del partito clericale. e. cecchi, 6-107 : è lo scibile messo a disposizione
accenna col tacito dito. soffici, 6-107 : essa mi porse un dito,
che dentro va serpendo. marino, 6-107 : cade su l'erba e fiocca in
, radenti i palmeti. cardarelli, 6-107 : atteniamoci alla mia piacevole appigionante,
balla il ramino alla catena. cardarelli, 6-107 : sapeva improvvisare su due piedi una
in berrette da soldati. borgese, 6-107 : ridiscesi sul battuto al richiamo della
e lo mandò dentro. barilli, 6-107 : l'apparecchio vien chiuso ben ben
come se avesse degli spilli. pavese, 6-107 : l'idea la loro terra
un peso di morte. marotta, 6-107 : il mio contadino si riparava dalla
. colpito da ernia. giamboni, 6-107 : a colui ch'è crepato dì:
per nasconderti nel cappuccio. alfieri, 6-107 : gran donna! / tu ne sai
-festeggiare un lieto evento. lippi, 6-107 : sonate un doppio, disse allor mammone
il partito. note al malmantile, 6-107 : quand'altri, dopo molte malfatte,
falso e potè così espatriare. pratolini, 6-107 : mio padre uscì di carcere e
chiarezza e diventa più pericolosa. banti, 6-107 : era sicura che l'assolo dell'
potessi coi fratelli miei. forteguerri, 6-107 : poi s'asside sul cigno [psiche
terra s'incuoca bene. pirandello, 6-107 : qua e là nella campagna.
, ecc.). alfieri, 6-107 : gli è una vipera / di plebeismo
una di legno frollo. borgese, 6-107 : la canna da passeggio, inglese,
fumo leggero; vaporazione. pirandello, 6-107 : qua e là nella campagna..
tuo voler mi rechi. marnioni, 6-107 : adunque il primo in filosofia non può
favelli? a. f. doni, 6-107 : son fuor di speranza di andar
-solamente, appena. bar etti, 6-107 : l'ultimo toro era giusto strascinato
ampie caverne / veggiono. marino, 6-107 : nubi accoglie quel ciel, gravide
/ nel grembo accoglie. marino, 6-107 : nubi accoglie quel ciel, gravide i
, vedere e guardare. cardarelli, 6-107 : fui perseguitato dall'astio di quel
in firenze. dante, par., 6-107 : non abbassa esto carlo novello /
parevano caramelle di carne. cardarelli, 6-107 : moglie d'un cuoco, sapeva
le altre sostanze. n. franco, 6-107 : ma credete, m. francesco
romano. g. capponi, 6-107 : ma dèssi però tenere a mente
dai manichi lustri all'impugnatura. borgese, 6-107 : la canna da passeggio inglese,
o di assoluto. mamiani, 6-107 : in qualunque supposto l'affermazione dell'
. fabbricato, confezionato. lucini, 6-107 : l'opera che riesce assomiglia al mobi-
sedici modi '. n. franco, 6-107 : non vi voglio più ramentare che
navi, rammarichii di cadenti. bernari, 6-107 : « bevi » la invitò enrico
prima non lo invidiate. borgese, 6-107 : io detti in grida e in ismanie
, eliminare. de roberto, 6-107 : vi è nel mondo un'ingiustizia irriducibile
la cosa in dubbio. borgese, 6-107 : ebbi voglia di piangere: tanta
ad una giusta lontananza. borgese, 6-107 : imprecai contro la stravaganza donnesca che
i canti sanno di trecento. gramsci # 6-107 : i « maggi » in toscana
, e così il guscio. pirandello, 6-107 : fumigavano i fornelli dove si bruciava
di chiave, mandata. baldini, 6-107 : appena il tempo di prendere su,
sto meschino! gir aldi cinzio, 6-107 : mercede, ornai, epizia,
bensì quest'uomo, buzzati, 6-107 : il pensiero di lei lo perseguiva in
. dimin. mobiliétto. lucini, 6-107 : l'opera che riesce assomiglia al mobi-
avvertiva vagamente la sconvenienza. calvino, 6-107 : i sogni dei partigiani sono..
sopra noi non croscè. tasso, 6-107 : fur mandati / per impedir che dentro
un'azione). gramsci, 6-107 : i libri vengono regalati nelle cerimonie
un capo all'altro. borgese, 6-107 : una giornata di pace, una sola
. c. e. gadda, 6-107 : le tastò il pancino sotto la ve-
della tragedia greca. salvini, 6-107 : che cosa è più suave che il
-con uso recipr. calvino, 6-107 : allora gli uomini tra il fieno cominciano
apparamento di tutte le virtù. boterò, 6-107 : a me pare di aver fatto
così poco come vai egli. cesari, 6-107 : in que'momenti beati ella avrebbe
il fuso pendulo che scende. pirandello, 6-107 : cavò in fine dalla sacca
di tante altre tue lettere. borgese, 6-107 : ebbi voglia di piangere: tanta
sua natura. idem, inf., 6-107 : ritorna a tua scienza, /
gli uscì del capo. sansovino, 6-107 : in questi paesi si trattano le battaglie
chiamasti villano pieno di peta. lippi, 6-107 : vuoi forse darci qualche eccezione?
. stimolo, impulso. baretti, 6-107 : l'ultimo toro era giusto strascinato via
nelle lotte politiche. alfieri, 6-107 : gli è una vipera / di plebeismo
comuni e universali. s. maffei, 6-107 : quella stessa diversità di costume che
, appoggio autorevole. marsilio ficino, 6-107 : dovunque l'umano giudizio manca o
artificiosamente. e. cecchi, 6-107 : dalla 'pictures collection ', come
di luna. n. franco, 6-107 : è un uomo molto fantastico,
fòloe. c. e. gadda, 6-107 : dimme, dimme: su, su
uso aggett. livio volgar., 6-107 : polissenida intorniò la... nave
gli altri competitori prevaglia. forteguerri, 6-107 : psiche dopo due giorni artir volle
illusione, dall'ignoranza. chiari, 6-107 : io m'immagino che [ella]
indricza lo foco al restùppio. idem, 6-107 : vigliando de nocte, annuncio con
ricordo dell'arte sua. éorgese, 6-107 : ridiscesi sul battuto al richiamo della campanella
diruppo della vita sdrucciola. muratori, 6-107 : quand'anche talora per umana fragilità e
riposò la terra. marsilio ficino, 6-107 : a questo porto [la felicità
quando ce lo lasciano. calvino, 6-107 : i cani randagi devono fare sogni
punizione. n. franco, 6-107 : credete, messer francesco, che i
e spezzargli il cervello. passeroni, 6-107 : abitava una testuggine / in un lago
l'uso dei pastori. salvini, 6-107 : che cosa è più soave che il
a mangiare e ruttare. quasimodo, 6-107 : cadde rovescio [polifemo].
rete da pesca). calvino, 6-107 : una letizia come d'àncore salpate.
chiappe, schiena, taglio. algarotti, 6-107 : si vede i raggi che passano
annitrendo correa lieta al rumore. calvino, 6-107 : al mattino ascolta i discorsi degli
el quinto logo ». marsilio ficino, 6-107 : questo ancora 1-104: cesserò
(un uccello). govoni, 6-107 : delle rondini sedute sul filo del parafulmine
. seseli. crescenzi volgar., 6-107 : il silermontano o il sileos è caldo
di gallo. crescenzi volgar., 6-107 : il silermontano o il sileos è caldo
'giustizia'. c. è. gadda, 6-107 : il caso pir- roficoni non aveva
ornai smarrita. g. gozzi, 6-107 : vedendo febo che l'italiana poesia era
le legna più lunghe. borgese, 6-107 : perfino la canna da passeggio inglese
spuman te! calvino, 6-107 : solo quando lo stomaco è pieno,
un oggetto. esopo volgar., 6-107 : lo omo impugna lo bosco, stracquandola
metteva a guardar nel vuoto. arpino, 6-107 : perché mi costringi sempre, ma
di continuare a esprimersi. baldini, 6-107 : la maggiore delle figlie nubili si precipita
soldo ci vogliono le tenaglie. arfiino, 6-107 : perché mi costringi sempre,
più umide dell'altro legno. imbriani, 6-107 : 1 destrieri vergheggiati anch'essi
emesso insieme con feci. lippi, 6-107 : vuoi forse darci qualche eccezione? /
d'abbigliamento). borgese, 6-107 : imprecai contro la stravaganza donnesca che
dottrina). dante, infi, 6-107 : ritorna a tua scienza / che vuol
si era indecentemente ubriacato. gatto, 6-107 : i lucidi insetti puliti spuntano il becco
trottando e di galoppo. borgese, 6-107 : ridiscesi sul battuto al richiamo della
in uno stesso tino. soldati, 6-107 : la ricetta dello champagne: cuvée,