. m. villani, 8-95 : donò il possedimento... con
s'acquattano negl'intestini. boccaccio, 8-95 : a guisa d'una fanciulletta lasciva,
ragioni di catuna parte. idem, 8-95 : [i] confini tra il nostro
pioppi colore d'argento. linati, 8-95 : le frasche rovesciate fan d'argento tutto
passi rari. idem, purg., 8-95 : com'ei parlava, e sordello
e può perfino avvelenare. linati, 8-95 : tornò quando, sgombro il cielo,
. cospiratore, congiurato. papini, 8-95 : ogni volta che una generazione s'affaccia
anche in senso osceno. aretino, 8-95 : il codacciuto, mutato panni, sfoggiava
colli. m. villani, 8-95 : corre la detta stradicciuola infino alla
figliuolo di maria vergine. pulci, 8-95 : cristo del ciel vi conservi ed aiuti
quasi consuete e italiane. leopardi, 8-95 : non che di latte / onda
con due persone inferme. pavese, 8-95 : è chiaro no, che senza di
piega in due. e. cecchi, 8-95 : mai vidi espressione di spavento più
e vezzegg. fanciullétta. boccaccio, 8-95 : a guisa d'una fanciullétta lasciva,
, ecc.). landolfi, 8-95 : alla bisca, dove mi conoscevano,
liquefare d'amore. e. cecchi, 8-95 : mai vidi espressione di spavento più
.). g. villani, 8-95 : s'ordinò che né podestà né priori
, e darsela a gambe. landolfi, 8-95 : alla bisca, dove mi conoscevano
avarizia non vi sia. gètti, 8-95 : gli occhi cesi significhino inliberalità,
9780. leggi, bandi e ordini, 8-95 : le cause di maggiore importanza di
è sorpriso. dante, inf., 8-95 : io mi sconfortai / nel suon
per l'eccessivo calore. bariti, 8-95 : si spacchino i bocci setolosi dei garofani
spesa, non m'importa. pea, 8-95 : la collina... ha
. leggi, bandi e ordini, 8-95 : premendo alla reale altezza sua che
prodotto dei prati naturali. piovene, 8-95 : la rete fitta d'orti fa di
agli oratori della repubblica di firenze, 8-95 : dovete avergli a voi [le genti
contrastanti. m. villani, 8-95 : per sentenza di lodo poterono usare
debbano assolutamente riputarsi per malsani. pea, 8-95 : serena di suo la collina,
è nova. idem, inf., 8-95 : pensa, lettor, se io
impacciato (ungesto). arbasino, 8-95 : gesti ora eccessivi, stilizzati, abbastanza
robe e delle persone. boterò, 8-95 : fecero poi capitale della rocella,
le più notabili marsine. arbasino, 8-95 : le luci calano adagio sul gruppo
; pensione mensile. ghislanzoni, 8-95 : nel collega del mio calzolaio, io
corsini sul mare alto. vittorini, 8-95 : un uscio in fondo...
fango ov'egli è immerso. mamiani, 8-95 : [le] umili preci.
chi riceve. idem, par., 8-95 : s'io posso / mostrarti un
militari. m. villani, 8-95 : il mulinello a piè di pietramala è
giapponese). m. villani, 8-95 : da oriente, dal nespolo infino al
subordinata). g. villani, 8-95 : il comune il mise in abbandono
nobile oggetto. a. cocchi, 8-95 : se ne sono aggiunte a quelle
delle possibili differenze. pasolini, 8-95 : negli scrittori del novecento più avanzato
vanità, tanta leggerezza. arbasino, 8-95 : sono degli ordinari. escono tutti
ministro senza portafogli. verga, 8-95 : tu parli così per papparti un'
. -foraggierò. verga, 8-95 : m'ha fatto fare dei bei negozi
pendoloni, boccheggiava stralunando. pea, 8-95 : l'uva, ora pendoloni,
negozio giuridico. m. villani, 8-95 : guglielmo conte... diede per
e quello della carraia. verga, 8-95 : dal monte si udiva gridare: «
posa sul nostro tavolo. piovene, 8-95 : il frutto che ho trovato migliore
pittura: in effigie. brusoni, 8-95 : perdonate la mia temerità, mentre,
quanto, / quanto beate! palazzeschi, 8-95 : chi sono? / son forse
si intervengono e impiegano. piovene, 8-95 : damasco, a suo modo, era
viaggiano su tale veicolo. arbasino, 8-95 : nuova ondata marina, ridicolmente violenta.
ma ogni fatica era nulla. lalli, 8-95 : monna ven- nere /..
da me che entravo. sciascia, 8-95 : -ha ragione -disse il colonnello -ha ragione
nuove raffinatezze di vivande. piovene, 8-95 : un viaggiatore medievale, di cui non
determinato centro non costiero. piovene, 8-95 : damasco, a suo modo, era
per far sì fruttuoso effetto. parabosco, 8-95 : so ben che voi non sete
di ricuciture. e. cecchi, 8-95 : l'informe vestito era accozzato d'
africano vi sono note. boterò, 8-95 : di questa riduzzione restarono tanto sdegnati
rivoltare i propri occhi. pratolini, 8-95 : ella diceva: « gut..
sm. movimento ondeggiante. linati, 8-95 : o quei mari di vento intorno casa
natura è bella ». landolfi, 8-95 : verso le tre del mattino, senza
aver operai tra 'piedi. imbriani, 8-95 : « la vuoi? e tu
per quintale a lire 1. verga, 8-95 : m'ha fatto fare dei bei
un organo vegetale). pea, 8-95 : l'uva, ora pendoloni, magra
come la foglia stessa. banti, 8-95 : si spacchino i bocci setolosi dei garofani
di un malessere). pea, 8-95 : quel bel corpo... è
(un pasto). ghislanzoni, 8-95 : nel collega del mio calzolaio, io
... colpa loro. banti, 8-95 : si siede, spizzica anche lei,
splendide gemme del suo diadema. piovene, 8-95 : nella splendida damasco dei califfi si
tutta piena di battaglioni francesi. verga, 8-95 : spronò la mula, che borbottava
cuore. verga, siede sopra. 8-95 : si fece il segno della croce,
di paglia. d'azeglio, 8-95 : la moglie, vero ritratto della donna
scotano tagliuzzato minuto. d'annunzio, 8-95 : ero ancora una foglia di tabacco.
ha conceduto molta testa. verga, 8-95 : mi ha fatto fare dei bei negozi
anche di animali). tesauro, 8-95 : in simili imprese possiamo usar più corpi
debitore nel detto creditore. landolfi, 8-95 : questi non aveva a sua volta che
sleale). d'annunzio, 8-95 : sarò sigaro? oh no, io
(l'amore). alfieri, 8-95 : ma s'io m'inganno, almen
a fare un banco. landolfi, 8-95 : verso le tre del mattino, senza
fare? m. adriani, 3-2-pavese, 8-95 : è chiaro che non tornerà mai più
bocchino. d'annunzio, 8-95 : sarò sigaro? oh no, io
inviavano notizie dolorose. d'annunzio, 8-95 : 1 lunghi martiri dei reporters al processo