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vol. IV Pag.11 - Da DANNATORE a DANNEGGIAMENTO (22 risultati)

parte / dove è chi diede lume ed a sé il tolse. savonarola, iii-28

inconscio. nievo, 368: a lei quel libricciuolo roso e tarlato, pieno

amore fin tra i dannati; ma a patto che prima sia l'inferno nell'universo

un cenno della bambinaia, si misero a strillare come dannati. de amicis, i-290

si dibatteva! oh fu ben duro a morire! nieri, 288: girava

comisso, 7-53: quella mattina ero stata a farmi arricciare i capelli, in piazza

era arrivato un autocarro e in mezzo a quei dannati che gridavano e ridevano vi

-trice). ant. chi condanna a una determinata pena il colpevole: giudice

ser benedetto e du. vm, a ser benedetto per dannatura de la

i dolori? cavalca, iii-142: ancora a mostrar, che la nostra dannazione era

che tu farai poi non saranno scritti a tua dannazione. s. caterina da

pensate quanto grande male! ché ne viene a seguire la dannazione dell'anima vostra!

io con le proprie mani già averei a questo mio appetito dato fine. fiamma,

di ricadere nell'istessa dannazione, continuando a vivere fra'maomettani. buzzati, 3-179:

questa dannazione per cui odiandoci e distruggendoci a vicenda dobbiamo oltraggiare il dono che ci è

poesia coincideva in leopardi con quella che parve a lui dannazione; dannazione di vivere a

a lui dannazione; dannazione di vivere a recanati. bartolini, 17-134: oh

in presenza di tutta la scuola congregata a vittemberga, non solamente la bolla del papa

collodi, 117: perché ho dato retta a questi compagni che sono la mia dannazione

non glielo dica due volte di sposarsi, a quella figliola » azzardò. « giovanina

, se lui non riconoscono, e a lui non si convertono; e allora lo

, l'azione di chi fa danno a cose altrui (o anche proprie)

vol. IV Pag.12 - Da DANNEGGIANTE a DANNEGGIATO (33 risultati)

intorno a quelle nascenti, le cui radici sottraggono il

portolli così insino al sepolcro di san martino a veduta di tutta la gente e,

favori, che si fanno all'uomo a ingiusto danneggiamento dell'altro uomo) tolta

danneggiamento dell'altro uomo) tolta dico a cesare del nebbia buon pittore, al

sede penale, per incuria colposa e danneggiamento a proprietà di terzi. —

: l'alma indietro / su alza [a venere] da bruttezza...

. { dannéggio). recar danno a qualcuno nella persona, nelle cose,

ca, s'io sono allungato, / a null'om non afisi / quant'a

a null'om non afisi / quant'a me solo, ed io ne so al

[i lapponi] attendono non pochi a sortilegi, non per uccider fanciulli, come

tre mezze giornate perché ti s'abbiano a pagare? -rispose trionfalmente la vecchia.

i-1-488: il romanticismo italiano, con a capo il manzoni, distrusse la fede

la ret- torica; ma la colpì a morte? saba, 3-103: « i

bene provveduti, e ogni cosa che a loro difendimento tornare potesse e valorosamente tenevano

fossero arse fossero un pegno ovvero uno stimolo a render la rocca: certamente ch'eglino

bestie. idem, iii-491: piantati attorno a vigne o nei campi di grano [

. gemelli careri, 2-ii-21: quanto a proposito sia questo monte, per bene vedere

giovin tronco / onde succoso si mantenga a raggi / della calda stagione, e noi

guardaboschi, come le formiche avessero preso a salire sui giovani pini andandone a occupare le

preso a salire sui giovani pini andandone a occupare le tenere vette e danneggiandone la

franco dudone è sì gagliardo / che a sua prodezza non puotea durare, / verso

fece riguardo, / e prestamente se ebbe a rivoltare. svevo, 6-519: stia

rivoltare. svevo, 6-519: stia a sentire! le dica dapprima che il

aumenti, aumenti la ferita. arrivi a dire che gli furono sfracellate le gambe

vologese farebbe il meglio per li parti a conservare la pace co'romani, che danneggiarsi

amtnaestramenti, 86: rimedio del dolore a quegli che è danneggiato, si è

signoria sappia tutto, i mercatanti danneggiati a roma sono più duri all'accordo,

d'un qual che sia che la senta a lor modo. g. gozzi,

era allora un aspetto terribilissimo e crudelissimo a vedere quella campagna fertilissima abbruciata e danneggiata

la disgraziata ed esosa e stanca inclinazione a trovar sé dalla ragione e in torto

parti vengono sovvenzioni ai danneggiati; e a livorno, a pisa, a firenze

sovvenzioni ai danneggiati; e a livorno, a pisa, a firenze, si danno

e a livorno, a pisa, a firenze, si danno ogni cura per alleggerire

vol. IV Pag.13 - Da DANNEGGIATORE a DANNO (33 risultati)

maestro alberto, 29: ricorditi, che a verona -con ciò fosse che il re

chi danneggia, chi reca danno (a persone o a cose).

, chi reca danno (a persone o a cose). fra giordano

maladetta sia la fortuna, la quale a sì dannevole mestier ti costrigne! torini,

non fosse dimestichissima e gratissima a'signori e a privati. d. bartoli, 2-1-225

d. bartoli, 2-1-225: l'indusse a lasciar la sua dannevole e falsa,

cristo. orteschi, xl-120: quanto poi a quella scarsezza di cognizioni, che finalmente

che deve- riano essere di giovamento a chi le essercita ed agli altri,

resta che non siano fatte ad essi ed a noi per- niziose e dannevoli.

è dannevole per la sanità, a cagion del gran caldo; ond'è che

da s. c., 40-8-6: a correggere gli eccessi de'sudditi tanto più

, senza alcuno ordene adoperare la forza a dannificare il compagno. giov. cavalcanti,

il paese del duca, lo costrinse a rivocare niccolò piccino di toscana. sarpi

, 1-81: e così facendo si vengono a dannare; la qual cosa è

176: e fatto ciò, si dona a ciascuno di dannificati lo mezzo di

di francia con breve pontificio per domandare a quel re... qualche soccorso

, 7-v-351: potete anche notare che a chi si chiamava dannificato o leso da'

'luogo dannìo ', cioè atto a ricever danno. 3. sm

, sm. risultato nocivo (in seguito a un evento, a un'azione,

(in seguito a un evento, a un'azione, a ima circostanza, a

un evento, a un'azione, a ima circostanza, a un qualsiasi motivo

a un'azione, a ima circostanza, a un qualsiasi motivo) che arreca perdita

pregiudizio, iattura, rovina (contrapposto a 'vantaggio ', * guadagno '

, far danno: danneggiare. -essere a danno di qualcuno: danneggiarlo. -

di qualcuno: danneggiarlo. - tornare a danno: riuscire dannoso.

gittato amore. / e non mi tegno a danno / amare sì alta fiore.

da currucciare; / ché tutto torna a danno. latini, i-471: d'esto

chi d'alma feminil se fida, / a ciò che doppo il danno e doppo

sì grave 11 danno, / che a pena so s'esser potria maggiore. giraldi

, 1-21: guerrier di dio ch'a ristorare i danni / della sua fede il

il danno che l'uomo ha fatto a se stesso col peccato. campanella, i-194

evidente vita, / quando voglia possente a te m'invita, / e quando

d'una regina amante / tenta pure a mio danno, / cerca pur d'irritar

vol. IV Pag.165 - Da DEMANDAZIONE a DEMENTATO (3 risultati)

i gliceridi solidi da quelli fluidi a temperatura ambiente. = deriv.

oggetto ini ziale induce appunto a disarticolarlo, scomporlo, dema- terializzarlo

diodati [bibbia], 2-135: attendevano a lui, percioché già da lungo tempo

vol. IV Pag.166 - Da DEMENTATORE a DEMERITARE (30 risultati)

, e il faticarci / con parole a frenarlo o con la forza, / e

tra di noi mortale, / tu continuassi a crescere. savinio, 379: e

; / lì l'impeti dementi parve a lei / veder, che fier fuor della

: si rimproverava di dar corpo e credenza a torbidi fantasmi, a dementi timori;

corpo e credenza a torbidi fantasmi, a dementi timori; e a risentimenti personali

fantasmi, a dementi timori; e a risentimenti personali anche. 3

irreparabile delle facoltà mentali, generalmente dovuto a lesioni cerebrali (in partic.:

v-252: vegnamo al foco amore che portavi a costei e ragioniamo della tua demenzia in

accade a'forsennati e agl'innamorati? a. verri, ii-216: si svenarono fra

tuoi figliuoli, siccome spinti dal fato a inevitabile demenza; finché, ebbri che

il capo e il mento, inviollo a torino. a. verri, ii-135:

il mento, inviollo a torino. a. verri, ii-135: che s'ella

in braccio all'ubbriaco, ed egli cominciò a raccattare i pacchetti sparsi, con una

esaltazione giovanile. dossi, 454: a forza di arcolaiare col capo, cominciai

sono stufe di rimanervi, e giù a mescolarsi, ad accavallarsi, a far

giù a mescolarsi, ad accavallarsi, a far gazzarra sulla gran piazza d'armi del

d'italia che dalla bassezza cotidiana salgano a una sacra demenza. 4.

, 10-141: non s'azzardavano ancora a dire: -brucia milano; -forse nel

-figur. papini, 26-23: a un certo momento non si contentarono di

suonare quei loro disarmonici strumenti ma cominciarono a cantare, a gridare, a urlare,

disarmonici strumenti ma cominciarono a cantare, a gridare, a urlare, a fischiare,

cominciarono a cantare, a gridare, a urlare, a fischiare, a ululare

cantare, a gridare, a urlare, a fischiare, a ululare, come se

, a urlare, a fischiare, a ululare, come se volessero far salire quella

è manifesto che, demerso l'oro a in acqua, scemerà di peso.

alie all'anima, e falla volare a cielo, e le delizie le pongono

senza sentirmi rianimare, confortare, costringere a far di tutto per non demeritarla.

: dimostra [oderisi] che si volsi a dio, id est a penitenzia,

si volsi a dio, id est a penitenzia, potendo peccare, id est mentre

: or nota il parlar mio: / a ciò che il bene fosse conosciuto /

vol. IV Pag.167 - Da DEMERITATO a DEMOCRATE (16 risultati)

nevano? carducci, ii-12-88: rispetto a te poi io non so che

pervertita e rubella, questa rimane a discrezion del nemico per trarla in ogni mina

in quanto l'infinita misericordia s'inchini a donarle spe ziale e demeritato

governava l'imperio, volendosi gratificare a carlo, confermò e conservò la pace con

dio] predestinati al cuni a vita eterna per manifestare in loro la sua

ingiusto, iniquo e malvagio, cioè a dispetto di questi demeriti. bocchelli,

carducci, ii-6-126: quella lirica, a parte ogni merito o demerito d'arte,

. demeritòrio, agg. atto a dare demerito; degno di biasimo;

da stati vittoriosi o più forti a uno stato sconfitto o politicamente e militarmente

. iron. democratico, popolare (a indicare il carattere violento e irresponsabile delle

un sol jota, chi il frammette / a 'dèmos 'popol, fa '

', cioè * cameficesco 'governo. a nuove cose, nuove parole).

libero artigiano e lavoratore (in contrapposizione a schiavo). 2. stor

questi uomini, soli viventi in mezzo a una natura minerale, erano forti ed

spesso, volendo alludere, in realtà, a una specie di demiurgo, anzi di

negli accorgimenti con cui tenta di porsi a demiurgo del piccolo mondo dei suoi amici

vol. IV Pag.168 - Da DEMOCRATICAMENTE a DEMOCRATIZZATO (28 risultati)

un solo democrata, il quale propose a berthier di mettere in libertà due mila

9-279: dal buon zucchi il marat, a più riprese, imprestò cinquecento sterline che

che, democraticamente, non pensò mai a restituirgli. 2. alla mano,

qualcosa in questi suoi amori, posto che a lui calcolo logico e lingua universale sembrano

: essa antica repubblica [fiorentina] reggevasi a governo democratico, o popolare che dir

rassomigliarsi assai più al governo democratico che a qualunque altro; fors'anco può ella

adopera per ottenere la loro universale applicazione a vantaggio comune. nievo, 292: quel

universale. orioni, x- 29-84: a roma una repubblica non vitale, piccola e

che si governi (per così dire) a popolo. -sostant. botta

. sm. fautore della democrazia; iscritto a un partito che sostiene princìpi e metodo

sacrificandole tutto. carducci, ii-10-124: fui a rimini, al banchetto dato dagli elettori

rimini, al banchetto dato dagli elettori a bertani, che fece in un molto

volta si davano casi d'idioti portati a votare, o vecchie moribonde. 3

. 3. agg. popolare, a livello del popolo (con riferimento alla

espressione). gravina, 194: a coloro, che gli stessi affetti in sé

de marchi, i-662: questi democraticoni, a saperli pigliare, sono i nostri migliori

2-210: le classi dirigenti che governando a quel modo, fornivano un pretesto al ribollire

. concezione politica de- magogicamente ispirata a idee radicali, di democrazia estremista.

e di partiti, che non conferiscono a tener alta la vita intellettuale e morale

alta la vita intellettuale e morale né a promuovere la stessa libertà. soffici, v-2-

per degenerare in ogni senso, fino a confondersi con le più dannose dottrine del

gramsci, 6-131: sarebbe un ritorno a forme « democratiche » più sostanziali del

dal còrso saliceti, commissario di bonaparte, a venezia, quando si preparava il democratizzamento

popolari, 11 * 459: fino a quando le vostre sale non saranno democratizzate

democratizzate come io la intendo, fino a quando tutte le individualità ivi convenute non

per essere coltivata da « schiavi a pelle bianca, aratri a faccia umana »

« schiavi a pelle bianca, aratri a faccia umana ». boc

essa pure un abisso, scrissi subito a quel ministro degli affari esteri, esponendogli le

vol. IV Pag.169 - Da DEMOCRATTIZZATORE a DEMOCRITISMO (23 risultati)

sentire alla democratizzazione del piemonte, a condizione di rivalersene sopra la cisalpina

politici si servivan per interesse, a cui i filosofi applaudivano per soverchia

faziosi, che un giorno, a parole almeno, diceva tenere in conto di

: nelle democrazie massimamente, ovvero governi a popolo, quale era anticamente la nostra

classe, partecipi, o possa partecipare a vicenda per un certo tempo dell'amministrazione

coi democratici le sue idee di democrazia. a udirlo, la libertà, l'eguaglianza

progressiva), nel senso precisamente opposto a quello di libertà, cioè come sinonimo

di dittatura e di totalitarismo o avviamento a queste cose. gramsci, 4-22:

. -in grado di democrazia: a livello democratico. botta,

sua organizzazione politica ricollegano o hanno ricollegato a questo termine: governo costituzionale, libertà

su l'uguaglianza economica e politica, a cui aspira la democrazia, voi andrete

in pochi, o prima o poi, a riprendere le redini per domar le moltitudini

riprendere le redini per domar le moltitudini a vostro profitto. b. croce

, ché anzi la maggioranza si accostava a lui in quanto egli non era più

. 8r) p. oxpax (a, comp. da 'popolo '

; peggio ancora che morti, sopravvissuti a se stessi. 2. partito

erano lì presenti al seggio, e a poco a poco si scopriva in ognuno,

presenti al seggio, e a poco a poco si scopriva in ognuno, diverso

avverb. per la democrazia cristiana, a favore della democrazia cristiana. einaudi,

del partito missino incitare i propri elettori a votare per il comunista; il candidato

del partito socialista pregare i propri elettori a votare democristiano. = abbreviazione

deriv. da democrito (c. 470-360 a. c.), filosofo greco

leggendarie, era rappresentato come continuamente inteso a farsi beffa del mondo. democrìtico (

vol. IV Pag.170 - Da DEMOCRITISTA a DEMOLITORE (33 risultati)

, quanti son gli atomi che bisognano a comporre il corpo d'un uomo?

, dal nome del genere demodex, a sua volta comp. dal gr. *

e formano l'opinione pubblica e tende a ottenere una migliore combinazione fra la notizia

al demogorgone che al caos, sì come a principio chiaro, distinto, ordinato,

, distinto, ordinato, e più agevole a fingerlo che il caos. bruno,

il caos. bruno, 3-220: a voi [mi rivolgo], menippi,

ritorti e bassi ne mirate, avendo a schifo e sdegno i nostri gesti; a

a schifo e sdegno i nostri gesti; a voi... demagoghi del popolo

: voce introdotta da lattanzio in seguito a un'erronea interpretazione di stazio. il

divinità ellenica che il boccaccio, attingendo a teodonzio scrittore campano medievale, colloca a

a teodonzio scrittore campano medievale, colloca a capo della sua genealogia degli dei ».

servendosi del metodo statistico (e tende a stabilirne la composizione per età, per

e s'accumulano uno eguale all'altro a formare gli anni, i decenni, la

cose cambiano mentre il villaggio o la borgata a poco a poco s'ingrandisce, diventa

il villaggio o la borgata a poco a poco s'ingrandisce, diventa cittadina, eppoi

è soltanto per ragioni demografiche caldissime, a bollore. demolatrìa, sf.

croce, iii-22-10: se al demoliberalismo venisse a mancare quell'intemo concetto regolativo, esso

, 5-11: il rimorchiatore x, trovasi a cento metri sulla nostra dritta, coricato

saltato sul piancito della soffitta, cominciò a demolire i sacchetti a uno a imo.

soffitta, cominciò a demolire i sacchetti a uno a imo. 2.

, cominciò a demolire i sacchetti a uno a imo. 2. figur.

prete [i francesi] si rifecero a demolire cristo. ora cristo non si

. svevo, 3-710: mi misi a leggere ad alta voce proprio quella parte

è mica per farci una villa e darla a noi. non vogliono ingombri sul campo

8-25: senza volere mi sentivo tratto a cercar d'esaurire o demolire quella ragazza

m'era indifferente. -recipr. screditarsi a vicenda. bartolini, 4-205: nefande

vociferazione, il dover insegnar le canzoncine a centotrentaquattro piccini, cantando ella stessa,

i piedi in terra, battendo palma a palma, il doverli condurre in ricreazione in

cortile umido, girando per un'ora intorno a un pozzo, hanno finito di demolire

urbane. foscolo, xviii-117: condotto a venezia nella casa quasi demolita dei miei

allora io anni appena, ed imparava a cucire le mie idee. cattaneo, iii-3-35

da qualche brandello di carta sudicia rimasto a una delle pareti non demolita. barilli

demolita. barilli, 2-221: ponticelli a un arco solo, che spiccan salti,

vol. IV Pag.171 - Da DEMOLIZIONE a DEMONE (22 risultati)

il ragazzo non si dà pace, fino a tanto che non abbia trovato un sasso

uno spettacolo di vita estiva balneare comune a tutte le città marine. 2

d'uomini iniqui, i quali tendevano a distruggere ogni autorità ed ogni morale,

di tutti i luoghi forti che potessero adoperarsi a spavento delle nostre città. carducci,

certi aspetti di questa città, destinati a sparire con le prime demolizioni, coi

alla demolizione di questo asilo si vada a rivesciar dunque l'ultima batteria. g.

chimica organica, passaggio da un composto a un altro con un diverso gruppo funzionale

tecn. complesso di ingranaggi che serve a ridurre i giri di un albero motore

egli espressamente dice, di gradazione, e a riempire il vóto che sarebbe stato nella

travasò in grecia e nel lazio la fede a molte e diverse generazioni di geni e

non c'è che il nostro dèmone interiore a dettar legge. -per estens.

che i gentili nominano geni, dati a ciascuno nel suo nascimento, e noi

tutelar de la mia bella, / torna a lui, che ti manda, /

mia parte, e digli ch'io / a piè fermo l'attendo, già disposto

fermo l'attendo, già disposto / a far quanto comanda. monti, i-231

orizzonte sempre più vasto, di bevere a gran sorsi il vento del largo, per

offerire all'invidia del popolo, come a demone maligno, le parole oltraggiose vomitate

le sue collezioni, non avvelena le fonti a cui si disseta, non corrompe e

di paesano compatimento che lo rende accettabile a tutte le persone che non siano invasate

qual nuovo demone la mite / indole a furor tanto, a tanta estrema / sconoscenza

la mite / indole a furor tanto, a tanta estrema / sconoscenza e miseria ultima

credetti perturbato da demone, disposto / a 'nsanguinarsi in se stesso omicida. settembrini

vol. IV Pag.172 - Da DEMONETARE a DEMONIO (23 risultati)

alla vendetta. mazzini, i-592: ricorsero a me perché si formasse una commissione:

: un discorso segui in casa mia, a proposito del quale mi converrebbe far cenno

, tr. (demonéto). togliere a un metallo il valore di moneta.

nel linguaggio degli economisti per * togliere a una moneta, a un biglietto di

per * togliere a una moneta, a un biglietto di banca, il suo

per virtù di quello, quando però a ciascun di questi sia permesso da iddio

gran nume degli eterei scanni, / a voi dò gloria e lode; e intanto

demoniaca. d'annunzio, v-1-176: a un tratto... m'apparisce la

, 11-89: un alchimista dedito a pratiche demoniache. jovine, 380:

o monaco desolato e solitario, ponti a mente le ore delle bestie demordali, le

parlando come platonico filosofo, è superiore a l'ordine de gli eroi. sinisgculi

come s'è detto dei mestieri, a far conoscere tutte le possibilità dello spirito

è nell'uomo il quale s'ingegna a costruire. -sm. genio ispiratore

o di dove vuole, è sempre a fondo demonico, fantomatico, allucinativo.

(angelo) che, ribellatosi a dio per peccato di orgoglio e

e di molto belle donzelle, nominandole a lui tutte per nome; e dèttoli

di stare in morte di peccati, a ciò che 'l dimonio non ci possa tollere

tollere lu lume della mente che demonstra a vedere lo criatore nostro e le suoe

e tribulazione!... impara prima a campare da dimòni l'anima tua.

1-64 (157): cominciato il negromante a fare quelle terrebilissime invocazioni, chiamato per

demoni capi di quelle legioni, e a quelli comandava per la virtù e potenzia di

latine. tasso, 8-4-100: superbo demonio a dio rubello, / principe di malizia

, brevi di tregua istanti / lascia a saulle almen; ma d'abner l'

vol. IV Pag.173 - Da DEMONIO a DEMONIO (41 risultati)

avevano seppellito sotto questo bel colle. a canto alla sua tomba era venuto su,

della croce, e il demonio cominciò a digrignare i denti e a urlare di

demonio cominciò a digrignare i denti e a urlare di spasimo. soldati, iii-89

di una pronta preghiera, era riuscito a contrastare il passo, fino a vincere la

era riuscito a contrastare il passo, fino a vincere la battaglia? -per

, 1-147: allora s'aventò contro a carlo con tanta furia e tempesta, radoppiando

tanta furia e tempesta, radoppiando colpi a colpi a destra e a sinistra, non

e tempesta, radoppiando colpi a colpi a destra e a sinistra, non pigliando alcuno

radoppiando colpi a colpi a destra e a sinistra, non pigliando alcuno sussidio tra'

nievo, 876: parevano demonii guizzanti a tafferuglio nelle fiamme dell'inferno, e

bartólini, 5-324: riuscimmo... a domare le fiamme che già danzavano,

6-443: è guardiano / e passeggierò a questa riva imposto / caròn demonio spaventoso

, da loro chiamati demoni e dii, a quali si conveniva (secondo loro)

fu constretto per liberarsi da queste angustie a venir nell'ultima e perfetta cognizione,

la creatura inconsapevole, che passa incolume a traverso l'ardore dei fati, è

egli sacrificarono alli demonii, e non a dio; alli dii che non conoscevano,

delle genti: ma son demoni che menano a perdizione i ciechi da'quali fannosi

dimonio incarnato: e molto fa peggio a combattere con questi dimoni visibili, che

, i-13: dio rispose nelli oracoli a chi l'invocò con buon zelo, ignorando

quelli eran de'demoni, e spesso a chi lo sapea; ma pe- roché

21-188: due figliuoli con- cepette rebecca a un medesimo ventre, esaù deforme come

e... faceva spavento soltanto a doverlo avvicinare. carducci, ii-1-53:

. carducci, ii-1-53: si mette a fare il bello con tutte queste brutte demonie

contro sebastiana; allora egli la prese a sua volta per un braccio e la

volta per un braccio e la costrinse a sedersi. -parla da cristiana, demonia

furie, era un demonio: metteva a soqquadro la casa, strappava coi denti

. abba, 1-154: uno riuscì a fuggire, ma un siciliano come un

saper nessun l'appaia, / sa tucidide a mente e sve- tonio. rajberti,

: ha un fegato simpatico lucetta: a me sembra più sveglia del demonio e

. banti, 6-25: si rimette a gemere e ad asciugarsi gli occhi collo

i-51: or cominciamo testé di nuovo a pigliare i rimedi sopradetti, acciò ché

', questo mio demonio veniva già a piantarmici in corpo ed a farmi nulla

veniva già a piantarmici in corpo ed a farmi nulla la mente, il cuore,

. carducci, ii-7-329: andavo dicendo a tutti... che io ero una

romantico demonio tentatore la letteratura italiana tornò a fuggire allegramente per la tangente della realtà

, dicendo, ch'è uno animale a modo d'uno satiro, o come un

! che aspettate, voi, dico a voi, mon abbè, cosa state lì

tocco e le due, quando comincia a passeggiare il demonio pomeridiano. -demonio

il marito, e non era stata a pena due ore al mondo; che miracolo

demonio parea proprio incarnato / il padovano a gli atti ed a la fretta: /

/ il padovano a gli atti ed a la fretta: / si torce, si

vol. IV Pag.174 - Da DEMONISMO a DEMORDERE (19 risultati)

ito improvvisamente di casa mia, tornerà a visitarmi, e a farmi suonare l'

casa mia, tornerà a visitarmi, e a farmi suonare l'armonia pittrice dei versi

dei saloni, non sapeva che cosa dire a quel demonietto che gli balzava a lato

dire a quel demonietto che gli balzava a lato. d'annunzio, i-78: la

cervello, / che ancor di nuovo a dio si fe'rubello. pirandello, 8-93

e poneva la mecca della natura naturante a tahiti, s'intende. vittorini,

trovo che in momenti così melville riesce a farci credere a ima sua realtà assai

momenti così melville riesce a farci credere a ima sua realtà assai più che in

semplificazioni moralistiche, per affissarsi soltanto, a qualsiasi costo, nella verità?

tissimo in demonologia. conosceva il mondo a menadito. bocchelli, 6-450:

: se ella vuol seguitare... a scrivere di così fatti libri, osservi

tiro dell'artiglieria; non vi furono argomenti a difesa, [per la censura]

alla fine, mi demoralizzai e presi a girare senza convinzione. « =

nebbia, spossato e demoralizzato non riusciva a riprender lena. bocchelli, 1-i-115: occhiobello

e gli indisciplinati, che se la davano a gambe, saltando fossi e sterpeti,

. cassola, 2-233: era ormai abituato a imprese del genere. tuttavia era demoralizzato

i-103: ramorino seminava la « demoralizzazione » a lenti gradi. -nessun capo militare,

ha rotto le catene... lavora a fondo perduto e perde la sua stessa

perduto e perde la sua stessa esistenza a fondo, in accanite ricerche di denaro

vol. IV Pag.175 - Da DEMORFINIZZARE a DENARO (41 risultati)

corneo, o corneo e siliceo a un tempo, oppure del tutto siliceo

con i singoli elementi dell'impalcatura scheletrica a un solo o a quattro assi.

dell'impalcatura scheletrica a un solo o a quattro assi. = voce dotta,

anche chi si abbandona, nelle assemblee, a chiacchiere prolisse o chi con sussiego

e uomo politico ateniese demostene (384-322 a. c.). demosteniano,

. gioberti, iii-86: attendano dunque a quest'opera gli scrittori italiani;.

assai comoda cosa per decifrare l'indecifrabile a proprio talento. boccardo, 1-553:

al tempio, e condannava i più a crassa ignoranza: il giorno in cui

l'opposito, sempre arricci il crino / a chi la coda ti ligia e demulce

): mentre che questo apparente buono a l'appetito s'appresenta e lo demolce,

piacere, inverso quello come la farfalla a l'amata luce si raggira; indi in

di dieci lire toscane, fatta coniare a firenze nel 1803 da maria luisa di

voce dotta, dal lat. dini 4 a dieci a dieci ', numerale distributivo

, dal lat. dini 4 a dieci a dieci ', numerale distributivo di dècèm

. moneta di argento e rame coniata a napoli dagli aragonesi (e sul dritto

; le sue banche fiorivano ad augusta a marsiglia a parigi a londra, negli scali

sue banche fiorivano ad augusta a marsiglia a parigi a londra, negli scali d'

fiorivano ad augusta a marsiglia a parigi a londra, negli scali d'oriente:

unità monetaria (in argento) equivalente a io assi o due sesterzi e mezzo

tempi diversi. -in partic.: a firenze, la moneta più piccola,

paese furo quelli che in prima montaro a cavallo, e misero sella e freno;

che sai tutte le cose, / se a cesar dare il censo è giusto e

un gliel diede. / e cristo a quel che ne la man gliel pose:

/ rispuose: -e come suo, a lui si renda. boccaccio, dee.

con le salsicce, e avevasi un'oca a denàio e un papero giunta, ed

penitenzia v'addimanda iddio: siccome fece a colui, che non volse perdonare li cento

che non volse perdonare li cento danai a colui, che gli avea perdonati dieci mila

: io l'ho venduta testé cinque danari a uno, che sarà qui incontanente per

di un soldo, e vale come a noi un quattrino. targioni tozzetti,

3-167: or venti sesterzi sono eguali a cinque denari, ed è ognuno di questi

come danaro. le carte circolanti giungevano a circa tren- tacinque milioni di ducati,

di nero, dietro la croce, a tre per tre, e portavano su bacini

le bastando l'oro, e l'argento a pagare i soldati; fece (come

marco che lui aveva. -denaro a fiorino: moneta aurea fiorentina, che

dare fiorino uno soldi ventiquatro denari vili a fiorini. -denaro a oro: un

ventiquatro denari vili a fiorini. -denaro a oro: un dodicesimo del soldo in

uno soldi vi piccioli per i° prestanzone a scontare al catasto,... fiorino

.. fiorino 1 soldi vi denari 6 a oro. -denari del diavolo:

dante, conv., i-ix-3: e a vituperio di loro dico che non si

ricco usuraio / infermo, vói sovente a vici tare, / chéd i'ne credo

danari apportare / non con giomelle, anzi a colmo staio,

vol. IV Pag.176 - Da DENARO a DENARO (56 risultati)

ènne cagione che el danaro serve a ogni cosa, e che al

, e none di loro dinari; tristo a coloro che si vogliono rifare in

per lor fine il danaio, vengono a volere, che egli cresca senza fine,

gran giorgio aretino / gridava nel orecchie a un suo compare. tasso, n-ii-384:

in ancona, copiosa città e ricca, a cagion del suo famoso porto, avvegnaché

che un uom senza denari / è somigliante a un morto che cammina. nievo,

. carducci, iii-6-258: denaro si voleva a saldar le piaghe delle guerre vecchie e

delle guerre vecchie e nuove; denaro a empir i ventri dei ministri e dei grandi

costituito da queste percentuali era destinato a opere pie). statuto dei mercanti

dando a'suoi sudditi di non portar denari a roma, e di non pagare

bisogna di più, che pensiate aver a fare qualche comodità a vostra madre in

, che pensiate aver a fare qualche comodità a vostra madre in gesù circa al pagamento

. o vero faccia vendere alcuna carne a credenzia o vero dia o vero vende

dette carni. -denari di monte: a firenze, i prestiti dello stato.

morto: tenuto nascosto, senza darlo a frutto. s. bernardino da siena

che voi e chi vi confessa, andarete a casa del diavolo, però che né

pubblico. -denari in zecca: a venezia, il debito pubblico. -gabella

3. econ. risparmio disponibile per prestiti a breve scadenza. — mercato del denaro

vo'dire pur quello che mi pare a conscienzia. sai quale è il denaio

et vade ». come fu detto a quelli della vigna che non stavano contenti

quale arte si può muovere il giuocatore a fidarsi più tosto de le carte di danari

coppe di mensa arme di spade / et a quanti 1 baston tolser denari. lippi

bastoni '. govoni, 3-43: continua a mescolarvi / guerre imperi e ricchezze /

/ con le magiche carte: / a pescarvi e a sommergervi re, spade,

magiche carte: / a pescarvi e a sommergervi re, spade, / e denari

re, spade, / e denari a fulgenti carri d'orse. silone, 5-141

denari, in tutti i giuochi, a tresette, a briscola, a scopa,

in tutti i giuochi, a tresette, a briscola, a scopa, sempre lo

giuochi, a tresette, a briscola, a scopa, sempre lo stesso, oppure

diversi nelle città italiane (ed equivaleva a 1 / 24 di oncia). -anche

al morso del cane rabbioso, dandogliene a bere d'un peso d'un piccolo

sei grani. magalotti, 1-93: ovvero a dieci once di zucchero, due dramme

7. metrol. unità di lunghezza usata a firenze, sottomultiplo del braccio fiorentino a

a firenze, sottomultiplo del braccio fiorentino a panno (ed equivaleva a cm 0

braccio fiorentino a panno (ed equivaleva a cm 0, 24). baldinucci

tomo iii in ezzechielle) comprende circa a soldi dieci e un terzo del nostro braccio

toscana, 6-312: partito il braccio a misura fiorentina in venti parti, le quali

sale di damasco, consumeranno la seta a libbre; ma milioni e milioni di

milioni e milioni di persone la consumano a once e denari. 8.

piegare le spalle. -accattare danari a usura: v. usura. -aver

denari assai contati e si mangiava assieme a prezzo fisso in una trattoria frequentata da

frequentata da imbianchini. -aver denaro a palate: essere molto ricco. -aver

denari e tutti siano ducati d'oro. a. f. doni, 3-53:

nome è quel dove si battono i danari a chiamarla zecca, o che goffo trovato

suono di maschio e non di femina a una cosa di tanta importanza.

gettare il denaro; gettare il denaro a due mani: essere spendereccio, prodigo.

al tempo, e i danari dietro a i danari, e la fama dietro

i danari, e la fama dietro a la fama; pur che gli influssi nostri

amante per la quale gettava il denaro a due mani. svevo, 6-22: io

intendo di gettar più il mio danaro a persone le quali per nessun titolo vi

, 318: il « credito » adibito a un'unica, spietata bisogna: carpire

unica, spietata bisogna: carpire denaro a dei poveri pensionati meridionali, poco cogniti

denari, per i denari d'alcuno: a sue spese. rinaldo degli albizzi

vivere. machiavelli, 11-2-284: scriva a vostre signorie che voglino dare passo a vettovaglia

scriva a vostre signorie che voglino dare passo a vettovaglia, per li loro danari,

vettovaglia, per li loro danari, a queste genti di messer giovanni. g

vol. IV Pag.177 - Da DENARO a DENARO (41 risultati)

il sangue straniero. -comandare denari a qualcuno: imporgli tributi. giordani

la ragione di guerra comandò danari anche a cadore. -contare i denari in

. -contare i denari in tasca a qualcuno: indagare (spesso con malevola

tomerebbeno al loro paese. -essere a corto di denari: avere una somma

, e l'aurea mediocrità degli uomini ha a questo ima maravigliosa attitudine. bacchelli,

. bacchelli, 1-i-17: costui badava a far denaro d'ogni arredo casalingo. piovene

non usate astuzia, / che quela tropo a me sì dispiaze. / rispose quelo

d'ogni dinaro. -guadagnar denari a cappellate: in gran quantità.

. -levar, porre, imporre denaro a qualcuno: imporgli tributi, tassarlo.

... fu dato autorità e balìa a porre danari, e quelli riscuotere.

, il quale si potrebbe ben differire a tempo più proprio e più quieto, era

ch'egli s'assicurava dover volentieri soccombere a questo peso. -non avere

76: peggio è che io volevo andare a comperare la carne e non ho uno

per trattenersi, ed io ho avuto a proccurar d'appoggiarlo in qualche modo che

lasciare per denaro una cosa: comprarla a qualunque prezzo. novelle adespote, vi-382

se non la guadagna; / ed ella a lui ha volto le calcagna.

trovare per denari: non potere avere a nessun costo ima cosa perché molto rara

costo ima cosa perché molto rara (a causa di una carestia o per essere molto

de'gentiluomini? -pigliare denari a perdita: a usura. della porta

? -pigliare denari a perdita: a usura. della porta, xxi-11-406:

di fallito, e ogni giorno piglia dinari a perdita; e se ben s'ha

ben s'ha consumato tutto il suo patrimonio a dadi, non consumarà certo il matrimonio

i denari. -prendere, pigliare denari a cambio: prenderli a interesse (v

, pigliare denari a cambio: prenderli a interesse (v. cambio, n.

'l governo delle molucche, pigliasse danari a cambio per nome del re da'portoghesi che

posso oggi star da te. voglio andar a riscuoter certi danari da la tua zia

sarpi, 11-86: proibiva di ispedir a roma corrieri e risponder per via di

, ella si mise in punto, e a casa se ne ritornò senza un danaio

fratelli e li miei servi abbiamo servito a molti di danari e di frumento;

d'altri concediamola, la quale tocca a noi. alfieri, i-51: gli

, 37: e co'detti denari cominciò a fare arte di lana: nella quale

. e altri dicevano: togliamo denari a prestanza nelli tributi del re. longo,

interesse, onde ne vengano col rigiro a cavarne profitto. -tradurre in denaro

paio di sonetti del petrarca, che a volerli tradurre in denaro non valgono

un grano di morfina. -uccellare a denari: procurarseli in qualsiasi modo,

lontani da costantinopoli, i quali uccellano a denari. -un denaro: nulla (

ricchezza e della virtù di qualcuno. a. a dimari, 1-94: dice bene

della virtù di qualcuno. a. a dimari, 1-94: dice bene il proverbio

lavoro. michelangelo, v-191: a me parrebbe di vederla [la casa

fussi gusto [giusto], lasciarla a chi la vuole: perché i denari

che li cherici e monaci che dovrebbero a se medesimi vacare, e nelli loro

vol. IV Pag.178 - Da DENAROSO a DENDROFORIE (26 risultati)

crediate; imperò che elli ce n'è a divizia. provateli se elli sónno de'

, 1-58: gira il povero gli occhi a tutte le coserelle sue, vede che

la menomissima moneta che si battesse mai a firenze furono i piccioli, ovvero danari,

mostra e apre la strada per mezzo a tanti non più solcati mari a perù

mezzo a tanti non più solcati mari a perù, a nuovi mondi. pallavicino,

non più solcati mari a perù, a nuovi mondi. pallavicino, i-61: le

[elemosine] allora sono più accette a dio, quando vengono da persone men

: però, qualche soldo, grazie a dio, me lo tengo a lato;

grazie a dio, me lo tengo a lato; vedi qui, -e traendosi

talvolta nociva, che viene aggiunta (a opera del fisco) ad altre,

e per ren derle adatte solo a particolari usi industriali a esclusione di quelli

derle adatte solo a particolari usi industriali a esclusione di quelli alimentari (e ha

e pessimo sapore: sicché è adatto a bruciare per riscaldamento, a disinfettare ecc

è adatto a bruciare per riscaldamento, a disinfettare ecc., ma non a fame

a disinfettare ecc., ma non a fame bevande alcooliche. 2.

, ché mattessa matta desnaturata è troppo a conosciere lo male e non odiarlo.

dal fisco per impedire che sostanze destinate a usi industriali vengano impiegate per altri scopi

. agata muschiosa, caratterizzata dalle inclusioni a forma ramificata. mattioli [dioscoride

dotta, lat. dendritès * pietra preziosa a forma arborescente dal gr sevsplr / k

, lat. dendritis -ìdis * pietra preziosa a forma arborescente ', dal gr.

bambù della famiglia graminacee bambusoidee con frutto a noce (ed è fra i bambù

zool. famiglia di vermi turbellari, a cui appartiene la planaria bianca (dendrocoelum

nel vestibolo faringeo, lunghi tentacoli retrattili a forma d'albero. = voce

anelli di accrescimento annuale di piante a vita generalmente plurisecolare. = voce dotta

vive in acque piuttosto profonde, anche a qualche centinaio di metri. = voce

di quelle che son grate allo iddio, a tutti è sogno malefico fuor che a'

vol. IV Pag.179 - Da DENDROFORO a DENEGATORE (28 risultati)

nome che si dà a'fossili ramificati a foggia delle piante, a differenza delle dendriti

fossili ramificati a foggia delle piante, a differenza delle dendriti che ne rappresentano solamente

voce dotta, gr. sevspoeisfjs * simile a un albero '(da sévspov 'albero'

titimalo. mattioli, 2-1314: oltre a questi [al ciparisso], quello

.]: 'dendrometro', strumento buono a misurare l'altezza degli alberi ed i

: messer giovanni di celona, venuto a petizione de'grandi, volendo fornire ciò

lo triunfo. bonichi, 1-34: a sé dinega vita / chi non debita morte

mercede / m'è dinegata e ritenuta a torto; / sàsselo il del con

pazienzia; se non saranno iuste, ricorreremo a chi non ci denegarà la iusticia.

, i-184: la natura, benignissima a quella costiera di tutte l'altre amenità,

domandasse. periodici popolari, ii-633: a nome della giustizia dinegano al popolo la

posizione estetica volutamente, consciamente evasiva rispetto a quella medesima tecnica, posizione che o

al tutto che non debbano volere imprendere a difendere il mulino il quale è fuori

cavalcanti, 160: i nostri signori, a posta de'cittadini, con comandamenti espressi

con comandamenti espressi gli dinegarono la ritornata a lucca. davila, 266: dolevasi similmente

denegando il popolo di pisa, mandarono a firenze per aiuto e per consiglio.

12-41: per filippo machiavelli fu proferto a lui più e più volte i nostri balestrieri

perché sieno in bassezza, / ch'a null'om per grandezza / denegherien il

, la quale benché quasi esanime seguitava a diniegare colle mani e col capo.

ier... / en valle a denegarsi in pianto amaro. alamanni, 6-5-74

che se venisse ancora / come altra volta a domandarmi aita, / non sarei sì

sì severo come allora / in denegarmi a cosa sì gradita. carducci, iii-7-386:

non vollero vedere o si diniega- rono a vedere dio, il sommo e incommutabile bene

dinegativo), agg. che tende a negare, a rifiutare. tommaseo [

agg. che tende a negare, a rifiutare. tommaseo [s. v

'dinegativo'. che ha intento e attitudine a dinegare. = deriv. da denegare

massimo volgar., 1-508: messi dinanzi a li occhi li dinegati officii de'chiarissimi

.. o giratario, sempre è tenuto a notificare allo scrivente o remittente la denegata

vol. IV Pag.180 - Da DENEGAZIONE a DENOMINARE (23 risultati)

e disponiatevi in tutto a difendere la verità della fede santa,

la dinegazione della pura popolarità non allarghisi a tutte, e pur che mi si conceda

al bugiardo espediente di rivelare prette falsità a danno suo o d'altrui. de amicis

denervazióne, sf. medie. intervento inteso a privare un organo dei nervi.

di un esantema simile all'orticaria oppure a quello del morbillo e della scarlattina;

della sua fede, venire intorno a ciò ad altra risoluzione. f. corsini

de i più, che mirarono unicamente a denigrar la gloria di così eroica impresa.

che per la sua giustizia mai non perdonava a chi denigrasse, a chi ricalcitrasse,

mai non perdonava a chi denigrasse, a chi ricalcitrasse, a chi dissidii e discordie

chi denigrasse, a chi ricalcitrasse, a chi dissidii e discordie seminasse. foscolo

malignamente nominare nelle gazzette e poscia denigrare a visiera privata nei congressi dei giacobini. d'

acquistava nelle corti; e, quanto a ricchezze, non credo di denigrarne troppo le

giovane piacesse alle sue figlie, cominciava a denigrarlo sistematicamente facendone una persona sciocca e

un poco, invece di compiacerti amaramente a lusingarla, questa tua malsana propensione a denigrarti

a lusingarla, questa tua malsana propensione a denigrarti. silone, 4-170: lei

, signor tenente. lei si denigra a torto. 3. recipr.

il vostro vaniloquo e la vostra animosità a denigrarvi, tanto più ragionevolmente convalideranno nei

haime per moglie presa: / tòmate a grande onore, vetata m'è la

saggi italiani iniquamente denigrati se non se a tempi quieti e quando le passioni ravvedute

: alla 'città'tirava i tovaglioli in faccia a chi lo contraddiceva; sfidava per una

denigratòrio, agg. che mira a denigrare, che cerca di screditare;

denitrare, tr. chim. sottoporre a processo di denitrazione (un composto,

cui i nitriti e i nitrati vengono ridotti a ossidi di azoto e ad azoto libero

vol. IV Pag.181 - Da DENOMINATIVO a DENOMINAZIONE (12 risultati)

d'ogni paese ha fatto una gran classe a modo suo, denominandole erbacce o qualcosa

redi, 16-ix-217: la parte offesa denomina a bastanza questo per un dolore ischiadico spurio

quantità '. carducci, iii-12-16: a punto fra quelle circostanze politiche ebbe vita

gatti di cui nella scuola cremonese tornerò a scrivere, dalla professione del padre denominato

suddetto. beccaria, ii-151: proseguissi a riferire quanto riscontrano li suddetti signori svizzeri

frazioni al minimo comune denominatore: dare a due o più frazioni, aventi diverso

3. figur. caratteristica comune a più cose fra loro differenti; qualità

frati minori osservanti per umiltà si accomodarono a quella usanza, e si guadagnarono la

fattibile, in quella maniera, andavano a zonzo donde quella loro gloriosa denominazione d'

dir altro che utilità, perché applicare a una denominazione la qualità che non s'

il de'rossi è quello per avventura a cui meglio conviene per una parte la

. livio volgar., 4-134: a. t. otacilio crasso pontefice,

vol. IV Pag.182 - Da DENOTABILE a DENSIMETRO (29 risultati)

(19-141): non tardando va a lui e li dinota, / deh!

., 4-103: rispondendole l'aruspice, a quello fanciullo dovere pervenire quello imperio il

conoscendo ella alcuna cosa in lui che a quella speranza facesse, dicono ch'ella disse

de'campagnini, quando il mio figliuolo a quello sommo onore perverrà ». pulci,

d'intendimento e povertà di lume interno. a. verri, ii-13: il volto

ma non vi è giunto; solo a vederla conciliava rispetto, destava la maraviglia

il cappel vermi glio / a denotar ch'elle son principali. bibbia volgar

le stelle nella potenza della notte, a denotare che li fedeli fra li altri erranti

[l'autore] superbo strupo, a denotare che come strupo è inlicito disfioramento

, 291: per amor singulare portava a le dottrine e per denotare che la

che la cognizione de le lettere massimamente a li principi conveniva, per insegna portava

/ d'ardenti faci armata, / a denotar che lume al mal ne dia

che, quando una donna ne andava a marito, ella portava una mano innanzi

deltimmersione, si riduce l'acqua nel cominciare a pigliare il freddo. l. bellini

. l. bellini, ii-120: parvero a quei saggissimi nomieri / il vero non

alzare il dito è la locuzione simbolica usata a denotare il giuramento. svevo, 5-304

, 117: l'erba filetria si dedica a venere, per la qual si dinota

dinotante la minima pausa, si segnava a piè della lettera. foscolo, xvi-173

all'autorità superiore, come di licenza concessa a libro proibito. di giacomo, ii-447

dell'asia minore... e verrò a denotare la vera figura di taurus monte

tanti, / i quai noi denotando a tutti andiamo; / né come

savonarola, iii-338: volendo idio denotarsi a l'uomo per similitudini, perché l'

denota, che indica; che sta a significare. - anche sostant. magalotti

lingua o maniera di segni non avrebbe a rappresentar le parole, ma le idee,

che delle parole, e senza rapporto a niun suono pronunziato, né significazione e

che canti. bocchelli, 12-284: a vedersi, il grande cumulo di braci su

grande cumulo di braci su cui principiava a densarsi uno strato di ceneri e dal quale

. soderini, i-166: ora di tutti a uno per uno, così dei salvatichi

sm. chim. apparecchio galleggiante atto a misurare la densità dei liquidi e più

vol. IV Pag.183 - Da DENSITÀ a DENSO (29 risultati)

'; cfr. fr. densimètre (a metà del sec. xix),

ch'hanno li corpi celesti ad influere quaggiù a noi, seguiterebbe questo. ottimo,

è probabile che... i vapori a poco a poco ascendano, finché,

... i vapori a poco a poco ascendano, finché, o sminuendosi l'

calore, o conglomerandosi, ed unendosi a forza di un resistente (quale è

la superficie de'metalli per se stessa, a cagione della loro densità e freddezza,

vuoto, come erroneamente si riteneva fino a pochi secoli addietro, sibbene un elemento

penetrante (un odore). a. verri, i-97: giunte a rivedere

a. verri, i-97: giunte a rivedere l'aperta luce, strinsero le

). machiavelli, 321: contro a questi impeti in tre modi si provvedeva

torre di legno] dà tanta sicurtà a coloro che la muovono per la sua

di un egual volume di acqua distillata a 40 c. - densità critica: l'

da fuoco e l'ampiezza della fronte a essi assegnata. - densità di fuoco

il peso dello stesso volume d'aria a pressione di 750 mm, 150 c

segna 115 in lombardia, appena arriva a 2 in siberia. piovene, 5-396

parti entra, per tutto penetra, a tutto si diffonde; e però è vano

stende un altro strato di breccia marina. a. boito, vi- 926:

vedono vagare, girare, roteare / a gran velocità, / ali di cigni

di cigni, code di paoni / a milioni a milioni / per l'immensità

cigni, code di paoni / a milioni a milioni / per l'immensità / dell'

api e le vespe accorrevano ad annegarsi a stormi, il tubo gorgogliava e i tini

e da una densa moglie fedele, e a cui sono fedeli;...

iii-103: era tornato in quell'autunno a villarbona, nauseato a morte della istituzione

in quell'autunno a villarbona, nauseato a morte della istituzione femminina, delle donne

di magnolia. -figur. a. verri, i-149: pur alla fine

scalpello ci volea che un passeggiere rincrescimento a volemela estirpare. monti, x-3-23: leva

falsificata, né si riconosce più dietro a quel denso involucro, che, se

). collenuccio, 40: tiratosi a le radici del monte con una galea

5-11: dunque, conoscer puoi ch'a me non fia / grave

vol. IV Pag.184 - Da DENTAIOLO a DENTALE (26 risultati)

, 1-6-8: un'altissima montagna lungi a nove miglia da quella di tolo, si

di fuoco tinte in diversi colori spaventevoli a vedere. algarotti, 2-456: e

densa, / debole il raggio. a. verri, xxiii-131: londra è quasi

: una fumicaia prima rada, poi a mano a mano più densa si sprigionò

fumicaia prima rada, poi a mano a mano più densa si sprigionò, tra

luce). varchi, v-308: a che si conosce quando la donna è

forse in questa luce densa / qui dove a macchie dondolanti o ferme / filtra oro

produce dentro di sé un filo stopposo atto a far tele, e l'ultima scorza

che non galleggia nell'acqua. vale a far bellissimi lavori di quadro, e ornamenti

., i-308: disse ancora lo signore a moisè: istendi la mano tua in

corrosa dello spalto. pascoli, 239: a letto, il buio li fasciò,

uomo e miste sono / dense tenebre ognora a quella luce / che vien da'sensi

sicché i soldati insieme coh'armi sospese a tergo ne possono portare parecchi: e così

, 5-15: vide ch'ombrosa selva a l'antro intorno / facea densa corona.

derider pensa / i facili del labbro a uscir segreti. alfieri, 1-207:

/ zefiro passa imperioso e curva / tutte a un lato densissime le spighe. manzoni

come fluttuando / contro i due muri ch'a più ardua sfida / levansi enormi.

, appena è mai che, volte a una sciagura le spalle fuggendone, non

. grafi, vi-1155: del mar fremente a specchio, ove si scheggia / la

tempo). comisso, 5-199: a undici anni entrò in ginnasio: ogni

: da essa vien ciò che da luce a luce / par differente, non da

veloce di achille, o andavano soggetti a flussioni dentali periodiche, erano anzi di

compiuta ponendo la parte anteriore della lingua a contatto con gli incisivi superiori. salvini

omelia sibilante dove le dentali, rimesse a nuovo, parevano preannunciare dei morsi, affettuosissimi

ecc.]. salvini, i5-i-97'a doppio dorso adattansi / i dentali. d'

marino è un pesce, che vive intorno a i lidi come sono i dentali.

vol. IV Pag.185 - Da DENTALE a DENTATO (38 risultati)

, con rizoma carnoso coperto da catafilli a forma di denti, e foglie composte

v.]: 'dentario', che appartiene a dente, e però è aggiunto

mente 'di dente ', appartenente a dente, ma non si rife

, 398: ancor oggi, passando dinnanzi a cente vetrine-saggio d'abilità dentaria,

'denominazione di qualsiasi arnese fatto acconcio a esser premuto in bocca dai bam

, l'impronta del morso. a. f. doni, 4-17: [

menarò da lui, e quivi la diffinirete a forza di graffi e di dentate.

paura che lo stu- farolo gli abbia a contare le dentate. dossi, 47:

47: è vero che cominciò anche a far spuntare le lagrimone a qualche puttino

che cominciò anche a far spuntare le lagrimone a qualche puttino d'intorno i cinqu'anni

guarda una nuova belva che gli portano a far vedere. -per simil.

stessa, afferma che il mio posto è a trieste; non per mangiarmi il fegato

trieste; non per mangiarmi il fegato a dentata a dentata con le miserie cotidiane

non per mangiarmi il fegato a dentata a dentata con le miserie cotidiane della nostra

che presenta punte, sporgenze, rilievi a forma di denti; provvisto di denti

che è un quadro di più legni fatto a guisa di graticcio, ma che la

il re de tacque altero. / ch'a suon d'austri soffianti e d'aquiloni

aquiloni, / col fulmine dentato, emulo a giove, / tormentando la terra,

cattaneo, i-2-13: era meglio lasciare a suo luogo un arco, la cui contestura

suo luogo un arco, la cui contestura a cunei dentati riesci va singolare agli intelligenti

7-19: carlino le mise per una via a sinistra, pure deserta ma tutta chiara

, 11-973'il medico di casa veniva a curare le nostre indi- gestioni e scriveva

cattivo. barilli, 5-18: dinanzi a noi il sole è un cono incandescente,

altrui recide, / del volubile ordigno a un punto immote / fermar sì ratto le

ha scritto di fuor con fosche note / a chi legger le sa; sempre si

e lo comunica alle altre, e finalmente a ima lancetta. pea, 1-175:

dentata. bocchelli, 9-75: passammo a considerare un bindolo di legno a ruote

passammo a considerare un bindolo di legno a ruote dentate, architettato dai giovani per

. bot. che ha il margine disposto a punte [foglia dentata; radice dentata

le frondi distinte per intervalli, simili a quelle del cinquefoglio, o più presto del

radici che hanno protuberanze appuntate e distanti a guisa di denti, come son quelle

non tanto profondi, ma alquanto acuti a guisa di denti; dal numero de'

: foglie più belle dei fiori, a cuore, a calice, a scudo,

belle dei fiori, a cuore, a calice, a scudo, lobate, dentate

fiori, a cuore, a calice, a scudo, lobate, dentate, frangiate,

della mascella degli uccelli che presenta seghettature a prominenze. savi, 1-29: il

arald. di una linea di contorno fatta a denti. baldinucci [tramater]

dentellato) o muscolo dentato anteriore: riveste a forma di lamina la parte laterale della

vol. IV Pag.186 - Da DENTATO a DENTE (25 risultati)

, formate da una lamina grigio-giallastra piegata a zig-zag interrotta dal lato mediale da un'

, molto forte e fornita di venti a ventidue denticelli sopra il margine esterno,

anni di vita, che è destinata a cadere per lasciare il posto alla dentatura

bencivenni [crusca]: questa polvere vale a far bianca e pulita la dentatura.

allegri, 46: la bella dentatura a voi non manca, / s'egli ha

sempre nella mercatura, / lucciole dando a creder per lanterne, / sbarbata gli han

avorio o simile che porta denti artificiali destinati a fare le veci di tutti o parte

, successione di sporgenze, di rilievi a forma di denti. vasari, i-95

insieme. e. cecchi, 8-93: a fior di terra l'incerta dentatura di

pettine / guarda /... / a doppia dentatura, con la costola /

parte esterna da smalto e in quella a contatto delle gengive da tessuto osseo {

vertebrati dotati di mascella, e sono adibiti a mordere, lacerare, triturare il cibo

fatti i denti di nerbi ghiacciati, simiglianti a ossi che divorano gli ossi. matteo

amori. tasso, 8-5-325: tutti a prova / hanno in guisa di seca i

ausonia, orribil ceffo /... a cui ciprigna / róse le nari,

il dente del giudizio, / fate sonare a la ragion l'uffizio. bartolini,

seconda edizione. faldella, iii-127: andò a torino, spese cinquecento lire e si

, 1-22: in un locale notturno a specchi e divani rossi, all'ora

all'ora che già i bandoni erano a mezzo calati, fece irruzione, tra

elefante. 2. figur. a indicare l'azione di una forza inesorabile,

e 'l gran li- gnagio suo mort'a dolore, / ed en crudel pregion miso

, / ed en crudel pregion miso a gran reo. bartolomeo da s. c

verità, grande villania è cantar dinanzi a dio con la voce, e col cuore

cose morse da'denti della vecchiezza, a poco a poco, colla lenta morte.

da'denti della vecchiezza, a poco a poco, colla lenta morte.

vol. IV Pag.187 - Da DENTE a DENTE (72 risultati)

e tu di lui, rapito e preso a forza, / godi le prede;

sazia avidità d'imperi, / forse a deboli acquisti, a scarsa lode /

imperi, / forse a deboli acquisti, a scarsa lode / l'ampio eufrate vi

questi miseri bramani... ci odiano a morte, e del collegio nostro di

ogni rappresentazione l'applauso cresceva, e a poco a poco anche i signori viennesi

l'applauso cresceva, e a poco a poco anche i signori viennesi da'mali

3. parte o elemento prominente a guisa di dente in un oggetto,

disposto in fila con altri, o appartenente a una serie); cuspide, punta

tavole con denti minutissimi dinanzi, risegati a modo di spiga, e dietro da questo

dietro da questo edificio ha due timoni a modo di giogo, ne'quali il bue

ripareggi affatto o con un curro tondato a tornio o con uno erpice senza denti

si facciano come denti uniti al muro a guisa di seghe, e ciascun dente

per mezzo d'interna molla, e quasi a foggia di serratura a colpo, tien

, e quasi a foggia di serratura a colpo, tien fermo il castello dell'orologio

v'avevo anco passato / l'erpice a molti denti, e su la staggia,

da un pettine sdentato si vedevano duri a stendersi: si vedeva lo sforzo della

della mano. i capegli gretti stendevano a passar fra i denti, e quelli

. govoni, 1130: il contadino che a gran voce chiama roma / ingiuriando la

ferro almo e gentile / giva più volte a ripulirsi i denti. -gancio

leonardo, 2-45: di poi le metti a un tornio piccolo, e quivi le

premuto il grilletto. -a dente, a denti, da denti: di utensili da

si può facilmente segare con una sega a denti e piallare. a. f.

con una sega a denti e piallare. a. f. doni, 360:

la coda biforcata e divisa, fatta a denti com'una sega. diodati [bibbia

coceva la carne, avendo ima forcella a tre denti in mano. -fermare a

a tre denti in mano. -fermare a dente: incastrando due parti (di

. baldinucci, 4: diciamo ferma a dente il fermar che si fa un

della corona di una ruota dentata, atto a trasmettere azioni tangenziali senza caricare sensibilmente

che, congiunta co'denti ch'hanno a l'ima delle due, causa per la

le squadre de'nemici che le sono a l'incontro si danneggiano grandemente e spesse

il legno del leccio è pesantissimo e buono a tutte le sorti di lavori sodi e

mulini e per magli da battere le palle a maglio, ma a tutto vuole essere

battere le palle a maglio, ma a tutto vuole essere secco e stagionato. galileo

nei fori cilindrici del bracciale e servono a colpire la palla. -dente di

. picco, cima che presenta una parete a picco; spuntone roccioso (dirupato ma

coperte di nuvoloni minacciosi, avean fatto dire a edith: andiamo nella tragedia. negri

sola per fianco a'denti quali camminano a risalti come una scala da lunghi scalini

fare come denti, uniti al muro a guisa di seghe... alle cantonate

. -a denti di sega: a sporgenze continue e regolari, ad angoli

: esempio x. rocca con recinto a denti di sega, senza torri. lorini

, e lo farei non retto, ma a denti di sega con spessi angoletti.

, la faccio [la strada coperta] a denti di sega. -fortificare

denti di sega. -fortificare a denti: seguendo un tracciato comprendente una

. e questo modo si dice fortificar a denti. 5. maffei, 5-4-175:

, 5-4-175: il far la cortina a denti, talché venga ad acquistar fianchi,

14. locuz. -a denti: a punte, a sporgenze acute (un

locuz. -a denti: a punte, a sporgenze acute (un muro, una

terreno più eminente all'intorno con trinciere a denti o a punte. magalotti,

eminente all'intorno con trinciere a denti o a punte. magalotti, 24-5: la

in questo stato: sono quasi ridotte a difesa le mezzelune che guardano il paese

il paese nemico e la strada coperta a denti ricorre quasi tutto il recinto.

recinto. -a denti asciutti, a denti secchi: senza toccar cibo,

vedendo realizzarsi le proprie speranze. -restar a denti asciutti: restare deluso; inattivo,

v-28-1: o mondo, tu ci tieni a denti secchi, / lo più del

contentate gli appetiti, / non vi state a denti secchi. grazzini, 4-534

dunque io sendo giovane patirò di stare a denti secchi, e che il marito mio

com'uno / birro, condursi solamente a questo / effetto con una fanciulla in

con una fanciulla in una / camera a solo a sol senza sospetto; /

fanciulla in una / camera a solo a sol senza sospetto; / e starsi

sol senza sospetto; / e starsi a denti secchi, e con le mani /

, 9-290: e noi rimarren qui a denti secchi, / a pascerci d'odor

rimarren qui a denti secchi, / a pascerci d'odor. i. nelli,

, e la signora padrona ha da restare a denti asciutti? forteguerri, 2-68:

2-68: già ch'è un cattivo stare a dente asciutto, / quando si vedon

,... per non lasciare a denti secchi coloro che aspettavano a bocca

lasciare a denti secchi coloro che aspettavano a bocca aperta tuttociò che piove di toscana.

con reticenza, con evidente sforzo, a malincuore. d'annunzio, v-1-1092:

: la conferenza si chiama impotenza. a tutte le sue transazioni e retrocessioni..

aggiunge la vanità di quei suoi inviti a denti stretti, che ci riguardano e

lo davano [il vostro guadagno] a denti stretti, obbligati a riconoscervi,

vostro guadagno] a denti stretti, obbligati a riconoscervi, siccome il vostro lavoro valeva

« mi sono sbagliato » riconobbe zarrillo a denti stretti.

vol. IV Pag.188 - Da DENTE a DENTE (46 risultati)

tanti anni... bisogna domandare a qualcuno ». -con grande impegno

facendo l'altalena verso di noi spinte a furia di remi dai vogatori negri che accompagnano

furia di remi dai vogatori negri che accompagnano a denti stretti lo sforzo unito con un

di spasimo. landolfi, 8-167: a denti stretti, ormai, ancora credevo

: « brutti musi! » esclamava a denti stretti. montano, 25:

25: sospirata / chiamata / gemendo a denti chiusi / corona al mio desiderio

« ti odio » disse semplicemente e a denti stretti. -al dente: di

-al dente: di cibo che è servito a cottura non perfettamente ultimata e che si

che con due trullate vi si gettino a terra que'gabbioni di canne, che certi

parole; fra sé e sé, a mezza bocca. -al figur.:

.: coperta- mente, velatamente, a cenni, con misteriosità. fatti di

quando tu pregherai dio intra'denti, cioè a dire dentro dal tuo cuore, chiudi

chiudi l'uscio sopra te, cioè a dire, metti fuori tutti pensieri carnali,

-maledette le giovani, che fanno bel vedere a piangere e a ridere, e hanno

che fanno bel vedere a piangere e a ridere, e hanno sempre ragione. guerrazzi

. -fra dente e dente: a mezza voce, fra sé e sé.

saracin fra dente e dente: / a questo modo la mosca si caccia.

-fra labbro e denti: appena accennato, a mezza bocca (un sorriso).

/ ed io pur te lo dissi a buona cera, / non una volta,

secondo il proprio interesse, disporre a proprio vantaggio. galileo, 3-4-287:

che dovea aver tanto sugo da bastare a un pomario. -avere il dente

del vinto - di me - sia atroce a portare. -aver fra i denti:

la luna si fer- marebbono, come a josuè, per udirle. tuttavia n'ò

. doveri, l'avvocato si affretta a ribattere un: connu! connu!

battere, dibattere. -cavare i denti a una serratura: scassinarla. a.

denti a una serratura: scassinarla. a. f. doni, 1-67: essendo

con certi grimaldelli per cavare i denti a una serratura, il colonnello de'birri

della servitù. -dar dettar e a dente a dente: tremare battendo i

. -dar dettar e a dente a dente: tremare battendo i denti.

angiolieri, vi-1-361 (52-11): a tutte l'ore, ch'i'a ciò

: a tutte l'ore, ch'i'a ciò pensava, / sì dardellava tutto

ciò pensava, / sì dardellava tutto a dente a dente. -dar di

pensava, / sì dardellava tutto a dente a dente. -dar di dente,

in su la via restare / a sfogar l'odio lor fra la brigata,

denti. -al figur.: agire a vuoto, affaticarsi senza riuscire.

mai, e davane infino a'denti a chi fosse senza aver riguardo a persona

denti a chi fosse senza aver riguardo a persona, attaccò col dottore una gran mistia

verità sarò liberato. -dolere a qualcuno qualche dente: provare vivo interesse

cenni o con parole: / certo che a costui gli duole / qui d'intorno

g. m. cecchi, 1-ii-3: a veder recitare questa nostra commedia vorremmo noi

per 1 lor denti, s'accostano a uomini dissoluti e amici di sensualità.

loro denti. pirandello, 5-410: domandai a papiano, con gli occhi fissi negli

: -mi dica adesso dov'è andato a scovare quel bel tomo. bile

al piatto? / perché non pensa prima a farci il dente? -far

mesi o poco più, non solo a fine che ogni cittadino avesse la consolazione di

-il dente che maggiormente duole: la cosa a cui più si tiene, che interessa

vol. IV Pag.189 - Da DENTE a DENTE (59 risultati)

. -lavorare coi denti: mangiare a sazietà. fagiuoli, 1-5-82: -

la troppa bruschezza, legano i denti a color che le mangiano, e perciò

-levarsi un dente: decidersi risolutamente a risolvere una situazione difficile. baldini

. baldini, 3-130: per quanto a malincuore questo dente bisognò levarselo: doleva

battere i denti producendo un rumore simile a quello che fa la cicogna col becco

-mettere i denti: di un bambino a cui spuntano e crescono. francesco

formali parole: orsù che costui comincia a mettere i denti. -mettere,

, inf., 13-127: di retro a loro era la selva piena / di

li denti, / e quel dilacerare a brano a brano; / poi sen portar

, / e quel dilacerare a brano a brano; / poi sen portar quelle

ridotto da una disperazione enorme e infame a mettere i denti nel teschio di essi,

ove mettere il dente, si diverte a far il goffo buffone, e a deridere

diverte a far il goffo buffone, e a deridere la mia affezione verso i miei

sùbita paura lo lasciasse rizzare, lo cominciarono a mordere di buon denti.

schiatta che s'in- draca / dietro a chi fugge, e a chi mostra 'l

draca / dietro a chi fugge, e a chi mostra 'l dente / o ver

per natura vile e codarda cacciare dietro a chi fugge, e dinanzi si dilegua

chi fugge, e dinanzi si dilegua a chi mostra i denti. a. pucci

si dilegua a chi mostra i denti. a. pucci, cent., 57-34

che, dopo che gli si è cominciato a mostrare i denti, e che si

gli paia strano, e s'ingegna a rovesciar la colpa a dosso a me.

e s'ingegna a rovesciar la colpa a dosso a me. monti, v-m

s'ingegna a rovesciar la colpa a dosso a me. monti, v-m: io

(24): ho sempre veduto che a chi sa mostrare i denti, e

vorrei che tu fussi, beato / a te; mai più sentirai duol di denti

-non toccare un dente: essere insufficiente a sfamare (un cibo) o inadeguato

ai denti: stentare ad articolare, a proferire chiaramente le parole, a precisare

, a proferire chiaramente le parole, a precisare il pensiero. dante, purg

dante, purg., 33-27: come a color che troppo reverenti / dinanzi a

a color che troppo reverenti / dinanzi a suo'maggior parlando sono, / che non

la voce viva ai denti, / avvenne a me. -pigliar dente: consolidarsi

fondamenti, ora soprastanno che questi fino a qui levati muri piglino, come e'dicono

, con fermo intento di riuscire, a costo di qualsiasi sforzo. caro,

. giusti, 3-78: di lì a pochi giorni, sapemmo il piemonte essersi inciprignito

sapemmo il piemonte essersi inciprignito coll'austria a conto di dazi sul vino; carlo alberto

è poco danno; / e cominciava a ragionar col dente, / dicendo: all'

: non avrai neanche da patire fino a che il padrone se ne vada nel mondo

s'appianano e lavorano stracche: toccherà a te rimettere in dente la mugnaia.

. -ritenere con i denti: conservare a ogni costo. sarpi, iii-400

alla tua sequela, e quegli esorta / a rivoltar contro l'imperio i denti /

, 5-236: il destino vostro non girerà a modo di coloro, che con male

lippi, 7-5: chi dal compagno a ufo il dente sbatte; / tanti

dente sbatte; / tanti ne va a taverna, ch'è un barbaglio. i

gergo mi pare un po'troppo difficile a impararsi; ma per isbattere il dente

pochi altri simili. -scalzare il dente a qualcuno: cavargli a forza un

-scalzare il dente a qualcuno: cavargli a forza un segreto. pulci

concentrare le forze, resistere ostinatamente, a ogni costo (al dolore, a

a ogni costo (al dolore, a un impulso intimo, alla fatica).

/ ma, stringendo de orgoglio dente a dente, / con quanta possa aveva

denti, con un brivido, e tornò a chiuder gli occhi. pirandello, iii-170

fa necessità o virtù, e comincia a stringere i denti che neppure la notte

per soffocarlo, e non poteva fare a meno di ridere per non urlare.

impegno. giusti, 2-220: oggi a pronti contanti / i cavalieri erranti /

profonda / nell'arena dell'oro, / a tavola rotonda / combattono tra loro,

concludere secondo una propria tesi o ridurli a una forma voluta. r.

quelli errori], dunque li avesse a capriccio corretti. -tirare la vita coi

tireranno allegramente la vita coi denti più a lungo che potranno, come il vecchio

il formaggio col dente, per lasciarlo a lucianina. -toccare dove il dente

in un discorso, insistere sugli argomenti a cui l'interlocutore è più sensibile.

vol. IV Pag.190 - Da DENTEDICANE a DENTELLATURA (42 risultati)

denti perché lei tutte le mattine potesse comprarsi a colazione la sua brava farinata.

eccitiam la guerra? -usare i denti a vuoto: batterli insieme nel tentativo di

purg., 24-28: vidi per fame a voto usar li denti / ubaldin de

entrata, ma mi vien l'anima a i denti, quando il cordiale mangia una

volentieri (o si è portati irresistibilmente a parlare) delle cose che toccano da

, / e per questo m'incita / a far del mio dolor quattro parole.

punge. -0 dente 0 ganascia: a qualunque costo, di chi è disposto

qualunque costo, di chi è disposto a tutto. giusti, 2-270:

-occhio per occhio, dente per dente: a indicare che all'offesa si risponde con

suo prossimo, quello medesimo sia fatto a lui. rottura per rottura. e

fa [il garofano], è simile a quello del mirto; però con foglie

drappi di seta lavorati ad alberi / a occhietti a scacchi a denticelli a spina

di seta lavorati ad alberi / a occhietti a scacchi a denticelli a spina / e

ad alberi / a occhietti a scacchi a denticelli a spina / e velluti d'ogni

/ a occhietti a scacchi a denticelli a spina / e velluti d'ogni opera /

mese: giorno di doppia festa, perché a « nònida » era anche spuntato il

regina del buon tempo antico, riparando a reggere lo strascico lungo e il ventaglio.

ventaglio... e sorridendo metteva a mostra due fila bianche di dentini da

dal tempo che sono stati domati fino a che tengono 1 dentini) i quali

-mettere i dentini: di bambini a cui spuntano i primi denti. -al

i dentoni, / sgonnella le pagnotte a luci torte, / sgaraffa le vivande

, e un'intima ilarità lo invitava a dimenare la coda. -spreg.

ii-89: e se il vostro non mai a pieno celebrato naso fusse nell'aprica siene

massime se la punta della frizza andasse a ferire nella sfera di que'dentacci alla

peduncolato, roseo chiaro o violetto, a sei tepali arrovesciati. pietro ispano

, che ha la radice bulbosa, appuntata a guisa di un dente, fibrosa;

dentèlla, sf. fond. pane a denteila: pane da fonderia, di

del pane è fornita di solchi trasversali a forma di cuneo, disposti a intervalli

trasversali a forma di cuneo, disposti a intervalli regolari. = deriv.

picchi più alti dell'appennino (quasi fino a duemila metri) si spingono e dentellano

, profilato secondo un contorno dentato, a punte; seghettato, frastagliato. d'

per il sentiero marrone scuro che fendeva a metà la china della gobba dentellata,

tra i rovi. -che termina a denti (un organo vegetale: una

, corolle doppie e stra- doppie, a stella, a sfera, a cono,

e stra- doppie, a stella, a sfera, a cono, a ruota,

doppie, a stella, a sfera, a cono, a ruota, dentellate, trinate

stella, a sfera, a cono, a ruota, dentellate, trinate, soffiate

2. archit. intagliato, decorato a dentelli. filarete, 63: e

. filarete, 63: e disotto a questo membro che è detto gli si

innalza dal suolo al cielo dello stanzone, a guisa dell'impalcato d'una fabbrica o

sf. operazione che consiste nel ritagliare a dentelli il contorno di un corpo, di

disposizione dei dentelli; contorno, profilo a dentelli. papini, 26-290:

vol. IV Pag.191 - Da DENTELLIERE a DENTIROSTRI (26 risultati)

3. archit. decorazione a dentelli. cuoco, 2-ii-106: del

tacca, piccola punta, o risalto a guisa di dente (in particolari strumenti da

di quella della vite, che è fatta a dentelli risegata, e quella nò;

ovoli, e il bastone di sotto a fogliami. non vi sono dentelli, e

arte insino al mezzo, intorno intorno a quel palazzo col dentello e uovolo.

baldinucci, 43: 'dentello'. ornamento a guisa di denti, che va sotto

essi. 3. marin. lavorare a dentello: eseguire una speciale profilatura delle

. strumento d'osso o di metallo, a forma di dente, che serve per

cutanei: formazioni esosche- letriche dei selaci a forma e a struttura di denti,

esosche- letriche dei selaci a forma e a struttura di denti, che conferiscono alla

o assumono forme più vistose e prominenti a guisa di spine. dentèllo2, sm

come un gotico rosone / lavorati a minuzia come dei dentelli, /

e tratteggiando... coloro che a vostra reverenza sono affezionatissimi. 4.

o un dentice polposo che si dibatteva a gran colpi di coda nelle maglie. calvino

denticulato, agg. archit. decorato a dentelli. fr. colonna,

= voce dotta, lat. dentìculatus * a piccoli denti '. dènti di

delle vecchie zitelle, quando finalmente vanno a marito. che se prima lo biascicavano per

forma di dente, che si dispone a guisa di dente. d'alberti,

quella miniera d'argento che è formata a guisa di denti o di punte

bocca, in polvere o in pasta, a base di carbonato di magnesio e di

renzo aprì un armadietto laccato e prese a mettere in una borsa di cuoio il

trovarsi già disteso, in pigiama, a bocca fresca di dentifricio, a leggere il

pigiama, a bocca fresca di dentifricio, a leggere il giornale su cui si sarebbe

forcine. calvino, 1-168: rami a forma di dentifricio, di faccia, di

guaina di cuoio, i plaids scozzesi a ricche frange, i cuscinetti ad aria,

di un dentello per parte, destinato a facilitare la presa della preda.

vol. IV Pag.192 - Da DENTISTA a DENTRO (36 risultati)

289: * dentista nome che si dà a coloro che attendono esclusivamente alla cura

uso generale ha sostituita questa voce a quella di 'cavadenti la quale, oltre

cordo dev'essere lugubre come quelle rastrelliere a molla messe in mostra nelle custodie

. levi, 1-113: oltre a tosare le capre, a curare le bestie

1-113: oltre a tosare le capre, a curare le bestie, a dar

, a curare le bestie, a dar la purga agli asini, a visitare

a dar la purga agli asini, a visitare i maiali, la sua spe

di disgrazia si ammalò anche il bimbo a balia in conseguenza d'una cattiva dentizione

stato in luogo o di moto a luogo, sia in senso reale

, quando gli parve [tempo], a sé il fe'venire. epicuro,

, le gambe stecchite che gli tremavano a verga dentro le mutande logore: un

non sapeva far nulla, che era impotente a tutto. d'annunzio, v-2-734:

poste da noi, sia pure come esterne a noi. bigiaretti, 8-3: mi

, in gesti e parole. -dentro a. giamboni, 2-46: ciascun pianeta

: ciascun pianeta ha suo cerchio dentro a quello aere puro. e ciascuno fa suo

nebula di colore di fuoco, dentro a la quale io discemea una figura d'uno

figura d'uno segnore di pauroso aspetto a chi la guardasse. idem, par.

., 10-11: e lì comincia a vagheggiar ne l'arte / di quel maestro

/ di quel maestro, che dentro a sé l'ama / tanto che mai da

che il regno di dio è dentro a voi. luca pulci, i-33: e

in lui spera certo / consumi drento a sé la sua libidine. poliziano, 123

i-60: non potendo più contenersi dentro a termine alcuno, operò che annibaie ben ti

1-70: (i-24): guarda, a se stesso dicea così drento, /

dicea così drento, / s'appunto a tempo son stato abbattuto. tasso,

dentro alle mura i cori agghiaccia / a i difensor d'insolito spavento. g.

dopo il pensare, / che son dentro a una gabella, / né so ben

335: ho attaccato un bel capestro a un chiodo, / e delle volte diece

mi passa pei la mente / ch'a riposar si va dentro nel core. maestro

tempo, che si cominciò li monasteri a edificare, e la moltitudine de'monaci

, e la moltitudine de'monaci incominciò a crescere, in tale modo la grande

, / che [ecc.]. a. f. doni, 3-7: mi

ho satisfatto al suo desio, / basta a me tanto e son di ciò contento

3-76: l'antico rancore ora tornava a ribollirgli dentro, il rancore di sua

il rancore di sua madre che non perdonava a nessuno. 3. dentro per,

dentro per, per dentro, per dentro a: introduce un complemento di moto per

terra, che orrendi tremuoti la cominciarono a dibattere e conquassare, e ne duravano le

vol. IV Pag.193 - Da DENTRO a DENTRO (19 risultati)

cotesti sassi », / cominciò poi a dir « son tre cerchietti / di grado

oro, / io non metterei piè drento a quell'uscio. s. maffei

s. maffei, 5-1-134: a questo mandò legati il senato con ordine

perché nessuno uomo si lassava entrare dentro a lui, e disse infra suo cuore

dentro da driante pranzandosi, e data a ciascuno la sua parte della carne,

si metteva il pane e si mesceva a bere, un mastino guardian di pecore,

ambasciadori del re, che se carlo dentro a due mesi non la producesse, sua

di due anni e mezzo, per ritornarmene a casa. alfieri, 7-149: dentro

9-7: non pur quel che s'apre a noi di fòre, / le rive

su uno monte, dà facoltà a chi è dentro di potere sempre

figlia del vecchio, / ch'innanzi a gli occhi gli sostien lo specchio

mio cor da quei strali è a tal ridutto /... / ch'

, 359: se viva lampa a un tratto appare / in tenebrosa stanza,

un solo tratto sei becchi / s'aprono a un solo grillo che viene! de

aglio, si stringeva nelle spalle: -tutto a rovescio, qui dentro. cicognani,

: neuno muro è difendevole del tutto contro a fortuna: perciò si debba l'uomo

con tanta proprietà di quel personaggio datogli a rappresentare, che vi sembrava allevato dentro

, il vero fedele, esser tenuto a lavorare non più di quanto strettamente gli

non più di quanto strettamente gli bisogna a sussistere. 12. verso, contro