generale). a. cocchi, 8-158 : le febbri intermittenti, che hanno or
odorerò i vostri odori soavi. pallavicino, 8-158 : la ruina dell'asia, e
(un suono). manzini, 8-158 : con la stessa soavità d'allora e
, discioglimento. a. cocchi, 8-158 : par che da niun altro rimedio possa
. incoscienza, distrazione. pea, 8-158 : a momenti mi pareva, nell'evanescenza
, sfarzo. e. cecchi, 8-158 : ciò che sopratutto colpisce in questo
-con uso avverb. landolfi, 8-158 : nevicava... fino e leggero
non s'era fuso. landolfi, 8-158 : guardandola fondere [la neve],
che gli faceva guasti. landolfi, 8-158 : nevicava... fino e leggero
inazzurrava nell'anfiteatro dei monti. landolfi, 8-158 : l'alba s'era ormai inazzurrata
, impugnare la malvagità. alfieri, 8-158 : voglio ch'or mi si apponga,
una pioggia tepida e leggera. landolfi, 8-158 : nevicava... fino e
più energico dei linguaggi. svevo, 8-158 : l'inglesina rispondeva in lingua intelligibilissima,
venduta). e. cecchi, 8-158 : si trovarono a dover smaltire in
, taxi. e. cecchi, 8-158 : ciò che soprattutto colpisce in questo
più il diavolo l'arruffava. palazzeschi, 8-158 : il mio castello e il mio
rigorosa fedeltà coniugale. svevo, 8-158 : credeva così di essere rimasto sempre
tavana: tafano. pirandello, 8-158 : a un certo punto, mi lascia
era tutta la penisola. svevo, 8-158 : bisogna trovarsi per vari mesi isolato
'l corpo astringea. a. cocchi, 8-158 : par che da niun altro rimedio
culturale e artistica. mazzini, 8-158 : parlo di donizetti, l'unico il
d'eresia né di scisma. pirandello, 8-158 : quand'ero ancora io, voglio
a trattamento psicanalitico. bernari, 8-158 : quindi ignori che uno dei due fedeo
chi ride l'ultimo! verga, 8-158 : hai visto che mi mangiavo il fegato
, cominciò a parlare. pavese, 8-158 : fin che garofolo vuole rompere il suo
sapeva far di tutto. pirandello, 8-158 : sono lampi che marta, saggia moglie
questo e di quello. pirandello, 8-158 : prima di tutto chiedo licenza di
colla moglie dell'orco? banti, 8-158 : molti scioperatelli cittadini presero gusto a
o dalla fatica. verga, 8-158 : chinò il capo ubbidiente, per cominciare
toscano titiro quest'edera. anguillara, 8-158 : così il bicorne dio par ch'in
anarchiche e irresistibilmente affettuose. bernari, 8-158 : quindi ignori che uno dei due
'fortunata'zona d'influenza russa-pasolini, 8-158 : strano, / abbandonando il linguaggio
che verranno in abundazia. piccolomini, 8-158 : una donna, quand'ella è grassetta
amena città di centocinquantamila anime. pea, 8-158 : ebbi un èmpito di sollievo come
diffonde nell'aria. mascheroni, 8-158 : vapor d'arabia fumano; / s'
tanta velocità ci portiate. calvino, 8-158 : ma se la fortezza cresce con la
un'oscura e quieta camera. pavese, 8-158 : la compagnia di una persona amata