latine che comincian con a! sinisgalli, 5-77 : aveva così trovato in molte stanze
possiede. idem, inf., 5-77 : vedrai quando saranno / più presso
dispregio. idem, purg., 5-77 : quel da esti il fe'far,
non si era voluta arrendere. bembo, 5-77 : quantunque erano avvisi venuti, che
dell'insegnamento di gesù. stuparich, 5-77 : cristo aveva capovolto la posta,
ed una amarezza indicibili. stuparich, 5-77 : ci demmo un compito ideale che risollevasse
pontefice. dante, par., 5-77 : avete il novo e 'l vecchio testamento
il nome di concetti. pallavicino, 5-77 : grande ornamento dello stile sono quelle
da tutti il rispetto. pirandello, 5-77 : cresciuta nella scuola, in mezzo a
ma senza delega alla moglie. alvaro, 5-77 : monsignor rettore non ci concede di
, sono poco permutabili. fogazzaro, 5-77 : il vino del niscioree, rosso chiaro
sopra le propunte. ariosto, 5-77 : ancor veduto / non gli avea
, inaridire. fra giordano, 5-77 : conciosiacosaché 'l calore naturale disecchi gli
nuova amica lellé. e. cecchi, 5-77 : col medico e col chirurgo c'
! iettatore! ». piovene, 5-77 : ho ascoltato la critica più energica alla
, radice compresa. e. cecchi, 5-77 : le ridondanze e superfluità nutrite dai
e limpido. e. cecchi, 5-77 : col medico e col chirurgo c'entrano
di sostenere la religione. forteguerri, 5-77 : non crediate però, che i
. -per simil. barilli, 5-77 : in tutto il verde degli alberi più
situata sopra un gran fiume. botta, 5-77 : fatto dar dentro fortemente ai tre
che piglino congedo i geli. pindemonte, 5-77 : grande vi splendea foco, e
/ e scuotono i codini. faldella, 5-77 : ritornò a casa...
e spesso maliziosi. pirandello, 5-77 : parlando fremeva tutta, agitava continuamente
di acquavita gagliarda. fogazzaro, 5-77 : il vino del niscioree, rosso
ecc.). carani, 5-77 : messo giù le giubbe, con prestezza
devoratrice fiamma andrò a gettarmi? alfieri, 5-77 : la ignuda plebe lurida / spalanca
le femmine in genere. piovene, 5-77 : alle parole dotte... alterna
suo modo. dante, par., 5-77 : avete il novo e 'l vecchio
farle dar lo sbalzo. alfieri, 5-77 : la ignuda plebe lurida / spalanca intanto
punto arrivi la loro sincerità. pratolini, 5-77 : la gente giudica volentieri senza immedesimarsi
-personalmente, intimamente. sbarbaro, 5-77 : c'è... un'arte
nostro ricetto. e. cecchi, 5-77 : nel caso del parrucchiere, la materia
alla indennità della nazione. bembo, 5-77 : sono per dire liberamente quel che io
gli altri? ». stuparich, 5-77 : al nostro individualismo troppo spinto,
. infusi di erbe. montale, 5-77 : schiocchi di pigne verdi fra la
lasciato invischiare da lei. sbarbaro, 5-77 : c'è... un'arte
dio li ha in ira? idem, 5-77 : quel da esti 11 fé far
(una persona). guidiccioni, 5-77 : [vedi] gemer la famiglia sbigottita
vestimento / alta levossi. graf, 5-77 ; larici densi e brune querce a
della terra. esopo volgar., 5-77 : tornato il villano dal suo lavorìo
pegaso lo strame. e. cecchi, 5-77 : col macellaro e l'erbivendolo il
de'suoi sospir. alfieri, 5-77 : la ignuda plebe lurida /
il mite macellaio. e. cecchi, 5-77 : col macellaro e l'erbivendolo il
incline alle punizioni corporali. pea, 5-77 : manesco com'era uno di loro m'
fatto pressoché impossibile. pavese, 5-77 : tra me pensavo: « mangio un
mattina a sera. d'azeglio, 5-77 : fisso nella sua opinione che i fiorentini
, manovravi l'aspirapolvere. pavese, 5-77 : non mi capacitavo che cosa fosse
a tronco di piramide. buzzati, 5-77 : tutto era stato invaso e sopraffatto
sia fisica sia morale. campanella, 5-77 : è falso che non senta il cerebro
di membri degli altri. bottari, 5-77 : le finestre [della cupola di s
pavimento. e. cecchi, 5-77 : davanti al piatto della bistecca, non
il mito del selvaggio buono. vittorini, 5-77 : il bambino che è il pubblico
profondo che xv passi. svevo, 5-77 : la modestia della penombra crepuscolare su
o cresciuto stentatamente. barilli, 5-77 : lungo la spiaggia nei giardini delle
buccia. a. f. doni, 5-77 : chi scorza castagne,..
, di denaro. fogazzaro, 5-77 : -come stai a quattrini?..
e nemmeno un ginori. pavese, 5-77 : aiutavamo a far le noci,
di riunione riservati. barilli, 5-77 : intorno a queste estive fortificazioni del
pittorica. vasari [zibaldone], 5-77 : farei dipoi uno vechione intendendolo per
vicenda i nostri affetti. tommaseo, 5-77 : tra le armonie mestissime / di
al sole: ovunque. tasso, 5-77 : d'ira, di gelosia, d'
mano l'onda della gonna. jovine, 5-77 : i pantaloni gli scendevano a onda
avedute donne non ne ridessono. domenichi, 5-77 : i re, intrigati nell'artificio
n. 2). muzio, 5-77 : l'ottava rima e rima cui la
paesano, solfataro anch'esso. silone, 5-77 : da giovane egli aveva lavorato in
vive. a. f. doni, 5-77 : eccoti poi rasciutta la rugiada che
pra. idem, par., 5-77 : avete il novo e 'l vecchio testamento
signori accademici. e. cecchi, 5-77 : col medico e col chirurgo c'
pedagogica libidine di dominare. bonsanti, 5-77 : il tono del marito, quando cominciò
tacchini pettoruti; abbacchio. barilli, 5-77 : intorno a queste estive fortificazioni del
. -sostant. baldini, 5-77 : a roma è ancor vivo un detto
di tutti i virtuosi. lanci, 5-77 : chi è stato quell'iniquo che sì
la partita delle massime poste. stuparich, 5-77 : cristo aveva capovolto la posta,
: disistima; spremo. loredano, 5-77 : sprezzava i re come fosser finocchi,
da sé nell'onore? faldella, 5-77 : si pregiudica m piazza ed è
di pressa il giardiniere. chiesa, 5-77 : sono faccende, queste, che con
: in modo incalzante. botta, 5-77 : si ritiravano i confederati verso finale,
, straordinarie senza dubbio. vittorini, 5-77 : persico aveva doti di primórdine anche
. f. f. frugoni, 5-77 : tal è la beltà d'una femmina
per una preziosa pupattola. lucini, 5-77 : la gioventù esclama, tra uno stuolo
giammai. g. del papa, 5-77 : tanto la rugiada quanto la orina
impazientemente guerriero. g. del papa, 5-77 : così ancora il fuoco, racchiuso
. a. f. doni, 5-77 : eccoti poi, rasciutta la rugiada,
anco del significato de'nomi. giovannini, 5-77 : impara, impara, o petrarca
tono di voce). bemari, 5-77 : chiese riacciuffando con quel 'voi '
nella storia dell'arte. sbarbaro, 5-77 : si tratta di un'arte più scaltrita
capelli). e. lecchi, 5-77 : le ridondanze e superfluità nutrite dai
un livello superiore. marsilio ficino, 5-77 : non mutò la divina maestà allora
loro fatta. m. villani, 5-77 : riscossa la preda, con grande onore
da una potente ubbriacatura. frateili, 5-77 : la morte lo colse al varco pochi
sgombrando dal mar britannico. botta, 5-77 : si ritiravano i confederati verso finale,
incominciò a ritoccarsi le labbra. alvaro, 5-77 : cuprio ritoccò il viso di ciascuno
. -litigare. caro, 5-77 : ci deliberiamo ancora d'offender coloro co'
parecchi incendi. g. morselli, 5-77 : pur essendo la notte alta ancora,
quando non si vorrebbe. parise, 5-77 : lei mi ha dato occasione di sbarazzarmi
stagione e della temperatura. montale, 5-77 : quando di colpo san martino smotta
torone si fono ritornato. ariosto, 5-77 : un cavalier istrano era venuto,
parti. a. f. doni, 5-77 : chi scorza castagne, quel fa
fatto a spese della città. pratesi, 5-77 : di quando in quando tondeggiava in
balena e tuona con impetuosepioggie. pea, 5-77 : il freddo aveva incominciato a farsi
d'oro. g. del papa, 5-77 : tanto la rugiada quanto la brina
un fiume). tansillo, 5-77 : pargli veder... /.
il capo nelle nuvole. stuparich, 5-77 : al nostro individualismo troppo spinto, troppo
con vari costumi sfarzosi. parise, 5-77 : la mia politica coi dipendenti è
. letter. smuovere. montale, 5-77 : di colpo san martino smotta / le
sua dolcezza allo stomaco. marchetti, 5-77 : non esulano / dalla propria sostanza
sviluppo. male). sbarbaro, 5-77 : non applaudo finché non giungo a sincerargovoni
un sogno. fra giordano, 5-77 : quante arti sono al mondo..
. a. f. doni, 5-77 : quello altro monda un baston di sorbo
, i diti. d. bartoli, 5-77 : il tronco dello spino..
: ganghero, cardine. garopoli, 5-77 : rimossa da sostegni usati, / cade
un altro predominante). barilli, 5-77 : la terra argillosa... ha
g. no accidenti spasimosi. vico, 5-77 : per l'avvanzata età, logora
azione distruttiva del tempo). graf 5-77 : sopra un'altura, mezzo minato,
nelle teste antiche di bronzo. barilli, 5-77 : in tutto il verde degli alberi
non vi potea rimaner morta. loredano, 5-77 : storti avea i gi
strane suoi frutti e merce. ariosto, 5-77 : trovò un scudier ch'avea più
toccamento d'uomini. marsilio ficino, 5-77 : la divina sublimità non con difetto s'
prima prefazione che farò. passeroni, 5-77 : tartassargli oggi potrei / come va
porti corona di poeta vero. pacichetti, 5-77 : elleggonsi tutti i professori dal primo
da lui; congedarsi. tasso, 5-77 : s'erano armati intanto, e da
queste tortorelle dagli ùgnoli rossi. barilli, 5-77 : intorno a queste estive fortificazioni del
. immanuel romano, vi-ii-107 (5-77 ): quivi tedeschi / latini e
scarpe rotte. g. bassani, 5-77 : non era senza una punta di orgoglio
e rigido. g. bassani, 5-77 : la figura di lei alla finestra,
asserrarsi ai legni. g. gozzi, 5-77 : 0 sagra maestà di valiménto,
(un evento). frateili, 5-77 : la morte lo colse al varco pochi
sua tardità vasari [zibaldone], 5-77 : farei dipoi uno vechióne intendendolo per
alla differenza dell'altezze polari. grandi, 5-77 : essendo un punto a fuori del
vino all'otre obeso. soldati, 5-77 : il vino è come la poesia,
non isbadi-ra? glia. botta, 5-77 : oscurarono lo splendore di questa vittoria le
. g. del papa, 5-77 : che altro mai è egli quel calor
(poco puliti). piovene, 5-77 : allora si diffondono l'irritazione, il
dell'oscillatore. g. caliceti, 5-77 : a tre anni dall'assunzione nella compagnia
c. e. gadda, 5-77 : chilla femmena... 'nguacchiata 'e
. fiutata di tabacco. dossi, 5-77 : il padre confessore... s'