anziché sull'espressione libertaria. piovene, 5-262 : vorrei mettere l'accento sopra l'
di cisterna. e. cecchi, 5-262 : ai piedi del bianco colosso, gli
che era venuto l'usciere. svevo, 5-262 : dice che proverà. ma si
argentei degli olivi. e. cecchi, 5-262 : vedevo nella penombra il dorato brulichìo
chilometri buoni dalla nostra. piovene, 5-262 : fu, a quanto mi dicono,
di quello stesso seme. pirandello, 5-262 : don diego si affrettava a buttare
strumenti e poche voci. piovene, 5-262 : l'associazione è retta con grande
fuliggine. c. e. gadda, 5-262 : camini neri; che si adergono
della cardiologia. piovene, 5-262 : l'università di perugia si va ingrandendo
violoncello; violoncellista. piovene, 5-262 : complessi orchestrali e di musica da
suonatore di clavicembalo. piovene, 5-262 : l'associazione amici della musica..
. c. e. gadda, 5-262 : camini neri; che si adergono con
di opere musicali. piovene, 5-262 : l'associazione è retta con grande rigore
segni che le rappresentano. alfieri, 5-262 : verbo non v'è il più tristo
nel tempio della gloria. monti, 5-262 : e sì, che il giorno ch'
il rifiuto / primiero. pirandello, 5-262 : talvolta il capo pian piano,
ant. sculettare. menzini, 5-262 : frappa, di te ben vincemi pietà
vecchi desiderosi di pace. piovene, 5-262 : per dirla brevemente, e in
a'rivi, a'fonti. botta, 5-262 : disperge vansi gli avversari, e
pasturare e a dolorare. pirandello, 5-262 : lì, dove ardeva quel lume,
, fami, mortalità. botta, 5-262 : chiamavano vendetta contro i depredatori, per
il resto della notte. piovene, 5-262 : [a perugia] si gioca forse
tutte sue navi e genti. barilli, 5-262 : numerosi battelli passano giornalmente da aden
e l'ulivo. e. cecchi, 5-262 : intente [le naiadi] ascoltavano,
, aumentando nel viaggio. piovene, 5-262 : l'umbria e le regioni finitime
a perpetuità. g. capponi, 5-262 : fece forza alla lingua, gettandola nelle
per tutte le forme. botta, 5-262 : i pubblicani, vedendo quel nembo
il nostro endecasillabo. g. capponi, 5-262 : fece forza alla lingua, gettandola
qualche pappagallo dei nostri. prisco, 5-262 : non gli starà accanto ad imbeccarlo
attorno agli alberelli immiseriti. idem, 5-262 : i campi sono già immiseriti dall'
di dottore in filosofìa. gioberti, 5-262 : i laici e fino alle donne
motivo di accusarmi. g. capponi, 5-262 : arti al boccaccio suggerite dal genere
, incacandone le cheriche. menzini, 5-262 : ei, che vien donde il caviale
, l'atteggiamento). tecchi, 5-262 : lieve, di là dai vetri trasparenti
incomportabile e pericoloso parea. alfieri, 5-262 : come impossibil è che a lungo
disus. irrefrenabile. menzini, 5-262 : 'l tuo disdegno sfoga / tu,
patimenti di questa vita. vittorini, 5-262 : robespierre lasciò la testa sul patibolo.
libidinoso: malattia venerea. campanella, 5-262 : più vicina comparazione è quella del
ti regalan la chiusa? alfieri, 5-262 : verbo non v'è il più tristo
il marco. d. bartoli, 5-262 : quello che chiamano chi romano e
gli darrai mostarda bianca. menzini, 5-262 : ei, che vien donde il caviale
, l'espressione). parise, 5-262 : il viso è nobilissimo e purissimo e
?? menzini, 5-262 : ei, che vien donde il caviale
al navigare. e. cecchi, 5-262 : ai piedi del bianco colosso,
all'età propria increbbe. tommaseo, 5-262 : temi, o gentile, / non
al sole come la terra. genovesi, 5-262 : la parola 'pianeta'ha in fisica
pedinava con una insistenza strana. silone, 5-262 : « sa- evo di essere
vetri d'una osteria. stuparich, 5-262 : maddalena aprì la porta a vetri seminata
ant. forza venefica. campanella, 5-262 : sanano poi [i tarantolati],
dia, né succo avelenato. campanella, 5-262 : sanano poi [i tarantolati]
anco sinceramente nel maneggiarla. botta, 5-262 : i soldati non avevano le paghe
bozzetti, 12-? 5-262 : l'anno 1574 a carta 25 del
lito più pura. parise, 5-262 : il viso è nobilissimo e purissimo e
scritto). ferd. martini, 5-262 : ve ne sono [lettere] di
in danza fai tu. marchetti, 5-262 : giove sdegnato e gli altri numi
sotto le querce antiche. botta, 5-262 : fecero 1 contadini ritiratisi ai monti
laura per mille vie. caro, 5-262 : nel genere demostrativo, si deve
/ rifolgora del sole awivatrice. graf 5-262 : sulracque, sui campi che ridono
rimarchevole fra gli scrittori moderni. verga, 5-262 : i lineamenti della fanciulla erano rimarchevoli
più i denari dovuti. pratesi, 5-262 : « quelli là li riscoterà alla banca
(il fulmine). marchetti, 5-262 : qual possa apportar danno a'mortali
tempo ruppe da ponente. bonsanti, 5-262 : un sole d'oro verdastro ruppe a
rose: dormire serenamente. fogazzaro, 5-262 : notte infame davvero; ma non la
(uno sguardo). bernari, 5-262 : alla sguardata rovescia dell'operaio,
imbroglione, truffatore. brignole sale, 5-262 : questo si è un difetto, il
claque fu... inmenzini, 5-262 : venir io in corte? ed a
di livorno i lidi! marchetti, 5-262 : giove sdegnato e gli altri numi /
, n. 8. marchetti, 5-262 : perché giove il permette, e noi
la certezza di non meritarla. botta, 5-262 : mentre le cassette piene di cose
in fuga i ribelli. botta, 5-262 : fecero 1 contadini ritirarsi ai monti una
della stadera. d. battoli, 5-262 : infilato [il romano] nello stilo
de'monti settentrionali della germania. graf 5-262 : il fiume è lucente; / verdi
alla posizione di equilibrio. stuparich, 5-262 : premette il tasto per chiamare l'
, la cultura). vittorini, 5-262 : robespierre lasciò la testa sul patibolo perché
sottoveste nera traforata. g. bassani, 5-262 : alle mani, appoggiate con negligenza
amor veder si fa. monti, 5-262 : ebbro di tutta la sua gioia antica
1-ii-339: in quella balza viride. graf 5-262 : tra campi fioriti, tra viridi
opinione, un sentimento. menzini, 5-262 : vien su tu dunque, e 'l
sono fermi come d'oricalco. tesauro, 5-262 : mirate quanto meglio il sen disciolto
robusto. m. mazzucco, 5-262 : sorride, mormorando una preghiera che lei