acquedotti. v. g. rossi, 8-41 : fu la veduta di un acquedotto,
delle aziende di campagna. linati, 8-41 : gli ufficiali, quelli addetti alla
ultimo cui mi accingevo. pratolini, 8-41 : gli bastava essere, allora, e
zero di più. e. cecchi, 8-41 : un vino vecchio, color corniola,
glorioso libretto del beccaria. pirandello, 8-41 : il capraio, bestiale e sonnolento come
lo vestivano da bambina. sinisgalli, 8-41 : i tuoi capelli perdono forza, si
le campagne. a. cocchi, 8-41 : è manifesto ciò essere addivenuto perché non
vuotarla nel cavo della mano. linati, 8-41 : una stufetta borbotta in un canto
; artista girovago. aretino, 8-41 : non è ascoltato sì attentamente un
s. gregorio magno volgar.], 8-41 : or può verzicare il giunco senza
a quattro piedi, io. pavese, 8-41 : mi sono sempre carezzato con l'
d'ogni cosa dir male. aretino, 8-41 : non è ascoltato sì attentamente un
. collicèllo. m. villani, 8-41 : intanto da quaranta cavalieri scorridori di
lu'la complessione. g. villani, 8-41 : cono- sceano la complessione e morbidezza
- anche al figur. iacopone, 8-41 : per temporal awèneise che l'om la
presso e lontana. g. villani, 8-41 : volendo tornare [certi de'
fate come vi piace. pulci, 8-41 : io ti priego, s'a te
penne / separai dalle piume. bontempelli, 8-41 : non singhiozzava, piangeva piano,
fanciullo ne può uscire. forteguerri, 8-41 : adrasto vuol saper cosa le duole:
un caso di coscienza. pavese, 8-41 : mi sono sempre carezzato con l'illusione
, pozzi orrendi e cupi. tasso, 8-41 : tacque, e per lochi ora
deliberatamente. giacomo da lentini, 8-41 : deo, com'agio falluto, /
la spensieratezza. e. cecchi, 8-41 : sappiamo ormai come, all'incirca
stanze, vi fu morto. pirandello, 8-41 : il capraio, bestiale e sonnolento
. esecravano il xaviero. tasso, 8-41 : questo è il suo albergo: ivi
fiochi, confusi). pavese, 8-41 : voglio dissotterrare la compiacenza che un
anche assol. m. villani, 8-41 : i sanesi rotti vilissimamente, venendo
causa che lo trascendesse. pavese, 8-41 : ho sempre seguito impulsi sentimentali,
il nome de oro avìa. ariosto, 8-41 : ho perduto l'onor, ch'
eroe, è un esteta. pavese, 8-41 : non voglio dissotterrare la compiacenza che
di ogni altro ostacolo. pavese, 8-41 : mi compiacevo del lavoro febbrile a
sotto i suoi occhi. alvaro, 8-41 : rimase una eredità, ai latini,
e le altre dita chiuse. pavese, 8-41 : le ho fatte grosse per trovarmi
ristorar l'afflitte membra. tasso, 8-41 : tacque; e per lochi ora sublimi
che ad acqua torbida. campailla, 8-41 : talor con simil impeto si eleva
le saline dei forzati. alvaro, 8-41 : si sprofonda [la strada]
profonda a meraviglia. e. cecchi, 8-41 : cnosso è piuttosto sacrificata, là
gran valuta. b. segni, 8-41 : smontò al palazzo de'signori e cogli
, fratello. g. villani, 8-41 : contra 'l volere di messer vieri de'
-ant. avvolgimento. iacopone, 8-41 : per temporal awèneise che l'om la
11 grano. gramsci, 8-41 : ottenere la pressione dei contadini della
si dispone alla fuga. pavese, 8-41 : evidentemente, le ho fatte grosse
di un gruppetto. piovene, 8-41 : le tende nere e basse di pelle
la vita acquisti significato. piovene, 8-41 : il loro codice tribale è quello dei
prezo divulga el corpo suo. ariosto, 8-41 : ho perduto l'onor, ch'
chi mi vorrà offendere? tassoni, 8-41 : ed ecco comparir due ambasciatori,
. profanare, contaminare. leopardi, 8-41 : di sangue / gli avari colti e
altri, degli infelici. pavese, 8-41 : non sono stato mai il semplice incosciente
arei di già iscannata. tasso, 8-41 : difesa miglior ch'usbergo e scudo
, una razza). piovene, 8-41 : il loro codice tribale è quello dei
grande scompiglio. m. villani, 8-41 : e'sanesi, fidandosi...
a cui dee aspirare. pasolini, 8-41 : ipoteticamente, sarebbe del tutto concepibile
sé e della vita. banti, 8-41 : come sempre la perorazione s'era chiusa
dagli uomini spedite alle donne! landolfi, 8-41 : ginevra mi accennò anche a un
due tranghiottite. i. neri, 8-41 : come talun, che il lombo
di agire). piovene, 8-41 : quel codice d'onore è lo stesso
notazione scherz.). lippi, 8-41 : gli portan [i ricci posticci]
gaudio e non di rancore. ariosto, 8-41 : che, se ben con effetto
il responso / della cumeta. alvaro, 8-41 : una strada si profonda umida per
le difficoltà della guerra. pirandello, 8-41 : miss ethel holloway...
occasione o spunto. arbasino, 8-41 : vengono obbligati [gli spettatori] dal
moglie non mi chiede. tasso, 8-41 : tacque, e per lochi ora sublimi
alcuni ne morirono. g. villani, 8-41 : uno maladetto ser neri degli abati
di avversione femminile spaventoso. pavese, 8-41 : persino il mio misoginismo...
, indifferenza. g. villani, 8-41 : conosceano la complessione e morbidezza de'
, dissoluto. g. villani, 8-41 : i quali [francesi] erano più
una festa). gualdo priorato, 8-41 : le nozze riuscirono di poca consolazione
che l'altar ricinse. leopardi, 8-41 : ecco di sangue / gli avari colti
malfattori e dei pezzenti. svevo, 8-41 : non poteva liberarsi dal ricordo dell'
'uomo d'onore '. piovene, 8-41 : quel codice d'onore è lo stesso
casa pallottolieri di lumi. montale, 8-41 : si trattava di un
ottavi. p. f. giambullari, 8-41 : sempre che la prima e maggiore
parrucchina di riccioli biondi. palazzeschi, 8-41 : la tua parucchina, comare coletta
vidi sidone e vidi tiro. pirandello, 8-41 : allettata dall'incantevole piaggia tutta in
-assoluto distacco dalla realtà. alvaro, 8-41 : l'etruria morì coi suoi ultimi uomini
. g. f. loredano, 8-41 : sol mancava la tua coma musa a
della sua arte provetta. palazzeschi, 8-41 : saltella più lesta la vecchia al
l'estensione dello strumento. barilli, 8-41 : bada veh, che io cavo
59 e del '66. silone, 8-41 : io l'intendo [il socialismo]
dei fanciulli che lattavano. pallavicino, 8-41 : del primo e del terzo neo
popolo! ». d'annunzio, 8-41 : intanto la signora seguita la sua passeggiata
egli assumeva talvolta col padre. pavese, 8-41 : persino il mio misoginismo..
sua mano su la mia. verga, 8-41 : l'arciprete prese tabacco, si
-peggior. presuntuosàccio. imbriani, 8-41 : quel presuntuosàccio d'archimede, che
piume lor distendono. d'annunzio, 8-41 : al municipio c'è un piccolo museo
i grani dallo stato ». landolfi, 8-41 : ginevra mi accennò anche a un
ai sette. e. cecchi, 8-41 : intanto, sulla veranda, avevano preparato
e la sua porta. pirandello, 8-41 : il capraio, bestiale e sonnolento
? le pulizie di pasqua. calvino, 8-41 : un ordine nelle finestre illuminate dei
pomo d'osso giallino. vittorini, 8-41 : puntò sulle ginocchia il mento,
mensa con vivande diverse. tasso, 8-41 : per lochi ora sublimi or cupi /
scopo sedizioso. g. villani, 8-41 : tutta la città fu ad arme,
inoltre a grandissimo prezzo. d'annunzio, 8-41 : al municipio c'è un piccolo
restaurata e compiuta. d'annunzio, 8-41 : la porta del palazzo municipale e una
delle unità particellari ripetute. calvino, 8-41 : la meraviglia dei cristalli è il reticolo
di più allo primo impresto. dolce, 8-41 : canchero alle bagatelle: vedete ch'
/ rifiuta il sangue. sinisgalli, 8-41 : i piaceri della vita, le bellezze
/ in circolo breve. calvino, 8-41 : la meraviglia dei cristalli è il
). dante, par., 8-41 : poscia che li occhi miei si furo
né a luoghi bassi. boterò, 8-41 : essendo quella stata da alessandro farnese
volta quanti eravamo là attorno. verga, 8-41 : sotto 1 balconi, la banda
), / e seminava. pirandello, 8-41 : qualche gregfiòla di capre, attraversa
, il forzar le donne. boterò, 8-41 : il re, temendo non i
come una signoria perduta. pirandello, 8-41 : delle case della città antica,
intorno scotendo le vesti odorose. palazzeschi, 8-41 : saltella più lesta la vecchia al
vivo alcun ne 'ngoia. berni, 8-41 (i-220): con la sua insegna
che scappellate a garibaldi! d annunzio, 8-41 : la fa passeggiare ancora su e
(una risata). papini, 8-41 : le belle ragazze... col
in capo secchi di latte. verga, 8-41 : si rivolse alla signora capitana,
seggio della signoria in onore. ariosto, 8-41 : cacciata son del reai seggio,
. disus. termometro. migliorini, 8-41 : 'termometro'non ha alcuna probabilità d'
e righe con unferro infocato. garopoli, 8-41 : l'elmo, c'ha la fenice
nuova che non sia imgiraldi cinzio, 8-41 : semplicette, / se sapeste che cosa
da nimico, si separavano. calvino, 8-41 : ero impaziente che la nostra terra
, calmare una persona. bigiaretti, 8-41 : i marosi della mia agitazione si rompevano
(la divinità). domenichi, 8-41 : ciro molto si rallegrò, dicendo che
sangue gli saliva alle guance. landolfi, 8-41 : ero oggi in casa di bianca
ci cappio ». dante, inf, 8-41 : allor distese al legno ambo le
a me subtracto. g. bassani, 8-41 : da una chiesa del sud della
quivi entra sotterra una spelonca. tasso, 8-41 : per lochi = comp.
vendetta al tutto spera. ariosto, 8-41 : cacciata son del reai seggio, /
4. sgretolamento. alvaro, 8-41 : a sedersi sul muricciolo,..
aveva stracciato la man ritta. boterò, 8-41 : un soldato del presidio trangugiò tanti
destri confini? idem, purg., 8-41 : stretto m'accostai, / tutto
natura dalla ragione. g. bassani, 8-41 : da una chiesa del sud della
era un comodino sui generis. landolfi, 8-41 : in barba alla retorica dei galanti
, la mente). verga, 8-41 : il marchese, cogli occhietti svegli adesso
uno dei segni tangibili. arbasino, 8-41 : se non riescono a procurarsi i
a me gli occhi rivolsi. marino, 8-41 : ma più quella beltà che teco
tenda al limitare delle hammade. piovene, 8-41 : le tende nere e basse di
di elementi omogenei. pirandello, 8-41 : 1 chiomati olivi cinerulei s'avanzano
docile fibra / dell'universo. calvino, 8-41 : ero impaziente che la nostra terra
doppio, il triplo. piovene, 8-41 : quel codice d'onore è lo stesso
gli dì della vita tua. ariosto, 8-41 : cacciata son del reai seggio,
di molteplici effetti pirotecnici. faldella, 8-41 : ondeggiando per la fosca storica piazza la
, facendoci segni di gioia. pirandello, 8-41 : da ventidue anni il signor charles
reclusione fino a un anno. silone, 8-41 : se, secondo il loro esempio
e talor da saturno. faldella, 8-41 : guardai la regina, spiccante mite in
ogni creder vivace. pirandello, 8-41 : miss ethel holloway, gio
corpo celeste). calvino, 8-41 : ero impaziente che la nostra terra si
dentro dell'acqua calda. pea, 8-41 : in quanto all'acqua per bere,
e trombe e di tormenti. pirandello, 8-41 : trae qualche suono lamentoso dal suo
letteratura o i letterati. alberti, 8-41 : dicono che io offesi la maiestà litteraria