ricevuta decorazione. godo d'aver riparato a questa non lodevole dimenticanza del ministro dell'
incetta. imbriani, 1-35: giunse a tale lo scandolo, che il governo stesso
scandolo, che il governo stesso fu costretto a richiamarlo; ma premiandolo di decorazioni e
nella decorazione all'ordine della corona tutta a brillanti. borsieri, conc.,
lingua. settembrini, 1-171: venne a bordo il viceré lamarmora per visitare il
gioielli. verga, 2-99: in mezzo a quella folla di uniformi, di decorazioni
non devono essere di vanità. e a me pare impossibile che non siano (massimamente
i miei ostinati pochi avversari sostenevano a gola gonfia ancora che il grand'effetto
commercio e dell'industria come cose accessorie, a cui vorrebbe partecipare soltanto 'quantum sufficit
/ per l'alta voce decora sia remisso a star coi file. leggenda di lazzaro
accoglienza moderata e cara / responde appresso a toa vista decora. collenuccio,
molto aspro e veemente, e però a li inimici suoi sempre fu terribile. lorenzo
diligenzia e senno, / che potesse a costui parer decoro, / se lo
decòre), sm. dignità conveniente a ciascuno e alla propria particolare condizione;
possiamo più liberamente parlare che quando siamo a la presenza loro, servando perciò sempre
che dalla soprastante rovina ancora si partono a poco a poco e senza alcuna confusione
soprastante rovina ancora si partono a poco a poco e senza alcuna confusione di mente,
sua nostra cognata, / e toccherebbe a noi farle il mantello / da vedova modesta
modesta e sconsolata, / e rivestire a brun quel ghiottoncello / d'amore,
, pregio ben raro, ma necessario a chi vuol giungere all'ottimo. goldoni,
in questa benedetta carica, che m'obbliga a sostenere un certo decoro. guerrazzi,
: so che tu, emilio, giungi a pena a mantenere con decoro la mamma
che tu, emilio, giungi a pena a mantenere con decoro la mamma e te
fuori: c'era una fila di stanze a mezzogiorno che davan su una specie di
senza concorrente. monti, x-3-521: compagni a lei van sempre / il decoro,
/ con gran staffieri e belle mute a sei, / andar per roma con
permette comunemente ad ogni donna fiorentina ed a me in particolare. alfieri, 1-709:
sostanze appena sufficienti, anzi scarse, a sostenerne il decoro. tommaseo, 3-i-25
varchi, v-159: messer sperone pare a me che volesse lodare la lingua toscana,
de'fregi non s'erge il merto a paro? / l'arte nostra rivolta al
da discepolo. parini, xix-88: a me disse il mio genio / allor ch'
bembesca. 4. comportamento ispirato a correttezza, disciplina, rispetto, cortesia
cortesia (e anche ad affetto, a tenerezza); buona creanza, educazione.
aiuto e favore, per dare ingresso a questo mio negozio con quel decoro, col
negozio con quel decoro, col quale a potentati tanto insigni ed eminenti si dee comparire
passatole da molte punte il petto, a niuna d'esse diede una lagrima, un
lor mostrare le lor donne amate. a. verri, i-114: in così
di chi con palpito / s'appresta a veder cosa / che riverenza insolita /
per offrire un sigaro e un bicchiere a un amico, come vuole il decoro.
camicia con un decoro da fare invidia a dieci accademici. -per estens.:
della robbia, 1-303: e cominciò a lacrimare con tanta divozione e decoro ch'
il sacramento in mano, fece dire a agostino se voleva parlare a pietro pagolo.
fece dire a agostino se voleva parlare a pietro pagolo. lancellotti, 381:
, 3-60: di qui imparino eglino a maneggiar con decoro la parola di dio
gli fece un funerale commovente, come a suo sindico, e i vili suoi colleghi
si può dichiarare. tasso, 2-17: a lei, che generosa è quanto onesta
gli possa venir cento malanni; cioè a quelli che parlano de'granelli con poco
qui biasmar la previdenza eterna, / ch'a l'ordine del mondo, al sommo
ai respirare è buono, / vaglia a purgar del capo ogni escremento, / pur
porini, vi ii-160: quanto è bello a veder che il grato alloro / doni
/ l'avvenente tuo capo, uguale a stella / che subito balena. alvaro,
el bianco tinto de cupo colore / a te mandar d'ogni piacer m'invelo
il decoro de la miseria et oltre a quello v'agiungeva la firentinesca stret
, 6ii- 127: lucida perla, a cui fu conca il cielo, / e
l'arbore gentile, / che poi fosse a i cantor fregio e decoro. muratori
; tuttavia porto opinione che il verso a questi componimenti sia, se non assolutamente
. guerrazzi, 6-44: avrete veduto a roma gli obelischi, una volta decoro
esser bastevole ch'egli si proponesse inanzi a gli occhi tutti i decori d'un
arti, si emulavano scambievolmente, intenti ciascuno a nobilitare le sue residenze e i suoi
si deve osservare nelle espressioni artistiche (a cui deve conformarsi anche la lingua)
non ha posto nello inferno cosa disconveniente a le tenebre e a la orribilità sua
nello inferno cosa disconveniente a le tenebre e a la orribilità sua. b. cavalcanti
riguardo non solo al buono, ma a l'ottimo, conviene aver riguardo a
a l'ottimo, conviene aver riguardo a tutte queste cose unitamente, perché da tutte
ch'è secondo la dignità, come piace a plotino; o l'onesto, come
che nobile esser dee la materia intorno a cui va faticando l'istorico, il
primo avvertimento sia che dalle minute narrazioni a tutto suo poter s'allontani, per non
[la musica] s'è lasciata andare a ogni generazione di capricci, di fogge
francese, che se questa volesse conformarsi a quelle, ne perderebbe ogni decoro.
torcendosi, dimenticando l'antico decoro finché a poco a poco si rompevano perdendo completamente
dimenticando l'antico decoro finché a poco a poco si rompevano perdendo completamente ogni traccia
con dignità; convenientemente. a. cocchi, 5-i-159: per decorosamente sostenere
al figliuolo la sua condizione reale. a. verri, xxiii-140: arrivato con questa
galleria. tardarono una gran mezz'ora a comparire i rei. e questa fu riempiuta
e qualche migliaio di lire appena sufficienti a vivere decorosamente. landolfi, 7-192:
latina compostezza e decorosità vale qualche poco a intimidirli e rattenerli. = deriv.
il più decoroso, il più atto a prevenire o affogar le ciarle, a non
atto a prevenire o affogar le ciarle, a non umiliar l'amor proprio, e
non umiliar l'amor proprio, e a preparar un passaggio naturale e nobile dall'
e nobile dall'amore all'amicizia. a. verri, ii-275: era il
. monti, iv-186: bensì mi assicuro a poter di nuovo concludere, che quell'
dichiarò che il generalissimo radetzki lo mandava a rilevaré quale fosse la mente dei magistrati
alle decorose tradizioni della famiglia, portavano a spasso l'antica nobiltà in un carrozzone
: il monaco... si fermò a guardare una vetrina di mode, ma
ed importanti che ha gloriosamente sostenuto. a. verri, i-116: divisi in varie
fu nominato direttore della scuola di cavalleria a lodi; impiego decoroso, quieto, utile
fa in questo mondo, massime se a questi mentali vantaggi s'aggiunge ancora quello
una trattoria che par comoda, decorosa e a buon prezzo; ne farò la prova
. gobetti, ii-157: noi siamo pronti a scommettere che il nuovo teatro italiano non
2: priego adunque ciascuno vivente, a le mani de'quali devenerà la inserta descrizione
invecchia. carducci, ii-19-8: sino a roma sono giunte le nuove della mia
atto dello scorrere d'esso tempo da uno a l'altro termine fissato per patto o
, ii-285: il ministro si limitava a traslocare il nominato pianelli, senza promozione,
: non ho atteso ad altro ch'a dirizzarmi i panni in dosso e levarne
e lui per darsi un contegno si mise a drizzarsi il colletto. pavese, 5-129
gridi ciascuno, divo agusto, / a dirizzare il mondo che si pende, /
in pensiero di quello che s'ha a fare in palagio nel dirizzare lo stato,
, e 'n che modo s'ha a vivere. de'mori, x-964: io
rustico, vi-1-117 (1-3): a voi, che ve ne andaste per paura
esopo volgar., 4-85: recatolo a casa [il serpente], si lo
o persone che errano). a. pucci, cent., 38-3:
. g. morelli, 238: ingegnati a dirizzare chi si partisse dalla ragione colle
se non puoi, e tu sia ufficiale a giudicare, fa la ragione. pulci
« abbiate alla terra riguardo / e dirizzate a ragione ogni torto ». sarpi,
: la stanza dove iddio il condusse a ricevervi que'primi colpi dello scarpello che
sue egli desiderava correttori di stampe che sapessero a volte drizzargli qualche torto della dizione.
. 6. volgere direttamente, dirigere a un dato luogo, a una data
, dirigere a un dato luogo, a una data meta; avviare indicando la
. -anche al figur.: rivolgere a un fine morale o spirituale.
/ e drizzai gli occhi miei / a mirar suo corsaggio. francesco da barberino,
... / che disegni la via a pellegrini / e che dirizzi gli erranti
, 1-241: la lingua è posta a modo del freno, ed in luogo di
alcuno mestiere, dirizzano sì l'animo loro a quello per forza de la necessitate,
legno tra li scogli, / drizza a buon porto l'affannata vela. boccaccio,
suo, pregò domenedio che 'l dirizzasse a vita di salute. pulci,
pensier, la mente e 'l volto / a quel signor con puro amore e zelo
sempre chi ve espetta, / ed a cui più nel mondo star diletta /
1-38 (105): disse che comandassi a tutti noi bonbardieri, che noi dovessimo
noi dovessimo dirizzare tutte le nostre artiglierie a quella detta casa. tasso, 7-38:
e l'incalza, e fulminando / spesso a la vista gli dirizza il brando.
di causa. marino, 2-72: ecco a la volta sua drizzano il piede /
volta sua drizzano il piede / accinte a nova e dilettosa guerra / le tre belle
di più alta e maravigliosa opera, a cui dirizza ogni suo studio ed onde
e dispone il corso degli avvenimenti dirizzandoli a un fine, e permette i mali
le mani ogni nocca / in artigli selvaggi a squarciare / dio e i scellerati buoni
drizzò la macchina quasi dalla parte opposta a quella in cui il tram era sparito.
: [i turchi] drizzarono tassedio a nicosia, dove erano ridotte le persone
con convenevoli ammonimenti, e confortargli ancora a combattere. dante, conv.,
deve essere istromento del legislatore e aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il
legislatore e aiutarlo a drizzare il mondo a ben vivere mediante il diletto del sacro
, 6-86: questi intanto ha cominciato a dirizzare i ragazzi del fattore perché gli diano
b. tedaldi, 1-9: si hanno a rompere, a rivoltare e inframettere e
, 1-9: si hanno a rompere, a rivoltare e inframettere e dirizzare le terre
filippo ho lettere con una procura mandava a roma, e niccolò la dirizzassi a
mandava a roma, e niccolò la dirizzassi a me. pulci, v-80:
degli altri, e questi si dirizzono a te. tasso, iv-268: i sonetti
dettagli interessanti. 10. rivolgere a qualcuno (parole, discorsi, preghiere
. cavalcanti, 99: drizzò il parlare a lui per più ottima stimazione. tolomei
stimazione. tolomei, i-100: or dirizzarò a voi, messer alessandro, le parole
i-228: la giusta preghiera / drizzola a te, ch'orni la scola mia
altra; e chi s'innamora, e a lui dirizza tutte le belle cose
mia man sia reprensibile / dirizzar versi a tanta celsitudine, / pur conosciuta tua
, o parte, e 'l capitolo dirizzatelo a voi o a chi vi pare.
, e 'l capitolo dirizzatelo a voi o a chi vi pare. 12.
drizza la testa, drizza, e vedi a cui / s'aperse alli occhi de'
ed eglino furono fatti e dirizzati dinanzi a saginfu. boccaccio, iii-1-93: e'fè
terren mostri alcun fianco) / quante ponno a drizzar pire ferali / che distrugger dee
el mio subietto / che sia materia a me nel terzo canto. boterò, i-134
del suo conseglio secreto all'evangelio ed a cristo e drizzare una ragione di stato
, ii-2: non si può pensare a racine che dietro a lui non si drizzi
si può pensare a racine che dietro a lui non si drizzi l'ombra di
: quando si avvicina il generale provano a drizzarsi, non riescono a salutare,
il generale provano a drizzarsi, non riescono a salutare, storti e con le braccia
storti e con le braccia che non riescono a sollevare. -con valore iperbolico.
dinanzi; con- tuttociò potrei giurare che a quell'annunzio mi si drizzarono i capelli
1-108: il giusto savio è simigliante a dio, che non corregge la malizia faccendo
., iv-1-9: proposi di gridare a la gente che per mal cammino andavano,
, 2-2 (135): cominciò a riguardare se dattorno alcun ricetto si vedesse,
si dirizza, e quelle sono determinate a quell'opera sola. bibbiena, xxi-1-113:
quell'opera sola. bibbiena, xxi-1-113: a casa sua, benché alquanto discosto sia
tozzi, iii-349: le pecore scesero a bere... il pastore picchiava
spezie di levante..., fine a dì primo giugno 1409 non si poteo
troiana, xxviii-544: ettor si dirizzò contro a lui, e diedersi delle lance sopra
e vedute le barche, si dirizzò a loro. pulci, 24-57: verso parigi
17. esser diretto, essere rivolto a qualcuno (parole, discorsi);
(parole, discorsi); rivolgersi a qualcuno (parlando). dante,
provo, / par che si drizzi degnamente a vui. guido dalle colonne volgar.
il sermone delle cose passate si dirizza a quelli che debbono venire. lorenzo de'
composto per dialogo, si dirizza e parla a quelli sospiri che uscivano dal petto della
dal petto della donna. -rivolgersi a qualcuno (per consiglio, per aiuto
e però non saprei dove drizzarmi meglio a questo fine, che a loro signori
dove drizzarmi meglio a questo fine, che a loro signori, acciò l'accademia sia
pensiero); accingersi, disporsi (a fare una data cosa). boccaccio
dee., 2-7 (203): a far guerra al duca d'atene si
. machiavelli, 89: prima si dirizzò a volere tenere la via della pace;
i-22: lodovico, dirizzatosi in tutto a questo disegno, vi mandò, benché
tutto al disegno della guerra, pensava a farla. 19. innalzarsi,
ove si drizzi o sparga / qualche a rive soggetta incolta lamina. carducci, 1045
, i-65: date più tosto una drizzata a quel regolo, e fate che
dirizzativó), agg. ant. atto a drizzare, a dirigere.
. ant. atto a drizzare, a dirigere. s. bonaventura volgar
). -al figur.: indirizzato a uno scopo, a un fine.
.: indirizzato a uno scopo, a un fine. bartolomeo da s.
qua tutti i pensieri miei sono drizzati a quella monarchia universale alla quale solo giunse il
: per le prue rilucenti, dirizzate a la fortuna, / spargi l'acqua lustrale
di lui. dottori, 97: ch'a ferire le piante / se n'andar
/ se n'andar le saette / drizzate a lui con disperato fine / di punirlo
piaccia, quando li miei muli vengono a roma, di mandarmi la mia
, di mandarmi la mia tappezzaria a pesaro drizzata a monsignor andrea cordes.
la mia tappezzaria a pesaro drizzata a monsignor andrea cordes. tasso, iv-156
cordes. tasso, iv-156: raccomando a vostra paternità 1'inchiusa, e la
il rimanente de'miei libri sia mandato a bologna. giannone, 2-i-473: mettendo
seguente pagina, leggo la vostra lettera a me drizzata. -offerto, dedicato
voglio in questa mia verissima istoria, a te, mio dio terreno, dirizzata,
se non per la ventura piatosa orazione a dio con mondo cuor dirizzata.
volgar., vi-573: lo signore diede a me la lingua dirizzata, per che
): in piè dirizzata, cominciò a guardare se vicin di sé o vedesse o
/ le statue de'demòn, ch'a l'uomo innante, / quantunque accorto
esser adorate. torricelli, 139: a me basta il vedere nei giardini della
si abbandonò sul petto, s'avvinghiò a lui, con tutte le fibre corse da
-per estens. qualsiasi strumento che serva a drizzare. fra giordano, 3-148:
loro opere, sì ch'elle sieno a vertuoso vivere. 4. operaio
vivere. 4. operaio addetto a raddrizzare le lamiere. drizzatura { dirizzatura
, ii-123: signora madre, in quanto a questo poi, / e'non occorre
sostanza vegetale secca, che, aggiunta a cibi o a bevande, ne aumenta e
, che, aggiunta a cibi o a bevande, ne aumenta e ne varia
del ginepro, le quali droghe si lasciano a chi ama troppo riscaldar le sue viscere
v-2-766: mi faccia grazia di domandare a quel cioccolattiere che m'ha provvisto quell'
un cuoco che deve trovarle un sapore a furia di droghe. -per simil
: [le donne] sono dispostissime a trarre profitto da'fogli periodici: un
perché è come una droga forte atta a stuzzicar l'appetito. 2.
gli stupefacenti. botta, 5-508: a questi davansi droghe da procurar loro sogni
li sorpresi distesi per terra in preda a una droga fiutata con abbondanza.
esercita sullo stato psichico un'azione analoga a quella degli stupefacenti. nievo, 4-246
è ima droga. montano, 397: a libro chiuso, la mente corre ai
slanci con la sola droga che abbia a portata di mano, ed è col nazionalismo
dei semiconduttori, la disseminazione in seno a un certo elemento di piccole quantità di
al figur. esercitare un'azione analoga a quella degli stupefacenti; rendere più vivace
. cicognani, 3-158: di lì a poco vasco sentì che quello 10 guardava
-impregnato di un odore pungente (simile a quello delle droghe, delle spezie)
2. che fa uso di stupefacenti; a cui sono state somministrate droghe. -
neri, grandi e fissi, tagliati a metà pupilla da palpebre pesanti e assonnate,
una drogheria, curvo su lo scrittoio a lavorar di conti. pratolini, 5-70:
drogaria e poche speziarie, e atendendo a lavorare, a la sua buttiga [l'
speziarie, e atendendo a lavorare, a la sua buttiga [l'uomo] attendeva
mercanzie sono compre da'portughesi per mandare a lisbona con le navi che partono ogn'anno
fabbricato nella francia settentrionale. a. verri, 2-iii-348: ho il tuo
non possano vendere il riso più che a dodici imperiali la libbra. praga,
alcamo, stabilito da molti anni là a costantinopoli. = deriv. da
altre cose dell'indie, ne capiti a un droghista, e che gli tenga
disfarsene, se la curiosità vi fa cascare a domandarne a uno di costoro di qualche
la curiosità vi fa cascare a domandarne a uno di costoro di qualche cosa, tutti
costoro di qualche cosa, tutti vi rispondono a un modo: * nos otros no
il cui veleno [dell'errore] somiglia a quello che si serba da certi vecchi
droghisti: ne leggi ancora il nome a lettere di speziale nelle loro botteghe; ma
parti di ricambio dell'alberatura delle navi a vela (tronchi, pennoni, ecc
pennoni, ecc.) che vengono tenute a bordo. = dal fr.
, 266: gli arabi ladri sogliono venire a far simili fazioni in grosse squadre,
decapodi, attissimi per la loro conformazione a correre; comprende tra le altre una specie
tra le altre una specie tutta villosa a cinque denti laterali e tre davanti; trovasi
famiglia di crostacei marini decapodi brachimi, a scudo convesso, quasi globoso; sono
pertiche con segnali in cima, piantate a giusta distanza per servire di guida ai
in luoghi di navigazione pericolosa, vicino a terra; in generale, qualsiasi segnale
metti le ceppate / lungo i canali, a nostro salvamento. = voce dotta
, munito di apparecchio scrivente, atto a mismare lo spazio percorso da un mobile
per cui l'infermo si mette all'improvviso a correre o a camminare in stato di
si mette all'improvviso a correre o a camminare in stato di automatismo; automatismo
sm. fis. ogni strumento atto a misurare lo spazio percorso da un mobile in
medievale da corsa o da guerra, a vela o a remo, con due
corsa o da guerra, a vela o a remo, con due ordini di 25
184: un'altra squadra, approdata a pantellaria, vi colse un dromone, nel
cibo, e parimente dapoi: et applicare a tutto 'l corpo ora dropacismi et ora
, cinque petali ed una capsola uniloculare a dnque valve. = voce dotta
s. bernardino da siena, 125: a poco a poco drusciolano nella loro mala
bernardino da siena, 125: a poco a poco drusciolano nella loro mala ventura.
deste in druderia, / quando stavano insieme a la celata. 2.
! vatène? / meo sire, a dio t'acomanno, / ché ti diparti
b. corsini, 15-68: or a tener la maga in gioie e in feste
, / d'arpe e di cetre a dolci consonanze. baretti, 3-153: e'
, riuscirebbe più strano, essendo serbato a un senso ancor più esclusivo. pascoli,
: di quando in quando si sbronzava a tivoli con un suo drudo macellaro.
dei membri di un collegio sacerdotale comune a tutti i popoli celti; tramandavano la
su'misteri orrendi / de'druidi a correr sanguinosa, ascolta / l'
resti del druidismo che vivevano d'empirismo a roma dessero la medesima denominazione alle loro
esercito combatteva separatamente da esso: era a un dipresso il * globo 'delle
[le ulive]: quando cominciano a innerire: e è mezzo tra il buono
ordine di piante i cui frutti sono a nocciuolo, cioè di cui i pericarpii sono
della famiglia rosacee, caratterizzate dai frutti a drupa. dru§a, sf. miner
, e specialmente nelle parti destinate a cadere. = fr. druse
geo logia, s'imbattesse a leggere 'drusa della roccia ', intenda
per quello drùsciolo, posesi dinanzi a salio. = deriv. da
cenato ch'egli ebbe, se n'andò a letto con una sua dru
sozzini, 102: gl'imperiali condussero a monticchiello pezzi 18 di artiglieria,
sm. invar. marin. nave a due alberi verticali (come il brigantino
cose. -duale ellittico: quello relativo a due termini diversi, ma intimamente associati
che di ricchezza alla latina, e a questa pongono avanti la lingua greca, recano
una organizzazione di due princìpi fondamentali tendenti a un fine o anche opposti. -in
, ecc.; e si contrappone a monismo). lucchesini, 216
lucchesini, 216: ciò m condurrebbe a tavellare di quello che ora chiamasi dualismo
, conflitti, ecc. dònno origine a numerosi fenomeni psicologici sia normali, sia
contrasto di due princìpi o elementi tendenti a un fine o irriducibili l'uno all'altro
unità sua una dualità capitale, come a dire l'azione e la passione, la
diversità e della disuguaglianza e si contrappone a monade, all'unità indivisibile).
la dualità indeterminata, la qual supponevano a l'unità perché n'uscisse una multitudine
fra leggi fondamentali (che si riferiscono a fenomeni elettrici diversi) permette di enunciarli
che ne discendono) di venir raggruppate a due a due in modo che ciascuna
discendono) di venir raggruppate a due a due in modo che ciascuna di esse si
); la possibilità di far corrispondere a ogni proprietà proiettiva del piano una nuova
stella). sinisgalli, 6-42: a proposito del principio della « dualità »
proposito del principio della « dualità » a cui si appoggia tutta la metodologia di fantappiè
sempre unità che si gemina e apparisce a se stessa. = deriv.
679: il piazza che aveva mentito a forza, e che non continuava a mentire
a forza, e che non continuava a mentire se non quanto, e fin
dove la forza lo tirava, rispose: a me l'ha dato lui l'unguento
lavoro del carmine, in cui, a usare la frase di plinio,
busone da gubbio, 91: tale dubbianza a loro non era mestieri, e non
dolce stile altero / che ne sospinge a sì leggiadra impresa: / ma per troncar
di saper il vero, / soavemente a lui che amava tanto / si volse.
): non vi racorda, donna, a la fiata, / che noi stemmo
la fiata, / che noi stemmo a san sebio in tal gineccio? /
deh diva; aggiunger piacciati, / a dileguar gran nebbia, altri più carmi
conforto? ». / ed elli a me: « l'angoscia delle genti /
, e stetter fermi e stretti / com'a guardar, chi va, dubbiando stassi
e disperata volontà di regnanti imperiosi bastano a mutare il destino de'popoli.
fosse più ottima, o tornare addietro a riacquistare le perdute cose, o seguire
più dunque abbominerassi il presentar sé dinanzi a se stesso, quale pur gli converrà essere
si annodano il passato e l'avvenire, a far presente ciascun di loro il suo
livio volgar. [crusca]: a questa dimanda fu risposto a'sanniti dubbievolemente
, 17-34: ei dipoi / prese loro a narrar con esattezza / tutte le sue
e i casi suoi; / fin a manifestar l'alta dubbiezza / che oppresso lo
perch'ei devria / donar la ricca veste a ippodamìa. a. verri, 1-8
donar la ricca veste a ippodamìa. a. verri, 1-8: ella è però
desolata fanciulla stare in una tale incertezza, a mulinare sul come, sul perché,
fanciulla stare in una tale dubbiezza, a fantasticare le cagioni, i modi, le
non piccola dubiézza, ci ristavamo sempre a guardia delle trincèe, facendo fuoco di
dubbiezze ci ha, che voler rifiutarle a lungo o provarle mi parrebbe giovanile gara
gravasse; e nel seguitarne le dubbiezze a quelli m'attenni che più avevano sembianza
vittoria non sente, / in suo core a tradirvi pensò. pascoli, i-316:
addomanda iesù e quelle cose che pertengono a iesù. equicola, 153: tu puoi
. mentre si offeriscono con le parole a ciascuno, sono disutili dipoi, nel tempo
io accarezzo sempre la speranza di venire a voi,... e dimenticarmi fra
temistocle, pianamente si cominciaro della battaglia a ritrarre: e cominciando poscia a fuggire
battaglia a ritrarre: e cominciando poscia a fuggire, diedero esemplo che fuggissero agli
delle cose, non si potendo discernere a quale delle due parti fusse per inclinare la
quali (se metafora non le costrigne a ciò fare) o dubbie o sforzate o
so. dubbia e confusa / giunse a me la novella. e tu noi sai
.. questa dottrina non è soggetta a controversia. idem, xxvi-315: una legge
. g. stampa, 119: a mezzo il mare, ch'io varcai tre
/ m'ha ricondotta amor, che a sì gran torto / è ne'travagli miei
stima, / faran che 'l generoso entro a i divieti / d'abila angusti l'
fatto schermo della terra antica, / dispersi a un tratto, al sol ride la
cala or monta, / queste acque a i fonti e quelle al mar converte.
febo sorgendo, di dorate nuvole / a suoi splendor fa velo i..
, e le dubbie non ancora rese ardite a disubbidire. -non sincero, falso
, / perché ceda il mio core a tal consiglio. proli, i-182: forse
relazioni con la zanzara furono improntate sempre a rapporti di dubbia cordialità e aperta diffidenza
, 792: la gente si voltava a guardare quella strana coppia: un giovane
tiepidezza, che indietro tirò la volontà presta a rallegrarsi; per che quasi smarrita rimasi
, e il giovane caldo e ardito / a la dolcissima palma contende. tommaseo,
palma contende. tommaseo, i-387: a lui, fragile e mal sicuro di
so qual si fosse più difficile, o a voi far paura, o il loro
si carcavano delle botti di olio, e a misura che imbruniva, andava aumentandosi l'
vicinanze. bocchelli, i-209: quanto a lui, colle capre, stava ora in
ora in gargano fra le selve, a combattere colle guardie forestali, e, ogni
forestali, e, ogni tanto, a ricettar cavalli di dubbia provenienza. buzzati,
d'annunzio scrittore un che di simile a quel che si prova alla vicinanza di
nelle occasioni solenni si cerca di sopperire a questa assoluta mancanza di austerità dell'ambiente
io alfine, interpretando la risposta dubbia a mio favore, quasi che avesse detto di
: questi miracoli fa iddio alcun'otta a persone deboli nella fede per confermargli, ma
già, ch'i'nacqui in grembo a venere. giraldi cinzio, 1-10 (
della mente sospesa, e però irrisoluta a formare il giudizio: e come dunque
era * malpelo 'c'era anche a temere che ne sottraesse un paio,
la sorella maggiore gli faceva la ricevuta a scapaccióni. d'annunzio, iii-1-1004:
la porta e per accertarsene la sbatte a quel modo. panzini, iv-209: *
: maravigliandosi il forestiere e non sapendo a che attribuire quella specie di freddezza, domandò
2. accompagnato da negazione: a esprimere sicurezza, certezza. cassiano
ed io consiglio, / né loco a dubbio v'ha, sì certo è il
e per sé noto: ei dimostrollo a lungo, / voi l'approvate, io
, compendiosa, efficace e come conviene a cosa di pubblica ragione. e
se una di esse veramente potè rassomigliare a un canestro di frutta e di fiori galleggiante
san lorenzo. carducci, iii-17-103: a giacomo zanella parve fuor dubbio che il
facessero aiuto, come delle nostre genti facemmo a loro. ariosto, 30-53: l'
dicesse la verità e che fosse tutt'a un tratto diventato buono m'attraversò la
343): [amore] a vari dubbi di dover morire gli amanti conduce
mi dice lorenzo che cominciavi molto bene a migliorare e che eri fuori di dubbio.
21-42: oggi me l'ha richiesto a fronte a fronte, / e con
: oggi me l'ha richiesto a fronte a fronte, / e con tai modi
dubbio che me misi ad avire / a vui lo mando, per determinare. fra
de'dubbi non son certi, / ricorrete a la fine a messer giano. idem
son certi, / ricorrete a la fine a messer giano. idem, conv.
il zimara propone un dubbio, perché a i frati e a i preti riesca molto
un dubbio, perché a i frati e a i preti riesca molto spiacevole e molto
, i-138: questo è che c'indusse a prender la cosa dall'alto, e
prender la cosa dall'alto, e a dar alla materia ima tessitura alquanto più
confessionale, al parlatorio, li assediavano sino a casa per mezzo del sagrestano, coi
, nel dubbio cartesiano) dell'assenso a una verità comunemente ammessa per cercarne il
pure apparso utile, anzi necessario, a più d'uno oltre il campanella. cattaneo
un fatto; non arrischiarsi, esitare a fare, a decidersi. buti,
non arrischiarsi, esitare a fare, a decidersi. buti, 1-170: quando
: se lavinia / non ite tosto a consolare, ho dubbio / che morta poi
se l'uno e l'altro egualmente a gli atti brutali si sottopongano? certo
-entrare in dubbio: muovere obiezioni a un'affermazione, a una teoria,
: muovere obiezioni a un'affermazione, a una teoria, non prestarvi fede.
essere determinato con chiarezza, lasciare luogo a incertezze, a indecisioni, dar motivo
chiarezza, lasciare luogo a incertezze, a indecisioni, dar motivo di dubitare.
forsi più giù '; cioè di sotto a la scala de la porta del purgatorio
. pulci, 19-50: poi si rivolse a quella damigella, / ch'avea le
fioretto della predica agli uccelli può insegnare a chiunque la costruzione simbolica. san francesco
se orare o predicare e lo fa chiedere a « sirocchia » clara e a frate
chiedere a « sirocchia » clara e a frate silvestro che aveva veduto la croce
dubbio che l'andata sarà certa, se a dio piacerà. -fare dubbio a
a dio piacerà. -fare dubbio a qualcuno di qualcosa: renderlo incerto,
e qual sia più, fa dubbio a l'intelletto, / la speranza o 'l
e colui che risponde oscuro, quanto a questo, ch'è lasciare colui in dubbio
dante, purg., 9-64: a guisa d'uom che in dubbio si
, che spesso altrui / poser in dubbio a cui / devesse 11 pregio di più
, se già evidentemente non fosse contro a dio; dissi disputa, cioè rivocando
valerio massimo volgar., i-601: a pitagora tanta reverenza fu fatta da li suoi
altri tempi io non avrei mai pensato a sorvegliarla, tanto meno a mettere in
mai pensato a sorvegliarla, tanto meno a mettere in dubbio le sue parole.
e la cagion che pinge / lor a securo combatter, e giusto / dicon beffare
beffo. -prendere dubbio: cominciare a dubitare, a sospettare. ariosto
-prendere dubbio: cominciare a dubitare, a sospettare. ariosto, 5-73:
da non trapassare sanza farla e rispondere a quella. -sta, re,
dubbio che l'accusa d'invidiosi fosse rivolta a tutti e a ciascuno.
accusa d'invidiosi fosse rivolta a tutti e a ciascuno. -tenere, mantenere
. -venire in dubbio: incominciare a dubitare, a temere. varchi
in dubbio: incominciare a dubitare, a temere. varchi, 18-1-44: venni
, e fui molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo che le
molte fiate molto vicino a far credere a me medesimo che le cose umane non
bembo, iii-438: né giamai neve a sole / sparve così, com'io
piacerà, potrà con qualche occasione mostrar a lui, accioché col torgli via possa tanto
dubbiosamente, quando i germani, passati a nuoto, diedero alle spalle di labeone
da quella gravità autorevole e correttrice, a una gravità compunta e pensierosa.
vago, indistinto, appena visibile. a. verri, i-31: non appariva in
disperano della verità storica, sono simili a chi per aver dimenticato la cronaca della sua
, 4-67: mentre ei così dubbioso a terra volto / lo sguardo tiene, e
mai per avventura dubbioso? -sono occupato a scrivere, quest'è la ragione per cui
foscolo, viii-194: persuaderò forse taluni a dare generosamente l'esempio all'unione:
dalle mie esortazioni; ma tanto continueranno a starsi dubbiosi che tornerà a fuggire l'
tanto continueranno a starsi dubbiosi che tornerà a fuggire l'occasione di riacquistare la libertà.
professione di letteratura, se buttarmici dentro a costo d'annegare, se ritrarmi come da
convincersi di ciò che accade. a. verri, ii-205: conciossiaché con varie
scosta / dal loco ove era, a sè mirando ancora / dintorno, per veder
1-128: scende quivi il garzon salvo a l'asciutto, / ma pur dubbioso e
stupito. -con la negazione: a esprimere sicurezza, certezza. chiabrera
luoghi, ne'quali la rima fa forza a questi uomini grandi, e posso contarvene
, si prese di mandare al papa. a. verri, ii-47: i volti
pecchi, 11-82: egli è rimasto a lungo così, con la bocca aperta
al tempo de'dolci sospiri, / a che e come concedette amore / che
larve importune, esiziali orrori, / a vicenda e de'timidi e de'bravi /
621): chi avrebbe mai detto a renzo, qualche ora prima, che,
rodrigo? nicvo, 4-118: in capo a mezz'ora scopersi in quella ragazzetta sette
coll'unica preoccupazione di non dar troppo a divedere il mio fisico contento. giacché
stato. -ant. che induce a temere, che tiene in sospetto;
pauroso. ugurgieri, 39: cominciò a spargiere le dubbiose voci nel popolo.
128-102: voi siete or qui: pensate a la partita, / ché l'alma
ignuda e sola / conven ch'arrive a quel dubbioso calle. giov. cavalcanti,
dei cristiani, disbarcato in terra montò a cavallo, e, senza pur salutar
1-102: non è perdita uguale nell'agricoltura a quella di lasciare nel terreno già coltivato
lor fede ed autorità dubbiosa e sospetta. a. verri, i-165: ma poi
, discusso; che può dar luogo a obiezioni, a riserve. angiolieri,
che può dar luogo a obiezioni, a riserve. angiolieri, 62-14: la
contra me e dicere che non sapesse a cui fosse lo mio parlare in seconda
la sua vergogna, ch'era dubbiosa a pochi, si faccia palese a tutti
era dubbiosa a pochi, si faccia palese a tutti. davila, 85: lasciò
sua credenza dubbiosa fama ed incerta. a. verri, ii-193: ma ciò non
, ii-193: ma ciò non bastando a sanare in me tanta ignominia, egli tentava
. livio volgar., 4-211: a sinuessa [era] nato un fanciullo
cose è più agevole il greco sermone a duplicare le parole. foscolo, xviii-269
d'ora innanzi se non se intorno a quei soli lavori; ma quando, come
quando, come, dove, se a riprese, o di séguito, se per
altri si vela, tutta al postutto a te s'è palesata. a. verri
al postutto a te s'è palesata. a. verri, i-126: nasceva talvolta
di tutto il nostro stuolo, ove pari a te il troveremo i cui ammaestramenti seguiremo
ha concesso questo momento per farti più valida a sostenere le terribili scosse che ti si
: dove con suo onore potesse venire a buona pace, non volesse ricercare per vantaggio
, poscia che strinse / l'uno a pugnar con l'altro, / giudice accorto
man s'accinse / ne la benda a raccòrre, / quando vedesse alfin l'
la prima ferita il primo sangue. a. verri, i-19: chiuse quindi
con affanno. boccaccio, i-438: a ciascuno uomo s'arricciavano i capelli in
adorna e ben spalmata appare, / a l'ibemo aquilon dubbioso mare? tasso
questa vita. -in partic. messo a repentaglio, esposto al pericolo di essere
termini. forteguerri, 2-59: cominciava a dir qualche altra cosa, / quando sentono
indi apparire una luce dubbiosa. a. verri, i-15: già riappariva in
in oriente la dubbiosa aurora, che a poco a poco si estendeva nel cielo e
la dubbiosa aurora, che a poco a poco si estendeva nel cielo e nel
articoli da esaminarsi nel concilio si riducessero a que'pochi che agli eretici pareano più
,... egli è tenuto a soddisfare suddetto terzo creditore. tommaseo,
, 2-244: essa resurrezione fu mostrata a essi discepoli dubitanti, per molti argomenti
filosofo mesto e dubitante, n'ebbe a soffrire prima l'esiglio poi la morte.
disprezzo amaro che l'ateo dubitante porta a chi è felice nella sua fede.
n vo mostra la cla- ranza / a li dubitanti per privanza. giovanni delle celle
vino, preserlo e menarlo legato colle catene a re mida. palladio volgar.,
, vii-3 (80): comincia a conoscere quelle cose che prima conosceva con
mi son trovato, padri coscritti, a sentir chieder in questo senato leggi e
non per dubitanza che già non fusse a tutte le cose provveduto meglio e più
gente eletto per lo più sommo giudice a chiarire le occulte dubitanze. l.
suoi conforti. boiardo, 1-21-13: a fede di leanza, / aver guerra
sospetto. caro, 12-i-191: avvertite a considerar ogni minima azione del presidente,
n vo mostra la cla- ranza / a li dubitanti per privanza. re enzo,
amorosa nostra delettanza / vo'faccia abandonare a gran tormento. iacopone, 41-45: non
vedere [il pianeta saturno] qui a molti... così distintamente, che
dubbi; non avere piena certezza intorno a verità riguardanti la fede, la scienza,
sicura notizia, non prestar fede interamente a realtà o fatti contingenti; non riuscire
realtà o fatti contingenti; non riuscire a prevedere (ed è ordinariamente seguito da
440: di quella povertà ch'è contro a voglia / non è da dubitar ch'
alfieri, 8-18: molto sa chi a dubitare impara. manzoni, pr. sp
la nostra cittade misse innanzi la religione a ogni cosa,... e non
una arte o scienza, dubitar ed interrogar a proposito e co'gli ordini che si
nello scritto, conservata nel volgare fino a noi. montano, 91: che vi
forte, e mi attengo con ogni scrupolo a quel mònito di non giudicare.
fastidioso, forse bon sarà differirlo insino a dimani. galileo, 3-4-306: io fortemente
pronunciato che è verissimo quando vien preso a suo diritto senso, il quale è
sbarrò gli occhi, come se cominciasse a dubitare che si trattasse veramente di lei
dubito che averà scritta questa impudente bugia a roma. -non dubitare: essere
cosa. collodi, 15: quando saremo a casa, non dubitare che faremo i
7-243: non se ne potrà fare a meno! non dubiti, non dubiti
g. villani, 12-43: piaccia a dio che sia con buona riuscita la
nostri denari. visto che s'incominciava a dubitare di lui, comprò la nostra
fare l'uomo beato, non potendo a lui perfettamente certe cose mostrare; con
sia cosa che 'l naturale desiderio sia a l'uomo di sapere, e sanza compiere
non aveva altro male che di dolore. a. verri, ii-257: ella è
, 12-96: dubitava di sé, richiedeva a se stessa più fatica, più pazienza
5. insospettirsi, sospettare (in base a segni, indizi, apparenze).
. assalisca. boccaccio, iii-10-52: a cotal pianto ipolita piacente / vi sopravenne,
venga / da me l'avviso, ed a scoprirgli il reo / m'astringerà.
di essere in errore, valeria estendeva a tutti gli uomini maturi l'idea che
paura, spavento, terrore (di fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie
, terrore (di fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie, a fatti
fronte a pericoli, a minacce, a disgrazie, a fatti spiacevoli).
, a minacce, a disgrazie, a fatti spiacevoli). fava, xxviii-12
: ancora è molto da guardare che a battaglia non si meni oste che dubiti
orno ch'è pauroso / e dubitoso / a segnor che fa dottare. libro di
i suoi dubitarono; e cesare li confortò a speranza. guicciardini, 145: tre
dubito forte di non esser più buono a render la poesia, che pur mi
sonanti. ojetti, i-810: non a sé e alla gloria del suo regno egli
della sua gioventù, forte si abbia a pentire d'avere invano consumato el tempo
390: morto che fosse non dubitavano a bles di quei pericoli e di
lo vaticinasse, io mi ero apparecchiato a sentirmi un dì o l'altro addentato
mai nocumento all'uomo se volesse servire a nabucodonosor re. cantari cavallereschi, 69
ch'e'quindi si lega da poi / a compassion della innocente donna. fiore di
ti lagni di noi? ti lagni a torto. cattaneo, iii-4-179: chi
perocché se noi non dubitiamo di servire a coloro li quali speriamo che giovino a
a coloro li quali speriamo che giovino a noi, chenti dovremo essere in quelli
non dubitò punto di andare con lui a roma. serdonati, 9-357: il re
: me tu non ami, ed altri a me già il disse; / pur
moderni... non provano nulla contro a lui, se non ch'ei [
dubbioso, incerto, ipotetico; propenso a dubitare (una persona); tormentato
sospender la copia, e pensar più seriamente a quello che convenisse di fare. giocosa
. 2. gramm. che serve a significare dubbio, incertezza, perplessità (
aggiunse la particella dubitativa * forse 'a quello che intorno alla perpetua innocenza di
contenti, dopo la coscienziosa fatica, a riprodurre esattissimi, col solo aiuto della
perché dubitando d'ogni cosa, non rispondevano a nulla; dicendo che per essere le
gabrielli, 8-20: scuote un valido borea a l'aura l'ali, / e
. che dubita; che è propenso a dubitare; che è tormentato dai dubbi
se ne rendeva conto e mirava soltanto a far ridere, riusciva empia e blasfema
, caggiono, quasi come nebulette matutine a la facia del sole; e rimane ubero
per questa santa fede onorare e avere a memoria e credere sanza alcuna dubitazione tutto
insegnano di non dare 'preferenza'veruna. a. verri, ii-276: egli mi
predicano le materie assolute senza quistioni, a modo di disputare,... predicava
agevolmente osservare, bastino questi esempi. a. verri, ii-255: egli con modeste
si mostra incerto di quel ch'abbia a dire, o dire prima d'ogni cosa
non veniva: ond'io oltremodo mi cominciai a maravigliare, e nel mezzo dell'allegrezza
difficoltassero le deliberazioni di questa dieta. a. verri, i-180: gli dei esaudiscono
dubitazioni di lieve accertare ci possiamo. a. alamanni, n: s'ella fa
dì in dubitazione,... prese a fare in tutto la guerra da capo.
dovessi fare, o d'intendere solamente a orare, o alcuna volta al predicare.
, i-23: le ragioni che vi invitano a fare così onorata espedizione sono tanto chiare
dubitazione: indurre (una persona) a dubitare, a diffidare, a sospettare;
(una persona) a dubitare, a diffidare, a sospettare; rendere (
persona) a dubitare, a diffidare, a sospettare; rendere (una cosa)
passi da voi notati come scorretti, a me pure paiono tali senza dubitazione, e
, 9-458: si risolvè di passare a cristo senza dubitazione alcuna. leopardi,
re e dicono che, giocando egli a tavole e avendo gettato un buon tratto
. intelligenza, 296: così stando a mia donna davanti, / intomeato di
sì fai gran sapienza, / c'a chi la serpe morseca, la lueerta è
d'ogni dubito / del vostro stato e a ciascun disordine / e mai, in
: così son dubitoso / quando vegno a ciauzire, / chi 'nde perdo savere e
pugliese, ii-127: or m'abbraza / a tuo'braza, / amorosa / dubitosa
e la sampogna per terra, si mise a fuggire inverso 11 mare. d.
oscurità (un discorso); difficile a capirsi (una dottrina) o a
difficile a capirsi (una dottrina) o a decifrarsi (uno scritto).
63): questo dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado
: questo dubbio è impossibile a solvere a chi non fosse in simile grado fedele
d'amore; e a coloro che vi sono è manifesto ciò che
dubitose parole: e però non è bene a me di dichiarare cotale dubitazione, acciò
non in quanto alla natura, ma rispetto a noi. c. dati,
c. dati, vii-3: a dirvela alla libera, voi tenete un certo
ahi me non già!, infin c'a forza intento / a sé mi tenga
, infin c'a forza intento / a sé mi tenga il dubitoso piato / che
secondo che i facti dubitosi è meglio a no farli che a farli. scala
facti dubitosi è meglio a no farli che a farli. scala del paradiso, 482
con parole è cosa dubitosa e pericolosa a quelli che non ci attendono. boiardo
tela in attesa dei loro ulissi recatisi a firenze per faccende di vario e dubitoso
andare incerto e all'aria nuova, a un fare maravigliato e indispettito di trovare
però ch'è dubitoso questo stato / a chi non véi l'affetto. francesco da
xxvn-18: o atene, non domandate a me aiutorio, ma toglietevelo; e
, ma toglietevelo; e non dite a voi dubitose le forze che ha questa
per mar tenere / sessanta legni, a guardar le mie marchi. tavola ritonda,
e là ove si faceva più forza a dame e damigelle. leggenda di san giuliano
, xxi-1153: fece fare uno spedale, a la riva d'uno grande fiume molto
nome del botanico f. n. a. dubois (1752-1824). duboisina
anche -a). stor. governatore preposto a una va dice: elli è conte
cammelli, 270: inclito duca, a cui il vizio spiace, / ben ti
nostri c'insegnano che risedeva un governatore a nome del sovrano, chiamato duca sotto
ierusalem si debba edificare, per sino a cristo duca, saranno ebdomade sette ed
non degni? boccaccio, iii-1-13: a teseo, allor signor possente / duca
tal gente / e di lor crudeltate a dismisura. s. bernardino da siena
siena, 528: elli fu dato a maria lo imperio di tutto el mondo
el mondo: ella ne fu signora a bacchetta. non te l'ho già
-fare il duca: spadroneggiare. a. tassoni, ix-355: quelle legioni di
di cavalieri erranti... vengono a fare il duca nelle nostre città e a
a fare il duca nelle nostre città e a metterne paura, non perché sieno bravi
vita, non si curano di perderla a stento. -pavoneggiarsi. boccalini,
non fosse capitato loro un duca o a dir poco un conte. c.
buono cavaliere, non era sufficiente duca a guidare sì grande esercito. intelligenza,
, 5-25: l'un duca addosso a l'altro altier si serra / e sono
altier si serra / e sono i primi a cominciar la guerra. marino, 10-243
/ con la provida verga a pasco adduca, / con leggiadremanico, dotato
che mi fa bella / mi tragge a ragionar dell'altro duca, / per
de la ragione umana, in quanto intende a la sua finale operazione. idem,
le gambe e 'l ciglio. cecco d'a scoli, 159: negli altri regni
poche saper volete ove s'infuga / a più poder e dov'ella s'attrezza
. crescenzi volgar., 9-98: a ciò ancora ragguardi, che [nell'
. villani, 10-147: con armata mano a cavallo e a pié corrono la città
10-147: con armata mano a cavallo e a pié corrono la città di lucca gridando
: 1 vivano i duchini '. a. pucci, cent., 75-76:
lato / gridando, corser la terra a furore. d'azeglio, 2-93: fra
governatore leganes, che, per impedire a un ducotto di parma di rientrare nel
faccia da clero / un cento d'aguzzini a collo torto. idem, iv-82:
austria abbia dato un po'sulle mani a messer cecchino quinto, per certe millanterie
messer simone non rima- sono con ottanta a cavallo colle bandiere ducali e del comune
e tutti i privilegi ducali, come a vero e legittimo duca. vasari, iii-30
sempre che fossero sul punto di venirgli a offrire la corona ducale.
: vide un guardiacaccia che passava, a mani in tasca, fischiando. a
a mani in tasca, fischiando. a dire il vero aveva un'aria assai sbracata
i-774): egli aveva indosso una toga a la ducale che già fu di scarlatto
vedeva tutta l'orditura, e non aggiungeva a un gran palmo ai piedi.
. d'annunzio, i-562: quando a terra posava / ella il suo pié ducale
cantava. e. cecchi, 6-371: a un'osteria di villaggio, il tavoleggiante
. carena, 1 -77: unito a certe convenzionali denominazioni, accenna alle dimensioni
del ducato di puglia concessa dal papa a suo figlio ruggero. = cfr
, 817: glorioso signore, poi che a dio / piacque ducarvi, pien d'
numism. moneta d'argento emessa a venezia nel 1665. = dimin
, i-37: si obligò di concedere a lodovico... rinvestitura del ducato
capi e capitani della loro nazione; a taluno dando una provincia a titolo di
loro nazione; a taluno dando una provincia a titolo di ducato, ad un altro
, ad un altro un paese di frontiera a titolo di marchesato. giusti, i-93
iii-1-503: et ecco un giorno viensene a ravenna / una schiava pasquetta col suo
considerazione la questione di trovare un boia a disposizione del ducato, tanto più che si
lì si partisse, e da indi a pochi giorni abandonasse la corte e la
, 1-305: questa guerra non può recare a fine nullo latino, e perciò a
a fine nullo latino, e perciò a me, che sono forestiero, hanno
[invocai] gli prosperi genii, che a questo mio ingresso guidando se prestasseron presenti
e nel 1156, poi quella coniata a venezia nel 1202 dal doge enrico dandolo
per uno portammo per lettere in alessandria a guido de'ricci. cantari cavallereschi, 215
cantari cavallereschi, 215: berta disse a melone se n'andasse / a casa di
berta disse a melone se n'andasse / a casa di ima sua cara comare /
« darò 100 ducati » e poi torna a stringerne tre altri insieme e vuol dire
di misura di peso (corrispondente circa a un quindicesimo di libbra). garzoni
moneta d'argento coniata da carlo v a milano nel 1551 (e questo tipo
ducatóne », e corre in commercio sino a nove lire. manzoni, pr.
figlio e co'suoi primi duci / a l'ombra d'un grand'albero in
grand'albero in disparte / degli altri a prender cibo insieme unissi. tasso,
tasso, 1-12: chiami i duci a consiglio, e i tardi mova / a
a consiglio, e i tardi mova / a l'alta impresa. marino, 10-227
io stesso / de'reali custodi, a tua richiesta / agio concessi alla notturna
di ghiaccio: asta ei solleva / pari a quel pin che folgore passando / disfrondato
, 13: odi perché perdeo a folcalchieri una gentil fanciulla lo maritaggio del
che correggesse ciascun lor difetto / e a ben viver desse forma e luce.
-nelle repubbliche marinare: doge. a. pucci, cent., 89-96:
il duce grimani stava per render l'anima a dio. patini, 354: dimmi
com'ella / già con morbide piume a i crin leggieri / la bionda che
suo re, il suo dio, e a zola egli [capuana] aveva dedicato
una torma di giovini cavalieri ateniesi partivasi a gran galoppo da ceramico verso colono;
. -per simil. con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti.
. con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti. dante, purg.
l'oro e l'argento... a peccar ti fue / duce. tasso,
: ondeggia / la luminosa chioma / a l'aure del trionfo: il sol
panzini, iv-209: 'duce', nome dato a benito mussolini dopo la marcia su roma
voce * duce 'è diventata comune a tutti i linguaggi (1927). b
mussolini rapito sul gran sasso e costretto a rifare il duce a malincuore.
gran sasso e costretto a rifare il duce a malincuore. g. bassani,
g. bassani, 1-230: a roma c'erano rimasti due giorni,
, perché, dicevano, era occupato a trattare col re circa la formazione del
mi conduce, / per miglior via, a vita senza affanni. giusto de'conti
popol tuo ti mostra: / né a danno irrompa qui possa d'inferno,
. -per simil. con riferimento a oggetti materiali e a concetti astratti.
. con riferimento a oggetti materiali e a concetti astratti. dante, inf.
alli splendor mondani / ordinò generai ministra a duce / che permutasse a tempo li
generai ministra a duce / che permutasse a tempo li ben vani / di gente
cor punite ambe le luci, / ch'a la strada d'amor mi furon duci
della via per la quale si va a 1 cielo. giusto de'conti,
per duce. manzoni, 12: a me fu sempre fida stella e duce,
l'italia certo. potrebbero essere destinate a gettarsi nella duchea di borgogna per far
duca, di dio: / cercate a ciò venturieri, o sire: / una
o sire: / una duchea basta a chi ha la mia. c. e
da un dotto genealogista di pastrufazio, a cui altri, però, davano del visionario
che godevano di una rendita non inferiore a duecentomila sesterzi (e in seguito designò
dall'agg. distrib. ducenì * a duecento per volta '. ducènto e
fonte risurgie; / non ò coverta a gronda, / che lo mal che m'
pien di ricadia. cocco, 1-328: a me è gran grazia, franco,
e questa è stata fondamento e torre / a durmi qui sanza aver altro invito.
/ così son dutto, donna, a mantenire. storia de troia et de
lepra per beatissimo silvestro e fo dutto a fede; e fece fare la ecclesia
mia mala sorte, / che me dusse a tal partita. -ducere male:
gli ambasciatori ducheschi, e detto che a tempo sarebbe fatta la risposta,.
. duchesnea, dal nome di a. n. duchesne (1747-1827).
, la provida duchessa, stando attenta a tal cosa e avendo già poste le spie
animo e d'intelletto sono simi- glianti a la sorella. carducci, 1037: lampeggia
verde e carica di smeraldi, saliva lassù a sgusciare per lui fuori dal leggero involucro
fedeli cristiani e di tutti i peccatori a condurceli, e dirizzarli, e pregare per
duchessa. machiavelli, 823: dietro a le piante de la mia duchessa /
sua nipote, oggi reina di francia, a marsilia andò. =
« ducismo » (come avevano cominciato a denominarlo i sistematori tedeschi del nuovo diritto
: ecco adunque perché andando l'uomo a uccellare a vischio e rete, delli animali
adunque perché andando l'uomo a uccellare a vischio e rete, delli animali di
che segue immediatamente l'uno e serve a indicare una quantità corrispondente a due unità
e serve a indicare una quantità corrispondente a due unità, a un paio,
una quantità corrispondente a due unità, a un paio, a una coppia.
due unità, a un paio, a una coppia. mostacci, 421
sassi, / e non molto distanti a la tua patria, / tanto, che'
, essendo fatto transgres- sore della legge a sé data; e il popolo gentile,
gentile, dando allodola il culto debito a dio. moscoli, vii-595 (50-3)
gimignanesi da romena / corson ne'frati a far sonar la cena. s. degli
del lago di como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte
monti,... vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e
vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura
un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume. leopardi
ariosto, 14-47: ma poi ch'a spese lor si furo accorti / che
terzi morti, / tutto l'avanzo cominciò a fuggire. carletti, 17: ne
5-74: poeta, volentieri / parlerei a que'due che insieme vanno / e
sono. boiardo, 2-30-3: ranaldo a lui rispose con ruina, / e tra
le pecorelle escon del chiuso, / a una, a due, a tre,
del chiuso, / a una, a due, a tre, e l'altre
/ a una, a due, a tre, e l'altre stanno / timidette
. fazio, il-n: veggio li uccelli a due a due volare /..
il-n: veggio li uccelli a due a due volare /... / e
marte, / ch'ad uno, o a due, o a tre, vernano
uno, o a due, o a tre, vernano in giostra. m.
doversi i nimici ritirare nello scuro della notte a uno, a due, alla
ritirare nello scuro della notte a uno, a due, alla spicciolata. serao
un le due e le tre volta a giostra. dante, purg., 31-61
settimana dal parrucchiere, dalla manicure e a farsi il massaggio alla pelle del viso
/ che per tonde nemiche / vengono a depredar le nostre rive; / e n'
un quarto all'osteria che è lì a due passi. c. e. gadda
le lettere, che mi comparvero tutte a un tratto di tuo mercoledì passato.
1-99 (234): avevo aspettato insino a due ore di notte e allora comparse
. cicognani, 9-197: adelmo arrivò a casa per desinare e l'olga non
7. sostant. con riferimento a persone. giacomo da lentini, 14-120
., 29-73: io vidi due sedere a sé poggiati, / com'a scaldar
sedere a sé poggiati, / com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia. petrarca
/ com'a scaldar si poggia tegghia a tegghia. petrarca, i-2-5: tutto
tegghia. petrarca, i-2-5: tutto a sé il trasser due ch'a mano a
tutto a sé il trasser due ch'a mano a mano / passavan dolcemente lagrimando
a sé il trasser due ch'a mano a mano / passavan dolcemente lagrimando. poliziano
del mare. -con riferimento a oggetti, a lettere, ecc.
. -con riferimento a oggetti, a lettere, ecc. mazzeo di riccio
pusillo animo di fanciullo, che cominciando a ritrarre un tal bastoncello d'osso,
-come due e due fanno quattro: a confermare una verità certa, evidente,
dividersi in due: tagliare o tagliarsi a metà, fare due parti di un tutto
per le chiome, / pésol con mano a guisa di lanterna, /..
(350): le quali, quando a loro parve tempo,...
divisero, e una parte se ne mise a guardia dell'uscio,...
-in due, a due: insieme, in compagnia, in
, e lo portarono con una stanga a due. nievo, 1-502: un'altra
: un'altra volta, lo giuro innanzi a te, messer floriano! non mi
le due non fanno le tre: serve a eludere eufemisticamente una domanda importuna.
speranza; in tormentosa incertezza di fronte a una grave decisione. petrarca,
o se 'l pastor diè pur venire a lui. g. m. cecchi,
l'animo infra due, cominciando poi nondimeno a poter in me assai più la diffidenza
fuoco. -una delle due: serve a indicare un'alternativa, a introdurre un
: serve a indicare un'alternativa, a introdurre un dilemma. fazio, i-4-59
nemiche il regno di napoli sia antimuro a quell'isola, e l'isola cittadella del
dua. duecanne, sm. fucile a due canne, doppietta. slataper,
e magari un dantino inglese col testo a fronte e una raccolta di laudi dugentesche.
comprende venti decine di unità, seguente a cen tono vantano ve e precedente due-
un altro giorno avenne ch'elli donava a uno gentile dugento marchi. ariosto,
sette dì anzi k. octobre. a. pucci, cent., 10-2:
sette. baretti, 1-187: si andò a fare una passeggiata al lume della luna
dodici usignuo', ch'ognuno stesse / davant'a lui fac- cendo dolzi canti. anonimo
c'era gente che s'affannava ancora a scavare. -con uso avverb.
pananti, ii-188: è un piacere a vivere con gli smemorati, si può loro
malispini, 1-174: andowi innumerabile popolo a cavallo e a piè, dugento
andowi innumerabile popolo a cavallo e a piè, dugento mila uomini di francia e
... / ch'io non ritorni a riveder dugento / mila persone, o
, i quali nella guerra settennale montarono a ducentomila. settembrini [luciano], iii-3-
di combattenti, fra i quali dugentomila arcieri a cavallo. = comp. da
cavalieri giostranti e duellanti prendevano vari colori a distinguersi, e vari simboli dipingeano negli
ogni dìo da'figli della terra / duellanti a predarsi. gavoni, 504: quelle
quelle furtive ombre duellanti /... a un tratto non facevan che una.
tu / all'incontro ne dei mettere a lei, / che è donna. che
). battersi in duello, combattere a corpo a corpo. tassoni, viii-1-51
battersi in duello, combattere a corpo a corpo. tassoni, viii-1-51: è
, coi quali m'era bisogno duellare a corpo a corpo, per null'altro
quali m'era bisogno duellare a corpo a corpo, per null'altro che riaverne
rosignoli, / e star le zucche a tu per tu co'lauri. e.
. cecchi, 6-156: nel corpo a corpo, un'umoristica goffaggine di baruffe
/ venuto è fra i due campi a dimostrarsi / saldo e costante in duellari imprese
, / e il valor greco, a cui fur sempre ignote / le dueilari
. duelliamo, sm. tendenza a far duelli, corrività ad affidare hi
li duellisti. muratori, 6-402: a questi accatta brighe, a questi spadacini
, 6-402: a questi accatta brighe, a questi spadacini e duellisti, che per
di fanti che s'incantavano dalle trincee a guardarlo, o riconoscevano, gridavano il
; ed io non costumo di venire a questione senza querela, ché questa è cosa
delle dottrine duellistiche consiste in poter bravare a man salva, e non ad altro tende
, e non ad altro tende che a saper rodomontare senza pericolo. duèllo
cavalleresco. -nei tempi antichi, lotta a corpo a corpo fra due guerrieri, specialmente
-nei tempi antichi, lotta a corpo a corpo fra due guerrieri, specialmente fra
il campo franco parimente agli avversari e a quei della sua fazione, e così
l'elezione de l'arma, penserei a qualche duello: ma co 'l signor-
quali protestavano dio testimone e si richiamavano a dio giudice dell'offesa, e dalla
riputavasi rea. giannone, 1-i-451: dispiacque a molti quell'antica consuetudine de'longobardi,
riempiva tutto l'edificio un grido simile a quello ebbro e feroce e funereo delle
, fin che il popolo ne dura a chiedere. sbarbaro, 1-251: mio nonno
ragno, uscito da un duello, strofinarsi a cert'erba e lasciarvi il gonfiore.
è quello che desta due intelletti arguti a continuar sopra di alcuna tema un corso
e contrapporrò la dignità di non discendere a così infame duello. bandi, 280
più innanzi, e cominciò un duello a cannonate tra lei e il forte.
. 3. locuz. -armarsi a duello: accingersi a duellare.
. locuz. -armarsi a duello: accingersi a duellare. giusti, 2-70:
/ gli atleti s'armano / tutti a duello: / guai alle costole / di
di questo e quello. -armeggiare a duello: giostrare, dare spettacolo duellando
di roma armeggiavano [i gladiatori] a duello. -battersi a o in duello
i gladiatori] a duello. -battersi a o in duello, combattere in duello:
accettarlo, affrontarlo. -anche: lottare a corpo a corpo. d.
affrontarlo. -anche: lottare a corpo a corpo. d. bartoli, 9-24-2-149
in mare, o combattendo in campo a guerra, o in isteccato a duello,
in campo a guerra, o in isteccato a duello, 0 mantenendo nimicizie mortali,
0 mantenendo nimicizie mortali, o conducendosi a furtivi adulterii in casa altrui, vi
forche, girsene appunto, come se andasse a nozze; e i più stretti parenti
padroni del mondo, s'era rifiutato a battersi in duello. baldini, 3-275:
andrea sperelli e giannetto rùtolo si batterono a duello, è oggi un giardino pubblico
pavoni bianchi. -chiamare, sfidare a duello: provocare una persona perché si
esercito de'boemi, ma chiamato eziandio a duello, per definire tra essi due
che in pace parevano di diamante, sfidati a duello da alcun disastro, e rompendosi
antemarcia e i dirigenti della federazione lo spinsero a sfidare a duello il conte.
dirigenti della federazione lo spinsero a sfidare a duello il conte. -recipr.
interpretata si stimano obbligati 1 nostri cavalieri a sfidarsi a duello, nel quale spesse volte
stimano obbligati 1 nostri cavalieri a sfidarsi a duello, nel quale spesse volte uno
-duello all'ultimo sangue, duello a morte, duello mortale: quello che
ad un amico leggerissima correzione: guai a voi sè fosse predica, non accademico
mazzini, i-457: è un duello a morte fra essi e noi. pirandello,
1-587: ancora i barbari istessi, appresso a quali era l'uso del duello giudiciale
curiazi. -entrare in duello, entrare a combattere in duello, ingaggiare il duello
i poeti favoleggiano che ercole, venuto a duello col fiume acheloo, gli ruppe un
di filo in publico e pericoloso duello entri a combattere, con la smarra imparando a
a combattere, con la smarra imparando a segnare i colpi nel giuoco della scherma
, né desiderio, che di venirne a duello col germano. bocchelli, 6-37:
-fare, formare duello; essere, stare a duello: duellare. - anche al
, senza lasciarsi vedere pose l'occhio a guatarvi dentro, e vide il marito
quale non videro essi, che erano a duello, per essere ambidue solamente intenti
essere ambidue solamente intenti alla pugna. a. f. doni, ii-23: come
, tutti, intendo che ogni dì siate a duello, vi ferite e amazzate.
/ scacciava al salto, e s'a lui fea ritorno, / correa, lo
, / che vuol col galantuom stare a duello. c. gozzi, 4-37:
qualche sciabolatina; ma tutto si riaccomodava a tavola in mezzo al solito urlìo.
: ho avuto da pensare... a duelli, duellacci e polemiche e polemicacce
invar. due volte mille. a. pucci, cent., 21-31:
gagliardo. idem, 20-60: appresso a duamila anni il costume empio / si
. raro. biennale. a. adimari, 2-379: nel quale [
sm. invar. marin. vascello a vela con due batterie coperte.
1-83: * 1 duepunti 'accennano a minor separazione che non quella del puntevirgola
faticherà [il compositore] molto intorno a duetti o cori, quali ancora procurerà
di clementi non si può dire ispirato a grande tristezza e neppure il mio duetto
di parole fra persone che non riescono a intendersi; disaccordo, diverbio. de
dalle mani della piccina, continuava invece a farsi avanti urtando demetrio nella pancia.
', dal senso musicale, 4 canto a due voci insieme ', nel parlar
insieme ', nel parlar familiare passò a vario senso ironico: colloquio d'amore
vide nelle valli... gli alberi a duetto, a terzetto, a quartetto
... gli alberi a duetto, a terzetto, a quartetto, a gruppi
alberi a duetto, a terzetto, a quartetto, a gruppi. 4
, a terzetto, a quartetto, a gruppi. 4. dimin.
sa; ogni giorno... veniva a cantarti le ariette e i duettini.
della penna / non si tratta, come a vienna, / d'allottare i popoli
masse vitree, di colore verdastro, a struttura fibrosa. = deriv.
* duglia ', nome che si dà a quei giri nei quali sono raccolte
. { dùglio). marin. disporre a spire un cavo. =
dodici molari, privi di smalto e a crescenza continua. = voce dotta
note da eseguirsi in un tempo corrispondente a tre note di ugual figura.
. soffici, v-2-345: « gli è a genova. gli è un gran caposcarico
difatti, -disse il mi'òmo - a casa non ha mai mandato un duino »
corimbi hanno corolla rotata, violacea, a cinque lacinie; il frutto è una
il frutto è una piccola bacca, rossa a maturità; è usata talvolta in medicina
prima dolce, poi amara, che dà a chi l'assaggia. chiesa, 5-29
patisci il sangue grosso e io sono venuta a prepararti il decotto di dulcamara e di
dulcama- resche..., giovasse a svariare dall'oratoria forbita, dotta,
come edulcorante artificiale (è da 150 a 300 volte più dolce dello zucchero comune
di cappa e di spada; pronti a infilzar la spada nel raggrinzito cuore dei
nel raggrinzito cuore dei padri nobili e a ricoprir colla cappa le dulcinee freddolose e
si ottiene per riscaldamento della dulcite a una temperatura superiore a 200° c
della dulcite a una temperatura superiore a 200° c. = deriv.
e la persona ancor morbida e servizievole a carezze, e magari a un repentino
e servizievole a carezze, e magari a un repentino ritorno del desiderio, era
. de rosa, 556: vatténde a santa chiara, che have dulcencia prenaria
non già di pari dignità e prerogativa a quello che alla maestà sua si deve,
egitto e in eritrea, alta fino a io m, con fusti ramificati terminanti
: non eran questi i motivi che premevano a lui, e nemmeno, d'
diedero [gli eroi]... a ridurre le terre a coltura e
.. a ridurre le terre a coltura e seminarvi il frumento, il quale
/ d'iside al fonte appresso, / a me è noto l'ingresso /
l'invecchiata licenza. leopardi, 633: a quella guisa / ch'uom ch'
quella guisa / ch'uom ch'a terra calcò fra gli aspri dumi
di dumi, / cangiando seggio dal verno a la state, / tanto ch'
lidi. stufiarich, 3-23: a un certo punto egli stimò di dover lasciare
accidentali (e il suo profilo corrisponde a un triangolo scaleno, il lato maggiore
una sabbia arida e grigia, / pari a le dune e senza mai confine.
tutta la nobiltà de la terra a vederti sposare una gentildonna in sul lito del
. ha valore illativo e serve a concludere, a trarre una conseguenza:
illativo e serve a concludere, a trarre una conseguenza: quindi,
, conv., i-v-6: dunque, a fuggire questa disordi nazione,
, 39-9: dunque, s'a veder voi tardo mi volsi, / per
volsi, / per non ravvicinarmi a chi mi strugge, / fallir forse non
la tua fede, il tuo zelo, a te vogl'io / la custodia
namorato: s'io fossi morto lei continuerebbe a vivere e ridere e correre la
piantato, e'con tinua a vivere e ridere, ecc. dunque,
-ripet. dunque, dunque: a sottolineare l'impazienza di un'azione ripetuta
molto ricchi. 2. a riprendere un discorso, un racconto, un
medicamenti, farei cominciar ogni volta la signora a prendere quello dell'erba tè. manzoni
. 3. con valore rafforzativo: a esortare, a incitare all'azione (
. con valore rafforzativo: a esortare, a incitare all'azione (per lo più
/ tronca, ed apri la via che a te mi scorge. baldovini, xxx-n-29
, / prima ch'i'sia drento a la bara affatto. foscolo, 1-17:
1-202: ditemi un poco chi seppe stamparla a quel modo?...
. dunque lasciate fare e discorrere a me. pascoli, 570: domani,
4. in forma interrogativa: a esprimere dolore, turbamento, rammarico,
dunque degli empi / siedi, giove, a tutela? e quando esulta / per
aspetto dunque? 5. invitando a parlare, a confessare, sollecitando una
5. invitando a parlare, a confessare, sollecitando una risposta, una
(636): « siete voi disposta a confidarvi in me, come altre volte
, 1-164: scoperto il petto dielle a poppare senza badar più che tanto al mugnaio
-or dunque? -questi s'arrischiò a chiedere. -or dunque, or dunque
, -ci siete riuscito, siete riuscito a imbrogliare monsignore, chissà con quali mezzi
l'aria di chi viene / da solo a solo, tra uomini, al dunque
che eseguono insieme un brano musicale a due strumenti o a due voci
brano musicale a due strumenti o a due voci. giusti, 2-141
; questi con la medesima proporzione ascese a dare dodici gradi di fosco al bianco.
solidità del sole, parmenide la fe'eguale a quest'astro, fidia di acupatro diegli
e. gadda, 407: si seguitò a credere e a sostenere...
, 407: si seguitò a credere e a sostenere... fosse stata la
.. fosse stata la spada del pesce-spada a perforargli la parete del duodeno, all'
inizio del digiuno, lungo da 26 a 30 cm, a forma di anello
, lungo da 26 a 30 cm, a forma di anello incompleto che abbraccia nella
). garzoni, 1-306: a basso poi slunga un'altro collo, che
e dal gr. oxcò [i. a 'bocca, apertura '.
, / mentre amor nel mio albergo a sdegno s'ebbe. boccaccio, dee.
aprirsi e 'l dar del ciotto nel calcagno a calandrino fu tutto uno. calandrino sentendo
, levò alto il piè e cominciò a soffiare, ma pur si tacque e
son giunto tardi, / e ch'altri a córre il frutto è andato prima?
non de 'l suo cor la pena / a la notte serena / diceano i rosignoli
-sdegno. ariosto, 22-76: a ciascun di lor tre, che 'l morir
che in aspramonte detton tanto affanno / a que'del re agolante e duolo amaro.
nel ventesim'anno, / solo e ignoto a ciascun, farà ritorno. linati,
: avremo... un famoso scorpione a elettricità, che scuote coda e tanaglie
testi, i-64: attonite le muse a le mie fioche / voci con suon concorde
voti e con duol seconda e pia / a sé minerva pregherà. -ant.
, 8 (49): amor sente a pietà donne chiamare, / mostrando amaro
punite ambe le luci, f ch'a la strada d'amor mi furon duci.
furon duci. bembo, 1-194: a me, perch'io mi strugga e pianto
il duolo, vestire di duolo: vestire a lutto; fare, mediare duolo:
, di che il re duolo ne prese a dismisura, e vestissene a nero con
ne prese a dismisura, e vestissene a nero con tutti i suoi baroni. marco
: non allungò più oltre il tempo a menar duolo che all'undicesimo giorno,
e nel dodicesimo, sacrificato che avevano a cerere, cessavano di piangere. boccalini
spighe] /... chine a terra, / squallide e vizze, come
misser lo vescovo, subito fece sonare a chiericato e fece araunare tutto il chiericato
in quella parte ancora, che perbene a la magnificenza e a la grandezza de gli
, che perbene a la magnificenza e a la grandezza de gli edificii, il
, come se, non di mezzo a una città, ma sorgesse in un deserto
piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare anche da lontano quell'ottava maraviglia
, v-3-473: giovedì prossimo, dedicato a san fermo nel calendario romano, cadrà il
cielo, all'intrico di rami alti a forma di cupola. carducci, 640
linati, 17-179: là di faccia a me la superba giogaia, il vasto
, grande caverna sotterranea con altissimo soffitto a cupola. -in vulcanologia, massa cupoliforme
cilindro verticale di lamiera, chiuso superiormente a cupola, posto verticalmente al di sopra
. gadda, 8-20: i pinnacoli rattrappiti a motivetto, da duomuccio per bene,
l'uso con lei, aveva preso a fare molte telefonate di buon mattino.
romano del periodo classico, e tendente a paralizzare la replica. 2.
o deduzione con cui il convenuto tende a paralizzare la replica. nievo,
una grandezza fisica; al figur. riferito a realtà di ordine morale, e anche
bibbia volgar., x-546: rendete a lei come quella ha renduto a voi
rendete a lei come quella ha renduto a voi; e duplicate le cose doppie secondo
; la bevanda, la quale ha mescolato a voi, mescolate a lei in duplo
quale ha mescolato a voi, mescolate a lei in duplo. sacchetti, 317:
si può dir perfetto / imo amoroso gaudio a lume spento. f. f
il soccorso che ti riparto, e gom'a calcante e come a buffone. b
, e gom'a calcante e come a buffone. b. galiani, 1-112:
la forza. -aggiungere in quantità eguale a una quantità precedente. baruffaldi,
cose è più agevole il greco sermone a duplicare le parole. 2.
stigliani, ii-274: io non posso stare a duplicare e triplicar lettere senza proposito,
1-143: per non dupplicar lettera, dite a fran- cescantonio che ieri mattina portai al
1-1-388: egli farà in nome mio riverenza a v. s. e al sig
così lo prego, sì come prego lei a duplicarla al medesimo sig. cottunio.
trasferirono a san luigi, chiesa della nazione, ove
diminuivano. michelangelo, i-46: ond'a pensar di minuir mie doglia / duplicando
doglia / duplicando, la morte viene a darmi. giannotti, 2-2-236: la
: la servitù del famiglio si viene a duplicare, essendo anco servo il padrone
. duplicare il cubo: ostinarsi vanamente a cercare la soluzione di problemi insolubili e
più tardi i delii, spinti da apollo a duplicare una certa ara, caddero pure
con lui può perder molto, non potendosi a lui, vincendo, levar cosa alcuna
. 2. due volte, a due riprese. tasso, iv-19:
, il raggio della quale / infino a questo loco m'ha guidato / com'io
taluno: ecco in questa tragedia duplicato a bella prima il difetto dei soliloqui.
mie uccelli, voi siete molto tenute a dio, vostro creatore, e sempre e
mangiare, rifiutando le misure dupplicate. a. adimari, 1-90: quello dal quale
. maffei, 6-390: il dar però a queste nostre ciance quel prezzo, è
istessa cosa, e siccome questo titolo duplicato a me niente costa, e niente reca
niente costa, e niente reca di più a chi scrive, io soglio usarlo prodigalmente
carducci, iii-14-226: la favola è press'a poco quella dell aretusa 'rivoltata e
: qui la migrazione è dall'arcadia a napoli, e poi c'è il ritorno
. rinaldo degli albizzi, ii-204: a dì 29, per lo fante del
si fosse risaputo qualche cosa delli brevi mandati a venezia, e che per tanto potesse
. marino, ii-49: già scrissi a v. s. che il duplicato circa
. -oggetto identico o molto simile a un altro, di cui però
. s. attendeva alcuni anni sono a fare una collezione simile [di autografi]
, i soliti regali: che costano a chi deve farli tanto sforzo d'immaginazione
altra cosa. magalotti, 24-340: a che giuoco giochiamo noi? io non
non dà le cose come si presentano a chi se ne appassiona, ma, per
raddoppiamento di una o più lettere dovuto a errore di composizione; foglio o segnatura