come analgesico. sannazaro, 6-104 : la terra che dal fondo par che
presso i laghetti lombardi. dessi, 6-104 : l'aveva vista entrare nell'acqua
senso d'invincibile orrore. cicognani, 6-104 : i primi tempi della conquistata aderenza
galoppino di pompe funebri. idem, 6-104 : le buste sono collocate, per ordine
a guisa di letto. dessi, 6-104 : dalle piantine allettate si levava
angelo. e. cecchi, 6-104 : le mani lievemente imbambolate dell'angiolo
il mio corpo addormentato. sinisgalli, 6-104 : come spiegheremo il fascino di tanta
dall'artrite. e. cecchi, 6-104 : un'artrite o non so quale
trutule, onde partì. tasso, 6-104 : o belle a gli occhi miei
in su la cima. sannazaro, 6-104 : la terra... / era
l'effe). lippi, 6-104 : guarda quel che tu di', porco
). crescenzi volgar., 6-104 : e contro a flusso di sangue,
invenzioni spiritose e burlevoli. salvini, 6-104 : la compositura della favola, parte
li calzar del piombo. lippi, 6-104 : guarda quel che tu di', porco
fanciullezza alla giovinezza. pavese, 6-104 : poli era cresciuto là dentro, d'
piuttosto carezze che urti. barilli, 6-104 : aria fina e leggera dalla carezza
rescupori re di tracia. marino, 6-104 : d'ordirvi [ella] ghirlande anco
.. ». e. cecchi, 6-104 : come le schede in uno schedario
cenere di umiltà disprezzata. sannazaro, 6-104 : ov'è 'l valore, ov'
all'americana (1933). barilli, 6-104 : quest'aria fina e leggera dalla
, estranea ed inviolabile. barilli, 6-104 : bolzano è chiusa, circondata da
saltare, e ballare. idem, 6-104 : il che manifestamente prova il ciclope,
cello ». idem, purg., 6-104 : avete, tu e 'l tuo padre
ciò che stava per dire. pavese, 6-104 : poli era cresciuto là dentro,
incantato, soddisfatto. bocchelli, 6-104 : quelle strade della bella brianza,
città. c. e. gadda, 6-104 : i certificati in-folio dello stato civile
. -rifl. sannazaro, 6-104 : non si vedean queste rabbiose insanie;
, e di discoleria. vittorini, 6-104 : mio padre si voltò e subito il
un cavalliero in terra. roseo, 6-104 : disserran suoi soldati arditamente / li
impedito. dante, purg., 6-104 : avete tu e 'l tuo padre sofferto
. ant. livio volgar., 6-104 : pausistrato... andò a panormo
o piaghe. crescenzi volgar., 6-104 : contro a flusso di sangue,
a condurla con sé. pavese, 6-104 : era un bravo ragazzo e ragionava
e dà vicino al fondo. forteguerri, 6-104 : giunse con quel colpo a ripentaglio
onor ne i festi giorni. caro, 6-104 : a febo / ergerò tempi,
al dì del giudizio. pavese, 6-104 : ero sempre sul punto di accostare una
me ne voglia far parte. pavese, 6-104 : finì il suo bicchiere e ce
-dal fondo: completamente. sannazaro, 6-104 : la terra che dal fondo par che
ghiribizzi tuoi bachei? bugnole sale, 6-104 : largo campo le parole di rodrigo
del ginepro; coccola. sannazaro, 6-104 : ciascun mangiava all'ombra dilettevole /
grandi rettilinei, grandi piazze. bocchelli, 6-104 : spunta l'erba fra le gradinate
gran clavicembalo d'argento. bernari, 6-104 : si sberrettò, batté più volte il
, diventa capricciosa ed impazza. baretti, 6-104 : alcuni spiedi, che toreadores lasciarono
penavano per i loro amanti. buzzati, 6-104 : io ero ancora piccolina avrò avuto
il duca d'órliens. muratori, 6-104 : la cuncuspiscienza... c'inclina
intorpidì quasi del tutto. pirandello, 6-104 : [le mani] gli s'intorpidivano
han pace o guerra. tasso, 6-104 : o belle a gli occhi miei tende
man leggiero e sciolto. baretti, 6-104 : nel punto che la bestia chinò le
loro carni. calvino, 6-104 : duca di mestiere faceva il macellatore
alzi. c. e. gadda, 6-104 : come limatura sul magnete, le
vada. idem, par., 6-104 : faccian li ghibellin, faccian lor
è buona lo stesso. pavese, 6-104 : era un bravo ragazzo e ragionava
che del riposo invogliato. cesari, 6-104 : assai presto dal meditare passò teresa,
la patria nostra. gircddi cinzio, 6-104 : se voi meritate appo me molto,
al modo de'diplomi. cesari, 6-104 : approvatole dal suo confessore questo modo
continuando il corso tuttavia. baretti, 6-104 : nel punto che la bestia chinò
uccelli nominato. crescenzi volgar., 6-104 : la sempre- viva, cioè barbaiovis
argomento / di fede. tasso, 6-104 : o belle a gli occhi miei tende
spartirgli [ecc.]. lippi, 6-104 : olà, dove siam noi? (
c. e. gadda, 6-104 : quel fermo lo sentivano come un
detta l'ha operato. beicari, 6-104 : secondo santo paolo apostolo, la
duole avere commesso. beicari, 6-104 : la tribolazione opera la penitenza
ciel si fece tali. baretti, 6-104 : alcuni spiedi, che i toreadores lasciarono
la peretta della luce. bernari, 6-104 : premè la peretta che pendeva dalla
pertinenza. c. e. gadda, 6-104 : l'unità gamica di cui si
assai nelle cronache provinciali. gramsci, 6-104 : le donne pesano molto nella scelta
l'insonnia sarebbe durata. calvino, 6-104 : passa giornate intere senz'uscire dal casone
. c. e. gadda, 6-104 : un torto fatto a loro, alla
piperita e parecchie altre. dessi, 6-104 : dalle piantine allettate si levava acuto
le stragi hitleriane. p. levi, 6-104 : alcuni venivano da più lontano,
in cent'altre maniere. pirandello, 6-104 : s'era veduto stretto da un
alquanto rosso in volto. imbriani, 6-104 : il povero capitano si fece ponzò,
ponti disotto ad iguagliare. marsilio ficino, 6-104 : serse... trapassò il
economica in vi diabbile. vittorini, 6-104 : « bene » dissi. « se
fattasi nel palazzo reale. brusoni, 6-104 : più tosto perderei la vita che
passione. c. e. gadda, 6-104 : rivorrebbero a loro disposizione la possibilità
« tribuna illustrata ». gramsci, 6-104 : ogni puntata [del romanzo d'appendice
da noi tanto bramato. baretti, 6-104 : nel punto che la bestia chinò le
. c. e. gadda, 6-104 : rivogliono, rivogliono il fiore! col
una prop. subord. rosmini, 6-104 : è degno di rammentarsi che nel terzo
strettamente da cordicelle tenaci. baretti, 6-104 : alcuni spiedi, che i toreadores lasciarono
per patto, restituite. gramsci, 6-104 : 1 giornali sono organismi politico-finanziari e non
in menomissima parte ricompensare. beicari, 6-104 : in questo tempo che ci è donato
ed io vi ricrearò. tasso, 6-104 : rimirando il campo ella dicea: /
la fibra è rallentata. cicognani, 6-104 : com'eri bella, nel pieno rigoglio
e antiinfiammatorio. crescenzi volgar., 6-104 : la sempreviva... ha virtù
per salute degli uomini. muratori, 6-104 : noi faremmo un gran torto alla
abbastanza ignorante. e. cecchi, 6-104 : ha visto nascere la raccolta e crescerle
: come imprecazione eufemistica. imbriani, 6-104 : scusi, madama, chi le dà
una persona). vittorini, 6-104 : qui mio padre si voltò e subito
dentro da pigliar fuoco. èaretti, 6-104 : alcuni spiedi, che i toreado-
lo sbudellava senz'altro. baretti, 6-104 : se non erano que'pezzi di legno
c. e. gadda, 6-104 : era una figliola con una scatolùccia:
. spreg. scorrettàccio. lippi, 6-104 : che sì, scorrettàccio, ch'io
corno segno. dante, par., 6-104 : fac- cian li ghibellin, faccian
trovata verde. crescenzi volgar., 6-104 : la sempreviva, cioè 'barbajovis', è
umana generazione. dante, inf, 6-104 : maestro, esti tormenti / crescerann'
cinghio- fo sopra al ginocchio. calvino, 6-104 : è capace di portarsiil libro dietro anche
. una a tre! bernari, 6-104 : nascose sotto il materasso il porcompendio
del mattino già caldo. gatto, 6-104 : per ferirti / la luce sferza un
al pallido amante. p. levi, 6-104 : c'erano fra loro i pochi
viandante lo sgrondò sull'impiantito. bernari, 6-104 : entrò calogero, senza bussare:
irata e strepita orgogliosa. baretti, 6-104 : alcuni spiedi, che i toreadores lasciarono
aria spic- caron salti. baretti, 6-104 : nel punto che la bestia chinò le
tutto da quell'altro negozio. cesari, 6-104 : le ore ch'ella impiegava nella
mar propizio vento spira. tasso, 6-104 : 0 belle agli occhi miei tende
. a. f. doni, 6-104 : or tu m'hai dato sì gran
gioia o di dolore. baretti, 6-104 : quando que'salterelli e que'razzi scoppiavano
linguaggio stucchevolmente forbito. alfieri, 6-104 : vorrìa tu la vedessi; / quale
mangiare. c. levi, 6-104 : più la processione avanzava, più si
seno se la rimise. brusoni, 6-104 : duralice allora lusingando il cavalliere vezzosamente
partic. teatrale. flaiano, 6-104 : lo sforzo del teatro moderno è,
tutto ». e. affinati, 6-104 : padre tommaso, un biofisico che parla
da pesca, guadino. fogazzaro, 6-104 : portando il guadello, una pertica lunga