cornice di largo aggetto. baldinucci, 7-85 : son questi piloni di sì vasta
quel baston l'ammacchi. idem, 7-85 : e détte a uno una picchiata
tramonta. dante, purg., 7-85 : prima che 'l poco sole ornai s'
. cattiveria, malignità. pea, 7-85 : ha un ghigno cattivo e, nelle
denti su la mezzanotte. lippi, 7-85 : per la stizza non può formar
rabbia, esser furibondo. lippi, 7-85 : per la stizza non può formar parola
. c. e. gadda, 7-85 : quel genovese... con la
freschi di stampa e fiammanti. comisso, 7-85 : nell'emozione ella credeva che da
, il precettore condannato. tasso, 7-85 : ma fugga pur nel centro, o
di spagna: ceralacca. magalotti, 7-85 : senza ceder così per fretta al caldo
-per simil. baldinucci, 7-85 : nella circonvallazione del tamburo fra essi
una dante, inf., 7-85 : vostro saver non ha contasto a lei
se ne trovò bene. palazzeschi, 7-85 : tra i familiari del principe era una
di mercanzie. e. cecchi, 7-85 : apparvero le prime mandre di bufali selvaggi
con delicatezza di damina. comisso, 7-85 : la giovane donna lo prese tra
splendido e fastoso deperimento. govoni, 7-85 : un autunno arancibne, / con
di naso ne rimane. idem, 7-85 : e spalancando poi tanto di gola,
costumi. landino [par., 7-85 ]: l'umana natura pel peccato de'
! o me! ». palazzeschi, 7-85 : un omino molto piccolo che rasentava
il padre mio. b. segni, 7-85 : doppo la visiva, ella [
al fabbro sulle incudi. pea, 7-85 : il marito, che adesso varca la
l'italia '(virgilio, eneide, 7-85 ); con oenotria s'indicò specialmente
sostituiscono l'arbitrio loro. fogazzaro, 7-85 : l'abate, a questo punto
dottrina alla scuola dei dugentisti. pea, 7-85 : avete fatto bene a venire,
sentiva più finamente. carducci, iii- 7-85 : come uomo e cittadino, è repubblicano
a fiocca a fiocca. guerrazzi, 7-85 : era l'ultimo giorno di carnevale,
egli compone e forma. magalotti, 7-85 : sapranno subito contemperar talmente la cera
come cresce la gioventù! pirandello, 7-85 : io non posso tirarti su: non
eziandio a i cocomeri. targioni tozzetti, 7-85 : nel medesimo filare un ulivo sia
fermar il piè fugace. tasso, 7-85 : minaccia il del con l'arme e
dar soccorso ai teucri. pirandello, 7-85 : così dicendo, fu lesto ad abbracciarle
proprio un porcellin grattato. tesauro, 7-85 : cara confidenza d'amico, persuadervi
vicini al naso. quarantotti gambini, 7-85 : fermava l'occhialetto dinanzi agli occhi
, di qualunque identificazione. bernari, 7-85 : -documenti! -disse perentorio uno dei
alcuna di lettere. n. franco, 7-85 : sotto quei loro ammaestramenti, [
processo di interazione. vittorini, 7-85 : il concetto arcaico di natura riesce
nel descrivere i protagonisti. vittorini, 7-85 : ciò non esaurisce tutta la latitudine
e lecceta della ficaia. civinini, 7-85 : bastava... contentarsi d'una
, improperio; maledizione. tesauro, 7-85 : bella carità da cagnuolo far carezza
legge: non mentire. tasso, 7-85 : menti... a dir ch'
un parco). targioni tozzetti, 7-85 : mi trovo un gran numero di
-per estens. sfidare. tasso, 7-85 : che fa dunque tancredi? e dove
buone). fra giordano, 7-85 : i santi fanno distinzione da la
vita, inanimato. fra giordano, 7-85 : i santi fanno distinzione da la
lercia. e. cecchi, 7-85 : fiumicelli motosi stagnavano in laberinti orlati
dante, par., 7-85 : vostra natura, quando peccò 'tota
una catena di effetti. vittorini, 7-85 : naturale non vuol dire che primitivo
passo di nuvola). bontempelli, 7-85 : percorre, col suo passo di nuvola
che ufiziano quella chiesa. baldi, 7-85 : l'araldo ancora è infermo, di
tacere. m. villani, 7-85 : dissimulò il fatto e tennelo in pendente
dolore un picciol gemito. pulci, 7-85 : détte [morgante] a uno
). dante, purg., 7-85 : prima che 'l poco sole ornai s'
, n. 5. bencivenni, 7-85 : del polipo, cioè carne cresciuta nelle
prateria salmastra. e. cecchi, 7-85 : fra i ciuffi d'erba d'una
erano un branco di vigliacchi. barilli, 7-85 : e un film americano di propaganda
cani da quella prigione. malaparte, 7-85 : quella mattina mi recai con svarstròm a
di una guerra. barilli, 7-85 : è un film americano di propaganda di
non era stagione propria. piovene, 7-85 : la stagione morta, del resto,
registrazione delle spese relative. domenichi, 7-85 : ierace, avute le navi, navigò
d'ora di cattivo umore. verga, 7-85 : -ci crede dunque alle storie?
volge dall'altra banda. pea, 7-85 : -sono qui per una fornitura piuttosto importante
incalzare da presso. giamboni, 7-85 : si debbono [i cavalieri] ammaestrare
giovare a noi stessi. piovene, 7-85 : la stagione morta, del resto,
da un colpo di alabarda. tesauro, 7-85 : cara confidenza d'amico persuadervi che
ammirazione non piccola porgevano. forteguerri, 7-85 : gli occhi ha grandi, vivaci
piazza d'una torre rotonda. barilli, 7-85 : si prepara, tutta polverosa di
internai di sangue tinte. bencivenni, 7-85 : se il polippo descende per li
forma elicoidale. e. cecchi, 7-85 : il kudo dai comi scartocciati, in
cibi così conservati. barilli, 7-85 : l'america è piena d'oro,
che pare una larva. caproni, 7-85 : il gestore / -semilarvale -al banco /
de'maggiori impognano tu adempì. muzio, 7-85 : io sempre mi sono ingegnato di
fenomeno fisico. esopo volgar., 7-85 : la terra considerò... come
, l'agitazione. erbolario volgare, 7-85 : lo suo sangue [del capretto]
di squallor mortifero dipinti. pirandello, 7-85 : lo scialle, a quell'atto,
sanza sospeccione. esopo volgar., 7-85 : essendo in una vicinanza uno ladrone,
sotto il giumento. e. cecchi, 7-85 : apparvero le prime mandre di bufali
galeazzo e d'isabelle. pasolini, 7-85 : ivan allora cominciò a desiderare di spaventare
sta in osservare le starnutazioni. bencivenni, 7-85 : star- nutazione è in alcuni utile
lo forte ferro stennere ancora. barilli, 7-85 : ritta, davanti alla madia la
. dimin. strofinatina. magalotti, 7-85 : sapranno subito contemperar talmente la cera
dominarle. sei un superato. pùntene, 7-85 : vi sono troppi professori..
piangea, si sollazzò. edo, 7-85 : se tu vuò finir li sventurati /
n. 18. li-ppi, 7-85 : e spalancando poi tanto di gola /
. dante, par., 7-85 : vostra natura, quando peccò 'tota'/
tue righe. e. lecchi, 7-85 : si volava a una trentina di metri
un'estensione di terreno. giamboni, 7-85 : si debbono [i cavalieri] ammaestrare
me che lui tormentava. nievo, 7-85 : giorgio col precipizio onde sì