alpe, vecchio come roma. linati, 8-115 : l'abete ha sciorinato lungo il
lo affrettato suo fine. boccaccio, 8-115 : se tempo da troppo affrettata morte
rappresentato in forme complicate. linati, 8-115 : l'algebrica ombra del fico si disegna
, tutt'osso e fermezza. linati, 8-115 : ora tutto s'allenta, s'
giovane di perfetta bellezza. papini, 8-115 : e di tra le foglie scure apparvero
farete racconciare. leggi di toscana, 8-115 : qualunque volta occorrerà ad alcun notaio
diavolo. dante, inf., 8-115 : chiuserle porte que'vostri awersari /
l'infiammazione. a. cocchi, 8-115 : riscaldano [queste acque] le
la torre quattromila passi. boccaccio, 8-115 : la nostra città avrà,
parlare. dante, inf., 8-115 : chiuser le porte que'nostri avversari
leggermente vischiosa. a. cocchi, 8-115 : possono [tacque] dissipare qualche
senza interrompimento. a. cocchi, 8-115 : ristringendo poi, cioè crescendo la
deteriorarsi facilmente; fragilità. alvaro, 8-115 : la fragilità del vetro è una cosa
del capricorno. e. cecchi, 8-115 : la necropoli del ceramico, sulla
e le fauci. a. cocchi, 8-115 : portando via [queste acque]
sciogliere gli umori. cocchi, 8-115 : possono [le acque] dissipare qualche
-distendere parole: scriverle. boccaccio, 8-115 : solo che tanto tempo mi sia prestato
impallidì e divenne triste. pavese, 8-115 : è notevole come divenendo adulti non
numero per volta. landolfi, 8-115 : alessandro, che da un pezzo faceva
superbi erbaggi. e. cecchi, 8-115 : la necropoli del ceramico, sulla
d'arte popolare. e. cecchi, 8-115 : un accenno di policromia,
testa con un fiasco. alvaro, 8-115 : fuori, a perdita d'occhio,
all'intimità dell'affetto. alvaro, 8-115 : in quella venne avanti un ciabattino
vista di quei ferracci. papini, 8-115 : a una parete erano appesi a un
condito con peperone fortissimo. piovene, 8-115 : pepe nero e bianco, in grani
galantemente. sputa in su. aretino, 8-115 : il detto mercadante dormiva meco a
i parenti e amici. landoljì, 8-115 : alessandro, che da un pezzo faceva
stato d'animo). leopardi, 8-115 : i lidi e gli antri / e
cui si imbucano i loculi. idem, 8-115 : essa [la fiaschetteria caselli]
e genma soda e dura. marino, 8-115 : dividale, se può, libica
ornato. e. cecchi, 8-115 : nelle costruzioni private, come pa-
con altro; autonomo. calvino, 8-115 : ogni secondo è chiuso in sé e
delle membrane del ventricolo. pavese, 8-115 : nessun corpo dopo una ferita ha
occorse. leggi, bandi e ordini, 8-115 : i capitali, dei quali per
tale sanzione. g. villani, 8-115 : il detto legato assolvette i fiorentini
di una lucertola. bernari, 8-115 : « la pensa sempre diversamente »,
per aver salva l'anima. pirandello, 8-115 : i becchini avevano lasciato aperto l'
emancipazione e di opposizione. arbasino, 8-115 : in quale altro campo si oserebbe
normali percezioni sensoriali. ghislanzoni, 8-115 : ella ha dato prova di « lucidità
; magnanimità. brusoni, 8-115 : io m'aveva con la mia ingenita
i modelli. e. cecchi, 8-115 : in atene si vede di tutto.
. scarnificare, spolpare. pirandello, 8-115 : parlava coi cadaveri; nettava a
aura. dante, purg., 8-115 : se novella vera / di val di
. letter. divagante. manzini, 8-115 : della lettura di lei, assorbiva il
-con metonimia. pratolini, 8-115 : le lacrime scendevano a bagnare i
maggiore oscurità e malagevolezza. tesauro, 8-115 : l'idea della perfettissima impresa de-
). e. cecchi, 8-115 : nelle costruzioni private, come pa-
pancia del mio strumento. pea, 8-115 : alle stazioni, disposte ogni dieci paternostri
sumemento? dante, par., 8-115 : or dì: sarebbe il peggio
/ centenario di pietra. piovene, 8-115 : quel pepe nero e bianco, in
. -contemplare. lucini, 8-115 : la bellezza / vostra così m'inganna
-in rappresentazioni artistiche. verga, 8-115 : d sole di sesta...
una giovane donna sorridente. piovene, 8-115 : lo zafferano in ramicelli gialli piilverolenti
tua signoria. dante, inf., 8-115 : chiuser le porte que'nostri avversari
una povera serva? ». silone, 8-115 : io sono un povero cristiano qualsiasi
, lo sguardo). manzini, 8-115 : dalla lettura di lei, assorbiva il
come 'l publicano. g. giudici, 8-115 : mai uno che i miei debiti
, qui scanosenti. idem, inf, 8-115 : chiuser le porte que'nostri avversari
tale effetto. a. cocchi, 8-115 : già si è detto come queste acque
-retromarcia di un veicolo. volfoni, 8-115 : una torretta centrale di tubi d'acciaio
rialzarsi da una caduta. verga, 8-115 : la penitente risollevasi ansiosa, raggiante
passi una coclea o vite. volponi, 8-115 : vide bene la carlinga d'acciaio
assalti amorosi. della porta, 8-115 : farò conto che drusilla sia una
o passaggio narrativo. svevo, 8-115 : quello scorcio di figura era una illustrazione
scrivo, le vogliate credere. tesauro, 8-115 : l'idea della perfettissima impresa dev'
sovra un poggetto arresta. verga, 8-115 : il sole di sesta scappava dalle cortine
corso d'acqua). caro, 8-115 : da qual sia fonte / che sgorghi
(il sangue). baruli, 8-115 : cominciava il supplizio dei santi nelle
determinata categoria sociale. pasolini, 8-115 : c'è in dante la coesistenza delle
ecc.). barilli, 8-115 : si accendevano le nicchie contornate di lumini
un'altra notte inutilmente sprecata. sciascia, 8-115 : la sparuta clientela era di forestieri
ossa e tagliato a pezzetti. piovene, 8-115 : il grasso bianco del cammello,
rigida ed austera. d'annunzio, 8-115 : riceveva molto, e i suoi ricevimenti
, di un argomento. tesauro, 8-115 : dunque l'idea della perfettissima impresa
e mitrato il teschio. pirandello, 8-115 : parlava coi cadaveri; nettava a perfezione
altro, in pila. piovene, 8-115 : si ammucchino pani, diversi, alcuni
, canticchiava arie verdiane. sciascia, 8-115 : ormai da parecchi anni si godeva la
mie non venissero travisate. silone, 8-115 : come potremq rammaricarci che l'insegnamento
poi debitamente macinati del fiore. piovene, 8-115 : lo zafferano in ramiscelli gialli pulverolenti
froma prominente del naso. dossi, 8-115 : la graziosa fanny... le