, e minacciando alletta. tassoni, 8-37 : ove le chiome / de la
con un lungo brontolio. linati, 8-37 : un poggio di qua, uno
e appresso due suoi cavalieri. idem, 8-37 : appresso di questo i fiorentini lungamente
, mantenere. g. villani, 8-37 : il quale re, per malvagio consiglio
3. barriera. linati, 8-37 : il muro di mezzanotte di quest'anfiteatro
. con significato osceno. aretino, 8-37 : scopertolo tutto ignudo gli basciava la
, eloquente. pavese, 8-37 : essi non sono gli uomini del grido
mangiato non l'avesti. forteguerri, 8-37 : ed i tabarri lor vi stendon sopra
-ant. cavità anatomica. aretino, 8-37 : volendo vedere la buca donde [il
piazza d'arme alle tignuole. redi, 8-37 : provò così gran freddo nel cairo
per tornarmene in coteste parti. tasso, 8-37 : quivi egli vuol che da cotesta
per un miglior succiamento. pavese, 8-37 : così intesi, 1 creatori appaiono
onde l'italia risorse. pavese, 8-37 : è [omero], in
storia diplomatica cavouriana. pavese, 8-37 : in questo [omero] è
bianco una vermiglia croce. tasso, 8-37 : a segnar della purpurea croce /
sedere di un bambino. aretino, 8-37 : bascia la balia il bambino ch'ella
nemici in battagli'è provata. ariosto, 8-37 : ella volgea i begli occhi a
ambiguo o complicato. manzini, 8-37 : dio mio, mentre parlo d'attitudine
. e al figur. sinisgalli, 8-37 : la poesia non è ima nascita,
disperatamente, a bassa voce. bontempelli, 8-37 : il toro s'inoltrava nell'acqua
po'di quella medicina. civinini, 8-37 : un tè, egli diceva,
emaciarsi e disfarsi. targioni tozzetti, 8-37 : i poveri hanno mangiato poco e
e di verità profonda. banti, 8-37 : s'abbandonava, a tratti, al
fare esatta stima. pallavicino, 8-37 : la virtù estimativa interiore si trova
genialità leggera e favolosa. pavese, 8-37 : è [omero], in realtà
dare l'assalto alla città. tasso, 8-37 : quivi egli vuol che da cotesta
all'atto carnale. aretino, 8-37 : pervenimmo a la sarta, che era
chi prima ne fece parola. cieco, 8-37 : col bastone da le sette palle
andò al gerruglio. anguillara, 8-37 : di fiducia sì grande arma
era filtrata in roma. piovene, 8-37 : il panorama del paese e la sua
causa dell'umidità). iacopone, 8-37 : mustrarà la misera c'aia gran trecce
da capo. piero da siena, 8-37 : subito trasse d'un suo bel forzieri
sdrucciola fin nello stomaco. forteguerri, 8-37 : l'aria là dentro ell'è
già buia, la funicolare. bernari, 8-37 : le ultime funicolari erano già tutte
tutto quell'edifizio è un tentativo metafisico, 8-37 : oh quanto affanno / al gener tuo
'l pomello sagliente della guancia. civinini, 8-37 : s'era portato dietro..
della città sua giurati. zinano, 8-37 : l'onde a la nave fan terribil
mediatrice. dante, purg., 8-37 : ¦ ambo vegnon del grembo di
bandire pubblicamente. m. villani, 8-37 : faccendo fare la grida sotto piccolo
[la nave]. della porta, 8-37 : chi serve uomo grato, è
volte vólto. m. villani, 8-37 : e'pisani per levare il detto
è incerta e leve. mascheroni, 8-37 : pareggiar non ardisca incerto amore /
in su, grande industria. piovene, 8-37 : sfioro l'oasi di gerico,
d'infilarsi nella mischia. calvino, 8-37 : prendo il treno ogni mattina..
nelle intimità della coscienza. covoni, 8-37 : è lo stesso influsso ignoto, /
me quest'ingemmata benda. lucini, 8-37 : correte illusi voi al dio piacere,
ant. rendere accessibile. nomi, 8-37 : di più, saliti l'un sopra
io). 0. rucellai, 8-37 : ciò debbon fare i padri, se
la parola nel labbro. pirandello, 8-37 : si coltava a guardarle con tali occhi
quel lasso di tempo. pavese, 8-37 : la sofferenza atroce non l'ho avuta
, chiazzato, screziato. govoni, 8-37 : rospo verde, che col man tei
umore. g. f. loredano, 8-37 : anco a usare con le fantesche
sapone bianco. v. danti, 8-37 : la qual bontà [del diamante]
negli occhi e nei denti. idem, 8-37 : la figliuola, a questi discorsi
infernale. dante, inf., 8-37 : con piangere e con lutto, /
cadere nel mezzo della stanza. landolfi, 8-37 : donde,... se
blocco navale. m. villani, 8-37 : i pisani, per levare il detto
né un infinitesimo. e. cecchi, 8-37 : tante erano queste rovine, che
! e addio cattedra! pirandello, 8-37 : se l'una o l'altra accennava
, con fiori di porcellana. pavese, 8-37 : l'unità [del poema]
, sarebbe alquanto mortificante. pirandello, 8-37 : non aveva mai ammesso...
dimensioni, ammasso. nomi, 8-37 : era forza al da sezzo, dalle
con quella corona. gualdo priorato, 8-37 ; -restrin- geremo il filo delle narrative
altra. m. villani, 8-37 : sotto piccolo nolo... chi
fresco di verde. pea, 8-37 : levo il contatto dalla stazione radio
-derivazione, estrazione. silone, 8-37 : accadeva che le lettere pastorali dei
né riarde il fuoco. ariosto, 8-37 : il destrier, che nuotava a destra
. p. f. giambullari, 8-37 : gira intorno lungo la ripa miglia ottomila
prima / vidi né poi. govoni, 8-37 : i sogni pallidi / dei fiori
. g. f. loredano, 8-37 : conosco alcune di viso morbido avere
sol può dare il lignaggio. landolfi, 8-37 :
pastori delle anime. si- ione, 8-37 : quel menare il can per l'aia
bene a mente questa. razzi, 8-37 : avete voi pensato con che arole
a perseverare in essa. silone, 8-37 : che la chiesa nel frattempo si sia
una prop. subord. silone, 8-37 : accadeva che le lettere pastorali dei
ognun vi guata. verga, 8-37 : i capelli di un grigio sudicio,
iacopone, 8-37 : mustrarà la misera [vanitosa] c'
fo sono. dante, inf., 8-37 : con piangere e con lutto,
- anche assol. verga, 8-37 : -avanti, avanti, don gesualdo!
a saper che fosse amore. tassoni, 8-37 : ove le chiome / de la
depilazione, ecc. bembo, 8-37 : de la pomata ne avea bisogno e
armellino. domenichi [plinio], 8-37 : dei topi pontici, alpini e ricci
popolo » di roma. sciascia, 8-37 : conservo le riviste: la «
che aiuta la vita. silone, 8-37 : il concilio è stato un avvenimento
palazzo imperiale. e. cecchi, 8-37 : rimettendoci in marcia, si fremeva al
. p. f. giambullari, 8-37 : proda: quell'ultima estremità oltre
il desiderio di quel fatto. silone, 8-37 : accadeva che le lettere pastorali dei
per mettere in minestra. lippi, 8-37 : questa [sfera], che con
interruttore e la spense. govoni, 8-37 : il fischio / raccapricciante della serpe.
etrani il vitto. d. bartoli, 8-37 : i parenti radono loro il capo
(il respiro). palazzeschi, 8-37 : la sala già posa nell'ombra oscurissima
fuori della soggettività. sinisgalli, 8-37 : il poeta non può riconoscere nulla fuori
dai piaceri del mondo. linati, 8-37 : io non potei rattenere la mia immaginazione
o posizioni ideologiche. pea, 8-37 : e l'indignazione borghese che ripute di
, precario, imprevedibile. piovene, 8-37 : il panorama del paese [la giordania
grosse mura della casa. piovene, 8-37 : il panorama del paese [la giordania
in qualche modo rivendicati. silone, 8-37 : quel menare il can per l'aia
suono. g. f. loredano, 8-37 : il tizie del grande pittore
il ricettacolo de'bischeri. verga, 8-37 : il balcone del vicoletto...
una risata). d annunzio, 8-37 : la contessa, ridendo del suo riso
: breve scena teatrale. arbasino, 8-37 : hanno [le commedie di john arden
-cosparso di sebo. pirandello, 8-37 : la vecchia nonna, con la grossa
, pietra. e. cecchi, 8-37 : il peggio era che bisognava ogni voltadel
e seni e tempie ornate. idem, 8-37 : ella vol- gea i begli occhi
sua fede in se stesso. pavese, 8-37 : veggenti benparlanti, tutti cose,
-disgregarsi nel caos. sinisgalli, 8-37 : quando la poesia perderà il controllo
museo. g. giudici, 8-37 : improvvisava trucchi facendo sgattaiolare / fra
-sintatticamente zoppicante; sgrammaticato. pasolini, 8-37 : citati ha raccolto del materiale molto significativo
, cui ha renduti tali la pasolini, 8-37 : citati ha raccolto del materiale molto signighiottoneria
cercare un respiro più libero. verga, 8-37 : sua sorella donna bianca rincantucciata dietro
speranza di somigliarsi all'ospite. landolfi, 8-37 : mi somiglio a quelle farfalle notturne
e non punto ipotetiche. calvino, 8-37 : se le sostanze che costituivano il globo
in istato di liquido. calvino, 8-37 : se le sostanze che costituivano 11
, in terra lungo. govoni, 8-37 : rospo verde, che col mantel di
or fuora. i. neri, 8-37 : in abito era allor di cacciatrice,
un movimento). d'annunzio, 8-37 : la contessa, ridendo del suo riso
nel tabarro fu il pizzato. forteguerri, 8-37 : 1 tabarri lor si stendon sopra
mi stordite di più. verga, 8-37 : una ragazza con tanto di baffi,
(un vocabolo). migliorini, 8-37 : ci sono parole foggiate e tecnificate da
stato di fatto. d'annunzio, 8-37 : « non ho questa merce; ma
i librai le tenghino. d'annunzio, 8-37 : a una vendita di carità in
sorgente stessa. a. cocchi, 8-37 : di queste aque minerali le più copiose
chi se chiama colum. ariosto, 8-37 : il destrier, che nuotava a destra
o come isolante. iacopone, 8-37 : mustrara la misera - c'aia gran
solamente altrove. domenichi [plinio], 8-37 : i topi pontici si ripongono il
a tutti i fiumi. vittorini, 8-37 : egli ha riacceso la sua sigaretta
(l'esperienza). pavese, 8-37 : il saper vivere è un'arte che
la splendida tracolla. d'azeglio, 8-37 : nell'uniforme poi si sbizzarrisce la
tradito-, tradimento coniugale. mascheroni, 8-37 : al ventilar dell'alma / face,
, in quella busta trasparente. calvino, 8-37 : non cado nella trappola: so
, ghigni, improperie. silone, 8-37 : accadeva che le lettere pastorali dei
in beneficenza. d'annunzio, 8-37 : a una vendita di carità in roma
abbruciati nelle vetrerie francesi. piovene, 8-37 : sfioro l'oasi di gerico, attraverso
è lieta, / cercandomi. ariosto, 8-37 : ella volgea i begli occhi a
del regno di siam. d'annunzio, 8-37 : passa un attaché d'ambasciata,
proviene da questa regione. alberti, 8-37 : alieni sono, in toscana, più
– anche sostant. papini, 8-37 : avevo bisogno di giornali (fin d'