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vol. IV Pag.16 - Da DANNUNZIEGGIARE a DANTISTA (46 risultati)

lo facevo anche per addestrare me stesso a liberarmi dalla dannunzite che aveva aumentato la

-ite che deriva dal linguaggio medico, a indicare l'aspetto patologico di questo atteggiamento

ma dal recipiente: / non è sufficiente a deo nullo creato: i lo

amico; e posto non ti sia dato a fine tu ori per loro, non

non di meno tu non se'meno obligata a quegli di cui furono i beni,

ricevente. segneri, iv-742: nota a tuo prò come la vergine non esultò

come la vergine non esultò nella salute a lei data, esultò nel dante.

. monaldi, 439: domenica, a dì 23 di ottobre, cominciò in

23 di ottobre, cominciò in firenze a leggere il dante m. giovanni boccaccio.

persona propria dell'autore, ché a questo modo non lo patirebbe, ma

modo non lo patirebbe, ma come a nome o cognome del libro. a.

come a nome o cognome del libro. a. f. bertini, 1-59:

. modo di indicare, nell'acquisto a titolo derivativo, il soggetto che trasmette

il fatto di colui, che dà origine a un rapporto di diritto ».

e fastoso / più d'un arlotto a danteggiar s'impegna. algarotti, 1-105

: dipinse con bernardo nella cappella strozzi a s. m. novella il paradiso

un gesuita riesce così strano e difficile a concepire, come il petrarcheggiare di un trappista

, sf. tipo di sedia (costruita a imitazione di forme medievali e rinascimentali)

intreccio di strisce di legno parallele collocate a forbice, unite tra loro nei braccioli

può essere anche un collegamento orizzontale adibito a schienale); è detta anche savonarola

signore. b. croce, iii-32-187: a quei miopi giudici del successo si

« or tu chi sei che vuoi sedere a scranna / per giudicar da lungi

danteschi, fan rimaner gli asini lungi a dietro. monti, i-394: il

quel veder le debite proporzioni e dare a ciascuna cosa il suo. pascoli, ii-53

mi tornavano alla memoria gli argomenti danteschi a dimostrare il buon diritto della dominazione romana

mi sembrava la migliore maniera per ripetere a rheingold certe cose senza rischiare di offenderlo

carducci, ii-18-116: io non scrivo a nome della società dantesca, della quale

aspettazione. d'annunzio, v-3-312: a qual fine fu constituita questa società dantesca italiana

-terzine dantesche: formate da endecasillabi a rime incatenate. -verso dantesco: endecasillabo

danteschi e riescono mirabili quando son fatti a disegno. 2. relativo agli

, 548: il governo m'ha invitato a roma per una cattedra dantesca. ma

quel concorso dantesco del 5 aprile, a cui io partecipai, di mandarmene, con

0 danteschi o dantofili avrebber finito con riuscire a farlo. 4. che imita

. che imita dante, che si ispira a dante; secondo lo stile, la

, 39: or quanto il boccaccio avesse a cuore questo poema, mostra con averlo

di quella gran coltura trovasi poi, a mezzo il secolo decimosettimo, milton,

, come tutti i grandi, simile a sé solo in quelle che fanno sua grandezza

ii-15-11: i giovani applaudivano i primi a quella letteratura civile, a quella rigenerazione

i primi a quella letteratura civile, a quella rigenerazione dantesca che porta in fronte

dietro! dantesco addirittura. rocce colossali, a strati ocracei, grigi, ferrigni,

strati ocracei, grigi, ferrigni, a piombo sur un mucchio di case acquattate

, quando i propri problemi sono radicati a un'esperienza così individuale. -alla

così individuale. -alla dantesca: a imitazione di dante. rosa,

la lunga isola di garda, e a destra, acceso come un richiamo,

studioso e filologo che si dedica precipuamente a studi danteschi; chi legge e studia

sacchetti, 258: franco sacchetti mandò a messer antonio / piovano eccellente dantista,

vol. IV Pag.17 - Da DANTOFILO a DANZA (47 risultati)

che dantista, / ch'i'meriti salire a tanto pregio. m. franco

gli studi danteschi e tutto ciò che a dante si riferisce, raccogliendone edizioni,

danteschi o dantofili avrebber finito con riuscire a farlo. e. cecchi, 1-56:

problema del veltro dantesco, e dimostra a lume di storia e di filologia come

sf. opera di carattere erudito dedicata a dante e ai suoi scritti. pascoli

non si faccia blasmare / di trarersi a danza. poesie bolognesi, xxxv1- 780

, xxxv1- 780: seguramente / vegna a la nostra danza / chi è fedel

d'amor servente. boccaccio, vii-72: a nostra danza quinta è il tuo sole

256: molto ci van le feminelle a danza, / narrando per visione i

frezzi, iv-11-73: come donzella che ha a guidar la danza, / che a

a guidar la danza, / che a chi l'invita riverenzia face / e po'

manza. collenuccio, 230: attendendo a danze, a che son molto dediti i

, 230: attendendo a danze, a che son molto dediti i francesi, allegramente

saltazione artificiosa così grata alle fanciulle et a gli amanti... consiste tutta

danze. fontanella, iii-367: china a tempo il ginocchio e l'aurea testa

grazia mirabile acquistata da poco nel menar a tondo la furlana. praga, iv-14

in una sola struttura ritmica senza togliere a taluna il carattere proprio e dominante ornai

, e bagnato m'offerse / dentro a la danza de le quattro belle. idem

essa [sustanza] e l'altre mossero a sua danza. buti [par.

[par., 7-7]: * a sua danza ', cioè al suo girare

girano coloro che danzano e che ballano a ballo tondo. frezzi, iv-22-116: angeli

lochi / giranti su e giù ed ire a danza, / con canti dolci ed

tante danze, che è una letizia pure a pensarlo. -mistico ballo.

. guittone, l-i: ora vegna a la danza, / e con baldanza

danza, / e con baldanza -danzi a tutte l'ore / chi spera in voi

: / cento dì de perdonanza / a chi dice villania. -per simil.

-per simil. e al figur. a. pucci, ix-1004: anzi par oggi

di non dire / alcuna cosa contro a buon'usanza. paolo da certaldo, 188

ell'entra dolce per usanza, / a l'uscir fa mala danza; / ch'

. pascoli, i-309: chi esamina a parte il monumento, riconosce là il

disgusto e in dispregio questa gente zotica a cui non io manco d'additar per cànone

d'amor novelle canzonette; / cominciano a gioire li ama- dori, / e

una viuola, cominciarono soavemente una danza a sonare. sacchetti, vi-98: già

già eran tutti sovra la fiumana / a piè della foresta pervenuti, / dove

parso lunghissimo al cameriero, e cominciandosi a sonare un'altra danza, egli la richiese

di ballare e ballò seco un ballo a la gagliarda. d'annunzio, i-648

di lontano, confuse, giungevano fino a noi le cadenze di una danza turca

danza ce pò odire chi sta appresso a mia stazone. 4. per

cielo e de le stelle, che a luce del sole chiarissima facevano quasi una

danza delle stelle alla quale crede. a. boito, vi-916: né mostro

tu esegui con una lentezza inerme, a piedi quasi nudi. 5.

vorticoso, incalzante, frenetico; movimento a scosse, a sussulti; baluginare repentino

, frenetico; movimento a scosse, a sussulti; baluginare repentino; ridda di

la « quintana », i giuocano a capriole ed a « moresche » / ed

», i giuocano a capriole ed a « moresche » / ed al pallon

(com'è patria usanza) / sfidarsi a lotta, e l'uno a l'

sfidarsi a lotta, e l'uno a l'altro addosso, / con fiera insieme

vol. IV Pag.18 - Da DANZANTE a DANZARE (46 risultati)

, 19-231: da copenaghen s'usciva a vedere la campagna come per un riposo

, un respiro; ma ogni volta coni a confessata fretta di rientrare a buttarsi in

volta coni a confessata fretta di rientrare a buttarsi in quella danza ininterrotta della sua

sul suo veloce tomo, / manipolandomi a flessuosa vergine / con le plaudenti mani.

città, sabbia, da imperio / a servitù, da inedia ad opulenza,

inedia ad opulenza, / da grazia a venustà, da asprezza a calma.

/ da grazia a venustà, da asprezza a calma. -ant. combattimento, mischia

spesso con intenzione scherz.). a. pucci, cent., 45-84:

'l suo valore / tolse il nemico suo a testa ignuda, / e si credeva

intricata. -finire la danza: condurre a termine un affare complicato, un intrigo,

zafatappi di studianti; i quali, oltre a non volere obedire gli edicti nostri e

gli edicti nostri e comandamenti d'andare a pisa, parlano pazamente, e cicalano

qua per nuociere. grazzini, 4-321: a questo modo finirem noi la danza,

monsignor sanseverino trarrà le cose d'italia a maggior conseguenza che non si crede.

grasso legnaiuolo, 66: vi vollono [a cena] quel garzone che fu col

dicendo: paolo, per in sino a quest'ora tu hai la danza menata

quest'ora tu hai la danza menata a tuo senno: ora la vogliamo menare a

a tuo senno: ora la vogliamo menare a nostro. pulci, 8-12: più

la dama se colegaro; / ma a lei, che piazeva la basa danza

danze. firenzuola, 122: beato a quel che poteva ballar con essa pure una

con più stregnimenti di mani che mai a danza fusse fatto. 8.

. consorteria; patto, accordo. a. pucci, cent., 23-79:

danza. 10. ant. canzone a ballo, ballata. poesie anonime,

anonime, v-334-1: mia nova danza, a lo mio 'mor verace / salutai

'mor verace / salutai da mia parte a ctuctesore, / dì che d'erore

, / dì che d'erore verrà a ferma pace, / ma no gli gravi

are'creduto / che tanto al mondo fusse a mia speranza. 12.

di pisa, / che me fa muovere a risa / quando l'aggio a ricordare

fa muovere a risa / quando l'aggio a ricordare. 13. ant

quann'era nel monno, / ca entanno a rota facea portatura. frezzi, iii-10-27

carducci, iii-6-35: come oggi starebbe male a diplomatico non saper movere un passo almeno

la danza in una veglia reale, così a un principe allora non essere esperto ad

la viola canzone o ballata o a comporre un sonetto. buffonerie gentilesche delle

danza fosse presa. -tenere a danza: tenere nell'incertezza, sulla

/ ch'una donna lo tenga tanto a danza. 15. dimin.

e posino e passeggino e saltino tutte a un'ora, come se fossero tante

, iv-650: sopravviene dal primo uscio a sinistra spizzi, che si fa largo

dire * musica danzante 'per 'musica a ballo'. panzini, iv-179: 'danzante',

fortuna del paese, -disse il re rivolto a qualcuno del seguito; e s'allontanò

distico gelato di boileau... a 5 franchi per testa. campana, 81

partic.: danzanti: gli appartenenti a una setta comparsa nel belgio fiammingo e

se n'andarono al tempio, ed a guisa di danzanti recatisi in cerchio, n'

mano formano un circolo, e incominciano prima a girare lentamente ondeggiando su le rozze e

vl-n-136 (5-7): cantar, danzar a la provenzalesca / con istrumenti novi d'

/ e pesci per le tane andar a schiera, / e le donzelle da

legiadre gente, / tanta tristeza dànno a la mia mente, / che ogn'altra

vol. IV Pag.220 - Da DEPURO a DEPUTATO (26 risultati)

sendo comin ciata la mortalità a ferrara, papa eugenio se ne venne

ferrara, papa eugenio se ne venne a firenze, e vennonvi i greci; e

. pulci, 24-87: il campo a san dionigi diputossi. sarpi, i-132:

tre, quattro, sei, dieci città a misura dell'estensione della provincia si deputavano

: come le dette cose furono annunziate a roma, incontanente fu dal senato diputata

dal senato diputata la guerra di acaia a mummio console. g. morelli, 467

dì io del prossimo mese di dicembre a milano, dove deputomo per il dì

permissione del padre spiritual si fa, a presunzione sarà deputato, ed a vana

, a presunzione sarà deputato, ed a vana gloria, e non a mercede.

, ed a vana gloria, e non a mercede. giovanni da samminiaio [petrarca

9: nessuna cosa appropriamo né attribuiamo a noi né della scienza, né della degnità

che le fu deputato un tempio grandissimo a roma. capellano volgar., i-157

che c'è conceduto per penitenzia, diputare a dio per amore della sempiternale e gloriosa

in corpo, una ne aveva deputata a dio, l'altra la daria a chi

a dio, l'altra la daria a chi la voleva. paleotti, l-n-435:

voleva. paleotti, l-n-435: donque a questi dèi deputava l'antichità i proprii luoghi

, e riti e tempii, con che a ciascuno di loro si dovea prestare il

so en enfemo e so ionto ià a la porta: / la mia mate relione

sono più lontani dalla pace eterna. a. f. doni, 241: che

crisostomo volgar., xxi-465: ma a quelli che continuarono insino alla fine nella

bocchelli, 1-iii-588: cotesta ambizione deputatizia a lui era entrata nel profondo del cuore

. incaricato di un compito, destinato a una mansione (e si dice di persone

, a'quali per certi cavalieri deputati a fare la spesa, igualmente si danno

suore infernali, la quale è diputata a filare la vita delli mortali. la spagna

di aver furato qualcosa, il magistrato a ciò deputato subitamente lo fa pigliare, e

19: non valevano per porre alcun modo a così smoderati prezzi, e massimamente del

vol. IV Pag.221 - Da DEPUTATO a DEPUTATO (64 risultati)

il garrì che la scrignuta / deputata a servirlo avea battuta. d. battoli,

, già, mentre era fanciulla, deputata a scopare il tempio della meca; ufficio

il tempio della meca; ufficio che solo a vergini di gran merito si concedeva.

regolarmente discusse e deliberate, in seno a una rappresentanza d'uomini giudicati capaci dai

capaci dai cittadini e da loro deputati a ciò, potevano i servili raffazzonare a

a ciò, potevano i servili raffazzonare a forza di male pratiche una vana imagine

cicerone volgar., 1-520: non basta a te solo avere questa virtù, ma

piero capponi, imo di quattro cittadini diputati a trattare col re, uomo di ingegno

. sarpi, i-272: si faceva a favor de'vescovi il medesmo effetto senza

ecclesiastici... saranno sempre obbligati a non lasciar passare alcuna proposizione che tocchi

antico avessero fatto qualche lodevole invenzione, a proporla, o effettualmente o in figura

. machiavelli, 273: cominciarono liberamente a permettere che gli uomini deputati in quelli

. -scelto * selezionato. a. f. doni, 2-105: innanzi

vincesse. 4. ant. destinato a un uso determinato (una cosa)

, o canaletti ivi a'piedi deputati a ciò. nardi, i-95: questi gradi

età poco disciplinabile il luogo delle persone a così fatta udienza più mature.

deputata per educar putti, sia applicata a questo seminario. birago, 135: persuasero

panno vermiglio, che solamente erano deputati a ciò, ed erano dello spedale de'

non fosse qualche serpente che lo venisse a divorare e che fosse diputato a divorare chi

venisse a divorare e che fosse diputato a divorare chi fosse stato messo in quella

degli albizzi, i-196: e poi andai a caprigliole e ad albiano in lombardia,

le più belle donne di lucca, a lui deputate perché dell'avarizia si vergognasse

per non doviso, i quali sono diputati a spendere in onore di noi..

data); impiegato, utilizzato, assegnato a una determinata occupazione (un periodo di

bibbia volgar., vi-261: puose a david, suo servo, producere re

in alcuni giorni deputati della settimana attenderete a tor via le nimicizie de'cittadini,

tor via le nimicizie de'cittadini, a spegner gli odi, e finalmente ad

scelto per padrino il taverniere, vennero a villanie, e dalle villanie ai colpi

, i-473: che avremo se non a soldare due o tre migliaia di fanti,

mostra, condurli in sulla maestra piazza a far pigliare e bocche per le quali

scelto, adibito, riservato, destinato a un uso particolare (un luogo).

queste cose si fanno in luoghi ecclesiastici ed a dio consacrati e deputati. niccolò del

; la qual cosa farai, quando riceverai a casa tua a mangiare, e albergo

farai, quando riceverai a casa tua a mangiare, e albergo i poveri pellegrini:

gittarogli in una fossa, ch'era a ciò diputata. tanaglia, 3-893: e

. machiavelli, 207: congiurarono alcuni contro a sitalce re di tracia; deputorono il

, 297: chiamavano i popoli solennemente a la chiesa a ciò deputata. d

: chiamavano i popoli solennemente a la chiesa a ciò deputata. d. battoli,

città di refugio, ch'erano deputate a gli ebrei per iscampo e salvo della

di coloro, i quali son deputati a i segreti sagramenti di quella. garzoni

altri [giorni] intercisi, cioè deputati a iddio la mattina, e il restante

la mattina, e il restante del giorno a diversi uffici. 12. ant

. l'uomo, ch'è soggetto a questo vizio, s'appartiene allo inferno,

... andromaca ligata, deputata a morte, e scampolla, e tolsela per

punimento, / sotto gastigamento, i a moglie et a figliuoli / con diputati duoli

sotto gastigamento, i a moglie et a figliuoli / con diputati duoli. 14

. grimaldi, xviii5- 466: sarebbe a proposito che i cittadini eligessero in pubblico

suggerimenti necessari all'accertamento de'fatti ed a sistemare per lo avvenire tamministrazione del loro

elettori in suo nome e dicesse: badate a mandare deputati savi, i quali approvino

, i quali approvino la pace, disposti a secondarmi, non a far novità,

pace, disposti a secondarmi, non a far novità, altrimenti! c'era l'

l'ehm! che metteva tanta paura a don abbondio. -altrimenti metterete la corona

: radicale piuttosto acceso, quasi socialisteggiante a forza di elargizioni e di comprar voti

voti aveva strappato un collegio di deputato a un clericale deltaristocrazia veneta. -per estens

francese non darebbe il nome di camere a que'tanti pari e deputati che intervenissero

che intervenissero nel capo-luogo d'un dipartimento a un'elezione di consiglieri dipartimentali. d'

municipale, con elezione progressiva, sino a formare un consiglio di stato, e

persona eletta dall'autorità competente e destinata a svolgere un compito determinato, specialmente nella

case di cittadini, secondo che parrà a e'sei deputati. bandello, 2-9

in canton, dove li portughesi vanno a comprare le mercanzie che si portano all'india

credito appresso il suo ordine, che a quelle del re. d. battoli,

qui stamattina, ho tralasciato d'andare a caccia. -ed io ho mandato uno

io ho mandato uno in luogo mio a vendere la legna. -oh! quando io

i deputati d'ogni quartiere, muniti a questo d'ogni facoltà più arbitraria, potessero

vol. IV Pag.222 - Da DEPUTAZIONE a DERATIZZARE (41 risultati)

sabbadinisostennero sette volte l'officio di deputati a munire le fortezze e per altri provvedimenti

fermo e lucia, 606: il deputato a quella porta era caduto di peste il

di romulo gli antichi latini inviarono deputati a contrar seco amicizia e confederazione. de mori

un poco male,... ed a pena ho scritta la lettera ai deputati

senato ed il popolo di parigi mossi a compassione dalle miserie de'popoli della francia

, avevano dato loro commissione di venire a trattare con lui. i. neri,

deputati del governo provvisorio napoletano che vanno a parigi a dimandare l'indipendenza. tramater

governo provvisorio napoletano che vanno a parigi a dimandare l'indipendenza. tramater [s

principe o da un corpo di persone a trattare qualche negozio, a complire, e

di persone a trattare qualche negozio, a complire, e simili. oriani,

ancora dilatata di più, e così a s. carlo al corso; onde intimoriti

per le nazioni e per il collegio a parte. f. negri, 159:

sono i principali maestri di esse. a. segni, i-iv-3-305: l'altra [

il segretario ne sapesse nulla, chiamò a raccolta i deputati; e questi si trovarono

mansioni ausiliarie. ariosto, 38-76: a pena avea la vigilante aurora / da

il bonghi] risponde, combattendo, a tutti, anche a un professoruncolo, a

, combattendo, a tutti, anche a un professoruncolo, a un imbrattatore di

a tutti, anche a un professoruncolo, a un imbrattatore di giornali, a un

, a un imbrattatore di giornali, a un deputatonzolo. = v.

, pubblico); elezione e destinazione a un incarico, designazione, assegnazione;

o più spesso con altri), a svolgere una determinata missione. -accettare

: per la lettera vostra, fatta a dì x di questo a ore quattro,

, fatta a dì x di questo a ore quattro, siamo avvisati della giunta

. parevami che questa deputazione non fussi a proposito:... nondimeno per il

egli venne qua di passaggio per andarsene a trovar il principe morto per particolare deputazione

deputazione. spaventa, 1-354: via a torino, non dubitando di essere uno dei

3. l'organo collegiale formato dalle personedestinate a una determinata missione; delegazione, commissione

trovati tutti li passi liberi si presentarono a 26 sotto barcellona, alla cui città e

e voglia anteporre il suo venerabile parere a quello de'mercatanti scelti per trattare di

la corte quadrupede l'invita / luminoso a occupar distinto posto / del lioncin fra i

meneghino e i conigli americani non abbiano a far alleanza! bocchelli, i-187:

distrutta, quando mio padre, che era a quei tempi presidente della deputazione provinciale,

organizzate su base regionale e fanno capo a una giunta centrale. carducci, iii-7-280

che le importanti deputazioni del vocabolario a mio tempo si trascurarono. =

; e che i giornalisti ripeterono, a uso pappagalli, quella gemma del verbo

, deragliando sulle mobili / curve sterzate a secco, di lunari / vampe fanno

'sbarra d'appoggio, rotaia ', a sua volta dal fr. ant. retile

su acqua o terra prima di levarsi a volo, per effetto del vento.

1754) come termine di marina, a indicare l'ancora che lascia la presa nel

di una traiettoria curvilinea (in seguito a virata o ad altra manovra).

di milano nel 1929, ha dato voga a questa bella parola insieme con 'derattizzante

vol. IV Pag.223 - Da DERATIZZAZIONE a DERETANAMENTE (28 risultati)

, iii-285: alta città ch'in mezzo a tonde hai nido, /..

scacciato peregrino errante, / tu fosti a me, ch'in te fermai le piante

derelicta, e quasi morta stando a pie'de la croce. s. degli

e la cugina anna venivano anche loro a sedersi lì accanto sui sassi, a chiacchierare

loro a sedersi lì accanto sui sassi, a chiacchierare dopo cena con quei poveretti,

raffaella al pensiero che potesse toccare anche a lei. ah, così caduta, così

il conflitto. garzoni, 5-11: a te vergine tritonia di mille altri epiteti

dal senno, abbandonati dal cervello, a te, tutta cervello e senno,

fanno ricorso. boccalini, ii-230: a que'nobili, derelitti da quella protezione del

xvii-395: come virgilio tolse i versi a quel di verona, così il petrarca ne

così il petrarca ne ha pigliati parecchi a quel di pistoia; e so d'averli

altri miei compagni d'amore e consolatori, a milano. cattaneo, iii-4-202: l'

capelli. / tu piangi, derelitta, a capo chino, / sulla ventosa balza

. sinisgalli, 6-130: ma, a due passi, a consolarci forse dalla sopravvivenza

: ma, a due passi, a consolarci forse dalla sopravvivenza delle parole (

quercia, ahimè, non fa più ombra a nessuno, così derelitta e pietosa.

11-65: o che pietà è egli a volger gli occhi verso l'afflizione e le

pecchio, conc., iii-165: guai a colui che mangia l'asciutto pane!

prima che la giustizia arrivasse in tempo a giudicarlo. nievo, 1-346: que'due

1-346: que'due derelitti si fecero a raccontare la mancanza d'ogni necessario nella

guerriera e militare, s'erano rivolti a pensieri tranquilli e riposati, ed alla cura

ne rimanga. pananti, i-124: arrivano a una casa derelitta, / montan sei

misere di legno, / giungono finalmente a una soffitta / che avea quattro puntelli per

un pianto contenuto. banti, 8-92: a spinger lo sguardo intorno, sole che

di sobborgo, bambini e ragazze accanto a soldati di venti paesi, cartelloni di

, un aspetto della natura). a. maffei, vi-467: né sol per

aspetto di sventura derelitta che mi fece a bella prima tutto suo. d'annunzio

. rigatini-cappuccini, 189: aggiunsero a questo nome [di derequisizione]

vol. IV Pag.224 - Da DERETANO a DERIDERE (36 risultati)

13: e'si dice, la soria a noi essere levante e a quelli dell'

, la soria a noi essere levante e a quelli dell'india essere ponente: perché

se non per la longitudine, che a noi è davanti e agli indi è diretana

, e con irreverenza e scherno, a la presenza di tutti gli astanti, così

più corta / fu per compassion condotta a casa, / in cui per una deretana

guittone, xxxii-118: ora s'eo fosse a mia guisa segnore / d'ogne terren

da s. c., 13-2-9: a molti che si prolungavano la vita,

. libro di sydrac, 507: a questa gente franca non rimarrà poi gente

quando il re, il deretano luogo riservando a dioneo, così cominciò a parlare.

luogo riservando a dioneo, così cominciò a parlare. seneca volgar., 3-55:

direttano, e così melon suo fratello, a uscire della battaglia. folengo, ii-147

acciò ch'allegri / sian per innanzi a l'opere, non pegri. aretino,

: e per il deretano rimedio viene a me, e mi piagne intorno, mi

adoperare alquanto questa sua frusta sul deretano a qualche dozzina di questi scrittoracci moderni.

dovesse aver l'ardire di presentare il diretano a quella panchetta, perché ella corrispondeva ad

del josè ci perveniva piuttosto raramente, a una così gloriosa estromissione. moravia,

(32-5): anz'io ch'a tutti gli altri deretano / men vo con

ed affannata lena, / damon, tanto a te cedo, e n'ho

ben pena, / quanto cede a pavon pica o fagiano. =

col tuo sangue vuoi salvare il mondo / a questo basta tesser circunciso, / or

... oh! non forzarmi / a supplicar così dinanzi a questa / turba

non forzarmi / a supplicar così dinanzi a questa / turba che mi deride. d'

tua cagione anche me, che sempre a tuo riguardo mi sono mostrato e mostrerò più

la derideva. tozzi, i-467: a sentirla deridere [mia madre], mi

vergognato tanto, benché alla fine mi mettessi a sogghignare anch'io. pratolini, 1-194

era tenuto, costrignesse i sanesi a restituirlo, rispose, quasi deridendo

deridere. moravia. i-408: erano ridotti a ripetere sempre gli stessi gesti,

ripetere sempre gli stessi gesti, mostallino a sperimentare e deridere, lui a

a sperimentare e deridere, lui a moraleggiare, monica a buttarsi affa

e deridere, lui a moraleggiare, monica a buttarsi affa mata sugli uomini

animali o di cose inanimate. a. verri, i-224: e tu mare

e sicura, le sciocchezze de'sogni cominciai a deridere. l. guicciardini, 159

non ammette questo assioma, si riduca a memoria iero- boam, che derise infelicemente

, 8-i-170: altri difficilmente possono perdonare a chi deride o il metodo,

. gozzi, i-32: non dirò nulla a molti scientifici precettori de'rampolli de'grandi

italiane,... mi era avvezzo a pronunziar quanto meglio poteva e la u

vol. IV Pag.225 - Da DERIDITORE a DERISO (27 risultati)

gozzi, 1-204: il maestro incominciò a deridere il suo timore e, quanto

suo timore e, quanto seppe, a dimostrargli con le parole la vanità del

eziandio, che ne piangano. a. verri, i-230: i malvagi vi

fama deriditrice apra dipoi le sue cento bocche a beffarlo. derimere. v

ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una gonella sola

fuggì... e an- donne a sutri: e là fu assediato e preso

là fu assediato e preso, e menato a roma in derisione in su un cammello

fanno dirigióne e beffe, e contastano a ciò. compagni, 2-30: allora lo

. loria, 5-229: per correre più a suo agio, raccoglieva alla vita il

mantello e le brindellose sottane, scoprendo a mo'di derisione finale i pantaloni arrotolati

quelli che fanno beffe d'altrui. a cognoscimento del qual peccato ne fo tale

eccita le risa di molti? ma guai a noi, se volessimo abbandonare tutto ciò

d'immobilità che volendo conservare cose impossibili a conservare ci attira le derisioni degli increduli

le derisioni degli increduli; colpa grave davanti a dio!] ovine, 89:

passavamo, noi ci sporgevamo dai finestrini a fare sberleffi e gesti di derisione per

quando vedde nundinio tacere, per risentirse a tempo di quella derisione nundinica che comparava

critiche, alle derisioni del mondo. a. verri, ii-167: atroci derisioni,

religione, sì che sieno più tosto a derisione che ad altro. 6

questi, i quali avemmo nel mondo a dispetto e in derisione, la vita de'

vituperio alle genti, e in derisione a tutte le città. galileo, 3-1-65:

cadérgli in pensiero, come vedersi, a causa della sventura occorsagli, quasi degradato nella

in molta malinconia, i quali tutto torna a dannazione di chi fa beffe di loro

panzini, iii-174: smettete di abbigliarvi a quel modo, ché siete di derisione

derisivamente, avv. ant. a mo'di deri sione,

derisivo, agg. che tende a deridere, abituato alla derisione,

b. fioretti, 1-2-14: diceva a se stessa nell'animo suo molte parole

v-1005 (18-7): per ch'a me sol ti mostri ingrato, / o

vol. IV Pag.226 - Da DERISO a DERIVA (25 risultati)

da lui derisi? giusti, 2-224: a dura vita, a dura disciplina,

, 2-224: a dura vita, a dura disciplina, / muti, derisi,

confortarsi pensare alle derisioni che furono fatte a cristo ed a'santi, i quali

fra poco mel molto veleno, / altri a finto parlar nutrisca in seno / falsa

sono la più parte poveri, e costretti a vita servile, spregevole, oziosi e

scrisse un volume di canzoni e sonetti a imitazione di quei del petrarca e simili

. b. davanzati, i-161: tornato a sue novelle tante volte derise, del

regnano, e fervono i derisori. a. verri, i-27: ora non di

inezzia del pittore, eccitano il riso a chi ha qualche giudicio; imperoché questo

sì, ma fatta non diformemente. a. guarini, ii-138: mille altri

d. bartoli, 6-2-136: si diedero a scriverne, in vitupero e in deriso

quelli che, poco discreti, vanno dietro a certe favole che mettono le predicazioni in

aveva in deriso, stimandogli non dissimiglianti a quei minerali che non fusibili inutilmente sono

: la veemenza del suo pentimento pareva a tutti, anche agli scandalizzati e ai

o noncuranti, rimangono immobili in mezzo a un popolo dimentico o derisore, aspettando le

chi non cura, non dà importanza (a un pericolo, alle cose del mondo

con le proprie orecchie udito alcuni prelati a dir dirisoriamente il proverbio scurrile che già

teologi e anco li servidori loro narravano a ciascuno con ogni occasione con parole derisorie

. salvini, 30-1-182: non la perdonò a omero, al petrarca, sopra cui

derisorio che si dà in italia a quelle poesie che non sanno di

carne né pesce. collodi, 13: a quel garbo inso lente e

deriva', movimento laterale di un bastimento a sottovento della sua rotta apparente, la

una zattera alla deriva sull'oceano, morì a tempo per divenire pasto e salvezza all'

: superficie fissa verticale posta in coda a un aeroplano o a un missile per mantenerne

posta in coda a un aeroplano o a un missile per mantenerne più stabile la

vol. IV Pag.227 - Da DERIVABILE a DERIVARE (20 risultati)

di un certo volume si spostano lentamente a causa della rotazione terrestre, delle correnti

/ avido di procreazione e moribondo nuota a ritroso nei torrenti in piena.

il caso ci venne in aiuto e mandò a cozzare contro la nostra proda una specie

acqua fredda fino alle ginocchia e badava a tenere sollevato il muso del cavallo serrandogli strettamente

o l'istinto mi porta, a cervello chiuso e occhi spalancati. barilli

, i-2: chi può levare gli occhi a queste superne spere,...

di secta. cieco, 1-41: presso a la porta fuor d'un sasso usciva

sasso usciva / un'acqua che girava intorno a quello, / da la qual poscia

la frode al frodolente, / com'aggio a provar ciò le voglie intente. tasso

i fiumi considerabili che ne derivano vanno a metter foce in tre mari, nel

alcune volte un mancino genera un simile a sé. biringuccio, 1-1: han figurato

perde fura / ed è preso e menato a la giustizia. canigiani, 1-19:

commercio. redi, 16-iii-26: cominciai a dubitare, se per fortuna tutti i

mancanza di materia, ed è comune a tutte le lettere mie perché la mia

. bonichi, ix-299: dassi danaio a chi derrata vende, / non a

a chi derrata vende, / non a chi dal vendente è derivato. p.

. busone da gubbio, 190: a memoria di quella vettoria i romani vi difica-

volto, per natura schiva, / a roma il viso et a babel le spalle

schiva, / a roma il viso et a babel le spalle, i i miei

della terra scavato si gitti in su a rattener l'acqua fangosa che vi derivi dentro

vol. IV Pag.228 - Da DERIVARE a DERIVATO (28 risultati)

il platano e l'oliva, / rami a rami intrecciando e fronde a fronde.

/ rami a rami intrecciando e fronde a fronde. d. battoli, 24-21:

45: ottenuto l'acquedotto che serviva a la terra e derivata l'acqua di

de l'esercito, tutte le cose pertinenti a l'assedio et espugnazione de la terra

primo i campi divise e l'onda a questi / derivò dalle fonti e di barriere

. comisso, 5-275: da bambino giuocava a fare l'agricoltore, preparava piccoli campi

derivava un canaletto d'acqua e si divertiva a irrigarli. -per simil. riferito

quali la natura è solita di mandargli. a. cocchi, 8-221: in tutti

e assodati,... il ridurre a conveniente equilibrio la massa umorale,.

.. si derivano tacque, benché a goccia a goccia, delle grazie; si

si derivano tacque, benché a goccia a goccia, delle grazie; si disgorgano i

. per estens. portare da un luogo a un altro; trasferire. sarpi

, le varie in loro / sparse virtudi a sé deriva e compie / e di

ed efficacissimi conforti. tasso, 5-1-38: a questa ragione volendo io contradire, conviene

non solamente le regole ma la forza movente a ben vivere si deriva. napoli signorelli

hanno derivato il nome che hanno dato a questo regno chiamandolo cina e loro «

panzini, i-71: era come un derivare a spiagge ignote, un movimento lento.

quasimodo, 61: tra muschi grami, a supplizio / splende la pietra livida:

'(dal lat derivare), quasi a significare 4 allontanarsi dalla riva '.

derivata, sf. matem. valore a cui tende il rapporto fra la differenza

variabile, quando questa seconda differenza tende a zero. = voce dotta intemaz

: e'[pronomi] derivativi, giunti a questi nomi, 4 padre, madre

l'ombra primitiva e dirivativa fia maggiore a essere causata da lume di candela, che

e metonimici ritornano semplici caratteri qualora vengono a perder le tracce della loro derivazione.

un derivativo il quale, in seguito a vari fenomeni linguistici e fonetici incidenti,

sulla cute o sull'intestino, servono a far espellere umori cattivi stagnanti nel sangue

si fermasse o al monasterio della certosa o a binasco, alloggiamenti forti...

e assolutamente derivate dal gusto orientale, a cui tuttavia non negherò che l'ispirazione

vol. IV Pag.229 - Da DERIVATORE a DERMA (17 risultati)

tanti un uomo del mio carattere o a consumarsi affatto in istudi micidiali o a

a consumarsi affatto in istudi micidiali o a seppellirsi nella più terribile noia e per

... discernere infine in quel che a noi sembra caos, i filoni e

: in tante spezie sarà, crediamo, a sofficienza diviso 11 nome nel seguente trattato

primitivo e in derivato: e oltr'a ciò dovrà dividersi in semplice ed in composto

. guerrazzi, i-5: sembra destinata a morire nei suoi derivati, come morì

di misura la cui definizione viene ricondotta a un'operazione matematica fra grandezze (misure

). che deriva; che serve a derivare le acque (un canale).

. sm. idraul. dispositivo che serve a ricavare da un corso d'acqua naturale

simil.: riferito al sangue. a. cocchi, 8-232: essendo esse [

storia della poesia e della letteratura prese a trattare di ogni altra cosa che non

[credo] si continuassero quelle lettere a pronunziare secondo la derivazione grammaticale o l'

industriale, navigabile, ecc., a scopo industriale o agricolo. -chiusa di

da un corso d'acqua privata appartenente a un terzo. 10. elettrotecn.

derivazione telefonica: linea non direttamente collegata a una centrale, ma sulla quale,

in virtù del quale uno poteva telefonare a qualunque ora del giorno e della notte senza

mezzo di altre, non appena si sia a conoscenza delle derivate di queste ultime.

vol. IV Pag.230 - Da DERMALGIA a DERMATOZOI (16 risultati)

oblungo, biancastro e semitrasparente, se a digiuno, di color rosso bruno quando

prurito e una forma morbosa cutanea simile a eczema. = voce dotta,

comp. dal gr. 8épp. a * pelle 'e dal suffisso di '

voce dotta, dal gr. 8éppt, a -axoc * pelle ', con allusione

epidermide e derma), generalmente dovuta a cause meccaniche, fisiche o chimiche (

blastomicetica: infiammazione della pelle dovuta a funghi del gruppo blastomiceti che causano,

soprattutto nelle parti scoperte, manifestazioni cutanee a carattere papillomatoso e vegetante. -dermatite

esacerbazioni o di recidive che si susseguono a intervalli più o meno lunghi; talvolta può

orifizi; si associa con una desquamazione a larghi lembi e uno stato generale grave

regione anteriore dell'addome con metodi analoghi a quelli che servono per raccogliere le impronte

< * >8t] c 'simile a pelle ', comp. da séppia -axoc

dolenti, formati da fibre muscolari lisce a rete o a fasci incrociati,

fibre muscolari lisce a rete o a fasci incrociati, frammiste a tessuto connettivo

o a fasci incrociati, frammiste a tessuto connettivo e talvolta a cellule tonde

, frammiste a tessuto connettivo e talvolta a cellule tonde; si manifesta soprattutto nei

alla superficie della cute e si fissa a un emicilindro metallico sul quale viene raccolto

vol. IV Pag.231 - Da DERMATTERI a DEROGANTE (27 risultati)

piccole e le posteriori larghe, piegate a ventaglio intorno a un punto centrale della

posteriori larghe, piegate a ventaglio intorno a un punto centrale della costa; l'

paio di forti pinze mobili, fatte a forbici (v. forbicina); l'

, sf. medie. processo infiammatorio a carico del derma o, più genericamente,

preparato insolubile (bismuto, soprattutto) a causa della penetrazione accidentale del medicamento in

il collo non retrattile e gli arti a forma di pale particolarmente atti al nuoto

, sf. veter. processo infiammatorio a carico del tessuto dermafilloso dello zoccolo equino

medie. complesso di reazioni neuro-vegetative secondarie a qualsiasi genere di stimolazione meccanica della cute

o meno marcata e persistente, dovuta a vasodilatazione attiva. -dermografismo bianco: caratterizzato

rilevata sul piano cutaneo, in seguito a una fuoriuscita di siero dai vasi (

; ha la forma di un'ansa a ferro di cavallo le cui due branche

plastica stampati con vari colori e figure a imitazione della pelle. panzini

registr. dal tramater, che rinvia a dermatoide. dermòide2, sm.

. tumore benigno, solido o cistico, a struttura complessa, risultante dalla presenza

dermopatofobia, sf. medie. paura, a carattere ossessivo, delle malattie cutanee.

soccorso. la bandiera che si mette a mezz'asta è una delle cerimonie funebri

fr. pavillon en berne 4 bandiera a mezz'asta in segno di lutto o di

portata più limitata della prima, e a questa contemporanea o successiva. -in

ai danni del solo tonno, e a lui solo non denunciar nulla.

propri princìpi, alle proprie abitudini, a un programma prestabilito, ecc.;

-in deroga: derogando, venendo meno a quanto è stabilito; facendo un'eccezione.

un pervertimento, rivelando... fino a che punto un'attività viva e pratica

alberti e dal tramater, che rinviano a 4 derogazione '. cfr. tommaseo

». derogàbile, agg. a cui si può derogare; che è

distribuirlo in tempo, e di distribuirlo a misura. derogabilità, sf.

diritto naturale nella scolastica... sembra a me che si debba scindere in due

osservanza d'una legge; concessione derogante a una legge.

vol. IV Pag.232 - Da DEROGARE a DEROGAZIONE (40 risultati)

portata più limitata della prima, e a questa contemporanea o successiva.

o in parte derogato, qual appartenga a dio o a gli uomini. varchi

parte derogato, qual appartenga a dio o a gli uomini. varchi, 18-3-264:

papa] in tutto e per tutto a ogni ragione di padronato. lancelloiti, 78

un certo privilegio che lo scettro concede a principi derogando alcuna fiata e per necessità

principi derogando alcuna fiata e per necessità a qualche legge civile. magalotti, 24-242:

decima... da pagarsi in danaro a ragione delle semente, pascoli e terratici

,... derogando in quanto a questo a qualunque privilegio di naturalizzazione o

.. derogando in quanto a questo a qualunque privilegio di naturalizzazione o d'immunità

miracoli che fe'cristo, l'uno a dispensar nelle leggi della grazia, l'altro

dispensar nelle leggi della grazia, l'altro a derogar nelle leggi della natura, furon

non attenersi, legittimamente o illegittimamente, a quanto è stabilito da un accordo,

: se qualche volta il re volessi derogare a tale pragmatica, eleggendo uno vescovo a

a tale pragmatica, eleggendo uno vescovo a suo modo, bisogna che usi le

, ecc.); venir meno (a un principio, a una convinzione,

venir meno (a un principio, a una convinzione, a un'abitudine,

un principio, a una convinzione, a un'abitudine, a una decisione)

una convinzione, a un'abitudine, a una decisione). foscolo, xv-471

, i-2-10: e chi col prestarsi a ciò, credesse derogare al suo gusto

alle proprie abitudini alimentari. -derogare a se stesso: venir meno ai propri

par mio per nessuna bassezza non deroga a se stesso. pirandello, 8-516: se

, 8-516: se egli derogava così a se stesso, ai suoi più forti sentimenti

in ogni composizione e accordo che avesse a seguire, di non derogare ad alcuna

non derogare ad alcuna ragione nostra sopra a pisa. pirandello, 7-405: così facendo

ne la vita nuova, non intendo però a quella in parte alcuna derogare, ma

voglia derogare ad alcuno, né arrogare a me più del dovere. guicciardini,

intendo che la mia impotenza deroghi punto a quelle conseguenze, che forse altri con

in mente di derogare in parte alcuna a quella suprema autorità che deve riserbare il

nostri comuni di toscana l'antica libertà a loro succeduta dalla civiltà del popolo romano

è compiaciuto sempre di cotali miracoli: a me non fa di mistiero, né confermarlo

non cavar guadagno delle cose spirituali. a. verri [il caffè],

derogarle. cattaneo, ii-1-192: resta a vedere se i diplomatici svizzeri incaricati di trattare

se i diplomatici svizzeri incaricati di trattare a nome della dieta e se la dieta stessa

pensava alla madre redenta e derogava fiduciosamente a lei quello scabroso incarico di difendere l'

sopra alcuno, né si estendendo oltre a quello; e le protezioni altrimenti prese

2. che non è stato osservato; a cui si è disubbidito (un ordine

facoltà di derogare, che ha attitudine a derogare (una clausola, una disposizione

noi intendiamo di derogare e deroghiamo espressamente a tali lettere in tutto ciò che hanno

. sarpi, i-272: si faceva a favor de'vescovi il medesmo effetto senza

veruna dirogazione di fama e non scema lode a veruno. albergali, 62: non

vol. IV Pag.233 - Da DEROTOMIA a DERRATA (63 risultati)

, 29: da certi era ne'pignatti a guisa di legumi cotto il grano,

in giorno di sabato e ciò dentro a ierusalem. griselini, xl-130: appresta

gran parte a'contigui piemontesi, bastano a procacciare ai nolini e a'loro sudditi le

pochi ricchi, tutto il pubblico è messo a discrezione di costoro pel prezzo, prolungandosi

sedile opposto, e subito si misero a parlare di derrate, d'olio, di

derrate, d'olio, di vino, a voce alta. d'annunzio, v-3-191

valuta. bonichi, ix-299: dassi danaio a chi derrata vende, / non a

a chi derrata vende, / non a chi dal vendente è derivato. fra giordano

guadagnare recando delle sue derrate, cominciarono a contrarre insieme amistà. giov. cavalcanti,

settembrini, 1-73: i proprietari attendono a coltivare i loro fondi con l'ignoranza e

l'ignoranza e la negligenza antica, a vendere le derrate e i prodotti delle loro

nicvo, 459: se il frumento andava a buon mercato, egli fingeva di comperarlo

comperarlo lui con quella somma che spediva a venezia e poi quando le derrate crescevano

della brutta infermità infastidita, incontanente stomacando a giovanni disse: queste sono delle derrate,

che tu mi rechi? ha'mi portato a casa la puzza e 'l fracidume:

io uscirò di casa, e tu fa'a tuo modo, come tu se'usato

utili ammaestramenti. io spero poter offrire a chi vorrà leggermi assai miglior derrata che

[dei combattenti] sangue fosse mercanteggiato a parigi e a versaglia come una

] sangue fosse mercanteggiato a parigi e a versaglia come una derrata bruta.

, eglino non vogliono stentare parechie dì a véndarla, anco la vogliano véndare in

confidarmi i cento fiorini che si avevono a spendere qua per voi in gentilezze,

per voi in gentilezze, che là saranno a molto miglior ricapito, cioè più baratto

g. m. cecchi, 308: a l'ultimo / quella buona derrata e

tutti sono iti in villa, sì che a tòrene una derrata mi sarebbe troppo.

tue su quel di piacenza / vendesti a tirannesca signoria, / dando i viventi

hai, come dici, l'anima dato a dio, aspetta faccia del suo la

del suo la sua volontà; apparecchiati a queste derrate, di questi frutti aspetta

lui parecchie schiere armate; / corrono a dosso subito a orlando; / ma poi

armate; / corrono a dosso subito a orlando; / ma poi ch'assaggion

ma s'ei temprate ha l'ossa a tutta prova / contra ogni copia di gran

gran bastonate, / sì ch'altri a dargli stanco alfin si trova; / senz'

8. locuz. -aggiungere una mala giunta a una mala derrata, fare una mala

mala derrata, fare una mala giunta a una malvagia derrata: aggiungere male a

a una malvagia derrata: aggiungere male a male, sommare errore a errore.

aggiungere male a male, sommare errore a errore. boccaccio, dee.,

sono (salvo se io non volessi a questa malvagia derrata fare una mala giunta,

giuliano, figliuolo d'averardo, confinarono a roma; e, per giunta della

per giunta della mala derrata, posono a sedere per dieci anni tutta la casa

e l'aver mandato il foiano legato a sua santità erano stati di sovvallo e

tradimento principale, aggiungendo una mala giunta a una pessima derrata. -a gran

derrata. -a gran derrata, a buona derrata: a buon mercato,

-a gran derrata, a buona derrata: a buon mercato, a prezzo conveniente.

buona derrata: a buon mercato, a prezzo conveniente. -al figur.: in

in gran quantità, abbondantemente. a. pucci, cent., 1-96:

de'medici, 5-5: le carote a gran derrata, / che una sol n'

, 7-i-94: queste escomuniche sono oggi a buona derrata, e ognuno per quattro lire

che ella dava loro de le busse a buona derrata. a. f. doni

de le busse a buona derrata. a. f. doni, 83: aresti

con dare il grano (poco però) a miglior derrata? m. adriani,

avendo costei bella villa vicina e volendo a gran derrata, comprarla, però nello starle

fu tenuto che fiorenza avesse dette cose a buona derrata e mercato quanto ogni altro

quanto ogni altro. tesauro, 4-661: a gran derrata moltiplica la sua felicità.

cina è mercatanzia corrente e s'hanno a buona derrata. -avere buona derrata,

; e panni averne buona derrata, a rispetto di quello che poteva avenire.

, 4-364: parmene avere una derrata a ginocchio, vo'far ciò che tu vuoi

: che pur cadendo da così altissimo a rompicollo non si rompesse il collo.

derrate per un denaro: vendere la merce a metà prezzo o a prezzo ancor più

vendere la merce a metà prezzo o a prezzo ancor più basso. g.

le possessioni ch'erano in città, a volerle vendere, si davano le due derrate

: io son pronto, padre francesco, a mantenere quanto ho promesso e a chiarirvi

, a mantenere quanto ho promesso e a chiarirvi col fatto che io peso le

. -derrata per denaro: vettovaglia a pronti contanti. m.

mandarono ambasciadore, concedendo che potessono passare a dieci bandiere insieme,

vol. IV Pag.234 - Da DERUBA a DERVISCIO (41 risultati)

nostro, passino secondo i patti, cioè a parte a parte, sanza far danno

passino secondo i patti, cioè a parte a parte, sanza far danno sul nostro

più cacciare, e di felici, arrecargli a miseria, e malcontenti. di questi

). caro, 9-1-240: oltre a tesser cosa indegna per se stessa,

diventi corriero. -pagare qualcuno a doppia derrata: ripagarlo, come merita

tu sei. ma io te ne pagherò a doppia derrata e ti farò quei basci

vendute. -trovare la mala derrata a piè del mal denaro: avere. comisso

su di me, chi inganna è a sua volta ingannato. francesco da

è degna cosa che lo ingannatore rimanga a piè dello ingannato, et anco spesse

anco spesse volte si truova la mala derrata a piè del mal denaio.

il campanile / s'accorda anch'egli a far la mattinata; / che e'tien

. 9. prov. - a buona derrata, pensaci: guardarsi dagli

vantaggiosi. proverbi toscani, 11: a buona derrata pensaci. -val più

stu trovassi qualche derrataccia. / -derrataccia a firenze? oh di che diavolo / ci

, tr. sottrarre col furto a una persona una cosa che le appartiene

(e si riferisce per lo più a un furto compiuto in fasi successive,

un furto compiuto in fasi successive, a poco a poco, in modo da

compiuto in fasi successive, a poco a poco, in modo da non

uccidesti un serpente / et anche un altro a cità de castello, / e festi

moravia, xi-71: lui ti attira a casa sua, poi lì ti ammazza

onno congregati: / « oi lassi a noi dolenti, co simo desolati! /

». pea, 7-562: ieri a mezzogiorno ero il padrone di un amore,

amore, di cui sono stato derubato a mezzanotte. baldini, i-164: stavo

mezzanotte. baldini, i-164: stavo a vedere i colli inturgiditi nel grido per non

prima toste di roma ad innamorare: a soperchio bere; a guardare per maraviglia gl'

ad innamorare: a soperchio bere; a guardare per maraviglia gl'intagli e le

purg., 33-57: e aggi a mente, quando tu le scrivi, /

. tavola ritonda, 1-465: veniste a casa della dama vedova, a cui lo

veniste a casa della dama vedova, a cui lo re amar aveva lasciata la

moravia, xi-539: tutti si interrogavano a vicenda e gridavano, la signora derubata

di qua, / saresti di sollievo a i derubati, / di freno a chi

sollievo a i derubati, / di freno a chi l'altrui togliendo va. gioia

gioia, 1-ii-482: il quale argomento, a mio giudizio, è poco diverso dal

», salì al terzo piano, scala a, dove abitava la derubata. moravia

8-55: plinio e pausania non la finivano a catalogare e descrivere pitture, sculture,

volgar., 5-256: voi avete infino a qui militato più tosto a guisa di

avete infino a qui militato più tosto a guisa di predoni e dirubatori, che di

e il girare su se stessi fino a cadere storditi, sia pellegrinando e mendicando

sacerdote turchesco, trasse d'una scimitarra a baisit, padre del presente turco:

ferì, ma ebbe pure animo e commodità a volerlo fare. p. della valle

men furbo degli altri si risolvette francamente a confessare, che tutte queste trappole e

vol. IV Pag.235 - Da DESACCOLLERE a DESCO (68 risultati)

africa d'un tanto personaggio, veniva a disputare con esso lui sopra certi punti ancora

del volo, accelerando il ritmo sino a cadere in estasi. baldini, 4-230:

: alcune [tombe] son ridotte a deposito di paglia per i soldati, e

deposito di paglia per i soldati, e a caserma è ridotto il convento dei dervisci

è ridotto il convento dei dervisci giranti a bounar-bachì, altro luogo bellissimo verso il

dopo in assai mesto corteo. menavano a impiccare un letterato teologo e un derviscio fanatico

. de-con valore dissociativo) e a [m] mina, col sufi.

. de-con valore dissociativo) e a [m] minazione (v.)

, overo di sorbo, overo altro aconcio a giuoco o da giuocare, fare comandamento

giuoco o da giuocare, fare comandamento a quello cotale che vende, o fa

. gelli, ii-ii: ho dubitato insino a poco fa, che non fusse stato

già fare in una testa di morto a uno, che aveva forato un palco,

cioè que'due bravacci, che seduti a un canto della tavola, giocavano alla

, quei due bravacci, che seduti a un deschetto, giucavano alla mora].

. percoto, 224: dinanzi a un deschetto stava seduta una giovane monachella

su un deschetto è uno specchio d'argento a mano. govoni, 7-60:

2. sgabello (per lo più a tre piedi) per sedere. sacchetti

, 123-45: il giovane studente si pose a sedere di fuori su uno deschetto.

, e toman fuori, / seggonsi a piè dell'uscio con dolori, / perché

frate s'avanzò, e, messosi a sedere sur un panchetto a tre piedi,

e, messosi a sedere sur un panchetto a tre piedi, troncò 1 complimenti.

: egli si avanzò, e postosi a sedere sur un deschetto a tre piedi,

e postosi a sedere sur un deschetto a tre piedi, troncò tutte le scuse

fecie deschetto di lui, e comincia a mangiare. 3. ant.

par vedere, / e starti meco a un dischettin d'accordo / e 'n

che ne'pericoli nostri noi dovemo tornare a jesu e discetarlo cum devota orazione

di continentila, 53: e sbofando andossene a la camera e trovata la molier in

descedata, co- menciò con impetuosa furia a dirli vilania et a baterla.

menciò con impetuosa furia a dirli vilania et a baterla. désco, sm.

quale si mangia; mensa. -stare a desco: mangiare, sedendo a mensa

. -stare a desco: mangiare, sedendo a mensa. novellino, 65

. forese, vi-1-253 (4-13): a lo spedale a pinti ha'riparare;

vi-1-253 (4-13): a lo spedale a pinti ha'riparare; / e già

; / e già mi par vedere stare a desco, / ed in terzo,

giordano, 3-249: chi si ponesse a desco, se si volesse empiere, conviene

(238): il cherico andò a casa della belcolore... e trovolla

.. e trovolla insieme con bentivegna a desco che desinavano. andrea da barberino,

, 19-61: come e'fumo assettati insieme a desco, / morgan te dette una

, 716: e bene si porta solamente a desco, / e tutte l'altre

tu, corilo gentile, / de'fichi a coglier va: / il desco imbandirà

del contadino e le opre seggono intorno a lunghi deschi imbanditi di prosciutto, di

la mano rogo e sì me rendi a san francesco, / ch'esso me remetta

meretrice infame, / dovunque il figlio a satollar l'adeschi / de l'ingorda

spesso decorato e dipinto), che a firenze nel secolo xv serviva a portare

che a firenze nel secolo xv serviva a portare le vivande alle puerpere. e

. -desco familiare: la famiglia riunita a consumare il pasto quotidiano (e suggerisce

nelle paste, polente, che si getta a polli, a cani, e che

polente, che si getta a polli, a cani, e che si consuma per

mamiani, 1-149: cieco sanson, che a dalila nel grembo / tra i nappi

de'medici, 193: s'egli sta a desco molle a suo contento, /

193: s'egli sta a desco molle a suo contento, / e non fia

canzonette, che egli era solito cantare a desco molle in compagnia de'suoi beoni

si riposò nelle sagre commodità di parnaso a desco molle. fagiuoli, 2-38:

10-3-2: signor padrone, vo io a ordinare il desco molle? carena, 2-255

. d'annunzio, v-3-428: vi sedete a desco molle in seggiola o in panca

generale); banco di lavoro. a. pucci, ix-364: non fe'così

. alberti, i-353: giuocano dove a caso soviene loro, spesso su qualche

al prefato gonfaloniere disavvedutamente una lettera mandata a sua eccellenza, e per caso rimase

mi scontorco, / mi vien veduto a traverso ad un desco / una carpita di

bianca sul desco, onde possa cominciare a scorbicche- rarlo per mio uso, tosto

sul desco fortunato / io lascio in dono a te. d'azeglio, 4-15:

o di padron cipolla; si mettevano a cavalcioni sul desco; dicevano delle barzellette

: ma ne la taverna in torno a un desco di quercia, gli amici moltiplicarono

suo desco ambulante per le stanghe e cominciò a spingerlo, a camminare. 4

le stanghe e cominciò a spingerlo, a camminare. 4. banco di vendita

e queste guardie prendevano e portavano davanti a lui ciò che trovavano in su li

in su li deschi oltre il comandamento. a. pucci, ix-408: [la

che venda, overo vendere faccia, vino a minuto, tenga giuocho vietato..

vol. IV Pag.236 - Da DESCOGNOSCENTE a DESCRITTO (43 risultati)

parte ghibellina, e quelli, come carne a desco, tagliare. soderini, i-182

che scriveva la carne, che dava a credenza, sul desco. zanella, vi-745

due tende in sul sagrato / con nastri a più colori e con flanelle; /

la frasca ronzante del soffitto, mobilita, a capriccio, i tagli depositati sul desco

che gli stesse allato, e istava a tutto l'ufficio. machiavelli, 11-2-72:

comparve ardingo cavallaro, e portò lettere qua a certi privati, e non ne avendo

surse francesco valori; e, itone a piè di quella, batté forte sul desco

dati, 3-77: essendo una sera a desco ragionò contro la sodomìa dicendo,

dignità, carica in generale. -mettere a desco: innalzare a una carica,

generale. -mettere a desco: innalzare a una carica, a una dignità.

desco: innalzare a una carica, a una dignità. a. pucci,

una carica, a una dignità. a. pucci, cent., 13-32:

sarpedone al desco allor giucando, / a cui per merto del suo gran valore

alla mensa per mangiare'. g. a. papini, 141: s'allontanino

-far desco: fare da mangiare. a. f. doni, 1-87: so

dire la * tavola dove si sta a mangiare '(onde il dettato: *

toscani, 21: chi non mangia a desco, ha mangiato di fresco.

armi, tappezzerie, desconi, lettiere a colonna,... tutto era ito

colonna,... tutto era ito a crescere la masserizia de'soffitti e degli

come stato è sempre / di dormire a bottega in sul descaccio / su cui vendeva

descrittività, sf. uso (a volte eccessivo) delle descrizioni; nelle

anticipo del gusto che da siena trasferì a firenze il ghiberti. descrittivo (ant

agg. che descrive, che serve a descrivere, che ha la funzione o

quale abbondano le descrizioni; che tende a dare la preminenza alla descrizione minuziosa e

alla descrizione minuziosa e particolareggiata (scadendo a volte nella superficialità, nell'indugio ozioso

nell'indugio ozioso, nelle esteriorità, a danno della visione d'insieme e della

esatta, puntigliosa degli oggetti (spesso a scapito della solidità, della coerenza della

de'monti, ed ivi si trovarono costretti a venir alle prese colle belve feroci.

dell'oceano, popolata da spiriti obbedienti a un mago. serra, ii-393:

iii-20-182: [ha fatto deliberare] premi a chi metta insieme altro catalogo descrittivo e

né pedagogica, né decorativa, pensavo a noi miserabili. 3. agg

-geometria descrittiva: la scienza che insegna a rappresentare le figure spaziali mediante figure piane

se gli empirici e psicologi, gonfiati a filosofi, sono guastamestieri, tali sono

, tali sono anche coloro che prendono a risolvere filosoficamente problemi empirici. -definizione

, felice, e felicemente eseguita. a. verri, 1-66: chiunque leggerà

occhi aperti, fin qui descritti, a quelli ad occhi chiusi, minima è

minima è la distanza. basta, a varcarla, un moto di palpebra.

mondo, /... / a lodovico suo fìgliuol giocondo / rimase. boiardo

testa, / descritto in campo azurro a lettre d'oro. poliziano, st.

. erano in minutissimo carattere descritte. a. verri, 11-359: in altra parete

poco bisogno di muoversi dal caffè, a sentire un'auretta nativa e mitologica. a

a sentire un'auretta nativa e mitologica. a cominciare a riconoscere, in edizione triviale

auretta nativa e mitologica. a cominciare a riconoscere, in edizione triviale, temi della

vol. IV Pag.237 - Da DESCRITTORE a DESCRIVERE (40 risultati)

: manda [augusto] un editto a quanti sottomessi, / popoli a sé nel

editto a quanti sottomessi, / popoli a sé nel grembo del mar stanno,

e sotto quelle scrivere uomini per militare a piè;... e i

: furono i descritti da'diciotto anni inhno a tren- tasei, poco più o meno

115: e subito si cominciano a veder comparire alla sfilata, le ville

galileo, 3-4-307: un quadrato descritto intorno a un cerchio è maggior di esso cerchio

cerchio, pigliando tutto il quadrato. a. verri, ii-372: obbligò in un

nell'arena il re della siria antioco epifane a dichiararsi amico o nemico prima di uscirne

e descritti diversi punti e linee, a cui si possano riferire le nostre osservazioni

volgar., 5-72: veggendo di sotto a sé il campo de'romani si maravigliò

si contentano, ma la corografìa avanti a gli occhi mettono. s. maffei,

, 9-316: pensiamo al bosch, a bruegel il giovane, al balten ed

se gli esecutori non si decidessero mai a staccarne la mano: e i molti descrittori

sostenuto, unito, conseguente... a questa diffinitiva, o sia descrizione

descrive. alfieri, v-2-474: a me pare, che il principato permette,

32-8: non è impresa da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo

da pigliare a gabbo / descriver fondo a tutto l'universo, / né da

quali scole / verrà il maestro che descriva a pieno / quel ch'io vo'dire

l'oblique rive / che 'n grembo a galilea le braccia spande, / e fassi

spesso il giudicio degl'intendenti si move a credere che questo pittore abbia le cose

bruno, 42: manda il suo servitore a trovar scaramuré, che gli era stato

.. / io, che son teco a tutte cose dentro, / canto,

qual è, / bisogna stare allora a quel ch'un ha. foscolo, 1-328

psicologico, cercando di conoscermi e di descrivere a fondo la natura mia, il mio

per mano. allora stendeva le braccia a destra e a sinistra, e descriveva

allora stendeva le braccia a destra e a sinistra, e descriveva come l'intricato

che mi veniva dal soggiorno in mezzo a nemici. gentile, 3-134: la vera

erculea. manzini, 12-16: e anche a lei sembra di vedere quella squallida anticamera

cagione che... mi sia dato a discrivere alcuni ragionamenti che, tanno innanzi

discrivere alcuni ragionamenti che, tanno innanzi a questo, nel quale a ciò far

, tanno innanzi a questo, nel quale a ciò far mi son dato, ebbero

4-11: di questa guerra io piglio a descriver gli avvenimenti, che sono de'maggiori

all'intorno, benché non ancora profondato a bastanza, e la terra levatane è arrovesciata

del rampar© descrive l'intera figura. a. verri, ii-9: le colonne che

mostra / tiri, che 'l mezzo cerchio a noi descrive. galileo, 3-1-132:

, esporre dettagliatamente (fatti, avintorno a un palo verso cui paolo l'aveva vista

suo raggio penetrare / puote tato a frugar nelle saccoccie del suo padrone protettore.

volgar., x-228: manifesto è fatto a me nelle nostre promesse a descrivere,

è fatto a me nelle nostre promesse a descrivere, lo narro per prova il sacramento

sacramento di dio, secondo ch'io descrissi a voi in della predetta visione del conte

vol. IV Pag.238 - Da DESCRIVIBILE a DESERTICO (18 risultati)

, e ne lascio il giudicio libero a chi legge questi miei scritti. d.

destra onnipotente / descrivendo ogni accidente / a caratteri di stelle. p. verri

1-124: non obstante che coloro, contro a quali si cognoscesse o procedesse o sentenziasse

anni, devono anc'hessi esser descritti a testa. menzini, iii-285: intorno al

accademia, ella ne lasci il pensiero a me, che a suo tempo non mancherò

lasci il pensiero a me, che a suo tempo non mancherò di servirla.

un verde egitto. lancellotti, 103: a venezia si dànno a fortificar la città

, 103: a venezia si dànno a fortificar la città, facendo riveder i canali

6-259: in quattro giorni, chiamati a prender le armi i giovani dai diciotto

di questi più eccellente venne un giorno a far descrizione dell'estremo giudicio. vico

visitatori per ciascuna delle nostre provincie. a. verri, 1-160: intese dalle

sono uno sventurato non posso offerire altro a te... che la mesta descrizione

essi capivano che non bastano i versi a far poesia: e perciò incorniciavano la loro

la descrizione de'cavalieri e de'fanti a piè, e tutto il fatto deh'

da che tutte le stelle saranno ritornate a quel medesimo luogo, donde elle si mossono

, tr. ridurre la sensibilità rispetto a una cosa (di persone o di oggetti

è finito, e non si vedono ancora a venire. foscolo, xiv- 360

frutte'. rigatini, 1-56: quando poi a fin di tavola non si porta che

vol. IV Pag.239 - Da DESERTICOLO a DESERTO (29 risultati)

11-234: con tre provincie secolarmente stabilite a latifondo, desertiche ormai per la distruzione

cerere un antico / e deserto delùbro, a cui vicino / sorge un cipresso.

ivi 'l suo raggio divino; / a trovar altro vezzo indi mi caccia.

fa nascere [toro] in seno a montagne tanto sterili e diserte, che non

, quando dice che esso fu partitore a nuovo popolo e distributore de la terra

i più deserti campi / vo mesurando a passi tardi e lenti, / e gli

deserta, e contra ogni ragione la pose a sacco e dipoi l'abbruciò. tasso

nievo, 1-221: il padrone voleva a tutti i patti che in quel giorno,

campagne deserte, io me ne andassi a pascolare o a far erba sui rivali

, io me ne andassi a pascolare o a far erba sui rivali e lungo i

con la mente guarda / le terre a te da presso / che son diserte,

: o ludovico, / fa'pace seco a guerra del nemico / che'tuoi giardin

9-22: la montagna si presentava davanti a noi chiusa e deserta. -sostant

se la repubblica deserta sarà assalita, a noi sarà miseria, e voi n'

mendico e deserto, che non corra dietro a questa cosa come la pazza al figliuolo

vedea da tutti i lati, / volge a bertoldo. goldoni, viii-953: se

ripensa la sua sinigaglia / sì bella a specchio de l'adriaco mare. d'annunzio

. -malconcio, mal ridotto. a. pucci, 3-5-9: e 'n sella

impancato, se ne tornò di nuovo a quella sua diserta, e con lei,

il mio pensier per la deserta notte / a te ricorre, o luna, dalle

e dei gentili pescheti, non arrivava a schiarire la cupezza biancastra e deserta della

mesi. d'annunzio, 1-641: simile a un nero / sepolcro è un trono

alle gengive deserte, e gli comincia a colar giù pe 'l mento la saliva

femmine e fanciulli misono alle spade e a morte, per la qual cagione i detti

la campagna resta, / qual cosa a noi esser potrà molesta? monti,

lasciano senza lor lettere, consolazione unica a me caduto sì basso e deserto di

appariva più deserta di spiritualità e abbandonata a forze cieche. saba, 22:

moravia, ix-361: giunse infatti di lì a qualche minuto, con un viso non

vili! / alle chiuse salviamci: ivi a difesa / restar si può. -sono

vol. IV Pag.240 - Da DESERTO a DESERTO (29 risultati)

: 'asta deserta 'dicesi oggi quando a un pubblico incanto non si presenta

e la carena / e, dietro a tutto, l'oceano è poi, /

oceano è poi, / che da levante a ponente incatena. marco polo volgar.

al petroso ed arido deserto, / radendo a man sinistra il mar sanguigno. tasso

boschi d'abeti e di betulle, pendevano a credersi sviati dalla guida per darli ai

v'era... silenzio attorno a loro, un grande deserto, animato di

deserto. 3. figur. a esprimere vastità sconfinata, desolazione, rovina

, purg., n-14: dà oggi a noi la cotidiana manna, / sanza

sanza la qual per questo aspro diserto / a retro va chi più di gir s'

, 246: mentre che l'esca nuota a galla, e pesci in grande quantità

solitudine, diserto. speroni, 114: a guisa di pianta selvaggia,

in quel medesimo deserto, ove per sé a nascere cominciò, senza mai né adacquarla

donna allontanato, / intero il mondo a me un deserto farsi / veggio: e

, 2-299: ogni idea si riduce a convenzione, a luogo comune, a avida

ogni idea si riduce a convenzione, a luogo comune, a avida abitudine,

riduce a convenzione, a luogo comune, a avida abitudine, in un desolato deserto

lettere da noi, e voi siete a roma, e non ci scrivete. che

2-61: in una gocciola di aceto a di altri liquori moltissimi vi si è discoperta

mi parve più atto ad uccidere, che a dar la vita. verga, ii-451

c'è poi una storia che, trattata a modo moderno, sarebbe assai pietosa,

: così avrei voluto gridare in mezzo a quella vasta campagna, s'io non avessi

di lei doveri, l'averei fatta giungere a stipendio maggiore; erano tutte parole al

i predicatori non hanno potuto emendarlo, a che vorremmo noi parlare al deserto?

, iii-23-403: ahimè, i preti a roma, come nella campagna così nelle

-fare, creare il deserto intorno a una persona: isolarla dalla compagnia altrui

comprendono che con questo sistema, creandomi a poco a poco il deserto attorno, è

con questo sistema, creandomi a poco a poco il deserto attorno, è come se

turpi abbracciamenti, son deserte / a una vita d'infamia e di disprezzo.

tocca. perduta 2. desolato, ridotto a deserto. ha la sua voce

vol. IV Pag.241 - Da DESERVENTE a DESIATO (43 risultati)

fedele, / che falso consei dona a so segnore, /... ma

la luce del sole depende e deserve a la prima e vera luce de l'

, vi-145: la creatura tua, servendo a te fattore, sì deserve nel tormento

. mocati, 1-61: venuta m'è a disia, / avegna che neiente /

star bramose tue desìe, / lanze a far sue laforìe / per tuo amor così

desiabil esca. salvini, 22-416: ma a me non mi penso che di quinci

fiero sogno; che saria / certo a me desiabile, ed al figlio. mamiani

al figlio. mamiani, 1-290: a maledir la mia natale / ora e le

, par., 5-86: così beatrice a me com'io scrivo; / poi

/ poi si rivolse tutta disiante / a quella parte ove 'l mondo è più

vivo. landino, 343: beatrice disse a me così com'i'scrivo; poi

che gli chiama iddìi, e porla a noi; né fia il contradica, solo

piaceri, und'omo sente / gioi a lo cor parvente -e tutto bene. /

/ ben aia disianza / che vene a complimento, / ca tutto mal talento

ancor ferma speranza / che di qui a poco, se dio mi fa sano,

vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre, / sua disianza

memorie. negri, 1-497: se turbi a volte oscura disianza / d'amor le

placire -senza ogne cagione, / a la stagione -ch'io l'averò 'n

ch'ornai per niente / pace daria a sé con isperanza, / poi che

del principe, udito dire, « andarsene a quella a sé conceduta nobiltà, beltà

, udito dire, « andarsene a quella a sé conceduta nobiltà, beltà, disianza

d'annunzio, v-3-289: sospira ei dietro a la sua disianza ignota; e chiama

14-20: s'io non temesse / c'a voi dispiacesse, / ben m'aucideria

pur disiando: / ché lo meo core a me medesmo sperde. cielo d'alcamo

/ traimi d'este focora, se feste a bo- lontate. bonagiunta, ii-325:

disia / lo mio cor, s'a voi piace, / e, com'oro

., iv-xv-13: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono; credendo da sé

. tasso, aminta, 428: a poco a poco nacque nel mio petto,

tasso, aminta, 428: a poco a poco nacque nel mio petto, /

desiare / d'esser sempre presente / a la mia bella silvia. marino, 206

garzoni di beltà famosi, / perché a scettrati prenci e a bei garzoni

famosi, / perché a scettrati prenci e a bei garzoni / della sua venustà

cosa; / ma questa è il buio a chi desia vedere, / e

desia vedere, / e quella il rezzo a chi stanco riposa. viani,

volgar cantore; / nostra nobile musa a voi desia / sol fin che piace a

a voi desia / sol fin che piace a voi durevol nodo. 3.

e pur vendetta fare vi diziava. a. pucci, 4-274: non perch'elle

che mal tenere: è meglio tendere a un bene grande che contentarsi del possesso

superficie usata un tempo in russia equivalente a ettari 1, 0925. boccardo,

stato maledetto / da ogni gente, et a morte condutto. ser giovanni,

ch'in prua s'una cocchina a por si venne; / che più non

punto, imenio cautamente messosi in via arrivò a la desiata casa. grazzini,

, 4-473: ecco, io, che a rari accade nella nostra età,

vol. IV Pag.242 - Da DESICCATO a DESIDERARE (34 risultati)

regi. parabosco, x-788 io prometto a lui, in guiderdone di così grande

naviganti audace stuolo, / che mova a ricercar estranio lido, / e in mar

usciti / dalle fauci di morte, a quei che in guardia / rimaser della

che i compagni / che non vedeano a lagrimar si diero. foscolo, 1-305:

e molto, / come sai, ripregata a me discende, / non temuta,

condizioni era eccitantissimo figurarsi angiolina che veniva a portargli l'amore desiato. con un fremito

considerate voi, o terreni animali, a cui voi soprastare siate veduti? deh!

ragione e podestà sopra gli altri, a quanto ridere saresti mosso? che più

: nella corte d'amore leggieri è a entrare, ma, per le sopravegnenti pene

di conoscenza si fece lecito di ritornare a godere della sua desiderabilissima conversazione. goldoni

insidiosamente ma non senza effetto si valgono a togliere autorità a libri vigorosi di storia

senza effetto si valgono a togliere autorità a libri vigorosi di storia genuina; e

luogo del possibile; ma niun criterio a distinguere ciò che sia desiderabile veramente,

che sia desiderabile veramente, niuna costanza a desiderar le medesime cose; inconseguenza,

può che l'uno desiderabile sta dinanzi a l'altro a li occhi de la nostra

uno desiderabile sta dinanzi a l'altro a li occhi de la nostra anima per

favore appo i siracusani, succedendo egli a tanta carità quanta era stata quella di

[tommaseo]: li quali il diavolo a schiera infiamma a provare la castità della

li quali il diavolo a schiera infiamma a provare la castità della nostra vedova,

dolcezza del beveraggio conteneva simiglianza di mele a quelli che erano assetati, e disideravano

desiderio. cavalca, 19-93; a nulla voluttà e a nullo desideramelo sottomise

cavalca, 19-93; a nulla voluttà e a nullo desideramelo sottomise lo suo animo.

35: per grazia viene [cristo] a così fatti amanti / che della croce

quale profonde miriadi di germi per dar vita a poche creature. savinio, 10-359:

alcuni desideri che tanti uomini desideranti continuano a succedersi nella scia di uno stesso desiderio.

anima, più passionata, più si unisce a la parte concupiscibile e più abbandona la

anche solo con la mente) a possederlo; sentire l'assenza di una

sperare in un evento e sforzarsi (a volte solo con l'immaginazione) di

ch'egli domanda, èe domandato: a un'otta incende e arde. m.

(79): questo garzoncello s'incominciò a dimesticare con federigo e a dilettarsi d'

s'incominciò a dimesticare con federigo e a dilettarsi d'uccelli e di cani; e

pure non s'attentava di domandarlo, veggendo a lui esser cotanto caro. seneca volgar

così desidera l'anima mia di venire a te, iddio. leone ebreo, 5

che la gelosia, finché non giunge a distruggere l'amore, gli serva di stimolo

vol. IV Pag.243 - Da DESIDERARE a DESIDERARE (52 risultati)

ma, con una voce poco atta a rincorare, le rispose che il perdono

, che quella carogna della barbara s'abbia a mangiare i gomiti quando ci avremo il

nostro anche noi, e s'abbia a pentire d'avermi chiusa la porta in faccia

desiderano d'esser calcate da lei. a. verri, ii-325: il lembo delle

, ii-109: al mio tempo viene a roma uno pieno di tutte le qualità

che si può desiderare in uomo che abbia a servir la corte. soderini, iii-476

i meli] che siano creati da piccoli a forma e garbo rotondo con assai rami

la musica, son costretti i poeti a tessere e vestire i drammi loro.

5-312: solo per ragioni contingenti o a fine di esercitazione (che sarà insieme

la battaglia si dee fare, se a noi, o vero a'nemici è più

1-2: la gloria seguita le virtudi a modo che l'ombra seguita il corpo

vóti, e le fatichevoli notti annumerai a me. colombini, xxi-106: sopra ogni

, dilettissime mie, voglio che vi diate a dio e a lui cercare, e

, voglio che vi diate a dio e a lui cercare, e chi noi trova

l'albero [del garofano] tira a sé tutto l'umore, e l'istesso

nel colmo, e nulla più abbiano a desiderare. 4. sperare,

i-305: degli uomini quali vediamo che a noi monstrano benivolenza e prestano fedele e

e sapienza, tale che sia merito a noi, e a loro dovuto renderci reverenza

tale che sia merito a noi, e a loro dovuto renderci reverenza e desiderarci seconda

prosperità. pulci, 4-59: era a vedere il popol saracino, / chi in

vi de- sider'ancor molti giorni simili a quelli che il cielo vi concede.

. leopardi, i-56: desiderar la morte a questo figlio, poniamo caso anche malato

1-25: ella sorride sì dolce che sarebbe a desiderarsi di vederla sempre sorridere. tecchi

e di far sì che non abbiate a desiderare né i genitori né la patria.

volendo i romani che quel popolo non avesse a desiderare per la assenza dei re alcuna

in questo conflitto... d'intorno a dumila uomini. i feriti furono in

la sua vicenda, apparecchiasi di tornare a casa sua, e così il monaco,

monaco, in quello cotanto che hae a stare in questa vita, disidera il secolo

benedetto volgar., 90: ma chi a perfezione di conversazione desidera, son le

volgar., 6-447: sola morte è a noi unica vendetta. vie alla morte

intr. ant. affidarsi con desiderio (a dio, ai suoi precetti);

: iddio, iddio mio, dalla luce a te vegghio. l'anima mia in

desiderato con la sete; per molto difetto a te la mia carne!

non sia altro che volere e desiderar bene a quella cosa che s'ama, alla

: farsi vedere di rado; tardare a venire, mettendo a prova la pazienza

di rado; tardare a venire, mettendo a prova la pazienza di chi aspetta.

. i faccia il piacere. -prego a dispensarmi. / -eh! non si faccia

di farsi desiderare. -lasciare qualche cosa a desiderare, lasciare desiderare qualche cosa:

. -usato anche assolutamente nella forma lasciare a desiderare o lasciar che desiderare.

carattere freddo e flemmatico lascierebbe qualche cosa a desiderare. cesarotti, ii-322: ella

ma questa letteratura, se lascia molto a desiderare come arte, ha la gloria

la condotta del muzzarini lasciava spesso molto a desiderare. -restare a desiderare

molto a desiderare. -restare a desiderare: mancare. -non restare,

restare, non lasciare nulla o niente a desiderare o a desiderarsi in una cosa

lasciare nulla o niente a desiderare o a desiderarsi in una cosa o a una persona

o a desiderarsi in una cosa o a una persona: non mancare di niente

essere perfetto. garzoni, 1-157: a questi ultimi [medici] si convengon

avendo essi illustrato la medicina e ridottola a tal perfezione, che quasi più non si

possibile che nella imitazione non resti niente a desiderare. carducci, ii-6-269: ne'versi

suoni, e calor d'andamento. resta a desiderare assai per la proprietà della lingua

, sotto questo rapporto nulla gli restava a desiderare. io. prov.

chi desidera troppo intensamente, o tende a più

vol. IV Pag.244 - Da DESIDERATA a DESIDERATO (6 risultati)

resta impedito nell'azione e non riesce a nulla. proverbi toscani, 21:

immortali avessino fatto che noi avessimo più tosto a rendere grazie a servio sulpicio vivo,

noi avessimo più tosto a rendere grazie a servio sulpicio vivo, che a cercare

rendere grazie a servio sulpicio vivo, che a cercare d'onorario morto. =

: il mio interlocutore... applicava a orecchio, al problema linguistico, i

deve mettere insieme una commissione che presenti a un deputato i « desiderata » della