teatri / vidi piene di donne / a giuochi, a pompe, a sacrifici
vidi piene di donne / a giuochi, a pompe, a sacrifici intente, /
/ a giuochi, a pompe, a sacrifici intente, / e mature ed acerbe
ornate in varie gonne; / altre star a conviti, altre agilmente / danzare.
con molta frequenzia s'esercita in danzare a tre giravolte, con le spade in
modestamente girando, e pigliandosi l'uno a l'altro, or la punta, ora
di spade insieme, e ritirarsi danzando a lo 'ndietro, finiscono il ballo.
. marino, 1-94: intorno e dentro a l'umida spelonca / chi danzando di
suonando un liuto, e l'altra incominciò a danzare, anzi a far salti di
l'altra incominciò a danzare, anzi a far salti di sì varie sorti e sì
levare / sovr'ogni ciel; pensare a cui rimembro, / cioè cristo cui
nelle braccia / per contemplare, m'avaccia a danzare. passavanti, 225: assai
passavanti, 225: assai cose ci avrebbe a dire di questa celestiale sposa di dio
verdi e capricciosi... da ramo a ramo da albero ad albero l'andava
grappoletti neri e minuti invitavano gli stornelli a far merenda ed i colombi a litigare con
stornelli a far merenda ed i colombi a litigare con questi per prenderne la loro
gente fa di fior'le ghirlandette. a. pucci, cent., 4-50:
molli, / ch'insegnavan danzar fino a i cavalli. ariosto, 43-107: e
cavalli. ariosto, 43-107: e cominciò a sonar certe sue canne, / al
/ fa danzarlo [il cavallo] a man destra senza un piede, i
. baldi, 5-24: vedrai sovente a mezzo il corso / fermarsi i pesci,
/ fermarsi i pesci, e 'ntomo a questo lido / lungo spazio danzar, rotando
: quando vaghe di lusinghe innanzi / a me non danzeran tore future. nievo
e lucenti. quasimodo, 19: intorno a me fanciulli con leggeri / moti del
o gràtico, per te, davanti a questi / mastri d'ascia e cordai;
danza sacra / ti danzerò, davanti a questi tuoi / pastori di cavalli e
s. degli arienti, 308: incominciò a basi aria in fronte, dicendo:
-danzare al suono di qualcuno, danzare a tutti i suoni: adattarsi per necessità
per necessità alla volontà altrui, acconciarsi a ogni circostanza; mostrare, pur nelle
mare e il ciel intoni, / ché a tutti e soni -a me dansar convene
me dansar convene. -danzare a proprio senno: fare ciò che si
fare ciò che si vuole, agire a proprio talento. canigiani, 1-98:
guardie intorno alla lussuriosa, / ch'ella a suo senno non sappia danzare.
alla stanchezza, pigiano alternamente sui pedali a destra e a sinistra, mantenendo il
pigiano alternamente sui pedali a destra e a sinistra, mantenendo il corpo piegato sul
. e. cecchi, 1-86: a quante fatiche, a quanti stenti vorrebbe
cecchi, 1-86: a quante fatiche, a quanti stenti vorrebbe sottoporsi, pur di
danser (sec. xii) con riferimento a un ballo di società (mentre bai
da siena, 329: or vediallo meglio a passo a passo. questo di stamane
329: or vediallo meglio a passo a passo. questo di stamane sarà un nuovo
qual peggio suona, / stormento sia a voi, e non rifini. pandolfini,
, danzatori, cantori... corrono a fare cerchio all'uscio di chi è
diventava un altro quando entrava in conversazione a bere, insino a lasciarsi maneggiare a
entrava in conversazione a bere, insino a lasciarsi maneggiare a questi commedianti e danzatori
a bere, insino a lasciarsi maneggiare a questi commedianti e danzatori. baldi,
balli e pitture. casti, 197: a te d'intorno in circolo / staransi
altra cosa le danzatrici ponevano mente dapprincipio a disegnare di continuo le forme del corpo
inviolabile la sua solitudine, lascia intorno a sé lo spazio ottuso, esaurito,
di classe tutta nuda, / incominciò a spogliarsi turbinando / sopra le vesti ammonticchiate
in vetta le tre danzatrici, che a delfo è ricomposto alla meglio nel museo,
poteva alzarsi al monumentale, ma restando a lato e quasi estranea alla grande arte
non so più quale libro) mettermi a fare l'ossessionato danzatore in corda?
tanto uomini come donne, si mettevano a ballare tenendosi per mano, ed agitavansi
arienti, 60: frate puzzo era venuto a vedere la danzosa festa. =
d'annunzio, v-2-243: vi conduco a vittoria dapàle, e di corona dapàle
né riceve in dape / se non ch'a far il mèl sono i migliori.
bagni e dapi / tenesti più che a stercoli e priapi. parini, giorno,
, e giust'ordine serba. / forse a la dama di sua man le dapi
la sana dispensiera 1 pani / venne a impor candidissimi, e di pronte / dapi
o rubicondo vino. berchet, 326: a lor più pingue / oggi il fumo
manzoni, 14: l'alma dentro a le negre paludi / piombi, e sien
fel sua dape, / e tutto inferno a tormentarla sudi. = voce dotta,
portarla da pertutto. rolli, 537: a soave furto ardenti, / ma spietate
/ ch'ei d'animale ognor vestisse a foggia, / qual par che dappertutto oggi
, i-469: una parola si adatta a prendere tutte le positure, s'introduce da
neri. pavese, 121: imparò a lavorare / nelle fabbriche senza un sorriso.
nelle fabbriche senza un sorriso. imparò a misurare / sulla propria fatica la fame degli
altro per le spalle, e andarono a posarlo sur una barella che avevan lasciata nella
/ ma gaio, e in cor pensando a dio, si getta / presso le
scandalizzate o là ch'i'non favello a vanvera; ma facciamci dappiede a mondarla
non favello a vanvera; ma facciamci dappiede a mondarla con mano. quando mai più
nella parte che segue (con riferimento a quanto si riferisce in una lettera,
da camerino la passata novella mi reduce a memoria; de'quali ne dirò alcuni qui
m. villani, 10-75: a quel tempo era il da più, e
quali è parlato. torini, 325: a presso potrà vedere... quanto
/ e zombar sodo, e non fare a misura, / che qui consiste la
, i-135: finalmente entrò tanta paura a dosso al re tra per la sua dappocaggine
fatto pruova di punirlo, ma cercato a gara di deliberargli la impunità.
dette proferte, e diede desiderata- mente a ciascuno licenzia del partire. =
desiderativaménte, avv. in modo atto a esprimere un desiderio. b
desiderativo, agg. atto, incline a desiderare. buti, 2-304: l'
la dottrina aristotelica, spinge l'uomo a desiderare in vista dell'appagamento dei suoi
appagamento dei suoi bisogni (con riferimento a virtù, facoltà, potenza, ecc
farsi per lo advenire, incerta nientedimeno a chi la desidera. 5. ant
conciosia cosa che questo luogo sia diputato a pena pur gativa, come
). che, per essere atto a soddisfare un'esigenza, un bisogno,
ottenerlo o averlo con sé o recarlo a effetto o farlo attuare, o di
, i-1-6: pochi rimangono quelli che a l'abito [delle scienze] da
antichi romani, la quale è veloce a meraviglia, ed andava in groppa da un
maestà sua divina, che farà terminare a buon fine e queste e coteste cose
goder la desiderata allegrezza dell'animo. a. verri, ii-135: l'insidiatore
effetto. 2. di oggetto a cui si tende con trepidazione o fervore
, che tu sempiterni / desiderato, a sé mi fece atteso / con l'armonia
luoghi. mariano da siena, 128: a dì quattro, ringraziato sia sempre
innamorato et isviscerato iesu benedetto, a cui nome, laude e reverenzia et onore
diavoli, delle diavolesse e delle versiere. a. verri, i-26: ed ecco
lanciano i frementi destrieri, ed i giovani a un tempo stesso rallentano la briglia.
tante volte ripensata e desiderata appena ritornato a casa. la cavemetta con la sua
di tante fatiche! -riferito a cose. leonardo, 2-105: il
poppa in quattro giorni, si mostrò a roma desideratissimo dal popolo. dovila,
, 1-564: avvenne in quel tomo a lui quello che a molti, quando
avvenne in quel tomo a lui quello che a molti, quando mettono gli occhi in
speranza, parendole ogni ora mille di tornare a ferrara. 6. ant
che fatica non pensata sono entrato, a condure questo ucello a la desiderata rete
pensata sono entrato, a condure questo ucello a la desiderata rete! s. bargagli
coltura e la istruzione, sicché impari a stimare non quel che viene dalla fortuna,
dal proprio lavoro e dall'ingegno, ed a poco a poco all'aristocrazia fittizia si
e dall'ingegno, ed a poco a poco all'aristocrazia fittizia si sostituisca quella
quando verrà? carducci, ii-9-89: ora a noi. vedi questa lista che ti
disideratori, come tutti li tormenti e a tutti piaci. dante, conv.,
se le furie desidera trici del male a vessino punito teseo del venire vivo cioè
, 756: una cosa gli era [a s. paolo] in grande temenza
era altra cosa desiderevole se non piacesse a dio sempre. bembo, i-204:
, i-204: conoscendo quanto le sue proferte a questo tempo in questo caso mi giungano
pel rimorso delle indegne persecuzioni divenuto odioso a se stesso, e schivo della pubblica
fare l'uomo beato, non potendo a lui perfettamente certe cose mostrare: con
ciò sia cosa che 'l naturale desiderio sia a l'uomo di sapere, e sanza
'nspettare qualche amichevole uccello che li fussi a tal desiderio mezzano. i. pitti
in sulla città, parendogli essere possente a disporla al desiderio suo. serdonati, 9-509
compiuto qui. piovene, 5-13: giunto a terlano senza la minima preparazione, entro
madona venus piena de piatà, perdonad a li mei desideri, né no vogliai eser
desideri, né no vogliai eser dura a mi, né contrastar a li mei pregi
eser dura a mi, né contrastar a li mei pregi. cavalca, 19-421:
assali- scono gli amorosi desiderii; e a questi non è modo che s'attutassino
desideri ingordi / elle ministre, ed a ragion discordi. loredano, 1-112:
del suo affetto fosse all'improvviso condiscesa a i suoi desideri. goldoni, viii-1016:
ella è, non è atta quasi più a regolare i desideri. in ogni stato
moltissimo quel che non si possiede. a. verri, i-127: io non mi
pavese, 8-92: una donna tiene a saper svegliare il desiderio dell'uomo, ma
desiderio de'suoi se tornerà il nemico a casa. guittone, i-23-17: non pò
iii-22-197: 11 crispi indirizzò il parlamento a lavorare e gli fece esaminare, discutere
altro sarebbe stato allora capace di condurre a termine in così breve tempo. landolfi
che assai fosse al naturale desiderio de'corpi a riposo dare. 7.
di diliberare quello che tu desideri; a me è convenevole di ricevere con desiderio
71): la qual cosa era tanto a nastagio gravosa a comportare, che per
qual cosa era tanto a nastagio gravosa a comportare, che per dolore più volte,
117: se gli amanti non vengono a suo desiderio, allora l'amore povero di
samente domandiamo quello che sarebbe il meglio a non averlo ricevuto. busone da gubbio
ancor perciò desiderosissimamente richiesto colà in vienna a conversazione da giovani. beltramelli, iii-216
grandissimi savi stavano in una scuola, a parigi, e disputavano del cielo impireo,
1254: sedette tra i poveri innanzi a la chiesa di san piero, e
limitare li doni che si sogliono consacrare a li dii. bembo, i-126:
questa sua donna, rendeo lo spirito a sozza e a puzzolente distemperanza. benvenuto
, rendeo lo spirito a sozza e a puzzolente distemperanza. benvenuto da imola volgar
nonne avvezzi, più desiderosamente si dierono a quelle dilicatezze. 5. con cura
bernardino da siena, 685: sia disiderosa a lavorare, quando tu n'hai di
che in un punto da amore togliendolo, a le desiderose selve et a tutti noi
togliendolo, a le desiderose selve et a tutti noi il ritorni. machiavelli,
da quando passava di lì per mano a sua madre ei si fermava desideroso al
non puro, e dispiacevole e contrario a dio e agli uomini, non si potea
introduzione alle virtù, 43: che è a dire vizio di gola? ed elle
: non ti dolere del mio tardare a dar risposta alla tua desiderosa richiesta.
posti in pietre desiderose, cioè molto belle a vedere. guido delle colonne volgar
: se considereremo la montagna in corpo a un infinito di questa sorta, che senza
ricorso, in cui da d risorge a, b, c, d, senza
tregua, e in cui ciascuno, sia a, o b, o c,
ufficio e posto, è designabile, a volta a volta, come primo e come
posto, è designabile, a volta a volta, come primo e come ultimo.
proporre per l'elezione o la nomina a una carica, per l'assunzione a
a una carica, per l'assunzione a un impiego; destinare, incaricare. -
torme molto ben composte, / designando a ciascuna un caporale / che disponesse le
designato, sì che io possa almeno a settembre venire a rivedere gli amici e
che io possa almeno a settembre venire a rivedere gli amici e voi. carani
, in questa generazione, dovesse entrare a san nicola, la ragione e la
il successore! / -prima di andare a dio, pronuncia il nome / del
.. si propose e fu designato a continuare, i maligni dissero a eclissare,
fu designato a continuare, i maligni dissero a eclissare, machiavellico piccolo, il machiavellico
assassino senza essere stato dalla sorte designato a tale ufficio. 2. segnare a
a tale ufficio. 2. segnare a dito. -anche al figur.: segnalare
- è troppo indefinito e non viene a designare così esattamente il tempo del farsi
il tempo in cui estetica voleva dir press'a poco superficialità e dilettantismo; e critica
dice la chiesa, e ponlo dinanzi a te, e designa in esso la città
e con audazia, mandati alcuni soldati a dare l'assalto, felicemente successe a
a dare l'assalto, felicemente successe a ruggiero quel che avea designato.
1-288: enea con altra gente cominciò a designare una piccola cittadella, quanto bastasse alla
pace, ripetendo col randelletto i suoi gesti a designare quel rettangolo di terra. c
: fece un gesto colle due mani come a designare un grosso pezzo di qualche cosa
/ là 've trovollo, di sua man a febo / l'avea dicato.
considerarne distintamente le figure, e mesi a volerle designare. 10. intr
iv-2-121: le coste della puglia si designavano a poco a poco sotto il sole
della puglia si designavano a poco a poco sotto il sole. il profumo degli
, incaricato, destinato, assegnato (a una carica, a un ufficio);
, assegnato (a una carica, a un ufficio); deputato.
le avrebbero messo dinanzi l'uomo designato a marito. sbarbaro, 1-234: non chiedo
è bastato scorgermi per capirlo e viene a me senza fretta come alla vittima designata
e andava adagio, con una curiosa andatura a gambe larghe. bartolini, 15-55:
, 12-274: intanto lepido, designato a pontefice massimo, voleva sgombrata la regia,
già fuora di me, mi condussi a la designata fontana. bugnole sale,
verbi di foco / druidiche fanciulle / a rovesciar sul designato loco / quelle plebi
in casa dell'uomo onesto, lo trova a cena, può ucciderlo senza alcun pericolo
pasolini, 34: una società / designata a perdersi è fatale / che si perda
designato; proposta (per la nomina a un dato ufficio o l'assunzione a
a un dato ufficio o l'assunzione a una carica determinata); assegnazione
preside e dai professori e che coloro a cui veniva assegnata una parte dovessero obbedire
assegnata una parte dovessero obbedire senza appellarsi a scuse. -designazione amministrativa:
con la mano protesa, di segnare a dito una persona. alvaro,
designazione popolare, il disgraziato ingegnere preposto a vigilare sui lavori della coronella nefasta.
anni in su, che per rispetto a mio padre mi ammettevano fra di loro
gòngolo tutto di pravità, bestialmente ridendo a una cotale designazione. pecchi, 3-149
ventiquattro ore prima, di giorno « a meno 1 », una grande azione offensiva
bibbia volgar., v-218: dette a salomone suo figliuolo la designazione del tempio
/ tu mi tien bene la lancia a le reni; / s'eo desno con
tavole erano messe, e sì andaron a mangiare. e disinato ch'egli ebboro,
gente ha già desinato quando tu tomi a desinare. sercambi, 24: fatto la
riverenzia, li invitò per la mattina rinvegnente a desnare seco. g. morelli,
compagni de maestro piero el menò seco a desenare. idem, 377: piacque
il figliuolo, ammu- nivalo, davagli a conoscere gli uomini, e con qualche
qualche esemplo antico e moderno gl'insegnav'a vivere. ariosto, vi-338: a
a vivere. ariosto, vi-338: a cercar vengo uno che desini / col mio
mio padrone, il quale è solo a tavola. cellini, 1-48 (126)
(126): noi eramo tutti a tavola, perché la mattina s'era desinato
e mezza andremo a desinare; / ha preso il cioccolato,
. tr. disus. mangiare, consumare a pranzo. testi fiorentini, 122:
frutta. burchiello, 163: deh serbiamo a domani / qualche reliquia a desinare,
deh serbiamo a domani / qualche reliquia a desinare, o sciolvere, / che
con voi, e di voi si abbino a ricordare quel più. panciaiichi, 47
seduti era nel salotto da desinare accanto a una specie di madia gialla, che veniva
aperta. -dar da desinare, a desinare, dar da desinare a qualcuno
, a desinare, dar da desinare a qualcuno: dar da mangiare, invitare a
a qualcuno: dar da mangiare, invitare a pranzo, far pranzare a proprie spese
, invitare a pranzo, far pranzare a proprie spese. p. fortini,
. con non molte vivande lo pose a tavola, mettendoli innansi una frittatella d'un
la s'abbi il capo. -mandare a desinare con gli angeli: causare la
, / (o son mandati) a desinar con gli agnoli. = adattamento
lat. volg. * disjèjùndre, ridotto a * disjùnàre: cioè 'rompere il
mentre disner significò * pranzare '(a mezzogiorno). desinare2 (ant
-dar desinare: offrire un pranzo, invitare a pranzo a proprie spese. -fare un
offrire un pranzo, invitare a pranzo a proprie spese. -fare un desinare:
... sogliono estendere lo desinare infino a vespro, e la cena infino a
a vespro, e la cena infino a mezza notte. g. morelli, 458
, il dì, la notte, a disinare, a cena, in casa,
, la notte, a disinare, a cena, in casa, fuori, dormendo
osteria. caro, i-281: dafni serviva a pigiare ed imbottare, la cloe a
a pigiare ed imbottare, la cloe a portare il desinare a'vendem
essere al desinare, e son venuti a la cena. allegri, 215: datomi
adesso è tardi, non faccio in tempo a ritornare alla locanda prima del desinare,
di pranzo. varchi, 18-3-49: a queste due chiese dunque concorre in questi
una bella piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole da gioveni e
bologna; / or io soprastarò fino a domani. sarpi, ii-90: diedero fuori
fuori gli articoli, per dover principiar a trattare sopra di quelli il martedì agli
e 'l dopo desinare se n'andò a gualtiero. g. bentivoglio, 5-i-56
la regina va in slitta, et a me viene anche dato una slitta di corte
desinari? -essere sul desinare: essere a tavola, attendere a un banchetto.
desinare: essere a tavola, attendere a un banchetto. bartolomeo da s.
: vivere di espedienti, scroccare inviti a pranzo con adulazioni e lusinghe. machiavelli
di matrimoni, dipoi s'è dato a mendicare cene e desinari. -non
un guadagno fisso, non riuscendo mai a mettere insieme qualche soldo. nieri,
desinaretto / il prete ed io restandoci a sedere / per terminare un fiasco
modesta colazioncella, mi fossi lasciato andare a un buon desinaretto. cinelli, 2-327
, poi levate le tavole, menarollo a donneare. m. villani, 4-39:
di che io ragiono, mi costringono a pigliare vocaboli atti a poterle esprimere; e
, mi costringono a pigliare vocaboli atti a poterle esprimere; e non si potendo
vii giuramento ancora, e molto proporzionato a quel luogo ed a quell'azione, che
e molto proporzionato a quel luogo ed a quell'azione, che si pronunziava con
alla lingua franzese: indizio che alcuni adducono a comprovare l'origine di questi popoli d'
non delle desinenze, ma delle iniziali, a guisa della poesia dei normanni. carducci
originariamente concepita. baldini, i-744: a esser proprio sincero, non interesse archeologico
tecchi, 3-117: si trovava bene a manovrare fra tutti quéi suffissi e quelle
sonetto? tutti versi, dal primo a l'ultimo, finiscono con desinenzia della
che costei / per giovanezza mi conduca a morte. idem, inf., 3-126
d'ogni paese: / e pronti sono a trapassar lo rio, / ché la
traviato è 'l folle mi'desio / a seguitar costei che 'n fuga è volta,
conforto ch'ogni tuo desio / rivolga a quel signor con giusto zelo, / ché
, / e quella strada, ch'a buon fine porti, / scorger da l'
evidente vita, / quando voglia possente a te m'invita, / e quando è
perché. parini, xviii-113: uom, a cui la natura e il ciel diffuse
/ qualor desio lo spigne / parti a seguir de le innocenti muse, /
di gloria e naturai vaghezza / tragge a quel lido il giovinetto: al fianco /
quello credemmo di scambiarcela fra noi quasi a diletto e senza quasi avvedercene, ma
e del mondo desiosa / si volge a questo e a quello, che nemici
mondo desiosa / si volge a questo e a quello, che nemici / le amica
le amica il vicendevole desio, / nemica a quelli pur quando li ami, /
pur quando li ami, / e ancor a sé per più voler nemica.
tutto per giovare con la mia fede a i vostri novi desii. caro, 16-60
/ che la tua nobil fama, a me fedele / esecutor dell'ultimo desio
ahi meschino, ei fu costretto / a lagrimar tra la consorte e i figli /
nella camera italiana i cattolici... a operare da reagente chimico per la divisione
altro dio. marino, 5-92: a la leggiadra vergine da presso / si fè
più bramo? ahi, che non giunge a fine / il desio sitibondo innamorato:
pattolo e 'l gange, / ch'a uman desio non è tesor che basti.
/ amore il suo giocondo / senso a le cose inspira. de giuliani,
del gran verno la magagna, / a schiera ed a compagna / giocan di
verno la magagna, / a schiera ed a compagna / giocan di sopra sì ch'
che faceva teseo tra le donzelle / a piè con la sua spada furioso. alamanni
il desio. arici, i-179: a suo diletto alcun nelle riviere / abbandonalo
e quegli / seguitando il desio che a ber lo invita, / il soverchio umidor
e per desio spontaneo / le accorse intorno a me genti adunate / con moto consentaneo
poeta assomigliati ad animali: i lussuriosi a stornelli e poi a gru, e due
animali: i lussuriosi a stornelli e poi a gru, e due d'essi a
a gru, e due d'essi a colombe, in cui il disio precede il
), impulso struggente di elevazione (a dio, a una persona ritenuta superiore,
struggente di elevazione (a dio, a una persona ritenuta superiore, a un
dio, a una persona ritenuta superiore, a un ideale). giacomo da
dipinsi una figura, / bella, a voi simigliante. dante, purg.,
gloriosa nel disio, / che per ellezione a dio la chiama. michelangelo, 30-2
: non posso or non veder dentr'a chi muore / tua luce eterna senza gran
fui. pascoli, 727: piangesti a quel pensier di morte / come piangevi per
d'almo lieo / coronando il cratere, a tutti in giro / ne porsero i
contentezza, diletto, compiacimento. a. pucci, 6-173: tutto quel giorno
de'mie'ministri con desìo / verrebbe a me l'esercito gentile. poliziano, 1-256
col desio: secondo il talento, a piacimento. sacchetti. vi-21: tu
col mio desìo ». -andare a desio: andare a divertirsi. andrea
. -andare a desio: andare a divertirsi. andrea da barberino, i-270
i-270: venuta la mattina bosolino montò a cavallo per andare a disio.
mattina bosolino montò a cavallo per andare a disio. -cadere in desio:
f. giambullari, 409: essendo venuta a morte la vecchia regina tira, il
esser cosa, fenomeno o evento piacevole a riscontrarsi, a osservarsi. firenzuola,
fenomeno o evento piacevole a riscontrarsi, a osservarsi. firenzuola, 747: vi
grazzini, 4-100: io me n'andrò a casa mia, che sarà un disio
cavolini teneri teneri ch'è un desio a vederla fumante a quel modo.
teneri ch'è un desio a vederla fumante a quel modo. -rapire al desio
seco ivan le figlie; / e intorno a lei ridean lievi le falde / dell'
, iii-m-12: dico poi « disiosamente', a dare ad intendere la sua continuanza e
e'non vi fien le mie parole a vile, / e meco insieme desiosamente
lettera, e tu eri tutta occupata a farti fare la corte dal gussalli.
più d'altro caro e tegno. / a me ne venne [la cerva] disiosamente
giardino che era dietro la casa, a la sua innamorata pervenne, la quale desiosamente
lo accolse. parzancse, vi-244: a chi dai falli amaro frutto colse,
l'incertezza, il timore di non riuscire a ottenere ciò che si desidera);
quentemente dico l'effetto di questo pensiero, a dare a intendere la sua dolcezza,
effetto di questo pensiero, a dare a intendere la sua dolcezza, la quale era
amorosi pelaghi dimoranti, desiosi di pervenire a porto di salute con istudioso passo, io
come era animosa, / così malcauta, a pinabel dié fede; / e d'
desiosa d'ordire / ghirlande e serti a le dorate chiome. dovila, 611:
le dorate chiome. dovila, 611: a roma sisto v allora pontefice, desioso
desioso di distraervi dall'eretico e guadagnarvi a gesù cristo, donò libero accesso ed audienza
gesù cristo, donò libero accesso ed audienza a quei che voi gli avevate mandato.
intera, i desiosa di pace, a forza ha svelto / il consenso da lui
19-619: desioso di pace, si buttava a levante e si spingeva fino ai ciglioni
al ciel come, mirando intorno, / a ciascun passo par che ti rappelle;
tasso, 13-i-291: tu sai ch'a gli occhi desiosi apparse / donna così gentile
'l giovinetto cor subito n'arse. a. lamberti, 36: erasi questo spirito
assai / con la crespana: « a prender delle fiere », / disse,
il giovane, troppo desioso, cominciò a camminare per la sala, facendosi lume con
lume con le mani; et accostatosi a un muro, andò continuando per insino
trattato d'amore, 26-8: tanto sembl'a me sia graziosa / la vita dolce
e snella / e la ne porti desiosa a quella / che la fa ne'suoi
, / nullo stato gentil s'agguaglia a morte. foscolo, sep., 192
finestre vicine alle mie si sarebbe volto a me il primo sguardo d'amore,
; e che la giovanotta desiosa avrebbe a me, ancor bambino dell'anima,
namoranza -disiusa, / ch'è dentro a lo mio cor, è nata / di
al gaudio del diletto sposo, / venit'a cristo nel quale è riposo, /
era / il nascente sospiro, e a lui di furto / spesso volgeasi il
. fazio, v-10-14: « aprite a lei [l'anima mia], col
apri gli orecchi al disioso core, / a ciò che v'entri ben ciò ch'
e del mondo desiosa / si volge a questo e a quello, che nemici /
desiosa / si volge a questo e a quello, che nemici / le amica
amica il vicendevole desio, / nemica a quelli pur quando li ami, /
quando li ami, / e ancor a sé per più voler nemica.
natoral ragione amore nasce, / navegia a guiza di bon marinaro; / se trova
trova loco dizioso e chiaro / sogiomo a sua stagion prendere sape. bembo,
. bembo, 1-214: però s'a l'apparir del bel pianeta, / che
, qual si diparte, / ebbi conforto a l'alma dentro, e parte /
fuori con paroioni disusati, e non intelligibili a tutti. = voce dotta, lat
d'aquino, ii-145: tanto m'este a pla- gere / d'aver sua signoria
/ che chi gli sta cortese / od a man giunte avante, / esso sì
fa perfetto / quanto tosto si dà a chi 'l disira. tasso, 5-72:
, che libertà desira, / né puote a voglia altrui star sottoposta.
purg., 15-104: che farem noi a chi mal ne disira, / se
fattor, perché volga il pensiero / a la sua vera stanza alma e natia.
alma e natia. / ma sorda a le sue voci, il duro esiglio /
voi cui forza o destin rende suggetti / a sovrane potenze, i van desiri /
saggio i tuoi desir governa, / e a trionfar del breve duolo impara. /
al tempo de'dolci sospiri, / a che e come concedette amore / che conosceste
ed avanza / con gli occhi sua a sì alto desiro, / che nulla
da te l'origin mia, / s'a chi mi generò desti la cuna,
io possa per più facil via / condurlo a posseder tanta fortuna, / mercé di
fortuna, / mercé di quanto feci o a far mi resta / siami nel regno
, giorno, ii-267: sol'una cura a tutti era comune / di sfuggire il
fera battaglia di sospiri / ch'avanti a lei di dir non seri'ardito: /
questi argi c'ho d'intorno, / a chiuder li occhi ed a posar invita
, / a chiuder li occhi ed a posar invita. bandello, 2-22 (i-880
(i-880): qui venuta sono a manifestarti il mio disire, a ciò che
sono a manifestarti il mio disire, a ciò che una de le due cose
; / e in un col regno a me serbi la vita / la tua pietà
ha, con frettolosi passi / quinci a pregarla supplice sen gìo, / o
porre in oblìo, / o che tornata a la sembianza antica / render la voglia
raccolti, sono sinceri, tutto anderà a seconda de'vostri desiri. casti, 9-35
boccaccio, 21-8-51: ornai discendi / a questi prati, o caro mio disire.
nostro desiro! ariosto, 30-76: a montalbano ippalca a lei rivenne, /
ariosto, 30-76: a montalbano ippalca a lei rivenne, / e nuova le
stefano, 1-50: lo mio caro fido a vui farò venire, / lo quale
, 2-36: questo disir, ch'a tutti sta nel core, / de'fatti
altrui sempre cercar novella, / fece a quel cavallier del suo dolore / la
. locuz. entrare in desire: cominciare a desiderare, essere preso, essere indotto
suo diritto o interesse, rinuncia poi a farlo proseguire. tommaseo [s
col quale uno rinuncia ad un diritto o a una cosa. dizionario del commercio,
.. la desistenza seco induce la sommessione a pagare tutte le spese e deve anzi
idonea e diretta in modo non equivoco a commettere un delitto, abbandona volontariamente
talmente l'esercito che e'fusse potente a espugnare le terre del contado di pisa
l'am- basciator di francia l'esortò a desistere dal raccoglier armi, acciò questo
? chiari, 114: ti prega a non desistere da'tuoi fisici studi;
in epidauro vegli, fatichi e sudi. a. verri, i-52: mentre ella
, 1747: 'desistesi'non insistendo più a fare, a cercare. l'ente libero
'desistesi'non insistendo più a fare, a cercare. l'ente libero solo desiste.
alle dodici, il sole accennava misteriosamente a desistere dallo sforzo erculeo di voler fare
volta in volta le cose come occorrono a vostra excellenzia, che per buoni
comandamento, per nome di cesare, a due napolitani che desistessero di litigar in
, perché so molto bene quanto sieno a voi in ira. -assol.
, 7-v-27: il popolo milanese mosso a sedizione contra di lui il forzò a desistere
mosso a sedizione contra di lui il forzò a desistere. scrofani, xxiii-548: appena
. scrofani, xxiii-548: appena cominciai a salire, che mi avvidi con somma
13 (229): pronti anche a stare zitti, quando non sentan più grida
non sentan più grida da ripetere, a finirla, quando manchino gl'istigatori. [
1827 (229): pronti anche a tacere, quando nessuno dia più loro
nessuno dia più loro la parola, a desistere, quando manchino gl'istigatori].
fatto un gesto come per dire: a oramai è inutile: desistiamo » e
per orgoglio. 2. rinunciare a un'abitudine, a una pretesa,
2. rinunciare a un'abitudine, a una pretesa, a un tentativo;
un'abitudine, a una pretesa, a un tentativo; abbandonare un progetto, un
dubbio, determinato l'ordine della nobiltà a desistere dalla sua modificazione. de roberto,
desistere da quel vostro proposito di rimandarmela a casa. -assol. comisso,
di notte. 3. rinunciare a far proseguire un processo che prima si
indarno si era presentato a'padri, offerendosi a patteggiar per danari il desistere dalla querela
querela. pirandello, 7-515: anche a costo di pagar lui le spese, voleva
pagar lui le spese, voleva indurlo a desistere dalla querela. -interrompere un'azione
/... facendo guarda / a berta e a lunarda, / che se
. facendo guarda / a berta e a lunarda, / che se deslarda.
voce già registrata dal tramater, che rinvia a ondatra (v.); cfr
sulla terra e nell'acqua, simili a grossi ratti, con muso prolungato,
), dal nome dello zoologo francese a. g. de- smarest.
filamenti gelatinosi; lo zigoto dà origine a imo, due, quattro, otto individui
rilaimidi con quattordici specie; molto comuni a malacca, sumatra, borneo, nel bengala
tendine dell'alluce unito con forte legamento a quello del flessore profondo delle altre dita
e perenni, delle regioni tropicali, a foglie stipolate, formate da tre o
in racemi terminali o ascellari, frutti a lomento. il desmodiutn gyrans, del bengala
insettivori, ma aggrediscono anche gli animali a sangue caldo per nutrirsi del loro sangue
libertà (ed è detto anche sistema a vincoli completi; tale è il sistema
. zool. sottordine di spugne silicee a quattro assi. = voce dotta,
, nei tessuti, da speciali aggruppamenti a cellule meristema- tiche donde provengono i fasci
un certo numero di gemme, da quaranta a duecentocinquanta secondo la specie.
allungato e anulato provvisto di setole, a sessi separati. = voce
detta anche isomeria dinamica), dovuta a un cambiamento di legamefra atomi o gruppi atomici
giamboni, 4-102: mongiubello medesimo, che a quella stagione spesse fiamme cacciava fuori con
cui susseguente mattina dovea venir con essi a giornata, fece veramente la veglia dell'armi
, per tutto morte, vi recarono a un tratto l'estremo desolamento. roberti,
librerie legali i crudeli scrittori che insegnarono a sconnettere con industrioso spasimo le membra degli
spasimo le membra degli uomini vivi, e a raffinarlo colla lentezza e colla aggiunta di
e acuta l'angoscia e resterminio. a. verri, ii-103: spandeva [la
dargli un senso eccessivo. verga, 1-22 a diciottenni è permesso credere ancora all'amore
gli sfaccendati nei romanzi... a ventiquattro (è desolante quello che dico
desolante era venuta spesso in quei giorni a visitare la sua modesta dimora d'artista
strade solitarie d'ostenda alle marine, a quei suoi desolanti interni orrendamente arredati dalla
.. quindi mosse l'essercito e andonne a castulone. guicciardini, i-64: aveva
i santi augùri / spiando, a vari esigli, a varie terre / per
/ spiando, a vari esigli, a varie terre / per ricovro di noi
provve dere l'armata vendono a caro prezzo il loro grano ed il
.. desolarono il paese che a poco a poco non ebbe più forza di
desolarono il paese che a poco a poco non ebbe più forza di far resistenza
desolassero quelle contrade, fossero giunti a un grado d'incivilimento superiore a
fossero giunti a un grado d'incivilimento superiore a quello d'ogni altro popolo di
litorale contro i pirati turcheschi che desolarono a varie riprese la regione, e
, che da tirata / diana offesa a desolar fu spinto / d'oeneo i
le piante / che su le ripe a l'acheloo fann'ombra. casti, ii-6-73
ungaretti, iv-68: il vento continui a scrosciare, / da palme ad abeti lo
: riaccendendo le fiamme della guerra continuerebbe a distruggere ed a desolare ogni parte del
fiamme della guerra continuerebbe a distruggere ed a desolare ogni parte del regno. pallavicino,
crudelmente. varchi, 18-2-131: cominciarono a dire... che saria bene
4- 434: venezia più intenta a difendersi che ad offendere, non voleva
traffici e nodrire gli odi che il venire a vera guerra. cattaneo, ii-1-4:
, con un lungo treno di ragioni a ricetta che si chiamano fòrmule, vengono
ricetta che si chiamano fòrmule, vengono a terrorizzare l'istruzione, a desolarci il buon
, vengono a terrorizzare l'istruzione, a desolarci il buon senso. campana,
. boccalini, i-74: non pare a te, lipsio, verissimo che il
. era l'enormità delle imposizioni. a. verri, ii-106: se ella
e così trovai essere la verità. a. verri, ii-185: creasti esattore
da lei sostentamento. ed ecco ricader tosto a condizione provinciale quella città di torino.
tormentare (e si riferisce ordinariamente a un dolore che è reso più acuto dalla
solitudine interiore in cui si è costretti a sopportarlo). bibbia volgar.,
e preghiere... niente operavano a pure isminuir d'un poco, non
, la vita e impunemente la costringe a morire. è un delitto, ma
il corredo... ». cominciava a desolarsi e a piagnucolare.
». cominciava a desolarsi e a piagnucolare. = voce dotta,
del piede. modesti, 244: a qualcun altro disolavano i piedi e
sua piccola e bianca sorella non veniva, a sera, come per il passato
sera, come per il passato, a farlo men solo... o più
alieni della salamandra nel fuoco, / a poco a poco, deso
della salamandra nel fuoco, / a poco a poco, deso latamente,
si trovava e la deso- latezza intorno a lui, perché non provasse un'umiliazione
distrutto, sconvolto (specialmente in seguito a guerre, invasioni, cataclismi, e
priamo... /... a veder troia / minata e combusta,
veder troia / minata e combusta, a giacer quasi / nel lito un tronco desolato
giunto il giorno del giudizio universale, a stuoli fuggivano
avete voi mai corso verun pericolo? a. verri, ii-117: i pochi sopravvissuti
dell'april nuovo. e gli ritorna a mente la sua primavera, pur triste,
sua, vestita di bruno, corse giù a vedere el corpo del suo dolce sposo
o monaco desolato e solitario, ponti a mente le ore delle bestie demoniali, le
il mondo, volti ogni sua faccenda a dio, e a lui pensi il dì
ogni sua faccenda a dio, e a lui pensi il dì e la notte.
. galileo, 3-2-2: lo accennerò a v. s. acciocché, o,
], già sì lusinghiere seguaci, che a lei si volga. metastasio, i-238
desolata e fuggitiva. alfieri, 1-643: a stanza / più queta, o padre
allor, tua desolata figlia / tornare a vita anco vorrai, lo sposo /
bini, 1-346: pareva che come a me gli mancasse un compagno; ma non
lagrimando in questa desolata cittade, scrissi a li principi de la terra alquanto de
(592): renzo s'abbatteva appunto a passare per una delle parti più squallide
rive, / che, desolate, a bruno / veste il flutto indurato, e
la causa de'beni più diffusivi, a visitare i miseri e desolati tuguri de'
esalasse da quella congerie di cose condannate a sdruscir nell'immobilità e a cui la
cose condannate a sdruscir nell'immobilità e a cui la poca luce, che entrava
angelus,... e sembrava gettare a fiotti nella corte delle ombre grigie,
beata / tutta bianca e desolata / a dormirsene nel mare. valeri, 1-35:
la casa dei doganieri / sul rialzo a strapiombo sulla scogliera: / desolata t'
, e mi fermavo, nel vento, a contemplare il paesaggio desolato. bozzati,
colatoi di rigagnoli, muretti di pietre a sostegno di brevi coltivazioni, dovunque un
. iacopone, 51-32: oi lassi a noi dolenti, co simo desolati!
, i-145: quella fiamma che apparve a lucio marzio sopra la testa, aringando a'
fanciulla stare in una tale incertezza, a mulinare sul come, sul perché, sulle
giuseppe è morto: se qualcosa accade a beniamino nel paese che andate, voi
sepolcro. nievo, 472: venni qui a caso per abitudine per disperazione; venni
] dae al desolato virtude; e a quelli che non sono alcuna cosa, dà
persuasi sua madre, quantunque desolatissima, a raccomandargli che sino a tempi migliori cercasse
quantunque desolatissima, a raccomandargli che sino a tempi migliori cercasse rifuggio in altro paese
perché la signora si affrettò, ridendo, a dirmi che ci aveva pensato suo marito
: tace il bambino, aspetta sino a sera, / all'uscio guarda, coi
era desolata di veder la figliuola costretta a passare la gioventù sulla macchina da cucire
son arabo: il poveraccio si sforza a stargli dietro, tira a indovinare,
poveraccio si sforza a stargli dietro, tira a indovinare, lascia in bianco, prima
essere trasgrediti. soldati, 89: ripigliavamo a discorrere sottovoce, temendo udir salire per
un osso da rosicchiare né una cagna disposta a star ferma. 8.
poche e desolate espressioni, si fe'a raccontare, come uno stizzo delle case mimiche
che ieri era inquietudine, ora, a questo risveglio desolato, è quasi un orrore
. pavese, 4-106: nel salottino a mattonelle rosse faceva un freddo desolato.
« oimè »; e tira i piedi a sè... e brievemente,
e sicura, e durò così fino a che non v'entrò la discordia, desolatrice
[eresiarchi] che erano preceduti sino a quel dì, quali guastatori del vero,
2-222: poi questa parola si trasse a significare altre idee, e generò conseguenze
dell'alta che della bassa gente. a. verri, i-233: -ohimè! sarà
agg. che è atto, che tende a desolare. - anche al fìgur.
, anzi carboni desolatorii, cioè atti a dissolvere e disfare ogni constru- zione de'
; devastazione, distruzione, dovuta specialmente a calamità naturali, guerre, invasioni,
il pregavano che elli non volesse trarre a desolazione seco ogni cosa, che non stesse
: e loro appresso di voi semo acconci a perseguitare infino a morte e desolazione.
di voi semo acconci a perseguitare infino a morte e desolazione. collenuccio, 61:
: gli angli e i sassoni erano approdati a quell'isola coll'armi alla mano,
pescecane che da qualche giorno è venuto a spargere lo sterminio e la desolazione nelle
e desolazione era tutto il paese. a. verri, ii-239: ed a me
. a. verri, ii-239: ed a me rimproveravano la barbara desolazione di così
casa: che gli avrebbe fatto male a vedere quella desolazione. leopardi, v-89:
padri uccisi, venni qui d, a voi. tommaseo [s. v.
tutto una desolazione. era ima desolazione a vedere, a sentire. la sua
desolazione. era ima desolazione a vedere, a sentire. la sua compagnia è una
in fila, guasti, pencolanti, simili a fragili scheletri congelati. o desolazione,
costretti finalmente di tornare e di ricorrere a me. boccalini, ii-209: a
a me. boccalini, ii-209: a laude, a gloria e beneficio de'prencipi
boccalini, ii-209: a laude, a gloria e beneficio de'prencipi, e
gloria e beneficio de'prencipi, e a quella perpetua desolazion de'popoli che cagiona
la materia, che qui ho preso a trattare, del consolar le disolazioni, rasserenare
che v'è da poter dire, a questo solo argomento. segneri, i-84:
; poco rimase delle antiche ricchezze. a. verri, ii-286: e qual ambascia
26 (453): lucia tornava a dipinger co'più vivi colori quella notte,
cadde il cuore in terra. 10 a corte e 'gentiluomo 'proprio 'di
chiama desolato per contrattempi che accadono anco a chi non gl'importa. il senso proprio
, o di sospetto almeno di essere solo a patire, senz'avere da altri,
desolazione di quel pianto era davvero simile a quella dei bambini. 5.
sono i giorni vuoti dell'anno; e a napoli tutto l'anno fan festa.
la fede. boccaccio, i-452: e a questa miseria e doglia avevano per compagnia
affatto il presentimento della desolazione che andava a gettare nella sua famiglia, ora stava tutto
di morti e d'incendi, scacciandosi a vicenda i re da'loro stati e
deggio, / poi fui dal mio principio a mezza etate / in loco laido,
. l'atto di chi esorta a non fare, di chi sconsiglia, dissuade
e da le cose che tendono a questa, e da quelle che son contrarie
. chim. processo che tende a eliminare la presenza dell'ossigeno da una
sostanza che entra ix-289: una vergine desponsata a imo uomo, il cui nella costituzione
storia di stefano, 15-7: se a vui piaze, li porzerò partito /
che contra natura fa ritornar gli fiumi a dietro, fissar il mare, muggire
de anime taupinelle, / che se stavano a martoriare / e erano vattute con dure
umana natura, la quale congiunse a sé oggi perpetualmente. = deriv
: le vertute, ensemor congregate, / a deo sì fanno granne lamentanza:
-saisina aggio, ed aporta / ch'entr'a la porta - ov'e'for
; titolo d'onore degli imperatorid'oriente (a cominciare dal vii secolo); titolo
(1-555): tra gli altri che a la guardia d'essa terra furono da
malvagio può credersi superiore alla legge. a. verri, ii-218: vi fu in
, lungi da pericoli illustri, trastullandosi a dadi. alfieri, i-314: pare.
/ langue e dispar. / sonate a giubilo, / boschi e torrenti! /
uomini lavoreranno meccanicamente, parlando, o a dir meglio tacendo, in ima sola
unica babilonia. bocchelli, 12-34: a tali arguzie era peraltro sensibile cesare,
arguzie era peraltro sensibile cesare, arrivato a quel punto dell'arco della potenza,
i miei capricci, senza troppo interessarsi a me. de libero, 66: ora
/ fèr sinagoga, il despota / monello a maledir. de roberto, 2-39
1-468: poi che ogni donna è ancella a chi le prenda / per violenza
, e l'obbligo che dirittamente avemo a lorenzo scala, degnissimo despoto vostro,
sua, ci ha mosso... a venire in questo luogo per onorare quanto
gozzi, i-371: sono poi tenuto a lei d'avermi proposto, e alla sua
non vi bisogneranno più libri né leggi a ridurli servi superstiziosi, crudeli ed infami.
sarebbe stato capace o no di trascendere a tanto, perché si vedrà non essercene stato
spuma, che si forma e viene a galla de'fluidi. tommaseo [
la spuma che si forma e viene a galla dei liquidi posti a bollire, o
forma e viene a galla dei liquidi posti a bollire, o a fermentare, od
galla dei liquidi posti a bollire, o a fermentare, od in tal altra condizione
operazione che consiste nel togliere le tuniche a certe radici bulbose o nello scortecciare un
pratica- mente da tutti i popoli, a eccezione di arabi ed ebrei).
, sconcio e grasso, / però a suo bel desir piano cammina: / io
dessa, e poi sopra il verrone / a mandar giù la scala ne verrai.
re antigono, il famoso apelle si condusse a farne il ritratto; e compiutolo,
, il redentor. settembrini, iv-47: a ogni rumore che io sento, dico
: in casa lanucci fu dessa la prima a scoprire che alfonso era innamorato di annetta
». -anche riferito ad animali o a esseri inanimati. fra giordano, 1-28
quel tempo che i re sogliono andare a battaglia. questo tempo d'ora è
o col pennello non dipignesse sì simile a quella, che non simile, anzi
/ mezzo non fine, strada aperta a sbocchi / di rigagnoli, lento franamento.
egli è detto propiamente salvatore; tienla bene a mente, questa è dessa: cioè
la chiesa qual fosse costanzio, fugli mostrato a dito, e detto: quelli è
operarsi, / filomerse fu desso, a non dir ciancie, / che in
la religione che ci ha resi difficili a concedere il titolo d'umano e di giusto
è dessa che ci ha istruiti a riconoscere e a rispettare in ogni uomo
dessa che ci ha istruiti a riconoscere e a rispettare in ogni uomo l'immagine di
5-5: orsù, voi siate disposti a udire nuove; pigliamo profeti che dicono
dicono cose nuove. io ho preso insino a qui de'piccolini, ora per le
milizia, iii-519: dessi viali vanno tenuti a schiena d'asino, affinché l'acqua
affinché l'acqua scoli, e vada invisibilmente a perdersi in condotti sotterranei. alfieri,
alfieri, 1-538: ahi padre! a me tu mastro / or del soffrir ti
, ché mattessa matta desnaturata è troppo a conosciere lo male e non odiarlo. bibbia
i-96: [la fanciulla] voltasi a dire di no s'apuntava quella non esser
apuntava quella non esser dessa, e a dove prima era dessa divenne non essa,
è desso. faldella, iii-88: quella a cui iddio aveva commesso di destare e
1-i-211: -egli è ito in casa costì a sua sorella per certi danari, e
. pulci, 22-72: « mandisi a uliva adunque il messo ». /
. gherardini, ii-157: che dedica a * desso 'un articolo, concludendo:
al pubblico destamento del popolo si pena a provvedere. s. agostino volgar.
romore è desta / e vede presso a sé le fiamme accese, / che prende
non s'arresta. petrarca, 8-4: a piè de'colli ove la bella vesta
pria / la donna che colui ch'a te n'envia / spesso dal sonno
. beicari, 5-11: e sopra a tutto fate in cotal forma, / che
che non lo desterebbono le cannonate. a. verri, ii-71: fui desto
è costretto a'primi caldi della stagione a disperdersi, agitato dalla moda che corre la
la dormiente. pea, 7-186: guai a destarlo, in quel primo assopimento,
: e stato un suono di buccina a destarmi, alle sei del mattino. nel
la mente che dormìa, / guardate a l'angosciosa vita mia / che sospirando la
per diverse terre / con questa tromba a destar quella gente / che gl'ignoranza
destar quella gente / che gl'ignoranza a via ciechi fatti. dante, purg.
forte dolore ti muove e ti desta a tanta ira? petrarca, 37-94: il
? petrarca, 37-94: il mio cor a vertute / destar solea con una voglia
, crederà che tu il voglia destare a fare quello soleva, come si desta l'
e del duca di milano, andativi a campo con cinquemila fanti, piantomo l'arti-
tutto, tenendosi scornato, fu desto a maggiore sdegno che prima. fiamma, ix-195
suo fattor, perché volga il pensiero / a la sua vera stanza alma e natia
1-210: è strana cosa considerare che a cola di renzo appena notaio riesca di.
genti altere, / e con la lingua a vendicarlo desta. garzoni, 1-234:
anima generosa, come si pieghi un core a misericordia, come s'ecciti un uomo
dio, poeti, io vo suonare a festa; / me non lusinga ambizion
per gli uomini, gli ha destati a grand'imprese: perché ogni uomo è
i-360: fu dei primi che destasse a più moderno gusto la scuola di napoli.
: un'altra luce / mi desta a piangere / i giorni che volano / via
tasso, 12-529: laonde il conducere a la contemplazione de le cose divine e
dalla amenità de'vigneti che poggiano fino a destar paura del pari che maraviglia.
fu lieto da principio, poi volse a tristezza, giacché non sempre il vino
d'essi convenuti prima in uno stesso volere a rovinare il buon governo della patria.
osservazioni sugli autori italiani moderni già cominciano a destare del sussurro. parini, giorno
argento, e un prete fanatico bastano a destare delle sommosse. mamiani, 1-37:
che questa libertà possa essere di nocumento a quegl'interessi religiosi che tutti noi abbiamo
un'iniziativa, avviare un'impresa. a. f. doni, 3-146: quante
quante centinaia d'anni si dura egli a fare qualche cosa onorata, bella, degna
di nomi e di voci fecero inciampo a quegli studi medesimi che tra noi destarono
. petrarca, 33-6: levata era a filar la vecchierella, / discinta e
pungea quella stagione / che per usanza a lagrimar gli appella. marmitta, ix-295
/ merope mia vi tesserà corone? a. verri, ii-117: intanto destavano
2-43: s'era fermata per discrezione a metà del pergolato, e il riflesso del
ottavio i cani / destò veloci incontro a me pur anco / che col dente
). alamanni, 5-2-643: destinati a solcar le piagge, e i colli
su le penne / correr del vento a lacerar le nubi, / o sui campi
le nubi, / o sui campi a destar dell'ampio mare / gli addormentati nembi
né in buona né in cattiva parte a questa qualità dell'animo, perché tratta dall'
mettere in guardia, aprire gli occhi a qualcuno. folengo, ii-67: vedi
ii-67: vedi l'angel crestato, ch'a l'insidie / de l'aversario sì
pulci, iv-20: rendi la spada a marte, / e desta il breviare
marte, / e desta il breviare a mattutino; / ch'egli ha già fatto
messisi in arnese di tutto quello che a gravi e buoni religiosi fusse convenevole, e
, st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le
da un'erta / le capre, a pascer questo e quel virgulto; / e
! maia materdona, iii-314: incontro a lei quanto più sai / desta [o
all'aure sciolse / l'amabil canto a raccontar suoi guai. prati, ii-40:
; poi pur essendo sgridato si destasse a tale ora che fosse arsa la scala
: presolo per la spalla, lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar, dicendo:
la spalla, lo 'ncominciò a dimenare e a chiamar, dicendo: -pinuccio, destati
cader le stelle, / porgi solennemente a la gran giuno / preghiere e voti.
i lumi ebri riscossi, / tanto a quel vago oggetto in lui s'accrebbe /
troncò. verga, ii-524: il destarsi a bocca asciutta, o amara, o
culla. / sul guancialino coi belli orli a giorno, / ridea tra sé,
ridea tra sé, guardando in alto, a nulla. d'annunzio, iii-2-91:
al fango: / canta il cigno a la morte; io moro e piango;
che sovra un faggio / erasi desto a richiamare il giorno, / e dolcissimamente in
in suo linguaggio / supplicava l'aurora a far ritorno, / interromper del bosco
lo puoi battere e spezzare / fino a vitreo pulviscolo, / senza che il
: le stesse celle avevano finestrette simili a feritoie, che non bastavano a vincere
simili a feritoie, che non bastavano a vincere il buio, ma, scorgendo l'
, in cui si destavano i grilli a quell'ora, aumentavano l'angustia dell'
, xxi-105: però, dilettissime, infino a qui facciamo ragione che neuna cosa avemo
insieme coll'altre piante, e apparecchiànci a fare molto e santo frutto. petrarca,
, ma venire di largo e palesemente a fare quanto sono tenuti per debito di
della giustizia; la quale è accetta a dio e necessaria agli uomini. lorenzo de'
, 1-75 (175): mi venne a trovare quel latino iuvinale detto, e
. caro, 16-42: l'esperia tutta a guerreggiar si desti. matraini, ix-530
indi s'apria, / destisi ora a bel dì l'anima e dia / principio
leggendo e rileggendo il famoso poeta, a la considerazione di sì fatte cose non
non ho aperti gli occhi. l. a dimari, 117: qual torpor di
mal della bugia ti renda? / a destarti a gran fretta io ti consiglio.
della bugia ti renda? / a destarti a gran fretta io ti consiglio. metastasio
. de roberto, 591: desta vasi a un tratto in lui la coscienza della
, era d'estate, / era a quel fuoco, a quegli ardori, /
estate, / era a quel fuoco, a quegli ardori, / che si
poliziano, 198: sopra tutto tieni a mente / d'andar sempre a ogni festa
tutto tieni a mente / d'andar sempre a ogni festa / bene in punto fra
desta. machiavelli, 870: s'a la mia immensa voglia / fussi il
/ fin che si desti in petto a lui quel tarlo, / quel pene-
nell'eroe che vicino all'altro siede / a quel novo spettacolo si desta: /
. colletta, iv-265: chiamato il re a novello congresso in verona, si destarono
tempo si destò la guerra di siena. a. f. doni, ii-124:
. figur. muoversi, agitarsi; cominciare a soffiare (il vento, la brezza
le luci diurne / fan dubbio ancor a l'aria, al cielo intorno, /
gagliardo ogni momento, / tal che a forza era desto e svolazzava / tra
: già l'aura messaggiera erasi desta / a nunziar che se ne vien l'aurora
: il canto lontano del gallo chiamava a destarsi la natura dormente: e molti
desterassi. beicari, 5-51: comunemente a ciaschedun cristiano / è dato una vigilia ed
altro piacer vano / dopo la morte a vigilar si desta. -riprendere a
a vigilar si desta. -riprendere a vegetare e crescere dopo il riposo invernale
innocenti. parini, 526: quando, a la voce del sovran motore, /
/ le scure immisurabili caverne, / fuggirò a quel romor l'ombre ritrose, /
disperata. cicognani, 3-146: di fronte a quella letargica invalidità degli oggetti, un
natura. pure, dentro, comincia a destarsi con crepitìo di passi e di voci
lasciammo gli cavalli, e ci ponemmo a dormire, e dopo sonno picciolo destati istu-
quattordici coorti pretoriane e tutti i cavalli a impadronirsi deu'appennino. a. verri,
tutti i cavalli a impadronirsi deu'appennino. a. verri, i-191: ond'ella
; sollecitato, eccitato, stimolato. a. verri, ii-37: voi però fino
quasi destati subitamente da letargo, uccideste, a furore di volgo, saturnino: fu
di volgo, saturnino: fu squarciato a brani. foscolo, xi1- 192:
destati dalla libertà e dale grandi commozioni a scrivere di cose politiche, ci furono
, dicesi generalmente di qualunque cosa atta a destare. = deriv. da
avea bisogno di cameriere che si facesse a svegliarlo: avendo egli al fianco due vigilantissimi
figur. che dà origine e alimento (a sentimenti, passioni, stati d'animo
, iv-356: supplico non di meno a v. s., a la galea
di meno a v. s., a la galea che va ben de la vela
usare una desterità, o sia, a parlare grossolanamente, una baratteria.
dexter 'destro, che si trova a destra '; cfr. fr. dexterité
/ come infinito è il suo girare a tondo. michelangelo, i-44: se l'
il torto? trissino, xxx-4-96: a che piangete? non sapete ancora /
sapete ancora / che ciò che nasce a morte si destina? varchi, 18-1-87
e i dolci rai / non volgete a costei ch'umil v'inchina? / aprili
, neghittoso, e sì vedrai / a qual ventura il fato or ti destina.
ti destina. testi, i-43: a ciascuno il suo fin destina il cielo,
miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. pascoli, 1384
12-28: la giovane bandi, sembrava a fabio, era un alto spirito che per
spirito che per caso fosse stato destinato a ricamare, cucire, occuparsi d'inezie.
tiranno avessi destinato el dì della morte a uno di loro,...
può pigliar, vivanda / tutte destina a un animai vorace. caro, 2-217:
detto / fosse alcun destinato o spinto a morte. botta, 4-364: i ferraresi
... facilmente adattarono l'animo a quanto iddio e il papa avevano destinato
. boiardo, 2-7-50: il franco conte a quel dolce parlare / a poco a
franco conte a quel dolce parlare / a poco a poco si venia piegando, /
a quel dolce parlare / a poco a poco si venia piegando, / e destinava
. tasso, 1-23-17: goffredo intanto a cui l'ampia rapina / le stanche genti
e pasce, / l'ultimo assalto a la città destina, / e vuol ch'
lasce. dovila, 241: parevagli molto a proposito che questo risentimento de'cattolici così
pria fu destinato, / furono i primi a correr 10 steccato. panciatichi, 211
pel lazio; e la prima gita sarà a vedere l'antichità di veio. alfieri
xv-234: io aveva destinato l'estate a como -l'estate noiosa e micidiale a
a como -l'estate noiosa e micidiale a milano -ma altre cure, e l'amore
e l'amore di famiglia mi tengono a brescia, e mi terranno a venezia.
tengono a brescia, e mi terranno a venezia. leopardi, v-16: cerca
4. assegnare, designare, inviare (a un ufficio, a un incarico,
, inviare (a un ufficio, a un incarico, a una missione, a
un ufficio, a un incarico, a una missione, a un lavoro).
a un incarico, a una missione, a un lavoro). -anche: inviare
un lavoro). -anche: inviare a un luogo di pena. cantilena di
trattare in quella isola la causa delegata a lui e al cardinale eboracense. sarpi
ordinò la reduzione, destinando suo commissario a quel colloquio 11 granvella. g.
sultan che di tommaso / costantemente era a favor disposto, / dimostrarglielo volle anche in
anche in quel caso / e destinollo a rimpiazzar quel posto. p. verri,
dopo furon vestiti di grigioverde e destinati a ferrara, dove la madre era già ad
comisso, 14-148: era stato destinato a un ufficio di quel paese, non
5. indirizzare, avviare, riserbare (a una professione, a un'attività,
, riserbare (a una professione, a un'attività, agli studi, a uno
a un'attività, agli studi, a uno stato, in particolare al matrimonio
primo consorte; / e gir volando a le seconde nozze. loredano, 1-23:
.. il destinare i propri figliuoli a qual professione gli viene più in fantasia
agli studi. -rifl. dedicarsi a uno studio, a un'attività.
-rifl. dedicarsi a uno studio, a un'attività. anguillara, 15-26:
d'ogni paese / ogn'un ch'a tal scienza si destina, / a questo
ch'a tal scienza si destina, / a questo studio d'un uom, ch'
e non ha par da l'uno a l'altro polo. alfieri, v-2-515:
si destina scrittore, egli è d'imparare a conoscere in se stesso questo sublime impulso
questo sublime impulso, e, conosciuto, a dirigerlo. g. raimondi,
consapevole tragedia. 6. disporre a un particolare impiego, conservare, ordinare
un particolare impiego, conservare, ordinare a un determinato fine (un oggetto,
guaine di quelli ferri ch'eglino avieno a quella opera destinati, ne'fianchi e
goda, e l'altra ardente forza / a punir l'empio giù nel cieco inferno
sottile natura, che in colui, a cui è da me destinato, non
spose / le caste membra; e a voi beata gente / di più nobile mondo
dal primo istante che l'ebbi, a compiere l'ufficio d'un premi-carte.
melania ed armida avevano condotta la giovane a vedere la camera che le destinavano.
roba. -assegnare parte del proprio tempo a una particolare occupazione o attività che meglio
vostra signoria è una di quelle, a la quale ho destinato una giornata intiera
ecc.); spedire una lettera a un determinato indirizzo, a una particolare
una lettera a un determinato indirizzo, a una particolare persona; assegnare, far
: comprai quattro bicchieri, / fioretta, a san miniato, e destinati / gl'
co'quattrini; / laonde implora che a pietà si muova / e che qualche
si muova / e che qualche soccorso a lei destini. monti, iii-341: fra
, e altri due se posso indurlo a incaricarsene. leopardi, iii-7: stimatissimo
sua nuovissima opera, 10 mi disponeva a renderle somme grazie di questo inaspettato favore
grandi scrittori borghesi, non si sa a chi possa essere destinata. 8
mandati, fu destinato cambrai, luogo fatale a grandissime conclusioni. g. bentivoglio,
i-97: se una pena eguale è destinata a due delitti, che disugualmente offendono la
). destinatàrio, sm. persona a cui è indirizzata una lettera, un
pacco; persona o categoria di persone a cui è rivolto un discorso, un messaggio
un discorso, un messaggio; lettore a cui è destinato un libro per il
di una norma giuridica: il soggetto a cui si rivolge una norma e che
dire: * io non so a chi è indirizzata questa lettera '. arila
pettegolezzi, caricature, richiami e allusioni a fatti e fatterelli del giorno, che
la galleria nelle sale di sopra cominciarono a passare attraverso la libreria artisti, critici
dal destino (o anche dalla provvidenza) a un fine particolare; prestabilito, fatale
povere e misere tutte l'altre destinate a nascer di padri simili! anguillara,
e non sospiri in vano, / a te solo dagli uomini e dal cielo /
mutanza, / sendo esso sempre morte a qualche stato. d. battoli,
27-200: ma de'vivi ancora, cari a dio, e destinati al cielo,
era impreparato, inopportuno, destinato immancabilmente a fallire, mentre la gente s'armava
hanno già visi d'uomini, pronti a tutto, sono in boccio l'uomo destinato
tutto, sono in boccio l'uomo destinato a una delle vite più faticate del mondo
egli tanto, che la sua vecchiezza a lui non ch'ad altrui rincresce? pascoli
non si graffiano ora, i destinati a morire accanto! ungaretti, xi-92:
di rebecca,... il destinato a dare discendenza interminabile al popolo eletto.
, determinato; scelto (in seguito a più o meno ponderata decisione).
. livio volgar., 3-65: a voi è necessario essere forti uomini,
: sforzossi ciascuna delle parti di tirare a sé la fama della vittoria e dell'onore
alloggiamenti... gloriandosi, oltre a questo, che arebbono sconfitti gl'inimici
una parte delle genti loro, destinata a entrare nella battaglia, non si fusse voltata
entrare nella battaglia, non si fusse voltata a rubare. firenzuola, 841: abbia
19: cominciarono senza interposizione di tempo a gettare unitamente i fondamenti della destinata grandezza
mezzo delle schiere dei contemporanei, ma a volta a volta si ritrovano in ciascuno di
schiere dei contemporanei, ma a volta a volta si ritrovano in ciascuno di questi
consentono le nazioni o regioni destinate a raccoglierla. 3. assegnato, incaricato
-anche: attribuito (un incarico: a una persona). machiavelli, 594
] destinati, andarono alle sue case a trovarlo, e con prieghi e con
, e in quegli il primogenito destinato a tanta successione, sollevò i principi cristiani
che già è destinata persona per succedere a monsignor champigny nell'ambasciaria a questa repubblica
per succedere a monsignor champigny nell'ambasciaria a questa repubblica. g. bentivoglio,
della città vi fossero due barbieri destinati a fabbricare gli unti, e che più di
più di cento cinquanta persone fossero adoperate a spargere l'unzione; che vari banchieri
cambiaso, già destinato nunzio del papa a napoli. alfieri, i-143: elia
, i-143: elia, destinato sempre a medicare, o palliar le mie pieghe,
avessi preveduto che egli aspirasse alla cattedra a voi destinata, con tutta l'amicizia
più giusto. cuoco, 1-36: giunse a minacciare un castigo agli avvocati da lui
uniformi siano i criteri degli ispettori destinati a ispezionare le nostre scuole. landolfi,
la maggior parte dei destinati per piscina a pratolino, luogo celebratissimo, e delizia de'
4. riserbato, indirizzato (a una professione, agli studi, a
a una professione, agli studi, a uno stato sociale particolare, al matrimonio
e 'n quei che truove / destinati a solcar le piagge e i colli, /
davila, 134: aveva condotti, ritornando a parigi, odetto già cardinale di ciatiglione
; io, dai più teneri anni / a te dal padre destinata; a un
/ a te dal padre destinata; a un tempo / sposa ed amante a te
; a un tempo / sposa ed amante a te crescea. pirandello, 7-153:
destinato chierico sebbene ancor catecumeno, avvezzo a subire la formidabile dottrina delle sante matrone
5. disposto, assegnato (a un fine, a uno scopo)
disposto, assegnato (a un fine, a uno scopo); idoneo.
.. il pesco si può innestare a buccia, e innestare in cedro e simile
lavorano gli spazi de'campi, destinati a seme o a piante per l'autunno
spazi de'campi, destinati a seme o a piante per l'autunno. sannazaro,
versarò tutto in una fossa fatta dinanzi a l'altare con oglio e latte insieme,
detta. / quest'è la terra destinata a noi. serdonati, 10-157: v'
rendere la materia destinata ad esso abile a poter farlo. spolverini, xxx-1-167: poi
destinato seme, e non ricusi / a man larga gettarlo, a ciò di quanto
ricusi / a man larga gettarlo, a ciò di quanto / pere, la copia
ciò di quanto / pere, la copia a lui ristori il danno. casti,
forma, la collezione dei segni destinati a indicar gli accidenti delle stesse parti,
ognuno renderà conto, cominciò da fanciullo a pensare come potesse render la sua utile
, 9-83: il comandante kekuatov, a ogni nuovo paese, si chiudeva nelle
, 2-93: facevano un certo senso a giovancarlo alcuni uomini della montagna nei loro
, classico abbigliamento d'una volta destinato a proteggere dai rovi; grigi fauni parevano
: questa facezia, destinata cum affezione a tua excellenzia, ateonia nominaremo sempre.
, 13-i-618: la colonna d'alcide, a sua memoria / destinata sostegno, in
con quel signore due parole non destinate a tutti? che male c'è? non
mazzo di rose è una bottiglia destinata a me, le rose sono per teodora.
luogo, il tempo per dare inizio a una cerimonia, a una battaglia,
per dare inizio a una cerimonia, a una battaglia, per la celebrazione di
in diverse parte, non pervirabbe a destinato termine se non fosse retta al
venuto... il tempo destinato a questo omicidio, entrò galeotto in camera della
si spruzzano il volto, or fanno a gara / chi prima a un segno
, or fanno a gara / chi prima a un segno destinato arrive. marino,
cavallerizzo dell'imperatrice, che mi presenta a nome di sua maestà due bellissimi cavalli
quel locale e non un altro, a quell'ora destinata. 8.
: i faticatori manovali, i destinati a spinger carrelli a testa bassa pagati a
faticatori manovali, i destinati a spinger carrelli a testa bassa pagati a giornata, non
a spinger carrelli a testa bassa pagati a giornata, non facevano tante differenze,
di fango e che non erano pagati a cottimo. 9. prov.
destinati, perché noi uomini facciamo sacrifizi a voi, vi offeriamo ecatombe, e
di lui daranno [i superiori] a me, come spero, il padre cristoforo
affidati. 2. scopo, finalità a cui è ordinata una cosa o che
avere fermata la intenzione della mente, e a quale destinazione noi rivochiamo sempre lo sguardo
che gli uomini non avessero altra destinazione a questo mondo che quella di passar la
scopo; per dargli una destinazione riandiamo a giorni e ore della nostra vita, ci
. in senso concreto: uso o ufficio a cui si destina una persona, una
da bere non arrovesciato, altrimenti detto a ferraiuolo. se ne fa uso nella
destinazione e quasi direi suggeriscono la potenza a cui serviranno. c. e. gadda
, 6-101: d'altre chiavi ritrovate a caso, ignorava del tutto la destinazione
quando i due fondi vengono ad appartenere a due proprietari diversi sorge in rapporto ai
il papà potrà fare una breve corsa a roma... per preparare il terreno
destinazione esatta mi fu comunicata ufficialmente solo a palermo. buzzati, 1-11: nominato ufficiale
. de marchi, i-373: prese a camminare verso un'ignota destinazione, senz'
. slataper, 1-92: andai alla stazione a pigliare il biglietto di terza classe.
, 348: tardi, cauti e come a malgrado vanno a destinazione i gettoni vinti
, cauti e come a malgrado vanno a destinazione i gettoni vinti; quelli perduti
. pratolini, 2-62: la voce giunse a destinazione, con le parole tutte intere
. 6. luogo o persona a cui viene spedita la corrispondenza e la
lettere private, regolarmente spedite e mandate a destinazione giusta per posta, possa
per posta, possa esser chiamato dinanzi a qualunque autorità, ed esser costretto a
a qualunque autorità, ed esser costretto a disconfessarle. fogazzaro, 1-46: qui
lettera, chissà per quale incaglio, giunse a destinazione solo l'altro giorno,
, 1-173: anziché consegnare le lettere chiuse a don cosimino perché le mandasse a matera
chiuse a don cosimino perché le mandasse a matera, si dovevano ora portare,
leggeva e s'incaricava di spedirle direttamente a destinazione. 7. destino,
noi vediamo dieci compagni che sono ordinati a sacrificare e aprire le profezie della sibilla,
cognoscimento che il mio cuore si movesse a cognoscere i miei gravi peccati. ben ero
: con destinazion di volontate / tutti a questa cittade ci portiamo. 9
per cui tutto ciò che è risponde a una funzione e a un fine,
che è risponde a una funzione e a un fine, e ciò che accade ha
al fato, alla provvidenza e anche a una potenza malefica): in opposizione a
a una potenza malefica): in opposizione a * caso 'o 'fortuna
luce a'tenebrosi / spirti che hanno a far sì alto cammino. sacchetti, 213
del concetto, ed altre cose simili a queste: le quali non dal nostro volere
5-286: ciò che voglia il destino a noi si cela, / e non sappiam
mondo si occupano nel fare i conti a domeneddio, e assicurano ch'egli ha
gioiendo. tozzi, iii-8: accanto a domenico, siccome desideravano un erede, i
morti doventavano anche per lei simili soltanto a tentativi astratti e dovuti abbandonare certo a
a tentativi astratti e dovuti abbandonare certo a fine di bene; se il destino
che interessano statuariamente, ma ci lasciano a noi. cassola, 3-90: -dimmi:
sorte; quel che il futuro riserba (a una persona, anche a una cosa
riserba (a una persona, anche a una cosa). -più spesso al
, tutti gli distini si cruccieranno contro a voi. fazio, i-13-21: fatua fu
gente. cesarotti, ii-362: molti persistono a credere che noi avremo la pace,
nova di lutto / cagion s'accresce a le cagioni antiche. tenca, 1-192
. tenca, 1-192: forse intorno a pellico, più che a nessun altro
: forse intorno a pellico, più che a nessun altro scrittore del suo tempo,
letteraria, ond'è contrassegnato il periodo a cui guardiamo; forse nelle sue vicende e
sue vicende e nei suoi studii è a cercarsi principalmente la storia e il destino
. nievo, 417: era corso a milano dove era allora la stanza del generai
. verga, ii-72: poi tornò a sedersi, accennando ancora del capo, mentre
guglia del duomo, si sente chiamare a grandi destini, che io gli auguro anche
, 9-5: andare liberamente coi giovanotti, a vagheggiare avventure amorose coi giovani celebri per
coi giovani celebri per rirresistibile fàscino, a sognare destini d'alta mondanità. ungaretti
chiudevo le imposte e nel buio cominciavo a fare strani cerimoniali e ad accendere ora
le rive sue, e i romani a quel tempo la vuoteranno come si conviene
altro, per arme che avesse, a sì fatti colpi faceva resistenza: se alcuno
del percotente; il quale scampo tornava a colui peggio che morte. 5
destinazione. -anche al figur. a. cocchi, iii-541: io mi presi
io mi presi la libertà di raccomandare a v. e. una lettera ed un
nel linguaggio specialmente mercantile, dicesi 'a destino 'per * al luogo ove una
] in altra diretta ad alessandro od a cologna, per cui avrà finito coll'
, ii-3-407: se credi, indirizza a me la domanda e i documenti, che
belletta. arrivata la colonna della salute a destino, trabocca sulla terra preparata.
non fia 'l dì che voi tanto a me tremendo / ite annunziando, che
convinti avrowi / io meglio assai: né a voi discaro fia / la pietà,
fia / la pietà, di cui siete a me sì larghi, / ritrovar più
31: l'amico s'era messo a camminare per suo conto, abbandonandomi al mio
e più saggia. cassola, 1-234: a fausto rimase il sospetto che in un
più vicino / per terra; e a riva non v'erano nocchieri; i
tutti quei ragazzi svogliati che, pigliando a noia i libri, le scuole e
l'esercizio dei mulini natanti è concesso fino a consumazione. bartolini, 17-162: è
viani, 13-446: ma tu stai a giornate sane a bighellonare sull'impietrato dei
13-446: ma tu stai a giornate sane a bighellonare sull'impietrato dei napoletani, -gli
e non pare che si possa contrastare a quelle forze, però ch'io li
destituta di ogni umano soccorso è restata a vivere, chi sa come! di pianto
ecco, al povero marzani, destituito a tal segno di criterio e d'estimativa,
giovani. pratolini, 1-188: continuava a lagnarsi, a implorare che lo slegassero
pratolini, 1-188: continuava a lagnarsi, a implorare che lo slegassero, ormai destituito
terre non somministrano né tuguri né pane a tanti italiani che... languenti
da un ufficio, da una carica, a titolo di sanzione; esonerato.
, nessuna, ragione poteva farlo cedere a un altro, chiunque fosse; declinarlo da
offesa, destituita, spodestata. a rispetto a destituito, la forma latineggiante destituto
destituita, spodestata. a rispetto a destituito, la forma latineggiante destituto continua
v.]: « dato dall'uso a 'destituire 'l'altro significato di
rimuovere, degradare ', è rimaso a 4 destituto 'il primo soltanto [cioè
privato, abbandonato '], ed a 4 destituito 'il secondo ». per
cronologica dei vari significati, si rimanda a destituire. destituzióne, sf
nel solo gran consiglio, e a diciannove quelli del minore. foscolo, xv-236
rinunzia; aiuterebbero nelle scuole troppo numerose a mantenere la disciplina. einaudi, 1-17:
confacente alla dignità di chi è chiamato a coprire l'ufficio di magistrato. 2
avvilirsi a ricever doni infamati dalla pubblicità, rimane
non rimaneva in me tanta virtude / ch'a discemer le cose io fossi presto,
: quand'ecco, oh cielo! a me, non so se desta, /
/ che lento m'arde e fioco a capo il letto, / desto improvviso,
dì de'morti, e la trovò a letto desta (matilde dormiva accanto),
dormendo si levava in su il letto a sedere, e parlava diverse maraviglie;
di quello ch'egli parlava, rispondea a proposito, e tuttavia dormia. d'annunzio
. morelli, 377: si dava balia a un rettore con più salaro e famiglia
/ ne'ben vergati fogli / d'a tene e roma impallidì le gote!
le gote! spolverini, xxx-1-124: a le crescenti biade / al fin desto
disegni. cantoni, 42: così a vederla, si capiva subito che il solo
tasso, 6-ii-177: disse allor, desto a quel susurro, amore: / da
desti i secoli / parlin d'intorno a me. carducci, iii-7-23: chiericato desto
desto alle occasioni, si fa amico a pammene, quivi confinato anch'egli, famoso
castigare. fontanella, iii-367: china a tempo il ginocchio e l'aurea testa
vegliano, non è colpa nostra. a. verri, ii-190: uno spasimo
carducci, 996: salve piemonte! a te con melodia / mesta da lungi
/ come i tuoi cento battaglioni, e a valle / cercan le deste a ragionar
e a valle / cercan le deste a ragionar di gloria / ville e cittadi.
iv-2-673: l'uomo e il legno a un tempo erano desti, in accordo
in accordo come un corpo solo, pronti a scorrere su l'acqua. viani,
parlando egli, il vero e 'l falso a pena / si discemea. storia
molto desto, / in alta voxe a parlar comenzàno. alberti, 20
ma pure e'mi pesava non assectar prima a noi padri adiudicata soma. macinghi strozzi
, e chi è desto attende solo a godere e arricchire, invece di rendere illustre