verso. idem, par., 6-141 : mendicando sua vita a frusto a frusto
o col vino dei cristiani. pirandello, 6-141 : l'asprezza delle fatiche che abbrutivano
bestiami dei diversi padronati. pirandello, 6-141 : le grassazioni e l'abigeato e i
, adagio adagio, imbruniva. borgese, 6-141 : ricordo bene che la mia gioventù
razionalità di qualunque cosa accada. pea, 6-141 : le labbra adusate a sillabare preghiere
scienza dell'agricoltura. pavese, 6-141 : la mia idea... era
un filone d'argento. baldini, 6-141 : prima d'andare laggiù, in galera
conseguire qualche cosa. serdonati, 6-141 : la cui sola maiestà era d'impaccio
gesto da parca. e. cecchi, 6-141 : e si pensi a quanto ha
co'suoi umori balzani. cicognani, 6-141 : ogni tanto però, a intervalli
al vento i baracani. pirandello, 6-141 : avevan seco le loro donne..
accordo alla vittoria finale. borgese, 6-141 : la mia gioventù / la lasciai
negazioni o carenze. e. cecchi, 6-141 : si pensi a quanto ha funzione
parola. dante, purg., 6-141 : atene e lacedemona, che fénno
coi cerchi di legno. sinisgalli, 6-141 : il mobile ha la vita precaria
al laboratorio di chimica. pavese, 6-141 : « al mio paese », interruppi
colli cretosi crepano aridi. sinisgalli, 6-141 : non c'è sapienza di bottaio
non proprio il decano. palazzeschi, 6-141 : villa letizia era la decana di quella
ci si trovano male. pavese, 6-141 : - ci sono molte malattie della vite
, che schiamazzi e bravi? alfieri, 6-141 : qui vengo / e inimicizia e
supplico di non negarmela. alfieri, 6-141 : vii mentitor..., /
campo a questa terra. salvini, 6-141 : lucilio essere stato un riditore non
. averà l'intento suo. boterò, 6-141 : si dava ogni giorno fuogo a
stento. dante, par., 6-141 : e se '1 mondo sapesse il
come per un bagliore fuggevole. baldini, 6-141 : prima d'andare laggiù, in
. distrarsi; indugiare. pavese, 6-141 : se uno si gira un momento,
scherma. s. maffei, 6-141 : l'italia ebbe allora a'duelli ed
con imboscate e grassazioni. pirandello, 6-141 : nelle campagne e nei paesi della provincia
guise / con dotta man. pirandello, 6-141 : nel centro della città, s'
-impicciato, indaffarato. piovene, 6-141 : molte delle dame infermiere erano impegolate
per li tuoi sentier. pratolini, 6-141 : ormai è assurdo sperare ancora in
, argutamente. esopo volgar., 6-141 : la vulpe, non infacetamente, li
indisputabile d'infallibilità. s. maffei, 6-141 : la supposizione della onestà ed infallibilità
contaminate o sospette infantavano. vico, 6-141 : provveduti [i savi di grecia]
infimo quartiere della città. de roberto, 6-141 : l'infima e primitiva umanità è
appassiti le testoline morienti. pirandello, 6-141 : alcune [erano] coi lobi
grossa, l'anca lunga. marotta, 6-141 : deve gettarlo fra le zampe di
il segno d'una percossa. dessi, 6-141 : le lividure e le ecchimosi erano
di dubbio; inconfutabilmente. salvini, 6-141 : lucilio essere stato un riditore non
pianto persino dalla bile. pavese, 6-141 : tutti i giorni la donna ha
occhi color del cielo. borgese, 6-141 : intravedo lunghi sguardi dietro lunghe ciglia,
parte tu sei sicuro. muratori, 6-141 : alorché i giovani son pervenuti ad una
mattutino degli uccelli. baretti, 6-141 : io sono ancora qui a scarabocchiare e
. dante, par., 6-141 : indi partissi povero e vetusto; /
abbi di questa vergine mercede. serdonati, 6-141 : il pontefice, ridotto in così
del suo massimo splendore. palazzeschi, 6-141 : mentre le altre avevano ciascuna intorno un
mare di essere indefinito! borgese, 6-141 : intravedo lunghi sguardi dietro lunghe ciglia,
. neh! caterina. imbriani, 6-141 : neh! perché voi tre non vi
dire l'attrazion neutoniana. idem, 6-141 : grandissima... era la
e che mi fida? targioni tozzetti, 6-141 : mi lusingo di poter far vedere
'tuttavia '. baretti, 6-141 : il re del portogallo fa fabbricare
e salutò perpetua per nome. quasimodo, 6-141 : con angoscia nel cuore urlavano intanto
ant. onorare. giamboni, 6-141 : si muove il figliuolo a rendere la
nostri racconti. s. maffei, 6-141 : non si dee credere che il giudicio
erà ritirato nel bolognese. brusoni, 6-141 : avevano i caval- lieri mediatori della
acquaviva generale della compagnia. algarotti, 6-141 : a quel tempo la romorosa novità di
di dubbi e di perplessità. saba, 6-141 : adesso [federico] è piombato
vicini gli badassero. c. levi, 6-141 : con un gran pacco di tele
avvenire. s. maffei, 6-141 : la supposizione della onestà ed infallibilità
. c. e. gadda, 6-141 : era figlia dello zio felice: lo
probabile e sofistica. marsilio ficino, 6-141 : io piglio qui in largo modo
per estens. evidente. sinisgalli, 6-141 : questo assurdo ci suggerisce una verità
prolungato nella pronuncia. pirandello, 6-141 : parlavano tutti con cupi suoni gutturali
raccontare raccontare. g. raimondi, 6-141 : filippo sgranava gli occhi. poi non
, un po'stonate. govoni, 6-141 : un povero sotto le finestre / nel
iddio è chiamato cristo. sansovino, 6-141 : non si può dire quanto ogni giorno
partì dal campo di bovolento. boterò, 6-141 : molti, perché vedevano le forze
14. rinforzo militare. boterò, 6-141 : molti, perché vedevano le forze del
la marcia della marina. bernari, 6-141 : « e andiamo a seppellirci »
brillava di tanti altari. ouasimodo, 6-141 : con tremendo fragore intorno rombava la rupe
e vermiglie colte. ovidio volgar., 6-141 : una medesima terra nomea erbe salutevile
il pregio del trattamento. lucini, 6-141 : aveva preceduto il rosario delle pubblicazioni
noi ancora a dirozzarci. idem, 6-141 : orfeo... cominciò a
. riempire un recipiente. smisgalli, 6-141 : la botte vuota è destinata a crepare
-vezzegg. scampolétto. imbriani, 6-141 : giuro su questo scampoletto del prepuzio
, un articolo). lucini, 6-141 : il breve libro denso, schiaffeggiatore,
come se volesse chiamarlo. borgese, 6-141 : intravedo lunghi sguardi dietro lunghe ciglia
. diroccare un edificio. baretti, 6-141 : il re del portogallo fa fabbricare una
e scomode sedie razionali. bernari, 6-141 : il sapore del rancio, la voce
seguito, inseguito. rea, 6-141 : secutati da un uomo bizzarro, rassomigliante
cortile della prigione. c. levi, 6-141 : la funga segregazione porta a un distacco
travagliare in loro servigio. sinisgalli, 6-141 : l'altezza di un tavolo o di
dubbiar m'aggrata. marsilio ficino, 6-141 : io piglio qui in largo modo il
ha maggiore peccato ». marsilio ficino, 6-141 : dicono, secondo il genesi,
ne esistenziale. simodo, 6-141 : alla soglia dell'antro, scilla li
vicini all'interezza naturale. calvino, 6-141 : capisco che avrai le tue soddisfazioni
ornai i giorni ultimi spenti. borgese, 6-141 : sebbene sia più fresco e senza
o temporale). marsilio ficino, 6-141 : dicono, secondo il genesi, che
soprannaturale della fede cristiana. passeroni, 6-141 : qui fo punto e disapprovo /
e melanconiche del 'silenzio'. bernari, 6-141 : « andiamo a seppellirci » disse
sarebbe parecchio malinconica. p. levi, 6-141 : sul fondo, trenta metri più
ha temporale giurisdizione. marsilio ficino, 6-141 : il regno temporale non ha autorità
(una calza). buzzati, 6-141 : l'impermeabile è corto, sporgono le
è un tradimento ». cassola, 6-141 : da quando è successa questa cosa,
che l'orlo della gonnella. govoni, 6-141 : sopra le vecchie mura / due
trasser lagrime dagli occhi. cesari, 6-141 : prima del 1812 c'erano poveri
lineamenti del viso. buzzati, 6-141 : non si è levata, non si
tragiche che delle comiche. vico, 6-141 : provveduti [i savi di grecia]
. bianciardi, dante, par., 6-141 : indi partissi povero e vetusto; /
occhi nel vuoto sognava. bernari, 6-141 : con gli sguardi fissi nel vuoto ripercorrono
telefono. e. cecchi, 6-141 : a una certa distanza, i sessi
inglese trench-coat). buzzati, 6-141 : non si è lavata, non si
appare simile all'averno. manganelli, 6-141 : questo luogo tenebroso ed avernico.
. l'essere inamabile. calandra, 6-141 : quilecomparvenella memoriail cuginoflaminio, con la