). dante, purg., 9-136 : non rugghiò sì né si mostrò sì
bel viso adomo? g. villani, 9-136 : con forte e adomo latino e
g. vil lani, 9-136 : [e fece la commedia..
lo contende. g. villani, 9-136 : fece tre nobili epistole...
rimedio ». g. villani, 9-136 : quando messer carlo di ancora
cor di giove il telo. sannazaro, 9-136 : venuto il chiaro giorno, e
vecchio querulo ignobile! pr aiolini, 9-136 : avvertì un distacco, quasi che i
-massime quando ho caldo. alvaro, 9-136 : aveva una voce grave da mattinata
dov'era la città. alvaro, 9-136 : allora cominciarono le parole tra la
convenevol che da chiostri. sannazaro, 9-136 : chi [si diede] a
saracin ciascun è tardo. sannazaro, 9-136 : chi si diede a mungere, chi
assalitolo, il rubarono. sannazaro, 9-136 : venuto il chiaro giorno, e i
come nullo. buonarroti il giovane, 9-136 : confuse ancor le casse, sottosopra
comento feo. g. villani, 9-136 : cominciò [dante] un comento
si fece. g. villani, 9-136 : trattò... dell'essere e
passi defunti / due suore. bocchelli, 9-136 : fuori la luna spandeva la sua
a oro. g. villani, 9-136 : questi fu grande letterato quasi in
, imprecare. g. villani, 9-136 : bene si dilettò in quella commedia
di segregazione. g. villani, 9-136 : morì in esilio del comune di firenze
possibilità. medesmo. g. villani, 9-136 : dante era de'maggiori petrarca,
l'alta spene. g. villani, 9-136 : fece la commedia, ove in
conoscesse ben nel volto. sannazaro, 9-136 : per le folte ombre de'fronzuti
e 'l chiar visaggio. sannazaro, 9-136 : preso un legno di edera ed un
uso sostant. scorciatoia. sannazaro, 9-136 : drizzatine per un fuor di strada
molto spesso. g. villani, 9-136 : bene si dilettò [dante]
la dama a terra andare. anguillara, 9-136 : com'io di tanta novità m'
riferimento alla beatitudine eterna. cavalca, 9-136 : che questo giubbilare appartegna propriamente all'
lode, acclamazione. cavalca, 9-136 : il salmista non dise: beato il
tripudio, celebrazione festiva. cavalca, 9-136 : la mente purgata da ogni mondana
-anche al figur. montale, 9-136 : è l'ammasso dei fatti su cui
carne di esso dito. stuparich, 9-136 : il ferro s'è così incarnito che
del principato che un dritto landolfi, 9-136 : se... si consideri che
che sta per nascere. idem, 9-136 : fumo... pecioso e crasso
di drago si chiama. linati, 9-136 : né mancava... il profumo
laico o cherco. g. villani, 9-136 : tutto fosse laico, [dante]
nel grosso della muraglia. mascheroni, 9-136 : trovare l'equazione d'una cupola
italia, leggiero di borsa. baldini, 9-136 : aveva anche qualche camera che affittava
in questo libretto. g. villani, 9-136 : altresì fece un libretto, che
fiamma. c. e. gadda, 9-136 : il fuoco non potè a meno
incivile. g. villani, 9-136 : questo dante per lo suo savere fu
(un artista). pasolini, 9-136 : bisognava forse, per portare il friuli
etico. g. villani, 9-136 : quando fu in esilio [dante]
c. e. gadda, 9-136 : tortiglioni neri di fumo,..
di traverso sulla motriglia. cassola, 9-136 : al posto della ghiaia c'era una
). g. villani, 9-136 : fece la 'commedia'... in
ed a tornare. g. villani, 9-136 : fece la commedia, ove in
ogni mia fatica. g. villani, 9-136 : fu [dante] sommo poeta
invenzione). g. villani, 9-136 : quando fu in esilio fece [dante
rivela ostinazione, caparbietà. faldella, 9-136 : dalla corsica risaltiamo a genova,
occhieggiante appena s'entrava. tecchi, 9-136 : quella visione di cervi e di caprioli
; notabile. g. villani, 9-136 : dante fu onorevole e antico cittadino
, si nomina romboide. mascheroni, 9-136 : trovare l'equazione d'una cupola
opera). buonarroti il giovane, 9-136 : s'apprende / ch'ella [la
si poteva veder come uscirne. baldini, 9-136 : la voce della sua..
tutta la natura. g. villani, 9-136 : fu [dante] sommo poeta
nel di lei perimetro. mascheroni, 9-136 : si tiri a qualunque punto m del
un elemento architettonico). mascheroni, 9-136 : trovare l'equazione d'una cupola
così vivere esempio. g. villani, 9-136 : fece in sua giovanezza il libro
figura poetica. g. villani, 9-136 : fece la 'commedia', ove in pulita
di sé. g. villani, 9-136 : dante per lo suo savere fu
di profeta. g. villani, 9-136 : l'altra [lettera] mandò [
compugnimento avere. g. villani, 9-136 : fece la f commedia ', ove
punta di petto. ghislanzoni, 9-136 : piuttosto che una punta di pugnale
un monarca imbecille e codardo. silone, 9-136 : i tradizionali valori morali e religiosi
digiunò otto dì. g. villani, 9-136 : fece [dante] la '
quisquilie alla mia innamorata. montale, 9-136 : la vicinanza ci riporta eventi / da
tutti i negozi. buonarroti il giovane, 9-136 : quest'è una gran serra,
e bellezza. buonarroti il giovane, 9-136 : vengono offerte, vengono apportate,
). dante, purg., 9-136 : quando fuor ne'cardini distorti / li
serenissimo zaffiro. buonarroti il giovane, 9-136 : vengono offerte, vengono apportate,
contornate e potenti. pasolini, 9-136 : il friuli vi compare scorciato inparticolari magici
di una persona. de roberto, 9-136 : io avevo operato... una
una condizione favorevole. mamiani, 9-136 : serbatore e mantenitore del credito è
i remi e. gadda, 9-136 : lingue [di fuoco]..
istanza pressante. buonarroti il giovane, 9-136 : quest'è una gran serra, /
faccia mi spalanca la lanterna. alvaro, 9-136 : la voce del direttore, «
personificazione. dante, purg., 9-136 : non rugghiò sì né si mostrò sì
(un colore). bacchetti, 9-136 : ed ecco si levava il sole dal
, ondeggiare lievemente. arbasino, 9-136 : porte si aprono e chiudono. si
mente nel contemplarti mi vacillava. barilli, 9-136 : il ben dell'intelletto perde piede