cricca. buonarroti il giovane, 9-105 : può egli essere, / che vo'
stette appresso senza piovere. idem, 9-105 : lo re di francia entrò in parigi
ritorno per la buona pasqua. pratolini, 9-105 : era un aprile di gran luce
gioia pura del canto. alvaro, 9-105 : l'artista è il solo che
il mio altro io ». pratolini, 9-105 : avevano mangiato, contenti e allegri
il pomo del bastoncino. alvaro, 9-105 : quando ero di cattivo umore cercavo di
che c'è di mezzo. alvaro, 9-105 : noi, la metà delle
, e della compagnia. alvaro, 9-105 : quando ero di cattivo umore cercavo
e tenace. dante, purg., 9-105 : sedendo in su la soglia,
le corpora degli uomini. anguillara, 9-105 : l'ardente fiamma avea distretto intanto
gli esami di riparazione. pavese, 9-105 : lei quest'anno dà esami di riparazione
. -sostant. cicognani, 9-105 : incominciò un'esistenza che aveva del
nf. m. villani, 9-105 : [lo re] riposato, fè
, solitario e oscuro. cieco, 9-105 : ma sendo poi le mense frequentate,
a darsi pace. sinisgalli, 9-105 : ho una spina nel capo gesù mio
al dispietato core. m. villani, 9-105 : lo re di francia per mostrare
le vostre persone. m. villani, 9-105 : fu la detta pace gridata ne'
). e. cecchi, 9-105 : la visione oggettiva si abbrevia e
esprime originalità. de sanctis, 9-105 : la spensieratezza e mattezza individualistica,
eletto per uomo di compagnia. boterò, 9-105 : le liti si terminano senza intervento
di bellissime donne. buonarroti il giovane, 9-105 : dove l'opra non vai rimedio
cavarla fuori. buonarroti il giovane, 9-105 : può egli essere / che voi siate
, privo di artifìcio. pasolini, 9-105 : spallicci non forza mai il suo tono
e simili altre minutaglie? muratori, 9-105 : mi sia lecito di dire che
, alla vista di lei. govoni, 9-105 : quando / si accorge di perdere
necessario sanz'arismo. b. segni, 9-105 : la locuzione ha un certo poco
un inutile ponte levatoio. arbasino, 9-105 : uno può anche infilare una scala littoria
alli parenti del morto. boterò, 9-105 : il duca alfonso ii di ferrara,
parso d'avermele dette. pavese, 9-105 : guido ci guardò ai traverso e borbottò
-assol. dante, par., 9-105 : non però qui si pente, ma
anche assol. crescenzi volgar., 9-105 : una volta l'anno o due,
valore attenuato: anticlericale. faldella, 9-105 : taggia patria dell'inquisizione è una
la mossa calcolata abilmente. govoni, 9-105 : quando / si accorge di perdere,
in tutta italia? de roberto, 9-105 : avete letto questo 'pensando '?
artificiato si transmuta. m. villani, 9-105 : lo re di francia..
determinarne la bancarotta. stuparich, 9-105 : la grave crisi austriaca del 1873.
riposo pieno di beatitudine. tecchi, 9-105 : si vede da una parte la schiena
d'amore. dante, purg., 9-105 : sovra questo tenea ambo le piante
determinati animali. crescenzi volgar., 9-105 : delle pecchie si cava grandissima utilità
e non viole apporta. forteguerri, 9-105 : a sempiterni autunni ed a odorose /
determinato numero di anni. boterò, 9-105 : oltra a ciò bisogna...
popolo. dante, par., 9-105 : non però qui si pente, ma
(la primavera). tesauro, 9-105 : tu [sole] con morte vitale
da un'ansia calamitosa. silone, 9-105 : la posizione da noi scelta in
un autore. e. cecchi, 9-105 : è vero che, guardando una '
una teoria. e. cecchi, 9-105 : nelle testimonianze del signorini si legge
lucente, opaco. della porta, 9-105 : scegli è splendidissimo [l'oro]
il notaio. g. bufalino, 9-105 : ti conobbi a quel tempo, barone
polvere, bruscolo. sinisgalli, 9-105 : -che hai santo simone, una rusca
sentire più dell'amaro. tecchi, 9-105 : c'è quel ponticello di legno
un angelo. dante, inf, 9-105 : « o cacciati del ciel, gente
. p f. giambullari, 9-105 : il verbo... non può
o nessuno dei due? barilli, 9-105 : oggi la vita è tristemente ricca di
faremo la scritta. s. maffei, 9-105 : credendosi [tobia] didover morir fra
nostra academia s'intitola. muratori, 9-105 : contuttociò mi sia lecito di dire che
altra alta e gentile? brusoni, 9-105 : scorse indi a poco da un piccolo
sull'osterie. buonarroti il giovane, 9-105 : può egli essere / che vo'abbiate
riposano. idem, infi, 9-105 : noi movemmo i piedi inver la
corpo). g. rucellai, 9-105 : un gran fiume di sangue, /
e rubatori e assassini. lucini, 9-105 : carlo dossi m'approva perché ha sempre
di gente sotterranea. g. bufalino, 9-105 : ti conobbi a quel tempo,
dall'arco da essi intercetto. mascheroni, 9-105 : per una superficie omogenea, cioè
sudiciume che si accumulano. baldini, 9-105 : quando fu che il tetro utilitario color
pittorica). e. cecchi, 9-105 : nelle testimonianze del signorini, si legge
sonne malcontento. buonarroti il giovane, 9-105 : può egli essere / che vo'
pasticcino al cioccolato. arpino, 9-105 : « e la 'tripolina'? » riprese
le cose a posto. malerba, 9-105 : ma no, devo raggiungerlo,
nasetto ardito e sospirava. pavese, 9-105 : guido ballò con clelia e tornava al
bizantina). g. briganti, 9-105 : sinuosi 'arabeschi'(è una parola che