scrollò per partire,... seguitò a battere su quel chiodo: -ricordatevi!
la carmi! la carmi! aiutatela a vendicarsi. -tenere al chiodo qualcuno
pratolini, 9-1153: dove non era stato a raccogliere allori! sfido io, senza
amor in qual modo / va medicando a ciò che 'n pace il porte: /
l'un si scioglie, e lega a l'altro nodo: / cotal ha questa
bandello, 2-22 (i-871): a questa malizia d'amore altro rimedio non è
è che da l'uno sciogliersi e a l'altro nodo legarsi, come d'asse
conviene trattare le questioni sollecitamente, finché a tutti sta a cuore risolverle. pananti
questioni sollecitamente, finché a tutti sta a cuore risolverle. pananti, i-350:
l'era caldo, di soppiatto aveva spedito a lecco un suo famiglio, dal quale
. alpin. asticciola di ferro o alluminio a sezione quadrangolare o rotonda, più sottile
estremità libera, che reca un anello a cui si assiema la corda. guerrazzi
chiodo ', nome che si dà volgarmente a un dolore che trafigge il capo,
sacca 1200 di lana e di panni a f. v di nolo il sacco d'
ccccxl. garzoni, 1-196: quanto a i pesi... secondo diversi
nievo, 656: insomma si spendeva a tutto andare ed anche si piantava qua
più o meno alcune dita, appuntato a una estremità, ingrossato dall'altra, e
mirtacee, alto 10-12 m, coltivato a zanzibar, sulle coste orientali dell'africa
l'aspetto di sottili bastoncini lunghi da io a 15 mm, di colore rosso-bruno scuro
vivere, di generarsi e allevarsi, e a che serveno, e le simiglianze c'
le chiome, / pésol con mano a guisa di lanterna. buti, 1-570:
idem, 3-21: rotti i lacci a l'elmo suo, d'un salto /
segno di nobiltà; e ne restò comune a moltissime nazioni di portar chioma i nobili
mai tossa de'miei / trovassi, tutta a consacrar sovr'esse / la mia chioma
/ pietà ti stringa e pieghi / a dame segno or meco /...
così mai chioma verde / non manchi a la tua pianta, e ne la scorza
monti, 13-234: imbrio cadeo, / a frassino sfinii, che su la cima
, 75: non sempre l'arida chioma a le roveri / i torbid'impeti d'
la granata per la chioma, / a una pigional che le sta sopra / bussa
/ bussa il palco col manico. a. cocchi, 8-28: alcuni filamenti di
, n-ii-302: non dava maggior credenza a cotali parole ch'io soglia dar a quel
credenza a cotali parole ch'io soglia dar a quel che favoleggiano le vecchiarelle co'fanciulli
favoleggiano le vecchiarelle co'fanciulli, quando a la lor conocchia traggono la chioma.
e le mani calde e luminose, protese a implorare e a cogliere l'amata,
e luminose, protese a implorare e a cogliere l'amata, fugavano aria dalle valli
cor predice / rio cordoglio di morte a qualche reggia. galileo, 133:
era il figlio del padrone che andava a caccia. « ti fai la chioma,
-trarre qualcuno per le chiome: costringerlo a forza. ariosto, 229: al
boiardo, 2-9-19: attienti, cavalliero, a quella chioma, / che nella mano
10. prov. volge presto il calvo a chi la chioma non afferra: bisogna
, che volge presto / il calvo a chi la chioma non afferra. / se
faticosa guerra, / né potrete durare a la campagna, / che s'armerà con
di berenice: costellazione boreale che appare a occhio nudo come un gruppo di piccole
nudo come un gruppo di piccole stelle a forma di v, a sudest dell'
di piccole stelle a forma di v, a sudest dell'orsa maggiore (il nome
, e sia portata da quel tessalo a vendere in terra a qualche calva principessa.
da quel tessalo a vendere in terra a qualche calva principessa. = deriv
canori, / che chiamasser gli achei a parlamento, / ch'hanno le teste
stella chiomata: cometa. cecco d'a scoli, 339: chiomate stelle con diversi
20-73: quello che non arrivò mai a veder la stella, o chiomata, o
dica il campo pangéo / ch'ei posto a paragon del gran maffeo, /
: fare il minchione. a. casotti, 1-1-119: e domattina,
io fo punto il chionne, / a rivederci freddi nella fossa. = forse
. chiòsa1, sf. nota apposta a un testo (a margine del passo
sf. nota apposta a un testo (a margine del passo a cui si riferisce
un testo (a margine del passo a cui si riferisce, o a piè di
del passo a cui si riferisce, o a piè di pagina o raccolta con altre
pagina o raccolta con altre in volume a sé stante) per chiarirne un passo
o dubbio (e può anche fornire a tal fine notizie storiche, linguistiche,
curi, degno è che la chiosa a ciò risponda. cecco d'ascoli,
che ha fatto il testo va innanzi a tutte l'altre; ed è ragionevole.
lancie, / non che con sproni, a volger testi e chiose, / e
est nimico al sangue italiano. a. f. doni, 3-281: se
è passare dalle amene opere dell'immaginazione a questa arida congerie di testi e di
, 24-43: io son sempre il berzaglio a ogni mira; / ognun fa sopra
altresì fare la chiosa che ho fatta a questo degli egizi. panzini, i-38
« in verità » pensava... a mo'di chiosa « questo santo è
la faccia bianca di cipria, rassomigliava a una costoletta cruda e infarinata che fosse
ii-184: si impunta... a designare il giorno e l'anno col
per aver le foglie rade et i rami a palchi con i nodi uguali, sodo
archit. elemento costruttivo caratteristico della copertura a volta, costituito da nervature in aggetto
ciascuna delle nervature principali di un'ossatura a volta o a cupola disposte in piani
principali di un'ossatura a volta o a cupola disposte in piani meridiani e destinate
cupola disposte in piani meridiani e destinate a sostenere i carichi trasmessi dalla copertura sovrastante
434: il fumo della scodella vaporava a disperdersi nella oscurità, fra i costoloni
moto e s'urtavano e s'assiepavano intorno a que'be'pezzi di figlioli costoloni con
la maglia scollata e sbracciata, mutandine a colori. jahier, 35:
su tutti i costoni. la vastità inghiottì a sorsi l'esplosione. levi, 1-44
. costosaménte, avv. a prezzo alto. -al figur.:
capovolta ch'è la società moderna, a forza di denaro e di uomini,
dar campo di riposarsi a'suoi, ed a quelli di rivolger l'animo alla pace
6-105: si divertiva... a stuzzicarmi, perché le dessi il mio giudizio
aprire una breccia nella parete toracica destinata a dar esito al pus di un empiema,
, sm. chirurg. strumento foggiato a forbice con curva adatta a tagliare le coste
strumento foggiato a forbice con curva adatta a tagliare le coste. = voce dotta
. constrétto). obbligato, forzato (a operare contro la propria volontà);
); indotto, stimolato (a fare una data cosa e per lo più
, uno dì questo gentile uomo comperò a credenza da uno fondachiere dua panni. ariosto
11-56: e chiamando il buon guelfo a sé con mano, / a lui parlava
guelfo a sé con mano, / a lui parlava: -io me ne vo
quel petto, / ch'i'veggo a tanto sospirar costretto. galileo, 94:
. marini, xxiv-786: videsi costretta a rinselvarsi in tempo che la sopravegnente notte
pericolo, che si vide ultimamente costretta a coronar quel solo che potea farla risorgere
un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di
spettacolo quella grandezza inaudita d'ingegno costretto a dibattersi impotente nell'angustia dal difetto dei
la mano tua che dolorava / cominciando a morire,... /..
vuol restare sconosciuta; costretta dal bisogno a disfarsi del 4 caro ricordo '.
2. ant. evocato e forzato a operare per forza di magia (uno
siam separati. carducci, 37: o a me di mutua fede costretto / da
in quelle società accadeva quanto accadde sempre a tutte le società costrette, e per esempio
10. ant. condannato (a una pena). fra giordano,
comunque con mezzi energici di persuasione) a operare come non vorrebbe (e nelle
, 24-150: stanco lo iomo, gìamene a letto, / pensava l'affetto nel
là ov'era retto, / aveanme costretto a non dormetare. compagni, 1-6:
molto prosperevolmente, e i nobili costrignea a ubidire le leggi. angiolicri, 64-1:
, / che vegnan d'esto fondo a dipartirci. idem, par., 30-15
: per che tornar con li occhi a beatrice / nulla vedere e amor mi
di costringere con tormenti un libero uomo a manifestare i compagni della contra lui fatta
51: la perfetta penitenza costrigne il peccatore a sostenere volentieri ogni cosa. petrarca,
ancor sapeano,... costrinse a confessar sé insieme con folco esser della
nel corpo bello, costringe gli amanti a maravigliarsi, temere e venerare detta persona
se mi vuoi far bene, aiutami a far debiti nuovi, e non mi costringere
far debiti nuovi, e non mi costringere a pagar i vecchi. machiavelli, 642
: costui non mi ha del tutto constretto a credergli; e non so s'egli
difenda. ariosto, 11-41: l'orca a seguire il canape è constretta / da
bruno, è costretta da'suoi parenti a dover con nuove nozze rallegrare alquanto la
volendo far violenza alla sua volontà o a l'altrui, non vorrà costringer la mia
talor dal suo tesoro / fu costretto a provar simil fortuna, / potrà ben
altrui tormento. pallavicino, i-772: passò a dimostrare, che dio chiamava i peccatori
quell'ardore tanto odiato che ti ha obligata a fuggirmi, che mi costringe a morire
obligata a fuggirmi, che mi costringe a morire. algarotti, 1-359: il
, 1-359: il costringer la lingua a camminar sempre in un modo, come
era; / ma gli fui tolta a forza; e qui costretta / di rimanermi
chi sa ch'io non fossi costretto a confessare non esservi alcuna scelleratezza in loro
, se no sarete costretti ad andare a giornata, e non sapete com'è dura
, per esempio, che sia costretto a vivere, incatenato, con un'altra creatura
che tua madre è costretta qualche volta a farsi prestare i soldi dal portiere.
: la tensione dei nervi per costringersi a star lì ferma a rappresentare la sua parte
nervi per costringersi a star lì ferma a rappresentare la sua parte... la
non scendevo nel rifugio; mi costringevo a stare in aula a passeggiare e tremare
rifugio; mi costringevo a stare in aula a passeggiare e tremare. 2
dato luogo); relegarla, obbligarla a dimorare, farla entrare a forza,
, obbligarla a dimorare, farla entrare a forza, rinchiuderla (in un luogo per
nutrici, quando li loro fanciulli vogliono provocare a sonno, cuoprono loro la faccia,
luogo, acciocché l'aere scuro gli provochi a dormire. del tuppo, 526:
26-128: commandare ai demonii, aveva a mente: / tosto in corpo al
spinge. parini, xix-3: novelle a chiedere / manda l'inclita nice /
. carducci, i-311: il popolo badava a snidar dai castelli quel che avanzava di
castelli quel che avanzava di feudatari e costringerli a città e poi cacciarli anche di città
l'abate che una piccola indisposizione costringeva a letto. viani, 19-322: costrinse a
a letto. viani, 19-322: costrinse a calci il sacco sotto il sedile,
4. figur. moderare, tenere a freno, vincolare; contenere, reprimere
facciano tanto di male. cecco d'a scoli, 4656: po ver tate superbia
amore celare non possono, però dentro a loro conchiudere e costrignere. monti,
5-9: vagliono [le comie] a costrignere il vomito e 'l flusso del ventre
acciocché 'l lungo desiderio del coito meglio accenda a ciò fare. -costringersi da
in larga significazione, non è altro a dire se non costrignersi l'uomo dalla
: il genio e lo spirito, a voler far prode, vuol esser libero,
, constrittivo), agg. atto a costringere; coattivo, coercitivo.
. 2. ant. atto a restringere, a contrarre. ottimo,
2. ant. atto a restringere, a contrarre. ottimo, i-366: lo
3. medie. ant. atto a tenere aderente una medicazione (una fasciatura
v.]: 'costrittivo', che serve a tener ben applicata ima cosa a suo
serve a tener ben applicata ima cosa a suo luogo; e dicesi per lo più
il calibro di un organo cavo. a. cocchi, 4-2-97: le traverse che
. carducci, 1-1258: sbucava e a chiuse spire divincolandosi s'inalberava su 'l
quelli dei tempi nostri, sono dispostissimo a concedere. 2. matem. che
stava passando il tempo costruendo una gabbia a trappola che voleva regalare ai bambini della
la tua paglia in becco, / amoroso a costruirti un nido. 3
, lctt. it., i-193: a costruire il suo inferno, [dante
anche un'opera loro, la ingrandiscono a volte come un'eco ingrandisce una voce
, indovinando, e sbagliando, tradussi a voce tutte ì'odi dal principio di
tutte ì'odi dal principio di gennaio a tutto il marzo. 7. matem
7. matem. determinare una grandezza a partire da altre, compiendo una serie
agnesi, 1-1-78: debbasi sopra la retta a b costruire il triangolo abc.
grembo al mare, ma in mezzo a quattro fossaccie d'acqua verdastra e fangosa.
di guancie. borgese, i-i33: a filippo fece anche l'impressione che..
dominare, di distruggere e di ricostruire a linee larghe, sommarie e potenti la
è forse lo stessissimo idiotismo francese il y a des gens? costrutti va
essere costruttivo, l'essere atto a costruire. -al figur.: volontà,
, 78: ti ricordi come a roma delio credesse che io potevo
alla costru zione, atto a costruire; strutturale. cattaneo,
quei grandi archi policentrici che tagliano a uguali distanze lo sterminato lucernario sembrano
distanze lo sterminato lucernario sembrano, a noi pigmei col naso in aria, un
2. figur. che mira a tradurre in realtà idee, piani,
.. è di foggiare uno strumento analogo a quello che si foggia per l'interpretazione
interpretazione della singola poesia e che serva a orientare intorno a tutta l'opera di un
poesia e che serva a orientare intorno a tutta l'opera di un poeta.
e. gadda, 338: ebbe (a suo modo) [napoleone] il culto
tutto; / ma perché si fa forza a tre persone, / in tre gironi
costrutta di mattoni. tasso, 6-iv-2-119: a quella parte, ove cadendo oscura /
ragione ei s'elegga ticone, anteponendolo a tolomeo e a nicolò copernico, de'quali
elegga ticone, anteponendolo a tolomeo e a nicolò copernico, de'quali due abbiamo
/ ne'suoi recinti imprigionate tonde / a serbarsi. algarotti, 3-355: niente
dal ventoso gardo / chi vien cantando a i mal costrutti valli / sbarrati di tronchi
3-124: l'acero campestre, che a primavera è ricercato da chi pianta vigneti e
, se ben costrutto, è destinato a diventare il marito della vite. pavese
la forma arcaica e letteraria costrutto rispetto a costruito: cfr. costruire (con la
* che passar mi convien '; cioè a me dante convien passare questa parte,
de'medici, 263: lo spirito talora a sé redutto, / e dal mal
. perciò prego v. s. a cavarne qualche costrutto e darmene subito avviso.
sbiaditi dall'umido e dall'età che ebbi a penare a cavarne costrutto. manzoni,
e dall'età che ebbi a penare a cavarne costrutto. manzoni, pr. sp
mio carattere, stenta come un bracco a raccapezzarne il costrutto. 3.
stromenti s'ingegnava cavarne qualche costrutto. a. f. doni, 3-76:
cento furbi e farinelli, / che a un girar d'occhio ti squadernan tutto;
sommo fructo / dello eterno costructo / a esser siam formati / come lui figurati,
chi costruisce; chi soprain- tende a costruzioni. - costruttore edile: impren
un istituto nautico, viene abilitato a costruire navi di qualsiasi tonnellaggio.
cui porrem l'impronta / che piacque a nerva: roma col timone. e
: dopo la guerra s'era messo a fare il costruttore, e aveva sempre
allo svolazzo, che respirano tutta la vita a regolari e perfetti respiri quotidiani.
del condotto, e ben era agevole a comprendere non essersi quello fabbricato per accogliervi
. gioberti, 1-ii-326: le macchine a vapore... le lodate talvolta nelle
di perfezzione considerar si deve, cioè a dire che in quelle sentimenta ed in
3-350: presentemente ci vuole degli anni a stagionare il legno perché atto si renda
difficile costruzione. monti, iii-400: a questo rapporto un altro ne aggiungerete, ma
l'adda... formano disopra a cassano vasti cumuli di breccie, dette
breccie, dette volgarmente ceppi, materiale esimio a quel genere di costruzioni alle quali in
da costruzioni più recenti, fu visibile a lungo. moravia, iv-100: doveva
sono qui materiali di costruzione, usati a edificare un tempio cristiano. svevo, 3-677
parlata), per dare maggior rilievo a un termine. -costruzione a senso:
maggior rilievo a un termine. -costruzione a senso: ove due elementi di una frase
per construzione, la quale si pertiene a li gramatici, sì per l'ordine
l'ordine del sermone, che si pertiene a li rettorici, sì per lo numero
de le sue parti, che si pertiene a li musici. albertano volgar.,
30-2-140: la inversa costruzion latina, a modo e con senno adoperata, e nella
questo secondo quadernario non si può ridurre a costruzione grammaticale, e appena si può
collocazione dei termini componenti le frasi, a fine di presentar all'intelligenza il concetto
. pavese, 8-17: basta pensare a qualche opera moderna di vasta costruzione -romanzi
contento. bruno, 3-897: siamo dovenuti a tale ch'ogni satiro, fauno,
formare nell'insieme un organismo strutturale utile a un determinato scopo; a seconda del
strutturale utile a un determinato scopo; a seconda del materiale utilizzato, le costruzioni
struzzo, in muratura mista, e, a seconda della loro destinazione, si dividono
con intento spreg., persona vicina a chi parla o a chi ascolta o da
, persona vicina a chi parla o a chi ascolta o da poco nominata;
può esser riferito altresì ad animali e a cose inanimate, specie quando vengono loro
(46): vedi come retta a risolvere un problema, o a dimostrare un
retta a risolvere un problema, o a dimostrare un teorema, mediante il tracciamento
geometria. -costruzione aritmetica: operazione diretta a risolvere un problema o a dimostrare
diretta a risolvere un problema o a dimostrare un teorema, per mezzo di numeri
: data dunque la posizione della b a, ci potremo servire della costruzione del
in tutte le elevazioni, bisogna andare a gran passo verso l'impeto infinito. or
queste, non vi par forse che a ciò bastassero la non intera e perfetta cedevolezza
i quali, tempo fu, avemmo a vile e in dispregio, e de'quali
pulci, 1-18: ogni cosa diceva a costei, / e riposossi alcun giorno con
de'medici, 234: mida vien drieto a costoro: / ciò che tocca,
sì come sono 'costei'e 'colei'che a tutti i casi ugualmente si danno, né
né vero amor, quel ch'egli avea a costei. guicciardini, in: non
. guicciardini, in: non crediate a costoro che predicano sì efficacemente la libertà
hic, e si dice di persona a noi vicina. idem, 30-2-195: non
amoroso amplesso; / ma non valse a crollar del saggio e casto / bellerofonte
di ciance / acre e di motti a contradire a'regi / indegnamente. manzoni
piovano s'era impancato vicino al focolare a dogmatizzar di morale. verga. 3-115:
dogmatizzar di morale. verga. 3-115: a me mi sembrano tanti pazzi costoro!
ogni sollazzo. soffici, ii-240: a quello mi condusse e mi affidò. era
secco e nervoso con certi baffi bianchi a coda di topo. pavese, 33
il mio corpo / e lo scuotono a tanti ricordi, mi han schiuso il
sa che la vivo e non riesco a comprenderla. -ant. riferito a
a comprenderla. -ant. riferito a dio, a gesù cristo. maestro
-ant. riferito a dio, a gesù cristo. maestro alberto, 113
: in principio era il verbo appresso a dio, / ed era iddio il
, 117: non è dissimile maraviglia a chi non sa, perché de'corpi sani
chi non sa, perché de'corpi sani a costoro le cose dolci, e a
a costoro le cose dolci, e a costoro l'amare si convengono; perché
secolo non aspetta nulla; costui ha cominciato a godere della vita beata. marsilio ficino
venale che non ricusa di vender l'animo a prezzo? bruno, 3-11: basta
., 5-104: amor, ch'a nullo amato amar perdona, / mi prese
costui sforzo l'eresia non basta / a tener campo; così franco ei scrisse
vinti, / e più folte e anelanti a nove imprese. tommaseo, ii-198:
534: i costoro cadaveri avevano preso a vagabondare nel sepolcreto inseguiti dal ciotolino del
antiche leggi, di promettere maggiore onore a chi più meritava con l'opere.
: per questa costuma di tornar sempre a casa con qualche cosa attaccata alle mani,
ànno ricrisciuto di nuovo la costuma douta a tutti strani, cioè dove in prima
paesi. monti, x-1-404: in remote a portar barbare terre, / merci a
a portar barbare terre, / merci a vicenda e, più d'assai che merci
o si moltiplicano, o cangiano oggetto a seconda delle abitudini morali e delle costumanze
e riserberemo la parola 'costumi 'a indicare i modi umani di operare in
secondi del faina... incominciò a deplorare la barbara costumanza del duello.
e costumanze. panzini, iii-596: a motivo di vecchie costumanze, gli uomini
vecchie costumanze, gli uomini questo ammettono a titolo di complimento. pancrazi, 1-151
e sì bel regimento, / ch'avanzate a ragione / e senica, e catone
lo spema; / avante che s'apigli a lui, dicema / sua costumanza e
deo hai costumanza, / lo deletto méttete a vedire. chiaro davanzati, 260 c
c: adunque mala vostra costumanza. a. pucci, ix-402: a noia m'
costumanza. a. pucci, ix-402: a noia m'è, per costumanza trista
pesanza. della casa, 557: ritornasi a trattare delle male costumanze, che spiacciono
. sassetti, 98: fo boto a dio, che se e'non muta costumanza
usanza / e di be'regimenti / a che vivon le genti. chiaro davanzati
la terza costumanza / che ti convien a tavola servare. trattati di virtù morali
istare, ma per li suoi bisogni a terra discende. chiaro davanzali, ii-331:
v- 199-23: e le prestanze iscrivaremo a le prestanze, sicome avemo costumato di
[gli eserciti] con la fronte a uso d'imo conio. firenzuola, 448
dio voleva, e come si costumava a que'tempi se pur non si ricorreva
. bartoli, 37-46: veniva alcuna volta a servir con essi, ora nel refettorio
ha tenuto amore, / e costumato a la sua segnoria. intelligenza, 308
suoi si bamboleggia, / che sono a costumare ed a nodrire. boccaccio,
bamboleggia, / che sono a costumare ed a nodrire. boccaccio, dee.,
con essa [fanciulla] ne mandò a bologna ad una sua parente, pregandola che
. crescenzi volgar., 9-6: quanto a costumare il cavallo, si richiede principalmente
ivi costumargli essere a tucti riverenti. baldi, 4-2-223:
. battoli, 36-19: risanato come piacque a dio, il volle a costumarsi nella
come piacque a dio, il volle a costumarsi nella sua corte in tordesiglia
tordesiglia d. catarina sposata a giovanni terzo re di portogallo. =
molto costumata- mente allevata, e pensando a cui la dovesse maritare, le occorrevano
sono oggi li nostri sacerdoti che attendono a certe costumatezze di fuora e tengono le
: i nostri passati ebbero sì fattamente a cuore la costumatezza, che a procurarla
fattamente a cuore la costumatezza, che a procurarla e custodirla ordinarono il consiglio del-
guittone, i-267-124: fue costumato a pascierse de ve- neno con altra vivanda
[o morte] serà refrenata / ed a orribile morte giudicata: / come se'
d. battoli, 9-30-293: a quello spiacevol mendo del guizzar ch'egli
del guizzar ch'egli [demostene] a ogni poco soleva con una spalla..
lo specchio che gli serviva di maestro a ben atteggiare, presentarsi con la mal
leopardi, 1010: gli uomini costumati a questo modo nostro e, come diciamo
: compar, pòi recordare, sì corno a me pare: / donzello en bel
suoi costumi in una compiuta contessa. a. pucci, ix-359: se 'l giovane
: però che chi non è costumato a sé, non può essere perfettamente costumato
lasciarsi vincere ubidendo, che volere fare a suo modo stimando parere costumato. boiardo
iddio, / se non te adusi a parlar più cortese, / farotte costumato
, n-iii-997: questa ragione non conviene a l'uomo costumato né a quel di stato
non conviene a l'uomo costumato né a quel di stato. d. battoli,
scrivere se non rispettosamente, come conviensi a civile e costumato uomo. alfieri, 1-694
conosceva bene, l'aveva una volta paragonato a quelle parole troppo espressive nella loro forma
non perdono il tempo: sono al fosso a lavare i cenci, sul prato a
a lavare i cenci, sul prato a battere le mantelline. -
zappa erano trascorsi nella città, riducesse a civile e costumata disciplina. macinglii strozzi
, e nell'età s'avanzarono, a tanto maggior grado di riputazione e di
i-153: e [la fortezza] a guisa d'un ben ordinato presidio all'anima
: è piena d'industria da capo a fondo [la commedia], e del
masuccio, 31: la barbara, a le solite ore in cella venutasene per
i vescovi si presumevano più del costumato a roma. redi, 16-v-283: in questi
. laude cortonesi, xxxv-n-18: a costume ch'era usato / si ebbero
splendesse tanto lume / sotto le ciglia a venere, trafitta / dal figlio fuor
cominciar del giorno, / si movono a scaldar le fredde piume. maestro alberto,
. simintendi, 2-2-56: e, a costume della patria, menti ch'era
sole, madonna dianora... a spasso per la vigna cogliendo secondo el
. alamanni, 5 * 1-775: a poco a poco / gustin l'albergo [
, 5 * 1-775: a poco a poco / gustin l'albergo [le piante
tempo da mutar costume. -come sarebbe a dire? -quando si apre una bottega nuova
gli uomini che coloro che sono arrivati a un certo grado di fortuna..
cui durò il costume, lamentatrice bravissima a pagamento dietro i cataletti dei defunti.
e confi denziali scambiati sorridendo a distanza, secondo l'eterno costume,
ond'io vo per minor danno / a morte, come al mar veloce fiume.
costume / alcun rivo corrente, / venite a me dolente. ariosto, 7-3:
consuma il pensare / che 'l foco abbia a mancare. tasso, 14-3: è
mio lume / il sol, che a me sparì. parini, ix-21: bel
turbano le cittadi et usano la gente a perversi costumi. giamboni, 7-13: i
. giamboni, 7-13: i giovani a cui il difendimento delle provincie, e la
): io voglio in prima andare a roma, e quivi vedere colui il quale
paolo da certaldo, 116: usa a le chiese spesso e a'predicari,
donne, se mai fu beltate / equal a questa; e se son tal costumi
, / ch'è sol ne'vizi a se medesmo eguale. sarpi, i-180:
, i-33: i tuo'seguaci, a chi ti crocifisse / più che a te
a chi ti crocifisse / più che a te crocifisso, simiglianti, / son
il nuovo padrone, dando lo sfratto a tutta la famiglia, e facendo brigata
le torcie elettriche battevano i cespugli, a snidare le coppie che non c'erano.
motti ne'libri de'costumi, che vegna a frutto di parlare, ch'elli non
un tempo. guarini, 59: miro a le bellezze di mirtillo, / dal
. cavalcanti, ii-466: mand'io a la pinella un grande fiome / pieno di
., iv-xxvi-12: ancora è necessario a questa etade essere cortese; ché, awegna
etade essere cortese; ché, awegna che a ciascuna etade sia bello l'essere di
sia bello l'essere di cortesi costumi, a questa è massimamente necessario. petrarca,
.. gli uomini fantastichi e capricciosi a donne grasse, temperate, di costumi
delle parole. firenzuola, 68: a pudica donna e a nobile uomo, a'
, 68: a pudica donna e a nobile uomo, a'quali secondo il
i loro parenti ed amici sono arrivati a una certa età, danno loro in
... la geografia si perdesse a registrare piuttosto le stranezze dei costumi e le
costume: sembrò che la vita si atteggiasse a cinema, e l'ideale della bellezza
. ojetti, i-145: un fiorentino a testa nuda, in costume da bagno
finestrino. deledda, iii-716: sarebbe scesa a godersi un bagno, col suo costume
comprato di nascosto del marito: costume a maglia, che richiamava l'ammirazione ingorda
. pavese, 7-69: al mare, a s. remo, s'era andata
s. remo, s'era andata a bagnare da sola in barchetta e, una
studi, e piacer folli e vani / a libertà cangiar spoglia e costume.
forte, ma e'non è già conveniente a una donna l'apparire o forte
non so rinvenirmi per qual cagione aristotile negasse a zeusi così dovuta prerogativa, cioè l'
disporre l'animo dell'auditore, movendolo a qualche passione;... o in
d. in per libra e per cortesia a costu- mieri s. 3 d.
il gran manto di velluto verde ricamato a quadrifogli d'argento e a spighe e a
verde ricamato a quadrifogli d'argento e a spighe e a foglie d'oro fa,
a quadrifogli d'argento e a spighe e a foglie d'oro fa, al primo
. -costura della calza: riga a maglia rovescia che si vede posteriormente sulla
la stati in grandi virduri, lu vemu a lu cupertu, / or stanno a
a lu cupertu, / or stanno a li vallimi et a ciascunu ruvettu;
, / or stanno a li vallimi et a ciascunu ruvettu; / non ànno ancor
ruvettu; / non ànno ancor custuri a li loru farzetti. fiore, 228-14:
. giusti, 2-39: son buono a caccia e per menar di sprone, /
. m. cecchi, 1-2-436: arfasattello a tre costure, / che pare il
son d'acciaio: / e s'a dir mi sospingon le punture, / a
a dir mi sospingon le punture, / a dover ritrovarti le costure, / credo
quaedam profetia, v-582-69: non vali a custurer, mi pari, arti et
pari, arti et azimmaturi, / a iudichi et a nutari ancor lavuraturi.
arti et azimmaturi, / a iudichi et a nutari ancor lavuraturi. fatti di cesare
. costurino, sm. maglia a due giri nella cucitura della calza.
creduto, / perch'ogn'omo ne vive a scaltrimento. latini, i-566: e
, 38: donzella cotale ha molto a fare a tenersi costante, tante battaglie
: donzella cotale ha molto a fare a tenersi costante, tante battaglie sono dentro
ali, / quanto si con- venìa a tanto uccello: / vele di mar non
e stato, / ponga la mano a questa chioma d'oro / ch'io porto
beato; / ma quando ha il destro a far cotal lavoro, / non prenda
rinchiuso, / che tenean sempre instrutte a cotal uso. aretino, 111-69:
gattone, tal che voi, che a posta ismarritovi ne la più folta calca
20-68: qual è il timido cigno, a cui sovrasta / co 'l fero artiglio
fero artiglio l'aquila proterva, / ch'a terra si rannicchia, e china l'
, i-304: e qual non suole a forza / in que'melati seni eccitar bile
e non vergogna / di mischiar cotai fole a peregrini / subbietti, a nuove del
cotai fole a peregrini / subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti /
subbietti, a nuove del dir forme, a sciolti / da volgar fren concetti,
lettaa, che non intendano quello ch'a loro si dice. boccaccio, dee
calze, e aveva volto il vestimento a rovescio, e pareva uno cotale paz-
come ogni religione, tende sempre più a fare dell'oggetto del suo culto un
, 120-4: udite, udite, dico a voi, signori, / e fate
dinanzi al cristianesmo, / non adorar debitamente a dio: / e di questi cotai
. fiore, 159-7: l'accontanza a color che son avari / sì par ch'
color che son avari / sì par ch'a dio e al mondo dispiaccia: /
mondo dispiaccia: / non dar mangiar a que'co tali in taccia, /
passavanti, 17: spesse volte interviene a questi cotali, che potendo aver la
poi volendola, non la possono avere. a. pucci, ix- 398:
. pucci, ix- 398: a noia m'è vedere un scostumato / in
de'cotali, / e siete, a dir il ver, grandi animali. varchi
, 1-30: non c'era ragione, a detta di tutti, che l'unica
caddi in tentazione, et libera nos a malo. berni, 134: dicon:
apriva quel cotale, / non bisognava a noi pigliare il legno ». idem
». idem, 165: porta a traverso al collo uno straccale / quadro,
dici, al secolo e 'l secolo a te; cotale ti fa lo stare come
8-6 (263): calandrino gl'invitò a cena cotale alla trista. s.
pronti al pianto, come noi fummo a commettere la colpa, e cotale come
novo giorno: / cotale è dolce a me, che al porto tomo / da
, che 'l verno ancora i contro a i colpi del ciel null'altro manto /
elicona / favoleggia cantando, / perché a lui più s'attenda; / pur colà
2-10 (256): la donna rivolta a lui, un cotal pocolin sorridendo,
potesse da questo cielo che si ostina a piovere e a far freddo riscaldare adesso
questo cielo che si ostina a piovere e a far freddo riscaldare adesso un cotal poco
procaccio, che sono i per darli a voi trenta scudi papali. =
sì forte, ch'ella sia sofficiente a un asino, se io ve l'avessi
un asino, se io ve l'avessi a metter dentro. boiardo, 2-5-22:
trovano parole / che muover possan te a benivolenza / di chi ab aeterno amar
può eloquenza di mondane scuole / piegarti a compassion, se decretasti / che '
e gli ozii illustri / che infìno a te per secoli cotanti / misti scesero
acerbo e sconsolato, / e tornami a doler di mia sventura. carducci, 102
aretino, 1-150: il re, ritenendo a pena le risa, se ne uscì
si scendeva giuso la scala, e messosi a parlar con un suo, attendeva con
120-3: udite udite, dico a voi, signori, / e fate motto
e che ne tocca cotanto di guadagno a meie bene co la persona mia.
d'impazienza che ella fu per ire a ritrovar il cavaliere nella sua camera,
, con l'agio che ima scala a chiocciola di scendervi ne le porgea.
arrighetto, 219: io ho invidia a tutti quelli che hanno meglio di me
vi dico, che il cavallo è notricato a latte d'asina. dante, 39-25
morte fanno / riparo ne la mente / a quei cotanti c'hanno canoscenza. idem
metafore come nelle altre voci pellegrine hassi a guardar la santa legge del decoro,
giuocomo, s'impegnorono di sorte, che a pena ce ne restò un contanto di
carni. 4. pron. a indicare due, tre, quattro volte
e sconfisse, avvegnaché fossono due cotanti a cavallo e a piè. cavalca, 16-1-23
avvegnaché fossono due cotanti a cavallo e a piè. cavalca, 16-1-23: sperando d'
e guadagneremo due cotanti, e quando a casa fossimo tornati, mi potresti rifar
grandemente, in modo così grande, a prezzo così alto (ed ha spesso
ha spesso valore enfatico); così a lungo, per tanto tempo. -anche
potesse / ch'io cotanto valesse / ch'a voi paresse -lo mio affar piacente.
, quante più glorie ed onori s'aspettano a coloro che bene fanno. g.
idem, inf., 29-21: dentro a quella cava / dov'io tenea or
dov'io tenea or li occhi sì a posta, / credo ch'un spirto del
/ dacché tu m'hai cotanto offeso a torto: / che montalban mi doni,
/ frondeggia, e 'l ghiaccio fede a i gigli serba, / ed a le
fede a i gigli serba, / ed a le rose tenere: cotanto / puote
sano. parini, giorno, ii-1144: a lui diresti, / che tali del
dio: cotanto ei vola / velocissimamente a la sua donna. alfieri, i-266
esser beato non consente il cielo / a natura terrena. idem, 21-58: questo
fosse stato l'impresario della quarconia, a questa rievocazione fatta in un modo,
in un modo, con un tono e a un effetto cotanto offensivo, avrebbe risposto
. pietra abrasiva, molto dura, a grana più o meno fine, usata per
e fanciullesco grido / aguzon lor saette a una cota. castiglione, 505:
coltella affina. vallisnerì, ii-285: a una tale serie immensa s'attaccano le coti
gli aghi acuti arrotando bruniscon, come a cote. 2. figur. stimolo
360-37: sempr'aguzzando il giovenil desio / a l'empia cote, ond'io /
? guarini, 258: credetel pur a me, che cote fui / di fede
me, che cote fui / di fede a l'uno e d'onestate a l'
di fede a l'uno e d'onestate a l'altra. tasso, 10-10:
, / che a'folli affetti e a * van desiri è cote, / amor
cultor, cui grande amore / i volumi a cercar trasse di questi / delle italiche
fu un vero giansenista italiano, anteriore a giansenio, e temprato non mica alla cote
nuovi e grandi, e arte di tirare a sé i leggitori; ma era un
aspra de l'arte, / o troppo a questa amico e a te non pio
, / o troppo a questa amico e a te non pio? pascoli, i-197
, e sarebbe di mandar in regalo a mons. soderini ima cas- settina di
che ne parteciperei anch'io quando vado a pranzo da lui. oriani, x-4-335
dal mattino nelle loro vasche da bagno a misurato tepore essendo che la loro pelle
neri, dalla cotenna prodotti, simiglianti a fila d'oro fanno le più divenire.
d'un panno lino grosso, tutto dipinto a gigli colle barbe volte di sopra,
cotenna et osso, / e nel capo a ruggiero entrò due dita. g
mena al primo ch'incontra: e a braganosso, / figliuol di pandragon caccianemico
intese note, / che fan grattare a molti la cotenna. vico, 77
vengono, o amore, il poterne essere a parte i giovani, sotto verdi e
lento lento / per l'aer sacro a dio mosse le penne: / era preghiera
di legno, / potesse l'armonia fino a quel segno. faldella, 2-90:
che posta su i carboni accesi comincia a fluire, e ribollire, e fare sopra
in san pedro togliendo le grosse cotenne a un buon popone meridano. 4.
vestisse panni in quei dintorni, mosso a pietà per quella infelice, la chiamò un
famiglia segue l'aratro, e incoraggia a gran voci, e supplica le 7 paia
il verde in due labbra nere, buone a coprire il seme. 8
faresti so dir manco cotenne. -tagliare a cotenna i capelli: raparli.
casa lasciava mescer loro in cucina, a opera finita, un qualche onesto bicchier
qualche onesto bicchier di vino: magari accanto a un pane, o un bel piatto
la nominavano) ch'era un edificio a similitudine d'un ponte posticcio e coperto
scrupoli. saccenti, 1-1-239: lesta a raccorre, a seminare stitica, /
saccenti, 1-1-239: lesta a raccorre, a seminare stitica, / ha la coscienza
altre: « lenta a raccórre, a seminare stitica, / ha
altre: « lenta a raccórre, a seminare stitica, / ha la còrile (
forma cuti quidi (corrispondente a 1 0, 274 in attica).
occasione di toccarne uno, o porre mano a tarmi, ecco materia e forma
hanno lo stesso ritardo di marea rispetto a un mezza sfera cava, destinata
un mezza sfera cava, destinata a ricevere la testa meridiano fisso (
e fa nova cir- culazione di punto a punto, significa le cose naturali corruttibili
tre sono difatti gli elementi che concorrono a formare questo libro, così denso e così
: angustia cotidiana quasi come un callo a dolore face. dante, conv.
purg., 11-13: dà oggi a noi la cotidiana manna. s. agostino
dalla redazione d'un cotidiano e va a dormire. = voce dotta, lat
gran copia l'olio naturale dentro a certe vescichette par ticolari e
.]: 'cotiledoni', nome dato a certe escrescenze cellulose, che si scorgono nell'
poi erano le specie de'vasi dedicati a bacco;... ed i cotilisci
saranno stati tutti quelli che erano destinati a conservare e bere il vino. =
avanti ed in basso, e che serve a ricevere la testa del femore. questa
'o 'acetabulo ', e sempre a motivo della sua rassomiglianza ad un vaso
è pieno di dieci bande con colori a vicenda diversi ¦ = > fr
giallo pallido, rotondo o allungato, a forma di pera, con polpa dura
e'membri nutritivi ed i nervi. a. pucci, ix-407: re- canvi
assai pere cotogne molto buone da mangiare a quel modo crude, ma molto meglio in
quasi saturnino, le cotogne che tardano a maturare come il sonno che tarda a
a maturare come il sonno che tarda a venire, e assorbono dalla terra un succo
di te, l'aulètride dagli occhi / a mandorla e dal seno di cotogna /
le alberococche. oggi si stimano quelle a chi si spicca l'osso. e così
e diversi modi, convenevoli non solamente a gli ammalati, ma utili ed aggradevoli ancora
, di soria e d'imberia fino a roma. allegri, 172: la
iii-64: se vuol venire questo settembre a vedere come si fa a fare la
questo settembre a vedere come si fa a fare la cotognata, venga senza complimenti
. piantagione di cotogni; terreno coltivato a cotogni. cotognino, agg. che
e se freme rovaio, / comandare a siringa, / che del migliore attinga,
-pesca cotognina: pesca cotogna. a. f. doni, 3-117: un'
ancora il gottanar panni e piegarli. a. f. doni, 2-14: si
ma toma probabilissimo che avesse luogo appresso a poco in principio del secolo xvii.
caporali, i-37: con lo stocco a l'arcione e con la mazza / e
2. di capelli sottoposti a cotonatura. pratolini, 10-451: ed
, con un peziolo lungo, stipolo a forma di falce, e, nella
relativamente, sono le piante che concorrono a vestirlo: e fra queste il cotone è
32-113: i rozzi panni / lasciando a prova agricoltori e fabbri, / chiuderanno in
celluloide, di materie plastiche e vernici a essiccamento rapido). -cotone fulminante:
cerchiati di ferro, tanto che reggessero a certo numero di colpi, si faceva
all'azione di alcali, poi lavato a fondo (la fibra del cotone si
seta, più tenace e più facile a tingersi). 3. bambagia.
poi tra le sue gente il getta a terra / come fusse una palla di cottone
che la notte io non abbia ire a l'oste. b. corsini, 7-20
i sommi così tartassati, perché avvezza a sentirsi urticchiare dalle cose come da un
): non sono un signorino avvezzo a star nel cotone: qualcosa alla buona da
* quelle più basse, ed a dorso amplio e spianato, e 'hame
che dovevan raggiungere tutti i giorni a piedi dal loro paese dentro il
kay inventò la navetta, destinata a facilitare il lavoro e a dare maggior
navetta, destinata a facilitare il lavoro e a dare maggior larghezza alle stoffe;
grande telaio e che esse trapuntavano, a disegni di ruote, di stelle, di
tessuto grossolano con l'ordito di canapa a trama di cotone (usato per fare tende
vele). crescenzio, 1-40: a far il bastardo d'una galea sottile.
cotonizzare, tr. sottoporre fibre tessili a ope razioni che diano loro
cerchio che sogliono avere nell'estremità fatto a tornio, il quale doveva servire per
, il quale sembra distaccato dal metallo a cagione d'un'incavatura che vi si
cuocere, cottura (in particolare: a scopo di raffinamento, di purificazione del
bernardo ufficiali predetti allogarono... a salvagno tuccii da giogatoio...
2-63: il marito stava la notte a sollecitare le cotte de'mattoni e della
il moccicone di tre cotte sarà isforzato a giurare a se stesso di non aver bene
di tre cotte sarà isforzato a giurare a se stesso di non aver bene adacquato.
fagiuoli, 3-3-89: non facciamo come a tutte l'otte, / veg- giamo
. bartoli, 1-57: maravigliosa cosa è a vedere la natura del fuoco; perciò
sotto alla cotta, diventerà la fornace a poco a poco tiepida da basso,
alla cotta, diventerà la fornace a poco a poco tiepida da basso, ma sopra
: perché l'avvocato desse i quattrini a fondo perduto a quel modo, bisognava che
avvocato desse i quattrini a fondo perduto a quel modo, bisognava che avesse preso
cavalli e stava in sella da mattina a sera. 6. sport.
soprattutto un ciclista) durante una gara, a causa di imo sforzo violento e prolungato
meno ci piace che tocchi un bagatino a quel mastro graziano, che tarda a
a quel mastro graziano, che tarda a visitar l'infermo, finché suona la campana
la spesa, che sua eccellenza venga a toccare il polso, quando la morte
strano parve... l'aversi a mostrare in pergamo di lovagno un predicatore
, 57: avevano già messo la cotta a noni o al menichetto, i quali
: nessuno più di lui era valente a cantar salmi ai vespri o a la messa
valente a cantar salmi ai vespri o a la messa cantata, con la sua
di tutto il bosco del magno, a uno albero con le braccia di drieto,
. pulci, 6-17: era presente a quel meridiana, / ed una ricca
, vii-308: dall'altro lato entra indi a poco in tenzone il povero eumelo eleo
, 19-363: cotte avean di cotone a la moresca, / tutti di pari età
, ii-124: due ragazzi in cotta reggono a distanza con due corde tese le cocche
bella cotta di cavaliere, e andò a mettersi dove il sole batteva ancora forte
e questi tutti portano la marca affibbiata a dosso. 6. dimin.
cotticèlla indosso, dentro uno scabello riversato a servirgli di pergamo, ragionare della passione di
un certo numero di piccoli vasi posti a galleggiare in un recipiente pieno d'acqua
le galanterie dei festosi banchettanti, gareggianti a colpire il piattello in bilico sull'asta col
. xóttoc3oc * bacino ', affine a xotùàtj 4 tazza, ciotola '.
. dare la prima cottura (a minerali o altri materiali nelle fornaci
monti di val di castello si cotticchiava qui a verzaglia, e secondo alcuni si
di blocchi / oltre l'irto canneto atto a far dardi. idem, v-1-386:
e sm. e f. chi lavora a cottimo. paoletti, 1-2-164:
). operaio od operaia che lavora a cottimo. jahier, 179: il
di volterra. lo aveva riaperto ormai a pieno ritmo: aveva dovuto assumere dodici
dovuto assumere dodici tra cottimisti e lavoranti a paga fissa. cóttimo, sm.
-specie nella locuz. avverb. a cottimo (disus. in cottimo)
paolo iii, per suo ordine dato principio a far rifondare il ponte s. maria
si sarebbe finito, allogando in cottimo a lui. allegri, 112: compone
lui. allegri, 112: compone a bandiera spiegata, non altrimenti che se egli
che se egli avessi preso questo lavoro a cottimo. magazzini, 70: non terrai
: non terrai opre, ma dai a fare fosse e divelti in cottimo. targioni
, 1-982: la prestazione d'opera a tempo ed a salario fisso ha l'enorme
la prestazione d'opera a tempo ed a salario fisso ha l'enorme difetto di
, per contrario, sollecita i lavoranti a fare ogni sforzo per produrre il più
4-95: la prima cazzuola per incominciare a fare il muratore dovette prestarmela mio zio
poi, quando presi il primo lavoro a cottimo..., gridava ch'era
coloniche, e i lavori vengon dati a opera, a squadre di lavoratori avventizi
e i lavori vengon dati a opera, a squadre di lavoratori avventizi, ingaggiati dai
», i quali assumono i lavori a cottimo. calvino, 1-204: poi,
si ponno e non si debbono fare a cottimo, e io specialmente ci sono durissimo
opera quando m'è dato da poetare a cottimo. pasolini, 3-39: l'orchestrina
pasolini, 3-39: l'orchestrina pareva a cottimo, e specialmente il pischello che suonava
, 1-27-325: questo cottimo sarà liberato a chi offerirà prezzi più vantaggiosi. paoletti
cottimo: prendere, dare un lavoro a cottimo. - anche al figur.
d'uno scolar chiusin, ch'io tengo a cottimo. 4. stor. imposizione
che i consoli veneti in levante, a londra e a bruges imponevano sulle navi
veneti in levante, a londra e a bruges imponevano sulle navi o sulle merci
o sulle merci inviate dai mercanti veneziani a venezia o fatte venire da venezia.
di cuocere), agg. sottoposto a cottura (per lo più con riferimento a
a cottura (per lo più con riferimento a cibi, vivande, ecc.)
stracotto: con valore di superlativo, a indicare che si è superato il punto
luoco duodecimo, / ov'arde cera a li mangiar'far cotti. marco polo
): qui hae sì grande caldo che a pena vi si puote sofferire: che
22: manderollo [il cherico] a provedere alle cure e bisogni di casa,
casa, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben cotte e
apparecchiata, ordinò che ogniuno si ponesse a mensa. sassetti, 126: certe
nocciuole monde o cotte, il cento a peso lire una e soldi quattro.
basilio cascella di pescara, sono stato costretto a risalire fino all'oleografia, lucida anch'
come queste piastrelle. -ridotto a calcina, calcinato. c. bartoli
fornace, col lungo fermento ridotta dall'acqua a spegnersi, si lieviterà egualmente anch'essa
41): sempre istanno col bicchiere a bocca, ché molto beono volentieri, ch'
] conci con la ragia sono tenuti utili a gli stomachi freddi, ma non a'
61: nitro cotto, il cento a peso lire dua e soldi dodici.
berni, 6-30 (i-163): fugge a traverso, che pare un can cotto
, vostro fratello e padre giove, a donargli quelle otre o barilli pieni di vita
bollente della filanda, che mi cascano a pezzi per poter buscare du'paoli,
inclino, / ma scriza, ridi e a tempo abii ogni motto: / fa
e già essendo mezza cotta, ritornò a tomo al fuoco a far non so che
cotta, ritornò a tomo al fuoco a far non so che, di modo che
l'acqua, si corcò suso una panca a dormire. segneri, iii-1-213: alcuno
ben cotti. redi, 16-i-31: a così lieti accenti, / d'edere e
/ ma i satiri, che avean bevuto a isonne, / si sdraiaron sull'erbetta
g. averani, 1-3-129: non poteva a buona equità ricusar di bere quegli,
buona equità ricusar di bere quegli, a cui il bicchiere porgevasi, se non
... / piantato il laico a piè, suo compagnone, / dormente un
due come tegoli, pensa bene di portarli a bere da un altro vinaio. pancrazi
ben bene insieme, e poi lascia fare a loro; ed è certo che essi
, senza por mente all'onore, né a vergogna, metterebbono sottosopra il cielo,
tu ti vuoi menare la mia angelica a roma, lassami un quindici ducati,
.. / le sta più dietro a soffiar negli orecchi, / s'altri passando
cotta di masino..., pure a mal in corpo si conduceva a far
pure a mal in corpo si conduceva a far torto al suo marito. foscolo,
settembrini, 1-137: tutti quanti prendemmo a voler bene al pellicano, che in
sulle prime, aveva tentato di opporsi a quel matrimonio; ma poiché suo figlio
la carezzava, ed ella disse, a testa bassa, tormentando un bottone della
. panciatichi, 56: in quanto a io, non son cotto spolpato.
): e1 mondo vile è oggi a tal condotto, / che senno non ci
: questa ria femina m'ha tolto a consumare; e'pare che qui siano
12. sm. mosto fatto bollire a lungo in caldaie di rame aperte,
lungo in caldaie di rame aperte, a fuoco diretto, e concentrato (fino
fuoco diretto, e concentrato (fino a un terzo del suo volume iniziale):
diavolaccio, / forse perché va fuori a mezza notte / a dar ne'boschi
forse perché va fuori a mezza notte / a dar ne'boschi agli augelletti impaccio,
per me: -s'esce allora del paese a far per la campagna d'ogni sorta
fanno di crude e cotte, e a chi s'oppone gli si minaccia botte.
incerta, di cui non si riescono a comprendere né la vera indole né l'effettivo
e le parve loro un invito pur troppo a preposito al desiderio che avevano di combattere
: io non la voglio, in quanto a me, più cotta. note al
vacqua bollita sul cotto: aggiungere danno a danno, accrescere i fatti negativi, i
guai. giusti, ii-299: aggiungi a tutto ciò, un temperamento poetico,
ciò, un temperamento poetico, vale a dire versa sul cotto l'acqua bollita,
se potrai avere amore o pazienza che basti a tante rare qualità che adomano il tuo
v.]: di chi è facile a innamorarsi, a pigliar la cotta:
: di chi è facile a innamorarsi, a pigliar la cotta: è di buona
ed anche per quelli, ingenui fino a credere di poterla passare... a
a credere di poterla passare... a fianco delle cottole della mamma, e
là del continente, in sardegna a sassari. = voce veneziana, deriv
sostanza; il grado, la fase a cui è giunto il cuocersi; il punto
osservare, dal dì della cottura infino a undici giorni. biringuccio, i-153:
si trovano di cotture, come cuocere a lesso, cuocere a rosto. magalotti
cotture, come cuocere a lesso, cuocere a rosto. magalotti, 13-101: date
pentole appena tolte dal fuoco per portare a termine la cottura e conservare caldi i
lasso della vita, dieci ne condurrai a bene, venti a mezza cottura, settanta
dieci ne condurrai a bene, venti a mezza cottura, settanta rimarranno in embrione
ah ma- riuoli! » si mette a gridare il nostro ospite abbandonando a mezza
mette a gridare il nostro ospite abbandonando a mezza cottura una sua definizione del valore.
, che lei... costrinse a destarsi. d. battoli, 15-2-38:
andasse via, costoro parrebber fratelli nati a un corpo. 6. figur
campi. = voce toscana, affine a cota1 (v.).
la fallace arena. 2. a forma di coturno, che ricorda per l'
dorso grigio-bruna- stro, fasce sui fianchi a colori alternati lavagna, nero, bianco
è in forte diminuzione per la caccia a cui è sottoposto). -ha designato comunemente
e cotornicie assai; quindi si cavalca a grande sollazzo. g. morelli, 93
oro mesceransi i vini / più cari a bacco, e coceransi a foco / misurato
/ più cari a bacco, e coceransi a foco / misurato fagiani e coturnici.
glottide, scrivono i naturali, che prende a fare cortesemente la scorta alle cotornice,
vecchio tempo... sapevano tirare a fringuelli. a starne, alla coturnice
... sapevano tirare a fringuelli. a starne, alla coturnice gittata. montale
portato da greci e romani soprattutto andando a cavallo e a caccia).
e romani soprattutto andando a cavallo e a caccia). -anche: calzatura
nella sinistra mano una facella accesa; a traverso, cioè dalla spalla sinistra al
in premio ei n'ebbe / barbaramente a la ninfal guerniti. / al purpureo corame
grappolo notturno. panzini, iii-844: gonne a giglio, alla zuava, con guarniture
antico romano, con gli occhiali d'oro a stanghetta sul naso rincagnato? quando lo
pelato, e che lui, sotto a quei picchi sodi, rideva, sghignava,
dagli attori tragici sulla scena, allacciato a mezza gamba e con un'alta suola
elevata e imponente la statura dell'attore a seconda della dignità del personaggio da rappresentare
pianto e l'episodio è pena / congiunta a pena e doglia a doglia unita.
pena / congiunta a pena e doglia a doglia unita. i. riccati, 4-343
dai dorati palchetti e dall'arena / a te fa plauso la leggiadra gente,
e verissima cagione, che m'avea indotto a prostituire così il coturno alla tiara.
lo strapazzare la chioccia che non governa a dovere i pulcini e altrettali ciùffole.
gemito reco delle colombe nella cova, a lima logora. negri, 2-712:
il volo breve: simili, alcuni, a foglie che il vento stacchi dagli alberi
sempre d'occhio l'aquila quando andava a fare il suo nido; al tempo
ingegnere accolto in quella / sta sussurrando a fabricar la cella. / chiama i compagni
di cova / i moda- nesi armati a la campagna. marino, 14-22: torre
uscivano dai loro covacci gli augelli marini a nuvoli, sorpresi al vedersi turbati da
suo covacciolo e s'allestiva per andare a caccia pensava punto né poco, che
quell'ora, ultima della vita, a pigiar nel covàccio. -per simil
quale molti pruni e albuscelli aveano acconcia a modo d'una capan- netta, ovvero
modo d'una capan- netta, ovvero a modo d'uno covàcciolo. f. f
z'altra cena, se ne andò a cercare del suo covacciolo per dormire quella
i due cappuccini] domandarono licenza d'andare a coricarsi; e martino li guidò e
, agg. chim. che si riferisce a co valenza.
le vie deserte, / sogni dona a i felici covanti ne'tepidi letti, /
i felici covanti ne'tepidi letti, / a la canaglia lividi e bestemmie.
, e discendano poi sotto i nuvoli a fare le lor prede sopra 1 monti
, e l'uova / in terra entro a le siepi asconde, e cova.
faggi i nidi ascosi / dove stanno a covar le tortorelle. magalotti, 7-165:
biocca, 'fiorentine 'chioccia, a covare. nati tutti i pulcini, rimaneva
la rondine... alla fine toma a covare sotto lo stesso tetto. carducci
poveretta! e se ella fosse conformata a generare soltanto e non a covare?
ella fosse conformata a generare soltanto e non a covare? pascoli, 80: e
cavano loro gli occhi, e covangli infino a tanto che le penne sono loro rimesse
avezargli tra la gente et ivi costumargli essere a tucti riverenti, né mai lasciargli soli
: se ne stia un'ora o due a dormire, e non potendo dormire,
non potendo dormire, stia nulladimeno in letto a poltrire ed a covare se medesima.
stia nulladimeno in letto a poltrire ed a covare se medesima. pindemonte, 216:
il marito. nieri, 425: cominciò a non occuparsi più di nulla: si
di quello che c'era, si metteva a sedere sopra una seggiola o nel canto
sopra una seggiola o nel canto del fuoco a covare la cenere. 4
è pur lasciato vedere, o mandato a dire cosa alcuna; ché prima non si
partiva mai di casa, e stava sempre a covarla e far pissi pissi con lei
tutto il dì stanno attorno alla moglie a covarla, che vuo'tu? che
] alle maremme, e standosi nel campo a covare le sue prede, apronio cesario
comprare un qualche podere, e là ridursi a vivere colla pellegrina, lasciando penna e
covava cogli occhi, mentre lavorava accanto a lei, e l'accarezzava col tono della
tutti i giorni l'avaro era lì a covare il suo tesoro. manzini, 10-110
dappertutto si trova. se lo covava a bocca aperta. -stare nel letto,
.. di questo schermo e fare a credere altrui ch'egli da urgente cagione fu
divorerà; ma in petto, / finché a vendetta non prorompa, il cova.
. dossi, 152: noi ci adusiamo a pensare in date ore, luoghi e
pur non crediate, ch'egli là passeggiasse a covare malinconia. d'annunzio, iv-2-39
, e le pareva che ciò lo avesse a far soffrir tanto: chi sa che
sa che male era quello che lo sigillava a quel modo! stuparich, 4-54:
le ali del leone fini da ultimo a non altro, che a nascondere una
fini da ultimo a non altro, che a nascondere una profonda indifferenza, anzi una
il mito e cova / leggende e canta a i secoli querele. -tenere a
a i secoli querele. -tenere a lungo in preparazione, esitare prima di
in preparazione, esitare prima di condurre a termine e di pubblicare (un'opera
non si sa vedere perché si abbia a covare per molti anni. 6
figur. prati, i-290: corsi a milan col rotolo / di 'edmene-
garda 'in seno, / e a ricercar mi mossi / manzoni, il
illumina solitaria limpida cubica la lampada colossale a spigoli verdi? -anche di cose
tetto, / e spiccane un battaglio a tutta pruova. michelangelo, 81-43:
con in mano provette o bicchieroni graduati a numeri rossi, e in fondo ai quali
, 6-22-22: s'io vi poneva dentro a quelle porte, / ov'ogni tradimento
cecchi, 1-41: credevo di cominciare a scorgere nella portatura, nella guardatura dei
da infettarsene e ammorbare i corpi disposti a patirne l'impressione? manzoni, pr.
guerra] porti indistinti i tempi / a le vigilie, ai sonni: / sonni
discorso). buommattei, i-37: a voi, signori, ch'ella cova.
stare nascosto. bencivenni, 4-20: a tale cova la morte sotto suoi drappi
campanella, i-224: va il ragno a caccia, - e si fa rete
. ant. stare, abitare. a. pucci, cent., 39-81:
: non è cosa che dia più grazia a simili ornamenti [archi e altre cose
repubblica di firenze, 18-45: oltre a ciò, ci mette sospetto la stanza e
22. cuocere lentamente, stare a lungo al caldo. panzini,
persona o cosa che si pensava fosse a propria disposizione. fagiuoli, 1-3-481:
non domandasse il nome di chi capita a favorirlo, sai tu, bestia,
c'è di bello? 'sotto pena a qual si voglia dei detti osti,
grano, che non fóra appena bastante a spesare una covata di pollicini. olina,
corre beata / e d'amor radiante a un picciol letto. pascoli, 21:
girumina fu comprata una covata di pulcini a spese della comunità. -anche
albero) che si formano in seguito a una fioritura. b. davanzali,
volte la terza covata, se non a certi autunni lunghi e caldi, che
fa, gismondo, che tu ti disponghi a lasciare una volta le femmine daddovero.
della nascita del figlio, si mette a letto, osservando particolari norme e diete
). 6. veter. covata a sacco: malattia infettiva delle larve delle
infettiva delle larve delle api (dovuta a un virus filtrabile), per la
la quale i tessuti interni si riducono a una massa quasi fluida, mentre l'esoscheletro
covada. covatìccio } agg. disposto a covare, che cova (un uccello
sono tutte covaticcie, e intendono più a covare ed a nutrire li suoi figliuoli.
, e intendono più a covare ed a nutrire li suoi figliuoli. carena,
per altri segni, si mostra disposta a covare e farsi chioccia. d'annunzio,
alcune di quelle donne decidersi da vecchie a venire dal medico, rivelando un male
male covato per molti anni, e a volte divenuto irrimediabile. 3
. 3. figur. a lungo nutrito nell'animo (un affetto,
locuz. avere una cosa covata: averla a disposizione. -per lo più per antifrasi
disposizione. -per lo più per antifrasi: a indicare cose che non si hanno affatto
redi, 16-vi i-78: lo mando a v. s. illustriss. acciocché
della grancevola, e si attaccano a que'peli, dove attaccate acquistano,
que'peli, dove attaccate acquistano, a mio credere, il principio della loro covatura
. iacopone, 29-47: ma a quii che covelle me dona, /
o ch'i * oda ricordare. a. pucci, cent., 6-24:
. pucci, cent., 6-24: a tutte quante le dette novelle / fur
de'medici, ii-277: la nencia a far covelle non ha pari, / d'
antica misura di lunghezza portoghese (corrispondente a un braccio fiorentino).
263: ven- donsi [elefanti] a misura per lunghezza a 100 ducati d'oro
donsi [elefanti] a misura per lunghezza a 100 ducati d'oro il covodo.
una maschera nera con fronte e naso a becco, le guance dipinte in rosso.
biondo imperator della foresta / il tronco stelo a vendicar del giglio. idem, x-3-91
giglio. idem, x-3-91: diedi appena a lui di piglio / e il toccai
figliuoli, misesi con grande sollecitudine a cercare. pal ladio volgar
ladio volgar., 4-11: altri a lato a'covili delle talpe fanno
scorrevano per il piano, erano simili a quegli che andavano a levare del suo
, erano simili a quegli che andavano a levare del suo covile la fiera, acciocché
rigide rupi andran... / a ricercar del ferro i latebrosi / duri covili
la reggia, / devuta stanza sol a illustre gente, / fatta mandra o covile
del covile / chiama la greggia e a pasturar la mena / ove l'erba
. /... rinchiuse dentro a i lor covili / posarsi neghittose, e
/ la perla, e parte esposta a l'altrui vista. / su l'orlo
covil, che la ricetta, / a la rapina il pescator alletta. idem
odorate prede, / ronzando in cima a i fior, com'han per uso,
; / ch'eo non stia sempre ammannito a toccar che me sia operto: /
, 1-123: et esco del covile a mattutino. firenzuola, 966: quell'altro
: ahimè, che quasi non volendo, a quello son giunta, che il tacerne
studio della carità; eran covili apprestati a qualcheduno di que'meschini, per posarci
del covile ch'io abitava. situato a pretto mezzogiorno, sotto un tetto di piombo
chiesa del mosaico che aveva una gradinata a gradole d'altezza gradevole. e. cecchi
che strilla e si leva, ed a spire / poi toma, turbato nel covo
eravamo scampati, si pensò sul serio a coricarsi. allora, chi chiappa chiappa,
triste covo prestissimo, per non tornarvi che a sera tarda, soltanto per coricarmi.
vivono ai confini della legge o appartenenti a gruppi politici rivoluzio nari o
gruppi politici rivoluzio nari o a movimenti letterari e artistici d'avan
tuoi tavoli il martirio, / lo soffersi a formarmi un cuore nuovo. montale,
di sasso non scalfito / da radici a strapiombo su burroni / sghembi. sinisgalli,
al di qua di via solferino e preferivano a bagutta le osterie del verziere e del
augello; / molle e gentil come nutrita a covo / dentro la scorza tenera d'
7-22: la colomba or nel nido a covo geme, / or bacia il caro
. -prendere un animale al covo, a covo: mentre è nella tana.
, 2-36: due leprettin sotto la madre a covo / in una macchia con gran
, 34-154: il capriuol veggendo / a covo, manimetter non vorrallo.
, acchiappare, trovare, insegnare uno a covo, al covo: nel luogo dove
rapido, sul fatto; opportunamente, a tempo. firenzuola, 659: può
i'disegni! ben trovò costui la purella a covo. g. m. cecchi
, / che me lo saperrà insegnar a covo. b. de rossi,
vulcano, per chiappare in fragranti e a covo, come gli riuscì, quello smargiasso
ch'avete, varchi, voi trovato a covo. allegri, 127: l'acchiappar
127: l'acchiappar verbigrazia il bene a covo, perch'egli è senza dubbio nascosto
tenerissima, scritta da una donna di livorno a un altro giuseppe giusti; e sebbene
quei poveri amanti, vedendosi scoperti così a caso. = deverb. da
covolume, sm. fis. il limite a cui tende il volume di un gas
mi pareva che noi fussimo nel campo a legare i nostri covoni; e 'l
di canapa, subito che sieno macerati a dovere. giusti, iii-156: la
bica, nero del sole, continuava a far piovere altri covoni dall'alto.
, abbaiando. bocchelli, i-143: a mietitura ultimata sono dello stesso color di
(217): egli ha avuto a dire, che papa clemente era il
fiumi o paludi, legate benissimo insieme a foggia d'un covone di paglia,
, o un covoncino di grano sotto a un rosaio. trinci, 1-374: stagionate
mannelle o covoncini, i quali tengono abbicati a stagionare per due giorni.
latrans) più piccolo del lupo, a cui assomiglia per l'aspetto (e
soli nel locale, e si misero a fare i prepotenti: lello ordinò le cozze
. = voce meridionale, corrispondente a coccia * guscio di molluschi '.
! con fingài s'affronta: / stiamo a veder. par d'oceàn tempesta /
spirti, / che van dell'onde a disputar l'impero. monti, x-2-257:
sudditi ed il prelato cozzanti insieme, a veder chi la vincerà. alfieri, 4-143
signoria trasmutando, ciascuno per sé diessi a trarre, a rapire, a straziare
, ciascuno per sé diessi a trarre, a rapire, a straziare: e fra
diessi a trarre, a rapire, a straziare: e fra le cozzanti parti,
con la fronte (e si riferisce a montoni, caproni, tori e altri ruminanti
st., 1-18: quanto giova a mirar pender da un'erta / le capre
rivolgea / al cozzar di duo capri a mezzo giorno. marino, 20-120: di
piazzetta di borgo non saziarsi di contemplare a ciglio fermo due capre che cozzavano.
un correr torto, / anzi cozzaro a guisa di montoni. bandella, 1-40
non vanno la state lucciole la notte a tomo. caro, 12-i-84: ma vittorio
altri aurighi, altre grand'orse] a cozzare, a naufragare, / a seminare
altre grand'orse] a cozzare, a naufragare, / a seminare dei rottami sparsi
a cozzare, a naufragare, / a seminare dei rottami sparsi / del lor
: la macchina sbandò, andando quasi a cozzare contro la spalletta. -per simil
le ardue ròcche, quando tingeasi / a i latin soli la fulva e cenila /
inimitabili pagine del cellini, che cozzano a piene corna, stupendamente, contro ogni
corte, ha cominciato con mortale odio a fargli cozzare insieme. varchi, 18-2-155:
cominciò, come dappoco e invidioso, a cozzare e gareggiar seco. tasso,
ombra; perché, come subito si comincia a cozzare, ve l'ho detto,
/ cozzavan con la piena, e giù a traverso / spezzate, dissipate, rovesciavano
non voler, sebben si grande, a questo / tór la fanciulla; ma
le nostre istorie, e vedendo facili a lei i successi contro a * quali
e vedendo facili a lei i successi contro a * quali questa età vanamente cozzò,
pur ridere quel caro signor cardinale, a voler cozzare con un conte duca,
la robusta ossatura / della fronte nata a cozzare / contra l'impedimento. serra
un miracolo; nulla da guadagnare a cozzare contro di lei; meglio agire.
simplegadi fean quando sdegnosa / coll'europa a cozzar l'asia venia / sgominando due
con vergogna / nel toro d'uri indomito a cozzare. 4. figur.
fronte e le coma, e si lanciano a cozzarli. salvini, xxxiv-26: quel
m'avrete -a lo vostro riparo: / a lo conforto di pietanza, / che
di pietanza, / che vi cozzi a lo cori, / e li occhi fori
noi calpesteremo coloro che si levano contr'a noi. tesauro, xxiv-33: nell'
fin presso al piè delle mura, a cozzarle con quella sua durissima testa.
, veicoli che si scontrino). a. donati, ix-486: di nuova e
età duo monton vaghi / la pasturella a cozzarsi invitava / e '1 vincitor di
'1 vincitor di fronda inghirlandava. a. f. doni, 3-86: giove
ebbe fatto, accoppiato e dato l'andar a tutte le bestie, s'avvede un
muro, contro il muro: ostinarsi a fare cose impossibili, a lottare contro
: ostinarsi a fare cose impossibili, a lottare contro difficoltà insuperabili, contro persone
. lippi, 12-2: senza star a voler cozzar col muro. -cozzare in
-cozzare in un paese: andare a finire, imbattervisi. varchi, 18-2-63
sciagurati / che meco alle cozzate a voler fare / sono essi che rimasero
3-251: era fuori di sé, dava a testa bassa colpi nell'aria come
montone che fa alle cozzate, a testa bassa e con gli occhi bianchi.
in contrasto, litigare. a. f. doni, 3-112: noi
la sua mascella implacabile, simile a quella del suo mulo e la stretta fronte
cozza. linati, 30-76: a camerota le donne lavorano le corde
tasso, 11-37: già gli arieti a la muraglia appressa, / machine grandi
ecco prorompere lampi, tuoni ed acqua a scroscio. prati, i-185: aspre
/ ondeggiar la pianura, e starsi a fronte / già minacciosi già parati al
bandiera di valparaiso, passata da mano a mano a schiaffino, fu vista agitata alcuni
valparaiso, passata da mano a mano a schiaffino, fu vista agitata alcuni istanti
la storia] non è più stipendiata a descrivere una guerra puerilmente sanguinosa, ove
nell'assurdo la luce. e sopra a questo caos e a questo cozzo di tendenze
luce. e sopra a questo caos e a questo cozzo di tendenze, d'istinti
una parte almeno della romagna e accostarlo a un'altra, con improvviso cozzo di ire
, 16-11: sì come cieco va dietro a sua guida / per non smarrirsi e
], con loro dammaggio si ritornarono a bologna. luca pulci, 1-7-61:
da la cieca / lor furia trasportati, a dar di cozzo / gir ne le
è tutto ingenuo, buono, carezzevole fino a darvi di cozzo nelle gambe. slataper
, / venne in quel che cercava a dar di cozzo. a. f.
che cercava a dar di cozzo. a. f. doni, 3-132:
, 3-132: la sorte 10 condusse a dar di cozzo nel marito di lei,
bene ad uscire dal vostro gabinetto e a dar di cozzo colle vostre passioni in
quelle che volete dipingere. -venire a contrasto, mettersi in contrasto. dante
quest'avrebbe al sicuro / guasto nel far a cozzi / una muraglia a bozzi,
nel far a cozzi / una muraglia a bozzi, / tant'ebbe 'l ceppo delle
il violarla è un costringer le idee a far a'cozzi tra loro. manzoni,
troppo superiore di forze. -mettere a cozzo: mettere in contrasto. tommaseo
ii-186: il ministro l'una camera mette a cozzo con l'altra per rompere
ant. ciascuno dei pezzi di ferro a forma di falce che vengono fissati solidamente
il quale, avendo inteso che a napoli era buon mercato di cavalli, messisi
dei peruzzi, 21: lbr. 64 a fior, fece dare a barletta a
lbr. 64 a fior, fece dare a barletta a puccino duti cozzoni, per
a fior, fece dare a barletta a puccino duti cozzoni, per conperare un cavallo
del bene, 1-9: non è a quanti mercati al mondo sono / né
uscio di casa c'era dell'altra gente a aspettarlo: gli infimi della genìa dei
de'bassi fondi, procaccini di merli a quanti fanno professione di pelarli. serra
tasso, n-ii-106: voi mi volgete or a questa parte, or a quella a
volgete or a questa parte, or a quella a vostra voglia, come gli esperti
a questa parte, or a quella a vostra voglia, come gli esperti cozzoni
per tutta la persona, salvo che a gli occhi. salvini, v-476: bardella
, i-35: alcuni cozzoni, che venivano a scorgere de'viziosi puledri, m'hanno
sboccato. settembrini, 1-151: tornato a pietroburgo mandava in dono al re quei
re quei due cavalli di bronzo tenuti a mano da due cozzoni i quali ancora
, e sono consiglio come s'hanno a tenere i popoli che sono bestie dai
non guidava, se ne stava nella scuderia a veder governare le bestie, a imparare
scuderia a veder governare le bestie, a imparare il linguaggio speciale dei cocchieri,
cocchieri, dei cozzoni e dei maniscalchi, a criticare gli animali degli altri signori rifugiati
cervelli, che ve lo farò confessar a viva forza. = lat. codiò
... nella corte... a giurare a dar la sigurtà.
. nella corte... a giurare a dar la sigurtà. =
si scrivesse crac! »; e a. prati, 334: « fu detto
3-57: il corbo... cominciò a cantare in tale verso, cra,
: sono come persone; fiutano l'agguato a un miglio di distanza; non si
di distanza; non si posano mai a tiro di fucile; fanno un volettino
tuo fatto non providivi, / attènnete a nui, ché 'l farim craie! pulci
ecc.). -dare, comprare a crai: vendere, dare, comprare a
a crai: vendere, dare, comprare a credito, differendo il pagamento.
giorno, continuamente. anonimo, 403 a: le tuo 'mpromesse non siano pur
). spesso si continua l'enumerazione a guisa di filastrocca: 4 crai e peserai
d'altre assai / vistita, la comiglia a corte andau; / ma no lasciava
per ciò lo crai, / e, a riguardo, sempre comigliau.
se le mille sue rughe / servir potessero a qualche / più mostruosa lascivia; /
. cicognani, 1-13: fatto sta che a tren- t'anni sonati lisandro non aveva
araldica, composta da una mezza corona a foggia di banda centrata, orlata al
encefalo. garzoni, 1-299: e a questa pullicella succede quell'ossa, che
arida cosa assorbe i fiati, / traendo a sé la qualità reale / degli oggetti
pur ricordare com'essa un giorno tornò a casa sua, portando chiuso nel suo
; e mostrava il cranio in mezzo a un nembo di rose. nievo, 43
testa o un braccio meno, / altri a mezzo il cranio aperto, / altri
mi s'è fitto nel cranio fino a questo segno. imbriani, 2-170: come
come può farsi che più non riesca a cavar né un verso né un pensiero
volg. spaccarsi il cranio: rompersi a testa, tormentarsi, lambiccarsi il cervello
mi spacco il cranio e riesco appena a farne due o tre in un giorno
, sm. chirurg. strumento metallico a forma di tenaglia usato per infrangere le
sia l'encefalo, che è comune a entrambi. = comp. da cranio
. che presenta forma o caratteristiche simili a quelle di un cranio. = deriv
cranio dell'uomo e dei primati inteso a stabilire rapporti fra la conformazione, i
sf. forma di divinazione che tende a indovinare le disposizioni intellettuali e morali di
nasale sieroso che si verifica in seguito a lesioni del cranio o dell'encefalo
: 4 craniotomo '. strumento destinato a dividere il cranio del feto per diminuirne le
e bere disordinatamente, smoderatamente, a lungo; eccesso nei cibi e nelle
che solo alle crapule attendono e incumbunt a rubare. tasso, n-ii-348: l'altra
crudele. giusti, 2-61: amici, a crapula / non ci ha chiamati /
: che c'entrava poi l'accusa a tradimento dei suoi compagni di crapula, quel
). partecipare, attendere con frequenza a crapule, gozzoviglie, mangiando e bevendo
bruno, 3-728: questi a suo mal grado crapulano, quelli altri
: fabricano, come se mai non avessero a morire, e crapulano ogni dì,
crapulano ogni dì, come più non avessero a vivere. segneri, ii-2: si
, ii-2: si aiutano più che possono a darsi bel tempo, crapolando per ogni
e sm. chi partecipa con frequenza a crapule, gozzoviglie. pallavicino,
e pregno di tutte le impurità, dinanzi a una schiera di crapuloni e di meretrici
fosse, pazzo, crapulone, capitato a roma per la sciagura di tante oneste
porto e la pesca del salmone, a cui s'aggiunse una paura, la paura
, x-4-334: due orbini, che vennero a suonare e che essi accolsero colla vanteria
, agg. letter. che si addice a cra pulone, che è
vocab. francese. trasferirlo per similitudine a dinotare la 4 piastra 'che porta
, come il volgo chiama tanti ninnoli, a uno sputacchio o scaracchio, che i