come per non esserci. idem, 6-143 : fuma sigarette una sull'altra,
2. figur. borgese, 6-143 : lo sguardo del crepuscolo di marzo
un paese ancora selvaggio. sinisgalli, 6-143 : tutti gli scrittori approssimativi o arbitrari mi
nulla via fortuna arrida. marino, 6-143 : ma con chiar'onde e con sereni
e gelati di soavi colori. barilli, 6-143 : sulla sponda erbosa di un canale
uomo reggendo starnazzanti marmocchi. baldini, 6-143 : ce n'erano tanti [bambini
dirimpetto senza battere ciglio. pavese, 6-143 : non batté ciglio, e tornai
poco come 'scrittura'. sinisgalli, 6-143 : mi son provato, anni fa,
delitto. e. cecchi, 6-143 : quali riserve per la manovra politica,
o bevanda. e. cecchi, 6-143 : non ho mai visto che mangi.
materiale). livio volgar., 6-143 : partita la battaglia, li cittadini
una bevanda). cicognani, 6-143 : il vecchio traballante commesso era spedito
pur che tu l'opri. guerrazzi, 6-143 : molte vi lasciai discorrere e menzognere
dell'eterna beatitudine. beicari, 6-143 : il frate talaleo dopo tre dì dormì
, enfatiche e superflue. bacchelli, 6-143 : quelle stanze spaziose e chiare, adorne
pormi sotto ad una faticaccia. buzzati, 6-143 : partire presto non era difficile,
c. e. gadda, 6-143 : non si può reprimere l'antico
, obbedisce chi vuole. sinisgalli, 6-143 : una filosofia dell'arredamento porta di
una forca, sì? forteguerri, 6-143 : e1 mosca, fattorino di
di lussuria e d'avarizia. papini, 6-143 : anima spersa fra troppi corpi nemici
ben fornito. livio volgar., 6-143 : l'una delle parti [della città
marea. c. e. gadda, 6-143 : soltanto la fumea dei sogni e
continuo di parole rabbiose. papini, 6-143 : getti arcobalenanti di eloquenza amorosa con
davanti a ima chiesa. barilli, 6-143 : così, silenziosamente sulle ruote di
mezzo sbudellata, immangiabile. levi, 6-143 : è il vallone delle carogne, così
e pigliava rilievi imperturbabile. levi, 6-143 : imperturbabile in quel continuo tramenìo,
cielo era puro, innocente. borgese, 6-143 : lo sguardo del crepuscolo di marzo
. c. e. gadda, 6-143 : il senso comune si sbeffava già del
vederla 1 passi erranti. brusoni, 6-143 : orlando... teneva qualche
-pratifca della medicina. chiari, 6-143 : gli ottomani, i mogolesi, i
contrassenso. c. e. gadda, 6-143 : la diritta scesa del pennato consacra
mese. idem, purg., 6-143 : fai tanto sottili / provedimenti, ch'
fare il muso ai lepre. dessi, 6-143 : rita fece sì con la testa
-noncuranza, trascuratezza. bernari, 6-143 : forse per noia [il capitano]
. dante, purg., 6-143 : fai tanto sottili / provedimenti ch'
indirette, per allusioni. ficino, 6-143 : dopo questo aggiugnere così: « vuoisi
finestra, occhieggia e ride. dessi, 6-143 : rita era appoggiata con la spalla
d'intorno assiri odori. govoni, 6-143 : piove sull'odore stellato dei gelsomini /
tua possa indarno oprasti. alfieri, 6-143 : un console, un tribuno, /
propri la debolezza della persia. imbriani, 6-143 : tutti i volghi appaion crudeli pel
lunghi dell'astore. targioni tozzetti, 6-143 : animali che ci vengono solamente di
della natura i torti. cesari, 6-143 : la vita nostra ne va a
alito soffocante, insopportabile. cicognani, 6-143 : accendevano le pipe, e tra
ariosto, sat., 6-143 : già per me sa ciò che virgilio
un cor vile. s. maffei, 6-143 : crescendo ogni giorno più l'autorità
. c. e. gadda, 6-143 : col suo sdentato ghigno, e con
, solo, sapevo. vittorini, 6-143 : 1 giorni delle prove scritte trascorsero
). dante, purg., 6-143 : atene e lacedemona, che fenno /
acqua). ovidio volgar., 6-143 : tu vedi li grandi fiumi nati di
fiamme). ovidio volgar., 6-143 : prova di spegnare, se puoi,
una strada. c. levi, 6-143 : eccoci a una grande spaccatura, come
fatta e più illustre. vico, 6-143 : gli esempli domestici muovono più che
uomo che fisicamente mi repugnava. sinisgalli, 6-143 : tutti gli scrittori approssimativi arbitrari mi
da capo il riscuoterlo. cesari, 6-143 : si leva il povero ciascuna mattina dal
c. e. gadda, 6-143 : quando il caldo letamaio fuma, sopra
doloroso). ovidio volgar., 6-143 : io vidi la ferita, la qual
'mètro'del mondo. buzzati, 6-143 : poi gli venne in mente la
gradtvig. c. e. gadda, 6-143 : non si può smagare dell'aroma
saper più dove voltarsi. cicognani, 6-143 : accendevamo le pipe, e tra le
scarti dell'andirivieni serale. bernari, 6-143 : il permesso serale aveva solo prolungato la
c. e. gadda, 6-143 : non si può smagare dell'aroma proprio
buzzo l'anello gettato via. imbriani, 6-143 : come anco una bomba, quando la
). targioni tozzetti, 6-143 : malattie sì epidemiche che sporadiche,
: è vero infatti che buzzati, 6-143 : menotti aveva una macchina sportiva, aper
benché sprezzato e schernito. brusoni, 6-143 : orlando... teneva qualche inclinazione
gruppo di sonatori). bernari, 6-143 : tolta la balera con un'orchestrina squinternata
armate. p. levi, 6-143 : questo insensato con la stella rossa che
in sì dispresio loco. poliziano, 6-143 : rendimi il core, o giudea e
l'erba sulle nve. bernari, 6-143 : ha rinunciato alla vanità di una
dopo più si affrettò. baretti, 6-143 : quando le poverine sono messe in lor
amanti lor le giovin dame. cesari, 6-143 : si leva il povero ciascuna mattina
gemono dal tetto. e. cecchi, 6-143 : a un tavolino, fra due
di gennaio e di febbraio. ticino, 6-143 : solo il vomere divide la terra
un fascio, sull'intavolato. baldini, 6-143 : battagliavano [i bambini] intorno
grande, tormentatrice dello stomaco. cesari, 6-143 : si leva il povero ciascuna mattina
del ferro dalla calamita. algarotti, 6-143 : quand'ella uscirà dal vetro nell'
trattative. ovidio volgar., 6-143 : l'animo non paziente e non trattabile
brillante festa di corte? cicognani, 6-143 : accendevamo le pipe e tra le
c. e. gadda, 6-143 : non si può reprimere l'antico fescennio
una prova). marsilio ricino, 6-143 : la fede dubita, se l'autorità
calzoni mi branca- lano. bernari, 6-143 : forse per noia [il capitano]
anime basse e corrotte. imbriani, 6-143 : grattate l'urbano, troverete di sotto
sostant. esopo volgar., 6-143 : volendo giove creare re a li animali
suo stile narrativo. lucini, 6-143 : il carducci denunciava i cuoricini stillanti lacrime
ipocrisia portata all'estremo. lucini, 6-143 : il canto della superipocrisia anglicana pontificava