aeroplano a diporto pel cielo. pea, 6-145 : durante l'allarme di poco fa
/ ode basso lo strepito. dessi, 6-145 : erano tutte e due allegre,
e d'ordine composito. marino, 6-145 : s'alza il palco di sotto a
e poi s'allontana. baldini, 6-145 : l'ho trovate d'una serietà che
. sarebbe stata la meglio. baldini 6-145 : si sentì un gran rumore e s'
sua povera vista abbacinata. barilli, 6-145 : barche nude di vela, legate
spruzzi della loro bava. barilli, 6-145 : trine e bave di spuma fan voli
briga di chinarsi. pavese, 6-145 : verso sera giocavamo una mano alle
capacità del luogo. e. cecchi, 6-145 : la facciata che dà sulla strada
- anche al figur. sinisgalli, 6-145 : mi siedo davanti a un tavolo di
-figur. e. cecchi, 6-145 : una malinconia di finestre e vetrate
nazioni d'europa. e. cecchi, 6-145 : dei sette milioni d'abitanti di
una parte de'miei beni. sinisgalli, 6-145 : mi siedo davanti a un tavolo
avrò una mirabile consolazione. guerrazzi, 6-145 : dacché traemmo la spada, la spada
d'un aprii defunto. borgese, 6-145 : sia dunque un canto dissono ed
ciò farebbe in napoli! salvini, 6-145 : fiacco, persio, giuvenale e altri
da principio ogni cagione. salvini, 6-145 : i nuovi [comici]..
al giardino di villa adria. bacchetti, 6-145 : la grossa borgata, non senza
sono tutte cose false. caro, 6-145 : questi intricati e spaventosi detti / dal
noi so io discemere. guerrazzi, 6-145 : voi ponete la vostra causa nelle
cuore e senza iniziativa. bocchelli, 6-145 : c'era un posto solo che fosse
voci vien acerbamente offeso. borgese, 6-145 : sia dunque un canto dissono ed
un brindisi enfaticamente famoso. papini, 6-145 : conservo ancora la sua prima lettera dove
appassionate della sua voce. papini, 6-145 : conservo ancora la sua prima lettera
tutto un farnetico di ranuncoli. sinisgalli, 6-145 : quante volte la nostra fatica si
femminile da lui preferita. pavese, 6-145 : gridò un saluto, e una voce
rompono il bozzolo filamentoso. sinisgalli, 6-145 : ci è piaciuto un titolo e
v'entrarono in folla. buzzati, 6-145 : via via che lui correva, da
. c. e. gadda, 6-145 : aveva scelto la pietra fra cinque che
o nuova non ricordo. pavese, 6-145 : gridò un saluto, e una voce
e incita alla corsa. borgese, 6-145 : ripresi ad andare disperato ormai d'ogni
fucili infallibili di montenegro. bocchelli, 6-145 : l'ingegnere era uno dei più valenti
affatto di ogni gentilezza. pavese, 6-145 : perfino all'incrocio del passaggio a
scavar carbone. e. cecchi, 6-145 : sembrava uno di quei rifugi e vespai
ghirlanda intorno al seggiolone. baldini, 6-145 : il sole folgorava su gli strumenti
malintesa libertà di pensare. borgese, 6-145 : veramente fu troppo dura a sopportare /
inserirsi, penetrare. piovene, 6-145 : non so come, col passaggio degli
ridurle ad ordinata narrazione. caro, 6-145 : questi intricati e spaventosi detti /
oscure e intrigate che lunghe. caro, 6-145 : questi intricati e spaventosi detti /
-figur. incolmabile. borgese, 6-145 : errando di città in città / dietro
libera uscita; ronda. bernari, 6-145 : muoviamoci di qua, ché se passa
di rame rosso palpitano. piovene, 6-145 : le linguette di fiamma dei cannoni
che aveva preso confidenza. dessi, 6-145 : erano tutte e due allegre, quella
meandri de'fiumi balenare. soffici, 6-145 : vedemmo stendersi sotto i nostri sguardi
sperava di conservare quella città. boterò, 6-145 : lo spinola, fatta caricar sopra
e mutarli in semplice colorito. svevo, 6-145 : si lagnò della direzione per una
. nascostamente, furtivamente. alfieri, 6-145 : lo specchio, i'l'ho qua
(una luce). bozzati, 6-145 : le case ancora addormentate e livide,
paraggio con la bellezza. baretti, 6-145 : gli altri due avranno a che fare
manifestazione erotica). buzzati, 6-145 : gli uomini ricchi e impavidi..
da cucire empì la stanza. buzzati, 6-145 : ogni volta che il piede premeva
c. e. gadda, 6-145 : liliana balducci era poi tornata in
a casa se n'andò. imbriani, 6-145 : cazzo! credo anch'io che
più atterrito che mai. svevo, 6-145 : poco dopo piagnucolò sul troppo lusso
di tale aereo). migliorini, 6-145 : di qui la necessità di altri termini
piombino e i perpendicoli. imbriani, 6-145 : « eppure sarà uomo e fallibile
corrono gli sciami di galassie. sinisgalli, 6-145 : il tempo che passa non avrebbe
suadente, mellifluo. faldella, 6-145 : quel bel signorone disse con voce di
ascesso, apostema. marsilio ficino, 6-145 : colui sarebbe stolto medico, il
futuri. l. bellini, 6-145 : qualor sì insolite eccellenze / partorir
con un corso assai regolare. sinisgalli, 6-145 : il tempo che passa non avrebbe
vostra cerca il madesì. cesari, 6-145 : l'uomo non è creato già
. dimin. provatèlla. alfieri, 6-145 : or presto presto noi faremo / della
a ottomila uomini da guerra. boterò, 6-145 : lo spinola, fatta caricar sopra
e dell'indipendenza nazionale. borgese, 6-145 : dal mio petto, come da una
dante, purg., 6-145 : quante volte, dal tempo che ri-
il filo. e. cecchi, 6-145 : la scuola, per trovare lo spazio
una categoria di veicoli. buzzati, 6-145 : accelerando, l'angolazione a imbuto
per mangiar disordinato. marsilio ficino, 6-145 : per luca abbiamo re- lassazione,
memoria. dante, purg., 6-145 : quante volte, del tempo che ri-
senza ritenere l'impronta. piovene, 6-145 : di giorno i monti riprendevano il
germoglia la vita. de roberto, 6-145 : tra l'amore e l'amor proprio
o letterarie. targioni tozzetti, 6-145 : ristretto d'istoria antica della toscana
che sia profana e matta. brusoni, 6-145 : poiché rivolgete a offesa le mie
vicolo solitario e silenzioso. dessi, 6-145 : erano tutte e due allegre, quella
loro tradizionalmente attribuita. gramsci, 6-145 : la letteratura abbastanza folta e diffusa
una specie di frenesia crudele. palazzeschi, 6-145 : battista ritornava presso gli altri come
, sfaticato. ovidio volgar., 6-145 : dimandasi perché egisto diventòavoltero; la cagion
così improvvisi, che per non svevo, 6-145 : « peccato che tutto questo non posso
d'acqua. ovidio volgar., 6-145 : mira li scorrenti rii con allegro
tale gruppo ebraico. p levi, 6-145 : recitò la benedizione del vino con la
seguitar lo furo. esopo volgar., 6-145 : lo tunno, seguitandolo un delphino
a'suoi princìpi. 0. rucellai, 6-145 : quindi apprese quella severa setta degli
la cascata di niagara. imbriani, 6-145 : ogni domenica mattina don peppino bocca
in uno stanti. marsilio ficino, 6-145 : essendo questi reggimenti accidenti dell'uomo
noi andiamo a stare solitari. beicari, 6-145 : io son retro solitario del santo
del pedante. 0. rucellai, 6-145 : quella severa setta degli stoici sotto la
a'superiori, come dovrebbe. muratori, 6-145 : se l'uomo sì amante della
l'alleanza col piemonte. borgese, 6-145 : io curvo schiavo del tempo e del
(il tempo). sinisgalli, 6-145 : il tempo che passa non avrebbe nessun
un suo compagno di cella. arpino, 6-145 : dovrei tornare su subito e staccargli
risero. c. e. gadda, 6-145 : gallone, un ber vecchietto
marsilio ficino, 6-145 : colui sarebbe stolto medico, il quale
mano. 0. rucellai, 6-145 : la ragione, fatta avveduta col fuso
, ove ripor le scritture. passeroni, 6-145 : lo rammento / con vergogna e
d'holbach. c. raimondi, 6-145 : le due figliole: una attempatel-
sua alta missione drammatica. baldini, 6-145 : riaperti gli occhi e guardando i
o messi. ovidio volgar., 6-145 : mira li scorrenti rii con allegro mormoro
. a. f. doni, 6-145 : io sto male adunque; adunque pelatemi
nel mezzo della stanza. buzzati, 6-145 : lui di solito prudente fino all'esagerazione
). t. scarpa, 6-145 : nella camera a scoppio di una motocicletta