o va cantando bimbo. pindemonte, 8-352 : il poeta divin, citareggiando, /
una per te ». aretino, 8-352 : in tanto io mi lascio cascare la
delle sue grazie. a. cocchi, 8-352 : chiunque sa com'è fatta la
te porge il dito. aretino, 8-352 : io gli ho mostro il dito,
universo epilogato in esso. alfieri, 8-352 : speme, i tuoi sogni a noi
, rimproveri, impertinenze. pavese, 8-352 : « ha un complesso di superiorità
intera e d'animo generoso. alfieri, 8-352 : io per me, troppo in
la carrozza a quel maialone. pirandello, 8-352 : tu sei un animale, un
nel cielo e nel mare. pirandello, 8-352 : come puoi aver cuore di non
bisogno di buscar tre pavoli? pirandello, 8-352 : e poi,, che vuoi
, cosa da nulla. alfieri, 8-352 : speme, i tuoi sogni a noi
la suprema delle offese. pirandello, 8-352 : la noncuranza, anzi il disprezzo di
de'belli spassi in verità. mascheroni, 8-352 : tra i piacevoli scherzi e 'l
altra e pigliarsi a'capelli. verga, 8-352 : i baiocchi li tiene tuo padre
. barsanti [in a cocchi, 8-352 ]: riavutosi alquanto dalla febbre, se
l'altra fa vaghi saltelli. aretino, 8-352 : io mi lascio cascare la corona
barsanti [in a. cocchi, 8-352 ]: fu inaspettatamente sormomento in cui
i lavori più umili. verga, 8-352 : ma i baiocchi li tiene tuo padre
petto di un dio sdegnato. mascheroni, 8-352 : temo a ragion, poiché sdegnate
) nessun lo menava. verga, 8-352 : puoi fare un gran matrimonio, sfoggiarla
una soavità di paradiso. pirandello, 8-352 : come puoi aver cuore di non toccarla
nell'impossibilità di spiegarsi. pratolini, 8-352 : 1 muratori indietreggiarono, fino
le matrone di trivio. pirandello, 8-352 : e poi, che vuoi mettere?
spada', 'il so mantello'. verga, 8-352 : quando avrai il cuoco in cucina
cose diversissime tra loro. pirandello, 8-352 : e poi, che voi mettere?