di ninfee. e. cecchi, 6-237 : ogni tanto, un acquitrino si stende
sempre di più. e. cecchi, 6-237 : un sottobosco dove penetra appena una
una caricatura. e. cecchi, 6-237 : nei luoghi settentrionali, per necessità
meritato un trattamento migliore. pavese, 6-237 : « in fondo », mi disse
per i defunti. e. cecchi, 6-237 : i giardini... sono
d'un sentimento). sinisgalli, 6-237 : scipione non riuscì mai a chiudere
di quella scura pietra. svevo, 6-237 : destato dal suo sogno d'amore dal
(un vocabolo). popini, 6-237 : nessuno scrittore -adopro questa parola in
dell'impero senza cavillazione. pirandello, 6-237 : né questo era il solo
ma in sostanza eroiche. sinisgalli, 6-237 : scipione si faceva suggestionare dalla pittura
resta escoriata e gemente. svevo, 6-237 : tentò di giungere al primo piano
è in sul morire. caro, 6-237 : erano entrambi, / ragionando, in
voce, sospiro). svevo, 6-237 : destato dal suo sogno d'amore dal
di gransultano. bar etti, 6-237 : un prosciutto di lisbona...
e di altri potentati assai. baretti, 6-237 : un prosciutto di lisbona..
vuol altro che vento. passeroni, 6-237 : imbottai solo aria e nebbia.
mescolamento d'alcuno male. sansovino, 6-237 : costantinopoli,... tanti
s'imparenta con esso lui. cesari, 6-237 : tocco qui solamente di passo l'
quelli dei persiani. alfieri, 6-237 : ti sie / ben presto impersianato,
inceppa gl'ingegni. de roberto, 6-237 : la timidità inceppa troppe volte chi
rustica del secolo scorso. bernari, 6-237 : sorrisi al ricordo di quei versi
. trafiggere, trapassare. alfieri, 6-237 : - pensate; a mensa inschidionar l'
beghina / che la e. cecchi, 6-237 : alberi sorgono in mezzo all'acqua,
... il filosofare. gramsci, 6-237 : il 'grand-guignol 'ha portato
piene vene di acque. boterò, 6-237 : stando la famiglia di casa una notte
italia. c. e. gadda, 6-237 : la maga della tabacchiera in apertura
c. e. gadda, 6-237 : una frotta di spaurite marninone facevan
. c. e. gadda, 6-237 : la maga della tabaccheria in apertura
sempre tutto a lei. svevo, 6-237 : un filo di sangue marcava il suo
. a. f. doni, 6-237 : tamen non è per questo che non
nei calamai muffiti. e. cecchi, 6-237 : ogni tanto, un acquitrino si
, dove fu eccellentissimo. grazzini, 6-237 : due cose si ricercano e sono
verde marino e scattante. bernari, 6-237 : guardavo come stordito le luci che
orecchiute. c. e. gadda, 6-237 : fatti orecchiuti asini a la scuola
di respiro. brignole sale, 6-237 : non ti son caratteri del nome
la lunghissima via percorsa. bernari, 6-237 : non mi avvidi della strada percorsa
per simil. piovoso. faldella, 6-237 : persino il cielo pareva piagnucoloso.
. occorrenza. soldati, 6-237 : aziende... piazzate sui primissimi
leveremo mai di dosso. vittorini, 6-237 : pareva che volessero tornare vecchi tempi
. a. f. doni, 6-237 : tamen non è per questo che non
vicino al ponticello. p. levi, 6-237 : si udì a un tratto uno
un uomo stare ritto. baretti, 6-237 : quantunque la più parte de'moderni
appioppata in quel posto. buzzati, 6-237 : « eh immagino sulla bocca »
rinnova il suo sorriso. bernari, 6-237 : sei un uomo, non potevi
c. e. gadda, 6-237 : già le alunne si divincolavano, bianchissime
, diventare opaco. sinisgalli, 6-237 : scipione non riuscì mai a chiudere la
c. e. gadda, 6-237 : la sùbita erezione e lo scotimento e
a un comportamento retto. cesari, 6-237 : non rimane per tuttociò spenta la concupiscenza
a. f. doni, 6-237 : tamen non è per questo che non
attica. c. e. gadda, 6-237 : una frotta di spaurite mamillone facevan
di questo grande patrimonio. soldati, 6-237 : il mangiare e u bere vino sono
un luogo). ovidio volgar, 6-237 : e. lla reina è portata nelli
sola. c. e. gadda, 6-237 : di moresca lenta e ritenuta sarabanda
secca: essere assetato. calandra, 6-237 : « l'assaggerò io il vostro vinello
n'andavano. ovidio volgar., 6-237 : elli si dice che passifile segòe,
colpi nell'usciolo! p levi, 6-237 : si udì a un tratto uno scatto
furiosa. c. e. gadda, 6-237 : intervenendo indi nel coro l'aggressione
. c. e. gadda, 6-237 : intervenendo indi nel coro l'aggressionebarlaam come
lungo. c. e. gadda, 6-237 : a castel porcino, sotto festoni
poesia naturalista una porta. bernari, 6-237 : sei un uomo, non potevi continuare
suo l'ebbe construtto. sansovino, 6-237 : mi ammonisce questa presente croce ricordandomi
in largo volo aperto. bernari, 6-237 : guardavo come stordito le luci che
. c. e. gadda, 6-237 : la stampita si esasperava a sicinnide,
stop!.. ». buzzati, 6-237 : « non sarà stata mica una
di tale animale). baretti, 6-237 : avevamo nosco una tacchina, come dicono
c. e. gadda, 6-237 : la sùbita erezione e lo scotimento e
ecc.). baretti, 6-237 : quando fui a mezzo della cameraccia ebbi
c. e. gadda, 6-237 : già le alunne si divincolavano, bianchissime
o stagnanti. e. cecchi, 6-237 : ogni tanto, un acquitrino si stende
c. e. gadda, 6-237 : già le alunne si divincolavano..
c. e. gadda, 6-237 : già le alunne si divincolavano, bianchissime
c. e. gadda, 6-237 : di già mezzo imbecillati, per vero