in così abbominevole luogo! bontempelli, 6-137 : la vita tornò tutt'in- tomo
da radi sbuffi di tramontana. marotta, 6-137 : grigi palazzi si alternano ai lunghi
morto lo mandò alla buca. borgese, 6-137 : ogni ragazzo viene su in suo
dell'espressione. e. cecchi, 6-137 : e col tempo cattivo, le vedi
guerra del 1915-18. barilli, 6-137 : in fondo a questa striscia interminabile
passata. e. cecchi, 6-137 : preferiscono l'orrida e monotona promiscuità
, di idee). barilli, 6-137 : in fondo a questa striscia interminabile
fania '. e. cecchi, 6-137 : scatole di cioccolatini incartate in cellofane
si sfalda / nei secoli. barilli, 6-137 : in fondo a questa striscia interminabile
mirabile ed esemplare costanza. sinisgalli, 6-137 : gli uni sono caduti in un errore
congiunte che effetto partorischino. salvini, 6-137 : questo greco prette parodie di versi altrui
tocca sentire: per esprimere pavese, 6-137 : « ecco, questo è ben fatto
e mandar chiarore della neve. baldini, 6-137 : niente è più adatto di quel
-in locuzione ellittica. alfieri, 6-137 : canta, e balla, e suona
a te lentamente lo spirito. baldini, 6-137 : io mi domando se avrei potuto
desiderii e di scrupoli. barilli, 6-137 : sorge nel cielo sereno, l'altissima
. di casa mia? barilli, 6-137 : -forlì? questo è forlì? -
/ l'ora estuosa. pavese, 6-137 : nell'afa estuosa della buca vedevo il
vestiti due volte al giorno. svevo, 6-137 : sa perché esiste l'etichetta?
quelli kantiani nella ragion pratica. sinisgalli, 6-137 : gli uni sono caduti in un
, di metallo). sinisgalli, 6-137 : non c'è un metro giallo di
gettarla ai suoi cavalli. buzzati, 6-137 : anche le auto dei più disperati nottambuli
della letteratura giocosa. salvini, 6-137 : si gloria [luciano] d'avere
. bot. passiflora. marino, 6-137 : non so se v'era ancor la
colpa. 0. rucellai, 6-137 : è più degno di lui [dell'
non so che infame virtuosismo. pavese, 6-137 : presero in giro anche i miei
-in sommo grado. cesari, 6-137 : intendete, uditori, dirittamente e pel
chiedere. esopo volgar., 6-137 : uno omo, avendolo mordito un
liti e nove stelle insegna. borgese, 6-137 : m'hai insegnato tu l'odore
altri versi lionini. bar etti, 6-137 : certi moderni nemici della rima hanno
, con piena evidenza. vico, 6-137 : poiché ci è niegato per gli nostri
che non sia letteratura. alfieri, 6-137 : ell'ha disinvoltura / quanta mai se
stupori e deliri furiosi. pea, 6-137 : algeri?... la terra
come di propria invenzione. salvini, 6-137 : sotto la comica giocosità avere [
-sostant. virilità. salvini, 6-137 : si gloria [luciano] d'avere
mio pensere inclino. 0. rucellai, 6-137 : non punto minuì le glorie a
slealmente. 0. rucellai, 6-137 : non tolsero, anzi accrebbero, la
e molti corpi risuscitarono. beicari, 6-137 : in questa chiesa ci mostrarono una
). ariosto, sat., 6-137 : quel... da le morse
certi d'avere a vincere. muratori, 6-137 : stendiamo subito le mani per parare
. a. f. doni, 6-137 : la servitù d'amore alla fine
altro modo prender piacere. ficino, 6-137 : domandandogli: « per che cagione i
le leggi dell'ottica. sinisgalli, 6-137 : l'ottica ci insegna che il volume
pace. idem, purg., 6-137 : or ti fa lieta, ché tu
, di là dal lido. govoni, 6-137 : una peota piena di bombe /
gran percossa òvvi venuto. muratori, 6-137 : se cadiamo a terra, naturalmente
ineluttabilità di un evento. borgese, 6-137 : la morte dei vecchi lascia i familiari
fatti marcire nella melma. bacchetti, 6-137 : mandò... delle trotelle pescate
aggett.: desolato. buzzati, 6-137 » guai a chi in una città si
a praticarla. de roberto, 6-137 : la riforma... non si
c. e. gadda, 6-137 : a la catena... nun
'posapiano'e simiglianti espressioni. calandra, 6-137 : e un tal scansafatiche, un tal
lui che poi furono cavalieri. buzzati, 6-137 : la grande città che fra poco
- anche: loculo. borgese, 6-137 : le buche s'aprono via via,
da disgradarne paderewski e busoni. soldati, 6-137 : è una specie di prestissimo finale
il principio di tutto. mamiani, 6-137 : ogni concezione umana sta compresa e
chinche sia. l. bellini, 6-137 : divin pensier, divino intendimento,
amministrativi. dante, par., 6-137 : quattro figlie ebbe, e ciascuna reina
ri- truovata. s. maffei, 6-137 : allora... cominciossi a scuotere
sulla viola la cuccurucù. algarotti, 6-137 : ond'è che nella bella città di
sono poi vergognoso di me. soldati, 6-137 : mio figlio continua a scattare fotografie
i tacchini e i tori. cassola, 6-137 : nelly tornò indietro lentamente. alla
/ rotola un carro. buzzati, 6-137 : anche le auto dei più disperati
vociferazione interruppe il romano. bernari, 6-137 : al rumore dei vetri infranti, la
proferi vano. bernari, 6-137 : con la mano libera, afferro per
resto della famiglia. saba, 6-137 : l'awicinarsi delle feste aumenta la mia
ii, imperatore di russia. bernari, 6-137 : al silenzio stupefatto dei ballerini,
curvo sulla botte. p. levi, 6-137 : si udì qualcuno scatarrare e sputare
mutarle. monti, xii 6-137 : venne da voi [accademici della crusca
non ha ritto né rovescio. alfieri, 6-137 : odi, sennino: / la
genti coraggi. idem, purg., 6-137 : fiorenza mia, ben puoi esser
qui infelicemente. l. bellini, 6-137 : quel sovran, che iddio / al
tutto il resto del piemonte. soldati, 6-137 : quando sente dire, qui
qual tele d'aragni. passeroni, 6-137 : per padron non mi sparagno, /
da un impegno fastidioso. faldella, 6-137 : tristano... si trovò alfine
. a. f. doni, 6-137 : veramente che la servitù d'amore alla
aiuto a ogni stretto. assarino, 6-137 : che farai, povera stratonica,
amorosa reverenza verso gli dei. bernari, 6-137 : al silenzio stupefatto dei ballerini,
il testamento nuovo ». ficino, 6-137 : e innanzi alla chiesa è il vecchio
il fiumicello]. livio volgar., 6-137 : tradutte le navi davanti alla città
degli uomini primitivi. lucini, 6-137 : s'acconcia a divertirsi...
cui si tuffa nell'atlantico. govoni, 6-137 : il sole al crepuscolo si tuffa