una terrada di quelle che aveva preso a' mori, e la fece tutta coperta con
stione fé tondere non solo i crini a' cavalli e a'muli, ma fece di
tondere non solo i crini a'cavalli e a' muli, ma fece di più abbattere
una tontina, che può essere utile a' mediocri proprietari. 2. antico
, preferendo... quella che a' tempi suoi fu particolarmente introdotta dagl'inglesi
. rucellai, 2-194: egli è necessario a' medici che sappiano per l'appunto le
l'influsso degli elementi topografici in mezzo a' quali vive. cavour, i-273: farò
di secco, ha scoperto per entro a' buchi lungo i rivi il toporagno d'acqua
, 1-198: crebbi negli studi e passai a' maggiori, voltandogli a bocca in su
suoi, la berretta, i calzoni perdonava a' gendarmi. no abbia, come
con chiese / a torbidar l'acqua chiara a' mortali. = dal lat.
la piu torbida notte che rappresentar possa a' mortali irato cielo, ecco, o signori
lxxx-3-1019: questo torbido diede gran speranza a' francesi di pescarvi con profitto: ma in
flora acquitrinale, quel nano che sotto a' vostri piedi risuona od anche si affonda era
se il caldo non li rifà, addio a' grani. pascoli, 35: quel mio
dai paesi d'henaut repentinamente torcesse il camino a' contorni di landresì. bresciani, 6-xv-23
e ricche, con torchi d'oro intorno a' colli de'cavalli e degli uomini.
diversità di vestimenti, le sue labbra a' più arditi e quasi impossibili torcimenti.
suoni per lui le campane, né a' gesuati per aver portati 1 torci.
pagamento de'prezzi delle manifatture de'drappi a' tessitore o delle incanature o torniture delle
di sotto un ferro tagliente; serve a' librai per tagliare e pareggiare le carte de'
voi forestiere, signore? -torinese, a' vostri comandi. -torinese appunto era quello
., ii-272: io nonne andrò inanzi a' cavalieri né alla torma de'pedoni.
vi-133: il re, comandò parisatide a' giustizieri che, preso costui, per dieci
mente divota pregava il suo padre che perdonasse a' tormentatori. s. giovanni crisostomo volgar
i languenti, / e già non lascia a' suoi nemici in preda / l'avanzo
lunghezze et artificiose maniere cadevano tormentosamente sospette a' veneziani i quali stimavano svantaggiosissimo per la
suppliche e le raccomandazioni sono un'aggiunta a' fastidi naturali della state. leopardi,
; / e toman, lacrimando, a' primi canti / e al gridar che più
condizioni serie, io pel primo avrei proposto a' miei colleghi di prenderle in sena considerazione
. mentre tal volta trascorrono oltre a' confini che si permettono forteguerri,
ne tira per sé, quel che fa a' suoi interessi, e il resto lo
, 8-53: si prova: e quando a' labbri s'awicina / per cominciare la
e cento mesi, l'acqua toma a' suoi paesi'. idem, i-422: il
12: le lor orecchie, che forate a' torni / son per metter lor cerchia
fatti a tomo, alti un piede, a' gentili uomini, per le panche della
, ancora che la pratica d'accordo a' dì passati si rompessi non è mai
debba lasciar far tutto e dir tutto, a' suoi favorevoli e agli avversari. de
se non più lance, in mezzo a' quali s'avviarono verso londra. cesari,
massa marittima, xliii-295: ottimo tempo a' veri cavalieri / è posta la vigilia mattutina
ai fischi e alle torsolate del popolaccio e a' loro svillaneggiamenti. fagiuoli, v-176:
a maneggiar la torta / vorrei far5 a' briachi un tristo giuoco. / parlo di
... stato più tempo in siena a' confini e quasi in cortese pregione (
verdi cetonie 7 dar baci e baci a' fiori. ungaretti, ii-29: nell'acqua
gr., iii-120: come, se a' raggi d'espero amorosi / fuor d'
macchia escon secrete / due tortorelle mormorando a' baci, / guata dall'ombra l'upupa
disacerbi indoglianze contro alle improvvise tortuosità ed a' pericoli de'vostri sentieri. pratesi, 5-295
cicute avvelenate, ad ortiche aspre, a' cipressi, e palme, a'pini,
aspre, a'cipressi, e palme, a' pini, e guercie, a'tassi
, a'pini, e guercie, a' tassi, e pioppe. c. i
boccaccio, 21-3-12: con fatica a' cani, a quali con lusinghe e
poiché fur dunque in punto, in mezzo a' greci / e a'troiani n'andar
punto, in mezzo a'greci / e a' troiani n'andar, torvo mirando.
aggrondato, il candido palazzo / formicolare a' piedi suoi li [i monelli] mira
tiene / una vecchia ch'ha intorno a' piè legati / (con reverenza) un
: andiamo ai longobardi... essi a' tempi del re agilulfo 'cervicem usque ad
volto sanguinolento. muratori, 7-i-436: a' tempi di carlo magno dovevano i greci portare
: in questo tempo la signoria aveva comesso a' signori di zecca che con ogni rimedio
esse colle forbici castrate, simile loro facendo a' pidocchi scaloni per più agevole alle gote
piumosa folgoraggine rimaneva, non altramente che a' cignali tosati le prime setole facci.
ciò: ch'eglino a roma mandassono lettere a' loro parenti e amici, della guerra
tosto o tardi non potranno negar ricompensa a' tuoi profittevoli sudori. botta, 5-74
e tosto, / battendo gli occhi a' colpi dell'arciere, / che s'ei
altezza facciagli l'onore, tosto che a' piedi vostri ei sarà giunto, / d'
per pezzo, cioè nelle porzioni intercette a' rami, sono cilindriche. codice napoleonico
i miei sospiri. pananti, i-196: a' soldati opponesse. -con riferimento
disinterici è il sovrano remedeio, ed a' tremolosi giova molto, e a tutti gl'
cavolo conforta i nervi, onde vale a' paralitici e a'tremolosi. 2
i nervi, onde vale a'paralitici e a' tremolosi. 2. tremebondo,
varchi, 3-88: dar le mosse a' tremuoti si dice di coloro senza la
stroppia un tal che fa le grucce a' boti, / che vien da un trombettier
desti i siri altro lavoro, / lungo a' ripari tremuli e cadenti, / e
cesarotti, i-iv- 33: splendeano a' raggi tremuli di luna / gli azzurri elmetti
82-1: avendo i pisan tolto massa / a' sanesi per forza, com'è detto
, a battimuro; di li passai a' mezani, e seppi il quindici, il
il galeone così gran fuoco, che a' turchi non avvezzi a simili tresche sembrava una
la natura di francesco inchinata alle tresche e a' romori, e al conversare compagnevole con
. casini, i-21: altri non soddisfa a' legati, altri tresca ne'parlatori di
mo tè verità. a la fé! a' no tresco. 5. agire
e spensierate, / o di fare a' tresetti o alle minchiate. sergardi,
) onnipotente: / non sol dà onore a' saggi; ma i ripari / appressa
contro gli scorpion triaca eletta, / e a' parti delle donne singolari. g.
cui piano colla base mo sia normale a' due lati ed, hi, trovare le
, cxiv-4-240: includo la tribeba da trasmettere a' si gnori assorditi di urbino
sempre da dio si pone a lato a' felici. manzoni, fermo e lucia,
i re di israele], per tórre a' loro sudditi ogni soggezione e dipendenza da
157: con ciò sia che spesse volte a' buoni le cose allegre e a'rei
volte a'buoni le cose allegre e a' rei l'aspre dèa e, in contrario
l'aspre dèa e, in contrario, a' buoni tribuisca le dure. bibbia volgar
pecunie, così all'im- peradore come a' baroni tribuèndo, diventò prefetto del sacro
fu ch'è tribuito a giove, / a' dodici di maggio, che fortuna /
tribunale, dove si darà la sentenzia a' peccatori. 8. locuz.
spie, acquistato grido di moderato, scrisse a' padri, chiedendo per druso la potestà
più sozza, o a voi, o a' tribuni, o a'consoli; a voi
a voi, o a'tribuni, o a' consoli; a voi in quanto le
plebe fu bene fondata, allora parve a' tribuni già esser tempo e luogo sicuro di
la quale era intra gli altri commessa a' tribuni. dizionario politico, 72.
maffei, 7-220: 1 consoli, a' quali tutti i magistrati erano sottoposti,
è nel principe l'oggetto più odibile a' popoli, perché ad essi è più sensibile
nel sacrario, e fa tributaria la giudea a' romani. giannone, 1-i-11: la
sono, o almeno appaiono, i tributi a' quali l'uomo si assoggetta per propria
divien temerario. giuglaris, 2-59: a' prencipi, come che sono tributari tutti gl'
publiche e gli altri prìncipi minori mandano a' bassà. tesauro, 10-34: chi
1 primi campi da'nobili furon dati a' plebei col peso di pagarne loro la
si truova quello da servio tullio ordinato a' romani), ovvero 'tributo'. p.
già del bel parnaso / in mezzo a' sette colli oggi le scorge / a dir
detto mese trattarono con furlani di dare a' genovesi una porta. foscolo, xvii-428:
cremona due negozianti triestini che correvano dietro a' loro cotoni in francia mi mostrarono il loro
quinci viene che li cristiani fanno trigesimo a' morti. a. brucioli [valdés
della trigonometria. viviani, 3-ii-2-17: a' quali [studenti] andavo spiegando non
caden- zie, ma ne'princìpi fino a' mezi o poco più oltre. algarotti,
soc- codagnolo / per insegnare a balestrare a' trilli, / e bacco fé nel
300: può figurarsi ciascheduno quanto dispiacevano a' virtuosi queste cenazioni trimalchioniche non desiderate.
non è cosa poco laudevole quando si consideri a' tant'anni da me già passati fra
archibugiate e tòr la vista di offenderli a' nemici. m. adriani, vi-195:
contro alla falce della morte e contro a' fulmini dell'empireo, invitava l'anima a
, io-viii-m: stava l'artiglieria disposta a' capi delle contrade del borgo sotto la cura
necessità di ripararsi i prelati cristiani, a' quali né la modestia del grado,
, ma in braccio di forte cavalieri a' colpi grandi di ferme aste e di
le veggano / que'be'lavori tanto larghi a' piè / di quei grembiuli? o
abbiamo trinciata una pollina arrosto e distribuito a' nostri ospiti il panettone. nievo, 327
ciurme che fermino con le sue trinelle a' banchi i gironi de'remi, come se
marcia trionfale dell'armata, si dispone a' due lati tutto il seguito di nasercano;
quello si dice degl'antichi trionfanti, a' quali era posto apresso in sul carro
qualche volta rivedere, e faremo quattro giuochi a' nostri trionfetti, a rubare. boccalini
'l trionfo, restituita la imperiale bacchetta a' consoli, si tornò alle possessioni sue a
tornò alle possessioni sue a sudare dietro a' suoi buoi. machiavelli, 1-i-464: debbe
, che un popolaccio non agguerrito resistesse a' tripartiti assalti di gente agguerrita.
dando ella comodità di inforzar le squadre a' suoi, perché accelerandosi con la volubilità
diede a li centurioni, il triplo a' cavalieri. citolini, 311: la semplice
le trippe. parini, 414: insino a' pesciaiuoli, a'ferravecchi / e que'
parini, 414: insino a'pesciaiuoli, a' ferravecchi / e que'che stanno a
tirano in fuore, e fanno trippa a' fondi della botte piena di vino.
fé de cristo. / del pianto insino a' piè tutto si bagna; / dall'altra
1-i-93: allora avveniva il tripudio quando a' polli, per la fretta e ingordigia del
atene rimane giudice e paragone di lingua a' greci, quantunque la voce di pericle vi
trisillaba. muratori, cxiv-32-72: vengo dunque a' versi migliorati da vostra signoria illustrissima.
s'attrista percio- ché egli non può a' suoi dannosi desideri pervenire; o l'uomo
da essere a dare così debole prencipio a' nostri ragionamenti. forteguerri, 26-3:
, i-162: dava nella battaglia alle coste a' tartari... in questo luogo
cotto. sergardi, 1-386: e pur a' tempi nostri irato, il cielo / a
voi, ma bene mi rendete meno avverso a' versi de'quali io vi ho mosso
delle corde o voci che formavano appresso a' greci... un sistema,.
; o di latte ristretto, offerendo a' villani di far mal peso, o d'
impastare il puzzolente tridelo, per vedere a' poveri e bisognosi? f. f.
tritura, e il forestiero se ne andò a' fatti suoi. tommaseo [s. v
308: gli stranienti..., a' quali o inventare o perfezionare dovrebbe intendere
: molte mosche assai fiere trivellano la cute a' bruchi, alle crisalidi, a'vermi
cute a'bruchi, alle crisalidi, a' vermi, e dànno nido e pascolo di
, e dànno nido e pascolo di viventi a' feti loro. govoni, 297:
madonna a sancta iustina t'à roffianata a' tedeschi in sancto giorgio.. sosa
, 4-73: sono alcune genti sì villane a' poveri, quando elli domandano loro limosina
così ragionando, le trombe deputate ognuno a' loro luoghi cominciorono a sonare. garibaldi
i-2i-4< }: come il ciel che a' dì nostri concede / veder tanta virtù
, rimboccarle. boccaccio, viii-2-154: a' calzamenti portare le punte lunghissime, non
2-296: tutte le tribù s'accordarono che a' tu- scolani fosse perdonato, salvo che
manca, il capo malacoda sonò certa trombetta a' dieci per cenno che e'si dovessero
trovarono suonatori né uomini che cantassero dinanzi a' sacrifici. giuseppe flavio volgar., ii-217
leuti. g. gozzi, 1-106: a' passati dì si arrestarono 12
: se dà libertà dalla spelonca / eolo a' venti tempestosi e fèri, / non
affettuosa troncò poi in cino, come avvenne a' due più celebri di dino e dante
meno tronche si lascia meno difficilmente intendere a' russi, a'polacchi, a'boemi
lascia meno difficilmente intendere a'russi, a' polacchi, a'boemi; ond'è
difficilmente intendere a'russi, a'polacchi, a' boemi; ond'è nel fatto più
oh quanti nocumenti / ha mai recato a' miseri mortali! / ci son gli esempi
. c., 4-2-2: « paolo a' romani ». sie ragionevole lo servigio
alla natura, ma che muoiano quanto a' vizi. dante, conv., iv-xvn-7
stavasi in su 'n una grotta al sole a' sciugare. cavalca, i1-97: il
: il porco entrando nell'orto non va a' fiori, né all'erbe odorifere,
che vieta il cadere agli uccelli volanti, a' sassi scagliati, alle trottole de'fanciulli
v.]: le mamme, cantano a' loro bimbi questo indovinello: 'trottolin che
piattello una specie di trottolina di legno faccettata a' fianchi, in ciascun lato della quale
, del trottolo... ma fino a' più fanciulleschi e volgari. -in
fu da'sitibondi cani, / appresso a' quali la pietà non usa. scalvini,
8-1-37: la qual prosa non si conviene a' ragionamenti di soggetto rassomigliativo e trovato dallo
scrittore con segrete macchine dà gran risalto a' suoi pensieri, a'suoi trovati, alle
dà gran risalto a'suoi pensieri, a' suoi trovati, alle sue questioni,
che dove avevano signoria tenevano corte bandita a' trovatori, e gareggiavano con essi a
iii-5-418: diè materia alle leggende e a' conti de''troveri'della francia settentrionale dei
fé comando / ch'on desse tutto a' poveri e po''l sieva, / la
notte a trucidarsi talor per parole ingiuriose a' municipi e alle ville. g. chiarini
23-599: fotografi e trucidi che urlano « a' bella sorca! » a chiunque attraversi
quei vari sfarinamenti o stritolamenti... a' quali ha poi adattati i suoi nomi
più dura che le annose querce, et a' miei preghi più sorda che gli insani
dominici, 1-83: una truffa è comandare a' subietti uello che non fa il
mia gente facessi istar più adoma / a' passi firtu e gravi! / per gli
pane altrui. foscolo, xiii-2-223: qui a' giorni del sommo verulamio la mercanzia fioriva
le staia de comune de la detta arte a' truoghi, ne'quali le cuoia s'
guerra. bettinelli, 3-612: dietro a' paladini girovaghi andava spesso una truppadi poeti,
, infino al fine / che i tre a' tre pugnar per lui ancora. codice
s'investano le tubere: si seminano a' noccioli duri delle susine; ovvero le sue
sono proprie di certe regioni, come a' toscani è peculiare la tudema. domenichi
son proprie di certe contrade, come a' toscani è peculiare la tudema. =
altissima statura abdalon gli si lascia cadere a' piedi, dicendo: « oh in
far posare alcuni uccelli sopra di loro, a' quali paresse troppo basso seggio la ragnaia
le scene / non invidia la fama a' tempi nostri, / ne'tullii a roma
, e lui con le man tumide / a' crin s'appiglia; e'mentre sì
nel 1773 fu sorpresa da dolori universali, a' quali successe un'estesa eruzione di vari
atto minaccevole e tumido, sia comunale a' sudditi. salmni, 39-i-116: nello stato
gregge di pecore matte spingeva / tonde frangenti a' tumuli di rena. d ^ annunzio
cavalli accorrenti / scalpitanti su gli elmi a' moribondi, / e pianto, ed
15-i-580: e questo golfo molto pericoloso rispetto a' venti di mezzogiorno, i quali racchiudendovisi
romani era stato tumultuato, acciò che a' consoli andassero in aiuto, quando il consolo
. patnoti tumultuariamente le sbranano, dànno a' soldati, che le portano le loro baionette
nel serraglio i visiri, inviando un bustangì a' tumultuari per intendere le loro pretensioni.
è sacrificio più accetto che perdonar l'uomo a' suoi nimici. busca, 14:
? monosini, 383: fa bene a' tuoi, e poi a'tuoi, /
fa bene a'tuoi, e poi a' tuoi, / poi agli altri, se
, 2-i-1-309: va a fare il topè a' cardinali, sfogati, ma lascia poi
, ma di riportare alle vene ed a' vasi linfatici, le superfluità nervose, togliendo
che quello con che ulises turò gli orecchi a' compagni suoi, quand'e'trovò cantare
[i popolani] cominciavano a volare a' posti più esposti e assaliti da'nemici
commandò che seguitassero pure a dare in coda a' nemici, e a tagliargli a pezzi
... per turare la boca a' vostri inimici. martello, 6-ii-278: tu
hanno rivolti gli occhi altrove, e a' miei prieghi turati gli orecchi, e li
fisso nella divina protezione, turate le orecchie a' singhiozzi e a'lamenti, andò pure
, turate le orecchie a'singhiozzi e a' lamenti, andò pure innanzi accompagnato non più
benedisseli, e spezzolli e distri- builli a' discepoli, e i discepoli alle turbe.
primo cadde per suo vizio, / a' misererelfi fa che sie propizio. serdini,
mede- smo accoglie / turba d'affetti a' danni suoi feconda: / pria di
si dànno ancora altri provvedimenti per riparare a' disordini accaduti in quel turbatissimo tempo.
il vescovo d'arezzo] rubellare incontro a' sanesi uno forte castello del contado di siena
chiamava poggio santa cecilia, per fare guerra a' sanesi, onde grande turbazióne fu a
andare in qua in là di dietro a' pesci, i quali male avevan dove nascondersi
che sono in terra e non mancano a' laghi, a'fiumi, alle fontane,
terra e non mancano a'laghi, a' fiumi, alle fontane, al mare.
e cupidi di guerra, sarebbono ubidientissimi a' moderati governatori. f. rinuccini, i-cxxxix
di altri, si può questo preferire a' medesimi, come lo preferiscono le persone
zuavi / e battevo le mani / ieri a' turcòs: oggi i miei bimbi gravi
, iv-538: spatriò da venezia irato a' francesi che l'aveano proditoriamente venduta,
(v. tusculano). gliano a' delfini, ma son differenti nell'austerità dell'
suo regnare, giammai non diè molestia a' romani. metastasio, 1-iv-185: accettate
ma più tosto bali e tutori, a' capitani nelle guerre del nostro comune. a
l'antica poesia) tutori e preposti a' tesori della natura. oliva, 25:
ristrinse la divina protezione... a' soli figliuoli di giacobbe. delfino,
che faccia assonnata ci mostrò egli neh'aprire a' nostri picchi l'uscio, comprendo in
, da parte; mi rivolgerò solamente a' due solitari amanti, che tutti due si
lassata io l'ho, qual umile agna a' lupi, / tutta tremante e mi
, 5-203: soggetti / siam tutti a' mali stessi onde natura / già tolse
sono di tutto tondo, e non appoggiate a' pilastri: il qual modo, se
prese / nelle sue braccia e dentro a' suoi pensien, / e de'miei
di ubbie: simili anche in questo a' giuocatori. manzoni, pr. sp.
core, / e non fossi ubidenti / a' suoi comandamenti. dante, inf,
oliatura, dicendo: non è lecito a' monaci avere seno. e questo è proprio
prendono ardire di troppo dimestico parlare contro a' loro maggiori dell'ordine. bandello, 1-19
consuetudini. novellino, xxviii-855: ubbidirò a' vostri commandamenti. statuto della società del
ch'egli intesero la morte di quello e a' suoi editti non dovere più ubbidire.
non fatico loro [le pecore] a' disiguali / poggi salire, ma, ne'
di seme chi copia ubertosa / prestata a' solchi del render avari, / dalla fede
vivi, / da soverchia abbondanza entro a' tuoi vaghi / quadri l'ordine buon
dell'anno, e'padri della famiglia paravano a' servi la cena ben copiosa con molto
mino corre addosso alla donna e comincia a' ngoffare: « dunque m'hai tu vituperato
302: ho infino a qui uccellato a' tordi di mia mano. giovio,
quelle che propriamente sono fatte per uccellar a' tordi o beccafichi, onde si dice
giuseppe degli aromatari, 205: voi uccellate a' grilli, perché ingannarlo, raggirarlo
ma io non son uccello da calare a' richiami; e troppo è il disprezzo che
l'uccellino': lo dicono le donne a' bambini, battendo loro nelle spalle, e
d'europa si ritenne, / vicino a' monti de'quai prima uscio. idem,
, l'altro, non sapendo perdonare a' corpi morti, mi paiono giustamente ripresi.
, che colui, che tu facesti pari a' tuoi figliuoli, e partecipe del tuo
imperatore vostro non ha voluto dare udienza a' legati che vengono da'compagni e per
il tempo delle sue occupazioni: massime a' servi di dio e a quegli che
papa udì la petizione e diede vescovo a' sanesi. s. bernardino da siena,
lezioni] e sofneienti uomini essere desiderosi a' quali intendo in questo, quanto mi
molte cose aveva dette... a' suoi uditori. boccaccio, viii-2-62:
ad altri pare, affettuossimo e convenevole a' giovinetti; i quali, oltre tutti gli
volgar., 1-160: dicevano i padri a' consoli: quando egli ci ha alcuna
diletto si prendea / volar pel capo a' frati i breviali. vasari, iii-310:
monte da quinci innanzi abbino il divieto a' tre maggiori. -con riferimento a
senza obbligo di rendiconto. instruzione a' cancellieri, 4: né si possano detti
che s'altri mai dimandasse tanta certezza a' dottori in divinità, sarebbe mandato,
, 1-i-93: non sa trarre dietro a' cani il bacchio: / che in tale
nelle cose agresti si vogliono dare gli uffici a' giovani, e le fatiche; ed
, xv-358: pensando a te, e a' giorni ch'io t'era vicino,
anima ne'pianti, e aggiunge l'ira a' pianti; e niega [il sole
i desideri, che regola i pensieri a' popoli? gualdo priorato, 7-47: si
giorno, e le ho fatte apprendere a' miei figlioli). 2. piccolo
da'magistrati di firenze lettere di commissione a' ministri forensi, le quali, da coloro
le chieggono e le presentano, si pagano a' magistrati che le fanno, ed a
tanaglia, 1-363: agli orti come a' prati squadra e lista: / a medesime
, / in mano, in fronte e a' piè de're s'ammira. lancellotti
autorità fu tanta che meritarono essere uguagliati a' libri delle leggi civili de'romani.
lasciamo or questo, e riguarda alquanto a' princìpi delle cose; tu vedrai noi d'
forti, per questo solamente sono iguali a' nemici, perché disperati sono che non possono
sempre uguale a se stesso': coerente a' suoi princìpi, alle sue credenze, costante
natura fece, com'è manifesto anche a' tiranni, gli uomini eguali, e ciascuno
, e lamentato ti se', i doni a' meriti eguali non essere compensati. petrarca
quando fossero ulcerosi. oliva, 577: a' tormenti de teschio trapanato si conformò il
s'avessino gli altri potentati a precipitare a' rimedi che s'usano nelpultime disperazioni.
l'ultimo a tavola e il primo a' capestri. ibidem, 176: i mugnai
doni sui. ariosto, 24-72: così a' prieghi de l'altra l'ira ultrice
ultramontani impazienti che le si è stretta a' fianchi. -costituito dai seguaci deh'
'l pomo acerbo / gustò e stupefe'a' figli i denti, / fece umanare iddio
che prese il figliuol di dio contro a' dimoni si fu l'umanità sua. s
le quali cose condiscepoli, ignobili, a' quali la grammatica, l'umanità, la
postuma, nome usato d'imporsi da'romani a' figliuoli nati dopo al padre umato,
se'conoscitor d'ogni difetto, / umile a' buoni, ed a'pravi robusto,
, / umile a'buoni, ed a' pravi robusto, / pel conceduto a me
prostrato. filangieri, ii-671: umiliato a' piedi della maestà vostra con profondissimo inchino
e trecento, 121: item xx soldi a' frati umiliati, in mano di frate
molto umilemente / confessar li peccati / a' preti ed a li frati. fra
472: elle andarono umilemente e gittarolisi a' piedi. savonarola, 30: ricorri
'l mosto di molto omore discorra di sotto a' tini. tasso, 1-16-73: scese
avere umoristicamente ritratto lo studente quale veramente a' miei giorni si presentava sulle
corrompano. / parve gridare infino a' suoi piè molli. sercambi, i-365:
inanimato). boccaccio, viii-2-154: a' calzamenti portare le punte lunghissime, non
e romperle, penetrate alle vene e a' nervi con lacerarsi il corpo, morivano a
, 21-57: non altrimenti i cuoci a' lor vassalli / fanno attuffare in mezzo la
amo getta, / mostrar per gloria a' pesci il curvo uncino, / se quindi
ancora). boccaccio, i-564: a' remi stimolatori delle solcate acque, concedi
e àmmi mandato a predicar il vangelo a' poveri, e la remission de'peccati,
la remission de'peccati, e il lume a' ciechi. 4. segnare su
nistra ai bastai, ai sellai, a' borsai, a'cinturai, ed a tutti
bastai, ai sellai, a'borsai, a' cinturai, ed a tutti gli auguri
segneri, ii-97: lasciarvi in mano a' demoni, come già sansone tra l'
questi è mestier piaggiare, ir loro a' versi, / osservarli, unguentarli di parole
di speziali o d'unguentari appaiono più tosto a' riguardanti. bibbia volgar., vi-317
ritardarono le lunazioni, ma le uniformarono a' moti medi, o piuttosto qualche poco gli
ecclesiastici... si erano uniformati a' suoi ordini. manzoni, pr.
capace, faremo i tempi ritondi, a' quali si conviene massimamente questa figura.
del buono popolo di bologna, tornato a' nostri tempi per
dorato... si raccoglieva in coda a' monti, ove la terra e la
troppo, pur giovano in quanto impediscono a' pazzi di sbizzarrirsi oltremodo. carducci, iii-14-45
lettera del signor greatti da spamparsi innanzi a' miei versi, la consegnerete, unitamente
le terre, per non dare opportunità a' cattolici di combatter con vantaggio.
: gli animi umani, mentre sono uniti a' corpi, nulla operano senza l'aiuto
. gozzi, i-io- 179: a' tempi di cicerone l'immortalità dell'anima era
nell'universale una medesma proposizione può servir a' duo li- ganti? ma nel particolare
universalità, non si riconosce essere avenuta più a' predetti re che a tito, a
lo fallo di ciascuna donna universalmente dispiace a' buoni et a'rei. boccaccio, dee
ciascuna donna universalmente dispiace a'buoni et a' rei. boccaccio, dee., 1-2
: sarebbe stato lo stesso che rinunziare a' propri privilegi, screditare il convento presso
quale abbiamo buona fama, desidera venire a' vostri servigi, e acci richiesti che noi
favor unqua non vive, / poich'a' begli occhi tuoi prigion si rese. marino
, e rovistato tutto il sacco fino a' pollicini; egli è cosa così buona
al vaso. giuliani, ii-401: a' fichi si dà l'untata; si piglia
raccomandala [la madre] al signore e a' suoi unti, acciocché ella pigli una
quando s'odono, dilettano, ma a' miseri è più profondo sentimento del male
delli cherici, -e la ragione, a' popoli, oimè! ora rara compagnia.
. boccaccio, viii-2-190: coloro, a' quali i prieghi unti e spumanti di
a vostro onore scoppieremo versi, / a' forse, che non mai sonor si
per lo contrario i misfatti de'malvagi a' debiti colpi. monti, x-4-78: eumèo
un sorriso, una parola / e dietro a' cenni suoi la turba vola.
: parve giusto come bere un uovo / a' topi il farvi il consueto foro.
di urbani fatta dopo ripetute inchieste, a' bolognesi, perché possano difendersi da'ladri
stomaco, né all'utero, né a' canali ureteri. cestoni, 237: una
un poder vicino / gli è grande acconcio a' suoi confin mal pari; / rè
mal pari; / rè forza scemar numero a' sacchetti / là sigillati.
delle quali maometto promette un eterno godimento a' suoi settarii nel suo paradiso. tarchetti
: quando la natura muove queste superfluità a' meati urinarii, detta da greci pori veteri
il luminoso pianeta; ma egli, sordo a' loro indiavolati urlamenti, splenderà incoronato di
con i spessi urli, mise terrore a' convitati. cavazzi, 95: lo
la cancellata di ferro dorata fa trasparire a' suoi tempi l'urna del santo. cicognani
si fan correre a spron battuto contro a' cavalli nemici, si fanno dar dentro;
, presumendo al nutrimento della carne e a' propri usamenti le principali offerte delle loro
per tutto vi s'adora macometto, / a' quali ha conceduto, per sua legge
da essa praticate anche dopo, che ubbidì a' seleucidi. s. maffei, 4-227
1-99: così a questo modo fa iddio a' suoi amici, che sono già purgati
di stargli innanzi in ginocchio, sommessi a' suoi voleri. 27. essere usuale
parola sua sopra toccata / si consonava a' nuovi predicanti; / ond'io a visitarli
mi tarda di rivederti e di tornare a' nostri usati ragionamenti. 6.
chi scende e sai, chi toma a' luoghi usati, / chi stride sul panion
. b. davanzati, i-335: ella a' tradimenti usata, s'avea cura e
il mio albergo / le temine vestite dentro a' panni, / che gli uomini armati
ch'i'so'discordia e morte: / a' colpi miei non po'valere isbergo.
iii-17-9: il 'mattino'fu licenziato alla stampa a' 24 marzo del 1763 in milano,
marzo del 1763 in milano, e a' 21 luglio il poeta chiedeva per tre
resistenza alcuna. giannone, ii-3: a' tempi di tiberio augusto, essendo tetrarca
delle buone leggi che sieno uscite fuora a' tempi nostri è stata quella del re di
i punti... uscir addosso a' nemici. -uscire alla battaglia, a
egitto. intorcetta, 27: quelli padri a' quali si permetteva l'uscita, erano
a campotanese, vasta pianura in mezzo a' monti, alla quale sono ingresso ed uscita
e de'suoi processi per lasciarne esemplo a' cittadini che saranno, a ciò che per
egli confirmava li danni fatti dagli uscocchi a' sudditi turcheschi. leonardo mocenigo, lii-6-81:
del padre ricchissimo, per dar mangiare a' suoi pari, comperava gli usignuoli,
massima- mente sono più utili le possessioni a' popilli et altri cittadini, che non
di buoni lavoratori e darmi ciascuno anno a' debiti tempi la metà di tutti e'frutti
fosse, infermando, non curava d'avere a' suoi servigi uomo. petrarca volgar.
è uso de'servi potenti, mortalissimi nemici a' padroni, tacitamente cospiravano a ribellarsi.
beni. gregorio dati, 3-62: a' prieghi della ginevra lasciai usufruttuare il.
proprietà de'beni, davano quegli in usufrutto a' poveri, con che venivano ad usarne
i creditori, che avessero prestato a usura a' figliuoli di famiglia. g.
. usuraiétto. fagiuoli, iv-56: a' conviti egli andò... /.
assolutamente il dominio civile, restando solo a' successori del morto, l'autorità nelle
inanzi a tutti, / che così rompe a' svizzeri le coma, / che poco
con quanta pietà e giustizia avesse restituita a' pisani la libertà usurpata ingiustissimamente. sarpi
pudicizia, le usurpazioni degl'inferi patrimoni a' sudditi grandi, le gravezze imposte al
, stati in più luoghi ricorretti e rimenati a' loro principi, alzò il capo contro
.. v'attribuite la nobiltà, togliendola a' prìncipi, a're e agli imperatori
la nobiltà, togliendola a'prìncipi, a' re e agli imperatori, de'quali è
un ragionevole utero, che si sconturba a' un ammicco, a'un accenno,
, che si sconturba a'un ammicco, a' un accenno, d'uno spolpettare di
al pubblico, con destinar salari competenti a' maestri. sacchi, 2-2-31: utilissima
. sacchi, 2-2-31: utilissima cosa a' mortali, e così allo spirito come al
spesso lodare alcuni ministri che sono utili a' principi, perché han trovato modo d'
poeti passati, avesse scritto, solamente a' letterati avrebbe fatto utile. s.
. romoli, 275: a coloro a' quali si cominciano a far pannicoli e tela
la prima è per fare utilità più comune a' suoi cittadini e agli altri italiani.
mera materiale utilità, agli ammalati, a' vecchi, assistano i compagni, essi e
, e suo comandamento dobbiamo esser utili a' nostri prossimi. m. villani, iii-9-28
concludo presto: / ma quel venire a' fatti, o qui è 'l busilli,
di voi altri signori, di gettarmi a' piedi di sua santità con una supplicazione,
v-127: « o santissimi popoli, vacanti a' sagrifici a me più cari, sanza
: il senato di roma diede doppio soldo a' prenestini cavalieri e la milizia vacante per
de sanctis, 11-322: se il mondo a' suoi tempi era in tanto disordine e
udiva rammarico. caro, 12-i-19: quanto a' benefici,... egli può
vostre, date un poco di riposo a' vostri cuori. 4. l'
bianca acqua, mentre che tu tendi a' periculosi vadi di ebro. fallamonica, 173
chi passa a l'amoroso vado / a' dolci affanni ha sottoposta l'alma, /
ultime pruove della sua perfezione; poiché a' loro divoti e penitenti tutto lece ed è
... rispose... perocché a' giovani non si disdice amare. ammirato
, gli venne vaghezza, come spesso viene a' signori, di avere qualche nuovo uccello
noi dare ad un tempo le leggi a' popoli e le poppe a'figliuoli e tra
le leggi a'popoli e le poppe a' figliuoli e tra i loro vagimenti le
foscolo, xv-1q9: bettoni lasciò brescia a' 24 d'aprile e vi avrà recati
d. bartoli, 8-29: diceva a' padri ch'egli prima sol credeva, or
acini,... si dànno a' colombi. 2. figur.
e'si volgeva come un arcolaio / a' saracin, che faceano a sonaglio. domeniche
il concubito vago proibirò / dier le leggi a' mariti / e 'ntagliaro nel rovere le
credendo montare in istato, cominciò guerra a' fiorentini. boccaccio, dee., 1-1
prime eran riverse, / tornato a' gelsomini era il candore, / e nella
comunion cattolica, avea pochissimi dogmi contrari a' nostri e forse nessuno. -che
se di così fatte se n'usano a' nostri tempi, se mai di maggior valentia
mazzini, 2-19: or, siamo a' tempi ne'quali la parola s'è fatta
la fiorita vendetta, / benché paresse a' più sanza ragione, / e quella gente
ell'arte suddetta, dessero seta a' manifattori, e specialmente a'torcitori e
, dessero seta a'manifattori, e specialmente a' torcitori e valicai, per lavorarla,
o le ragne, / o le pareti a' valichi piantare. salvini, vii- 5-7
lo pubblico bene, promettendo segreta- mente a' poveri lo sparti mento de'campi, e
poveri lo sparti mento de'campi, e a' ricchi la vali- dazione de'lor contratti
, / per dar aiuto, venner a' troiani. = nome d'azione
piani / el tu sommo vigor presta a' cristiani. 5. movimento di
padre di bontà! fa'ch'io giovi a' tuoi figli: poi trammi da questa
di persona grande e ben disposti, a' quali tutti il vagliese di gran lunga
, è quello palancato, il quale a' tempi di guerre si fa dintorno alle
riputato. carducci, iii-20-133: ordinò a' suoi si accogliessero nel vallone di rovito
moneta proporzionato alla finezza, o sia a' carati e al peso. idem, 4-43
era venuta / firenze, allora piacque a' mercatanti / di far moneta di maggior
/ guardiana pietosa, ad instruzione a' cancellieri, 39: fu determinato che nel
beni e pezzo di terra situato dentro a' confini di detto contado, si assegnasse e
; i quali poi suddivisero ancora le terre a' 'valvassini'-valutazione delle prove-, esame
m. villani, iii-n-45: fu nicistà a' nimici, tra per lo gran fummo
'parea'che silvia con quel sogghigno dicesse a' fiori 'io pur vi vinco, /
cocomeri, egli è dal principio fino a' venti del mese d'aprile. pascoli,
buoni lavoratori, e darmi ciascuno anno a' debiti tempi la metà di tutto quello ricorrano
, moderanza ed altri, da quali fuggono a' contrarii ricetti la loquacità, moltiloquio,
: in un vortice rosso ilio vaniva / a' piè del plenilunio sereno.
ci è la vanità, come sotto a' più bei ricami ci è lo spago.
la fresca giovinezza gli occhi / chiuda a' vani apparati, onde si veste /
lusingono i prencipi con vani titoli: tocca a' sudditi il dar loro i suoi veri
loro corpi, e si è mescolata a' loro fluidi, insinuatasi ne'vani della cute
173: de * vani alcuni servono a' lumi, all'aria e a'venti;
servono a'lumi, all'aria e a' venti; et altri all'entrata e all'
mano a mano, / e fu contro a' nimici alla difesa, / e fuor
la loro città e di prendere il vantaggio a' passi. a. pucci, cent
non abbia ardire di venirti a trovare dentro a' tuoi vantaggi. 2.
, 9-59: resterò io: vadia egli a' suoi vantaggi, / e sfugga a
ciascuno era licenziato e se n'andava a' suoi vantaggi. -a vantaggio-,
molti saracini s'avie- no morti dintorno a' piedi. bel gherardino, lxxxv-2-20: ra-
i mezzi, si multiplicano i fini, a' quali può tender vantaggiosamente l'ispezione dell'
anche il tuo fantasma comincia a dileguarsi a' miei occhi che pur ti guardavano con
se cortesia di patria può apportare onore a' suoi cittadini, assai ho io onde vantarmi
. contarmi, lii-6-211: nella rotte date a' turchi, la cavalleria tedesca ha avuto
acque per entro a le fosse ed a' solchi / pregno di veleno sale un
medesimo uno vapore salutifero e dante sanità a' corpi. aretino, v-1-825: la volontà
di cocconatore, di sopratendente o assistente a' caricamenti. 2. figur.
vocabolario della crusca, 334: considerare se a' verbi anomali si dèe far menzione del
: s'ha un bel predicare contro a' viaggi! papini, 27-1247: tutti
attingi con la poppa paltò infinito / varca a' misteriosi lidi l'anima mia.
iii-3-305: oh almeno foste de l'alpe a' varchi, / miei poveri muletti d'
poi che a giove piacque di dar fine a' suoi dolori, egli, ella
e pronunziarsi. parini, 866: quanto a' verbi, spiegata la ragione per cui
il nome mio dinanzi alle genti e a' re e a'figliuoli d'israel. s
dinanzi alle genti e a're e a' figliuoli d'israel. s. caterina da
balducci pegolotti, i-343: è di nicissitade a' mercatanti sapere allegare argento e oro per
è di sovvenire ai poveri e non a' ricchi; perciò che colui che mette nel
cucea, e servia e facea ogni vassallaggio a' poveri che v'albergavano, col marito
inf, 21-55: non altrimenti i cuochi a' lor vassalli / fanno attuffare in mezzo
potea rimedire, si ordinò di dare a' suoi cavalieri a chi serviva l'oste
onesto diletto / palme vaste allettando, a' regii cori 1 potè questi insegnar teneri ardori
che feltro, città la qual è a' confini della marca, piangerà la disfalta
di secondare le vostre premure ed ubbidire a' vostri voleri. d'annunzio, iv-2-186:
vita alle città e agli imperii come a' corpi degli uomini; e però hanno nella
.]: sta sempre a far compagnia a' suo vecchiettini (parlando di genitori)
... arsi e mezzi cotti a' cenanti s'apparecchiavano. pirandello, 8-280:
loro debitori, dì 30 di giungno 1335 a' sopradetti filippo e compangni. testi volgari
dati, 11-89: se toccasse a coltivare a' porci e ai colombi e non agli
guasta dal fuoco, non tolse però a' cittadini la cura delle sostanze. c
1-193: 'dare'è seguita dall''a', quando regge un infinito: 'gli ho
: astrea fascia di alloro il capo a' nepoti: e via una frustata ai
, 2-3-14: così parve a cosimo e a' più savi che la città dovessi starsi
che, nello scorirsi, porga vaghezza a' veditori. g. gozzi, 1-213:
8-1-349: i poeti, poetando a grado a' veditori, gli secondano. tesauro,
/ trar della grecia; e guidarla a' trionfi / col tuo valore o a sempiterne
santissimo amore, e intera vedovezza esempio a' posteri eterno. tesauro, 3-66:
.. buon metodo il sottoporre la natura a' nostri pregiudizi e restringerla alle nostre limitate
in inferno, per riportare di veduta a' mortali quelle cose, che le scritture
che le scritture dicono delle pene stabilite a' peccatori. machiavelli, i-iii-429: né
. villani, 6-78: infintamele feciono veduta a' detti frati come spiacea loro la signoria
avuto solo un uomo veduto o seduto a' 3 maggiori vi poteva andare [a partito
questa parte a'romani, da quella a' brettoni co'loro occhi veggienti. pallavicino,
: sforzare le donne, le figliuole a' tuoi ochi veggienti, usare tradimenti l'
a me, e in casa mia, a' miei occhi veggenti consumarono il matrimonio.
culla, e curvi / de'pii parenti a' funerali i figli. bacchetti, i-368:
notte una veglievole fiamma, la quale dà a' vita a destarsi. naviganti
advenute ad vegghievoli non meno che ne'sogni a' dormienti. 2. che
la pietra, veientana non è uova / a' veien- tan, la quale in parte
aver passato il capo di buo- nasperanza a' 12 d'agosto, e con quella così
vela della barca della vaga mente dirizzata a' venti che muovono da'dorate penne ventilanti
: poi si distese quel fuoco crudele / a' ca- ponsacchi nel mercato vecchio / e
del beneficio della notte, diede le vele a' venti verso la francia.
molti, i suoi altissimi secreti revelò a' futuri, facendo loro sotto velame parlare ciò
2-152: metà del giorno l'ho data a' tuoi quadretti, che devo ancora velare
grado de la spera / che si vela a' mortai con altrui raggi.
la dolcezza de'diletti temporali, sotto a' quali è nascoso il veleno infernale,
veleno alle quaglie, né la cicuta a' stomi, e fra le molte ragioni
, e 'flussi del sangue, a' morbi pestilenziali, a'morsi degli animali velenosi
del sangue, a'morbi pestilenziali, a' morsi degli animali velenosi, a preservare
frate, la pecunia non è altro a' servi di dio, se non diavoli,
non riesci a passar la prima pelle a' suoi concittadini. = nome d'
occhi di costui ten vola, / a' guardi suoi non contrastare il vero. landolfi
molti, i suoi altissimi secreti revelò a' futuri, facendo loro sotto velame parlare ciò
, con perdita di suo declive dentro a' suoi giri. -con riferimento a un
m'assisi pensieroso / col fido veltro a' piè. manzoni, ii-1-527: e dietro
del ca- stalio fonte / secca è a' dì nostri, e di parnaso in cima
. pucci, cent., 41-62: a' fiorentin facendosi fratello, / seppe sì
le lettere, e somministrano maschere letterarie a' ciarlatani moderni che vendono le amabili muse
alcuna posa, diedono a currado lupo e a' suoi compagni xx mila fiorini d'oro
. giudicò suo cavallo e sue arme a' poveri; e lasciolle a un suo barone
d'insegnare, che qualunque convenzione giurata a' rivoltuosi come che contenga non so che di
discenderà a punire vendicabilmente, fia amarissima a' miei. adr. politi, 1-715
pose il coltello vendicatore dell'onte fatte a' padri. giordani, x-33: mi
e chi licurgo; / e vendifumo a' ciechi, taumaturgo; / forse la
ix-1-258: le riforme che fanno cambiare condizione a' ricchi e mendici e vietano a'sacerdoti
condizione a'ricchi e mendici e vietano a' sacerdoti d'acquistare tesoro per privilegi venduti
: bevuto la venenata composizione, molte cose a' suoi amici, che d'intorno gli
b. davanzati, ii-268: così a' tuo'figliuola e moglie imporrei venerar la
la mia venerazione alle sue leggi, e a' suoi riti sino a quel segno,
ma colla moralità politica, colla venerazione a' pnncìpi. 6. cura
, iii-165: senza alcuno scrupulo vederanno a' mori far i veneri la zalà e a'
a'mori far i veneri la zalà e a' giudei far i sabati la barahà.
pianeta si addimanda. lomazzi, 4-i-313: a' saturnini si confanno gli uomini che tengono
alla pendice del monte ventoso, adiacente a' piani del contado venesino, giace una
imperator de'turchi sultan amurat del 1546 a' 27 d'agosto, figlio di sultan selim
dì di aprile,... che a' pisani fusse conceduta venia di tutti i
i-468: molti gentili uomini e donne vegnenti a' santi bagni, dove voi forse ora
noi invecchiata mi sollecitano a lasciarne memoria a' vegnenti, se tanto possono i miei
in mano vengo per quella a voi, a' quali guerriere mai non saria stato se
d'oro, / care muse, devote a' miei giacinti. forteguerri, 10-118:
fra giordano, 1-266: venne in odio a' parenti, agli amici, a'vicini
in odio a'parenti, agli amici, a' vicini, a'conoscenti, e da
, agli amici, a'vicini, a' conoscenti, e da tutti fu abbandonato,
i molti i laidi pensieri nel cuore, a' quali neuno può resistere che non vengano
lo 'mperadore disse che volea fare ragione a' pupilli e a le vedove. ruscelli,
ii-537: faccia v. s. coperta a' capponi: perché questi della posta aprono
decime sue; sicché nel terzo anno dava a' veniticci e a'pellegrini tutta la decima
sicché nel terzo anno dava a'veniticci e a' pellegrini tutta la decima. g.
113: se i vasi arteriosi tramandassero a' venosi la massa intera del liquido,
avvertenza, nel dare... a' giovani membra con pochi muscoli e vene e
voi vedete avere favore al gonfaloniere e a' dieci, che io non so se vi
vela della barca della vaga mente dirizzata a' venti che muovono da'dorate penne ventilanti
lettera ossia volgarizzamento di una lettera scritta a' romani sopra la statura di gesù cristo
/ sudar le vive ambrosie in grembo a' fiori. sestini, 76: aman le
orubra. marradi, 353: quante volte a' gran soli, che non placa /
speranza di far mai più oro a' suoi giorni. = comp.
guevara], iii-38: dopo pasqua mercordì a' ventitré di maggio cavarono della chiesa di
e 'sacerdoti delle chiese dell'asia, a' quali avea tenuto qual pietoso ragionamento,
vela della barca della vaga mente dirizzata a' venti che muovono da'dorate penne ventilanti
beneficio della notte, diede le vele a' venti verso la francia per riunirsi all'armata
giovinetti cantano in ballo tomo a tomo a' metati; se no, sull'aia
paduli, perché le male acque spezialmente a' cavalieri, che sono ventosi, se le
nostro comune,... stieno avvisati a' rimedi della straboccata e ventosa volontà de'
, 6-1-458: dice s. paolo a' romani, parlando di giacobbe, e di
, e soglion darsi agl'infermi ed a' sani per isciogliere il ventre.
la sua trista ventura, con que'piaceri a' quali era affatto insensibile in grembo alla
ii-18-io: vi prego di tener segreto a' miei zii la mia mutazione di casa
mosse alla giumenta. bibbiena, 2-21: a' giovani fa [amore] rizzar la
[amore] rizzar la ventura e a' vecchi tirar corregge. imbriani, 6-151:
68: ben venturati coloro si credevano a' quali toccasse in sorte di potere con
col nome venusto / di caracalla sol piacque a' romani. 5. costruito
del redentore, della sua nascita o manifestazione a' gentili, del suo glorioso trionfo nell'
quale opinavano apportar letizia, e giocondità a' convitati. monti, x-5-347: inosservato intanto
come il più onorato, / e me a' prossimanti / gli dona come amico col
1-378: 'lungo'... quando serve a' verbi di moto, significa moto vicino
ii-357: fu deliberato di dar a' protestanti un nuovo salvocon qualifica
regno ampio def venti, / ippolito, a' tuoi verdi anni correvi! leopardi,
, i-74: ciaramella... a' verd'anni / fu l'amica del gran
m'assisi pensieroso / col fido veltro a' piè. d'annunzio, i-263: ora
bencivenni, 4-1 io: non falla a' grandi [la misura nel parlare]
al servo, e le verghe reali a' marroni, traendo le persone dissimi- glianti
ponetevi mente, nemici di dio, a' fianchi, voi che le verghe de'
turba / che se ne va di retro a' vostri terghi. petrarca, 146-2:
i capitani molto valorosi e quei che insegnavano a' giovanetti, molto virtuosi. giannone,
al taglio, è da rifarla, tagliandola a' piedi, anco se avesse ducent'anni
sciolgono la cintura ai genitori o a' fratelli de'padri. verginità (
sia tanto vicina a noi, e a' francesi e agl'inglesi, pure se ne
quel giovanetto è così savio che fa vergogna a' più grandi. confessore il
d. bartoli, 14-1-49: si spartivano a' poveri vergognosi della città buon numero di
, / che, mischiato di lacrime, a' lor piedi / da fastidiosi vermi era
che ad altro che a percantare i vermi a' fanciulli o a medicare li matrone non
dà la morte a quelli che recano a' legumi non picciolo pregiudizio. targioni pozzetti,
premi, / bel specchio in armi a' generosi figli, / non canterò.
vermiglio com rosa d'aprile, / a' cape'biondi e crespi, e mansueta /
pasto alle gran balene, e non a' piccoli verminetti? spallanzani, 4-vi-410: per
adespote, vi-364: allora il segnore sottilmente a' maestri la fece rompere, e così
fitta; il quale se si cava a' canini, quando sono picini, non
frischi fiori e gilgli, / che intorno a' toi beigli ochi / veman che par
re con estrema pompa, e presentatosi a' piedi di s. m. è fatto
che le scienze si applicassero alle arti, a' mestieri, alla medicina, a trovare
v. eminenza quella mattina, che anche a' gran personaggi suol darsi un poco di
pur triangolo di cinque oncie, chiamato a' suoi tempi verrìcolo ovvero verruto.
accioché fedendo, il lato non si scuopra a' nemici, e la mano diritta sia
lo schifo. imbriani, 0-143: a' nostri giorni le infamie sì de'comunardi e
concenti / de'vati ascolta e quanto a' numi è caro / chi a la patria
sede, ecc. 'el signore dice a' sacerdoti: fate silenzio, più là
che elia. disse gualtieri, ridendo, a' compagni: questo pare el diavolo e
alla versificazione italiana, alle rime e a' metri de'componimenti italiani. leopardi,
avendo essi una particolare attenzione d'andare a' versi del legno. giuliani, i-155:
vita: sopportare facilmente ognuno, andare a' versi a coloro con chi ei conversava,
. guicciardini, 11-239: mandò a dire a' dieci che se'nostri non mutavano verso
ricevere sodisfazione sarebbe forzato il re di condiscendere a' prieghi de'suoi amici. bresciani,
all'osso del petto, e nella posteriore a' vertebri della spina. bontempi, 1-1-12
sarpi, vi-2-233: il doge e senato a' 23 di maggio 1602, presa occasione
fa [il tifone] grandissimo danno a' navicanti. -per simil. rosa
[redi]: il vino proggiudica a' vertiginosi. botta, 4-289: questa
/ per quel ch'i sono tu m'a' conosuto, / e de vesighe tu
... di qual febre / vengon a' fianchi tante vessicucciole; / ché spesso
: e più fece inorare l'idole a' vescovi de'tempi. aquila volante [tommaseo
violentemente. burchiello, 2-41: udi'cantare a' frati ermini un vespro, / a
, angoscia e noia / sono una primavera a' pianti miei. de luca, 138
mira, e l'oceano conteso / tutto a' noc- chier dal gelo: ed oggi
, entrata l'umana considerazione, dietro a' passi della ragione, nel vestibulo della
portentosa fiamma. spallanzani, 4-i-130: a' nostri giorni non rimane più vestigio di
sono opere sue, e sono anche a' dì nostri molto laudate. sono belle
/ va'a le done e gettate a' lor piedi. cino, iv-159 (20-2
. livio volgar., 2-221: a' cavalieri che furono con lui...
umilità e. rreverenza dovuta voluto essibere a' prenzi le vestiture di su dette de
spedalinghi e vestizieri detti possono essere ventri a' quali capitano tutti miseri, rifiutati, despetti
. si rimase unicamente in murano sino a' tempi di lodovico decimoquarto. spallanzani,
fosse vero o no ch'egli avesse a' fiorentini mandato a dimandare il passo e
diedi in villa, che i diede a' vetturali che. lli portaro suo mosto a
veste, / chi con rapiti argenti a' dei vetusti: / chi traea i figli
non si devesse disconvenire a ritrovare chi a' suoi bisogni provvedesse. fagiuoli, ii-148
vezzi adoma, / togli de'satiri a' comi acuti / o a che, ch'
atto e vezzosissimamente fabri- cato più tosto a' giuochi dilettevoli e lascivi che alle laboriose
e lascivi che alle laboriose palestre o a' fieri e animosi giuochi di marte.
per via di terra me ne sono venuto a' piedi di vostra serenità ed ho portato
, purg., 21-8: cristo apparve a' due ch'erano in via, /
quel che ho da mandar via a' primi di novembre. sco,
la santa confessione. pulci, 22-216: a' pellegrini impedito è il passaggio; /
: seguitare il cammino, senza badare a' fatti altrui. 'andava per il suo
la roba per mal viaggio, non a' poveri dando, me spendendo in conviti,
, xiv-221: grazie alla fortuna e a' suoi antenati egli ha tanto da poter fare
, un buono uomo, il quale a' viandanti dava pe'lor denari mangiare e
osterie, dapoi che hanno fatto pagare a' viandanti il mangiare e 'l letto,
, grano centomila moggia e in viatico a' decurioni e a'vogatori promisero di dare.
moggia e in viatico a'decurioni e a' vogatori promisero di dare. testi, 3-500
, 6-193: ammonir le genti, inculcare a' velocipedastri il respetto delle discipline viatorie,
, dopo aver tradito l'italia in mano a' suoi oppressori nel 1814,..
. algarotti, 1-ix-136: tra quelli a' quali è dato sedere a questa mensa
tórre il contado; e lasciare reggerlo a' miseri vicari, o iusdicenti, delle
offizio: state alle vostre chiese e a' vostri vescovadi; statevi voi in persona
di cominciar la stampa delle sue nuove prediche a' santi. manzoni, pr. sp
caduta la sera, egli comandò la ritirata a' vasselli secondo gli ordini del viceammiraglio.
magri, 48: poi restituendosi la dignità a' cardinali, ritennero il medesimo titolo di
, 4-1-38: i laici danno le rendite a' che- rici, acciocché eglino compiano nell'
fatto e non fa anche oggidì produrre a' cattolici di certe contrade e massimamente alla
canzona, / che vo la notte intorno a' tuo'pagliai, / e sì mi
noi tre volte, / come stelle vicine a' fermi poli. boccaccio, dee.,
d'europa si ritenne, / vicino a' monti de'quai prima uscio. boccaccio,
., 17-99: non vo'però ch'a' tuoi vicini invidie, / poscia che
pitti, 3-228: vietino il paese loro a' nemici. 2. con riferimento a
2-156: tu vederai movere ai paraletici e a' freddolenti e assiderati le loro tremanti membra
cesena dal consiglio ducale, che vietava a' giudici sotto asprissimepene l'accettar presenti. g
accostarsi, perché le capitolazioni co'turchi permettevano a' veneti di perseguitare in ogni luogo,
e castigare i corsari, viet- tando a' comandanti ottomani ricettarli. muratori, 7-i-443:
, che quantunque il castelvetro vietasse quivi a' poeti il trattare cose scientifiche, non però
lei, non astinenza, / ch'a' dì vietati. -per estens. nascosto
. ulloa [guevara], i-98: a' servitori e paggi ch'averete, fate che
stato io romitorio dalla vigilia di natale sino a' primi di quanto starò dove or sono
da tale occasione io sono più attento a' digiuni, a vigilie et orazioni. citolini
quali non solamente alle loro vigilie o a' cassoni serrati li loro tesori fidano,
: che valeva il dolersi? della cantava a' sordi, e cocco era pur disposto
ella, che si vedeva il campo libero a' suoi piaceri, attendeva a darsi il
e vile moneta, da cui facilmente a' viglietti di carta si passa. beccaria,
vignazzi,... essi ricorrevano a' magliuoli. soderini, i-381: chi desidera
. dalla croce, ii-15: quanto a' medicamenti locali la prima indicazione è tolta
adulta e nel fior del suo vigore, a' parti e agli altri di que'luoghi
primo, re delli alamanni, e a' suoi suciessori di quello reame d'italia in
vigorosamente contro le fortezze dimostrandole inutili verso a' nemici e dannose verso a'sudditi. moravia
inutili verso a'nemici e dannose verso a' sudditi. moravia, 22-21: è
. g. bentivoglio, 4-41: a' più gravi mali convengono i più vigorosi
e in cui tutti gli abitanti attendano a' lavorieri,... servirà di mirabil
sconvenevole, se non- se forse già a' vilissimi villani avvezzi a mangiarla, i quali
furono fatte l'arsioni e le ruberie sì a' buoni cittadini e sì ne'luoghi ecclesiastici
di roma,... vedendo a' nostri tempi a tanta vilezza condotto il
stupendo, e questo è il paragone a' taccagni, che solamente stanno alla villa per
villanelle. carducci, iii-21-410: fu compositore a' suoi giorni lodato di 'villanelle', specie
dalle insolenze castellane vennero alle villanie, a' sassi, alparmi; e vinse la plebe
trova odorato il tiepido abituro, / mentre a' fumanti buoi libera il collo. pavese
4-73: sono alcune genti sì villane a' poveri, quando elli domandano loro limosina,
/ con l'innocente famigliuola il grano / a' rigidi apprestava boreali / giorni del verno
di medicina o di legge, rivengono a' loro villaggi maestri d'irreligione, di scostumatezza
filari / lunghi di viti, ed a' suoi piedi i campi / vellosi della nuova
una quantità di vilucchioni arrampicati e avvoltati a' nuovi rampolli d'un gelso, gli avevano
che in londra diede un vinaio dinanzi a' giudici. tommaseo, 2-iii-148: 1'ero
antichi [manuz- zi]: facoltà a' vinaiuoli o magazzini di poter comperare da'
chiesa, forse elli è in istufa a' vinazzarsi con qualche sua femina.
: dandosi a quei tempi in francia a' saramenti grandissima fede, non curandosi fargli falsi
mazzei, i-281]: quelle vinciglie mandai a' fanciulli vostri. 2.
non posso: / dalmi legato dentro a' tuoi vincigli. -abbraccio amoroso.
la destra solleva lo strale, ed a' suoi piedi giacciono in terra armi, libri
, 74: non volli mai dispiacere a' dottissimi cartesiani, co'quali ho stretto
imprimere un vincolo sopra le terre appartenenti a' suoi membri. leopardi, v-555:
i vincoli et ipoteche et obblighi, a' quali li castelli et altre robbe soggiacessero,
: latte e vino ammazza il bambino (a' bambini lattanti il vino non si deve
averani, 121: or ven- ghiamo a' romani. brigaronsi questi di raffrenare quanto loro
nella gran massima di non aarla vinta a' nimici miei in menoma parte. verga,
diop- susanna, non volendo consentire a' prieghi che i vecchi mal
: sarebbe stato lo stesso che rinunziare a' propri privilegi, screditare il convento presso
1-193: 'dare'è seguita dall''a', quando regge un infinito: 'gli ho
ed offensivo. state scritte, e attaccate a' pilastri, le quali erano significatrici dolce
buti [crusca] -. mandaro ambasciadori a' romani, domandando li fabii, che
. guicciardini, iii-239: contro a' quali aveva cominciato a -rappresentare visionariamente forme e
che chi, peccando, fece violenza a' comandamenti e a'piaceri di dio in questa
peccando, fece violenza a'comandamenti e a' piaceri di dio in questa vita,
siri, xii-181: nella protestazione inviatasi a' deputati quando conferivano co'plenipotenziari di spagna
arme e coll'autorità cesarea desse assistenza a' fini più violenti che giusti de'ministri
esattissime del- 1 violenza di corso donati a' voti della sorella. moravia, 16-56:
stretta viottola, la quale appena bastava a' miei andamenti. luca pulci, iii-92:
presi i loro ospizii, davano largo luogo a' vipistrelli, 2. per simil
piante? a. cattaneo, ii-345: a' gran tronchi di alberi recisi germoglia qualche
sempre a cavare le armi di mano a' cittadini e spegnere tutta la virilità che avevano
te piace, / parlami, e sodisfammi a' miei disiri ». leopardi, 21-30
2-35: la virtù del corpo, atto a' giuoci, chiamati da i greci gimnici
figliuolo di dio] miracoli e vertudi a' miscredenti, e gli saneranno di molte malizie
sete, / per la fede daranno a' ciechi el lume, / dando principio
e inn. onore, e dare materia a' suoi cittadini = comp. di virtuoso.
ambito artistico; virtuosismo. re a' suoi fianchi il suo micco spadaro. gigli
non abbia ardire di venirti a trovare dentro a' tuoi vantaggi. -che denota ardimento
virulenta, e quindi provenne quel ristagno a' testicoli. 2. biol. che
dicono il futuro / dah'immolate viscere a' mortali. de amicis, ii-27: il
de'potentati vicina, ha aperta la strada a' turchi nelle viscere della cristianità magalotti,
, / stoppie e vepri; / or a' tordi lacciuoli, or vescni molli / tendon
delli cherici, -e la ragione, a' popoli, oimé! ora rara compagnia.
tutto dipinti, danno d'allegrezza cagione a' visitanti. carducci, iii-26-114: la spada
3-289: attendeva messer giannozzo in napoli a' sua istudi, e non perdeva tempo,
la parola tua sopra toccata / si consonava a' nuovi predicanti, / ond'io a
: visiterà il medesimo commessario co'sindici a' primi sospetti tutto il recinto della clausura.
e tutto lieto comincia i convenevoli, a' quali la fanciulla rispose mostrandogli il foglio
: avendo il card, di loreno significato a' legati nella prima sua visitazione voler egli
1779 dalla repubblica di ragusa. mise mano a' beni ecclesiastici, l'arcivescovo, oppostosi in
in modo che si dia nel viso a' nostri pari. varchi, 3-89: dare
/ per ch'io mi volsi dietro a' miei dottori, / e com'om che
a cui la roba falla; / stanno a' perdoni a chieder lor bisogna, /
! boccaccio, 1-ii-273: poi si rivolse a' suoi con vista viva, / con
fr le viste di portare la tempesta a' fianchi ed alle spalle di argenteau.
in considerazione. bembo, 10-iv-186: a' signori dell'arzanà fu ordinato che tostamente
riccona sfondolata, che ha corso il mondo a' suoi tempi, ma ora dopo
, che se ne già / molte fiate a' pie'del nostro sire. lancetlotti,
l'ordine fu questo: che laterano inginocchiatosi a' piedi del prencipe, come pregandolo per
: o ben creato spirito, che a' rai / di vita ettema la dolcezza senti
queste nostre fabule / e porge ardire a' timidi istrioni. monti, x-3-492:
5-1 (1-iv-450): a cimone e a' suoi compagni, per la libertà il
/ che i grappoli novelli imporporasse / a' rai d'autunno, era la vite.
e le fanciulle dietro plaudenti / in mezzo a' fiori, e i drappi sventolanti /
valoroso / forte e vettorioso, / sempre a' nemici suoi dando trestizia. boccaccio,
contrari pesi piegossi, tanto meglio innarcandosi a' suoi trionfi si eresse. d'annunzio,
essere victo- rughiani, non vorranno darsi a' cani per ciò. faldella, 17-11:
quegli che non la rimuovono da coloro a' quali ella è fatta, se possono.
compagni, 2-21: molte villanie furono dette a' priori vecchi a gran torto, pur
aver riguardo al disonore ch'ella recava a' suoi nobilissimi avoli, a se stessa
avoli, a se stessa, e a' suoi discendenti, s'andò macchiando, e
fanciulli e corròc- alcuni istorici nascoso, ebbe a' suoi tempi un figliuolo di corci mille
un legame che vitiperevole patto facendo, a' tigurini diede. cavalca, iii-221: non
. tommaseo, i-199: sul capo a' rei possenti iddio piovve il vitupero.
qui si scorge la natura muliebre volta a' vituperi di parole. g. b.
p. del rosso, 260: oltre a' vituperi verso i giovanetti da bene,
romani, potete voi sofferire che dinanzi a' vostri occhi il mio figliuolo sia legato,
il re! dall'alpi infide / fino a' siculi vulcani, / viva il re
decretali / si studia, sì che pare a' lor vivagni. pratesi, 5-385:
certo foglio, di cui l'uso appariva a' vivagni. 4. sponda
arici, i-288: come che dal centro a' suoi vivagni / con rapida vertigine si
il nome / o sieno ingrati a' genitor, non sono / degni d'esporre
genitor, non sono / degni d'esporre a' degni rai del giorno / delle
che possa vivere a me stesso ed a' miei studi, non sarò stimato ingrato alla
ricolta, ella n'era trafitta, pensando a' bisogni de'poveri. guerrazzi, 2-100
non si devesse disconvenire a ritrovare chi a' suoi bisogni provvedesse. patrizi, 2-126:
, non sa più vivificarli, piegarli a' bisogni dell'idea pittorica. einaudi, 3-99
becco, / si cava e dà a' figlioli el vivo sangue, / sol per
boccaccio, iii-1-61: poi si rivolse a' suoi con vista viva, / con piggior
spighe in bianco il color vivo, / a' pastor tempra il gran fervore estivo /
viva sia contraria alle viste deboli, e a' delicati petti. guglielminetti, 1-127:
. parole per persuadere agli abitatori o a' soldati con ragion vive che si debbano rendere
è non poteva con maggiore onestà rimediare a' disordini suoi che cercare di fare vivi quelli
nel vivo, mandò messer feltrino da gonzaga a' collegati. boccaccio, dee.,
di un animale. to in mezzo a' libri e nello studio, estraneo ad ogni
1-25: guardati di non chinare l'orecchie a' lusinghieri, né agli viziatoli, che
se con vocaboli sì gloriosi possa discorrersi a' giorni nostri de'cattolici. parini, 551
testi sangimignanesi, 70: a bonasera e a' fratello corsini da ulignano fue involato xx
si chiamarono ordini della giustizzia, contro a' potenti che facessono oltraggi a'popolani:
giustizzia, contro a'potenti che facessono oltraggi a' popolani: e che l'uno consorto
tommaseo [s. v.]: a' ragazzi, perché prendano il tono giusto,
, in modo palese. instruzione a' cancellieri, 8: avvertendo che tutte le
1-i-444: quando con fuga a metter fine a' mali, / che sotto il fiero
. grano centomila moggia e in viatico a' decurioni e a'vogatori promisero di dare
moggia e in viatico a'decurioni e a' vogatori promisero di dare. sanudo,
foschi / sorga. pagliaresi, xliii-188: a' vescovi l'officio fé cantare / e
l'officio fé cantare / e anco a' preti che, con voglia pura, /
, e dia sodisfazione a doralice e a' suoi parenti, cne io per me gli
quello star sempre sotto, / e a' colpi espor la mano / più di sei
atria è la terra tutta, / com'a' volanti l'aria. salvini, 48-83:
vele della sua nave diede ad un'ora a' volanti venti? f. scarlatti
ritto e a traverso, dando la fuga a' pedoni. de amicis, xii-209:
aqua la giovanaglia, e le vele alzate a' piacevoli venti, navicando in sollazzi e
/ diceva a' suoi malati all'ospedale; / « china
molini che stanno in acqua, attorno a' quali per la volatéggia concorrono molti pesci
e'si vede lo amore che essi portano a' figliuoli et il bene che essi loro
scimmie,... alle aquile, a' pappagalli e a cento altre qualità di
di leggerezza certissimo, e agli altri a' quali fu grave avere veduto me schernito
protegge i dicitori / e porta l'ale a' iedi ed al cappello / così mostrando
. b. martini, 2-1-144: a' volatili la natura ha assegnato un canto ad
gradite. tasso, 8-5-755: sono a' pesci sembianti i vaghi augelli, /
: se io fossi voluto andar dietro a' sogni, io non ci sarei venuto.
si volse, / racuistollo e rendello a' detti conti, / e poi il comperò
carducci, ii-20-88: potrebbe ella scrivere a' suoi amici informandoli che l'avvocato e
/ dall'irritata ambizion del padre / a' voleri d'atreo, non soffocasti / sin
nelle file dell'opposizione a suscitare difficoltà a' loro successori. -desiderio, capriccio
1-iv-10): nascevano nel cominciamento d'essa a' ta. maschi e alle temine parimente
la scienza delle leggi esce di mano a' nobili. s. maffei, 7-211:
della corte, con che solo si parla a' mandarini, ed eziandio il corrente e
, e mostrava la lettera a carlo e a' baroni, tanto che per la corte
dottrina dallo spirito santo per iesu sirach a' figliuoli, e dice così.
voluto fare un libro utile, massime a' giovani, ho voluto diffondere e volgarizzare la
, e volontieri vorrebbe allora essere stato a' fatti, e molto gli noiava il picciolo
i primitivi scrittori sono obbligati volendo dare a' loro scritti quell'eleganza che deriva dal pellegrino
guerra che mosse filippo duca di milano a' fiorentini, andò a imbasciadore al signor braccio
della conversazione me l'avesse consentito come a' dì d'esdra, l'avrei interrogato senz'
:... de'duumviri, appartenente a' duumviri. = voce dotta, lat
, comp. dal gr. èm 'preposto a' e il tema di ypàtpco 'scrivo';
monsieur dessein, padrone dell'hótel, era a' vespri. e. cecchi,
. dal gr. reapà 'presso, accanto a' e ypàppa 'segno, lettera'.
pigafetta, 4-118: luni marina, a' vintinove de iullio, vedessimo venire contra
dal suff. greco -oeiòf)? 'simile a'; cfr. ingl. umanoid (
accusati dalle torture o dalla intimidazione che a' tempi nostri fa da vicetortura. =
], iii-165: senza alcuno scrupolo vederanno a' mori far i veneri la zala e
mori far i veneri la zala e a' giudei far i sabati la baraha.
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
, comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
rousseau in negare l'uso delle carni a' ragazzi ed alle loro nutrici. un tal
comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
. = voce dotta, gr. a' s. µ..
., comp. dal pref. a' -, con valore privat. e
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
= comp. dal pref. gr. a' -, con valore privat.,
gli occhiali ai ciechi, i liuti a' sordi e il vino agli abstemi.
, che il nome di 'autoctoni'dato a' popoli primigeniˆ, di cui non è nota
è validissimo rimedio il bere assai contro a' pedignoni, da noi detti 'buganze'.
. castiglione, iii-255: si celebrava a' sette dì di luglio la festa delle
ne ebbe la castaldia, onoratissimo ufficio a' cittadini.
cose, con intenzione di distribuirle in regalo a' miei amici. r cavaturàccioli,
, 306: può figurarsi ciascheduno quanto dispiacevano a' virtuosi queste cenazioni trimalchioniche non desiderate.
ne'cenci, che di far la corte a' grandi: al contrario lo splendore della
sbrigati che prima fossero tutti i cinquecentisti, a' quali si conosceva il debito di cedere
natura... ha destinato il fango a' calpestamenti de'viandanti e le schiene d'
e lucenti d'oro e di porpora, a' quali se non avessi prontamente risposto dicresceva
le canne [fumarie] largivano dolce tepore a' tappeti de'coalbergati: e a lui
g. villani, iv-12-90: mandò a' confini certi degli orsini e colonnesi.
, alle 'concine', che fumavano, / a' 'trisette', a''quintigli'ed a'
/ a''trisette', a''quintigli'ed a' 'picchetti', / si cambieran le
o-brien, che dall'inghilterra è passato a' servigi di questa corona. contraoperare
; e così quegli che stanno d'intorno a' poli, per diritta opposizione, stanno
sulla riva opposta rende anch'essa il saluto a' vascelli ch'entrando nel sund salutano il
, vi-62: que'debitacci vostri, che a' mercanti / prometteste pagar, defunto namo
: al papa si dava il reverendissimo ed a' cardinali il venerabile, il deoamabile,
alle ragazze, alle serve, il peggio a' loro depentolati risparmi. = comp.
cinguettando via tutti vispi e saltellanti per entro a' roveti o a'cespugli. =
vispi e saltellanti per entro a'roveti o a' cespugli. = dal friul.
in servitù, venne a giornata contro a' tiranni ne'campi filippici. = dal
. -e. d.. 'simile a', rifatto sul modello androide1.
chiama pueri, questa voce non alluda a' gitoni, a'cinedi. dossi, 1-i-397
, questa voce non alluda a'gitoni, a' cinedi. dossi, 1-i-397: la
di quel nucleo d'energia così felicemente irradiata a' satelliti. = agg. verb
illazione, dedurre': è parola sconosciuta a' corretti scrittori. imbriani, 15-60: ma
dell'imbacuccamento, / tanto alle belle e a' loro amanti amico. = nome
in effeso che bramasse di farsi memorabile a' posteri con quell'esecrando attentato.
non si mostrasse incipriato alle chiese, a' teatri, ad ogni altro tale spettacolo,
teatri, ad ogni altro tale spettacolo, a' caffè, a'passeggi, alle bettole
ogni altro tale spettacolo, a'caffè, a' passeggi, alle bettole e sulle osterie
non si mostrasse incipriato alle chiese, a' teatri, ad ogni altro tale spettacolo,
ogni altro tale spettacolo, a'caffè, a' passeggi, alle bettole e sulle osterie
caccia / l'aquila di lamagna, e a' tuoi polluti / colli, o roma
armonico dal disarmonico ec. ma persone a' quali l'orecchio è poco suscettibile..
simulacro / del laziario giove, auspice a' ludi. = dal lat. latiaris
umili, fervorose, numerose, / a' misteri, agli uffizi, alla preghiera /
'medioevisti'tutti quelli che tenevano ragionamenti contrariˆ a' suoi. na mèdio1, agg.
. d. . 'simile a' e quello di origine lat. -ale
, a qual vuoi uomo militare, a' servi, secondo e loro meriti, corone
caro, ii-85: hannodato ordineagli anni, a' jubilei, all'olimpiadi, ai secoli
bettinelli, 1-14: lasciate poi fare a' pacuviani e agli enniani, che ben
tolse questa gonnellaccia e gittolla adiratamente dinanzi a' piedi di san martino. penzolaménto
imbriani, 3-16: e dalle parole a' fatti, cioè a'graffi, alle mani
: e dalle parole a'fatti, cioè a' graffi, alle mani ne'capelli,
8-53: la sua facoltà pietrificatoria si estendeva a' corpi esanimi eziandio, non a'soli
estendeva a'corpi esanimi eziandio, non a' soli viventi. = agg. verb
compor pastorale... come anche a' sonetti suoi polifemici... ne avevano
pseudo-giustizia, una pseudo-verità, ola pseudo-abilitazione a' dittaggi. = comp. da pseudo
pseudo-giustizia, una pseudo-verità, ola pseudo-abilitazione a' dittaggi. = comp. da pseudo
parti agli uccisori de'rappresentati tiranni, a' pugnalatori atrabiliari cittadini. r pugnétta2
[luglio 2006]: tradizionale invece a' putia (la bottega), il più
c. arrighi, 5-64: scorse a' piedi del suo letto, sedute, due
come fosse ora quando successe quello scombussolio a' tempi del primo napoleone. scommessione,
. palazzeschi, 15-101: – a' sfaccimma e 'chi t'ha morto! –
, 1-62: quante volte non era andata a' convegni, deliberata a spegolarsi; e
carducci, ii-1-75: dunque io, a' primi di novenbre, sarò immancabilmente in