far poesia o arte. bacchelli, 9-32 : [ii] gioioso furore dei cani
, collegato. m. villani, 9-32 : il re in persona valicò la danoia
a te e all'estate. bacchetti, 9-32 : è un sito luteo di palude
i cavalli e'cavalieri. idem, 9-32 : il re d'ungheria con più
l'avesse assentito. m. villani, 9-32 : veg- gendosi il re prosperare,
appoggio andar dinanzi fassi. idem, 9-32 : al fratei che giù ruina / porge
il ciel si rasserena. tassoni, 9-32 : tremò l'isola al colpo, e
: sciocco. b. corsini, 9-32 : sarà mai ver, che a suono
; brughiera. m. villani, 9-32 : in campo non osò comparire, ma
sentinelle). buonarroti il giovane, 9-32 : corona alle città son l'alte
propria iniziativa. sotietti e canzoni, 9-32 : per la vertù che parla, dritto
sarà ozioso. dante, purg., 9-32 : ivi parea ch'ella e io
individuo manesco e rissoso. lippi, 9-32 : maso di coccio a questo e quel
assediò. dante, inf., 9-32 : questa palude che 'l gran puzzo
la ghian- difera quercia. leopardi, 9-32 : dove all'ombra / degl'in-
canta dolcemente. buonarroti il giovane, 9-32 : se vero è ch'anfion dolcicanoro,
la protesta agli enti superiori. gramsci, 9-32 : 1 luoghi dove si lavora.
entrambi in amoroso fuoco. tasso, 9-32 : caggiono entrambi, e l'un su
partir ti lasciassi amirato. ariosto, 9-32 : morto i fratelli e il padre,
, inaccessibile. m. villani, 9-32 : in campo non osò comparire ma
di un galascione. b. corsini, 9-32 : sarà mai ver che a
gambe aperte il manda. lippi, 9-32 : mentre ognun s'avanza, a gloria
fa vento. note al malmantile, 9-32 : 'ei siede a gambe larghe '
. g. brancati [plinio], 9-32 : gran varietà de la giocante natura
gretta. b. segni, 9-32 : magnificenza è virtù che opera bene
di intensità. s. errico, 9-32 : con tersilla feroce urtò mitrane /
. g. bramati [plinio], 9-32 : distincione fatta ad virgule, capilluta
allucinazione. dante, purg., 9-32 : ivi parea ch'ella e io ardesse
animale). crescenzi volgar., 9-32 : avviene ancora [questa infermità]
. - anche sostant. iacopone, 9-32 : or pensa glie 'ncastellate / co so
m'assale. idem, purg., 9-32 : ivi parea che ella [l'
pioggia in terra inchina. tasso, 9-32 : ché 'l pagan su quel braccio
parte avesse a cadere. leopardi, 9-32 : all'ombra / degl'in- chinati
qualche cosa; riuscire. anguillara, 9-32 : poi che 'l primo disegno non m'
incrocichianosi le braccia. de sanctis, 9-32 : se uno di noi, piccioli omic-
con la consuetudine. b. segni, 9-32 : prudenza è una virtù intellettiva.
età presenile. landolfi, 9-32 : la storia dello spirito è storia involutiva
ferito in terra langue. tasso, 9-32 : caggiono entrambi, e l'un su
discoste una dall'altra. lippi, 9-32 : mentr'ognun s'avanza, a gloria
fa vento. note al malmantile, 9-32 : 4 ei siede a gambe larghe,
stemperare. crescenzi volgar., 9-32 : prendasi... tanto della pece
. fangoso, melmoso. bocchelli, 9-32 : il fondo dà odore. è un
/ ch'iersera filippo feci. dolce, 9-32 : dunque bisogna ch'io mi faccia
mettiamoci dei comunisti provati. pasolini, 9-32 : 11 popolo (qui si parla
illuminante e santificante. cavalca, 9-32 : uomo contra uomo tiene ira: come
la fierezza mescolarono gli scherni. tasso, 9-32 : caggiono entrambi, e l'un
dal naso. b. corsini, 9-32 : sarà mai ver che quella gente cieca
un'elica cilindrica circolare. mascheroni, 9-32 : in tal caso non ci sarebbe ragion
far lussare. crescenzi volgar., 9-32 : questa infermità, che volgarmente sculmato
a soggetti collettivi. de sanctis, 9-32 : rappresenta crudamente, senza sviluppi,
g. brancati [plinio], 9-32 : le nerite navigano e, dando
che ne circondano. de sanctis, 9-32 : se uno di noi, piccioli omicciattoli
ti dica nulla. b. segni, 9-32 : dove i premi sono onoranze,
, curva prosperosa. baldini, 9-32 : il poeta, perfettamente insensibile al
qualcuna sapeva far l'orlo. cassola, 9-32 : anna era nella stanza da lavoro
udir rimboscasi. buonarroti il giovane, 9-32 : se vero è ch'anfion..
per dafni lo chiamarono. serdonati, 9-32 : con pastorali zampogne cantavano e carolavano.
un acuto gettò strido solenne. alfieri, 9-32 : il percussor forse percusso ei muore
epizootiche. g. rucellai, 9-32 : se ne tapi tue venisse peste,
g. brancati [punio], 9-32 : la istinccione facta ad virgie,
a risolvere problemi di contrappunto. baldini, 9-32 : il poeta, perfettamente insensibile ai
alle sue lacere membra. tasso, 9-32 : aramante al fratei che giù ruina
, merita un contentino. pratolini, 9-32 : bisognerà parlare in pubblico e pigliarsi
nella testa a un tignoso. grazzini, 9-32 : il pedante,...
. troppo. l. salviati, 9-32 : che nomandosi il petrarca, senza altra
sé in viaggio. arbasino, 9-32 : anche signore dei parioli con gli
accostò a la porta. grazzini, 9-32 : stando alla posta,...
una delle panche davanti. baldini, 9-32 : fi poeta, perfettamente insensibile al magistero
, agg. precettivo. leonardo, 9-32 : precipiente; predetti. genovesi, 1-i-102
di un potere politico. boterò, 9-32 : per impedire che li magistrati non siano
pregiudica al processo esecutivo. muratori, 9-32 : vizio è qualora il bene privato
, ecc.). boccaccio, 9-32 : costei [la speranza] l'uberifera
essi dobbiamo porgere aiuto. pulci, 9-32 : noi siàn tutti baron de'più prestanti
, condurlo in battaglia. boccaccio, 9-32 : chi farebbe ai re voltare i loro
9-14: filicità; prostpentà. idem, 9-32 : pro- spertà; aversità. idem
tutte l'esecuzioni si riposavano. boterò, 9-32 : nella forma della elezione de'magistrati
. stimolo, incitamento. boccaccio, 9-32 : io poteva per avventura assai onestamente
radio parleranno di me. pasolini, 9-32 : i giornali, e ora il cinema
fuora d'ordine. della porta, 9-32 : le rape, se si trapiantano rare
cedendo il luogo al nemico. li-ppi, 9-32 : egli in retroguardia poi si mette
la terra. g. villani, 9-32 : rientrarono nella terra per ribellarla dalla signoria
paura, per viltà. leonardo, 9-32 : acostare, refugire. alamanni, 5-2-173
. dante, par., 9-32 : d'una radice nacqui e io ed
rinno- vellarlo. b. corsini, 9-32 : sarà mai ver che quella gente
non amava quella famigliarità. cicognani, 9-32 : è riuscita mai a immaginarsi,
critica). e. cecchi, 9-32 : sta il fatto che, di pochi
onorarvi invita. buonarroti il giovane, 9-32 : ne'lor sembianti maestà si scorge
(un sentimento). vittorini, 9-32 : in tutta la sua inquietudine per quello
parlando con le mie speranze. leopardi, 9-32 : all'ombra / degl'inchinati salici
un'idea. e. cecchi, 9-32 : sta il fatto che, di pochi
. -ondeggiare pericolosamente. arbasino, 9-32 : bubito dietro la lettiga imperiale viene
scamonea. g. rucellai, 9-32 : se ne l'api tue venisse peste
allattare i piccini, scappellottarli. calvino, 9-32 : « mondoboia, proprio come pensavo
non l'aveva visto mai! arbasino, 9-32 : signore dei paridi...
frattura. crescenzi volgar., 9-32 : questa infermità, che volgarmente sculmato
e sdilacceràgli l'elmo. grazzini, 9-32 : il pedante, veggendo l'animo suo
pensiero calunni il tuo fratello. lippi, 9-32 : mentre ognun s'avanza a gloria
li costrinse a ritirarsi. boterò, 9-32 : gli vanno a destra il nonzio del
complessità espressiva. de sanctis, 9-32 : rappresenta [pulci] crudamente, senza
dal muro come cotti. alfieri, 9-32 : vili impuniti signorotti han piena / di
solite vostre! b. corsini, 9-32 : sarà mai ver che quella gente
uno stesso fosse legamento sociabile. muratori, 9-32 : dio ci ha costituiti in gruppo
fi- gur. baldini, 9-32 : due allegoriche sorelle, musica e poesia
ch'altri li sospinghi. boccaccio, 9-32 : l'affezione mi sospinge a dovere ancora
le quali cadendo rimase morto. tasso, 9-32 : aramante al fratei che giù mina
, ecc.). boccaccio, 9-32 : questo [sostegno] sarà la buona
giove per ventosa pioggia. boccaccio, 9-32 : egli è maladetto quell'uomo che
. 5. bernardo volgar., 9-32 : abbi sempre nella mente queste tre
ecc.). leonardo, 9-32 : starnazare. soderini, iv-263: questi
. acer. strabicóne. baldini, 9-32 : il poeta [carducci], perfettamente
ant. urinare copiosamente. grazzini, 9-32 : sdilacciandosi la brachetta, cacciò mano al
denaro in sussidio del viaggio. muratori, 9-32 : ci studiamo di prestar quel sussidio
frode. g. f. loredano, 9-32 : alle volte mi sono maravigliato della
o al commune. b. segni, 9-32 : ingiustizia è per opposito quella,
una prop. subord. boterò, 9-32 : e già che si è discorso del
(un raccolto). boccaccio, 9-32 : costei [la speranza] l'uberifera
rappresentazione pittorica). govoni, 9-32 : un crepitio di luce verderòsa / mi
dell'età per ischietta bellezza. tronconi, 9-32 : in società è questione sempre soltanto
figur. c. levi, 9-32 : senza un'automutilazione l'uomo non può
peculiarità da farmaco. g. culicchia, 9-32 : « è mica colpa mia »