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vol. III Pag.81 - Da CHINETTO a CHIOCCA (40 risultati)

tuttavia da attribuirsi a disturbi del parasimpatico e dell'apparato vestibolare

apparato vestibolare; i preparati terapeutici sono a base di atropina, belladonna, antistaminici

scoperto il chinino. dunque china pesta a gran bicchieri. bandi, 382: pativo

i-422: la febbre, onde fu preso a bolgheri e condotto a guarirne a castagneto

onde fu preso a bolgheri e condotto a guarirne a castagneto, gli lasciò,

preso a bolgheri e condotto a guarirne a castagneto, gli lasciò, per il

chi va senza saperne nulla da pontelagoscuro a ferrara, è ben lontano da supporre

, 23-139: lo duca stette un poco a testa china. fiore, 131-6:

le stelle. alfieri, xiii-64: a terra china / veggio purtroppo la onorata fronte

ristai? / fresca è la sera e a te noto il cammino. verga,

. pirandello, 8-89: andava impacciata, a capo chino, mentre gli orecchi le

calvino, 1-52: si sedettero per terra a capo chino, strappando lentamente ciuffi d'

per reggere un peso, per attendere a un lavoro; in segno di umiltà,

tenendo li occhi con fatica fisi / a me che tutto chin con loro andava.

alcun'ora e vecchio chino: / a brieve motti, i'son d'ogni mestiere

, / tra le ruvide braccia avvinto a stretto / l'ispido labro per baciarlo stende

, par che umili e chini, a collo torto, l'adorino. parini,

agitò, tu chino e grave / a lei porgi la destra. carducci, 936

per la lunghezza, e chini fino a mettervi dentro il capo. 3.

, 1-63: la sua celestiale abitazione è a morte inchinata, e tutte le sue

quella ch'è posta in pendio ovvero a chino, più profondamente si piantino [

quell'è 'l dritto cammino. a. pucci, cent., 56-24:

., 56-24: per dar soccorso a que'ch'erano al chino.

. anonimo guelfo, v-330-3: lo nome a voi si facie, ser pacino,

per trarripare al gran periglio. a. pucci, cent., 62-13:

potea vedere: / sovra la guardia scendevano a chini / con sì gran grida che

tener può, 'l mette al chino. a. pucci, cent., 1-95:

e tromboni innante, andò trepidando trepidando a curvarsi e dar il capo in seno

il coliseo e la punta del campanile a momo e tutti gli altri dei ch'erano

chim. colorante sintetico ottenuto dalla reazione a caldo di anidride ftalica e chinaldina,

. chim. composto aromatico eterociclico, a nuclei condensati, che si trova nel

. con la persona curva fin quasi a toccar terra con le mani. cicognani

coste mediterranee: alta da un metro a due metri e mezzo, ha piccole foglie

si mangia candito; il succo serve a preparare sciroppi ed estratti per aromatizzare bibite

muretto sopra noli dove indugiai un pomeriggio a prendere il sole... da un

e dei chinotti... sono ridotte a poco. = deriv. da

le gocce della pozzaiola che veniva su a sbalzi, con l'eco di questo

è lui [il pettirosso] ad andarsene a letto,... è già

il passaggio da 'cloaca 'a 'chiavica '. = voce senese

bisogno d'uno stuolo / per dare a un, che fa cose sì sciocche,

vol. III Pag.82 - Da CHIOCCA a CHIOCCIOLA (37 risultati)

quando al capei d'oro, e a chiocca a chiocca straccia. fin già pare

capei d'oro, e a chiocca a chiocca straccia. fin già pare, /

maestra; la seguivano cecco d'a scoli, 3983: le stelle viziose delli

grande quantità. vanno tutte a restringersi addosso alla chiesa parrocchiale,

parrocchiale, aretino, 8-284: a la fine il non avere mai un'ora

firenzuola, 666: due cose mi resta a far: parlare alla fornaia e mettere

i pulcini. da vallombrosa / neve a iosa: / venga pur da ogni bicocca

. chiocchétta. e, in genere, a chi le sta vicino un affetto gelobandello,

sollevata dalla gravidanza sugli stinchi dicesse a chi la mirava: -qui amore con le

le segna il tempo, che la mette a regime. chiòcca3, sf.

s'è riportato vicino! quel poco, a questo modo, glielo passa per atulceri

, cuotere. si faceva portare sopra a un asino, quasi che fosse mezzo

. perdono e misericordia, si raccomandava a più potere; 5. astron. la

pleiadi (cfr. e coloro attendevano a chioccarlo, chi di qua, chi di

guasta, be cecco d'a scoli, 1644: spero di venire /

sp., 34 (590): a ogni passo, sentiva suoi!

fa il mozzone della frusta, scossa a un certo modo, per =

pavoni), accompagnati dalla loro nutrice, a pascere; nacei da cortile, nel

e della quale col chiocciar gli riduce a casa. gelli, 5-3-150: subito

. -mettere la chioccia: cominciò a dire, ma con voce chioccia,.

roca, e mettere una gallina a covare. simile a quella che

una gallina a covare. simile a quella che hanno le galline quando elle chiocciano

sua inavvertenza poi si duole, a governare le bestie nel pollaio, e se

parve un nibbio / che rapisse un pulcino a cosa dentro di sé, e

altro tutti non fanno, che tener bordone a questo pubblico prudenzani, ix-535: per

infreddate che alotta / comenzar forte a gridare. verga, 4-135: « ah

. mi fanno stare in casa racchiuso a chiocciare intorno al fuoco, e nel letto

ma viva convenientemente come ha vissuto fino a qui. dissesteremo noi le cose di

per mandare tunica ragazza alla cattiv'aria a mondare i fichi e a por la chiocciata

alla cattiv'aria a mondare i fichi e a por la chiocciata? -per simil

perdela tutta. straparola, 4-5: a cui, con chioccia voce, la

voce chioccia o strillante o monacale, a declamare un'ode per istrofe antistrofe epodo

32-1]: poi che lui ha a trattare delle cose orrende e terribili e aspre

allunga / frottola col suon chioccio. a. pucci, cent., 11-35:

4. eufem. morto. a. pucci, cent., 51-24:

e come fu stato in casa mia a firenze tre dì, s'ammalò di questi

. m. cecchi, 1-1-13: ha a maritar questa vecchia una giovane / ch'

vol. III Pag.83 - Da CHIOCCIOLAIO a CHIOCCIOLINO (14 risultati)

duecento specie: ha una conchiglia globulosa a spirale, di colore giallo-bruno, da

voi avete uno parente che non è sofficiente a règgiare tre chiocciole, e voletelo metterlo

pigliava ottanta quadranti. gelli, iii-4-6: a me non piacciono costoro, che portano

[dioscoride], i-229: notissime a tutta italia sono te chiocciole, te quali

anch'ella possa / uscir col novo capo a la campagna. gitisti, 2-154:

: non crediate peraltro che stesse tranquilla a lungo la civettuola... e

.. e si protendeva sull'acqua a specchiarvisi dentro,... o

.. o si ficcava nella fratta a cercarvi chiocciole da farne braccialetti e collane

in cui si invita la chiocciola catturata a uscire dal guscio, in cui si

.. e non so quanto pagassi a ricordarmi il nome di un'altra chiocciola vaghissima

già avemo trovato e cavato, quasi a sommo una grandissima montagna, de molte bailie

arco opaco / e di ruvido tofo a la caverna / fa testu- gine e

raffiguri una con faccia morchiosa e laida a modo di lumaca portar la chiocciola su

non più in voga, venivano arrotolate a chiocciola e puntate sulle orecchie.

vol. III Pag.860 - Da CORTEGIANO a CORTESE (10 risultati)

essere cortese, e a fare piacere a ognuno, che non è ignuno che

ignuno che sappi dov'egli s'ha a capitare. pulci, 1-78: cavalier,

pulci, 1-78: cavalier, se a tua prodezza / non sono stato benigno e

boiardo, 2-2-42: « io ve invito a prender qui la stanza, / prima

la stanza, / prima che indrieto abbiati a ritornare ». / disse grifon:

abitator giunge, e m'invita / a la cena ospitai. manzoni,

la sapeva di cittadina, pure dentro a se stessi la ponevano ben alto,

alto, e non potè ano far a meno di mostrarlesi cortesi. ojetti, ii-

che puro e mondo / offria cortese a i franchi il suo tesoro, / or

tesoro, / or di tepide linfe a pena il fondo / arido copre e dà

vol. III Pag.861 - Da CORTESEGGIAMENTO a CORTESEMENTE (45 risultati)

1-1: o regina cortese, eo so a voi venuto / ca 'l mio cor

, arrigo, / troppo umano e cortese a questa sua / miseranda colpevole!

e nel sembiante. ariosto, 20-27: a sacco, a sangue, a fuoco

ariosto, 20-27: a sacco, a sangue, a fuoco al fin si metta

: a sacco, a sangue, a fuoco al fin si metta, / né

si metta, / né de la vita a un sol si sia cortese. aretino

, poiché la fortuna mi ha condotto a questo termine, abbiatemi compassione, e

di qualche aiuto. chiabrera, 328: a mida un dì: « ciò che

sep., 69: e sorridevi a lui sotto quel tiglio / ch'or

tutti ha manifestati: / priega ch'a lei sia cavalier cortese / e che

'l suo amor negar non debbi a quella, / che nel suo cor

. bibbiena, xxv-1-37: -come si fa a morire?... -si

cortese, con le mani cortese: stare a braccia conserte; stare senza far niente

ogni altro male, e tu aresti a starti con le mani legate e con le

ami- state / sol per pelare altrui a la cortese / e non mostrare in

mostrare in vista ciò che sia. a. pucci, cent., 54-75:

iddio, 7 se non te adusi a parlar più cortese, / farotte costumato

: i lirici metri, che apprese / a me la duplice musa di fiacco,

corteseggiare, / ché me n'avete a vii; tanto giudera / v'ha fatta

laudare. fiore, 24-7: sì disse a paura sua cugina: y « paura

assai savio e intendente; ma infino a qui la giovanezza col corteseggiare e stare

, / dolente sì che 'n mezo a l'ira istessa / al nobil vincitor pietà

ne viene: / lo qual cortesemente a lui s'appressa, / a levarsi

qual cortesemente a lui s'appressa, / a levarsi l'aita e lo sostiene.

che aspettar che gli fosse cortesissimamente recato a casa. 2. generosamente,

chiabrera, 460: in grembo a lombardia famosa / voi dimorate, colà

largiva. monti, x-2-344: tutti a mensa accorrà d'ausonia i numi /

re nel suo partir cortesemente / insino a beroicche accompagnollo. vasari, iii-538:

, iii-538: era... intorno a michelagnolo tutta la scuola dell'arti,

fanciulli e giovani di ogni età insino a ventiquattro anni, i quali, come a

a ventiquattro anni, i quali, come a cosa sacra e divina, offerivano le

le primizie delle fatiche loro... a lui, che gli riceveva cortesemente e

la fronte / e affabilmente il salutaro a voce. marini, xxiv-828: poi,

professo con tutto ciò un grand'obbligo a quelle prime lodi non vere, e

quelle prime lodi non vere, e a chi cortesemente le mi donò, poiché molto

mi donò, poiché molto mi incoraggirono a cercare di meritarne delle vere. manzoni,

(99): le donne dissero cortesemente a renzo: « volete restar servito?

paesi! non lascia mai di fare a chi lo trovi a mangiare. leopardi,

lascia mai di fare a chi lo trovi a mangiare. leopardi, v-20: nessuno

di viuzzole che insalvatichivano cortesemente quelle dimore a due passi dalla città. 4

cortesemente di scrivere cose, che abbiano a portare troppo a mie lode.

cose, che abbiano a portare troppo a mie lode. 5. ant

quale diede pure ardi stadichi a verona, in quel medesimo dì che quegli

non corteseggiò brescia levarono la città a romore, con ordine fatto, e

deriv. da cortese. sene a brescia. scendo la sua vergogna

vol. III Pag.862 - Da CORTESIA a CORTESIA (55 risultati)

cortesìa, sf. raffinatezza di modi unita a nobiltà di sentire, che, nella

requisito proprio del nobile, che viveva a corte (e doveva attestare la nobiltà

ii-142: aggio credenza, / poi ch'a lei piace ch'eo le sia intendente

cortesia lo muta, / di scarso largo a divenir lo aiuta. guittone, ii-274

volere / di servire con buona cortesia / a ciascun ch'ama sanza fallimento. dante

da le corti, e fu tanto a dire cortesia quanto uso di corte. idem

risposta la mia fede? / convense a cortesia / scaciar da sé colui che

suona che da le vive / genti a le infeme rive / l'ardente cortesia scender

mista di grandezza e di cortesia precipitava a capitombolo; sorgevano le avarizie e le

sorgevano le avarizie e le prepotenze nuove a confonderla colla sbirraglia. carducci, 71

. pascoli, i-343: firenze: che a un tratto si svegliò dal torpore dei

quale si dà all'armeggiare, quale a usar magnificenza si dispone, quale ne'

dispone, quale ne'servigi delle corti a gran re e a gran signori si fa

ne'servigi delle corti a gran re e a gran signori si fa caro, quale

gran signori si fa caro, quale a cittadinesca vita s'adordina, nelle onorate

, 6-32: tua cortesia mi sforza / a discoprirti... / ch'io

due più puntigliose d'italia), a proposito della valigia che finì con tesser

denota il desiderio di fare cosa grata a qualcuno, di accondiscendere alla sua volontà

non vorria da voi, donna, a sembianza, / se da lo cor non

/ e faccianvisi tante cortesie / ch'a tutto 'l mondo siano graziose. ariosto,

usavano, che certo era cosa mirabile a vedere. ora la guerra ha guasto

s'io vi sono stato fermo insino a quest'ora, l'ho fatto..

monti, iv-413: di vero fra quanti a noi ne vengono da quelle parti non

, ma dàlli e dàlli ne vennero a capo. verga, 4-53: la padrona

sì la nasconde, / e per ciò a cui bisogna vive gramo. capellano volgar

molti mercadanti fanno che la contano fin a un picciolo quattrino. aretino, 8-234

maggior cose, iddio facci di bene a la cortesia di chi gliene ha fatto

al sensale. sigoli, 1-37: cominciò a chiamare a sé di quelli baroni;

sigoli, 1-37: cominciò a chiamare a sé di quelli baroni; a chi donava

chiamare a sé di quelli baroni; a chi donava drappi di seta,.

drappi di seta,... a chi donava moneta d'oro, e a

a chi donava moneta d'oro, e a chi moneta d'ariento, secondo vedea

ispacciata tutta quella roba in cortesia. a riosto, 43-147: ben che rinaldo con

allora, / che cortesia ne fece a marinari. bandello, 1-2 (i-22)

[al re], anzi erano a noia, perciò che giudicava non convenirsi né

, iii- 1-254: costretto quel povero a gradire la cortesia, pigliò in mano

il danaro offertogli, e l'andò subito a ripartir tra i mendici. monti,

, per tene salvare e per menarte a la via, / carne sì volse pigliare

(121): e poi piaccia a colui che è sire de la cortesia,

ia mia anima se ne possa gire a vedere la gloria de la sua donna

: con eccesso di cortesia ineffabile discese a lodare non solamente la generosità de'suoi

: in tanto splendor gran meraviglia / a me medesmo io fui: / e sdegnoso

: appresso la mia ritornata mi misi a cercare di questa donna che lo mio segnore

così pensose? / ditemei, s'a voi piace, in cortesia. a.

s'a voi piace, in cortesia. a. pucci, ix-389: vo'

or, quante son state, / a l'aspre pene mie paragonate, / ag-

ero giovane e m'addoloravo se non riuscivo a far sorridere, almeno per cortesia,

? calvino, 1-411: mia moglie prese a dire delle frasi sorridenti e appena accennate

-ant. (anche nella forma a cortesia). gratuitamente, senza compenso

, 35: prestai [del denaro] a robino d'arazo inghilese, a sua

] a robino d'arazo inghilese, a sua cortesia. marco polo volgar.,

abaga si lo ha tenuto, quanto a tutta sua vita, ed io sì doveva

23-138: nessuno va bonariamente e per cortesia a lavorare un campo, né a nessun'

cortesia a lavorare un campo, né a nessun'altra cosa, il frutto della

sua cortesia, / che quella notte a giacer seco io stia. lippi, 3-35

vol. III Pag.863 - Da CORTEZZA a CORTIGIANESCO (37 risultati)

ecc.]. -fare cortesia a qualcuno di una cosa: procurargliela gratuitamente

studiar in chericia, / gran merced'è a farli cortesia / insin che sia de

giovanni crisostomo volgar., 16: a colui... che ti toglie '1

il vero, apparecchiatelo per fame cortesia a chi non l'ha. nievo, 1-89

paese, dove le zitelle che vanno a marito trovano nelle compagne tante filatrici,

. fra giordano, 1-222: andossene a tutti i debitori del signore, e

sua bella persona. -fare cortesia a qualcuno: usargli pietà, clemenza;

, e perdonò la morte per piatà a questi innocenti. cellini, 1-78 (

io intesi che quel giovane de'magalotti, a chi io avevo usato cortesia, molto

. tavola ritonda, 1-366: tristano a quelle parole si tacette, e palamides

: e però non dire mai villania a persona, ché meno costa a starsi cheto

villania a persona, ché meno costa a starsi cheto ch'a dire villania al

, ché meno costa a starsi cheto ch'a dire villania al suo vicino o a

a dire villania al suo vicino o a l'amico o a lo straniero, e

al suo vicino o a l'amico o a lo straniero, e più vale il

rime, cioè ne le mie parole che a trattare di costei sono ordinate, di

vinto, sì che seguire lui non puote a pieno. trinci, 2-14: per

che si riferisce alla corteccia cerebrale. a. cocchi, 5-1-102: è necessario che

scribili [i versi], / a tal che poi mirando in questi cortici,

, / e stringerti e penetrarti / sino a confondermi / col còrtice scabro e le

. carducci, 837: fuggir le ninfe a piangere ne'fiumi / occulte e dentro

ed usando atti di putta, cominciò a servire quelli che erano in nave,

. aretino, 8-2: alcuno mi conforta a farla [mia figlia] cortigiana in

cortigianamente con la signora sua consorte; a non farle riverenza avanti la partita; però

contadino bertoldo..., avvezzo a nutrirsi di fagiuoli e di rape, passato

anzi pure alla corte, e costretto a cibarsi cortigianamente. 2. con

trattano tutti gli affari con cortigianeria. a. f. doni, 3-131:

via i dinari nel mantenere i figliuoli a studio, e in cambio di lettere

lettere buone conoscono carte cattive, attendono a sonetuzzi, a cortigianerie, a imparar

carte cattive, attendono a sonetuzzi, a cortigianerie, a imparar creanza, ma di

attendono a sonetuzzi, a cortigianerie, a imparar creanza, ma di quella salvatica.

questa è la prima volta che comincio a conoscere la cortigianeria, e mi accade

mi sarei senza dubbio esentato dall'andare a veder la commedia di via della pergola

fa intorno ad un buon fuoco che a l'ombra d'un bel faggio, perché

proprio dei cortigiani; che appartiene a un cortigiano. caro, 12-iii-162:

studiare, tanto che mi bisogna impiegarlo a qualche servigio, o militare,

allora una voce cortigianesca, uscita così a mezzo dalla turba di essi, facetamente

vol. III Pag.864 - Da CORTIGIANIA a CORTILE (27 risultati)

porsi a sedere e tacere, quasi neutri e forestieri

era e fra tante volpi inclinato naturalmente a volpeggiare), seppe racquistarsi presso il dottore

, la forma di cortegiania più conveniente a gentilomo che viva in corte de'principi,

tanto, e tante volte, e a tante persone scritto, e in tanti modi

proprio delle corti e di chi vive a corte (e ha per lo più valore

, alla perfidia che tradizionalmente si rimproverano a chi vive a corte).

che tradizionalmente si rimproverano a chi vive a corte). g. villani

mandò più grande e più solenne ambasciata a corte di suoi confidenti,...

di firenze piena di cortigiane delicatezze e costumi a ogni bene ordinata civiltà contrari. boccalini

casa, severi cozzoni delle corti, a dar loro crudelissime nervate di amari disgusti,

bossuet non apprese quel suo grande stile a versailles; e se tra quel- l'

nella corte s'usa della contrada, a differenza di quell'altra che rimane in

pomposamente vestito, e di lingua, come a me parve, cortegiana. leopardi,

. 2. che vive a corte, al seguito di un principe

cortigiani, che nudi corsero il palio a piedi. campanella, i-327: gli antichi

3. dimin. cortigianino. a. f. doni, 3-226: ha

posizione del parassita, che non esita a difendere i suoi privilegi con l'adulazione

seguente mattina i cortigiani del prenze infino a nona aspettato che 'l prenze si levasse.

avvenga che tutti li penseri suoi siano a l'arme dedicati, e meglio per

parrebbe di perder la libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane

: tal frase forestiera uscita di bocca a un ministro fu ripetuta dai cortigiani per

leopardi, i-1371: i cortigiani avvezzi a trattare con superiori... [sono

nievo, 81: entrava ella a raccontare le cose de'suoi tempi e

s'usava tanti riguardi: eran mostrati a dito, e guardati con occhi torti.

caro, 12-i-66: avete dato punture a questi cortigianetti, che da qui inanzi

cortile, sm. area scoperta adiacente a una casa, racchiusa fra i corpi

quantità delle carrozze nel cortile si conguagliava a quel computo; né mi dava lusinga

vol. III Pag.865 - Da CORTINA a CORTINAGGIO (40 risultati)

lippi, 3-49: manda, manda a spiar qualche arfasatto, / o un

si fermano nel cortile di detto palazzo a pisciare per iscusa. 3.

i-564: ci tocca rifare la strada fatta a venir su e ripassare per un cortiletto

si guardava dentro certi cortilucci, o, a così chiamarli, giardini. -acer

un lato per mezzo di una fascia, a chiudere o nascondere porte, finestre

o nascondere porte, finestre, alcove, a coprire muri, a occultare angoli in

, alcove, a coprire muri, a occultare angoli in una camera, a formare

, a occultare angoli in una camera, a formare un padiglione (intorno a un

, a formare un padiglione (intorno a un altare, un trono, e

né alzata la cortina. s. degli a rienti, 7: se ne andava

bambagia assai rada, e troppo misere a chiudere convenientemente) siano dalla cameriera o

dietro la bambina / che sta dolce a contemplare. d'annunzio, ii-21:

. e al figur.: con riferimento a ciò che forma alla vista e alla

ricordi d'altri tempi, tutto avrebbe servito a far ricordo, a far passato.

tutto avrebbe servito a far ricordo, a far passato. 4. ciascuno

diffusa, mediante speciali apparecchi, intorno a un obiettivo per celarlo al nemico.

laterizio presso i romani, detta muro a cortina) composto di mattoni rettangolari aventi

maggiore doppio del minore per poterli disporre a strati alternati. -disus. tratto di muro

. tratto di muro (specialmente riferito a muri di cinta, di sbarramento e

prima cosa, tanto che si cominci a trovare l'acqua, e quivi fa

grande altezza del salto, col sottoporle a una solida cortina di muro, sostenuta

.. colle sue cortine scendeva giù a trovare il borgo della porta a san niccolò

scendeva giù a trovare il borgo della porta a san niccolò. anguillara, n-177:

e da'tormenti / la battuta cortina a terra cade. falconi, 1-106:

tartaglia e l'alghisi facendo la cortina a forbice, e con angolo entrante, con

china del terreno, e però vanno a serra ed a scaglioni a toccare d'ambe

, e però vanno a serra ed a scaglioni a toccare d'ambe le parti

però vanno a serra ed a scaglioni a toccare d'ambe le parti l'ultime

della rocca? vedi l'ultimo torrione a ponente? vedi, accanto, una macchia

dal ministro degli esteri del governo succeduto a quello di hitler, schwerin von krosigk

soprattutto dopo il discorso pronunciato da churchill a fulton (u. s. a.

churchill a fulton (u. s. a.) nel 1946. cortina2

. machiavelli, 10-39: ricordandovi nondimanco a torre di quelli [contadini] che

donne, dunque noi non doviamo andare a le cortine, a le noze?

noi non doviamo andare a le cortine, a le noze? = deriv. da

/... /... a che badi, soggiunse, / figlio

richiede, / non di delfo ricorre a le cortine. marchetti, 2-40: responsi

vie del mio pensiero, e aperta / a me solo de'fati è la cortina

la cortina. manzoni, 18: a me dal volgo / tratto in disparte

collocare sopra e intorno al letto, a guisa di padiglione. -per estens.:

vol. III Pag.866 - Da CORTINARE a CORTO (41 risultati)

... e dono le vaghe pupille a placidissimo oblio. fogazzaro, 7-68:

pesante. panzini, ii-402: si mise a guardare per indovinar da quale porta,

, e il giorno dopo cominciò a scrivere piccole poesie, cioè del fiore

, entrò in chiesa, e si messe a le righe poche e corte. fare

poche e corte. fare orazione sotto a un cortinaggio di velluto pagonazzo, sostant.

varchi, 18-3-176: giunse lo imperadore a santa maria - che perciò

. rivolgetevi, vi priego, a riguardare per la verdura tanta copia

umidità pendevano enormi su quella scena a guisa di massicci cortinaggi e intorno

minato da una sottile membrana, simile a un velo, che unisce il

faldella, 2-139: la marchesina letizia accasata a torino nel vasto e scuro palagio dei

mi diressi verso un luogo basso deh a vecchia fortezza, verso il vecchio arsenale

di scolari. 3. disposto a guisa di cortina (un muro difensivo)

). di poca lunghezza (rispetto a quello che sarebbe necessario o rispetto ad

: con morte acerba e dura, / a la qual fui molte fiate presso,

veniziana, mi dette di gran fatiche a fare una testa che mi satisfacessi. tasso

e la nostra estimativa / dietro a quelle ha corte l'ali.

della verità, non hanno mai avuto a che discorrere a ferri corti con una

non hanno mai avuto a che discorrere a ferri corti con una donna.

. ojetti, i-74: sta seduto davanti a me un signore grasso e corto.

in abito bianco, una donna invitata a un ricevimento, a una serata di

una donna invitata a un ricevimento, a una serata di gala, in contrapposizione

una serata di gala, in contrapposizione a essere in lungo. - vestire alla

lunghe, vestiti alla corta, come conviene a cui fa di mestieri adoperar l'arme

corto arnese, al portamento, / a le forme imitando / del primo ciel la

ella era vestita / curta da chi a le natiche, / d'una gonella sola

/ mosson le labbra mie un poco a riso. speroni, 1-5-6: la

quantità prodigiosa de'nostri nomi, atti a spiegare una medesima cosa,...

per ciascun cavallo, che lo guidasse a piedi per la briglia cortissimo.

modo che non poteano signoreggiare la terra a loro senno, si accordaro insieme,.

d'avere sostenuta la gente del comune a montevarchi, che potea più infra 'l

nimici: appresso, che quando fu a loro non gli lasciò per la nostra gente

corta', cioè, non aver forze bastanti a far quello, ch'ella vorrebbe.

ogni minor natura / è corto recettacolo a quel bene / che non ha fine

durata e pur di corta distesa, a riguardo dell'universo de'popoli.

buffa / dei ben che son commessi a la fortuna. idem, purg.,

le corte, / dando di bene a ciascuno speranza. g. villani, 5-27

cristo 1200, i samminiatesi disfeciono il borgo a san- giniegio ch'era nel piano.

, 88-2: mia speme è lunga a venir troppo, / e de la vita

tempo è corto, ognuno si vada a fornire, e presto ritorni. ariosto,

è quasi infallibile segno di impresa destinata a corta vita, si misero in giro.

, si misero in giro... a cercar villa e podere. montale,

vol. III Pag.867 - Da CORTO a CORTO (48 risultati)

la sua fine sarà corta, però che a nulla guisa egli potrà scampare. boccaccio

, i-114: ma i fati non serbavano a sì fatto amore... sì

delle pelli, senza mai trovarsi corti a espressioni. guerrazzi, ii-254: madre

: madre e figlio si trovarono corti a parole: ed invero tutte quelle che

loro. — essere, trovarsi a corto, al corto di qualche cosa

ciascun v'era, no in atarme a corto. verga, 4-1 io: don

. verga, 4-1 io: don luca a corto d'argomenti rimase un istante quasi

nieri, 220: lo va a trovare e gli dice che ha un buon

2-445: era possibilissimo ch'ella, essendo a corto d'argomenti, accettasse il suggerimento

suggerimento. pavese, 4-281: ero a corto di quattrini; non potevo più vivere

tenebroso e corto. marino, 16-96: a lo sguardo accostò debile e corto /

: or tu chi se'che vuoi sedere a scranna, / per giudicar di lungi

d. battoli, 9-28-2-80: a paragon loro siamo più corti d'ingegno

da capo. nievo, 1-135: a mezzo l'ottobre ella rese l'anima

mezzo l'ottobre ella rese l'anima a dio, raccomandando la figliuola al curato,

al mio concetto! e questo, a quel ch'i'vidi / è tanto,

vidi / è tanto, che non basta a dicer 'poco'. m. villani,

, e senza consiglio de'suoi castellani, a suo vantaggio trasse patto, e rendè

se il traffico di raugia fusse bastevole a spedire tutte le merci loro e a fornirli

bastevole a spedire tutte le merci loro e a fornirli d'ogni loro occorrenza, corti

il furor... mi cerca a morte / de'sacerdoti: a via fuggir

mi cerca a morte / de'sacerdoti: a via fuggir m'invita / il cielo

o troppo corto. -cuocere a corto: cuocere in poca acqua.

, 11 cui prezzo, generalmente inferiore a quello della moneta corrente, era determinato

gioco del golf, la buca situata a distanza minima (100 m) da

altra. 22. locuz. - a corte giornate: a piccole tappe,

. locuz. - a corte giornate: a piccole tappe, percorrendo giornalmente un breve

di spagna, dovendo la carrozza andare a corte giornate a passo di mula, stante

dovendo la carrozza andare a corte giornate a passo di mula, stante che posta

? loderò le bestie, proprio quelle a quattro piedi e con tanto di coda

ho detto i sacrifica che sarei disposto a fare per quella terra. alle corte,

corto: in breve tempo, di lì a poco. - anche: fra non

boccaccio, iii-4-33: cominciò di loro a domandare / donde venisse; e un che

la vede poi cresciuta di corto fino a rovinar le intere famiglie. leopardi, iii-14

qui di corto: / che devo a la sposa, figliuolo, contar?

radore fu quegli che stimolò il papa a venir alle corte. d.

[la porta] presto presto, a farla corta. manzoni, pr. sp

andare per le corte, senza fermarmi a ogni osso di formica. nieri, 225

accomodarli. ve la faccio corta; a mala pena gigi ebbe l'età, e

significhi far tutti gli sforzi per riuscire a bene; preso forse il traslato da'

il traslato da'giuocatori di pallottole, a cui sembra vergogna, e dispiace molto

la perdete per corta; per animargli a fare ogni sforzo per avvicinarsi colla palla

più corta, non si poteva disporre a morire. g. p. maffei,

: dalle case, dalle strade monelli a saltare fossi, a sforacchiare siepi per la

dalle strade monelli a saltare fossi, a sforacchiare siepi per la più corta,

librai la sapete lunga; vi prego a non saperla corta ora che si tratta

la sapeva corta! -tener corto a denari (anche, semplicemente, tener

giusti, iv-14: si fa presto a piantare in testa ai nostri fogliacci,

vol. III Pag.868 - Da CORTO a CORVETTO (35 risultati)

bugia, in però che chi s'avvezza a dire le bugie non se ne sa

sue, mi pare che facci errori a scriverle per sue; perché questo voler

altro che vezzo: eufemismo per accennare a ben più. = lat.

di gherardi, o che si prepari a vedersi escluso dal posto di giudice.

, così che non raggiunge il punto a cui mirava il giocatore. varchi,

partire. 5. ant. a breve distanza. salvini, 39-iii-182:

: giovanni teneva il contrario, e a torto: e quel giorno le contraddiceva

tagliò corto, e venne di lancio a quel che più gli premeva. verga,

verga, 4-74: burgio s'affannava a lodarla [la chiusa], terre di

salme di fave quell'anno soltanto, preparate a maggese per l'anno nuovo!.

tagliar corto introducendo quegli argomenti che piacevano a lei. pavese, 6-239: la voce

lamentò che da roma non gli avevano risposto a una lettera, tirò fuori anche il

intensità di corrente aumenta di conseguenza fino a valori elevati, causando danni (incendio

breve lunghezza, oscillante da 10-20 a 600- 700 metri. cortóne,

di cortona ', con accostamento scherzoso a 'corto '. cortusa, sf

di questo nome fu dal mattioli intitolata a giacomo antonio cortuso, professore di botanica

'fatiche 'che i vassalli dovevano fare a prò de'feudatari, e ora fanno

, le cocche del quale si annodano a guisa di fiocco sul davanti. molti

del petto per ogni parte arricciate, a imagine di corvatta. = deriv

baldini, i-26: andavano soldati di corvè a prendere l'acqua distante una mezz'ora

quest'oggi, che v'hanno mandato a accompagnarmi? - chiese il disarmato.

, santo dio, si sarebbe assoggettata a una simile corvée senza protestare? »

tre alberi, che portava da 18 a 30 pezzi d'artiglieria e un equipaggio da

d'artiglieria e un equipaggio da 140 a 280 uomini: durante il secondo conflitto mondiale

secondo conflitto mondiale il nome venne attribuito a unità del naviglio leggero destinato alla scorta

nella scala gerarchica marinara, grado corrispondente a maggiore dell'esercito. d'

spezie di barca lunga, che va a vele e a remi, e che ha

lunga, che va a vele e a remi, e che ha solo un albero

animali. anguillara, 6-122: a corvette ne vien [il cavallo d'al-

modi si maneggia il cavallo, cioè a dire in aria, e in terra:

deriv. da courber 'curvare ', a sua volta da courbe 'curvo': con il

e forte, secondo gli pare, a trottare, galoppare, piè giuntare e correre

trottare, galoppare, piè giuntare e correre a tutta carriera e rattenuto, atteggiare,

fagiuoli, 1-7-48: il vanni dietro a me poi corvettava, /...

, / ché un diavol colla sferza a cento corde, / che un grand'

vol. III Pag.869 - Da CORVIDI a COSA (24 risultati)

piume setolose, ha colore completamente nero a riflessi violacei, si nutre di carname

, lungo circa 70 cm, che vive a coppie, nidifica sugli alberi, nelle

ogni rumore, ma non impara mai a parlare (cfr. corbo).

mai depor dal fianco / insin ch'ella a tancredi il cor non passi, /

non passi, / e 'l cadavero infame a i corvi lassi. pindemonte..

non dal gracchiare dei corvi che calano a frotte sui grani, alzando e abbassando

le grosse ali nere: poi vanno a posarsi in vetta a qualche albero. montale

: poi vanno a posarsi in vetta a qualche albero. montale, 71: dovrà

2. per simil.: a indicare un colore nero intenso, brillante

del corvo. -spreg.: a indicare i preti (perché vestiti di

arcivescovo con un nugolo di preti, cominciarono a inviperirsi e a maledire i corvi e

di preti, cominciarono a inviperirsi e a maledire i corvi e chi li guidava.

di sciagura, di mala sorte; a indicare persona indossante abiti scuri, dall'

dell'anima lorda di peccati (opposto a colomba, a cigno). leone

di peccati (opposto a colomba, a cigno). leone ebreo, 399

la quale era possibile afferrare e tirare a sé le macchine nemiche; fissata sulle

, cioè inutilmente. -corvo bianco: a indicare cosa rarissima, quasi introvabile.

corvacci del diavolo e cartocci di fumo, a far crescere le famiglie?

mi ridoglio / quando drizzo la mente a ciò ch'io vidi, / e più

più volte appaion cose, / che danno a dubitar falsa matera, / per le

lasciata la cognizione delle cose, vivono a caso. tasso, 1-8: mirò

lingue la maggior parte dell'espressioni d'intorno a cose inanimate sono fatte con trasporti del

perfezione divina; creatura celeste (contrapposto a ciò che è terreno e imperfetto)

terrestre] non è però da paragonare a quello vero e santo, il quale è

vol. III Pag.870 - Da COSA a COSA (34 risultati)

animo, come cosa celeste e creata a simiglianza del suo fattore. campanella, io77

, di generarsi e allevarsi, e a che serveno, e le simiglianze c'

roseo collo piega e il vago riso / a i baci porge e quei d'ambrosia

sapea fare altro che piagnere e di qui a poco starà muta sempre, ti suole

s. caterina da siena, i-3: a questo modo sarete grata e cognoscente;

sarete grata e cognoscente; e verrete a vera e santa pazienzia; e non

; ma le grandi vi parranno picciole a sostenere per cristo crocifisso. bembo,

di propria natura impinta, è inclinabile a la sua propria perfezione. idem,

avendo noi la cosa, vegniamo conseguentemente a mancare della propria voce. sassetti,

, che lei non poteva vedere, a mutare tanto l'aspetto delle cose. de

dei mari. -in particolare: contrapposto a persona. cattaneo, ii-1-121: la

, di apparenze che lo circondassero, ridotto a questa non nuova idolatria delle cose.

qualche cosa, perocché tutte non sono a un modo. bembo, i-184:

alta cagion, che da principio diede / a le cose create ordine e stato,

922: sola nel mondo eterna, a cui si volve / ogni creata cosa

che filosofando delle cose naturali, attese a intendere la proprietà delle erbe, continuando

sé è impensabile; ma essa sta a significare che la realtà è nient'altro che

al nascondimento fatto in furia, cominciò a lamentarsi d'aver dimenticata la tal cosa

languido origliere / tutto biancheggia. intorno a te le cose / fanno piccoli cenni di

-cose care: gli oggetti, gli averi a cui si è particolarmente affezionati per il

. piovenc, 1-242: perché siamo avvezzi a condurre in una seconda vita tamicizia,

mondo sacramentale, in cui vivendo cominciamo a morire. -cose sacre, cose

dee., 6-10 (132): a costui... aveva frate cipolla

. dante, inf., 11-32: a dio, a sé, al prossimo

inf., 11-32: a dio, a sé, al prossimo si póne /

voi e le cose vostre s'abbiano a travagliare, non pare che occorra tenerne

non pare che occorra tenerne ragionamento. a. lamberti, xxxi-9: dovettero nascondersi

1-276: questi [danari] s'hanno a spendere nella più utile cosa ch'i'

, una sostanza, una cifra pari a. einaudi, 1-594: il primogenito

proprietà di suo padre, è andato a stare in casa dei suoceri garantendosi qualche cosa

da vivere; e però abbi sempre a mente, se 'l puoi fare, di

porsi in sul piattello / diverse cose a un tratto, per salvarle / da quell'

piazze le cose da mangiare stanno gettate a cataste e a montagne.

da mangiare stanno gettate a cataste e a montagne.

vol. III Pag.871 - Da COSA a COSA (53 risultati)

, 26-91: perdono / la morte mia a quella bella cosa / che me n'

le braccia e le gambe, e oltre a questo la bocca e gli occhi e

tutto il viso, che fiera cosa pareva a vedere. lorenzo de'medici, 303

, 1-8-173: io ho dato moglie qui a... -a chi?

non sente, come la terra, a la cosa che sente come so li

[= nella] generazione e ordenatamente a passo a passo, da la cosa

nella] generazione e ordenatamente a passo a passo, da la cosa non animata

non sente, come la terra, a la cosa animata, la quale à anima

come so li animali e specialcmente devenire a l'omo ch'è savio, perch'

le cose animate, di generar simili a loro, avviene che la donna,

che la donna, avendo solamente rispetto a questo fine, pone amore all'uomo

altrimenti tideo si rose / le tempie a menalippo per disdegno, / che quei faceva

vostra, loro cosa: con riferimento a persona, indica stretto legame di parentela

: salva la mia onestà, come a vostra cosa, ogni vostro piacere imponete sicuramente

dee., 9-3 (355): a me pare che tu te ne tomi a

a me pare che tu te ne tomi a casa e vaditene in su 'l letto

e gli ungheri come furono dentro cominciarono a fare delle cose, vi trovarono da

delle cose, vi trovarono da vivere a comune con i cittadini, con più temperanza

in foggia, perocché vi aveano più a stare. petrarca, 337-14: dio per

introduca, lasciarle bene dibattere e andare a lungo, perché alla fine, per stracchezza

grazia, lasciamo le burle: attendete a far cosa buona, ché io, per

ché io, per questo, verrò a ritrovarvi in casa. manzoni, pr.

nel collegio di maddaloni, che è a tre miglia da caserta. pavese,

pavese, 5-69: il parroco, parato a festa, con gli occhi lucidi,

die colla notte vinti e quattro ore a alcuna cosa più. dante, inf.

mi fece / indurlo ad ovra ch'a me stesso pesa ». m

gran tempo passate sono troppo più agevoli a riprendere che ad emendare: la cosa

contraffar lettere, / che la cosa vada a sesto. machiavelli, 481: non

e quanto potete credere ch'io ne voglia a voi, in qualunque modo la cosa

cose che vedeva e sentiva, renzo cominciò a raccapezzarsi ch'era arrivato in una città

. non mostrava gran volontà di veder a fondo nelle cose, e sfuggiva di

, e sfuggiva di condurre i detenuti a pericolose confessioni. verga, 3-91:

io non posso far altro che andare a dirglielo, se la cosa è certa.

una cosa tremenda, ma la confido solo a te, egli è geloso, quel

, e in tutti gli istanti accadere a due passi le cose bestiali di cui si

: antonio bruers, gli aveva mandato a chiedere per cartolina ragione del magma, affare

del magma, affare da non venirne a capo tanto facilmente senza libri a portata

non venirne a capo tanto facilmente senza libri a portata di mano e volendo stringere la

stringere la • cosa » con parole a bastanza appropriate. 10. plur

(i-325): io ho deliberato andarmene a napoli, e dato ivi ordine a

a napoli, e dato ivi ordine a le cose mie ridurmi in ancona, ove

, se io me ne andai di poi a costantinopoli, io lo feci quando io

quando io viddi le cose non sole andate a mal cammino, ma disperate; e

stato. forteguerri, 8-25: pare a lui / d'avere accomodate le sue cose

, io non ho niente d'aggiungere a quel che ho detto. pananti, i-268

3-254: l'avvocato era stato costretto a dichiararle che veramente le cose si presentavano male

iii-58: aveano ridotte le cose pubbliche a tanta calamità, che i molini della comunità

avvantaggiarsi dell'opera mia. invece eccomi qui a patire e a sospirare inutilmente. panzini

. invece eccomi qui a patire e a sospirare inutilmente. panzini, i-222: alla

grandi cose del comune, ma impigliavansi a trattare le picciole cose delle private persone,

, in uno stato, sono, a mio credere, due o, tal rara

. carducci, i-1036: e così, a poco per volta, mancati o sazi

sia detto con pace di tutti, a cercare di somigliare gli antichi nelle cose

vol. III Pag.872 - Da COSA a COSA (38 risultati)

delle cose che molto ci debbe consolare. a. f. doni, 3-6:

volere [un brillante] / dissero a sì gran prezzo. ah so cos'è

/ al prezzo istesso ch'è costato a me. manzoni, 206: si domandi

me. manzoni, 206: si domandi a un uomo privo di lettere, ma

esser piacere; da qualunque cosa ella abbia a procedere. -d'una cosa nell *

: tu cominciasti insino in aspromonte / a dargli a intender che fussi gagliardo,

tu cominciasti insino in aspromonte / a dargli a intender che fussi gagliardo, /

gagliardo, / e facessi gran cose a quella fonte. machiavelli, i-56:

. foscolo, sep., 151: a egregie cose il forte animo accendono /

fate di me sì vii ladro? a. f. doni, 3-56: fiorenza

leopardi, v-16: essendo ciascuno consapevole a se stesso della molestia ineffabile ch'è

se stesso della molestia ineffabile ch'è a lui sempre l'udire le cose d'altri

ma perciò che la rima / si stringe a una lima / di concordar parole,

non so qual mai tempo fussi più atto a questo. bruno, 3-51: mercoldì

con molti gentiluomini e dotti personaggi, a fin che, dopo mangiare, si faccia

g. gozzi, 3-2-24: andavano a visitare certe loro amiche, nella cui

, d'aver... continuato a cicalare; con chi, indovinala grillo;

17-92: e disse cose / incredibili a quei che fien presenti. boccaccio, dee

imene per man presero, / mille piano a lei dicendo / dolci cose e sorridendo

e sorridendo. parini, xviii-69: a me di me tali degnò dir cose,

ascose. alfieri, viii-41: padre, a te chieggo pria breve udienza, /

, far l'inchino, dire le cose a tempo, piacere, ecco le cose

! ch'egli era, / per implorare a se stesso la morte cattiva e il

per minuto. pascoli, i-423: tornato a castagneto nel marzo del tragico *

gli uliveti selvaggi e scoscesi, e a levar la voce sul mugghiar del mare in

del mare in maretta. mazzini era a roma! 17. quanto si

più d'ogni altra porta l'uomo a vertiginose altezze, e poter soffrire e

che viaggiavamo soli, e mi sfogavo a fumare. 19. quanto è

come elle sono. giamboni, 7-5: a neuno si conviene così le buone cose

come al prencipe, la cui dottrina a tutti i subbietti può prò fare.

fare. chiaro davanzali, xxxv-1-420: a le vere scritture l'omo dee /

: / per lor si truova fondo a ciò ch'èe, / secondo lor valere

aiuti col suo coro / forti cose a pensar mettere in versi. petrarca,

: qual paura ho, quando mi toma a mente / quel giorno ch'i'lasciai

di belle canzonette. galileo, 912: a me conviene andare tanto più cauto e

, nel pronunziare novità alcuna, che a molti altri, quanto che le cose osservate

38 (672): il bello era a sentirlo raccontare le sue avventure: e

italia; e che questa provincia precorse a tutte le altre nelle varie riforme civili

vol. III Pag.873 - Da COSA a COSA (44 risultati)

e studia e passeggia, mi respinge a casa, di dove fino alle cinque non

compito che i maestri assegnano da svolgere a casa agli allievi. i.

i. nelli, 1-2-10: abbiamo a dire, che dopo d'aver fatto

tutte queste circostanze messe insieme facevan pensare a renzo che ci fosse sotto un mistero

cosa / mi torse '1 viso a sé. guicciardini, 279: se uno

poi, non vera peste; vale a dire peste sì, ma in un certo

cappello vecchio, -ora è uno sgomento a definirla. pascoli, 135: e qualche

tuo zio, la sera che sono andato a cena da lui e bevevo troppa acqua

cose. sassetti, 54: vedete dove a giudizio mio tendeva la cosa del banchetto

mio tendeva la cosa del banchetto, a chiamarvi il messere da s. to

) state scritte oscuramente; che vengon a esser quelle nelle quali non ha trovato attacco

petrarca, i-2-95: i'vidi ir a man manca un fuor di strada,

manca un fuor di strada, / a guisa di chi brami e trovi cosa /

e serrata. - qui bisogna pensare a qualche cosa. 24. condizione,

dante, conv., iv-rv-n: a costoro -cioè a li romani -né termine

conv., iv-rv-n: a costoro -cioè a li romani -né termine di cose né

termine di cose né di tempo pongo; a loro ho dato imperio sanza fine.

si rechi [il venditore] a le cose ragionevoli. 25.

oggetti non dipendenti dall'uomo e spesso a lui contrari; l'esperienza del viver

esperienza del viver pratico (in contrapposizione a quanto è frutto di astratto pensiero o

la repubblica. ma, per giugnere a conseguir quest'oggetto, è necessario di

di aragona passò da le cose mortali a più tranquilli secoli. firenzuola, 56

terrestre] non è però da paragonare a quello vero e santo, il quale è

animo, come cosa celeste e creata a simiglianza del suo fattore. manzoni, 130

della terra, e tutto ciò che strascina a rompere la carità. leopardi, 19-77

di impossibile acquisto, io stesso non esiterei a gettarmi nel pieno oceano. -cosa

èi quella. guicciardini, 1-1: apparirà a quanta instabilità, né altrimenti che uno

questa ricostruzione di un mondo celeste accanto a una lirica di pace e di perdono

piuttosto fantasioso, e gli uomini sono disposti a riconoscersi sotto un santo, un eroe

li eserciti stare uno anno ozioso a campeggiarlo. guicciardini, 95: nasce

che, essendo le cose del mondo sottoposte a mille casi e accidenti, può nascere

versi nella lunghezza del tempo aiuto insperato a chi ha perseverato nella ostinazione. foscolo

viii-195: le cose del mondo corrono a gran torrenti da sé; strascinano chi vuole

sì buono che mai non volle attendere a veruna cosa mondana. paolo da certaldo

il machiavelli] un letterato fra'tanti stipendiati a roma o a firenze, e

fra'tanti stipendiati a roma o a firenze, e dello stesso stampo. b

compiacimenti formalistici); materia (contrapposta a forma). foscolo, vii-94:

gli atti, gli esercizi, ecc. a essa inerenti: cose della religione,

: attesi nella età tenera... a studiare in cose di umanità, ed

credenza. vasari, iii-538: intorno a michelagnolo tutta la scuola dell'arti, puttini

fanciulli e giovani di ogni età insino a ventiquattro anni, i quali, come

ventiquattro anni, i quali, come a cosa sacra e divina, offerivano le primizie

primizie delle fatiche loro... a lui, che gli riceveva cortesemente e gli

sembrerà ad alcuni assai strano, che a voi... venga intitolato uno

vol. III Pag.874 - Da COSA a COSA (42 risultati)

. con valore prolettico. - anche: a indicare ciò di cui si è detto

(spesso: la qual cosa); a specificare ciò di cui si parla o

sappiendolo otto, molto sdegnato e crucciato tornò a roma con sua forza e assediolla.

le braccia e le gambe, e oltre a questo la bocca e gli occhi e

il viso, che fiera cosa pareva a vedere. f. villani, i-413:

gloria e d'onore, si dette a commentare gli autori di medicina. nella qual

, 25: lunga cosa sarebbe ora a nominare tutti li comandamenti di dio, li

belle / per dar più de diletto a li ochi nostri; / e tu de

: [gli accenti] danno il concento a tutte le voci, e l'aimonia

voci, e l'aimonia, il che a dire è tanto, quanto sarebbe dare

quanto si vede potere, molto più è a dire che ella possa nel verso;

aspettar qui tanto, che io vada a dirlo ad ambrogio. galileo, 189:

ii-43: quell'alfabeto medesimo che adoperate a scrivere contro i frati, è pure,

(levati da maitino!) / davanti a la più bella, / fiore d'

la vendita di queste piccole castella incitò a cose nuove gli animi di coloro a'quali

le genti può necessitarli, se non a posare, a commuoversi senza rovinare addosso a'

necessitarli, se non a posare, a commuoversi senza rovinare addosso a'vicini.

: io non sto senza sospetto che abbia a sollevarsi un orribile diavoleto. parte lo

buoni credenti, ai quali parrà che venga a mancare il sostegno e la guida;

cose sieno contrarie ed alla onestà ed a conservare le cose sua. bar etti,

, sull'arti e sul commercio? a queste tre cose tutti i sovrani oggi pensano

di sognare; cioè credere di aver a godere, di aver goduto; cose

7-262: l'industria ci ha abituati a una continua esigenza del nuovo e dell'

e anche in proposizioni esclamative, unito a che ha il valore del semplice che interrogativo

tutto impiastricciato di non so che cosa. a. f. doni, 3-231:

, che cosa è mai questa: a indicare indignata riprovazione. -famil. cosa

: volete ora che facciamo quattro partite a picchetto? -cosa ci venite voi

picchetto? -cosa ci venite voi a seccare col vostro picchetto? pananti,

? pananti, ii-138: lesse tirsi a dorilla un suo sonetto: / ed

pisana, mezzo ignuda nella sua carnicina, a piedi nudi, e tutta tremante di

ci dava un'occhiata, per stimarla così a colpo. pascoli, 39: manina

quando sento che si sta così bene a vivere. -a cosa, a

a vivere. -a cosa, a che cosa, per cosa, per che

cielo, / ma li sa, perché a passo malfermo percorre uno spazio / netto

la gente impacciata / non comprende più a cosa ci stiano le case.

prigione. cosa? * domandava poi a uno che s'era buttato mezzo dentro lo

s'era buttato mezzo dentro lo sportello, a urlargli qualche suo consiglio o preghiera o

. -cosa? cosa?: a indicare incredulità o stupore. 31

del cuor mio, la quale mi costrigne a dimandare gran cose, mi difenderà in

nulla; né solo tengono immunità circa a pagamenti, ma ancora nelle cose civile

: avevano fatto sapere che erano pronti a ricominciare appena lo avrebbero rivisto, di

36. locuz. -a cosa a cosa: un po'per volta,

vol. III Pag.875 - Da COSA a COSA (52 risultati)

machiavelli, 667: adagio un poco! a cosa a cosa... e

667: adagio un poco! a cosa a cosa... e * bisogna

, non lo svierebbe persona. ma a cosa a cosa. io vo'prima cavarmi

lo svierebbe persona. ma a cosa a cosa. io vo'prima cavarmi questi diavoli

insieme. -a cosa fatta, a cose fatte, a cosa finita, a

-a cosa fatta, a cose fatte, a cosa finita, a cose finite:

a cose fatte, a cosa finita, a cose finite: quando tutto è concluso

concluso. boccaccio, vi-157: ma a cosa fatta penter non ci vale.

non mi scaccerà veruno di qui, sino a cose fatte. nieri, 427:

baruffe, di quistioni, di processi che a cose finite e a sentenza data,

, di processi che a cose finite e a sentenza data, chi guarda sopra sopra

la notizia circolava in pancaldi la mattina a cose fatte, e un brivido di emozione

/ tanto che, per ficcar lo viso a fondo, / io non vi discernea

e io adunque, che non seggio a la beata mensa, ma, fuggito de

gozzi, 1-128: bella cosa parrebbe a me, per esempio, quand'uno per

, che egli non avesse ad andare innanzi a forza fino a casa sua, ma

avesse ad andare innanzi a forza fino a casa sua, ma che tutte le case

sono le cose: in tono esclamativo, a esprimere rammarico e stupore nel constatare

e la sentisse raccontare, darebbe la colpa a lei. -cosa (in frasi

, 2-36 (i-1041): lasciami andar a provar la mia fortuna, che non

le dono un carlino od un giulio a la più. firenzuola, 583: restaci

la più. firenzuola, 583: restaci a pigliare il naso, il quale è

, purg., 5-60: ma s'a voi piace / cosa ch'io possa

voi sapete bene che non avete se non a comandarmi; dite su. g.

: -madonna giovanna mia padrona mi manda a voi, che vorrebbe che voi le

, 477: intraprese una gita per andare a vedere una montagna, della quale aveva

(per significare che si sarebbe disposti a offrire qualsiasi somma o qualsiasi valore pur

quei giovanotti, e portarle anch'io a ballare. -cosa del mondo:

quale, senza dime cosa del mondo a persona, prestamente all'ora impostagli v'

quanto si chiede viene ottenuta di solito a prezzo di gravi amarezze e umiliazioni,

è mezza comperata, questo è vero quanto a quello che la dimanda, ma non

che la dimanda, ma non quanto a quello che la possiede. -cosa

1-267: prete agustino si porta male a non avvisarmi cosa per cosa del riscosso.

viene, cosa venite, cosa vengono a fare, a dire, a seccare:

venite, cosa vengono a fare, a dire, a seccare: per esprimere la

vengono a fare, a dire, a seccare: per esprimere la propria reazione

ferito? ». « cosa vieni a seccarmi. sono stato ferito in combattimento

cosa volete, cosa vuole mai: a indicare fatalistica rassegnazione nei confronti della propria

goldoni, iii-42: vedete cosa vuol dire a dar la roba a credenza? non

cosa vuol dire a dar la roba a credenza? non mi posso prevalere del mio

che accadono, cose che capitano: a indicare il rassegnato fatalismo con cui si

acqua si bagna, e chi va a cavallo cade. c. e. gadda

dal mutismo che la ostinata montanara opponeva a ogni tentativo d'inchiesta. quasi un

? » ansiosi di donna elsa rispondeva a occhi bassi, invariabilmente: « son

trovare persona di direzione che si esponga a separare un marito da una moglie,

: di cosa in cosa, si venne a ragionare a quali segni si potesse riconoscere

in cosa, si venne a ragionare a quali segni si potesse riconoscere un uomo che

dire usato per esprimere la propria incapacità a conoscere o a capire quanto sta avvenendo

esprimere la propria incapacità a conoscere o a capire quanto sta avvenendo o quanto un

da lungi di vagliadolid) un gentiluomo a denunziargli in nome dell'infante d. giovanna

corpo sferico, che ha un'imboccatura a proporzione assai larga, su la quale posa

: io scrivendo agli amici son solito a tirar via, senza curarmi gran cosa né

vol. III Pag.876 - Da COSA a COSA (39 risultati)

come se fossi a veglia chiacchierando alla buona e d'un

parole dette che i sentimenti che non arrivano a sco- tere l'aria.

ha alcune poche persone al mondo condannate a riuscir male cogli uomini in ogni cosa

poi l'ho fatto / pensando fare a te piacere e utile. cicognani,

diventano serpi: quanto si protrae troppo a lungo, per indecisione o per timore

.: quanto appare misterioso e segreto a una persona che deve essere introdotta in

buon sofo gentile / te mise dentro a le secrete cose, / veder volesti come

maladetta la cosa, non volendo starvi a replicare la mala ventura del mio tornare addietro

: niuna cosa puote esser comandata contro a quello che di sé è naturale. lorenzo

l'animo alle baie, e lavorò a capricci, di niuna cosa maggiormente curandosi

101: non è cosa più contraria a chi vuole che le sue congiure abbino

alla posta: / trasse uno strale a rinaldo nel petto, / che si

passargli ogni costa; / ma la corazza a ogni cosa ha retto. machiavelli,

1391: questi pur l'isola avrebbero a loro ridotta a cultura. / che

questi pur l'isola avrebbero a loro ridotta a cultura. / che non è trista

non è trista ella già; ma farebbe a suo tempo ogni cosa; / ché

resisti. moravia, iv-119: ogni cosa a qualche distanza si confondeva in una sola

parini, giorno, iv-464: e a un punto empiendo / ogni cosa di

. leopardi, 1002: ora confesso a te quello che avrei voluto tener segreto,

compagni. collodi, 531: mandarono a chiamare beccafico, perché andasse subito a

a chiamare beccafico, perché andasse subito a corte, dove gli dettero per cosa

ma per cosa che fare sapessono, a questa volta non vi poterono porre rimedio.

-prima d'ogni cosa, innanzi a ogni cosa: prima di tutto,

machiavelli, i-27: pertanto el duca innanzi a ogni cosa doveva creare papa uno spagnolo

certe considerazioni. -qualche cosa: a indicare una misura o una quantità trascurabile

, 14-2-14: voi, fomaia, andate a preparar qualche cosa di freddo, che

caldo. svevo, 2-498: fatta fino a quel punto la figura aveva qualche cosa

di quel ch'erano prima di mettersi a fondere. -questa è la cosa

, si conveniva che l'uomo desse a lei cento cavalli. -senza cosa

dell'anirae vostre, per le quali avrà a rendere ragione a dio. sassetti,

per le quali avrà a rendere ragione a dio. sassetti, 28: io non

di cortesia per esprimere un buon augurio a qualcuno. -dire tante cose a qualcuno

augurio a qualcuno. -dire tante cose a qualcuno: trasmettergli da parte di altre

giusti, i-347: dirai tante cose a tutti di casa cironi, e mi

: tante cose alla signora cesira, a domenico, a tutti. -tutte

cose alla signora cesira, a domenico, a tutti. -tutte belle cose:

e importanza, ma non è sufficiente a spiegare o a risolvere un determinato caso

ma non è sufficiente a spiegare o a risolvere un determinato caso o questione o

, per sé o per altri, a una situazione difficile, compromettente

vol. III Pag.877 - Da COSA a COSA (21 risultati)

o che può dare origine a pericolose conseguenze. nievo, 119:

sapeva qualche cosa di musica, accennò a un accordo. -cosa ricordata o

ficino, 2-40: l'amatore sé toglie a sé, e allo amato si dà

usato per vantare il proprio buon diritto a dare il proprio consiglio o il proprio

il proprio aiuto o i propri servizi a chi si trova in difficoltà.

. m. ceccki, 18-9: venghino a me, com'è dover, cotesti

fingeva di non udire, e seguitava a far girare l'arcolaio lesto lesto.

parve spaventarsi vedendomi ritto in piedi davanti a lei, presso la tavola che stava nel

qualche convenzionale, ma si abbandona a rappresentare i fattimerito, di qualche importanza,

rappresentare la personalità più spiccata e influente a cui tutti riconoscono la preminenza.

, 7-4-184: si diedero... a farvi loro lamenti sopra l'essere oramai

il g. un quarto di colonna: a una selva di cento significati e frasi

carattere, le proprie idee in seguito a esperienze dolorose e tragiche. pratolini,

il marchese, sdraiato sulla sedia a bracciuoli, accanto alla nipote, sembrava un

cose. fagiuoli, 1-1-95: arrivo a questa buca, e v'entro dentro per

così si fa continuamente esalando, né toma a noi più, ché gli piace meglio

lungo, per le lunghe: protrarre a bella posta e per proprio vantaggio una

lungo. -metter la cosa a campo: manifestare chiaramente le proprie intenzioni

disegni, nessuna voleva esser la prima a metter la cosa a campo.

voleva esser la prima a metter la cosa a campo. -non essere più

testo accanto, e mi posi seriamente a correggerlo, coll'intenzione e speranza ch'

vol. III Pag.878 - Da COSACCHINO a COSACCO (41 risultati)

nieri, 246: lei aveva fatto sapere a lui... che ci aveva

bocchino di spuma, l'accende e comincia a parlare di nuovo. palazzeschi, 4-50

, informandole sopra tante cosine che servivano a tenerle allegre senza distrarle: notizie ghiotte

e dei discorsi dei giovani, cosine a fior di pelle, essa diceva,

le disse. « vedi che avevo ragione a darti della mocciosa. sei quella che

sciolgo / ben lo sa amor, innanzi a cui le squadro. boccaccio, dee

, vii-1123: -la vecchia sarà stata vicina a quel drittaccio di ferdinando. -sì,

164: giovedì parto per brescia a stamparvi qualche cosetta -e t'ho aspettato

le domeniche nel mezzo de la messa a far loro brevemente un sermone, comandargli

sermone, comandargli le feste, essortargli a vivere catolicamente, non dar molestia l'

catolicamente, non dar molestia l'uno a l'altro, non rubar i pali de

. v. borghini, 1-2-222: a 23 [carati] e tre quarti.

ogni cosellina, / ma sempre sia a sua donna ubidiente. masuccio,

(195): ogni dì mi veniva a visitare dua o tre volte misser giovanni

1-58: gira il povero gli occhi a tutte le coserelle sue, vede che

peggio che quelle di madonna ippolita; a che ti dico, saranno le tue qualche

metafore come nelle altre voci pellegrine hassi a guardar la santa legge del decoro,

patti che ella debba ogni tanto adattarsi a leggere una mia lettera, piena delle cosarelle

non si era ripromesso di far ripagare a quel coserellino, la fredda e premeditata

: cominciò subbito con la solita arroganza a dire... mille altre cosaccie,

che seguette, il quale tirò questa voce a significare quella cosaccia. e noi altresì

. e noi altresì vi abbiamo adoperato, a ciò fare, la voce 'castagna'

che stia bene. collodi, 588: a quella storia le due sorelle maggiori si

storia le due sorelle maggiori si messero a berciare e dissero mille cosacce a bella

messero a berciare e dissero mille cosacce a bella, la quale non piangeva né punto

speciale autorità che la convalidi. facciamo, a dispetto dei santi. ma la mentalità

: guarda quanto benefizio ti fa idio a levarti da'tiranni; il tiranno è

quelli che non erano intervenuti prima, a tutti piacquero. segneri, 9-377: non

cosuccia, quantunque minima, abbiasi punto a trasgredir questo numero già prefisso. moneti

, sono quelle che possono alquanto contribuire a rendermi savio, e non quell'altre

altre cosuzze già dette, giovevoli solo a multiplicare le mie già troppo inutili notizie.

: ora vi leggo una cosuzza fatta così a ghiribizzo sopra un certo mio collega.

l'amico scevola, cui se l'è a grado gli faccia pur vedere queste mie

coi biglietti di ritorno. e una cosuccia a lucia la devo pure portare.

di 'affare 'e si venne a fondere con res 'cosa che finì per

sm. corta tunica femminile (simile a quella portata dai cosacchi). viani

, 13-304: la donna, zoppicante dietro a lui, tene- vasi a una cocca

zoppicante dietro a lui, tene- vasi a una cocca della giacchetta, il cosacchino rattratto

di violenza, di spietatezza, temperata a volte tuttavia da un certo infantilismo,

loro * hetman ', ma vivono a un dipresso alla foggia de'tartari errando

5-366: si era la russia obbligata a mettere sulla campagna in aiuto del re nove

vol. III Pag.879 - Da COSANATO a COSCIENZA (50 risultati)

pavese, 6-248: passò a prendermi in via po, vestita di

gruppo di acidi grassi contenenti da 20 a 29 atomi di carbonio (e prendono nome

, deriv. da eicosanico, che deriva a sua volta dal gr. elxooi '

alifatico saturo, contenente da 20 a 29 atomi di carbonio. = da

(nel senso più generico, a indicare qualsiasi azione reale e concreta che

reale e concreta che non si riesce subito a esprimere col verbo corrispondente).

forsennato volere, / morte al corpo ed a l'alma lo coso. anonimo,

lo coso. anonimo, 304 c: a discovrire te pessimo tiranno / sì che

, confessarsi. chiaro davanzali, 380 a: chi è sturbatore / a nullo

, 380 a: chi è sturbatore / a nullo amante che d'amare si cosa

san gimignano, vi-n-155 (21-6): a l'oche ferir per tal fortezza,

meraviglia. sannazaro, 11-179: cominciò a servirsi de le astuzie e, bassando in

disse un de'nostri che, essendogli a pisa stato passata una coscia con una

le mammelle e ne le parti ch'a queste sono congiunte, ma le cosce e

marino, 18-94: ed ecco un vento a l'improviso allora / (se marte

mori, che, nudi e sempre sino a mezza coscia fitti nel fango, li

. r. cocchi, 1-24: a quest'ossa del catino sono attaccati i femori

afrodi te, l'aulètride dagli occhi / a mandorla e dal seno di cotogna /

muratori le coscie delle volte, si hanno a riempiere non di terra o di calcinacci

la porta là ove ella è a lato alla chiesa, e che l'una

dei due pilastri che fanno da sostegno a una strettoia, a un torchio.

fanno da sostegno a una strettoia, a un torchio. baldinucci, 169:

. 7. locuz. - a coscia a coscia: a fianco a fianco

7. locuz. - a coscia a coscia: a fianco a fianco.

locuz. - a coscia a coscia: a fianco a fianco. a. pucci

- a coscia a coscia: a fianco a fianco. a. pucci, ix-884

coscia: a fianco a fianco. a. pucci, ix-884: cavalcando con lei

. pucci, ix-884: cavalcando con lei a coscia a coscia, / non si

, ix-884: cavalcando con lei a coscia a coscia, / non si iscopria né

in fatto né in detto. -calzoni a coscia o a cosce: stretti alle cosce

in detto. -calzoni a coscia o a cosce: stretti alle cosce. collodi

vestito in giubba nera, calzoni bianchi a coscia e stivaloni di pelle fin sopra

, 5-244: ma chi va cieco a prenderla a ventura [la moglie],

: ma chi va cieco a prenderla a ventura [la moglie], /.

coscina. aretvio, 8-21: scorgo a gambe alte due sorelline grassettine, frescoline

più piastre articolate), che serviva a coprire e a difendere le cosce.

), che serviva a coprire e a difendere le cosce. boccaccio, i-126

ima grigia tenuta da fante, accanto a queste celate e corazze di venti chili

vidder doi cosciale / sopra 'l capo a cotal guisa / alla badessa monacale.

vicino, sta un buttero col cappello a cono tronco e a tese dure, coi

buttero col cappello a cono tronco e a tese dure, coi cosciali di pelo

scala reale (quella che permette taccesso a bordo dal lato dritto). 4

. accessorio del letto operatorio, destinato a fissare le cosce del paziente. 5

io ho adocchiato un cossame di cappone a cui vi era per accidenti un'ala intiera

. piovene, 1-220: ho riletto a una a una tutte le vostre lettere,

, 1-220: ho riletto a una a una tutte le vostre lettere, anche

tutte le vostre lettere, anche quella a don scarpa, ed ho avuto conferma che

esse coscientemente non pensassero neppure lontanamente a una protesta. = comp.

dal prelato. dante, 4-12: certanamente a mia coscienza pare / chi non è

alcuni altri dicono, che basta solamente a quello cotale, che una volta l'

vol. III Pag.880 - Da COSCIENZA a COSCIENZA (32 risultati)

fecioro concilio per ordinare chi dovesse ire a roma, e darli commissione di quello ch'

darli commissione di quello ch'egli avesse a dire. guicciardini, i-24: come l'

loro scele- ratezze, penseranno di più a fuggirsi che a difendersi. galileo,

ratezze, penseranno di più a fuggirsi che a difendersi. galileo, 359: il

perché dovesse egli applicare in particolare solo a se stesso quel che, generalmente detto

quel che, generalmente detto, può a molti altri convenire. foscolo, vii-36

machiavelli] comincia veramente la prosa, cioè a dire la coscienza e la riflessione della

austria del mille ottocensessantasei sopravvenne, promettendo a lui, come a tante altre anime

sopravvenne, promettendo a lui, come a tante altre anime inquiete, pace,

era un sogno più vasto, continuo, a cui mi ero abituato; e del

il tema che l'artista aveva creato a significare i primi turbamenti della vita dentro

, i-263: senza quasi parere riusciva a dare ai migliori fra i suoi alunni

impegni della vita. bocchelli, 2-191: a un popolo... che si

che contra al detto ordinamento facesse, a sua coscienza e per fama, e

per fama, e per ogni modo che a lui parrà. s. giovanni crisostomo

da noi [iddio] che rechiamo a memoria li nostri mali ed abbianne coscienza,

circa l'applicazione di princìpi morali universali a situazioni concrete e particolari. giamboni,

è conoscimento di se medesimo; et a questo modo può essere in male et

. capellino volgar., i-155: a ogni valente uomo basti la sua coscienza

la sua coscienza pura, e pensi a difendere sua fama nel vero albitrio delli

21-22: che quando ancora io 'l celi a tutto 'l mondo, / celar noi

oltre il dovere, né cader di animo a segno che la modestia pigli sembiante di

memoria di quell'uomo mi condusse poi a conchiudere che la coscienza ognuno di noi

coscienza ognuno di noi se 1'aggiusta a proprio grado; cosicché per molti sarebbe

gente colla sua erbabianca, e non va a confessarsene. certuni la coscienza l'hanno

può errare, ma è puro innanzi a dio. -esame di coscienza:

battoli, 37-22: lungo e severo quanto a pena può immaginarsi era l'esaminar che

passi ho dovuto fare prima d'arrivare a qualcosa! eppure inciampo tuttavia! questa

bisogno per dargli ogni diritto di condurmi a casa sua. alvaro, 7-222:

un esame di coscienza in chi si dedica a questa speculazione. -foro della coscienza

garzoni, 1-546: il venditore è constretto a dire tutti i difetti della cosa che

è il principale, si sa l'obligo a pieno che s'ha di racontarli.

vol. III Pag.881 - Da COSCIENZA a COSCIENZA (29 risultati)

non ha dato loro animo e forza a fare in essa di grandi scoperte. tommaseo

come taluni paiono supporre, libertà di foggiare a capriccio la credenza che vogliano professare.

ragioni morali o religiose e viene adibito a servizi che non implichino il dovere di

del terribil peso ch'è l'avere a dar conto delle anime altrui. -rimorso

peccato, che chiaramente non la dimostrano. a. f. doni, 3-204:

9-2-6: me ne farei scrupol di coscienza a servirvi male. tommaseo [s.

che morendo voleva bruciare l'eneide, a cui non aveva potuto dare l'ultima

dottrine non predichiamo e non sosteniamo noi a questo modo! sbarbaro, 1-236:

, xxi-917 (12): andarono a pregare il padre santo che gli piacesse di

. 8. sensibilità di fronte a determinati problemi (politici, sociali,

certa azzardosa disinvoltura dei cittadini, abituati a loro volta agli espedienti privati e alle

, 7-120: si lavora oggi non a comunicare le nuove voci della coscienza europea

certo finché saranno i preti ed i signori a dargli da mangiare! 9

il legato come francia fa un concilio a lione. bruno, 189: vi siete

i-190: con una tosse secca intramezzata a volta a volta di qualche starnuto, [

con una tosse secca intramezzata a volta a volta di qualche starnuto, [la

, 3-2-227: chi oggi una commedia a far m'invita, /...

rendersene conto, corre giù per le scale a precipizio, apre la porta di casa

buona coscienza, secondo coscienza: conforme a ciò che uno sente, conforme ai

secondo la volontà di dio. né a buona coscienzia; ma secondo i piaceri

, ii-194: in conscienza vi esorto a non imparentarvi con niun milite. g

, 4-174: che figura fo dinanzi a loro, padron mio? in coscienza,

coscienza, quel po'che avete dato a costei per maritarla è una miseria, in

365: ma voi fate grandissimo male a mormorar dei religiosi e senza utilità alcuna

perugia debbi tornare alle parti d'arezzo a fare quelle cose, che sieno di nostro

sopra la coscienza di non essere mai stato a visitare la villa edificata in masera per

ma io, che non fo male a simili né a dissimili, non credo essere

che non fo male a simili né a dissimili, non credo essere obbligato a

a dissimili, non credo essere obbligato a dir bene degli altri contro cosdenza. silone

vol. III Pag.882 - Da COSCIENZIALISMO a COSCO (37 risultati)

consoli di condannarlo da quaranta soldi infino a diece libre. -far coscienza a

a diece libre. -far coscienza a qualcuno di qualche cosa: mettergliene scrupolo

savi deputati per lo comune d'arezzo a ciò ci abboccammo. bisticci, 3-344

bisticci, 3-344: venendo il confessore a domandarlo s'egli aveva a fare coscienza

il confessore a domandarlo s'egli aveva a fare coscienza di nulla, disse di sì

calante, che si dovrebbono far coscienza a spacciarlo con libertà. magalotti, 13-6

il frate spiega tutta la sua industria a persuaderla, e non si fa coscienza

il tradurre], perché nulla si perde a non si far coscienza delle parole dell'

verarlasi, fieramente adirato lo cacciò via. a. segni, i- iv-3-317: per

mia. -mettere di coscienza a fare una cosa: aver scrupolo di

padre facea ciò che potea di contradio a santa chiesa; della qual cosa prese

egli faceva male. -recarsi una cosa a coscienza: farsene scrupolo, considerarla una

. p. francesco si avrebbe recato a coscienza lo spenderlo altrimenti che in beneficio del

c'è tra voi chi ciò si rechi a coscienza? -richiamare a coscienza:

si rechi a coscienza? -richiamare a coscienza: indurre alla contrizione, al

carducci, i-104: si risovvenga come innanzi a quelle fiamme che puniscono i lussuriosi virgilio

co 'l quale intende forse di richiamare a coscienza il vecchio peccatore. -rimordere

coscienza il vecchio peccatore. -rimordere a qualcuno la coscienza: provar contrizione,

se non chiede consiglio de'suoi misfatti a colui che ha potere, non sarà

, vergogna, conscienza, amore. a. casotti, 1-306: sento che

iddio. -sopra la coscienza: a confermare la verità di un giuramento.

sopra la mia coscienza. -tornare a coscienza: pentirsi. malispini, 62

malispini, 62: e sì tornò a coscienza, e pacificossi col detto papa

molte anime che per suo mezzo tornavano a coscienza. = a voce dotta

tornavano a coscienza. = a voce dotta, lat. conscientia 'conoscenza

, deriv. da conscius 'che è a conoscenza, consapevole, complice ',

, dal verbo scire * sapere, essere a conoscenza '. coscienzialismo,

. dottrina che riduce la realtà * a oggetto di coscienza. -più comunemente oggi

. svevo, 2-437: emilio continuava a prestar orecchio fingendo di essere sorpreso da tale

più diligente, non s'avrà, a gran pezzo, tutta la verità che

coscienzioso, timorato di dio, cattolico a prova di olio, babbo buono,

, iii-23-50: gl'italiani stessi cominciarono a sentirsi decaduti, e i più sinceri e

più sinceri e coscienziosi si fecero animo a confessarlo. cassola, 2-147: il

un certo tacito civile naturai giuramento, a cui una tal segreta, e, per

grano dalla còscina tenuta in alto, a braccia tese, a ritroso del vento

tenuta in alto, a braccia tese, a ritroso del vento. =

del gregge. viani, 10-306: a proposito di porco l'altr'anno quando

vol. III Pag.883 - Da COSCRITTO a COSÌ (35 risultati)

parole della lingua furbesca. cfr. a. prati, 329: « molto dubbia

monti, iii-245: il prefetto aveva tesa a fedele una seconda trappola, denunziandolo come

ozio il fato e i tempi iniqui / a me concederanno ho stabilito / consacrarlo a

a me concederanno ho stabilito / consacrarlo a le muse. verga, 3-15:

» / i compagni che fuori escono a crocchi, / a bere, a passeggiare

compagni che fuori escono a crocchi, / a bere, a passeggiare, a far

escono a crocchi, / a bere, a passeggiare, a far l'amore;

/ a bere, a passeggiare, a far l'amore; / stringe un'angoscia

nelle langhe è consuetudine che ogni coscritto a turno offra un pasto copioso. 3

uomini, li quali delle cose dubbiose hanno a consigliare, conviene essere liberi da odio

1-41: egli in tre periodi m'ebbe a narrare, come giunto alla coscrizione il

: quei cari inglesi avrebbero fatto meglio a capire, almeno un anno fa,

, 1-72: il cavallo cominciò una volta a lasciarsi tirare nelle battaglie, e d'

: la forza dei pali inclinati è a quella de'pali piantati verticalmente, come i

mascheroni, 2-106: è poi m a il coseno dell'arco b c.

. in questo modo (con riferimento a cose viste, a frasi pronunciate,

modo (con riferimento a cose viste, a frasi pronunciate, a fatti accaduti,

cose viste, a frasi pronunciate, a fatti accaduti, ad azioni compiute)

, in questa condizione (con riferimento a persone, a cose).

condizione (con riferimento a persone, a cose). giacomo da lentini

molte altre parole, da capo cominciò a batter l'uscio ed a gridare;

capo cominciò a batter l'uscio ed a gridare; e tanto fece così, che

corazzine andarsi in tempo di guerra così a piede, quando un miglio, e quando

. marino, 234: così diceano, a suon di rozza canna, / innanzi

tutto l'autunno veneziano. / così a venezia le stagioni delirano. montale,

1-50: il cuore che ogni moto tiene a vile / raro è squassato da trasalimenti

e così facendo, si credeva ciascuno a se medesimo salute acquistare. storia dei santi

disse: benigno signore..., a te raccomando lo spirito mio. boiardo

tirò su faticosamente dal suo sedile e andò a quello del giovinotto. -d'uso

da un giorno all'altro, da così a così. -con l'ellissi del

: se li tuoi diti non sono a tal nodo / sufficienti, non è maraviglia

, talmente, in modo tale, a tal segno; molto, troppo, gran

vergine maria] in così grande stato a fare vergogna alla prima reina [èva

avessi onestamente per altra parte menarvi a quello che io desidero che per così

.. debbe strascinare le nostre menti a ricevere la verità di questi princìpi.