diplomatica, cominciò a essermi sospetta. gli dissi che né
, 1-168: la tina dapprima stupefatta a quel tumulto di strilli e di capriuole
case di salute, ma poi apprendemmo che a trieste v'era un certo dottor muli
giudizio definitorio. deledda, i-374: a poco a poco la sua risata,
definitorio. deledda, i-374: a poco a poco la sua risata, dapprima lieve
e dinegò da principio che paolo andasse a cesare. d. bartoli, 9-25-2-15
condusse per la passeggiata riparata che corre a mezza costa tutt'intorno all'isola.
maggiore e minore sono universali affermative (a), mentre la conclusione è particolare
. che appartiene, che si riferisce a dardano, fondatore di troia; discendente
e di priamo figlia, e nuora a venere, / né donna lor, né
quanto lutto alla grecia, e quanta a priamo / gioia s'appresta ed a'suoi
gioia s'appresta ed a'suoi figli e a tutta / la dardania città, quando
d'annunzio, iii-1-1078: trascorreva simile a un titano su le tolde minacciate dai
è voce d'area settentrionale (a piacenza ddrd; a bologna ddrd
d'area settentrionale (a piacenza ddrd; a bologna ddrd e dàrden).
lunghi cigli di seta; penetrante sino a mirarmi nel cuore e ne'lombi. carena
la fiammella dardeggiante scende in un subito a incendere la carica, senz'altra innescatura.
/ dardeggiante e le orecchie erte, a le verdi / gonne de l'alta marchesana
inferiori. serra, i-341: ha dato a sé e agli altri l'illusione di
15-547: l'udì teucro, e veloce a lui ne venne / coll'arco e
, caro al pantide / polidamante, a cui de'corridori / reggea le briglie.
. sannazaro, 5-87: novelli piaceri a prendere rincominciammo; ora provandone a saltare
piaceri a prendere rincominciammo; ora provandone a saltare, ora a dardeggiare con li
; ora provandone a saltare, ora a dardeggiare con li pastorali bastoni, ed
con li pastorali bastoni, ed ora leggierissimi a correre per le spiegate campagne. pindemonte
bagliore accecante, nel cielo turchino ove a un punto s'allargava un'irradiazione abbagliante.
valor perdi? e de la vita a i flutti / lasci, per picciol vento
lei ad un foglio, e dal foglio a lei, con la mano rivelatrice dell'
torvo, dardeggiando occhiate feroci in faccia a quanti incontrava. -colpire con raggi infuocati
alla piazza dardeggiata... parve a don gregorio un porto di suprema quiete
intirizzire. angiolieri, 57-11: a tutte l'ore ch'i'a ciò pensava
57-11: a tutte l'ore ch'i'a ciò pensava, / sì dardellava tutto
ciò pensava, / sì dardellava tutto a dente a dente. redi, 17-78:
, / sì dardellava tutto a dente a dente. redi, 17-78: 'dardellare
senza impennatura, che può essere lanciata a mano, oppure con l'arco, con
balestra e con loro dardi e giavellotti a fusone. guido da pisa, 1-364:
città betsura, e puosevi sua gente a guardia. e puose il campo al luogo
che di mancanza alcun s'aweda. a. verri, i-240: né le faretre
faretra / amazonia... intorno a cui / larga e cospersa d'òr
14-178: a cacciar l'orso escono il fauno con spada
mente veloce come dardo, / quasi a un diletto che lasciar si deve, /
suo dardo, / ciò che promette, a morte mi dò tardo / ch'i'
di morte l'ora / fosse già dentro a mie vivace spoglie; / però che
più forte per te ardi / ghiaccio è a rispetto a'miei boglienti dardi. intelligenza
pulci, 4-81: e cominciò cogli occhi a rimandare / in- drieto a ulivier gli
cogli occhi a rimandare / in- drieto a ulivier gli ardenti dardi, / ch'amor
un lento dardo, / dando sovente a fare agro martìro. michelangelo, i-94
né il fuoco par ch'amor m'accese a canto; / a me il cor
amor m'accese a canto; / a me il cor fisse, a voi non
/ a me il cor fisse, a voi non toccò il manto; / voi
fanno l'asticciuole o dardi l'antepongono a tutti. tasso, aminta, 49:
li guardi. 3. figur. a esprimere la violenza di un sentimento (
derivano. pananti, ii-380: a quelle funeste intraprese, a quei fatali
, ii-380: a quelle funeste intraprese, a quei fatali eroi consacrano le loro lodi
lusinga insidie affettatrici / sciolser l'affetto che a gesù v'unìa; / e,
amate membra del suo corpo divo, / a lui tornaste. 4
già co'lucidi 1 dardi del giorno a saettar poc'abili / fuorché l'ombre
del sol rintuzza i dardi, / e a la terra il sapor distempra, e
quel dì, il paesaggio parèa addobbato a festa; non fronda che non gorgheggiasse,
de le argute lingue / i già pronti a scoccar dardi trattieni / s'altra giugne
dardi trattieni / s'altra giugne improvviso a cui rivolti / pendean di già.
'n alto monta, / vilipende gli altri a sé tenere. 8. estremità
del pero, che nasce da una gemma a legno scarsamente nutrita e che termina con
nutrita e che termina con una gemma a frutto. 10. marin. ant
v.]: 'dardo infocato, a fuoco '. bacchetta di fuoco d'
agevolmente sostegnamo i mali, se contro a loro collo scudo della previdenza siamo guarniti
con sue promesse lusingando / mi ricondusse a la prigione antica, / e diè le
prigione antica, / e diè le chiavi a quella mia nemica / ch'ancor me
andava per un suo maestro lanaiuolo lana a filare. velluti, 238: venne in
e date le 'nsegne, e poste a san piero a monticelli, avendo la
le 'nsegne, e poste a san piero a monticelli, avendo la 'nsegna reale messer
andrea de'bardi, si diè ordine a loro andata. cassiano volgar., xiv-17
colla chiave. -che l'ha lasciata a caso mio padre? -anzi me l'
, offrire la mano, il braccio (a qualcuno perché la stringa, in segno
il giovane, 9-497: io quivi a servirlo / per darli appresso nel salir
corpo mi levao / lo core e diello a voi. giamboni, 42: se
iv-32 (15-7): verde rivera a lei rassembro e taire / tutti color
, xxviii-920: nulla cosa si lasciava a dare per dio; e dispendea e
dono, dare quello. ché dare a uno e giovare a uno è bene
quello. ché dare a uno e giovare a uno è bene; ma dare a
a uno è bene; ma dare a molti e giovare a molti è pronto bene
bene; ma dare a molti e giovare a molti è pronto bene, in quanto
benefattore. bibbia volgar., v-293: a me chi darà le penne, come
dare a le femine grandi cose, ché saresti sciocco
crisostomo volgar., 2-25: da a ogni uomo che ti dimanda; e presta
ogni uomo che ti dimanda; e presta a chiunque ti chiede. lorenzo de'medici
populi e gli valse un altro esercito a espugnar con benivolenzia i cori. caro
non ti posson dar nulla loro. stentano a venir fuori alle adunate. è una
fuori alle adunate. è una compagnia triste a cui bisogna sempre dare. e chi
bisogna sempre dare. e chi darà a te che non hai nessuno? michelstaedter
3. dedicare, offrire; consacrare (a dio, alla divinità).
le sue cose dava primamente il decimo a domeneddio, secondo che comandava quella legge
43: sempre si dovarebbe... a dio dare il frutto buono, al
8: io v'ho dato tutto a gesù; e fo orazione per voi e
, e dette l'asso di bastoni a tempo. note al malmantile, 2-665:
per più di venti tagli ha continuato a dare la faccia vecchia. 5.
soprascritta di fuori, la quale dice a cui sia data la lettera. panziera
la lettera. panziera, 1-71: a salvato lalberto... di prato sia
: [le ausiliarie telegrafiche] seguitavano a ricevere, fra un fascio di telegrammi già
ricordo che tu dia rade volte commessione a vinegia ti sia rimesso, perché tragga
traduzione di altra tavola,... a forza di etimologie greche vi trovò le
allertano volgar., 71: voglio a te figliuolo mio giovanni... mostrarti
la grazia di dio, tu possa a que'cotali uomini dare medicina. passavanti,
[i medici] non tosto corrono a dar la medicina, se prima coi loro
non han disposto, e preparato la materia a riceverla. garzoni, 1-158: sotto
: se ippocrate dava le bevande calde a i febbricitanti... perché avremo noi
tozzetti, 10-13: si era principiato a dare a questi ragazzi le mattine, tramezzo
10-13: si era principiato a dare a questi ragazzi le mattine, tramezzo ai purganti
di perugia. levi, 1-113: oltre a tosare le capre, a curare le
: oltre a tosare le capre, a curare le bestie, a dar la purga
capre, a curare le bestie, a dar la purga agli asini, a visitare
, a dar la purga agli asini, a visitare i maiali, la sua specialità
giordano [crusca]: venne il paroco a dargli l'olio santo parrocchialmente. cavalca
: li quali sagra- menti si danno a fortezza, ed a miglioramento dell'anima.
menti si danno a fortezza, ed a miglioramento dell'anima. bibbia volgar.
? ariosto, 15-95: orlando lo converse a nostra fede, / e di sua
serdonati, 10-22: diedero il battesimo a settanta persone. tasso, 12-25:
il prete gli disse che bisognava perdonare a quelli che l'avevano picchiato. soldati,
? lei avrà pensato, naturalmente, a dargli in tempo il battesimo? '.
64-52: e1 terzo sequente [cantico] a li innocente / par che se dia
una fortezza, la quale gli era data a difendere, diede agli inimici la entrata
fanciulli nel suo albergo, e diedeli a governare a laurenzia sua moglie. storia di
suo albergo, e diedeli a governare a laurenzia sua moglie. storia di tobia
1-32: diede in serbanza questa cintola a uno buono uomo della terra. g.
la madre, madonna agnesina, andò a genova, e fece carta della città
della città, contado e distretto di pisa a bucicalco, e dielli la tenuta,
, / o ad altri di nazion subietta a lui. idem, 38-61: d'
idem, 38-61: d'ogni tua querela a un cavaliero / darai l'assunto.
stato dato in guardia, lasciate pure fare a me, che io lo giugnerò ben
1-ii-58: quando i'detti questo figliuolo a filippo, io credetti avermi levato briga,
al frate in cura; / egli a destra s'allunga. sarpi, i-169:
. avevano dato loro commissione di venire a trattare con lui. magazzini, 70:
: non terrai opre, ma da'a fare fosse e divelti in cottimo. targioni
arredduti, incontanente tutti quanti per ordine a ma- scezel arredduti diedero le insegne.
fin ch'i'sia dato in preda / a chi tutto diparte? boccaccio, 1-12
ma la natura del novello signore, a cui ignorantemente aveva pur testé l'anima
. velluti, 195: dierono bologna a lui, non volendosi prendere per questo comune
domenedio dati alle passioni di vituperio e a riprovato senno. cicerchia, 1-138:
, 1-138: il mio maestro / a tradimento vi daraggio preso. leggende di
di santi, 3-3: diede se medesima a una vita disperata per non voler morire
cioè i desidèri mondani dell'uomo sono a me in odio, e in tanta abominazione
furono che io diei l'unigenito mio figliuolo a l'obrobriosa morte della croce. storia
scritta. machiavelli, in: cominciarono a tenere con violenza lo stato, e farsi
mortai di povertade; / sì ch'a disporlo fu cosa leggiera, / che desse
. segni, 131: dette quella rocca a patti, e vi ricevette dentro il
anche il granduca non si tenesse obbligato a dare, se chieste dai suoi protettori
le mie gambe o gli orecchi; a me non si converrebbe chiedere rifugio a
a me non si converrebbe chiedere rifugio a quell'infelice uomo. pavese, 7-196:
, 7-196: al registro mi diedero a un tale in borghese, una faccia da
; ma cacciata da te, e stiate a mente del fine. 11.
(e usato al condizionale indica disposizione a compiere sacrifici pur di ottenere una cosa
sente vertù), / e chi contro a durezza umile va / servo si trova
durezza umile va / servo si trova a nimistanza più. machiavelli, 11-2-203:
con un occhio cercavo sempre il vestito a fiori e quello bianco, vedevo che parlavano
quei giovanotti, e portarle anch'io a ballare. 12. sottoporre all'azione
ricetta m'andò dettando una critica economica a tutte, conforme avete veduto nella copia
sotto la dettatura di quel galantuomo. a. cocchi, '5-ii-52: si pregiava
5-ii-52: si pregiava spesso di scrivere a dettatura di sì grand'uomo. alfieri,
nella prima mezz'ora si scriveva il corso a dettatura del professore, e nei tre
non si capacitavano che le parole imparate a scrivere sotto dettatura potessero veramente servire a
a scrivere sotto dettatura potessero veramente servire a esprimere dei pensieri, a enunciare dei fatti
veramente servire a esprimere dei pensieri, a enunciare dei fatti. moravia, viii-92
della fede, tutta sua dettatura, e a piè d'essa una sì generosa offerta
piè d'essa una sì generosa offerta a mantenerla. -scrittura, grafia.
, e caledonie, e quel linguaggio novissimo a noi proceduto dalla babelle padovana, non
ed isterilì. balbo, ii-148: adunatasi a lione una consulta di cisalpini, mutava
ai più ignari. -stare a dettatura di qualcuno: favorirlo, servirlo
servirlo. giusti, ii-95: a te non mancheranno amici che ti leggano
che ti leggano e che ti stiano a dettatura, e tu devi ricorrere a
a dettatura, e tu devi ricorrere a loro e risparmiarti per quanto puoi.
tirò avanti un foglio bianco e prese a scrivere lesto, sotto la dettatura d'uno
altro modo: con l'andare insieme a virgilio e con udirne di presenza le parole
4-17: se la frase non si prestasse a interpretazioni metafisiche, direi che scrissi sempre
sempre sotto dettatura. -stare a dettatura: essere costretto a scrivere ciò
-stare a dettatura: essere costretto a scrivere ciò che il potere politico o
in liberi tempi è cosa dura / a una libera penna esser tarpata, / e
tarpata, / e star lì servilmente a dettatura. -suggestione, impressione.
e picchiar le mani sulla tastiera, così a dettatura d'orecchio, come si fischia
termine della scuola). la voce, a differenza del più antico dettare, risulta
in tullio quinto, sesto, segnat'a ', / nelle etimologìe di pier
, e delle cose / dette e risposte a pien la somma espose. d.
espose. d. bartoli, 9-23-7: a me pare che stia ugualmente ben detto
, purché parta un giorno pel mondo a scordarmi anche il nome. -declamato
per alcuno, ma ora è manifestissimo a li più semplici. idem, inf.
1-26: romolo e remo lasciata albania a numitore, edificaro prima e chiusero di
ma i detti la recarono in una a modo di città. boccaccio, dee
: dall'una parte mi muove così a dire, l'autorità di tali uomini;
pure la morte di iacopo, chi ricordassi a una signoria che stessino cauti e guardinghi
che furono mandati da lui in oriente a far ricerca de i libri; e si
non risultava fosse ad altro tenuto che a pascersi e a portarsi a passeggio.
ad altro tenuto che a pascersi e a portarsi a passeggio. -raccontato prima,
tenuto che a pascersi e a portarsi a passeggio. -raccontato prima, narrato precedentemente
4. chiamato, soprannominato, a cui è stato dato un nome determinato
, il quale appellato fu nicostrato, a cui già vicino alla vecchiezza la fortuna
fatti che per gli altrui detti: né a te quindi s'aggiu- gnerebbe elogio,
quindi s'aggiu- gnerebbe elogio, né a me altro verrebbe che la taccia di
averai per cosa vana »; ed è a dire, tu non fermerai il detto
, fa fermi i non far caso a quanto è stato detto, non badarvi.
parimente non si dica molto; ma a chi gode delle proprie lodi, panni
aspettare. / detto e fatto: a tal fine una cavalla / imbardella. magalotti
; / ogni strofe è uno schiaffo a qualche cosa: / avanti, avanti,
/ che 'l te ne porti dentro a te per quello / che si reca il
ditto per ragione, quasi tutti incuminciare a gridare contra lui e frequentemente lo suo
ambasciador di currado ottimamente convenirsi, cominciò a dar fede alle parole. savonarola,
peste, che megera / è venuta a turbar gli umani petti? / che si
xxx-1-56: io pendea da'suoi detti a bocca aperta. g. gozzi, i-28-107
, vili-159: ma ov'io, persistendo a sdegnare di discolparmi, mi rimanessi denigrato
miei detti, e quindi nessuno utile a voi. d'annunzio, i-125: io
di morte / e volgerò i miei detti a un cener muto indarno, / poi
un cener muto indarno, / poi che a 'l mio amore te, te strappò
loco ce stetti, / sirìan longi detti a fame contata. abbracciavacca, xxviii-96:
manifesto? boccaccio, vi-156: rietro a costoro assai che io non metto / qui
seguien, però che troppo avrei / a fare a dirli tutti ed il mio detto
però che troppo avrei / a fare a dirli tutti ed il mio detto /
da camerino la passata novella mi reduce a memoria; de'quali ne dirò alcuni
quello oh lungo, che accresce autoritade a la ammirazione. tasso, 7-86:
proprio ingegno. pallavicino, 8-103: a tutte queste maniere, come si scorge
. ognuno di quegl'innocenti scuotesi come a fulmine, a questo detto. foscolo,
quegl'innocenti scuotesi come a fulmine, a questo detto. foscolo, xviii-98: la
aprire li detti de'testimoni, e darli a ciascuno perché si possano consigliare.
, inf., 26-75: lascia parlare a me, ch'i'ho concetto /
cogli occhi chinati, e stando volta a chi magior vi siede. leggende di
nome per detto della madre, andarono a quel benedetto zac- cheria a domandare.
, andarono a quel benedetto zac- cheria a domandare. -consiglio. bartolomeo
, ch'i torti emenda, / ed a ciascun rende il suo dritto, impare
lunge da loro, / che danno a peso d'oro / un detto d'avicenna
, come dice quel detto, andato a roma a pentirsene. cattaneo, iii-4-315
dice quel detto, andato a roma a pentirsene. cattaneo, iii-4-315: il
al detto popolare, la notte portò a gemma pessimo consiglio. -motto
novella, poi che io sono entrato a dire di questo valentre uomo, dire
come appunto la risposta di cicerone, a proposito del calendario riformato, a chi gli
, a proposito del calendario riformato, a chi gli aveva detto che da domani
gli aveva detto che da domani cominciava a sorgere non so quale costellazione; e
ed alti aspetti / di questa, a cui mio cor sta sempre avanti. ariosto
non v'è nulla che possa paragonarsi a questi due edilìzi [il colosseo e la
. segni, 4-221: lo intrattenimento, a detto d'ogni uomo, dovendo non
: oh infelici donne, le quali, a detto vostro, son causa di tutti
custodia / de'maestri, ancor che a detto dello / autor, troppo dolci,
settembrini [luciano], iii-3-43: a detto loro adunque plutone e proserpina hanno
vede de voi, sembra mirabil cosa a ciascuno bono conoscidore. g. villani,
: j1 priore di san iacopo n'andò a corte di papa a procurare quanto potè
iacopo n'andò a corte di papa a procurare quanto potè in detto e in fatto
che nella soprastante rovina ancora si partono a poco a poco e senza alcuna confusione
soprastante rovina ancora si partono a poco a poco e senza alcuna confusione di mente e
sia. g. gozzi, 3-5-446: a questi ancor nova sventura / minaccia,
da siena, iv-288: non si pone a giudicare pe detto delle creature, né
in faccia ». -in detto: a parole. giacomo da lentini, 1-18
ardire; / e se mancar potessi a detti miei, / questa domanda sol
se non nel 1832, ei segnalò a giuseppe e giovacchino; tanto che per
sola; e noi altre stiamoci / a detto suo. varchi, v-60: d'
si dice: 'il tale se ne sta a detto *. gemelli careri, 2-i-131
. carlo; e se volete stame a detto mio, abbiatela in secondo luogo appo
padre spirituale; noi altri ce ne stiamo a detto e nicco- demo si pensa che
del fatto. fagiuoli, 3-3-158: a tutti verrà in capo un bel concetto,
non fanno mai nulla. si fa presto a dir fai, ma dal detto al
deprezzare. carducci, iii-20-110: primo a deturbare il lodato canto da tanta altezza
, iii-12-81: nessuna forma poetica ebbe a sofferire nel medio evo trasfigurazione o deturpamento
. sarpi, vi-1-10: s'era dato a molestare ima gentildonna sua parente, la
e per le chiese, sdegnato venne a deturparle la porta e faccia della casa.
deturpa coi suoi stalli di legno. a. verri, i-102: onde in prima
, ma le graffiscono ancora con inciderveli a forza d'istrumenti taglienti. imbr-iani, 3-252
si mandan fuora; cosa non solo sconcia a vedersi e che la dignità deturpa della
di qualsivoglia grado e condizione ardisca porsi a scrivere istorie. goldoni, vii-804: le
baretti, 3-408: chi sconcia e deturpa a questa foggia la lingua toscana, s'
la setta impura / cui lo appetito a lo intelletto nuoce, / e lungi
deturpa; / e venni dal martiro a questa pace. bibbia volgar.,
macchia d'olio, dilatandosi, usciva a deturpare le anime più innocenti. 4
deturpati nella riputazione, furono ridicolo spettacolo a tutto il popolo. = voce dotta
villa dalla facciata chiara posta in fondo a un giardino, lungo la strada maestra,
giardino, lungo la strada maestra, addossata a un gruppo di casucce da pigionali.
un'intenzione, ecc.). a. cocchi, 5-1-17: dalla quale credulità
o generoso; e il deturpato scettro / a redimer degli avi, e la tua
le peculiarità del tempo, della scuola a cui l'opera d'arte doveva ascriversi,
4-135: visti così, un poco a distanza, in masse copiose, i
deturpatori, tanto più gravi perché perpetrate a danno di una città coerente come un
della chiesa dodecagona importantissimo, è ridotto a legnaia..., sono otturate le
14-175: si dice che roma riuscirà a digerire anche questa volta le deturpazioni e le
l'aria dall'ambiente, la conduce a lambire la superficie fredda di un evaporatore
improvvisa, indipendente e incoerente rispetto a ciò che precede; in generale, la
persona o l'evento che intervengono improvvisamente a sciogliere d'autorità situazioni particolarmente intricate
, per qualche malattia che poteva venire a tutti. il deus ex machina,
o deuterio (ed è usato a scopo sperimentale in biochimica per studiare i
più propriamente, gruppo artificioso di funghi a micelio pluricellulare che si riproducono solo
mi troverei imbarazzato? quando questa contradizione a èva creata e benedetta nel sesto giorno
partenogenesi deuterotoca: quella che dà origine a figli dei due sessi. = voce
della proprietà delle merci da un negoziante a un altro; serve al doppio scopo
che faceva manfredi de'loro campi. a. cocchi, 8-5: vi sono evidenti
in quell'epoca si vide l'italia popolarsi a dismisura e rapidamente dopo ima solitudine universale
riferisce due casi di devastamento di cranio a cagione di percosse. = deriv.
scompiglio e rovina; far strage, mettere a soqquadro. - anche assol.
di quella provincia era di già entrato a devastare quei luoghi che nel poetù erano
devasta / il distruttor mogollo. a. verri, ii-106: il medesimo anno
, iii-1-95: molti capitani il consigliavano a ritirarsi devastando le terre. d'annunzio,
, iii-25-369: la teorica manzoniana venne a devastare il campo con le sue cavallette.
: un torrente spumoso che piomba irresistibilmente a devastar le campagne, una tempesta di
mio buon dir s'avasta, / va a lei, per cui se vasta /
se vasta / la mia persona, c'a governar nerv'à / la nave di
, / che sì forte m'inerva / a sofrir pena c'ogn'altro divasta.
. 4. recipr. distruggersi a vicenda. baldini, i-155: non
un punto fisso dove le fanterie seguitano a devastarsi fra sovrammesse nuvole e vampe.
azioni di guerra; depredato, messo a soqquadro. g. gozzi,
, 1-325: anna avea veduta la sorella a morire, il suo regno devastato.
per quanto devastata, guardava dritto davanti a sé in aria astratta e smarrita.
di tutti dal disperato abbandono in cui, a lasciarsi andare, si rilasserebbe la sua
ignaro. giaceva poi devastata, ignota a se medesima. 6. squallido
, ascoltò il furioso sonare squillare martellare a stormo di nuovi veri vespri, in
); che causa distruzione. a. verri, ii-27: era quel silenzio
nera di rifugiati. -figur. a. verri, ii-20: certo è un
salute; che sfibra, che logora a poco a poco (una malattia).
che sfibra, che logora a poco a poco (una malattia). rovani
secoli. davila, 98: s'aggiungeva a queste un'altra e più necessaria cagione
tartari, avevano indotto papa innocenzo iv a spedire a loro de'missionari per indurli
avevano indotto papa innocenzo iv a spedire a loro de'missionari per indurli a restarsene dalle
spedire a loro de'missionari per indurli a restarsene dalle loro devastazioni. colletta,
leopardi, ii-792: l'america fu soggetta a rivoluzioni frequentissime e totali ne'paesi ov'
maceria e devastazione -capisci? -nessuno pensò a farti dichiarare morta! e. cecchi
via dei coronari, quando si trovò a faccia a faccia con una donna miseramente vestita
coronari, quando si trovò a faccia a faccia con una donna miseramente vestita,
piegato arco de'nuvoli fieno disfatti; a certo luogo si deveneranno. frezzi, ii-15-2
miglia intorno, ed in figura / a dite dell'inferno s'assomiglia.
s'assomiglia. 2. pervenire a un atto definitivo, a una decisione;
2. pervenire a un atto definitivo, a una decisione; venire a una conclusione
definitivo, a una decisione; venire a una conclusione. sarpi, iii-221:
li legati spedirono in diligenzia nicolò ormanetto a persuader quel principe di non devenire a
a persuader quel principe di non devenire a tal concessione. davila, 45: la
un materiale passa da uno stato vetroso a uno più o meno cristallino che generalmente
norma; smarrimento dello spirito che induce a errare gravemente; aberrazione morale, traviamento
battoli, 16-1-73: ognuno si metta davanti a gli occhi stesa e spiegata la sua
: poniamo in chiaro se maggiormente giovassero a quelli le lettere, o a noi le
giovassero a quelli le lettere, o a noi le scienze; e così,
; e così, se più nuocesse a quelli la ignoranza nelle scienze o a
nuocesse a quelli la ignoranza nelle scienze o a noi il deviamento delle lettere. foscolo
. boccaccio, i-470: piacque a tutti l'andarvi, e seguirono il
gli faceva certi non deviare per pervenire a quello. sannazaro, 12-219: niuno aratore
sotterranea, acciò non si venisse deviando a destra o a sinistra. segneri, i-146
non si venisse deviando a destra o a sinistra. segneri, i-146: nelle
tosto gonfi dal loro letto e cominciano a deviare. v. riccati, 33:
dell'acqua, che lo compongono, a deviar dalla lor direzione. casti, 438
cui era spinta al reciproco conquasso. a. verri, i-61: deviando egli
verso il proprio albergo, si rivolse a quello di scamandronimo. verga, 3-129:
che quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il
fatto nostro anche noi, e s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in
: martin alonzo era d'avviso che sia a destra sia a sinistra del loro cammino
d'avviso che sia a destra sia a sinistra del loro cammino fossero isole, le
la rotta diritta per ponente s'ostinava a lasciarsi indietro; ma l'ammiraglio non volle
dalla strada e spingere la macchina, a tutta velocità, contro il primo ostacolo
spedizioni di gioco, dovevo cambiar treno a firenze. avevo avuto l'idea di deviare
. -per estens. (riferito a cose). d'azeglio, 1-98
dolevo d'un braccio, lo mise a nudo e trovò che un poco deviava dalla
poste ha diviato, si vede che a firenze è stato aperto e verisimilmente letto;
verso il mento tremulo, cadevano goccia a goccia fino a terra. bontempelli,
tremulo, cadevano goccia a goccia fino a terra. bontempelli, 8-108: s'accorsero
. il pilota se ne spaventò credendo a un guasto della bussola. -figur
s. pietro si attendeva, ed anco a quella non molto. sarpi, i-4
vanno deviando dal significato di esso. a. verri, i-98: non è
questo luogo. la presenza tua / a manfredi è fatai: troppo devia /
stridula: -non s'aspetti d'indurmi a deviare dal mio dovere. c. e
6-252: se mentite, se tirate a far deviare le ricerche, ecco qua:
il quale per ora serve di pennello a deviare la corrente del fiume. leggi
bastimenti così grandi come i nostri. a. verri, i-12: bramo che tu
deviò l'acqua dal mio fondo: a lui / vo'muover piato, e mio
non valse fino ad ora argomento umano a deviarlo, o impedirlo. b. croce
, 3-162: come avrei fatto io a sgombrare con tanta sicu rezza
l'essenziale dal superfluo, come avrei fatto a distinguere i rami inutili, anzi quelli
2-348: la rima... a guisa di traverso vento devia quasi sempre
immaginazione, ma con ostacoli indiretti che deviino a poco a poco dal tumulto e dal
con ostacoli indiretti che deviino a poco a poco dal tumulto e dal disordine, verso
, 5- 347: ci pensavo spesso a quella fanciulla brutta che mi chiariva come
essere aboliti ma tutt'al più deviati a mete per le quali non eran fatti
. vittorini, 4-386: così continuava [a parlare], anche malgrado le osservazioni
per contradio grande onore e premio renderà a quelli che ben gli le guardano.
tassoni, vii-247: l'amico solito a beneficare... benché alle volte
1'incontro, ha però sempre riguardo a non perder l'amico obbligato.
non perder l'amico obbligato. a. verri, i-137: saffo non prestava
e il solerte proposto aveva fatto capo a lui come a quello che potea aver la
proposto aveva fatto capo a lui come a quello che potea aver la forza di
. egli può sì reagirvi, fino a complicarlo, fino a deviarlo, fino a
sì reagirvi, fino a complicarlo, fino a deviarlo, fino a oltrepassarlo; ma
a complicarlo, fino a deviarlo, fino a oltrepassarlo; ma estraniarsene no.
anche con te. pavese, i-12: a certe villane indiscrezioni sulle sue disgrazie,
parola o di una frase). a. cocchi, 8-404: determinano [alcune
, 8-404: determinano [alcune circostanze] a credere che delle nostre [acque]
vecchio e conciso autore al * bagno a acqua ', lontano da sedici miglia
, riprendendo un tiro o un passaggio a breve distanza dalla porta avversaria.
che è stato indirizzato altrove; a cui si è fatto prendere una via
, un colpo, ecc.); a cui si è fatto cambiare corso
questi torrenti, rischi spesso di andare a terminare in qualche infelice diramazione che ora
conoscendo quanto la vostra discretezza sarà pronta a compatirmi, trovandomi da un pezzo in qua
.: ferroviere addetto, direttamente o a distanza, agli scambi per il passaggio
rapida diminuzione della potenza erogata, riesce a deviare il getto uscente dal boccaglio, prevenendo
deviare'; cfr. fr. déviateur (a metà del sec. xix).
, n-2-525: l'alveo del salsero, a cagione di tante deviazioni ed operazioni sofferte
prolungato. monti, ii-456: andando a strasburgo prenderò la strada di berna e
3-187: -quanto ci vuole da firenze a volterra? -domandò all'autista.
stato del consiglio de'dieci alcun individuo a vedere i condannati. de sanctis,
. bontempelli, 7-54: tutti respirarono a quella deviazione, il capitano arrossì,
oculare: spostamento dell'asse visivo, a carico di uno o di entrambi gli occhi
sensibilizzatore di un siero immune venendo a contatto con il rispettivo antigeno si fissa su
de'gravi. -deviazione del filo a piombo: spostamento, variante con la
latitudine, che la direzione del filo a piombo subisce dalla direzione del raggio terrestre
piombo subisce dalla direzione del raggio terrestre a causa della forza centrifuga dovuta alla rotazione
sm. polit. neol. tendenza a deviare ideologicamente dai princìpi politici di un
suo esercito in turdetania: e oltre a ciò falsamente si disse, lui dovere con
da una superficie che ruota liberamente intorno a un asse per disporsi nella direzione della
adoperato per un voltaggio minore rispetto a quello di normale funzionamento. =
si sottragga a quella fornita da altra sorgente elettrica
qualunque tempo, i terreni buonificati venissero a ricadere nello stato presente, in tal
al solo defetto della volontà, o vero a quello del falso presupposto, perché credesse
d'arles, devoluto all'impero, ed a cui questo non aveva mai rinunziato.
2. destinato (un bene a un soggetto o a un fine)
destinato (un bene a un soggetto o a un fine). cattaneo,
del proprietario, quando il terzo, a favore del quale egli aveva costituito un
dalla pubblica autorità o dalla legge) a un soggetto dei beni appartenenti a un
) a un soggetto dei beni appartenenti a un altro soggetto, generalmente quando quest'
residui delle prerogative pubbliche e patrimoniali spettanti a determinati nobili per diritto feudale, con
da quel regno il moura e venuto a madrid con la vedova principessa donna giovanna
investitura. magalotti, 7-187: anticipo a scrivervi col procaccio per supplire alla necessità,
in casa vostra, io mi veda obbligato a farvi un trattamento almeno da cardinale infante
di valore, la variazione palesa, pur a chi non voglia vedere, la natura
della devoluzione della città al papa portò a modena gli archivi estensi? 2
. il rimettere la cognizione di una causa a un dato tribunale. botta,
suspenderebbono, e devolverebbono la sua autorità a sé. nardi, i-23: così
, e fu devoluta così grossa eredità a carlo borromei nipote di fratello del detto
. empiè tutta italia di querele contro a lui. di costanzo, 1-440: che
pren- cipe. davila, 104: a questo monitorio [del papa] aveva
re di francia allegando che per appartenere a sé il diretto dominio e la superiorità
; ma dovessero immediatamente decadere e devolversi a lui, come a proprio e legittimo
decadere e devolversi a lui, come a proprio e legittimo signore. segneri,
funzione o di un potere da uno a un altro soggetto o organo di autorità;
organo di autorità; attribuire, affidare a un soggetto un dato potere, una
un dato compito; attribuire la competenza a decidere una causa processuale a un giudice
la competenza a decidere una causa processuale a un giudice superiore. nerli, 154
ii-128: il più facile spediente, a mio credere, sarebbe che le dette
lanzi, 1-4: è giusto che a voi si devolvano le controversie letterarie di
ogni grandezza, / guerra e pace a te fida, a te devolve / il
/ guerra e pace a te fida, a te devolve / il castigo d'europa
salvezza. manzoni, 4: dior che a la seconda / palma or pervenne,
avrassi, / se l'onor primo a salio è devoluto. piovene, 5-501:
ai bambini. 3. destinare a favore di qualcuno (un bene,
bene, il danaro); riservare a uno scopo determinato. rigutini-cappuccini, 189
* fu stabilito di devolvere l'avanzo a scopo di beneficenza '. c.
[il denaro] e poi devoluto a organizzare i ludi piscatorii, cioè la sagra
lo stato italiano... devolveva a favore della sicilia il 2 per cento circa
maggiore attività egli non la deve spendere a preparare se stesso a far trionfare sugli
la deve spendere a preparare se stesso a far trionfare sugli altri le proprie idee
trionfare sugli altri le proprie idee e a trasformare la macchina sociale, ma deve
la macchina sociale, ma deve devolverla a riparare i mali che la società produce
remiganti, e impone / un'ecatombe a febo. 5. raro.
. pindemonte, 10-451: quattro serviano a lei nel suo palagio / di quelle ninfe
séguita dalle sorgive del duecento e trecento a devolversi il bel fiume della popolar letteratura.
diffondersi. arici, i-241: misto a la bevanda / il glutine disciolto..
anzi ch'io passi avanti, / a dio ed ali santi / tornar divotamente,
occhi verso l'oriente, / come dicesse a dio: * d'altro non
sì dolci note, / che fece me a me uscir di mente. petrarca,
gli scioglieano il seno, / esortandolo tutti a non temere / e a dir devotamente
esortandolo tutti a non temere / e a dir devotamente il miserere. parini, giorno
giorno, i-18: già l'are a vener sacre e al giocatore / mercurio
fava, xxvii-7: supplica la mia parvitade a la vostra segnoria devotamente, che vui
. boccaccio, i-13: e così come a niuno, che divotamente giusto dono ti
dono ti dimanda, il nieghi, così a me la mia dimanda, se è
conte d'urbino, con lettere e a viva voce, divotamente si raccomandava che
, divotamente si raccomandava che, sopra a ogni cosa, la regola del vivere
per la sua giustizia mai non perdonava a chi denigrasse, a chi ricalcitrasse, a
mai non perdonava a chi denigrasse, a chi ricalcitrasse, a chi dissidii e
a chi denigrasse, a chi ricalcitrasse, a chi dissidii e discordie seminasse. fogazzaro
da qualche banda non s'abbia tosto a menar le mani: cosa divotamente desiderata
ch'era tutta, devotamente, intenta a studiare la sciagura del fratello. palazzeschi,
la prendevo in mano devotamente e correvo a mangiarmela nel giardino. frocchia, 246:
sdraiati, oppure devotamente inginocchiati che standola a rimirare non ne perdono un movimento.
la gloria e ricchezza mondana; e a ogni gravezza e pericolo sottomettono il collo
: specialmente dido,... devota a futura peste, non si può saziare
/ franse il destino; ché già veglio a pena / chiusi ebbe gli occhi,
/ gli dier di mano: onde a morir devoto / fu per l'armi d'
devoti petti / piombar li vedi, e a libertà dar via. foscolo, gr
. foscolo, gr., ii-415: a inerte e mesta / vecchiezza e destata
anco alle grazie, / devote sono o a prematura morte / le umane vite:
, 3-i-19: se io, non avverso a persone, ma fedele a'principii e
, ma fedele a'principii e devoto a sagrificare i privati risentimenti alle necessità della
alle necessità della pace, se, consigliando a tal fine la resistenza, parvi crudele
. nigra, 17: o voi che a lunga servitù devoti / tanto aspettaste del
altra una giovinetta fragile e trasparente, devota a prossima morte. -sacrificato in
le viscere pasciuto / del sagginato, a dio devoto, bue. -maledetto
: il gran cavallo, / ch'era a palla devoto, altero in mezzo /
nel recinto / della città, devoto a la memoria / di giulietta e romeo,
mausoleo di roberto i d'angiò continua a grandeggiare... caduto il padiglione
. che si è consacrato interamente (a un principio, a un'idea, a
consacrato interamente (a un principio, a un'idea, a una memoria);
a un principio, a un'idea, a una memoria); che dimostra attaccamento
opinioni, convinti che dobbiamo tutti oprare a levar l'italia dal fango in cui giace
alla bigotteria. 3. risoluto a morire, pronto a sacrificarsi. caro
3. risoluto a morire, pronto a sacrificarsi. caro, 2-834: come
sacrificarsi. caro, 2-834: come a morte / devoto, ove più folti e
più feroci / vide i nemici, incontr'a lor si mosse. 4.
laico converso il quale era molto devoto e a tutte l'ore diceva divotamente li suoi
ginocchione, che mai non mancava innanzi a questo crocifisso. ariosto, 2-12:
, / ch'avea lunga la barba a mezzo il petto, / devoto e venerabile
voi, / o devoti pastori a la gran dea, / invocate il suo
avellino, e come lui particolarmente devota a una madonna che si adora in un
). caro, 16-44: venite a l'ombra de'gran gigli d'oro,
oro, / care muse, devote a miei giacinti. pindemonte, 246:
grazzini, 2-128: se ne tornò a casa zoroastro, per stare intorno ad
ad acconciare gli arrosti, e farli cuocere a suo senno, essendo più della gola
trascorsi perdonabili. 5. intento a recitare preghiere, litanie, ecc.;
de'essere devoto. -destinato a un rito religioso (l'incenso).
dante, par., 14-22: a l'orazion pronta e devota, / li
sante de'mortali / son giunte inanzi a la pietà superna. trattato di ben
tua giusta devota orazion latria, / ch'a tutti i santi e gli angeli fu
/ o preci mie devote, / ché a voi non sono ignote / le vie
guglielmo. beicari, 1-21: così incominciò a frequentar le chiese, digiunare spesso e
frequentar le chiese, digiunare spesso e a darsi all'orazione e al- l'altre
con la bocca, / inginocchiata, a mandar prieghi a dio. tasso,
bocca, / inginocchiata, a mandar prieghi a dio. tasso, 19-118: e
devote. dovila, 228: inclinato a menare vita devota e solitaria, ed
vemia] molto divota e molto atta a contemplare. macinghi strozzi, 22 (58
dentro e fore la cità li supplicava, a ciò che venendoce quella quantità de populo
e ignudo son venuto alla tua devota cella a vederti. tasso, 12-23: d'
: s'io tomi mai, lettore, a quel divoto / triunfo per lo quale
son fatti. dominici, 1-189: aggiugni a questi [a iddio, alla croce
dominici, 1-189: aggiugni a questi [a iddio, alla croce e alla vergine
masuccio, 31: la barbara, a le solite ore in cella venutasene per
riverenza che avea sin da fanciullo grandissima a una moltitudine d'idoli suoi divoti.
. villani, 12-109: impuo- sono a noi, che a'piedi della tua maestà
tutti gli altri divoti d'italia con reverenzia a te dovessimo raccomandare e que'fiorentini siccome
de'fiori, / e sì come a lor dea, chini e devoti, /
lo nuovo bene, e non avendo a parte rispetto, ma alle operazioni fedeli
sì ch'e'non s'abbi al tutto a disperarne. gelli, i-222: prego
perché prendessimo accordi per un'altra visita. a che scopo? lasciammo i nostri ossequi
13. ant. indebitato (quindi costretto a cercare asilo nei luoghi sacri per sfuggire
cecchi, 21-3: non vuol'egli fare a guisa / che fanno certi, che
queste lazzuzze / che ti tengon divoto a tuo dispetto. 14. termine epistolare
devotissimo servitore. galileo, 2-3-232: a vossignoria bacio le mani, ricordandomele devoto
maior parte de la nostra fatta cerca a medina in casa de un nostro divoto
/ ch'ai tempio d'apollino ho a sciorre un voto, / il quale è
, / il quale è in sericana a lato al mare. g. m.
soli / che non godiam di quel ch'a gli altri avanza, / né possiamo
che se contavano, non guari tardarono a profondere i lor beni, con farne amplissime
i-173: arrivando in piazza, jeli rimase a bocca aperta dalla meraviglia; tutta quanta
. aspettavano che il castellano m'impiccassi a quel merlo. i. pitti, 2-61
segreta, abbia il devoto, / sia a rispondere acuta, impronta al dire.
conci. (519): chi ha a dir paternostri o a fare il
chi ha a dir paternostri o a fare il migliaccio o la torta al suo
bella e non meno cortese e spezialmente a uno giovene frate antonio del detto ordine
i-142: la donna... andossene a un frate minore, il quale era
levolla in piè e fecele segno che a letto s'andasse. il che ella,
inginocchiatosi in terra, rendè grazie divoto a dio, che senza danno de'popoli lo
, di dèvdvère * votare interamente a dio, consacrare ', comp. da
con l'amore e la riverenza dovuti a dio, tutti gli obblighi imposti dalla religione
riportata grazia e onore alla chiesa ed a cristo. guittone, i-3-288: o vita
mortai non fu mai sì digesto / a divozione, ed a rendersi a dio.
sì digesto / a divozione, ed a rendersi a dio. boccaccio, dee.
/ a divozione, ed a rendersi a dio. boccaccio, dee., 3-3
magalotti, 1-31: e piaccia pure a dio che ella non la reciti ogni
... dando impieghi e favore a coloro che in ostentata divozione comnopiva i
3-117: la longa la portarono a casa su di un carro, e fu
segnò con grande devozione e subito incominciò a muovere le labbra in preghiera. cassola
-giorno di devozione: quello destinato a particolari preghiere o cerimonie religiose; festivo
frati, ma spesso anche preti, a fare le missioni e a istruire i fedeli
preti, a fare le missioni e a istruire i fedeli. quei giorni u son
atto di fede e di fervore basti a cancellare i peccati. nievo, 69
peccati. nievo, 69: aggiungete a tuttociò un uffizio della madonna ^ qualche
sconnesse: i libri sono stati raccolti a caso per donazioni di patronati, che ricevono
. levi, 1-99: appariva, a mezza costa di un'altura, il biancore
il vangelio di santo matteo, e ponendolo a dosso a infermi ed a malsani,
di santo matteo, e ponendolo a dosso a infermi ed a malsani, tutti li
e ponendolo a dosso a infermi ed a malsani, tutti li sanava...
non si va alla casa di loreto e a s. giacomo di compostella. de
chione, / che lodava il degiuno a corpo pieno, / e sol ne
note ad esso, ma per devozione a quell'empietà rancida. guerrazzi, 5-67:
.. invitò anch'esso gli ospiti a goder seco in carrozza l'amenità della campagna
quando sarai guarita, noi andremo insieme a udine alla madonna delle grazie, a
a udine alla madonna delle grazie, a far le nostre divozioni, e dinanzi
al giubileo dell'anno seguente 1550, a che è necessaria la presenzia del pontefice
quell'anno un grandissimo concorso di populo a quella devozione, ognuno si credeva che
, ove, intra le altre cose a fare, vi erano quantità di perle a
a fare, vi erano quantità di perle a doversi ivi cucire. vasari, i-891
dove sono divozioni e dove concorrono persone a porre voti. ammirato, 1-217:
concorso de forestieri, i quali venivano a quella devozione. ordini della compagnia de'
con l'elemosina o col mandarlo perciò a qualche devozione, dove e come lor parrà
particolare sentimento di venerazione per persone appartenenti a ordini religiosi. giovanni dalle celle,
tua carità e divozione la quale è a noi non men cara che la limosina.
(255): vedendoli l'abate venire a sé con molti doni, volendo rendere
alla loro divozione cominciò secondo l'apostolo a seminare a loro le cose spirituali,
divozione cominciò secondo l'apostolo a seminare a loro le cose spirituali, da'quali
vi sono fedele e di quanta divozione a voi sono distretto, per poche parole dire
v-10: la verità risguardare, come giuro a vostra eccellenza, per la servitù e
11-ii-250: consideri nondimeno vostra altezza s'a la sua grandezza
dalla mensa un veglio, / ch'a guardarlo movea devozione, / e disse:
in chiaro speglio, / guardate voi che a vana opinione / andate appresso e il
si diede ad ingrassare di contentezza e a torcer anche il collo per mantenere la divozione
bestia eunuca oziosa e golosa; e a poco a poco eragli apparso negli occhi uno
oziosa e golosa; e a poco a poco eragli apparso negli occhi uno sguardo
.. e se lo tirò dietro fino a casa. qui un pasto copioso e
un poco la marchesa; indi prese a dire: mi penso che durante tal cicaleccio
penso che durante tal cicaleccio filosofico, a dir così, a tal divozione verso aristotele
cicaleccio filosofico, a dir così, a tal divozione verso aristotele, di gran progressi
. raimondi, 3-56: morandi, a quel tempo, seguendo le conversazioni degli
seguendo le conversazioni degli amici, prese a leggere leopardi, e da allora incominciò
caramente il salvadori, che ora sarà a roma. gli dica quanto sono grato
(alla patria, alle leggi, a un ideale, ecc.).
al re, alla patria e a quel che segue, pure son fisso di
pure son fisso di non andare ministro a pietroburgo, per una ragione alla quale non
al dovere e il profondo affettuoso rispetto a chi procura il bene della patria. de
ma la buona volontà e la devozione a quelle idee liberali di ordine e di progresso
lavoro. 10. ant. fedeltà a un principe, a un governo,
. ant. fedeltà a un principe, a un governo, a un'alleanza;
un principe, a un governo, a un'alleanza; soggezione politica, dipendenza,
petrarca volgar., 11-88: andati a campo ad arezzo, molte castella alla
sa- nesi partendosi innanzi, avendo avuto a loro divozione lucignano, gli aretini,
ciptadini... che dovessero andare a prendere pontetecto, il quale si guardava
il quale si guardava per girardo fronti a pitizione de'pisani; e così
e così cavalcoro la sera e quello preseno a divozione di lucca. g. morelli
mutare questo stato, e condurre toscana a devozione di spagna. gelli, 16-37
di settantasei regni, quali tutti ridusse a sua divozione e commando sotto l'obedienza del
aveva una divozione di dire ogni mattina a buon'ora certe sue orazioni a uno altare
mattina a buon'ora certe sue orazioni a uno altare che era nella chiesa
. -fare la devozione: sottoporsi a penitenza per scontare le proprie colpe;
far la devozione, abbian l'occhio a imporre il sermone, le stanze di
.]. -rompere la devozione a qualcuno: importunarlo, dargli fastidio.
, per evitare le prediche, veniva a casa colla faccia scura; così non
tornato al mio paese, ricevetti di lì a quindici giorni l'avviso del procuratore ventrelli
me ne compiacqui così così; solito a pigliarmene poca della mia avvocatura. avviso
. avviso ai clienti che mi vengono a rompere troppo la devozione! 12
]: passano le notti in certe a loro grate divozioncelle, approvate dal confessore.
più perfetto,... mettendo a profitto il tempo che si perde infruttuosamente in
: quando sono riusciti dopo lunghe fatiche a beccare un'eredità..., creare
ad altra vocale, più spesso davanti a i \ e si perde, quasi costante-
nell'altro, quando essi hanno dinanzi a sé il segno del secondo caso. *
'. idem, 2-95: assai pare a molti verisimile, che così si possa
che quando alla voce, che dinanzi a queste voci del secondo caso si sta o
articoli non si danno, e voi a queste voci non gli diate altresì.
solamente le tre primiere, cioè 'di, a 'e 'da 'molti noman
del 'o * della '. come a dire * il fiume del po, il
passo s'incontrano ne'buoni scrittori esempi contrari a cotal regola. gravina, 134:
aquino, 118: e saccio ben c'a molti è adivenuto / zo c'àn
timida, dubitando di peggio, cominciai a tremare, come 'l mobile giunco mosso dalle
l'arte, trattando di quella, a lui non siamo subietti. idem, inf
davanzali, ii-233: il proprio delli a cavallo è presto vincere, presto cedere
presto cedere. la velocità s'accosta a paura, la tardità a fermezza.
s'accosta a paura, la tardità a fermezza. boccalini, ii-325: sei giorni
è il nostro disperato obblio, / a percoter ne rieda ogni momento / novo
odor de i vini / l'anime a rallegrar. d'annunzio, v-1-266: le
di sansepolcro. -nelle date, a indicare il giorno, il mese,
». deledda, i-636: vengo a dirti che ho ricevuto la tua lettera delli
, 4-247: al fluvio d'amene presso a tre miglia alla cittade puose il campo
avevo parlato due volte a'miei dì a questo pazzerellino di questo cardinaluccio de'gaddi
. sassetti, 327: panni che simile a quella di cambaia sia una crescente nel
: nello speco di tènaro, che a dite / conduce, alfin si mise.
, figliuola d'una vedova / che stava a casa dal canto alle rondine. lanzi
): avvenne un giorno, che a questo signore fu appresentato, delle parti
, inf., 22-50: mia madre a servo d'un segnor mi pose
, 87: amando quello che a suo figura / la creò per suo grazia
cellini, 1-23 (64): chiamato a sé quello gianiacomo, lo domandò di
et in che modo lui aveva fatto a avere così buon cornetto per sobrano.
leggendo in vocaboli e in frasi che a malapena posso intendere per discrezione; perché
. parini, giorno, i-80: a novi studii ti attendea la mensa / cui
, 10-99: questi, che m'è a destra più vicino, / frate e
discendi di nave chiunque tu se'; vieni a parlare al mio padre, ed entra
facultoso che prima era, più vicino a mendico che a povero. lanzi, v-421
era, più vicino a mendico che a povero. lanzi, v-421: mancò
una foglia staccata. montale, 1-33: a un tiro di sasso / di
; / se noi fate, la vita a mort'è gita. moscia da siena
lo barbone di sotto, per dare a diveder ch'ebi era suto. compagni
rettori erano spesso condannati e male trattati, a diritto e a torto; fu loro
e male trattati, a diritto e a torto; fu loro tratti di mano molti
, 2-114: senza dire più gittossi a terra del cavallo, e vedendo uno termine
tutti gli altri, si procaccino di riducere a nulla e di cacciare del mondo la
, ch'i aveva induti, / a scoglio a scoglio mi trae'di dosso.
i aveva induti, / a scoglio a scoglio mi trae'di dosso. bianco da
boiardo, 2-10-19: tira dudone adosso a quel malvaso, / sopra il frontale
petto il core. boccalini, ii-14: a poco a poco aveva operato che di
core. boccalini, ii-14: a poco a poco aveva operato che di corte fossero
. bartoli, 2-2-121: era indubitabile a doverne loro avvenire forse anche peggio che
periglioso loco, / ed è arrivato a porto, ch'è tutto en suo
che per le pene che debbian ricevere a l'altro mondo. s. giovanni
poi che tu non credi in cielo a dio, / ch'io so domar le
/ « io non dissi di sì a cotesta », vi / libera d'ogni
(38): di là si partì a dì 4 per la via di bologna
un'azione e di una situazione o a una durata). -anche: precede e
il dì di san martino si levarono a romore e feciono popolo e ragunàrsi a
a romore e feciono popolo e ragunàrsi a casa soldanieri. giamboni, 7-136:
colui che seguita facendosi dinanzi puote pervenire a fare frode. rustico, vi-1-147 (
, perché era di poco piovuto. a. pucci, ix-407: di quaresima poi
e non più carne, / siccom'a santa chiesa piacque e volle: / erbette
fate voi che voi mi mandiate persona a casa, ché, se il mio marito
45): in questo tempo venne a firenze uno iscultore che si domandava piero
venir di domenica e lo dirò anche a tuo padre. carducci, 872:
12. in correlazione con in o con a (che indicano la direzione, il
. cielo d'alcamo, 114: a meve non aitano amici né parenti:
soglia / giù digradar, com'io ch'a proprio nome / vo per la rosa
ora volontariamente quelle cose che di qui a poco ci converrà lasciare morendo, o
12-113: mandò al comune di firenze e a quello di perugia e di siena la
, la quale facemmo volgarizzare di verbo a verbo, ch'era in latino.
., 63: non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non
: non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non te ne indugiare
pensiero in pensier, quando / tutto a sé il trasser due ch'a mano a
/ tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano / passavan dolcemente lagrimando
a sé il trasser due ch'a mano a mano / passavan dolcemente lagrimando. tavola
. vuogli guardare questo ponte di qui a uno anno..., io
appresso vi doneròe lo mio amore o a moglie o a druda. libro di
doneròe lo mio amore o a moglie o a druda. libro di sentenze, 1-41
: gli reami sono passati di gente a gente per gli mali e per gli torti
, 2-24 (i-910): a questo lagrimoso grido e a le dolenti voci
i-910): a questo lagrimoso grido e a le dolenti voci de la pietosa giovane
. d'annunzio, iv-2-123: di là a qualche tempo il trabaccolo tornò carico di
: accorgendoci noi agevolmente dell'agguato che a bello studio ci avea teso il piacevole
era anche il rischio che non portasse a compimento il figliuolo. comisso, 15-62
d'un romor sorpresi, / similemente a colui che venire / sente il porco
/ sente il porco e la caccia a la sua posta, / ch'ode le
tre soldi diede orlandino di sua mano a questo termine di sopra. giamboni,
de saetta in quello stato, i a voi armata non mostrar pur l'arco.
hanno detto che io farei più discretamente a pensare dond'io dovessi aver del pane
io dovessi aver del pane che dietro a queste frasche andarmi pascendo di vento.
, 68: le due sorelle agiunte a pasitea / cantando di sé cerchio intorno fèro
fèro. ariosto, 37-107: molti a chi fur le mogli o le sorelle
caro, 12-i-9: non ho pensato ancora a quello che farei de'danari. boccalini
rose e di viole / scendea di giano a rinserrar le porte / la bella pace
la bella pace. leopardi, 5-34: a noi di lieti / inganni e di
3-i-244: il dì nove di febbraio dovevano a milano sette uomini andare a morte,
febbraio dovevano a milano sette uomini andare a morte, di laccio sei, l'ultimo
degli sproni al destriere, e cominciò a rotare per lo campo, il quale
, i-795: quegli ch'erano congiunti a questi cominciarono guerra di brigata. capellano volgar
di botto. caro, 7-761: diede a l'arco di piglio, e saettollo
, / e spinse il dardo sì ch'a pieno il colse / ne l'un
ne l'un de'fianchi e penetrògli a l'epa. g. m. cecchi
1-41: se volessi dirigere la parola a chi non è di mia confidenza,
francato, uomo d'ultima vecchiezza, accusava a li censori lucio libone. bembo,
953: edizioni di soli 130 esemplari, a dispense al prezzo di associazione di lire
8-127: cominciai con più saldo consiglio a colpare me stesso del folle proponimento,
maestrati... e si stende fino a poter condennare di morte. baretti,
vita, e il castellano di venchieredo a dieci anni di reclusione... come
amore. d'annunzio, i-429: e a quando a quando, s'udian,
annunzio, i-429: e a quando a quando, s'udian, come in vaso
sta'cortese, fa'di ginocchino! a. f. doni, 82: formò
minere o fornaci del ferro sono appresso a canali d'acqua corrente, la quale fa
di rimedio il suo frutto presentane© contro a veleni. d. bartoli, 2-3-40:
regina e sfidò tutti i suoi consiglieri a trovargli una moglie più bella e fatta
tutto, insomma, in campagna, a principiar dall'amore di sua moglie per
un'attività o una professione che vale a distinguere, a caratterizzare una persona,
una professione che vale a distinguere, a caratterizzare una persona, un oggetto,
à lo soldano, / toccareme nom pòtteri a la mano. giamboni, 4-206 possiamo
4-206 possiamo intendere quante cose di miserie a coloro fuoro, che a studio, per
di miserie a coloro fuoro, che a studio, per non dicere troppo crudeli
. castiglione, 166: tengo che a niun più si convenga tesser litterato che ad
è di prima barba e l'altro a mano a mano comincia a averla. g
prima barba e l'altro a mano a mano comincia a averla. g. m
e l'altro a mano a mano comincia a averla. g. m. cecchi,
tutti, credeva di dovere special- mente a quelli che si chiamano di bassa condizione.
iacopone, 55-67: loco fice el fondamento a vergogne e schergnemento: / le vergogne
del simbolo, benché noi sappia recitare a memoria per la sua naturale incapacità.
,... /... a quello intenta / che a lor vita è
... a quello intenta / che a lor vita è mestier, di noi
si trasporta, per l'egeo, a cipro. silone, 5-48: l'acqua
tanto l'impeto col quale si cominciò a percuotere il muro, che più di
il discorso... mi tocca a punto dove mi duole: ma quando ella
100): cominciò il re alquanto a maravigliarsi, conoscendo che quivi, quantunque
eran le monete del ferro che licurgo diede a gli spartani. marino, i-194:
.. io dubitai di non avere a diventare statua di neve. carletti, 51
leopardi, 3-2: italo ardito, a che giammai non posi / di svegliar
dalle tombe / i nostri padri? ed a parlar gli meni / a questo secol
? ed a parlar gli meni / a questo secol morto, al quale incombe
memoria di ferro e una faccia tosta a tutta prova aspettava la cerimonia con ima
usata gli conferiva una disinvoltura signorile, a suo agio, disinvoltura di chi sempre
in continua polemica e lotta, e a conti fatti un dolore per cui non
giordano, 1-128: saremo con lui a quella beata mensa, diviziosa di tutti i
: d'un grandissimo mercante, ed a que'tempi molto copioso
., 32-39: io senti'mormorare a tutti 'adamo', / poi cerchiaro una
o in luogo dove / potesse avere a tempo la novella, / non mancheria
amor, senza vita; ed aspro a forza / tra lo stuol de'malevoli divengo
per trarre il principe e sua gente a battaglia, come quegli che era astuto di
, ogni vertute ardente, / vedea a la sua ombra onestamente / il mio
/ che il conte era pur gionto a quella traccia. ariosto, 8-57: e
grate eran di faccia, / ch'a proteo ciascun giorno una si porte, /
alla cina, cosa da non mettersi a paragone con lei; poi, saputo
carducci, ii-10-95: tu hai torto a credere che sia un derogare alla propria dignità
, / per quel ch'eia nos piu a gran part de la cente. guittone
. guittone, i-1-94: e credete a me, bel dolce amico, che
di man de lo steriino; / credi a cristofan che non è donato! iacopone
grandissime, e un'otta n'apparver tre a un tratto. dante, conv.
/ che le vi reca amor com'a suo loco. n. quirini, ix-21
, ix-21: poi mercede e pietate a cui me ziro, / mostra non possa
pianeti e 'l più di elementi / sono a contraro de lo meo desiro. g
. g. villani, 12-91: poi a dì 18 giugno furono per simile modo
della carne grassa e ungongli la bocca a quello iddio e alla moglie e a
a quello iddio e alla moglie e a quegli figliuoli, poi pigliano del brodo e
amore, / pensati che battaglia avranno a fare / que'duo, che insieme agionto
. boccalini, iii-179: diedi di calci a queirinsolente ambizione, che ancor io avea
vino assai. bar etti, 1-379: a che perderò io più il tempo criticando
sul naso, quantunque sieno tre bravacci atti a menar la durlindana di taglio e di
, 7-47: ho tardato fin ora a farle saper di mie nuove. manzoni,
tozzi, i-40: dei due, domandiamolo a chi volete, la ragione l'ho
che volete: qualunque gentiluomo darebbe ragione a me. moravia, ix-46: di
scrivendo io, per mero balocco, a un padrone amorevole, quando anche me gli
messo tanto di paletto, si gettò a sedere per terra. pirandello, 7-282:
delle vene, quella è più atta a fendersi che ha nel suo mezzo una linea
quazi neiente, volendo montar noi fin a la deità, pregiàn meno c'un ribaldo
. -con uso pleonastico, davanti a un aggettivo o a un avverbio.
pleonastico, davanti a un aggettivo o a un avverbio. bartolomeo da s.
. c., 1-1-6: ben pare a me che errasse colui che disse che
ariosto, 14-82: par di strano a michel ch'ella vi sia, / che
: si vede essere di spediente, a chi vuole d'armenti far figliar femmine,
strano, se non avendo ella avuto riguardo a sacrificare la mia riputazione piuttosto alla delicatezza
spirito, ancor io non ho riguardo a sacrificare la tranquillità della sua ambizione al
suo artificio. iacopone, 65-4: a l'amor ch'è venuto en carne a
a l'amor ch'è venuto en carne a noi se dare, / andiamo a
a noi se dare, / andiamo a laude fare, e canto con onore.
te salvare: / via più non tardare a lui de pervenire! bartolomeo da s
, 39-4-4: curando noi di piacere a dio, le minacce degli uomini fermamente non
: tempo è d'aprire li occhi a la veritade. idem, inf.,
morto; cioè che colui che è morto a grazia, non ha né ardire né
generazione. comisso, 15-124: andiamo a prendere il caffè nella biblioteca, ma prevedo
grosseto, xxviii-206: non si conviene a savio uomo di dolersi fortemente, con ciò
sia cosa che pianto non faccia alcun prò a colui che piange. capellano volgar.
in questo tempo in condizione, che a ogni cittadino era lecito di dire quello
confini principali entro cui son rinchiusi. a. lamberti, 27: resa un'idea
da temere, più temerebbe di venire a lo raggio del sole che non farebbe
loro, determinarono di persuadere il duca a fondare il suo nuovo principato su l'
danno, / a'piedi tuoi tutte a cader verranno. manzoni, pr. sp
ch'ancor fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo passo / che
ancor fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo passo / che non lasciò
quattro bare da'portatori portate di dietro a quella. cassiano volgar., xx-i (
dei cimieri sussultarono nell'aria ferma come a uno sbuffo di vento. 32
32. ant. verso, rispetto a. s. girolamo volgar.,
. soderini, i-241: hanno oltre a di ciò tutte le case bene ordinate
casi, come p. es.: a casa galli, ogni genere frutti, e
la zia giulia... non stava a firenze, abitava a pisa nel palazzo
.. non stava a firenze, abitava a pisa nel palazzo gambacorti.
. ricci, 3-136: dietro a lei [va] il bi, e
.); ed è sinonimo letterario rispetto a giorno. -dì artificiale: lo spazio
fra l'alba e il tramonto (opposto a notte). -dì naturale:
die avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita di colore bianchissimo. petrarca
cantari, 37: messer galvano si puose a dormire, / e fu svegliato all'
e il dì della santa pasqua, a lui e a molti altri parve si
dì della santa pasqua, a lui e a molti altri parve si dovesse muovere il
/ tutte [le capre] vanno egualmente a ventre pieno / a ber del pari
] vanno egualmente a ventre pieno / a ber del pari ad un'istessa fonte.
il die, / e quando il sole a mezzo corso il parte, / saluta
e non curando quelli del fratellino, uscii a passeggiare fino a dì basso. d'
del fratellino, uscii a passeggiare fino a dì basso. d'annunzio, i-726:
. d'annunzio, i-726: quasi era a mezzo il dì. cardarelli, 1-43
. sbarbaro, 3-54: poiché son rassegnato a viver, voglio / che ogni ora
: il vecchio come fu dì, cominciò a chiamarmi. b. davanzali, ii-138
b. davanzali, ii-138: la mattina a dì, innanzi che si cominciasse a
a dì, innanzi che si cominciasse a rompere, mandò cornelio marziale di primopilo
rompere, mandò cornelio marziale di primopilo a vitellio a lamentarsi. marino, 3-55:
mandò cornelio marziale di primopilo a vitellio a lamentarsi. marino, 3-55: l'aurora
quel che ella vuole è che voi andiate a parlarle in casa sua: e perché
giorno, rispetto al marito che toma a casa ogni sera all'ave maria, ella
chiaro. brocardo, ix-55: la fede a piè d'un lieto colle / ramenta
d'un lieto colle / ramenta alcippo a marato, e la doglia: /
dìe, / sì che notte né sonno a voi non fura / passo che faccia
il dì lucente. 6. a dì, a'dì, addì, de
indicazione della data (specialmente in calce a lettere e a documenti; e può essere
(specialmente in calce a lettere e a documenti; e può essere anche sottinteso
per prode di questi denari, infino a die xv di giennaio nel lxxiiij,
l. frescobaldi, 2-3: a dì io d'agosto 1384 il dì di
, iii-312: data in avignone, a dì 28 di giugno 1376. rinaldo degli
. rinaldo degli albizzi, i-4: a dì 23 di luglio 1399 fu la prima
strozzi, 1-506: e's'ha a pagare per ensino a dì 6 di questo
e's'ha a pagare per ensino a dì 6 di questo el 47 catasto.
caro, 12-ii-20: di parma, a li iij di dicembre mdxlvi. tasso
o domenica dì 4, o anche fino a mer- cordì dì 7. 7
. 7. per estens.: a denotare il tempo in cui umazione viene
vedere la dia / ch'io serva a madonna mia / a piacimento. giacomino
ch'io serva a madonna mia / a piacimento. giacomino pugliese, v-122-4:
un dì avvenne che e'cavalcando / a la terra dintorno, fu avvisato / ch'
man carca di mature spiche, / ritorni a noi la bella amata pace? ricchi
del gran die / l'orrido squillo a risvegliar ti viene. -ultimo dì
, i-628: il suo die sta a ciascuno: il brieve e lo inreparabile tempo
e lo inreparabile tempo della vita è a tutti: ma questa è opera di virtù
e vola. michelangelo, i-13: a che mi vuo'tu porre, / che
andrò, là sorgerò, per vie / a tutt'altri secrete, / come una
pisa, 2-54: m'hanno mandato, a questi dì, ambasciadori con la corona
presenti dì. pulci, 7-2: a questi dì trovammo in un boschetto /
cavalier cristian feroci e forti / e tutti a tre gli abbiam lasciati morti. ariosto
paroco è sovente eletto da'suoi popolani a giudice dei loro litigi. carducci, 705
non può certamente al dì d'oggi cattivare a lungo e schiettamente la libera e illuminata
dimorare e condurre i dì miei / apresso a raggi di sì alto lume. bibbia
e diversi, / marin, qual diede a te, darammi dio / ch'ivi
/ cadeva. pascoli, 589: a notte io vedo, stanco pellegrino, /
. -al dì dei nati: a memoria d'uomo. lippi, 2-16
ed è forma di saluto, analoga a buongiorno: cfr. buondì).
dì in dì, dì per dì, a dì per dì: di giorno in
., 63: non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non
63: non ti tardare adunque a convertire a domine dio, e non te ne
case né del fuoco, e cercando solo a dì per dì procacciarsi il cibo.
una, che un popolo, uso a vivere di dì in dì, molle,
: aveva, per di più, a casa un po'di danaro, che si
che fruttificò di dì in dì, a seconda della natura appunto dei germi.
dante, purg., 6-113: vieni a vedere la tua roma che piagne,
1-ii-128: -sta'tu dì e notte a far la guardia a questo uscio? -madonna
tu dì e notte a far la guardia a questo uscio? -madonna sì, e
, piove sempre; ed io sempre a casa solo come un gufo. -il
, e costoro volendo essere il dì a firenze,... cominciarono a camminare
dì a firenze,... cominciarono a camminare. filippo degli aguzzati, 23-84
sempre quanto voglio e quanto debbo, a ciò ch'io pensi di te il die
io fo qualche volta il dì fra dì a questo modo, io me ne vo
, io me ne vo poscia la sera a letto... scarica. varchi
ba stasse... a ogni terzo dì mutava patti a meo.
.. a ogni terzo dì mutava patti a meo. vasari, i-651: il
: chi avvisto non è al principio a non si lasciar adescare dal senso, si
mi sto tutto quanto il nato dì a culattare le panche. baldovini, xxx-11-30
e la donzella l'uno dì presso a l'altro, ch'eglino entraro per
particolare dell'imbroccarlo [il bene] a chius'occhi ed imberciarlo, come dir
-essere un dì, parere un dì: a indicare il trascorrere rapido del tempo.
pare / un dì. -recare a un dì: fare il calcolo delle somme
troppi giovedì / che tu recasti ogni cosa a un dì. -rimettere nel buon
imperium, e può graziare e condennare a suo libito... può rimettere
se tu pensi che il giudice t'abbia a dare alcun soccorso; nessuna legge ti
di chi m'ascolta. -sapere a quanti dì è san biagio: essere
tu perdi il tempo; tu non sai a quanti dì è san biagio; tu
1-ii-144: sì sì, voi siate buono a dar promesse, / e ogni dì
= voce dotta (foggiata da a. brongmart nel 1807), dal
da morte nel termine da sei mesi a due anni. -diabete florizinico: glicosuria
. -diabete renale: glicosuria permanente dovuta a esagerata permeabilità del rene per il glucosio
/ la diabete il fonte suo primiero. a. cocchi, 8-298: nel qual
appena diabolico arrivato, a divorare con straordinaria voracità le focac- cette
eccessivamente, più che non si debbe. a. cocchi, 4-2-106: tal disposizione
affacciò? molti senatori forse per raccomandare a romualdo borghi, loro venerando collega,
rincula e chi si precipita; chi piscia a gocciole e chi è diabetico.
della ghiandola ipofisi, ha azione antagonista a quella dell'insulina, e provoca un
: io sono così diabolicamente affaccendato che a grande stento ritrovo un quarto d'ora per
vestita diabolicamente, con un dominò nero a lungo cappuccio scarlatto e con una mascherina
lei, la promise, e sposò a moglie. cavalca, i-93: guardatevi che
che dio padre li formasse 'l viso / a simiglianza de la sua figura: /
disordinata volontà, noi diamo luogo a le temptazioni diaboliche, et in esse
fece loro una esortazione, pregandogli tutti a far buon animo e non temere questa apparizione
molti padri e moltissimi scritiori hanno attribuite a virtù diabolica le risposte dat dagli oracoli
mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo. pirandello, 7-649: e
: e levando la fronte, si dava a improvvisare stranissime preghiere, che a quelli
dava a improvvisare stranissime preghiere, che a quelli parevano evocazioni diaboliche e bestemmie.
, iii-114: le rughe le piovvero a colonnini fitti, maligni, rabbiosi;
il volto di su e di giù, a solchi, a cannoncini e a intrighi
su e di giù, a solchi, a cannoncini e a intrighi diabolici. d'
, a solchi, a cannoncini e a intrighi diabolici. d'annunzio, iv-1-46:
, non meno alla campagna, che a combattere le terre. firenzuola,
gli parver diabolici da vero, / a gambe ritornò verso le navi. negri,
di grande caritade, gl'in- dussono a stare la sera. masuccio, 228:
e diabolica, che non porti rispetto a persona. b. davanzati, ii-175
in diverse e strane e diaboliche maniere. a chiliini, ii-194: un'estrema ansietà
,... contraendo le grinze a un sogghigno di compiacenza diabolica, con
i-157: dovette fuggire turandosi gli orecchi a riparo contro la stura delle empietà e dei
, 12-71: i miei genitori cominciarono a mettersi in sospetto verso di me che uscivo
se mai la poesia fu di giovamento a nessuno, oggi la provo di non
mie diaboliche affezioni; le quali sono a così fitte, che mi nausea da me
andare per quella stessa via, ed ebbi a intirizzire per diabolico freddo su quelle stesse
monti, iv-129: questa volta io batto a due mani e a tutto battocchio;
volta io batto a due mani e a tutto battocchio; e se voi, che
io per quel suo benedetto inglese ebbi a pigliare un'infreddatura diabolica, sorella carnale
di feriti e garibaldini sbandati, arrivammo a storo. vittorini, 4- 349
io mi sono trovato qualche volta anche a vederle macinare sino alla mezza notte trascorsa,
timore che non possa darsi esercizio bastante a leggere correntemente questa scrittura diabolica mi fe'
1-64: mio nonno si era messo a fare un diabolico discorso con il galletto
: il diabolico genio del ritmo tornava a scatenarsi, colpo su colpo, con martellante
bastoncini per rilanciarlo al compagno, che a sua volta ripeterà il rinvio.
cose si fa il diacalaménto, il quale a quel medesimo vale. =
, sm. farmac. ant. lassativo a base di semi di cartamo.
. farmac. ant. elettuario lassativo a base di cassia. garzoni, 1-115
diversi ingredienti o perché veniva ritenuto adatto a purgare tutti gli umori. mattioli [
si tengono nelle speziane noti e chiari a ciascuno, credendosi che, assai sia
ciascuno, credendosi che, assai sia a loro il sapere che il diacatolico purghi
ovvero perché fu creduto erroneamente essere acconcio a purgare tutti gli umori. =
= voce dotta, creata in contrapposto a calacaustica. diacàustico, agg. (
legna et da se stessa in capo a casa se lo porta! = deriv
, dalla quale uscito, m'ero messo a giocare. -scherz. fagiuoli
d'acqua buona e fredda come tenuta a diacciare. pea, 8-103: la brina
aria votai l'acqua, e montato a cavallo, ci sollecitavàno di tornarcene a
montato a cavallo, ci sollecitavàno di tornarcene a roma; ma perché egli era gran
con diaccio e neve grandissima, diacciando a ciascheduno tutti i membri, et in particolare
, 1-350: noi pensavamo aver tutti a diacciare, / avendo visto tanti / fasti
). cicognani, 3-9: anche a lui avrebbero fatto quel che lui aveva
agrippina diacciò subito: non l'andava a consolare, a vedere, fuorché qualche
subito: non l'andava a consolare, a vedere, fuorché qualche donna; né
quel grido, da diacciare il sangue addosso a chiunque l'avesse udito. cicognani,
era di numi pieno / e stavano a pigliar la diacciatina. 3.
altri era rimasto al- l'ambrogiana, a cagione d'arno diacciato. forteguerri,
targioni tozzetti, 1-263: il po a ferrara e le lagune di venezia per molti
esso). fagiuoli, 2-267: a molti nella pollonia vidi accadere...
per quella stessa via, ed ebbi a intirizzire pel diabolico freddo su quelle stesse
per entro i canneti dei laghi, armata a spingarda. 5. figur.
se fremo d'entusiasmo e qualcuno vicino a me resta diacciato, un poco di quel
6. per anal. di aspetto simile a quello del ghiaccio (vetri, cristalli
: e qui s'aggiugne ancor male a malanni, / ch'io trovo l'uscio
« è cosa alcuna che vi vada a gusto?... ».
o madonna, voi domandate cosa impossibile a noi; sapete che ora non è
mortale, / abbiàn messo nel mondo a poco a poco. s.
, / abbiàn messo nel mondo a poco a poco. s. caterina de'
143: per la strada ha auto miseramente a perire in un fiume addiacciato, mentre
e come solamente per questa causa permessono a fra zacheria e al foiano che con
, 9-2-148: non ho cuore d'andare a riconoscere sulla faccia del luogo resterminio de'
d'unguannaccio / tu vienisti a'miei campi a lagorare; / e'mi salse intra
: rompere il silenzio; por fine a una situazione imbarazzante. b. davanzali
di una bella fetta di cocomero diaccio, a un'allegria di risa là nell'aia
sepolcri, in compagnia di cadaveri cascanti a pezzi dal fradiciume, e nel maneggio
, diaccie, si vide fatto in pezzi a dirittura. verga, ii-256: e
d'annunzio, v-2-473: si chinava a guardare il cadavere del re, gli
foglie, di grosse papille acquifere simili a gocce di brina (si coltiva anche nei
quercia salcigna ', che è arrendevole a guisa di salcio, e non ischianta.
: « diacciolo »: diacciuòlo, usato a modo di aggiunto, dicesi di dente
tanto di vino e di vivande come piacque a dio, che posto a diacere,
come piacque a dio, che posto a diacere, incontenente fu addormentato. piovano