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vol. IV Pag.26 - Da DARE a DARE (86 risultati)

i-242: a voi conviene, poi che comperata avete costei

/ detto di dio, diè roma a sacco e a fiamma. idem, cinque

dio, diè roma a sacco e a fiamma. idem, cinque canti, 1-105

le vele al vento, e venne a filo / ad imboccar sott'ales- sandria

: ora il barone diede i remi a tacque, e scarpinando via, si voltava

indietro parendogli aver tuttavia il suo popolo a le spalle. tansillo, 55:

, signor, che ciò conosco, / a l'aura che mi spira oggi seconda

vento, cominciammo tra pochi giorni a scoprir le coste di norvegia. baruffaldi,

. baruffaldi, iii-105: 4 dare a sacco, a saccomanno, a ferro a

iii-105: 4 dare a sacco, a saccomanno, a ferro a fuoco ',

dare a sacco, a saccomanno, a ferro a fuoco ', sono modi di

a sacco, a saccomanno, a ferro a fuoco ', sono modi di dire

, 862: o agili / veneti a tonda le cavalle dessero / trepida e fredda

giacomo da lentini, ii-91: vergogna è a dire, / che sicuranza ormai nulla

fare quelle cose, le quae debiano piacere a lui et al nostro signore imperatore.

, ii-344: « dolze meo sire, a dio si'accomandato! / dammi tua

/ ed io le 'l diè, piangendo a lo commiato. compagni, 3-30:

discoscesa / ch'al- cuna via darebbe a chi su fosse. idem, purg.

61): 1 tanti che andavano a piedi innanzi, gridavano: date la

, 122: la parola è data a tutta gente, ma 'l savere dell'animo

ma 'l savere dell'animo è dato a pochi. petrarca, 274-1: datemi pace

: in poca d'ora egli ne trasse a fine da nove, sì che gli

non sia, / che già mai fede a suo amante dia. valerio massimo volgar

dell'arme, e veduto poi che a lui furono date le parole, e

lui furono date le parole, e a niccolò piccinino conceduto il bastone, questa vana

questa vana promessa mosse niccolò da tolentino a tanto sdegno. cammelli, 285:

può dopo il morire; / questo a noi non è dato, ché alfin,

ci convien dormire. boiardo, 2-8-38: a poco a poco pur par che discerna

dormire. boiardo, 2-8-38: a poco a poco pur par che discerna, /

magistrati, sebbene possono alcuna volta giovare a quelle repubbliche, dove elle si danno,

dove elle si danno, molto più a mio giudizio stanno per nuocere alla libertà.

il ciel gli diè favore, e sotto a i santi / segni ridusse i suoi

loco / ad umi! selva, a rustico apparato. campanella, i-25: dio

davila, 450: e poi furono a ciascuno distribuiti i quartieri, e data

, e data licenza che si mettessero a sacco. pallavicino, ii-562: dando

mano che gli si dà nelle provincie a settentrione è la destra, nell'altre

settentrione è la destra, nell'altre a mezzodì è la sinistra: e il darla

parini, xi-39: ed io, se a me fia dato / ordir mai su

7-449: questo programma non fu dato a lui, non è dato alla generazione

mai. d'arzo, 1-45: provate a usare coltello e forchetta quassù: o

parlare italiano decente: o anche solo a dar la destra a ima donna. si

o anche solo a dar la destra a ima donna. si rifugian di colpo

se dare mi ti degnano, menami a lo mosteri / e sposami davanti da la

messer bonac- corso bellincioni diede per moglie a messer forese suo figliuolo la figliuola del

: latino la filia lavinia avea data a molge a turno, rege de campania.

la filia lavinia avea data a molge a turno, rege de campania. et latino

, da capo deo lavinia soa filia a molie ad enea. dante, conv.

io sono per li parti vota, a te mi ritorno, non essendo più

: messer simone donati diede la figliuola a messer azzolino di messer farinata degli uberti

prendendo femmine della plebe, né dando a plebei le vostre figlie o le

animo di volerla dare [margherita] a borbone. g. m. cecchi,

causa / questa del darla così tosto a landò, / e di cacciar costei di

, / e di cacciar costei di casa a furia. davila, 651: credeva

, e ringraziate il cielo che avete a che fare con un galantuomo; e dategliela

tebe. cinelli, 2-250: essa apparteneva a una famiglia di classe sociale superiore.

esitazione i genitori di lei si rassegnarono a dargliela. -dare marito (a

a dargliela. -dare marito (a una fanciulla): accasarla. caro

mi trovo / una mia figlia. a questa il mio paterno / oracolo, e

1-15: la stanza l'aveva già data a un sergente, borghesi non ne voleva

, 89 (210): e come a sorte gli dava, così era menato

divina, che ciascuna setta di cardinali a gara gli diedono le loro voci. testi

andare al frate e deano la boce a due uomini dela compagnia, li più savi

megliori e li più fermi che parrà a loro. b. davanzati, i-313:

, 2-1-24: il parlamento voleva opinare a pluralità di suffragi e il custode de'sigilli

trasmettere ad altri somme di denaro (a pagamento di merci, di beni acquistati,

item se verun omo de la compagnia avesse a dare altrui de la compagnia alcuno avere

und'elli desse tenuta de le sue cose a colui che l'avere avesse a ricevare

cose a colui che l'avere avesse a ricevare u vero unde lili facesse pagare

seramento da cului che l'avere avesse a ricevare, di comandare a cului che

l'avere avesse a ricevare, di comandare a cului che! 'àe a dare per

di comandare a cului che! 'àe a dare per seramento che 'l paghi a certo

'àe a dare per seramento che 'l paghi a certo termine. angiolieri, 82-3:

. angiolieri, 82-3: abbo tanto più a dar, che avere, / che

i bardi e i peruzzi] rispondere a chi dovea avere da loro in inghilterra,

il quale non diè la sua pecunia a usura. cicerchia, 1-138: che mi

volete dare? il mio maestro / a tradimento vi daraggio preso. bibbiena, 362

cattive. varchi, 18-1-248: a chi non pagava potevano, se passava

venticinque fiorini d'entrata, affittare, dare a livello e vendere tutti i suoi beni

in arte, e dànnosi i danari a cambio, non per bisogno d'averli

quanto è da costarmi? / quanto a te piace di darmi, / egli subito

. fagiuoli, 1-1-18: arebbe fatto megghio a pagatami i cento scudi che m'ha

pagatami i cento scudi che m'ha a dare. a. casotti, 1-1-9:

cento scudi che m'ha a dare. a. casotti, 1-1-9: spedito ho

: spedito ho chi ne trovi uno a bologna [un medico], / e

], / e lo conduca presto a malmantile; /... / gli

: colui, il quale presta danari a censo, non può richieder la somma principale

vol. IV Pag.27 - Da DARE a DARE (48 risultati)

; e dava, sempre sulla parola, a ricchi e poveri, a nobili e

parola, a ricchi e poveri, a nobili e plebei, al pubblico e ai

donne, noi vi darem le scarpe a prova, / e portatele al fango

in suo nome, e de'parti, a intendere, onde fosse, che avendo

serao, i-998: bell'uomo, a quanto li vendi i pomodori?.

... fra poco li dovrete dare a un soldo il chilo. 20

. guittone, i-13-61: e spesiale a voi, cavaleri, parlo, e

e altri valenti e degni pisani, a cui spesiali sono essi conducitori dati.

'l punto con calcanta / in aulide a tagliar la prima fune. idem, par

quando novellamente io venni in terra / a soffrir l'aspra guerra / che 'neontra me

insieme via via. ariosto, 3-56: a prose, a versi, a rime

ariosto, 3-56: a prose, a versi, a rime / darà materia eterna

: a prose, a versi, a rime / darà materia eterna in ogni idioma

quattro parole. caro, 5-70: a le sante ossa del mio padre anchise

nel tempo addietro / fui pur simile a te, se ben risguardo. galileo,

qua subito, ma ho aspettato fino a stamane, perché mi sarebbe apparso di dargli

perché mi sarebbe apparso di dargli appicco a credere che io credessi quel ch'egli crede

il caso di povere madri sole che riescono a crescere i figli, dare ad essi

villani, 12-28: furono dati i confini a cinque de'bardi, e a quattro

confini a cinque de'bardi, e a quattro de'frescobaldi. buccio di ranallo,

altri si riserbarono in prigione, e a molti diedono i confini. boccaccio, viii-1-29

. bisticci, 3-320: cospirarono contro a messer donato; e dettongli l'esiglio per

per bene fare, e lo confinorono a barletta nel reame. cammelli, 128:

date. p. fortini, iii-486: a voi starà tutta la fatica del giudicare

. grazzini, 2-222: comincia- ronlo a minacciare aspramente di volergli dare della fune

. l. martelli, 1-133: a me pur converrà lasciar tuo padre / darti

quali voltato il questore del principe, a nome di quello, senza nominare alcuno

oggi. sarpi, vi-3-57: scrive a teodoro, medico di maurizio, nell'epistola

i propri capricci e perpetuo bando dessero a tutte le loro private passioni. fagiuoli

, ma perché? perché così piace a voi. volete cadere, volete cedere

, 3-2-48: io non voglio entrare a dar legge a vostra signoria di quel che

io non voglio entrare a dar legge a vostra signoria di quel che deve operare

un valente uomo sul banco de'giudici a dar sentenza fra 'ciascuno 'e

era infinito il numero delle commissioni destinate a dar giudizio sui tanti prodotti mandati all'

, 872: ivi, / lanciata a i troni l'ultima folgore, / date

, ch'or mi dan de'calci. a. pucci, ix-355: e tante

i panni in dosso, gli cominciarono a dare delle pugna e de'calci.

fu per questo conto anche egli vicino a dare un calcio alla tavolozza, e alle

aura serena che fra verdi fronde / mormorando a ferir nel volto viemme, / fammi

un lento dardo, / dando sovente a fere agro martìro. ariosto, 3-74

va dietro: e come t'avicini / a quella rocca sì ch'ella si scopra

cattoliche, che disordinatamente s'erano avanzate a combatterlo senza averlo riconosciuto. lancellotti,

481: venne una pioggia di pietruzze infocate a foggia di grandine, che diede il

1-245: brutta canaglia / sol atta a dar il guasto alla minestra. manzoni

. 26. imprimere (un movimento a un corpo). -anche al figur

esercito scalzo cittadino / dà co 'l sangue a la ruota il movimento. cicognani,

capi di sette religiose popolaresche; discorsi a cui, dato l'avvio, non si

, i-34: a'questi dì ho a pagar presso che cinquecento fiorini dello imprestito

vol. IV Pag.28 - Da DARE a DARE (34 risultati)

, 872: non crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di

giovane in discorsi serii anch'essa, a modo suo, di quel che rendevano

davano le vigne, di quanti erano a berlo. pascoli, 214: si

annate la messe era di molto inferiore; a volte dava soltanto tre o quattro volte

, / merzé li chereria / ch'a lo meo male desse alleggiamelo. giamboni

alleggiamelo. giamboni, 26: infino a tanto che la creatura è nel ventre

rustico, vi-1-165 (30-6): a tal dà gioia, a tal dona dolori

30-6): a tal dà gioia, a tal dona dolori. chiaro davanzati,

deranno briga allora / pensiero e doglia a tutti suoi parenti / altri il fan per

, inf., 1-45: a bene sperar m'era cagione / di quella

voglia / ch'io le pregassi, a tacer fur concorde? n. quirini,

cose ci debbono dare animo e ardire a andare assaltargli e combattere virilmente, e

bembo, 1-212: la fronte, a darmi pene avezza. castiglione, 130:

antiche parole toscane... dariano fatica a chi le dicesse ed a chi le

dariano fatica a chi le dicesse ed a chi le udisse e non senza difficultà sarebbono

di avere alberto prigione, dierono ombra quasi a ciascuno. caro, 3-3-52: sopra

: quello che ti dee dar coraggio a far cose grandi, è il pensar ch'

molte mutazioni, fece dar di nero a tutto il quadro, perch'era di notte

serve [la chiara d'uovo] a vari usi degli artefici nostri, per temperare

talora per dare sopra i quadri dipinti a olio in cambio di vernice. lanzi,

di vernice. lanzi, ii-309: a tali pitture fu dato di bianco intorno al

coltivato dei rosolacci, sono andato adagio a dar l'acqua non tanto perché la

lacrime: versarle, spargerle, mettersi a piangere. novellino, 40 (70

secondo il giudicio di parmeno tutti andarono a sedere. andrea da barberino, 1-53:

alle mani al duca di baviera e a balante. cantini, 1-7-177: non

. soderini, iii-42: così dando acqua a chi non l'appetisce, s'altera

. c. bartoli, 1-68: a quella [calcina]...,

che bisogna dare manco rena: ma a questa più gagliarda ne bisogna dar più

bisogna dar più. catone ordinava che a ogni duoi piedi si desse un moggio

lo gran cane fece loro la grazia a gran pena e mal volentieri, tanto gli

che romolo aveva dato, i giovani corsero a rapire le pulcelle. ser giovanni,

astolfo di sopra fece dare / costoro a l'arme così scioccamente, / conobbi quel

scese subito francesco, e diè avviso a lippo come la cosa stava. caro

. m. cecchi, 1-ii-233: andate a darle questa / buona resoluzione, e

vol. IV Pag.313 - Da DIACCIO a DIACETILENE (12 risultati)

indosso e in capo, si pose a diacere in sul detto iscandolare dove aveva

medici, ii-155: i'me posi a diacer lungo la gora / a bioscio su

posi a diacer lungo la gora / a bioscio su quell'erba voltoloni, /

verso si stia o rovescio o a diacere o ritto. celimi, 2-21 (

avevo fatto una femmina in bella attitudine a diacere: questa teneva il braccio manco sopra

li facendo anco troppo caldo, si pose a diacere in su il lettuccio. carletti

cadavero, il quale ve lo acconciano a diacere per lato. baldovini, xxx11-

. baldovini, xxx11- 36: presi a questi dì arrieto anche un leprotto /

saccenti, 1-2-239: mentre il camerier ritorna a basso, / ei si getta a

a basso, / ei si getta a diacere e dice: ahi lasso! proverbi

s'indovinavano appena i tondi dorsi lanosi a diacere. -figur. poliziano,

con la fanciulla, e se ne tornò a la sua. -con la particella pronom

vol. IV Pag.314 - Da DIACETONALCOLE a DIACONICO (30 risultati)

acetico con l'orina, dovuta a intossicazione. = voce dotta,

saldati insieme, sepa- rantisi solo a maturità. = voce dotta,

farmac. ant. empiastro medicamentoso, a base di olio, di protossido di piombo

odo che 'l diaquilonne / è buona cosa a fare i capei biondi. bracciolini,

biondi. bracciolini, 1-20-44: croco pietoso a medicarlo andonne / con del cerotto di

mollitivo, ovvero unguento semplice. g. a. papini, 185: diaquilonne,

4 dia- chilone ', nome dato a certi empiastri, a motivo delle mucilaggini

', nome dato a certi empiastri, a motivo delle mucilaggini che vi sono mischiate

. farmac. ant. antico rimedio a base di cumino, usato per le sue

1-20: togli diacimino fatto con mele a quantitade d'una oncia e siale dato la

e siale dato la sera quando vae a dormire con sugo di nepitella a quantitade d'

vae a dormire con sugo di nepitella a quantitade d'una dragma. mattioli [

una mala diacitura, cominciò anch'ella a volgersi verso lui, ed egli verso

2. congiungimento carnale. a. f. doni, 2-155: laura

fa cattiva diacitura, ogni settimana e'va a vettura da questa e da quell'altra

due parti in cui la roccia viene a dividersi. = voce dotta,

notevole quantità d'acqua (e si trova a baste nel harz e in spagna,

. = deriv. da diaclasi, a causa della facile sfaldatura. diacòdio (

, per aver, come dite, a convenir diaconalmente alla riforma degli altri.

maca- rena, / là mi avvenni a un ordinato, / ordinato non a

avvenni a un ordinato, / ordinato non a messa, / non più in su

delle vedove e delle vergini consacrate a dio, di assistere al conferimento

alle vedove o vergini ch'erano destinate a certi sacri ministeri.

ministeri. 2. monaca a cui veniva concessa dal vescovo, con

un monasterio dove vivevano cinquanta vergini sacrate a dio. la madre delle quali si

... distribuivano i danari, a i poveri per le loro regioni.

soccorreva i poveri della città e dispensava a quello l'elemosine... a somiglianza

a quello l'elemosine... a somiglianza di roma, la quale avea

cristiana dei primi secoli, era situato a fianco dell'abside centrale ed era destinato

fianco dell'abside centrale ed era destinato a conservare gli oggetti preziosi di proprietà della

vol. IV Pag.315 - Da DIACONO a DIADEMA (28 risultati)

porta, come insegne, la stola a tracolla e la dalmatica (suoi compiti

suso lo altare e portarlo di luogo a luogo. bandello, 1-58 (i-649)

', che il soave intendeva d'accomunare a tutto l'ordine ecclesiastico, veggiamo attribuito

cappa di broccato, argento e oro a fiorami, con le mani giunte e

i-494: il quale [medico], a dir la verità, mi par il

barilli, 1-75: trent'anni fa viveva a parma un vecchio violinista lacero e randagio

e i diaconi e qualunque altri che a lui venissero, come discepolo umilmente gli

per tutte le contrade (e aggiunse a questi sette suddiaconi), i quali

la chiesa accresciuta, non poterono bastare a ciò ed insieme alla predicazione: là

: il detto papa, sapendo ciò, a giovanni suo diacono cardinale...

dal vescovo, clero e popolo, cominciò a chiamarsi arcidiacono, o vero diacono cardinale

de levi enim levitae exorti sunt, a quibus in tempio dei mystici sacramenti ministeria

corpo di una parola. a. a dimari, 2-427: noi,

di una parola. a. a dimari, 2-427: noi, per chiarezza

dotta, gr. stocxpitixói; 'atto a distinguere ', da siaxpcvca 'distinguo

sua evoluzione storica (ed è contrapposto a sincronia). 2. per

pratica, e che sopraggiungerebbe terzo come a rallegrare e rasserenare l'austera diade del

alla trasformazione lineare che consiste nell'applicazione a un vettore dell'operatore risultante dal prodotto

fra loro eccetto uno (e si riferisce a quasi tutti i generi della famiglia

gr azzini, 130: onde a giove cascò la diadema, / e

giunone occhi grandi, bocca imperiosa, diadema a cresta. monti, x-2-101: il

machiavelli, 866: ogni lume innanzi a questo scema, / prima guardando quella chioma

i-368: così detto, in capo a tiridate cinse la diadema. m. adriani

m. adriani, iv-370: presentò a cesare una diadema intrecciata con la corona

paion diademe. collodi, 410: a queste parole il re comincia a cambiare

: a queste parole il re comincia a cambiare di aspetto; le braccia si vestono

diadema e gli fu posta sul capo a cagione di derisione. -diadema di

o mettere la diademe de'santi o adomare a coltellino, come t'ho detto,

vol. IV Pag.316 - Da DIADEMATIDI a DIAFANO (25 risultati)

e con questi diversi colori le facevano a i tiranni e a i re gentili.

diversi colori le facevano a i tiranni e a i re gentili. note al malmantile

, 2-117: nel mezzo, sotto a una specie di diadema di corallo, campeggia

, / questo è cambiar la vita a miglior vita. 4. ornamento

loro avvenente grazia... queste, a un osservatore dei meno aggressivi, o

per simil. e al figur.: a indicare decorazione, ornamento, e anche

d'intorno. michelangelo, i-84: a l'alta tuo lucente diadema / per la

: la lite non finirà mai fino a tanto che non venga chi insegni che la

cui si cingeva la testa del poeta a riconoscimento dei suoi meriti e della sua

e gli altri che non s'eran trovati a porgli la diadema, chi per paura

arme, e così franco / ardir congiunge a gagliardia suprema. marino, 15-62:

, 15-62: e ti so dir ch'a dignità suprema / ti fia dato aspirar

.. e per il comune pensiero che a gioacchino il diadema era dono di lei

più al servicio de le donne, che a le debite ore gli divini officii celebrare

in tal gioco de continuo esercitandosi, a multi poveretti del paese facea portar la

dal gr. 8idc8r, (j. a -aro? 'benda avvolta intorno,

milizia, ii-329: 'diadema'. fascia a cerchio, colla quale i re cingevano il

v-1-868: la pace meglio sarebbe firmata a potsdam che a versaglia, firmata e garantita

pace meglio sarebbe firmata a potsdam che a versaglia, firmata e garantita dal banchiere

gadda, 6-236: il roma-napoli filava filava a tutta corsa dietro al crepuscolo e pressocché

saturato d'elettrico. 2. a forma di diadema, che ha il pregio

sirena con una corona diademata, posta a sghimbescio fra riccioli di capelli ultra biondi

plur. m. -ci). relativo a una coppia; binario. -numerazione diadica

sm. farmac. ant. elettuario a base di dragante. libro della

giorno, è possibile vedere gli oggetti a occhio nudo. = cfr.

vol. IV Pag.317 - Da DIAFANOMETRO a DIAFORETICO (25 risultati)

o vero tutto trasparente. cecco d'a scoli, 246: molte ore il

, ii-176: il tignere di colori a olio o in altro modo è poco o

di molto momento, ma il cuocervi a fuoco e fare che reggano alle percosse dell'

: portò nel gabinetto il grosso lume a petrolio, accese quello da notte nella

esse abbiano voltato le spalle, riprende a cadere piano piano, dolce dolce, sulle

oriente un color d'oro, diafano, a mano a mano più limpido. r

color d'oro, diafano, a mano a mano più limpido. r. sacchetti

dei vigneti sui quali l'autunno cominciava a spargere le sue lacche diafane, gialle

sapeva di lei? mentre lui era, a sua moglie, evidente, diafano:

lo conosceva fin dove egli era ignoto a se stesso. pea, 8-60: è

color di rame. se si pensa a gesù nazzareno, si ha una idea diafana

sono condannati da un anno all'altro a mangiare tutti i giorni una colazione in

quelle e ne lo loro aspetto, rendono a li altri di sé grande splendore,

corpi, mediante la quale essi traspaiono. a. neri, 1-65: a questo

. a. neri, 1-65: a questo vetro così colorito se gli dia sopra

.. e di questo se li dia a poco a poco, fino che il

di questo se li dia a poco a poco, fino che il colore d'acqua

con quelle sue velature principalmente è giunta a dare una lucidezza alle tinte e un

l'introduzione al buio di una lampadina a incandescenza nella bocca del malato) alterazioni

9-385: e 'l diafinicònne? / a 'ngrassar gli speziali, / e senza libro

/ empier le mani e le tasche a isonne. redi, 16-ix-281: quegli dia-

divisione, ciò che serve di separazione a due cose. chiamasi così il corpo o

monia s'indicò con tal voce una composizione a due. 3. tecn.

= voce dotta, gr. 8iav (a 4 dissonanza ', deriv. da

: né la malattia del duca fu simile a quelle che cagionano i veleni, essendo

vol. IV Pag.318 - Da DIAFORITE a DIAGNOSI (13 risultati)

, comp. dal gr. 8i<4 * a causa, per ', -oxóc *

, che si chiama diafragma, fin basso a le gambe. mattioli [dioscoride]

l'area visibile,... a cui si suole adattare un diafragma, onde

fotogr. dispositivo degli obiettivi fotografici atto a regolarne opportunamente la luminosità e la profondità

: penetrazione di visceri addominali attraverso a un'apertura del diaframma fino a invadere

attraverso a un'apertura del diaframma fino a invadere il cavo toracico. - nervo

sm. farmac. ant. elettuario a base di gengiovo. bencivenni [

gr. sui 'per mezzo di, a base di 'e gengiovo (

intercostali e parimente il grande muscolo a. cocchi, 4-1-147: posta questa affluenza

s'intende come dovranno destinato / a divertir del chilo il latteo umore. /

d'una troppo facile diagnosi intorno a un romanzo nato palato, lingua

alla spalla, con dispnea e male o a una manatella di versi scrofolosi. oriani,

scrofolosi. oriani, x-23- pronto a sparare. leucocitosi. 92:

vol. IV Pag.319 - Da DIAGNOSTA a DIAGRAMMA (32 risultati)

diagnosticato da sé e disse: « a me dolgono gli occhi quando guardo in alto

di diagnosticare), agg. sottoposto a diagnosi, di cui è stata formulata

-per simil. magalotti, 23-200: a me tutti questi segni diagnostici così poco

che dopo la metà della pagina diveniva press'a poco diagonale, con le parole che

spettro / del vecchio pozzo e, staffilati a sangue / gli alberi dalla diagonale pioggia

[la ragazza] il tergo appoggiato a un punto del muro che non era

delle diagonali, lo spirito si riassetti a fuoco dell'ispirazione che si ripromise quelle

, / sbircia frattanto, e scorre a parte a parte, / e le nevose

/ sbircia frattanto, e scorre a parte a parte, / e le nevose delicate

. siocyvcocttixói; * diagnostico, atto a discernere ', deriv. da sidtyvoìok;

era adorna del suo gocciolatoio, fatto a quadri bislunghi, graticolati a rombi, le

, fatto a quadri bislunghi, graticolati a rombi, le due linee diagonali essendo

i pratici volgarmente la chiamano, linea a schisa, in tralice, a sghembo,

linea a schisa, in tralice, a sghembo, a sghimbescio. e in

schisa, in tralice, a sghembo, a sghimbescio. e in termine di prospettiva

, iii-2-108: sedevano, la bimba a destra e il bimbo di faccia alla zia

quale era nell'angolo opposto in diagonale a beatrice. 4. sm.

. 4. sm. tessuto a fitte coste diagonali. panzini, iv-193

5. sf. arald. diagonale a destra (o trinciato): linea

capo alla sinistra della punta; diagonale a sinistra (o tagliato): va

altre. le altre non cambiarono volo a causa della compagna ferita: la quale barcollò

sulle ali; per un attimo incominciò a cadere. = deriv. da

vedrete formati due modelli di volta a crociera di quattro spicchi a diacere senza

di volta a crociera di quattro spicchi a diacere senza ricaschi ne'lor rigogli,

in fuori, che diagonalmente s'incrociano a squadra. algarotti, 3-237: il modo

convergenti e divergenti dall'altra; vale a dire che avanzino diagonalmente. d'azeglio,

sempre nell'angolo della piazza diagonalmente opposto a quello occupato dalla banda. soffici,

una o più quantità variabili, riferita a un sistema di coordinate (per lo

. per estens. rappresentazione grafica atta a far rilevare a colpo d'occhio le relazioni

. rappresentazione grafica atta a far rilevare a colpo d'occhio le relazioni fra due

: diagrammi che fanno..., a uso del secolo amministrativo, i bilanci

8-7: in quanto ingegnere, potrei divertirmi a disegnare un diagramma delle nostre tre esistenze

vol. IV Pag.320 - Da DIAGRAMMATICI a DIALETTICALE (25 risultati)

atta a facilitare lo scarico nei vari porti a

a facilitare lo scarico nei vari porti a cui sono destinate. 7.

= voce dotta, assunta nel linguaggio musicale a in dicare la scala dei

, sm. farmac. ant. preparato a base di scamonea polverizzata.

che si ci porta d'africa simile a grumi di sangue, che volgarmente si

: p. licinio pontefice massimo contro a suo volere costrinse valerio fiacco d'augurare

aveano se non solamente tre flamini ordinati a tre iddìi, cioè il flamine diale

tre iddìi, cioè il flamine diale a iuppiter, il marziale a marte, il

il flamine diale a iuppiter, il marziale a marte, il qui- rinale a romolo

marziale a marte, il qui- rinale a romolo. ammirato, 1-228: disputandosi,

il flamine diale fosse da religione tenuto a non partirsi d'italia per andar al

provincie, di che si ebbe ricorso a tiberio, come a pontefice massimo. tiberio

si ebbe ricorso a tiberio, come a pontefice massimo. tiberio decretò non poter

: in confronto di papi e cardinali / a dell'ampia monastica famiglia / che mai

ed espresse da una storia, vale a dire da un'esperienza: non è

più, e da un pezzo, a elaborare una cultura piena, una letteratura

di dialettica come forma del pensiero proprio a tutta la filosofia pre-hege- liana, dove

d'una questione di dialetica et aponessela a gramatica. giamboni, 2-4: è

.. quella che si esercita circa a le cose contingenti, e quando vere

dever- samente però da quelle scienze, a cui sono proprii quei soggetti, procedendo

i propri soggetti, con fondamenti appropriati a quegli, com'è detto. il

,... sieno argomenti potenti a persuadere e dimostrare altrui non meno le

luogo pose la rettorica, che insegna a ben parlare; nel terzo la dialettica,

scritti dei psicologisti, e dall'abuso solito a farsene presso i fautori del panteismo germanico

genesi? e. cecchi, 8-60: a volte mi chiedo se, per caso

vol. IV Pag.321 - Da DIALETTICAMENTE a DIALETTO (21 risultati)

apparente de tesser una cosa assolutamente, a non essere assoluta, ma secondo una qualche

esse, e non dà mai luogo a dualità di gradi. baldini, 3-139:

immanente energia ad uscire da sé, a negarsi come quella forma puramente soggettiva che

forma puramente soggettiva che ell'è, a vivere nell'unità sintetica di sé e della

quando non vi s'aggiunga in che, a rispetto di che, e 'nfino

rispetto di che, e 'nfino a che. tasso, 12-337: se dunque

la proposizione è una parte della contradizione: a queste cose non sarà una risposta né

al dimostrativo non s'appartiene il dimandare, a lui non converrà di scriver dialogo.

non sanno ordinare i lor discorsi sillogizzando a filo, e per necessarie conseguenze diducendo dalle

: s'imparò ad insidiare la ragione e a far sospetta la verità: quindi la

combatterono sulla definizione di questi rapporti fino a rompere l'unità ideale deltindividuo; la

semplicemente di capacità dialettica) da imparare a respingere ogni momento, tutto quello che la

faretra / s'empie d'acuti sillogismi a prova, / e n'arma le nemiche

discopre queste antinomie, e dura fin a tanto che combattendo seco stesso, ne

nella california; il qual paese come quello a cui concorrono allettate dall'oro che vi

apparenza da una illusione di potenza, a cui le scoperte scientifiche forniscono idoli.

d'alcuna si dubita; e intorno a quella di cui si dubita nasce la disputa

incarnare la faticosa aspirazione delle tre discipline a manifestarsi in un atto di vita e

aristotele mira, come scopo principale, a insegnare l'arte di dialettizzare sia ne'

comme un fou ', di gusto a noi alieno. = deriv. da

o anche il paese): contrapposta a un sistema linguistico affine per

vol. IV Pag.322 - Da DIALETTOLOGIA a DIALOGHIZZARE (19 risultati)

le frasi, e che non s'arriva a raffigurare se non si viene alla comparazione

la lingua è quella che è comune a tutta italia: codesti non sono altro che

che parla abitualmente un dialetto si pone a scrivere in una lingua, il dialetto

iii-54: ciascuno di questi idiomi fu a principio un semplice dialetto; cioè una

unica lingua dei loro pensieri. far presto a imparare questo dialetto, anzi lingua veneta

europei. -per estens.: a indicare una cadenza dialettale. d'annunzio

ant. nell'antica farmacopea, analgesico a base di incenso. garzoni,

principio dell'osmosi (e si impiega a questo scopo una membrana, permeabile per

dotta, gr. staxtmxói; 4 atto a separare '(da staxùco 4 sciolgo

? $are, tr. chim. sottoporre a dialisi. dializzato (part. pass

. chim. che è stato sottoposto a un processo di dialisi (è

dializzatóre, sm. chim. recipiente atto a ottenere la dialisi. =

8iocxxay#j 4 differenza '(in relazione a una pseudosfaldatura che questo minerale, unico

dialogo. - anche sostant. a. f. doni, i-24: potete

e tuttavia dialogando seco / coglie il tempo a colpir l'occhiuto cieco. sempronio,

narra i suoi gesti, ed ella a lui / accenna sol, dialogando,

. rappresentare in forma dialogica; ridurre a dialogo (un testo destinato al teatro)

in tre atti, ed era giunto a dialogarlo sino ad una porzione dell'atto

didascalico e dialogato, il sonetto basta a tutte le espansioni della poesia mediana. pirandello

vol. IV Pag.323 - Da DIALOGICO a DIALOGO (43 risultati)

del dialogo; composto da dialogo, a forma di dialogo. m.

semplice dell'* istorico 'e che a fatica dimostra d'esser periodo. p.

materie meno omicide -la topografia -era fatto a domande e risposte, esattamente come i

furono... tutta gente abituata a considerare l'eloquenza come il primo requisito

epistolari, dimostrano ch'essi erano usi a favellare. = voce dotta, gr

conceder la vittoria di sì nobil contrasto a ovidio: con tutto ciò nel dialogismo,

, la quale consiste nell'introdurre qualcuno a parlare seco stesso, o con altri

. fioretti, 1-3-288: avendo, siccome a piè sentiremo, il retore anteposto la

, e al letterista il mediocre. a. f. bertini, 3-94: non

non convien vestirsi d'abito d'oratore a chi ha già in dosso il manto

iii-1-76: essendo tutte queste opere disposte a caso, per ragionare bene dobbiamo considerarle

agg. che dialoga, che partecipa a un dialogo (un personaggio drammatico)

che quanto al suono in nulla somiglino a quei peraltro stupendi e grandiosissimi del nostro

, lx-1-28: egli soleva la sera andare a passeggiare verso porta salara, e colà

co'nostri orecchi, perché l'anima presente a sé stessa ode i suoi pensieri,

mentre stanno dialoghizzando... venne a passare per quella strada a cavallo un medico

. venne a passare per quella strada a cavallo un medico. bettinelli,

. alla prima filosofia s'innalzavano. a. f. bertini, 3-94: vi

dialogizzar del boccaccio, pur ciò molto contribuì a ritenere nella mediocrità i nostri scrittori del

forma di domanda e risposta, intorno a un argomento prestabilito). bisticci

molto degna e necessaria, dove insegna a governare la repubblica e la famiglia,

per dialogo, si dirizza e parla a quelli sospiri che uscivano dal petto della

io volentieri, con patto che voi interroghiate a parte per parte, ed io vi

, xxiii- 176: m'accostai a lui, cominciai ad entrare in dialogo,

qualche cosa fra le mani. avvenivano dialoghi a bassa voce, nel corridoio. manzini

: i tè delle signore spesso ruotano intorno a un sacerdote di moda, che prolunga

di dialoghi edificanti. -figur. a. f. doni, 1-25: le

la speranza d'indurre più d'uno a pigliarvi parte. de sanctis, 7-327:

dialogo, e il manzoni lo persuase a gittar giù tutta quella roba convenzionale,

tutta quella roba convenzionale, lo invogliò a scrivere con quella semplicità e con quella

. c. gozzi, i-36: a mio padre ed a mia madre venne il

gozzi, i-36: a mio padre ed a mia madre venne il capriccio di voler

roberti, v-121: artifizio è introdurre a congresso i libertini e le libertine e i

frequenti dialoghi atti, più che altro a mettere innanzi il linguaggio popolare. carducci,

selva di tagli e segni e richiami a lapis rosso ed azzurro, dichiaravano a

a lapis rosso ed azzurro, dichiaravano a colpo d'occhio un copione sceneggiato.

la tragedia non è dialogo ma esposizione a un pubblico ideale, il coro. con

, in cui sono introdotti vari personaggi a disputare di un determinato argomento.

(i-701): vi deste anco a la filosofia platonica ne la quale io

autorità di maestro, ma il ricerca a guisa di compagno; e, ricercandolo

del verisimile sono da noi stimati e piacciono a tutti. algarotti, 3-479: quella

. v.]: 'dialogo'. composizione a due voci 0 a due strumenti,

'dialogo'. composizione a due voci 0 a due strumenti, che si rispondono l'un

vol. IV Pag.324 - Da DIALTEA a DIAMANTE (33 risultati)

bituro, e dialtea, e sia informato a modo d'unguento. redi, 16-ii-206

in campo magnetico, una polarità opposta a quella del ferro e da tendere a

opposta a quella del ferro e da tendere a disporsi normalmente alle linee di forza)

. di diamante, che si riferisce a diamante. diamantato, agg. scintillante

però una colorazione più o meno intensa a causa di varie impurità); viene

come gemme; le altre vengono impiegate a scopo industriale; in polvere serve come

o bruniccio, con durezza lievemente superiore a quella del diamante) e carbonado (v

dodici usignuo', ch'ognuno stesse / davant'a lui facendo dolzi canti. ristoro,

farina, / o veder far misera vit'a frieri. fra giordano, 3-6:

slanciata e distinta del marito, intento a esaminare l'acqua dei diamanti. moravia,

cavarsi di dito un bellissimo diamante consegnandolo a chi gli dava la salvietta. foscolo,

equipaggi e lo splendore dei diamanti bastano a confondere gli oziosi. cantoni, 670

serpenti de'loro capelli. s. degli a rienti, 411: tu [

-per simil. anguillara, 12-101: a par d'ogni fortissimo diamante / la

, di squisita fattura. -anche: a indicare qualità rare (della mente,

. petrarca, 30-24: amor conduce a pie'del duro lauro / ch'à i

diamante distillato. menzini, ii-281: spesso a travedere avvezza / la turba indotta i

, nacque e fu educata e condotta a vita perfetta da quella mente di diamante dell'

tale vitalità che anche fissandoli non riuscivo a vederne il colore. 5.

letter. come simbolo di fortezza, a denotare animo, carattere saldo, indomito,

diamante, che non dissolvesse la sua durizia a tanto smisurato amore. giov. cavalcanti

la vuole: / non andrò drieto a parole, / ma terrò nel cor diamanti

mi farò scudo al petto, e schermo a gli occhi. ammirato, 1-358:

armi del tempo, e quella corte / a cui né ferro, né diamante è

il ver, quando talora / ebbi a dir che costei non era amante,

, 153: e spesso quei che a noi sembran soloni / han manco testa

, ii-7: dopo aver fatto omaggio a talune innovazioni sociali, e averle accettate

/ ch'ai suo parer, come a diamante il vetro, / cedon gli

/ i tetti, le rondini, a colpo di vento, / e tagliano il

. 7. aeron. ala a diamante: per velocità supersoniche. 8

» del barbèra. 13. a diamante, a punta di diamante, come

. 13. a diamante, a punta di diamante, come il diamante

il diamante: nella forma della superficie a punta del diamante (e in architettura

vol. IV Pag.325 - Da DIAMANTEO a DIAMETRO (24 risultati)

di solito su base quadrata e sporgente a guisa di piramide). l

: questi [chiodi] dal capo a diamante. vasari, i-107: prigioni e

e fortezze, dove si fa cantonate a punte di diamanti ed a più faccie,

si fa cantonate a punte di diamanti ed a più faccie, bellissime. baldinucci,

superficie della quale è spartita in punte a diamante. fracchia, 1018: becchi

punte, per tutte queste pietre tagliate a punta di diamante che ne ricoprono la facciata

diamànteo, agg. letter. simile a diamante, prezioso come il diamante.

corpo suo sì vasto / da capo a piedi. 2. per simil

, per estens., si riferisce a qualsiasi metallo molto duro, infrangibile).

, ii-10-292: oggi, per farlo a posta, il cielo era purissimo, il

all'usanza delle nostre matrone, che a questi soavi odori pallide subito svengono,

secondo il costume con pianta affatto simile a quella del coliseo romano nel portico raddoppiato

il piano longitudinale di simmetria, perpendicolare a quello di galleggiamento, che contiene il

asseriscono che sia di tradizione apostolica, a che diametralmente repugna il dire che il

cose tutte che diametralmente s'oppongono a questi princìpi, ai quali per conseguenza

stessa. -diametro di una conica coniugato a una data direzione: la retta luogo dei

punti medi delle corde della conica parallela a tale direzione. -diametro di un'ellisse

son contingenti alle fronti del diametro a b, cioè diametro dello sferico ombroso,

più presso al vero, / il diametro a lei paragonando, / così multiplicar fia

e lungo cinquantaquattro, che tanto è a punto il diametro del quadrato, essendo

.. e tirato il diametro l a, si finisca la figura. grandi,

, conv., iv-vm-7: sapemo che a la più gente 10 sole pare di

spazio che contiene dal ponte vecchio infino a san lorenzo. cellini, i-5 (

braccia in circa di diametro e intorno a due alta da terra. baruffaldi,

vol. IV Pag.326 - Da DIAMILAMMINA a DIANA (21 risultati)

, che un augello volò alto sino a perderlo ogni naturai occhio di vista,

, per la quale si entrava, a diametro rispondeva un elogio, ornato da'

sommo al cielo, e l'altro a lui per diametro è contrapposto. pascoli,

serenità mattutina. baldini, 3-79: a due passi c'è castel sant'angelo,

materia. -figur.: a indicare diversità assoluta, opposizione recisa.

col soverchio l'offende, e viene a porse / a diametro incontro alla natura.

offende, e viene a porse / a diametro incontro alla natura. segneri,

loro decisioni, li ritrova (come a me bene spesso è avvenuto) opposti

15 (267): indovinava bene, a un di presso, che le gride

: diamine! chi ha insegnato la musica a questi morti, che cantano di mezza

! diamine! anch'io sono aspettato a casa. de roberto, 2-129:

mandato alla camera, che ci veniva a fare? cicognani, 1-46: -com'è

non le osserva non speri di arrivare a nulla nella vita. che diamine!

mobile, incoloro, di odore simile a quello delle ammine, usato come intermedio

cfr. isidoro, 4-9-9: « diamoron a suco morae nomen sumpsit, ex quo

-chi). farmac. ant. cordiale a base di muschio. mattioli [dioscoride

, perché resiste all'aconito e sovviene a quelli che sono da esso afflitti. vallisneri

era ben matta, / che fino a diana vergine beghina / si trasformò una

pisa, 1-156: fu consecrato questo pianeta a più nomi. elio fu chiamato lucifero

bellissima, purissima (nella letteratura religiosa a volte fu attributo della vergine maria,

aretino, 8-40: fece una essortazione a le suore di così fatta sorte, che

vol. IV Pag.327 - Da DIANA a DIAPASON (30 risultati)

feminarum, v-178-53: levaime ima maitina a la stela diana, / entrai en un

non venendo, volevano alla diana andare a cercarla. falconi, 1-2: fare

le prime stelle e le ultime sono propizie a quest'arte. 4. rullio

o squillo di tromba) che serviva a dare la sveglia alle truppe. -per

. d'azeglio, 1-171: scappavo a torino a far il matto tutta la notte

azeglio, 1-171: scappavo a torino a far il matto tutta la notte,

, / piegò come pallido giacinto. a bòa, 234: allora i tamburi batterono

militari nel cui silenzio suonavano da mane a sera le sirene e le diane.

. neri, 3-17: facciam ritorno / a erodio, al seccaceci e a fille

/ a erodio, al seccaceci e a fille amante, / che combattuti da'pensier

di vero, batteva la gran diana a le coscienze torpide ed avvinte ancora al

: sulla rossa falange spiccano l'eroe a cavallo e un trombettiere che suona la

6. marin. turno di guardia a bordo delle navi dalle ore 4 alle

8. esclam. per diana!: a esprimere sorpresa, irritazione, o a

a esprimere sorpresa, irritazione, o a sottolineare un'affermazione, ecc. panzini

farmac. ant. elet- tuario a base di anice. garzoni,

. disus. denominazione che si dava a un colorante rosso, simile al colore

lanceolate o lineari), calice gamosepalo a 5 denti, con alla base un calicetto

landolfi, 2-35: dal suo corpo veniva a tratti un odore violento, che però

e fiori [del ramerino] si confanno a uso di medicina, e 'l suo

., 2-64: dianzi venimmo, innanzi a voi un poco, / per altra

fulminato giace / che dianzi pace era a sperar sì ardito. marino, vii-485

e miniera. parini, iv-2: toma a fiorir la rosa / che pur dianzi

e tesa, / scorrea la vista a scernere / prode remote invan. carducci,

, documenti di valore si tenga pronto a metterli in luogo sicuro ».

crescenzi volgar., 6-87: ancora a questa medesima infermitade, e contr'alla

più d'una ottava e comunemente sino a due,... ma i

che portavano i lumi, non è a dire a che diapason salissero le acclamazioni

i lumi, non è a dire a che diapason salissero le acclamazioni della moltitudine

sul tono dell'ultima tua: andremmo a un diapason di languori e di deliri insostenibile

vol. IV Pag.328 - Da DIAPASONDIAPENTE a DIARIO (13 risultati)

i ripersuade il diàpason turchino / del vento a illanguidirsi sulle ovatte / delle nuvole.

persino il diapason di un « morte a berillo! » dove il nome del

4. acust. strumento atto a dare un suono con frequenza ben definita

piuolo mediante il quale può essere fissata a un manico o a una cassetta di

quale può essere fissata a un manico o a una cassetta di risonanza; se si

diapositiva, sf. fotogr. fotografia a colori o in bianco e nero

b. croce, iv-12-278: insigne era a roma l'istituto archeologico germanico,.

ammontare fisso cor risposta, a titolo di rimborso delle spese, ai

spese, ai dipendenti inviati temporaneamente a svolgere la loro attività lavorativa fuori

, ii-20-52: non so quando più verrò a roma. ho rinunziato fino agli

fece l'europa da qualche secolo a questa parte,... sopratutto nelle

per le febbri putride o diarie che a questi mali in diverse maniere sopravvengono,

sopravvengono, ma anche nell'ettiche. a. cocchi, 8-153: alcune febbri

vol. IV Pag.329 - Da DIARISTA a DIASCOLO (16 risultati)

la memoria; / scrive il diario a farne poi la storia. gemelli careri

14-200: avevo cominciato da qualche anno a tenere un mio quaderno di appunti.

virile, andavano al tempio della gioventù a farsi notar nel diario di quel nume

: senza potere quasi alcuna notevole ricordanza a i diari accademici registrare. -diario

namque appellatur unius diei gestio. hoc a pud nos diarium vocatur. nam quod

paese più o meno fuorimano tengono moltissimo a far pesare al lettore quanto per appunto

si riferisce al diario (e anche a chi scrive diari). diàrodon

gastrogena: di origine gastrica, dovuta a mancanza di secrezione cloridrica nel ventricolo,

mancanza di secrezione cloridrica nel ventricolo, a causa di mancata digestione peptica e di

in piedi. pananti, ii-99: a giudizio dei gran politiconi, / il

diarrea infettiva, sovente mortale, dovuta a escherichia coli e ad altri enterobatteri,

3. per simil. scherz.: a indicare esagerazione, eccesso, mancanza di

la corte epicurea, / e venne a toctabei la diarrea. batacchi, 3-91:

animo fermo e tale / che accesso a la pietà non apra in cuore;

come dissi: e che diascane anderemo a fare alla posada con questo nitidissimo lume di

. voci basse, che servon talora a dimostrare sorpresa ed ammirazione. =

vol. IV Pag.330 - Da DIASCONE a DIASPRO (30 risultati)

dove entra, lui, dappertutto riesce a spuntarla. 2. inter.

di impazienza, di irritazione. a. f. doni, 2-150: diascole

farmac. ant. elettuario astringente a base di foglie di scordio e di oppio

farmac. ant. elettuario purgativo a base di sena. mattioli [

-ci). disus. che serve a preservare la salute; igienico. =

è molto dannoso alle colture, soprattutto a quelle del gelso). = voce

dolore, / e chi la porta a suo difendimento, / fantasme scaccia e strugge

mena diaspido e calcidonio, e portanlo a vendere a ucara (al catai)

diaspido e calcidonio, e portanlo a vendere a ucara (al catai) e hannone

sm. ant. drappo antico tessuto a opera, di seta. leggenda aurea

della 'diaspora 'si trovava più a suo agio che nella città del tempio

. alvaro, 14-140: da persecuzione a persecuzione, la civiltà si immiserisce o

o si arricchisce e nuovi paesi fecondano, a seconda di questa diaspora che pare il

presenta in lamelle o in aggregati a squame; il colore è variabile: bianco

opaco, assai duro, variamente colorato a seconda delle impurità (in rosso da

altro assai più lontano paese, ne portano a spacciar delle gioie, massimamente diaspro,

castone; un diaspro ovale con una cifra a matrice. -per simil.: per

. carducci, 835: ride sepolta a l'imo una foresta / breve, e

truci mostri in agguato / taluni alberi a l'ombra; altri da un delicato /

, 5-500: nel « cristo davanti a pilato », il viluppo delle membra

]. -per simil.: a indicare una sostanza durissima, infrangibile,

sostanza durissima, infrangibile, che resiste a ogni colpo e al tempo.

luca pulci, 5-6: io giuro a quello iddio, che fe'natura,

ultima parola al cor s'affise / a manfredonio, udendo la donzella, / che

si volta ei muta strada, / et a tempo giù cala, e poggia in

algarotti, 2-533: o chi mi leva a volo, e chi mi posa /

per simil. e al figur.: a esprimere rigida fermezza di carattere, durezza

induri, / ver cui già far difesa a me non vale. pulci, 4-87

pulci, 4-87: non sarò ingrata a sì fedele amante, / ch'io

/ egli è quel grande arderò, a cui non cale / d'alma fornita di

vol. IV Pag.331 - Da DIASPRO a DIATESSARON (13 risultati)

articolo di gior nale dedicato a note polemiche. de marchi,

ricchezza mobile. = dall'asterisco a forma di gemma sfaccettata che precedeva

v. j: 'diastaltico'. nome dato a un genere di melopea, perché proprio

un canto, un suono: opposto a continuo). garzoni, 1-442

intervalli ', da 8iàaxr) p, a * intervallo '. diastematomielia

. 8tdt- oxuào <; * a colonne spaziate '. diàstilo,

si svolge il riempimento dei due ventricoli a opera della contrazione atriale (e si alterna

, sm. farmac. ant. elettuario a base di cremor di tartaro.

dotta, gr. 8ta&spp. oca [a * effetto del calore ',

di portare gli effetti del calore a grande profondità ed evitando la sensibilità

, sf. medie. disposizione costituzionale a contrarre una determinata malattia. targioni tozzetti

, son tutti riferibili... a vegliante diatesi artritica, significando con questo

la terza parte di tutte si accordano a battere insieme; cioè due solitarie s'interpongono

vol. IV Pag.332 - Da DIATETICO a DIAVOLACCIO (18 risultati)

. medie. che si riferisce a diatesi. diatipòsi, sf.

la di visione nucleare segue a quella della membrana (contrapposto a

a quella della membrana (contrapposto a diaspasi). = voce dotta

o libere nelle acque, oppure fissate a mezzo di un peduncolo o riunite in

tesi nel corso del presente anno a firenze da persona rispettabile fuori d'

e gli eruditi sono, quanto amene a leggere, altrettanto giuste nel caso, ma

marciapiede, una ventina di minuti, a conversare con un giovane pittore di cui

. paolieri, 176: l'aveva a morte coi preti, contro i quali,

, di diatriba, di lagnanza, fatta a voce alta, monotona, incalzante e

trocchi (e ora anche a. prati). diatriompipèreo (

con olio mugellino, e olio laurino a agrippa a marziaton. libro della cura delle

mugellino, e olio laurino a agrippa a marziaton. libro della cura delle febbri

sm. mus. ant. due strumenti a fiato uniti fra loro da una

alla meta, ed indi da questa a quelle. 2. misura di

in uso nella grecia antica, corrispondente a due stadi o 1200 piedi (m

/ che faccia di mia testa. a. verri, xxiii-117: mi hanno detto

buon diavolaccio par mio, staremo sempre insieme a ciarlare e ridere, come matti.

come mastro misciu aveva potuto lasciarsi gabbare a questo modo dal padrone; perciò appunto lo

vol. IV Pag.333 - Da DIAVOLAMENTO a DIAVOLESCAMENTE (46 risultati)

201: prese un cerchio da botte, a cui distesa / era nel vano un'

centro una gran face accesa / che a sé gli occhi traeva fra l'ombre

diavolaccio, / forse perché va fuori a mezza notte / a dar ne'boschi

forse perché va fuori a mezza notte / a dar ne'boschi agli augelletti impaccio.

sopra d'una serie di bacchette congegnate a raggio intorno ad un centro, presso

raggio intorno ad un centro, presso a poco come le stecche d'un ombrello,

un manico articolato alla rosta, presso a poco come quello delle ventarole, si tiene

macchina è poi fissata perpendicolarmente in cima a un alto staggio, e nel mòzzo

(diavoléggio). ant. comportarsi a guisa di diavolo; compiere azioni strane

, non hanno saputo trovar niuno più a proposito, che quel di diavolo, che

corsini, 9-52: dilli, che quand'a lui s'offrano avanti / ne'perigli

astute o indiavolati incanti, / basterà ch'a fugarli il vel gli mostri, /

di diavolerie. nievo, 368: a lei quel libricciuolo roso e tarlato, pieno

ci si « sentiva », ci si a vedeva », che c'erano «

ed altre simili diavolerie le quali spiegavano a sufficienza quel timoroso sbigottimento che abbiamo visto

dié il fuoco, e in esso a gl'idoli e a'demoni, co'quali

un diavol... / ed inchinato a lei così favella: / il re

re dell'infemal diavoleria /... a te m'invia. 4

v'è pensiero che lo possa comprendere a sufficienza. s. maffei,

129: ella ha fatto / molto prudentemente a non frammettervi / tempo in mezzo;

diavolerie; cattive genti / non mancano e a guastare ognuno è buono. berchet,

diti, argomento che ne va la pelle a darsene per intesi. manzoni, pr

e chi sa qual diavoleria avrebbe attaccata a quel numero, se don abbondio non

... io non poteva, a mo'd'esempio, passar vicino a un

, a mo'd'esempio, passar vicino a un vassoio càrco di bicchieri e di

. pirandello, 5-284: si restrinse a vivere in tre camere soltanto, abbandonando

fa star le bestie in dietro, che a questa ora saria in croce anch'egli

d'azeglio, 1-414: s'io avessi a narrare tutte le diavolerie eroicomiche e semitragiche

zeppo di diavolerie poetiche, scendeva, a braccio del cantore di satana, il

cui aspettava un vetturale noleggiato dal carducci a massa. slataper, 1-7: si parla

che la vita, io figliuolo vi esortarci a le fatiche usate: ma essendo di

che dura la rabbia del caldo. a. f. doni, 421: abbiamo

che ebbe, -e che titolo metti a questa diavoleria? - * qa ira '

, subito se ne andò agli otto a ricomperarmi il bando. a. f.

andò agli otto a ricomperarmi il bando. a. f. doni, 1-278:

morto. -eimè così fuss'io / morto a fatto, che io non arei questa

i-744: fare un deputato non sembrava a mia zia e a mia cugina una cosa

deputato non sembrava a mia zia e a mia cugina una cosa più difficile che

l'attaccare i cavalli alla carrozza; ma a donna carolina spinello, nuova a questa

ma a donna carolina spinello, nuova a questa gloria, si presentavano giustamente tutte

(340): di già era cominciato a rinnovare le diavolerie della guerra in fra

e voi altri, » continuò, mettendosi a sedere, dalla parte opposta a quella

mettendosi a sedere, dalla parte opposta a quella dove stava renzo, zitto e attento

che è discretamente antipatico benché mi dia a lavorare una diavoleria. = deriv

5-159: precipitavo i passi per tener dietro a quel fan- tasmone di direttore e alla

xi-540: intanto l'autobus aveva preso a correre all'impazzata, fuori percorso,

vol. IV Pag.334 - Da DIAVOLESCO a DIAVOLO (33 risultati)

è un po'maliardo; cosa, che a casa sua è galanteria, e non

abba, 355: solevano salire in castello a frotte, suonando un diavoleto di nicchi

in uno de'colloqui notturni da terrazzino a terrazzino, dopo aver fatto un baccano del

bordello da non dirsi ed aver detto a lei ed al giovane le maggiori villanie

.. quella fanciulla studia meccanicamente, a mezza voce, il suo testo di

sentito sempre dentro mi hanno fatto leggiucchiare a pezzi e a bocconi e di quando in

mi hanno fatto leggiucchiare a pezzi e a bocconi e di quando in quando

: cento d'avemo / diavoletti costrinse a gire in posta / nel suo giardin,

aprile eterno. forteguerri, 12-107: e a sospettar cominciano, che quivi / alberghino

marrone di padella in padella dai diavoletti a coda arroncigliata. savinio, 33

punta della coda sottile, lunghissima avvolta a spirale intorno al corpo, si titillava

! messer guido, mettetelo in purga a pane e acqua! fategli far penitenza!

corso. marino, i-iio: scongiurate pure a vostra posta, perch'io sono un

1-368: volle il mago che stessero a piacere / due giorni ancor per soddisfar

denari in luoghi remoti, ove vanno a deporli a notte alta. quello è il

luoghi remoti, ove vanno a deporli a notte alta. quello è il loro cassettone

... in vece di aspettare a mettermi in accademia all'ottobre come s'

turbine del sangue aveva impresso tanta vitalità a questa diavoletta nata ridendo. -anche di

di carta,... era intenta a infilar perline sopra imo dei soliti paralumi

la maggior parte di quei balocchi, a forza d'ingegnosità e di pazienza, erano

diavolini / vi stian mordendo il culo a saltelloni. forteguerri, 12-107: diavolini

fanciullo o di persona giovane accenna talvolta a vivacità senza malignità. nel * diavoletto

scompongano la notte, e meglio si dispongano a prender poi il riccio. imbriani,

portando le mani all'acconciatura, cominciò a tòme le forcine e gli spilli neri ed

non si vedono che ragazze spettinate, a piedi nudi, in ciabatte, diavolini nei

alla suppellettile delle regge polinesiane: lumi a petrolio, guancialini di spilli, strumenti

tutto il tempo che mio fratello ci ebbe a che fare, la massoneria all'aperto

e di campane un diavolio / chiamava a veder bécero agli altari / a insudiciare il

/ chiamava a veder bécero agli altari / a insudiciare il sacro ordin guerriero, /

facevano oche e tacchini nella corte, a un correre a precipizio. de marchi,

e tacchini nella corte, a un correre a precipizio. de marchi, ii-571:

la colomba mandò un grido e corse a rifugiarsi nella stanza di nunziadina, che

coscienza restava come infilzato su uno spillo a soffrire atrocemente di tutto quel diavolio di

vol. IV Pag.335 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (37 risultati)

diletto è in fare male, e a coloro che lo servono dà più dolore e

e non vorrebbe che l'uomo si conducessi a beatitudine, ha in odio il ben

, che ambidue scorrono di restar condannati a una morte che non ha mai morte,

, se alcune circostanze particolari non concorrevano a dar loro carattere di eresia o di

del diavolo, e un formale culto a lui tributato. dossi, 847

diavolo viene e mi dà mano / a sterminare la mala genia / della schiava

, inf., 21-29: vidi dietro a noi un diavol nero / correndo su

levarono in superbia e si vollero agguagliare a dio, erano stati privati della gloria

): prima di bere, si voltò a renzo, gli fissò gli occhi in

; ché, se non eravamo lì noi a salvarti, lui ti dava un bell'

deisiderii molti nocivi che mergono li omini a morte. novellino, 51 (190)

divina virtù costretto rispose e disse che andava a ten tare gli frati che

acciò che superando il tentatore, a noi prestasse aiuto e forma a superchiare quello

a noi prestasse aiuto e forma a superchiare quello. lo renzo

renzo de'medici, ii-75: benché a simil fallaci visione / chi non

procedere, / essendo ella apparita a più persone. foscolo, xiv-219

papa, e contro spinse / a lui cristo gesù duro ed austero. verga

conoscitore di anime, ma solo per ridurle a corpi; ha la passione del

, appena dio l'abbia decretato, a portare le anime nell'inferno. fiore

, come un diavolo scatenato, comincia a tumultuare, ed empire la casa di

danteschi, fan rimaner gli asini lungi a dietro. verga, ii-i7: -sembra un

speciali rapporti col diavolo (in contrapposizione a figlio di dio, uomo di dio

sostenuta la morte, che aver consentito a tanta abominazione. leggenda aurea volgar.

leggenda aurea volgar., 8: innanzi a l'avvenimento del figliuolo di dio in

come ciechi, sanza conoscimento, obbligati a le pene eternali, servi del diavolo

del diavolo costoro: attendono non pochi a sortilegi, non per uccider fanciulli, come

siano insediati discepoli e discepole del diavolo a cercar tesori. landolfi, 8-220: chiamava

vizio, dell'iniquità (in contrapposizione a regno di dio). cassiano

sian diavoli che son in dodici olle, a uso di bocche infernali. quivi

tutta la filosofia, tremo da capo a piedi. mal abbia quel diavolo che

era il diavolo. un'arma mortale, a lunga portata, che...

nuovo in litigio: seguitavano infatti, a scambiarsi vituperi a mezza voce: con

litigio: seguitavano infatti, a scambiarsi vituperi a mezza voce: con degli zigomi da

. che... lasci fare a me, a vedere se io posso raffrenare

.. lasci fare a me, a vedere se io posso raffrenare questo diavolo

, 5-50: avean già combattuto insino a nona / rinaldo e quel diavolo incantato.

molto sangue in terra avea gittato. a. f. doni, ii-182: se

vol. IV Pag.336 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (35 risultati)

le orecchie al duca, che lo astrinse a devere intendere il nome de la donna

quel diavolo di benvenuto ci vedessi, guai a noi! della porta, 2-382:

: questo diavolo d'uomo è avvezzo a ricreare con tanto vigore dentro la sua mente

allegro, sbarazzino (e si applica specialmente a giovani e ragazzi: cfr. anche

tempi... ero svelto assai ed a cavallo un vero diavolo. tommaseo [

dice la sua, e mi tocca rispondere a tutti. negri, 2-1063: nel

di tela greggia e portarli in premio a quelli, tra i miei diavoli di scolari

borghese. pavese, 1-37: correva dietro a quella diavola nella stalla.

, diavoli, dove siete? -eccomi a servirla. comandi. dossi, 40:

del suo dovere e dei bimbi, riuscisse a cambiarsi nella grand'oca di carta di

senti, gli hai già bruciata la casa a quel diavolo. lascialo vivere, ché

: invece di spendere, mangia tutto a quella povera diavola, e per cagione

e per cagione di lui forse è costretta a fare quello che non farebbe. oh

più che mai se un povero diavolo viene a esibire la sua servitù a un sì

diavolo viene a esibire la sua servitù a un sì povero diavolo come io sono.

tu sai, ché tu non l'hai a sapere. oh che diavolo è questo

gelli, iii-ix: -io t'arò forse a render ragione di quel ch'io vo

sull'avemmaria, senza ombra d'idea a che diavolo di pasticcio avessi a riuscire.

d'idea a che diavolo di pasticcio avessi a riuscire. tommaseo [s. v

, appunto perché il diavolo è nobile, a dire gran quantità, non sempre opportuna

e di fremito che fanno paura solo a guardarle. che un diavolo di quella

: io non so che cosa videro a vedere, quella fila di giorni che cadde

diavol non volse che tu ti fossi imbattuto a una che t'avesse fatto l'onor

lo scrivere mi costa fatica e non ho a chi dettare, e il diavolo fa

nulla. sacchetti, vi-89: pendevano a quell'ombra i capellacci i canuti e

vizze mascelle / avrebbon morto il diavolo a vedelle. b. giambullari,

il capo. cicognani, 1-16: a conoscere tutte le trappole dei cavallai diavolo

, col diavolo che ci andava lassù a morire di freddo! 13. figur

d'ogni labbro un sospiro... a notte, nei dormitori...

al tenore sia data facoltà di cantare a san moisè. nievo, 1-307: ieri

1-307: ieri sera non fosti tu a farla da stregone là sul sentiero del caldone

quel diavolo che aveva voluto, fino a vendere la farina od il grano a spizzico

fino a vendere la farina od il grano a spizzico per berne, di straforo,

perché diavolo il colonnello s'è messo a fare delle invenzioni? tecchi, 9-33

. diavolo! non si fa così a parigi?... e parigi non

vol. IV Pag.337 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (30 risultati)

diavolo, diavolo » incominciò a ripetere passandosi una mano sulla fronte e

il passaggio, dico, da 1 a 2), come osate sostenere che

e tanto si dimenano che la fanno a pezzi. pavese, 4-29: siete giovane

col gonfiarla più o meno, s'aiutano a salire e discendere, per diminuito ed

. albero rispettato dagl'indiani e dedicato a un loro idolo. adoprano la corteccia

perdizione. luca pulci, 3-106: a molti aveva la zucca già fessa,

sarebbe costretto dal soggetto di tal disciplina a dare un'idea e descrivere gli ordini

della valle, 144: gli lasciai andare a diavolo e restai solo a dormire due

lasciai andare a diavolo e restai solo a dormire due o tre altre ore. cesarotti

, d'essere stato al diavolo verde a fare neppur lui sa che.

qualche diavolo che vi tormenta, andatevi a far benedire dal prete della pieve,

/ né ritrova la via d'andare a letto: / or riguarda le briglie,

è diventata una piazza d'arme; a veder tutti, sempre in giro, con

giro, con schioppi e tamburi, a far parate o esercizi, pare che abbiano

diavolo con esso te che mai averia penzato a cotesto luoco, anzi andavo fantasticando per

scrollate egli desse, non riusciva minimamente a scuoterlo via. -avere il diavolo

, ii-15-95: io vidi un uomo, a cui lo porse pieno, / diavolo

farsi, quand'ella gliel diede, / a membro a membro e l'uman venir

ella gliel diede, / a membro a membro e l'uman venir meno.

andiamo per loro coll'anima e col corpo a casa del diavolo. boccaccio, dee

io ne dovessi per questo solo andare a casa del diavolo, sì son presto di

diavolo. soldani, 1-193: o se a casa del diavol seco andasse / l'

radegonda. pavese, 1-98: di qui a un momento si sente gridare, pensavo

si sente gridare, pensavo, di qui a un momento è la casa del diavolo

dunque la rabbia a'filosafi, e a quelli particolarmente, che per esser più miei

loro indiscreta curiosità, mi sono indotto a bussar tante volte alla casa del diavolo,

, quante volte sono andato in volta a visitar questi luoghi in qualità di commissario

l'4 omnibus 'che mi menò a perdermi fino a casa del diavolo,

omnibus 'che mi menò a perdermi fino a casa del diavolo, centesimi trenta.

accompagnare fino all'uscio di casa sua, a casa del diavolo,

vol. IV Pag.338 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (53 risultati)

tanto nascosa, / che non te vèn a ancider la tempesta? f. d'

, 44: già la cosa era ridotta a termine / buono; e, se

diavolo che li porti, sgomberavano dinanzi a noi, colle orecchie basse e la

intenzioni:... venga il diavolo a portarmi via, ma posso giurare che

verdi in questi giorni ch'io non pensavo a ragazze. de roberto, 319:

dovevamo partire per la guerra, eravamo a foggia. a mezza strada il colonnello

per la guerra, eravamo a foggia. a mezza strada il colonnello e gli ufficiali

colonnello e gli ufficiali scapparono per andare a combattere col diavolo che se li porti:

corpo. -convertire il diavolo: a indicare impresa impossibile o, comunque,

forse san pavolo, / e persuaso a divenir cattolico / avria non dico un infedel

il tempo? / eccovi la mia roba a gran dovizia; / il diavol crepi

crepi e muoia l'avarizia. -dare a dio il rifiuto del diavolo: convertirsi

. divenuta vecchia, costei aveva dato a dio il rifiuto del diavolo; ed

sia buona, che abbia che possa dare a coloro che patiscono necessità.

pea, 7-28: -se capitasse a me una fortuna simile, mi darei in

uomo, con ogni estrema miseria, attend'a accumulare! insino lavora la terra di

: certe idee tanto gli si radicavano a fondo nel cervello, da dover darsi

sua ambizione, allorché genova si offerì a lui, le rispose che « si dasse

ipocrita. béllincioni, 1-135: ludovico a piacenza andar non vole, / perché

entrandoli il diavolo in testa si cominciò a pentire de la impresa come uomo di poco

di questo cavaliere, il diavolo entrò addosso a uno, e gravemente il tormentava.

o che costei è spiritata, o che a me è entrato il diavolo addosso.

vedendosi in tal guisa maritata le cominciò a entrare el diavolo in corpo, venendole voglia

v'aveano un tempo due fratelli, che a vederli come a conoscerli, erano veramente

due fratelli, che a vederli come a conoscerli, erano veramente diavolo e croce

, o non recherà nessun utile né a chi lo fa né ad altri.

diavolo e peggio, fare il diavolo a quattro, fare il diavolo e la versiera

scricca, / e fa il diavolo a quattro ancor despina. manzoni, pr.

le altre madri che narravano il diavolo a quattro che nelle case facevano i loro

pur disegno / che (non rendendo a costei la figliuola) / la crederrà,

la sia niscosta apposta, ed abbia / a ire agli otto; in somma,

ire agli otto; in somma, a fare il diavolo / e peggio. manzoni

23 (397): ci vuol tanto a fare il galantuomo tutta la vita,

preti senza mozzetta, erano andati fino a roma, a fare il diavolo ai piedi

, erano andati fino a roma, a fare il diavolo ai piedi del santo padre

iii-32-308: i preti fecero il diavolo a quattro, ottennero il sequestro e la

si scatena / e fa il diavolo a quattro, e peggio ancora / braveggia

dire i francesi, il diavolo a quattro. manzoni, pr. sp.

33 (576): è andata a starsene nella valsassina, da que'suoi parenti

valsassina, da que'suoi parenti, a pasturo, sapete bene; ché là dicono

, 6: io solo non posso / a tant'awersità volger la fronte, /

al male. -contraddire, specialmente a fin di bene. tommaseo [s

obiezioni altrui, muove in tempo difficoltà a chi vuol bene, dice: 'io fo

boccaccio, 16-56: quelle cose che a loro [ai cavalieri] appartengono,

ho tocchi, né so come fare a ripigliare. tommaseo [s. v.

capo ficca la coda, pose in testa a l'innamorato frate un strano ghiribizzo o

cattedrale] che uno si sentirebbe potente a far qualche cosa degna; ma no

piuttosto che il diavolo si fosse divertito a cacciar la coda nella festa, suggerendo

la coda nella festa, suggerendo prima a don diego di offrire quel maledetto bicchierino

non ci mette la coda io spero, a partir dall'anno venturo, di poter

dall'anno venturo, di poter vivere a firenze senza costarvi più nulla. brancoli

quando le bombe e gli scoppi cominciarono a entrare in città, e si scavarono baratri

coma per tutto, aldo piscitello, insieme a tanti altri, fuggì ad abitare in

vol. IV Pag.339 - Da DIAVOLO a DIAVOLO (46 risultati)

. nievo, 1-266: s'ingrossò a ponente un tempaccio così brutto da parer

anima: non si uscirebbe di casa a nessun costo (tanto il tempo è

dimora, veggendol venire, cominciò proverbiando a dire: -mai, frate, il diavol

gente ha già desinato quando tu tomi a desinare. sacchetti, 209-33: là

43: quel che disse la tessa a calandrino tornato tardi a casa,..

disse la tessa a calandrino tornato tardi a casa,... e che è

malora. settembrini, iv-605: lascia a diavolo tutte le medicine.

foscolo, xvii-169: quando si fu a sottoscrivere, il buon ebreo di libraio

pagarmi metà del prezzo in tanti libri a prezzo di catalogo: lacerai il contratto

-mettere il diavolo addosso, in corpo a qualcuno: provocare grande irrequietezza, smania

, ii-9-59: sai che le tue lettere a lui hanno messo il diavolo a dosso

lettere a lui hanno messo il diavolo a dosso a sua moglie? verga, i-78

lui hanno messo il diavolo a dosso a sua moglie? verga, i-78:

: io potrei anche mostrarvi il madrigale a scalare i conventi e mettere il diavolo addosso

con marte e bellona, che fanno a gara fra loro a chi fa più polpette

, che fanno a gara fra loro a chi fa più polpette al diavolo di

coda: dominare la situazione, riuscire a fare cosa difficile o quasi impossibile.

, che aver l'anastasia / volta a farlo girar com'un paleo. -sapere

cioè tirare l'orecchio al diavolo, a zecchinetto. -trecentomila diavoli, trentamila

grazzini, 4-134: cominciarano 'n un tratto a saltare, a stridere e a urlare

cominciarano 'n un tratto a saltare, a stridere e a urlare in guisa che pareva

tratto a saltare, a stridere e a urlare in guisa che pareva proprio che

nel fiasco o nel catino: arrivare a tavola in ritardo e rimanere a denti

arrivare a tavola in ritardo e rimanere a denti asciutti (v. catino, n

caro di vedervi giunto, / non a trovare il diavol nel catino, / a

a trovare il diavol nel catino, / a fiutar le scodelle senza l'unto.

nel fiasco, secondo, vuol dire arrivare a tavola e trovare tutto finito e ripulito

pur al diavolo cotesti libri; ed attenda a guarirsi ben bene prima, perché,

tempo. -sì, sono stata anch'io a parte de'vostri indegni profitti. arrossisco

al diavolo e non vi accostate più a questa casa. nievo, i-578:

ad un diavolo. -venire a patti col diavolo, fare patto col

*, per celia, di coloro a cui avvengono sempre successi favorevoli, o

: per « arrivare » ha dovuto venir a patti col diavolo, fletter la schiena

e l'anima, leccar la pantofola a tutti i papi, stringer lo sa iddio

mani. sinisgalli, 6-211: va a indovinare l'energia perfino nel corpo di

di aceto, questa gente davvero viene a patti col diavolo. 24.

: ecco madri! ecco gli usi! a custodire / una ragazza nubile il maestro

viani, 14-266: compratori e mercanti a un certo momento stringono patti di verace

nella pinetina, dopo la chiesa, davanti a dei polli arrostiti alla diavola e a

a dei polli arrostiti alla diavola e a delle cartate di patatine fritte, sottili

* chi è imbarcato col diavolo, ha a passare in sua compagnia'. proverbi toscani

età son diavoli (cioè quando cominciano a essere grandicelli). idem, 137:

che se ne ritornava per andarsene / a casa sua;... /.

ciò che avea, pei noliti: / a tal, che egli era come santo

v.]: 'il diavolo aiuta a far le pentole e non i coperchi

spiega questo: 'il diavolo insegna a rubare e non nascondere '. moravia

vol. IV Pag.340 - Da DIAVOLO a DIAZOETOSSANO (35 risultati)

è dipinto, / quand'io più credo a gola esser ne'guai, / ecco

un brutto affare, / né avrebbero a far molti carnevali; / ma il diavol

suol dire dei mali e delle disgrazie che a immaginarsele le paiono peggiori di quello che

invecchiato, e va per le chiese a strizzare i gallonzoli e a picchiarsi il petto

per le chiese a strizzare i gallonzoli e a picchiarsi il petto, perché anche il

. m. cecchi, 1-1-128: fece a correre, e sul secondo, si

5. -non tutti i diavoli ballano a un suono: le disgrazie non vengono

vedi / se tutti i diavoli ballano a un suono? -quando il diavol vuol

, una volta avviate male, vanno a precipizio; quando avviene una disgrazia,

, 4-40: quando il diavol vuole andare a pro- cissione, non gli mancan mai

valtro: quando si cerca di riparare a un disordine, a un guaio con un

cerca di riparare a un disordine, a un guaio con un altro ('

, senza che i buoni s'arrabbino a perseguitare. imbriani, 1-108: si appigliò

è punito in modo e misura conformi a quello che le sue cattive opere hanno meritato

moniglia, 1-i-511: preghiere porgo / a venere, a mercurio, a marte

1-i-511: preghiere porgo / a venere, a mercurio, a marte, a giove

/ a venere, a mercurio, a marte, a giove, / ed altre

, a mercurio, a marte, a giove, / ed altre deità celesti e

ne stavo buona buona nel mio lettino a meditare quanto ero diavola io in confronto

meditare quanto ero diavola io in confronto a tante persone per bene, sento nella stanza

., 1-48: eli è omana cosa a peccare, e diaula cosa a perseverare

cosa a peccare, e diaula cosa a perseverare 'nel peccato. -strano,

727: e quelli che non hanno benissimo a memoria queste tali ossa [del corpo

le quali cose io ho veduto fare a certi pittori, anzi impiastratori presuntuosi. faldella

. era l'uomo-caoutchouc; un mingherlino a cui i bimbi della platea e dei

bel vestito da diavoluccio, rosso, a pagliùcole d'oro, ma che, d'

budella dalla pancia, voleva trargli, a quel di licodia! pirandello, 5-206:

? metter di fronte così due giovanotti a cui il sangue bolle nelle vene? io

: fe'il satanasso / dar un cavallo a quel diavolonaccio, / che perse tempo

perse tempo dieci anni d'intorno / a un romito, perché e'mi rendesse /

, i quali sono spezialmente da offerire a dio solo per lo umiliamento del cuore

corpo e coda coperti di scaglie miste a grosse spine. diazèusi (diazèuxi

maggiore, il cui rapporto è otto a nove, e ch'è infatti la differenza

di azoto (e si distingue, a seconda della reciproca posizione di questi atomi

e da benzine. di azo a m mi nocompósti, sm. plur.

vol. IV Pag.341 - Da DIAZOICO a DIBASSARE (19 risultati)

tossico, che esplode facilmente se sottoposto a riscaldamento e che, essendo esplosivo allo

. (diazòto). chim. sottoporre a diazotazione. diazotazióne, sf.

auguri a'frati, e le vestali a monache. = voce dotta,

o vero al nostral vento / o vero a quel della terra di iarba, /

principalmente che 'l luogo che s'apparecchia a verziere ovvero giardiniere si purghi prima dall'

vento rotto e dibarbato, / sotto a sé frange sterpi e minor piante:

tasso, x-467: che vento di fortuna a pena crolla / ma non dibarba,

state dibarbate? leopardi, 636: a questa [alla torre] assalto / moviam

, i-249: comincia [l'anima] a di- barbare l'affetto e l'amore

mani, / ch'io n'esco a ben, se gnun me ne riesce;

, divelto con le radici. a. pucci, cent., 84-48:

luogo e in questa guisa fu restituito a la vita. dibarbicare, tr.

giungerà giammai [la dieta animale] a dibarbicare ed estinguere la malattia. tasso

5-294: l'uomo che dee intendere a sapienza, ed egli seguita i difetti

abbassare, posare al basso, portare a un livello inferiore, ridurre d'altezza

sinonimi. i due ultimi si usano a firenze, il primo nella toscana occidentale

gli occhi, il capo). a. pucci, 4-275: riprender voglio alcun

la cazza, / dibassa i ghebellini a dismisura, / e tutto il giorno

la sostanza del superbo si dibasserae. a. pucci, cent., 32-14:

vol. IV Pag.342 - Da DIBASSATO a DIBATTERE (27 risultati)

la piena dibassa e scola in presso a tre giorni. 7. figur.

bibbia volgar., vi-296: chi crede a dio attende alli comandamenti; e

e i veneziani molto ne dibassarono. a. pucci, cent., 27-43:

, come i fiorentini erano stati sconfitti a monte aperti, molto dispiacque al papa e

monte aperti, molto dispiacque al papa e a gran parte de'cardinali, perché la

gli uomini dibassati e che si sottomettono a noi, perché pare che questo noi

sono sinonimi. i due ultimi si usano a firenze, il primo nella toscana occidentale

catinella grande d'acqua o vuoi metadella a modo di toscana. vi metti quanto

è pasciuto, spande d'ali al sole a sciugare, e un buon pezzo dibatte

l'acqua, prima che si lievi a volo. tasso, 13-28: oh quanti

soprafatti da un eccesso frenetico, cadono bocconi a terra senza sentimento e senza segno di

le penne, / che soffiando nei corpi a poco a poco / fé'rizzarli su

, / che soffiando nei corpi a poco a poco / fé'rizzarli su i piedi

le mani in aria, scotendo via, a capo chino, un frettoloso riso muto

, e cagiona i tremuoti, possenti a far traballare e scoscendere le montagne?

dibatta, o tragga / da un lato a l'altro, e si sfilacci 'l tiglio

lucenti, e alfine il nembo / mesce a la vecchia la novella polve. albertazzi

, 444: ritornava indietro, riportandosi a casa quei pochi quattrini in mano volentieri,

tremando e dibattendo i denti cominciarono, a guisa di disperate come elle erano,

guisa di disperate come elle erano, a bestemmiare e maledire dio. monti,

. e egea, innanzi che tornasse a casa, fu preso e dibattuto dal dimonio

e, entro la via, dinanzi a tutta la gente, cadde morto. g

quello / scacciava al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa,

delle scalette, vi possono star comodamente a sedere ventidue mila persone. 9.

fede sua; il che roano infino a qui recusa:... e così

introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo, perché alla fine, per stracchezza

, verso la fine d'ottobre giunse a noi di spagna funesta novella, che