o tacita. leggi di toscana, 8-27 : dalle quali dichiarazioni e'non si
soffriva nella propria famiglia. ungaretti, 8-27 : nella tenebra, muta / cammini in
pietate in lui rimira. idem, 8-27 : alzo allor, ben che a pena
di dia. linati, 8-27 : salmodiavano pe'tuoi campi i fratelli
venire ad affrontare la città. tasso, 8-27 : più e più ognor s'avvicinava
- anche al figur. papini, 8-27 : vidi dunque che la sapienza vera non
imita le forme. pulci, 8-27 : dama clemenzia d'allegrezza ha pieno /
caparrate ho più spie. lippi, 8-27 : altri poemi poi vi sono ancora,
sera come sigari accesi. idem, 8-27 : i ragazzi poeti hanno orror *
-assol. dante, inf., 8-27 : lo duca mio discese nella barca,
tubo chilifero. a. cocchi, 8-27 : dovrebbe reputarsi quest'acqua di natura benefica
lat. tardo cynare (plinio, 8-27 ): dal gr. xtvdpa * carciofo
ella a sostener cornelia. aretino, 8-27 : trasse d'un cofano il pane,
. dante, par., 8-27 : lasciando il giro / pria cominciato
locali chiusi. pavese, 8-27 : standone lontano, comincio a inventare
, rassicurare, rincuorare. pulci, 8-27 : gli détte un ricco e gentil caffettano
quel che si è. iacopone, 8-27 : or vide che fai, femena,
personalmente dai vostri colleghi. landolfi, 8-27 : volevo senza dubbio sorprendere anna a
senza ferro. dante, inf., 8-27 : lo duca mia discese ne la
diecimila. a. cocchi, 8-27 : il solido sedimento di quest'acqua.
i concetti della mente. pallavicino, 8-27 : voglio di più, che questo
mostrati a questa gente. bcrni, 8-27 (i-215): rise rinaldo disdegnosamente,
da un'attività). pallavicino, 8-27 : voglio, di più, che questo
/ ed e'rispose. boccaccio, 8-27 : la domandata donna rispuose.
, ecco il secento. aretino, 8-27 : le scampanate... mi tolsero
di una signora attempata. sinisgalli, 8-27 : mia città dragofiorito, prato d'oro
costituiscono le gemme della collezione. pavese, 8-27 : la nuova maniera che io credevo
fu repentino ed enorme. alvaro, 8-27 : con una calma enorme, senza
globo. e. cecchi, 8-27 : dall'epoca neolitica, il palazzo di
di meccanicismo e di americanismo. pavese, 8-27 : il problema estetico, mio e
processo graduale e inavvertibile. gramsci, 8-27 : le ovazioni furono così vibrate, così
fatto e nell'opinione. landolft, 8-27 : debbo dire che ella superò felicemente la
testa pidocchiosa della figliuolanza. landolfi, 8-27 : quando ella parlò col suo forte accento
gran quantità; irruenza. alvaro, 8-27 : la donna insolentita passò superba,
mettete a la vostra robba. pirandello, 8-27 : via il cappello e via tutte
il frequentativo dal continuativo. pavese, 8-27 : standone lontano, cominciò a inventare (
di quella « gioventù ». landolfi, 8-27 : nella stanza non indugiava alcun odore
fin nella camera di bianca. landolfi, 8-27 : nella stanza non indugiava alcun odore
, svaria d'un soffio. landolfi, 8-27 : il corpo quasi nudo si atteggiava
acquaio. del sudiciume. cassola, 8-27 : uscendo dal campo, a fatica
d'egitto. domenichi [plinio], 8-27 : uno uccello nel medesimo egitto,
idraulica. e. cecchi, 8-27 : un sistema di condutture in pietra
leggi, bandi e ordini, 8-27 : l'interesse di detti luoghi pii
indipendente. e. cecchi, 8-27 : era un complesso di parecchi blocchi,
. omaggio, tributo. faldella, 8-27 : il cairoli si poteva tuttavia ritenere
di pazienza e udirti. della porta, 8-27 : ancor dormendo m'insogno de'vostri
confusione de'linguaggi. 0. rucellai, 8-27 : me furono consegnati [gli appetiti
a lui la sua intestatura. banti, 8-27 : egli incontrò sempre creature miti per
dal suo pelo tradito. forteguerri, 8-27 : seco era un giovin franco / di
ed esco di casa. landolfi, 8-27 : volevo... sorprendere anna a
rivela nettamente le cose. landolfi, 8-27 : la luce cruda del mattino non toglieva
tenerà la prattica col turco. dolce, 8-27 : vi fo bene intendere, che
vari usi di manicari. nomi, 8-27 : fatene manicari alla lombarda / delle
comportamento). o. rucellai, 8-27 : se ella [la ragione] non
, condotto. c. dati, 8-27 : io non voglio adesso affaticarmi a
rel pelato e il collo. landolfi, 8-27 : il suo viso non mostrava alcuna
. e. cecchi, 8-27 : dall'epoca neolitica, il palazzo di
nubilo ciel fulgido lampo. garopoli, 8-27 : il nubilo ciel che pioggia addita
ricoglie con due risa mascoline. dolce, 8-27 : quando io le do alcuna volta
. -gelosia. ghislanzoni, 8-27 : tu sei giovane, rodolfo -e mio
autori non si trovano tutte. pallavicino, 8-27 : voglio di più che questo zucchero
tre apostoli che dormono. verga, 8-27 : il poveretto si lasciò cadere sulla seggiola
appena dell'età passata! pavese, 8-27 : città [torino] della passione,
hic manebimus optime '. palazzeschi, 8-27 : palazzo mirena è distrutto, / distrutto
la più popolare. d'annunzio, 8-27 : li uomini, anche i più audaci
. domenichi [plinio], 8-27 : i barbari cacciano le pantere avendo
(l'anima). groto, 8-27 : senza gustar gli inganni piu del mondo
rincorrere et affrontare il lupo. verga, 8-27 : un cane da pecoraio, feroce
gambe arsi. la rotta di roncisvalle, 8-27 : fate che sia la mia persona
di idee o teorie. silone, 8-27 : questa regione che, per l'asprezza
la pianta. e. cecchi, 8-27 : era un complesso di parecchi blocchi,
di 2000 milioni d'individui. verga, 8-27 : due o tre muli, dalla
vulgar schiera de'plebei. razzi, 8-27 : i plebei e tristi uomini sono
minuzia e pedanteria. pavese, 8-27 : hanno sentito questo problema e hanno
pe 'l verde asiaco pian. verga, 8-27 : più in là, nel cortile
che aveva al collo. alvaro, 8-27 : s'intravedeva attraverso le finestre aperte
). dante, purg., 8-27 : vidi uscir de l'alto e scender
favorevole, adatto. pavese, 8-27 : città della passione, per la sua
in buona pace. d. bartolx, 8-27 : così discordanti entravano fra se medesimi
prowederà nella mia nicistà. groto, 8-27 : teco resti la pace e l'allegrezza
l'occhio. idem, purg., 8-27 : vidi uscir de l'alto e
crocchio a lamentarsi insieme. verga, 8-27 : più in là, nel cortile che
di elaborazione personale. pafini, 8-27 : vidi... che la sapienza
seppe buon grado. d annunzio, 8-27 : se la marchesa clara si accosta a
, di un conflitto. pasolini, 8-27 : nel futuro, ci sarà soltanto una
di nuovo. alamanni, 8-27 : poc'oltra si vedea non meno infesta
reputandola un'altra. 0. rucellai, 8-27 : per le chiare e visibili operazioni
segno di devozione. verga, 8-27 : arrivarono nella camera della baronessa,
delle rappresentazioni fotografiche trasmessemi. calvino, 8-27 : una bellezza diversa, senza possibilità
(un colore). manzini, 8-27 : fra il verde rassegnato degli ulivi toscani
-rannicchiato su un giaciglio. pea, 8-27 : uno spettacolo ridicolo e schifoso: un
regione degli is- sedoni. ariosto, 8-27 : rinaldo avea da carlo e dal re
loro rifacimento. g. giudici, 8-27 : le note dei taccuini si pasticciano,
di bordeos. leggi di toscana, 8-27 : dalle quali dichiarazioni e'non si
fisica. domenichi [plinio], 8-27 : il dragone restringue la nausa della
una gabbia ellittica. e. cecchi, 8-27 : dall'epoca neolitica, il palazzo
). domenichi [plinio], 8-27 : ècci anco una erba buona a'
: conformare a sé. alvaro, 8-27 : questo quartiere... s'è
uomini ingrati. 0. rucellai, 8-27 : dalla notizia, che sì manifesta
circostante. domenichi [plinio], 8-27 : la cicogna medica i suoi mali
popolarità fra gli eleganti. barilli, 8-27 : aggressivo [richard strauss],
soddisfatto. g. giudici, 8-27 : tutto così ringiocondiva a ogni / risveglio
. divelto; abbattuto. alamanni, 8-27 : far cadere / gli aridi fien'per
sotto gli occhi. e. lecchi, 8-27 : cantine e magazzini, d'epoca
provato come un godimento. alvaro, 8-27 : con una calma enorme, senza
scaricare sopra di lei. groto, 8-27 : teco resti la pace e l'allegrezza
fino alle porte del paese. idem, 8-27 : tutta la gente è scasata a
scoraggiamento sui nostri destini. bigiaretti, 8-27 : era di carattere simile al mio,
in questo poema. d'azeglio, 8-27 : siede il paese su una pendenza
serafini. idem, par., 8-27 : di fredda nube non disceser venti,
certi angoli morti del porto. landolfi, 8-27 : nella stanza non indugiava alcun odore
e 'l viso discoverse. tasso, 8-27 : più e più ognor s'avvicinava
che vuol dire? ». verga, 8-27 : il poveraccio tossì, si soffiò
mie nefritiche. a. cocchi, 8-27 : è vana tipotesi che la sua
cercai di girarlo al disopra. verga, 8-27 : bisogna darle spesso la voce,
, un fiore). groto, 8-27 : debbo vederti esangue al mio cospetto,
considerabilmente sopra gli altri. d'azeglio, 8-27 : siede il paese su una pendenza
spiritosa e nemmeno bella. d'annunzio, 8-27 : la marchesa clara medi passa,
e candore della carnagione. landolfì, 8-27 : la luce cruda del mattino non toglieva
dello stile. g. giudici, 8-27 : si destava fresco come certe volte io
mio sprucciato e galante! linati, 8-27 : sei una donna schietta, campestre,
storielle sulla propria furberia. d'annunzio, 8-27 : = deriv. da storia
per le panche. rotta di roncisvalle, 8-27 : fate che sia la mia persona
regalasse un po'di denaro. landolfi, 8-27 : volevo... sorprendere anna
signora) è rubata ». boterò, 8-27 : egli non n'era restato acceso,
poesia con la storia. pea, 8-27 : la ciurma ha tentato di tutto ed
di doloroso strido. i. neri, 8-27 : là vede il torto- rello che
toccate dagl'infetti e sospetti. landolfi, 8-27 : mi mosse a penetrare nella camera
e la torre. e. cecchi, 8-27 : dall'epoca neolitica, il palazzo
). dante, purg., 8-27 : e vidi uscir de l'alto e
tutte intasate. a. cocchi, 8-27 : quelle che chiamano prime vie del
-con voto unanime. verga, 8-27 : bisogna darle spesso la voce, a
latteria. g. montefoschi, 8-27 : a quell'epoca esistevano soltanto due bar