invenzione a glauco di chio, dal quale dicevasi lavorata
che andavano dall'archibugio damaschinato al moschetto a ripetizione ultimo modello, a trofei di
al moschetto a ripetizione ultimo modello, a trofei di fioretto, spade e sciabole
giovane, 9-422: e scoccolare barbarismi a isonne, / e discordanze accoppiar dommaschine.
di pelo formano sulla pelle disegni simili a quelli del damasco. berni, 77
(108): i'ho fatto levare a tommaso braccia 4 di domaschino bigio per
. algarotti, 2-414: pileno si fece a parlar d'amore a lesbia un giorno
pileno si fece a parlar d'amore a lesbia un giorno ch'ella avea veduto in
per innaffiare, il più delle volte ho a domandare, ch'acqua è questa?
rose damaschine e di garofani, agghindate a festa, salgono come capre per queste erte
bandello, 1-2 (i-19): pendeva a l'arcione uno stocco finissimo con la
una bellissima e forte mazza, lavorata a la damaschina molto maestrevolmente. aretino, 8-30
, col ferro lavorato fino al mezo a la damaschina: io non lo volli mai
.. cuius generis damascena melior, a damasco oppido, unde prius asportata est
. verri, i-98: in mezzo a una galleria di pitture, in mezzo ai
sale di damasco, consumeranno la seta a libbre; ma milioni e milioni di persone
milioni e milioni di persone la consumano a once e denari. verga, 4-39:
alle lame di sciabola o d'altre armi a punta e taglio, come pugnali,
avvolgendo un filo d'acciaio semplice o a più capi intorno a un'anima centrale
acciaio semplice o a più capi intorno a un'anima centrale, e saldando, quindi
canna appare allora ornata di disegni disposti a elica). = deriv. dal
umidi, e che ha le foglie simili a quelle della piantaggine. tramater [s
.]: 'damasonio', nome dato a diverse piante acquatiche, così dette perché credute
asciano in van pensate: / quando a voi lo conquistammo, / su le torri
/ quattro specchi ci murammo, / a ciò che le vostre donne. /
le vostre donne. / quando uscite a dameggiare, / ne gli specchi de
le quali si professa la dameria eroicizzata a quel segno che avrebbono potuto fare le
: delle donne, nelle quali è giunta a tal segno la modestia che, per
, in apparenza, come un damerino a cui la dama adorata gli avesse detto di
proprio di una dama; che si addice a una dama; signorile, raffinato.
ditemi intanto, se io possa arrisicarmi a metterci un poco d'ambra senza correr risico
sf. fanciulla, giovane donna appartenente a famiglia nobile o di agiata condizione (
da gubbio, 138: altri che giostrano a lancie, e bene armati in quella
da uno palco di legniame alto e a loro sopragiudicante, ove sta la persona del
2-8 (227): madama, a povera damigella e di casa sua cacciata,
più d'ogn'altro eccellente, tirava a sé gli occhi di tutte le damigelle
avventurata damosèlla s'ella fos- s'abile a conoscere tutti i suoi beni. menzini,
. menzini, i-56: damigelle ornate a i balli / muover più spesso vid'io
quei giovanotti, i signorini. andavano a fare il giro delle stalle a cavallo,
. andavano a fare il giro delle stalle a cavallo, e spesso li accompagnava una
molti cavalieri e damigelle della corte cominciarono a danzare. caro, 12-i-350: eccellentiss.
veder assisa / in alto seggio ornato a gemme e oro, / cui faccian genti
, e gridò: su qui prestamente a farmi bella. redi, 16-ii-104:
16-ii-104: damigelle troppo ingrate, / a servirmi destinate, / perché il bever
-damigella d'onore: nobile fanciulla che a corte ricopriva incarichi di particolare riguardo
: una mia cugina si sposò, ed a me e a un'altra cugina toccò
cugina si sposò, ed a me e a un'altra cugina toccò di accompagnarla come
dietro compenso, assiste e fa compagnia a una nobil- donna anziana. palazzeschi
giovinetta. compiuta donzella, v-326-7: a la stasgione che 'l mondo foglia e
mondo foglia e fiora, / acrescie gioia a tutt'i fin'amanti, / vanno
i fin'amanti, / vanno imsieme a li giardini alora /... /
dami- sgiella in gioia dimora, / a me n'abondano marimenti e pianti.
buon tempo; che vorrebbe poter essere a ragionare teco delle damigelle, come faceva
. degli arienti, 59: a monte san savino, dove se fa la
una bella piazza del castello sino quasi a l'occaso del sole da gio- veni
. baldelli, 4-98: scrisse, nondimeno a cesare della cosa d'acme damigella,
, 1-481: sarebbe forse scusa bastevole a una damigella di non aver compito il
d'addimandame, là dove addimandandone stavano a suo acconcio? giacomelli, 1-13:
, non ancora armato cavaliere. a. pucci, 6-172: e poco istante
, ch'ha nome gismirante, / a grande onore il fece sopel- lire,
lire, / e po'si dipartì a poco istante. boccaccio, iii-7-103:
, vidde molti damigelli e damigelle; a due a due s'aveveno per la
vidde molti damigelli e damigelle; a due a due s'aveveno per la mano,
morto damigel pian piano / s'erge a seder su la funèbre bara. marino
in cielo / ecco ch'io teco a rallegrar mi vegno. arici, ii-398
in sala uno damigello che aveva circa a quindici anni, tanto bello e tanto
adorno che tutta la baronia si volse a vederlo; e recava una tazza d'
la coda ispandoiante: e 'nchinossi dinanzi a carlo, e alquanto si tirò adrieto
mai sì bello / non si vide a l'età nostra. panzini, iii-281:
specie di grossissimo fiasco di vetro, a collo breve, vestito di sala o di
, vestito di sala o di vinchi, a uso di tenervi o di trasportare vino
più correnti, e di cervie mature, a ogni rete, cane o strale avvisate
/ che dolcemente ne guidasse amore / a sprezzare morte e addolcir l'assenzio:
, / per questi orridi monti / dietro a damma fugace il piè movesti. forteguerri
inseguono, o una damma, a cui fa schermo / alto dirupo o densa
betteioni, i-370: le damme balzando a lui dinanzi / dalle macchie..
piano scendevano le damme e i cavriuoli a pascolare. d'annunzio, i-474:
. d'annunzio, i-474: come a 'l vento tra le àrbori la damma,
loro naturale, li toglie dal chinarsi a esaminare minutamente que'che sono dammeno d'
cuore un certo brulichio che molto somigliava a un rimorso. idem, 281: fu
, di discorso in discorso, gli entrò a parlare della sua dama, com'usa
tasca; / e i'guato in quanto a mene, e mi sconfondo, /
sconfondo, / che tu daresti retta a tutto il mondo. guerrazzi, 9-i-56
con dame, qual ballare, qual giocare a zara, chi a tavole, chi
, qual giocare a zara, chi a tavole, chi a scacchi, tanto che
zara, chi a tavole, chi a scacchi, tanto che ugo si maravigliò
suo cavaliere, e continuò danzando a sfuggirlo, girando intorno al padiglione.
. il damo, un passo di polca a destra, un altro a sinistra,
di polca a destra, un altro a sinistra, uno scambietto in mezzo, la
, la seguiva poi, atteggiandosi a preghiera, come per intenerirla, prillava
= deriv. dal nome del mineralogista francese a. -a. damour. danàide1
da dietro i bambini quando incominciano a camminare perché non cadano.
, fermate una per parte dietro a ciascuna spalla, al gonnellino, ovvero a
a ciascuna spalla, al gonnellino, ovvero a una larga fascia che ne cigne
va sorreggendo il bambino per avvezzarlo a reggersi da sé e camminare.
verdi e gialle, e calzette bianche, a righette car nicine, a
a righette car nicine, a staffe col giglio. bersezio, 79:
poter met tere un figliolo a scuola! che anni sprecati quelli della
o tenuto, per le dande, sorretto a volte da ima cameriera.
ritrovo! in piati di femine, a stecco tenuto e governato con dande..
bende, simone, forse faresti meglio a dire « dande ». ed io benedico
morante, 2-199: voi v'imparerete a camminare da voi stesso, senza le dande
: egli non mise molto gran pena a diducermi a mangiare meglio, ch'i non
non mise molto gran pena a diducermi a mangiare meglio, ch'i non facea.
, viii-1-115: sempre [il commedo] a varie persone, che in diversi luoghi
e tempi e per diverse cagioni deduce a parlare insieme, fa ragionare quello che crede
., 8-121: sì venne deducendo infino a quid; / poscia conchiuse: «
presentare al giudice (una domanda: a opera di una delle parti).
molto più vi sarebbe stato da dedurre a questo proposito. codice di procedura civile
delle leghe sopra la valtellina si avessero a dedurre innanzi al re cattolico.
facessi fede al furto, crediate che a questa ora l'arebbono mostra; se altra
indizio o parola, non sono stati negligenti a cercarla, non sarebbono mancati di diligenzia
cercarla, non sarebbono mancati di diligenzia a dedurla. berni, 213: io
commentando cotesta forma degli occhi, prossima a quella nelle pitture pisane, la deduceva nientemeno
la quale si viene menando il pensiero a passo a passo, con più o men
si viene menando il pensiero a passo a passo, con più o men agile moto
; ma, una volta formate entrano a far parte della costituzione del soggetto,
del soggetto, e funzionano come forme a priori del pensiero. michelstaedter, 836
senz'altro. nievo, 216: parlò a lungo delle monarchie d'europa, fatte
delle monarchie d'europa, fatte potenti a scapito delle poche repubbliche; da ciò
vi noterà [il camarlingo] distintamente a quanto per lira dovrà riscuotere da i
ch'io mi diduca / nel fare a te ciò che tu far non vuo'mi
l'anime de'traditori in quel lago a deducere la lor pena.
que'suoi detti, sentenzie e ammonimenti a mio proposito. = voce dotta
ogni settimana buoni ragazzi, invitandoli a dimostrare (niente meno nel secolo
da una verità generale, scende a una conclusione particolare. -scienze deduttive
le scole chinesi si sforzano di recare a forma scientifica e ad esercizio dimostrativo
» diceva roberto, insistendo per via deduttiva a trarre conseguenze da quel che aveva esposto
da livio che la deduzione della colonia a pozzuoli fu decretata da acilio tribuno della
. pirandello, iv-653: l'opera a cui si sono messi lassù, l'
si discende ragionando da una verità generale a una particolare in essa implicita, da
in essa implicita, da un principio a un fatto, da una legge a un
a un fatto, da una legge a un fenomeno. bettinelli, 1-i-175:
i-252: noi veniamo nel medesimo tempo a risparmiar la fatica a chi legge o
nel medesimo tempo a risparmiar la fatica a chi legge o ascolta di seguir laboriosamente tutta
quasi in un prospetto solo, veniamo a delineare una gran copia di oggetti.
false deduzioni con le quali si finisce a sacrificare un principio a un altro principio
quali si finisce a sacrificare un principio a un altro principio, [la morale cattolica
queste false deduzioni gli uomini s'arrecano a le cose mondane, vili e transitorie.
il suo fatale spirito d'analisi lo spingeva a tristi deduzioni. barilli, 3-75:
6. dir. presentazione al giudice, a opera di una delle parti, nel
al viso, avrebbe creduto v. a. s. che fossero tante deesse del
quell'anime paragonate 4 alle debili postille 'a specchiati sembianti,... le
corrispondente alla situazione giuridica indicata dal sostantivo a cui si accompagna. de luca
. nardi, i-410: si fecero buoni a coloro che gli tenevano a fitto dagli
fecero buoni a coloro che gli tenevano a fitto dagli 'ufficiali deputati sopra i beni
1-370: [fu stabilito] che a lui restituissino trentaseimila ducati che aveva loro
aveva loro prestati lodovico sforza, defalcandone a dichiarazione di gianiacopo da triulzi quel che
città che furono in tale occasione mandati a petroburgo, fece la imperadrice ogni maniera di
complessivo valor fruttifero delle azioni anonime vengono a diffalcarsi lire 50. 000 di capitale.
. fare riserva, fare eccezione (intorno a cose ritenute non vere, inesatte,
, 20-xiv: quelli che non arrivano a negare che gesù sia vissuto defalcano più
cagione che molti gentiluomini in modo vanno a poco a poco, e spesso anco
molti gentiluomini in modo vanno a poco a poco, e spesso anco in grosso,
comparato e il comparante, almeno una a comune. casti, ii-3-11: forse veduto
intenzionata. silone, 4-32: anche a voler diffalcare una grossa tara dalle dicerie
scema e si diffalca / il grido a la presenzia ed al paraggio.
pulci, 10-44: pur sempre inanzi a suo poter cavalca, / e 'n
nardi, i-410: fu dato commissione a me, che ero stato loro provveditore,
, di andare in quel di pisa a fare tali diffalchi tra'fittaiuoli stati di
: per andare sul sicuro, facciamo anche a questa somma un defalco. monti,
di dare il nome suo d'editore a un libretto di suoi versi, offerendosi a
a un libretto di suoi versi, offerendosi a pagare di suo l'edizione, fatto
rintracciare le cagioni di alcuni effetti simili a quello. goldoni, vii-596: dieci giorni
, affine di non defatigare li provinciali a procurarsi le licenze a milano.
defatigare li provinciali a procurarsi le licenze a milano. 3. svigorire un
. livio volgar., 2-396: a sommo studio tardava i suoi, acciocché
riposo, e per rimuover la stanchezza a un corpo defatigato dal viaggio. colletta
ii-1-311: incalzati dagli audacissimi che cacciano a forza nella presenza degli egregi le ciance
. defatigatòrio, agg. che tende a procrastinare il più possibile ed eventualmente a
a procrastinare il più possibile ed eventualmente a impedire che si giunga a decidere una
ed eventualmente a impedire che si giunga a decidere una causa nel suo merito,
merito, o, in genere, a provvedere su una questione (e si
su una questione (e si riferisce a espedienti procedurali slealmente usati in un
procedura defatigatoria ', che tende artificiosamente a protrarre una causa. =
magalotti, 9-2-183: forma di giudizio, a mio credere, comodissima, perché toglie
in avanti, come chi sta seduto a defecare. moravia, iii-440: una mosca
1-208: [i guardiani] vengono a vedere ogni tanto che non ci si
cessi degli operai] e se stai lì a defecare o a riposarti.
se stai lì a defecare o a riposarti. 3. tr. figur
la stima della gente seria cominciò davvero a dovergli girare alla larga. e un bel
.. la natale pastrufazio non potè a meno di defecarlo. = voce dotta
defecazione ', operazione farmaceutica che consiste a separare col riposo le sostanze che stanno
e riuscì anche in breve giro di lune a ingorgare, non si sa come,
biscotti anzianissimi che defecazioni di mosche listavano a lutto, e dodici bicchierini tozzi colmi
). medie. ridurre l'organismo a uno stato di grave deperimento. =
dalla finestra... brutta cosa a parola. anche in senso morale:
6-92: la società... riuscì a disperdere la trista fama del suo nome
la trista fama del suo nome e a vivacchiare all'ombra, previa l'estromissione,
meridionale, che assicurava una particolare protezione a chi stava per subire un danno ingiusto
non mi toccara padreto per quanto avere è a 'm mari. / viva lo 'mperadore
mari. / viva lo 'mperadore, graz'a deo; / intendi, bella,
più comune è il dire: 'testimoni a difesa'. panzini, iv-184: 'defensionale',
'defensionale', termine legale invece che * a difesa '. es. * prove defensionali
il moto di mercurio è quasi uguale a quello del sole nelli loro circuii deferenti
le stazioni e retrogradazioni dei pianeti, e a tale effetto inventò gli epicicli, circoli
tale effetto inventò gli epicicli, circoli uniti a quello, che fu detto deferente,
, riputare quella definizione erronea, e a lui è impossibile di sottoporsi all'autorità
. v.]: persona è deferente a persona o all'autorità, al giudizio
martini, ii-1-1137: antonio labriola, a quel tempo conservatore e battagliero come sempre
moravia, ii-19: rientrò di lì a poco il commissario deferentissimo, strisciante addirittura
quatti, lasciavano fare ai maggiori, stavano a udire, ad osservare deferentemente e pazientemente
quotidiana, io era cercato per servirla a monsignore, il quale intendeva riarmi con
ciò un segno della sua speciale deferenza, a scapitp dei figliuoli di fulgenzio. faldella
lami, i-i-cxlvin: si andò volontariamente a deferire al sacro tribunale. de sanctis
. borgese, 1-135: s'accalorava a dimostrare per filo e per segno che il
avrebbe dovuto deferire il capo dell'esercito a un tribunale di guerra. silone, 5-286
: i prigionieri vengono torturati, deferiti a un tribunale speciale. -figur.
alla giustizia della storia, bisognava lasciarla a lei, deferirgliela tutta quanta, e prender
che è deferito d'ufficio dal giudice a una delle parti. 2.
ministero di giustizia che dio ha riserbato a se stesso! orioni, 1-399:
con ogni espediente, deferisce la reggenza a maria luigia, e alla testa di un
il deferir tali scandali si appartiene anche a * popolani; ma a i più di
appartiene anche a * popolani; ma a i più di questi appartiensi per carità
appartiensi per carità,... a voi per ufficio. 4.
rispetto, per stima); conformarsi (a leggi, a istituzioni).
stima); conformarsi (a leggi, a istituzioni). caro, 12-37
giovine valoroso, al tuo valore, / a la ferocia tua che tanto eccede /
non può darsi regola generale, applicabile a tutti li casi e paesi, mentre deve
del secolo che cominciava al tempo suo a corrompersi in alcuni, e ad invaghirsi
l'atto di conformare la sua opinione a quella d'altri o di preferire gli
atlante sì defesso / dal ciel, ischia a tifeo non è sì grave, /
gran peso che m'ave / dato a portar mia stella o mio destino. folengo
il conte... non potè a meno di inarcare un poco le ciglia a
a meno di inarcare un poco le ciglia a questo mostruoso * defezionare la bandiera '
'per dire 'abbandonare il partito a cui si appartiene ', cioè per *
capo (e anche di un gruppo a cui si è legati da un impegno)
: il partito italiano puro ebbe inoltre a subire delle defezioni in sull'ultimo. dizionario
, la compagnia già troppo smagrita non riusciva a combinare uno spettacolo. cassola, 1-199
restringere, s'egli non menasse la natura a grande defezione. libro delle segrete cose
mai deficiente né mai sazievole, preparato a sé in paradiso. a. labriola,
, preparato a sé in paradiso. a. labriola, iii-96: in queste
altro, espressioni riuscite e altre restate a mezzo o sbagliate, le perfette e le
se una buona metà dei bambini destinati a diventare artisti fosse invece adoperata per riempire
e degli accerchiamenti in cui, manco a dirlo, siamo gravemente deficienti. 2
tade sia corrotta, né deficiente. a. cocchi, 4-1-74: la sanità
: la maggiore erudizione storica può accompagnarsi a un gusto rozzo o altrimenti deficiente.
filos. che non produce effetto (opposto a efficiente); inoperante, inefficiente.
, e che occupa gli nobilissimi motori a mobili assai più indegni. lancellotti, 1-238
, specie parlando di fanciulli, equivale a * frenastenico '. rigutini-cappuccini, 188
mente, d'alcune facoltà mentali), a quello degl'improperi: 'va'là
campanella, 1-8: le parole non arrivano a dir l'es senza delle cose;
, che veggono non potersi sapere. a. cocchi, 8-339: cosi elle [
volontario rinunciando all'esenzione che aveva ottenuta a vent'anni per deficienza toracica. cardarelli
strana deficienza della nostra lingua mi costringe a chiamare la mia padrona, rimase incinta.
consapevolezza della deficienza del temperamento faceva credere a laura che eccitamenti esteriori potessero darle quello
della parte civile cercavano di riparare sforzandosi a trattenere, a dar forma precisa a
cercavano di riparare sforzandosi a trattenere, a dar forma precisa a codesti elementi fuggevoli
a trattenere, a dar forma precisa a codesti elementi fuggevoli, e dalla loro stessa
: sentiva, non volendolo quasi confessare a se stessa, che questa deficienza toglieva a
a se stessa, che questa deficienza toglieva a suo marito di esercitare con successo il
questo caso, come una foglia di fico a coprire la deficienza di processo logico della
non si piega; e disadatto in parte a molte cose, alla poesia come al
3-23: an- ch'essa era tarda a scuola, ma la sua deficienza piena
amministrazioni, pare che alcuni non possano fare a meno di non usare di questo
di non usare di questo latinismo, a cui però si può ben supplire con
nazionale genovese, lv-122: sono andati a parigi, non per fornire del denaro
questi trarre quel tanto che è necessario a ricoprire il deficit. oriani, x-29-268:
mia imaginazione e fece me disponere similmente a defìgere li miei occhi nel sole,
che non può lo intelletto umano sostenere a defigersi nella meditazione delle cose divine,
controbordo o di poppa ad altra unità a distanza ravvicinata. = deriv. dal
. bassani, 3-167: persino fisicamente tendeva a defilarsi, a sparire, a cancellarsi
: persino fisicamente tendeva a defilarsi, a sparire, a cancellarsi. 5.
tendeva a defilarsi, a sparire, a cancellarsi. 5. tr. raro
usato specialmente come termine militare e riferito a zona o luogo al riparo dell'avversario
discorsi che allora si facevano da branda a branda... o sotto il ciglio
al tedesco per infilare la curva, a metà della quale sarebbe stato defilato al
cui l'invasione del sacro era simile a quella di un animale parassita, senza fede
o per spirito, una vanità sale a scomporre il carattere femminile, suscitandovi una
: nella maggior parte dei licheni, accanto a colori ossessi..., figurano
lo stesso motivo, dice pintor. a parte ciò che in questo è semplice
costituire particolari di specie innumerevoli, viene a contraerei, a costituir un individuo.
specie innumerevoli, viene a contraerei, a costituir un individuo. galileo, 3-4-139:
suo significato filosofico e politico, cioè a dire come verità e come fatto. b
, coi nuovi prezzi e campioni, a definire gli impegni che, in generale
determinare esattamente un concetto con elementi adeguati a rappresentarne il contenuto; spiegare la natura
, cioè aprire e rispianare che viene a dire e che significa. guittone, i-22-
diffinirò chiara ed aperta, / acciocché dietro a lei tu ti conduca. scala del
, 2-25: malavogevolmente si può venire a perfetta cognizione di verun'arte, se prima
dunque il vocabolo che più esattamente verrebbe a definire una tragedia mista di melodia e di
vestito da gesuita. fogazzaro, 5-82: a levante della ca- sina si stendeva un
lucidi sono definiti come quelli che, a simiglianza dell'aria, risplendono in tutte le
, i-297: non è uno scrittore facile a definire. più che un mondo organico
. cantari cavallereschi, 70: fece a sé carlo i suoi savi venire /
più riputazion io lo terróne. a. f. doni, 406: s'
2-i-3: sarei molto dappoco e temerario a volerla [questa città] diffinire così
sentissi nel mio interno un'impressione difficile a definirsi, che però non mancava d'analogia
era in uno stato di esaltazione impossibile a definirsi. tozzi, iv-173: si
nella sua attitudine e nella figura, a poco a poco finì per definirsi.
attitudine e nella figura, a poco a poco finì per definirsi. g.
g. bassani, 3-131: lei continuava a discorrere... e intanto la
sua, veniva prendendo forma, si definiva a poco a poco in tutti i particolari
prendendo forma, si definiva a poco a poco in tutti i particolari. 4
6-16: penso se narramento / è fatto a alcun signore / per dover diffinire /
: venne messer mastino in persona a ferrara, e là si diffinì il
ch'è definito di lui; ma guai a quello uomo, per il quale io
tanta circonspezione, che si dia sodisfazione a tutti. lalli, 2-2-89: or
mezzo un largo piano / fu scelto a quell'agon d'alto spavento / per diffinir
particella pronom.: risolversi, giungere a un determinato risultato; finire, aver
e diffiniscano di ragione per uno collegio a nessuna delle parti sospetto. machiavelli,
di questi altri padri venga in toscana a disputare e diffinire la cosa costà. ariosto
si può se 'l vel non s'apre a la vergogna. g. bentivoglio
una certa nascita le quistioni non vanno definite a pugni. serra, iii-399: tanto
diffinita l'ambasciata / incominciò la mula a punzecchiare. berni, 57:
legge... aveva definitamente data a pompeo la potestà d'accordare il diritto
non doverglisi sacrificare nella speranza di attirarlo a sé definitivamente, non era certo su
, diffinitivo), agg. atto a definire, che concerne la definizione,
e faticante regno, / per far risposta a te difinittiva, / fa spesso la
se vi potea aggiungere, tolse tempo a pronunziare la diffinitiva sentenza. lalli,
di dar una passata di sette giorni a palermo per metter in sesto definitivo gli
lo aveva mandato, quantunque patriarca, a quel paese! svevo, 6-121: così
tozzi, i-166: egli aveva dinanzi a sé soltanto poche ore, per prendere
né da una parte né dall'altra a farsi degli sgarbi definitivi. 3
baldini, i-471: sempre fu la prima a conoscere quelle pagine nell'abbozzo primitivo e
7. sm. termine che serve a definire (una parola, una voce
f. f. frugoni, xxiv-1044: a questa diffinitiva, o sia descrizione,
noi che c'entravamo come i cavoli a merenda. baldini, 4-227: in definitiva
doversi le metafore ammettere ne le definizioni a denotare il genere de la cosa definita
le definite persone). cercherò di ridurre a giuridiche persone gli uomini. bacchelli
certo. chiaro davanzali, xxxv-1-420: a le vere scritture l'orno dee /
, 8 (51): mi volgo a parlare a indiffinita persona, avvegna che
(51): mi volgo a parlare a indiffinita persona, avvegna che quanto a
a indiffinita persona, avvegna che quanto a lo mio intendimento sia diffinita. maestro
voleva castigare quel popolo ebreo, diceva a ieremia: * noli me orare prò
artista uno scopo che impedisce il lavorio a vuoto dell'ingegno.
. cicerone volgar., 1-195: a tutti coloro che avranno conservata, aiutata
immortalità delle nostre anime, il ricorrere a farle di natura diversa e sostanza veramente
gran ricchezza insiemi non vi lassare cosa a fare, per avere il suo unico e
diffinitóre e giudice di mezzo, tutto riduce a una sentenza. bembo, 1-129:
bembo, 1-129: è verissima openione, a noi dalle più approvate scuole degli antichi
, / l'eroe de l'alpi a disarmar la destra, / e de *
42-ii-219: i savii antichi, avendo a costituire il lor dio termine diffinitóre e
altro, ne tolsero ogni interesse possibile a stravolgerne il giudicio. di brente, conc
del superiore di un ordine regolare; a seconda che venga eletto nei capitoli generali
baretti, 3-44: se vi faceste anco a narrare in verso martelliano la vita del
'. definitòrio, agg. atto a definire, a determinare; che riesce
definitòrio, agg. atto a definire, a determinare; che riesce a definire,
definire, a determinare; che riesce a definire, a determinare (un concetto
determinare; che riesce a definire, a determinare (un concetto).
un concetto, fatta con elementi adeguati a rappresentarne il contenuto; spiegazione breve e
poi dividere. varchi, 7-149: a volte avere la scienza d'alcuno genere perfettamente
la cui natura intima non è interamente a noi nota. nondimeno distinguesi la definizione del
di una verità rivelata che viene proposta a tutti i fedeli da credersi.
sarpi, i-228: disse che si stasse a vedere che progresso faceva il concilio nelle
la chiesa si è ella mai accinta a far una definizione per uno spontaneo proposito
., ii-5 (20): ed a ciò che questa definizione anticamente pronunciata da
sia confermata per fresco esempio, recatevi a mente quello che voi novellamente vedeste. pulci
il cielo si mostrerà sì sereno come a milano. botta, 4-566: dal destino
linea, come si vede sopra la linea a r. 8. locuz.
una tirannia sociale... cominciava allora a dominare proprio i paesi liberi per definizione
, propria del mondo antico, rivolta a procurare danno ad altri mediante una formula
ad altri mediante una formula esecratoria diretta a potenze infernali e malefiche (ed era
2-779: non può essere troppa la defissione a la contemplazione de la santa teologia.
(lo sguardo, anche la mente: a un oggetto che assorbe interamente l'attenzione
. cicerone volgar., 1-199: fino a quanto sarà la mente tua defissa alla
., 2-44: fae dunque bisogno a chi vuole incominciare questo bene, che
, v-1-119: si accanisce [rimbaud] a colpire l'im- maginazione, non con
con estrema rapidità e con fiamma accompagnata a fragore; esplodere, scoppiare. -
d'un tratto, si rivelassero tante bombe a mano, destinate a deflagrare.
rivelassero tante bombe a mano, destinate a deflagrare. 2. figur.
propagano nella massa dell'esplosivo gradualmente e a velocità elevata. - anche per simil
, gli aghi [del pino] cadono a terra via via e formano intorno al
termiche fra il giorno e la notte: a causa del diverso grado di riscaldamento e
deflatòrio, agg. econ. che tende a ottenere la deflazione (un provvedimento economico
ridurre la circolazione monetaria mediante provvedimento tendente a ottenere la deflazione. 2.
-ci). econ. che tende a ottenere la deflazione (un provvedimento economico
vascello alla banda, piegano l'albero a destra e a sinistra; altre posson
banda, piegano l'albero a destra e a sinistra; altre posson girare alquanto la
deflettuto dalla sua rotta e aveva preso a girare, quasi minuscolo satellite, attorno alla
una sbarra o di una trave sottoposta a un carico trasversale. = voce
deflcttóre, sm. tecn. dispositivo atto a creare una deflessione (elettrostatica, magnetica
in un condotto, è disposta immediatamente a monte di una seconda valvola che pone
il condotto col cilindro di un motore a combustione interna (e ha lo scopo
, specialmente i coccot- tieri, piantati a certe distanze fra loro deflogisticano l'aria
col fido gattoni, sparava il suo fucile a vento, o faceva scoppiare le
e nel tempo medesimo, acciò consentino a disonestà tanto barbara, ucciderle col pugnale?
deflorare da uomini bianchi prima che vadano a marito. a. verri, ii-216:
bianchi prima che vadano a marito. a. verri, ii-216: vide roma
legge antica che niuna vergine potesse condannarsi a morte. levi, 3-103: la donna
aveva spiato lidia, l'aveva denunciata a lui come se quella sera si fosse
se quella sera si fosse fatta deflorare a bordo dell'* empedocle *.
. segneri, ii-446: son pronti a dirglielo tante vedove derelitte, tante vergini
paga che vien data da un vizioso liberale a venezia ad una mercantessa da peccati di
: silenziosamente una squadra di soldati attendeva a sistemare in iscavo un doccione per la
l'acqua che defluiva dalle campagne finiva a formare un laghetto davanti alla casa.
tal altra porgendo il petto / inerte a 'l defluire, e tal altra sorgendo /
'l defluire, e tal altra sorgendo / a mezzo il ventre, bronzea, in
nostri piedi; i corvi erano lì, a due passi. piovene, 5-239:
... la solcano tutta, pari a polmoni in cui l'acqua respira affluendovi
non più fissi nel tabernacolo, non potè a meno di pensare alla dessalle.
stato, da un'attività, in seguito a cause economiche). marotta,
interamente ricoperti di fango, giuocavano attorno a una pozzanghera creata dal deflusso dell'acqua
formare un centinaio di laghi-serbatoi collinari destinati a trattenere l'acqua impedendone la dispersione e
. stuparich, 3-165: la vita a poco a poco s'era ritratta con
stuparich, 3-165: la vita a poco a poco s'era ritratta con inesorabile deflusso
era uno sbarramento di reticolati e di sacchi a terra, con varco ancora aperto per
era... in certo rovello interno a voler risalire il deflusso delle significazioni e
. bontempclli, ii-818: pensò tutt'a un tratto al fetore orrendo che sprigiona
e ripesta, -quella cotta, gnucca pasta a furia di rovinarle giù sopra il collo
deformabilità, sf. attitudine di un corpo a subire deformazioni più o meno grandi,
scoppian da'precordi ^ violenta / convulsione a lui deformi il volto, / e lo
nelle ottime stamperie deformano inevitabilmente quelle edizioni a cui non presiede l'autore. cattaneo
/ deforma la belleza ch'era simele a deo, / e fasse omo sì reo
da trento e la translazione del concilio a bologna esser nulle e illegittime,..
pallavicino, 7-206: non c'inchina a queste follie la natura in cui domini
bicchieri di schiuma, il servo entra a parlare della missione di cui aveva avuto incarico
o deformare le fatte, e crearne a fantasia dei pochi ragionatori, come dei
figlio aveva l'uso della ragione sino a poche ore avanti, egli lo aveva
egli lo aveva schiacciato col suo peso fino a deformarne il gusto della vita e il
notizia; dare significati imprecisi o errati a parole, frasi, espressioni, concetti;
se dall'esempio di libro noi trapassiamo a poter leggere nel libro della vita, vi
deformassero anche quel poco che si veniva a sapere. pavese, 8-m: innumerevoli cose
violenza, un'esasperazione estrema, rispetto a essa, che ne risulta come sconvolta
, 1-152: egli temette che scoppiasse a piangere, che le si deformasse la bocca
tozzi, iv-170: pensava ai quattro guanciali a cui ella s'appoggiava; i quali
un'immagine ride. / accosto il volto a evanescenti labbri: / si deforma il
dove il poeta adorante tenta invano di contrapporre a cristo qualunque altra potenza; e il
, 2-138: quella voce arrivava a lui deformata dalla cavità attraverso cui
donna ma una giubba di lustrina nera appartenente a mio zio, sporca, deformata,
e dai suoi caratteri originari, trasformato a fondo nell'intimo, colpito nell'animo da
quali agiva e in cui s'era andata a poco a poco riducendo tutta la sua
e in cui s'era andata a poco a poco riducendo tutta la sua vita,
in un abito interiore, che tende a esprimersi o in monologo o in macchietta.
con arme, o altra cosa adatta a offendere assalirà cavaliere o altra persona,
di consensi, un po'mortificato, a dire dell'a universalità del pensiero »
, un po'mortificato, a dire dell'a universalità del pensiero », e dell'
divenire deforme, deformità. a. cocchi, 4-1-7: con piccola alterazione
de roberto, 1-439: avrebbe tutto preferito a questo disastro, alla deformazione del corpo
discorsi di sammarco le avevano trasmesse, a deformazioni fantasiose. 2. figur
d'annunzio, v-1-1115: si continua a parlare di manipolazioni perfide, di compromissioni
e dio ha altro cui badare che a siffatte piccinerie. alvaro, 7-134: ho
prodotto da un insieme di forze applicate a un sistema elastico, dovuto alle deformazioni
forma e dalla proporzione naturale; brutto a vedersi (e implica una reazione di
frezzi, iii-10-21: e vidi dietro a lor, quando mirai, / tre gran
le cose deforme e brutte necessariamente dispiacciono a chi ama. a riosto, 14-87
brutte necessariamente dispiacciono a chi ama. a riosto, 14-87: avea piacevol viso,
d'aspetto deformissimi restorono inutili e sottoposti a cruciati quasi perpetui. varchi, v-885
1 sien contro ad occhi fulgidi, / a mobil seno, a nudo / braccio
occhi fulgidi, / a mobil seno, a nudo / braccio, e all'altre
(152): « siete ben pronta a parlare senz'essere interrogata, » interruppe
la mano deforme, spalmata. -venite a vedere! pea, 7-46: versavo
vedere! pea, 7-46: versavo a fontanella l'acqua della ramaiola, sulla testa
dall'onde uscirò in frotta, e a mano a mano / tutte si stendevano
uscirò in frotta, e a mano a mano / tutte si stendevano sul lido
piè, deforme e giallo / e a vinto più che a vincitor sembiante, /
giallo / e a vinto più che a vincitor sembiante, / dal digiun lungo
, non deforme, non troppo rusticano. a. verri, ii-331: e però
le città, che anzi queste riduce a informi e deformi accantonamenti, e che
dalla morte, dalle ferite); atroce a vedersi. g. bentivoglio,
sulle punte dei ferri confitto / paga a tutta sicilia il delitto / dell'ingiuria e
e deforme e con modi più convenienti a bestia che ad uomo, quasi per
sprone e freno: / sofferenza irritata a che più dormi? f. f.
. muratori, 4-185: poco ci vuole a discemere che sregolata e deforme creatura sia
malnate passioni e si dà in preda a i vizi. ortes, 34: dal
ne derivano le congiunzioni le più deformi a scorno e a tradimento delle più oneste
congiunzioni le più deformi a scorno e a tradimento delle più oneste e delle più
le deformi / gibbosità del cuore, a noi / che ne andiamo derelitti,
. figur. lontano, opposto, contrario a ogni norma e regola (o all'
degli eserciti e're stessi valuti, darà a se medesima consiglio così deforme dall'altre
9-28-2-85: e certo è deformissima cosa a vedere tal volta nelle scuole certe teste più
volta nelle scuole certe teste più abili a romper testuggini che a studiare. delfino,
teste più abili a romper testuggini che a studiare. delfino, 1-225: ma
alla svolta del corridoio, s'erano dati a manifestazioni poco composte, come si diceva
hai avuto il coraggio di abbandonarmi così a lungo, in questo deserto, in
fabbrica qualunque ove le parti siano distribuite a rovescio, slegate, capovolte, senza
/ e in scilla non urtar, fuggendo a un'ora / di adulatore e d'
p. verri, 1-ii-37: in mezzo a questa deformissima costituzione, i beni de'
da altri filosofi; nondimeno è giunto a noi deforme e quasi assurdo.
. in modo deforme, brutto, spiacevole a vedersi; con disgustosa deformità.
segneri, ii-37: fece egli a ciascuno di essi profondissimamente radere il capo
essi profondissimamente radere il capo, come a tanti schiavi, e come a tanti
come a tanti schiavi, e come a tanti buffoni deformissimamente troncar la barba. magalotti
bocca e fatta grandissima bava, ritornato a vedere a capo d'una mezz'ora
e fatta grandissima bava, ritornato a vedere a capo d'una mezz'ora si trovò
, o vero balbo), disse a uno uomo di corte... -doh
piero, fate qualche bel partito dinanzi a questi valenti! uomeni. leone ebreo
la groppa nuda... stando a bocconi sopra un canile di paglia si contorce
, o d'oro; ornamento che a noi altri europei sembrava deformità.
cioè sozzezza, che sozza cosa è a vedere lo goloso. frezzi, iv-18-104
deformità quell'errore, ch'egli è abile a metter di sé. buonafede, 1-ii-150
e. gadda, 7-101: s'hanno a purgare i peccati: esibire ignudi al
quella città: ciò che fece loro tenere a vile ogni altro esercizio delle cose sacre
vostri cittadini, non meno vi muoverebbe a compassione di loro quella tristezza e qualitade inetta
che mai turbato e inquieto / mugghiava a guisa di un tauro silvano / ed oltre
nova vita dell'italia, che rende, a un tempo, più manifesta e la
concorrere, ognuno per la sua parte, a procurarne il rimedio. carducci, ui-24-328
di deformità e di misterioso malumore che ispira a silvio insieme apprensione e ribrezzo.
laura. aleardi, vi-536: appariva a la sinistra / lampana dei vulcani una infinita
deformità de uno saporito compendiolo da dare a ogni affanato ingegno e doctrina e sublenamento
lui [dante] voglio scrivervi più a lungo, e in una lettera dimostrarvi la
cono., i-101: viene sempre a cagionarsi un'altra molto disdicevole deformità,
scrittori viventi... non possono a meno di non produrre naturalmente, quando fanno
plausibile economia, e si videro costretti a togliere le deformità già fatte.
(e può essere congenita, cioè riferirsi a cause insite nel germe o attive durante
da processi atrofici o infiammatori, soprattutto a carico del sistema nervoso e del sistema
parte non defraudi? caro, 4-537: a tutte l'ore / del mio figlio
fiorentini autori, si dànno in quella vece a fare opera di privarci di quelli,
di privarci di quelli, cercando di defraudare a essi le loro antiche origini e di
buon zelo, frappose esso ancora difficoltà a petizione d'alcuni teologi, quali l'
: m'accingo ora... a narrarti gl'incontri diversi,...
ai primi albori il castaido era venuto a spalancare l'uscio, per svegliare i
eredità di don blasco doveva toccare tutta a lui. c. e. gadda,
la mapeppa, del resto, oltre a sorelle e mamma,... benigna
contra voi medesimi per fraude, che a voi volesse defraudare. meditazione sulla povertà
in me, io sono maggiormente obbligato a non defraudarli nella loro aspettativa.
rispetto alle molte vedute che son necessitata a dare alle statue mie, tutte quante
le porte aperte. cantini, 1-3-215: a causa che tal ordine non sia defraudato
qualche tempo defraudati della loro gloria. a. verri, ii-171: non rimanesti
non rimanesti però defraudato di vittime convenevoli a placare te spento, e me vivo
se mi davano poco, non riuscivo a sentirmi defraudata e non protestavo. 2
rammaricarsi che... si vedesse fin a quell'ora defraudato da tal fiducia.
agric. ant. mosto fatto bollire a lungo e divenuto molto spesso.
, 11-18: il defrito si dice quasi a defervendo, quando il mosto ha avuto
metta [il vino] in quella subito a bollire, / con legne secche e
: andare in rovina, perdersi. a. pucci, cent., 18-92:
giunta, / che da firenze veniva a stagione, / la gente, che campò
bruto: / che quando l'omo a sesanta ani era zonto, / convegni-
tradito fu e per carlo defunto. a. pucci, cent., 20-56:
. cieco, 3-6: se gli altri a l'aiutar saran sì pronti / io
, 3-6-11: brada- mante vi gionse a quel ponto / che rugiero ebbe il colpo
ave- rebbe ancora peccato chi avesse obedito a giovanni xxii, e perciò creduto che
e che l'accademico era sempre intervenuto a distruggere l'artista. landolfi, 7-68
.. e salutifero è il pensiero a pregare per li defunti, acciò siano assoluti
non solo per potere giovare con esse a quegli che ancora sono nella vita presente
presente ma con facoltà di potere oltre a questo liberare l'anime de'defunti dalle pene
schiere / vidi, e gente comprata a squadre intere / simular pianti e articolar
pianse eccetto l'onore defunto; e a diritto, ché non avendo avuto occasione
ad un tempo il canto di requie a una generazione di poeti defunti. graf,
: mi accorsi, inoltre, parlando a lungo con lui, che era pieno
col volto cosparso di un pallore simile a quello della morte. leggenda di
, 417: era una pietà grande a vederle [le citole] tutte distrutte e
., 17-21: mentre ch'io era a virgilio congiunto / su per lo monte
di fungi 4 liberarsi di qualcosa, portare a termine '). confronta isidoro,
del l'ordine collemboli, a cui appartiene la degeeria nivalis, comunemente
da i capitelli orride forme intruse / a le memorie di scalpelli argivi, / sogni
, riescono durissime, e mostrano la tessitura a sgonfi. 2. figur.
bocchelli, 12-18: cesare aveva fatto venire a roma cleopatra, seguendo, di là
natura (e si riferisce ad animali, a piante, anche a terreni)
animali, a piante, anche a terreni); imbastardire, tralignare.
, non sento cosa che mi necessiti a concederlo. paoletti, 1-1-219: io so
trasportate e stabilite dall'uomo in paesi a loro non convenienti, o non ci
quell'antico improperio che si suol dire a chi da'suoi chiari progenitori digenera e
come hai, cioè d'essere liberale a tutti. masuccio, 414: cognobbe
, 60: come dipoi si cominciò a fare il principe per successione, e
per elezione, subito cominciarono li eredi a degenerare dai loro antichi. guicciardini, vii-33
chiunque traligna al propio padre / ed a la stirpe de'maggior antica / dissimil
così licenziosamente, e così avidamente appropriava a se medesima le ricchezze della corona, che
medesima le ricchezze della corona, che resa a tutto il regno intollerabile, era universalmente
odiata. marini, i-232: ella infino a questa età è stata mai sempre un
e la passione naturale veniva fomentata sino a poco fa dalle molte città di giuoco
, 5-iii-89: la tragedia ha cominciato a degenerare; ci siamo a poco a poco
ha cominciato a degenerare; ci siamo a poco a poco avvezzati a veder gli
cominciato a degenerare; ci siamo a poco a poco avvezzati a veder gli eroi accesi
ci siamo a poco a poco avvezzati a veder gli eroi accesi d'altro amore,
, modificarsi, passare da una condizione a un'altra (quasi sempre peggiore).
libidinoso. guglielmini, 47: i vapori a poco a poco ascendano, finché.
guglielmini, 47: i vapori a poco a poco ascendano, finché...
? / il periglio s'avanza. a poco a poco / la lunga tolleranza /
il periglio s'avanza. a poco a poco / la lunga tolleranza / degenera in
5. cadere, precipitare, andare a finire, ridursi. -anche al figur
uno de'pubblici educatori, per rimediare a que'mali sovente eccede, trascorre, inveisce
quali [prestazioni] vennero crescendo, a misura che l'ammini- s trazione degenerava
e alla elementare potenza, sono gradite a tutti, ed hanno la possibilità della scuola
(una malattia) o dar luogo a una malattia più grave. preti,
hanno irritata la piaga; un medico a milano mi fece grande paura assicurandomi ch'
, 307: vieni, vieni a la corte: i più benigni / volti
che subisce una degenerazione, che tende a mutarsi in peggio; che è conseguenza
altri nemmeno si avvedono, li offende a morte. sono qualità degenerative dell'animo
o « scolasticismo » la tendenza degenerativa a trattare le quistioni così dette teoriche come
fenomeno di degenerazione, da attribuirsi o a un ritorno allo stadio ancestrale { degenerazione
stadio ancestrale { degenerazione atavica) o a malattie ereditarie { degenerazione ereditaria).
panzini, iii-39: lei ha davanti a sé il « delinquente congenito; l'
i sintomi degenerativi da costringere gli altri a una fatica immensa di retroscena che stava in
c'ha dato / la natura, a niun mai non sarà tolto: / costui
degenerato da se medesimo, venne finalmente a una debolezza tale e sì fatta, [
: ciascheduno... richiami le menti a quelle memorie che la grecia stessa ha
di quelle faccia argomento, e quasi riparo a se stesso contro i colpi de'greci
mi pareva che dante fosse un decadente. a me voi parete tutti degenerati. levi
di fuorivia e degenerate fra noi sino a diventar argomento eterno di risa. pea,
, tornatosene in quel frattempo in collegio a torino, infermò gravemente d'un mal
ovale d'un polpo che sia prossimo a putrefarsi. 5. agg.
latino e del gran senso de'padri, a dispetto dei degenerati che si gloriano della
, piuttosto che il timore, ispirava a maria luisa un'antipatia violenta ed aggressiva
e provava un desiderio violento di rompere a forza di schiaffi l'immobilità fastidiosa e
degenerato; passaggio da uno stato originario a una condizione peggiore; processo di degradazione
morale, in cui essi si avvezzarono a fare il contrario di ciò che dicevano,
diventò sistema il corteggiare, il ricorrere a vie oblique. fogazzaro, 1-268:
vite: grave malattia della vite dovuta a virus e caratterizzata dall'aspetto cespuglioso,
foglie piccole, asimmetriche, increspate, a lembo laciniato, con chiazze clorotiche,
intende viltade per degenerazione, la quale a la nobilitade s'oppone. rezzonùo,
tedesco, il quale fu degenerazione incominciata a costantinopoli e propagata in italia dai greci
fino ad ora parlato della gloria applicandola a grandi ingegni; e l'ho riguardata
difetti del caposcuola, misurati, tenuti a freno dal genio, escono fuori come
se in ammassi di una sostanza simile a colla, la degenerazione colloide; se
colla, la degenerazione colloide; se simile a vetro, la degenerazione ialina; se
, come l'amido, dà una reazione a contatto con l'iodio, si ha
avide di eosina e si presentano simili a formazioni di fibrina (ed è propria
tardi la letteratura italiana venne meno sempre più a questa maniera romantica, la quale in
baldini, i-580: io non starò ora a drammatizzare quel mio incontro benaugurioso di lettore
negri, 2-164: si stringevano intorno a lei,... i frutti
cecità tentennante, alla follia degenere: a divenire null'altro che cenci nel mondo
sm. e f. che è costretto a letto perché ammalato, che è ricoverato
che l'amma lato trascorre a letto o ricoverato in un luogo
, 2-603: pietra indossava lo stesso abito a giacca, troppo lungo, grigioblu,
4-304: il giorno seguente portarono la zia a livorno. grazie all'interessamento del comandante
l'operazione che la degenza sarebbero state a carico del- l'axmninistrazione militare.
dei globuli rossi del sangue, in seguito a processi di emolisi (nelle anemie
. gadda, 310: verso sera, a opera finita, a cotica deglutita,
: verso sera, a opera finita, a cotica deglutita, i baruffaldi-braghenti non ricusavano
, con un tintinno come di campanello a ogni battuta, dal militante e trionfante
stilofarin gei, sfenofaringei. a. cocchi, 8-363: queste materie o
le due serpi rimasero col boccone a mezzo, perché i rospi drizzarono
e poco dopo ven nero a galla morti. savinio, 97: gli
e le altre deglu tivano a fatica, allungando il collo e tirando su
su il mento, come se a ogni deglutizione mandassero giù dei sassi
e divine, / se mi par ch'a dir sol del biondo crine / volga
loro più triviali cose; onde, se a caso nascessero poi mai le sublimi,
bisogno. nievo, 1-202: cominciò tantosto a tempestare contro il marito, che con
di collocare degnamente i figliuoli vostri, a modo mio, mi riserbo il diritto
secolui qualche duetto. 2. a ragione, a buon diritto, meritamente,
. 2. a ragione, a buon diritto, meritamente, giustamente.
colombino, / perché non sei venuto a mattutino? / e'non ti basta
livio volgar., 2-166: avendo messo a cantare la sua favola un fanciullo,
disse molto degnamente, fu poi cominciata a cantarsi dagli istrioni. bisticci, 3-146:
maestro giorgio fece volare el falcon pellegrino a campagna, e tornò molto degnamente al
benignissima e degnantissima condescen- sione e inchinamento a noi miseri peccatori. d. bartoli,
per schiavo ricomprato, / come colui ch'a lo port'è venduto! simintendi,
v'ho trovato 'degnare'altrimenti che a maniera di neutro: 'degnò crearne;
ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio e lento seguitò. faldella
degnano di menzione statue che... a noi sembrano la cima dell'arte.
tecchi, 9-63: era un bimbetto press'a poco della sua età, quello stesso
de'medici, i-112: io dico a lui: -se non degna il mio petto
arà te, cor, quel petto a sdegno. / misero, che farai?
nessun don, che guari vaglia, / a null'amante, tanto la pregiasse:
il panno. caro, 12-i-99: a la vostra virtù ne so grado,
non dice pur: degnate; 0 a ber gl'invita. f. buonarroti,
toscano abbiamo il * degnate 'per invito a mangiare o a bere, e '
degnate 'per invito a mangiare o a bere, e 'degnevole 'si dice
giordani, iv-119: o tu dai cieli a questa terra che eterno ti brama,
caffettieri. soffici, iii-4: quanto a me, tre volte o quattro fui
tre volte o quattro fui pur costretto a lasciarmi trascinare nel salotto e a ¦ degnare
pur costretto a lasciarmi trascinare nel salotto e a ¦ degnare », com'essi dicevano
». 4. ant. ammettere a un premio, promuovere a una carica
. ammettere a un premio, promuovere a una carica, elevare a una dignità.
, promuovere a una carica, elevare a una dignità. guittone, i-26-8:
guittone, i-26-8: grasia e mersede a voi, signor dibo- naire, che
, assai ringraziar dei, / che fosti a
muschioso faggio, / che siei stato degnato a tanto bene! l. salviati,
numero di maggiori, e più atti a sì notabile e eccessivo favore, fussi stato
assai agevolmente nel- l'animo, attribuendolo a qualche mio segreto merito di divozione verso
parole. marinella, 168: sotto a questa forma femminile... discendono talvolta
che altrettanta consolazione... apportino a chi degnan sé in mogli. d
regni: / grazie riporterò di te a lei, / se d'esser mentovato
consentire, per bontà e condiscendenza, a compiere un atto che sia ritenuto inferiore
da traverso e dallato, / tutt'a meve diciessono: « accorri esto malnato!
26: fu da li circostanti esortato a baciare il piede al re secondo l'
piede del re e alzandolo se l'accostò a la bocca e baciollo. sannazaro,
alcuno. della casa, 555: rende a vostra signoria infinite grazie dell'onore,
industriale, e modellare i loro progetti a norma delle esigenze, e delle capacità
meo pregheri, / che tu vadi addomannimi a mia mare ed a mon peri;
tu vadi addomannimi a mia mare ed a mon peri; / se dare mi ti
/ se dare mi ti degnano, menami a lo mosteri / e sposami davanti da
da prato, v-127-31: madonna, a vostre belleze / non era ardito d'intendre
donna mi degnò guardare, / e vennesi a posar nel mio penserò. dante,
. pulci, 27-127: e perdonasti a tutta la natura, / quando tu
unitamente cumulate. tasso, 2-39: a i lavori d'aracne, all'ago,
rivolse altrove, / né gli occhi a me, che già scendea tra l'ombre
/ qual merto suo, qual grazia / a tanto onor sortilla? de sanctis,
sapendo bene chi entrava, non degnò voltarsi a guardare. palazzeschi, 7-10: il
. bocchelli, 13-220: vanno costoro a testa alta, sdegnosi, con la
/ non si degnia mostrar le spighe a pena. torricelli, 102: assomigliava la
102: assomigliava la forza della percossa a quei cani generosi i quali non degnano di
salutano questo, baciano quell'altro, arrideno a un altro, e con troppa blandizia
, assentatoli'e servili, se gettano a gratificare a qualunque se gli presenti. macinghi
e servili, se gettano a gratificare a qualunque se gli presenti. macinghi strozzi,
costei [l'invenzione], che a pochissime persone / si degna, e che
segneri, iii3- 286: curvandovi come a principe, a chi neppure merita il
286: curvandovi come a principe, a chi neppure merita il nome di cavaliere
il nome di cavaliere: e degnandovi come a nobile, a chi gode appena la
cavaliere: e degnandovi come a nobile, a chi gode appena la sorte di mercatante
. accontentarsi di qualche cosa, adattarsi a una situazione (e sempre con tono alquanto
. nievo, 1-305: veniva dondolandosi a braccetto di quel cocchiere del suo padrone
nominarlo. 2. elevato (a una dignità). l. martelli
... / dal suo fattor degnata a tanta grazia. marino, 234:
marino, 234: felici voi, degnate a tanti onori, / aride erbette e
rustica capanna, j ch'aprir vedete a mezzo 'l verno i fiori! 3
. pallavicino, 7-237: si giugne a tale che raffibbiarsi il giubbone, rannodarsi
e degnatissima condescen- sione, e inchinamento a noi miseri peccatori. degnazióne (
atto o il comportamento di chi acconsente a concedere un favore, a mostrarsi affabile
chi acconsente a concedere un favore, a mostrarsi affabile e cortese verso persone a
a mostrarsi affabile e cortese verso persone a lui inferiori. maestro alberto,
maestro alberto, 109: te, a comporre l'ordinato regno / della materia
/ col tuo principio -di somma bontade / a tanta degnazione aver ti vinse. exultet
maravigliosa degnazione della tua pietade d'intorno a noi! ugo di balma volgar.
figure, e per divina dignazióne unisce a dio la dignità e la altezza della affezione
l'umiltà della degnazione, e tale a un tempo il vigore della giustizia!
io vo dal vicario delle monache, a fissare un giorno per l'esame ».
; e concertarono che verrebbe di lì a due giorni. giusti, 3-67: questa
senza che sua maestà si degnasse di costringerci a fare l'una o l'altra cosa
, 16-1-52: conseguentemente la incarnazione essere a lui possibile, ma in tal modo,
ordinargli dopo il teatro il solito brodo a gelatina. pirandello, ii-203: lei
onorata d'una visita, quando toccava a me di venire per la prima.
padrona di casa... doveva servire a tavola i suoi schiavi, in segno
personaggio che ebbe la degnazione di venirmi a vedere si crede (ed è creduto
tua, sua, vostra, loro: a esprimere meraviglia per un atto di cortesia
! ferma per i piedi / danno a tener la paziente a noi. bocchelli,
i piedi / danno a tener la paziente a noi. bocchelli, 10-306: oh
. albertazzi, 796: credendo rivolto a lui il saluto, risalutò degnevole e
saluto, risalutò degnevole e fe'segno a tutti, che si scappellavano e s'alzavano
il bottegaio. -quand'uno ha imparato a mettere insieme vocali e consonanti in tutti
abbiamo il * degnate 'per invito a mangiare o a bere, e degnevole
* degnate 'per invito a mangiare o a bere, e degnevole si dice quello
prep. di, ant. anche a). 5. francesco,
fuisti nostro amigo speciale, vo- lemo a li toi pregi e domandosene satisfare voluntera.
che sono qui consolati non sono degni a la tua consolassione. fra giordano,
degna di più pena ed è maggiore offesa a una persona che in un'altra;
grazia, / sono chiamato da voi a sì alta ovra. dante, conv.
molta riprensione è quella cosa che, ordinata a tórre alcuno difetto, per se medesima
in vista, / che più non dee a padre alcun figliuolo. maestro alberto,
d'alta lode / colui che un regno a governare imprende, / se le sue
, 54: le lodi talvolta la spronavano a mostrarsene degna; ma poco stante
cui ora la accom pagnavano a quelle nozze vergognose, non ci potesse
. landolfi, 3-113: anche a voi sarà dato percorrere, quando sarete più
. boccaccio, 8-189: va'dietro a quelle di che tu se'degno, ché
colla grazia fatale dei millenni / riprendendo a parlare ad ogni senso, / patria fruttuosa
per qualità innate e capacità acquisite, a una mansione, ufficio, carica; capace
dante, inf., 1-122: a le qua'poi se tu vorrai salire,
tu vorrai salire, / anima fia a ciò più di me degna. bambagiuoli,
panciaiichi, 225: pregò i cardinali a deporre le private passioni, et ad unire
è confacente, che è adeguato quanto a condizioni economiche, sociali, morali, fisiche
sua perpetua avversaria, e si adoperasse a mantenere, contro di lei, i rancori
: veramente magnifico detto, e degno a grande e savio uomo. l. martelli
odi le mie parole / non degne a te, ma sì colme di spene.
e il suo argomento nobilmente amplificato giunge a formare un sonetto dignissimo di lui, e
progetti è di starsene allo scuro, a leggere, o ad altra occupazione che non
. gadda, 79: col ticino a due passi, il bagno in casa era
di catuna condissione e di tutte parti a tali e a magiore dignità, specialissimo
condissione e di tutte parti a tali e a magiore dignità, specialissimo signore e padre
tra i molti beni ch'io debbo a maria, pongo questo, d'avermi
come / talento reo la sprona, / a danze si abbandona -furiosa: / e
. nobile; autorevole. cecco d'a scoli, 165: la degna intelligenzia prima
. tasso, 17-12: stan- nogli a destra l'un, l'altro a sinistra
nogli a destra l'un, l'altro a sinistra, / duo satrapi, i
conseguir la vittoria, non trascorrevano mai a violenza contro i padri della patria,
93: grazioso alla gente e degno a dio. diodati [bibbia],
che per me fusse dato memorevole scrittura a la digna istoria soccessa nel regno di
parer di smalto: / forse daranno a me sì dolce stile: / ch'io
bianco, o giallo, / prezioso a ogni maniera / per intaglio, o per
l'uso di quei confratelli, dipinto a quadratura e a figura da leonello spada
di quei confratelli, dipinto a quadratura e a figura da leonello spada e dal brizio
un giorno credette di trovare un'entratura a un discorso più degno e più affettuoso.
. piovene, 5-27: esiste ancora a venezia un paio di vecchie che non
bene la vita per le sue degnissime condizioni a tutti la facessi carissima, pure la
lo albergo, che sia degno e atto a ricevere un tanto signore. segneri,
segneri, ii-143: di grazia, attenti a que- st'ultima osservazione, ch'è
aveva detto: « e che resti a fare lì dunque?... vientene
bellissimo desinare di degne vivande, pose a sedere il piovano arlotto nel più degno
più degno luogo della tavola e innanzi a sé, ancora che fussi vescovo e commessario
degli arienti, 376: facto grandissimo onore a li regi oratori de giostre, bagordi
attendeva: gente povera si era sobbarcata a spese pazze per preparargli degne accoglienze.
) paghino degne grazie e debiti meriti a te, il quale a'miei occhi
onorati studi, i la mente audace a celebrar mi spinge; / sì che i
queste nubi ascosa, / e disposta a soffrir tutto ch'io soffro, /
morte vicina aver si vede. a. verri, ii-28: fu questo,
volgar., vi-195: non giudicare contro a giudice, però ch'egli giudica secondo
il loro delitto fu di non avere consentito a napoleone in quei supremi momenti facoltà di
costretto ad abdicare, di essersene rimasi a chiacchierare, senza aver preso alcun provvedimento
non per vincere, almeno per venire a patti degni, o per cadere senza vergogna
le costui opere, propose di riducerlo a niente, abbattendo la infiammata sua superbia,
una politica degna e indipendente che valga a risollevarci la fronte. 12.
90): con ciò sia cosa che a li poete sia conceduta maggiore licenza di
sia conceduta maggiore licenza di parlare che a li prosaici dittatori, e questi dicitori
volgari, degno e ragionevole è che a loro sia maggiore licenza largita di parlare
sia maggiore licenza largita di parlare che a li altri parlatori volgari. idem, purg
dentro l'altre donne benedetta / e fusti a dio più cara e più diletta,
: e degno è ben, però ch'a te potei, / lasso!,
dir, come persone / degne di fede a ogni gran sentenza. bandello, 4-21
ser barbagianni più tosto crederà la bugia a la sua moglie che non farà a
bugia a la sua moglie che non farà a diece uomini veridici e da bene.
: ragguardate dio, che è umiliato a voi uomo: e non vi fa indegno
i calzari, di porgere le scarpe a qualcuno, di compiere i più umili
inetto in tutto, essere un buono a nulla (e in prima persona è espressione
dopo me; il quale è fatto innanzi a me; al quale io non sono
di porgergli i sandali. -avere a degno: stimare, giudicare favorevolmente,
: deh, quant'io ebi tua persona a degno, / o frate zeba romitano
. dal lat. dignus * che conviene a * (dalla radice di decet *
dire le cause che condussero l'italia a tanta infelicità, ma non lasce- remo
oggi, in italia, che sta sospeso a tutti i mutamenti di padrone, e
colle persiane verdi, col giardino degradante a scalinate verso il lago. pirandello,
più denso. pea, 1-431: stando a sedere nella stanza, si vedeva il
il muro, e perfino il cielo a strisce degradanti in nero. degradare,
verri, i-425: è dunque conforme a tal principio che si degradassero i nobili e
roma, fosse dilatata anche ai liberi, a misura che la tirannia si rassodava.
nei suoi beni. -togliere a una città il titolo di capitale.
anche assol. tansillo, 179: a voi ne vengo d'onorarvi vaga, /
onorarvi vaga, / com'umil serva a gran reina suole; / ed a pregar
serva a gran reina suole; / ed a pregar vo- str'alma umanitade, /
.. si è sempre avanzato il dispotismo a degradare il genere umano nelle più deliz
anche la natura avete saputo degradare a complice dei vostri artifizi. alvaro,
, sull'esempio della mentalità documentaria, a fare anche nella nostra stampa un nuovo
). passare da una condizione superiore a una inferiore; deteriorarsi. vallisneri
d'oro e d'avorio eran soggette a degradarsi per umidità o per secchezza.
proprio stato, scadere (con riferimento a virtù, a qualità morali).
, scadere (con riferimento a virtù, a qualità morali). magalotti,
le apparenti grandezze, come s'abbiano a posare in sui piani le figure,
che il winckelmann si adoperi, se non a escludere del tutto, almeno a degradare
non a escludere del tutto, almeno a degradare in essa il troppo sensibile colore
sparse per una spaziosa campagna, che a poco a poco degradando... mostra
una spaziosa campagna, che a poco a poco degradando... mostra una lontananza
una lontananza di molte miglia, portandosi a terminare in alcune piacevoli collinette. vico
. degradataménte, avv. gradatamente, a grado a grado. bottari,
, avv. gradatamente, a grado a grado. bottari, 3-1-117: un
decapitato. segneri, iii-3-102: come a reo degradato solennemente, gli fu con un
confessione. de sanctis, ii-15-83: lode a dio! questi popolani imbecilli e questi
soldati, 156: degradato da tenente colonnello a semplice caporale per motivi politici e forse
continuò, in caserma, in trincea, a riposo, in combattimento, a fare
, a riposo, in combattimento, a fare il proprio dovere di militare senza proteste
fra i degradati dell'università torinese sovrastarono a tutti per altezza di fama e grandezza
2. passato da una condizione superiore a una inferiore; sceso di grado dalla
peggiorato, divenuto rozzo (con riferimento a una razza). giovio, 1-59
creatura degradata dalla classe dei mammiferi superiori a quella dei pennuti, e che i
, 1-131: passeggio con gino fino a s. domenico. non l'ho mai
che reputa disonorevole, sofisticando e persuadendo a se stesso che vi trovi il suo
il suo conto, è già degradato innanzi a se stesso
ora veramente meritava concedendo la propria persona a chi non amava più. d'annunzio,
varietà e grazia meravigliosa ogni contorno. a. verri, 2-i-235: tante campane
militari, o in seguito alla tendenza a delinquere). -in senso improprio:
creato soldato. brusoni, xxiv-876: venne a instillargli ne la mente i suoi sospetti
guicciardini, i-298: gli furono [a savonarola], per sentenza del generale
minore moltitudine d'uomini che il dì destinato a fare l'esperimento di entrare nel fuoco
colloca un impiegato in un grado inferiore a quello da lui occupato al momento dell'
, delitto punibile con i lavori forzati a vita previa degradazione. -stor.
deplorabile necessità che ha costretti gli studenti a consegnare ad epoche fisse e non comandate
per i cuori orgogliosi degli uomini non usi a simile degradazione. cicognani, 3-127:
senescenza. milizia, ii-16: a queste pietre si suol mettere nelle giunture
per quanto sia eccellente, è soggetto a degradazione alle vicende dell'aria che si
serva favorita serviva in tavola, unica a cercar di mascherare gli oltraggi del tempo
4. scadimento da un grado superiore a un grado inferiore nella scala degli esseri
solenne degradazione de'bruti da animali sensibili a puri insensibili automati, o orivoli.
s'indebolisse per gradi un dolor reale sino a farlo cessare, non si risentirà piacere
e'volevano in essi rappresentare, cioè a dire nell'invenzione,... nel
scena non possa impedir mai la veduta a chi è più indietro. bettola, 82
elettrica, magnetica, ecc.) a una forma inferiore di energia (cioè
e fisici, della superficie delle terre emerse a opera di agenti naturali. piovene
tutti in possesso di proprietari che risiedevano a roma, a napoli, all'estero
di proprietari che risiedevano a roma, a napoli, all'estero, e il
all'estero, e il terreno affidato a grossi appaltatori, non interessati a difenderlo
affidato a grossi appaltatori, non interessati a difenderlo dalla degradazione. 10.
10. biol. regressione (in contrapposto a evoluzione). 11. chim.
. il passare da un grado superiore a uno inferiore; gradazione. —
). sgusciare; togliere il guscio a un frutto. = neologismo del linguaggio
con fatica, e con isforzato affanno cominciano a degustare quello, che nell'altra vita
tremolio della mano, vuotarlo di colpo. a questa
breve intervallo, la donna guardava davanti a sé, ogni poco scuoteva con forza
animo, e si adopera come introduzione a frasi che esprimono desideri o aspirazioni,
. carducci, 432: deh, perdona a la vita! a l'un vent'
: deh, perdona a la vita! a l'un vent'anni / schiudon,
... / crescean tre fanciulletti a l'altro intorno, / come novelli
è interiezione esomitante, e parla forese a dante pregandolo ancora che si li manifesti.
e dell'errar sì lungo, / che a questi lidi al fin ci tragge a
a questi lidi al fin ci tragge a stento. l'aurora, i-157: deh
. manzoni, 39: deh! a lei volgete finalmente i preghi, / ch'
parte o loco / più non si lasci a l'importuna morte? barberini, iii-270
, i-429: o donna ch'anzi vespro a me fai sera, / cui laura
tanta fortuna / per sì nobil signor a me non venne, / ch'anch'
ch'anch'io n'andrei con tanta donna a paro? leopardi, 15- 14:
25: deh, chi mi toma a voi, cime terrene / onde fiesole al
fatica e così grande spesa, come a te sarà d'andare di qui a
come a te sarà d'andare di qui a roma? luca pulci, 1-9:
pietà, qual angel fu sì presto / a portar sopra 'l cielo il mio
, come la donna ha ben fatto a vendicare la sua ingiuria con la morte
mai, qua'donne / furon materia a sì giusto disdegno? s. gregorio magno
tu, libretto, / da uscire a gloria tra le persone, / senza pericolo
cristo (e ha valore enfatico, a indicare l'enormità del delitto). -popolo
ne'gastighi di quel popolo deicida, perché a ciò bisognerebbe troppo lunga ed operosa discussione
giuda fu apostolo; ma guardiamoci dall'imputare a domenico o all'eletta sua prole le
. pallavicino, 1-587: verso coloro a cui egli procacciò sì gran bene a
coloro a cui egli procacciò sì gran bene a tanto suo costo, aveva fortissimi stimoli
; e dicesi della condanna data dagli ebrei a nostro signore; e per traslato,
venti nel corso del metabolismo (e concorrono a consumare gli alimenti nell'organismo, liberando
dai sane, / né en santo né a
e deiezioni di simil colore, ricorrenti a incerti intervalli. viani, 4-29:
e incipriate, trovarsi là in mezzo a quelle deiezioni sociali, a quei rifiuti
in mezzo a quelle deiezioni sociali, a quei rifiuti della gleba, a quei demonii
, a quei rifiuti della gleba, a quei demonii usciti dai cas
, di congiunzioni; ma sapeva parlare a proposito... d'esaltazione e di
la tua iniquità acciò che ti provocasseno a penitenza; etiam di te vedettero le
, e quasi con animi servili dimandando a cesare perdono, gli offeriscono di sottomettere
michieli vitturi, xl-265: si diedero essi a (aspreggiare, e lasciare fra le
mostrano il sicuro guado del serchio, che a noi era ignoto e pieno il fiume
creti, giove;... a nasso, bacco; a delfo, apollo
... a nasso, bacco; a delfo, apollo. in laude di
in cielo; questo deificamento attribuiscono elli a loro, perché fu alcuno trovatore di
se al ben far loro e a l'usanza guati. boccaccio, viii-1-38:
boccaccio, viii-1-38: e oltre a questo diedono opera a deificare li lor padri
e oltre a questo diedono opera a deificare li lor padri, 11
dell'adorare i pianeti non li deificarono a caso. segneri, iii-3-298: si
sustanzia femminile, cioè della vergine, a mostrare che l'uno e l'altro
che l'uno e l'altro veniva a deificare. caro, 12-i-190: la perfezione
, che ci può deificare e farci comandare a tutte le creature. pallavicino, 7-367
, vii-15: e non è grande ingiuria a dio, che l'uomo, il
quale è creatura, quasi deificandosi, dia a sé l'onore che solo si conviene
religione dopo cristo, ed i più grati a dio, vuole che cedano a'nostri
nostri papi, e gli pone in luogo a loro indegno, a leone e clemente
gli pone in luogo a loro indegno, a leone e clemente inferiori. a.
, a leone e clemente inferiori. a. f. doni, 216: per
,... che la potessono inclinare a esaudirli li suoi cultori con tali onori
alcuni indusse con titolo di virtù e meriti a porre in cielo quegli che avevano beneficate
propri morti soleva, e l'affetto a poco a poco in riverenza passando dié
morti soleva, e l'affetto a poco a poco in riverenza passando dié occasione alla
riverenza passando dié occasione alla deificazione. a. verri, ii-369: pur fosti
. alfieri, v-2-418: gli scrittori a vicenda, contraccambiano i principi con le
; che ha virtù d'innalzare fino a dio; che ha efficacia divina.
deifórme, agg. che è simile a dio; che ha sembianze divine;
corvi. 2. che è conforme a dio (alla volontà, alla legge
de'pazzi, ii-338: tu donerai a tutti una volontà deiforme e conforme alla
ant. somiglianza con dio, conformità a dio. landino, 420:
perché deim'omai cime de monti / a men che sì dichini in bassa villa
la bocca ': da hiàre * stare a bocca aperta ').
in materia religiosa ed esclude l'appartenenza a qualsiasi religione positiva. magalotti,
, ii-805: ogni religione si riduce a deismo o a politeismo. gioberti, i-22
ogni religione si riduce a deismo o a politeismo. gioberti, i-22: la religione
, esercizi academici per occasione freddi e a tesi, non tolgono che il parini non
= voce dotta, fr. déisme, a sua volta deriv. dal lat.
originale e della grazia, di essersi affidato a selvaggi ed a viaggiatori, di esser
, di essersi affidato a selvaggi ed a viaggiatori, di esser senza metodo, di
): fece il re bandire esser a ciascun lecito andar la notte a giacersi
bandire esser a ciascun lecito andar la notte a giacersi con la figliuola ed amorosamente prender
e onori delle cose? questo stato sarà a te lunga cagione di dolore. quanto
dio, vede apparecchiata la sua creatura a ricevere del suo beneficio, tanto largamente
in quella ne mette quanto apparecchiata è a riceverne. idem, par., 1-32
tali poemi, o vogliamo ricorrer talora a le deità che da'gentili erano adorate,
: se non vi ricorriamo mai, viene a mancarvi il meraviglioso; se vi ricorriamo
. corsini, 8-78: della gente a cavallo è condottiero / il guercio bestiai
pensi di pigliarci una saracca: / a chi proteo non è, l'eufrate è
persia, voi, / deità protettrici, a questo impero / conservate artaserse. ah
io vi desidero ancora molti giorni simili a quelli che la natura vi concede; non
lotta,... s'ostinano a farla privilegio di pochissimi, deità ignota
mentre la bellezza si libra nell'aria a volo con un serto di stelle per coronare
mi andavo io, e... a me saria parso parlare, a uno
.. a me saria parso parlare, a uno uomo che fussi stato come me
tu, grande imagine di dio, / a lei hai volto il lume / dei
-per estens.: per obbligo, a buon diritto. panziera, 1-53:
è tornato bene; che se l'avesse a veder altri che voi, non o
tutte le conseguenze giuridiche (in contrapposto a riconoscimento de facto). dèi,
, ponsò, mavì, dorè, / a scacchi, a schizzi, a sbarre
, dorè, / a scacchi, a schizzi, a sbarre, a spicchi,
/ a scacchi, a schizzi, a sbarre, a spicchi, a fiori /
, a schizzi, a sbarre, a spicchi, a fiori / a onde,
schizzi, a sbarre, a spicchi, a fiori / a onde, a righi
sbarre, a spicchi, a fiori / a onde, a righi infin delasolre;
spicchi, a fiori / a onde, a righi infin delasolre; / v'è
all'autorità giudiziaria o politica informazioni compromettenti a carico di altri o denuncia il nome
azioni punite dalla legge; chi rivela a un superiore le colpe altrui o il
machiavelli, 764: antonino pio disse a imo delatore che invano si affaticavano li
cosa è essendo in processo di tempo venuto a noia questo fatto delle spie, a
a noia questo fatto delle spie, a ciascuno essere stato tolto via il proceder
l'avea gli dié per servo. a. verri, ii-217: empievano queste mura
in isvizzera io scavalcava le siepi de'campisanti a mezza notte meno cinque minuti incorrendo in
ma creduta ma temuta ma ripresa, a rabbia e infamia della delatrice. deledda
polizia fascista, contro di me, contribuendo a farmi condannare al confino per antifascismo.
dai miei fidati copia di delazioni segrete a carico loro; prima che la vipera
1-21-57: ha dato motivo... a quelli che fanno lo strascino..
l. ghiberti, iii-30: rimane a dichiarare... e quando e per
acuti ed ottusi, come la lettera a. marino, i-76: danneggiare l'anima
, gli apollinei decreti dallo scaligero. a. verri, ii-10: composte di
e limiti ammessi dalla legge deferisce a un'altra autorità (o, eccezionalmente,
un'altra autorità (o, eccezionalmente, a un privato), l'esercizio
amministrativa devolve l'esercizio di sue funzioni a un'altra autorità amministrativa a sé gerarchicamente
sue funzioni a un'altra autorità amministrativa a sé gerarchicamente subordinata o sottoposta al
2. atto con cui un soggetto conferisce a un altro soggetto l'incarico di compiere
speroni, 1-5-581: vegno, dico, a supplicare a v. ser.,
1-5-581: vegno, dico, a supplicare a v. ser., siccome a
a v. ser., siccome a principe delegante, che appellando di così
delegante può revocare la delegazione, fino a quando il delegato non abbia assunto l'
delegatario o non abbia eseguito il pagamento a favore di questo. il delegato può
può assumere l'obbligazione o eseguire il pagamento a favore del delegatario anche dopo la morte
saggio conoscitor del vostro merto, / a cui conforme il guiderdon dispensi / con
o da chi è da esso delegato a tal fine, promulgandole però sempre in nome
faccia le vostre veci, e ciò a tutto vostro piacimento. manzoni, pr.
(81): e poi, a me non compete di dar sentenza: sua
iii-15-359: il tribunale dell'inquisizione delegò a rivedere 1 manoscritti il medesimo cella.
e credeva proprio di essere stato delegato a sorvegliare il buon andamento di tutta la
una società cosmopolita cui l'europa delegava a turno i suoi rappresentanti più squisiti.
quale sovente o faceva venire l'eletto a roma, ovvero delegava ad altri la sua
le nuove aggregazioni, delegò la sovranità a un consiglio tuttavia rinnovantesi per elezione.
rinnovantesi per elezione. papini, 20-371: a costoro [farisei] dio ha delegato
giuristi per assegnare al proprio creditore, od a chi venga da lui indicato, una
, agg. e sm. il soggetto a favore del quale, nella delegazione,
onora della sua amicizia, ha scritto a me come amico, perché ha compreso
da lui di animo quieto, e a lui fedele. dovila, 45: la
della cristianità europea, delegati dal cielo a propagare e difendere il pensiero cattolico e
e un ospizio alcuni monaci siriaci delegati a combattere la religione pagana e l'eresia
trattare in quella isola la causa delegata a lui e al cardinale eboracense. serdonati,
, e quasi fuori dell'ordine, ma a s. pietro ed a'suoi
essa ha nel poema è la virtù a lei delegata dal tutto. piovene, 5-20
non ama la fatica e il rischio, a eccezione del grande rischio delegato ai campioni
, così il possessore indicherà al trattario a chi dovrà fare il pagamento.
diverse parti, furono spediti due delegati a vedere e a provvedere. cattaneo, ii-2-264
furono spediti due delegati a vedere e a provvedere. cattaneo, ii-2-264: una