come assaporandone l'amarezza. pavese, 9-107 : probabilmente s'era andato a sedere
allo spedale. buonarroti il giovane, 9-107 : io per me 'ntendo farmi un
da suo parte. buonarroti il giovane, 9-107 : e dimmi un gran gaglioffo,
piangere e confortarla. buonarroti il giovane, 9-107 : 10 per me 'ntendo farmi un
, insospettiti e crucciati. bocchelli, 9-107 : era terra di pastori e di
, macera di scarlatto. pratolini, 9-107 : passava su via da verraz- zano
. ant. contraccambiare. cavalca, 9-107 : allo smisurato buono iddio non pare
far trionfare l'iniquità. alvaro, 9-107 : avevo e ho una competenza in
non li sapevamo conoscere. alvaro, 9-107 : avevo e ho una competenza in quelle
pirata. g. villani, 9-107 : gli usciti... con diciassette
futuro. buonarroti il giovane, 9-107 : io per me 'ntendo farmi un
muti dominatori del luogo. alvaro, 9-107 : se io facessi lo stesso? stampare
ed imparato alcuna cosa? serdonati, 9-107 : e mandassero non solamente le armate,
per simil. marino, 9-107 : piovuta si ringorga e si nasconde /
, differenza. cavalca, 9-107 : grande differenza e disuguaglio è fra
del senno italiano. e. cecchi, 9-107 : nella seconda metà del secolo,
episodiare con dissomiglianti episodi. idem, 9-107 : e questi ragionamenti, e i fatti
, opera. l. salviati, 9-107 : ma che debba il poetico faciménto
infermi molestava. m. villani, 9-107 : la moria cominciata in enfiatura tornò in
citante. m. villani, 9-107 : addivenne nel friuli e in ungheria,
di caccabaldole. buonarroti il giovane, 9-107 : dimmi un gran gaglioffo, un
il vecchio è grande. cicognani, 9-107 : accentuava [l'abito] la grazia
represse / le cupidigie. marino, 9-107 : per secreto vie sboccando altronde,
a sì fatta grandezza. serdonati, 9-107 : giace il regno di cambaia dove l'
po'il cristianello fuggifatica! marnioni, 9-107 : noi potressimo essere domandati a ragione
animo che era domenica. sinisgalli, 9-107 : salirò sopra l'ulivo, / farò
abbia a esser aspra. marino, 9-107 : di rosignuol gemito e pianto. parini
impagabile occasione di spampanarsi. baldini, 9-107 : le impagabili trovatine ferroviarie di achille
l'eloquenza più manierosa! muratori, 9-107 : trovavano gli antichi filosofi de'bei
ingombrarono intorno alla vecchiezza. linati, 9-107 : a poco a poco imparai a stemperare
scior ti voglio. buonarroti il giovane, 9-107 : vaghi / d'udir de'precedenti
di tempo. buonarroti il giovane, 9-107 : andrò ben'io dove cresciuti i ruoli
il trastullo delle mie mani. baldini, 9-107 : vi ricordate di quando si sentivano
lo specchio della poesia. muratori, 9-107 : l'eloquenza... insegna la
un drappo). mascheroni, 9-107 : questa equazione scioglierebbe egualmente il problema
sostanziale). m. villani, 9-107 : la mano di dio non è stanca
del nuovo suo principato. montale, 9-107 : le parole / preferiscono il sonno
11 cominciato maneggio del trattato. guicciardini, 9-107 : tra cesare et el re di
'l piacer de'lettori. muratori, 9-107 : l'eloquenza... pulisce ed
vada via liscio liscio. montale, 9-107 : le parole / son di tutti e
trasgredisce i comandamenti divini. cavalca, 9-107 : più sono li martiri del diavolo che
che somigliava a rosetta. sinisgalli, 9-107 : farò una palma d'argento,
e la mestola. buonarroti il giovane, 9-107 : dimmi un gran gaglioffo, un
. m. villani, 9-107 : non è da lasciare in obliazione la
con una vertigine molle. pavese, 9-107 : entrò con un passo aggressivo e
) una sola parola. montale, 9-107 : le parole / sono di tutti e
in un brutto pasticcio. dessi, 9-107 : quando uno è nei pasticci,
. -sostant. bacchetti, 9-107 : anche a quegli altri predaci era parso
ci si lasciava scivolare. tecchi, 9-107 : la musica l'ha presa d'
gli specchi degli armadi. arpino, 9-107 : poca gente percorreva la prospettiva dei
risultare disgustoso). montale, 9-107 : le parole / sono di tutti e
loro protezione. buonarroti il giovane, 9-107 : a roma a roma, /
vessare in continuazione. cavalca, 9-107 : avete lasciato me signore benigno, e
una questione. e. cecchi, 9-107 : s'intenda bene che, con questi
e d'inghilterra. m. villani, 9-107 : non è da lasciare in obliazione
vicino al riddotto di lui. bocchelli, 9-107 : castel san giorgio divenne, uscendo
subord. dante, inf., 9-107 : io, ch'avea di riguardar disio
che di nuovo ei canti. banti, 9-107 : fu costei che la ragazza vide
ignorava o negava. e. cecchi, 9-107 : s'intenda bene che, con
tempo, del fato. lalli, 9-107 : ora il fiero destin con la sua
senza ruga o sconcio. mascheroni, 9-107 : questa equazione scioglierebbe egualmente il problema
a questa cena sono convitati. muratori, 9-107 : questo è da dire un ingrediente
che sono nel vaso. idem, 9-107 : poscia l'argento con acqua forte
fosse operato in me. bariti, 9-107 : fu costei che la ragazza vide e
dallo sferragliamento degli ingranaggi. tecchi, 9-107 : nella 'casa dei treni'..
fila nella facilità del farli. linati, 9-107 : in collegio un vecchio pittore mi
. finanzieri. e. cecchi, 9-107 : specie nella seconda metà del secolo,
modelli culturali. e. cecchi, 9-107 : era naturale che manet, degas,
di un minerale. della porta, 9-107 : sia orpimento ottimo che si apra in
servitore a cavallo. buonarroti il giovane, 9-107 : a roma, a roma!
viso, stanco e deluso. pavese, 9-107 : entrò con un passo aggressivo e
-bicchiere di forma allungata. arpino, 9-107 : venne il 'girasole'e anche uno stelo
nei mori solamente superfiziale. mascheroni, 9-107 : sia il solido sqqswaee un elemento dell'
chiesa un acquisto desiderabile. mazzini, 9-107 : re è passato qui ieri. è
gusto. e. cecchi, 9-107 : era naturale che manet, degas,
dentro s'impazientiva beffeggiando. montale, 9-107 : le parole / non sono affatto felici
letter. temporeggiatore. guicciardini, 9-107 : donde procede lo intendere bene e tamen