s. gregorio magno volgar.], 9-58 : quando noi siamo abbandonati dal nostro
. applicare, accostare. forteguerri, 9-58 : fa cenno manganor ch'egli [astolfo
almen sola una volta. tasso, 9-58 : al gran concento de'beati carmi
si distingue dalla camminata. alvaro, 9-58 : essi camminavano smarriti; si vedevano
pompieri a tutta carriera. alvaro, 9-58 : di gran carriera, punteggiò la
un terribile e giusto giudizio. leopardi, 9-58 : morremo. il velo indegno a
in aria. buonarroti il giovane, 9-58 : non m'abbia / per goffo
uscio, e partissi. caro, 9-58 : ecco i nemici. di ciò corre
uccelli i nostri amori. tasso, 9-58 : al gran concento de'beati carmi
della femmina. crescenzi volgar., 9-58 : quelli [muli] che nascono d'
di animali. crescenzi volgar., 9-58 : il quale [asino] se avrà
spalle. e. cecchi, 9-58 : alcuni critici e storici si chiesero perché
alle delizie, alle vivande. anguillara, 9-58 : dunque è pur ver che questa
della sua autorità. e. cecchi, 9-58 : alcuni critici e storici si chiesero
ciò avvenisse. b. segni, 9-58 : la dimenticanza... è cagion
concedimi solamente la sanità. leopardi, 9-58 : il velo indegno a terra sparto,
via diritta. buonarroti il giovane, 9-58 : io 'l lascio in asso del ragionamento
-iron. dante, par., 9-58 : troppo sarebbe larga la bigoncia /
d'amor agio. g. villani, 9-58 : a'fiorentini convenia portare tutto il
della sua storia! e. cecchi, 9-58 : dalle quali manualità, l'apprendimento
gli anni de la prosperitade. serdonati, 9-58 : noi scriveremo per la presente la
era fiaccate le gambe. pavese, 9-58 : una certa mara... per
le pene dell'inferno. cicognani, 9-58 : la vita per lei era finita.
corpora. dante, purg., 9-58 : sordel rimase e l'altre gentil forme
efficienza di funzionamento. gramsci, 9-58 : il trionfo elettorale del partito socialista.
con festa inenarrabile coronati. idem, 9-58 : le republiche, rispetto de i
impendeva precipitosa sul lago. lucini, 9-58 : ai domi le torri, sopra
. -sostant. cavalca, 9-58 : io viddi impii e sepolti, cioè
de la dosa più perfetta. alfieri, 9-58 : di costor, visto l'un
senza legge vive bestialmente. baldini, 9-58 : mal per noi se il carducci
g. brancoli [plinio], 9-58 : è utile ad questa cosa conoscere
, avido di sensazioni. tassoni, 9-58 : tutti comparver con vestiti neri / in
da quelle gole disgraziate. montale, 9-58 : passeggiavo / tossicchiando, comprando giornali
il signor del quartieri. ariosto, 9-58 : non è sua intenzion ch'ella in
attratto. brancati [plinio], 9-58 : finalmente uno [pesce] antia,
4 il cappellano dell'estrema'. baldini, 9-58 : c'è una pagina poco nota
che 'l sol vi lampeggi. tasso, 9-58 : chiama egli a sé michele,
dell'uomo. buonarroti il giovane, 9-58 : c'è di mestieri / con l'
che con la lingua. pulci, 9-58 : disse la dama: -io ne son
maestro. m. villani, 9-58 : prese i segni di maestro in teologia
anche assol. m. villani, 9-58 : poco è da pregiare per onestà di
diavol s'afferra. m. villani, 9-58 : prese i segni di maestro in
duca di borgogna. s. maffei, 9-58 : sono moltissime volte ricchi, [
del cielo, comare. lippi, 9-58 : se il corpo loro [di certi
sappia dettarla. e. cecchi, 9-58 : apprendisti e garzoni nelle botteghe maturavano
membroline d'un insetto. baldini, 9-58 : dimenano il capolino e contorcono le membroline
cacare. a. f. doni, 9-58 : io vorrei esser di tanta aut-
la guancia miete. alfieri, 9-58 : son del gran lutopoli sì accese /
separati da'consigli comuni. boterò, 9-58 : il turco, che è stato di
propria di parigi in aprile. sinisgalli, 9-58 : la luce d'oro / trabocca
ad animali. crescenzi volgar., 9-58 : dee [l'asino] aver largo
udirne questo. m. villani, 9-58 : bello pare e scusabile d'alcuni
l'altro rifiuta ed odia. boterò, 9-58 : la virtù, che nelle corti
del fattore delle cose. landolf, 9-58 : qualcuno ha inventato il caso e
tirata d'orecchi alla serbia. baldini, 9-58 : presto seppe [carducci]
un combattimento. g. villani, 9-58 : essendo uguccione in pisa per signore
g. brancati [plinio], 9-58 : alora quello [il pescatore]
nessuno. buonarroti il giovane, 9-58 : parlo meco stesso or piano or
mortale sopra il mobile pavimento. alfieri, 9-58 : giungo al fin dove in nebuloso
per una lunga vita. alfieri, 9-58 : son del gran lutopoli sì accese
per estens. madreperla. dolce, 9-58 : lo sparso sangue alor (mirabil caso
forze superiori al bisogno. muratori, 9-58 : è ben felice quel principe che,
. g. brancati [plinio], 9-58 : alora quello [il pescatore]
acqua da tavola effervescente. arpino, 9-58 : a tavola vini leggeri, acqua con
, / stiè garibaldi. tronconi, 9-58 : mezz'ora dopo da una finestra dell'
per i lunghi cigli. baldini, 9-58 : c'è una pagina poco nota e
il suo grande poema. pavese, 9-58 : guido, preoccupatissimo, volle distendere
). dante, par., 9-58 : troppo sarebbe larga la bigoncia / che
per li tempi. m. villani, 9-58 : poco è da pregiare per onestà
a s. marco. lucini, 9-58 : passava la morte: tra i globi
prole empia la terra. nomi, 9-58 : dei botoli anche la
co- rugna in galizia. ariosto, 9-58 : il medesimo dì piglian la strada
più lontano una cappella. alvaro, 9-58 : di gran carriera, punteggiò la striscia
. g. f. loredano, 9-58 : fiuta da che odore putisce: da
sul far del giorno. forteguerri, 9-58 : il quarto è già passato. giordani
suol dirsi alla raffaella. covoni, 9-58 : io, io ho sempre vent'anni
i primi a cadere. lippi, 9-58 : se un cane, scaipione o ragna-
. raccogliere; raccattare. lippi, 9-58 : ravvia quei legni, ond'egli forse
ciel n'avea. tasso, 9-58 : va', dille tu che lasci ornai
interpretò male anche questo. baldini, 9-58 : mal per noi se il carducci si
per irrompere sulla terra costernata. banti, 9-58 : denise si rimbucò nella sua camera
, lo quale è maggiore. boterò, 9-58 : le republi- che, rispetto dei
la primavera si riversa. sinisgalli, 9-58 : la luce d'oro / trabocca dalle
e mi ruppi il dito. pavese, 9-58 : quell'altra l'avevano fatta scendere
che fai musico nume? malaparte, 9-58 : i fuochi delle cucine rosseggiavano,
: il profilo della fortezza. pavese, 9-58 : eravamo saliti, per la solita
g. brancati [plinio], 9-58 : tra li saraghi, quii che è
uso recipr. b. segni, 9-58 : la dimenticanza... è cagion
; razza. crescenzi volgar., 9-58 : se l'asino avrà in abbominazion
nimbi il ciel siscrezia. bacchetti, 9-58 : il sole cala di là dai più
esteriorità di un comportamento. cavalca, 9-58 : molti... sono reputati santi
altra dopo. g. bassani, 9-58 : in primo luogo per informarti, facen
mallarmé, in leopardi. pasolini, 9-58 : lo schema... del sonetto
. - anche sostant. cavalca, 9-58 : io viddi impi e sepolti, cioè
di persone. i. neri, 9-58 : di buon luogo avendo poi saputo /
-partire in fretta. alfieri, 9-58 : marsiglia tiemmi un mese, s'io
serie ininterrotta di suoni. lecchi, 9-58 : il campanello trilla... e
-anche sostant. boccaccio, 9-58 : e'si dovrebbe ricordare marco marcello
meravigliose che vorrà fare. boccaccio, 9-58 : per la clemenza nella fede e nel
-soppressione di un treno. montale, 9-58 : passeggiavo / tossicchiando, comprando giornali
fiorito di leggere contorsioni. pavese, 9-58 : quell'altra l'avevano fatta scendere
, sorvegliandosi a vicenda. cassola, 9-58 : diede una spazzata in terra, vuotò
quelli di sperdute stazioni ferroviarie. pavese, 9-58 : eravamo saliti, per la solita
que'scanoscenti. idem, inf, 9-58 : così disse t maestro; ed elli
energico, stimolo vigoroso. baldini, 9-58 : mal per noi se il carducci si
delle admi- nistrazioni episcopali. muratori, 9-58 : ed è ben felice quel principe
c. e. gadda, 9-58 : si può giocare tutti insieme: si
stesso). crescenzi volgar., 9-58 : l'asino deve essere di strette e
. a. f. doni, 9-58 : può esser molte volte che io non
un paesaggio). bacchelli, 9-58 : il sole cala di là dai più
viventi della parola di dio. tasso, 9-58 : va', dille tu che lasci