e non abbassasse. m. villani, 9-26 : [i comuni di toscana]
società, ecc. guittone, 9-26 : ahi, che peccato è, per
sicilia altri ne manda. idem, 9-26 : altri dànno a la fuga i piè
varchi come di miniera. bocchelli, 9-26 : l'acqua del canale e il ponte
verdi, colore del mare. pratolini, 9-26 : cercava la compagnia della madre,
più d'uno. buonarroti il giovane, 9-26 : e l'arsenale ancora / scorso
carrozzetta a tre ruote. pratolini, 9-26 : nei momenti di maggiore tristezza,
è giacente nell'astuccio! alvaro, 9-26 : nell'ombra egli vedeva i suoi
bacherozzoli di questa terza spezie. casti, 9-26 : [la fenice] arde,
stato. lapo gianni, iv-99 (9-26 ): vedete, amanti, com'egli
a li veri poveri. cavalca, 9-26 : ora così dico, che ripensando molto
scabroso e come setoluto. casti, 9-26 : si scopre di seta il bacherozzolo,
la porta a sé. tassoni, 9-26 : rispose il vecchio allor: -per vita
. gregorio magno volgar.], 9-26 : tutte le cose capitano a uno
-anche al figur. alvaro, 9-26 : nell'ombra egli vedeva i suoi oggetti
il cambio. l. salviati, 9-26 : tutte queste maniere, ed in par2
la trina a crocè. pratolini, 9-26 : cercava la compagnia della madre,
farle diciferare. buonarroti il giovane, 9-26 : voi, segretario, rimarrete, e
fedel amigo. crescenzi volgar., 9-26 : se gli occhi [del cavallo]
piè ritira. e. cecchi, 9-26 : che l'angelico non sia affatto un
e fiamme. e. cecchi, 9-26 : nulla gli sfugge [all'angelico]
la fondazione d'alessandria. bocchelli, 9-26 : questo nome di san marco e
le piccole lepri terrestri. tasso, 9-26 : si mostra in quel lume a'riguardanti
sempre, libertà! e. cecchi, 9-26 : la fucina artistica di firenze buttava
, battere in ritirata. tasso, 9-26 : altri danno alla fuga i piè tremanti
ingiuria). cavalca, 9-26 : in questo punto dobbiamo imprendere dagli
e innanzi al loro cittadino. tebaldeo, 9-26 : giubilando quante volte / dissi:
, perché volontaria, catena. tecchi, 9-26 : le era stato gravoso veder la
anche assol. crescenzi volgar., 9-26 : per la detta infermità del capo
si guasteranno. crescenzi volgar., 9-26 : a questo medesimo vale il sai-
, ecc.). ariosto, 9-26 : per ruinar la pratica ch'in piede
, irresoluta e pallida. pavese, 9-26 : eravamo sullo stradone, sotto la luna
. dante, par., 9-26 : in quella parte della terra prava /
un bisogno inappagato). dolce, 9-26 : queste scuse non m'entrano in stomaco
, che è bellissimo. tasso, 9-26 : veggion ne l'ombra i naviganti /
senza intervento della volontà; automa. 9-26 : la monstrosa machina del mare. guicciardini
dalla metà in su. boterò, 9-26 : sendo stato violentemente morto per li
: magister equitum). boterò, 9-26 : fu in sua vece instituito un nuovo
mio di tua salute. aretino, 9-26 : la bontà del signore magnifica l'
marito al re del garbo. ariosto, 9-26 : per ruinar la pratica ch'in
« cultura di massa ». arbasino, 9-26 : [ci sono] troppe comunicazioni
. -godere. govoni, 9-26 : ora son qui che mastico l'autunno
-figur. ragazza graziosa. tronconi, 9-26 : la trovavano [clorinda] altiera,
melensaggine in una giovane. dolce, 9-26 : io non son femina / piena di
tutta la mena. m. villani, 9-26 : con molta sagacità e astuzia feciono
g. brancoli [plinio], 9-26 : le mene son bianche de verno
un danno morale. de sanctis, 9-26 : il pulci non è un uomo serio
il suo campo dal dittatore. boterò, 9-26 : crescendo di mano in mano la
strani sogni e larve. tassoni, 9-26 : per vita mia, / ch'a
-languidamente, abbandonatamente. tronconi, 9-26 : quando ella li volgeva [gli occhi
ciò è al bene. cavalca, 9-26 : ripensando molto bene gli multiplici benefìci
. a. f. doni, 9-26 : questo musaico di scoltura è perpetuo
enormemente complesso. g. rucellai, 9-26 : la grand'anima del mondo / sta
così anche in quiete. mazzini, 9-26 : le cagioni che mi ritenevano a
inerme e vanitate altera. nievo, 9-26 : pel mare dei bicchieri / anche
di negozi. buonarroti il giovane, 9-26 : voi, segretario, rimarrete, e
marino. domenichi [plinio], 9-26 : il pesce rondine vola e somiglia
di comunicazione. arbasino, 9-26 : [ci sono] troppe comunicazioni di
rima da uno straniero. baldini, 9-26 : particolare degno di nota.
novaresi hawi molto patriottismo. faldella, 9-26 ^: il genio positivo del nostro
scherz.). baldini, 9-26 : si vede come anche lo 'scudiero
d'aneto. crescenzi volgar., 9-26 : se gli occhi [del cavallo]
sottile e grosso. crescenzi volgar., 9-26 : se fosse panno sopra gli occhi
di voi. buonarroti il giovane, 9-26 : è richiesto / ch'i medici sian
gento cinquanta mila fiorini. boterò, 9-26 : la città non ha mai patito
a ogni lirica possibilità. baldini, 9-26 : il poeta [carducci], fatto
ma la fama è peipetua. boccaccio, 9-26 : quante volte questa spina vi trafiggesse
animali da noi conosciuti. boccaccio, 9-26 : né si trovò che per conoscenza
egli? s. bernardo volgar., 9-26 : quando vai a mangiare, piglia
. s. bernardo volgar., 9-26 : se l'orazione ti fosse negata per
è plaga frigida. g. rucellai, 9-26 : la gtand'anima del mondo /
scienza, il pensiero. arbasino, 9-26 : troppo qualunquismo!...
vano, fantastica messe. linati, 9-26 : a sera... com'era
- anche: cella. iacopone, 9-26 : frate, or pensa le presciune:
prima di quanto vede. pavese, 9-26 : sulle prime fu ginio che, ridendo
nella vetrina del maggior libraio. baldini, 9-26 : il cozzo imprevisto di quelle due
nelle linee essenziali. stuparich, 9-26 : io ho voluto solamente raccogliere qualche
destinato a non durare. tronconi, 9-26 : fino allora clorinda non aveva trovato
congiunti e stretti. i. neri, 9-26 : spianta il postribol rio dalle radici
a sé dà plauso. alfieri, 9-26 : ei l'auree sacca, a lui
-accademia, associazione. muratori, 9-26 : convien... osservare che i
la volta di quella basilica. govoni, 9-26 : ah! la mia vecchia casa
-con antifrasi. alfieri, 9-26 : il mio giovanni... si
in alcun modo starsi cheto. tecchi, 9-26 : l'uno ributtava con prontezza agile
servigi ricevuti dal minore. boccaccio, 9-26 : né si trovò chi per conoscenza de'
stesso della nazione. landolfi, 9-26 : tomo a sospettare che tutti i
in giro. buonarroti il giovane, 9-26 : ov'assai popol si rigira, /
, intento era ciascuno. tasso, 9-26 : si mostra in quel lume ai riguardanti
parole. s. bernardo volgar., 9-26 : dalla orazione toma alla lezione;
sbigottisce del passato nsco. tasso, 9-26 : la notte i tumulti ognor più mesce
scoperte micenee dello schliemann. baldini, 9-26 : la frase indubbiamente risente della calda
la ritenga al mio soggiorno. mazzini, 9-26 : le cagioni che mi ritenevano a
. g. brancati [plinio], 9-26 : la rendena vola, certo multo
di alleanze politiche. muratori, 9-26 : questo è bene un portare in trionfo
sima villa medici. g. bassani, 9-26 : non li rivedremo assieme mai più
tutta la giustizia nostra! ariosto, 9-26 : io, ch'all'amante mio di
denaro e monete. alfieri, 9-26 : ei [l'arricchito] l'aureee
pochi e cattivi libri? ghislanzoni, 9-26 : non serve, gianbarba: io non
del comune di firenze. boccaccio, 9-26 : solone,... le cui
. -anche: masturbazione. vittorini, 9-26 : fu stranamente intermediaria... della
. -sostant. linati, 9-26 : uno scalessare continuo, un berciare di
. tose. spilungone. grazzini, 9-26 : salvestro, per ristorarla del benefizio ricevuto
sfere del cielo. g. rucellai, 9-26 : la grand'anima del mondo /
moltissimo sull'ora esatta. barilli, 9-26 : l'orologio corre avanti sfrenatamente da
ombre bene compartite e contrapposte? alvaro, 9-26 : nello specchio le ombre diafane,
una mazzata dal babbo. pavese, 9-26 : la vinse rosa, perché il giovanotto
allentare un indumento. de roberto, 9-26 : caraldi si slargava il colletto. borgese
dal pessimismo slavo. d'annunzio, 9-26 : quella pietà non è alla slava ma
scopo terapeutico. crescenzi volgar., 9-26 : se gli occhi sono oscurati o stellati
sostanza). crescenzi volgar., 9-26 : a questo medesimo vale il salnitro.
non rispondono alle mie sollecitatorie. bacchelli, 9-26 : l'inverno scorso mi capitò di
tal giuoco era instrutto. serdonati, 9-26 : egli finalmente spedì per la medesima cagione
esclusivo dei propri pensieri. alfieri, 9-26 : ei l'auree sacca, a lui
mano con loro. i. neri, 9-26 : spianta il postribol rio dalle radici
compì, di limitazione. pavese, 9-26 : la vinse rosa, perché il giovanotto
muovere in una direzione. pavese, 9-26 : si prese in faccia uno sgrugnone che
squadernava di più. g. giudici, 9-26 : esattamente squadernandomi come supponevo / e
usare la sua umanità. boterò, 9-26 : se bene alla creazione de'magistrati
. impiastro. crescenzi volgar., 9-26 : se gli occhi [del cavallo]
del suo attillato cavaliere. palazzeschi, 9-26 : come si poteva pensare,..
sguardo su un oggetto. tronconi, 9-26 : quando ella [clorinda] li volgeva
milano con temeraria indifferenza. pavese, 9-26 : quel che facemmo sotto quelle finestre
, l'indole nostra. baldini, 9-26 : la frase indubbiamente risente della calda
altro che d'ago. boccaccio, 9-26 : quante volte questa spina vi trafiggesse,
del pittore. e. cecchi, 9-26 : si parla sempre della sua immensa
prese subitana e atra. cavalca, 9-26 : dobbiamo imprendere dagli cerretani e dagli
una bocca da fuoco. leonardo, 9-26 : se voi ch'ella gitti una ballotta
che non fa il comandante. pulci, 9-26 : ch'io so ch'egli è
deridere, schernire. cavalca, 9-26 : dobbiamo imprendere dagli cerretani e dagli
dette parole violentissimamente lo uccise. boterò, 9-26 : sendo stato violentemente morto per li
moglie mandava le voci al boterò, 9-26 : era il doge da principio eletto a
singoiar tenzone, duello. pulci, 9-26 : io vo'pigliar per rinaldo la zuffa
l'imboccatura. benni, 9-26 : col mio kazoo / farò poo poo
a chi ha da giovare. idem, 9-26 : san tomaso... soggiongeessercredibilecheciabbinoaggiuntoqualcheattoancoesteriore