. b. segni, 5-398 : quelle città che oggidì pare che met-
a tanto il mese. fogazzaro, 5-398 : i quattro che sedettero al tavolino
le faccende meno dure. fogazzaro, 5-398 : le dedicò la preghiera per la conversione
anche le sue illusioni. pirandello, 5-398 : documenti di straordinario valore, che
il ritratto n'avete? pirandello, 5-398 : mi dispiace ch'io sia stato tutto
nella sua commoda sicurezza. fogazzaro, 5-398 : i quattro che sedettero al tavolino da
folgorando intorno il ferro gira. botta, 5-398 : s'accorgeva il castellano dell'arte
fuor de le cimmerie grotte. stuparich, 5-398 : maddalena fu la prima a svegliarsi
in meno di un secolo. botta, 5-398 : in men che non fa due
-rilassamento, abbandono. fogazzaro, 5-398 : i quattro che sedettero al tavolino
ascalion sopra la testa. domenichi, 5-398 : si misero [i tedeschi]
dal ventre la lunga querela. graf 5-398 : valli d'ulivi e di cipressi ombrate
immediata e pronta conferma. mazzini, 5-398 : il messo deve rincalzare sulle istruzioni
percepiamo in questa vita. gioberti, 5-398 : la rivelazione è come uno strumento per
-di animali. graf, 5-398 : mar di viola che nel ciel sconfini
sponda all'ombra de'salici laglimosi. graf 5-398 : mar di viola che nel ciel
-confondersi con l'orizzonte. grafi 5-398 : mar di viola che nel ciel sconfini
e fé capitombolo dalla rupe. saba, 5-398 : pochi fior, molta spina,
il noze d'acqua. stuparich, 5-398 : le facevano da sfondo il pendio
succo di potenti erbe. pratesi, 5-398 : la veste succinta a'fianchi, per