Grande dizionario della lingua italiana

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vol. IV Pag.95 - Da DECORAZIONE a DECORO (29 risultati)

ricevuta decorazione. godo d'aver riparato a questa non lodevole dimenticanza del ministro dell'

incetta. imbriani, 1-35: giunse a tale lo scandolo, che il governo stesso

scandolo, che il governo stesso fu costretto a richiamarlo; ma premiandolo di decorazioni e

nella decorazione all'ordine della corona tutta a brillanti. borsieri, conc.,

lingua. settembrini, 1-171: venne a bordo il viceré lamarmora per visitare il

gioielli. verga, 2-99: in mezzo a quella folla di uniformi, di decorazioni

non devono essere di vanità. e a me pare impossibile che non siano (massimamente

i miei ostinati pochi avversari sostenevano a gola gonfia ancora che il grand'effetto

commercio e dell'industria come cose accessorie, a cui vorrebbe partecipare soltanto 'quantum sufficit

/ per l'alta voce decora sia remisso a star coi file. leggenda di lazzaro

accoglienza moderata e cara / responde appresso a toa vista decora. collenuccio,

molto aspro e veemente, e però a li inimici suoi sempre fu terribile. lorenzo

diligenzia e senno, / che potesse a costui parer decoro, / se lo

decòre), sm. dignità conveniente a ciascuno e alla propria particolare condizione;

possiamo più liberamente parlare che quando siamo a la presenza loro, servando perciò sempre

che dalla soprastante rovina ancora si partono a poco a poco e senza alcuna confusione

soprastante rovina ancora si partono a poco a poco e senza alcuna confusione di mente,

sua nostra cognata, / e toccherebbe a noi farle il mantello / da vedova modesta

modesta e sconsolata, / e rivestire a brun quel ghiottoncello / d'amore,

, pregio ben raro, ma necessario a chi vuol giungere all'ottimo. goldoni,

in questa benedetta carica, che m'obbliga a sostenere un certo decoro. guerrazzi,

: so che tu, emilio, giungi a pena a mantenere con decoro la mamma

che tu, emilio, giungi a pena a mantenere con decoro la mamma e te

fuori: c'era una fila di stanze a mezzogiorno che davan su una specie di

senza concorrente. monti, x-3-521: compagni a lei van sempre / il decoro,

/ con gran staffieri e belle mute a sei, / andar per roma con

permette comunemente ad ogni donna fiorentina ed a me in particolare. alfieri, 1-709:

sostanze appena sufficienti, anzi scarse, a sostenerne il decoro. tommaseo, 3-i-25

varchi, v-159: messer sperone pare a me che volesse lodare la lingua toscana,

vol. IV Pag.96 - Da DECORO a DECORO (33 risultati)

de'fregi non s'erge il merto a paro? / l'arte nostra rivolta al

da discepolo. parini, xix-88: a me disse il mio genio / allor ch'

bembesca. 4. comportamento ispirato a correttezza, disciplina, rispetto, cortesia

cortesia (e anche ad affetto, a tenerezza); buona creanza, educazione.

aiuto e favore, per dare ingresso a questo mio negozio con quel decoro, col

negozio con quel decoro, col quale a potentati tanto insigni ed eminenti si dee comparire

passatole da molte punte il petto, a niuna d'esse diede una lagrima, un

lor mostrare le lor donne amate. a. verri, i-114: in così

di chi con palpito / s'appresta a veder cosa / che riverenza insolita /

per offrire un sigaro e un bicchiere a un amico, come vuole il decoro.

camicia con un decoro da fare invidia a dieci accademici. -per estens.:

della robbia, 1-303: e cominciò a lacrimare con tanta divozione e decoro ch'

il sacramento in mano, fece dire a agostino se voleva parlare a pietro pagolo.

fece dire a agostino se voleva parlare a pietro pagolo. lancellotti, 381:

, 3-60: di qui imparino eglino a maneggiar con decoro la parola di dio

gli fece un funerale commovente, come a suo sindico, e i vili suoi colleghi

si può dichiarare. tasso, 2-17: a lei, che generosa è quanto onesta

gli possa venir cento malanni; cioè a quelli che parlano de'granelli con poco

qui biasmar la previdenza eterna, / ch'a l'ordine del mondo, al sommo

ai respirare è buono, / vaglia a purgar del capo ogni escremento, / pur

porini, vi ii-160: quanto è bello a veder che il grato alloro / doni

/ l'avvenente tuo capo, uguale a stella / che subito balena. alvaro,

el bianco tinto de cupo colore / a te mandar d'ogni piacer m'invelo

il decoro de la miseria et oltre a quello v'agiungeva la firentinesca stret

, 6ii- 127: lucida perla, a cui fu conca il cielo, / e

l'arbore gentile, / che poi fosse a i cantor fregio e decoro. muratori

; tuttavia porto opinione che il verso a questi componimenti sia, se non assolutamente

. guerrazzi, 6-44: avrete veduto a roma gli obelischi, una volta decoro

esser bastevole ch'egli si proponesse inanzi a gli occhi tutti i decori d'un

arti, si emulavano scambievolmente, intenti ciascuno a nobilitare le sue residenze e i suoi

si deve osservare nelle espressioni artistiche (a cui deve conformarsi anche la lingua)

non ha posto nello inferno cosa disconveniente a le tenebre e a la orribilità sua

nello inferno cosa disconveniente a le tenebre e a la orribilità sua. b. cavalcanti

vol. IV Pag.97 - Da DECOROSAMENTE a DECORRERE (31 risultati)

riguardo non solo al buono, ma a l'ottimo, conviene aver riguardo a

a l'ottimo, conviene aver riguardo a tutte queste cose unitamente, perché da tutte

ch'è secondo la dignità, come piace a plotino; o l'onesto, come

che nobile esser dee la materia intorno a cui va faticando l'istorico, il

primo avvertimento sia che dalle minute narrazioni a tutto suo poter s'allontani, per non

[la musica] s'è lasciata andare a ogni generazione di capricci, di fogge

francese, che se questa volesse conformarsi a quelle, ne perderebbe ogni decoro.

torcendosi, dimenticando l'antico decoro finché a poco a poco si rompevano perdendo completamente

dimenticando l'antico decoro finché a poco a poco si rompevano perdendo completamente ogni traccia

con dignità; convenientemente. a. cocchi, 5-i-159: per decorosamente sostenere

al figliuolo la sua condizione reale. a. verri, xxiii-140: arrivato con questa

galleria. tardarono una gran mezz'ora a comparire i rei. e questa fu riempiuta

e qualche migliaio di lire appena sufficienti a vivere decorosamente. landolfi, 7-192:

latina compostezza e decorosità vale qualche poco a intimidirli e rattenerli. = deriv.

il più decoroso, il più atto a prevenire o affogar le ciarle, a non

atto a prevenire o affogar le ciarle, a non umiliar l'amor proprio, e

non umiliar l'amor proprio, e a preparar un passaggio naturale e nobile dall'

e nobile dall'amore all'amicizia. a. verri, ii-275: era il

. monti, iv-186: bensì mi assicuro a poter di nuovo concludere, che quell'

dichiarò che il generalissimo radetzki lo mandava a rilevaré quale fosse la mente dei magistrati

alle decorose tradizioni della famiglia, portavano a spasso l'antica nobiltà in un carrozzone

: il monaco... si fermò a guardare una vetrina di mode, ma

ed importanti che ha gloriosamente sostenuto. a. verri, i-116: divisi in varie

fu nominato direttore della scuola di cavalleria a lodi; impiego decoroso, quieto, utile

fa in questo mondo, massime se a questi mentali vantaggi s'aggiunge ancora quello

una trattoria che par comoda, decorosa e a buon prezzo; ne farò la prova

. gobetti, ii-157: noi siamo pronti a scommettere che il nuovo teatro italiano non

2: priego adunque ciascuno vivente, a le mani de'quali devenerà la inserta descrizione

invecchia. carducci, ii-19-8: sino a roma sono giunte le nuove della mia

atto dello scorrere d'esso tempo da uno a l'altro termine fissato per patto o

, ii-285: il ministro si limitava a traslocare il nominato pianelli, senza promozione,

vol. IV Pag.1008 - Da DRIZZARE a DRIZZARE (56 risultati)

: non ho atteso ad altro ch'a dirizzarmi i panni in dosso e levarne

e lui per darsi un contegno si mise a drizzarsi il colletto. pavese, 5-129

gridi ciascuno, divo agusto, / a dirizzare il mondo che si pende, /

in pensiero di quello che s'ha a fare in palagio nel dirizzare lo stato,

, e 'n che modo s'ha a vivere. de'mori, x-964: io

rustico, vi-1-117 (1-3): a voi, che ve ne andaste per paura

esopo volgar., 4-85: recatolo a casa [il serpente], si lo

o persone che errano). a. pucci, cent., 38-3:

. g. morelli, 238: ingegnati a dirizzare chi si partisse dalla ragione colle

se non puoi, e tu sia ufficiale a giudicare, fa la ragione. pulci

« abbiate alla terra riguardo / e dirizzate a ragione ogni torto ». sarpi,

: la stanza dove iddio il condusse a ricevervi que'primi colpi dello scarpello che

sue egli desiderava correttori di stampe che sapessero a volte drizzargli qualche torto della dizione.

. 6. volgere direttamente, dirigere a un dato luogo, a una data

, dirigere a un dato luogo, a una data meta; avviare indicando la

. -anche al figur.: rivolgere a un fine morale o spirituale.

/ e drizzai gli occhi miei / a mirar suo corsaggio. francesco da barberino,

... / che disegni la via a pellegrini / e che dirizzi gli erranti

, 1-241: la lingua è posta a modo del freno, ed in luogo di

alcuno mestiere, dirizzano sì l'animo loro a quello per forza de la necessitate,

legno tra li scogli, / drizza a buon porto l'affannata vela. boccaccio,

suo, pregò domenedio che 'l dirizzasse a vita di salute. pulci,

pensier, la mente e 'l volto / a quel signor con puro amore e zelo

sempre chi ve espetta, / ed a cui più nel mondo star diletta /

1-38 (105): disse che comandassi a tutti noi bonbardieri, che noi dovessimo

noi dovessimo dirizzare tutte le nostre artiglierie a quella detta casa. tasso, 7-38:

e l'incalza, e fulminando / spesso a la vista gli dirizza il brando.

di causa. marino, 2-72: ecco a la volta sua drizzano il piede /

volta sua drizzano il piede / accinte a nova e dilettosa guerra / le tre belle

di più alta e maravigliosa opera, a cui dirizza ogni suo studio ed onde

e dispone il corso degli avvenimenti dirizzandoli a un fine, e permette i mali

le mani ogni nocca / in artigli selvaggi a squarciare / dio e i scellerati buoni

drizzò la macchina quasi dalla parte opposta a quella in cui il tram era sparito.

: [i turchi] drizzarono tassedio a nicosia, dove erano ridotte le persone

con convenevoli ammonimenti, e confortargli ancora a combattere. dante, conv.,

deve essere istromento del legislatore e aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il

legislatore e aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del sacro

, 6-86: questi intanto ha cominciato a dirizzare i ragazzi del fattore perché gli diano

b. tedaldi, 1-9: si hanno a rompere, a rivoltare e inframettere e

, 1-9: si hanno a rompere, a rivoltare e inframettere e dirizzare le terre

filippo ho lettere con una procura mandava a roma, e niccolò la dirizzassi a

mandava a roma, e niccolò la dirizzassi a me. pulci, v-80:

degli altri, e questi si dirizzono a te. tasso, iv-268: i sonetti

dettagli interessanti. 10. rivolgere a qualcuno (parole, discorsi, preghiere

. cavalcanti, 99: drizzò il parlare a lui per più ottima stimazione. tolomei

stimazione. tolomei, i-100: or dirizzarò a voi, messer alessandro, le parole

i-228: la giusta preghiera / drizzola a te, ch'orni la scola mia

altra; e chi s'innamora, e a lui dirizza tutte le belle cose

mia man sia reprensibile / dirizzar versi a tanta celsitudine, / pur conosciuta tua

, o parte, e 'l capitolo dirizzatelo a voi o a chi vi pare.

, e 'l capitolo dirizzatelo a voi o a chi vi pare. 12.

drizza la testa, drizza, e vedi a cui / s'aperse alli occhi de'

ed eglino furono fatti e dirizzati dinanzi a saginfu. boccaccio, iii-1-93: e'fè

terren mostri alcun fianco) / quante ponno a drizzar pire ferali / che distrugger dee

el mio subietto / che sia materia a me nel terzo canto. boterò, i-134

del suo conseglio secreto all'evangelio ed a cristo e drizzare una ragione di stato

vol. IV Pag.1009 - Da DRIZZATA a DRIZZATORE (52 risultati)

, ii-2: non si può pensare a racine che dietro a lui non si drizzi

si può pensare a racine che dietro a lui non si drizzi l'ombra di

: quando si avvicina il generale provano a drizzarsi, non riescono a salutare,

il generale provano a drizzarsi, non riescono a salutare, storti e con le braccia

storti e con le braccia che non riescono a sollevare. -con valore iperbolico.

dinanzi; con- tuttociò potrei giurare che a quell'annunzio mi si drizzarono i capelli

1-108: il giusto savio è simigliante a dio, che non corregge la malizia faccendo

., iv-1-9: proposi di gridare a la gente che per mal cammino andavano,

, 2-2 (135): cominciò a riguardare se dattorno alcun ricetto si vedesse,

si dirizza, e quelle sono determinate a quell'opera sola. bibbiena, xxi-1-113:

quell'opera sola. bibbiena, xxi-1-113: a casa sua, benché alquanto discosto sia

tozzi, iii-349: le pecore scesero a bere... il pastore picchiava

spezie di levante..., fine a dì primo giugno 1409 non si poteo

troiana, xxviii-544: ettor si dirizzò contro a lui, e diedersi delle lance sopra

e vedute le barche, si dirizzò a loro. pulci, 24-57: verso parigi

17. esser diretto, essere rivolto a qualcuno (parole, discorsi);

(parole, discorsi); rivolgersi a qualcuno (parlando). dante,

provo, / par che si drizzi degnamente a vui. guido dalle colonne volgar.

il sermone delle cose passate si dirizza a quelli che debbono venire. lorenzo de'

composto per dialogo, si dirizza e parla a quelli sospiri che uscivano dal petto della

dal petto della donna. -rivolgersi a qualcuno (per consiglio, per aiuto

e però non saprei dove drizzarmi meglio a questo fine, che a loro signori

dove drizzarmi meglio a questo fine, che a loro signori, acciò l'accademia sia

pensiero); accingersi, disporsi (a fare una data cosa). boccaccio

dee., 2-7 (203): a far guerra al duca d'atene si

. machiavelli, 89: prima si dirizzò a volere tenere la via della pace;

i-22: lodovico, dirizzatosi in tutto a questo disegno, vi mandò, benché

tutto al disegno della guerra, pensava a farla. 19. innalzarsi,

ove si drizzi o sparga / qualche a rive soggetta incolta lamina. carducci, 1045

, i-65: date più tosto una drizzata a quel regolo, e fate che

dirizzativó), agg. ant. atto a drizzare, a dirigere.

. ant. atto a drizzare, a dirigere. s. bonaventura volgar

). -al figur.: indirizzato a uno scopo, a un fine.

.: indirizzato a uno scopo, a un fine. bartolomeo da s.

qua tutti i pensieri miei sono drizzati a quella monarchia universale alla quale solo giunse il

: per le prue rilucenti, dirizzate a la fortuna, / spargi l'acqua lustrale

di lui. dottori, 97: ch'a ferire le piante / se n'andar

/ se n'andar le saette / drizzate a lui con disperato fine / di punirlo

piaccia, quando li miei muli vengono a roma, di mandarmi la mia

, di mandarmi la mia tappezzaria a pesaro drizzata a monsignor andrea cordes.

la mia tappezzaria a pesaro drizzata a monsignor andrea cordes. tasso, iv-156

cordes. tasso, iv-156: raccomando a vostra paternità 1'inchiusa, e la

il rimanente de'miei libri sia mandato a bologna. giannone, 2-i-473: mettendo

seguente pagina, leggo la vostra lettera a me drizzata. -offerto, dedicato

voglio in questa mia verissima istoria, a te, mio dio terreno, dirizzata,

se non per la ventura piatosa orazione a dio con mondo cuor dirizzata.

volgar., vi-573: lo signore diede a me la lingua dirizzata, per che

): in piè dirizzata, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o

/ le statue de'demòn, ch'a l'uomo innante, / quantunque accorto

esser adorate. torricelli, 139: a me basta il vedere nei giardini della

si abbandonò sul petto, s'avvinghiò a lui, con tutte le fibre corse da

-per estens. qualsiasi strumento che serva a drizzare. fra giordano, 3-148:

vol. IV Pag.1010 - Da DRIZZATURA a DROMEDARIO (36 risultati)

loro opere, sì ch'elle sieno a vertuoso vivere. 4. operaio

vivere. 4. operaio addetto a raddrizzare le lamiere. drizzatura { dirizzatura

, ii-123: signora madre, in quanto a questo poi, / e'non occorre

sostanza vegetale secca, che, aggiunta a cibi o a bevande, ne aumenta e

, che, aggiunta a cibi o a bevande, ne aumenta e ne varia

del ginepro, le quali droghe si lasciano a chi ama troppo riscaldar le sue viscere

v-2-766: mi faccia grazia di domandare a quel cioccolattiere che m'ha provvisto quell'

un cuoco che deve trovarle un sapore a furia di droghe. -per simil

: [le donne] sono dispostissime a trarre profitto da'fogli periodici: un

perché è come una droga forte atta a stuzzicar l'appetito. 2.

gli stupefacenti. botta, 5-508: a questi davansi droghe da procurar loro sogni

li sorpresi distesi per terra in preda a una droga fiutata con abbondanza.

esercita sullo stato psichico un'azione analoga a quella degli stupefacenti. nievo, 4-246

è ima droga. montano, 397: a libro chiuso, la mente corre ai

slanci con la sola droga che abbia a portata di mano, ed è col nazionalismo

dei semiconduttori, la disseminazione in seno a un certo elemento di piccole quantità di

al figur. esercitare un'azione analoga a quella degli stupefacenti; rendere più vivace

. cicognani, 3-158: di lì a poco vasco sentì che quello 10 guardava

-impregnato di un odore pungente (simile a quello delle droghe, delle spezie)

2. che fa uso di stupefacenti; a cui sono state somministrate droghe. -

neri, grandi e fissi, tagliati a metà pupilla da palpebre pesanti e assonnate,

una drogheria, curvo su lo scrittoio a lavorar di conti. pratolini, 5-70:

drogaria e poche speziarie, e atendendo a lavorare, a la sua buttiga [l'

speziarie, e atendendo a lavorare, a la sua buttiga [l'uomo] attendeva

mercanzie sono compre da'portughesi per mandare a lisbona con le navi che partono ogn'anno

fabbricato nella francia settentrionale. a. verri, 2-iii-348: ho il tuo

non possano vendere il riso più che a dodici imperiali la libbra. praga,

alcamo, stabilito da molti anni là a costantinopoli. = deriv. da

altre cose dell'indie, ne capiti a un droghista, e che gli tenga

disfarsene, se la curiosità vi fa cascare a domandarne a uno di costoro di qualche

la curiosità vi fa cascare a domandarne a uno di costoro di qualche cosa, tutti

costoro di qualche cosa, tutti vi rispondono a un modo: * nos otros no

il cui veleno [dell'errore] somiglia a quello che si serba da certi vecchi

droghisti: ne leggi ancora il nome a lettere di speziale nelle loro botteghe; ma

parti di ricambio dell'alberatura delle navi a vela (tronchi, pennoni, ecc

pennoni, ecc.) che vengono tenute a bordo. = dal fr.

vol. IV Pag.1011 - Da DROMIA a DRUDO (23 risultati)

, 266: gli arabi ladri sogliono venire a far simili fazioni in grosse squadre,

decapodi, attissimi per la loro conformazione a correre; comprende tra le altre una specie

tra le altre una specie tutta villosa a cinque denti laterali e tre davanti; trovasi

famiglia di crostacei marini decapodi brachimi, a scudo convesso, quasi globoso; sono

pertiche con segnali in cima, piantate a giusta distanza per servire di guida ai

in luoghi di navigazione pericolosa, vicino a terra; in generale, qualsiasi segnale

metti le ceppate / lungo i canali, a nostro salvamento. = voce dotta

, munito di apparecchio scrivente, atto a mismare lo spazio percorso da un mobile

per cui l'infermo si mette all'improvviso a correre o a camminare in stato di

si mette all'improvviso a correre o a camminare in stato di automatismo; automatismo

sm. fis. ogni strumento atto a misurare lo spazio percorso da un mobile in

medievale da corsa o da guerra, a vela o a remo, con due

corsa o da guerra, a vela o a remo, con due ordini di 25

184: un'altra squadra, approdata a pantellaria, vi colse un dromone, nel

cibo, e parimente dapoi: et applicare a tutto 'l corpo ora dropacismi et ora

, cinque petali ed una capsola uniloculare a dnque valve. = voce dotta

s. bernardino da siena, 125: a poco a poco drusciolano nella loro mala

bernardino da siena, 125: a poco a poco drusciolano nella loro mala ventura.

deste in druderia, / quando stavano insieme a la celata. 2.

! vatène? / meo sire, a dio t'acomanno, / ché ti diparti

b. corsini, 15-68: or a tener la maga in gioie e in feste

, / d'arpe e di cetre a dolci consonanze. baretti, 3-153: e'

, riuscirebbe più strano, essendo serbato a un senso ancor più esclusivo. pascoli,

vol. IV Pag.1012 - Da DRUGOMANNO a DUALISMO (17 risultati)

: di quando in quando si sbronzava a tivoli con un suo drudo macellaro.

dei membri di un collegio sacerdotale comune a tutti i popoli celti; tramandavano la

su'misteri orrendi / de'druidi a correr sanguinosa, ascolta / l'

resti del druidismo che vivevano d'empirismo a roma dessero la medesima denominazione alle loro

esercito combatteva separatamente da esso: era a un dipresso il * globo 'delle

[le ulive]: quando cominciano a innerire: e è mezzo tra il buono

ordine di piante i cui frutti sono a nocciuolo, cioè di cui i pericarpii sono

della famiglia rosacee, caratterizzate dai frutti a drupa. dru§a, sf. miner

, e specialmente nelle parti destinate a cadere. = fr. druse

geo logia, s'imbattesse a leggere 'drusa della roccia ', intenda

per quello drùsciolo, posesi dinanzi a salio. = deriv. da

cenato ch'egli ebbe, se n'andò a letto con una sua dru

sozzini, 102: gl'imperiali condussero a monticchiello pezzi 18 di artiglieria,

sm. invar. marin. nave a due alberi verticali (come il brigantino

cose. -duale ellittico: quello relativo a due termini diversi, ma intimamente associati

che di ricchezza alla latina, e a questa pongono avanti la lingua greca, recano

una organizzazione di due princìpi fondamentali tendenti a un fine o anche opposti. -in

vol. IV Pag.1013 - Da DUALISTA a DUBBIARE (24 risultati)

, ecc.; e si contrappone a monismo). lucchesini, 216

lucchesini, 216: ciò m condurrebbe a tavellare di quello che ora chiamasi dualismo

, conflitti, ecc. dònno origine a numerosi fenomeni psicologici sia normali, sia

contrasto di due princìpi o elementi tendenti a un fine o irriducibili l'uno all'altro

unità sua una dualità capitale, come a dire l'azione e la passione, la

diversità e della disuguaglianza e si contrappone a monade, all'unità indivisibile).

la dualità indeterminata, la qual supponevano a l'unità perché n'uscisse una multitudine

fra leggi fondamentali (che si riferiscono a fenomeni elettrici diversi) permette di enunciarli

che ne discendono) di venir raggruppate a due a due in modo che ciascuna

discendono) di venir raggruppate a due a due in modo che ciascuna di esse si

); la possibilità di far corrispondere a ogni proprietà proiettiva del piano una nuova

stella). sinisgalli, 6-42: a proposito del principio della « dualità »

proposito del principio della « dualità » a cui si appoggia tutta la metodologia di fantappiè

sempre unità che si gemina e apparisce a se stessa. = deriv.

679: il piazza che aveva mentito a forza, e che non continuava a mentire

a forza, e che non continuava a mentire se non quanto, e fin

dove la forza lo tirava, rispose: a me l'ha dato lui l'unguento

lavoro del carmine, in cui, a usare la frase di plinio,

busone da gubbio, 91: tale dubbianza a loro non era mestieri, e non

dolce stile altero / che ne sospinge a sì leggiadra impresa: / ma per troncar

di saper il vero, / soavemente a lui che amava tanto / si volse.

): non vi racorda, donna, a la fiata, / che noi stemmo

la fiata, / che noi stemmo a san sebio in tal gineccio? /

deh diva; aggiunger piacciati, / a dileguar gran nebbia, altri più carmi

vol. IV Pag.1014 - Da DUBBIETÀ a DUBBIO (24 risultati)

conforto? ». / ed elli a me: « l'angoscia delle genti /

, e stetter fermi e stretti / com'a guardar, chi va, dubbiando stassi

e disperata volontà di regnanti imperiosi bastano a mutare il destino de'popoli.

fosse più ottima, o tornare addietro a riacquistare le perdute cose, o seguire

più dunque abbominerassi il presentar sé dinanzi a se stesso, quale pur gli converrà essere

si annodano il passato e l'avvenire, a far presente ciascun di loro il suo

livio volgar. [crusca]: a questa dimanda fu risposto a'sanniti dubbievolemente

, 17-34: ei dipoi / prese loro a narrar con esattezza / tutte le sue

e i casi suoi; / fin a manifestar l'alta dubbiezza / che oppresso lo

perch'ei devria / donar la ricca veste a ippodamìa. a. verri, 1-8

donar la ricca veste a ippodamìa. a. verri, 1-8: ella è però

desolata fanciulla stare in una tale incertezza, a mulinare sul come, sul perché,

fanciulla stare in una tale dubbiezza, a fantasticare le cagioni, i modi, le

non piccola dubiézza, ci ristavamo sempre a guardia delle trincèe, facendo fuoco di

dubbiezze ci ha, che voler rifiutarle a lungo o provarle mi parrebbe giovanile gara

gravasse; e nel seguitarne le dubbiezze a quelli m'attenni che più avevano sembianza

vittoria non sente, / in suo core a tradirvi pensò. pascoli, i-316:

addomanda iesù e quelle cose che pertengono a iesù. equicola, 153: tu puoi

. mentre si offeriscono con le parole a ciascuno, sono disutili dipoi, nel tempo

io accarezzo sempre la speranza di venire a voi,... e dimenticarmi fra

temistocle, pianamente si cominciaro della battaglia a ritrarre: e cominciando poscia a fuggire

battaglia a ritrarre: e cominciando poscia a fuggire, diedero esemplo che fuggissero agli

delle cose, non si potendo discernere a quale delle due parti fusse per inclinare la

quali (se metafora non le costrigne a ciò fare) o dubbie o sforzate o

vol. IV Pag.1015 - Da DUBBIO a DUBBIO (35 risultati)

so. dubbia e confusa / giunse a me la novella. e tu noi sai

.. questa dottrina non è soggetta a controversia. idem, xxvi-315: una legge

. g. stampa, 119: a mezzo il mare, ch'io varcai tre

/ m'ha ricondotta amor, che a sì gran torto / è ne'travagli miei

stima, / faran che 'l generoso entro a i divieti / d'abila angusti l'

fatto schermo della terra antica, / dispersi a un tratto, al sol ride la

cala or monta, / queste acque a i fonti e quelle al mar converte.

febo sorgendo, di dorate nuvole / a suoi splendor fa velo i..

, e le dubbie non ancora rese ardite a disubbidire. -non sincero, falso

, / perché ceda il mio core a tal consiglio. proli, i-182: forse

relazioni con la zanzara furono improntate sempre a rapporti di dubbia cordialità e aperta diffidenza

, 792: la gente si voltava a guardare quella strana coppia: un giovane

tiepidezza, che indietro tirò la volontà presta a rallegrarsi; per che quasi smarrita rimasi

, e il giovane caldo e ardito / a la dolcissima palma contende. tommaseo,

palma contende. tommaseo, i-387: a lui, fragile e mal sicuro di

so qual si fosse più difficile, o a voi far paura, o il loro

si carcavano delle botti di olio, e a misura che imbruniva, andava aumentandosi l'

vicinanze. bocchelli, i-209: quanto a lui, colle capre, stava ora in

ora in gargano fra le selve, a combattere colle guardie forestali, e, ogni

forestali, e, ogni tanto, a ricettar cavalli di dubbia provenienza. buzzati,

d'annunzio scrittore un che di simile a quel che si prova alla vicinanza di

nelle occasioni solenni si cerca di sopperire a questa assoluta mancanza di austerità dell'ambiente

io alfine, interpretando la risposta dubbia a mio favore, quasi che avesse detto di

: questi miracoli fa iddio alcun'otta a persone deboli nella fede per confermargli, ma

già, ch'i'nacqui in grembo a venere. giraldi cinzio, 1-10 (

della mente sospesa, e però irrisoluta a formare il giudizio: e come dunque

era * malpelo 'c'era anche a temere che ne sottraesse un paio,

la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccióni. d'annunzio, iii-1-1004:

la porta e per accertarsene la sbatte a quel modo. panzini, iv-209: *

: maravigliandosi il forestiere e non sapendo a che attribuire quella specie di freddezza, domandò

2. accompagnato da negazione: a esprimere sicurezza, certezza. cassiano

ed io consiglio, / né loco a dubbio v'ha, sì certo è il

e per sé noto: ei dimostrollo a lungo, / voi l'approvate, io

, compendiosa, efficace e come conviene a cosa di pubblica ragione. e

se una di esse veramente potè rassomigliare a un canestro di frutta e di fiori galleggiante

vol. IV Pag.1016 - Da DUBBIO a DUBBIO (44 risultati)

san lorenzo. carducci, iii-17-103: a giacomo zanella parve fuor dubbio che il

facessero aiuto, come delle nostre genti facemmo a loro. ariosto, 30-53: l'

dicesse la verità e che fosse tutt'a un tratto diventato buono m'attraversò la

343): [amore] a vari dubbi di dover morire gli amanti conduce

mi dice lorenzo che cominciavi molto bene a migliorare e che eri fuori di dubbio.

21-42: oggi me l'ha richiesto a fronte a fronte, / e con

: oggi me l'ha richiesto a fronte a fronte, / e con tai modi

dubbio che me misi ad avire / a vui lo mando, per determinare. fra

de'dubbi non son certi, / ricorrete a la fine a messer giano. idem

son certi, / ricorrete a la fine a messer giano. idem, conv.

il zimara propone un dubbio, perché a i frati e a i preti riesca molto

un dubbio, perché a i frati e a i preti riesca molto spiacevole e molto

, i-138: questo è che c'indusse a prender la cosa dall'alto, e

prender la cosa dall'alto, e a dar alla materia ima tessitura alquanto più

confessionale, al parlatorio, li assediavano sino a casa per mezzo del sagrestano, coi

, nel dubbio cartesiano) dell'assenso a una verità comunemente ammessa per cercarne il

pure apparso utile, anzi necessario, a più d'uno oltre il campanella. cattaneo

un fatto; non arrischiarsi, esitare a fare, a decidersi. buti,

non arrischiarsi, esitare a fare, a decidersi. buti, 1-170: quando

: se lavinia / non ite tosto a consolare, ho dubbio / che morta poi

se l'uno e l'altro egualmente a gli atti brutali si sottopongano? certo

-entrare in dubbio: muovere obiezioni a un'affermazione, a una teoria,

: muovere obiezioni a un'affermazione, a una teoria, non prestarvi fede.

essere determinato con chiarezza, lasciare luogo a incertezze, a indecisioni, dar motivo

chiarezza, lasciare luogo a incertezze, a indecisioni, dar motivo di dubitare.

forsi più giù '; cioè di sotto a la scala de la porta del purgatorio

. pulci, 19-50: poi si rivolse a quella damigella, / ch'avea le

fioretto della predica agli uccelli può insegnare a chiunque la costruzione simbolica. san francesco

se orare o predicare e lo fa chiedere a « sirocchia » clara e a frate

chiedere a « sirocchia » clara e a frate silvestro che aveva veduto la croce

dubbio che l'andata sarà certa, se a dio piacerà. -fare dubbio a

a dio piacerà. -fare dubbio a qualcuno di qualcosa: renderlo incerto,

e qual sia più, fa dubbio a l'intelletto, / la speranza o 'l

e colui che risponde oscuro, quanto a questo, ch'è lasciare colui in dubbio

dante, purg., 9-64: a guisa d'uom che in dubbio si

, che spesso altrui / poser in dubbio a cui / devesse 11 pregio di più

, se già evidentemente non fosse contro a dio; dissi disputa, cioè rivocando

valerio massimo volgar., i-601: a pitagora tanta reverenza fu fatta da li suoi

altri tempi io non avrei mai pensato a sorvegliarla, tanto meno a mettere in

mai pensato a sorvegliarla, tanto meno a mettere in dubbio le sue parole.

e la cagion che pinge / lor a securo combatter, e giusto / dicon beffare

beffo. -prendere dubbio: cominciare a dubitare, a sospettare. ariosto

-prendere dubbio: cominciare a dubitare, a sospettare. ariosto, 5-73:

da non trapassare sanza farla e rispondere a quella. -sta, re,

vol. IV Pag.1017 - Da DUBBIOSAMENTE a DUBBIOSO (36 risultati)

dubbio che l'accusa d'invidiosi fosse rivolta a tutti e a ciascuno.

accusa d'invidiosi fosse rivolta a tutti e a ciascuno. -tenere, mantenere

. -venire in dubbio: incominciare a dubitare, a temere. varchi

in dubbio: incominciare a dubitare, a temere. varchi, 18-1-44: venni

, e fui molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo che le

molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo che le cose umane non

bembo, iii-438: né giamai neve a sole / sparve così, com'io

piacerà, potrà con qualche occasione mostrar a lui, accioché col torgli via possa tanto

dubbiosamente, quando i germani, passati a nuoto, diedero alle spalle di labeone

da quella gravità autorevole e correttrice, a una gravità compunta e pensierosa.

vago, indistinto, appena visibile. a. verri, i-31: non appariva in

disperano della verità storica, sono simili a chi per aver dimenticato la cronaca della sua

, 4-67: mentre ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene, e

mai per avventura dubbioso? -sono occupato a scrivere, quest'è la ragione per cui

foscolo, viii-194: persuaderò forse taluni a dare generosamente l'esempio all'unione:

dalle mie esortazioni; ma tanto continueranno a starsi dubbiosi che tornerà a fuggire l'

tanto continueranno a starsi dubbiosi che tornerà a fuggire l'occasione di riacquistare la libertà.

professione di letteratura, se buttarmici dentro a costo d'annegare, se ritrarmi come da

convincersi di ciò che accade. a. verri, ii-205: conciossiaché con varie

scosta / dal loco ove era, a sè mirando ancora / dintorno, per veder

1-128: scende quivi il garzon salvo a l'asciutto, / ma pur dubbioso e

stupito. -con la negazione: a esprimere sicurezza, certezza. chiabrera

luoghi, ne'quali la rima fa forza a questi uomini grandi, e posso contarvene

, si prese di mandare al papa. a. verri, ii-47: i volti

pecchi, 11-82: egli è rimasto a lungo così, con la bocca aperta

al tempo de'dolci sospiri, / a che e come concedette amore / che

larve importune, esiziali orrori, / a vicenda e de'timidi e de'bravi /

621): chi avrebbe mai detto a renzo, qualche ora prima, che,

rodrigo? nicvo, 4-118: in capo a mezz'ora scopersi in quella ragazzetta sette

coll'unica preoccupazione di non dar troppo a divedere il mio fisico contento. giacché

stato. -ant. che induce a temere, che tiene in sospetto;

pauroso. ugurgieri, 39: cominciò a spargiere le dubbiose voci nel popolo.

128-102: voi siete or qui: pensate a la partita, / ché l'alma

ignuda e sola / conven ch'arrive a quel dubbioso calle. giov. cavalcanti,

dei cristiani, disbarcato in terra montò a cavallo, e, senza pur salutar

1-102: non è perdita uguale nell'agricoltura a quella di lasciare nel terreno già coltivato

vol. IV Pag.1018 - Da DUBITABILE a DUBITANZA (38 risultati)

lor fede ed autorità dubbiosa e sospetta. a. verri, i-165: ma poi

, discusso; che può dar luogo a obiezioni, a riserve. angiolieri,

che può dar luogo a obiezioni, a riserve. angiolieri, 62-14: la

contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda

la sua vergogna, ch'era dubbiosa a pochi, si faccia palese a tutti

era dubbiosa a pochi, si faccia palese a tutti. davila, 85: lasciò

sua credenza dubbiosa fama ed incerta. a. verri, ii-193: ma ciò non

, ii-193: ma ciò non bastando a sanare in me tanta ignominia, egli tentava

. livio volgar., 4-211: a sinuessa [era] nato un fanciullo

cose è più agevole il greco sermone a duplicare le parole. foscolo, xviii-269

d'ora innanzi se non se intorno a quei soli lavori; ma quando, come

quando, come, dove, se a riprese, o di séguito, se per

altri si vela, tutta al postutto a te s'è palesata. a. verri

al postutto a te s'è palesata. a. verri, i-126: nasceva talvolta

di tutto il nostro stuolo, ove pari a te il troveremo i cui ammaestramenti seguiremo

ha concesso questo momento per farti più valida a sostenere le terribili scosse che ti si

: dove con suo onore potesse venire a buona pace, non volesse ricercare per vantaggio

, poscia che strinse / l'uno a pugnar con l'altro, / giudice accorto

man s'accinse / ne la benda a raccòrre, / quando vedesse alfin l'

la prima ferita il primo sangue. a. verri, i-19: chiuse quindi

con affanno. boccaccio, i-438: a ciascuno uomo s'arricciavano i capelli in

adorna e ben spalmata appare, / a l'ibemo aquilon dubbioso mare? tasso

questa vita. -in partic. messo a repentaglio, esposto al pericolo di essere

termini. forteguerri, 2-59: cominciava a dir qualche altra cosa, / quando sentono

indi apparire una luce dubbiosa. a. verri, i-15: già riappariva in

in oriente la dubbiosa aurora, che a poco a poco si estendeva nel cielo e

la dubbiosa aurora, che a poco a poco si estendeva nel cielo e nel

articoli da esaminarsi nel concilio si riducessero a que'pochi che agli eretici pareano più

,... egli è tenuto a soddisfare suddetto terzo creditore. tommaseo,

, 2-244: essa resurrezione fu mostrata a essi discepoli dubitanti, per molti argomenti

filosofo mesto e dubitante, n'ebbe a soffrire prima l'esiglio poi la morte.

disprezzo amaro che l'ateo dubitante porta a chi è felice nella sua fede.

n vo mostra la cla- ranza / a li dubitanti per privanza. giovanni delle celle

vino, preserlo e menarlo legato colle catene a re mida. palladio volgar.,

, vii-3 (80): comincia a conoscere quelle cose che prima conosceva con

mi son trovato, padri coscritti, a sentir chieder in questo senato leggi e

non per dubitanza che già non fusse a tutte le cose provveduto meglio e più

gente eletto per lo più sommo giudice a chiarire le occulte dubitanze. l.

vol. IV Pag.1019 - Da DUBITANZA a DUBITARE (26 risultati)

suoi conforti. boiardo, 1-21-13: a fede di leanza, / aver guerra

sospetto. caro, 12-i-191: avvertite a considerar ogni minima azione del presidente,

n vo mostra la cla- ranza / a li dubitanti per privanza. re enzo,

amorosa nostra delettanza / vo'faccia abandonare a gran tormento. iacopone, 41-45: non

vedere [il pianeta saturno] qui a molti... così distintamente, che

dubbi; non avere piena certezza intorno a verità riguardanti la fede, la scienza,

sicura notizia, non prestar fede interamente a realtà o fatti contingenti; non riuscire

realtà o fatti contingenti; non riuscire a prevedere (ed è ordinariamente seguito da

440: di quella povertà ch'è contro a voglia / non è da dubitar ch'

alfieri, 8-18: molto sa chi a dubitare impara. manzoni, pr. sp

la nostra cittade misse innanzi la religione a ogni cosa,... e non

una arte o scienza, dubitar ed interrogar a proposito e co'gli ordini che si

nello scritto, conservata nel volgare fino a noi. montano, 91: che vi

forte, e mi attengo con ogni scrupolo a quel mònito di non giudicare.

fastidioso, forse bon sarà differirlo insino a dimani. galileo, 3-4-306: io fortemente

pronunciato che è verissimo quando vien preso a suo diritto senso, il quale è

sbarrò gli occhi, come se cominciasse a dubitare che si trattasse veramente di lei

dubito che averà scritta questa impudente bugia a roma. -non dubitare: essere

cosa. collodi, 15: quando saremo a casa, non dubitare che faremo i

7-243: non se ne potrà fare a meno! non dubiti, non dubiti

g. villani, 12-43: piaccia a dio che sia con buona riuscita la

nostri denari. visto che s'incominciava a dubitare di lui, comprò la nostra

fare l'uomo beato, non potendo a lui perfettamente certe cose mostrare; con

sia cosa che 'l naturale desiderio sia a l'uomo di sapere, e sanza compiere

non aveva altro male che di dolore. a. verri, ii-257: ella è

, 12-96: dubitava di sé, richiedeva a se stessa più fatica, più pazienza

vol. IV Pag.1020 - Da DUBITATAMENTE a DUBITATIVO (30 risultati)

5. insospettirsi, sospettare (in base a segni, indizi, apparenze).

. assalisca. boccaccio, iii-10-52: a cotal pianto ipolita piacente / vi sopravenne,

venga / da me l'avviso, ed a scoprirgli il reo / m'astringerà.

di essere in errore, valeria estendeva a tutti gli uomini maturi l'idea che

paura, spavento, terrore (di fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie

, terrore (di fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie, a fatti

fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie, a fatti spiacevoli).

, a minacce, a disgrazie, a fatti spiacevoli). fava, xxviii-12

: ancora è molto da guardare che a battaglia non si meni oste che dubiti

orno ch'è pauroso / e dubitoso / a segnor che fa dottare. libro di

i suoi dubitarono; e cesare li confortò a speranza. guicciardini, 145: tre

dubito forte di non esser più buono a render la poesia, che pur mi

sonanti. ojetti, i-810: non a sé e alla gloria del suo regno egli

della sua gioventù, forte si abbia a pentire d'avere invano consumato el tempo

390: morto che fosse non dubitavano a bles di quei pericoli e di

lo vaticinasse, io mi ero apparecchiato a sentirmi un dì o l'altro addentato

mai nocumento all'uomo se volesse servire a nabucodonosor re. cantari cavallereschi, 69

ch'e'quindi si lega da poi / a compassion della innocente donna. fiore di

ti lagni di noi? ti lagni a torto. cattaneo, iii-4-179: chi

perocché se noi non dubitiamo di servire a coloro li quali speriamo che giovino a

a coloro li quali speriamo che giovino a noi, chenti dovremo essere in quelli

non dubitò punto di andare con lui a roma. serdonati, 9-357: il re

: me tu non ami, ed altri a me già il disse; / pur

moderni... non provano nulla contro a lui, se non ch'ei [

dubbioso, incerto, ipotetico; propenso a dubitare (una persona); tormentato

sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di fare. giocosa

. 2. gramm. che serve a significare dubbio, incertezza, perplessità (

aggiunse la particella dubitativa * forse 'a quello che intorno alla perpetua innocenza di

contenti, dopo la coscienziosa fatica, a riprodurre esattissimi, col solo aiuto della

perché dubitando d'ogni cosa, non rispondevano a nulla; dicendo che per essere le

vol. IV Pag.1021 - Da DUBITATO a DUBITOSO (31 risultati)

gabrielli, 8-20: scuote un valido borea a l'aura l'ali, / e

. che dubita; che è propenso a dubitare; che è tormentato dai dubbi

se ne rendeva conto e mirava soltanto a far ridere, riusciva empia e blasfema

, caggiono, quasi come nebulette matutine a la facia del sole; e rimane ubero

per questa santa fede onorare e avere a memoria e credere sanza alcuna dubitazione tutto

insegnano di non dare 'preferenza'veruna. a. verri, ii-276: egli mi

predicano le materie assolute senza quistioni, a modo di disputare,... predicava

agevolmente osservare, bastino questi esempi. a. verri, ii-255: egli con modeste

si mostra incerto di quel ch'abbia a dire, o dire prima d'ogni cosa

non veniva: ond'io oltremodo mi cominciai a maravigliare, e nel mezzo dell'allegrezza

difficoltassero le deliberazioni di questa dieta. a. verri, i-180: gli dei esaudiscono

dubitazioni di lieve accertare ci possiamo. a. alamanni, n: s'ella fa

dì in dubitazione,... prese a fare in tutto la guerra da capo.

dovessi fare, o d'intendere solamente a orare, o alcuna volta al predicare.

, i-23: le ragioni che vi invitano a fare così onorata espedizione sono tanto chiare

dubitazione: indurre (una persona) a dubitare, a diffidare, a sospettare;

(una persona) a dubitare, a diffidare, a sospettare; rendere (

persona) a dubitare, a diffidare, a sospettare; rendere (una cosa)

passi da voi notati come scorretti, a me pure paiono tali senza dubitazione, e

, 9-458: si risolvè di passare a cristo senza dubitazione alcuna. leopardi,

re e dicono che, giocando egli a tavole e avendo gettato un buon tratto

. intelligenza, 296: così stando a mia donna davanti, / intomeato di

sì fai gran sapienza, / c'a chi la serpe morseca, la lueerta è

d'ogni dubito / del vostro stato e a ciascun disordine / e mai, in

: così son dubitoso / quando vegno a ciauzire, / chi 'nde perdo savere e

pugliese, ii-127: or m'abbraza / a tuo'braza, / amorosa / dubitosa

e la sampogna per terra, si mise a fuggire inverso 11 mare. d.

oscurità (un discorso); difficile a capirsi (una dottrina) o a

difficile a capirsi (una dottrina) o a decifrarsi (uno scritto).

63): questo dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado

: questo dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado fedele

vol. IV Pag.1022 - Da DUBOISIA a DUCALE (50 risultati)

d'amore; e a coloro che vi sono è manifesto ciò che

dubitose parole: e però non è bene a me di dichiarare cotale dubitazione, acciò

non in quanto alla natura, ma rispetto a noi. c. dati,

c. dati, vii-3: a dirvela alla libera, voi tenete un certo

ahi me non già!, infin c'a forza intento / a sé mi tenga

, infin c'a forza intento / a sé mi tenga il dubitoso piato / che

secondo che i facti dubitosi è meglio a no farli che a farli. scala

facti dubitosi è meglio a no farli che a farli. scala del paradiso, 482

con parole è cosa dubitosa e pericolosa a quelli che non ci attendono. boiardo

tela in attesa dei loro ulissi recatisi a firenze per faccende di vario e dubitoso

andare incerto e all'aria nuova, a un fare maravigliato e indispettito di trovare

però ch'è dubitoso questo stato / a chi non véi l'affetto. francesco da

xxvn-18: o atene, non domandate a me aiutorio, ma toglietevelo; e

, ma toglietevelo; e non dite a voi dubitose le forze che ha questa

per mar tenere / sessanta legni, a guardar le mie marchi. tavola ritonda,

e là ove si faceva più forza a dame e damigelle. leggenda di san giuliano

, xxi-1153: fece fare uno spedale, a la riva d'uno grande fiume molto

nome del botanico f. n. a. dubois (1752-1824). duboisina

anche -a). stor. governatore preposto a una va dice: elli è conte

cammelli, 270: inclito duca, a cui il vizio spiace, / ben ti

nostri c'insegnano che risedeva un governatore a nome del sovrano, chiamato duca sotto

ierusalem si debba edificare, per sino a cristo duca, saranno ebdomade sette ed

non degni? boccaccio, iii-1-13: a teseo, allor signor possente / duca

tal gente / e di lor crudeltate a dismisura. s. bernardino da siena

siena, 528: elli fu dato a maria lo imperio di tutto el mondo

el mondo: ella ne fu signora a bacchetta. non te l'ho già

-fare il duca: spadroneggiare. a. tassoni, ix-355: quelle legioni di

di cavalieri erranti... vengono a fare il duca nelle nostre città e a

a fare il duca nelle nostre città e a metterne paura, non perché sieno bravi

vita, non si curano di perderla a stento. -pavoneggiarsi. boccalini,

non fosse capitato loro un duca o a dir poco un conte. c.

buono cavaliere, non era sufficiente duca a guidare sì grande esercito. intelligenza,

, 5-25: l'un duca addosso a l'altro altier si serra / e sono

altier si serra / e sono i primi a cominciar la guerra. marino, 10-243

/ con la provida verga a pasco adduca, / con leggiadremanico, dotato

che mi fa bella / mi tragge a ragionar dell'altro duca, / per

de la ragione umana, in quanto intende a la sua finale operazione. idem,

le gambe e 'l ciglio. cecco d'a scoli, 159: negli altri regni

poche saper volete ove s'infuga / a più poder e dov'ella s'attrezza

. crescenzi volgar., 9-98: a ciò ancora ragguardi, che [nell'

. villani, 10-147: con armata mano a cavallo e a pié corrono la città

10-147: con armata mano a cavallo e a pié corrono la città di lucca gridando

: 1 vivano i duchini '. a. pucci, cent., 75-76:

lato / gridando, corser la terra a furore. d'azeglio, 2-93: fra

governatore leganes, che, per impedire a un ducotto di parma di rientrare nel

faccia da clero / un cento d'aguzzini a collo torto. idem, iv-82:

austria abbia dato un po'sulle mani a messer cecchino quinto, per certe millanterie

messer simone non rima- sono con ottanta a cavallo colle bandiere ducali e del comune

e tutti i privilegi ducali, come a vero e legittimo duca. vasari, iii-30

sempre che fossero sul punto di venirgli a offrire la corona ducale.

vol. IV Pag.1023 - Da DUCALE a DUCE (35 risultati)

: vide un guardiacaccia che passava, a mani in tasca, fischiando. a

a mani in tasca, fischiando. a dire il vero aveva un'aria assai sbracata

i-774): egli aveva indosso una toga a la ducale che già fu di scarlatto

vedeva tutta l'orditura, e non aggiungeva a un gran palmo ai piedi.

. d'annunzio, i-562: quando a terra posava / ella il suo pié ducale

cantava. e. cecchi, 6-371: a un'osteria di villaggio, il tavoleggiante

. carena, 1 -77: unito a certe convenzionali denominazioni, accenna alle dimensioni

del ducato di puglia concessa dal papa a suo figlio ruggero. = cfr

, 817: glorioso signore, poi che a dio / piacque ducarvi, pien d'

numism. moneta d'argento emessa a venezia nel 1665. = dimin

, i-37: si obligò di concedere a lodovico... rinvestitura del ducato

capi e capitani della loro nazione; a taluno dando una provincia a titolo di

loro nazione; a taluno dando una provincia a titolo di ducato, ad un altro

, ad un altro un paese di frontiera a titolo di marchesato. giusti, i-93

iii-1-503: et ecco un giorno viensene a ravenna / una schiava pasquetta col suo

considerazione la questione di trovare un boia a disposizione del ducato, tanto più che si

lì si partisse, e da indi a pochi giorni abandonasse la corte e la

, 1-305: questa guerra non può recare a fine nullo latino, e perciò a

a fine nullo latino, e perciò a me, che sono forestiero, hanno

[invocai] gli prosperi genii, che a questo mio ingresso guidando se prestasseron presenti

e nel 1156, poi quella coniata a venezia nel 1202 dal doge enrico dandolo

per uno portammo per lettere in alessandria a guido de'ricci. cantari cavallereschi, 215

cantari cavallereschi, 215: berta disse a melone se n'andasse / a casa di

berta disse a melone se n'andasse / a casa di ima sua cara comare /

« darò 100 ducati » e poi torna a stringerne tre altri insieme e vuol dire

di misura di peso (corrispondente circa a un quindicesimo di libbra). garzoni

moneta d'argento coniata da carlo v a milano nel 1551 (e questo tipo

ducatóne », e corre in commercio sino a nove lire. manzoni, pr.

figlio e co'suoi primi duci / a l'ombra d'un grand'albero in

grand'albero in disparte / degli altri a prender cibo insieme unissi. tasso,

tasso, 1-12: chiami i duci a consiglio, e i tardi mova / a

a consiglio, e i tardi mova / a l'alta impresa. marino, 10-227

io stesso / de'reali custodi, a tua richiesta / agio concessi alla notturna

di ghiaccio: asta ei solleva / pari a quel pin che folgore passando / disfrondato

, 13: odi perché perdeo a folcalchieri una gentil fanciulla lo maritaggio del

vol. IV Pag.1024 - Da DUCEA a DUCHESSA (40 risultati)

che correggesse ciascun lor difetto / e a ben viver desse forma e luce.

-nelle repubbliche marinare: doge. a. pucci, cent., 89-96:

il duce grimani stava per render l'anima a dio. patini, 354: dimmi

com'ella / già con morbide piume a i crin leggieri / la bionda che

suo re, il suo dio, e a zola egli [capuana] aveva dedicato

una torma di giovini cavalieri ateniesi partivasi a gran galoppo da ceramico verso colono;

. -per simil. con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti.

. con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti. dante, purg.

l'oro e l'argento... a peccar ti fue / duce. tasso,

: ondeggia / la luminosa chioma / a l'aure del trionfo: il sol

panzini, iv-209: 'duce', nome dato a benito mussolini dopo la marcia su roma

voce * duce 'è diventata comune a tutti i linguaggi (1927). b

mussolini rapito sul gran sasso e costretto a rifare il duce a malincuore.

gran sasso e costretto a rifare il duce a malincuore. g. bassani,

g. bassani, 1-230: a roma c'erano rimasti due giorni,

, perché, dicevano, era occupato a trattare col re circa la formazione del

mi conduce, / per miglior via, a vita senza affanni. giusto de'conti

popol tuo ti mostra: / né a danno irrompa qui possa d'inferno,

. -per simil. con riferimento a oggetti materiali e a concetti astratti.

. con riferimento a oggetti materiali e a concetti astratti. dante, inf.

alli splendor mondani / ordinò generai ministra a duce / che permutasse a tempo li

generai ministra a duce / che permutasse a tempo li ben vani / di gente

cor punite ambe le luci, / ch'a la strada d'amor mi furon duci

della via per la quale si va a 1 cielo. giusto de'conti,

per duce. manzoni, 12: a me fu sempre fida stella e duce,

l'italia certo. potrebbero essere destinate a gettarsi nella duchea di borgogna per far

duca, di dio: / cercate a ciò venturieri, o sire: / una

o sire: / una duchea basta a chi ha la mia. c. e

da un dotto genealogista di pastrufazio, a cui altri, però, davano del visionario

che godevano di una rendita non inferiore a duecentomila sesterzi (e in seguito designò

dall'agg. distrib. ducenì * a duecento per volta '. ducènto e

fonte risurgie; / non ò coverta a gronda, / che lo mal che m'

pien di ricadia. cocco, 1-328: a me è gran grazia, franco,

e questa è stata fondamento e torre / a durmi qui sanza aver altro invito.

/ così son dutto, donna, a mantenire. storia de troia et de

lepra per beatissimo silvestro e fo dutto a fede; e fece fare la ecclesia

mia mala sorte, / che me dusse a tal partita. -ducere male:

gli ambasciatori ducheschi, e detto che a tempo sarebbe fatta la risposta,.

. duchesnea, dal nome di a. n. duchesne (1747-1827).

, la provida duchessa, stando attenta a tal cosa e avendo già poste le spie

vol. IV Pag.1025 - Da DUCHEVOLE a DUE (55 risultati)

animo e d'intelletto sono simi- glianti a la sorella. carducci, 1037: lampeggia

verde e carica di smeraldi, saliva lassù a sgusciare per lui fuori dal leggero involucro

fedeli cristiani e di tutti i peccatori a condurceli, e dirizzarli, e pregare per

duchessa. machiavelli, 823: dietro a le piante de la mia duchessa /

sua nipote, oggi reina di francia, a marsilia andò. =

« ducismo » (come avevano cominciato a denominarlo i sistematori tedeschi del nuovo diritto

: ecco adunque perché andando l'uomo a uccellare a vischio e rete, delli animali

adunque perché andando l'uomo a uccellare a vischio e rete, delli animali di

che segue immediatamente l'uno e serve a indicare una quantità corrispondente a due unità

e serve a indicare una quantità corrispondente a due unità, a un paio,

una quantità corrispondente a due unità, a un paio, a una coppia.

due unità, a un paio, a una coppia. mostacci, 421

sassi, / e non molto distanti a la tua patria, / tanto, che'

, essendo fatto transgres- sore della legge a sé data; e il popolo gentile,

gentile, dando allodola il culto debito a dio. moscoli, vii-595 (50-3)

gimignanesi da romena / corson ne'frati a far sonar la cena. s. degli

del lago di como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte

monti,... vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e

vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura

un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume. leopardi

ariosto, 14-47: ma poi ch'a spese lor si furo accorti / che

terzi morti, / tutto l'avanzo cominciò a fuggire. carletti, 17: ne

5-74: poeta, volentieri / parlerei a que'due che insieme vanno / e

sono. boiardo, 2-30-3: ranaldo a lui rispose con ruina, / e tra

le pecorelle escon del chiuso, / a una, a due, a tre,

del chiuso, / a una, a due, a tre, e l'altre

/ a una, a due, a tre, e l'altre stanno / timidette

. fazio, il-n: veggio li uccelli a due a due volare /..

il-n: veggio li uccelli a due a due volare /... / e

marte, / ch'ad uno, o a due, o a tre, vernano

uno, o a due, o a tre, vernano in giostra. m.

doversi i nimici ritirare nello scuro della notte a uno, a due, alla

ritirare nello scuro della notte a uno, a due, alla spicciolata. serao

un le due e le tre volta a giostra. dante, purg., 31-61

settimana dal parrucchiere, dalla manicure e a farsi il massaggio alla pelle del viso

/ che per tonde nemiche / vengono a depredar le nostre rive; / e n'

un quarto all'osteria che è lì a due passi. c. e. gadda

le lettere, che mi comparvero tutte a un tratto di tuo mercoledì passato.

1-99 (234): avevo aspettato insino a due ore di notte e allora comparse

. cicognani, 9-197: adelmo arrivò a casa per desinare e l'olga non

7. sostant. con riferimento a persone. giacomo da lentini, 14-120

., 29-73: io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar

sedere a sé poggiati, / com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia. petrarca

/ com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia. petrarca, i-2-5: tutto

tegghia. petrarca, i-2-5: tutto a sé il trasser due ch'a mano a

tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano / passavan dolcemente lagrimando

a sé il trasser due ch'a mano a mano / passavan dolcemente lagrimando. poliziano

del mare. -con riferimento a oggetti, a lettere, ecc.

. -con riferimento a oggetti, a lettere, ecc. mazzeo di riccio

pusillo animo di fanciullo, che cominciando a ritrarre un tal bastoncello d'osso,

-come due e due fanno quattro: a confermare una verità certa, evidente,

dividersi in due: tagliare o tagliarsi a metà, fare due parti di un tutto

per le chiome, / pésol con mano a guisa di lanterna, /..

(350): le quali, quando a loro parve tempo,...

divisero, e una parte se ne mise a guardia dell'uscio,...

vol. IV Pag.1026 - Da DUECANNE a DUELLARE (32 risultati)

-in due, a due: insieme, in compagnia, in

, e lo portarono con una stanga a due. nievo, 1-502: un'altra

: un'altra volta, lo giuro innanzi a te, messer floriano! non mi

le due non fanno le tre: serve a eludere eufemisticamente una domanda importuna.

speranza; in tormentosa incertezza di fronte a una grave decisione. petrarca,

o se 'l pastor diè pur venire a lui. g. m. cecchi,

l'animo infra due, cominciando poi nondimeno a poter in me assai più la diffidenza

fuoco. -una delle due: serve a indicare un'alternativa, a introdurre un

: serve a indicare un'alternativa, a introdurre un dilemma. fazio, i-4-59

nemiche il regno di napoli sia antimuro a quell'isola, e l'isola cittadella del

dua. duecanne, sm. fucile a due canne, doppietta. slataper,

e magari un dantino inglese col testo a fronte e una raccolta di laudi dugentesche.

comprende venti decine di unità, seguente a cen tono vantano ve e precedente due-

un altro giorno avenne ch'elli donava a uno gentile dugento marchi. ariosto,

sette dì anzi k. octobre. a. pucci, cent., 10-2:

sette. baretti, 1-187: si andò a fare una passeggiata al lume della luna

dodici usignuo', ch'ognuno stesse / davant'a lui fac- cendo dolzi canti. anonimo

c'era gente che s'affannava ancora a scavare. -con uso avverb.

pananti, ii-188: è un piacere a vivere con gli smemorati, si può loro

malispini, 1-174: andowi innumerabile popolo a cavallo e a piè, dugento

andowi innumerabile popolo a cavallo e a piè, dugento mila uomini di francia e

... / ch'io non ritorni a riveder dugento / mila persone, o

, i quali nella guerra settennale montarono a ducentomila. settembrini [luciano], iii-3-

di combattenti, fra i quali dugentomila arcieri a cavallo. = comp. da

cavalieri giostranti e duellanti prendevano vari colori a distinguersi, e vari simboli dipingeano negli

ogni dìo da'figli della terra / duellanti a predarsi. gavoni, 504: quelle

quelle furtive ombre duellanti /... a un tratto non facevan che una.

tu / all'incontro ne dei mettere a lei, / che è donna. che

). battersi in duello, combattere a corpo a corpo. tassoni, viii-1-51

battersi in duello, combattere a corpo a corpo. tassoni, viii-1-51: è

, coi quali m'era bisogno duellare a corpo a corpo, per null'altro

quali m'era bisogno duellare a corpo a corpo, per null'altro che riaverne

vol. IV Pag.1027 - Da DUELLARE a DUELLO (48 risultati)

rosignoli, / e star le zucche a tu per tu co'lauri. e.

. cecchi, 6-156: nel corpo a corpo, un'umoristica goffaggine di baruffe

/ venuto è fra i due campi a dimostrarsi / saldo e costante in duellari imprese

, / e il valor greco, a cui fur sempre ignote / le dueilari

. duelliamo, sm. tendenza a far duelli, corrività ad affidare hi

li duellisti. muratori, 6-402: a questi accatta brighe, a questi spadacini

, 6-402: a questi accatta brighe, a questi spadacini e duellisti, che per

di fanti che s'incantavano dalle trincee a guardarlo, o riconoscevano, gridavano il

; ed io non costumo di venire a questione senza querela, ché questa è cosa

delle dottrine duellistiche consiste in poter bravare a man salva, e non ad altro tende

, e non ad altro tende che a saper rodomontare senza pericolo. duèllo

cavalleresco. -nei tempi antichi, lotta a corpo a corpo fra due guerrieri, specialmente

-nei tempi antichi, lotta a corpo a corpo fra due guerrieri, specialmente fra

il campo franco parimente agli avversari e a quei della sua fazione, e così

l'elezione de l'arma, penserei a qualche duello: ma co 'l signor-

quali protestavano dio testimone e si richiamavano a dio giudice dell'offesa, e dalla

riputavasi rea. giannone, 1-i-451: dispiacque a molti quell'antica consuetudine de'longobardi,

riempiva tutto l'edificio un grido simile a quello ebbro e feroce e funereo delle

, fin che il popolo ne dura a chiedere. sbarbaro, 1-251: mio nonno

ragno, uscito da un duello, strofinarsi a cert'erba e lasciarvi il gonfiore.

è quello che desta due intelletti arguti a continuar sopra di alcuna tema un corso

e contrapporrò la dignità di non discendere a così infame duello. bandi, 280

più innanzi, e cominciò un duello a cannonate tra lei e il forte.

. 3. locuz. -armarsi a duello: accingersi a duellare.

. locuz. -armarsi a duello: accingersi a duellare. giusti, 2-70:

/ gli atleti s'armano / tutti a duello: / guai alle costole / di

di questo e quello. -armeggiare a duello: giostrare, dare spettacolo duellando

di roma armeggiavano [i gladiatori] a duello. -battersi a o in duello

i gladiatori] a duello. -battersi a o in duello, combattere in duello:

accettarlo, affrontarlo. -anche: lottare a corpo a corpo. d.

affrontarlo. -anche: lottare a corpo a corpo. d. bartoli, 9-24-2-149

in mare, o combattendo in campo a guerra, o in isteccato a duello,

in campo a guerra, o in isteccato a duello, 0 mantenendo nimicizie mortali,

0 mantenendo nimicizie mortali, o conducendosi a furtivi adulterii in casa altrui, vi

forche, girsene appunto, come se andasse a nozze; e i più stretti parenti

padroni del mondo, s'era rifiutato a battersi in duello. baldini, 3-275:

andrea sperelli e giannetto rùtolo si batterono a duello, è oggi un giardino pubblico

pavoni bianchi. -chiamare, sfidare a duello: provocare una persona perché si

esercito de'boemi, ma chiamato eziandio a duello, per definire tra essi due

che in pace parevano di diamante, sfidati a duello da alcun disastro, e rompendosi

antemarcia e i dirigenti della federazione lo spinsero a sfidare a duello il conte.

dirigenti della federazione lo spinsero a sfidare a duello il conte. -recipr.

interpretata si stimano obbligati 1 nostri cavalieri a sfidarsi a duello, nel quale spesse volte

stimano obbligati 1 nostri cavalieri a sfidarsi a duello, nel quale spesse volte uno

-duello all'ultimo sangue, duello a morte, duello mortale: quello che

ad un amico leggerissima correzione: guai a voi sè fosse predica, non accademico

mazzini, i-457: è un duello a morte fra essi e noi. pirandello,

1-587: ancora i barbari istessi, appresso a quali era l'uso del duello giudiciale

vol. IV Pag.1028 - Da DUEMILA a DULCINA (44 risultati)

curiazi. -entrare in duello, entrare a combattere in duello, ingaggiare il duello

i poeti favoleggiano che ercole, venuto a duello col fiume acheloo, gli ruppe un

di filo in publico e pericoloso duello entri a combattere, con la smarra imparando a

a combattere, con la smarra imparando a segnare i colpi nel giuoco della scherma

, né desiderio, che di venirne a duello col germano. bocchelli, 6-37:

-fare, formare duello; essere, stare a duello: duellare. - anche al

, senza lasciarsi vedere pose l'occhio a guatarvi dentro, e vide il marito

quale non videro essi, che erano a duello, per essere ambidue solamente intenti

essere ambidue solamente intenti alla pugna. a. f. doni, ii-23: come

, tutti, intendo che ogni dì siate a duello, vi ferite e amazzate.

/ scacciava al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa, lo

, / che vuol col galantuom stare a duello. c. gozzi, 4-37:

qualche sciabolatina; ma tutto si riaccomodava a tavola in mezzo al solito urlìo.

: ho avuto da pensare... a duelli, duellacci e polemiche e polemicacce

invar. due volte mille. a. pucci, cent., 21-31:

gagliardo. idem, 20-60: appresso a duamila anni il costume empio / si

. raro. biennale. a. adimari, 2-379: nel quale [

sm. invar. marin. vascello a vela con due batterie coperte.

1-83: * 1 duepunti 'accennano a minor separazione che non quella del puntevirgola

faticherà [il compositore] molto intorno a duetti o cori, quali ancora procurerà

di clementi non si può dire ispirato a grande tristezza e neppure il mio duetto

di parole fra persone che non riescono a intendersi; disaccordo, diverbio. de

dalle mani della piccina, continuava invece a farsi avanti urtando demetrio nella pancia.

', dal senso musicale, 4 canto a due voci insieme ', nel parlar

insieme ', nel parlar familiare passò a vario senso ironico: colloquio d'amore

vide nelle valli... gli alberi a duetto, a terzetto, a quartetto

... gli alberi a duetto, a terzetto, a quartetto, a gruppi

alberi a duetto, a terzetto, a quartetto, a gruppi. 4

, a terzetto, a quartetto, a gruppi. 4. dimin.

sa; ogni giorno... veniva a cantarti le ariette e i duettini.

della penna / non si tratta, come a vienna, / d'allottare i popoli

masse vitree, di colore verdastro, a struttura fibrosa. = deriv.

* duglia ', nome che si dà a quei giri nei quali sono raccolte

. { dùglio). marin. disporre a spire un cavo. =

dodici molari, privi di smalto e a crescenza continua. = voce dotta

note da eseguirsi in un tempo corrispondente a tre note di ugual figura.

. soffici, v-2-345: « gli è a genova. gli è un gran caposcarico

difatti, -disse il mi'òmo - a casa non ha mai mandato un duino »

corimbi hanno corolla rotata, violacea, a cinque lacinie; il frutto è una

il frutto è una piccola bacca, rossa a maturità; è usata talvolta in medicina

prima dolce, poi amara, che dà a chi l'assaggia. chiesa, 5-29

patisci il sangue grosso e io sono venuta a prepararti il decotto di dulcamara e di

dulcama- resche..., giovasse a svariare dall'oratoria forbita, dotta,

come edulcorante artificiale (è da 150 a 300 volte più dolce dello zucchero comune

vol. IV Pag.1029 - Da DULCINEA a DUNQUE (33 risultati)

di cappa e di spada; pronti a infilzar la spada nel raggrinzito cuore dei

nel raggrinzito cuore dei padri nobili e a ricoprir colla cappa le dulcinee freddolose e

si ottiene per riscaldamento della dulcite a una temperatura superiore a 200° c

della dulcite a una temperatura superiore a 200° c. = deriv.

e la persona ancor morbida e servizievole a carezze, e magari a un repentino

e servizievole a carezze, e magari a un repentino ritorno del desiderio, era

. de rosa, 556: vatténde a santa chiara, che have dulcencia prenaria

non già di pari dignità e prerogativa a quello che alla maestà sua si deve,

egitto e in eritrea, alta fino a io m, con fusti ramificati terminanti

: non eran questi i motivi che premevano a lui, e nemmeno, d'

diedero [gli eroi]... a ridurre le terre a coltura e

.. a ridurre le terre a coltura e seminarvi il frumento, il quale

/ d'iside al fonte appresso, / a me è noto l'ingresso /

l'invecchiata licenza. leopardi, 633: a quella guisa / ch'uom ch'

quella guisa / ch'uom ch'a terra calcò fra gli aspri dumi

di dumi, / cangiando seggio dal verno a la state, / tanto ch'

lidi. stufiarich, 3-23: a un certo punto egli stimò di dover lasciare

accidentali (e il suo profilo corrisponde a un triangolo scaleno, il lato maggiore

una sabbia arida e grigia, / pari a le dune e senza mai confine.

tutta la nobiltà de la terra a vederti sposare una gentildonna in sul lito del

. ha valore illativo e serve a concludere, a trarre una conseguenza:

illativo e serve a concludere, a trarre una conseguenza: quindi,

, conv., i-v-6: dunque, a fuggire questa disordi nazione,

, 39-9: dunque, s'a veder voi tardo mi volsi, / per

volsi, / per non ravvicinarmi a chi mi strugge, / fallir forse non

la tua fede, il tuo zelo, a te vogl'io / la custodia

namorato: s'io fossi morto lei continuerebbe a vivere e ridere e correre la

piantato, e'con tinua a vivere e ridere, ecc. dunque,

-ripet. dunque, dunque: a sottolineare l'impazienza di un'azione ripetuta

molto ricchi. 2. a riprendere un discorso, un racconto, un

medicamenti, farei cominciar ogni volta la signora a prendere quello dell'erba tè. manzoni

. 3. con valore rafforzativo: a esortare, a incitare all'azione (

. con valore rafforzativo: a esortare, a incitare all'azione (per lo più

vol. IV Pag.1030 - Da DUO a DUOLO (36 risultati)

/ tronca, ed apri la via che a te mi scorge. baldovini, xxx-n-29

, / prima ch'i'sia drento a la bara affatto. foscolo, 1-17:

1-202: ditemi un poco chi seppe stamparla a quel modo?...

. dunque lasciate fare e discorrere a me. pascoli, 570: domani,

4. in forma interrogativa: a esprimere dolore, turbamento, rammarico,

dunque degli empi / siedi, giove, a tutela? e quando esulta / per

aspetto dunque? 5. invitando a parlare, a confessare, sollecitando una

5. invitando a parlare, a confessare, sollecitando una risposta, una

(636): « siete voi disposta a confidarvi in me, come altre volte

, 1-164: scoperto il petto dielle a poppare senza badar più che tanto al mugnaio

-or dunque? -questi s'arrischiò a chiedere. -or dunque, or dunque

, -ci siete riuscito, siete riuscito a imbrogliare monsignore, chissà con quali mezzi

l'aria di chi viene / da solo a solo, tra uomini, al dunque

che eseguono insieme un brano musicale a due strumenti o a due voci

brano musicale a due strumenti o a due voci. giusti, 2-141

; questi con la medesima proporzione ascese a dare dodici gradi di fosco al bianco.

solidità del sole, parmenide la fe'eguale a quest'astro, fidia di acupatro diegli

e. gadda, 407: si seguitò a credere e a sostenere...

, 407: si seguitò a credere e a sostenere... fosse stata la

.. fosse stata la spada del pesce-spada a perforargli la parete del duodeno, all'

inizio del digiuno, lungo da 26 a 30 cm, a forma di anello

, lungo da 26 a 30 cm, a forma di anello incompleto che abbraccia nella

). garzoni, 1-306: a basso poi slunga un'altro collo, che

e dal gr. oxcò [i. a 'bocca, apertura '.

, / mentre amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe. boccaccio, dee.

aprirsi e 'l dar del ciotto nel calcagno a calandrino fu tutto uno. calandrino sentendo

, levò alto il piè e cominciò a soffiare, ma pur si tacque e

son giunto tardi, / e ch'altri a córre il frutto è andato prima?

non de 'l suo cor la pena / a la notte serena / diceano i rosignoli

-sdegno. ariosto, 22-76: a ciascun di lor tre, che 'l morir

che in aspramonte detton tanto affanno / a que'del re agolante e duolo amaro.

nel ventesim'anno, / solo e ignoto a ciascun, farà ritorno. linati,

: avremo... un famoso scorpione a elettricità, che scuote coda e tanaglie

testi, i-64: attonite le muse a le mie fioche / voci con suon concorde

voti e con duol seconda e pia / a sé minerva pregherà. -ant.

, 8 (49): amor sente a pietà donne chiamare, / mostrando amaro

vol. IV Pag.1031 - Da DUOMO a DUPLICARE (36 risultati)

punite ambe le luci, f ch'a la strada d'amor mi furon duci.

furon duci. bembo, 1-194: a me, perch'io mi strugga e pianto

il duolo, vestire di duolo: vestire a lutto; fare, mediare duolo:

, di che il re duolo ne prese a dismisura, e vestissene a nero con

ne prese a dismisura, e vestissene a nero con tutti i suoi baroni. marco

: non allungò più oltre il tempo a menar duolo che all'undicesimo giorno,

e nel dodicesimo, sacrificato che avevano a cerere, cessavano di piangere. boccalini

spighe] /... chine a terra, / squallide e vizze, come

misser lo vescovo, subito fece sonare a chiericato e fece araunare tutto il chiericato

in quella parte ancora, che perbene a la magnificenza e a la grandezza de gli

, che perbene a la magnificenza e a la grandezza de gli edificii, il

, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto

piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell'ottava maraviglia

, v-3-473: giovedì prossimo, dedicato a san fermo nel calendario romano, cadrà il

cielo, all'intrico di rami alti a forma di cupola. carducci, 640

linati, 17-179: là di faccia a me la superba giogaia, il vasto

, grande caverna sotterranea con altissimo soffitto a cupola. -in vulcanologia, massa cupoliforme

cilindro verticale di lamiera, chiuso superiormente a cupola, posto verticalmente al di sopra

. gadda, 8-20: i pinnacoli rattrappiti a motivetto, da duomuccio per bene,

l'uso con lei, aveva preso a fare molte telefonate di buon mattino.

romano del periodo classico, e tendente a paralizzare la replica. 2.

o deduzione con cui il convenuto tende a paralizzare la replica. nievo,

una grandezza fisica; al figur. riferito a realtà di ordine morale, e anche

bibbia volgar., x-546: rendete a lei come quella ha renduto a voi

rendete a lei come quella ha renduto a voi; e duplicate le cose doppie secondo

; la bevanda, la quale ha mescolato a voi, mescolate a lei in duplo

quale ha mescolato a voi, mescolate a lei in duplo. sacchetti, 317:

si può dir perfetto / imo amoroso gaudio a lume spento. f. f

il soccorso che ti riparto, e gom'a calcante e come a buffone. b

, e gom'a calcante e come a buffone. b. galiani, 1-112:

la forza. -aggiungere in quantità eguale a una quantità precedente. baruffaldi,

cose è più agevole il greco sermone a duplicare le parole. 2.

stigliani, ii-274: io non posso stare a duplicare e triplicar lettere senza proposito,

1-143: per non dupplicar lettera, dite a fran- cescantonio che ieri mattina portai al

1-1-388: egli farà in nome mio riverenza a v. s. e al sig

così lo prego, sì come prego lei a duplicarla al medesimo sig. cottunio.

vol. IV Pag.1032 - Da DUPLICATAMENTE a DUPLICAZIONE (26 risultati)

trasferirono a san luigi, chiesa della nazione, ove

diminuivano. michelangelo, i-46: ond'a pensar di minuir mie doglia / duplicando

doglia / duplicando, la morte viene a darmi. giannotti, 2-2-236: la

: la servitù del famiglio si viene a duplicare, essendo anco servo il padrone

. duplicare il cubo: ostinarsi vanamente a cercare la soluzione di problemi insolubili e

più tardi i delii, spinti da apollo a duplicare una certa ara, caddero pure

con lui può perder molto, non potendosi a lui, vincendo, levar cosa alcuna

. 2. due volte, a due riprese. tasso, iv-19:

, il raggio della quale / infino a questo loco m'ha guidato / com'io

taluno: ecco in questa tragedia duplicato a bella prima il difetto dei soliloqui.

mie uccelli, voi siete molto tenute a dio, vostro creatore, e sempre e

mangiare, rifiutando le misure dupplicate. a. adimari, 1-90: quello dal quale

. maffei, 6-390: il dar però a queste nostre ciance quel prezzo, è

istessa cosa, e siccome questo titolo duplicato a me niente costa, e niente reca

niente costa, e niente reca di più a chi scrive, io soglio usarlo prodigalmente

carducci, iii-14-226: la favola è press'a poco quella dell aretusa 'rivoltata e

: qui la migrazione è dall'arcadia a napoli, e poi c'è il ritorno

. rinaldo degli albizzi, ii-204: a dì 29, per lo fante del

si fosse risaputo qualche cosa delli brevi mandati a venezia, e che per tanto potesse

. marino, ii-49: già scrissi a v. s. che il duplicato circa

. -oggetto identico o molto simile a un altro, di cui però

. s. attendeva alcuni anni sono a fare una collezione simile [di autografi]

, i soliti regali: che costano a chi deve farli tanto sforzo d'immaginazione

altra cosa. magalotti, 24-340: a che giuoco giochiamo noi? io non

non dà le cose come si presentano a chi se ne appassiona, ma, per

raddoppiamento di una o più lettere dovuto a errore di composizione; foglio o segnatura