo pubblica; se tien

alberti, 238: questi dì serotini fanno a noi il contrario che agli àlbori

e difrondare gli àrbori. vero a noi vecchietti e dì serotini nella

vol. IV Pag.404 - Da DIFTERITE a DIGERIRE (24 risultati)

: una sera mandò una sua fantesca a chiamarmi: la sua bambina aveva mal di

con lo scopo di regolarne la portata a valle e il livello dell'acqua a monte

a valle e il livello dell'acqua a monte o di creare un serbatoio o

e utilizzarla poi nei periodi di magra a scopi irrigui o per la produzione di

laterale o rialzare il livello dell'acqua a monte per rendere navigabile qualche tratto del

cui abitatori son necessitati con immense spese a difendersi con forti ed altissimi argini, chiamati

1-175: il fumante / vecchio oceàno, a cui son dighe i cieli. mamiani

, 5-264: giungemmo, in mezzo a una fiumana, dietro a una diga

, in mezzo a una fiumana, dietro a una diga di folla invalicabile. montale

carducci, iii-19-182: egli volle mettersi a capo del movimento sociale e frenarlo nelle

, con una voce sottile, accarezzante, a digabbiare colombini pensieri, a confidarmi i

accarezzante, a digabbiare colombini pensieri, a confidarmi i suòi segretucci. =

dialettali dove compare fino al ii secolo a. c., e come segno del

che trovasi dato alla lettera f, a cagione che la sua figura assomiglia a due

, a cagione che la sua figura assomiglia a due t (gamma) uno accavallato

contrarre indipendentemente l'una dall'altra (a mandibola fissa solleva l'osso ioide;

. che digerisce, che serve a digerire o a far digerire.

digerisce, che serve a digerire o a far digerire. -succhi digerenti:

diventa subito un lavoro molto imperfetto. a. cocchi, 5-2-131: l'olio.

. che può essere digerito, atto a essere digerito. c. mei

ne vantava nella maniera più aggressiva, a proposito di tutto e di tutti.

sf. l'essere digeribile, attitudine a essere digerito. c. mei

liquori fermentati distruggono la digeribilità, vale a dire la putrefazione e lo scioglimento (

pane di mistura che oltre all'essere a più buon mercato del panbianco non si

vol. IV Pag.405 - Da DIGERIRE a DIGERIRE (45 risultati)

malattia, e non pensava ad altro che a mangiare e digerire. c. boito

. c. boito, iv-112: tornavo a casa, dopo qualche giorno, affranto

era ormai simile in tutto e per tutto a un pitone che digerisca un asino,

che sarà bene digesto e raccomandara'lo a dio. carducci, iii-24-162: posto che

quindi concentramento e domicilio coatto della lingua a parigi, e, subordinatamente, a

a parigi, e, subordinatamente, a firenze; a firenze capitale designata da massimo

e, subordinatamente, a firenze; a firenze capitale designata da massimo d'aze-

per li rami, digerendolo sempre per fin a lo piccio. crescenzi volgar.,

piedi e di mani, e rinchiuso a digerire il vino. forteguerri, 22-30:

d'ira, di rabbia: dominandolo a poco a poco e distraendosene fino a

ira, di rabbia: dominandolo a poco a poco e distraendosene fino a riacquistare l'

a poco a poco e distraendosene fino a riacquistare l'equilibrio e la calma,

. mi faccia grazia di menarlo alle volte a spasso ai cappuccini, a digerir le

alle volte a spasso ai cappuccini, a digerir le collere. magalotti, 9-

sonetti], avrei lasciato d'andare a una festa reale a s. germano,

lasciato d'andare a una festa reale a s. germano, nonché d'andare

s. germano, nonché d'andare a digerir le patume lungo le mura, che

temete: achille / stassi alle navi a digerir la bile. verga, 3-83:

rintanato in casa, al buio, a recitare paternostri e avemarie per digerire la

probabile che egli si senta come trascinato a qualche grossa restrizione mentale che faccia a

a qualche grossa restrizione mentale che faccia a pugni con quel primo « oh bello!

chiodi; digerisce come uno struzzo: a indicare che una persona goda di un'

il vorticoso squillo / fra chi va lento a digerire il giorno. -riposarsi

, e stanno con gli occhi immobili a digerire il bagno. -far dimenticare

d'essere stato paragonato con queu'atto a una femmina, s'attaccò al collo

sannazari. foscolo, xviii-315: tomo a dirle che le amarezze le quali 10

le amarezze le quali 10 sono forzato a ingoiarmi volere e non volere dalla malignità

le digerisco. tommaseo, i-324: eravamo a tutti i passatempi: ma egli ne

ma egli ne usciva svogliato e più facile a imbestialire: onde, dopo pochi dì

pensando sul serio alla faccenda, cominciai a dire tra me: e ora, come

quello scrivere alla francese chiamava uno stile a singhiozzi. carducci, ii-7- 150

e che digerisce i disinganni, dovrei a quest'ora esserne morto. de marchi

il diritto. palazzeschi, 4-159: andarsi a scegliere per amico quello sciagurato zuzzerellone,

14-175: si dice che roma riuscirà a digerire anche questa volta le deturpazioni e

dall'altra, tante se'ne mandino a partito, e si squittinino. botta

, appendicista molto conosciuto, veniva spesso a trovarmi -eravamo giovani, artisti, entusiasti

leggere, studiare; intendere, comprendere a fondo; meditare dopo aver letto e

, osservi, e poi torni in campagna a digerire quel che ha visto. nievo

essi che digeriva malamente il latino avvicinandosi a don camillo: - piano -gli

per lo più in frasi negative, a sottolineare il carattere di diffidente astuzia verso

naturale ed artificiale, è impossibile procedere a la forma, sanza prima essere disposto lo

sarpi, i-217: si diede principio a digerire e ordinare le materie in secreto e

. o. rucellai, 2-5-3-202: a sì fatti argomenti è da replicar molte

cose le quali non posso tutte mandar fuori a un fiato, ma giù per lo

superfluo che conceder dovevano di buona voglia a chi n'aveva necessità, stagnando fra

vol. IV Pag.406 - Da DIGERITO a DIGESTIONE (50 risultati)

imperò molto conferisce egli alla tosse, a i catarri, a i flussi della flemma

egli alla tosse, a i catarri, a i flussi della flemma et alle raucedini

, 8-i-91: ci aiuti ad accorrere a qualche parte, ma per introdurre nella stessa

gente non corre ai gridi miei, / a quest'ora sarei / masticato, concotto

se tu arrivavi un minuto più tardi, a questa ora 10 ero bell'e fritto

iii-56: qualche anno fa mi accorgevo a volte con dolore che la mia mente

e quando / il sol nuovo la plebe a l'opre caccia, o larve

3. figur. inteso, compreso a fondo; bene imparato. leopardi

digerite dentro, forma estrinsecamente e dimostra a coloro le operazioni. dossi, 109:

, mai lampi di genio; parlava a lambicco, poco, e anche quel poco

, si sentì come fuori del mondo a vienna, a berlino, a londra.

sentì come fuori del mondo a vienna, a berlino, a londra. 4

del mondo a vienna, a berlino, a londra. 4. figur.

rimoverebbono le difficoltà se si trattasse prima a mantova, con intenzione di andare poi

bisogno alla repubblica, portano e compartono a voi tutto l'utile e 'l

botta, 5-503: i deputati ecclesiastici arrivati a savona con le cose digerite, ed

fossero turbati non è maraviglia, perché a cagione della non digerita servitù e della

mal pigliata libertà, parve quel fatto a chi pessimo a chi bellissimo, e quindi

, parve quel fatto a chi pessimo a chi bellissimo, e quindi scoppiarono passioni

sempre più certificarsi, quanto poca fede abbia a darsi a quella mal digerita biblioteca italiana

certificarsi, quanto poca fede abbia a darsi a quella mal digerita biblioteca italiana, nella

-per lo più con valore spreg.: a indicare chi non pensa ad altro che

indicare chi non pensa ad altro che a consumare cibi, senza essere di nessuna

. che può essere digerito, tacile a digerirsi; digeribile. crescenzi volgar

collera rossa, e imperciò non è convenevole a coloro che hanno febbre. soderini,

e più tenere che le riduca come quasi a un primo principio. genovesi, 1-175

. iacopone, 33-37: a l'occhio non è congruo de far degestione

/ né al naso parlascione, né a l'ojrecchie andare. fra giordano,

sveglia più l'appetito, e aiuta meglio a la digestione. c. mei

liquori fermentati distruggono la digeribilità, vale a dire la putrefazione e lo scioglimento (null'

trastulli. de roberto, 337: a poco a poco, per un colpo di

de roberto, 337: a poco a poco, per un colpo di tosse,

che sia, e massimamente essendo congiunto a quella parte delle intestine, ove l'

istantanea e misteriosa digestione di milioni assorbiti a ondate di respiro dalla voraginosa ingluvie della

dal banchetto della giovinezza... a stomaco vuoto cioè a dire, ho tutti

... a stomaco vuoto cioè a dire, ho tutti i disturbi della

: mi sono trovato, per accidente, a sapere, forse più delle macchine,

loro frutti al sole, il quale a tutti dona maturamento e perfetta digestione.

1-2-31: le tre dispute tenute a sedano sono una molto buona digestione di

, ecc. (e si compie a temperature non elevate, in un tempo più

[terreno] si lasci così smosso a riposare sin al suo tempo, perché con

, come per i caldi si preparerà a buona digestione e a ricever con perfezione i

caldi si preparerà a buona digestione e a ricever con perfezione i seminati e il

suo calor mancherà, il colore avrà a bianchezza vicino: ma quando passerà un

., 1-5: collirio bianco usa [a] digestione ne l'occhio, la

diffìcile digestione: essere facile, difficile a digerirsi. - anche al figur.

umori e enfiative. salvini, v-455: a chi facesse l'obiezione, che quella

controversia de'confini che è tra loro a valentano. è bene che vostra eccellenza

che vostra eccellenza vi metta la mano a ogni modo, e quanto prima,

disordine. -essere facile, difficile a tollerarsi. sarpi, i-1-225: il

vol. IV Pag.407 - Da DIGESTIRE a DIGESTO (36 risultati)

che sia liquido, perché è più leggiere a digestire; e non volere fare come

e non volere fare come molti, che a ogni boccone beono; ma, quando

, che per cruda che sia cosa a digestire, vecchio come io sono, soglio

sono, soglio da l'uno sole a l'altro averla digestita. s. degli

dolci, ma per esser crude e difficili a digestire, non generano molto buon sangue

ritirono sotto la terra, e quivi attendono a digestire e consumare detti umori.

). aretino, 1-109: messosi a dormir per istracco digesti l'ira nel

città che le deliberazione importanti siano portate a lui, se prima non sono

dante, conv., iv-ix-4: e a vedere li termini de le nostre operazioni

solo quelle sono nostre operazioni che subiacciono a la ragione e a la volontade;

operazioni che subiacciono a la ragione e a la volontade; che se in noi

naturale. pirandello, 7-266: gli daremo a intendere che è stato un semplice disturbo

davan fede di saggezza rimanendo rigide accanto a quelle della seggiola, finché non piovesse

; la quarta, distributiva del digesto a le parte necessarie; la quinta,

fa con la forza del sole che a sé il tira', ha dal soccorso di

fatta languida e debole dalla stagione. a. cocchi, 3-100: elle [

. faldella, 3-99: si godevano a bere del viski, che per loro

della pianta, per digestivo calore terminato a quella nutrire. magalotti, 24-210:

bagno di burro; nella stufa, a goccia a goccia coceva un pasticcio di

di burro; nella stufa, a goccia a goccia coceva un pasticcio di piccioni e

: * digestivo ', rimedio atto a promuovere la digestione. -figur

. f. rondinelli, 193: a questi [carboni grandi] si applicava

di mensa leve, / prende nel core a tutte membra umane / virtù te informativa

ponderato con cura, meditato; esaminato a fondo; trattato attentamente; compreso,

parran capace, / digeste, essaminate a parte a parte, / con mille

capace, / digeste, essaminate a parte a parte, / con mille scaltrimenti e

mille arte. sarpi, iii-269: passò a dolersi che il conte anco volesse prescrivere

la gazzarra della notte del 13 luglio, a fantasie scaldate dalla più colorita e men

questa revelazione quello che la speranza promette a buoni. caro, 9-1-264:

e il cielo che cuopre tutto, a tutto 'l mondo era una faccia della

mortai non fu mai sì digesto / a divozione ed a rendersi a dio / con

mai sì digesto / a divozione ed a rendersi a dio / con tutto il suo

digesto / a divozione ed a rendersi a dio / con tutto il suo gradir

suo gradir cotanto presto, / come a quelle parole mi fec'io. buti

lo cuore umano quando è disposto 4 a divozione '. leone ebreo, 286:

abundanzia d'umidità naturale digesta e disposta a libidine, e marte dà il caldo e

vol. IV Pag.408 - Da DIGESTO a DIGITANTE (25 risultati)

studi del diritto. cicognani, 1-99: a quei tempi in toscana, ove il

/ che m'han messo il cervello a saccomanno: / e codici e paragrafi e

di facoltà, conduce gl'ingegni curiosi a morirsi di febbre etica. lalli, 5-168

: per bacco! ti credevo sui 'digesti'a quest'ora ed eccoti già a correre

'digesti'a quest'ora ed eccoti già a correre le strade come uno sfaccendato.

alberti, 300: 'digestore', vaso proprio a cuocere con prestezza la carne ed a

a cuocere con prestezza la carne ed a spremerne la gelatina dal- l'ossa.

terreno era gelato, ma ora comincia a dighiacciare '. usasi anche impersonalmente.

. papi, 1-2-163: volevano mettervi a parte del godimento della libertà, digiogandovi

cui il timore vi aggioga e guai a chi non ha spalle salde per digiogarsi

non restò mai che egli fu dinanzi a detti priori, dicendo: -mercé per dio

digitale1, agg. che si riferisce a un dito o alle dita; che

. e. cecchi, 6-390: battuta a macchina da qualche anima pietosa, la

30: carissima tania, non riesco proprio a scriverti, oggi; mi hanno ancora

che gratta la carta e mi obbliga a un vero acrobatismo digitale. c.

trentatre, trentatre, trentatre, trentatre! a un pover uomo che doveva semplicemente prender

che si vede che si nominavano così a que'tempi certi come guanti, ma che

terra e macolate mandano fuori manc'olio a tal che s'hanno a corre con mano

fuori manc'olio a tal che s'hanno a corre con mano e senza i digitali

istromenti, per innestare ad occhio, a scudo, a scappo. uniche armi sue

innestare ad occhio, a scudo, a scappo. uniche armi sue sono il

fusto eretto, semplice, alto fino a un metro e mezzo, foglie rugose,

tiene un miscuglio di sostanze estratte a freddo dahe foghe di digitalis purpurea

sotto le scosse di tanti avvenimenti tornò a farsi sentire. = voce dotta

sf. medie. somministrazione di digitale a scopo terapeutico. digitante (part.

vol. IV Pag.409 - Da DIGITARE a DIGIUNARE (35 risultati)

annue o perenni, che presentano spighe a grappoli, spesso digitati (in italia

. -corolla digitata: corolla gamopetala, a forma di ditale. 3. zool

. 5. disus. che termina a f orina di dito. targioni tozzetti

di dita, o incurvatura dentellata simile a quella che formano le dita di due

andava accompagnando con una digitazione vivace, a tulipano chiuso, a indice e pollice

digitazione vivace, a tulipano chiuso, a indice e pollice in oscillazione disgiuntiva.

* digitèllo '. pianta cosi detta a cagione del suo fiore che è fatto

2. che è simile nella forma a un dito. targioni tozzetti, 12-8-398

dentro. 2. numero inferiore a dieci unità. ristoro, 4-3:

, il quale è da uno infino a nove, e l'altro è chiamato articolo

sono chiamate digiti, perché sono appunto a guisa di diti. = voce dotta

durerà infino che 'l mondo si verrà a digiudicare e a disfare, e perirae l'

'l mondo si verrà a digiudicare e a disfare, e perirae l'umana generazione.

non lo solletichi e non lo stimoli a mangiare. 2. che non ha

che desidera; che è stato costretto a rinunciare alle cose bramate. giusti,

stizza dei poveri digiunanti, e pronti a battagliare con loro. digiunare (ant

per un tempo determinato, sia per obbedire a un precetto religioso sia volontariamente, per

del ramadhan, comandato dalla sua legge a digiunarsi. moneti, 86: santificar le

un bigottismo non senza rimorsi lo spingeva a digiunare perennemente e a portare sulle vive

rimorsi lo spingeva a digiunare perennemente e a portare sulle vive carni un segreto cilicio

., 23-27: non credo che così a buccia strema / eresitene fosse fatto secco

pani li quali portati avea, e cominciò a mangiare. ptilci, 17-49: abbiam

madre mia, i nostri sono iti a nozze, ed io non voglio perciò che

grazie. allegri, 98: l'andar a cena, a letto o a desinare

, 98: l'andar a cena, a letto o a desinare / a posta

l'andar a cena, a letto o a desinare / a posta d'altri,

, a letto o a desinare / a posta d'altri, invero, è mala

/ scosso adagio il sopor, s'alza a lo scuro. nievo, 1-320:

1-320: non soccorrendo altro riparo, cominciò a vendere il bestiame e le masserizie;

nella settimana, per dare la lira a sua madre, le due lire a raffaele

lira a sua madre, le due lire a raffaele, la mezza lira a sua

lire a raffaele, la mezza lira a sua sorella. pascoli, ii-1450: quel

sentimento... ci spinge anzi a volere anche per noi il dolore, che

di essere battuto / di essere costretto a digiunare / per potermi mettere a piangere tutto

costretto a digiunare / per potermi mettere a piangere tutto solo, / disperatamente triste

vol. IV Pag.410 - Da DIGIUNATO a DIGIUNO (42 risultati)

bene. pulci, 21-117: dismontato a uno oste pagano, / attese veglian-

oste pagano, / attese veglian- tino a ristorare, / ch'era più giorni per

e per piano / andato ed apparato a digiunare. lancellotti, 286: essendo

i poverelli. -digiunare a pane e acqua, a pane e legumi

-digiunare a pane e acqua, a pane e legumi: non alimentandosi con

giovanni dalle celle, 4-2-25: a uno conte che si fosse botato di

, i-218: digiunerai tal volta anche a pane e ad acqua, ti affliggerai con

i-293: in queste stanze digiunando sovente a pane e acqua, vigilando sempre dalla mezza

: / digiunar me ne fece; a ver vo'dire! s. gregorio magno

abbi per usanza di digiunare il sabato a onore de la beata vergine maria,

fatto la vedova / e è disposta a farlo digiunare / questi duo dì,

ho bevuto i primi sorsi di poesia a spese dello stomaco digiunando del miglior boccone

avevi digiunato la vigilia di santa caterina, a tor la moglie che tu avevi tolta

: -aveva conchiuso / quasi di darla a quel geppo treccone / che sta costì

parentado onorevolissimo, e trattato con genti uguali a voi, avete avuto dota da contentarvi

fra giordano, 3-274: peccato mortale è a non digiunarla tutta [la quaresima]

non digiunarla tutta [la quaresima] a chi non ha legittima cagione di necessità

316: fece voto solenne d'andar ignudo a nostra signora di loreto...

6. tr. ant. prendere qualcosa a digiuno. ser tommaso di silvestro,

non riuscire ad appagare un'aspirazione, a soddisfare un desiderio. groto, 166

e così di leggero non ne verrebbe a capo. digiunatóre, agg.

deserto. 2. chi resiste a lungo senza cibarsi (per pratica ascetica

'. voce dal francese: colazione a forchetta. 2. tavolino (per

. per la data, cfr. a. prati, 368: « nella raccolta

): digiunge i tori, ed ognuno a traverso / chi qua chi là ne

alle nozze e satollossi; e redi a casa e trovò il compagno suo,

/ e color che digiuni / più semblan a la fin ch'ai cominciare / ed

fare / merli o trovar lo fondo a la scodella. boccaccio, dee.,

. e se io gu lasso andare a casa loro digiuni, verrano meno infra via

di lungi. ariosto, 32-73: a nessun patto rimaner di fuori / quella notte

, perché sono stato da questa mattina a buon'otta insino a quest'ora,

stato da questa mattina a buon'otta insino a quest'ora, che voi vedete,

volti per parer sobrii e digiuni appresso a gli uomini. rosa, 117: torna

... digiuno come me sino a quest'ora! d'annunzio, iii-1-911:

sarebbero stati ventiquattr'ore digiuni per offrire a lui un pranzo dovizioso e si sarebbero

malamente ischemita, che quasi digiuna tornava a casa sua..., pensava

e dal caro ruscel cervo assetato. a. verri, ii-240: queste sono le

c'è più nessuno. / e solo a me che chiamo, ecco risponde /

sopra al cumulo dei morti, fino a quando si abbattevano con la testa ciondoloni

di piante. manzoni, 29: a giovin quercia accanto / talor felce orgogliosa

boccalini, i-112: essi erano stati mandati a sua maestà per chieder consiglio, se

umano supplicasse la divina maestà del grande iddio a concedere agli uomini il beneficio che aveva

vol. IV Pag.411 - Da DIGIUNO a DIGIUNO (45 risultati)

servo di non insistere ché, domani, a mente digiuna, cambierà idea. papini

povertà. alvaro, 11-167: quanto a teodora, la sua consuetudine coi beati

; / dunque s'adagi il fianco / a quest'ombra ospitai, che a sé

/ a quest'ombra ospitai, che a sé ne chiama. casti, ii-5-96:

di confortar lo stomaco digiuno / propose a osmida il cavalier d'irlanda; /

de marchi, ii-818: uscivano insieme a correre nei prati umidi dell'adda,

correre nei prati umidi dell'adda, a tendere nei boschetti di nocciuoli insidie e

petrarca, 207-22: or, bench'a me ne pesi, / divento ingiurioso

urli briachi della folla digiuna, continuava a suonare a stormo la campana di dio,

della folla digiuna, continuava a suonare a stormo la campana di dio, fino

stormo la campana di dio, fino a sera, senza mezzogiorno, senza avemaria,

lo spirito leggero s'erano messi tutti a desiderare di essere molto magri e digiuni

cittade diede la sua figliuola in matrimonio a colui, le cui case di pecunia vedea

7-131: aveteci dilungato il collo insino a stamane a nona, e ancora non abbiamo

aveteci dilungato il collo insino a stamane a nona, e ancora non abbiamo vostre lettere

, /... / sedette a interrogarli con le preste / sue vive parolette

le preste / sue vive parolette, a tal ch'ognuno, / stupendo, stava

e tu pur, lasso, incontr'a me congiuri, / vago del mio penar

penar, mergo importuno? / ed a me, di riposo ancor digiuno, /

-ant. privato; esonerato. a. pucci, cent., 2-61:

. figur. ignaro, che non è a conoscenza (di nozioni intellettuali che si

intrasti povero e digiuno / in campo, a seminar la buona pianta / che fu

10 più digiuni di dottrine legali e proclivi a confondere i confini dell'autorità con quelli

mi domandò, se sapessi dirigere i fulmini a mio grado e puntar i cannoni.

le dita quelle due arti difficilissime; e a dir il vero ne son digiuno affatto

le più volte non sostiene / veder patire a torto uno innocente, / salvò la

fortuna, / stracciandomi da lui lontano a forza, / con questa, fragil scorza

/ con questa, fragil scorza / compiaccio a lei, di penar mai digiuna.

, 7-41: gitta lo scudo, ed a due mani afferra / la spada,

, al fin sempre digiuna, / a che tanti penseri? un'ora sgombra /

sgombra / quanto in mol- t'anni a pena si raguna. frezzi, i-9-168:

così mi disse e poi si mosse a corsa, / d'ogni sperar lasciandomi

sempre ha lasciata oltre il dover digiuna. a. verri, 11-204: ben meriti

di cui non ci si è saziati a sufficienza o di cose attese con ansietà

e dei baron nessuno / di far festa a ruggier restò digiuno. della casa,

che di ciascuna / paroletta il tenore a pien distingua? / certo indegna è

dolci lumi. filicaia, 2-1-186: a sì bell'alma intenti; e di quest'

gloria lattò più che altra mai, / a pascer la famelica digiuna / vista,

simili altri imperiti, perocché lo stile viene a farsi orrido e digiuno. berni,

arbitrarie. monti, iv-278: ristretto dentro a questi confini, il vocabolario della crusca

le memorie di quella guerra, è inclinato a credere all'anonimo. -anche di scrittore

poema tutta la spedizione di belisario contra a i goti; e perciò è molte

è molte fiate più digiuno ed arido eh'a poeta non si converrebbe; ché s'

nobil di quella impresa, avesse tolta a descrivere, per avventura più ornato e

, inaridita. michelstaedter, 348: a te artista di tutto questo non importa

vol. IV Pag.412 - Da DIGIUNO a DIGIUNO (36 risultati)

soltanto la luce calda della sala illuminata a festa, ed odesi una voce da

12. locuz. -essere digiuno a fare qualche cosa: essere lento,

qualche cosa: essere lento, indugiare a farla. torini, 390: io

son digiuno »; / per ch'io a figurarlo i piedi affissi.

vedere esser digiuno, / farà venirli a parlamento seco. boccaccio, i-155:

amo]; onde se alcuno / vien a ingoiarmi, fra poco intervallo / vorrebbe

. prov. -chi è satollo non crede a chi è digiuno: chi è ricco

chi è ricco e fortunato non dà retta a chi si lamenta della propria miseria.

costui, che è satollo, non crede a me, che sono digiuno. f

pasciuta: i capelli si devono tagliare a digiuno, la barba dopo aver mangiato

= lat. ièiùnus * che è a digiuno, affamato ', poi '

un periodo determinato (sia in ossequio a un precetto religioso sia in seguito a

a un precetto religioso sia in seguito a una prescrizione medica sia per trovare un

145: i digiuni sono armi forti a combattere contro alle tentazioni del dimonio,

guittone, i-13-77: né non mi voglio a carne astenere né essere gravato di grandi

laidi, e non mendicare né ire a piede. iacopone, 62-35: o francesco

. testi inediti, 56: che zova a l'omo despre- siare se medesmo e

fratacchione, / che lodava il degiuno a corpo pieno, / e sol ne

. moneti, 23: predicare il digiuno a ventre pieno, / predicar l'umiltà

quattr'ore, don gesualdo potè mettersi a tavola. alvaro, 9-198: pregando

io mi diedi, / già cieco, a brancolar sovra ciascuno, / e due

dal digiun si move, / tal venne a maggior guerra ov'egli sbrame / la

. simintendi, 3-21: avegnia che a un'otta sia crudele per la rabbia

ma el bene de'beni è -e a comparazione di questo tutti gli altri sono

tutti gli altri sono leggieri -non nuocere a alcuno, giovare in quanto tu puoi

alcuno, giovare in quanto tu puoi a ciascuno. b. segni, 6-177:

, 16-v-74: siamo di quaresima: ed a chi piglia brodi con mele appiole,

gozzi, 4-59: un giorno, albergo a mano non trovando, / dicea ch'

sociale che ha fatto la rivoluzione, a rifarsi dei digiuni d'una volta e

inverni si esce irreparabilmente invecchiati, forse a causa di questo digiuno a cui teniamo

invecchiati, forse a causa di questo digiuno a cui teniamo costretti gli organi più vivi

petrarca, 233-5: send'io tornato a solver il digiuno / di veder lei

. stampa, 96: convien eh'innanzi a l'aspra dipartenza / ch'a sì

innanzi a l'aspra dipartenza / ch'a sì crudi digiuni l'alma invita,

lungo digiun mi tira, / corro a colei che di beltade è sola,

scientifiche alla poesia, ed in questa a certa temperanza che egli spinse al digiuno.