del vilissimo suo servo. marino, 8-96 : di quelle membra candide e leggiadre /
, devastare. m. villani, 8-96 : lasciarono il paese di provenza,
2. figur. linati, 8-96 : agitatore, / che fai alleluiare i
di un lieve beccheggio. linati, 8-96 : par tutta la montagna dondoli e
tre volte. g. villani, 8-96 : e però avemo fatto della sua fine
anche senza frusta ». papini, 8-96 : lo scalpitìo di un cavallo da nolo
al figur. g. villani, 8-96 : messer corso e'suoi seguaci parendo
intero, completamente. aretino, 8-96 : i ripieghi che elle [le buone
opo danzare! dante, inf., 8-96 : pensa, lettor, se io
: tintestino. a. cocchi, 8-96 : avviene che una parte di esse [
incendio). g. villani, 8-96 : essendo compreso forte di gotte nelle
avresti saputo. g. villani, 8-96 : molto fu mondano [corso donati]
chiesa conventuale di pisa. aretino, 8-96 : i prieghi che elle porgono per le
terreno si copriva di cadaveri. papini, 8-96 : nei momenti della più profonda ubriachezza
di duemila livre. g. villani, 8-96 : fu data una inquisizione ovvero accusa
, intuizioni artistiche coerenti. bontempelli, 8-96 : -cristoforo, io credo in dio
. -figur. landolfi, 8-96 : in capo a una o due settimane
del cielo e delli uomini. pea, 8-96 : finte guerre, con munizioni di
disperdersi. g. villani, 8-96 : la compagnia della rosa di provenza
col dito. idem, purg., 8-96 : vedi là 'l nostro avversare;
intendono. idem, purg., 8-96 : vedi là 'l nostro avversario; /
assai nella mia morosina. landolfi, 8-96 : come sorretto da ali d'angeli,
benigna. g. villani, 8-96 : messer corso fu condannato come
tutta beata nelle tue faccende. banti, 8-96 : volentieri si fermava in cucina a
ha fame, affamato. govoni, 8-96 : nella strada di tutti / che accompagna
luogo. leggi, bandi e ordini, 8-96 : dietro a queste notizie è l'
con libertà e genialità. pea, 8-96 : finte guerre, con munizioni di detonanti
il collo. e. cecchi, 8-96 : s'ingolfava in quegli imbuti un gelido
, trattato. g. villani, 8-96 : trovarono che 'l detto messer corso
di lana. leggi e bandi, 8-96 : i guarnelli alla viniziana sieno larghi
guidate sieno da verun pastore. leopardi, 8-96 : non che... /
che scendeva. e. cecchi, 8-96 : di tirinto posso dir poco. ma
o babbo. g. villani, 8-96 : fu de'più savi e valente cavaliere
l'ancoraggio è buono. piovene, 8-96 : malula, incastrata all'estremità di
. g. f. loredano, 8-96 : la cancaria di pittochi ti si
sostanza del nervo ottico. calvino, 8-96 : il mondo si copre d'una foresta
incentivi e le cagioni. ghislanzoni, 8-96 : con uno sforzo supremo di magnanimità
molto larga. e. cecchi, 8-96 : con un pigiama così zebrato, e
quello che ella trova. forteguerri, 8-96 : il sogno disparve: / lo qual
calvino, 8-96 : la fungaia un po'disperde le sue
volte, come nessuna. razzi, 8-96 : se io avessi mille millanta lingue e
vita, senza cuore. calvino, 8-96 : agglomerati mostruosi dei fondali marini.
collina alta un trecento metri. piovene, 8-96 : benché la chiesa sia cristiano ortodossa
produce polvere; polveroso. peri, 8-96 : guastando ogni disegno, ogn'ordinanza /
lasciare nel pelo il nerbo. mascheroni, 8-96 : stupor alto m'assalse: e
sì li avanza. g. villani, 8-96 : messer corso donati fu de'più
camera dei comuni. d'annunzio, 8-96 : a londra si vendono le immature verginelle
diagonalmente opposto dell'arco. ghislanzoni, 8-96 : le dame dell'altro tavolo non
avidità o curiosità. sciascia, 8-96 : una donna come quella? ma chi
-intr. sparare. vittorini, 8-96 : sono venuti e hanno ammazzato tutti.
superba, altero 'l mondo. domenichi, 8-96 : scusandosi pel pondo delle cose
traverso pareano piene di fori. calvino, 8-96 : un numero finito di spugne eterne
dell'estrema prostrazione. e. cecchi, 8-96 : di tirinto posso dir poco.
che le scarpe. verga, 8-96 : il fiume, di qua e di
finire, a trovarsi. lanaolfi, 8-96 : per farla breve, in capo a
quei covi! e. cecchi, 8-96 : qua e là le pareti erano d'
raccolta nell'aia. d'annunzio, 8-96 : in quel di bordeaux si vendono le
alla cute. g. giudici, 8-96 : il maresciallo... /.
preesistente. g. villani, 8-96 : messer corso e'suoi seguaci..
-perdere al gioco. landolfi, 8-96 : non faccia come il tale, che
nei laghi della finlandia. landolfi, 8-96 : in capo a una o due settimane
; canzonarlo, beffeggiarlo. forteguerri, 8-96 : si ruppe il sonno ed il sonno
utile il danaio risparmiato. pirandello, 8-96 : aveva pronto il denaro, ed
; risuscitare. dante, inf, 8-96 : pensa, lettor, se io mi
qualche cosa del perduto. boterò, 8-96 : i nemici intanto, non essendo
si ruppe della giovane. forteguerri, 8-96 : mentre egli la guata fiso, /
fuscelli nascosti tra l'erba. verga, 8-96 : il fiume, di qua e
., fa. e. cecchi, 8-96 : qua e là le pareti erano
di colui spietato e duro. peri, 8-96 : guastando ogni disegno, ogn'ordinanza
(una voce). verga, 8-96 : dall'alto del puone, gli sgridava
, nipote a gregorio xv pirandello, 8-96 : volle... prevenirli che,
presso secondo brambilla libraio. migliorini, 8-96 : vi si fanno continuamente le lodi della
le donne del soldano. d'annunzio, 8-96 : così nella mia terra natale
. g. villani, 8-96 : fu data una inquisizione ovvero accusa alla
a comprenderlo non giungo. calvino, 8-96 : la fungaia un po'disperde le
stava lì lì per stracciarsi. calvino, 8-96 : al gelo dell'inverno i tessuti
a impaludar le terre. verga, 8-96 : il fiume, di qua e di
si conoscono. d. bartoli, 8-96 : glie ne ridondava dal cuore in tutto
parlava per non peccare. pavese, 8-96 : dicono delle donne timorate di dio,
. andiamo, sbrigati. arbasino, 8-96 : una volta, gira perfino le spalle
pagare in germania. d'annunzio, 8-96 : per servire alla stabilità dell'onorevole depretis
allooroghe e ambagi? d'annunzio, 8-96 : l'esercizio provvisorio non era anche
69 pel no. d'annunzio, 8-96 : per servire alla stabilità dell'onorevole
di un artista). marinetti, 8-96 : il guittismo semi-cosciente della madre lo avrà
il potere di pietrificare. imbriani, 8-96 : con una moglie che ha quella virtù