orli). a. cocchi, 8-102 : il che queste acque possono agevolmente
gran parte a terra. linati, 8-102 : in giro correvan scalee e ima
arieggia al pantheon addirittura. linati, 8-102 : era una costruzione che arieggiava quelle
umilissimamente a'vostri piedi. landolfi, 8-102 : ammettiamo anche che tu non finisca
vie possibili nelle cominciate rivolte. baldinucci, 8-102 : temendo cosimo l'invidia de'suoi
un determinato uso. landolfi, 8-102 : di tratto in tratto il direttore della
sul capo. e. cecchi, 8-102 : il massimo ch'uno di noi urbanizzati
tu griderai all'esagerazione. pavese, 8-102 : vendicarsi di un torto ricevuto è
è di conoscerlo intieramente. landolfi, 8-102 : ammettiamo anche che tu non finisca
la piaga. a. cocchi, 8-102 : sono insieme le nostre acque rimedio interno
cose di fuori. m. villani, 8-102 : inframettendosi anche tratto; / e della
prìncipi '. e. cecchi, 8-102 : lungo la ferrovia di patrasso..
-ant. connazionale. malvezzi, 8-102 : tre cose... si ricercano
innafiati i fiori. e. cecchi, 8-102 : il massimo ch'uno di noi
leggi, bandi e ordini, 8-102 : sarà esposta al pubblico incanto,
naso lecchi. idem, purg., 8-102 : tra l'erba e'fior venia
. dante, purg., 8-102 : tra l'erba e'fior venia la
fatica 'a noverarla. landolfi, 8-102 : di tratto in tratto il direttore
puro e divino assoluto. govoni, 8-102 : o abitanti del ciel, forse sereni
percorso. dante, inf., 8-102 : « non mi lasciar », diss'
dal desiderio di vincere. pratolini, 8-102 : gli ricordò betto, ma ufi betto
. dimin. palandranino. linati, 8-102 : un ometto era lì, con un
essi entrano in amore. verga, 8-102 : tutt'in giro alle pareti un
ritirare il pegno]. verga, 8-102 : c'era... la cassa
dai veicoli. verga, 8-102 : il canonico comparve infine sul portoncino,
, negoziare. m. villani, 8-102 : avendo ciascuno voglia d'uscire di
lungi dal vero. e. cecchi, 8-102 : mi convinsi... che
in saltatori i ballerini. barilli, 8-102 : la sua arte si allarga e
anticipo con piena partecipazione. pasolini, 8-102 : la lingua parlata dall'ipotetico 'homo
tinte del grado pristino. leopardi, 8-102 : vota d'affanno / visse l'umana
, di generosi entusiasmi. mazzini, 8-102 : la gente di prosa chiamerà sogno quel
giornale). e. cecchi, 8-102 : certe di queste alcove senza mura e
, dichiarazione. m. villani, 8-102 : quando dopo la pace predetta ne fu
- anche al figur. mazzini, 8-102 : que ^ sogni sono un profumo che
avvolgeva le sue ricchezze. svevo, 8-102 : l'alto collare coronò sempre la
cause che lo producono. pavese, 8-102 : l'amore interessa la persona amata in
in mezzo. dante, inf, 8-102 : se 'l passar più oltre ci è
. -sottomettersi. boterò, 8-102 : non è opera meno gloriosa a un
una gonfiezza dura e resistente. govoni, 8-102 : o abitanti del ciel, forse
i cantarelli o richiami. verga, 8-102 : tutt'in giro alle pareti un bel
improvvisavano metafore ed iperboli. ghislanzoni, 8-102 : si compone un gazzettino di infamie e
grandemente smunti ed impoveriti. verga, 8-102 : chi va all'acqua si bagna,
risaldamento delle ferite. a. cocchi, 8-102 : potendo la copiosa bevanda di esse
-sostant. a. cocchi, 8-102 : il riseccarsi ed il chiudersi e riunirsi
percorso. dante, inf, 8-102 : se 'l passar più oltre ci è
1 ventagli, i paramosche. sciascia, 8-102 : la sua era stata una curiosità
). dante, par., 8-102 : non pur le nature provedute / sono
', non altro. verga, 8-102 : « sangue di!.. corpo
la rocca sconocchiata. d'azeglio, 8-102 : que'legni tutti sconocchiati, che nell'
. - anche sostant. algarotti, 8-102 : quegli artefici, che intorno a cose
sera lo trovai morto. d'annunzio, 8-102 : la baronessa olga di collemaggio ha
e le sessantine de'gradi? ghislanzoni, 8-102 : senza darmi la briga di far
sferza di questo caldo? d'azeglio, 8-102 : era verso mezzogiorno ed ardeva l'
dal rotto sigillo. d'annunzio, 8-102 : la marchesa ruppe il bel sigillodi ceralacca
meglio che la sommissione. boterò, 8-102 : quanto alla grandezza reale, ella
senza sottana i preti. verga, 8-102 : il canonico comparve infine sul portoncino,
altri sarìano tiranni divenuti. boterò, 8-102 : non è opera meno gloriosa a un
armi e delle. lettere. boterò, 8-102 : ludovico, stimando che la francia
aver bevuto del vino. pirandello, 8-102 : si provò a far più volte spracche
nuovo stretti uno all'altro. bigiaretti, 8-102 : per quel che ne so,
suo buon italiano toscaneggiante. migliorini, 8-102 : le costruzioni e i vocaboli troppo aulici
de'più vecchi autori. landolfi, 8-102 : io seguitavo come un incosciente..
(una medicina). bencivenni, 8-102 : se ciò è per li omori che