che cova). jovine, 5-261 : un vecchio seduto che pareva abbioccato
mi abbozzò la prima volta. galileo, 5-261 : quanto più dicessi, più mi
. trave maestra. fra giordano, 5-261 : bene è vero che fossero quattro
potuto prenderli. e. cecclii, 5-261 : spiccavano nel silenzio incantato il tintinno
in numero dispari. fra giordano, 5-261 : i medici che dànno le pillole in
giudizio. c. e. gadda, 5-261 : le mosche, per un momento
proprio ambiente abituale. menzini, 5-261 : signor, non è da personaggio grave
sacrilegio. c. e. gadda, 5-261 : udiva più distinto il tarlo a
tanta erudizione / pianta bottega e botta, 5-261 : così quella sede nobilissima di romani
esigenza contemplativa cioè conoscitiva. vittorini, 5-261 : la cultura... è
nella chiesa del carmine. botta, 5-261 : un ricchissimo ostensorio, tutto tempestato
d'una volta. e. cecchi, 5-261 : nell'aria aperta e ventilata,
è un fra- ticidio. pirandello, 5-261 : dovreste averne ancora rimorso, come
del timone nell'aie. pirandello, 5-261 : non facciamo come i galletti in
mezzo di figure. giambullari, 5-261 : ma io,... considerando
astrix le branche gitta. piovene, 5-261 : eretta su un colle, simile
potè acquistar quella rettoria. botta, 5-261 : un ricchissimo ostensorio, tutto tempestato
groviglio di biscie intirizzite. barilli, 5-261 : questa montagna è un groviglio mostruoso
la nemica potenza de'volsci. monti, 5-261 : mi facea precetto / di guidar
. -recipr. caro, 5-261 : non è bene che gli entimemi siano
(una persona). stuparich, 5-261 : è sempre lui... inconsistente
è un poco il suono. vittorini, 5-261 : la cultura « vuole » questi
anima gli ho inventato. silone, 5-261 : quella ragazza non seguiva delle regole
faretra. ariosto, sat., 5-261 : meglio con la man dolce si raffrena
passeggeri malumori, ritelegrafai. palazzeschi, 5-261 : c'erano poi i malumori del marchese
la chiama e sospira. graf, 5-261 : come benigno e grazioso scende [il
. p. f. giambullari, 5-261 : aggiugnesi a tutto questo che e noi
lucio paulo consolo? livio volgar., 5-261 : là menò il consolo il suo
di sì perito gioielliere. botta, 5-261 : la rapacità che si usava in roma
, vivessero in esilio. caro, 5-261 : non è bene che gli entimemi siano
uccelli che rinchiuder vorrà. caro, 5-261 : non è bene che gli entimeni siano
repubblicano o sia monarchico? balbo, 5-261 : se si vuole poi quell'altra
. furfantesco, canagliesco. menzini, 5-261 : ecco già piena / la sala;
/ qua volgi il piè. botta, 5-261 : il giardino stesso dell'albani fu
-opera di tale pittore. piovene, 5-261 : piero della francesca, il perugino,
adesso sono un peso. parise, 5-261 : io desidererei molto che lei sposasse
venere, mercurio e luna. genovesi, 5-261 : la parola pianeta ha in fisica
piegò in una viuzza semispenta. bonsanti, 5-261 : la gondola... già
un poltroncione malizioso. bùgnole sale, 5-261 : il dir birre è dire, in
la vita. e. cecchi, 5-261 : tanto assorta, carnale partecipazione del pubblico
appresso gli altri prìncipi. galileo, 5-261 : quello che io desidero da vostra
per esempio nella pineta. parise, 5-261 : si capisce che lei dovrà fare una
ha potuto impor leggi. botta, 5-261 : non posso io, già, né
sfondo o in controluce. pratesi, 5-261 : intorno intorno s'incominciavano a velare
tutte le ripugnanze nostre. botta, 5-261 : il direttorio si protestava solamente nemico
del tempo i danni. botta, 5-261 : come gli arnesi più squisiti,
categoria). -anche sostanti guidiccioni, 5-261 : nella causa del dazio del sale,
e presentare tutti insieme. caro, 5-261 : non è bene che gli entimemi siano
, e resupino il gitta. graf, 5-261 : sen va la fanciulla, siccome
(un colore). pratesi, 5-261 : qualche larga foglia di caprifico..
della fatica umana. e. cecchi, 5-261 : di tratto in pomfolige insieme per
stesso. f. f. frugoni, 5-261 : son i cortigiani che compariscono a
la prima voce di amore. fogazzaro, 5-261 : egli sentì bene un certo rimescolamento
-non rubare un oggetto. botta, 5-261 : come gli arnesi più squisiti, così
-subire un'involuzione. vittorini, 5-261 : vorrai concedermi che il rapporto della
un mutamento delle prospettive. vittorini, 5-261 : la cultura 'vuole'questi rivolgimenti. essa
uomini del detto comune. guidiccioni, 5-261 : nella causa del dazio del sale
pelle del viso). bonsanti, 5-261 : la voga del gondoliere era così rassicurante
noi la stessa stima. vittorini, 5-261 : per il fatto stesso di essere ricerca
305: mentre che a questo pratesi, 5-261 : un simulacro di pietra, tutto rotto
una particolare attitudine. tesauro, 5-261 : questa è febre d'amore, e
somuota sui flutti ancora armato. graf, 5-261 : la vergine è morta: sorretta
una polemica. ferd. martini, 5-261 : quando giosuè carducci ci sovvenne con
bravure del capitan spavento. menzini, 5-261 : diamoli almen quel vestitacelo antico / ch'
quello spedaluzzo di fava. alfieri, 5-261 : ogni pubblica azienda o spedaluzzo / il
inanimato eran quivi portati a vivere. grafi 5-261 : la vergine è morta: que'
stato il mio fido ». verga, 5-261 : il suo petto si sollevava stentatamente
neri frastagli delle frondi. pratesi, 5-261 : la stella che spunta prima la
è voce in disuso. bernari, 5-261 : michè, la mano di mamma e
bocca in bocca variavano. vittorini, 5-261 : vorrai concedermi che il rapporto della
di tempo in tempo. vittorini, 5-261 : per il fatto stesso di essere ricerca
-peggior. vestitàccio. manzini, 5-261 : diamoli almen quel vestitàccio antico, /
in un granaio freddi. parise, 5-261 : si capisce che lei dovrà fare una
che vuol essere meditato. vittorini, 5-261 : la cultura 'vuole'questi rivolgimenti.