in gran confusione, / che dovessino a lui venire in fretta; / e
fretta; / e non si fida a bianciardin di questo, / ché non s'
lippi, 4-70: 'l dare aiuto / a tutti quanti sempre si conviene /.
non dico solo all'uomo, ma anche a un bruto i... i
altra volta. guardi », volgendosi a me, « guardi che chiosa nel soffitto
catini, ecc. - tirare vainolo a una chiosa: cercare di approfittare della
/ ch'io tirerei l'aiuolo a una chiosa. aretino, 8-124: sopra
ogni frascheria, tirando lo aiuolo a una chiosa, disse margutte, né dormì
chiosa né di mez- zugli. a. f. doni, 3-169: i
però quelle une son da agguagliarsi a queste altre, come le chiose agli scudi
algarotti, 2-18: venuti in mano a costoro [agli arabi] i libri di
aristotele,... si misero a farvi su dei conienti, a interpretarlo,
misero a farvi su dei conienti, a interpretarlo, a chiosarlo. ne nacque
farvi su dei conienti, a interpretarlo, a chiosarlo. ne nacque da tutto ciò
: sono sazio di trascrivere, e a chiosare mi manca la voglia: avete
sp., 7 (115): a forza di stare attento e di domandare
commento (alle parole dell'interlocutore, a un fatto a cui si assiste)
parole dell'interlocutore, a un fatto a cui si assiste). d'annunzio
mio corso scrivo; / e serboio a chiosar, con altro testo, / a
a chiosar, con altro testo, / a donna che saprà, s'a lei
/ a donna che saprà, s'a lei arrivo. idem, purg.,
poeta nello inferno e nel purgatorio. a. f. doni, 3-88: par
in secreto. salvo però la ragione a chi l'intendesse di chiosare altrimenti.
foscolo, viii-158: sarò necessitato anche a dire assai parole di me che nulla
28 (96): non è convenevole a me trattare di ciò, per quello
la qual cosa è al postutto biasimevole a chi lo fae: e però lascio cotale
civile,... lungamente vegghiò a commentare le leggi. ottimo, i-106:
. chiòsco, sm. piccolo padiglione a cupola (tipico dell'architettura islamica e
abitarvi, ma solo ad uso di starvi a spasso e ricreazione. casti, i-1-37
i-1-37: sdraiàrsi [i bascià] presso a un kioscsu piaggia amena. / di
tutti i lati, ove si va a prendere il fresco ed a godere di qualche
ove si va a prendere il fresco ed a godere di qualche bella veduta. arila
coi vetri rotti, e un chiosco segreto a tempietto, in cui una coppia di
di illustrazioni. moravia, vii-385: a poca distanza dal tabernacolo della madonna,
il caffè nel chioschetto d'edera, a un lato della villa, in mezzo al
. beltramelli, i-344: di fronte a lui, enrico deral, lo sterpo
di ferro, di siepi: intorno a una città, a una proprietà privata
di siepi: intorno a una città, a una proprietà privata); cerchia (
forse da cento in un giorno, a capo de'quali giungono a certe altre
un giorno, a capo de'quali giungono a certe altre picciole chiostre di verdura.
ali innanzi al dì, che torna / a rischiar questa terrena chiostra. campanella,
. gabbia. -locuz. figur. dare a beccare ai polli in chiostra: fare
polli in chiostra: fare allettanti promesse a persone avide e incaute. guerrazzi,
iii-41: in questo tuo consiglio di dare a beccare ai polli in chiostra, mi
par., 3-107: uomini poi, a mal più ch'a bene usi,
: uomini poi, a mal più ch'a bene usi, / fuor mi rapiron
clausura del monasteri © che era dolce a me, che mi contentava di vivere
un ermo, / che suole esser disposto a sola latria /... /
... / render solea quel chiostro a questi cieli / fertilemente; e ora
firenzuola, 67: se io vi ho a dire quello che io sento di queste
bartoli, 36-54: più sovente e più a lungo si trovava nelle chiese e ne'
, dato un calcio al secolo, correvano a que'sacri chiostri per impiegar quivi il
i frati dei due o tre conventi a passar sopra alla clausura, e centinaia
elegantemente principio di associazione, e avvezzo a gridar contro quello che con pari eleganza
lasciare intatta la sostanza al primogenito, destinato a conservar la famiglia. gioberti, ii-48
essere praticati anche da chi non è stretto a regola di chiostro. panzini, ii-93
per quattro e più anni, facendo a me chiostro e società di me stesso.
3 » cortile tipico dei conventi (a pianta quadrangolare, tutto chiuso da muro
secondo la consuetudine loro, in chiesa a fare orazione. caro, 12- i-191
: nel chiostro poi, che è a lato alla detta chiesa, fece in
alla colonna con molti giudei d'intorno a pilato. gli ingannati, xxv-1-334: chi
mezzo. sono curiosi quegli antichi chiostri a colonnette di vari marmi, e di forme
differenti, quali sono in roma, a s. sabina, e a s.
roma, a s. sabina, e a s. paolo. manzoni, pr
. ant. per estens. portico adiacente a un tempio, a un palazzo,
. portico adiacente a un tempio, a un palazzo, o che circonda il cortile
sua distretta, e quasi nullo tempo a finestra o balcone o uscio o chiostro o
gran palchi invidia e scorno / fanno a le logge de l'empirea corte.
vesevo eran sanguigne, / ed autunno, a donarle un dolce amaro, / intorbidolla
, ix-574: fiera stella superba / a tempo nasce e 'l crin sanguigno tira /
cui verginal chiostro, / scendendo in terra a sentir caldo e gelo, / s'
, / più lo sento ne l'alma a parte a parte / scolpito e vivo
più lo sento ne l'alma a parte a parte / scolpito e vivo, e
, chiostricino. vasari, 4-8-301: a andrea dipintore... per dipignere
= lat. claustrum 4 ciò che serve a chiudere '(deriv. dalla base
, agg. zitto e quieto, attento a non farsi scorgere (per vergogna o
. aretino, 8-112: sforzato a la fine da l'amore, non
le carezze che s'aspettava, si rivolgeva a me, et io chiotta. onde
scotendomi, diceva, con le lagrime a gli occhi, cose bestiali. berni,
se ne uscì. magalotti, 9-2-135: a chi pare il campione troppo forte per
. giusti, 3-201: si divertivano a impaurirli più che mai, dicendo che camminassero
se no il popolo gli avrebbe fatti a pezzi. fucini, 76: i preti
, e lavati che sono, si tornano a distirare in chiovara da'chiodaiuoli; e
che sono [i panni] si tornano a distirare in chiovara da'chiodaruoli; e
, che si manifesta generalmente in seguito a contusioni, con ascessi e necrosi della
ecclesiastica di cui la stoffa rossastra pendeva a brandelli: le sue mani posavano su i
non ha un ramo diritto, ma a guisa delle dita de'chiragrosi, tutti gli
al manto, / che son logori a vedelli. / rico franco da cortese /
= 3 voce d'area toscana, assimilata a chiovol, ma di origine distinta:
quod bura extrema addita oppilatur, vocatur coum a cavo »; mentre per festo (
quo temo buris cum jugo conligatur, a cohibendo dictum ». comunque, il
di 'cavità '(« coum a cavo »: e cavus deriva dalla forma
. strumento di ferro acuto con cappello a guisa di fungo da una delle estremità
altri crediti della stessa natura (contrapposto a privilegiato, ipotecario, pignoratizio).
ci vendemmo all'inferno, se non a fine di voler lui scriverne un altro
di farla intagliare de verbo ad verbum a lettere d'oro nel mio epitaffio. monti
e le poche / malfidate sostanze; ed a quel pianto / un maledir che non
di costui non è obbligato come me a credervi, e avendo esso trovato il
non è in esso incorporato (contrapposto a titolo di credito). 4.
belo, xxv-1-123: andarò al bibliotecario ancora a riscuotere un chirografo, idest un libellulo
9-1: trovandosi un giorno il re a ragionamento con uno chiromante, il quale
nome di matematici ai caldei, overo a certi superstiziosi indovini, come chiromanti,
e la nostra vecchia ebrea traevano tutti a due il vitto dal gabbare gli uomini.
... i miei compagni mi trassero a un chiromante in ozio e presentarono una
dalla prima domenica di quaresima, fino a quella delle palme, ogni quartiere, a
a quella delle palme, ogni quartiere, a turno, ha la sua fiera brulicante
quella iniziale dell'altra si uniscano a formare un suono unico).
. idem, 6-116: non è fatta a modo la crasi, o mischiamento del
, fusione di parti liquide e solide a costituire un organismo animale. targioni
soprammentovato] non sia poscia stato potente a seguitare il suo moto, per la
e consistenza (per lo più dovuta a impurità, a residui, a corpi,
per lo più dovuta a impurità, a residui, a corpi, elementi grossolanamente
più dovuta a impurità, a residui, a corpi, elementi grossolanamente mescolati o ammassati
, 1-470: sorgea lo scudo a immagine di torre. / già tichio
lucidi sono definiti come quelli che, a simiglianza dell'aria, risplendono in tutte
di più crasso ingegno, / caro a frine soltanto ed a batillo, / odio
ingegno, / caro a frine soltanto ed a batillo, / odio d'ogni altro
: si spiega anche come esso sembri a volte passare dal più sottile intellettualismo al più
intellettuale. alfieri, i-191: così a poco a poco ogni giorno più ridestandomi
alfieri, i-191: così a poco a poco ogni giorno più ridestandomi dal mio
dio tutto ciò che non si riesce a spiegare. dio sarebbe la somma della
: può temere che 'l peccatore sopra a questo abbia ignoranza crassa. bruno, 3-699
. che viene caratterizzato da un calice a cinque foglioline, da una corolla a
a cinque foglioline, da una corolla a cinque petali, e da un frutto a
a cinque petali, e da un frutto a cinque capsule. ricettario fiorentino, i-tiiii
accadere il giorno successivo; che è rinviato a domani, nel futuro.
genere di piante della famiglia rosacee, a cui appartengono il biancospino (crataegus oxyacantha
.). archeol. grande vaso a imboccatura larga e munito di piede largo
), usato anticamente in grecia e a roma per preparare la miscela d'acqua e
di vino e intorno giano / dando a tutti da ber. monti, 3-389:
, / e chi il vino attingendo a ricolmarle / dal cratere solenne, altri versando
essi andati al vesuvio, mio padre a viva forza si era voluto far calar
o tre giorni, si ebbero altri mali a riparare più urgenti di procida; e
la nostra non divisibile marina fu costretta a difendere il cratere della capitale. carducci,
e l'infernale crogiuolo che vedemmo gorgogliare a pochi metri sotto di noi. pascoli
fiammeggiavano e tonavano in altra parte, a mezzodì, vulcani dai grandi crateri. d'
. ojetti, i-255: adesso, a guardare quei crateri [della luna]
-piccola costellazione dell'emisfero australe, situata a sud della fascia zodiacale fra l'idra
delimitati da muri di fiancate e poste a tenuta d'acqua, situati a diverse
poste a tenuta d'acqua, situati a diverse altezze lungo un canale, superabili
della famiglia teleforacee, caratterizzato dal ricettacolo a forma di cratere o di corno (
/ dettò con alto stil voci gioconde / a chi ne le cra- teridi, profonde
-chi). archeol. piccolo vaso a forma di cratere. = voce dotta
veicolo da trasporto costituito da un graticcio a bordi rialzati montato su due ruote.
(kràus), sm. abito maschile a falde che si indossa in occasione di
panzini, iv-359: 4 kraus', abito a falde, detto anche 4 444
cappuccio tagliate in liste sottili e disposte a strati alternati con pepe, sale e
cose di quaggiù? / un fermaglio a la cravatta / con un osso di
, si affacciò sull'uscio, vestito a festa, con una cravatta rossa, e
, 3-191: la cravatta di raso a grande piastra, coi fiorellini rossi e
pisis, 135: non pare forse a prima vista, / un po'di cipria
mi conosco. brancoli, 4-167: vestiv a sempre di nero, col colletto duro
nero, col colletto duro, la cravatta a ponte, la spilla di brillanti sulla
gonna grigia dalla stoffa cedevole tutta sformata a forza di portarla; una cravatta
. de roberto, 297: portava a spasso, per la circostanza, la
dal governo di torino. -cravatta a farfalla: cravatta corta (per lo
consistente in un nodo piatto e sagomato a forma di farfalla. -cravatta, cravattone
forma di farfalla. -cravatta, cravattone a lattuga: gala, fiocco increspato o
lattuga: gala, fiocco increspato o a pieghe che si portava un tempo annodato
velluto sopra la fresca battista del cravattone a lattuga. moretti, 17-168: guardava
, le scarpe ben lucidate, la cravatta a lattuga e perfino i polsini di celluloide
. -cravatta alla lavallière: cravatta a fiocco svolazzante, generalmente di mussolina (
dimandava di lui persona di conto, a sbigottir prese, a dare indietro;
persona di conto, a sbigottir prese, a dare indietro; ma la fanticella non
per cui il lottatore costringe l'avversario a cadere per terra, circondandogli il collo
di andata e ritorno, con un cravattóne a toppa, e un gileino verde tarantola
ducati di oro e sedici crazie. a. f. doni, 3-26: egli
o tre crazie l'una, a cambio di qualche cosa che davamo loro
iii-237: la crazia, voi avete a sapere, è, o meglio fu
: per la strada mi fermai all'appalto a comprare una crazia di tabacco e quella
miei scorticatori quel busto del machiavelli dinanzi a cui avevo posto per offerta il più
quando queirinsolente del padrone / ti picchia a casa, e con sì poca grazia
: o che capi da dodici alla crazia a censurare notizie sì belle, sì vantaggiose
craziòla. pananti, i-122: e a porgli in giù col capo a far quer-
: e a porgli in giù col capo a far quer- ciola, / non n'
scrittura / è d'inchiostro di luce a lettre aurate. / qui spesso ai cari
segneri, iii-2-31: quando non bastasse a farvi temere tutto il creato, che
che è tanto vasto, non dovrà bastare a farvi temere tutto il creabile, che
re abilità, sf. raro. disposizione a essere creato. gioberti
lenzi, 1-7: si diletta / a ben ovrar di quel ch'ell'è dotata
.. / ogni pianta insensibil creata / a loda del creante; e l'umanata
cosa simile! deledda, iii-584: a francesca non piaceva molto il caffè;
pensando io non ti fussi per seguire. a. f. doni, 3-123:
, né di creanza. -che importa a te s'io son ben creato, o
, né gentilezza il dargli ad annasare a tutti per delizia. monti, iii-191:
. leopardi, iii-783: sono costretto a mancare... alla creanza, lasciando
: quante volte si apre la bocca a dire che con meno scapito dell'intelligenza
gli altri si opposero. « spetta a noi » dissero. « conosciamo le regole
. cecchi, 301: -furioso avventasi / a lei, sì come fa il lupo
signora ', come * sefiora 'a quella di spagna e * madame 'a
a quella di spagna e * madame 'a quella di francia quando ce n'era
che venivo da torino dov'ero stato a lavorare, e rientravo dai miei.
chiamano altrove; domani all'ora solita verrò a vedervi. 6. ant.
sono cultivati, quasi sempre son simili a quelli d'onde procedono e spesso migliorano;
: perché non esitarla [la cortesia] a benefizio / di chi non ha né
si lascia nel piatto, quand'uno è a mangiare a casa degli altri, perché
nel piatto, quand'uno è a mangiare a casa degli altri, perché non è
creanzuta strega; / e il nati fino a terra il capo piega. fagiuoli,
ascritto, non avendo mai potuto salire a tant'alto grado di stoica scimunitaggine da
). fare dal nulla, trarre a esistere, dar origine, far nascere con
ente determinandone l'essenza (con riferimento a dio, a una causa creatrice non
l'essenza (con riferimento a dio, a una causa creatrice non condizionata).
è già creata, / ma 'l corpo a l'alma e l'alma a deo
corpo a l'alma e l'alma a deo piacere. iacopone, 90-155: tutte
, che sóle / scoprir in terra a meza notte un giorno, / e ornar
membri languidi e dolenti, / o insegna a sofferire al corpo mio. matraini,
basti / al viver mio, qual corre a morte e pena, / se no
circondava, e chiudeva dentro di sé a grandissima profondità e altezza tutta la superficie
origine, far sorgere, dare luogo a un dato fenomeno; determinare (un
medesimo fine indirizzavano le operazioni loro cioè a creare autorità a se stessi, ed odio
le operazioni loro cioè a creare autorità a se stessi, ed odio ai tedeschi.
la vergine e il vecchio, commemorando a vicenda la mina e la strage, parevano
modellare, dar forma, struttura (a un oggetto, a un elemento della natura
, struttura (a un oggetto, a un elemento della natura, conferendogli determinate
etate al mondo ingrato; l né pòssi a tal belleza acomparare / il mio splendor
ciò che fu creato / primieramente, cede a l'ultima opra. leonardo, 1-47
che l'acqua morta dia vita motiva a se medesima con continuo moto. pindemonte,
4. inventare, ideare, dar vita a una realtà artistica o filosofica; comporre
pur qua verrete dalle vostre nevi / pennelli a giudicar, scarpei, bulini, /
di crearci oggetti ideali, di arrestarci a contemplare fenomeni che non occuparono mai né
delle cose umane per l'esperienza; a poco a poco assuefacendosi di nuovo a
cose umane per l'esperienza; a poco a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da
a poco a poco assuefacendosi di nuovo a mirarle da lungi, donde elle paiono
dimentica della loro vanità e miseria; toma a formarsi e quasi crearsi il mondo a
a formarsi e quasi crearsi il mondo a suo modo; apprezzare, amare e
crea, non tanto per far cosa utile a sé o agli altri quanto per un
prodigio di un dante, che, intento a dar veste sensibile alla faticosa serie de'
de'suoi sillogismi, sia riuscito invece a crear scena di così fresca e vivace
il quale la ninfa driope aveva creato a fauno silvicula, offerse sé obviante all'ardente
dell'inclito bellerofonte / nata, ch'a l'egìoco confusa in amore, creasti /
donne..., in quanto a creare, finché non creino figlioli, altro
potendo superare l'inverno nella forma raggiunta fu a loro concesso l'amore per creare la
che potesse resistere al freddo e rinnovare a primavera la loro specie.
se con uno staio di morchia cotto a grassezza di mele... intorno
cui è poderosa / aversitade, de a potense lene / metter creando vigore sia
l'aspetto vostro / e delle luci a voi compagne! de sanctis, iii-287:
in una compagnia numerosa provoca un fatto a tutti noto e di cui nessuno osa
10. nominare, eleggere, chiamare a un dato ufficio, investire di una
di una dignità, promuovere, innalzare a una carica; conferire un determinato grado
prepara / de l'onta vendicar ch'ebbe a novara. guicciardini, 157: e'
preso lo stato e creato e'magistrati a loro modo e non a arbitrio degli
creato e'magistrati a loro modo e non a arbitrio degli otto, volevano potere tumultuare
o teofilo, che li dottori vanno a buon mercato come le sardelle, perché
d. francesco, non andò che a pochi giorni il crearlo l'imperatrice suo cavallerizzo
gentiluomo veneziano, estendendo anche la prerogativa a tutti i suoi successori. tommaseo, ii-241
anziani. ordinamenti della compagnia dei fiorentini a venezia, 484: a fine che tutte
dei fiorentini a venezia, 484: a fine che tutte le opere pie,
1470, lorenzo de'medici cominciò in firenze a pigliare piede, perché faccendosi gli accopiatori
, perché faccendosi gli accopiatori, che avevano a creare la signoria, pel consiglio del
notte, e qui disegnare chi avessi a essere fatto. giunti, 14:
machiavelli, 436: tolse gli assegnamenti a quegli mercatanti che nella guerra di lucca
tenere un libro, nel quale crei a ciascuno lanaiolo il suo conto per bilancio
settimana per settimana averà, con dar debito a ciascuno lanaiolo dello stame che farà,
vivuti fossero, penso che sariano giunti a grado, che ariano ad ognuno che
. giambullari, 365: si accamparano a badalicchi,... dove allor
/ parenti vengon volontari e presti / a lei [alla corte] per ben
7-92: così alla mia speranza, che a staffetta / mi trasse a roma,
, che a staffetta / mi trasse a roma, potea dir chi avuto / pei
avea lor sovenuto, / o chi a riporlo in casa o chi a crearlo /
o chi a riporlo in casa o chi a crearlo / leon d'umil agnel gli
21-158: sarà ancor facile e curioso a sapersi quanto da noi siano lontane le nuvole
tempi da che si vede il baleno a che quegli si sentono. 17.
domati in fondo aggiunge / e la famiglia a la città congiunge. -senza
solo di buono, temo di convenire a vostra contanza, perché non è for
cecchi, 1-171: il solo che arrivasse a crearsi, era... la
. 21. recipr. contribuire a vicenda alla propria formazione spirituale, alla
: hanno l'impressione oscura di crearsi a vicenda, d'impastarsi in quel pianto,
da creatinina e dal gr. alp. a * sangue '. creatininùria
, sf. capacità, facoltà, attitudine a creare. b. croce
, 5-159: una civiltà creatrice è sempre a doppia faccia, e porta seco un
farsi noia. 3. atto a creare l'opera d'arte; che si
pura gioia creativa, egli è condannato a essere sempre, dopo tutto e sopra tutto
, sicché si completavano correggendosi e fecondandosi a vicenda, potenziandosi reciprocamente ed insieme.
: l'attenzione di leonardo fu rivolta a scoprire, a indagare, a coordinare
di leonardo fu rivolta a scoprire, a indagare, a coordinare alcuni fenomeni tipici
fu rivolta a scoprire, a indagare, a coordinare alcuni fenomeni tipici della persona poetica
in essi creati da dio gli ordigni a bella posta per un tal fine. alfieri
contrate t'è opo allitare: / salire a deo, che è redetate, /
/ qual merto suo, qual grazia / a tanto onor sortilla? leopardi, 848
922: sola nel mondo eterna, a cui si volve / ogni creata cosa,
non riperderla; i soldati vanno poi dietro a chiunque li sa guidare, né si
create non dipinte, né mai d'accanto a loro ti vorresti partire.
ser giovanni, 101: volse andare a visitare il papa di nuovo creato.
cesarotti, i-138: se in capo a dieci anni si scopre il bisogno d'un
, gentili. aretino, i-m: a sì liberale e ben creato giovane,
di animali. bronzino, 1-2: a te mi volgo, a te vo'favellare
, 1-2: a te mi volgo, a te vo'favellare, corimbo mia [
toro] ella così ben creato, / a lui con esca nova si converse
: in essa [la torre] andava a nascondersi, con un entrarvi, che
distinse, / nel creato gli abissi a metter foce / imperiosa spinse. monti
del creato, dedita / scorge natura a rinnovar le frali / forme viventi, la
una diva scorrea lungo il creato / a fecondarlo, e di natura avea / l'
, 813: ben gli parve conveniente [a giove] di propagare i termini del
, o altri che non fussino venuti a lui; e s'egli n'aveva offesi
qualche difficoltà. vasari, i-654: rimase a bertoldo suo creato ogni suo lavoro e
io mi possa intertenere onoratamente, come a suo creato, sino al suo ritorno.
v-17: io pensava bene che m'avesse a esser risposto non già da lui [
aquino, v-115-53: padre criatóre, / a santo porto le conducie, / che
porto le conducie, / che vanno a servidore / de la santa erode.
su che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in lui
testimonio vero delli cuori umani, e a lui solo lo pensiero dell'uomo è
, e interpretando i fini della provvidenza a favore de'mortali, descrivono, per
possa creatrice / l'invisibile portento / entro a voi si rinnovella. carducci, 119
da ogni tossico d'amore, ostile a tutti gli intrusi, per molti anni
che un creatore di bellezza gli ha dato a compagni in regioni supraterrestri. b.
ignora il soffio della poesia. sono a migliaia e tutti operanti, e sarebbe
. -come agg.: atto a creare opere d'arte, creativo,
segreto della vita, e te la coglie a volo anche nelle sue più fuggevoli apparizioni
fondatore; attivo, operante, teso a realizzare sul piano poetico. salvini
creatori dell'umorismo non visse mai certamente a venezia, né mai passò per portogruaro.
ri trai e indi gioie fino / a quella ch'io avea. dante, par
essere, e diede più eccellente anima che a niuna altra creatura, poi piantò e
latria, altro che dio, e però a lui serveno solo sotto l'insegna del
se non in ciò che è comune a tutti gli uomini, e insieme degno d'
essere nobilissimo di creatura intelligente, formata a immagine di dio? leopardi, 970
galliziani, v-112-58: però mi tomo a voi, / piangiente criatura, /
su che visibile face / lo creatore a quella creatura / che solo in lui vedere
di poter con onestà diletto / prestar a così bella creatura. boiardo, 2-6-39:
d. bartoli, 36-35: apprese a leggere su questo gran volume ch'è il
don rodrigo possa aver fatto qualche scherzo a quella creatura incon trandola per
gere che salgono nell'atmosfera lietamente sino a toccare il cielo con un dito
questi versi di richiamo / ritorna a chi t'aspetta, o creatura!
bellissimi panni bianchi, giunse cheta cheta a giovanni mio padre, e disse:
una ventina di quelle creature, che imparano a temere e odiare quel loro tiranno.
padre deve aprire gli occhi per sapere a chi dà la sua creatura. pascoli
e rosa. silone, 17: veniva a fontamara quando gli uomini erano al lavoro
524: egli proferì le ultime parole a bassa voce, quasi che le dicesse
voce, quasi che le dicesse soltanto a se medesimo; e poi tacque, forse
di vederla, là, davanti a lei, in carne e ossa, questa
. 5. chi è legato a una persona, a una famiglia potente
. chi è legato a una persona, a una famiglia potente (per favori,
; io vorrei che voi mi raccomandassi a tale magistrato. v. borghini, 4-265
dire che fosse tutta lor creatura. a. lamberti, io: trattavano bassamente
il '70 mi ricordo che feci la gita a ronzano in compagnia di francesco rocchi,
mi stava sulla cima di un albero a cogliere le frutta: quella creaturina tendeva
* esclamò renzo: « esauditela! tiratela a voi, lei e la sua creaturina
disse la zia sganci entrando nella sala insieme a don gesualdo motta. « ora dovete
l'amavano moltissimo. pirandello, 7-176: a poco a poco, col sonno della
moltissimo. pirandello, 7-176: a poco a poco, col sonno della creaturina,
il bambino, si fermava un tratto a guardare attraverso i vetri della finestra,
la prima gerarchia: non prima quanto a nobilitade, non a creazione (ché
: non prima quanto a nobilitade, non a creazione (ché più son l'altre
, ma prima quanto al nostro salire a loro altezza. bibbia volgar.,
leone ebreo, 236: tengono che fino a l'ora de la creazione solo dio
moises ch'el ponga materia coe- teraa a dio. sarpi, i-376: fu usata
: ma nella creazione dell'uomo impone a se medesimo che faccia. magalotti,
, iii-31: quando noi poi ci mettiamo a conside rare la creazione dal
infinito, ci vien fatto in ogni modo a nostro dispetto l'immaginarci ancora fuori d'
, che in certo modo non operassero a mano [certi filosofi di francia],
ora che egli ha più largamente spiegato a che cosa miri, si dimostrano,
sino all'alba, chiuso nel suo studio a torre del lago... i
: i funzionari della melodia si dimenano a imitazione dei negri, annàspano sul tìmpano e
, e la ricerca del nuovo eccitamento a vellicare e scuotere gli animi, stufi
). ordinamenti della compagnia dei fiorentini a venezia, 484: a fine
fiorentini a venezia, 484: a fine che tutte l'opere pie, per
6. ant. causa che interviene a originare, a produrre, a favorire
ant. causa che interviene a originare, a produrre, a favorire la formazione di
interviene a originare, a produrre, a favorire la formazione di una cosa,
m'occorre. vasari, ii-32: andò a roma col duca giuliano de'medici nella
. 8. istituzione, provvedimento inteso a imporre con l'autorità (leggi,
invariati attraverso il tempo (in contrapposto a evoluzionismo). creazionista, agg.
frequente, ripetuto; che si ripete a brevi intervalli di tempo. dante,
forti e crebre, / sì che a salute ogni altra via si tolte.
i rami intricati e i folti tronchi / a pena il sol vi raggia: /
crécchia, sf. bot. piccolo frutice a cespuglio della famiglia ericacee (calluna vulgaris
od eriche di quelle più piccole, a cesti, dette crecchie e brentoli,
alla religione che professa, in particolare a quella cristiana). -essere credente:
-far credente: far credere, indurre a credere. giamboni, 228:
venire, / e l'alma sempre a te non è credente. monti,
non calcolata, era questa sua disposizione a superare le avversità nel segno della grazia
1-2-180: poteronsi partire e dare luogo a cristo, e delle sedie delle luogora e
i credenti hanno per credere, e a lui mancavano tuttavia. de sanctis, lett
e volgari dell'umile credente, mira a trasformare quella dottrina in un contenuto scientifico
rigorose); convinzione (in merito a idee generali, teorie, princìpi)
persuaso. -venire in credenza: cominciare a credere. giacomo da lentini,
. fiore, 5-5: e solo a lui servir la mia credenza / è ferma
'l triumfo non suo seguire spiacque / a lui che, se credenza non è
credenza gli fa pigliare l'arme contro a quello. ariosto, 20-137: s'avede
possibile che i signori sieno sì facili a dar credenza ad ogni ciancia. tasso
, avviso. -a mia credenza, a tua credenza, ecc.: secondo il
trovando ciò essere, dirizza la credenza a l'altra, e così di casa
di casa in casa, tanto che a l'albergo viene; cori l'anima
non tutto, al dipartirme. a. pucci, ix-366: per me parola
tasso, 5-54: e male addursi a mia credenza or potè / di questo
prestar fede. -dare credenza: indurre a credere, dar prova della verità di
'l miser suole / dar facile credenza a quel che vuole. bandello, 1-15
guardavano in cagnesco. straparola, 2-2: a sue parole prestarono quella credenza, che
prestarono quella credenza, che si suole prestare a sogni de gli infermi o a fola
prestare a sogni de gli infermi o a fola de romanzi. alamanni, 6-16-32:
., v-738: grande dolore è a colui che è istato in ferma credenza
84): ai giudeo cominciarono forte a piacere le dimostrazioni di giannotto; ma
suo veleno quelle provincie, cominciar elle a fame importuna richiesta; onde potea dubitarsi
fogazzaro, 7-9: accadeva un giorno a questo prete di confessare un uomo di
da terribili dubbi circa la fede. a confessione finita il penitente se n'andava
del tuo scetticismo, ma non vengo a rimproverartelo. cori vorrei che tu rispettassi
dio stesso umanato, non è lecito a noi favoleggiare in quelle, ma parlare secondo
. iacopone, 46 * 15: a lo 'nvesibele cieco ven con baston de
ven con baston de credenza; / a lo divin sacramento vence con ferma fidenza
di che gente voglia, / spegnesse a quell'altier tanta credenza. tasso,
credenza / di fermar le saette in mano a giove. tasso, 4-83: ma
(di merci, di denaro) fatta a credito; le merci, il denaro
; le merci, il denaro dati a credito. -a credenza, in credenza
. -a credenza, in credenza: a credito. -far credenza, tener credenza
grande sca- noscenza, / chi rimprocca a l'amori suo'tormenti; / ché
altrui senti. cavalca, vii-135: lavoravano a credenza [gli antichi padri] con
altressì usurai, / e que'che sopravendono a credenza, / roffiane e forziere e
aiuolo anco a'fiorini cento, disse a cola assai parole, e di tenerli credenza
, e che l'altra mattina tornasse a lui e risponderebbegli. statuti dei mercanti
o scrittore nel libro della compagnia, a pena di soldi venti per ognie volta
di po'el comandamento e la vietagione a lui fatta del maggior parte de'compagni
medici, 57: non posa fare cambi a credenza per corte di roma o altra
credenzia, che di pagare ciò che ho a dare. se mi vuoi far bene
se mi vuoi far bene, aiutami a far debiti nuovi, e non mi costringere
debiti nuovi, e non mi costringere a pagar i vecchi. bandello, 2-3 (
di danari, prender spesse fiate cavalli a credenza, e, subito che pigliati
subito che pigliati li hanno, vendergli a contanti, per assai minor prezzo di
per assai minor prezzo di quello che a lor son costati. berni, 148:
pur de gli stocchi: / pigliate spesso a credenza a 'nteresse / e lasciate ch'
stocchi: / pigliate spesso a credenza a 'nteresse / e lasciate ch'a gli altri
credenza a 'nteresse / e lasciate ch'a gli altri il pensier tocchi. tasso
, / posta mano in sul lino a tramel fuora, / gli fu trailo sportello
paghino più cara. fagiuoli, 1-5-187: a dare a credenza si perde la roba
cara. fagiuoli, 1-5-187: a dare a credenza si perde la roba e l'
: se avessi voluto vendere il panno a credenza, l'avrei venduto anche sedici
nievo, 1-28: ieri ho dato a credenza tutto il bene che ho potuto
, 3-40: lo zio crocifisso è andato a cercare padron 'ntoni con piedipapera,
ntoni con piedipapera, per fargli confessare davanti a testimoni che i lupini glieli aveva dati
testimoni che i lupini glieli aveva dati a credenza. comisso, 15-71: vedete
assaggiare. boccaccio, i-109: voltato a salpadino, il quale già voleva fare
si come i gentili uomini sono ubbrigati a far la credenza al papa; così
, villan da prato, era ubrigato a far la credenza a un fiorentino par mio
, era ubrigato a far la credenza a un fiorentino par mio. b
signori u consuli de la compagnia manifestaranno a loro tutte tener credenza et no lo
tener credenza et no lo manifestarae sanza par a vola del signore u consuli che saranno
pare / vèr me intero amico, / a cui sovente dico / e mostro mie
consiglio comandò credenza; lo fanciullo tomòe a casa... la madre che
avea promesso di tenere credenza, il manifestò a un'altra donna. compagni, 2-11
le parole del papa: onde io a ritrarre sua ambasciata fui colpevole; missila
, / ch'i'ho donat'una cos'a becchina, / che s'io non
ho staser'o domattina, / daroll'a diveder che me ne duole. fiore di
dire già in udienza, né inanzi a genti ciò che tu saprai di tue credenze
che tu saprai di tue credenze. a. pucci, cent., 43-87:
., 8-3 (245): a lui [questa cosa] era stata posta
d'oro e d'ariento, e diello a un suo donzello fidato, e feceli
, 7-iv-455: attendiamo... a indagare cosa veramente significasse ne gli antichi
manca, che ci bisogna altro che morso a farvi volger dalla man dritta: la
: la mano e 'l calcagno ci vuole a un tempo, secondo l'arte del
per quello consiglio si vincesse, andava a partito a pallottole al consiglio delle capitudini
consiglio si vincesse, andava a partito a pallottole al consiglio delle capitudini dell'arti
delle capitudini dell'arti maggiori, e a quello della credenza, ch'erano ottanta
scelti e migliori membri dell'università, a cui si rimettevano le segrete risoluzioni del governo
solamente tre lettere di credenza, una a messer paolo di gherardo, una a messer
una a messer paolo di gherardo, una a messer cristofano di guido, e una
messer cristofano di guido, e una a messer andrea piccolomini. machiavelli, 11-3-105
. 15. locuz. - a credenza: senza sostanza, senza fondamento
senza prove, senza riflessione. -bravata a credenza: senza poter mantenere quel che
perdenti, lo assaliva con due bravate a credenza. varchi, 18-2-409: costui,
come diceva egli, era stato confinato a credenza, perché era amicissimo dello stato
, / e vi confesso aver riso a credenza, / siccome uom poco esperto.
: volendo spacciar pur quella sua grandezza a credenza, s'andava avvolticchiando con le parole
, s'andava avvolticchiando con le parole. a. f. doni, 3-155:
: fu dato una buona coltellata sul capo a uno di questi bravacci a credenza,
sul capo a uno di questi bravacci a credenza, onde egli, in cambio di
far le sue vendette, si cacciò a correre. lippi, 7-37: così
correre. lippi, 7-37: così a credenza insacca nel frugnuolo. segneri, ii-171
? può amplificare? può far bravate a credenza? fagiuoli, 3-1-128: e non
i tribunali / con bubbole e con chiacchiere a credenza. manzoni, 907: s'
. manzoni, 907: s'accettano a credenza (e n'abbiam visto un
v.]: * affermare a credenza *: senza prove, volendo farsi
s. v.]: * bruti a credenza ': che si spacciano da
liberatori, ma il debito del titolo serbano a pagarlo quando avranno quattrini. -giocare
pagarlo quando avranno quattrini. -giocare a credenza, sulla credenza: sulla parola
noccioli, perché non si avvezzi poi a pigliare danari ad impresto; non giucare
ad impresto; non giucare alla cappannelle a credenza, e non farà il
. -lasciare qualche cosa per credenza a qualcuno: fargliela credere. boccaccio
siate mercatanti non lascerete voi per credenza a me questa volta; ed a dio vi
per credenza a me questa volta; ed a dio vi comando. = dal
. mobile domestico, di dimensioni simili a quelle di un cassettone, a forma
simili a quelle di un cassettone, a forma di armadio a sportelli, nel
un cassettone, a forma di armadio a sportelli, nel quale si ripongono gli
da tavola, le vivande o altro; a volte è completato da un'alzata a
a volte è completato da un'alzata a vari piani, destinata a mettere
alzata a vari piani, destinata a mettere in mostra vasellame di pregio;
quella e questa / madia o credenza a visitar s'appresta. nievo, 1-70:
come impaurite di quel rivolgimento e ritrattesi a consiglio ne'suoi fondi le poche stoviglie
b. segni, 162: presentò a quel re una credenza d'argento ricchissima
il detto duca guidobaldo una credenza doppia a carlo v imperadore, ed una al
. si può esser certo d'andare a far bene a colpo sicuro. beltramelli,
esser certo d'andare a far bene a colpo sicuro. beltramelli, iii-423:
sino in terra. ceracchini, 1-1-189: a questo disordine però agevolmente si rimedia con
vasi e arredi di vario prezzo e lusso a seconda della mercede fornita a'preti per
che, con una credenzina che andava a pezzi, il fornello e due seggiole,
viene inviato, che egli è autorizzato a rappresentare il proprio stato: in esso
la veste giuridica e tutti i privilegi a essa congiunti e riconosciuti internazionalmente.
che da parte sua v'ho a dir. guicciardini, iii-361: fu preso
lasciasse subito passare, cominciò non mediocremente a dubitare. boccalini, i-116: nell'
armati; i quali, presentate che ebbero a sua maestà le lettere credenziali, dissero
altra. 2. che induce a credere, che permette di credere.
manzoni, 1051: gli sconosciuti venivano a colpo sicuro, perché avevano per credenziali,
. ojetti, ii-534: che si direbbe a corte se un maestro di cerimonie o
con le credenziali in mano si mettesse a correre o a gesticolare o a gridare
credenziali in mano si mettesse a correre o a gesticolare o a gridare? pratolini,
mettesse a correre o a gesticolare o a gridare? pratolini, 9-558: « lei
, imbandiscono, portano in tavola, servono a tavola. marino, vii-258: né
ma tu guarda che non faccia te a te medesimo credenzieri di niuna cosa,
). per sona incline a credere ogni cosa, credulone.
si diceva subito « toh! è riuscito a smòverlo! ». -figur.
: si buttava, piegato in due, a suonare con voglia, sferzando l'istrumento
) che essa sia quale si presenta a noi, quale la apprendiamo dalle parole
o quale vorremmo che fosse. -credere a qualcuno: prestar fede a ciò che dice
. -credere a qualcuno: prestar fede a ciò che dice, a ciò che
: prestar fede a ciò che dice, a ciò che afferma, a ciò che
dice, a ciò che afferma, a ciò che promette. -credere a una
afferma, a ciò che promette. -credere a una cosa: ritenerla vera, accettarla
ed hai creso en tuo coraio / a ciò che t'ha consegliato. dante,
te; perché poca fede si dee dare a quelli che molto parlano. marco polo
ha tanta gente, ch'è una maraviglia a credere, ch'e'pare la maggiore
io non ti dico favole. sai che a me hai a credere, et a
dico favole. sai che a me hai a credere, et a bocca ti dirò
a me hai a credere, et a bocca ti dirò alla tornata molte cose che
appaia uom nostro amico: / credete a lui; ciò che diravvi, io 'l
per li superbi, se si crede a santo agostino. g. gozzi, 3-1-153
, per lo tuo onore, / a nulla vecchia non credere: / ch'elle
e la vostra presunzione, e chi a voi crede! idem, purg.,
sofferio d'andare colà: tanto credette a l'ira e alli odi! m.
per colpa di chi gli è appresso, a chi eglino sono costretti di credere.
rotti. guicciardini, in: non crediate a costoro che predicano sì efficacemente la libertà
questo mondo, che quasi è impossibile a poterlo pur crédare. masuccio, 47:
, ciò reputo io così poco necessario a credersi, quanto accomodato all'agevolezza de'
da tutti creduta, e pur necessaria a credersi, almeno in parte. segneri,
/ né parlar, dice, o creder a lor modo. boccaccio, i-132:
n'ha egli alcuno che tei venisse a dire? io credo di no. sacchetti
cose che io creda rechino comune benefizio a ciascuno. bibbiena, xxv- 1-80:
chiede. bruno, 3-41: quanto appartiene a le vostre opinioni o paradossi, non
tutte le scuole sono stati creduti nascere a caso. goldoni, vii-1157: -avvertite di
vii-1157: -avvertite di non andar colà a far degli strepiti fuor di proposito. -farò
male? -no, poverina, non pensate a questo: io credo anzi che la
vostro cuore afflitto, e l'avrà offerta a dio per voi. leopardi, 22-1
non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti.
, 144: moltissimi credono, e a buon diritto, che l'amore eterno e
migliore; e perciò solo s'appigliano a quello. carducci, 131: come
cred'io che al ciglio lacrimoso / e a l'occhio ardente ed a l'ansar
lacrimoso / e a l'occhio ardente ed a l'ansar del petto / si paresse
. pavese, 2-173: io che a quel tempo credevo di essere ormai diventato
via che la bellezza corre / quando a svegliare amor va ne la mente / passa
e se gli crede il capo torre. a. f. doni, 3-25: io
preda, / e che se fossi stato a l'alta guerra / de'tuoi fratelli
rare volte accagiono cose nelle quali t'abbia a servire dello aiuto loro, a comparazione
abbia a servire dello aiuto loro, a comparazione di quelle che quotidianamente ti arreca
ti arreca el credersi che tu possa valerti a tua posta di loro. tasso,
notturno viene; /... / a celebrar con pompe immonde e sozze /
1-62: la quale scienza, contro a quello che volgarmente si crede, sten-
chi mai... si farebbe a credere, che quella polvere che or
calabria, 240: non di mia morte a danno mi tema, / non menda
io l'avesse, savendo / plagere a cui è onore, / senno, genzor
pur d'amor si fanno, / come a lor segno, al suo servigio vanno
con quanta affezion io vi rimiri, / a voi non posson celar gli occhi miei
trar sospiri, / che portin pace a ben mille martiri. ottimo, i-84:
da lentini, ii-55: tanto si frange a terra / tempesta che s'atterra,
aveva messo, con gran voglia, tassedio a casale; ma non ci trovava tutta
7. intr. seguito dalla prep. a o in: aver fede in persone
fra giordano, 3-86: che stipidezza è a credere in cotali maledizioni! storia di
di fra michele, 22: non credete a noi, ma alle sante scritture,
sarebbemi caro, che o voi aveste me a quello di lei credere persuaso che voi
sia in fatti vero quello che a lui ne parve, certamente,
no: benché pur dianzi / feroci a me giurasser fede, e a roma.
/ feroci a me giurasser fede, e a roma. leopardi, 1021: credete
« pregare senza crederci. non serve a niente... ». « eppure
dante, par., 19-104: a questo regno / non salì mai chi
, 872: ivi, / lanciata a i troni l'ultima folgore, / date
. fazio, i-12-6: come piacque a colui, cui credo e amo.
iii-1-23: si crede dio, si crede a dio, ma non si crede in
monno cieco tanti signi mustrare, / a omini idioti tanto saper parlare, /
te ch'io perderei la vita, / a dir che 'n tanti non végo un'
vorrei / qual è quest'un ch'a litigar l'ha mosse, / ch'allor
, credendola pazza, poiché favellava così a distuono. segneri, iii-i- 200
leggi e cent'altre disposizioni fanno credere a tutti imminente la guerra. foscolo,
annunzio, iv1- 269: ella giungeva a creder verace e greve un moto dell'
carducci, ii-13-83: mandatemi poi, a vostro comodo, ma possibilmente dentro il
dello interesse suo, tanto poco rispettivo a quello di altri che non si può errare
di altri che non si può errare a credere poco, a fidarsi poco.
si può errare a credere poco, a fidarsi poco. 13. rifl.
sonamene tenuto, ché credea che voi uscisse a predicare d'altra matera che dell'usura
il magistrato supremo ad ogni uomo, ma a pochi, fedeli e schietti amatori di
campo, e frutto non apporte / a ch'il seme in deposito gli crede.
tu ora in quanta fragilità lo ponesti e a quanto mal forte capitano credesti la più
l'uomo. guarini, 182: dunque a l'amante l'onestà credesti? tasso
prova i suoi figli, e mal crede a le piume. idem, v-184:
, e di raccomandare e quasi credere a la sua autorità la mia fama e
e la riputazione. monti, x-2-111: a lui l'impero a lui l'arbitrio
, x-2-111: a lui l'impero a lui l'arbitrio credi / delle dubbie tue
: io quel dì che mie voglie a te credei / pur vagheggiando accuso.
cariteo, 334: non ti creder a cui non serve fede. 15
disus. dare in prestito, dare a fido (merci, denari); far
più che alla semplice parola, non vuole a neuno credere. boccaccio, dee.
compagni che ciascuno di loro possa credere a mercatanti usati ovvero usevoli, o artefici
usevoli, o artefici che co'loro avessero a fare, quella quantità che parrà loro
quali [nostri cittadini] credettero innanzi a la guerra buona quantità di pecunia a
a la guerra buona quantità di pecunia a certi uomini de la pergola, subditi di
che vuol dunque dire, che tu a questi stessi pur allora non crederresti un
tal pagamento, benché e'pigliassero quelle robe a più vii pregio, che non erano
opinione, parere. -a mìo, a tuo, a suo credere, ecc.
. -a mìo, a tuo, a suo credere, ecc.: secondo la
che per tutto ottobre si saranno presentati a sua maestà. ariosto, 26-59: era
sì caldo, / che me l'avesse a tor. f. d'ambra, 4-74
né tu questo miracolo / abbiàno più a vedere. celimi, 1-6 (35)
secondo. andato il cardinale de'medici a roma, contra ogni credere del mondo
galileo, 100: si sono indotti a far cosa che, a mio credere
si sono indotti a far cosa che, a mio credere, non suol mai seguire
s'ingannano quei che, non conoscendo a qual de'due stili siano dalla natura portati
, non è dovere ch'ell'abbia a star più perplesso in una cosa che
più perplesso in una cosa che, a mio credere, può recarle afflizione. alfieri
, xiv-128: la prosa è riuscita, a mio credere, migliore di ciò ch'
di ciò, un cristiano deve, a mio credere, non perder mai di vista
tiene in possesso di una dottrina, a suo credere nuova e vera, gli è
idem, par., 24-133: e a tal creder non ho io pur prove
-crederci: avere fede assoluta (e a volte un poco ingenua) in un ideale
7-12: qual è colui che cosa innanzi a sé / sùbita vede, ond'ei
vel credesse, e non lo abiate a male. bandello, 1-9 (i-124)
la quale è lo stesso iddio? credetelo a giovanni: 'et deus erat verbum
: hai torto, pinocchio! credilo a me che, se non vieni, te
bandello, 1-5 (i-63): credetelo a me, che se voi non cominciate
ara dolorosa, / dove si veste a lutto / ogni vivente cosa. alvaro
cosa. alvaro, 9-103: credete a me: più certi uomini sono in
g. c. -dare a credere, far credere, fare a credere
-dare a credere, far credere, fare a credere: dare a intendere, indurre
credere, fare a credere: dare a intendere, indurre a ritener vero. -darsi
credere: dare a intendere, indurre a ritener vero. -darsi a credere:
, indurre a ritener vero. -darsi a credere: indursi a ritener vero, persuadersi
vero. -darsi a credere: indursi a ritener vero, persuadersi della verità di
., 1-10 (116): fannosi a credere che da purità d'animo proceda
: e domandandolo, e'diede loro a credere che dicea a se medesimo. bembo
e'diede loro a credere che dicea a se medesimo. bembo, 5-81:
, 5-81: e per fargli maggiormente a credere che egli di buono animo verso
ambasciatori in virtù della loro amicizia, che a quella guerra in soccorso suo e genti
4-112: voi volete una volta darmi a credere / che il mal mi sia sano
: non voglio io che tu ti facci a credere che, perciò che ciascuna di
, 32-112: ed io mi fo volentieri a credere, che rifacendo la pruova su
redi, 16-ix-195: mi sono indotto a credere, che questi umori non sieno grossi
, [le fanciulle svedesi] si danno a credere sveltamente che allora egli posi sur
della... che m'invitava a interrompere le visite alla casa. e seppi
. e seppi come le avessero dato a credere che io aspirassi alla dote della
martino di giusto da lari, essendo a pisa, faceva una bottega di pellicceria
gli crede. -non credere a sé stesso, non credere sé stesso:
che lo vede, / vedendo, a gli occhi suoi stessi noi crede. pirandello
mano sul petto, quasi non credesse a se stesso. = dal lat
ver, ma non però credibile / a chi del senso suo fosse signore. b
[l'oro e l'ariento] a non credibile sottigliezza. tasso, 13-47:
sempre accrescendo e abbellendo questo non mai a bastanza lodato artifizio della stampa. salvini
cose credibili? pure accadono e accadono a me, che mi trovo in questi
pasticci. g. bassani, 1-105: a raccontarla ora, la scena potrà sembrare
andando la elezione già vagliata e ristretta a tre, potrà errare di poco,
xxv-2-318: e credibile / questo parrà a lei, perché le femine / non
altra, ed è credibile che sia a noi più vicina, è chiamata sirio
ciò udendo, e dalla madre confortato a far quello che il suo credibil padre dicea
della credibilità, e condusse le cose a quel punto in cui michele non avendo
s. agostino volgar., 1-7-73: a me pare, che tengano più credibilmente
che tengano più credibilmente quelli che attribuiscono a lui tutti quelli cencinquanta salmi. marino
: secondo gli andamenti delle cose, a cento per uno do- veano credibilissimamente sconfonder
, e, dall'altra, lo scrivente a rispondere della solvibilità del ereditato medesimo.
occupava di operazioni creditizie e di sovvenzioni a corta scadenza. piovene, 5-78: tutti
-dar credito: credere. -far credito a qualcuno: fidarsene. -far credito a qualcuno
a qualcuno: fidarsene. -far credito a qualcuno di qualche cosa: attribuirgliela.
, 62-62 (v-155): danne credito a me, che 'l ver ti
campanella, i-351: però chi ha credito a dio apprenderà la poetica conforme a dio
credito a dio apprenderà la poetica conforme a dio e non ad omero. s
che glien'era derivata, non erano valsi a dar credito alla dimostrazione ch'egli voleva
: invito sottufficiali, graduati e soldati a non dar credito, ripetere o
di quello giovanni che aveva persuaso giusto a pigliare la signoria, uomo di credito
credevano che egli l'arte di cinigia a padova od a pavia avesse apparata.
egli l'arte di cinigia a padova od a pavia avesse apparata. celimi, 1-84
2-53: diede la soprintendenza dell'artiglieria a francesco de orosco, soldato di credito
che un galante, che vedete / caro a molte, a molte dedito, /
che vedete / caro a molte, a molte dedito, / non si metta in
. pavese, 1-90: e a quelli di torino che parlano fino, non
fino, non gli davano credito a monticello. 3. pregio riconosciuto
un'ingiuria che fate al pubblico e a voi stesso... fidatevi un po'
di vista finanziario (ossia la facilità a ottenere anticipazioni o prestiti); fiducia
174-19: costui se ne andò una mattina a uno fondaco d'una buona compagnia in
come altri pensava, però che cominciavono a mancare del credito. archivio datini [
era tanta la sua ricchezza, che a roma mandò danari assai, a restituirgli
, che a roma mandò danari assai, a restituirgli a chi gli avesse voluti.
roma mandò danari assai, a restituirgli a chi gli avesse voluti. fu cagione questo
. fu cagione questo in ogni luogo a crescergli il credito, e non diminuirlo.
la perdita della reputazione dello stato, a perdere il credito nelle mercanzie. guicciardini,
2-24: poderi che i padroni affittano a troppo caro prezzo a persone miserabili e
che i padroni affittano a troppo caro prezzo a persone miserabili e di poco credito.
, sulla onestà proverbiale del padre, a cui si attribuiva anche un patrimonio che
promessa di pagamento. -a credito, dare a credito: con pagamento dilazionato. -aprire
-aprire un credito: cedere merci fino a una determinata somma con pagamento differito;
con pagamento differito; concedere somme a prestito; chiudere il credito: interrom
il prezzo rigoroso quando la vendono a credito. alfieri, i-53: il sarto
rive stiva credo anche se a mie spese. ressi, corte.,
fra il momento del convenuto patto a quello del suo adempimento. collegando
nella designata piazza presso una persona a determinata epoca. tommaseo, ii-
il credito, ma sandrone era deciso a farselo riaprire per l'occasione, colle
facilità di credito, potrebbero essere più adatte a risvegliare la torpidità del paese. pratolini
: contrariamente agli altri negozianti, che a tipi come giulio e come nanni non
non eri così quando volevi aver flora a credito. guarini, 350: -caro
concessione o promessa di concessione di denaro a mutuo, fatta generalmente da appositi istituti
da privati o da enti pubblici, a un imprenditore o ad altro soggetto per
altro soggetto per particolari finalità economiche e a determinate condizioni e modalità. carducci
si ritrova in istrettezze, si rivolga a le banche che le faranno credito. marotta
contratto col quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell'altra parte una
quale la banca si obbliga a tenere a disposizione dell'altra parte una somma di
per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato. -credito privato:
alle pubbliche amministrazioni; nel secondo, a privati cittadini. dizionario del commercio,
i particolari accordano al governo allorché prende a prestito pei bisogni dello stato.
servizi. -credito produttivo: quello concesso a imprenditori per finanziare attività economiche produttive
d'esercizio o di funzionamento: concesso a imprese per l'acquisto di forniture e
. -credito commerciale od ordinario: destinato a fornire, mediante operazioni a breve
destinato a fornire, mediante operazioni a breve termine, capitale circolante alle imprese
. -credito fondiario o immobiliare: concesso a proprietari di beni immobili con la garanzia
o industriale o di finanziamento: concesso a medio o lungo termine alle imprese industriali
, mentre il credito fondiario si fa a qualunque proprietario in quanto possiede; il
e negoziarli in borsa. -credito a breve, a medio, a lungo termine
borsa. -credito a breve, a medio, a lungo termine: a
-credito a breve, a medio, a lungo termine: a seconda del periodo
a medio, a lungo termine: a seconda del periodo di tempo e della conseguente
è concesso. -credito morto: concesso a tempo indeterminato, ripetutamente rinnovato e divenuto
realizzo. -credito diretto o indiretto: a seconda che la somma passi dal mutuante
intermediari. -credito interno o esterno: a seconda che i contraenti risiedano nello stesso
: quello concesso agli esportatori, inteso a mobilizzare 1 loro crediti derivanti da vendite
da vendite all'estero con pagamento differito a ricezione della merce. -credito all'importazione
all'estero. -credito permanente: concesso a tempo indeterminato e utilizzabile per operazioni
che si ricostituisce per una cifra determinata a ogni totale o parziale utilizzo entro un
un periodo prefissato di validità o fino a revoca delle parti. -credito frazionabile:
fideiussione: quando la banca s'impegna a prestare la propria garanzia fideiussoria per obbligazioni
tratte spiccate dal venditore sul compratore medesimo a regolamento della vendita eseguita. -credito in
documenti. -credito revocabile o irrevocabile: a seconda che la banca accreditante si dichiari
ad accettare o pagare le tratte emesse a suo carico dal fornitore del cliente, riservandosi
. -credito confermato o non confermato: a seconda che la banca nel notificare
331: la questione dei parquets tornò a galla, più rognosa di quella dei debiti
i-276: ma il silenzio dell'universale volse a tumulto quando fu visto che il governo
con il quale una banca si obbliga a tenere a disposizione del cliente una data
il quale una banca si obbliga a tenere a disposizione del cliente una data somma di
concessione di credito fatta da ima banca a un cliente. -lettera di credito:
suo cliente, contenente l'invito rivolto a banche di altri paesi perché gli forniscano
da una banca, contenente l'ordine rivolto a una sua filiale o ad altra banca
altra banca di pagare una data somma a un terzo designato dal cliente stesso della
è un titolo il cui portatore è autorizzato a toccare, presso di quello a cui
autorizzato a toccare, presso di quello a cui è diretta, le somme delle quali
da un dato soggetto, in base a un rapporto d'obbli- gazione, una
: essere creditore. -segnare, registrare a credito: nella partita dei crediti.
gli rimase, cui lasciar potesse sofficiente a riscuoter suoi crediti. bisticci, 3-128
seta, perché in mio nome dica a v. s. alcune cose apartenenti
con questo uomo, ma dato credito a voi del riscosso. garzoni, 1-550
dimane a'magnanimi cauconi / vado, ove a me un credito si dee. f
denaro del diavolo. bocchelli, 1-iii-113: a partire da san michele, cento lire
che passo io ogni fine di secondo mese a riscuotere i crediti. moravia, xii-16
nel consorzio umano non si sodisfaccia mai a un dovere senza acquistare un diritto.
: quello già scaduto e non soggetto a contestazione. -credito cambiario: quello il
garanzia personale, fornita da un terzo a favore del debitore (fideiussione o avallo
di giustizia... sono preferiti a ogni altro credito, anche pignora tizio o
il complesso dei crediti che fanno capo a un'impresa, e che questa iscrive
. papi, 1-6-265: trovaronsi addosso a giovacchino il passaporto austriaco, alcuni diamanti
i fittaiuoli e i possidenti furono costretti a cangiare i fieni, i grani, i
tozzetti, 9-266: inclinerei... a credere che l'uso introdottosi de'pagamenti
, avesse insensibilmente resa mutile la contazione a borse. f. galiani, 1-367
divenendo la cessione del credito più vantaggiosa a chi la fa, che a chi la
vantaggiosa a chi la fa, che a chi la riceve. colletta, i-277:
i depositari, traendo in folla ed a furia i loro crediti, fecero vòte
credito, che gli uomini si adattarono volentieri a preferirgli a qualunque altro fiorino, e
gli uomini si adattarono volentieri a preferirgli a qualunque altro fiorino, e comprargli con un
9. locuz. dare, far credito a qualcuno di una cosa: dichiarare che
cantini, 1-17-247: chi avesse archibusi a ruota, ter- zaruoli, pistolle
ne darà credito in un libro a dò deputato a chi le consegnerà.
in un libro a dò deputato a chi le consegnerà. = voce
tre per lira, che non tornarono a giusto mercato soldi sei per lira.
570: [cosimo] nel fare parte a ciascuno delle sue sostanze fu liberalissimo,
che per queste cagioni era creditore, a una somma di danari non piccola né
cofano / gli sia messo in casa. a. f. doni, 3-58: egli
doni, 3-58: egli ha sempre a contrastar con tessitori, con lanaiuoli, con
fagiuoli, 1-4-396: ma perché andate a farvi pagare dalla sua moglie, che non
gli amici e per la serva, o a spaventare e volgere in fuga i creditori
che ella cominci con rigidezza di creditore a strignermi daddovero. nievo, 1-57:
1-804: la fase della procedura incipiente a momento in cui divien certo che non vi
de'medici, 8: anociene creditori a libro loro rosso segnato c c.
compagnia ebe per più suto detto che a dì 28 di questo mi faciate costì creditore
di s. 3 d. xv posto a lui detti contanti per sua provvigione del
ogni mese y4. siamone creditori a loro libro rosso se gnato
76 e sono per valuta di panni io a loro venduti per detto tenpo per
, agg. raro. che si riferisce a un credito, a un creditore,
che si riferisce a un credito, a un creditore, a un gruppo di creditori
un credito, a un creditore, a un gruppo di creditori. = *
si volse verso la custodia, dicendo a bassa voce un 'credo'. due turiferarii
. due turiferarii bianchi ai lati cominciarono a scuotere i turiboli fumanti e odoranti.
come voltaire sul griitli quando pronunziò dinanzi a dio l'unico articolo del suo credo
cinquanta persone dietro, arrivaro in un credo a la capanna. i. neri,
credi / vedovo, amante e cavaliere a piedi. forteguerri, 12-17: ma
deboli e dei piccoli, che viene a dire del 99 % del mondo! e
proverbi, grazie di lingua, buttati là a rifascio e colla pala, per acquistarsi
e v'entrino pure come il cavolo a merenda, come pilato nel credo.
nel credo. -non credere a qualcuno nemmeno se fosse il credo:
esser credulo; corrività, facilità estrema a credere. bandello, 1-22 (i-281
: ambidui amaramente piangendo s'inginocchiarono innanzi a la sepoltura, e con ie braccia
e l'altro de la troppa credulità, a fenicia e a dio domandarono perdono.
de la troppa credulità, a fenicia e a dio domandarono perdono. fed. della
della valle, 248: io moro. a ciò m'ha tratta / la poca
se credula può dirsi / donna che crede a donna, / la qual prega e
, / de mai rascion non petere a la difficultate. galileo, 3-2-48: mi
(superi, credulissimo). corrivo a credere, che presta fede con facilità (
se credule all'inganno / vi fidate a quel fallace, / solo prezzo è
? ah! perché fede / prestavi a tal pietà? foscolo, xiv-302: se
, 77: teli, che a notte biancheggiar sul fieno / vidi con
formicolavano di gente, povera gente che sfollava a dormire magari nei prati, portandosi il
anco assai facile, io lo voglio manifestare a v. s. illustrissima, acciò
questo non creduto ragionamento, ed accortosi a lo sfavillare degli occhi de la sua
foscolo, xv-481: d'altronde, a che disfare l'incanto dell'illusione,
editore] affida la pubblicazione di un libro a persona creduta onesta e capace, parrebbe
cicerone volgar., 3-201: e colui a chi ella è data [la roba
le possessioni e lavorìi secondo le ragioni a lui credute. agostini, 25: perdute
abbattuto il recinto di questa tua rocca a me creduta, altro non mi resta
vero; credenza. anonimo, 348 a: non si blasmi de lo suo creduto
stato egli fra'moderni il primo a dichiararsi contro ari stotile,
diluito in brodo o latte (a uso di minestra). garzoni
d'uova e altri ingredienti, e cotto a fuoco lento. carena, 2-274
con malinconia. deledda, iii-33: a giudicarne dai preparativi il pranzo doveva essere
cameriera con ima meravigliosa torta sulla quale a lettere di crema, era scritto «
. giusti, v-101: sono stato a cene suntuosissime ove era tutta la *
rigutini-cappuccini, 49: alcuno fa sopra a questa povera * crema 'in senso figurato
gravi osservazioni d'italianità, e consiglia a lasciarla ai gazzettieri. pavese, 6-298:
. torino è ben piccola. domandai a morelli se qualcuno di quella crema faceva
186: questa parola si è estesa a significare alcune sostanze untuose e pastose: crema
da un'asta dentata fissa accoppiata a una ruota dentata di raggio infinito
. -per estens.: ferrovia a ingranaggio. panzini, iv-169:
rata dentata 'o 'a denti 'o * a dentiera 'o
'o 'a denti 'o * a dentiera 'o 'a seghetta '.
'o * a dentiera 'o 'a seghetta '. * crémaillère '
. le carcasse dei buoi, appese a una cremagliera in movimento, passavano sotto
la cremagliera e andava poco più che a passo d'uomo. = dal fr
, traversando l'anello inguinale, vanno a terminare intorno alla tonaca vaginale, e
intorno alla tonaca vaginale, e servono a tener sospesi i testicoli. = voce
v.]: i moderni, riducendo a crematologia quella che, con migliore augurio
v.]: certi ministri si danno a divedere più dotti dell'arte crematologica privata
cremano i cadaveri (e può essere a distillazione, a combustione diretta o a
(e può essere a distillazione, a combustione diretta o a combustione ad aria
a distillazione, a combustione diretta o a combustione ad aria calda).
questi cadaveri che lasciano putrefare in mezzo a noi, che ne dici? che i
gran parte dei quali, di lì a qualche anno, sarebbero stati inghiottiti dai forni
volte che prendo la posta il pensiero ricorre a quel bugigattolo cellulare, a ridosso del
pensiero ricorre a quel bugigattolo cellulare, a ridosso del tetto; forno crematorio l'
i cadaveri col fuoco o con altri mezzi a combustione. panzini,
di vermicciuoli, la quale si adopra a tignere in cremisi, e si chiama
cittadini vestiti di cremusi al papa, a rallegrarsi con esso del nuovo papato.
nave di mezzo, eran da capo a fondo coperti di dammasco cremisi. foscolo
delle mie finestre (di color simile a quelle del mio letto) erano tutte
di perle. guarini, 270: a traverso, cioè dalla spalla sinistra al fianco
colore rosso acceso. 5. degli a rienti, 55: vedendola vaga e gli
, detto in tal forma da'lombardi a differenza del * crine del
. panno di seta che si fabbricava a cremona. nuovi testi fiorentini, 377
in tratto delle purghe rinfrescanti, come, a cagion d'esempio, di manna e
di tartaro,... verrà a curar totalmente e divellere [ecc.]
combinato tanto acido borico quanto fu necessario a renderlo solubile facilmente. dizionario del commercio
altri amici che il fiasco e, quanto a medicina, protestava che il solo rimedio
scrito trovato l'aio; / trailo a li filistei, et illi l'à orbao
careri, v-19: dan nome di crioglio a colui che nasce da spagnuolo e indiana
pascoli, i-452: gli cavalcava accanto [a garibaldi] la moglie creola, pronta
lontano. bocchelli, ii-98: essendosi legato a una creola di caffè-concerto, partì per
alterazioni della struttura del corpo, dovute a instabilità o a insufficiente resistenza del materiale
del corpo, dovute a instabilità o a insufficiente resistenza del materiale o a usura
o a insufficiente resistenza del materiale o a usura del tempo; crepatura; la
calore del forno. pascoli, i-21: a te né le gemme né gli ori
si rompono ed ora s'intrecciano / a sommo di minuscole biche. pavese, 5-89
. d. battoli, 36-70: a quale e quanta contrarietà di magrezza si
poco più di due anni: cioè, a parar ch'egli avesse il corpo dentro
secche, con una cappa lunga, a pipistello, color zafferano, e in testa
, dalle crepe telluriche / dei monti a curve di luna taglienti / l'auriga
residua altezza del sole. cominciava pure a fare freddo. un vento cattivo saliva
, debolezza. giusti, iii-276: a noi toccherà qualche embrice sulla testa,
ottenuto, e non posso così abbandonarmi a un totale tracollo. e so che mi
limitate proporzioni che si forma nelle rocce a causa di movimenti tellurici o per cause
o per erosione meteorica o in seguito a franamenti, a crolli, a scoscendimenti
meteorica o in seguito a franamenti, a crolli, a scoscendimenti. crescenzi volgar
seguito a franamenti, a crolli, a scoscendimenti. crescenzi volgar., 1-10
menò crepacci e fessure grandi, fino a fenderglisi per mezzo il ventre. carducci
9-453: non vedendola tornare, uscirono a cercarla, e la trovarono sfracellata in
, e la trovarono sfracellata in fondo a un crepaccio. montale, 1-99: oh
faccia del sole. bocchelli, ii-103: a sentirlo tentennare fra i facili crepacci del
, la guida aveva capito con chi avesse a che fare ed assunto il viso officiosamente
: il giorno dopo la cavalla camminava a doglia. « le son le crepacce *
crepacce * spiegò fa- liero. « a chi à la pelle troppo delicata le vengon
5. ant. violenta e goffa caduta a terra (di una persona).
fascio, ch'e'fondamenti hanno cominciato a crepar delle risa, ben che federigo
le feccie del vino si mettano a guarir le crepacciuole; l'enfiagioni delle galle
crepacòrpo, solo nella locuz. famil. a crepa corpo (ant.
crepa corpo (ant. a crepa corpo): a sazietà, fino
(ant. a crepa corpo): a sazietà, fino a scoppiare (
crepa corpo): a sazietà, fino a scoppiare (con i verbi mangiare
annacquato; tracannando i discendenti loro a crepa corpo, e pretto sempre
. nievo, 47: quanto a mio padre, dicevano che fosse morto a
a mio padre, dicevano che fosse morto a smime dopo fuggitagli la moglie; alcuni
/ per continuar, soffrendo, / a maledir la vita e il mio destino.
la roba? vuoi dare questo crepacuore a tua madre! *. manzini, 10-107
: ho voluto dire che lui è morto a causa di quella ragazza per il crepacuore
morti. 2. locuz. a crepacuore: di mala voglia, con
da rumare il mio padrone, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol-
mio padrone, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol- mone toglie istasera
, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol- mone toglie istasera moglie. tassoni
dolore, / ove sempre si vive a crepacuore, / benché mai non si
, / benché mai non si mangi a crepapanza. = comp. dall'
crepafégato, solo nella locuz. a crepafegato: con tanta rabbia da far
da minare il mio padrone, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol-
mio padrone, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol- mone toglie istasera
, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol- mone toglie istasera moglie.
causa che lo instigò [palamede] a formarvi, nascesse dall'invidia, dalla
e vi fece, perché altri imparasse a impazzirsi, a disperarsi, e a impiccarsi
, perché altri imparasse a impazzirsi, a disperarsi, e a impiccarsi. idem
imparasse a impazzirsi, a disperarsi, e a impiccarsi. idem, 8-293: che
granelli, e che passione è lo aver a tener sempre desto il rosignolo, e
, 1-144: se ogni cosa non va a suo modo, è gran crepamento di
crepapànza), solo nella locuz. a crepapancia (raro a crepa pancia):
nella locuz. a crepapancia (raro a crepa pancia): moltissimo, senza
di dolore, / ove sempre si vive a crepacuore, / benché mai non si
crepacuore, / benché mai non si mangi a crepapanza. boccalini, iii-48: gli
abbattono in un forno di pan buffetto, a crepapancia sogliono empirsene. sagredo, 148
mangiato, come si suol dire, a crepa pancia. redi, 16-v-353: certi
ipocondriaci cristianelli,... volendo a tutti i patti, e a dispetto del
. volendo a tutti i patti, e a dispetto del mondo, guarire di qualche
di qualche lor male irrimediabile, ingollano a crepapancia gli strani beveroni di qualche credulo,
la loro, che poi si mangiarono a crepapancia. verga, 3-24: li
l'un contro l'altro, e rideva a crepapancia con degli ah! ah!
2-18: i giovinastri di miniera ridono a crepa-pancia e si contorcono sul sofà. c
, rovesciava la testa all'indietro ridendo a crepapancia, non si sapeva mai di chi
del falerno delle buone lettere, e a crepa pancia si satollarono delle buone discipline
pèlle), solo nella locuz. a crepapelle: moltissimo, in gran quantità,
, 1-105: ivi impancarsi aspira, e a crepapelle / satollarsi d'ambrosia, e
, / e che si mangia sempre a crepapelle. fiacchi, 192: allor crusche
, sagginelle, / ti faranno scialare a crepapelle. gioia, 1-i-371: non si
alcuna amicizia, se non che bevendo a crepa pelle. giusti, i-327: io
pelle. giusti, i-327: io rido a crepapelle quando vedo questi scimuniti che coll'
svolse, nacque e fu educata e condotta a vita perfetta. panzini, i-117:
riso a crepapelle, un filosofo di cuore avrebbe pianto
fu sì fiera un giorno è voluto poco a far credere alla madre, che va crepando
stato abbandonato dal detto signor sano a mangiare / a crepapelle. silone, 36
detto signor sano a mangiare / a crepapelle. silone, 36: lusingato
dal successo, la guardia campestre riprese a raccontare, a voce altissima, storielle
la guardia campestre riprese a raccontare, a voce altissima, storielle incredibili sui fontamaresi e
loro pidocchi. nella piazza tutti ormai ridevano a crepapelle. -figur.
. dotto ed erudito, voglio cominciare a studiare a crepapelle. = comp
ed erudito, voglio cominciare a studiare a crepapelle. = comp. dall'
crepapolmóne, solo nella locuz. a crepapolmone: con tale rabbia da scoppiarne
da minare il mio padrone, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol-
mio padrone, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol- mone toglie istasera
, che a crepacuore, a crepafegato, a crepapol- mone toglie istasera moglie.
, ma vera e viva apparisce questa figura a chi la considera attentamente, con sì
, o meraviglia, aprissi. / ed a la coppia il cavo ventre offerse.
non c'è sapienza di bottaio sufficiente a evitare lo scardinamento delle doghe e dei
botte. la botte vuota è destinata a crepare. e per guarirla c'è soltanto
; aprirsi per maturazione o in seguito a colpi violenti o a ustioni (la pelle
o in seguito a colpi violenti o a ustioni (la pelle, una
tanto avea rotta la lancia / nel ventre a gambatorta scarlattine, / e col troncon
la pancia / d'un fiero colpo a stevanel rossino. g. gozzi, 1-327
lo più in locuz. enfatiche, a indicare straordinaria intensità, eccesso, smoderatezza
bor- botanse le cose, le gente a pispigliare; / li parenti sentolo,
; / li parenti sentolo, coménzate a lagnare; / lo cor vorrìa crepare,
. sacchetti, 71-28: non l'abbiate a male, ché io sarei crepato,
sua. lorenzino, 101: meschino a me! che, questa mattina, ho
crepare affatto tra la fatica del venire a piè, che mi ha mezzo morto,
materie utili e con dottrine sode voglino giovar a quelli che ascoltano. goldoni, vii-1142
?... siete chiusi in fondo a un carcere, poveri disgraziati?.
per la via di là, voglio ire a narrare il fatto a fulvia che so
, voglio ire a narrare il fatto a fulvia che so ne creperà delle risa.
1-817: e qui tutti i buffoni a ridere, a crepare, a schiopar delle
e qui tutti i buffoni a ridere, a crepare, a schiopar delle risa e
i buffoni a ridere, a crepare, a schiopar delle risa e far ganzega.
caso / e piacevol occorso m'introduce / a motteggiar così, e tra me stesso
io pretesi allora, che si facesse a quindici passi. e scrissi una lettera
del furore; l'italia da venezia a napoli era un solo carnevale, del tutto
11 (196): gervaso, a cui..., per aver tenuto
.., per aver tenuto di mano a una cosa che puzzava di criminale,
invidia, provare una grande invidia. a. f. doni, 3-189: io
v'ho una invidia che io crepo a non vi poter far paragone. lancellotti,
aretino, ii-102: -come si fa a essere ignorante? -nel mantenersi un buffalo
tenesse un m. marco sanese, venuto a roma senza il bollettino, per ispione
si stima che lo voglia castrare. a. f. doni, 3-7: a
a. f. doni, 3-7: a un bisogno questo buffon salvatico doveva essere
per veder se le acqui erano secche, a tempo che gli uomini aveano tanto bevuto
179: basta insomma che oggidì ognuno attenda a questo di mettere insieme et ammassar robba
ad essere soddisfatti, e crepino pure a lor posta. fagiuoli, 1-8-35: egli
, cara mia, che camperanno / a dieci doppi di matusalemme. / e
. verga, 3-22: « quando vado a giornata da lui mi dà mezza paga
e quella brutta bestiaccia non si risolveva a crepare. palazzeschi, 1-2io: gli
, 1-157: sei una bestia ferita a morte che cerca un nascondiglio per crepare.
cavallo. -crepare sotto, di sotto a qualcosa: essere sopraffatto, non reggere
qualcosa: essere sopraffatto, non reggere a quanto opprime o è di peso.
f. rinuccini, 1-197: ancora a cittadini e artefici si posono più accatti
saccoccia per offrire un sigaro o un bicchiere a un amico, come vuole il decoro
i bottoni della sua giubba erano sempre a tempo rinnovati, lasciava che sua moglie
marino, i-93: intanto fo sapere a v. s. come dalla altezza
/ ti manderò in galera. a. casotti, 1-1-3: per me crepi
, / che il mondo s'ha a lasciar come si trova. pindemonte,
-s'io crepassi, se crepassi: a qualunque costo, volente o nolente.
bibbiena, xxv-1-21: dico che vo a uno che lo farà amare, se
l'astrologo! -borbottò jacopo, seguitando a correre per la strada come un matto.
quando ci si accinge in via eccezionale a compiere una piccola spesa. 6
senso d'allentare, che vuol dire quando a uno per la soverchia fatica cascano gli
crepastòmaco, solo nella locuz. famil. a crepastomaco (a crepa stomaco):
locuz. famil. a crepastomaco (a crepa stomaco): a sazietà, fino
crepastomaco (a crepa stomaco): a sazietà, fino al limite della resistenza