vaghe ombrelle. e. cecchi, 6-236 : la camellia japonica e la azalea
dimezzate, bicchierini sporchi. pavese, 6-236 : mi pareva già spiegato che il
e a volte ero triste. baldini, 6-236 : buttato bocconi sul letto, col
corbaccio ungarico. e. cecchi, 6-236 : le baracche dei coloni negri non potrebbero
essere lasciata sola ». cicognani, 6-236 : premurosa degli altri più che di
letteraria o figurativa). sinisgalli, 6-236 : al di là di leggi metriche e
-figur. e. cecchi, 6-236 : le baracche dei coloni negri non
. c. e. gadda, 6-236 : il roma-napoli filava filava a tutta corsa
formulava i responsi. e. cecchi, 6-236 : per la suggestione concorde del colore
scelta, di selezione. pavese, 6-236 : lodò la fantasia del mio abito.
argento. e. cecchi, 6-236 : lordo [il muschio] di polvere
bei capelli fluttuosi. e. cecchi, 6-236 : da lungi il paese sembra dormire
casa come un gaglioffo. alfieri, 6-236 : che re? non l'hai tu
frantoio, il pagliaio. dessi, 6-236 : non parlavano d'altro, in quei
grazia che mi avete fatta. svevo, 6-236 : il mio destino tanto sereno pieno
spiegarsi persone e figure. gramsci, 6-236 : le giustificazioni psicologiche dei momenti sono
di quello fantasmi osceni. baretti, 6-236 : in vedere quella tanta gente accorsa
al sole di agosto. pirandello, 6-236 : il lucido cranio gli s'infiammò
nuovo apparire di 'figurino'. sinisgalli, 6-236 : quella materia fulva, lisciata.
morale, cervelli dell'atomo. buzzati, 6-236 : per carità, quella mezza calzetta
beicari, 6-236 : ogni divina scrittura di certo è a
un atteggiamento). gramsci, 6-236 : le giustificazioni psicologiche dei momenti sono
. c. e. gadda, 6-236 : nereidi, ivi, appena emerse dal
ornato sobriamente di passamanerie. pratolini, 6-236 : la mamma sarebbe stata contenta di saperlo
porcherie. c. e. gadda, 6-236 : la marchesa lo voleva lei,
troppo alla fantasia. gramsci, 6-236 : l'abbiamo sentita [l'attrice]
imperio intorno a mcxl anni. boterò, 6-236 : la grandezza delle città da molte
conversazione ed a ricovero. baretti, 6-236 : in vedere quella tanta gente accorsa
all'amore. ovidio volgar., 6-236 : la state tacciano le cicale, il
un epiteto. ovidio volgar., 6-236 : mirra, amoe il padre, ma
automobilette. c. e. gadda, 6-236 : la marchesa lo voleva lei,
anoio e gravo / amara. grazzini, 6-236 : ogni coscienza chiara, cioè pura,
seròtine. c. e. gadda, 6-236 : lu stant.
arrivare. c. e. gadda, 6-236 : aveva sognato un topazio: che
civile o sia punitiva. baretti, 6-236 : balzai dal calesso e, sfoderando arditamente
-con uso avverb. buzzati, 6-236 : « carina? » « non come
nessuno che rompa il silenzio. bernari, 6-236 : fu vittorio a rompere quel penoso
usi e le tradizioni locali. pavese, 6-236 : cominciare di questa nuova serie
(un ideale). faldella, 6-236 : il conte sentì smorire nel suo animo
. c. e. gadda, 6-236 : diceva delle porcherie in veneziano, o
di fiori. ovidio volgar., 6-236 : mirra amòe il padre, ma non
dell'asino: prendere un provvedimento baretti, 6-236 : lo stallagèro fece tanto...
c. e. gadda, 6-236 : aveva sognato un topazio: che cos'
ritorno, pigliavamo il tram. pratolini, 6-236 : dal
, che tu sai? baretti, 6-236 : cacciò un povero asinaio fuor d'una
maniera l'esecuzione. s. maffei, 6-236 : ecco quanto valido sia l'argomento
a foggia d'un ipsilon. calandra, 6-236 : dopo la voltata, dove la