; abitante. tesoro volgar., 6-27 : gli abitatori delle cittadi sono insieme,
medesima lettera. salvini, 6-27 : satiro chiamò lo stesso dio [bacco
pianta). crescenzi volgar., 6-27 : ciascuno anno se ne deono levar
non vi sarebbe agguaglianza. idem, 6-27 : lo vigore della agguaglianza si sta
a cesare (de bello gallico, 6-27 ); poi plinio (8-16: cfr
e diviso mi han tormentato. dessi, 6-27 : a un certo punto tutti lo
amorosamente nelle varie camerette. papini, 6-27 : pochi giorni dopo la mia nascita
tempi è raro trovare. marotta, 6-27 : levatevi il cartello, animale,
suo consiglio la congiura. cardarelli, 6-27 : c'era davvero di che avvelenare
e io le scienze. dessi, 6-27 : erano i risparmi che...
stato di estrema miseria. lippi, 6-27 : tal che un di lor ch'arrabbia
s'avaccia. dante, purg., 6-27 : quell'ombre che pregar pur ch'
immenso baldacchino di porpora. baldini, 6-27 : arrivarono in silenzio in una grande camera
sovrapponendosi continuamente nei cieli. barilli, 6-27 : attraverso una visione luminosa..
. -figur. caro, 6-27 : de le quali cose, perché sarebbe
forze a ferir vassi. tasso, 6-27 : ma move il suo destrier con
quanto un vii bottone. marotta, 6-27 : è il peggior dentifricio in cui
che pria. idem, inf., 6-27 : lo duca mio, distese le
di pasta molto buone. ariosto, 6-27 : così murmura e stride e si
di te? dante, inf., 6-27 : lo duca mio distese le sue
uguali fra loro. e. cecchi, 6-27 : appena possibile, riscattò le carature
e soffice. crescenzi volgar., 6-27 : il cardo si semina di marzo,
celidonia. crescenzi volgar., 6-27 : la celidonia, cioè cenerognola,
ora ebbe tutti spezzati. ariosto, 6-27 : come ceppo talor, che le medolle
una chiavetta). baldi, 6-27 : sia la chiave s t, la
comincianti per questa lettera. salvini, 6-27 : satiro chiamò lo stesso dio un
il consunto calor naturale. ariosto, 6-27 : come ceppo talor, che le medolle
, fermano i coralli. pavese, 6-27 : amelia aveva il vecchio vestito,
. -figur. ariosto, 6-27 : come ceppo talor, che le medolle
le parole di qualcuno. pulci, 6-27 : e ulivier soggiugneva di costa: /
per estens. spazio. barilli, 6-27 : i luoghi sono intatti, l'ambiente
sprazzi diritti di raggi. baldini, 6-27 : il felice sole dardeggiava dai monti
dei magistrati della città. guerrazzi, 6-27 : anche il suo volto rendeva decoroso
e a chi la bianca. tasso, 6-27 : poscia immobil si ferma; e
- anche al figur. guerrazzi, 6-27 : fronte purissima, dove avrebbe potuto,
per altra debita cagione. serdonali, 6-27 : il volgo s'è compiaciuto sempre di
affrontare audacemente un pericolo. pulci, 6-27 : e ulivier soggiugneva di costa: /
ch'è * debolissima. bocchelli, 6-27 : bravo ragazzo! il tuo solo
sé e agli adulatori. cardarelli, 6-27 : alla fine di quelle giornate elettorali
constituì a difesa degli ebrei. nardi, 6-27 : -io ti farò ben correre
». c. e. gadda, 6-27 : la fiamma d'ogni eventuale impianto
con la politica militante. sinisgalli, 6-27 : questo studio amoroso non gli valse
in una ghiacciaia polare. cicognani, 6-27 : assente restò anche quando, al
, e capelli bianchi. cardarelli, 6-27 : c'era davvero di che avvelenare la
pensare a queste cose. pratolini, 6-27 : ella aveva già esplicitamente accettato il
di derrate. e. cecchi, 6-27 : s'irradiano [da detroit] tren-
più appartenente a sé. cicognani, 6-27 : non c'era che quel coscritto con
tutta egualmente illuminata dal sole. guerrazzi, 6-27 : non atto, non gemito lo
gli abissi si sprofonda. leopardi, 6-27 : dunque degli empi / siedi, giove
altre nazioni del mondo. alfieri, 6-27 : facitore e esecutore e interprete / di
del pensiero e della parola. cicognani, 6-27 : i graduati che eran andati a
porta fiaccole o lanterne. cardarelli, 6-27 : alla fine di quelle giornate elettorali
, penosamente. alfani, iv-119 (6-27 ): deh, increscavi di me,
filtrata attraverso una fessura. baldini, 6-27 : « sono ben chiuse le finestre?
/ il brivido del gelo. pratolini, 6-27 : la sventura, anziché irrobustire la
bocca e nella bocca. pratolini, 6-27 : la fede... adesso non
, che son vivo. lippi, 6-27 : ti gratterai (dic'ella) nel
fordismo. e. cecchi, 6-27 : un punto decisivo, nel sistema fordiano
una rigorosa forma di conclave. alfieri, 6-27 : ornai sol dee la persia governarsi
. dettagliatamente. n. franco, 6-27 : lasciando di rispondere frastagliatamente a quanto
derubarlo). i. neri, 6-27 : va là tutt'ira, e fatto
allegra e comune gazzarra. buzzati, 6-27 : la donna era un frutto proibito
tutte le valige loro. lippi, 6-27 : perché d'alloro ha sotto alcune rame
. -prigione. nomi, 6-27 : non m'ha veduto lasciar piastra e
aria dolce e bella. anguillara, 6-27 : fanvi ogni figura così bella / e
dal fianco. dante, inf., 6-27 : lo duca mio distese le sue
21 e trova ghiaccio. pratolini, 6-27 : non la riscaldava [la fede
gran parte le loro dimissioni. cicognani, 6-27 : i graduati... eran
, concime. crescenzi volgar., 6-27 : il cardo si semina di marzo,
di rara grossezza. targioni tozzetti, 6-27 : sono d'una grossezza enorme i
un grugnito di soddisfazione. pirandello, 6-27 : lo tirò via con uno strappo
guardavói! boc chelli, 6-27 : si vantava d'esser stato sul «
minaccia. c. e. gadda, 6-27 : la fiamma d'ogni eventuale impianto
troia richiesto ». beicari, 6-27 : per troppa austerità di vita era
buttar giù. n. franco, 6-27 : per i quattro sonetti, che mando
nei secoli posteriori sostenute. palazzeschi, 6-27 : il padrone, pur non aprendo
perfettamente. latini, rettor., 6-27 : ciascuno che saprà bene ciò che
melmoso. domenichi [plinio], 6-27 : al paese che gli è dintorno.
eminentemente civilizzatrice. e. cecchi, 6-27 : perno dell'industria è detroit;
un metallo. e. cecchi, 6-27 : nel trasformarsi in metallo, il minerale
in così late membra. guerrazzi, 6-27 : copiosi capelli rossi gl'ingombravano la
(o bacco). salvini, 6-27 : 'leneo 'chiamarono ancora bacco in
. crescenzi volgar., 6-27 : il cardo si semina di marzo,
è lottatore. domenichi [plinio], 6-27 : quando milone crotoniate lottatore si fermava
ti venga il malanno! nardi, 6-27 : -io ti farò ben correre;
maligna nello stesso tempo. quasimodo, 6-27 : ora la sorte maligna l'ha fatto
nebbia o di nevischio. razzi, 6-27 : i giovani... hanno
fare la spia. lippi, 6-27 : perché d'alloro ha sotto alcune rame
/ temprar sapeva. e. cecchi, 6-27 : nel trasformarsi in metallo, il
. alquanto matto. allegri, 6-27 : questo, essend'io matticcio per natura
che egli riceveva nella riputazione. assarino, 6-27 : era nella facoltà della rettorica e
. c. e. gadda, 6-27 : i casigliani opinanti,...
. c. e. gadda, 6-27 : i volenti e i nolenti, gli
ombre nell'arco taumantico. mamiani, 6-27 : che uv. i pittore prenda
con il miscio venuto mamiani, 6-27 : non potrà mai dirsi che quel continuo
disposizioni e le attività. muratori, 6-27 : impressa la stessa modificazione nelli nervi
condurmi in porto. ariosto, 6-27 : come ceppo talor, che le medolle
in un mucchio. berni, 6-27 (i-162): ecco giù del monte
ne teme e giove. tasso, 6-27 : move [tancredi] il suo destrier
ne bacio le mani. ber nari, 6-27 : fermò il piede [il proprietario
. c. e. gadda, 6-27 : la si lasciò smorire [la fiamma
che vi si compiono. campofregoso, 6-27 : o mirabil paese! o di natura
. c. e. gadda, 6-27 : negli inverni doppi ad epilogo protratto,
: camera oscura. muratori, 6-27 : il tubo delle quali [camere ottiche
palizzata. m. villani, 6-27 : si posono ad assedio per acque e
(la polvere). banti, 6-27 : i veli di polvere pannosa sui piani
. c. e. gadda, 6-27 : in parole povere, la gran paura
', non 'patriotta pirandello, 6-27 : -troppe cose ha capito il popolo.
. a. f. doni, 6-27 : sapete che io non son l'asino
. -periodino. imbriani, 6-27 : ora lasciatevi narrare il sustrato storico
anima della nazione. e. cecchi, 6-27 : perno dell'industria è detroit,
non aver petto abbastanza. alfieri, 6-27 : non m'udisti... /
gran pondo dell'armi. campailla, 6-27 : ciò fa che il corpo abbia pesanti
permesso di porto d'armi. cassola, 6-27 : a undici anni, sapeva già
guerresche. dante, par., 6-27 : al mio belisar commendai l'armi,
il benessere dell'individuo. calandra, 6-27 : bisognava nascondere con ogni possibile sforzo
fuori posto che ci rimangano! cassola, 6-27 : lui non si offendeva se una
. s. bernardo volgar., 6-27 : pènsati che... solamente il
dalla fatica. s. maffei, 6-27 : procedendo ella avanti col supposto che da
residenza o posatura di fecce. baretti, 6-27 : questo dialetto della lingua sassone,
l'attività del meretricio. buzzati, 6-27 : certo, queste ragazzine-squillo erano delle
o funzionalità; perfezionarsi. mamiani, 6-27 : non vorrem chiamare progresso le innumerevoli
. c. e. gadda, 6-27 : negli inverni doppi ad epilogo protratto,
scrivere a v. s. cesari, 6-27 : non è a dimandare quanto rimanesse
c. e. gadda, 6-27 : la si lasciò smorire d'un prolungato
(il vento). govoni, 6-27 : fuori, fuori all'aperto! /
luoghi umidi. crescenzi volgar., 6-27 : la rapa quasi in ogni aere
di ferro, uncini. passeroni, 6-27 : così forse illesi e intatti / altri
). g. musa, 6-27 : indicava, sul tavolo, un vassoio
scrive egli aver apparato. assarino, 6-27 : era [sofonisba] nella facoltà della
ne ribocca a dovizia. lucini, 6-27 : quello stanzino ingombro riboccava di carte,
. che ricompare regolarmente. banti, 6-27 : la ragnatela rifiorente sempre allo stesso
larga di un oggetto. levi, 6-27 : la brocca... era un'
-sfrigolare, sibilare. ariosto, 6-27 : come ceppo talor, che le medolle
mai servisse dentro ad osterìa. buzzati, 6-27 : certo, queste ragazzine-squillo erano delle
. sacerdote di dioniso. salvini, 6-27 : sabi uàpoi, tuttavia si dicono i
la salsa l'aceto salato. soldati, 6-27 : la tuma, magra,
purgatorio. dante, purg., 6-27 : come libero fui da tutte quante
: a breve distanza. baretti, 6-27 : lontano una sassata da quell'abitazione si
- anche sostant. bar etti, 6-27 : questo dialetto della lingua sassone, cioè
della saturazione. e. cecchi, 6-27 : ford si propose di 'servire'il pubblico
. -far franare. soffici, 6-27 : il treno entrerà fra pochi istanti in
solo rozzamente sbozzate. e. cecchi, 6-27 : il legname: non già squadrato
dilaniato, mutilato. pratolini, 6-27 : virginia... conservava perpetuamente
piedi poche case scoperchiate. pratolini, 6-27 : virginia... conservava perpetuamente
di mezzo secolo. e. cecchi, 6-27 : il metallo viene immediatamente colato nelle
credenza adulterata e scismatica. vico, 6-27 : atene..., sparta.
dalla terra. crescenzi volgar., 6-27 : le cipolle malige si piantano..
colui. dante, par., 6-27 : al mio belisar commendai l'armi,
suoi serpentelli di stagno. bernari, 6-27 : col piede, senzavolerlo, il proprietario
tenda. c. e. gadda, 6-27 : il giod'avventure, di vagabondaggio
. c. e. gadda, 6-27 : la fiamma d'ogni eventuale impianto
mi voristi esser e quale. nardi, 6-27 : io credo questa ser (s'
squillanti e garruli. lucini, 6-27 : ciarlava col suo raggio più alto in
di paglia a larga tesa. pavese, 6-27 : le vide un bel soprabito grigio
figli son sorti a pugnar. sinisgalli, 6-27 : il cardano, che la teoria
a metter le tavole. calandra, 6-27 : il mio cuore l'hai sperimentato da
sottile unica monetina sua. dessi, 6-27 : un giorno avrebbe spicciolato il primo
contesto figur. crescenzi volgar., 6-27 : se strignerai le punte de'suoi semi
un recinto per animali. sacchetti, 6-27 : io ho bisogno di una gabbia di
è in costante aumento. buzzati, 6-27 : queste ragazzine-squillo eran
è surriscaldata; sfrigolìo. ariosto, 6-27 : come ceppo talor, che le medolle
esca fuori. c. levi, 6-27 : la brocca... era uiranfora
confuso e sgradevole. ariosto, 6-27 : murmura e stride e si coruccia /
bevanda). e. cecchi, 6-27 : un caffè succulento: un vero elisir
azienda). e. cecchi, 6-27 : altrettante [persone] lavorano in cinquan-
in pigliare tal terzo. marsilio ficino, 6-27 : e perché l'altro non può
confraternita religiosa musulmana. sansovino, 6-27 : 1 torlacchi vestono pelli di castrato
, equilibrio. eco, 6-27 : ed ecco come un messaggio, già
padova. c. e. gadda, 6-27 : titubavan tutti nu poco (poco
dice che fu trovata. alfieri, 6-27 : tutti quanti intorno / ti stanno,
e più piedi senza tubo. muratori, 6-27 : nelle camere ottiche, il tubo
/ in tua gentil tutela. leopardi, 6-27 : dunque degli empi / siedi,
, arrabbiarsi. n. franco, 6-27 : sara bene, per essere a la
bagatella, nonnulla. razzi, 6-27 : perché voi molto bene visu, verbo
a volo che a corsa. cassola, 6-27 : a undici anni, sapeva ià
ode di metro breve. bettinelli, 6-27 : chi rende anacreontico isaia, / chi
). b. croce, 6-27 : quell'affettazione e disposizione asinfonica che èin
. – anche sostant. fenoglio, 6-27 : mi stampai nella testa i campanili e
lazzarone; lazzaronesco. rajberti, 6-27 : se andate verso il sud, per