acquarelli dei fanciulli. e. cecchi, 6-261 : erano ragazze che, indossati grembialoni
, ma sempre scatole. idem, 6-261 : noi non abbiamo, per esaminare un'
di pio x. e. cecchi, 6-261 : formavano ima composizione araldica: uno
devo espiare delitti non miei. bontempelli, 6-261 : morte violenta non vuol dire niente
: richiamare all'ordine. bacchelli, 6-261 : aveva lingua triforcuta, diceva il
lira per corona. pavese, 6-261 : c'era di nuovo una lampada
di coniugi, coniugale. anguillara, 6-261 : ma come quei, che non sapeano
qualche testo. e. cecchi, 6-261 : alle prove scritte si sorvegliavano l'
innanzi a sé. e. cecchi, 6-261 : ai corsi di storia dell'arte
c. e. gadda, 6-261 : lo sguardo presago e deducente di
, tamburi, cornette. guerrazzi, 6-261 : però, schierata la milizia sotto i
lume acuto e veemente. faldella, 6-261 : saulle si è dissonnato. qua tarmi
senatorio o equestre. s. maffei, 6-261 : l'ordine equestre era in
per fissar della fortuna. guerrazzi, 6-261 : davanti la porta di san giovanni avevano
di giovanna d'arco. guerrazzi, 6-261 : davanti la porta di san giovanni
intuizione della lingua in atto. sinisgalli, 6-261 : l'analisi filologica, o storica
indulgenza. s. maffei, 6-261 : infiniti sono coloro, che per inalzare
c. e. gadda, 6-261 : si storceva le mani sul buzzino,
abbacini / colle materie false. brusoni, 6-261 : ella seppe trovar tante favole e
dì più si raffina. muratori, 6-261 : un giorno insegna all'altro. *
la terribilità dell'alterco. pirandello, 6-261 : calmo e freddo in apparenza,
: rappacificarsi, riconciliarsi. bernari, 6-261 : il capo reclino, sguardo paziente,
fior d'acqua. e. cecchi, 6-261 : anche qui m'aweniva di chiedermi
c. e. gadda, 6-261 : la luce de'suoi occhi mutò,
vede tutto nero. e. cecchi, 6-261 : anche qui m'avveniva di chiedermi
c. e. gadda, 6-261 : si storceva le mani sul buzzino,
con una certa brutalità. pirandello, 6-261 : ah no, che c'entra?
è italiana quanto municipale. balbo, 6-261 : misera e minutissima tirannia di paroluzze o
leziosa e sdolcinata. balbo, 6-261 : misera e minutissima tirannia di paroluzze
, ma gli parlerò. alfieri, 6-261 : troppo onorata tengomi del vostro / parentado
i suoi trasgressori. s. maffei, 6-261 : infine sono co loro
c. e. gadda, 6-261 : riserrati i labbri, dimentica oramai
strade in provincia di alessandria. bernari, 6-261 : fra le ragazze che roma attraeva
domenica prima di alcun mese. baretti, 6-261 : lascerò fuora in caso di stampa
mito sociale. e. cecchi, 6-261 : gettavo l'occhio di straforo su quei
né lo segue. de roberto, 6-261 : l'infiacchimento della volontà operosa,
ce n'è d'avanzo. piovene, 6-261 : più dotti d'europa,
un pezzetto de làpise. bernari, 6-261 : puntuale alle otto ogni sera,
scrivasi nello spicchio e. cecchi, 6-261 : alle prove scritte si sorvegliavano con cinabro
il legno che sdruce. sansovino, 6-261 : la maggior nostra nave, la
insultante. l. e. gadda, 6-261 : la luce de'suoi occhi mutò
labbro pallido e sottile. pavese, 6-261 : gisella mi squadrava, sospettosa,
, sopra nuove basi. bernari, 6-261 : mai ci sfiorava il pensiero che bettina
ovvia: estensione di significato. buzzati, 6-261 : torna in cucina, riprende in
. c. e. gadda, 6-261 : la tirò verso l'uscio. il
lui una struggente delizia. bernari, 6-261 : protagonista di una struggente storia di
/ il vostro core indurasi? brusoni, 6-261 : glisomiro, scandalezzato di così fatto
zinale. c. e. gadda, 6-261 : si storceva le mani zimògeno